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Nuove Norme in Materia Di Spettacolo
Nuove Norme in Materia Di Spettacolo
PRESENTATO IL 1/04/2008
La riforma dell'art. 117 della Costituzione ha contribuito a delineare il quadro normativo entro il quale le
Regioni possono svolgere un ruolo attivo anche in materia di spettacolo.
La sentenza n. 285 del 19 luglio del 2005 della Corte Costituzionale ha poi costituito un importante momento
nei rapporti Stato-Regioni: riconosciuta la potestà di intervento dello Stato in materia di sostegno delle attività
culturali in base ai princìpi di sussidiarietà e adeguatezza, nella citata sentenza viene rimarcata l’esigenza di
prevedere opportuni strumenti di collaborazione con il sistema delle autonomie regionali.
Con il presente progetto di legge, la Regione Lombardia si dota per la prima volta di una normativa unitaria
delle discipline dello spettacolo (musica, cinema, teatro e danza), per consentire una gestione più appropriata
delle risorse destinate a tali attività e favorire l’interazione e la collaborazione tra i soggetti.
Il punto qualificante della proposta di legge è la creazione di un Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo
(FURS), che raccoglie tutte le risorse a disposizione del settore – compresi i trasferimenti dal FUS nazionale,
sui quali si autorizza la Regione a effettuare anticipazioni di cassa agli enti destinatari - e le ripartisce tra i
soggetti attraverso un meccanismo che coinvolge sia le autonomie territoriali sia gli operatori culturali. Nel
FURS convergono anche i contributi annuali che la Regione eroga agli enti di maggiore rilevanza (Scala,
Piccolo Teatro, Pomeriggi Musicali, Centro Teatrale Bresciano) al fine di consentire una gestione unitaria e
trasparente delle risorse. Si conferma la nuova forma di sostegno regionale introdotta d.g.r. 3 dicembre 2004, n.
19730, che ha istituito un fondo di garanzia per l'accesso al credito dei teatri convenzionati con la Regione.
Sono puntualmente definiti i soggetti che hanno accesso al FURS, rinviando a un regolamento attuativo i criteri
di ammissibilità, per i quali va anche raccolto il parere del Comitato regionale per lo Spettacolo.
Si precisano infine in modo più organico le funzioni specificamente attribuite alle Province e ai Comuni.
Articolo 1
(Finalità)
Articolo 2
(Funzioni della Regione)
a) alla spesa corrente dei soggetti pubblici e privati che operano nel campo dello spettacolo;
b) alle spese di investimento per interventi di recupero, restauro e adeguamento tecnologico di sedi
ed attrezzature destinate alle attività di spettacolo;
c) all’accesso al credito da parte delle imprese dello spettacolo convenzionate.
2. La Regione concorre altresì, nell’ambito della Conferenza unificata di cui all’art.8 del D. Lgs. 28 agosto
1997 n. 281, a definire i requisiti della formazione degli operatori dello spettacolo.
Articolo 3
(Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo)
1. Per le finalità di cui al punto a) dell’art. 2 è istituito il Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo (FURS).
2. Il FURS è composto di fondi regionali e di trasferimenti di quote del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS).
Nel FURS confluiscono i contributi di cui alle LL.RR. 32/1993, 10/1994, 23/1994, 9/1996.
3. La Regione è autorizzata a concedere anticipazioni di cassa a valere sui contributi assegnati dallo Stato agli
enti destinatari per l’anno in corso, subordinatamente all'assunzione da parte degli enti nei confronti della
Regione di formale impegno al rimborso delle anticipazioni erogate entro il 31 dicembre di ciascun anno.
4. La Giunta regionale, con propria deliberazione, definisce le condizioni e le modalita’ per la concessione e
l'erogazione delle anticipazioni di cassa di cui al comma 3.
5. I soggetti destinatari del FURS e delle misure di sostegno di cui ai punti b) e c) del precedente art. 2 sono:
6. I criteri di ammissibilità al FURS sono stabiliti con atto regolamentare, sentito il Comitato regionale per lo
Spettacolo di cui al seguente art. 6.
7. La Regione stipula con gli Enti locali e con i soggetti pubblici e privati destinatari del FURS convenzioni e
accordi di programma, di norma pluriennali.
Articolo 4
(Funzioni delle Province)
Articolo 5
(Funzioni dei Comuni)
1. I Comuni:
1. Giunta regionale nomina un Comitato Regionale per lo Spettacolo, composto di nove esperti in tutte le
discipline di spettacolo oggetto degli interventi dalla presente legge e da nove rappresentanti delle maggiori
associazioni di categoria.
2. Il Comitato Regionale per lo Spettacolo fornisce pareri alla Giunta e al Consiglio Regionale in merito agli
atti di programmazione e di bilancio ed alla suddivisione del FURS.
3. Il Comitato Regionale per lo Spettacolo agisce sia in forma plenaria sia per sezioni disciplinari.
Articolo 7
(Norma finanziaria)
1. Il Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo è finanziato annualmente con legge di bilancio.