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Guido Mazzoni
Aarlengo a una generazione disgraziala
a cavaIIo fra i vecchi lemi ed i nuovi, e
che si lrova a disagio in lulli e due. Ier di
iu, come Iei non avra olulo fare a meno
di accorgersi, sono rivo d'iIIusioni.
(Tomasi di Lamedusa, || Gaiicpar!c)
Ringrazio gIi organizzalori deI convegno er I'invilo, che accoIgo
moIlo voIenlieri. L'occasione di oggi mi coslringe a dar forma ad
aIcune cose che enso confusamenle da moIlo lemo e che forse non
ho ancora ensalo fino in fondo. Irovero a esorIe neIIo slalo in cui si
lrovano, arofillando deI dirillo aIIa semIificazione che Ie lavoIe
rolonde consenlono.
NegIi uIlimi quaranlacinque anni Ia vila sichica deIIe masse
occidenlaIi ha subilo una melamorfosi senza recedenli, noi lulli ne
siamo slali lrasformali e lravoIli. IedeIe a un'idea eroica e maschiIe
deII'accadere e deII'eserienza, aII'idea che Ie rollure eocaIi si
manifeslino sollo forma di guerre e rivoIuzioni, una arle deIIa cuIlura
conlemoranea conlinua a sollovaIulare Ia orlala di quanlo e
avvenulo. I una mioia che si manifesla laIvoIla in forma esIicila e