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I Quaderni dellIrla

di Agide Vandini Filo di Romagna (Italy)


Numero: 05 DATA: 15 maggio 2014

Titolo: Quando a Filo si pescavano gli storioni
Articoli di riferimento sul blog: 02 ottobre 2012;
Approfondimenti e monografie
dal blog:
Scaricabili da Internet sul sito:
www.scribd.com
1
Quando a Filo si pescavano gli storioni...
Comera il territorio alle origini, prima degli sconvolgimenti dellet Moderna
di Agide Vandini
Vale forse la pena, in tempi in cui si discute molto di territorio e del suo ambiente naturale, ritornare su
qualche pagina della nostra storia lontana, anzi lontanissima. Il territorio delle origini, come lo conobbero i
primi abitanti di Filo e dei villaggi limitrofi sorti lungo il Grande Fiume, fu per molti secoli ben diverso da
quello lasciatoci in eredit, non molti anni or sono, dai nostri nonni e bisnonni, dopo lo snaturamento iniziato
con la drastica rettificazione fluviale, e continuato con le grandi ed estese bonifiche operate fra la fine del
!VIII" e la met del !!" secolo.
#isegno Veneziano anno $%&'
(particolare col territorio di Filo)
*e carte in proposito ci aiutano poco. +ome ben sa chi si , occupato di
storia locale, mappe circostanziate d-epoca antica relative al nostro
territorio, non ce ne sono. *a pi. datata che si conosca, peraltro assai
sommaria, , di met /uattrocento. 0erci1, per tracciare l-area filese in
epoca medievale, non si pu1 che procedere ad una ricostruzione
approssimativa, basata su documenti d-epoca ancora reperibili, in
particolare documenti conservati all-2rchivio 2rcivescovile di 3avenna,
una serie di concessioni ecclesiastiche in lingua latina in cui la chiesa di
Filo , ripetutamente citata a partire dall-anno $'44.
*e note ed i riferimenti toponomastici contenuti in quelle concessioni,
assieme ad altre utili informazioni attinte dagli Statuti Ravennati e dalla
Descriptio Romandiolae del Cardinale Anglic dell-anno $56$, ci hanno
permesso qualche anno fa la ricostruzione del territorio in epoca
medievale, ottenuta in sovrapposizione alla +arta del Ferrarese ($7$48
$7$%), una mappa catastale assai precisa da cui trarre le linee essenziali
dello scenario antico.
A.Vandini: Ricostruzione del territorio filese in epoca asso!medievale "#$$$!#$V secolo%
$:9ostaria di *apaccio: 4: 9ospitale S.Giovanni ;. in *ombardia:5: +onvento dei #ossi: %: +hiesa di S.<aria in Filo
(tratta da 2.V2=#I=I, &ilo la nostra terra, Faenza, >dit, 4''%, p.%5)
2
?ltre al documento dell-anno $'44, che riprenderemo, gli scritti ravennati rivelatisi pi. preziosi ai nostri fini
sono quelli del $4'6 e $4@4. In essi troviamo dettagliatamente descritti i confini, i punti cardine e le risorse del
territorio della chiesa (allora di Santa <aria) di Filo.
*a traduzione completa, riportata pi. oltre, ci permette di percepire il tipo di economia da cui traeva
sostentamento a quel tempo la popolazione insediata lungo la lingua di terra a ridosso del Grande Fiume, da San
;iagio al mare, la terra all-epoca chiamata 3iviera di Filo (Riperia &ili) o anche, pi. genericamente, 3iviera del
0o (Riperia 'adi).
#alla mappa ricostruita, e dalla lettura delle concessioni, si pu1 innanzi tutto notare come il territorio della
chiesa di S. <aria in Filo Aposta nel luogo che a met del !IV sec. fu detto &ilus Vetus (Filvecchio), e dalla
seconda met del !VI" sec. ai giorni nostri B<olino di FiloCD non sia il medesimo nei due documenti.
=el primo infatti (anno $4'6) il confine della parrocchia verso ovest giunge fino a +ase Selvatiche, ovvero al
letto del Ruptulum, fossa che univa il 0o e le Valli ;rancole Aoggi ne , traccia parziale la Via 0orto Vallone fino
alla 0alazzola, all-incrocio con Via EamerischiD e comprende quindi anche le pertinenze dell-9ospitale di
S.Giovanni.
=el secondo invece (anno $4@4) il territorio risulta accorciato in direzione ovest e ci1 pare indicare
l-accresciuta importanza, nonchF una raggiunta autonomia parrocchiale, di quella parte di Filo all-epoca
chiamata Villa (omardia, villaggio citato anche nella Descriptio Romandiolae dell-anno $56$. Il confine lungo
il fiume viene infatti fissato, a met del #uecento, alla Eomba del ;arbiere ()uma &igari), aia di deposito del
sale situata davanti a due salici affiancati, punto che potremmo collocare in prossimit del vecchio cinema
Eebaldi, di fronte alla attuale Via 3ondelli.
/ueste )umae, Asi veda nel testo del $4@4 il cenno ad altra aia del sale costruita 8 forse in zona #ossi 8 dagli
abitanti di Villa *ombardiaD, cosG come le B2rreC, ovvero i luoghi ove si accumulavano i depositi di sale di
forma piramidale, sono inequivocabili testimonianze di una produzione salina di notevole importanza, a ovest
della linea del <antello (un argine che funger per un certo periodo da barriera di protezione per le acque salse),
e a ridosso di una via d-acqua considerata la dorsale dei trasporti fluviali verso il nord della penisola, in una
posizione ideale quindi per lo smercio ed il trasporto di quel che, all-epoca era definito Bl-oro biancoC.
Anno *+,-
.gidio Arcivescovo di Ravenna conferma ai Cardinali il Dormitorio, Refettorio, Calustro / C. e varie 'ievi e
)erre "An. *+,- &er. 0% (<.F2=EHIII, Monumenti ravennati de secoli di mezzo, Venezia, $7'$8$7'%, t. II, pp. $6&8$66):
[...] Confirmatus etiam vobis uti superius
legitur, idest !!lesiam ". #arie !ostitutam in
lo!o $ui vo!atur Filus, !um de!imis, % primitiis
suis, % omni oblatione sua vivorum, %
mortorum % !um omni sua possessione, $ue
possessio ita !ir!umdatur. Ruptulus &o'annis
Regis, % fossa de Cogolaria, % "eda de (aulo, %
Canale de #orti!io, % Rupta Vetus, % (adus
per!urrens, !um servis, vineis, pratis, pas!uis,
!ampis, silvis, a$uis, paludibus, pis!ationibus,
venationibus, au!upationibus, at$ue !um
omnibus sibi pertinentibus % !onfirmamus at$ue
!orroboramus, ut superius legitur in alios
pis!es, prout )eus dare voluerit e* utra$ue
ripa (adi, in $uantum vestra possessio
e*tenditur per terram. [...]
+onfermiamo inoltre a voi sopramenzionati la
stessa chiesa di Santa <aria posta nel luogo che ,
chiamato Filo, con le sue decime e primizie, e tutte
le offerte dei suoi vivi e morti e con tutti i beni i
cui possedimenti sono cosG circondati: Il Ruptulus
di San Giovanni, e la Fossa +ogolaria, e la
;achicoltura di 0aolo, e il +anale del <orticium, e
la 3otta Vecchia, e il corso del 0o, con servi,
vigne, prati, pascoli, campi, boschi, acque, paludi,
pescagioni, cacciagioni (ad uccelli ed altri animali)
con tutte le loro pertinenze e confermiamo e
rafforziamo ai sopramenzionati i pesci che #io ha
voluto dare ad entrambe le rive del 0o, per tutta
l-estensione dei vostri possedimenti di terra.
3
Anno *+1+
2Donazione dell3Arcivescovo &ilippo &ontana ai Canonici Cardinali di pi4 cose 567An. *+1+. Aug. *1
(<.F2=EHIII, op.cit., t. V, pp. 555855% )
[...] Item damus, !on!edimus .% donamus vobis
predi!tis Fratribus nostris si!ut superius legitur in
perpetuum !!lesiam "an!te #arie positam in lo!o
$. vo!atur filum !um de!imis primit s % omni
oblatione sua vivorum % mortuorum % !um omni
sua paro!'ia % possessione $ue possessio istis
lateribus !ir!undatur pado fluente, tumba figari $.
est in via supra padum e* parte superiori ubi
sunt duo sali!es eundo versus valles p. unum
miliarium % in !apite miliari debet ee tumba
fatta p. +ombardos iu*ta Cardinal. % de ,ue-. %
a tumba illa debent di!ti ,ue-ii venire super
possessiones Cardinal. versus "antam #ariam de
Filo viginti perti!as % in !apite viginti perti!arum
in!edendo in Canale $d vadit in fossam !ogolariam
% a fossa Cogolaria des!endendo in fossa de (uteo
% in !anale de mortitio redeundo ad menatam
sive !analem rosoli des!endendo ad !anale de
trabibus $d noviter appellatum est !anale !orbani
!onfinando us$ue ad menatam longastrini
revertendo re!te per ruptam fa!tam per
Ferrarien. inter Cardinales % !onfines fosse putde
us$ue in padum ptum e* inferiori parte. % !um
terris vineis pratis pas!uis silvis !ampis arbustis
arboribus a$uis paludibus pis!a!ionibus venationib.
a!upa!ionibus, at$ue !um omnibus s.
pertinentibus. Insuper !on!edimus % donamus vobis
si!. super. legitur in perpetuum /us pis!andi in
supras!ripto pado ad !apiendum "turiones % alios
pis!es put )ominus dare voluerit, e* utra$ue ripa
isti padi in $uantum vestra posso e*tenditur per
terram [...] .
A...D Inoltre diamo, a voi predetti Fratelli nostri
sopramenzionati, e concediamo in perpetuo la chiesa
di Santa <aria posta nel luogo chiamato Filo, con le
decime, le primizie ed ogni offerta dei suoi vivi e
morti e con tutta la sua parrocchia e beni i cui
possedimenti sono circondati ai lati: dal 0o fluente,
dalla )oma
*
del 8ariere
4
che sta presso la strada
sopra il 0o dalla parte superiore ove sono due salici, e
di lG andando verso le valli per un miglio
5
: ed in capo a
detto miglio deve esserci la )oma fatta dai (omardi
nei terreni appartenenti ai +ardinali ed ai Guezi
%
e da
questa Eomba devono detti Guezi venire sopra i
possedimenti dei +ardinali verso Santa <aria di Filo
per venti pertiche lungo il canale che si immette nella
Fossa +ogolaria: e dalla Fossa +ogolaria discendendo
nella Fossa di 0uteo e nel +anale <orticium indi
ritornando verso la <enata o +anale di 3osolo,
discendendo al +anale della Erava che ultimamente ,
stato chiamato +anale +orbani, proseguendo lungo il
confine fino alla <enata di *ongastrino per poi
ritornare in linea retta per la 3otta fatta dai Ferraresi
fra i terreni dei +ardinali ed i confini di Fossa 0utrida
fino al punto Adi partenzaD del 0o dalla parte inferiore:
con le terre, vigne, prati, pascoli, boschi, campi,
arbusti, alberi, acque, paludi, pescagioni, cacciagioni
(ad uccelli ed altri animali) con tutte le loro
pertinenze. Inoltre diamo a Voi, sopramenzionati e
concediamo in perpetuo il diritto di pesca nel
sopradetto 'o per tutti gli Storioni ed altri pesci che si
prenderanno e che il Signore ha voluto dare, ad ambo
le rive di detto 0o per tutta l-estensione dei vostri
possedimenti di terra. A...D
1
2ia destinata al deposito del sale nell-ambito di una salina. B2l momento della raccolta il sale veniva ammassato alla gronda dei cavedini con raspi di
legno detti JgavariK e, quando era scolato dalle acque dette Jacque madriK, veniva trasportato, mediante carrioli, in un-aia alta e piana detta JtombaK dove
si formava, un po- alla volta, un cumulo di forma prismatica che il salinaro copriva con stuoie per evitare i danni delle eventuali pioggeC:
http:LLwww.arpa.emr.itLcms5LdocumentiLMcercaMdocLmareLprogettoMmareLnuovaMpaginaM6.htm
2
Il vocabolo arcaico NfigaroN (con accento sulla i) significa barbiere, bolero da uomo indossato appunto dal barbiere. +ome sostantivo , in disuso ma si
trova come cognome: NFigariN molto raro e tipico del genovese, 3apallo e +amogli in particolare: NFigaroN, estremamente pi. raro, sembrerebbe avere un
ceppo padovano ed uno napoletano si veda: http:LLit.answers.Oahoo.comLquestionLindePQqidR4''6'&45445$$622*g@;S .
3
Il miglio romano misura $%7' metri.
%
+irca gli accenni ai 9uezii ed al canale de mortitio si tratta di nomi che troviamo entrambi nella lite fra i +anonici di 3avenna ed i cittadini di Ferrara,
fra i quali i 9uezii, nell-anno $'6'. *a lite verteva su presunti sconfinamenti dei pescatori ferraresi nella Valle del Morticio di propriet dei +anonici. (Si
veda in F.;?++9I, Societ e politica a &errara tra Ravennati e Canossani in T Storia di &errara, F, IV, p. 4'7 ss.).
4
In secondo luogo va opportunamente sottolineato, nella prima delle due pergamene, l-accenno alla
Seda de 'aulo, ovvero ai terreni da questi destinati presumibilmente alla bachicoltura, e quindi alla
seta, attivit del resto gi praticata nella penisola fin dal secolo !I, e gi presente nella 3iviera nei
pochi campi disponibili.
Scorrendo i due documenti, assieme a queste attivit di rilievo (sale e bachi da seta) in grado di avvantaggiarsi
della posizione strategica della 3iviera, emerge un quadro assai composito di attivit economiche, uno scenario
che va spiegato e contestualizzato.
TTT
>- bene dunque rifarsi al documento pi. antico, alla pergamena dell-anno $'44.
+ome gi ho avuto occasione di ricordare altrove
@
la navigabilit lungo il 0rimaro, vitale agli interessi del
territorio, divenne pi. precaria dopo la rotta di Ficarolo (!II secolo), allorchF buona parte delle acque padane
s-inalve1 a levante, in un nuovo letto dal nome di 0o Grande, o 0o di Venezia e ci1 non potF che far emergere
nuove terre nelle adiacenze del fiume.
2ncor prima, a partire dall-!I" secolo, il miglioramento climatico aveva determinato una rilevante crescita
demografica e di qui scaturG la necessit di colonizzare le terre incolte al fine di sostentare un numero di persone
maggiore rispetto all-epoca precedente. Se, fino ad allora le terre coltivate erano state solo le migliori, ossia le
pi. alte e riparate da eventuali alluvioni, a cavallo del millennio divenne indispensabile la messa a coltura di
ogni superficie coltivabile che l-uomo fosse in grado di strappare alla palude, mettendo mano ad opere, talvolta
complesse e fragili, di scolo dei terreni o di arginatura dei corsi d-acqua.
*a cosiddetta Riviera del 'o o Riviera di &ilo, era allora una stretta lingua di terra emersa accanto all-antico
raddrizzamento fluviale, una serie di dossi e barene schierati fra il fiume e ampi specchi d-acqua, a destra ed a
sinistra quindi dell-alveo del 0o di 0rimaro Aprima dell-VIII" secolo Vatrenus o 0adorenusD, distese d-acqua
dolce oltre la riva meridionale, bacini pi. o meno salati invece dal lato di settentrione.
In questo angolo di mondo, la conquista della terra da parte dei BrivaroliC a scapito delle paludi era iniziata
ancor prima secolo !I, fin dal primo insediarsi dell-uomo in questi spazi sterminati dominati dalle acque. *a
tracciatura del cosiddetto J#rizzagno di FiloK, fra Caput de Arre (poi ;astia di San ;iagio) e la Menata
(ongastrini
&
aveva permesso nell-2lto <edioevo la messa a coltura di qualche palmo di terreno in pi. sia pure
in un ambiente naturale in continuo cambiamento. 0er effetto delle esondazioni le acque fluviali apportavano o
sottraevano ogni giorno nuova terra determinando di continuo l-espansione delle valli nelle depressioni, e
creando viceversa nuovi campi per l-attivit agricola nei dossi, barene e alture creati dalle torbide.
Fu in questo contesto di graduale conquista e bonificazione di nuove terre che, nel remoto 4@ settembre
dell-anno $'44, fu stipulato un lungo e complesso contratto di livello fra la +hiesa ravennate ed una dozzina di
coloni dai cognomi squillanti, tali ;argunzo, Scannavite, Eroncamorso e altri, nomi coloriti che paiono quasi
provenire dalla ribalderia brigantesca o filibustiera. Il contratto ebbe per oggetto le campagne conquistabili e
bonificabili, di qua e di l dal fiume, il complesso di terreni che andavano dalle adiacenze della chiesa di
S.<aria in Filo Vecchio (oggi <olino di Filo) fino a +aput de 2rre (oggi ;astia di San ;iagio).
#i quella mappa possediamo l-immagine che qui ripropongo con annessa trascrizione e traduzione:
5
2. V2=#I=I, op. cit., pp. $'$8$'@.
6
*a definizione , contenuta nei 0rimi Statuti comunali 3avennati del #uecento, +apitolo !!II. Se ne veda il testo nel prosieguo della trattazione. >-
evidente perci1 come, gi a quell-epoca, si sapesse artificiale il tratto del 0o di 0rimaro (0o Vecchio) fra ;astia e <enate. Hn tratto da non confondersi,
vale la pena ribadirlo, col drizzagno cosiddetto Jdi *ongastrinoK (alias 0o =uovo) realizzato a fine Settecento ed oggi considerato corso del 3eno.
5
6
HERIBERTUS SERVUS SERVORU(! "(E!I "IVI#A
$R(A%I!A AR%HIE&(IS%O&U!S, uti nob(is) Vitale $(ui)
v(o!atur) 0ergun-o, (etro de #orti-o, 0onaldo "!annavite,
(etro de Albare, (etro ,atto, (etro 1ron!amorso, )omini!o
"!annavite, Ravenno de 2ugo, #artino !ognato suo,
Io'(anne)s de ,isa, ,ualterio, 0oni-o "amanna, #artino
"eda-ario, nos om(ne)s seu filiis n(ost)ris, libell(ario)
nom(ine) !on!edistis nob(is) rem iuris s(an)!(t)e v(est)re
Rav (ennatis ) e!!l(esie), idest una longaria terre iu*ta
(atorenu(m), !u(m) padule sua iusta se, $uod e*tenditur da
!aput de Arre us$(ue) estimatu(m) miliariu(m) unu(m)
longe ab e!!l(esi)a "(an)!(t)e #arie $(ui) d(i!itu)r in
Filu(m), $ue(m) ad n(ost)ris reservamus manib(us) et da
(atorenu(m) us$(ue) ad !orio de Aserbale. t insuper
!on!edistis nob(is) e* alia parte (atorenu(m) da Cursiulo
us$(ue) estimatu(m) miliariu(m) unu(m) longe ad ia(m)di!ta
e!!l(esi)a "(an)!(t)e #arie in Filu(m) us$(ue) in padule
dom(ni!a) $uanta(m) laborare potuerim(us). 3(ue)
s(upras!rip)ta res iuris s(an)!(t)e v(est)re Rav(ennatis)
e!!l(esie) !onstit(uto) territ(orio) Argente, plebe "(an)!(t)i
,eorgii, v(e)l si iuste petim(us) et ab aliis minime
detinentur, abend(um), tenend(um), stirpand(um),
!ultand(um), pastinand(um), p(ro)paginand(um), ateguo et
!anal(e) ibid(em) fat/end(um), vos ipsi sup(er)sedend(um),
defensand(um), et in om(n)ib(us) meliorand(um), in annis
advenientib(us) viginti et nov(em) ad renovand(um), salva
sanat/one dom(ni!a) dand(um), $ualiter obtinere potuerimus
dom(ina!ioni) s(an)!(t)e v(est)re Rav(ennatis) e!!l(esie) e*
die 4alendaru(m) septembriu(m). In n(omine) (atris et Filii
et "p(iritu)s "(an)!(t)i. Anno )(e)o propit/o pontifi!at(us)
dom(ni) 0enedi!ti su(m)mi pontifit/s et 'universal(is) pape in
ap(osto)l(i)!a sa!ratiss(ima) beati (etri sed(e) det/mo,
sit$(ue) imp(e)r(ante) dom(no) 2enri!o mangno
imp(e)r(atore) in Italia anno nono, die vigesimo $(ui)nto
mense september, ind(i!ione) se*ta, Rav(enne). Ita sane ut
inferam(us) dom(ni!e) rat/onib(us) vob(is) v(est)ris$(ue)
su!!essorib(us) singul(is) $(ui)b(us)$(ue) anni, 'o! est
terrati!o de om(n)i labore maiore in !a(m)po !appa(m)
$(ui)nta(m) traend(am) p(er) nos ad area et trituland(am),
minuto modio se*to, vino amfora(m) tert/a(m), arbore pe!to
ponentem semel postea sit nob(is) !oloni !esso. *enio vero
per 'uno$uo$(ue) anno dare debeam(us) de grano
$uartariu(m) unu(m), pullo uno, lino madera, 'una(m)
p(er) unu(m)l$ue(m)$(ue) petitore. t abeam(us)
li!ent/a(m) adtollere !asal(e) singul(o), se!und(um)
!onsuetudinem ipsiu(s) lot/s et ron!u(m) $ue(m)
ron!averim(us) et vinea(m) $(ue) inibi pastenaverim(us)
us$(ue) se* annos fruere debeam(us) ni!'il in dom(ni!o)
reddere debeam(us), postea reddere debeam(us) si!(ut)
sup(erius) l(egitur). )edu!tu(m) totu(m) terrati!u(m)
dom(ni!o) in (i)nt(egro) !u(m) ipso e*enio p(er) nos !olonis
us$(ue) ubi navis dom(ni!a) potueri p(er)venire. A!torem
sili!et s(an)!(t)e v(est)re Rav(ennatis) e!!l(esie ) et
villi!u(m) seu et ministerial(e) sussipere debeam(us) et
sussept/one(m) eis fa!ere !u(m) onore et obedient/a. t non
abeam(us) li!ent/a(m) un! libell(um) aut s(upras!rip)tas
ali!ui 'omini dare v(e)l vendere seu transferre aut in alio
ven(erabili) lo!o relin$(ue)re audelam(us) p(er) nullu(m)
ingeniu(m) v(e)l argumentum. "i $(ui)s vero pars n(ost)ri
!ontra 'un! libell(um) ire temtave[rimus] ante prefinitu(m)
tempus p(er)solvere debeam(us) parti s(an)!(t)e v(est)re
Rav(ennatis) e!!l(esie), ante om(n)e lit/s i[ni]t/u(m) aut
interpell(a!ionem), pene nom(ine) auri un!(ias) duas et post
9>3I;>3E? S>3V? #>I S>3VI #I #I? 0>3 #IVI=2
G32II2 23+IV>S+?V?, davanti a noi Vitale chiamato
;ergunzo, 0etro de <ortizo, ;onaldo Scannavite, 0etro de
2lbare, 0etro Gatto, 0etro Eroncamorso, #ominico
Scannavite, 3avenno de 9ugo, <artino cognato suo,
Iohannes de Gisa, Gualterio, ;onizo Samanna, <artino
Sedazario, a noi tutti, oppure ai figli nostri, concedeste a
livello beni di diritto della vostra santa +hiesa ravennate, cio,
una striscia di terra vicino al 'atorenum A0o di 0rimaroD, con
la sua padula Agolena, paludeD, che si estende da Caput de
Arre ASan ;iagioD fino a circa un miglio di distanza dalla
c:iesa di Santa Maria c:e ; detta in &ilo, che riserviamo alle
nostre mani dal 'atorenum fino al corio di Aserale. > oltre a
ci1 concedeste a noi dall-altra parte del 'atorenum da
Cursiulo fino all-incirca ad un miglio di distanza dalla gi
detta chiesa di Santa <aria in Filo fino alla padula dominicale
quanta ne potevamo lavorare. I soprascritti beni di diritto
della vostra +hiesa ravennate appartengono al territorio di
2rgenta, pieve di San Giorgio, che con buon diritto chiediamo
e d-altronde in nessun modo sono occupati, per averli, tenerli,
estirparli, coltivarli, pastinarli
6
, propagginarli AbonificarliQD,
facendo nel medesimo luogo un canale, abitandovi,
difendendolo e migliorandolo in tutto, per i prossimi
ventinove anni e con possibilit di rinnovo, salvo risanamento
da dare al signore, nel modo che potremo ottenere dalla
signoria della vostra santa +hiesa ravennate.
#ato il giorno delle calende di settembre. In nome del 0adre e
dello Spirito Santo. 2nno a #io propizio del signore
;enedetto sommo pontefice e padre universale, nella sacra
sede apostolica del beato 0ietro anno decimo, regnando il
signore 9enrico magno imperatore in Italia anno nono, il
giorno venticinque del mese di settembre, indizione sesta,
3avenna.
In questo modo certamente poniamo sotto le vostre ragioni e
dei vostri singoli successori e per i detti anni il terratico di
ogni lavoro maggiore di campagna traendone per noi cinque
cappe
7
nell-aia da trebbiare, sei piccoli moggi, tre anfore di
vino, un albero sfrondato portato fino a noi dal colono per una
sola volta. ?gni anno dobbiamo dare un quartario di grano, un
pollo, un panno di lino imbevuto per ogni richiedente. >d
abbiamo licenza di prendere singole case secondo la
consuetudine del luogo e campi che ripuliremo, vigne che
impianteremo fino ad usufruire per sei anni dei beni che
rendere dobbiamo poi al signore e restituire come sopra si
legge. #edotto tutto il terratico dominicale fin dove la nave
dominica possa giungere Afino cio, agli imbarchi o pontili sul
0oD. >secutori naturalmente la vostra santa chiesa ravennate
ossia il fattore e l-amministratore che dobbiamo incaricare ed
il suo incarico egli porter a termine con onore ed obbedienza.
> non abbiano licenza nF livello infine tali soprascritti uomini
a concedere, vendere, ovvero a trasferire in altro rispettabile
luogo poichF non intendiamo permetterlo per alcuna ragione.
Se veramente la controparte di questo livello tentasse di
andarsene prima di un tempo predefinito il contratto
s-intender risolto da parte della vostra santa chiesa ravennate
e prima di dare inizio a qualsiasi lite o interpellanza, si
applicher una penale di due once d-oro e poi verr cercata
una soluzione rimanendo questo livello nella sua validit.
/uesto livello viene trascritto nel suo vero tenore da 9onesto,
notaio di vostra santa chiesa ravennate, scrivendolo e
rogandolo, nel giorno, mese e nella sopradetta indizione sesta,
a 3avenna.
7
Veniva definito pastinatio l-impianto di nuove viti a carico del colono, onere che, all-epoca comportava la riduzione del tributo sul vino da $L4 ad $L5.
8
<isura romagnola pari a due dozzine ancora in uso nell-?ttocento riferita in particolare a uova, pere o simili ( 2. <?33I, Vocaolario romagnolo!
italiano, Faenza, 0.+onti all-2pollo, $7%', p.$65).
7
pene sol(u!ionem) man(ente) i! libell(um) in sua [firmitate].
3uos vero libell(os) uno tinore !ons!ripto 2onesto not(arium)
s(an)!(t)e v(est)re [Ravennatis] e!!l(esie) s!ribend(um)
rogavim(us), sub die, mense et ind(i!ione) s(upras!rip)ta
se*ta, Rav(enne).5 5 5 5 5 5.
666
(#ocumento n.6@83accolta di #on 3uggero ;enecetti: B (ivello, $'44
settembre 4@, 3avenna. Vitale ;ergunzo ed altri coloni chiedono a
livello allUarcivescovo >riberto terra e palude nel territorio di 2rgenta,
pieve di San Giorgio. ?riginale, G 4V'& A2D. 3eg.: Fantuzzi, I,5V$, n.
%@. 0ergamena di mm 4@' P @&6, leggermente erosa al bordo superiore
ed inferiore. 3ogatario il notaio ?nesto ($''$8$'47), ;uzzi, %@. <anca
lUescatocollo. 2l posto sei rozzi segni di croce forse autografi. =el recto,
in corsiva del secolo !VIII: N$'44 6ber 4@N. =el dorso, del secolo !II:
NE(erri)t(orio) 2rgente, de una lu(n)garia t(er)reN. +f. ;uzzi, %@, $@6,
$6&
Il documento, oltre a testimoniare dell-esistenza della chiesa di S.<aria e del luogo chiamato Filo, gi agli
albori del secondo millennio, documenta con chiarezza i rapporti in uso nel <edioevo fra contadini e proprietari
terrieri e consente alcune annotazioni fondamentali:
$. *a collocazione geografica della striscia (longaria) di terra lungo il 0o di 0rimaro (qui chiamato
'atorenum riprendendo forse la denominazione pi. antica del tratto di fiume) da San ;iagio (Caput de Arre) a
circa un miglio dal <olino di Filo (us<5ue7 estimatu5m7 miliariu5m7 unu5m7 longe a eccl5esi7a S5an7c5t7e
Marie <5ui7 d5icitu7r in &ilu5m7). =e , ancora traccia evidente il toponimo B;ergunzonaC, podere ad un miglio
dal ;orgo <olino, oggi dei Rav=> (Venieri), appartenuto nel secolo !I a Vitale ;ergunzo e, a quasi un
millennio di distanza, ancora definito in catasto col cognome del suo primo colono.
4. *-esistenza di terra coltivabile anche al lato destro del fiume: i coloni ottengono infatti concessioni anche
nella alia parte 'atorenu5m7 da Cursiulo Adintorni di 3ossetta di FiloD us<5ue7 estimatu5m7 miliariu5m7
unu5m7 longe ad ia5m7 dicta eccl5esi7a S5an7c5t7e Marie in &ilu5m7 us<5ue7 in padule dom5nica7 <uanta5m7
laorare potuerim5us7. =el disegno veneziano del $%&' notiamo come, oltre quattro secoli dopo, in quella
striscia di terra, oggi Filo di 2lfonsine, fossero state costruite parecchie case contadine.
5. I campi concessi a BlivelloC risultano fino ad allora incolti (et a aliis minime detinentur) e quindi situati
in terreno paludoso recentemente emerso per effetto delle torbide fluviali. 0er l-opera di bonifica di queste terre
si indica necessario un canale di scolo che i coloni si impegnano a scavare (ateguo et canal5e7 iid5em7
fat?end5um7. Il canale diventer poi, con ogni probabilit, quel Bcanale dei 3avennatiC che, in et <oderna,
prese il nome di B+anale di FiloC o B+anale del <olinoC.
Se la coltivazione dei campi faticosamente strappati alle paludi, dovette svilupparsi a cavallo del primo
millennio, la popolazione che via via ebbe ad insediarsi in questa riviera potF altrettanto contare, su risorse
complementari, sulle attivit tipiche delle zone umide, ossia in primo luogo la caccia e la pesca. 2d esse si
affiancavano altre antiche e preziose risorse vallive quali l-estrazione del sale, che si formava naturalmente
lungo il bagnasciuga delle valli, e lo sfruttamento di canneti ed erbe palustri.
*a canna, oltre a costituire l-elemento base per la costruzione delle abitazioni pi. povere, veniva utilizzata
nel rinforzo delle arginature e nelle tante applicazioni che l-ingegnosit dell-uomo ha saputo escogitare nel
corso dei secoli. *e poche costruzioni in pietra, come si pu1 ben immaginare, erano riservate agli edifici
religiosi ed alle case patrizie, alle quali s-affiancarono nel tempo le pi. importanti case contadine ed i loro
annessi cascinali, ove si stoccavano granaglie e foraggio per gli animali da tiro.
*-umile e semplice BvallaroloC che campava principalmente di ci1 che gli forniva la palude, e come lui il
Bservo della glebaC che lo affiancava sull-ultimo gradino della scala sociale, vivevano a quei tempi in semplici
ripari di canna, in poche spanne di terreno all-asciutto, nelle cui adiacenze, per il sostentamento della famiglia,
si seminavano d@ c:incAl (due solchi) nell-orto e si allevava qualche animale da cortile.
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Si pu1 dire perci1 che molta parte dei filesi in quei secoli di <edioevo vivesse in semplici capanne, quasi
sempre a ridosso di flumina, canalis, fossae, menatae, corsi d-acqua che costituivano l-usuale via di
comunicazione col villaggio e la palude tramite modeste e piccole imbarcazioni spinte dal BparadelloC,.
Il mondo rurale dunque, in quei secoli oscuri, era gravato da pesanti fatiche quotidiane, aiutato tuttavia da
una industriosit crescente e da una manualit che, dai lavori propriamente agricoli o vallivi, si estendeva, in
particolare nei mesi morti dell-inverno, alle attivit complementari. In queste veniva coinvolta senza pause
l-intera famiglia patriarcale: lavori di cesteria, filatura, approntamento di attrezzi di lavoro ecc.
*o spaccato della vita e delle attivit della 3iviera in et medievale ci appare insomma assai nitidamente
dalle pergamene ravennati ed in particolare dai testi qui riportati e tradotti. Vigne, prati, pascoli, campi, boschi,
acque, paludi, luoghi di pesca, luoghi di caccia agli uccelli, luoghi di caccia ad animali di terra e anche la coltura
dei bachi da seta, la produzione ed il commercio del sale. +uriosa e poco conosciuta la risorsa, ribadita e
sottolineata in entrambe le pergamene, data dai pesci e soprattutto dagli storioni di cui erano evidentemente
generose all-epoca le copiose acque del nostro 0o.
STORIONE COMUNE
(http:LLacquadolcecongusto.blogspot.itL4''VL'7Lstorione8comune.html ) #otati di una specie di armatura formata da placche di tessuto
osseo che ne rivestono parte del dorso, dei fianchi e del ventre,
gli storioni sono dei veri e propri fossili viventi, un esempio dei
pesci ossei primitivi. 0i. che per la sua carne, , conosciuto per
le sue piccole uova: il caviale. *o storione , per1 un pesce dalla
carne magra e delicata, dallUalto contenuto di proteine ($7,$ g.
per $'' g. di carne) e di ?mega 5 ($,'4).
Bome scientifico: 2cipenser sturio (*innaeus $6@7)
Distriuzione: benchF faccia pensare alla 3ussia, un te'po era
di((uso soprattutto in &o e Eicino, dove ora , estremamente
raro.
Dimensioni: pu1 superare i 5 metri di lunghezza e raggiungere i
4'' Wg.
Stagionalit: , reperibile durante tutto lUanno.
Reperiilit: specie non frequente sui nostri mercati. >ssendo pesce da allevamento , facilmente reperibile sempre fresco.
Caratteristic:e organolettic:e: carni bianche, molto pregiate nonostante siano piuttosto grasse.
'articolarit: dalle uova del pesce si ottiene il caviale, dalla vescica natatoria si ottiene unUottima colla, dal grasso si ottiene olio per
bruciare.
Morfologia: +orpo allungato fusiforme ricoperto di @ serie di scudi ossei. <uso lungo, triangolare a forma di rostro. ;occa piccola con %
barbigli, disposta nella parte ventrale, priva di denti. Hnica pinna dorsale posizionata verso il fondo: la pinna caudale ha la parte
superiore molto pi. lunga. ?cchio piccolo. +olorazione grigio scura sul dorso, pi. chiara sul ventre. *a lunghezza varia da @' cm fino a
% metri.
Alimentazione: la bocca priva di denti si trova in posizione ventrale e pu1 essere estroflessa, lo storione NsucchiaN cosG le prede
rappresentate prevalentemente da altri pesci, vermi e insetti acquatici, ma anche materiale vegetale.
Vita: tutti gli storioni si riproducono in acqua dolce, alcuni passano una parte di vita pi. o meno lunga in mare presso le coste e le lagune
costiere, risalendo i fiumi per la riproduzione, altri risiedono stabilmente in acque dolci.
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Sopra: la struttura delle saline di +ervia in una pubblicazione
settecentesca (+liccare sull-immagine per ingrandire).
A fianco: un ingrandimento parziale della stessa immagine da cui
si nota meglio la conformazione piramidale della Eomba.
2ltri aspetti interessanti si colgono dagli Statuti del comune di 3avenna, cui il territorio di Filo nella sua
interezza, di qua e di l dal 0rimaro (o 0o Vecchio), , appartenuto per gran parte della sua storia. /ueste leggi
comunali imponevano proprio agli :omines totius riverie ultra padum Auomini di tutta la 3iviera a nord del 0oD
una serie di obblighi in ordine alla manutenzione delle rive, degli attracchi, degli approdi rivieraschi, tali da
implicare l-irrinunciabilit della navigazione fluviale, dei traffici che vi dipendevano. =orme che sottolineano
quindi l-importanza rivestita dal territorio rivierasco nell-ambito della regione basso 8 romagnola.
*a navigazione, non poteva che avvalersi, per il grande naviglio,
della trazione animale lungo le strade di alaggio a fianco del fiume, un
servizio diffuso fino alla prima met del !I! secolo. =ei tratti
caratterizzati da corrente contraria, oppure da percorsi angusti, le
chiatte erano guidate e trainate con alzaie collegate ad animali da tiro
che, condotti dagli alatori Aaddetti al traino dei natanti o alla
conduzione degli animaliD che agivano sulle rive del fiume. Gi ai
tempi dellUantica 3oma la via :elciaria, ovvero una strada
pavimentata, costeggiava i fiumi e consentiva l-agevole svolgimento
dellUalaggio, sia con traino umano che animale
V
. /ueste strade di
alaggio si notano, a Filo, nello scenario antico lungo tutto l-alveo di 0o
Vecchio Ala BVia di SopraCD.
Eraino da una strada di alaggio
Vediamo gli altri obblighi che i primi Statuti comunali del #uecento prevedevano per i nostri BrivaroliC:
2l +apitolo !V (>lezione del 0odest degli uomini di oltre 0o) veniva stabilito che:
A...D ed , tenuto il 0odest a chiamare tutti gli uomini di oltre 0o a lavorare agli argini da farsi per la difesa dei paesi
oltre 0o in quanto che, di buon grado o no, i paesi sono tenuti a lavorare entro il loro territorio ed al loro lato, e di ci1 il
podest di 3avenna chiama a rispondere i podest di oltre 0o nell-essere inflessibili per il maggior vantaggio dei paesi
predetti, in quanto che la villa di San ;iagio di 0o , inclusa ed intesa nel predetto lato: e qua il capitolo sia preciso.
2l +apitolo !!II (+osa il podest , tenuto a far sistemare nell-approdo rivierasco dagli uomini della stessa
riviera) si aggiungeva:
/uindi decretiamo e vogliamo ci si attenga, che il podest sia tenuto ad obbligare al servizio, ed a far obbligare, gli
uomini di tutta la riviera oltre 0o a far sradicare e sgomberare e tagliare e svellere frasche ed alberi che impediscono
l-approdo da Sant-2lberto fino al termine del drizzagno di Filo in modo che le navi possano utilmente senza impedimento
9
http:LLit.wiWipedia.orgLwiWiL2laggio
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bordeggiare ed approdare e ci1 si faccia rigorosamente per tutto il prossimo mese di agosto del suo incarico e lo stesso
approdo oltre 0o deve essere tenuto ben rimondato dagli uomini di detta riviera.
=el trecentesco Statuto 3avennate di ?stasio #a 0olenta, le norme previdero altri pesanti obblighi in caso di
piena e di rotte del 0o :
> se qualche volta, che #io ne scampi, dovesse crescere il fiume 0o, cosG che gli uomini temessero danni, gli uomini
della 3iviera siano chiamati a lavorare per fare argini e migliorarli annualmente, cosG che ciascuno realizzi davanti ai suoi
casamenti e davanti ai suoi poderi lUintervento necessario, dovunque provenga: tanto dalla citt, che dalla 3iviera o da altri
posti, senza privilegio di immunit a nessuno. > se dovessero verificarsi delle rotte in 0o, che #io ne scampi, allora gli
stessi due podest devono costringere gli uomini della 3iviera a chiudere e a bloccare le rotteAXD
#a questi Statuti 3avennati e dalle loro norme specifiche per la Riperia 'adi, apprendiamo anche di una
concreta attivit di allevamento del bestiame presente in 3iviera, ove , gi praticata piuttosto comunemente la
soccida (Statuti del #uecento, +ap. !!III).
2ltra risorsa, infine, di una certa importanza strategica, di cui disponeva il territorio della Riviera di &ilo era
il legname dei suoi boschi e golene. *o si evince dalla severit con cui se ne impediva la fuoruscita dal territorio
di 3avenna A+ap. +*!!!!, Statuti del #uecentoD. +on una norma aggiunta si permetteva poi il rifornimento
agli argentani, facenti capo ad altro Comitatum, per opportuna intercessione dell-2rcivescovo A+ap. +++!*IID.
TTT
Il tuffo nel nostro ambiente naturale di epoca medievale, conservatosi fino all-et <oderna, termina qui. Il
territorio, a partire dal primo /uattrocento, subir modifiche nell-appartenenza amministrativa (la riva sinistra
ceduta al #ucato di Ferrara) e nella sua morfologia (l-interrimento del fiume e la perdita della sua navigabilit)
che ne segneranno la graduale decadenza: potr contare per1 su nuove attivit economiche come le 3isare e il
<olino del <archese +ornelio ;entivoglio, fino a che, caduto l->stense, verr decisa una radicale sistemazione
delle acque e quell-ampia bonifica delle terre paludose che oggi , la dote lasciata dai nostri avi.
/uesta tuttavia , ormai storia di >t <oderna. 0er un compendio completo di storia del territorio non posso
che rimandare al mio corposo testo, &ilo la nostra terra, del 4''%, dove sono peraltro riportati in 2ppendice e
per intero, gli articoli degli Statuti 3avennati che ci riguardano, corredati di traduzione dal latino.
TTT
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