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14 SPETTACOLI venerdì 30 ottobre 2009

TEATRO IN “MOLTO RUMORE PER NULLA” DI WILLIAM SHAKESPEARE STASERA PER LA STAGIONE DEL SAN CARLO

“Porgy and Bess”, all’Auditorium


Ironia e misteri al Delle Palme l’antologia di George Gershwin
NAPOLI. Nella sala
di Rosaria Morra realizzati da Andrea Viotti, le mu- dell’Auditorium della Rai si
siche originali firmate Andrea Ni- respirerà un clima caldo,
NAPOLI. Uno spettacolo allegro colini e il light design a cura di Pie- decisamente summertime,
interpretato magistralmente, è tro Sperduti, rendono l’atmosfera stasera (ore 20.30, replica domani
“Molto rumore per nulla” che la incredibilmente reale, fornendo ore 18). Alla testa della
Compagnia Lavia Anagni - Teatro strumenti fondamentali agli atto- compagine sancarliana Wayne
di Roma porta in scena al teatro ri che li plasmano in una finzione Marshall (nella foto), direttore
Delle Palme fino a domenica. Il te- scenica a dir poco sublime. “Mol- d’orchestra, pianista ed organista
sto scritto da William Shakespea- to rumore per nulla” (“Much ado di estroso talento, considerato
re è l’emblema del suo teatro, i about nothing”) è la commedia uno tra i musicisti più versatili di
personaggi femminili, forti e cari- adatta per valorizzare un labora- oggi ed uno dei più rinomati
smatici, sono i motori dell’azione; torio di attori come quello diretto interpreti delle musiche di
la gelosia, il sospetto, lo scandalo, da Gabriele Lavia, perché in esso Gershwin, Ellington e Bernstein,
il delirio, la rabbia, la rissa, la fin- è evidente la coralità nell’azione nonché di altri autori americani
zione, la guerra, la passione, l’in- scenica e la storia diventa para- del XX secolo. Il direttore
vidia, l’intrigo, le schermaglie dossalmente un pretesto per sot- proporrà un’antologia di brani
amorose, gli scambi di persona, le tolineare questa omogeneità; «i ra- dall’opera “Porgy and Bess”,
congiure, il mistero e l’ironia rivi- gazzi cantano e suonano molto - unica incursione - quanto mai felice - di George Gershwin nel
vono in una delle più belle città spiega Lavia - sono motivi nati ap- mondo dell’opera. Il lavoro concepito dal compositore come una
della da lui tanto amata Italia, posta per lo spettacolo, che di per “American folk opera” rappresenta una vera e propria rivoluzione di
Messina. Il ricco Leonato accoglie sé già contiene tante canzoni. I co- sonorità e di linguaggi. Il libretto firmato da Edwin DuBose, Dorthy
nella sua magione il principe stumi sono a volte indossati, a vol- Heyward e Ira Gershwin, racconta con crudezza una realtà intrisa di
d’Aragona don Pedro di ritorno te solo appoggiati e a volte trasci- povertà, sfruttamento e corruzione, e si appropria dei modi viscerali
dalla guerra insieme ai suoi più nati da attori in abiti di tutti i gior- e intensi della musica afro-americana dei ghetti statunitensi. “Porgy
stretti compagni. L’atmosfera ga- ni, a seconda degli stati d’animo, and Bess”, infatti, ha sancito non solo la centralità di un tema,
ia e leggera dell’estate mediterra- a seconda della “maschera”, del quello razziale, nella cultura americana, ma anche la centralità della
nea fa da sfondo agli amori tra il ruolo, dell’apparenza»; in fondo la musica afro-americana in quello stesso ambito.In scena le voci di
giovane Claudio e la dolce Ero e maschera è poggiata appena, Indira Mahajan (soprano), Angela-Renée Simpson (soprano), Ronald
tra i litigiosi Beatrice e Benedet- drea Trovato e Claudia Crisafio re- blico anche attraverso ironiche e sempre pronta ad esser tolta, a Samm (tenore) e Kevin Short (baritono). In scena anche il Coro del
to. Nell’imminenza delle nozze di stituiscono mirabilmente al pub- retoriche interrogazioni. I costumi svelare la realtà delle cose. teatro San Carlo diretto da Salvatore Caputo.
Claudio ed Ero, don Juan, geloso
del favore che Claudio gode pres-
so don Pedro, fa di tutto per scre- DA STASERA IN SCENA CON “IL FLAUTO MAGICO” TEATRO LUNEDÌ DIRETTO DA RAFFAELE DI FLORIO
ditare Ero e impedirle così di spo-
sare il suo amato. Nulla però po- L’Orchestra di Piazza Vittorio
trà impedire all’amore di trionfare
sui cattivi sentimenti che saran-
no giustamente puniti. Comme-
sul palco del “San Ferdinando” “Ciao Maschio” al Ridotto
dia cortese e novellistica italiana si NAPOLI. Dopo la trionfale accoglienza al “Romaeuropa Festival”
fondono in questo celebre lavoro dello scorso settembre, arriva da stasera a domenica al San stampa Andrea De Rosa, diretto-
romantico dove la frenetica dina- Ferdinando, nell’ambito della stagione 2009-2010 del Teatro Stabile, re dello Stabile napoletano - è il
micità alimenta un nulla oggetti- “Il Flauto Magico” dell’Orchestra di Piazza Vittorio, ispirato a “Il terzo di una trilogia che ha inau-
vo; l’eleganza formale si sposa con Flauto Magico” di Mozart. Un allestimento inconsueto, solare, gurato questa stagione; dietro ai
la farsa popolare in un trionfo di ritmico, festoso e capace di commuevere, che spazia tra opera, pop, titoli presentati “la tempesta”, di
arguzia e ironia. Il caleidoscopio reggae, rock e jazz, in un connubio che, con Mozart e la sua opera, Shakespeare, “l’ultimo nastro di
emotivo messo in scena da Lavia restituisce corto-circuiti davvero sorprendenti. Il Flauto Magico krapp” di Beckett e poi un testo
è perfettamente aderente allo spi- dell’Orchestra di Piazza Vittorio è una favola contemporanea e inedito, segnano l’attenzione ver-
rito Shakespeareano che fa dire a multirazziale, frutto delle tante versioni orali che si sono so i testi classici e l’apertura ver-
Benedetto l’enfatico “Balliamo!” tramandate nei paesi del mondo. Ogni personaggio è stato so i testi nuovi. Il testo della Par-
finale. Il testo, grazie alla tradu- assegnato in base a una somiglianza di carattere o per esperienze rella mi ha colpito molto perché si
zione di Chiara De Marchi, non vissute. È così per il Tamino di Ernesto Lopez Maturell, ragazzo pone, e quindi ci fa porre delle do-
soffre minimamente, anzi, viene cubano che ha tutta l’esuberanza della sua giovane età; per il mago mande, sul significato di certi ter-
esaltato in tutte le sfumature lin- Sarastro di Carlos Paz, artista ecuadoregno esperto dei riti sciamani mini che noi ormai diamo per
guistiche tanto care all’autore. del suo paese; per la Regina della Notte di Petra Magoni, tra i pochi scontato: “uomo”, “donna”, “ma-
Nella scena minimale ricostruita personaggi occidentali della storia; fino al Papageno del senegalese schio”, “femmina”, sono termini
dal regista, prendono vita i senti- El Hadij Yeri Samb, la cui semplicità d’animo lo avvicina molto a che hanno bisogno di essere riem-
menti topici del genio aurorale in- Mozart. L’elaborazione musicale è di Mario Tronco e Leandro piti di significato. Bisogna capire
glese che Pietro Biondi, Lorenzo Piccioni; gli acquerelli, l’animazione e le scene di Lino Fiorito; il di nuovo chi sono gli uomini e chi
Lavia, Giorgia Salari, Francesco disegno luci di Pasquale Mari; i costumi di Ortensia De Francesco. sono le donne e questo testo è ve-
Bonomo, Salvatore Palombi, An- In scena: Omar Lopez Valle, El Hadij Yeri Samb, Petra Magoni, ramente di grande aiuto». «È stra-
drea Nicolini, Gianni De Lellis, Lu- Sylvie Lewis, Ernesto Lopez Maturell, Carlos Paz, Houcine Ataa, di Roberta D’Agostino Cristina Donadio con la parteci- no perché io sono abituata a scri-
ca Fagioli, Alessandro Riceci, Al- Raul Scebba, Ziad Trabelsi, John Maida, Gaia Orsoni, Zsuzsanna pazione di Antonio Casagrande vere romanzi, racconti sapendo
fredo Angelici, Tamara Balducci, Krasznai, Pino Pecorelli, Evandro Dos Reis, Sanjay Kansa Banik, e il NAPOLI. Presentato al Merca- (tutti insieme nella foto). Il debut- bene dove iniziano e dove fini-
Faustino Vargas, Viviana Lom- coro dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Lo spettacolo è una dante lo spettacolo “Ciao Ma- to si terrà lunedì al teatro Ridotto scono ma ho scritto “Ciao Ma-
bardo, Alessandro Cangiani, Da- coproduzione “Romaeuropa Festival 2009” con Les Nuits de schio” di Valeria Parrella diretto da del Mercadante. «Questo spetta- schio” - dice la Parrella - racco-
niele Sirotti, Silvia De Fanti, An- Fourvière à Lyon/ Dèpartement du Rhône. Raffaelle Di Florio e interpretato da colo - ha dichiarato in conferenza gliendo dal fondo dei cassetti. È la
protagonista stessa - senza nome,
ella - e oramai al tramonto della
L’INTERVISTA IN OCCASIONE DELL’USCITA DEL CD “CAROVANE” PARLA DELLA NOSTRA TRADIZIONE sua vita sentimentale, a compie-
re questa operazione: incontra tut-
ti gli uomini della sua vita in una
Cammariere: «Bisogna portare avanti la musica di Napoli» notte sola come se si potesse, co-
me a volte accade. Non mi sono
preoccupata di cercare un esca-
di Gigi Avolio l’umanità nel senso che tutti noi portante della mia vita. Ci ho mes- che nasconde tutti gli archetipi motage: ciò che mi importava era
siamo carovane di generazioni so 4 anni, ho scritto anche le par- della musica italiana, Carlo Alber- di sovvertire, riequilibrare il teo-
NAPOLI. Ha lasciato passare un senza luogo e senza tempo fin titure per l’orchestra d’archi chia- to Rossi, Gorni Kramer, Tenco e rema che fu di Ferreri, cercare
po’ di tempo dal suo ultimo album quando ci renderemo conto di at- mando grandissimi musicisti co- De Andrè non sarebbero esistiti nuove definizioni, declinazioni che
di inediti, ha lasciato sedimenta- traversare tutti lo stesso deser- me Michele Ascolese, Jimmy Vil- senza la canzone partenopea, ven- usiamo per dire “uomo e donna”,
re e maturare le nuove creazioni to…» lotti, Javier Girotto e Gianni Ric- ga portata nel mondo solo da Ren- maschio e femmina».«Prima di
che stavano nascendo, ha effet- Le carovane hanno comunque chizzi al sitar. Volevo fare un disco zo Arbore. Ai nostri giovani va pri- mettere in scena questo testo - af-
tuato molta ricerca sonora e stili- una meta… più arabeggiante ma poi la musi- ma insegnata la nostra essenza ferma il regista Di Florio - avevo
stica e poi finalmente ha dato al- «La meta è un luogo dentro di noi ca indiana mi ha trascinato in un musicale, fargli capire la costru- dei dubbi, poi ho letto il testo in
le stampe il suo nuovo lavoro tito- dove dobbiamo ritrovare la nostra luogo spirituale che risente di zione armonica e melodica che un momento in cui al centro della
lato semplicemente “Carovane”. pace e la nostra interiorità: biso- quelle influenze: sotto certi aspet- vanno al di la delle mode e dei ta- cronaca c’era la vicenda di Eluana
Lui è Sergio Cammariere (nella fo- gna viaggiare tutti insieme come ti mi sono avvicinato al rock pro- lent show. I giovani cantautori imi- Englaro: sono stato assalito da mil-
to), poliedrico pianista, ironico, di- nelle carovane per raggiungere gressive degli anni 70, quello dei tano tutti Battiato o Dalla, l’unico le domande, e la scrittura di Vale-
vertente, profondo, un artista che ognuno la sua meta». Napoli Centrale e degli Area, che originale è un napoletano, Gio- ria mi veniva in soccorso. Con Cri-
pur essendo arrivato tardi al gran- Viviamo in un tempo e in un sperimentavano e si contamina- vanni Block che ho incontrato al stina abbiamo iniziato a fare del-
de pubblico ha saputo in breve mondo in cui “Non c’è più li- vano partendo dal rock ma proce- “Premio Tenco”: diamogli tempo le letture e poi a toccare delle cor-
tempo diventare uno dei più ama- mite”? dendo senza confini. Io ho voluto e speriamo che non venga soffo- de più personali di Cristina; pa-
ti del panorama italiano. “Carova- «Questa è una canzone lievemen- rievocare le mie esperienze di cato da questi meccanismi come rallelamente lavoravo a delle so-
ne” è un disco che pur rimanendo te ecologica, perché questo è un ascolto adolescenziali sono parti- successe a me che ho dovuto norità con Riccardo Veno che più
fedele alla cifra stilistica dell’arti- album diverso dagli altri, un album to dal jazz e ho seguito e le in- aspettare i 40 anni per trovare spa- che tradurre le mie sensazioni le
sta crotonese, si incunea in con- contro la guerra un disco che par- fluenze che mi rapivano. Non si zio, per lui solo Sanremo potreb- traduce in musica. Cesare Accet-
tinenti musicali lontani, andando Si nota che in alcuni pezzi la la di amore, di pace e di ecologia: può pensare di creare musica con be dargli la visibilità che merita». ta ha curato le luci. Su questi tre
a ricercare suoni e atmosfere che musica asseconda il testo in non bisogna aspettare che si sciol- la razionalità, come si fa a pensa- Un pensiero a Sanremo que- canali ho iniziato a immaginare
in qualche brano si assoggettano altri è il contrario... gano i ghiacciai per prendere co- re che Beethoven, Wagner o Stra- st’anno? uno spazio che, probabilmente, è
al suo jazz e in qualche altro as- «È vero, ci sono due pezzi, “Caro- scienza della situazione. Io da cro- vinskij abbiano composto con la «Ci sto provando come autore, for- una camera di terapia intensiva;
soggettano la sua musica alle lo- vane” e “Paese di finti”, in cui è tonese ne parlo con il cuore vista volontà. Lì c’è il divino che agi- se ci sarà qualcuno che porterà non dico altro, bisogna vedere lo
ro radici. «Ho iniziato a pensare a nato prima il testo di Roberto Kun- la storia delle navi dei veleni che fa sce». una mia canzone. Ma io sono un spettacolo». «Tutto il lavoro - con-
questo disco 3 o 4 anni fa - rac- stler e io poi ho elaborato la musi- rabbrividire: in realtà è anche un Eppure tanta musica viene baudiano, e finchè non torna Pip- clude la Donadio - svolto per que-
conta Sergio Cammariere - cer- ca, gli altri sono nati come al soli- arringa contro la politica che è pri- creata a tavolino e vende tan- po non farò Sanremo perché è sto spettacolo non è stato facile,
cando la pace e la calma interiore to dalla mia musica a cui si è ag- va di dialogo, di ideali e di linea. tissimo…. l’unico che rispetta gli artisti, gli ma c’è un momento in cui l’atto-
come punto di partenza, mi sono giunto il testo». Non è contro questo o quel parti- «La colpa è di quel giapponese altri pensano solo allo spettacolo». re, dopo avere lavorato con il regi-
chiuso in studio per un anno in- Il titolo “Carovane” ha un si- to, ma contro quello che la politi- che negli anni 90 inventò il ka- E dopo il disco? sta, resta solo: è il momento delle
tero chiamando oltre alla mia so- gnificato specifico che gli hai ca era e dovrebbe essere. Ma non raoke, da lì è nata la musica usa e «Farò un po’ di promozione e da domande, dei dubbi, quello più
lita band, anche altri musicisti voluto conferire? voglio parlare di politica o di eti- getta e quello che ne consegue. gennaio saremo subito in viaggio, difficile. È proprio il momento del-
stranieri per gli strumenti etnici «Certo, innanzitutto le carovane ca, ma di bellezza, estetica e ar- Possibile che ad esempio un te- un tour che mi porterà come sem- la solitudine dell’attore davanti al
un’orchestra d’archi». rappresentano il passaggio del- monia: questo è il disco più im- soro come la musica napoletana pre all’Augusteo». personaggio».

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