(1987)
INDICE
Capitolo I...................................................2 Capitolo II................................................14 Capitolo III...............................................30 Capitolo IV...............................................36 Capitolo V................................................44 Capitolo VI...............................................49 Capitolo VII..............................................62 Capitolo VIII............................................104 Capitolo IX..............................................124 Capitolo X...............................................141 Capitolo XI..............................................152 Capitolo XII.............................................158 Capitolo XIII............................................167 Capitolo XIV...........................................180 Capitolo XV.............................................189
I Com'era bella Napoli quaranta anni fa, avvolta nell'azzurro dell'os uramento, misteriosa, sussurrante nella notte di passi s onos iuti, fas iata all'alba nei veli della sua miseria addormentata, lu i ante al sole impudi a, tutta ossa e pelle livida, nelle mattinate insolitamente vuote, sempre malin oni a, stupefatta dalle bombe, !iassosa e ridente nei ri overi pullulanti di spaventata alle"ria, sbalordita di ritornare a vivere due volte al "iorno# Lilandt, nel suo studio, studio poi, una stanza a o"liente per anti o tanfo, libri e ve !i mobili, in una asa traballante sulla ollina, ontornata da un "iardinetto, mai restaurata, nemmeno una palata di al e da !e l'aveva ereditata, solo, attraverso i vetri listati a ro e on arta "ommata per !$ le vibrazioni provo ate dai bombardamenti non li s assassero, se ne stava a "uardare la fitta pio""ia di bombe !e si abbatteva sul porto, lun"o la osta, sui vi oli del entro, una Piedi"rotta anomala di olori, fumi e s !ianti# Guardava, e aspettava l'attonito silenzio !e avrebbe se"uito l'ormai previsto ma ello quotidiano, prima !e "rida e sirene, strazianti, velo i, risuonassero in mezzo a nuovi s"arrupamenti e familiari ma erie a dare il lieto se"nale !e la vita riprendeva# In quel silenzio !e fu lun"o, lun"!issimo, si vest%# Lentamente# I pantaloni di fibra sinteti a "elidi sulle "ambe, la distratta ami ia del "iorno prima las iata l&, an !'essa di materiale sinteti o freddo'"uerra, !e avrebbe voluto non indossare ma inutile stare a pensar i tanto se la doveva rimettere per forza !e non ne aveva altre pulite o mi"liori di questa, alzini on qual !e bu o, e di iamo qual !e, s arpe di amos io s iupate an ora ele"anti proprio per !$ s iupate# (u pronto per us ire# Nel var are la so"lia non se la sent% pi)# Dove andare* + quasi trent'anni, per l'esattezza ventisette, non aveva realizzato niente, non erano erto anni in ui si potessero fare i onti on se stessi, la sua vita non l'aveva spesa an ora !e la "uerra era sopra""iunta ad arrestarne il ammino, a onfonder"liela davanti a"li o !i# -i arran"iava mettendo a frutto quel tanto di nozioni !e possedeva e non pi) di quanto bastasse# Per il resto, si las iava vivere se"uendo le pulsioni del suo istinto# Era bello Lilandt# .a"ro, quel viso pallido affilato, ta"liato dai apelli lis i biondi !e adevano pesanti da un lato, tenuti sempre troppo lun"!i, e
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la bo a, la bo a le""ermente obliqua !e su un'altra fa ia avrebbe orso il ris !io di diventare una smorfia, era su di lui l'errore della "razia, on quelle labbra viola ee ome un fiore morto, !e di evano l'inesprimibile# Di lui si sapeva ben po o# Pare !e la "uerra l'avesse risparmiato per quel pasti io di italiano e tedes o !e era la sua nas ita# (i"lio di un'italiana e d'un tedes o naturalizzato italiano, troppo italiano per un eser ito "ermani o, s onos iuti i suoi do umenti italiani per !$ non si sa per quale umore il padre aveva poi riassunta la nazionalit& tedes a, e fi"urarsi, !i, al Distretto di Napoli, nel '0/, poteva o uparsi di verifi are se esistessero o no le sue arte o dove fossero finite# Era un mistero, l'aveva intuito un "iorno !e re atosi in uno di que"li uffi i per erti do umenti ne essari ad ottenere la tessera del razionamento del pane si a orse !e il suo nome nean !e esisteva, e mentre l& er avano on sfidu iata va"!ezza, sopra""iunto un bel bombardamento ameri ano, tutti s apparono, lui per ultimo, e d'allora s'era "uardato bene dall'inse"uire quelle arte de iso a las iare le ose o ultate fin !$ "uerra durasse# 1essera o no, il pane us iva da sotto i letti di tutti i bassi napoletani e 'erano an !e i bis otti di Castellammare !e nessuno voleva, dol iazzi om'erano# 2na sorta d'euforia s'impadroniva della itt& s onvolta dopo o"ni bombardamento, in mezzo a"li aiuti improvvisati, alle ambulanze !e arran avano sopra e tra le nuove rovine, nel aos delle ose inutili !e venivano mandate in so orso al quartiere olpito, pompe idrauli !e dove tutto era in fiamme, estintori dove s'era aperta e alla"ata una vora"ine, in mezzo a quel drammati o fervore, i vi ini, ai uriosi sopra""iunti sul luo"o del disastro, ommentavano vita, presa"i e morte della "ente rimasta sotto, nel rollo d'un palazzo, fa endone una rappresentazione teatrale ri a di dialo"!i, di episodi, !e s !iudevano il ra onto a stralunate alle"orie, e questo, mentre davano una mano a s avare tra le pietre, dita e un"!ie spezzate, imbian ati di polvere simili ad attori di una ma abra pantomima# 3-entite a me, qua sotto non i sta nessuno4 stanno s appando dentro le fo"ne#5 3C!i ve l'!a detto*5 3Lo so#5 3E ome lo sapete*5 36 un presentimento# Non arriva un "emito, una risata#5 32na risata sotto le pietre*5 3C!e ne so, un rumore, un suono 7 per !$ uno non pu8 morire ridendo* 2no di e, "uarda !e sorte m'9 to ata e ride, sar asti o 9 lo"i o, poi muore### -e il mio palazzo mi ade in testa, io, per esempio, muoio ridendo, s%, per !$ la soddisfazione non e la do:5 3+ !i, non la date*5
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3+ !i so io:###5 <ientr8 nello studio e rimase in piedi a "uardare di nuovo dal bal one la itt& fumante# -i sentiva dentro al petto un'anima napoletana# La sentiva !e traballava dentro al tora e vuoto# C!e voleva dire anima napoletana* C!iss&, forse non voleva dire niente, ma 'era# =uella itt& non "li apparteneva eppure provava per essa un amore arnale, viverla, "li metteva un fremito sottopelle !e "li allarmava i sensi, e"li la possedeva, in quelle eterne mattinate deserte, ome una pi"ra amante semiaddormentata, lenta al risve"lio, di pomeri""io, di sera, lontano dal finimondo, al riparo sulla ollina in quella asa osservatorio, tras orreva le lun"!e ore d'inedia !e la distruzione sistemati a della itt& omportava, in uno stato di semin os ienza, fin !$, ai primi "ridi della arne viva squar iata !e provenivano da la""i), us iva in preda a un'ebrezza !e lo ondu eva a fru"are nelle ferite aperte dell'amata, alla ri er a, tra le sue membra sparse, di quella "ioia di vivere a ui essa pareva votata# =uando la notte rientrava, adeva a dormire sfinito# -%, la vita la si viveva, eppure arrivavano momenti di assenza, uno smemorarsi di tutto, il sentimento di non voler niente !e 9 un sentimento di solitudine ma an !e di pa e# Come adesso# La itt& urlava# -e ne and8 in amera da letto a sdraiarsi vestito ome si trovava per us ire# La stanza dava nel retro del "iardino, la itt& era an ellata, il doloroso strepito filtrava attutito, quasi musi ale# Cos'era questa itt& per lui* >i era nato# -uo padre, un botani o tedes o, vi era venuto a diri"ere appunto l'?rto @otani o# =ui aveva onos iuto sua madre !e non era napoletana# >eneta# >i avevano vissuto "li anni della "uerra del 'AB, "li anni di una "uerra ra ontata per !i non vi aveva preso parte, quindi si trasferirono a Nizza dove suo padre era stato ri !iesto per reare in Costa +zzurra, a Eze, un lussure""iante par o di piante esoti !e# Non l'aveva pi) vista fin !$ al uni anni prima della nuova "uerra suo padre non volle ritornare a Napoli, 3l& mi sono sentito in armonia pi) !e in qualsiasi altro posto5, disse e ompr8 la asa quass)# Poi, mentre non se l'aspettava, i "enitori morirono uno appresso all'altro# Per !$ la sua anima era napoletana* Non rius iva a spie"arselo# Le radi i* Le sue radi i erano tedes !e e venete, la itt& era stata il nido sull'albero, appena aveva avuto il bene della ra"ione si era ritrovato sul lun"omare di Nizza, !e 'entrava Napoli* =uel mare di Nizza eleste !iaro, la spia""ia lun"!issima di puri iottoli bian !i, e d'inverno, i
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"abbiani a frotte, !e fa evano un !iasso### aveva sempre pensato !e il "olfo su ui si affa iava Nizza fosse il pi) bello del mondo, la s ura a qua napoletana ri a di polposi "rumi marroni e viola ei !e si irradiavano sulle s o"liere, le pummarole amaranto innes ate nel tufo sotto il pelo dell'a qua, i ba"liori ar"entei dei ban !i di ali i !e si aprivano e sparivano, quelle ollane strette di ozze nere pi ole met& d'un'un"!ia, i venta"li di le""ere lattu"!e verdi !e si a"itavano qua e l&, erano un altro mare# Non il suo mare, asto, latti"inoso# Eppure### (orse Napoli era i sensi, l'amore fisi o, esplosi ritornando nella itt& al momento !e l'anima astratta e assente de"li anni della fan iullezza, on lo s oppio della fertilit&, lo aveva abbandonato### -e questa poteva essere la ra"ione, allora 9 vero, Lilandt aveva un'anima napoletana# Lontano nella memoria, sulle s o"liere bian !e !e dal porto di Nizza vanno oltre in direzione di @eaulieu, '9 Lilandt di iassettenne en maillot de bain, biondo, un filo di "rano# -olo, solitario se ondo il suo solito, si stru""e, !a dentro un male a lui s onos iuto, i"nora di !e malattia si tratti, il fatto 9 !e si sente morire# 2n anotto passa, si ferma# Paul'Cenri si tuffa, fa il ba"no# Lilandt non onos e Paul'Cenri, il desiderio a uto di parlare, di u idere quella sua morte dentro, lo spin"e a tuffarsi# Le due teste nell'a qua, i apelli ba"nati lun"o il viso !e dise"nano i ranii nella loro naturale s abrezza, si "uardano# Lilandt domanda qual osa, Paul' Cenri risponde appena, parole !e si perdono nella memoria# Poi il ripetersi dei tuffi, l'o asione di una assetta di le"no !e navi"a alla deriva spinta sotto da due pes i !e si ten"ono nell'ombra, diradano un po' l'imbarazzo di quelle due solitudini# -i s iol"ono i ra"azzi# Di ono# Paul' Cenri 9 sospettoso e Lilandt non apis e per !$# (orse 9 troppo irruento, forse di e ose !e non dovrebbe dire, !e forse suonano strane, buffo, i detta"li sono vivi e presenti, ma le bo !e si muovono mute# Delle parole nessuna tra ia# -olo i fatti# Paul'Cenri 9 arrivato al porto in bi i letta, !a affittato il anotto e si 9 spinto fino l&# ?ra deve rientrare a onse"nare la bar a, a riprendere la bi i letta# 3Prends tes affaires5, 9 l'uni a frase di quelle dette !e risuona an ora nell'aria ristallina# Lilandt "li !a !iesto se pu8 ritornare in bar a on lui e Paul'Cenri "li !a risposto os%# Corre sulla s o"liera, ra o"lie i suoi indumenti e salta nel anotto# 2na lun"a remata a due, "omito a "omito sullo s ranno, in silenzio# Lilandt vorrebbe dire, ra ontare, '9 l'ostilit& dell'altro !e lo mette a disa"io e allo stesso tempo lo stimola a volerne espu"nare il arattere !iuso# 6 di po !e parole, per
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ora sa !e !a un anno meno di lui, !e studia, e forse, il peso della bellezza !e "li "ravita addosso, "li onferis e quell'aria s ontrosa, di "iovane !e si affa ia alla vita "eloso di s$# +l porto, Paul'Cenri infor a la bi i letta e lo saluta on tono del tutto o asionale# >iene spontaneo a Lilandt !ieder"li di rivedersi# L'altro tra !e""ia, infine a onsente# +lle sette stasera, man"eranno una pizza insieme, e vola via# Lilandt resta fermo sul molo a se"uire quel battito d'ali# Per !$ "li !a !iesto un appuntamento, si domanda# Per !$ Paul'Cenri s'9 fatto pre"are per a ettarlo* Non 9 naturale tra due ra"azzi strin"ere una nuova ami izia* Non ries e a omprendere quella reti enza4 !e !o addosso, io, !e lo mette in sospetto* -ente in me, o emanare da me, qual osa !e io non per epis o* .e lo far8 spie"are# -tasera# .andrie di tori neri si addensano nel ielo, ven"ono dalle monta"ne e orrono verso il mare in una aval ata da Destern# -periamo !e piova e si s ari !i subito o !e il tempo re""a fino alle sette, si au"ura Lilandt ansioso# L'aria si fa turbolenta ma il tempo sembra !e vo"lia re""ere, inve e alle sei e mezzo in punto, i tori mali"ni si "ettano al "uado del fiume s atenando un turbinio d'a qua al quale non '9 s ampo# In urante dell'ura"ano Lilandt orre all'appuntamento4 la urva alta sul porto !e si apre on "rande respiro verso la Promenade des +n"lais, dove, alla fine di questa "uerra, sor"er&, appo""iato alla ro ia, il monumento ai Caduti di tutte le armi# La ro ia, all'epo a, 9 nuda, la pio""ia vi rimbalza sopra# Lilandt, inzuppato, resta l& immobile fisso a "uardarla# Nessuno in "iro, nemmeno una ma !ina, fi"urarsi una bi i letta4 i vorrebbe un "iovane dio o un pazzo in preda alle furie per avventurarsi in una simile bufera, "iusto un pazzo: Come lui, inebetito, per un'ora a "uardare quella ro ia inutile !e si trasforma davanti ai suoi o !i in una as ata assordante# + un erto momento "li 9 parso di sentire il trillo di un ampanellino preannun iarsi da lontano, alle"ro sotto il diluvio# .a"ari# .ira""i a usti i# E"li "ronda e non se ne rende onto, "ronda a qua e tristezza, non ries e ad allontanarsi dal posto# Eppure '9 una ra"ione per !$ erti in ontri las iano un se"no ed altri no, 9 un presentimento inespli abile !e il ontatto fu"a e fa s attare e di ui purtroppo non sapremo mai niente# E Paul'Cenri* Lilandt er a di rin ontrarlo, per orre "li stessi luo"!i, si affida al aso, spesso il pi) si uro dei ompli i, invano# .attinate intere tra que"li s o"li vuoti# >a ad affittarsi un anotto, !iede di lui, non lo onos ono# (orse quella bi i letta davvero !a preso il volo dal porto verso il nulla# Cer a di dimenti arlo, vi ries e in parte, si !iude in una torva
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malin onia di ui non sa darsi spie"azione# Dopo qual !e tempo, suo padre de ide, on quello !e a lui appare un olpo di "enio, di trasferirsi di nuovo a Napoli, e os%, e"li pu8 las iare Paul'Cenri a Nizza per sempre# 6 una liberazione# -e alla fine di quest'ultima "uerra, Lilandt sar& passato per aso davanti a quella ro ia, o vi sar& tornato di proposito alla ri er a della sua perduta "iovinezza, sar& rimasto sorpreso a trovarla monumentalizzata dai marmi, s olpita nel vivo della pietra on mi"liaia di nomi di ittadini, tutti fi"li dell'amabile Nizza, aduti in batta"lia# =uello di Paul'Cenri vi 9 s ritto fra "li altri# +rrivata in ritardo all'appuntamento, l'ombra di lui, ome quella di Ciros!ima, vi 9 rimasta in !iodata per sempre# .a ome avrebbe fatto Lilandt a saperlo* Non ne onos eva il o"nome# +desso Lilandt 9 sdraiato sulle s o"liere "ri"ie del mare di Napoli davanti a via Cara iolo# Ca un ostumino di lana pesante rossa, un po' sbrindellato, !e lo pizzi a tra le "ambe, e ba"nato, lo pun"e an ora di pi), "li irrita la pelle deli ata de"li in"uini# +s olta il si"nor .ario ir ondato da una !iorma di ra"azzini, !e parla# Col fazzoletto da pirata annodato in testa, !e non 9 altro !e un banale fazzoletto da ontadini, an !'esso rosso a pi oli dise"ni bian !i e neri, il si"nor .ario si d& arie da "ran navi"atore, lupo di mare, attraversatore di o eani, ma tuttosommato si 9 mosso po o e on evidente malanimo dal mare di .er"ellina# =uella marma"lia a naso all'aria s'imbo a o"ni osa e Lilandt si diverte, non per quello !e di e, per er are di apire qual 9 il "io o di questo si"nor .ario, pi oletto, mus oloso, storzellato, on una fa ia !e 9 una pietra pomi e# 3=uesto famoso mare dei Caraibi 9 un doppio mare !e tiene sotto, in a""uato, un altro mare pi) nero, e non ti mette proprio la vo"lia, ome i viene a noi qua, di buttarti dentro# 1i mette l'idea !e se ti butti, quella olla di mare ti trattiene, !e non saresti apa e di tirare un bra io fuori dall'a qua per dare una sola bra iata# >oi qua saltate, "uizzate, e s o"li e onde e tuffi e spruzzi, siete bei pes etielli, l&, puffete, nell'a qua, e !i s'9 visto s'9 visto, non 9 mare per nuotatori, 9 mare di via""i, di traversate, non 9 mare per "io ar i, per arri rearsi, noo, non 9 nean !e mare se ondo me, !iss& !e 9### =uello dei -ar"assi 9 pe""io an ora# -i di e4 sembra una prateria ameri ana### ma !$### spu"nata: 2na prateria ameri ana spu"nata d'a qua: -enza il vento !e fa muovere il verde e d& l'idea del mare d'erba, !e lo fa onde""iare, an"iare di olore appena si muove, !e
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prateria ameri ana pu8 essere* 6 una fan"!i"lia d'erba mar ia !e puzza, per !$ tutte quelle al"!e !e le orrenti portano dalle oste ameri ane, si fermano in mezzo a questo mare !e non si muove, e fermentano: 2n mare di ani morti 7 !e fetore: Non ti puoi avvi inare# 6 mare mer antile, per ma !ie di petrolio, non 9 per noi, non 9 roba nostra: Pua!:5 I pes etielli restano in antati a questi reso onti del ve !io pirata, solo qual uno rea"is e, 3ma nei libri, nei film d'avventura###5# 3(esserie5, ta"lia orto lui, 3tutte fesserie# Il mare di Napoli* -e lo so"nano: Io qua resto, su questa s o"liera, qua 9 il paradiso, questo 9 l'Eden, fatemi il pia ere:5 +n !e Lilandt ama la s o"liera di via Cara iolo# Non dovrebbe andar i per !$ i suoi non vo"liono, non sta bene, roba da poveri# Lui ne 9 attratto proprio per !$ 9 popolare senza essere affollata, stanno a "ruppi, e an !e se non vuoi, ora !ia !ieri on questi, ora ti fai un ba"no on quelli, il tempo passa# La timida solitudine !e si portava addosso a Nizza, i napoletani "liela !anno tolta non fa endo"liene a or"ere# +lle volte va a Posillipo, dove sarebbe "iusto andarsi a ba"nare, i va quando vuole starsene solo a ro"iolarsi nelle solite as a""ini di malin onia delle quali non si liberer& mai, e i va in bar a# <ema per ore nel silenzio, e alla prima !iana solitaria !e trova, i tira su la bar a# 3Non !o apito se sei tedes o o fran ese5, "li fa un "iorno il si"nor .ario# 3-ono napoletano#5 3E!: Napoletano: Non tieni niente del napoletano, bian o e biondo###5 3-ono nato a Napoli, impastato on questa terra e on a qua di questo mare#5 3+llora si sono s ordati di metter i un pizzi o di peli neri#5 Lilandt diffida dell'ami izia del si"nor .ario e allo stesso tempo sente !e non '9 niente da diffidare# >uole apire bene !e razza di rapporti e"li !a oi ra"azzini !e ven"ono a farsi i ba"ni sulla s o"liera, e o# -ta sempre in a qua a "io are on loro, se li mette sulle spalle, li fa apitombolare, ride in ontinuazione d'un riso stridulo !e non orrisponde al suono della vo e piuttosto avernosa, se li tras ina atta ati addosso a sommozzare, fanno il tunnel a nuotare tra le "ambe messe in fila slar"ate, ed e"li ne ri ava un pia ere visibilissimo 7 9 d'un'inno enza, e non lo onvin e# +rriva la mattina su"li s o"li on pane e frittata per tutta la marma"lia, !e si a""ira tra i die i e i dodi i anni, e erti pomeri""i se la invita a asa a man"iare# Las iano la s o"liera s"o iolanti, !i senza
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s arpe, !i solo on le ami ette sui ostumini an ora ba"nati, i nasini o nasa i !e nitris ono per espellere l'a qua salata, davvero un ban o di ali i in festa# 2na di queste volte, mentre stanno s iamando dalla s o"liera, il si"nor .ario da lontano lo !iama e invita an !e lui# Preso di ontropiede, Lilandt resta in erto, "rida delle s use# =uello torna indietro e "li las ia l'indirizzo, 3se i ripensi###5, e in fretta di nuovo si unis e alla iurma per attraversare la strada e orrere a prendere il tram# Il si"nor .ario abita un seminterrato, quasi un basso, stanza uni a pi) u ina# 1utto si svol"e in quest'ultimo ambiente, i pes etielli l'affollano, !i seduto sopra al lun"o tavolo !e o upa quasi per intero lo spazio, !i in piedi intorno intorno a esso, divorano una pasta e fa"ioli !e il si"nor .ario, in mutande, on un mantesino alla vita, !a u inato# 2n mu !io di "atti fameli i alle prese on un arto io sfrantummato4 questo 9 lo spetta olo !e si presenta a"li o !i di Lilandt quando arriva# Il si"nor .ario lan ia un "rido !e 9 una spe ie di ululato "ioioso e subito si mette a trattarlo on ri"uardo, s ari a "i) dal tavolo due o tre di quelli ol piatto in mano, allo stesso modo libera l'uni a sedia, l'a osta al tavolo, lo invita a sedersi, e "li piazza davanti un piattone di roba !e Lilandt atta a a in"ollare soltanto per solidariet&# 31i devi adattare, si"norino, siamo a bordo di un ar"o in navi"azione, i piatti, i bi !ieri, sono di sta"no e infran"ibile 9 tutto il resto, non i possiamo permettere il lusso di s assare niente, il prossimo s alo 9 lontano, lontanissimo, la navi"azione 9 lun"a#5 36 bellissimo5, mormora Lilandt e in effetti "i& "li arriva il fas ino di tutta quella ripu"nanza# 3-pazio e n'9 po o, i laviamo sotto il rubinetto dell'a qua, qua, in ambusa, in ompenso '9 una amera da letto on un bel letto spazioso# La mia plan ia#5 -e"ue una distribuzione di vino e il si"nor .ario obbli"a an !e i pi) pi oli, ai quali non pia e, a berne un po !ino, il fias o se lo tiene per s$, appo""iato a terra a ontatto dei polpa i# Il fazzoletto da pirata 9 fisso in testa4 Lilandt pensa !e si ver"o"ni di essere alvo# 3+ndatevi a riposare adesso, andate, !e poi si fa tardi e dovete rientrare alle ase vostre, via5, e la iurma s iama verso la amera da letto# Il si"nor .ario tra anna dal fias o, Lilandt abbandona la testa all'indietro, si appo""ia alla spalliera della sedia, il pirata a ende due Gauloises, "liene offre una, fumano# Non sanno !e dirsi#
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31u studi*5 3+ndr8 all'2niversit& quest'anno#5 3Io lavoro a un ban o di pe"ni# -altuario#5 (umate le si"arette il si"nor .ario "li fa, 3adesso possiamo andare, vieni5, si to"lie il mantesino e apre on ir ospezione la porta dell'altra amera# + Lilandt si presenta una lettata di "ua"liun ielli sonne !ianti, nudi, una spasella di fra"a"lia di mare, pes iolini !e sorridono nella bo a e ne"li o !i semiaperti, non si sa !i stia sve"lio e !i dorme# +mmu !iati in quell'immenso letto dalle trionfali spalliere di ferro, sembrano an ora pi) numerosi# Con autela, il si"nor .ario si fa spazio in mezzo a loro, se li tira addosso, li abbra ia, li palpa, 9 orribile la tenerezza !e emana dalla sua forza, dalle sue storture seminude, eppure il to o 9 deli ato, to o di farfalla, i polpastrelli vibrano, i "rossi piedi "uizzano a tirarsi su lun"o le os e un pi olino !e "ia e in fondo al lettone, !e ora "li si a""rappa ai fian !i e "li si strus ia sul petto fino ad appo""iare la bo u ia sulle "uan e non rasate on due asti ba i, mentre le dita di lui si perdono dentro i ri iolini del apo# 3>ieni pure tu, riposati, '9 posto per tutti#5 Lilandt non sa !e osa pensare, fissa abba inato, "li sembra un mostro marino quella I osaI sul letto on tante teste on tante bra ia on tante "ambe, tenta oli fluttuanti, respiri !e sono ri"ur"iti d'a qua soffo ati, "li sembra di stare in una "rotta a Posillipo frastornato dal suono di diversi risu !i, e la tenera I osaI mostruosa si allar"a e si strin"e, si abbassa e si solleva, invitante# 3>ieni, spo"liati# 1i ver"o"ni*5 Non sa se la I osaI "li fa ia s !ifo o se non abbia il ora""io di affrontarla# 3>ieni !e ti pia e, vedrai#5 3Ci vediamo domani alla s o"liera5, de ide infine# Es e dalla amera, a osta piano piano la porta, attraversa quella unta u ina disfatta, abbandona il ar"o del si"nor .ario alla sua rotta s"an"!erata# Napoli la""i) bru iava, e Lilandt a nuoto nel mare dei ri ordi, "ia eva sul suo letto, vestito 7 non era troppo "iovane per rifu"iarsi in un passato e un passato ovviamente re ente* Cos'era questa malin onia pi) "reve del solito !e da qual !e tempo lo assillava* Per !$ non si sentiva di s endere,
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o""i, nel "uazzabu"lio della itt& s onvolta !e "li omuni ava lo straordinario fervore di vita, dove la risata si allar"ava in barba alla morte* -trinse le palpebre, vide le s o"liere ardere in un mare rosso e "iallo di lin"ue di fuo o, i pes i "alle""iare on o !i otti, bian !i, !e pendevano sulle bran !ie arrostite, le squame arbonizzate, le spia""e di bra e sfavillante ridurre le bar !e tirate a se o in tizzoni, mentre dalla distesa liquida in ebollizione, al"!e, lattu"!e, si er"evano ontor endosi, anime del pur"atorio in pena# Gli parve an !e di vedere il si"nor .ario e i suoi pes etielli orrere a piedi nudi su que"li s o"li ardenti in er a di s ampo# ?mbre# E improvvisamente lo assal% un desiderio arnale !e non era uni amente una vo"lia ma la ne essit& di trasfondere in un altro orpo il proprio uore, per aiutarsi a sopportare quella solitudine, fuori nella itt& o dentro nella asa, non importa, se avesse potuto si sarebbe a oppiato on la itt& stessa in fiamme 7 farsi in enerire dal suo abbra io sarebbe stato il olmo del pia ere# -i pass8 una mano tra le "ambe, strinse, tra la palma e le dita, l'ami o !e non l'avrebbe mai tradito, lo sapeva, !e "li rispose subito omuni ando"li un primo brivido# <apido# @revissimo# .uovendosi appena, supino ome si trovava, prese a sbottonarsi on lentezza voluta4 far us ire il suo orpo aldo da que"li abiti freddi, liberarlo on pazienza# -la i8 la ami ia, si pass8 una mano sui apezzoli !e rea"irono allarmati, si a arezz8 il petto, il torso, s ese verso il ventre, fe e pressione ontro la intura !e "li strin"eva la vita, vi pass8 la mano sotto, in ontr8 i primi peli !e dall'interno delle os e venivano a morire prossimi all'ombeli o, si a arezz8 i "lobi solidi, belli atta ati, ra""iunse lui, do ile, a quies ente, "i& disposto a ubbidirlo# IDel resto, io, on !i passo la mia vita* Con lui:I =uesto pensiero venato d'ironia poteva essere ridi olo quanto si vuole, sortiva da una profonda verit&# L'ami izia, la ompa"nia, il onforto, l'avventura, la s appatoia verso il sonno liberatore d'an"os e, erano una prero"ativa dell'uni o suo ami o# Gia que stordito per uno spazio di tempo indeterminato# (u assente, dovette an !e dormire un po'# =uando riprese os ienza, ritrasse la mano dai pantaloni dov'era rimasta dimenti ata# Per svestirsi avrebbe dovuto alzarsi da quella posizione di letar"o, non ne aveva la forza, riprese a
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sbottonarsi, si apr% tutto, restando on i vestiti addosso4 i pantaloni sbra ati sulle "ino !ia, le mutande aperte a arto iate sotto le nati !e, il suo bell'emblema di mas !io fuori, la ami ia, abbandonata ai lati del torso !e respirava soffi e, "li fa eva due ali spie"azzate, morte, sopra l'interno della "ia a an !'essa spalan ata sulla operta del letto, le mani !e della "ia a tirate su"li avambra i mettevano in mostra i polsini della ami ia sdru iti, ora s"an iati e arroves iati, le punte del olletto s'erano rizzate ontro il mento, aveva allentato la ravatta e il nodo stava afflos iato sullo stoma o nudo# 1ent8 di sfilarsi le s arpe, punta ontro ta o, i rius % on una soltanto !e and8 a finire in mezzo alla stanza, i alzini adevano sbrindellati sulle avi"lie# Era tutto in mostra, in mezzo alle sue spo"lie, bestia sa rifi ale pronta per il rito, di ui era la vittima e il sa erdote allo stesso tempo, osa !e "li pro urava un doppio pia ere, e sent% i neri veleni spur"are a po o a po o dalle vene e, al loro posto, le vene invase da una "ioia quieta !e lo rasserenava# Dal bal one aperto sul "iardino, l'aria entrava a lambir"li la pelle, un lava ro propiziatorio# Non onsiderava la masturbazione un'abitudine presa da"li anni infantili, un surro"ato alla man anza di un vero e proprio ontatto fisi o, an !e per !$ una relazione sessuale abitudinaria o ontinua non l'aveva mai avuta, solo in ontri o asionali senza passione (non parliamo poi dell'amore !e era il "rande assente della sua vita), ma abituato a "aloppare dietro una fantasia sbri"liata, il masturbarsi, per lui, rappresentava un pia ere raffinato, preferito a pi) usuete possibilit& di far sesso, una maniera di "odersi se stesso, privile"iata su tutte, tanto !e inaspettati in ontri, abbastanza frequenti per un "iovane inquietante qual era, non li portava a ompimento per "oderseli poi attraverso il filtro di una personale perversa imma"inazione, a uso e onsumo del suo pia ere solitario# La serenit& alata"li dentro a liberarlo dall'indefinito strazio, non bastava a disporre uno stato d'animo "iusto per rendere fertile il rito, abbiso"nava di pensieri torbidi, per sprofondar i, !e "li reassero un lima malsano nel quale s"uazzare# Pes 8 nel passato, il pi) vi ino il pi) lontano, rimest8 nella memoria alla ri er a di un episodio, di un aso, !e lo avessero infiammato, prov8 a dise"nare i tratti d'un volto ausa di parti olare turbamento, due labbra, due o !i, il ui desiderio lo avesse assalito, spariti poi per sempre, un "esto rimasto indelebile nella arne o sempli emente nello s"uardo, si sforz8 di rivivere una situazione abietta
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!e allora lo avesse nauseato, il ui ri ordo, a quattatosi nella parte pi) buia di s$, si rivelasse inve e stru""ente, non poteva rifu"iarsi nel ri ordo del alore d'un orpo a anto a s$ nel letto, per !$ non l'aveva mai diviso on nessuno, nessuno in quel letto lo aveva stretto, abbra iato, le ato, essendosi, la furia dei suoi appro i, onsumata sempre alla disperata in luo"!i impropri, il suo letto era un deserto 7 e os%, il pensiero ritorn8 naturale a Napoli bombardata nelle vis ere, alle entinaia di orpi dilaniati !e in quel momento morivano al buio sotto le pietre, al orpo umano non trionfante nel "odimento dell'amore ma punito dalla morte, vide orpi in orsa !e annaspavano nello spazio ie o d'una antina rimasta mira olosamente intatta, o lusa nelle us ite, rabbrivid% all'in ubo della pietra sulla testa !e lo tenesse pri"ioniero ome "li era apitato una mattina nel mare s intillante di Posillipo quando in piena aria tuffatosi sott'a qua alla s operta di una "rotta fu reso ie o dal buio improvviso !e "li tolse o"ni apa it& d'orientamento e la "rotta bassa non offriva respiro e la testa batteva ontro la ro ia e disperato allora on quel po' d'aria !e "li restava nei polmoni si spinse "i) nel fondo fino a poter s or"ere il balu"inare d'un !iarore esterno !e pioveva dall'alto e os% diri"endosi ontro esso, emerse a "alla# <itrov8 on sollievo il suo orpo s omposto !e brillava radioso sul letto nella fissit& della lu e pomeridiana# +llun"8 una mano a tastarlo tutto4 era inte"ro, vivo# -e la fe e passare sotto, ra""iunse i "lutei, tese un dito a lis iarsi la peluria !e nell'in avo s'infittiva, la ritrasse indu"iando sulle or"o"liose sfere !e "li furono trasmesse ome un'idea "eometri a perfetta, la mano a""uant8 il suo emblema mas !ile alla radi e, "i& la parte inferiore si era indurita formando un ponte !e ne allun"ava la misura# Era bello farsi, in omin iava, tenue, il pia ere !e e"li avrebbe prolun"ato all'infinito, sempre pi) intenso, pi) reale, fino all'ultimo violento spasimo !e avrebbe ritardato attraverso a orte interruzioni, per ra""iun"erlo on un estenuante sa rifi io di se stesso# Il pia ere si perfezionava nel momento in ui la sensibilit& della mano rius iva a mettersi in sintonia on la arne e a trasmetter"li tramite il pensiero il sontuoso dise"no del suo membro, un "odimento di ontatto ra""iunto attraverso la fisi it& di un'imma"ine# -i pia eva, si amava* Diffi ile asserirlo# -i usava# >ia""iava, si uro !e il orpo "li fosse stato re"alato per questo e non poneva limiti al suo uso, n$ se ne ver"o"nava# -'era fatto buio nella stanza, il !e voleva dire !e il erimoniale si
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onsumava da sover !io tempo# L'aria !e spirava dal "iardino, sostava, ferma, in attesa, la sera doveva essere mite# Era ari o ormai, trattenersi diveniva un "io o "io ato al millesimo di se ondo, un errore infinitesimale di tempo nel tentativo di pro urarsi un attimo di ristoro e il rito si sarebbe on luso prematuro, e non "li pareva fosse "iunto an ora il momento, non si sentiva abbastanza sazio, n$ volendo poi re uperare volutt&, il orpo "li avrebbe onsentito di ripetere la erimonia, per la spossatezza !e "li derivava dalla sua s ari a e essivamente ri a# +veva il uore "onfio della bestia immolata sull'ara !e "i& sente la lama, troppo, al relaK d'una si"aretta fumata per la "ioia dell'attesa 7 allora, a dispetto di se stesso, de ise di venire# (u suffi iente pensarlo# Las i8 fuorius ire il liquido in lun"!i "etti violenti !e, spaziati da brevi ontrazioni mus olari, si susse"uirono irresistibili, in un tripudio di "ioia ai suoi o !i, un anto alla vita !e esor izzava la morte ome solo i napoletani sapevano fare o"ni momento del "iorno !e l'ombra della sua ala os urava la itt&, quei "etti bian !i, densi, lo per ossero in o"ni parte, sul petto, sul uore, sulla bo a s !iusa, s'impi"liarono nel biondo assorto dei suoi apelli, "li ontrassero il orpo sotto il loro fuo o e quando parve !e tutto si a quietasse, e"li !e si onos eva bene, rest8 a spasimare in attesa dell'estremo "etto ritardato, pi) lun"o de"li ultimi, !e arriv8 impla abile e lo fe e "ridare ro o on vo e non sua# La lama os ura del niente si abbatt$ su di lui# Gia eva riverso mezzo fuori dal letto in preda a s!o L elettri i, e senza riprendersi, on espressione sorridente nel viso, pass8 all'oblio del sonno# Napoli era lontana, lontanissima, e alle"ramente s !ioppava# II Col suo in"resso al li eo, "li fe ero ambiare s uola, os% Eu"enio, nella primavera del '0/, frequentava un istituto superiore !e si era appunto trasferito a Posillipo alto, zona residenziale, lontana dal entro, meno esposta ai peri oli di un'in ursione aerea# -e non per un proposito volontario, non si vedeva ra"ione di s"an iare bombe su questa parte della itt&, e infatti a o"ni allarme, an !e se era d'obbli"o eva uare le lassi e rifu"iarsi nei ri overi, i ra"azzi se ne restavano in "iardino, spensierati, naso all'aria, a sperna !iare la ontraerea !e sparava a vuoto# Per Eu"enio non fu un trauma, non aveva le"ato on nessuno al "innasio
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e non aveva rimpianti, anzi, "li pia eva molto diri"ersi verso spazi liberi, ariosi, piuttosto !e in"olfarsi nei budelli del entro# -aliva per Posillipo e ne s endeva a piedi, d'inverno, beato in quelle "iornate spazzate da un vento di sole !e lo fa eva volare, e ora di primavera, assaporando quel lima ne"!ittoso !e las iava presa"ire "i& la fine dell'anno s olasti o# Pi"ro la mattina nello sve"liarsi per la maledetta abitudine di andarsene a dormire tardi la notte, se ne saliva in tutta fretta per essere puntuale sull'orario di inizio delle lezioni, e se ne s endeva on tutto omodo, a spiare attraverso le !iome d'alberi e le ville arro ate nel tufo, il mare sotto, a perdere tempo, se un qual !e vo"atore a torso nudo sfilava su una fra"ile anoa# Lo "uardava e lo invidiava4 per !$ non va alla "uerra, si !iedeva, !a l'et& di quelli !e stanno al fronte, per !$* +lla "uerra spediva tutta la "ente !e sus itasse la sua antipatia e dei vo"atori dei ir oli ne avrebbe fatto un batta"lione spe iale# =uando li in ontrava !e venivano su dal loro Club, ma"lie olorate, visi rossi strofinati sotto la do ia, ari !i i mus oli di forza, e itati nel parlare, provava un senso di odio# Eppure avrebbe voluto essere uno di loro# La sera, nello spo"liarsi, si "uardava il torso deli ato !e andava formandosi on le""iadria, e de ideva di is riversi a uno dei ir oli per eser itarsi nel anotta""io# 2n "iorno o l'altro l'avrebbe fatto# +veva stretto ami izia ol nuovo ompa"no di ban o, dis reto, aria timida del ra"azzo !e vuole onservare inte"ra la propria in"enuit&, non ben disposto verso le armi ambi"ue della malizia# E inoltre, osa importantissima, forte in matemati a 7 apiva tutto 7 materia nella quale Eu"enio si onsiderava un defi iente# Cos%, per l'ultimo trimestre, Eu"enio !e si sentiva biso"noso d'aiuto, si mise d'a ordo on 1errM per re arsi il pomeri""io da lui a fare i ompiti d'al"ebra, a meno !e 1errM non avesse la lezione privata di tedes o# 3Per !$ ti fai !iamare 1errM5, "li di eva Eu"enio, 3!ai un vero nome da matemati o, Eleuterio Denza:5 36 ridi olo# Da !e sono nato mia madre m'!a !iamato 1errM# -i voleva man"iare pap& quando seppe on !e nome mi aveva denun iato all'ana"rafe#5 36 stata un'idea di tuo padre*5 3In asa onta solo lui# (armi studiare il tedes o, non 9 una sua imposizione* +ssurda: Per me, 9 una lin"ua osti a#5 E infatti, la prima volta !e and8 dall'ami o, alle proteste di 1errM, !e in fami"lia perdeva la timidezza !e l'affli""eva a s uola, di voler saltare la
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lezione di tedes o per ontinuare a svol"ere i ompiti d'al"ebra on Eu"enio, il si"nor Denza, un uomo alto e rubizzo, ondendo il dis orso on parola e e bestemmie ( osa !e provo 8 l'intervento della si"nora Denza a spie"are arrossendo !e era olpa della @orsa e del lavoro massa rante !e vi svol"eva, se suo marito si abbandonava a quel "enere di turpiloquio), si mise a urlare !e il tedes o volente o nolente era la lin"ua dell'avvenire por o"iuda, !'era da disfattisti pensare !e la Germania fosse finita por oddio, !e quattro bombardamenti ameri ani su Napoli non si"nifi ava !e la "uerra fosse perduta pezzidimmerda !e non siete altro, !e la Germania possedeva un'arma se"reta potentissima !e avrebbe tirata fuori al momento opportuno per metterlo in ulo a tutti# Per ui era da stronzi fottersene del tedes o# +nnoiato a morte di quelle lezioni private di tedes o, 1errM propose a Eu"enio di studiarlo insieme, il professore 'era e a disposizione# .a Eu"enio aveva ben altro da pensare 7 se il suo ompa"no di ban o non aveva interessi o pun"oli diversi dallo studio, e"li attraversava un periodo di tormenti# -'era impadronita dei suoi pensieri, l'imma"ine di una ra"azza, due lassi pi) avanti di lui, quell'imma"ine lo torturava, bionda, provo atoria nello slan io della fi"ura, un'antipatia di tono e atte""iamento !e a endeva la vo"lia di spin"erla alle orde, le ui linee arnose, prorompenti, "li mettevano addosso una onfusa brama di violenza, !ess8 fusti"arla, violarla on attiveria, insomma, farle del male in qualsiasi modo# 2n sentire nuovo !e non aveva provato per nessuno# I suoi o !i, e i suoi sensi ver"ini, se n'erano impadroniti, mentre in palestra, fra le ompa"ne, fa eva "innasti a# Indossava una ma"lietta "ialla, aderente, !e le frenava il seno a aldato, vibrante per "li eser izi, e un paio di pantalon ini bian !i, ortissimi, stretti sulle os e rese lu ide dal san"ue messo in moto# I apelli, nei movimenti, le sbattevano su"li o !i, sulla bo a, e lei li mordeva e li tratteneva tra i denti, e rideva, a re# =uell'idea di biondo !e si espandeva dall'insieme, quel mira""io flessuoso defla"rante, "li fe ero s oprire !e osa volesse dire, al ospetto di una donna, possedere quella meravi"liosa arma !e "li si era maturata tra le "ambe# I bottoni de"li s!orts bian !i di lei pareva !e stessero l& l& per saltar via, la stoffa si tendeva dove la arne lu ida s'in ontrava, sfre"ava nell'attrito, e intanto a"li ordini dell'inse"nante, ella si muoveva e ontinuava a ridere, ontinuava a mordersi i apelli, si riversava lenta all'indietro, offrendosi in onsapevole a lui !e la "uardava dall'alto, dal esso della s uola, non
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visto# +lle undi i, all'ora di "innasti a delle ra"azze, Eu"enio !iedeva il permesso di andare al "abinetto e si fermava, rasente la finestra, a "uardarle# E ola l&, on quell'aria altera in ontrasto ol orpo vo"lioso# 3(lessione del busto in avanti: 2n, due, tre, quattro:5 (-orprenderla alle spalle, aderirle addosso on il orpo, passarle le bra ia sotto le as elle, impri"ionarle on le mani il seno:) 3Divari are le "ambe on un salto: 2n, due:5 (+a!, a""rapparsi a quelle olonne di marmo rosa, e in"ino !iarsi in mezzo alla navata a re itare ben altre orazioni, a suppli are ben altre "razie:) 3Diii oorsa:5 (Inse"uirla, ra""iun"erla, adere sulla sabbia posta sotto la fune tesa per il salto, rotolarsi on lei, mordere on quattro file di denti i apelli profumati di aldo, strapparle finalmente quei diaboli i pantalon ini bian !i, possederla# +vrebbe saputo darle il pia ere, ne fu si uro# Era un uomo# (ormato# E bene# Ella non avrebbe potuto las iarlo, una volta assaporata la sua virilit&: -e appariva an ora un ra"azzo in quello !e "li altri vedevano del suo orpo, non lo era nel posto "iusto# -pesso, seduto sul esso, allar"ava le "ambe a rimirarsi, e ne traeva la onfortante on lusione, !e nessuna donna avrebbe potuto la"narsi di lui#) 3Eu"enio, !e fai*5 1errM venne a !iamarlo# <ientr8 in lasse soddisfatto di s$# 2na mattina si sve"li8 onvinto !e non poteva non essere amore quello !e provava# 3-ono innamorato5, disse a 1errM nel ban o# 1errM s"ran8 "li o !i, si mise a ridere, divenne rosso# 3Davvero:5 Ci aveva riflettuto prima di de idere se metterlo a parte del suo se"reto e aveva dovuto onvenire !e 1errM "li sarebbe servito a s oprire !i fosse la ra"azza, qual era il suo nome, "ia !$ frequentava l'istituto da un anno prima di lui e forse la onos eva# Gli ra ont8 !e l'o""etto del suo innamoramento frequentava due orsi davanti a loro e "liela des risse, ma 1errM non si ra apezzava# 3>ieni on me al "abinetto, alle undi i, e te la mostro#5 +ppena Eu"enio "liela indi 8 dalla finestra, 1errM la ri onobbe subito, o me"lio disse !e ne onos eva la madre !e veniva a asa loro a "io are a poLer e !e per l'esattezza era un'ami a di un'ami a di sua madre# La
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ra"azza si !iamava .arinella ma non ne onos eva il o"nome# 3Lo posso !iedere a mamma5, a""iunse# 3Non importa, non 9 ne essario, basta .arinella#5 3Le dovrai s rivere una lettera:5, es lam8 1errM a"itandosi, !e si apiva !e "li s appava, e spie"andosi 3non e la fa io pi), s usami5, si allontan8 nella stanzetta de"li orinatoi# Eu"enio rimase a "uardare la ra"azza, pensava alla lettera, mai saltata in mente l'idea: C!e le avrebbe s ritto* Ed era ne essaria* Certo, una di !iarazione i vuole, si usa, nel suo aso per8 non si trattava d'un amore di ra"azzi, e"li la desiderava, e nella lettera non sarebbe stato onveniente s riverlo, quindi si sarebbe dovuto a ontentare di uno s ritto formale pieno di belle frasi, no, no, non "li parve il aso, i voleva un in ontro, anzi, diversi in ontri, poi tutto sarebbe andato ome va fra uomini, e una sera, al tramonto, su una spia""etta riparata, l'avrebbe posseduta da uomo !e possiede una femmina# 3+ !i indirizzi la lettera se non sappiamo il o"nome*5, obiett8 1errM di ritorno# 3+ nessuno, per !$ non !o nessuna intenzione di s riverle5, e "i& "li diede fastidio quel plurale, "li parve !e 1errM volesse impadronirsi del suo privato# 3La fermi per la strada*5, insistette 1errM# 3No# Il mio 9 vero amore, amore spirituale5, disse a ta"liar orto, sospettando !e il suo se"reto tra po o sarebbe diventato ar"omento della s olares a, 39 inutile !e lei lo sappia, basta !e lo so io5, e intendeva, on questo, !iudere l'ar"omento, "i& pentito di averne fatto enno a 1errM# + asa, ripensando i, trov8 !e la soluzione buttata l& a 1errM per non pi) parlarne fosse inve e una buona prova per sa""iare se stesso# -e il suo interesse era arnale, era an !e vero !e l'amava, e per verifi are se il suo fosse un amore sin ero niente di me"lio !e sa rifi are il pia ere della arne alle delizie dello spirito, e quindi ma erarsi, infli""ersi una penitenza, per rendersi apa e di amare una donna e non pensarla solo quale sfo"o sessuale# -e in fine, il aso si fosse presentato tanto favorevole da fornir"li un in ontro fortuito, e se .arinella non fosse rimasta indifferente alle sue amorevoli attenzioni, allora le avrebbe dimostrato on !e razza d'uomo aveva a !e fare# +ltro !e un ra"azzo: 1errM aveva avvertito la mar ia indietro dell'ami o, e os%, tra i due, si evit8 per un pezzo di riparlare di questo innamoramento# Capit8 !e un "iorno, all'us ita di lasse, Eu"enio i sbattesse il naso
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ontro, per puro aso, !e "li orari delle ra"azze erano diversi da quelli dei mas !i# >estita "li pia que molto di meno# Gli abiti le addol ivano le forme, ne mutavano la personalit&, e questo non "li and8 a "enio# No, avrebbe dovuto possederla quando portava i pantalon ini# Glieli avrebbe s"an iati bottone per bottone o me"lio, strappati, e fatti volare al di sopra delle loro teste, on "esto violento# E lei, l&, nuda, on la sola ma"lietta "ialla s"arbatamente tirata sopra i seni, a os e aperte, on la bella peluria bionda !e ammi ava, i apelli in bo a trattenuti dai denti, innanzi a lui !e stava per oprirla: E qui, la sua imma"inazione si arrestava# Non rius iva a vedere i parti olari del suo atto di possesso# Con luse !e era da stupido pensar i, quando si tratta di un atto naturale !e si risolve nel momento stesso in ui si ompie# Ci fu una settimana di pio""e ininterrotte !e lo mise di malumore# Le ra"azze non fe ero lezione di "innasti a all'aperto e si rintanarono nella palestra al !iuso# Ne sent% un'a uta man anza, e quel diluvio "li tolse il "usto della amminata per e dalla s uola, o asione ai suoi va"abonda""i mentali# I ir oli nauti i, deserti, sbattuti dalle onde, "li apparivano battelli a ui avrebbe volentieri ta"liato "li orme""i per las iarli andare alle"ramente a infran"ersi ontro "li s o"li, le fa iate dei palazzi alte sul mare, una stesa di i lopi !e lenzuola ba"nate, le po !e persone !e s'in ontravano non in ro iavano "li s"uardi, attente a vedere dove mettere i piedi# La itt& "li si mostrava on volto ostile, nemmeno il pe""iore bombardamento le aveva fatto perdere os% la sua "razia a attivante# La itt& "li man ava, "li man avano le strade, "li man ava la ra"azza, "li man ava tutto, quei po !i "iorni di tristezza "li aprirono "li o !i, pens8 !e questo era niente, !e a mano a mano !e si fosse fatto "rande o"ni anno !e passava non "li avrebbe arre ato !e man anze, !e res ere si"nifi ava perdere tante ose, ma non si a orse di averlo pensato, "li rimase dentro un'a uta malin onia !e attribu% all'u""ia del tempo# Lei, la intravide, in fu"a on impermeabile e ombrello, i apelli a iati sotto un appellino d'in erata, !e aveva fatto tardi, all'in"resso della s uola# Gli serpe""i8 interno, un tremito, temeva !e "li si freddasse in petto l'amore, temette di dimenti arla avendo s operto !e per un "iorno intero non l'aveva pensata, si spavent8 al pensiero !e questo amore, a volte tenero a volte sensuale, !e e"li di ontinuo ontraddi eva, non fosse !e un'illusione, e lambi ando intorno ai suoi tormenti, una vena di
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pessimismo "li apr% la via a una dolorosa onvinzione4 !e questa fol"orante bellezza, "iovane, "i& femmina, !e "li aveva fatto onos ere per prima il peso di essere un mas !io, e"li non sarebbe rius ito a sfiorarla on un solo dito# Il fatto 9 !e Eu"enio onos eva quant'era brutta la realt&, ne temeva le sorprese drammati !e, sapeva !e i desideri sono inattuabili, senza ra"ione, ome quello sempli e di is riversi a un ir olo nauti o per fare del anotta""io, inattuabili proprio per !$ desideri# Eu"enio, os% "iovane, era stato molto ferito dalla vita# Lo troviamo on o !i sperduti, a "uardarsi in "iro, nel pi olo "iardino della nonna, dove i 9 arrivato all'et& di quattro anni, un "iorno !e, per in antesimo, sparis e tutto quanto !a intorno, padre, madre, e on loro, la sua bella asa# Prima la nonna di e !e i "enitori sono partiti per un lun"o via""io, molto lun"o, poi !e sono trattenuti da impe"ni all'estero ma !e lo amano e lo sorve"liano sebbene lontani, appena diventa pi) "randi ello, an !e per la situazione insostenibile, la nonna "li ra onta la verit&4 un tra"i o destino li !a fatti perire entrambi in un in idente di auto# +lla rivelazione, "li ritorna presente l'imma"ine della madre, osa mai a aduta prima, ome se la memoria "liel'avesse nas osta per restituir"liela, pre isa e senza nebbie, a un'et& pi) onsapevole# La rivede oi bei apelli rossi, a"itati, !e se ne va per la asa, e suo padre, alto, s uro di pelle e d'o !i, !e la ova on ipi"lio reso pi) upo dal fiero naso aquilino# E on loro rivede la sua asa alla <iviera di C!iaia, piena di salotti, e la ameriera e la uo a venete, la bambinaia tos ana, e <affaele lo !auffeur, uni o napoletano della servit), !e "li !a inse"nato una attiva parola# Per olpa di un "ruppo marmoreo !e trone""ia al entro di un'aiuola, di fronte al bal one della sua amera !e affa ia sulla >illa Comunale# ?""i sta an ora al suo posto# 6 la riproduzione dell'ori"inale romano del ratto delle -abine ed 9 omposto da tre fi"ure4 un anti o romano, nudo, solleva in alto una donna, nuda, mentre il sabino oltra""iato, an !'esso nudo, 9 quasi s !ia iato dalle furenti nati !e del rapitore# In quel "rovi"lio di nati !e e fa e, al bambino parve di vedere !e "uerrieri e femmina si ba iassero il Ipop8I, e lo disse a <affaele# <affaele rise e lo ripet$ alla sua maniera# Il bambino lo ridisse, il I uloI, e si prese un effone sulla bo a# 3C!i inse"na al bambino queste parola e*5, "rid8 la mamma, ma e"li non pianse e non a us8 <affaele !e on luse, spudorato, 3l'avr& sentita in >illa Comunale da qual !e
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monello5# 3+n !e <affaele 9 morto*5, !iede alla nonna# 3No# La ma !ina la "uidava tuo padre# 6 lui !e !a ombinato il "uaio5, e si as iu"a "li o !i# I ri ordi lo assal"ono in sin"!iozzi disperati# Invano !a atteso !e tutti ritornassero ol rumore delle loro vite a far"li !iasso intorno, a to"lierlo da quel silenzio, a restituir"li l'alle"ria e le ose !e adesso si a or"e di aver perduto per sempre* Gli anni on la nonna non sono dunque provvisori, sarebbe rimasto in ompa"nia delle due donne anziane, la nonna e la ve !ia ameriera, in attesa di diventar "rande# E si diventa "randi* Lo assale il dubbio !e i "randi siano nati "randi e i bambini restino bambini# -e 9 os%, in qual modo sfu""ire alla sua sorte* L'in antato "iardinetto e i "io !i on le piante, "li sono di sollievo, lo distra""ono# Da queste parti la ampa"na, !e an ora nel se olo s orso si onsiderava un ameno sito di ville""iatura ostellato di masserie, di trattorie all'aperto, era stata impri"ionata da palazzi, ora divenuti ve !i, !e si arrampi avano fino alle falde dell'+renella, ma ostruiti on tanta "entilezza e amore della natura, !e ad o"ni palazzo fu las iato in dote un vero pi olo podere, e "li appartamenti al primo piano furono ille""iadriti da un "iardinetto sulle balze della ollina alle quali le ase si appo""iavano# +l pi olo podere del proprietario del palazzo, di solito un a"rumeto, limoni aran i mandarini inframmezzati da qual !e albero di fi !i e di nespole, si a edeva tramite un an elletto di ferro posto in fondo al ortile !e le ar ate ventilate dei "radini all'aperto, di pietra di lava, traforavano# I "iardini asalin"!i si aprivano nella parte posteriore delle abitazioni e avevano l'ampiezza d'un vano4 una amera un po' "rande, !e avesse per soffitto il ielo e le quattro pareti !e la delimitavano formate, una, dall'esterno della asa di intona o rosa, e le altre tre, da muri di ve !io tufo rosi !iato# =uesti ultimi, dividevano, l'uno dall'altro, i "iardinetti delle abitazioni limitrofe# Da quando viene a stare quass) dalla nonna, !e abita il primo piano di uno dei palazzi pi) anti !i d'un vi olo arioso e pieno di ielo !e si !iama Paradiso, quella spe ie di amera senza soffitto, tappezzata di fiori veri, diventa la sua stanza dei "io !i# =ui, tranne lo spazio o upato dal pollaio, il resto dei muri 9 zeppo di rose# -ulla tettoia della porta a vetri, le roselline del Giappone, folte e ompatte, fio ano la loro neve profumata e
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si arrampi ano sull'intona o, mentre lun"o i muri, il ui tufo si s"retola a"li aliti del vento las iando adere una sottile stris ia di polverina "ialla, si appo""iano le rose di ma""io# -trette ome un pu"no e fitte di petali, le rose di ma""io sembrano pi ole verze olorate, vanno dal rosa pi) rosa !e si possa imma"inare, al rosso del san"ue e dei paramenti sa ri# Improvvisamente si aprono, senza rite"no mettono fuori il loro bottone "iallo tra il velluto interno dei petali, diventano rose spampanate, s"uaiate onde""iano al vento, si sfrondano, sfioris ono# +ltre ne nas ono una dopo l'altra e fanno la stessa fine# +i piedi de"li steli, resta il tappeto rosso an"iante delle loro spo"lie# =uando in una notte le rose si aprivano tutte, Eu"enio sapeva !e ma""io era tornato# Da quel momento, per tutta l'estate e fino alle prime pio""e, sa !e pu8 entrare e us ire dal "iardino senza sentirselo vietare, e non solo, per trentuno "iorni, o"ni "iorno alle sei del pomeri""io, la nonna va in !iesa alla funzione del mese mariano# Dopo !e l'!a vista svoltare l'an"olo, nera ontro il sole !e a quell'ora si 9 piazzato basso e tondo in ima al vi olo spalan ato, si sente si"nore e padrone del suo paradiso terrestre, privato# In quei tardi pomeri""i, la ve !ia serva !e dovrebbe sorve"liarlo, sonne !ia in u ina d'un sonno naturale da bestia, diritta su una s omoda se""iola di le"no, a anto a un piatto oi resti di una pasta as iutta fredda, fisso ai piedi dell'a quaio per !$ il "atto possa andare a man"iarvi a suo pia imento# Libero, il pi olo Eu"enio traffi a indisturbato nella amera da letto della nonna, dove !a s operto, dietro "li sportelli !iusi a !iave d'un mobile, un mu !io di ve !i medi inali !e !iss& quando, e a !i, sono serviti# -filando il assetto !e po""ia su"li sportelli, non essendovi un ripiano di le"no !e isoli i due s ompartimenti, pu8 allun"are il bra io l& dentro e trarre fuori tutto quanto serve ai suoi "io !i, fino a una erta profondit& per !$ il "iovane bra io 9 troppo orto per arrivare al fondo# Comunque di medi inali e ne sono e pu8 "io ar i a lun"o# Con le fiale, quelle marroni di iodio e altre d'un liquido in olore, a mezzo d'una sirin"a rinvenuta tra le medi ine, si diverte a fare iniezioni alle piante# 6 l'ultima trovata, esaurite on "li anni, tutte le altre !e il "iardino pot$ offrir"li4 la semina dei no ioli di olive e d'albi o a, la on imazione on "li es rementi del pollaio, il vino alle "alline, la tintura de"li iris bian !i on l'in !iostro, "l'innesti tra rami di fi o e di nespolo, la fontana al entro, ottenuta ol sotterrare il tubo di "omma e farlo sbu are on l'a qua !e zampilla dal be o bu !erellato dell'innaffiatoio !e vi !a in astrato in
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ima# Dalle sirin"!e !e andava fa endo alle piante, si aspettava risultati sorprendenti# C!e i fiori diventassero frutti, !e i frutti res essero enormi, !e i olori naturali si mutassero in altri pi) e entri i, o !e addirittura la natura stessa si metamorfizzasse in qual osa di fantasti o# Inve e, al massimo, dopo un po' le piante si se avano, oppure non su edeva niente di niente, osa !e lo las iava in un deluso stupore# (orse, il vero pia ere sta nell'a"o !e penetra la arnosit& della pianta, una sorta di tortura silente, ol liquido a ido, bru iante, !e s orre via, su !iato dalle ellule i"nare# 2ni !e a sfu""ire a tali sevizie sono le piante nei vasi !e stanno fuori al bal one del salotto, una amera tenuta al buio, sottratta alla vita della asa nell'attesa perenne di non si sa quale visitatore d'e ezione# La porta la apre, una volta al "iorno, la nonna, !e al repus olo va ad innaffiare i vasi prediletti# -i tratta di fiori parti olari !e fanno parte d'un "usto d'epo a4 speroni di avaliere d'un azzurro araldi o 7 su""eris ono a Eu"enio l'imma"ine fu"a e d'un torneo, la lun"a piuma su un elmo, il ampo la ato d'uno s udo fran ese 7 e fu sie, dondolanti pa"ode d'una moda passata# Guai a to arli, Eu"enio lo sa, e quelle volte !e es e on lei sul bal one, man o li "uarda, se ne sta a le are la rin"!iera di ferro, ru""inosa, !e !a al suo palato un sapore straordinario spe ie se umida di pio""ia re ente# Purtroppo nei "iardinetti vi ini non i sono ra"azzi, n$ di "iovent) se ne vede da queste parti, abitate in prevalenza da ve !i e da fami"lie on ve !ie fi"lie !e !anno superata l'et& di maritarsi# Cos% Eu"enio res e solo e in solitudine# La sera, intorno alla lar"a tavola ovale della amera da pranzo, dopo aver finito i ompiti, s arabo !ia sull'album da dise"no, a anto alla nonna !e spul ia il "iornale sino a"li annun i e onomi i# In silenzio# Nelle sere d'estate !e il bal one 9 aperto, si sente il frus io della fran"ia di perline di vetro "ialle sospesa alla lumiera di opaline, mossa dall'aria !e ir ola# Poi, puntuale, alle die i e un quarto, la sirena del postale per Palermo# Per un ri !iamo irresistibile, Eu"enio orre al bal one a "uardare# Da quel bal one si vede il >esuvio, di ui, di "iorno, dalla fos !ia si svela il ratere ol tur"ido penna !io, e di notte, lu i a la spilla di brillanti dei lumi della funi olare# Il mare sta l& sotto, ma da questa an"olazione non si ries e a vedere# Col tras orrere del tempo il dolore, e pi) !e il dolore quel senso di
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smarrimento, si sbiad%, e i "iorni prose"uirono silenziosi# .es olando il suo fres o respiro a quello stan o delle due ve !ie, e strappata"li l'illusione !e in onsapevolmente lo a ompa"nava di ritrovarsi un "iorno nella vita passata ome in un futuro al quale era onvinto di dover ritornare, Eu"enio, a quistata la os ienza di aver perso tutto quanto redeva an ora di possedere, si s operse un diseredato, redette di essere diverso da tutti i ra"azzi della terra# Divenne di proposito solitario e di onse"uenza s ontroso# +n !e quando pass8 al "innasio non ebbe ami i# Le elementari le aveva fatte privatamente 7 la nonna non volle !e frequentasse la s uola omunale per paura della promis uit& dell'ambiente e delle malattie, disse 7 istruito da una maestra a domi ilio, una "iovane isteri a !e lo terrorizz8 oi suoi strilli a uti sparati all'improvviso al minimo errore !e fa esse, a ritrovarsi in mezzo a oetanei, !e non onos eva, !e lo intimidivano, divenne addirittura s orbuti o# (inita la s uola, filava a asa# Non us iva, si rifu"iava nel "iardino# L& si sentiva protetto, sin dai suoi anni pi) pi oli, quando non supponeva di essere un povero orfanello, ed era una fi"urina sbiadita priva di dimensioni# +desso sta in "iardino on un libro in mano e passe""ia# L'et& "li !a fatto s oprire un nuovo pia ere, la lettura# Non "etta un solo s"uardo alle piante, tuffato a apofitto in quelle pa"ine, to"lie via, ma"ari, una rosa sfranta o spi a un rametto se o, on "esto automati o, frutto della lun"a onsuetudine alla natura ve"etale del luo"o !e onos e ad o !i !iusi# Il "iardino 9 diventato puro odore# =uando 9 stan o di andare su e "i), senza disto"liere lo s"uardo dalle ri"!e stampate, afferra e si tras ina dietro una se""iolina spa"liata e va a sedersi all'ombra del fi o# E per ore e ore, le""e# I libri fanno parte della bibliote a del nonno, sintomati a, per tra iare il ritratto, se fosse in "rado di farlo, di quest'uomo !e non onos e, morto prima !e e"li nas esse, una parti olare ra olta !e in ontra in pieno il suo favore e surris alda il suo "usto per la lettura# Deluso dai romanzi avventurosi !e non trovano risonanza in lui, dalle pa"ine del Libro d'?ro, +maranto, @ian o delle (ate, nei ui re"ni senza onfini la fantasia !a va"ato addormentata simile alla @ella, passa a questi il ui odore fisi o del vero lo s onvol"e e "li onferma la supposizione, !e non !a altre prove se non l'esperienza personale, di quanto sia rudele la vita vera# Resurrezione 9 il primo a essere divorato, a ui se"ue Nan, per il quale romanzo l'interesse 9 a uito dalle illustrazioni !e lo a ompa"nano, in spe ie un dise"no dove la prota"onista, nuda, osserva ompia iuta le sue armoni !e linee nello spe !io d'un armadio# -i susse"uono on res ente
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ammirazione, La bestia umana, Pap Goriot, Delitto e castigo. Le""e, preso da un'ansia febbrile !e rallenta soltanto per la paura !e la pi ola bibliote a si esauris a# I fatti e i fatti ontenuti in questi libri "li permettono di fare una nuova s operta4 !e le emozioni pi) "randi le omuni ano le storie de"li uomini, o per lo meno !e a lui "liele sus itano queste storie !e sanno di verit&, non "li appaiono per niente inventate, !e potrebbero essere domani la sua storia, e !e la vita reale, fuori, pu8 essere affas inante ma !e biso"na fu""irla per !$ fa paura# + questo stadio di maturit&, la lampadina a esa della sua "iovane vita, 9 abbuiata da una rivelazione definitiva# C!e oin idenza, sta finendo di le""ere Anna arenina, di una donna !e las ia marito e fi"lio per amore di un "iovane uffi iale, storia !e lo inquieta senza afferrarne in definitiva il senso, sta alle ultime pa"ine, +nna !a per epito il fallimento della propria vita, si "etter& sotto un treno, quel sui idio !e sente avvi inarsi ineluttabile, lo mette in uno strano disa"io, lo turba, interrompe la lettura# +bbandona il libro sulla se""iolina spa"liata, alza lo s"uardo intorno nel "iardino a trovare sollievo ai upi presentimenti dell'infeli e eroina4 il "iardino, s api"liato da un venti ello s !erzoso, !a un'aria s apri iata !e lo riporta ai tempi della mesta infanzia, dei "io !i inventati a riempirne la desolazione# Le fiale, la sirin"a, lo fanno sorridere adesso, eppure una forza os ura lo spin"e a rovistare di nuovo tra "li sportelli !iusi a !iave del mobile in amera della nonna# In s$"uito si !ieder& spesso il per !$ di quella spinta ie a, in quel momento, forse il dramma familiare della Narenina "li !a smosso il sonno dentro, l'in ons io si 9 ribellato a saperne os% po o della sua storia familiare### La nonna non 9 in asa, sfila il assetto, introdu e il bra io nel omparto sottostante, si rende onto !e "li si 9 bene allun"ato se la mano arriva a to arne il fondo# I medi inali stanno l&, ma non po""iano sul ripiano, '9 qual osa sotto !e li re""e, potrebbe essere un pa o di arte, forse di lettere o una roba del "enere# -e la uriosit& del bambino era pura inno enza, o""i, !e !essia sappia di novit&, abbia un se"no diverso, profumi di o ultato, in una asa dove non avviene niente, fa subito rizzare le ore !ie a Eu"enio, lo rende attento# -enza star i su a pensare, tira fuori il pa o# Non sono lettere, sono "iornali# Le""e# Le""e ome pu8, i aratteri di stampa "li ballano sotto "li o !i, forse le""e meno di quanto avrebbe potuto, le""e quanto "li basta# 2na
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ommozione la erante lo rattrappis e, si sente tutto una "rinza, si sente improvvisamente brutto, uno s"orbio, sensazione !e prova imprevedibile, l'orrore di quello !e le""e "li si trasfonde fisi amente sulla pelle, eppure ries e a ri omporre il pa o on dili"enza e, attonito, lo affida al se"reto del mobile# .ai dir& alla nonna della sua s operta, las er& !e muoia on la trepida onvinzione !e l'illusoria verit& !e ella "li !a ra ontato, diventi La >erit&# Ed 9 duro !e Eu"enio non ne fa ia enno a nessuno ne"li anni a se"uire, neppure allo zio, in asa del quale vive dopo la morte della ve !ia# -i tiene in petto questo pezzo di ferro, questa s !e""ia di bomba !e l'!a ferito, e preferis e !e non ven"a rimossa# -uo padre !a sparato a sua madre e poi si 9 u iso# -ua madre aveva un amante# I "iornali s rivono s ompostamente del delitto'sui idio, a avallano verit&, supposizioni, infamie, di ono !e l'uomo dubitava da anni della paternit& del proprio fi"lio, altri s rivono !e era un torvo persona""io divorato da una "elosia immotivata e la donna una povera vittima, !i assolve, !i infan"a sua madre, parlano di un amante molto "iovane, il !e se ondo Eu"enio to"lie onsistenza al sospetto !e e"li sia fi"lio dell'amore ille ito, per !$ quattro inque anni prima della tra"edia, al momento del suo on epimento, questo amante sarebbe stato un "iovinetto, e poi la nonna un "iorno "li !a detto, 3!ai "li o !i !iari di tua madre, per il resto sei nero ome tuo padre5# La frase, alla lu e de"li avvenimenti, suona premonitri e4 quali aratteri avrebbe e"li ereditato, il rimu"inamento upo, la violenza po o illuminata del padre, si !iede torbidamente Eu"enio, o la passione, la lussuria del san"ue materno, e non sa dalla parte di !i stare, e poi, dove sta la verit&* 6 in redibile !e dietro una verit& si eli sempre un'altra verit&, lo !a sperimentato attraverso la nonna 7 9 sempre os%, in tutti i fatti !e i appaiono reali nella vita* =uesti sono rovelli, i pensieri di dopo, al momento il sonno 9 perduto, Eu"enio si tuffa forsennato ne"li amati libri, si stordis e on essi, la lampada nella sua amera resta a esa l'intera notte, la nonna se ne a or"e, s'impressiona, Eu"enio la alma, la tranquillizza sull'esistenza d'una misteriosa malattia !e lo abbia olpito, le volte !e ries e a !iudere o !io, per po !e ore, l'imma"ine sfo ata di suo padre "li balza in ontro nei panni della Narenina, 9 un'imma"ine "rottes a !e lo a""!ia ia, quale diavolo !a in orpo !e si diverte a ridi olizzare la sua
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tra"edia* Poi, ome il dottor OeLMll, la Narenina perde le "offe sembianze paterne e assume quelle bellissime di sua madre !e pian"e e abbra ia il pi olo -er"io e non si vuole dista are da lui, e il pi olo fi"lio de"li infeli i oniu"i Narenin non 9 altri !e lui, e lui non vuole !e la mamma se ne vada, strilla, si dispera, ma viene tras inato via e tutti sparis ono, resta la bella asa ri a !e "li rea il vuoto intorno# Eu"enio si s opre tra"i o persona""io se ondario d'un romanzo# Con "li anni modifi !er& questo pensiero e si autodefinir& on sar asmo soltanto Ipersona""io se ondario d'un tra"i o eventoI# - opre !e la verit& rivelata non ambia niente nella sua esistenza, !e per quanto fos a "li possa apparire ora la sua nas ita, per quanto drammati a, la vita s orre sempre in un limbo di attese, a parte la o"nizione prematura del dolore, del dolore ome forma di vita, e una onse"uente sofferenza diffusa !e s ende a oabitare nel suo petto insieme alle pulsazioni del uore# -iamo d'estate, in piene va anze s olasti !e, e la nonna sta po o bene# Continue oli !e di fe"ato la ridu ono a letto, i lineamenti affilati, s alfiti in una deli ata era, s% !e a Eu"enio sembra !e "i& da viva vada a ollo arsi in quel mondo anti o, passato, al quale apparten"ono i ri ordi# 1ras orre le "iornate a sventolarla, a le""erle qual osa# Non 9 una malattia !e desti preo upazioni, !a detto il medi o, purtroppo noiosa# E urarsi, riposarsi, !a ribadito, ri"ore nella dieta, se non si vo"liono ri adute# E armarsi di santa pazienza# 3=uand'9 !e ti fai "rande e ti liberi di questa povera ve !ia, pure malata adesso*5 3C!e razza di dis orsi, io on te sto benissimo#5 3Non per molto an ora# Prep&rati#5 Eu"enio non sa rea"ire alla frase, la "uarda ol !iarore liquido dei suoi o !i, smarrito4 si salutano e non lo sanno# +ltro !e malattia da niente, la nonna se ne va senza dare fastidio a nessuno# 2na mattina, Eu"enio si sve"lia presto, es e dalla amera per andare a ontrollare l'inferma e la trova stesa sul pavimento a anto al letto# 6 s esa dal letto per un biso"no impellente, o si 9 sentita male ed !a er ato di ra""iun"ere il suo nipote adorato* Non lo sapr& mai# I=uanti interro"ativi dobbiamo portar i appressoI, si di e Eu"enio tra le la rime# La "ran madre on le sue bu"ie se n'9 andata, la "ran madre !e er ava on sublime idiozia di prote""erlo dal male del mondo, lo !a las iato
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inerme 7 questo pensa Eu"enio, e viene assalito da un immenso spavento4 9 solo, libero, "rande, onos e il dolore della vita, e non 9 preparato a tutto questo# -ar& a ausa del suo arattere o per !$ vi !a trovato un !umus malleabile, la nonna lo !a for"iato in modo !e il suo omportamento 9 an ora quello d'un bambino, ma !e pene raffinate, dentro# L'invasione della asa da parte dello zio, della mo"lie, delle due u"ine, tutto quello !e su ede dopo, lo dis"usta soltanto, se ne tiene alla lar"a# La ve !ia serva 9 rimandata al paese dai nipoti on una man iata di soldi, la asa 9 smobilitata, non !a nean !e il tempo di andarsi a prendere quel pa o di "iornali !e vuole onservare per s$, Eu"enio trova il mobile aperto, vuoto# 6 possibile, si !iede, !e uno stretto on"iunto, il fratello di sua madre, non sia mosso dal sentimento di illuminare lo sfondo, sul quale si muove il nipote ormai quindi enne, della lu e tra"i a !e "li 9 to ata in sorte* =uale opinione deve avere di sua sorella, se non "liene parla* -ar& per questo, se evita di farlo* +llora, se 9 os%, e"li 9 dalla parte della madre# In omin ia a nutrire un odio profondo per il padre !e, u idendola, non ondividendone l'ansia di vita e di affetto, l'!a resa puttana a"li o !i d'un mondo !e omprende "ente i"nobile ome questo fratello, questo suo zio, an !e se il padre si 9 data la morte, preferis e stare dalla parte di lei# -e la sente nella pan ia, la mamma, vorrebbe rin ontrarla, ora !e 9 "rande, per farsi ra ontare, e pian"ere insieme a lei# E ne !a da pian"ere in questi "iorni, non !a s ampo, deve andare a vivere dallo zio !e detesta, on la zia, le orribili u"ine !e "li fanno s !ifo, e dove potrebbe andare senn8* La fami"lia del padre, nemi a, assente, lo onsidera on tutta probabilit& un erede spurio (la nonna "li aveva ra ontato !e la fami"lia paterna, aristo razia di provin ia, aveva malvisto quel matrimonio on una ra"azza di modeste ondizioni e da allora aveva interrotto o"ni rapporto)# Continuer& lo zio, dopo la nonna, ad amministrar"li il po' di eredit& !e "li 9 to ata di diritto, ma !e importanza !a tutto questo di fronte allo strazio di las iare quella asa, !e esser& di esistere, !e non vedr& pi) a""irarsi per le sue stanze una anziana si"nora "i& morta alla vita !e ondu e per mano un bambino i"naro e !e tale vorrebbe restasse per l'eternit&### I+ddio asa, addio "ran madre, addio pi olo "iardino di delizie popolato di mostri inno enti reati dalla mia fantasia infantile, adoles ente e pre o e# +s oltami "iardino mio, non alitare zefiri sul volto di quelli !e verranno, s$ ati sotto le arezze delle loro mani, rose, essate di essere
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rose, fi o, dai frutti "uasti, spappolati, mar i, e voi "alline s eme, opritevi di squame di o odrillo e divorate, in una notte di luna piena, i nuovi !e verranno a an ellare oi loro piedi le nostre orme dimenti ate#I Il bel tempo era ritornato on l'insolenza d'una primavera strafottente os% !e si poteva dire !e i morti quotidiani morissero on ma""iore disperazione ne"li o !i# + asa dello zio, per l'inasprirsi della situazione belli a, si parlava di sfollare# Eu"enio non ne voleva sapere di interrompere la s uola, per !$ "liela avrebbero fatta ambiare allora* E i8 reava un problema# + rendere irremovibile la de isione, ontribu% l'amore per .arinella, per nessun peri olo al mondo avrebbe rinun iato a vederla, vuoi an !e dalla finestra del esso, e poi, nel suo pessimismo basi o la lamorosa primavera andava insinuando un pi olo ra""io di sole4 si sarebbero onos iuti, lo sentiva fatale, !e importanza aveva il s$"uito, il primo passo della loro storia si sarebbe ompiuto# (u de iso !e la zia e le due fi"lie si rifu"iassero in un paese della ampa"na napoletana, quelle iu e delle u"ine potevano benissimo abbandonare "li studi, per il profitto !e ne ri avavano: Lo zio andava e veniva da Napoli, il pi) delle volte restava a dormire in ampa"na dalla mo"lie ed e"li era libero, e quella asa !e non aveva essato di detestare dalla prima volta !e vi aveva messo piede, a trovarsela tutta per s$, mezza vuota, rendendosi onto di quanto fossero i parenti a de"radarla, "li sembr8 persino !e possedesse un'atmosfera oinvol"ente# 2na sera, a s oprirsi in asa divinamente solo, dopo un bombardamento, solito sali e s endi, fu"a nel ri overo, e etera, s'imma"in8 .arinella, l&, on lui# (are l'amore in tutte le stanze, sul letto de"li zii, su quelli delle u"ine, ridersene de"li ameri ani, dei tedes !i, !e oltra""io appropriato: .a !e tipo diverso di ra"azza avrebbe dovuto essere questa .arinella, ammesso per assurdo !e fosse stata realizzabile un'ipotesi tanto pazzes a, non erto quella ri"ida fi"lia di fami"lia !e si apiva !e fosse: Ne rimase deluso, s%, deluso, se biso"nava mettere dei limiti an !e ai so"ni### La asa a sua disposizione "li parve un bene inutile, !e farsene* In omin i8 a us ire di notte, a bombardamento avvenuto, quando sapeva di avere innanzi a s$ al une ore tranquille per va"abondare# >a"ava nel buio azzurro e si sentiva azzurro, di tanto in tanto ombre si defilavano nel traslu ido dell'os urit&, ed e"li aspettava l'o asione, quale o asione non sapeva, sperava !e "li apitasse un'avventura misteriosa, !e fosse oinvolto in una storia intri ata, !e fosse reso ompli e d'un se"reto, dare
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una mano, un aiuto, seppure in onsapevole, a un ontrabbandiere, a un disertore, a una spia### si portava addosso un'ansia insopprimibile, aveva biso"no di mettere la sua vita nelle bra ia, buone o attive non importa, di qual uno, di un ami o, non erto di 1errM, povera io, non erto di .arinella !e, nelle alterne vi ende del suo fare e disfare, onsiderava un porto lontano da ra""iun"ere# -pesso rientrava a asa al mattino, "iusto in tempo per prendersi i libri e ripartire per la s uola# + mezzo"iorno di uno di questi "iorni, i fu un'in ursione aerea insolita per l'ora# Prima furono s"an iate le bombe da"li appare !i, poi suonarono le sirene dell'allarme# =uelli della ontraerea erano stati presi di ontropiede, "ia !$ "li atta !i dal ielo avevano reato un'abitudine di orari onsiderati i quali i napoletani si destre""iavano a mandare avanti le fa ende della "iornata# -i re8 un "rande pani o, defla"razioni da o"ni parte, non si apiva da quale direzione fossero piombati sulla itt& e quale zona stessero bombardando# + s uola si presero un bello spavento, le bombe si sentivano vi inissime e si ap% !e avevano atta ato per la prima volta la zona industriale dall'altro lato di Posillipo# (inito l'allarme, le lezioni furono sospese, i ra"azzi rimandati a asa# 1roppa preo upazione in "iro, alunni e professori erano an"os iati, stretti nell'ansia di sapere !e osa fosse su esso ai loro familiari# 1errM "li fe e iao di sfu""ita e via, .arinella, !e si au"ur8 d'in ontrare in quella ir ostanza, non la vide neppure# Probabilmente era assente, si disse# Eu"enio non aveva di !i preo uparsi, stavano tutti in ampa"na# Dis ese passo passo da Posillipo, non sapeva ome riempire il lun"o pomeri""io, in ontr8 "ente !e si parlava ad alta vo e per le strade da un mar iapiede all'altro, e apprese !e la itt& non era stata olpita, avevano bombardato a tappeto la periferia industriale# Le strade si animarono insolitamente di folla desiderosa di distrarsi# 1ranquilli, !e la bomba pomeridiana fosse stata loro somministrata in anti ipo, i napoletani si apprestavano a passare un pomeri""io diverso# >ide mu !i di "ente davanti a quei po !i inema !e erano rimasti aperti e venne an !e a lui il desiderio di entrare a "odersi un film# III La sala era una bol"ia, punte""iata di bra i di si"arette il ui lampo si intensifi ava e si smorzava ad o"ni bo ata, sfila i di fumo, impi"liati in
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un dise"no inestri abile sospeso in aria, appannavano lo s !ermo, le poltrone di le"no, s ardinate per l'uso s"uaiato !e ne aveva fatto la lientela, i"olavano ad o"ni sussulto dell'inquieta platea# Doveva proiettarsi un film omi o a "iudi are dal boato di risate sul quale Eu"enio si fe e strada nel buio 7 non ne aveva letto neppure il titolo, entrando# 1rov8 posto nelle prime file, un'uni a poltrona vuota al entro di una fila zeppa, e per ra""iun"erla s aval 8 oppie di os e di inamovibili o upanti# La disordinata alle"ria de"li spettatori strava ati, !e derivava da una spe ie di ritrovata libert& di a"ire a proprio estro, lo oinvolse, e per me"lio assaporare questo abbandono, an !e e"li er 8 di mettersi omodo, voleva allun"arsi# Impossibile# +llora fe e il ontrario, si las i8 s ivolare "i) ol dorso, a met& tra sedile e spalliera, sollev8 le "ambe, le mise di traverso puntellandole allo s !ienale davanti, e os% pia evolmente ranni !iato, se ne stette a de ifrare !e osa su edeva sullo s !ermo# Era arduo per i napoletani fare i onti on i piani strate"i i de"li +lleati, presi in mezzo tra due fuo !i, "iudi avano "li eventi belli i ai quali venivano asso""ettati, on imprudente fa iloneria# >ai a onvin erli !e i bombardieri non si erano presi affatto un pomeri""io di va anza e i piloti, an !e loro, se ne fossero andati al inema: -i !$, alle prime sirene d'allarme !e rie !e""iarono, alla solita ora, in quel pomeri""io, rimasero stupefatti, e non si mossero, 39 mai possibile* .a om'9* <itornano* Non erano venuti stamattina*###5, lo sprezzo per la ontraerea li indusse a tra !e""iare, 39 un errore, quei fessi si sono abituati all'orario e, distrattamente, adesso sirenano###5, i volle il primo s oppio terrifi ante per s uotere la itt&, un fu""ifu""i da topi snidati per mettersi in salvo sottoterra# Il film s !izz8 via dallo s !ermo, pareva !e le bombe avessero per obiettivo quella sala tanto adevano vi ine, e in effetti miravano al porto po o distante in linea d'aria, la platea, privata del riverbero della proiezione, piomb8 nell'os urit& totale, "li addetti al inema spalan arono le porte e urlarono di diri"ersi al ri overo nel sottosuolo, le us ite furono prese d'assalto, altri spettatori, traumatizzati dalle esplosioni sulle loro teste, restavano in piedi tra i ran"!i delle poltrone, parte inebetiti, parte in astrati nelle file !e l'impeto della folla aveva roves iate# =uale si urezza poteva offrire un rifu"io antiaereo !e un pavimento malandato e una fra"ile upola separavano dal ielo* + Eu"enio fu subito !iara l'inutilit& dello s"ombero, e an !e per il timore di essere travolto dall'ondata di "ente !e il levarsi simultaneo di tutti provo 8, se ne rimase
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a u iato, ritirandosi tutto nella sua poltron ina# E !iuse "li o !i, per un atto involontario di difesa# La sala si dovette svuotare in meno di quanto supponesse, in breve non "li "iunsero pi) "rida n$ rumori umani, soltanto de"li s ri !iolii lu"ubri !e si fa evano sentire, in redibile, in mezzo all'alto fra"ore !e sovrastava ininterrotto# -ospett8 !e si trattasse della distruzione finale, e non aveva al olato un tale evento# In omin iava a piover"li addosso una polvere !e forse proveniva dallo s onnettersi di manufatti !e risentivano delle vibrazioni, apr% "li o !i, lo s"uardo s'era abituato al buio e s orse altre persone immobili sulle loro poltrone in platea# ?mbre tra le ombre sembravano attendere ome lui# C!e osa* L'apo alisse* Caronte* Gli venne in mente Caronte# Pens8 !e se fosse aduta una bomba avrebbe attraversato il inema dall'alto in basso, e qui, per l'ampiezza dello spazio, sarebbe stato pi) fa ile s ansarla, la pensava ome una palla da tennis !e avrebbe perforato il soffitto per andare a ra""iun"ere il sotterraneo e l& esplodere disinte"rando i dis"raziati !e vi avevano trovato rifu"io, pens8 !e pensava pensieri retini, !e l'esplosione avrebbe in enerito tutti, sotto e sopra, e si !iese per !$ rimanesse al suo posto# .a dove fu""ire* (uori, in attesa, 'era la morte si ura, tra un turbinio di s !e""e, rin"!iere sradi ate !e saltavano, travi divelte, rolli di muri maestri, di pareti, di solai, qui se non altro si trovava trattenuto nella morsa di una sala di spetta olo !e non aveva niente di sinistro, an !'essa in attesa, s%, ma di re"alare sva"o, "ioia dello spirito, divertimento, ra"ioni per ui era stata reata# Prima, mentre se"uiva senza parti olare interesse il film, aveva rivolto uno s"uardo in "iro, e aveva notato !e si trattava di un ve !io af$' !antant, dei primi del se olo, on due ordini di pal !etti, dove il velluto, !e doveva essere rosso, s'era ridotto a una rosta nera# L'anti o oro !e fre"iava le olonnine e le de orazioni floreali in smalto avorio, mal"rado la patina di spor izia, "uizzava an ora al riflesso del ra""io !e partiva dalla abina del proiezionista ri avata nel pal !etto entrale# ?dore di muffa e latrina impre"nava il tutto, dal sipario di velluto in rostato ai lati dello s !ermo, sottratto alla naturale sua alle"ria di aprirsi e !iudersi su"li applausi, ai orridoi !e serpe""iavano intorno alla platea e alle file dei pal !i# -e non altro era e entri o rimanersene l&, non "li dispia que, "li infuse un senso di fatalit&, sarebbe stato divertente ra ontarlo dopo a s uola, se i fosse stato un dopo, a""iunse nel pensiero# Cos% straniato, si mise a fissare lo s !ermo, su quello s !ermo ie o tent8 d'inventarsi un suo film, ma l'imma"inazione risultava astrata, la fa ile ma !inetta non
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funzionava# <imase a ba"nomaria in una sorta di torpore, nel limbo di una pi"rizia rasse"nata, il bombardamento sembrava ora allontanarsi o, on pi) esattezza, !e de res esse# .eno male# 2na defla"razione spaventosa, vi inissima, lo s osse di sorpresa, parve pie"are l'edifi io, i muri os illarono, quei po !i !e erano rimasti in sala s attarono su, !i fu""%, !i fin% a terra, Eu"enio sorse in piedi, si diresse automati o di orsa verso le us ite laterali, le pi) vi ine, in iamp8 in un "rovi"lio di poltrone roves iate, adde, sent% qual uno s ivolar"li addosso, a""rapparsi a lui, d'istinto port8 le mani alla testa per ripararsi e si trov8 fra le dita i apelli dell'altro# 3Non tremare5, mormor8 ostui, Eu"enio non tremava, almeno "li pareva, si s ansava per tentare di sfilarsi dalla presa, e quello mormor8 an ora, 3tienimi forte5, e Eu"enio, a fati a, si rivolt8 ol orpo sotto quel peso !e l'opprimeva fin !$ rius % ad assestarsi alla me"lio sotto di lui e lo tenne per le spalle, e avendo la testa libera, prese a muoverla per er are di penetrare on "li o !i quel buio e "uardarlo in fa ia, apire !i fosse e !e stesse a adendo, e quello "li punt8 a se"uito d'uno spasmo la fronte sul petto a sinistra e ripet$ piano piano 3tienimi forte5# Non rius iva a vedere niente, per epiva soltanto, on a utezza, o"ni pi ola mossa, o"ni tremito dell'altro, li lo alizzava, lo sent% s osso da brividi imper ettibili !e "li orrevano sottopelle, lo tenne fermo sul suo petto, on le mani ben piantate nelle s apole# <estarono os% per un bel pezzo, il bombardamento s'infittiva, rendeva inutile qualsiasi tentativo di er are s ampo altrove# La se onda ondata di bombardieri !e aveva dato il ambio alla prima, doveva smaltire il suo ari o, quando l'atta o aereo era predisposto on questa tatti a, la itt& sapeva bene !e il blitz sarebbe durato a lun"o e, paziente, si metteva nelle mani del destino, aspettando !e esso si ompisse, per ias uno, nella vita o nella morte# =uei due buttati a terra nella sala s onvolta d'un sudi io inemato"rafo, aspettavano an !'essi !e il destino si ompisse per loro# Intanto quella posizione di ne essit& andava perdendo le sue fran"e s omode e si tramutava in un atte""iamento !e sapeva di onforto re ipro o, di riparo, di aiuto4 il orpo dello s onos iuto, mezzo po""iava a terra, mezzo si ada"iava sul orpo di Eu"enio, le bra ia "ia evano abbandonate, aperte, e quelle di Eu"enio, passando"li sotto le as elle, ontinuavano strette a trattenerlo# La testa da prima puntata"li ontro, era aduta stan a sul petto del ra"azzo, e lo s onos iuto, forse per disimpe"narlo, aveva fatto leva sulle proprie mani per rius ire a portarla all'altezza della spalla, ma poi non
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aveva retto lo sforzo, e la testa era ri aduta, questa volta, nel avo dell'atta atura del ollo# Eu"enio sentiva la bo a alitar"li sulla pelle e quel sempli e tepore umano "li dava sollievo# <iprese a pensare4 avere un ompa"no nella morte, se questa doveva venire, non "li parve un'idea da ri"ettare, in definitiva il loro poteva essere l'abbra io di due ondannati in attesa dell'ese uzione finale, tanto me"lio se l'ultimo palpito della vita "li arrivava da uno s onos iuto, os% non doveva niente a nessuno# E pens8 !e davvero stava per morire, e quell'abbra io in punto di morte "lielo mandava la madre, la nonna, qual uno !e "li aveva voluto bene, e pens8 an ora !e lo s onos iuto forse, an !e lui, aveva biso"no del suo abbra io, !e, an !e a lui, "lielo mandava in punto di morte qual uno !e "li aveva voluto bene, !e i loro ari s omparsi o"lievano l'o asione per donare ad ambedue un'ultima testimonianza dell'amore su questa terra, !e niente a adeva per aso, !e quell'estraneo poteva essere meritevole della sua attenzione, un'attenzione parti olare derivante da una solidariet& !e "li sbo iava da dentro on improvvisa tenerezza e rendeva, lo s onos iuto, de"no di diventare l'ultima osa fisi a !e "li veniva on esso di to are nella vita, prima di perdersi nel nulla, quest'asfitti o vuoto dove non si to a niente# 1ali ipotesi turbate lo esaltarono al punto da onfonderle on delle si urezze# +llora prov8 lo slan io irrefrenabile di ompiere un "esto !e "li parve ne essario, !e "li parve un "esto dovuto, !e sent% di voler ompiere e non se lo sarebbe impedito# -fil8 le bra ia dalle as elle dello s onos iuto, "li prese fra le mani la testa, si port8 quel viso, !e non vedeva, sul viso, ne annus8 il fiato odoroso di si"aretta !e "li pia que pi) d'un profumo raro, ebbe la sensazione !e tutta quanta la sua vita, on la rapidit& di una fisarmoni a !e si !iude, si on entrasse per arrivare a questo momento, e senza esitare, senza provarne ver"o"na, anzi desiderandolo, attir8 la bo a dell'altro sulla sua bo a# =uelle labbra inerti, al ontatto, presero vi"ore, simili a quelle della @ella +ddormentata, la sua fiaba preferita, si mossero, ome se si "onfiassero le""ermente, e on inaspettata stru""ente passione, si abbandonarono al ba io, ri ambiandolo# 3Grazie5, mormor8 lo s onos iuto, e diede forza alle bra ia !e stavolta parvero sollevarsi a prendere il volo, e !e inve e ri addero, passando"li dietro la s !iena, a strin"erlo, in un ompiuto definirsi del loro "esto, appa"amento d'un insospettato desiderio, una sensazione mai provata prima nella quale Eu"enio redette di addormentarsi in un sonno feli e, ed era solo uno stato di ipnosi !e "li alle""eriva di o"ni peso il orpo e ne a utizzava i sensi# Il rumore della
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distruzione intorno si ampliava fino a diventare un suono, terribile, ma un suono ri o di terrifi ante armonia, s opriva !e la vita dei sensi per orreva impavida strade ardue, itinerari dro"ati, affas inanti, !e s onfinavano nel misterioso, lo s opr% per !$ si era sentito per troppo tempo un involu ro e basta e non poteva essere, e al punto di rottura, la solita spinta dal nulla lo metteva davanti a rivelazioni definitive# Il movimento dell'abbra io aveva portato una "amba dell'altro a in astrarsi tra le sue, le "ambe si erano intre iate, il alore dei loro orpi si trasmetteva l'uno all'altro on una sensitivit& filtrata allo strenuo e si fondeva ompatto attraverso folate di brividi s onos iuti, "li si formava dentro un esplosivo di vita, ne per epiva il "or"o"lio sordo, mentre una se"reta omuni azione assi urava Eu"enio !e il momento era alto per entrambi, e !e l'altro ondividesse il momento lo ri onobbe far parte del suo desiderio, "li balen8 essere osa essenziale, altrimenti, s oprirsi solo a fruire di quella omunione, sarebbe stato l'ordinario deserto# -ent% on naturalezza la sua linfa vitale s"or"are, libera, s orrer"li beata tra i vestiti e la arne, sulla pan ia, ed ebbe la sensazione di perdere i sensi# +rrivavano sporadi i "li ultimi repitii della ontraerea, intorno silenzio, niente si muoveva an ora, solo un apparente vento di desolazione# I morti erano morti, e i vivi stupefatti di esserlo, restavano in attesa d'un se"nale prima di abbandonarsi alla "ioia di ritrovarsi superstiti# Per un istantaneo s ollamento mentale, !e "li re8 onfusione, Eu"enio si onvinse di star so"nando, tuttavia i so"ni !anno la loro lu e e qui il buio persisteva# Gia eva a terra, abbra iato a uno s onos iuto, in mezzo a un fetore di fo"ne s operte4 il buio non "li permetteva di verifi arlo, ma passato l'istante, Eu"enio lo seppe, per !$ si tast8, inavvertitamente sfior8 la "uan ia dell'altro, pass8 su dei morbidi apelli lis i, si rese onto dell'inerzia di questi due orpi !e sembrava non lo ri"uardassero# (ulminati nell'ultimo sussulto dell'atto ompiuto, erano essi ad aspettare la liberazione, non erto la sua anima !e di olpo, essa s%, aveva preso il volo dietro a tanti interro"ativi, troppo prematuri per ri evere risposte# =uando la sirena del essato allarme finalmente risuon8 su quella Napoli in redula della sua rovina, Eu"enio rapido si tolse da terra# Desiderava solo sfu""ire al suo ompa"no, non desiderava vederlo, "uardarlo, onos erlo, tantomeno parlar i adesso non avendo aperto bo a prima, per i8 bran olando, al buio, a tentoni s aval ando osta oli, si diresse alle porte !e davano sul lun"o orridoio intorno alla platea# Ne ra""iunse una, stava per attraversarla, una mano barbara lo a""uant8 per la s !iena, senza
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voltarsi, on uno s ossone se ne liber8, infil8 il orridoio, si mise a orrere# +l une delle porte di ferro !e immettevano sulla strada risultarono rimaste !iuse, tentava di aprirle una dopo l'altra invano# Cap% !e doveva "uada"nare quella entrale per ui era entrato, l'uni a, ora si ri ordava, aperta# E infatti, e ola l&, spalan ata, invasa da una massa di polvere soffo ante !e arrivava da una itt& senza suoni# -i immerse nella rovina !e si apriva innanzi ai suoi piedi, toss%, e prima di s appare lan i8 uno s"uardo indietro a ontrollare se lo s onos iuto lo stava an ora inse"uendo4 un barba"l%o "li dette il tempo di s or"ere un lampo di apelli biondi, e una bo a, lo spettro di una di quelle rose s andalose !e fiorivano nel suo "iardino perduto# 1ra il nero di Eu"enio, ontrolu e, divorato dalla densa nuvola bian a !e intensifi ava la luminosit& del pomeri""io, e il biondo misterioso di quel "uizzo al buio, un ve !io stu o adendo dal soffitto si tras in8 dietro una s ia di polvere d'oro# Eu"enio la vide vibrare nell'aria ome oda di ometa# I> Per qual !e "iorno non and8 a s uola, non us % dalla sua stanza, non volle vedere nessuno, vide per forza suo zio !e dopo quella disumana "iornata di bombardamenti arriv8 dalla ampa"na allarmato temendo !e non fosse su essa una qual !e dis"razia e, se ondo la mente mali"na di Eu"enio, per assi urarsi soprattutto !e la asa fosse rimasta in piedi# Lo zio voleva portarselo al paese, di eva !e non 'era da illudersi, la distruzione sarebbe stata totale, le s uole potevano attendere tanto prima o poi le avrebbero !iuse, "li fe e onsiderare le diffi olt& !e si presentavano per a udirlo, mansione affidata alla portiera !e "li lavava la roba, "liela stirava e, la mattina, mentre era a s uola, "li rimetteva in ordine la stanza e "li las iava da man"iare sul tavolo, la quale portiera pareva an !'essa, se ondo lo zio e Eu"enio non i redeva, in pro into di sfollare# Eu"enio rispose sprezzante !e se ne sarebbe andato a vivere in una amera d'affitto, lo zio !e amministrava i suoi soldi non avrebbe potuto lesinar"lieli, e"li avrebbe saputo arran"iarsi, non aveva biso"no di loro# Lo zio se la prese di brutto e "rid8 3tanto tu sei di quella razza testarda e provo atri e5 (a !i alludeva, a sua madre, a suo padre*), insomma non se ne fe e niente e le ose rimasero al punto dove stavano#
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Eu"enio aveva adesso una ra"ione in pi) per non muoversi da Napoli, per viverla nella babele della sua rovina, ma non avrebbe a ettato di ammetterlo# C!iuso in amera, voleva onvin ersi di essersi ammalato, si sarebbe iniettato un veleno, avrebbe man"iato un arto io di mi robi, pur di esserlo 7 niente da fare, la sua restava una finzione# In effetti la testa "li fiamme""iava, e l'uni a ura era starsene on se stesso a interro"arsi sullo s onos iuto, sull'imbro"lio intre iatosi nel inema !e non poteva !e essere frutto di follia# -%, lo s!o L da paura !e aveva investito l'i"noto ompa"no lo aveva ontaminato fino a s atenare in lui la reazione !e aveva ondotto all'assurda onse"uenza, ma per quanto volesse darsi di questa !e e"li !iamava I onse"uenzaI una spie"azione naturale, ol tirare in ballo i vitali desideri repressi, l'inappa"amento sessuale, il ri"o"lio dei suoi umori !e avevano straripato trovando una via per sfo"arsi, era troppo sin ero per liquidarla os%, per ne"are l'atmosfera ardente, quasi amorosa, !e lui e solo lui aveva sus itato# Il ba io# Nella testa "li si fa eva il buio# E se la sarebbe spa ata ontro la spalliera del letto per !$, quel ba io, se lo ri reava di ontinuo nella mente e ne restava sopraffatto# Per punirsi, si disse, on freddezza, !e era stato meravi"lioso, e per onvin ersi di non averne paura, ome non aveva paura di niente, se lo ripetette ad alta vo e in amera nella solitudine della notte, 3meravi"lioso:5# Il suono della parola provo 8 allora un fatto straordinario# La @ella Prin ipessa apr% "li o !i e ri onobbe nel "iovane bellissimo !ino a ba iarla, il suo Prin ipe# La notte fu ris !iarata da lampi biondi, labbra si sfo"liarono e addero dondolandosi nel "iardino di ma""io, sotto la lu e di una ometa d'oro# -i stava a arezzando il orpo risve"liatosi avanti !'e"li si sve"liasse, ed era mattino# Nessun dubbio, il ervello, il suo ervello !e aveva ordito l'in"anno, l'aveva perduto sotto quelle poltrone divelte, e volentieri si sarebbe tras inato ol orpo sul sudi io pavimento, a ri on"iun"ersi a esso# Il se ondo "iorno si analizz8 pi) freddamente# Nella asisti a della sua imma"inazione non era entrato mai un uomo quale portatore d'amore, emblema di onos enza arnale, sapeva !e "li uomini si amano tra di loro, se n'era parlato a s uola, tra ra"azzi, a ennando a delle os enit&, la osa non aveva destato in lui al un interesse, !e an !e le donne si amassero tra loro lo aveva alquanto in uriosito, poi aveva dimenti ato tutto non trovando motivo per ripensar i# -i !iedeva quindi, ome poteva essere a aduto !e il primo orpo !e avesse esaltata la sua virilit& fosse
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quello di un uomo# Era in attesa di ri evere la fol"orazione del sesso dalle sma"lianti urve femminili !e vedeva muoversi aeree alla "innasti a, !e sentiva fatte per il suo orpo, per essere violate, per osse, an !e brutalizzate, per ma"ari pian"ere dopo sul mal fatto, implorare perdono, e a""iun"eva nel suo intimo, ritornare a infierire, ma on tanto amore, tanto# Convenne, forse, !e i me anismi umani, simili a tutti i me anismi, sono ie !i, !e la !imi a del orpo umano 9 so""etta an !'essa a reazioni previste e inevitabili, basta !e se ne verifi !ino le ondizioni, e pensiero anima sensibilit& non !anno al un potere per evitarle, per deviarne le onse"uenze, per tenere sotto ontrollo le esplosioni !e ne derivano# Ne fu onvinto# -tava per abbandonare tutto all'idea !e il suo fosse uno dei tanti asi della vita in on"ruenti e folli ai quali o"ni uomo 9 so""etto, quando si presentarono al suo esame sottili riverberi di sensazioni !e "li erano state trasmesse, !e aveva aptate in se"reto, e sul momento non aveva potuto elaborare# Ne fu osternato# - opr% !e i suoi transistor interni avevano ri evuto i se"nali di quel orpo s onos iuto e ne avevano stampato le linee, ora, elaborandole nella memoria, ne veniva fuori il dise"no seppure onfuso tra "li in"ombri de"li abiti disordinati, ed era il dise"no di qual osa di deli ato, non nel senso di fra"ile ma di finezza di fattura, di rifiniture ri er ate, on l'alternarsi di volumi ele"anti ad altri violenti, ora teneri nella forza, ora sinuosi nella debolezza, on os uri ri !iami ornamentali !e possedevano in ompenso una limpida !iarezza di omuni azione, nel quale dise"no, il movimento delle linee non essava d'interrompersi vuoi per un brus o s arto, vuoi per un osta olo messo al posto non "iusto, il tutto mosso da slan i sensitivi !e sapevano, se ne essario, imbri"liarsi on "arbo# La possibilit& di rius ire a farsi un ritratto os% plasti o dello s onos iuto attraverso impulsi !e, analizzati seppure in ritardo, si mutavano in imma"ini, lo s"oment8# Per !$ questo s anda"lio profondo* Da dove l'insospettata apa it& di analisi somati a a proposito del orpo di uno s onos iuto !e, in definitiva, non avrebbe pi) in ontrato* La materia da esaminare non si presentava sempli e, no, la sua intelli"enza non "li nas ondeva !e, inutile tentare di a""irarli, i onti andavano fatti on quanto era su esso e di ui e"li era l'artefi e# -e le ose stanno os%, biso"na ripartire dal ba io, si disse# E ri omin i8 da apo l'esame# -u""erito da una situazione estrema, e su questa partenza non transi"eva, e"li aveva ompiuto un puro "esto d'amore, ne essario, !e arriv8 a definire una estrema unzione !e due ondannati a morte si erano
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s ambiata per re ipro o biso"no, nel dare l'addio alla vita# +n !e sua madre, nell'attimo in ui il marito stava per to"lier"liela, si sarebbe "ettata tra le bra ia del primo estraneo# Il pensiero infilatosi po o opportunamente nella sua profana introspezione, svan% rapido 7 !e la madre avrebbe desiderato "ettarsi sulla bo a dell'amante, a""iunse in oda al pensiero in fu"a, e torn8 a se stesso# ?ra !e la morte s'era beffata di quel loro addio, "ia !$ li aveva "raziati, era ammissibile l'indifferenza, l'i"norarsi* E o il nuovo "an"lio !e si presentava alla sua investi"azione4 !i !a ra""iunto insieme a un altro la so"lia limite della vita, una volta tornato indietro, potr& dimenti are il suo ompa"no* Gli interro"ativi non semplifi avano il aso, si a avallavano a ompli arlo, "li parve di non essere in "rado di us irne# -marritosi nelle pie"!e dell'inda"ine !e voleva portare a un epilo"o de ente, si trov8 del tutto impreparato a ri evere le novit& di 1errM al suo rientro a s uola# =uella mattina 1errM arriv8 di orsa in lasse, quasi lo a""red%, aveva una stupenda notizia, disse, da omuni ar"li# 3Credevi !e me ne stessi on le mani in mano* Co ombinato tutto: .eno male !e o""i sei tornato#5 Il preambolo irrit8 Eu"enio# Di !e parlava* Non "li aveva !iesto niente# 3Ieri pomeri""io .arinella 9 venuta da noi, !a a ompa"nato la madre# L'!o onvinta a ritornare domani !e le si"nore !anno or"anizzato un altro poLerino, os% tu vieni e la onos i: -impati a, sai*5 L'avrebbe ammazzato, l'ami o quasi se ne a orse e rimase perplesso# Il fatto !e 1errM avesse avvi inato la ra"azza, le avesse stretto la mano, le si fosse seduto a anto, le avesse parlato a lun"o prima di lui (il verbo onvin ere indi a una dis ussione protrattasi), "liela fe e adere dal uore, quasi non avrebbe voluto pi) onos erla# Il so"no era ontaminato, non era pi) suo, l'aveva s"ual ito un altro# E !e pretendeva l'ami o, !e e"li domani "li de retasse il trionfo* L&, ol suo quadernetto d'al"ebra a farsi spie"are quello !e non avrebbe mai apito, e 1errM !e si sarebbe de"nato di a ompa"narlo in salotto, di presentarlo alla ra"azza, sfo""iando on una parolina di rimando una qual !e inattendibile intimit& on lei 7 !e orrore: E .arinella !e l'avrebbe s ambiato per un retino se, ome sarebbe a aduto, e"li avesse fi"urato, l& in mezzo, il mi"liore ami o di un tale defi iente### !e s !ifo: IC!i "li !a dato il permesso* Io "li !o !iesto soltanto se onos eva per
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aso una ra"azza os% e os%, mi !a risposto !e la onos eva e non ne onos eva neppure il o"nome, ma subito s'infila nel mio se"reto, mi su""eris e !e le s riva una lettera, !e la fermi per strada, se ondo lo stile tra militari e serve### non lo sfiora !e il mio 9 un amore nobile, !e '9 differenza tra amore e amore, del resto un immaturo all'amore, un impreparato alle donne### eppure, era talmente !iaro !e non "liene avevo pi) parlato di proposito, e quello niente, lavora sotto sotto e o""i si presenta trionfante a dirmi on aria di !i la sa lun"a, !e 9 simpati a (per !$, mi divertirebbe saperlo, per !$), la potrai onos ere, potrai parlarle (davanti a lui*), strin"ere un'ami izia### !i l'!a autorizzato* E io domani, sono ostretto a un in ontro idiota, quando ardo sulla "rati ola di sentimenti, di vo"lie in ontrasto, arrostis o sui arboni a esi del desiderio !e ne !o: .i metto a parlare d'amore on le parole d'un ra"azzino, io* Domani, l& nel salotto* ?ppure a diva"are sul tempo !e fa, a lan iarle s"uardi furtivi, a tentare d'intre iare dis orsi improbabili, a soffrire ma"ari, per !$ quella non dar& as olto alle mie !ia !iere, sar& antipati a altro !e simpati a, ne sono si uro, 9 una !e si d& erte arie### Ca rovinato tutto quest'imbe ille#I Non odiava nessuno ome odiava o""i 1errM e ome lo odi8 durante tutto l'orario delle lezioni del "iorno su essivo# E 1errM, fesso, !e lo "uardava on sorrisetti ompia iuti, fiero per quello !e era stato apa e di or"anizzare: 31i aspetto a asa:5, "li fe e, ompli e, all'us ita# E Eu"enio de ise di non andar i# C!e ne avrebbe dedotto, 1errM, !e e"li era un timido, un impa iato, !e il suo innamoramento era una finzione* Pensasse quello !e diavolo voleva, non sarebbe andato a mettersi in ridi olo# Convinto, lun"o la strada, di aver de iso quello !e 1errM si meritava, mentre pi) s'indispettiva ontro di lui au"urando"li mille malanni, una volta arrivato a asa, la rabbia "li sboll%# >edeva .arinella sorrider"li dalla poltrona del salotto Denza, on sempli it&, un sorriso aperto di ompa"na, di alunna della stessa s uola, e basta# =uello !e desiderava, onos erla os%, ome per aso, per poterla salutare la mattina quando l'avrebbe in ontrata, re""erle l'ombrello fino al tram un "iorno !e sarebbe venuto a piovere# L'umor nero si dissolse# Ed e olo a ullarsi in tenerezze, in lan"uori, a ambiarsi le s arpe s io"liendo la i e rifa endo nodi on pi"rizia a urata# La dol ezza dei pensieri "li rallentava i movimenti# De ise di ambiarsi tutto, e on le s arpe "i& infilate si svest%, si mise nudo davanti allo spe !io4 .arinella so"ner&
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"iovanotti forti, abbronzati, quei vol"ari dei Cir oli, uomini trentenni spor !i d'esperienza, sarebbe in "rado di apprezzare la ver"init& !e un ra"azzo le offre* Gli pass8 per la mente l'idea !e due ver"init& !e si sposano formano una ver"init& eterna, ma !e pensieri: >ide .arinella, prima nemi a dell'amore !e s'era res iuto in petto, e non "liene import8# L'avrebbe amata ontro se stessa, quest'amore era una osa soltanto sua !e non poteva dividere neppure on la persona interessata# Indoss8 un paio di mutande bian !e, ben stirate, mai ma !iate, nuove, per avvol"ere le parti deli ate del suo orpo, !e dedi ava a lei, in un sudario di purezza# Desiderava di onos erla, adesso, per sorriderle, per salutarla, se poi apiter&, an !e per a ompa"narla al tram sotto l'ombrello# Per le s ale di asa Denza, ebbe la sensazione !e al posto delle ossa avesse nelle "ambe due fili di otone# Non si re""eva# Pro edette tenendosi alla rin"!iera# 2n suono di passi dall'alto lo fe e rallentare, ebbe il terrore !e fossero quelli di .arinella e della madre# In ontrarsi per le s ale, !e imbarazzo, non era previsto# -porse il apo nella tromba delle s ale4 quelli !e salivano avevano superato il pianerottolo dei Denza# 1ir8 un sospiro di sollievo# Comunque, an ora una man iata di se ondi all'orolo"io, e il "ran momento si sarebbe verifi ato, tra qual !e minuto tutto sarebbe "i& fatto# -i appo""i8 al pomo della porta, esitava a suonare il ampanello# Lo ra""iunse on la mano senza "uardarlo, a apo !ino spinse il bottone e, nell'attesa !e venissero ad aprir"li, soffi8 il fiato sul metallo del pomo e on la mani a della "ia a lo lu id8# .a quando "li fu aperto, nel trovarsi di fronte alla realt& dell'appuntamento ombinato, Eu"enio si sent% padrone dei suoi atti ome sempre "li apitava nei momenti di s on erto# La ameriera lo a ompa"nava attraverso la asa, le pareti erano sommerse da quadri, o"nuno dei quali, aveva detto il si"nor Denza, rappresentava una ifra apitalizzata# Eu"enio, o"ni volta !e li "uardava non rius iva a onvin ersi !e un "iorno quelle roste si sarebbero potute tramutare in denaro# La ameriera lo las i8 sulla porta del salotto e Eu"enio vide le quattro donne !e "io avano a poLer# La ra"azza non era nella stanza# <imase in piedi, impalato, nessuno parve a or"ersi di lui, quelle "io avano, e inve e la Denza, tor endo il ollo sulla spalla, "li disse, 31errM viene subito, a omodati5, al quale invito rispose on un ortese 3@uonasera5 !e parve non "iun"ere all'ore !io delle "io atri i !e ontinuarono a "io are# E qui si s !iudeva il baratro# C!e fa eva .arinella nella stanza di 1errM*
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Era inaudito, a tal punto d'intimit& potevano essere arrivati da andarsene a !ia !ierare da soli nella stanza dell'ami o, per !$, erto, altro non supponeva# +veva ra"ione a sentirsi defraudato: Imbestialito, si mise a s rutare le si"nore in viso, per quanto i rius iva, !ine om'erano sul "io o, e non "li parve !e al una delle poLeriste potesse assomi"liare a .arinella# E quindi* +veva preso dal padre, si !iese on ironia, o man ano all'appuntamento mamma e fi"lia* Nel qual aso, dove l'avevano pes ata all'ultimo momento la quarta di rimpiazzo* Dopo averlo in definitiva tanto desiderato, non "li passava per la mente !e .arinella non fosse venuta# +ppena lo pens8, si sent% apa e di fare tutto quello !e si era ne"ato# Le ose sono pi) fa ili di quanto i sembrano, si disse, me lo devo ri ordare# .arinella starebbe sul divano, e"li le siederebbe a anto# (a ile ar"omento, la loro s uola, lei parlerebbe delle sue ompa"ne, dei maestri, riderebbero insieme ra ontandosi le ose buffe !e a adono in lasse, le impertinenze !e si osano# <is aldandosi la onversazione, e"li le direbbe di averla vista dalla finestra (non del esso, da quella delle s ale) durante la lezione di "innasti a, le onfesserebbe di essere orso pi) volte a spiarla da quella finestra e, travolto dalle parole, le di !iarerebbe !e dal "iorno !e l'aveva vista non aveva !iuso o !io, !e la so"nava notte e "iorno, di "iorno a o !i aperti, !e le aveva s ritto tante lettere senza avere il ora""io di spedir"liele e !e era pronto a rimetter"liele nelle mani on le sue mani# Le direbbe an !e !e aveva or"anizzato tutto per onos erla questo pomeri""io, e non le !iedeva altro !e una parola di speranza# Non biso"na affidarsi a"li estranei, si disse, e o !e osa su ede### 2na porta si apr% lontano nel orridoio, dei passi si avvi inavano, sent% di nuovo il filo di otone nelle "ambe# Era 1errM4 3Ciao Eu"enio5, disse mo"io, sembrava ansioso di dar"li spie"azioni ma non var ava la so"lia del salotto# Eu"enio ap% !e voleva parlar"li in disparte e lo ra""iunse# Infatti 1errM "li prese la destra, lo tir8 nel orridoio4 3-ono dispia iutissimo5, affannava ome per una lun"a orsa, 3ti "iuro !e me l'aveva assi urato, mi !a stretto la mano ( !e fastidio diede a Eu"enio il detta"lio) nel promettermelo# 1i avrei avvertito se mi fosse rimasto un dubbio#5 Camminavano verso la sala di in"resso, 1errM non "li las iava la mano, "liela s uoteva nella fo"a# Eu"enio, zitto, non una parola, realmente offeso, pretendeva s use ne essarie#
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Nell'in"resso illuminato da una lanterna in ferro battuto !e tra iava in terra e sulle pareti lun"!e stris e nere, Eu"enio vide la fi"ura di un uomo !e stava ritirando l'impermeabile dall'atta apanni# Diresse uno s"uardo interro"ativo a 1errM# 36 il professore di tedes o5, fe e 1errM pi) on le labbra !e on la vo e# Il professore era di s !iena, in penombra# Il modo in ui las i8 andare on non uranza l'indumento sulle spalle, denotava un'aria "iovanile, po o riflessiva# Per lo slan io, seppure ontenuto, i apelli si mossero, si sollevarono sulla testa, rivelandosi biondi nello sventa"liare sotto un "uizzo di lu e e addero tron !i sulla sfumatura re ente della nu a# 31i pre"o di studiare, impara a le""ere un lassi o ome Goet!e, sentirai !e la lin"ua###5 e si volt8, ma vide Eu"enio e quello !e stava per ontinuare a dire "li mor% nella bo a# Eu"enio ri onobbe la vo e, quel I"razieI !e era rimasto dentro la sua bo a, quel biondo !e tornava a ferir"li "li o !i, e il filo !e fino a quel momento "li aveva retto le "ambe, si ruppe# Nello spostarsi, la testa del professore adde nel pieno della lu e, e quel viso, dalle tenebre del suo pensiero, dalla fo"na di una sordida platea, quel viso !e e"li aveva ba iato attratto appunto dalla sua buia in onsistenza, "li si rivel8 in tutta la bellezza !e "li apparteneva 7 osa !e "li parve di aver sempre saputo 7 l'anti o tratto della bellezza sempre ri onos ibile, pallido ome un'evo azione, s avato nelle "uan e, trasparente d'un sentimento !e non ard% !iamare amore, rivestito d'una pelle d'avorio !e diventava lu ida a vista per un istantaneo velo di sudore !e la imperlava# Nel silenzio, 1errM fe e la presentazione del suo ami o e a""iunse on un a ento di or"o"lio, 39 il mio ompa"no di ban o5# Il professore abbozz8 un sorriso stentato# (u evidente a Eu"enio !e quelle labbra non erano state fatte proprio per sorridere ed ebbe ver"o"na, nell'attimo !e lo pensava, di questo pensiero inde oroso !e, ome altri, a sproposito fulminavano il suo ervello on una ostante drammati a e non rius iva ad evitarli# >ide que"li zi"omi infervorarsi e i fu per un attimo la sensazione !e stesse per a adere qual osa di os uro# (orse fu solo un presentimento# Non a adeva niente# Nessuno dei due ebbe il ora""io di abbattere le onvenzioni e rendere il povero 1errM testimone di qual osa !e non avrebbe pi) dimenti ato nella vita# Dopo uno sforzo !e a Eu"enio sembr8 fati osissimo, il professore us % senza un enno di saluto# 1errM neppure i fe e aso#
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3C'9 un motivo, 9 dovuta andare a asa di una ompa"na indisposta a portarle la traduzione dal "re o o forse il tema d'italiano, non so !e m'!a detto sua madre# Capis i !e non 9 olpa mia* .i dispia e il fallimento### m'imma"ino !e eri venuto on l'intenzione###5 Eu"enio non apiva a !e osa si riferisse 1errM, non si ri ordava di !e osa stessero parlando, non sapeva !e osa avrebbe dovuto rispondere, "li venne alle labbra una domanda !e non s'era posto e sembrava non servisse4 3Come si !iama il tuo professore di tedes o*5 1errM !e si aspettava uno s atto violento in reazione all'attesa delusa, onos endo l'ami o, rimase stupito, ma olse lo spunto per stornare il dis orso, o asione da non perdere4 3Lilandt5, disse, e a""iunse per me"lio sviarlo, parole !e solo a lui potevano apparire inutili4 3Da diversi "iorni man ava# 6 stato ammalato, !a avuto la febbre# ?""i me lo sono visto a asa all'improvviso, per re uperare il tempo perduto, !a detto# ?""i non era previsto, non era nel alendario delle lezioni# .i !a detto !e !a avuto uno strano malessere e non sta an ora bene### !e per8 9 me"lio per lui riprendere a dare lezioni, almeno lo distrae### "i&, ma a te !e importa*5# > Lilandt aveva dovuto riprendere a dare lezioni di tedes o per !$ on questo misero mestiere !e s'era inventato i viveva, e si ome lo eser itava appena per quanto "li bastasse, e si ome veniva pa"ato di volta in volta, non poteva permettersi il lusso di orrere dietro ai suoi mali indefinibili, o di iamolo pure, dietro all'idea di las iarsi infettare da una malattia a"o"nata, l'amore# Non aveva mai er ato l'amore, redeva di non averne biso"no, an ora aldo di quello !e "li avevano riversato addosso i suoi "enitori durante la loro vita, redeva anzi !e non ne sarebbe stato to ato# -i onsiderava una pianta, una di quelle stupefa enti piante tropi ali !e suo padre, a Eze, aveva, si direbbe, quasi inventate on la sua follia, tra le ro e olore aran io alte sul mare, tirate su oltre !e on passione, on senso di sfida versus natura, in redibili, prive di profumi e di aromi, !e una volta res iute, diventate adulte, diffi ilmente si sarebbero riprodotte in una e"uale forma sma"liante, se si fossero riprodotte# E"li si redeva un
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esemplare uni o# =uel pomeri""io al inema aveva rappresentato la atastrofe di tutte le sue ertezze# Guardava se stesso on o !i diversi, e non poteva essere altrimenti dopo lo s!o L sub%to alla se onda ondata del bombardamento# -i era reduto sinora immune da quella spor a osa !e !iamano paura, viveva Napoli on fatalit&, in effetti non si era mai trovato nel bari entro di un'operazione belli a# Protetto dallo s udo della solita stupida frase Ia me non pu8 su edereI, an !e lui non si era mosso dalla sala# .a la fero e ripresa dell'atta o aereo aveva messo a nudo le sue debolezze nas oste, mandata in frantumi la ompostezza tedes a !e tratteneva quest'anima napoletana, e s'era ritrovato una reatura preda del terrore, dei suoi deboli nervi las iati allo s operto# Piombato nel baratro di un'assenza d'identit&, era riaffiorato alla superfi ie sentendosi mordere la bo a, aveva avuto la sensazione !e lo avessero tirato su per i apelli e tras inato a riva, adavere d'un anne"ato, aveva stretto il suo salvatore e si era trovato fra le bra ia un fan iullo, un po' pi) !e un fan iullo, un "iovane orpo !e !iedeva amore e lo offriva, sul quale si era s iolto in un or"asmo inopinato quanto il bombardamento, aveva "oduto del fuorius ire dei loro umori da"li abiti impre"nati, del loro mes olarsi, quale ompimento di un ultimo pia ere re"alato"li dalla vita nell'ora in ui redeva di perderla# Pur affondato nel morbido nirvana, fu risve"liato alla os ienza dallo strappo on ui il ra"azzo lo las iava, e ripresi i sensi, si "ett8 al suo inse"uimento, lo ra""iunse, lo "!erm% quasi on attiveria per !$ era disperato di perderlo, l'altro si divin ol8 s"raziato, e orse verso l'us ita# In un res endo di polvere bian a e oro, lo vide volatilizzarsi, "li parve !e s'innalzasse nell'aria, novello Paul'Cenri nel porto di Nizza 7 ma aveva avuto il tempo di o"lierne il se"no distintivo, que"li o !i, !e nel voltarsi Eu"enio aveva mostrato, il ui olore da quel momento Lilandt identifi 8 ome azzurro Nizza# C!e su edeva in questo maledetto pomeri""io, si domandava Lilandt sorpreso di us ire in olume dal inema, la sua anima distratta si rivelava apa e di ontenere paura, amore* 2n'anima dunque fra"ile, esposta alle orrenti, ai venti marini* La possibilit& di aver paura era un sentimento !e disprezzava ora !e l'aveva provato fino allo smarrirsi, e "li restava l'an"os ia di riprovarlo !iss& quando e dove, ma di si uro e an ora, se fa eva parte della sua vita# E per !$ l'amore* Ne aveva avvertita la lan inante presenza proprio per !$ "li aveva mostrato il suo volto pre ario,
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irra""iun"ibile* ? non era su esso qual osa di ar ano4 la !iave dello s ri"no la ustodis e la paura, e solo subendola, "liela si pu8 strappare* E si pu8 desiderare d'amare uno s onos iuto !e sai di non in ontrare pi)* Camminava per Napoli !e san"uinava dalle mille bo !e delle sue ferite, un ampo di batta"lia abbandonato al silenzio di una "uerra perduta, e muta la "ente affiorava dal sottosuolo, "li o !i sbarrati, "i& s ritte nello s"uardo le tra"edie !e li aspettavano prima di verifi arle, le bo !e aperte in un "rido !e non us ir& ora, trattenuto dall'ansia, per s ari arsi in vista dei adaveri ari o innanzi al vuoto las iato dai dispersi, il uore a pezzi, per onfondersi oi pezzi de"li amanti sbranati, delle madri de ollate, dei fi"li mutilati, prematuramente riposto nella memoria il ridere, "li s oppiettii di "ioia, il farfu"liamento alle"ro dei neonati, disperso il rumore, dal pi"lio ironi o, !e a ompa"nava le loro "iornate nello s io"liersi# Le strade bruli avano di nere formi !e !iuse nel silenzio di un'inutile operosit& dedita alla ostruzione di un monumento al dolore, quando le prime sirene dei mezzi di so orso, delle ambulanze, dei pompieri, delle amionette militari, le "ettarono nel pani o, e allora le formi !e impazzite, tutte, in omin iarono a urlare, a pian"ere, a imbri"liarsi nei la i dei loro nervi eduti, e quella polvere bian a sospesa nelle vie, ol alare repentino della sera, divenne un assembla""io di neri stra i di fuli""ine !e appannavano la vista, fa evano ardere la "ola, in mezzo ai quali la folla annaspava distri andosi a malapena# Lilandt pian"eva# Non "li era mai su esso, anzi quel fervore di vita !e tuttosommato riprendeva, lo aveva visto solido, forte di portare so orso, si era persino s operto ini o alla sofferenza altrui per e esso di prontezza, per vo"lia di ta"liare le ali alla morte on riprovevoli azioni vitali, alle volte si era ver"o"nato per quanto era rius ito a ombinare in simili drammati i fran"enti, ma la inquieta sua personalit& lo aveva sempre assolto# ?""i pian"eva, e il movimento dell'aria !e fendeva nel amminare, "li ra ontava di questo suo viso ba"nato da la rime ininterrotte# Cer ava di apire per !$# Pian"eva per tutto, sentiva !e perdeva, non sapeva !e, ma perdeva tutto, si sentiva perdente, e tutto intorno a lui era perdente, perdente la itt& amata !e veniva punita per avere an ora il ora""io di ridere, perdente il suo uore !e tentava di identifi are on sembianze dell'amore la "ioia del sesso strappata ad o"ni osto, senza piet&, in momenti tra"i i, desolati, perdente la fierezza del suo istinto "ermani o !e lo voleva impavido e lo s opriva una qualunque
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pianta tremante al vento# >oleva fu""ire dal ventre aperto della sua itt&, ra""iun"ere la sua asa lass), rintanarsi nel suo letto, ovo di "esti se"reti, aldi, affettuosi, ompli e della sua intimit&, tapparsi "li o !i e le ore !ie, per ritrovarsi il fi"lio protetto dell'illustre botani o tedes o# Prese di petto la folla, si mise a fendere in malo modo quella marea !e si s ontrava in tutte le direzioni, rius % a sfilarsi via dalla orrente, per ritrovarsi a un ro i !io di vi oli !e dava in uno slar"o dal quale arrivava un silenzio luttuoso, almeno riposante# -'inoltr8 di buon passo, e vide qual osa !e da prima non rius % a distin"uere nel buio, on tutti i lampioni della lu e elettri a saltati# -i sarebbe detta una fontana, una ma abra spa"noles a idea s ultorea dello stampo dei tes !i in bronzo !e adornano erte !iese# C!e i fa eva una fontana in quello sbo o an"usto, e da dove sarebbe us ito lo zampillo dell'a qua* .osse an ora dei passi, e prese a distin"uere4 un avallo, spa ato a met&, a zampe all'aria, ome si fosse raddoppiato, o upava il entro, la arrozza, !e la bestia tras inava, svettava on le stan"!e dalle quali pendevano i finimenti di uoio divelti dalla ar assa dell'animale, e la apotta ridotta a s !eletro, fumava an ora mezza bru ia !iata# Il vei olo, rotolato po o distante, formava un'uni a ar !itettura on il resto# -i avvi in8 preso dal dubbio !e non fosse veritiera l'imma"ine e !iss& di os'altro si trattasse, e s opr% un mu !io di topi unti, !e bruli avano "li uni su"li altri, freneti i, nel ventre aperto della aro"na, a divorarne le budella, budella !e ad o"ni morso zampillavano e a e avano i loro o !ietti ol san"ue, fa endoli saltellare tra stridii a""!ia ianti, suono !e aveva udito nello sbu are sul posto senza sapere a !e osa attribuire# Col vomito alla "ola, si volt8 a "uardare i vi oli !e s endevano al porto4 un ultimo serbatoio s oppi8 la""i) rinvi"orendo il fuo o di striature in andes enti# Per abbordare il vi olo !e saliva verso la parte alta della itt&, alla sua abitazione, avrebbe dovuto s aval are l'os eno ban !etto, ma non rius % a superarne lo s !ifo, os% si diresse verso l'ultimo vi olo il ui a esso era libero, !e portava in tutt'altra direzione, all'opposto di asa sua, verso il mare del pia ere, ome e"li !iamava il mare dei ba"ni estivi# -i pre ipit8 per quella strada, la per orse lun"a om'era, infis !iandosene della stan !ezza, de"li o !i arrossati !e "li erano diventati delle pun"enti orti !e, e a mano a mano !e andava avanti l'e o della morte si allontanava, si spe"neva# - opr% on sollievo !e quella zona non era stata bersa"liata da"li aerei# =uando arriv8 al mare, un alito di primavera inoltrata, "li pul% l'anima# Pattera alla fonda, an orata, triste, stava la s o"liera della sua "iovinezza
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pi) luminosa, abbandonata da tutti i si"nor .ario e pes etielli di questo mondo# - aval 8 i muretti del lun"omare, la ra""iunse, on piede si uro ammin8 sulle pietre familiari, "ett8 quel en io d'impermeabile !e si portava appresso nella una d'uno s o"lio al modo !e d'estate vi "ettava l'as iu"amano olorato, ra""iunse il ta"lio del mare nel punto dove "li s o"li formavano una naturale s aletta sommersa, ne dis ese on autela i mus !iosi "radini a lui noti, "li abiti "li s'in ollavano addosso emettendo un soffio !'era un respiro, mentre sprofondava nell'a qua# =uando questa ra""iunse il ollo, si tenne# Coi "omiti aderenti al busto, appo""iati sulle s ivolose spor"enze, si las i8 dondolare# <iposava# E non aveva freddo# 2na luna atro e d'insensibilit& doveva essere spuntata da qual !e parte, !e a"!i di rame apparvero nell'a qua, "uizzanti, sotto i suoi o !i# Il mare non fu pi) nero, vide, dal fondo, tor ersi un vorti e di bluit& !e saliva a spirale tras olorando in luminis enze dalle sfumature deli ate, sotto "li s o"li riverberarono violetter%e seri !e, attraversate da sussulti di pes i d'oro, abbass8 le i"lia sul pelo dell'a qua, per orse on lo s"uardo la lun"a striatura ramata !e andava a morire ai limiti dell'orizzonte, e l& infine, tranquilla, on una "uan ia sul mare, s opr% una luna aran ione, indifferente# -i tir8 su, si denud8 nell'azzurro della notte e dei lampioni, questi rimasti indenni nel loro !iarore opa o, e rivestito del solo impermeabile, !iuso bottone per bottone in modo mona ale ome mai lo aveva portato, abbandonando al mare tutto quanto aveva prima indosso, si avvi8 verso asa# -e ne torn8, a piedi nudi, per una lun"a s or iatoia di s ale !e fendeva la itt& in altezza e !e "li fe e us ire il uore di bo a# La mattina dopo aveva la febbre# .a an !e per lui, la malattia non era quella# +ppena si ristabil%, a forza di suffumi"i e di sudate, ridis ese al inema on la va"a speranza di ritrovare il ra"azzo# (requentava abitudinariamente la ve !ia sala, era il pozzo dei suoi desideri, l& si soffo avano sospiri, si "emeva tra i denti, si allun"ava la mano sulla os ia del vi ino, bottoni si s"an iavano, arni nude venivano a arezzate da mani sudate, la saliva un"eva pelli s onos iute, si penetravano le intimit& di persone !e mai pi) si sarebbero in ontrate# I pal !etti, appanna""io delle mas !ere on le loro insidiose lampade tas abili pronte a disturbare !i non avesse dato una buona man ia ome a sorve"liare !e ne rimanessero ben !iuse le porte a lienti privile"iati, quei upi pal !i immersi in un "raveolente buio, o"nuno nas ondeva lo s intillio di quattro o !i velati dal fumo e dalle
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prati !e amorose eser itate on pulsazioni violente# La trov8 ina"ibile, l'usata meta (e non la sola) delle sue solite orv9, il inema aveva sbarrato i battenti per i danni subiti, assi di le"no in ro iate ne ostruivano l'in"resso# E fu il olpo di "razia# Dove mai avrebbe potuto rintra iare il ra"azzo perduto* -%, perduto, si disse4 ome Paul'Cenri# + vent'anni, tre anni dopo il fu"a e in ontro on Paul'Cenri, Lilandt aveva ompreso il si"nifi ato di quell'episodio# @asta un niente, per il rivelarsi lampante di ose rimaste in sospeso per anni# +lla lu e di quel ri ordo, Lilandt aveva a ettato di essere quello !e aveva sempre saputo, e se ne stette in pa e, uomo tra "li uomini# Non avrebbe amato mai una donna, ma an !e nessun uomo, si uro di essere nato per la ostruzione solipsisti a del proprio pia ere, e ripensando i e riflettendo su questo, si ostrinse per i8 ad abbandonare o"ni ri er a, a non muovere un solo dito per tentare di rin ontrare l'o""etto dei suoi turbamenti, l'o""etto !e metteva in dubbio o"ni sua ertezza, anzi si "iur8 di svoltare l'an"olo se per aso i si fosse imbattuto ontro# Del resto non era e ezionale tutto quanto l'a aduto* Poteva essere un'invenzione della sua paura, quel ra"azzo fantasma: <iprese a dare lezioni, e fu uno strazio immenso rivedere apparire, nell'anti amera del suo allievo Eleuterio Denza, que"li o !i puliti, spalan ati dalla sorpresa, !e non si sta avano dal suo viso, e poi notare le palpebre adere lente su quell'azzurro Nizza e ostrin"ere "li o !i a in linare lo s"uardo a terra# >I Lilandt# Il nome fa eva bian !e le sue notti, bian !e del andore del "i"lio, nome simile per assonanza, bian !e del olore dell'assenza, dell'in apa it& a onnettere# +veva un suono os% dol e, Lilandt: Pensava a un fiore lussurioso, Eu"enio, identifi 8 il nome on un fiore dei tropi i, un fiore dai se"reti poteri afrodisia i, dal profumo mortale# Pens8 an !e al nome di una "elida prin ipessa per la ui bellezza rudele prin ipi d'?riente avevano avuta la testa mozza dai suoi fidi arnefi i# 2n nome disumano omunque# C!e i fa eva 1errM on questo nome prezioso tra le sue mani inutili* C'era da ridere# 1errM dal viso di madonnina, 1errM in"enuo, privo di malizia, 1errM os% s operto, limpido, se la intendeva ol professore di
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tedes o 7 non poteva pensare altrimenti ora !e aveva onos iuto il tipo# C!iusi tutti e due nello studio, mentre 1errM balbettava una lin"ua in apa e di pronun iare, il professore "li allun"ava una "amba tra le "ambe, mentre "li orre""eva l'i"nobile traduzione in tedes o, ol dorso della mano sinistra, il professore "li a arezzava l'interno delle os e, era !iaro### quella amera vietata a lui nelle ore di Lilandt, divenne un sito di imma"ini morbose# La onos eva bene, i studiava on 1errM, ma adesso nella sua fantasia non era pi) quella, vi s opriva an"oli misteriosi, dov'era possibile reare ambi"ue situazioni, ai quali non aveva fatto aso prima# Il tenda""io di velluto verde !e nas ondeva un'ansa nel muro, doveva essere un attraente nas ondi"lio per las iarsi ba iare# -otto la s rivania, uno di fronte all'altro, si potevano benissimo in ro iare le "ambe, e sul divano verde i si poteva omodamente sdraiare in due 7 mai aveva sospettato !e potesse essere utilizzato a quel modo# L'ore !io alla porta, e se tutto 9 almo in asa, di fretta "ettarvisi sopra avvin"!iati, e in fretta orrere di nuovo a sedersi alla s rivania per aver sentito un rumore inatteso fuori, quindi aspettare !e tutto si ria quieti, ol viso in fiamme, e alzarsi a un ta ito se"nale !e non '9 stato per buttarsi an ora, las ivi, sul ompli e "ia i"lio# E il divano era morbido, s% molto morbido, lo onos eva bene 7 mentre 1errM risolveva il problema d'al"ebra lui i dormi !iava dentro in attesa di ri opiarlo# C'era da ridere, ol si"nor Denza, !e in vista della improbabile futura era "ermani a si fre"ava le mani soddisfatto per la sua previdenza, mentre il fi"lio, pi) prati o e realisti o, si !iudeva nello studio per far i le por !erie, ol professore di tedes o: Por o"iuda, por oddio, por oqua, por ol&: .a, nell'esplorare la stanza, nello snidare i reprobi dai loro presunti nas ondi"li, Eu"enio si a or"eva alla fine di aver messo se stesso al posto di 1errM# E se Lilandt fosse un mostro, un ri attatore, un non'sapeva'bene' !e' osa, !e andasse a ra ontare a 1errM quello !e 'era stato fra loro due* =uesto pensiero lo fa eva soffrire pi) d'o"ni altro, per !$ quell'in antesimo !e s'era reato nel inema sotto il turbinio del bombardamento fra uno s onos iuto e un ra"azzo !e non aveva mai imma"inato potesse apitar"li una storia del "enere, quest'in antesimo di ui ri onos eva aver avuto buona parte di responsabilit&, si ridu eva soltanto a una spor a avventura, per di pi) non desiderata n$ er ata# E il fatto di re arsi in asa Denza all'in ontro on la sua .arinella e trovarvi al
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posto di lei, Lilandt, !e os'era d'altro, una sempli e oin idenza* + elu ubrar i troppo su, si smarrivano i api dei fili, non aveva quindi tempo da perdere, doveva, senza tradire un e essivo interesse, far sputare a 1errM tutto quello !e sapeva del professore e tutto quello !e il professore "li aveva detto# 3>olevo spie"arti !e non sono affatto arrabbiato per la questione di .arinella# Per !$ dovrei aver ela on te, !e olpa ne !ai*5 3Credevo !e tu fossi in freddo###5 3Io* Io devo rin"raziarti### sei stato davvero un ami o#5 3-ai, in questi "iorni mi !ai appena rivolto la parola###5 3.i dispia e# Ero un po' triste per !$ su quell'in ontro i speravo molto#5 3Per questo lo avevo ombinato, ero os% soddisfatto###5 3+desso 9 passata, passata l'amarezza# La vita non 9 sempli e, lo so per esperienza, redi in una osa e ne s opri un'altra, se fosse andata ome pensavamo sarebbe stato troppo fa ile# Non ti pare*5 36 vero#5 3-e un amore dovesse finire per un man ato appuntamento###5 >oleva a""iun"ere una di quelle frasi !e onos eva per sentito dire, ne ebbe ribrezzo# Eppure qui ne aveva biso"no# +zzard8 alla meno pe""io un 3l'amore 9 un veleno, per liberarsene i vuole un ontroveleno# E dove lo trovo io*5# >i fu un silenzio durante il quale le quotazioni di Eu"enio salirono verti"inosamente nella stima di 1errM# Lo "uardava a bo a aperta, Eu"enio !in8 la testa, mortifi ato per la ripu"nanza di quanto aveva detto# 3+spetter8 un'altra o asione per onos erla5, tir8 via rapido volendo disperdere l'e o della frase pre edente e a""iunse onvinto, 3quando si ama veramente, si pu8 aspettare5# Cadde di nuovo un silenzio, quindi 1errM disse4 3Cai ra"ione# -e un "iorno m'innamorer8, la penser8 ome te5, e prose"u% di sorpresa, 3vorrei innamorarmi an !'io#5 3E fallo:5 3Non so ome si fa#5 3Non '9 nulla da fare# Ci s'innamora e basta#5 3Non i ries o# Co provato# + s uola, '9 una ra"azza !e a me pia e, tanto# Co desiderato d'innamorarmi, mi sono sforzato di pensarla, di so"narla### inutile# Non me ne importa niente# C!e devo fare*5
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3Devi aspettare# +ll'amore non si omanda5, e si ver"o"n8 an ora una volta di parlare in questo stile 7 lo squassato Eu"enio non provava al un interesse per "l'infantili problemi del suo ami o# 3Certo, io non avr8 il ora""io tuo# -ei os% de iso, tu###5 Eu"enio, !e si trovava tutt'altro !e un fautore d'iniziative, rispose u"ualmente4 3+n !e tu lo sarai# Non so dirti, viene tutto insieme, l'amore, il ora""io, il resto###5# -i annoiava, il dis orso era finito sulle se !e# Doveva disin a"liarlo, presto# 32n "iorno, adrai otto an !e tu, e me lo verrai a dire, per !$, spero, tu sarai sin ero on me ome lo sono stato io# Io ti !o detto tutto di me, os% si fa tra veri ami i###5 3Certo#5 3+ppunto# Per !$ tra veri ami i i si di e tutto# -e un "iorno mi riportassero qual osa sul tuo onto, prima di reder i o di riferirlo ad altri, io lo direi a te# L'ami izia 9 lealt&, an !e le ose brutte biso"na dirsi, soprattutto quelle, per !$ non si reino ombre !e poi riman"ono# (inora io non ti !o nas osto niente#5 3Neppure io#5 3-ono si uro di te, per questo ti sono ami o, 1errM#5 1errM fu fiero dell'ami izia di Eu"enio, fiero di ripristinare on l'ami o il leale "io o della avalleria# Il sentimento si andava rafforzando e addu eva doveri e punti di onore !e biso"nava rispettare# 3Come vanno le lezioni di tedes o*5, !iese Eu"enio nel tono pi) indifferente !e seppe trovare# 3Non vanno#5 3-impati o il tuo professore# @uono*5 3-%# Per8 noioso#5 3Per !$*5 36 strano# Non inse"na veramente la lin"ua, spie"a, non so, un libro, un autore, una poesia, e si perde nel parlare, salta alla musi a, a sue preferenze personali, diva"a on ose !e non 'entrano affatto on la lezione, ti orre""e i ompiti dis utendo d'altro, ontinua a diva"are, si fa tardi, finis e l'ora, rimanda la lezione# Non 9 un professore#5 3Per !$ non 9 un professore*5 3Per !$ non lo 9# Lo fa per ne essit&# Parla di suo padre, !e 9 stato un "rande botani o, !e inventava i fiori, fi"urati: Il padre "li !a inse"nato il tedes o#5
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3+!, non 9 tedes o*5 36 napoletano, 9 nato qui# -uo padre era tedes o, lui per8 sembra proprio un tedes o, vero*5 +l momento Eu"enio rifletteva se "radiva un Lilandt napoletano piuttosto !e un Lilandt tedes o4 3-%, sembra5, rispose, 3io poi, l'!o "uardato appena#5 Dopo il !iarimento avuto on 1errM, Eu"enio non seppe se sentirsi pi) sollevato o meno# Le parole !e "li era rius ito di strappare non offrivano molte delu idazioni su Lilandt# Di tre ose fu si uro4 !e questo Lilandt era diverso dall'idea !e se n'era fatta, !e i rapporti on 1errM non oltrepassavano i limiti !e orrono di solito tra professore e alunno e !e per i8, terza osa, il professore non poteva aver ra ontato niente# Per la verit&, si sentiva deluso# -e ostui l'aveva ri onos iuto, e per quale ra"ione, tratto somati o o istinto, "li rimaneva alquanto os uro sebbene l'emozione !e "li aveva letta sul viso fosse in onfondibile, se lo aveva identifi ato ome ami o di 1errM quindi rintra iabile per suo mezzo o a s uola o tramite qual !e diavoleria !e avrebbe potuto es o"itare, per !$ non fa eva niente per reare un ontatto* Per !$ non "li mandava un se"no !e e"li avrebbe apito a volo* +vrebbe superato i pi) s abrosi vali !i della sua os ienza, Eu"enio, per ritrovarsi solo on Lilandt# Gli era rimasta una ferita aperta !e invano ontinuava a le are per rius ire a !iudere# .al"rado fosse un "iovane animale, sano e vitale, la sua saliva non bastava, aveva biso"no d'un aiuto, non sapeva quale, per rimar"inarla, per pla arsi, e ritornare nell'ordine della foresta# +lle undi i, il professore di "re o entr8 in lasse per iniziare la lezione, e prima annun i8, on una buffa smorfia di ir ostanza, !e il padre di Eleuterio Denza aveva lan iato un "rido ed era morto improvvisamente quella mattina# Da po o avevano avvisato il preside# <imase intontito nel ban o# Eu"enio non aveva dato importanza all'assenza di 1errM, una banale indisposizione, un impedimento, mai avrebbe imma"inato una notizia luttuosa# I ompa"ni si voltarono a "uardarlo onos endo la loro "rande ami izia ed e"li arross% non sapendo quale atte""iamento assumere# Non provava dolore per il si"nor Denza, per8 si vide davanti la fa ina pi ola pi ola del suo ami o ertamente inondata di la rime, lo vide smarrito, indifeso nella vita, e si s operse adulto, res iuto nelle i atri i, tatuato dal dolore# Doveva star"li vi ino#
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+veva da rimanere in lasse an ora per due ore, !iese di essere esentato dalle lezioni e il permesso "li fu a ordato# 1errM, a vederselo in asa, l&, subito, non seppe !e sorridere, lo abbra i8 tanto stretto !e a Eu"enio si arrossarono "li o !i# -e ne andarono nella sua amera e si misero a "uardare dalla finestra la strada squallida# Eu"enio non aveva saputo aprir bo a, "li teneva un bra io intorno alle spalle e on la mano non fa eva !e batter"li dei olpetti# 1errM "li alzava o"ni tanto "li o !i in viso e sorrideva# -tettero un pezzo os%, a Eu"enio dolevano un po' le "ambe, ma ormai si trovavano in !iodati ai vetri, in"abbiati# Era una "iornata "ri"ia, per di pi)# Due soldati tedes !i passarono per la strada# 3La "uerra, !e noia:5, sospir8 Eu"enio# Cap% !e per us ire dalla penosa situazione doveva mettersi a parlare di qual osa !e non entrasse affatto on la ra"ione spe ifi a dello stato d'animo del suo ami o# 3=uando la perderemo, questa spor a "uerra:5, disse, e si mise ad ar"omentar i sopra man o fosse la questione !e pi) preo upasse 1errM in quel momento# (uori della stanza, si sentiva lo stris iare dei passi e il parlottio di parenti e ami i !e arrivavano a riempire la asa# 2na vo e femminile borbott8 on a ento troppo de ifrabile4 3Cos% san"ui"no, e !e diavolo, la mo"lie### si sapeva### e fallo urare###5, per ui Eu"enio tir8 su il volume in alzando a parlare de"li studi !e sarebbero stati ridotti, della tristezza per "li atta !i aerei !e limitavano o"ni libert& e non erto l'os uramento, anzi abbastanza ma"i o, se per questo, su""estivo### parlava, parlava, fisso alla strada sottostante# +lla fine ta que# >olse il apo verso 1errM# Con la fronte in ollata al vetro 1errM pian"eva disperato in silenzio in"oiando le la rime# +llora il astello di tanti "iorni fran8 dentro Eu"enio, quel "roppo tenuto a forza, proruppe in un pianto irrefrenabile# Perduti in un'esaltazione di la rime, i due ami i si "ettarono sul letto, stretti l'uno all'altro, impotenti a "overnare il loro rispettivo s"omento# Pian"eva, non erto per 1errM !e si trovava la prima volta in presenza della morte e ne prendeva os ienza, !e forse venendo"li a man are il fas ismo del padre 7 an !e se si"nifi ava il rollo del pilastro !e re""eva il suo ordine familiare 7 la sua intelli"enza "rezza, la sua possibilit& d'opinione, senza quel soste"no, avrebbero preso a volare on le proprie forze sottraendosi al torpore di un'infanzia prolun"ata troppo tra una madre intenta a "io arsi o"ni entesimo al poLer e il serpe""iare d'i"noranza !e si avvertiva nel tono ri o della asa, il suo pianto era lo sfo"o naturale di tutta l'oppressione di quei "iorni, la risi di s onforto dopo aver sa""iate
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tante vie d'us ita, appo""iandosi, senza speranza, a una parete del labirinto nel quale si era a iato, ma era an !e un'emotivit& me ani a messa in mar ia dal onta"io emozionale di 1errM, tuttavia, elata dietro le altre, la ausa pi) pertinente era la ertezza !e a Lilandt non "liene importasse niente di lui, e questo non lo poteva soffrire, tanto straordinario era stato il loro in ontro, lo umiliava, quasi ne feriva l'or"o"lio, pi) !e il resto# E poi non era vero neppure questo per !$ si s opriva spo"lio di superbia, di presunzione di s$, era piuttosto la man anza di Lilandt !e in omin iava a farsi sentire, avrebbe voluto !e i fosse Lilandt l&, sul letto, stretto a lui, e avrebbe voluto essere lui questa volta a po""iar"li la testa sul petto per restarsene a pian"ere onfortato da quel orpo !e doveva essere d'avorio, om'era !iaro !e fosse, s ivoloso di seta, protettivo ome un ami o del uore pi) "rande, pi) affidabile, al ui omando i si abbandona, e non 1errM ol quale doveva "io are il ruolo del pi) forte# Da bambino, non aveva mai potuto essere debole, la vita "li aveva subito dele"ata la parte di dominante delle ose# E 'era dell'altro an ora, il motivo di tutto questo s on erto, l'apparire del tema fatale della sinfonia, !e prendeva orpo e la sostanziava4 si pu8 essere il fi"lio di una tra"edia d'amore e non portarne le stimmate* Ed essere fi"lio di un "rumo di san"ue esa erbato dalla passione e d'un altro san"ue !e si on ede riottoso ad amare, non si"nifi ava ontenere una parti olare reattivit& di ui in omin iava a onos ere i se"nali* -i strin"eva forte a 1errM, si sentiva per la prima volta solidale on lui, vi ino a lui, si sentiva sullo stesso piano dell'ami o, debole ome lui# +vrebbe voluto !e qual uno entrasse nella amera a liberarlo da questo stato d'inferiorit&# .a nessuno !e ne avesse il potere entr8, fe ero pi) presto le la rime ad as iu"arsi# I funerali avrebbero avuto luo"o fra due "iorni# I -ervizi (unebri erano arenti in un periodo tanto disastrato, le ri !ieste erano innumerevoli, e non avrebbero potuto provvedere a un trasporto per il "iorno se"uente# Cos% 'era da passare an ora un'intera "iornata on la salma in asa# L'indomani, re atosi dall'ami o, Eu"enio avvert% il disa"io della sosta funerea# Pareva !e le la rime avessero esaurita la loro funzione, 'era un "ran "iro di o !i "onfi, tumefatti, ma ben as iutti# 2na quantit& di "ente entrava e us iva dalla asa in un flusso ininterrotto, parlando dei pi) svariati ar"omenti, di ose estranee al momento e al luo"o# =uelli !e parlavano del morto ne parlavano on dista o, 3si 9 rimpi olito:5,
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3allora, era tutt'a qua:5, "ente !e non s'era vista da tempo si rin ontrava sfo""iando un'epidermi a alle"ria, le si"nore del poLer fa evano "ruppo in salotto, una disse, 3non 9 un bel morto, sarebbe opportuno !iudere la assa5, "ente !e non onos eva l'abitazione, bi"!ellonava per le stanze, "uardava i quadri, ne ommentava, se ondo la ultura, la bellezza o l'orrore, i nuovi visitatori !e arrivavano ompunti, dopo un attimo si s io"lievano in spensierati onversari !e s'intre iavano in o"ni an"olo, l'intimit& della fami"lia ne us iva violata, le amere aperte, de"radate a o"ni vol"arit&# Eu"enio trov8 1errM !e tentava invano di zittire erti suoi u"inetti, arrivati non si sa da dove, riunitisi a "io are alla partita di al io oi bottoni, un urlo o"ni "oal# >enne poi una dele"azione di alunni del li eo a portare una orona di fiori# Eu"enio li s operse fuori della porta !e si spin"evano uno addosso all'altro mezzi soffo ati dalle risa per !$ nessuno voleva entrare per primo# =uello !e re""eva la orona si ebbe nel ostato una tale spinta, !e s ivol8 sulla so"lia e fin% al entro dell'anti amera sopra la orona# =ual uno della fami"lia si affa i8, e i ra"azzi ol riso !e sprizzava da"li o !i in la rime beffarde, lo indi avano ripetendo retinamente, 39 aduto, 9 aduto5, ome se non fosse ben visibile l'obbrobrio di quello l& a terra on la fa ia s !ia iata nei fiori per reprimere l'imbe ille ilarit&# Eu"enio ne fu onta"iato suo mal"rado, e non volendosi onfondere oi suoi i"nobili ompa"ni, !e ne provava una ivile onta per i parenti non per il defunto, s"us i8 nel orridoio alla ri er a d'una amera per sfo"arla, ma ome erano tutte piene di "ente, trov8 rifu"io in quella dov'era esposto il morto, abbandonato, solo, uni a oasi di pa e# E l&, in fa ia al si"nor Denza, si s ari 8# <ideva Eu"enio, e il si"nor Denza dall'alto della sua immobilit& pareva fas isti amente fre"arsene, an !e se Eu"enio pi) lo fissava pi) "li veniva da ridere# Le fiamme delle andele os illavano sotto l'aria !e la risata a denti stretti smuoveva e sembravano ammi are mali"namente# Caro si"nor Denza, pensava Eu"enio, in ontrarsi in una simile ir ostanza, non era previsto# .a una volta !e i troviamo, s ambiamo ele quattro !ia !iere, anzi stammi ad as oltare tu !e non !ai permesso a noi ra"azzi di aprire bo a in tua presenza# 1u sei un furbo, si"nor Denza, on le tue estasi "ermani !e, le tue a i&i !e profezie sui destini della Germania, !e redevi alla superiorit& della tua razza ariana, ol tuo teutoni o s orre""iare !e !a impestato il retonne dei tuoi divani, !e !ai impri"ionato il ervello di tuo fi"lio impedendo"li di res ere, !e aspettavi stropi iandoti le mani l'arma se"reta della morte per noi tutti !e
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non la pensiamo ome te, tu te ne vai, si"nor Denza, un attimo prima di veder rollare i tuoi bestiali vati inii, fu""i per non essere smerdato, per non assistere alla tua rovina: 6 solo furbizia la tua morte# C!e ne sar& di queste povere bestie !e las i, allevate da te nella tua stalla* C!e ne sar& di loro in un mondo diverso* Io sono ontento !e m'!ai offerto l'opportunit& di riderti in fa ia# -pero solo !e senza di te, il nostro povero 1errM e la fa ia an ora a salvarsi# Il ridere si era a quietato, ol fazzoletto si terse "li o !i, si strinse nelle spalle e us %# +lle die i i fu il funerale# Il tempo mina iava la pio""ia e tutti s'erano muniti d'ombrello# 1ranne Eu"enio# +veva sempre avuto una forte antipatia per quest'o""etto, preferiva ba"narsi e non portarlo# .olta "ente sostava "i) al portone, e"li si trattenne on un "ruppetto di ompa"ni e non sal% in asa dis"ustato dal aravanserra"lio del "iorno pre edente# - rut8 in "iro, .arinella non 'era, n$ s'era vista nei "iorni della ve"lia, non sapeva !i fosse sua madre tra le si"nore poLeriste, non aveva quindi riferimenti, n$ "li era sembrato ele"ante porre domande in proposito a 1errM# L'arrivo del arro funebre alm8 il mormorio nella strada# L'apparizione, dal portone so !iuso, di parenti stretti, preannun iava prossima la dis esa della bara# -e"u% la si"nora Denza, sorretta a bra ia dai familiari# La vide quasi spinta a forza in una "rossa ma !ina nera o upata "i& da un paio di ami !e, riport8 lo s"uardo al portone, "iusto per a or"ersi di 1errM !e ne us iva a ompa"nato dal professore di tedes o# Lilandt "li aveva passato un bra io intorno alle spalle e on la mano "li strin"eva l'omero in un "esto di affettuosa protezione# Doveva aspettarselo di rivedere Lilandt in tale fran"ente: Eppure non i aveva pensato, il suo apparire lo o"lieva sempre di sorpresa, ma questa volta fu onvinto senza in ertezze !e Lilandt stava l% per lui, per in ontrarlo, altrimenti avrebbe spedito un tele"ramma, mandato un bi"lietto, sarebbe salito a asa inque minuti a por"ere il suo ordo"lio, e via# No, lenire il dolore a 1errM era un falso s opo, in definitiva si trattava d'un professore privato !e dava lezioni tre volte alla settimana e basta, in fami"lia Denza non aveva al un peso# Di olpo, il funerale "li si tramut8 in un arnevale di "ioia, rivolse un pensiero "rato al si"nor Denza, assi urandolo, !e la sua morte non l'avrebbe mai dimenti ata# ?ra doveva subito avvi inarsi, non era l'ami o intimo di 1errM* -arebbe stata una follia restarsene fra "li altri ompa"ni# E o il se"no !e si
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aspettava, e o il ontatto 7 tutto a adeva nel modo pi) naturale: +nd8 in ontro a 1errM addirittura di orsa, Lilandt nel vederlo mosse la bo a ne"ata al sorriso, ( ome aveva ra"ione, ome aveva ra"ione, altro !e professore di tedes o al funerale del padre dell'allievo:), "li tese la mano# Eu"enio la strinse on un le""ero sospiro, la fine di una spasmodi a attesa 7 quella mano era un deserto da riempire d'amore# -i abbra iarono e si ba iarono on 1errM, troppo entusiasmo, si a orse !e si stava omportando nemmeno s'in ontrassero a una festa, tent8 di assumere un onte"no pi) onsono all'o asione luttuosa# Per fortuna la bara, robusta per la omplessione dell'o upante, trasportata da quattro inservienti delle pompe funebri pi) due volenterosi, omparve nell'aria ferri"na# Istantaneamente in omin i8 a venire "i) una pio""ia rada ma a"uzza# Gli ombrelli si aprirono, Lilandt apr% il suo, prese sottobra io 1errM e attrasse a s$ Eu"enio per !$ tutti e due fossero riparati da quella upoletta nera# Eu"enio "li ader% al fian o quel tanto in pi) !e non avrebbe dovuto, e bast8 questo pi olo e esso di entusiasmo per avere un fermo di s"omento4 !e stava avvenendo nella sua vita* =uale altra verit& si nas ondeva sotto quella !e redeva la verit& della sua esistenza* La "ioia svapor8, Eu"enio s'immalin on% nell'in ertezza di sapersi proiettare nel suo futuro di ra"azzo# Il orteo si snodava in silenzio# +tta ato al bra io di quell'uomo ol quale aveva onfuso il primo palpito del suo orpo, Eu"enio non stava a suo a"io# Non si era "ia iuto on nessuno e possedeva, strano, il senso della ver"init&# -i sentiva ver"ine, e voleva difendere questa !e sentiva una sua bellezza per offrirla a olei !e avrebbe potuto apprezzare il re"alo# <impianse !e Lilandt fosse venuto# Lilandt aveva sba"liato# (in !$ la vita si manifestava sensazione, favola, persino l'or"asmo rimaneva mistero, Eu"enio vi s'immer"eva, ma nel momento !e quella ma"ia perdeva la mas !era per mostrarsi realt&, sia pure in un ma""iore splendore, Eu"enio si tirava indietro# Persistendo la pio""erella, a"li an"oli delle strade al uni del orteo se la svi"navano a ennando a levarsi il appello in se"no di rispetto verso il arro !e "alle""iava in testa, al di sopra de"li ombrelli# Il orteo si a or iava nemmeno la pio""ia lo restrin"esse# Prima di svoltare nella "rande arteria, il orteo si s iolse# Ci furono i ommiati# Eu"enio non si aspettava !e 1errM lo pre"asse di a ompa"narlo in ma !ina fino al imitero insieme al professore# + parte
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!e non poteva rifiutarsi trattandosi di un desiderio espresso per una penosa ir ostanza, l'o asione "li apparve opportuna nel momento in ui non sapeva s e"liere tra la fu"a ol proposito onse"uente di non vedere pi) Lilandt per sempre, e l'attrazione, !e "iudi 8 animales a, !e "l'impediva di sta arsi da lui# (orse dilazionare, las iar de antare### las iare intiepidire l'ardore del dubbio### .ontarono in tre nella ma !ina del erimoniale funebre, Eu"enio si sta 8 da loro per prendere posto a anto all'autista# Durante il tra"itto ess8 di piovere pur restando il ielo plumbeo e senza speranza# Nel viale del imitero Eu"enio pens8, qui 9 sepolta mia nonna, sono sepolti mia madre e mio padre, e si rese onto !e non sapeva dove# Non lo aveva frequentato, quand'era pi olo per !$ la nonna non volle mai metterlo davanti alla verit& della tomba dei "enitori, preferiva !e il bambino se li imma"inasse spariti nel nulla (quello !e Eu"enio an ora non aveva appreso, era !e il padre riposava nella tomba di fami"lia al suo paese, e la madre "ia eva in una pi ola tomba solitaria, sperduta nell'immenso imitero), e dopo la morte della sua "ran madre, fu lui a non voler i venire per non vederla ostretta, lei !e aveva posseduto il pi) bel "iardino del mondo, in po !i risi ati metri di terra on quattro sempreverdi !e le sarebbero spuntati addosso# Nel frattempo, mentre res eva, non aveva supposto di poter riprendere ontatto oi suoi infeli i "enitori attraverso un imitero, osa di ui inve e Lilandt stava parlando a 1errM4 3-e un "iorno vorrai ri ordarti di tuo padre vivo, delle sue "iornate, delle sue parole, vieni qui# >i ino alla sua tomba, "irandovi attorno, passe""iandovi a anto, non '9 biso"no !e t'in"ino !i, senza pre"are, fumati una si"aretta, lo sentirai rivivere, in qual !e modo, attraverso uno stormire d'alberi, un u ello !e passa "ridando, ti arriver& il suono della sua vo e###5 I-periamo di noI, "li au"ur8 in uor suo Eu"enio# 2no dei parenti si fe e vi ino a Lilandt e lo avvert% !e non era il aso di a ompa"nare il ra"azzo sul posto dell'inumazione# .e"lio sostare nel viale# 3No5, "rid8 1errM, 3 i vo"lio essere an !'io5, s al iava per liberarsi di Lilandt !e lo tratteneva e di Eu"enio !e dovette dar"li man forte 3 i devo essere, apis i Eu"enio5, pian"eva, 39 l'ultimo saluto#5 Eu"enio si ommosse, non aveva mai visto l'ami o os% determinato, dette uno s"uardo a Lilandt e lo las iarono partire# Dopotutto, quel assettone !e adesso seppellivano era suo padre# Lo videro orrere verso la appella, !e
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sembrava pi olo pi olo, inse"uito dal parente !e doveva essere uno zio# Eu"enio e Lilandt si trovarono soli# Dalla tomba a anto, due "emelli sorridevano nei ritratti in astonati nel marmo, u isi "iovanissimi in un in idente d'auto# >i sedettero sopra, in attesa !e le operazioni per l'interramento del si"nor Denza si ompissero# Il momento temuto e desiderato, stava nelle loro mani, ne furono spaventati# Non seppero dirsi niente, tutto quanto Lilandt s'era proposto, osa dire osa fare, naufra"8 in un silenzio insormontabile# Eppure aveva de iso di prendere parte al funerale per in ontrare Eu"enio, ome questi aveva ben intuito, se ne fotteva del si"nor Denza, provava un po' di tenerezza per lo smarrito 1errM# Eu"enio erto non lo aiutava a rimuovere il blo o !e li manteneva estranei, e"li era il mira""io ol quale il destino lo provo ava, si disse, non era il suo destino, il !e si"nifi ava una bella differenza, il pre ipizio verso l'amore era un'invenzione frettolosa per riempire il vuoto delle sue "iornate, e quanto aveva de iso e finora non mantenuto era quindi l'uni a osa da fare, on luse, me"lio svoltare l'an"olo# .a l'azzurro Nizza, quel olore de"li o !i di Eu"enio !e allontanava il fuo o dello s"uardo dalla realt&, per ui lo s"uardo sembrava sempre fisso a un passato o a un futuro e mai sulla osa presente sotto "li o !i, quell'onda del mare di Nizza, lo travolse# D'impeto Lilandt "li prese il mento, rivolt8 quel olore inaudito verso di s$, vi si immerse un attimo dentro e se ne sta 8 rapido# Eu"enio !e aveva reduto lo volesse ba iare, stava senza respiro# Lo vide !e si er ava qual osa addosso, nervoso, un pezzo di arta, una penna stilo"rafi a, !iaramente, non li trovava, parve avere un'altra idea, si alz8 per a iarsi le mani a fondo nelle tas !e, ne trasse una busta, era una busta affran ata, ne s orse attento l'indirizzo, si risedette, tolse dalla busta la lettera !e onteneva, se la rimise in tas a, e porse la busta vuota, "ual ita, a Eu"enio# +pr% la bo a per dire, ma non disse niente, fe e un enno !e si"nifi ava, tieni, onservala, Eu"enio la introdusse nel tas !ino in petto della "ia a, on "esto automati o, lo s"uardo intento a se"uire la""i), dove s'era fermato il orteo delle ma !ine dei on"iunti, il movimento di .arinella e madre !e salivano sulla vettura, "rossa, nera, !e aveva a ompa"nato la si"nora Denza# Erano esse allora le due forme os ure !e aveva intravisto al momento !e vi avevano spinto dentro la vedova* Per !$ non le aveva identifi ate* Perdeva os% le o asioni* C!e innamorato maldestro, non era un vero uomo, no: La ma !ina nera "uidata dall'autista ad andatura onveniente al posto di
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meditazione, "li pass8 davanti, e neppure questa volta rius % a distin"uere la fa ia delle due donne, rivolte l'una a oprire l'altra, nel parlarsi# Era la ma !ina di fami"lia di .arinella* Ne prese il numero di tar"a a mente, NA venti inque venti inque due, fa ile da ri ordarsi, non si sa mai# -i s operse in piedi, Lilandt lo "uardava domandandosi per !$ fosse os% interessato a se"uire quell'automobile# 3C!i sono*5, !iese# Eu"enio si sedette# 3Nessuno5, e furono le uni !e parole !e si s ambiarono# La erimonia dell'interramento fu lun"a# +lla fine, se ne venne fuori, da quell'impasse# Dalla appella us irono 1errM stretto alla mamma e il s$"uito de"li altri, ed essi, las iando i "emelli al loro sorriso fissato in eterno, s'in amminarono per unirsi al "ruppo# Il solito intempestivo, s o iante bombardamento a orario imprevisto, alla quale nuova strate"ia i napoletani avevano "i& e subito risposto Iva bene, abbiamo apito:I, si present8 all'una in punto ol suo boato apo alitti o# Dall'alto del imitero situato sotto la ollina di Capodi !ino, si vide la osta industriale infiammarsi d'un olpo, Eu"enio ebbe un moto di rabbia4 maledetto, potevi arrivare un attimo in anti ipo, mi sarei slan iato ad aprire "li sportelli della ma !ina nera, a tirare fuori le due si"nore impaurite, avrei preso .arinella tra le mie bra ia, l'avrei portata di orsa nella appella dove i saremmo rifu"iati tutti, e dietro il pi olo altare, protetti da una ortina di abiti neri, ti avrei onfortato, .arinella, avrei almato il tuo tremito, on inno enza, senza approfittarne per a arezzarti, e tu mi saresti stata "rata di tanta deli atezza, tua madre mi avrebbe invitato a asa per simpatia, saremmo diventati ami i, e un "iorno ti avrei detto quanto ti amo, amore### -tavano tutti pi"iati nella brutta appella, a ripararsi pi) dalle s !e""e della ontraerea !e sparava all'impazzata !e dalle bombe !e esplodevano lontano, addossati al emento fres o del lo ulo del si"nor Denza, umido e os% povero in attesa di as iu"arsi e di una lastra di marmo !e lo nobilitasse# La vedova, invasata, aveva rivolto le bra ia al ielo e invo ava bombe sulla sua testa e di onse"uenza, molto po o miseri ordiosamente, su quelle di parenti e ami i !e la ir ondavano spaventati e maledi evano in uor loro di essere intervenuti alla erimonia funebre 7 per !$ ormai, s omparso l'illustre e, a quanto sosteneva la vedova, insostituibile -ansone, il tempio familiare !e e"li aveva ostruito on le straordinarie sue apa it& poteva pure rollare e travol"ere tutti i
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mal apitati filistei# .orto il si"nor Denza, il mondo non aveva pi) ra"ione di esistere, se ondo la vedova Denza# >II Lilandt abitava al vi olo del 1rono, un altro dei meravi"liosi vi oli lass), aperti all'aria e al vento, distante non pi) di due ento metri dal vi olo Paradiso dove aveva abitato la nonna di Eu"enio# E"li non sapeva, onse"nando"li quella busta ol proprio indirizzo, quale prezioso riferimento di nostal"ia "li aveva messo nelle mani, per ui prima o poi se lo sarebbe visto di si uro apitare in asa# La asa era "rande, la amera da letto dei "enitori, lo studio del padre, la sua amera, il salotto, la stanza da pranzo, una u ina immensa, la sala d'in"resso, orridoi ampi, riposti"li, una pi ola serra, un "iardino !e "irava lun"o due lati, il tutto in uno stato di pietoso abbandono, !e n'era impossibile la manutenzione e non sapeva !e farsene di tutto questo spazio# Le porte delle stanze sempre aperte, per !$ s ardinate o per !$ i sobbalzi del ve !io pavimento ne impedivano la !iusura, il letto matrimoniale, morti i "enitori, mai rifatto, i materassi arrotolati ontro la spalliera, avvolti in lenzuola in"iallite, las iavano le reti a nudo, niente era stato to ato o quasi usato, "li o""etti, "li utensili, apparivano fossili d'un'era preistori a, nello studio di suo padre, vasi di semenze ormai sterili, arbusti pietrifi ati, libri pre"iati, un Linneo on in isioni del -ette ento, atalo"!i e atalo"!i "li uni su"li altri, erano rimasti al loro posto# Da buon fi"lio d'un padre on parti olare talento professionale, non aveva preso niente da lui, non apiva niente di alberi, di piante, non ne aveva ereditata la passione, per i8 nel suo "iardino res eva quello !e voleva res ere, e la serra, a parte i vetri rotti, serviva da stenditoio per i panni !e una lavandaia veniva a lavare una volta alla settimana# Non esisteva un ordine, un susse"uirsi di ose da fare, durante la sua "iornata, s opriva spesso di non desiderare al un !$, neppure man"iare, man"iava quando "li apitava e se la ne essit& biolo"i a lo ostrin"eva a farlo, se ne s ordava, man"iava di solito per le strade e "li pia evano pi) di o"ni le ornia, quelle fritture !e miserabili madri di fami"lia improvvisatesi uo !e vendevano davanti ai loro bassi# Non aveva !iusa nessuna delle amere n$ limitata l'utilizzazione della asa alla parte !e "li serviva, amava vedersela !e "li si offriva troies amente spalan ata, amava attraversarla, per orrerla, an !e
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se distratto, e erte sere di lu"lio dalle notti trasparenti, se la "irava nudo, a lu i spente 7 ed erano le notti in ui e"li si amava# Casa dei venti durante l'estate, mai abbastanza al riparo e al aldo durante l'inverno# >iveva on po o# + parte la asa, i suoi "li avevano las iato al uni o""etti di valore, in spe ie la madre, ma non erano ommer iabili in tempo di "uerra o non se ne sarebbe mai disfatto se non in aso di ne essit& parti olarissime# Per il resto, dei soldi non avrebbe saputo !e farsene# 3-ai !e sono res iuto da queste parti*5, "li disse Eu"enio entrando# 3C!e sorpresa:5 Il san"ue, rollato ai piedi, aveva las iato Lilandt pi) pallido del solito# Erano passate due settimane dal loro ultimo in ontro e s'era onvinto !e il ra"azzo non avrebbe osato venire# .a al suono del ampanello, !e per la asa era un avvenimento, subito seppe !i fosse# +nd8 ad aprire on l'ansia di trovarsi smentito# + vederselo davanti, inquadrato dalla porta, oi libri di s uola le"ati da una intura di uoio tenuti sottobra io, ebbe quasi una reazione di sofferenza di fronte alla inoppu"nabile ertezza !e la sua vita di sempre ambiava, il i lo del suo vivere alla "iornata si !iudeva# Eu"enio aveva fatto il passo !e non avrebbe dovuto e Lilandt non "li avrebbe onsentito di tornare indietro, ostasse quel !e ostasse# 3-olo ieri !o ritrovato quella busta#5 .entiva, da due settimane si ro"iolava nel tormento della de isione da prendere# 3L'!o ritrovata nel tas !ino della "ia a, non ri ordavo !e m'avessi dato il tuo indirizzo###5 .entiva spudoratamente, ben sapendo !e l'altro non "li avrebbe reduto# E poteva ontinuare tanto Lilandt non di eva una parola# 3=uando ieri l'!o letto, m'9 parso un appuntamento da non man are, !o abitato per undi i anni qui a anto, al vi olo Paradiso# Cai an !e tu un "iardino* Io avevo un "iardino meravi"lioso, almeno per me, meravi"lioso#5 +desso mentiva a met&, rivedere uno dei "iardini asalin"!i simili al suo lo olmava di dol ezza e s'era persuaso a met& d'aver a olto l'appuntamento per questa ra"ione# 3-%, io !o un "iardino5, rispose Lilandt on vo e flebile, !e non riprendeva quota# 3=uesta 9 una bella notizia# Lo speravo# <itornare da queste parti### !e strano#5
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-trano davvero, ritrovarsi on uno, !e restava pur sempre e omunque per lui uno s onos iuto, ma ol quale si 9 respirata la stessa aria, i si 9 nutriti de"li stessi aromi, !e sa !e osa vuol dire da queste parti "iardino, e io9 n$ ampa"na n$ orto, ma la rosa e la lattu"a, il basili o e il "elsomino, e il "li ine e l'a"lio e la menta, il "eranio, la mimosa, la pens$e, lo ster o delle "alline e il "arofano, le fra"ole, il fi o### 3.i fai vedere il tuo "iardino*5 36 inesistente# 6 morto#5 3Lo resus ito io5, si apr% a un sorriso fiero, 3me ne intendo, vedrai###5 +!, quel Ivedrai###I: -i prestava a un fa ile equivo o, povero Lilandt: Eu"enio inve e non dava e essiva importanza a quanto "li s appava di bo a, non aveva piani nella testa, le sue impressioni, le sue reazioni, erano adesso spontanee# 2s irono nel "iardino# 36 "rande, eee!: Il mio era pi olissimo# Per8, !e disastro, nooo: Non si fa os%:5, "irava intorno lo s"uardo, 3per !$ non lo uri*5 3Non i sono portato# Lo las io al vento, i pensa la natura#5 3Guarda que"li iris viola upo5, s'infervor8 Eu"enio, 3sono di bella qualit&, an !e i bian !i, sono belli, bian o latte, non di quel bian o verdolino a quoso### C!e i vuole a o uparsene, li puoi moltipli are, farne un prato intero, sai !e bellezza, non li las iare ai bordi di queste aiuole di erba e, verdi, per8 erba e###5 3-ono ve !i, mio padre li fe e arrivare da Nizza### ontinuano a res ere, mi domando ome#5 3.a### non !ai rose:5, la sorpresa smorz8 l'entusiasmo, 3e si potr& mai !iamare "iardino, un "iardino senza rose*###5 Era pi) a"itato di quanto la disinvoltura !e ostentava desse a intendere# C!e voleva da Lilandt, per !$ aveva desiderato ardentemente di rivederlo da solo* >oleva strin"ersi a lui, aderir"li ol orpo, restare os% abbra iato un tempo immemorabile# Di pi) non rius iva a imma"inare# 3.io padre non !a mai amato le rose, era un botani o pazzo, i fiori se l'inventava, e poi un botani o a asa sua non lo 9, la asa 9 un luo"o di studio, i bei "iardini li inventava per "li altri#5 3Per8 qual osa per questo "iardino biso"na fare, non sai !e fra"ranza !anno "li altri qua intorno, sempli i, senza esteti a, naturali# 6 un pe ato, potrebbe diventare un "iardino bellissimo, questo:5 3-e vuoi o upartene, tieni:5, e "li "ett8 d'impulso le !iavi di asa !e portava in tas a# Eu"enio le prese a volo e rimase oi pu"ni stretti innanzi
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al viso, l&, dove le aveva afferrate# 3-ono tue#5 Eu"enio si avvi in8 per restituir"liele, Lilandt "li ri !iuse la mano sulle !iavi e la tenne stretta# 3Prendile# Io ne !o delle altre#5 3Per !e farne*5, !iese pi ato Eu"enio# 3Per il "iardino, no* Non vuoi piantare le rose, moltipli are "li iris* Non !ai detto IvedraiI* ? sono parole tanto per dire* Io sto sempre fuori asa a dare lezioni### tu vieni a "iardine""iare quando ti pare###5 =uelle !iavi "li s ottavano molto di pi) di quanto Eu"enio volesse far redere !e s ottassero a lui# Con quel "esto aveva spuntato le ali alla sua libert&, "li era venuto, per8, d'impeto, per mettersi subito alla prova, sa""iare il suo animo di fronte all'os ura osa !e sentiva muoversi dentro a ui si d& il nome di amore# +vrebbe resistito* Comunque la de isione era zavorrata da una buona dose di malafede4 in qualunque momento avrebbe potuto riprendersele, quelle !iavi, fi"urarsi i pretesti !e "li avrebbe offerto il ra"azzo# 3### il "iardino 9 tuo#5 3<itrovare il mio "iardino, in fondo non l'imma"inavo#5 31e lo re"alo, va bene*5 3Pe ato !e non possa portarmelo via#5 Lilandt blo 8 la sua impertinenza on lo s"uardo# <ientrarono, Eu"enio lo se"uiva# Lilandt "li si rivolse per invitarlo on affabile "esto della mano a passare nello studio, e"li prose"u% quei due tre passi an ora !e li distanziavano e si appo""i8 on la testa al suo petto# Non ebbe l'impulso di abbra iarlo, "li bastava ri onos ere il battito di quel uore# Le bra ia di Lilandt os illarono in erte, "li si avvolsero alla vita on deli atezza, allentate# 3Dobbiamo farlo*5, mormor8 Eu"enio# 3Dobbiamo proprio farlo*5, insist$ Eu"enio# Lilandt non rispondeva# 3-apendolo di fare*5 3Per !$ no*5 3Non vo"lio#5 3Per !$*5 3Non 9 la stessa osa#5 3E !e vuoi fare*5 3Niente# <estare os%, on te#5
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2na risposta, un atte""iamento, pi) on reti, non avrebbero fatto naufra"are Lilandt in un mare di soavit& ome questa inno enza, !e si espresse in termini an ora pi) espli iti4 3Il primo ba io della mia vita l'!o dato a te# La prima bo a !e !o ba iata 9 la tua# 6 stato tutto os% misterioso# Io non !o mai fatto l'amore# Non !o posseduto nessun orpo# 6 diffi ile, sai### tu non eri nei miei so"ni, io non so per !$ sto qui### diffi ile spie"arselo, diffi ile#5 Il loro sesso rimaneva a u iato, aldo, senza rivelare la sua insidiosa presenza, osa !e onfort8 Eu"enio e stup% Lilandt4 un desiderio !e non era desiderio, privo di dolorosa attesa, di fo"a sferzante, soltanto una serenit& !e non aveva mai provata in una situazione analo"a# 3Come !ai fatto a ri onos ermi*5 3I tuoi o !i# -ono due impronte di"itali, una arta d'identit& impossibile da falsifi are# @asta uno s"uardo, arpito tra mille# 1i avrei ri onos iuto in qualsiasi parte del mondo ti avessi in ontrato#5 3-i sta bene qui da te#5 <itrasse la fa ia dal suo petto# Passarono nello studio# 3Com'9 strana la tua asa# @ella#5 Il "iardino, da questo lato, infoltito e reso selva""io dall'in uria, bussava ai vetri dei bal oni !iusi sui quali premeva, e que"li armadi, quelle ba !e !e, i mille libri, sembravano prede a"o"nate di quei rami sinuosi !e un "iorno li avrebbero soffo ati ol loro abbra io, stritolati nelle loro spire# 3D'estate, oi bal oni aperti, !ai le piante in asa#5 3-i allun"ano sul soffitto, i rami, s'infoltis ono, d'autunno, se non li ta"lio, non ri !iudo i bal oni# =uesto studio assomi"lia a mio padre o"ni "iorno di pi)# .io padre 9 morto punto da una pianta velenosa# Nel @orneo# -i 9 vendi ata dei suoi esperimenti, la natura, pi) !e la pianta# Non !a fatto ritorno, alla asa, alla itt&, amate# .ia madre 9 morta qual !e anno dopo# 6 sepolta a Napoli# Lui non si sa#5 -tavano, e"li seduto sul bra iuolo d'una poltrona, l'altro appo""iato ai vetri, ontro il "iardino# 3.i !anno amato !e di pi) non avrebbero potuto5, prose"u% Lilandt, 3mi !anno fatto fare tutto quello !e volevo, io9 niente, non !anno apito di me niente, se ne sono andati onvinti di las iare sulla terra un pi olo iddio#5 -orrise# 3E i tuoi*5 3.orti5, e lo disse on tanta freddezza e dista o, !e Lilandt non !iese altro, so""iunse, 3siamo due orfanelli5, ome a trovare una ra"ione
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s !erzosa al loro in ontro# Lo "uardava sta"liarsi nella lu e verdastra delle piante e "li parve !e lo studio fosse ris aldato dalla sua presenza, avrebbe voluto !e non si movesse pi) da dove si trovava, non voleva altro# Era questo l'amore* La man anza di desiderio* Il sapere aspettare o il dovere aspettare e le torture !e ne sarebbero derivate* C!e osa sarebbe su esso* =uando mai aveva inse"uito le attese* Il rapporto lo on epiva bru iante# 2n naufra"io nella bona ia 9 inimma"inabile per !i se ne intenda di mare, piuttosto una lun"a, lenta morte d'inedia, senza ibo, senza dissetarsi, tra "iri lar"!i di pes e ani in attesa### 3Devo andar via, !o molto da studiare#5 3+n !'io, !o due lezioni da dare# 2s iamo insieme#5 3No#5 La risposta fu re isa# Gli porse le !iavi per restituir"liele# 3Piuttosto buttale, io non le riprendo#5 La repli a fu altrettanto re isa# -i las iarono# +vrebbe voluto !ieder"li quando si sarebbero rivisti, ma prefer% di no, si ome l'altro non ne fe e enno# <imase in asa a riflettere sui peri oli delle passioni !e onos eva attraverso i libri non erto per esperienza personale, non era vero !e quel pomeri""io doveva us ire per re arsi da due allievi, lo aveva detto per restar"li an ora un po' a anto, e a ripensar i adesso, non si pia que# (orse, la non a ettazione del IfattoI da parte di Eu"enio lo avrebbe aiutato, per8 "li aveva messo in mano le !iavi, o""etto, !e "li appariva di troppa premeditata tentazione4 sarebbe stato Eu"enio abbastanza forte da ri"ettarla, in modo da aiutare entrambi* Non si rimproverava abbastanza d'aver"liele date, an !e se Eu"enio avrebbe potuto sempre ritornare, !iavi o non !iavi, e ad allontanare il upo dissolversi in ui s'era immerso, de ise di us ire alla a ia di un diversivo, di un'orribile osa qualunque atta a distrarlo, l&, tra le ma erie dove, o ulto, fioriva il mer ato della pelle per sopravvivere a buon prezzo, e dove, soprattutto, i napoletani, per istinto pa"ano, si abbandonavano a rituali os eni, per esor izzare la morte, on a ompa"namento di rosari di parole impudi !e e opiose aspersioni di seme di vita, l'uni o liquido sa rale apa e di a e arla, la morte, di metterla in fu"a, e prima di tutto, dai loro uori# .a, vuoi il aso, vuoi la se"reta man anza di volont&, la sortita si risolse in un niente di fatto# E"li si era onse"nato nelle mani di Eu"enio, per !$ nei "iorni su essivi non us % di asa se non per rapide esi"enze e saltava le lezioni restando in attesa !e e"li ritornasse da un momento all'altro# Eu"enio aveva buttato le !iavi# Il mattino dopo, in un espu"lio, dietro
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il muri iuolo della svolta di Posillipo !e pre edeva l'in"resso del li eo# In lasse, uno di quei "iorni, si sottopose a un rapido test !e redette utile a s$# +pprofitt8 del fatto !e 1errM non aveva a ennato all'iter delle sue lezioni di tedes o, per por"li le domande sulle quali basava la sua in !iesta personale# 3E il professore*5 3Come*5, !iese 1errM !e non apiva di quale professore parlasse# 3Il professore di tedes o# Continui le lezioni*5 3Le ontinuerei, se venisse, !iss& !e "li su ede### redo !e smetter8, tanto### ma non posso offendere mia madre, mio padre 9 appena morto, me"lio las iar orrere un po' di tempo#5 1utto questo non lo interessava, la sua in !iesta aveva un altro s opo# -i avvi in8 a domande pi) pertinenti4 3Pe ato# (ossero tutti i professori os%###5 3Cos% ome*5 3Diverso dai nostri, no* Giovane, simpati o imma"ino###5 3Per niente#5 3Non 9 il solito professore, ammetterai### al imitero, lo avresti detto un nostro ami o### un "iovane sportivo###5, stava per dire IbelloI, si trattenne# 3-%, bello###5, lo a""iunse 1errM, nemmeno la parola "liela avesse trasmessa Eu"enio, ma senza ari arla d'importanza, 3###pu8 darsi### servir& a lui, per le donne### per noi, un professore resta un professore, in lui non vediamo !e il detestabile inse"nante### se 9, s%, fisi amente pi) apprezzabile de"li altri, a noi !e e ne viene*5 Dunque, per 1errM, suo oetaneo, ra"azzo tra i ra"azzi, ome an !'e"li era ra"azzo tra i ra"azzi, Lilandt non aveva spi o al uno, non aveva o upato al un posto di privile"io nella sua mente, non offriva al un pia ere a star"li vi ino, nessun entusiasmo, non possedeva quell'attrazione irresistibile alla quale e"li non rius iva a sottrarsi, non provo ava al un turbamento da las iarlo perplesso: C!e voleva dire* C!e e"li, Eu"enio, era fatto male* C!e aveva una sensibilit& distorta* - io !ezze: E"li amava .arinella# Lilandt aveva de iso di smetterla on questo starsene sequestrato in asa, quasi una lausura, un modo !e non "li apparteneva di abbordare i fatti, si stava quindi vestendo per re arsi da 1errM, !e to ava a lui quel pomeri""io, quando suonarono alla porta tre, quattro volte, a pre ipizio# Il pensiero, istantaneo, vol8 a Eu"enio, ma il modo frettoloso e s"arbato di
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farsi annun iare non "li assomi"liava, e poi, aveva le !iavi# .ezzo spo"liato ome si trovava, Lilandt attravers8 la asa mentre ontinuavano a suonare senza rispetto e si affrett8 ad aprire# Inve e e olo l&, era proprio Eu"enio# +veva un'aria tesa, attiva, "li o !i bassi !e non "uardavano in fa ia# Non un enno, non una parola di saluto# 31u vuoi per forza fare l'amore on me*5 La domanda suonava mina iosa, !e osa nas ondesse non si apiva# -tette a fissarlo, il padrone di asa, irri"idito da quell'antipati o irrompere4 strano, non provava emozione al una a rivederselo innanzi, piuttosto, per !$ no, un senso di rabbia# 3E le !iavi*5 3Le !o buttate# <ispondi inve e di !iedere:5 Il tono arro"ante a u% la s"radevolezza della visita# 3E tu, no*5, lo a""red% Lilandt# Il ra"azzo intanto si inoltrava nelle stanze# 3(orse### -olo !e io non vo"lio volerlo fare#5 3+llora per !$ vieni*5, "li !iese alterato Lilandt mentre lo se"uiva# 3Per farmela passare, la vo"lia# Prima o poi, ti omporterai in modo da farmi un tale s !ifo, !e sar& finita#5 31i servo a questo* -ono l'antidoto, dunque*5 3La medi ina omeopati a, s%5, rispose sprezzante Eu"enio# 3E tu redi !e io mi fa ia usare da te* .a ti spa o prima io la fa ia###5, non fin% la frase !e Eu"enio, sde"nato, ritorn8 rapido sui suoi passi, riapr% la porta per us ire e la sbatt$ ontro l'imbotto del muro# Lilandt fe e in tempo a ra""iun"erlo fuori della so"lia, lo a""uant8 on bra ia, in questa ir ostanza, potenti, !e lo stritolavano, tanto !e Eu"enio emise un "emito di dolore, e lo tras in8 di peso, in orsa attraverso la asa, sino alla sua amera dove lo "ett8 sul letto4 3L&, fermo, non ti muovere, te lo do io l'antidoto#5 L'odio !e Eu"enio sprizzava dai pori era pi) pesante del suo silenzio# Non rius iva a emettere un suono, si sentiva impotente, solo il respiro dava un a ento sensibile al suo stato d'animo# Lilandt, on furia, si liberava di quel po' di vestiti !e aveva indosso senza mai to"lier"li lo s"uardo da"li o !i, a tenerlo, a ontrollarne il minimo a enno di fu"a# Non s !erzava, anzi se ondo Eu"enio, era in uno stato tale da renderlo apa e di tutto# -trappatosi dal orpo o"ni osa, an !e le alze, nudo, Eu"enio temette !e stesse per violentarlo, inve e si appress8 all'altezza della sua testa sino a sovrastarlo, e ontinu8 a fronte !ina a s rutarlo ne"li o !i quasi li
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volesse aspirare, su !iarseli# -embrava meditare su quali strazi pro urar"li# .a que"li o !i azzurri non imentavano la strava"anza di quello s"uardo, "uardavano lontano, nel profondo, la propria disperazione# Lilandt se ne rese onto o la osa in qual !e modo "li arriv8, non avrebbe saputo spie"arlo, erto fu un'illuminazione# +bba"liante# Cap%, per la prima volta, !e quel ra"azzo era disperato di amarlo, e stava ombattendo la sua le"ittima batta"lia# Ne rimase stordito# In quello stesso momento si arrese, e lo am8 senza riserve# Non fe e trapelare niente ma, l'emozione del uore, la vulnerabilit& dei sensi, lo mettevano intanto alla mer $ di Eu"enio !e ontinuava a odiarlo, inutilmente, e quell'odio, !e Lilandt ri onobbe essere la parte roves iata dell'amore, sort% il suo effetto# Come se fosse un nutrimento terrestre primario, quell'odio, si trasfuse nelle sue vene !e s'intur"idirono profilandosi sulla pelle nel loro olore azzurrino quel tanto appena da delineare, dalle bra ia ai piedi, il suo orpo nudo se ondo il dise"no affas inante, virilmente omposto, !e "li apparteneva, i mus oli, sostenuti dal velo e s orrere del san"ue, presero posizione, vuoi nei punti di forza vuoi nella dol ezza del rilassamento nei punti teneri, e 'era una lu e, !e affiorava dalla pelle, s a iava l'opa it& dell'ira !e l'aveva in"ri"ita e la restituiva alla ma"ia della arna"ione naturale, quell'avorio patinato di sole, quanto un'epidermide po o reattiva all'abbronzatura rius iva a trattenere# Il viso, distese le pie"!e della rabbia, non si mostrava sereno ma devastato dal sentimento, un'espressione nuova !e fati ava a trovare sede su quei lineamenti de isi# La metamorfosi, !'era un tras olorare di tinte verso il !iaro, un mutarsi appena per ettibile di volumi, non sfu""% a Eu"enio, !e, ri a iato tra le quinte il sipario dell'odio, las i8 lo s"uardo libero di appo""iarsi su quel orpo !e ora ravvisava onformemente all'a uto profilo !e i suoi interni transistor "li avevano trasmesso# -tim8 di averlo "i& posseduto, quel orpo, o !e esso avesse posseduto il suo, e stim8 !e la ausa di quanto a adeva, onsistesse nel fatto !e tutto era su esso e !e, irrimediabilmente, i la i dei sensi, una volta strettisi, ri !iedevano una lotta impari a strapparli# Il lume dei suoi o !i ambi8 di densit&, stris iando sull'ar !itettura armoni a di quelle membra de"ne di un alto s alpello, vi si alternarono dentro nuvole velo i e ampie s !iarite, fino a svaporarsi in una trasparenza !e fu intollerabile per Lilandt# =uesti, insofferente, si s ost8 da lui per andarsi ad appo""iare alla parete in fondo al letto, sempre tenendo"li lo s"uardo nello s"uardo, !e era diventato un'uni a lama#
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<iverso sul letto, Eu"enio lo possedeva on le armi di un ipnotizzatore# Lento, sotto quella penetrazione fosfores ente, il flusso dei sensi prese a montare, sotto la fissit& di quell'imma"ine, il orpo di Lilandt si ari ava di ener"ia vitale, le linee or"o"liose del suo emblema virile si mossero prendendo forma, esso si tese e on uno s atto, a ui se"uirono sussulti !e lo rendevano de"no di potersi vantare di una volont& fisi a indipendente, ra""iunse l'api e del suo dise"no a""ressivo, e se ne stette4 vibrante di desiderio# 2na stilla lu ente ne adornava la pi ola bo a# Eu"enio seppe di avere Lilandt in pu"no# 1rionf8# 3>oltati ontro il muro#5 La lama uni a dei loro s"uardi non mostr8 di infran"ersi# 31i !o detto, voltati ontro il muro#5 Era un ordine# Parve a Lilandt di aver sempre desiderato di ri evere un ordine al quale non potesse tras"redire# Ese"u%, sofferente di abbandonare quello s"uardo !e lo aveva sostenuto finora# 3(atti da solo# Pensandomi# Cos% va bene# -e ti rivolti, sparir8, e davvero non mi vedrai pi)#5 +ppo""i8 la fronte ontro il muro, Lilandt, e rimase# Eu"enio lo sorve"liava, e non poteva impedire al suo s"uardo d'indu"iare sulla s !iena di lui, fal ata, !e s'in urvava profonda per svettare nelle nati !e, forti e ontenute, ai ui lati la arne si ontraeva per dar luo"o a due fosse appena s avate !e le ombre""iavano, a rifinire il sublime, lu enti di pelle !iara, on quella pennellata del pelo appena pi) s uro del biondo !e andava a infoltirsi ma a perdersi allo s"uardo tra le os e divari ate# E qui, qual osa in merito a .arinella alla "innasti a, "li pass8 lieve nelle pie"!e della mente# 3(atti: Per !$ non ti fai*5, !e vo e s"radevole: 3Non vuoi fare l'amore on me* E o, questo 9 l'uni o modo#5 Lilandt se lo prese nella destra, e in omin i8# L'eterno deserto# Eu"enio si spinse "i) in fondo al letto per ontemplare me"lio la mano, !e avrebbe voluto riempire d'amore, muoversi desolata fra quelle os e# -e questo doveva essere l'obolo per entrare nel tempio dell'amore, una volta !e aveva de iso di amarlo, se tutto !a un prezzo, Lilandt, attraverso i me anismi del pia ere solitario al quale era avvezzo a so""ia ere e dal quale sapeva estrarre i pi) estenuanti abbandoni, si protese a possedere in un delirio di solitudine l'amato Eu"enio, a fare di quel prezzo un motivo di ri er a an !e per il futuro, e di quella presenza !e aveva alle spalle, una
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sottile e perversa estasi di "odimento nel privarsene# Port8 la mente a os urarsi un po' alla volta, la immerse nel buio delle sue "rotte marine, tra la fra"ranza indefinita dei "ran !i sfu""enti, dei timidi pa"uri allo sbara"lio della loro forma instabile, delle fra"ili ra"natele rosee di "amberetti s !erzosi, del soffio delle patelle !e alimentano immobili la loro esistenza, s'infil8 nella sabbia tra on !i"lie e telline in subbu"lio a spaventare nidiate di latterini e i inielli !e res ono tranquilli alla vita del silenzio, e riemerse nella latrinosa platea, alla"ata dal mare, tra le "ambe di Eu"enio disteso in mezzo alle poltrone roves iate, ad appo""iare la "uan ia sul morbido volume !e onteneva il pieno dell'amore# Le bra ia si levarono a volare, ome allora, ma ri addero on le mani su quei preziosi bottoni !e ustodivano il se"reto# (ren8 le dita a"ili per protrarre la "ioia della s operta, e poi !e l'ebbe liberata e messa a nudo, quella "iovane forma, nel mare ondulato !e la ullava ora ada"iandola su una os ia ora er"endola quale fiore marino, la ferm8 ol ontatto delle sue labbra, se ne riemp% il avo della bo a, dove la las i8 res ere per assi urarla !e quello era un sito ad essa destinato, e la forma marina, rinvi"orita, sottraendosi al moto delle orrenti, assunse il suo or"o"lioso slan io mas !ile, prese a debordare, quasi a sfu""ir"li, mentre e"li la tratteneva per le rotonde appendi i appena aureolate di fres o mus !io, e si sovvenne !e tutto questo era un dono privile"iato, intatto da immonde mani estranee, e il suo "odimento, aizzato dal pensiero, attinse i limiti sopportabili dello strazio# Gli "iunse alle spalle un suono, un pianto, ed era una vo e, un timbro s onos iuto# 3>8ltati5, suppli ava, e a lui, os% lontano om'era, il suono, !e "li arrivava ovattato, ripeteva4 3Per favore, v8ltati5# Nelle lontane, in andes enti lande ai onfini dell'or"asmo, dove si trovava, quell'implorazione lo ra""iunse, e rius % a farlo voltare senza !e e"li lo de idesse# Intravide, attraverso le nebbie de"li o !i, la forma di Eu"enio# .eravi"liosamente a eso, nel dis into dei suoi abiti sla iati, sbra ato sul letto, Eu"enio si fa eva da solo, e lo a""rediva on due lame d'azzurro, strette fra le palpebre so !iuse4 3Guardami, ti pre"o, "uardami5# Le pupille "li si fo alizzarono, "li s"uardi si to arono, il suo dis ese su quella presenza nuova, vera e non pi) so"nata, !e si er"eva on altrettanto or"o"lio "iovanile, e Eu"enio lambito dal alore di quel ontatto !e proprio aveva proibito, emise un "rido lun"o quanto il "etto denso !e si librava nell'aria, alla vista del quale Lilandt s iolse il suo "rovi"lio di
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sofferenza in un mare di dol ezza# La liberazione fu eterna# Grati, l'uno all'altro, di essersi ritrovati in quel momento, non si dissero niente, si osservarono on omprensione, ma sentirono di dover ta ere# Lilandt, on un tonfo, si allun"8 disteso di traverso in fondo al letto, e nessuno dei due mostr8 di er are un ontatto# Pi) tardi, quando Eu"enio si rimise in ordine, senza fretta, on muso imbron iato, per andarsene, Lilandt non lo a ompa"n8 alla porta# N$ Eu"enio volse il apo a "uardarsi indietro# +rrabbiandosi di non trovarle, s opriva a se stesso la malafede on ui le aveva "ettate, e s%, per !$ s'era impresso bene in mente il posto e il espu"lio, e ora dov'erano finite, !i aveva potuto prenderle* -i uro di non sba"liarsi, "li metteva an ora pi) stizza il ri onos ere quanto fossero doppi, insin eri, e sempre ambi"ui, per riserva, "li atti !e andava ompiendo in questo periodo# Per !$ er ava ad o"ni osto le !iavi* Da Lilandt i poteva tornare sempre !e volesse, bastava suonare alla porta# No, ora Eu"enio ne ambiva il possesso, non per Lilandt, per s$, erano sue, e "li pareva, on queste, di poter ontrollare la serratura della asa dove viveva l'ambito s !iavo# Il espu"lio, era stato solo un nas ondi"lio, inutile ne"arselo, e !i era venuto a rovistare nel suo se"reto* .a nessuno, il vento, l'aria !e muove o"ni osa: - aval 8 il muri iuolo, dis ese tenendosi ai pi !i della ro ia !e pro edeva a balzi dall'alto verso il mare# -e il vento, se un animale, le avessero fatte rotolare dai rametti dove s'erano impi"liate, non dovevano essere adute lontano# Po""i8 i piedi su un breve terrapieno sul quale "li fu possibile sostare# La s !iuma del mare, la""i), evidenziava l'altezza del promontorio e "li dava le verti"ini# (e e in modo di non "uardarla# <ovist8 in "iro, on mani e o !i, "li spini lo "raffiarono ma non inta arono la sua testarda""ine# <imase in parete, potremmo dire os%, un pomeri""io intero dopo la s uola# Con l'os urit& !e avanzava, un timido lampione, al di l& del muri iuolo, tinse di lu e pi) !iara quelle zolle nere# =ual osa brill8 tra un mu !io di sterpi# Il bombardamento notturno, !e si era andato stabilizzando in queste ultime settimane alle ventitr$ e trenta, fu di breve durata, dopo quaranta minuti, le sirene "i& suonavano il essato allarme# 1utti andarono o ritornarono a letto, si fa per dire, !e, in una baraonda di vita dove non si
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dormiva per non trovarsi troppo tardi sve"liati e si restava sve"li per !$ non si rius iva a dormire una volta passato il peri olo, il sonno era fu""ito da"li o !i dei napoletani e per una buona oretta dopo il rientro a asa, nelle fami"lie si perdeva tempo in u ina a far mar iare la ma !inetta del attivo intru"lio di orzo, e i, e po !i preziosi & ini di aff9, !e surro"ava la bevanda nazionale per una terapia buona a o"ni biso"na, star sve"li, addormentarsi, pur"arsi, ontro il mal di testa, il mal di stoma o, lo s !ifo !'era diventata l'esistenza, la ne essit& di un minimo di buonumore# Eu"enio prese libri e quaderni per le lezioni del "iorno se"uente, e us %# .ai si sentiva os% feli e ome in questi asi# Essere solo, padrone delle sue de isioni, non dover rendere onto di quello !e, all'improvviso, non premeditato, "li saltasse in testa di fare, non dover dis uterne o liti"are on !i lo ontrollasse, lo metteva in alle"ria# =uesto biso"no di libert& anar !i a, a rifletter i, lo attribuiva alla lun"a pri"ione della sua infanzia e prima "iovinezza sotto l'ombra "elosa della "ran madre# Certo, non si ri onos eva pi) in quel bambino s !ivo e quasi appaurato di us ire e di in ontrarsi oi suoi oetanei, in quel timido essere, !iuso in una malin oni a serenit&, !e era stato# @enedisse la "uerra, i bombardamenti, la fu"a dei napoletani, !e se lo potevano permettere, verso la ampa"na# +veva appena fatto in tempo ad asper"ere la itt& on le stille della sua a qua santa, !e fu subito esaudito# 2n boato, !e si materializz8 in una nevi ata di vetri !e s !izzavano dai mille e mille bal oni di Napoli, annun i8 il salto in aria d'una nave, nel porto, ari a di esplosivi# Per un se"nale onvenuto, e !iss& se non fosse vero, il rombo upo di una nuova ondata di bombardieri, omplet8 il quadro sonoro# ?"ni possibile tenuta di de ibels s'infranse# -i a""iunse in ritardo, il repitio ridi olo, ma frastornante, della ontraerea# In fine, sibili e tuoni di bombe, !e adevano da o"ni parte# I6 stupefa ente, !e non i ritroviamo la mattina, tutti, tutti noi napoletani, in un meravi"lioso Eden di artapesta, ome e l'!anno rappresentatoI, si andava domandando Lilandt# IDopo una notte ome questa, nell'aurora tinta di rosa, quanti napoletani siamo, i dovremmo ritrovare insieme a quelli di altre razze !e i stanno pre edendo, tutti, alle"ri, pieni di "i"li tra le mani, io ma"ari on i miei iris violaneri !e pia iono tanto a Eu"enio, a passare da un paradiso all'altro, quello dei ne"ri, dei napoletani, dei tedes !i, filippini, "iapponesi### inve e no, i ritroviamo tutti, tutti quanti siamo, un po' meno di prima, un meno !e neppure si nota, an ora tanti, un'altra volta esposti alla perenne attesa del
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"io o della vita e della morte# +llora per !$ non "odere, ridere, vivere s"uazzando nella bella alda merda in ui i troviamo, se e l'abbiamo nel san"ue il "odere, il ridere, il vivere*I -tava fuori il bal one, s'era tolto dal letto, infilata una "ia a sul orpo nudo# +veva preso il bino olo, ve !io romanti o arnese di suo padre, !e amava, on quello, "odersi le entrate e le us ite dei transatlanti i nell'ar o del porto, a de ifrarne bandiera battente e nome# -e"uiva erte olate di fiamme !e, ravvi inate on la lente, rotolavano "i"antes !e travol"endo abitazioni e ose, pareva lava del sonna !ioso >esuvio, e la parola >esuvio attrasse la parola Pompei, os% !e roves iando il bino olo ad allontanare l'imma"ine, a impi olirla, fatalmente quell'orrore si s ompose in una maldestra sequenza "irata in uno s enario di sma ati modellini di un brutto film su"li ultimi "iorni di Pompei# Gli venne da ridere# -ta 8 il bino olo da"li o !i, e nel muovere la testa, si a orse di Eu"enio fermo in silenzio alle sue spalle# Ebbe un soprassalto# 3-ono venuto a dormire on te#5 1rafelato, sembrava un persona""io ma"i o us ito da un pantano# I apelli lu i anti di pezzetti di vetro, il viso bian o di polvere !e le dita spor !e avevano ri"ato per liberare "li o !i, "li abiti infan"ati, una mani a della "ia a squar iata, e la ami ia rotta !e ne fuorius iva metteva in mostra al uni "raffi sulla pelle, vividi di san"ue# 3L'!o detto !e sei pazzo#5 3Non sai !e os'9, per arrivare quass): 1utto blo ato, rolli da per tutto, !o orso sotto una pio""ia di vetri, !o dovuto s alare delle ma erie, m'9 as ata an !e tanta a qua addosso, non so da dove adeva### fammi lavare#5 C!iusero il bal one, Napoli poteva arrostire tra le sue alle"re fiamme, an ora una volta si allontanava in un so"no# 3Come sei entrato*5 3Con le !iavi#5 3Non le avevi buttate*5 -i lavava il viso e non poteva rispondere ol sapone !e "li olava in bo a, s osse il apo# .entre si as iu"ava, spie"84 3Nas oste#5 3Guarda ome ti sei on iato5, disse Lilandt per reprimere, e non sapeva in qual modo, per amuffare, la tenerezza !e lo invadeva# Lo stava aiutando a to"liersi quella fantasma"oria di s !e""e luminose dai apelli#
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3E tu* Col bino olo, ome alle orse### solo !e l'abbi"liamento### !e ver"o"na5, lo squadrava, la "ia a las iava s operto quello !e avrebbe dovuto oprire, il bino olo a tra olla### buffo# Eu"enio !e finora s'era spo"liato soltanto della "ia a e della ami ia, tolse via s arpe, alze, e rimase in pantaloni, i apelli ba"nati, lis i, tirati indietro, il viso arrossato dallo strofinio violento# -ervendosi dello spe !io sul lavabo, Lilandt lo osservava, a tratti, per paura d'in rinare la spontanea onfidenza di rapporto !e Eu"enio esibiva# Provava, dovette ammetterlo, un erto fastidio4 quel senso di intatto, di non an ora usato, !e rivestiva quella sma"liante "iovinezza, lo fa eva sentire pi) ve !io, no, si orresse, pi) adulto, !e undi i anni di differenza alla loro et& erano niente# .a s%, si ripetette nella testa, siamo due ra"azzi, solo !e lui 9 meno maturo di me# E questo era an ora da verifi are# <i"uardandolo nello spe !io, on luse il suo pensiero in un empito di euforia4 siamo due "iovanotti !e si amano# 6 stupendo# 3Non !ai avuto paura*5 3No#5 3+ttraversare un tale ata lisma### sei un in os iente#5 3Lo sono, per ben altre ra"ioni#5 Lilandt temette la svolta a ui poteva portare la frase e si attenne al suo ar"omento4 3+n !'io redevo di non poterla provare la paura, fi"urati, mi di evo, e poi !ai visto*###5 3.a la tua, non fu paura# 6 stato il mezzo ol quale il destino !a permesso d'in ontrar i#5 E rise# Lilandt l'avrebbe ba iato, si trattenne per non rompere un fra"ile equilibrio### C!e illusione di notte era questa notte* 3-enti5, disse Eu"enio, 3mi prometti !e restiamo abbra iati e basta*5 Come non prometter"lielo, e prima !e rispondesse, Eu"enio prose"u%4 3Io non !o mai dormito on nessuno# Dev'essere bellissimo#5 31e lo prometto5, e om'era fa ile tenere la promessa ora !e Eu"enio "li aveva portato a "alla un suo latente maso !ismo e "lielo aveva fatto assaporare: L'ordine da non tras"redire, !e "li veniva imposto di nuovo, sarebbe stato il tappeto di bra i sul quale stendersi a "ustare il vizio s operto# 3Per !$ tanta paura*5, "li !iese, 3e ola la tua paura, tu !e di i di non averne:5 3+ ias uno la sua paura5, rispose Eu"enio, on l'evidente s opo di non
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addentrarsi nel dis orso# -tavano in amera da letto, Lilandt si tolse il bino olo dal ollo, la "ia a, si mise nel letto# 3>ieni5, lo invit8, batteva la mano sulla operta, 3vieni#5 3Dormi os%*5 3Co sempre dormito nudo#5 Eu"enio fe e il "iro dal lato opposto, s"an i8 la intura, s"us i8 dai pantaloni in mutandine# 3Io, sempre on qual osa addosso#5 .entre Eu"enio s'infilava sotto la operta, Lilandt "li disse4 3Da !e !o i sensi, io, la mia vita, l'!o passata a fare l'amore, per8 nel mio letto non i !a dormito nessuno# Il primo sei tu# Con me#5 Eu"enio s'irradi84 36 an ora pi) bello5, lo strinse alto nella vita e appo""i8 la sua "uan ia sul suo uore, on un sospiro !e di !iarava senza riserve il suo sentimento per una pa e ritrovata# +l quale sentimento, ome a un attra o dello stesso porto, approdava l'anima stan a, an !e se "iovane, del solitario Lilandt# Dopo un lun"!issimo silenzio pieno di momenti del uore e attimi della arne, inesprimibili, Lilandt !iese, on vo e attenuata4 3Per !$*5 E quel Iper !$I si perdette nel silenzio di una risposta !e non si poteva dare# Eu"enio lo strinse an ora di pi), on le""eri moti delle mani aste, e del apo !e si assestava me"lio sul petto# Con l'altro bra io, libero, Lilandt ra""iunse i suoi apelli e prese a arezzar"lieli# Poi la mano si ferm8# Eu"enio sentendosi os% protetto, premuto sul uore di lui da quella mano !e non avrebbe pi) voluto !e restasse deserta 7 e ome fare* 7 "li o !i !e non vedevano altro !e il per orso della pelle di lui a perdersi ai onfini del orpo, parl8, e l'altro rispose, ma non parlavano, mormoravano# 3Io amo una ra"azza#5 3E non l'!ai ba iata:5 3C!e ne sai*5 3Cai detto !e il primo ba io l'!ai dato a me#5 36 vero#5 3Per !$ non a lei*5 3Lei non sa !e l'amo#5 3+!, bene:5 3C!e importa, io, mi sono impe"nato on lei, questo 9 importante#5 3>uoi dire !e !ai "i& impe"nato il tuo uore*5
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3(orse# Non so# L'!o dedi ato a lei#5 3>uoi onservarlo per lei*5 3-%#5 3E questo ti impedis e altro*5 3###forse#5 Il dis orso, dol issimo, turbava Lilandt# La forza del andore, s"omenta# 31u mi stai rubando5, riprese dopo un po' Eu"enio# 3La ra"azza*5, s !erz8 Lilandt# 3>olevo dire, !e stai rubando me alla ra"azza#5 3-e lei non ne sa niente, a !i ti rubo*5 31u mi tieni o upato il ervello### tu mi s on erti### lei, non ries o a vederla### in questi "iorni non l'!o in ontrata neppure per aso### forse sono io !e non la er o, non so###5 36 olpa tua, probabilmente#5 3Gi&, mia### 6 tua#5 Lilandt er ava di orientarsi, di erto aveva "uada"nato dei punti nel uore del ra"azzo e non voleva approfittarne, per !$ l'amava, e mai quanto stasera# 3Non ti preo upare#5 3-ono a"itatissimo5, Eu"enio vibrava# 3Non devi esserlo# Io ti aiuter8#5 3Come*5 3+ apire# Non a"itarti# Cambiamo dis orso#5 E Eu"enio disse un pi olo s%, pieno di sollievo# -i mosse tutto prendendo onfidenza ol orpo di Lilandt, ma sempre on ir ospezione4 36 bellissimo, la notte, a letto insieme, i si pu8 addormentare parlando###5# 2n ba"liore inatteso illumin8 il "iardino e di riflesso la amera, proveniva da lontano, a ui non se"u% al un boato4 una vampata, dovuta a una massa di liquido infiammabile !e si immetteva in un'altra in andes ente# 3Io ti amo5, disse Lilandt, 3ed 9 la prima volta !e amo#5 Eu"enio si sent% perduto# 1a que# Lilandt si era inve e finalmente liberato e ora desiderava soltanto addormentarsi# .ise in moto il ervello per trovare un rifu"io aldo, lontano da"li stimoli del sesso, nel quale assopirsi tranquillo# Napoli prima della "uerra 9 an ora una Napoli otto entes a, assomi"lia a quella delle anzoni, si fanno an ora le ose !e si fa evano nelle anzoni,
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il tarallo ammorbidito nell'a qua di mare limpida, le passe""iate notturne in bar a, antando# E vede sua madre !e non sa antare, e suo padre pe""io di lei, !e antano a fare i napoletani on lui !e li !a portati per mare, e rema, nella notte alda di lu"lio, in mezzo ad altre bar !e di napoletani !e filano anzoni d'amore, e si va da .er"ellina a -anta Lu ia e si torna, su strette bar !e d'affitto, e non i sono motori, e le fa e dei due "enitori sono luminose pi) della luna !e non '9, e ridono alle smorfie dis"ustate on le quali il fi"lio ommenta le loro stonature, e si "odono ne"li o !i il loro fi"lio bellissimo !e li !a portati a s ambiare parole s !erzose tra bar !e e bar !e di napoletani di notte !e sono feli i di essere napoletani di notte, e li sa apostrofare in un napoletano vol"arissimo !e loro non apis ono, e rema on vi"orose bra ia nude, palesandosi os% on reto frutto del loro amore, e poi suo padre !e rovina o"ni osa mettendosi a straziare !ine leine Nac"tmusi#, e ri eve una bordata di fis !i dalle altre bar !e in "ita per !$ non si ammette !e sul mare di Napoli non si anti di Napoli# Eu"enio rimase sorpreso a trovarselo addormentato tra le bra ia, ne fu deluso, avrebbe passato la notte in bian o a parlare on lui, an !e a ta ere, ma sapendolo sve"lio# E"li non poteva omprendere a quale stan !ezza pu8 portare una ompletezza d'amore, e"li non imma"inava !e Lilandt dormisse, sopraffatto dall'amore# 6 possibile, si andava !iedendo, !e si trova on me, qui, nel suo letto, e non tenta niente* -arebbe os% normale, non 9 normale l'inverso# Ca detto !e mi ama, dunque l'amore spe"ne il desiderio* Non i redo, il "iorno !e avr8 lei a anto a me, vorr8 fare l'amore mattina notte sera# Con lei# Lei !i* Come, lei !i*### la persona !e amo# +vrebbe dovuto tentare, perdere il sonno al mio fermo rifiuto, fi"urarsi se un vero innamorato tiene fede alle promesse, l'amore 9 fatto per ontraddirsi di ontinuo, per riman"iarsi o"ni osa, senn8 !e razza di sentimento sarebbe, un sentimento razionale, affidabile* ?ra mi vesto e me ne vado# -'a orse !e i suoi pensieri stavano per diventare omi i, e allora si strinse a lui on un pi) appropriato sospetto4 !e Lilandt si sottoponesse a una sorta di atto di ontrizione per !$ l'amava veramente# (u os% vi"lia o, da assi urarsi prima bene !e dormisse, l'ore !io sulla bo a a sentirne il respiro, qual !e pi olo rumore ontro la spalliera, un olpetto su una "uan ia, e onvinto !e Lilandt fosse sprofondato, si mise ad a arezzarlo# Cer ava sotto la mano le linee !e i suoi transistor "li avevano dise"nate, anzi le se"uiva e le ritrovava tutte# Erano quelle, nessuna sorpresa# Pazzes o, onos eva il orpo di quest'uomo ome il suo,
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e fino a po !e settimane prima non avrebbe imma"inato !e nella sfera dei suoi sentimenti arnali potesse entrare un uomo# Era da a ettare* =uel orpo lo sent% usato# Curioso !e io abbia una sensazione del "enere, si disse Eu"enio, eppure la palma della mano !e lo sfiorava on movimento ininterrotto, "liela omuni ava# -entiva quella arne sma"rita da una in ontinente avidit&, sentiva de"li stiramenti dell'epidermide ome letti di fiume arsi, l'usura aveva las iato la arne al vivo, s operta, "li parve di vedere troppa "ente buttarsi su quel orpo a man"iar"li la bellezza, e la folla riemp% il quadro sotto dei ta"li di lu e sei entes !i, on Lilandt !e si offriva impudi o, per !$ lo s opo uni o !e aveva saputo trovare alla sua vita era l'offrirsi in pasto a ani ro"nosi, affamati, era il sorprendere quelle marma"lie luride e pia"ate dei lupanari dei inema, on il lusso dell'offerta della propria bellezza "ratis# Per !$ non sottrarlo al tumulto di quell'orrendo quadro* La sua mano s'era tenuta alla lar"a dalla on"iunzione delle os e# ?ra esitava, timida# Pi) Eu"enio resisteva, pi) la vo"lia di prender"lielo nella mano diventava assillante# Per que"li smitizzanti pensieri !e di olpo "li attraversavano la mente e fu""ivano, si vide bambino, in so""ezione di un meravi"lioso "io attolo ol quale non osava "io are# +ffond8 la mano tenendosi aderente all'interno della os ia, e ol dorso tremante, "lielo a arezz84 velato dal sonno, esso "ia eva sui suoi "lobi perfetti, ra olto in una arnosit& !e non rius iva a perdere# La mano lo opr% intero, lo strinse lieve, e quella stilla perenne, ne benedisse la palma# =uando Lilandt si sve"li8, trov8 Eu"enio alzato# >estito, "uardava attraverso i vetri la "iornata !e si annun iava s intillante di un sole !e s !erzava ol "iardino, indifferente alle tra"edie belli !e della notte# 3Non puoi presentarti a s uola os%5, "li fe e osservare Lilandt, 3"uarda in !e stato 9 il tuo abito#5 .a Eu"enio non voleva indossare niente di lui, non per !$ tutto "li andasse lar"o, per !$ temeva !e 1errM potesse ri onos ere uno dei api# Infine si onvinse a mettersi un "rosso pullover a "ia a, di lana blu, da mare, sotto "iuramento !e mai fosse andato a dare lezioni on quello# Ed era assolutamente probabile, per !$ si trattava di un apo per vele""iare in "iornate d'inverno# Ebbe un in ontro on .arinella !e "li pia que e non "li pia que# La s opr%, all'us ita del li eo, dopo la urva !e ne nas ondeva l'entrata, ferma, in attesa# Era !iaro !e non voleva farsi vedere dai ompa"ni, senn8 per !$ stava l&, ad aspettare* Eu"enio pens8 di fermarsi an !e lui,
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per ontrollarla, tanto la ra"azza non lo onos eva, ma oi libri in mano era evidente !e fosse uno della s uola, allora prose"u%, anzi de ise di salutarla nel passarle a anto, tanto fra ompa"ni della stessa s uola, naturale, no* E, rimosso il primo osta olo, trov8 in s$ un ma""iore ardire, del quale e"li stesso se ne fe e meravi"lia, !e, nell'in ro iarla, appena rallentando, a""iunse al 3 iao5, un 3 !e aspetti* Cai biso"no di niente*5# .arinella s osse la testa, non rispose al iao, e lo "uard8 allontanarsi on un tardivo enno del apo !e poteva essere s% un saluto e forse an !e un moto di sde"no# +ntipati a, si disse Eu"enio, poteva fermarmi on una frase, una parola, an !e questo naturale, no* Niente, il suo uore l'aveva messo ai piedi di una !e non sapeva !e farsene, non 'era dubbio# L'aveva persa di vista nel "irare dietro l'altro tornante, quando apparve la NA venti inque venti inque due !e orreva in su# La sua ma !ina !e andava a prenderla# -i sedette sul muri iuolo e infatti po o dopo la ma !ina ridis ese on lei a bordo# Per !$ attendeva il suo autista lontano dalla s uola* -trano# ? non era per niente strano, si annoiava di stare ad aspettare, aveva speso quattro passi sulla strada, poi s'era fermata# Poteva essere normalissimo# .a!: =uelle due parole !e le aveva rivolte sarebbero servite pu8 darsi in futuro a fa ilitarne la onos enza e a rinfa iarle il tono s ortese, per !$ non esserne ontento* E poi, soddisfazione massima, l'in ontro "li offriva il destro di ra ontare a 1errM !e le aveva rivolto la parola per strada se ondo il suo su""erimento, e !e non era servito a niente per !$ la si"norina era una presuntuosa antipati a e non simpati a ome e"li sosteneva, !e aveva las iato adere, sprezzante, l'appi"lio# E quindi tutto si s ari ava su 1errM# 1rov8 lo zio !e lo aspettava a asa# Pre ipitatosi dal paese all'alba sempre sul !i vive per le sue quattro mura, una volta assi uratosi !e la sorte lo aveva assistito, s'era trattenuto ad aspettarlo per aver s operto, su delazione della portiera !e non l'aveva visto us ire al mattino e !e aveva trovato il letto intatto (Eu"enio pens8 subito, Ila prossima volta lo disfoI), !e e"li non aveva dormito quella notte a asa# Disse !e non si poteva andare avanti os%, !e non aveva intenzione di assumersi responsabilit& pesanti nei suoi ri"uardi, !e ormai avrebbe atteso la fine dell'anno s olasti o, ma l'estate l'avrebbe passata in ampa"na on loro non 'era da dis utere, e alla riapertura delle s uole si sarebbero prese de isioni drasti !e# Gli !iese imperioso, per onvin ersi di avere un'autorit& su di lui, 3dove sei stato stanotte5, Eu"enio s'irri"id%, lo zio ri !iese on ma""iore malizia, 3 on !i !ai passato la notte5, e Eu"enio duro, rispose,
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3non !o l'obbli"o di dirtelo5# 31anto non m'interessa# 6 superfluo# + voi, se non sono puttane, non vi pia iono#5 L'us ita impietosa nei onfronti di sua madre, almeno tale "li "iunse, lo avvamp8, stava per sbatter"li un pu"no nella fa ia, ma lo zio lo tenne fermo on due paroline4 3C!e fai*5, e il tono e lo s"uardo erano tali, !e si"nifi avano, se tu sapessi, !e osa vuoi difendere* Gli volt8 le spalle e si !iuse in amera# 2n "iorno "li avrebbe fatto sputare il veleno !e ovava nel uore, avrebbe preteso di sapere tutto dei suoi "enitori o almeno la sua versione dei fatti# ?ra no# Non aveva vo"lia di rituffarsi in un passato !e "li s ottava# Il san"ue "li si era rimes olato dentro, "li aveva battuto in petto on la forza di quello materno, lo aveva ri onos iuto, violento ome era dovuto essere, impavido, ome e"li si sentiva di essere, pronto a o"ni ombattimento a ausa di passioni distruttive# -i strinse nella "ia a blu di lana, si sovvenne !e quelle erano le spo"lie di Lilandt, irriflessivo si port8 il bavero sotto le nari i a er are un odore !e non er ava, ed era l'odore di lui, !e non trov8, ma non ne era os iente al momento del "esto, si sedette alla sua pi ola s rivania, il viso appo""iato a una mano, a rivivere l'in ontro on .arinella# Dopo, on alma, si "ode di quanto i 9 parso sfu""ito per !$ l'abbiamo subito in amerato on alore 7 questo andava s oprendo Eu"enio in quella !e era diventata la sua stanza di tortura, a ri ostruirsi l'imma"ine della ra"azza ferma alla urva di Posillipo# >estiva di s uro, s%, un blu s uro, s uro ome questa "ia a, e le stava os% bene, quel blu la rendeva pi) donna, meno ra"azza, e an !e se la tenuta da "innasti a rimaneva la sua preferita, doveva onvenire !e quell'abito s uro possedeva il se"reto di rendere la sua femminilit& onsapevole, sublimarla, omporta in un dise"no tan"ibile# La riflessione ondu eva i suoi pensieri a una ma""iore ponderatezza# Il risultato del ritratto !e si fe e di lei, fu di sentirsi inferiore, un ra"azzino al suo onfronto# In !e modo sarebbe rius ito a ra""iun"erla* -e non voleva !e tutto si risolvesse in un tentativo velleitario, avrebbe dovuto aspettare# .a !e osa deve aspettare un uomo !e una donna inve e non aspetta* 2n uomo, si disse Eu"enio, sente !e deve diventare un uomo, una donna, "li pareva, !e non ne avesse biso"no, restava una preda appetibile qualunque et& ella avesse, bastava un uomo !e si sentisse un uomo, e l'avrebbe affrontata, sedotta, amata, o ne
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avrebbe fatto il suo "io o# E"li erto non era an ora quell'uomo, allora 9 questo !e rende arduo l'appro io, os% diffi ile lo s oprirsi, "ia !$ una donna, di un ra"azzo !e le vuole offrire la sua s ottante ver"init&, !e se ne fa* Non ries e a apirne il senso, se non 9 quel !e er a, si onvinse deluso# E per quale ra"ione un ra"azzo non 9 appetibile da una ra"azza, !e osa "li man a* E per !$ Lilandt inve e lo amava da ostrin"erlo a difendersi, e non tanto da lui e dall'attrazione !e e"li eser itava su di s$, ma dalla fa ilit& on ui il rapporto avrebbe potuto instaurarsi da un momento all'altro, senza osta oli, ompli azioni, solo !e e"li l'avesse voluto, e on naturale abbandono e onfusione di sensi* Per !$ on Lilandt tutto era os% spaventosamente sempli e, da doverlo ombattere* E questo torneo fra due avalieri on orazza e mazza, non era, per aso, stato indetto per riempire l'insoddisfazione dell'altro rapporto !e non si rius iva a tessere* La serie insopportabile de"li interro"ativi non poteva essere on lusa !e on un ultimo interro"ativo4 non era piuttosto stupido porsi tanti interro"ativi, quando non aveva trovato il ora""io di di !iararsi, di rivelarsi in tutta la sua fra"ilit&, a lei, si !$ la povera .arinella viveva nell'i"noranza di !i e"li fosse, anzi non sapeva nemmeno !e un Eu"enio esistesse* @iso"nava prendere delle iniziative, biso"nava prendere: Com'era bella: Da quel blu notte, o""i, si affa iavano due pi ole parti rotonde del seno, d'un madreperla di luna, d'un avorio, !e ri ordava la pelle di Lilandt: -i !iuse in un umore nero# +ltro !e prendere iniziative, il fatto !e al suo timido tentativo di appro io, .arinella non avesse offerto spa"o al uno, "ratta "ratta, apr% una pia"a diffi ile da rimar"inare# 2n "iorno si sarebbe vendi ato, de ise# E de ise inoltre !e, per ora, non le avrebbe rivolto mai pi) la parola# =uando torn8 da Lilandt non aveva nessuna intenzione di torturarlo, "li aveva promesso !e sarebbe ritornato presto, e ritornava pi) presto di quanto Lilandt avesse potuto imma"inare# +veva biso"no di stare on lui, Lilandt era pi) "rande, era l'ami o !e "li sarebbe pia iuto di avere, non di quei ra"azzi melensi tipo 1errM o "li astratti ompa"ni di lasse !e non sai se sono pi) s emi o in apa i, era uno ol quale avrebbe potuto parlare di tutto, e fare dis orsi olti, e an !e apprendere da lui, on quell'aria poi !e aveva da ra"azzo di mondo### 'era purtroppo il maledetto imbro"lio !e s'era s atenato tra loro, d'altra parte senza quell'imbro"lio, Lilandt non sarebbe apparso nella sua vita# >iveva una ontraddizione perenne, e
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l'uni o modo per us irne era restar i dentro# Ci and8, pensando di rimanere an !e a dormire, in quella affas inante asa in abbandono (aveva stavolta ben disfatto il suo lettino), dormire abbra iato a lui, a !ia !ierare tutta la notte, on "li o !i !e si !iudono mentre si parla, l'ore !io !e a un erto punto sente e non sente, per risve"liarsi ol suo viso nel viso, e andare a s uola soddisfatto# Corollario a questo proposito, sentirsi superiore a tutti que"li imbe illi del li eo, professori e alunni, ai quali, massimo delle sue ontraddizioni, "li sarebbe pia iuto dire4 I-entite, io sono qua oi libri sotto il bra io, an ora aldo del letto da ui es o, il letto d'un uomo !e mi ama###I# Come pia erebbe a Lilandt !'io fossi apa e d'un atto del "enere, e forse pia erei an !e a me, ma### questa osa non esiste per !$ io non la vo"lio: E s'irri"idiva nei suoi propositi, delimitava le on essioni, on tutta l'in oerenza !e da due mesi riempiva le sue "iornate# -i mosse molto in anti ipo sull'orario d'arrivo de"li inesorabili visitatori notturni, in modo di trovarsi "i& da Lilandt al momento della solita in ursione aerea, se la sarebbero "oduta dal letto, abbra iati, una loro festa privata, ri a di fuo !i d'artifi io# Pieno di os% brave intenzioni, apr% la porta di asa di Lilandt, ma "li avvenimenti presero una pie"a del tutto diversa# La asa era silenziosa, buia, porte aperte, tenuta d'abitudine# Nell'attraversarla, lun"a om'era, per arrivare allo studio !e si trovava appartato in fondo, e"li avvertiva sempre da qual !e labile indizio la presenza di Lilandt, ebbe inve e l'impressione !e Lilandt non i fosse# ? !iss& per !$ "li balen8 in mente !e si fosse portato qual uno su e i si stesse intrattenendo# +nd8 in punta di piedi in amera da letto e la trov8 vuota, prose"u% per le altre stanze, vuote an !'esse, fino al orridoio dove vide filtrare dallo studio la pi ola lu e del paralume rosso# >i entr8 trattenendo il respiro4 Lilandt era l&, !e s'era addormentato sul divano# E sarebbe stato tutto normale, ma per !$ in quello stato* -e lo studi8 bene# -ul ve !io bozzoluto divano di pelle s orti ata, e"li "ia eva riverso seminudo, una os ia a aval ioni d'un bra iuolo l'altra divari ata, tesa, in una posizione di di !iarato impatto sessuale, il apo re lino su un bra io !e, irri"idito da quel peso, si spor"eva dal fondo del divano a indi are, omi o questo, le mutande !e s'era tolte e aveva buttate sul pavimento# I apelli lis i e pesanti oprivano la mezza parte esposta del viso in un riflesso d'oro upo, dovuto alla bassa tensione della lu e, "iallastra# Non ebbe dubbi# -'era fatto# Da solo# Pensandolo#
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Cos% lo rispettava, os% teneva fede al di !iarato amore, violentandolo an !e se nell'imma"ine, ontro o"ni sua volont&* E !i era questo Eu"enio !e e"li si fi"urava e "li permetteva di "odere tanto ome il suo orpo divorato mostrava in modo lampante* 2n fanto io !e s'era inventato a sua somi"lianza, un orribile fanto io pronto ad a ontentarlo in tutte le sue basse vo"lie, !e lo to ava a omando in tutti i posti !e bramava, !e e"li pie"ava a !iss& quali s on ezze, !e "li offriva una parodia di quello !e era stato il suo ba io, il -uo @a io +ssoluto, =uello !e aveva risve"liato la @ella +ddormentata### aaa!, si sentiva fisi amente imbrattato: +veva ra"ione a sospettare !e s'era portato qual uno in asa a intrattenersi on lui: Era un tradimento# =uesto 9 un momento poeti o nella storia di Eu"enio# <ius ire a diventare "eloso di se stesso# E poteva su edere, se Lilandt dimostrava ol suo orpo sbattuto l&, arso di pia ere, s ellerato nella provo azione, !e non aveva pi) biso"no di lui, !e ne poteva benissimo fare a meno dopo !e e"li "li aveva offerto quel tanto di vivo suo, di se"reto, an !e se po o, suffi iente a ri rearselo, il suo Eu"enio a personale uso e onsumo# Il fatto pi) e entri o fu !e Eu"enio sent% naturale questa sua "elosia, senza rendersi onto !e aveva nelle mani la prova dell'amore !e nutriva per Lilandt, se avesse trovato un interlo utore possibile, se ne sarebbe sfo"ato a lun"o, e non per apirsi, ma ontro Lilandt, pur di nas ondersi !e questo sentimento tortuoso "li serviva a oprirne un altro, ben pi) diretto, il desiderio ormai di sostituirsi all'inutile fanto io a svaporare la sua "elosia tra le vo"lie ardenti di Lilandt# .a "uai a onfessarselo per ora# Cos%, avendo un arattere ben disposto di base ai "elosi trava"li, ne prov8 il primo vero morso# Gliela avrebbe fatta pa"are: Guarda !e bel pavimento, in questo studio dell'illustre botani o: Consunte, ve !ie ri""iole salvate da una demolizione del -ette ento napoletano, di tenui tinte, eleste e "iallo'Napoli, riprese dai olori del !iostro di -anta C!iara, snodano lun"!e fas e, rafforzate da bordi neri, !e ompon"ono quadrati i ui lati s'in ontrano a"li an"oli e s'intre iano in forma di "re a, e prose"uono, ri""iola per ri""iola, a tessere la loro aerea tela, sulla quale, questo maiale, !a "ettate le sue mutande: Le ra o"lie, e "liele butta in fa ia# Lilandt s uote la testa, non apis e di !e si tratti, alza una mano a liberarsi dell'indumento, a sollevare i apelli, il suo s"uardo si rende onto dell'inattesa presenza in asa, "li o !i "li ridono ad appo""iarsi sull'amato ospite#
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31i sei fatto*5 3-%#5 3Pensandomi*5 3Naturale#5 3Non potevi aspettare*5 3Non sapevo !e venissi, e poi###5 3E poi !e*### Pe ato:5 Lilandt tir8 un sordo sospiro# +veva apito a volo !e la nuova tortura in omin iava, non apiva in quale direzione Eu"enio si muovesse, quale fosse la nuova insidia, ma ne aveva afferrato l'inequivo abile tono# 3No: Non ti s omporre, resta ome stai, ti devo parlare# 1i "uardavo, sono rimasto a lun"o a "uardarti, e ora so !e !ai ra"ione tu# Non '9 nessuna differenza#5 3Di !e parli*5, davvero Lilandt non apiva# 3?ra ti spie"o# Non ti muovere, ti !o detto# <esta fermo: 2n ra"azzo sdraiato, nel modo in ui tu lo sei5, e lo indi ava ol mento, 3senza mutande, a os e aperte, on alze rotte ai piedi 7 di !e olore sono, blu* 7 s ure, bu ate, mezze su mezze "i), una bella provo azione, la ami ia tirata sul petto sopra i apezzoli, tur"idi, in allarme, il pi olo iuffo di peli bruni !e o !ie""ia invitante tra i "lutei tondi, forti, !e re""ono il peso delle os e senza afflos iarsi, be!, ti assi uro, !a la stessa forza eroti a di una ra"azza nelle identi !e ondizioni, nell'identi o atte""iamento, in pi), possiede un'arma di difesa !e mina ia, !e di e al seduttore, sappi !e ti ripa"!er8 della stessa moneta, e la tua 9 moneta pesante5, inser% un sorrisino, pi) !e altro una smorfietta, 3il !e e ita an ora di pi)### os%, "etterei tranquillamente alle orti !e, io9 in quella spe ie di !iamiamolo "iardino !e tu !ai, i miei problemi, s%4 ti c"ia$erei5 , e us8 il verbo volutamente, 3pe ato !e ti sei "i& fatto e non ne avrai pi) vo"lia#5 Ci fu un lun"o star zitti# Lilandt aveva afferrato bene l'insolenza del dis orso in tutte le sfumature, an !e se non ne onos eva an ora lo spunto, ma non ne rimase ferito, al ontrario, s opriva !e Eu"enio s'era talmente sfrenato a "uardarlo, la sua des rizione non provava !e questo, !e era approdato a una "rande verit&# <isalendo nell'umore, de ise di divertirsi, ribaltando"li il on etto4 3Cai ra"ione5, disse, 3un ra"azzo !a una tale inoppu"nabile forza eroti a !e le donne dovrebbero rasse"narsi e smetterla di rearsi tanti omplessi d'inferiorit&, '9 spazio an !e per loro, si possono c"ia$are5 , e ribad% di proposito il verbo, 3an !e le donne, 9 solo un pre"iudizio !e fa
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dividere l'umanit& se ondo il modo in ui o on !i si preferis a fare l'amore#5 -i mosse inavvertitamente per tirarsi su, ma orresse "iusto in tempo la traiettoria, 3s usa5, per rimettersi ome stava, 3per i8, se ti va, fa' l'amore on me, fallo, non aver paura, le donne possono aspettare5, e a entu8 la posizione nell'offrirsi, e on molta ele"anza# Eu"enio, intelli"enza pronta, si pose all'altezza del "io o, impassibile, mand8 avanti il dialo"o sulla stessa orda4 3>edi5, disse, 3il problema non 9 quello !e tu pensi, io te l'!o detto !e non !o mai c"ia$ato5, insistette# 3Il mio vero problema 9 questo5, e se lo prese attraverso i pantaloni tutto nella mano, on un "esto ordinario !e non "li stava bene, 39 ver"ine, lui, si vuole dare a !i rede !e lo meriti, e non mi !a an ora detto !e tu te lo meriti#5 +vvi in8 una sedia al divano e si sedette# 3.i sor"e il dubbio !e tu non sia il suo tipo# Del resto, il problema non 9 delle sue s elte, 9 !e io non so se lo so fare, non l'!o mai fatto, non so se i ries o5, si sporse sulla sedia, 3fammi vedere ome si fa, io sono inesperto, mostramelo, e io lo far8#5 <estava immobile, proteso, viso ontro viso# Per la verit&, Lilandt, a questo punto, non apiva a !e mirasse Eu"enio# Lo se"u% on lo s"uardo, !e s'alzava, lo vide a""irarsi per lo studio intanto !e ripeteva4 3>o"lio onvin ermi !e potrebbe essere lo stesso !e on una donna, an !e se non i sono an ora stato, on una donna, redo !e un'idea abbia avuto modo di farmela, per8 tu, me lo dovresti proprio dimostrare, !e 9 lo stesso###5, er ava qual osa, 3tu mi ami, !ai detto, mi aiuterai a apire, !ai promesso, non ti potrai rifiutare###5 3Insomma, !e vuoi stasera tu da me*5, lo interruppe Lilandt, sfo""iando un simpati o a ento di sopportazione# -u uno s affale della bibliote a, Eu"enio aveva ado !iato un ve !io ta"lia arte on un "rosso mani o di orno nero# Lo prese, e "lielo butt8 sul divano, tra le os e slar"ate4 3(ammi vedere, su, tu sei prati o a farti c"ia$are:5 (u per maso !ismo ormai a ettato senza tema di spin"erlo troppo oltre, fu per rabbia, per spavalderia, per impeto d'un amore !e voleva dimostrare di non retro edere davanti a niente, erto !e Lilandt prese il ta"lia arte, si fi 8 il mani o in bo a senza sta are "li o !i altezzosi da quelli di lui, se lo spinse fino alla "ola a insalivarlo abbondantemente, las i8 s ivolare testa e s !iena sui us ini del divano, in modo da portare alte le nati !e os% !e Eu"enio potesse vedere bene, e tenendo le mani strette intorno alla lama, lo pose al entro, sulla sua perfetta pi ola
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apertura !e si offriva al merito di ben altri amorosi ontatti# Con un olpo solo, si violent8# La pelle del orpo parve spostarsi tutta sotto un brivido straziante# + Eu"enio, "li o !i si riempirono d'un liquido austi o, dovette battere le palpebre pi) volte e strofinarseli# Le mani di Lilandt per un attimo si rilas iarono estenuate4 quella lama isolata !e "li brillava tra i "lutei, era terribile a vedersi# Eu"enio a orse per liberarlo, ma lo s a i8 on un "ru"nito, Lilandt, un suono da bestia, !e "i& aveva dentro il ro o d'un os uro pia ere4 ondurre fino in fondo lo s empio !e Eu"enio "li imponeva e !e e"li vi assistesse# Port8 una mano di nuovo alla lama per muovere l'o""etto deliberatamente, poi port8 l'altra a masturbarsi# Eu"enio era abba inato# =uella s ultorea zona del orpo di lui, !e si a or"eva quanta parte dei suoi desideri alimentasse, os% a""ressiva e voluttuosa, "li parve !e e"li stesse umiliandola per sfrontata sfida di rivalsa# E"li vi infieriva impietoso, ma a questo Eu"enio non arrivava, per distru""ere un'imma"ine di s$ !e pi) non amava, e per amor suo, e Eu"enio, !e non supponeva fino a !e punto il nuovo vizio dell'amore, appena s operto, lo stesse avvelenando, non poteva apire, e Lilandt lo perdonava proprio per !$ non apiva# 2n "iorno "li avrebbe spie"ato, se lo prefisse mentre operava lo s empio, !e aveva approfittato della sua stupida perversit& per pro edere a una ma ellazione purifi atri e# Eu"enio osservava, in apa e di sta arsene, un anello di viva arne rosa !e il lu ido orno nero, a o"ni movimento, si tras inava appresso estraendolo dall'interno della deli ata apertura, per ri a iarlo dentro a arto iato in pi ole pie"!e dolorose 7 vide il matador in ornato, vide il toro, sent% l'urlo dell'arena, e non era un brutto film olorato ui aveva assistito, era una s ena sofferta, per fortuna senza san"ue, di un dramma di Gar ia Lor a, il poeta !e da po o aveva s operto# Lilandt rius % a indurirsi, s osse pi) volte la testa, rapido, da un lato all'altro sui us ini, per un raptus di pia ere, i biondi apelli, pesanti, s !io arono sul uoio del divano# E o, pens8 Eu"enio, si 9 rifu"iato da lui, "iustamente, nelle bra ia di quel fanto io !e io detesto, al quale pu8 dare il suo amore e sentirsene ri ambiato# Io non so !e osa fanno insieme, mi pia erebbe intromettermi, per smentire l'usurpatore, solo !e volessi "li farei vedere di !e osa sono apa e 7 e se ne ri onos eva, apa e 7 non 9 !e una ridi ola effi"ie di me, se io volessi, sve"lierei questo pazzo di Lilandt alla mia realt&, las iandolo ari o di meravi"lia# -i ome i denti della "elosia lo mordevano, de ise di sostituirsi all'altro# .a fu an ora una volta timido, non ebbe il ora""io di se"uire il suo
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istinto, abbass8 i pantaloni quel tanto a s oprire il sa ro ombeli o !e s'in astrava nel dise"no le""ero dei suoi fres !i mus oli ventrali, "li prese la mano, to"liendola da quella fredda lama, la port8 ad appo""iarsi sulla sua tiepida pelle !e sapeva di nuovo, e on la sua palma aderente al dorso, la spinse sotto la in"!ia dei pantaloni# I polpastrelli di Lilandt vibrarono, e"li si a""uant8 a quella arne !e aveva per primo il privile"io di assaporare e, on un "emito, si dissolse in pa e, in un'abbondanza !e onfuse Eu"enio# .a invo 8 on tale dol ezza il suo nome, !e Eu"enio fu si uro !e !iamasse l'altro# =uesta fu, an ora una volta, la ra"ione !e rovin8 tutto# Dai boreali risve"li dell'or"asmo su paesa""i dimenti ati di esan"ui fiori di loto, Lilandt "uardava al suo ami o on ritrovata mansuetudine, nell'oblio del sof&, restando sdraiato# Cer ava di trattenerlo nelle opales enze !e ne sfumavano i ontorni, e "li !iese se restasse a dormire on lui, a notte, a !ia !ierare insieme, fino al sonno# Eu"enio aveva ben fatto a eto del suo vino4 3Non resto5, sibil8, 3a dormire on uno !e si fa in ulare da un fanto io !e !a un ta"lia arte al posto del azzo#5 Non aveva il ora""io di ripresentarsi al vi olo del 1rono, l'aveva fatta "rossa, quella lama vibrava an ora tra le os e aperte di Lilandt, era un'imma"ine ossessiva# In lasse non fa eva !e pensar i, e un'ondata d'amore si riversava nella sfera !e onteneva tutto quanto ri"uardasse il suo fanati o innamorato# C!e almeno di questo adesso era si uro, !e Lilandt lo amava fino al disprezzo di s$, e nella sua "iovane vita alla ri er a di un qual !e riferimento, questo lo era# La frase on ui l'aveva las iato la "iudi ava un'a""ressione pilotata dalla "elosia, un modo teatrale di !iudere una s ena, un effetta io !e "li era pia iuto, al quale non aveva saputo rinun iare# In !e modo spie"arlo a Lilandt* -oltanto offrendosi inerme alla sua disistima# E lo a ett8# .a non rius iva a re uperare il ora""io per affrontarlo# Lilandt fu si uro di servire uni amente alle eser itazioni di rudelt& del ra"azzo, redette di essere diventato il suo burattino, quella !e aveva ritenuta una disperata batta"lia !e Eu"enio ombatteva, la orresse in una onfusa s aramu ia di pia eri perversi, al me"lio, lo stim8 uno entrato in onsapevole in un "io o di ui non era all'altezza# De ise di non volerlo vedere# 1a"liare netto# +veva "i& sub%to troppo, non fosse altro l'o upazione arbitraria del suo uore, e onsiderava lun"a e penosa la pro edura per sfrattarlo#
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2na mattina Eu"enio non resistette, non per ra"ionamento, per un moto del uore e, us ito di lasse, si re 8 diritto al vi olo del 1rono# L'ora fu insolita# Lilandt era fuori per le lezioni, la asa vuota# Gli su edeva di trovarsi in asa di lui senza di lui, non aveva pensato a una tale evenienza, poteva approfittarne# Per fare !e* La sua asa "li assomi"liava, tutto palese e niente !iaro, tutto alla mer $ di !i volesse fare delle s operte e tutto misterioso# Non 'erano assetti !iusi, riposti"li se"reti, roba nas osta, e questo rendeva an ora pi) ar ano il tutto# -i sarebbe detta una asa abbandonata in fretta e furia per una qual !e alamit&, in attesa di qual uno !e la o upasse 7 proprio ome il suo padrone4 un uomo in attesa di qual uno !e lo o upasse# Gli dispia que di non s oprire in s$ nessuna uriosit& per "iovarsi di questa sua assenza# C!e si"nifi ava una tale man anza d'indis rezione* .inimamente uno t'interessa, vorresti fru"are in tutto quello !e "li appartiene, per s oprire le ose di ui non ama parlare, le ose elate, le sue ose fonde, l'os uro !e e"li illumina a te di falsa lu e al fine di in"annarti, fru"are sino ad arrivare, on morboso stoi ismo, alla rivelazione !e lo u ida ai tuoi stessi o !i# Gli fosse apitato di entrare in amera di .arinella, senza di lei: =uella asa !e lo affas inava, Eu"enio sent% !e non "li si era a""an iata nell'anima# 2s % nel "iardino# +!, "iardini del mio uore, di una re ente epo a os% lontana, sembrate so"ni ed eravate veri: -i a orse di non essere mai ritornato on la mente a questa selva asalin"a !e "ridava la vo"lia del seme, di essere amata, di essere fertilizzata, di perdere le sue rusti !e spo"lie !e non le si addi evano, di fiorire olezzante sotto mani amorose per restituire amore# =ue"li iris viola oloredimorte, si affa iavano nello s ompi"liato paesa""io, testimoni a usatori della sua in uria olpevole# Ne ebbe rimorso# Eppure la frequentava la asa, possibile !e non "liene importasse niente del "iardino, mal"rado l'ansia !e l'aveva spinto a ritrovarlo, un suo "iardino* -%, possibile# Ci sono "li anni dei "iardini, "li anni di altre ose# E"li era entrato ne"li anni di altre ose senza avvedersene, illuso di alimentare una passione !e, e o, "li si rivelava enere nelle mani# >olle trovarsi delle s usanti, si !iese se il "iardino non era pi) sin"olare os%, abbandonato al suo ri"o"lio selvati o !e si sposava alla asa, asa d'aria e di vento, aperta, invitante ad a o"lierlo, ad a ompa"narne i rami per le stanze, piuttosto !e diventare un "iardino ta"liato e pettinato dal barbiere, per adornarsi di fiorellini omuni a tutti "li altri, e le parole
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riduttive !e usava nel rivisitare il suo insostituibile anti o "iardino, "li servivano ad avallare le s usanti, a oprire non tanto la olpevolezza di o""i, !e po !e volte era venuto qui in asa, quanto quella di domani, per !$ i sarebbe tornato, e sai le volte an ora, ma per ben altra passione !e quella del "iardino# (u nelle ore di quel primo pomeri""io, nel "iardino ombroso s reziato d'un sole alla <enoir, !e sua nonna davvero mor%, vide, in quelle ore, passarvi la sua "ran madre !e lo las iava, e si portava dietro, in uno stras i o, una Napoli evo ata !e non aveva pi) niente di reale# +llora si mise a onsolare il "iardino# -ar& bellissimo, "iardino, "li disse, quando la tua erbetta, le pianti elle del tuo umile sottobos o, s'infiltreranno nel sottile spazio terroso tra ri""iola e ri""iola e, mes olando insieme i vostri dise"ni vivi e dise"nati, farete rivivere questo s arlattiano -ette ento !e palpiter& di lu i e di olori ome suoni di tastiere di lavi embalo# >edrai, "iardino, vedrai, non avrai a dolerti del disamore mio, io non ti abbandono, io ti las io al me"lio di te stesso# Lilandt rientr8# Eu"enio lo vide, attraverso le piante, !e posava on mala"razia i libri delle lezioni sul tavolo dello studio# -i tenne nas osto, per !$ ora mise a fuo o un'idea !e lo attraeva4 spiarlo solo in asa# C!e fa eva* Non fa eva niente# +ndava dallo studio alla amera da letto per liberarsi di al uni indumenti, tornava nello studio per er are qual osa !e non er ava e rientrava in amera per fermarsi improvvisamente dimenti o del per !$ i fosse andato# Eu"enio, dietro il fo"liame, stris iava per i due lati, dallo stanzone dello studio alla amera di Lilandt, lun"o i quali il "iardino si estendeva# Per al uni minuti Lilandt spar% all'interno della asa, nei meandri !e dal "iardino non si potevano pi) se"uire# <i omparve nello studio !e masti ava qual osa# +nd8 a traffi are tra armadi e s affali di parte tedes a, s else un volume, e si las i8 adere sul divano, a le""ere# C!iss& !i avrebbe voluto vedere, <i ardo Cuor di Leone !e u ideva i suoi fratelli, Lan illotto !e su""eva veleno per pene d'amore, CenrM Qil oKon ro iato ne % crociati, Oo!n Lod"e, furibondo amante dell'Imperatri e <ossa !e si pettinava i suoi divini apelli lun"!i fino alle spalle, l'insidioso P!illips Colmes, per debolezza e sesso, della &rage'ia americana( >oleva s oprire nell'intimit& un eroe dei suoi film preferiti: Eu"enio rest8 disilluso# Lilandt non era altri !e un ra"azzo, pi) "rande di lui, on esperienza diversa, !e ondu eva la vita di un ra"azzo# I loro e essi, non appartenevano al tras orrere quotidiano del vivere, erano ore
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in ui il tempo si fermava in se"reto, per loro# Poi Lilandt fe e un movimento, interruppe la lettura, abbandon8 ada"io il bra io !e teneva il libro, lev8 la testa e "li o !i verso il soffitto a riflettere su quello !e le""eva, e trasmi"r8 dal suo orpo, dal quale non si poteva pres indere, las iandolo alla sua esistenza univo a, fermo, sospeso nella penombra della stanza 7 era bellissimo# In un lampo, Eu"enio fe e un fal8 di tutti i suoi fittizi eroi, e orse da lui# 3+!, tu qua stai*5 -i teneva ai battenti dei vetri !e aveva aperto on una spinta dall'esterno del "iardino# +llo stridio dei ferri della serratura sulla so"lia di pietra, Lilandt lo aveva visto e lo aveva arrestato on lo s"uardo# Eu"enio era sin ero nell'atte""iamento sprovveduto on ui si offriva al suo disprezzo# 3Dammi le !iavi5, prose"u% pa ato Lilandt, riportando lo s"uardo sul libro# + Eu"enio s ese il "elo nel uore# Non se l'aspettava# Non si mosse, non rispose# 3<estituis imi le !iavi5, ribad% Lilandt, ontinuando a le""ere# 3No5, azzard8 Eu"enio on slan io, e quel InoI fu solo fiato, pi) !e suono# 3>a bene5, disse Lilandt, 3allora buttale sul serio questa volta# 1i proibis o di mettere piede in asa mia#5 Il tono era sta ato# De isione presa# Non si pu8 dire !e Eu"enio amminasse, s ivolava sul pavimento, nell'avvi inar"lisi# -i tenne fermo, a anto a lui# 3Perdonami#5 E dopo un po'4 3- usami5# Da quella ompostezza di ele"anza !e era uno dei suoi se"ni distintivi, non si muoveva# Lilandt arri iava le labbra !iuse, strette, nel muoverle spor"eva il muso, si ostinava a mantenere lo s"uardo sul libro# <uminava# + un erto momento parve !e stesse spezzando la !iostra superiore dei denti ontro l'altra, e li stesse in"!iottendo in silenzio, i denti spezzati# Inaspettati e improvvisi, fu tale il "esto, la mano e il libro "li piombarono in fa ia tra "uan ia e ore !io, e una saetta di dolore a uto dal timpano, lo ostrinse a emettere un ridi olo 3a!i5 da rovinare lo stile della s ena a un eventuale spettatore, se i fosse stato# Del resto non sarebbe valso a niente s ansarsi o rius ire a prendere il !iamiamolo s !iaffo in maniera orretta, per !$ quello !e su esse dopo, e"li non
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sarebbe mai stato in "rado di ri ostruirlo 7 ebbe solo la provvidenziale idea di sottomettersi alla virulenta furia del suo fero e innamorato ome un o""etto# -i abbandon8 nella bo a della ti"re !e, impadronitasi finalmente del suo domatore, lo sbatte da una parete all'altra della "abbia, "li sta a a morsi bra ia, "ambe, "li strappa i apelli, lo sbrana, ed e"li, de iso dopo quel brutto Ia!iI a non las iarsi s appare un suono, rius iva a non fiatare sotto quello sfo"o amaro, un buio sfo"o, !e non si almava, !e lo "ratifi ava, per !$ s aturiva da un profondo dolore !e, al onfronto, il suo, "li pareva po a osa# Gli pia que sospettare !e Lilandt stesse u idendo, on lui, il fanto io !e s'era reato, ma sospett8 an !e, !e Lilandt volesse u idere davvero lui e non il fanto io, per !$ spalan 8 il bal one e lo "ett8 nel "iardino ome un sa o d'immondizie# +veva temuto !e volesse "ettarlo dal muro di re inzione nella strada sottostante# <imase tra fo"lie e sterpi, a terra, a sentirsi un o""etto inutile, a le arsi sul serio le ferite, a pensare !e quel povero pazzo fosse davvero de"no d'amore# -i sentiva an !e le ossa rotte, ma questo sarebbe passato, si domandava inve e !e osa ne sarebbe stato di s$# Lilandt aveva avuto paura di ammazzarlo# La remissivit& on ui il ra"azzo "li si era abbandonato "li aveva messo in tumulto il san"ue nelle vene, ne sentiva il sapore in bo a e fremeva nell'attesa di veder s"or"are il san"ue di lui da qual !e parte del suo orpo, i fu un momento in ui "li parve os% fa ile ammazzarlo, !e lo "ett8 nel "iardino per liberarsene, quel "esto non fu dovuto a un impeto, fu un "esto al olato# +nd8 a buttarsi sul letto, era pi) dolorante dell'altro# E"li non aveva mai usato la propria forza, non sapeva nemmeno di averla una forza ie a ome questa !e "li si era s atenata, e"li onos eva quella sportiva, del nuoto, dei remi, la forza per domare una vela !e "li sfu""iva nel vento, per "overnare una bar a in balia dei marosi, una forza oltivata, non sospettava in s$, questa "rezza violenza# Eu"enio "liela tirava fuori, per !$ rius iva a tanto* 6 la potenza di Eros, maledetto fan iullo* Le mani "li dolevano, erano rosse da far s !ifo, ontuse esse stesse per i olpi !e avevano inferto# -tava sul letto, ad a"itarsi, a dare pu"ni nei us ini, portava le mani su"li o !i, tra i apelli, e sapeva per !$, non "li rimordeva di aver"li fatto del male, "ioiva inve e di aver"liene fatto, temeva soltanto di averlo sfre"iato, sfre"iato nel volto# E o, questo non se lo sarebbe perdonato, la bellezza di
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quel viso, !e lo s"uardo assente rendeva ari a dei pi) tormentosi desideri, deturparla on un ta"lio a"li zi"omi, non era "iusto, no, era un delitto 7 aveva visto una ferita rossa aprir"lisi sulla fa ia, doveva so orrerlo, e non voleva# .a era os% infame ome er ava di onvin ersi !e fosse, questo Eu"enio* Non si era s ansato, non un "esto per ripararsi, non una reazione me ani a a restituir"li il mal dato, niente, non un lamento, un sempli e offrirsi a ri evere la punizione ambita# E non era amore questo* -tava distru""endo o"ni aspettativa# -i disse4 ome vuoi, Lilandt, !e un ra"azzo, puro, !e "li Dei ti mettono sulla strada, possa omportarsi ome quelli "i& a esi nei sensi, !e "i& ti er ano mentre tu li er !i* Credi !e "li sia fa ile a ettare quello !e il suo uore "li !a rivelato e non sapeva !e esistesse* E !e tutto questo IsuoI debba diventare tuo, ti sembra sempli e* Cai dimenti ato, Lilandt, Paul'Cenri !e ti "uard8 nel viso e fu""%* 1i sei in aro"nito, Lilandt, non ries i a distin"uere: C!e fa eva quello nel "iardino* La amera da letto dava sull'altro lato ed e"li l'aveva las iato dalla parte dello studio, non poteva vederlo, n$ sentirlo# -ar& us ito, passando dallo studio, ne fu erto# -arebbe an !e andato a vedere, e se quello stava an ora l&, !e fi"ura i avrebbe fatto* -i ranni !i8 voltandosi verso la parete# >oleva non pensare# -i ullava da qual !e tempo in un niente, e non sapeva se au"urarsi !e si tin"esse di disperazione o di speranza, quando sent% dei tenui tonfi# Da prima non vi prest8 attenzione, ma si ome ontinuavano, tese alquanto l'udito# Il suono si ripeteva, ovattato, a intervalli ostanti, anzi i puaft adevano vi ini# -i rivolt8# -ulla parte libera del letto, erano aduti due tre iris, e il pavimento !e ondu eva al bal one, ne era pieno# Passavano attraverso le ante dei vetri semiaperte, e li lan iava dal "iardino, Eu"enio, on o !i !e s rutavano l'o""etto del suo bersa"lio, ansiosi di vol"ersi al sorriso appena e"li si mosse# -orpreso, Lilandt rest8# Li aveva tutti strappati, quelli violaneri e quelli bian !i, teneva il mu !io davanti a s$, e ora !e Lilandt l'aveva visto, alle"ro infittiva il lan io# Di olpo, smontato, Lilandt si protese sollevandosi su un "omito4 3Li !ai tutti sradi ati*5 3-%#5 3Per vendetta, per dispetto*5 3-%5, e quei Is%I prendevano la risonanza dell'aria fuori# Gliene lan i8 un ultimo, e tutti "li altri iris !e "li restavano an ora ammu !iati davanti li
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ra olse nelle bra ia per volare tra le sue, a spezzarli festosamente mentre lo strin"eva forte, e on la testa infilata nel avo buio del ollo, lo ba iava# Lilandt, vinto dalla ommozione, se lo serrava al uore, e di tutti "li strazii dell'amore !'e"li "li fa eva patire, non ne soffriva al uno# 31i !o fatto un "ran male#5 3No#5 3.ostrami la ferita sul viso#5 36 niente#5 3(orse !ai biso"no d'un punto, non vo"lio !e resti la i atri e#5 3+llora s% !e mi resta#5 3C!e dirai a s uola, a 1errM, os% a ia ato*5 3Di questi tempi* C!e sono pre ipitato in un dirupo di ma erie, !e m'9 rollato in testa non so###5 3+ndiamo di l& !e ti medi o, ti lavo#5 3Dopo### e sta' un po' zitto:5 L'azzurro Nizza affior8 dal buio del ollo, si mise a esplorare l'altro viso, ome se lo "uardasse per la prima volta, a lun"o# Poi, on la palma della mano sulla fronte, Eu"enio spinse la testa di Lilandt sul us ino, s'in astr8 bene dentro il suo orpo, e s ese lento on la bo a a ba iare, in piena lu e, la bo a di quel volto !e aveva ba iato la prima volta senza onos erne le sembianze# Il -uo @a io ritorn8, appa"andosi, o"nuno dei due, della vista dell'altro, fino al momento in ui le labbra si fusero# In quell'ombra, Lilandt mosse la lin"ua !e Eu"enio a olse nella bo a# La @ella Prin ipessa apr% "li o !i e ri onobbe nel "iovane bellissimo !ino a ba iarla, il suo Prin ipe# Labbra si sfo"liarono e addero dondolandosi nel "iardino di ma""io, sotto la lu e d'una ometa d'oro# -ent% sul suo orpo !e Eu"enio era durissimo, lo a arezz8 attraverso i pantaloni, lo port8 a mettersi sulle "ino !ia davanti a s$# Gli sfilava la intura di pelle e lo teneva on lo s"uardo, ma Eu"enio non ne aveva biso"no, provava il "odimento di farsi spo"liare, ed era una tensione nuova !e provava, e tutto sapeva di dover provare per la prima volta in quest'ora abba"liante, per i8 fremeva, tra brividi di pelle, on s atti di "iovane "iun o# Lilandt abbass8 lo s"uardo nel alar"li i pantaloni all'altezza delle "ino !ia pie"ate, e "li apr% le mutandine bian !e !e sempre portava, solo per metterlo omodo !e il suo ver"ine simbolo "i& era s attato or"o"lioso, in ontenibile da quella stoffetta di "uerra# Era molto, molto di pi), di quanto lo aveva visto la volta !e, su questo stesso letto, Eu"enio si fa eva malamente davanti a lui# Possedeva in pieno il merito !e il suo padrone
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"li attribuiva# Di fronte all'inno enza on ui si er"eva questo ri"o"lioso prota"onista del pia ere, in omin iava a omprendere abbastanza !e volesse dire quel sentirsi ver"ine !e aveva a ompa"nato Eu"enio fino al momento di doverla trasfondere, questa sua ver"init&, in un altro orpo# E ome a voler"liela omuni are, questa s operta, !e era an !e una sensazione da ondividere, Lilandt alz8 di nuovo lo s"uardo per in ontrare quello di lui, ma non lo trov8, l'azzurro di Nizza era lontano, lontanissimo, trov8 solo, dalle "ino !ia in su, il busto !e svettava le""ero on tutti i suoi se"ni mas !ili perfetti, fino ai apezzoli rosati, ai ri i delle as elle dal "iovane odore in onfondibile, al petto !e si apriva a re""ere "li omeri s arni per esser an ora troppo nuovi, trov8 +more nudo, ol suo ver"ine simbolo s attante# Glielo prese nella bo a# Eu"enio si sent% adere addosso tutte le rose di ma""io del suo "iardino, quelle labbra spudorate, a""ressive, erano "li stessi petali fra"ranti !e si atta ava sulla bo a durante i suoi inno enti "io !i infantili# Cadde ri urvo su di lui, le bra ia lun"o la s !iena, e il ontatto on la ami ia di Lilandt fredda di fibra ve"etale, "li dette un tale fastidio, !e quasi "liela strappava, la sbotton8 male, on le mani storte, "liela port8 via prima da una spalla poi dall'altra, e pot$ in fine impossessarsi di quel tora e, lar"o di seta d'un ra"azzo !'era un uomo, della forza d'un uomo !'era un ra"azzo, ome onfusamente "li trasmisero nell'animo le pulsioni !e lo s uotevano# Lilandt intanto lo iniziava e, dalla sua esperienza, traeva, on sentimento inedito, la pura verit& dell'amore rimasta soffo ata nel fondo di me anismi abusati per onsuetudine vol"are# +veva biso"no di liberarsi dei pantaloni, Lilandt, per ada"iarlo sul letto e non privarlo delle sue labbra, port8 le mani a sostenere la s !iena di Eu"enio nel movimento, (a!, le mani non pi) deserte, i sono finalmente nelle sue palme, Eu"enio se ne ompia que), e os%, su un fian o sdraiati, tutti e due, las iarono le loro mani a"ire# =uelle di Lilandt, a snodare i la i delle s arpe sul piede rattrappito, a s alzarle, a tirarsi "i) i pantaloni, quelle di Eu"enio, ad a arezzare le dune alde di quel territorio disabitato !'era il orpo di Lilandt, !'e"li avrebbe fatto fiorire, !e quello era diventato il suo "iardino se ondo le metamorfosi ordinarie della vita, e non l'altro !e aveva reduto !e fosse# Lilandt "li tolse la bo a e si mosse verso le estremit& per liberarsi on un olpo de isivo dei pantaloni !e "li tenevano in atenati i piedi, e finalmente s iolto, restando supino, allar"8 le "ambe, port8 le mani nel
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avo interno delle "ino !ia a sollevare in alto le os e, il ventre ontratto, per offrirsi a lui nella posizione in ui l'aveva os% a esamente des ritto# -porse le mani, e lo attrasse ad appo""iarlo ontro la alda s ultura delle sue nati !e# Eu"enio vide l'uomo desiderare l'uomo, la mas !ilit& bramosa di donarsi, e rivide il orno spietato umiliare l'uomo per amore, e sent% l'altezzosa sua ver"init& impaziente di umiliarsi, rivide il toro olpire l'uomo e la sua mano sfior8 on una arezza l& dove il toro aveva olpito# Nell'ansia un po' "offa !e lo muoveva nervoso per rius ire a penetrarlo, Lilandt "li porse un aiuto, e quando fu tutto dentro, Eu"enio las i8 un sospiro sospeso nell'aria, di tale bellezza, al quale fu impossibile dare un si"nifi ato, tanti ne aveva# Lilandt protese le bra ia forti a pie"arselo addosso, per !$ si unissero an !e on le bo !e# (eli it& della bian a on !i"lia ada"iata sul fondo del mare# >eli di rena a strati, in ro iandosi, la spostano lenta# Nas onde un mistero, un niente, ermeti a nell'assoluta sua impenetrabilit&# Diffi ile la mano dell'uomo ad aprirla quando 9 piena, i sta una violenza 7 un ferro, un oltello, un !iodo### In omprensibile sfu""e, perfetta nella sua forma es lusiva4 due valve unite alla base da una erniera naturale, in alto due urve, mortali ad aprirle, unite da un ba io# (orse non era pi) di tanto, !e Lilandt aveva desiderato nel breve mare della sua vita# Il suo mas !io stava lavorando bene, Eu"enio se ne sentiva fiero, ed era inevitabile la prima volta, un po' di vanit& "liela si pu8 perdonare# 1utto questo "li pareva di averlo sempre saputo, quello !e non sapeva era la "ioia di dare pia ere# E ome avrebbe potuto onos erla* La onobbe ol primo "emito di Lilandt, e ne fu esaltato, allo sbattere da un lato all'altro, a tratti, della fran"ia d'oro dei apelli, quando pi) variamente intensa era la penetrazione# D'istinto afferr8 le !iavi di quel possesso, prima se ne stette fondo, upo, poi si ritrasse, restando ai mar"ini, le""ero, dol e, andando a martoriare on le dita "li a esi apezzoli di Lilandt# Non s'era mai sentito os% forte, quello !e donava "li veniva restituito# -'in antava a rimirare quel orpo !e si s io"lieva in musi a, le ontrazioni del ventre, i rapimenti del viso, e non "li spia que il suo orpo, a rimirarselo !e si muoveva "iusto, bello nei movimenti !e, i"nari, la natura i fornis e in se"reto# ?"ni tanto Lilandt lo fermava, e si fermavano, per riprendere a
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navi"are me"lio di prima# Era un "ran apitano Lilandt, un vero lupo di mare# Imparare a onos ere un orpo, si disse Eu"enio, dev'essere una onquista, ne avrebbe avuto di tempo per imparare a suonare bene la tastiera di Lilandt# Nel loro pia ere sommerso, le membra di Lilandt ondulavano, la mano, !e e"li strin"eva intorno al suo virile emblema e muoveva on tempo lento e solenne, ne portava il sontuoso dise"no a una tensione !e abba inava Eu"enio 7 quello !e aveva provato a s oprire Lilandt nella sua solitudine, sfatto, dormiente, quello !e aveva detto nel des riverlo, non era un abba"lio# (u a un punto di tensione massima, !e Lilandt perdette il "overno della rotta e, a s$"uito di lui, an !e Eu"enio fe e naufra"io# +ndarono alla deriva# E in quel lun"o momento in ui las iava i semi della propria vita nella sua 7 e non era una sterile osa ome la sostanza del fatto vorrebbe 7 Eu"enio "li disse, 3ti amo5, e un attimo dopo a""iunse, 3an !'io5# Lilandt ap% l'amore, vizio supremo# 1ra le livide ma !ie de"li iris sfranti sulle lenzuola, Eu"enio, abbra iato al orpo di Lilandt, nei su !i mes olati delle piante e dell'uomo, teneva la "uan ia sul uore di lui e mormorava4 3Io ti amo, e si ome vo"lio !e tu non ne dubiti, te lo ripeto, io ti amo, e torno a ripeterlo, ti amo, os% potrai sempre rinfa iarmelo, se ti di essi un "iorno !'erano parole sfu""ite nell'emozione di donarti la mia ver"init Lilandt immerse, le""ere, due dita fra le sue labbra# Las iamoli al loro "iusto riposo, e prendiamo i una pausa per !ia !ierare in breve intorno a una questione !e li ri"uarda# =uesto 9 il romanzo d'amore di due "iovani, il ui se"no distintivo 9 la bellezza, !e si svol"e in una itt&, il ui se"no distintivo, era, fino a quaranta anni fa, la bellezza# In questa itt&, il ui primo bersa"lio da olpire, per distru""erla, 9 stata la bellezza, questi due "iovani, per adesso "razie a dio inutili alla so iet&, sono destinati ad amarsi# Per !$* Per una ra"ione di esteti a, per !$ fanno parte di una invenzione assoluta, inamovibile, se ondo la le""e della omposizione artisti a, !e li vede, e li vuole, uniti, in un paesa""io on fi"ure# Presi sin"olarmente, i due prota"onisti sono misteriosamente belli, d'una bellezza assorta, !e si deve analizzare per re epirla in pieno, la vol"arit& dell'apparis ente non appartiene a loro# (6 un po' l'operazione !e ompie
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Eu"enio, in onsapevole, nel buio della sala inemato"rafi a, attraverso i suoi transistor interni, per dise"narsi nella mente il orpo di Lilandt#) -ono fi"ure messe in rilievo dai olori e dai detta"li, la parti olare tinta de"li o !i dell'uno, sfondati !iari all'infinito, il lampo biondo !e aureola la testa dell'altro, quel rosa morto delle sue labbra !e ne onn8ta la sensualit&, un olore indefinibile, upo, le mani virili di Lilandt !e, vuote, sus itano la vo"lia di metter isi dentro per riempirle d'amore, il bassorilievo del orpo d'Eu"enio appena a ennato, il le""ero esello dei "iovani mus oli !e sono il desiderio dell'uomo e non an ora l'uomo# Lilandt, 9 ritratto nello s !ema di un atleta sul quale un bravo allenatore avrebbe potuto lavorare, Eu"enio, 9 la perfezione dell'idea di ra"azzo, di "iovinetto, di tutti i tempi, nell'arte, nella letteratura, nella vita, da +l ibiade a Gitone a Donatello a @osie a Dean### ###ma una volta ollo ati insieme, nel frasta"lio diffi ile del paesa""io, essi apparivano fi"ure di un'uni a omposizione, vuoi pittura, vuoi s ultura, !e dopo una separazione in se"uito a una perdita, a una rovina, o a ausa d'un evento belli o, rimesse insieme, restaurate, riful"evano adesso nello splendore dell'idea ori"inale !e le aveva "enerate, per ui sarebbe stato inimma"inabile vederle ormai divise# E o"nuno ompensava l'altro ol vanta""io delle proprie forme a ra""iun"ere la perfezione della bellezza# Per fortuna, sua, nessuno !a assistito all'in ro iarsi dei loro s"uardi innamorati, nessuno 9 stato mai presente, e ome avrebbe potuto esserlo, ai loro riti d'amore, sarebbe rimasto statua di sale di fronte al ful"ore di tanta bellezza in or"asmo# Era l'ultima settimana di s uola# Eu"enio "i& sapeva !e sarebbe stato rimandato in matemati a, "lielo aveva annun iato tranquillamente il professore ommentandolo ol dire !e un bel ripasso estivo "li sarebbe stato utile, !e e"li ne avrebbe tenuto onto alla sessione autunnale de"li esami, e tuttosommato lo rassi urava !e non l'avrebbe bo iato# Pi) !e altro, una punizione !e si meritava per aver tratto po o profitto dall'amabilit&, dalla solerzia di 1errM, si disse, la ui asa aveva disertato per paura d'imbattersi, a se"uito di un qual !e imprevedibile pasti io d'orari, ol professore di tedes o ( !iss& per !$ quando abbinava all'ami o il nome del suo amante, an !e nel pensiero, questi diventava il professore di tedes o e non Lilandt), e temeva di potersi tradire, sfu""endo"li di
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bo a, una frase, una parola, !e svelassero !'e"li ne onos eva la asa se non addirittura qual !e intimit&, ma"ari parlando in"enuamente d'un "iardino# Del resto, ol prossimo anno, 1errM liquidava le lezioni di lin"ua, ed e"li sarebbe stato libero di approfittare della mostruosa attitudine matemati a dell'ami o, !e tale "li appariva, trattandosi di una materia, ome di eva all'ami o sfottendolo, in on epibile# La osa !e lo s onvolse, fu il realizzare !e .arinella non i sarebbe pi) stata al li eo, il prossimo anno# E! s%, frequentava il terzo, a lu"lio avrebbe onse"uita la maturit& lassi a e, ol prossimo, e ola is ritta all'2niversit&: -i au"ur8 !e non fosse pronta, si au"ur8 addirittura !e fosse bo iata, ma da un'inda"ine ondotta on 1errM, venne a sapere !e era una delle prime della sua lasse se non di tutte le altre sezioni# Lo strano fu !e non lo avesse onsiderato, fu 1errM !e un "iorno nel ban o, a sorprenderlo lontano on la mente 7 e pensava a Lilandt e alla vo"lia !e ne aveva 7 "li disse, 3 !e ne sar& di te, il prossimo anno, on la tua .arinella all'2niversit&:5# Era vero, quanto po o s'era dedi ato ultimamente alla sua .arinella: -e lo "iustifi ava ol dire !e la s operta del pia ere arnale non poteva non stordire un ra"azzo, nas ondendosi !e la onos enza arnale, a lui, "li s aturiva dall'amore# Non !'e"li si nas ondesse d'amare, voleva a forza sostenere on se stesso !e quest'amore era un'altra osa, !e non aveva niente a !e vedere on l'amore per .arinella, ome se i fossero due modi d'amare, e lo sapeva !e non 'erano, per8 quando pensava !e un "iorno quest'amore si sarebbe esaurito per las iarlo libero di onquistare la sua ra"azza ne soffriva terribilmente, e si ripeteva !'era un vi"lia o ad amare Lilandt on la riserva di las iarlo un "iorno# Infatti s'era ridotto a questa bassezza# 1uttavia si riman"iava spesso il proposito, allora innalzava il suo amante su"li altari e si poneva davanti, a aratteri vistosi, le olpe di .arinella, l'antipatia !e portava on s$, il suo essere sprezzante oi ompa"ni, non disponibile a on edere un minimo d'ami izia, se non altro per ora, a un bel ra"azzo 7 e s%, questo lo poteva proprio dire 7 !e passandole a anto l'aveva salutata on l'ansia di onos erla, osa !e a lei donna 7 non importa quale et& avesse per !$, si ripeteva il on etto, le donne sono donne a qualunque et& 7 non doveva essere sfu""ito, mentre Lilandt s'era umiliato per averlo, lo aveva amato subito, ed era pronto ad a ettare da lui tutto il male e tutto il bene !e e"li "li on edesse, pur di tenerselo 7 !e bella differenza: -entiva di vivere in un'ambi"uit&, in una malafede perenne, non stava a
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suo a"io, sapendo !e se "li avessero strappato la pelle mettendo"li a nudo la arne viva, avrebbe onfessato !e solo di Lilandt "li importava# .arinella poteva attendere, ome Lilandt aveva detto, e in fine, non aveva "iurato !e non le avrebbe pi) rivolta la parola* -i uro: +vrebbe mantenuto il "iuramento# Doveva inoltre affrontare il problema dei mesi estivi da passare in ampa"na on que"li orribili zii e u"ine# + Lilandt non aveva an ora parlato di questa s adenza per !$ on Lilandt diffi olt& non esistevano, sarebbe andato e venuto da quei posti, si sarebbe spa iato per !iss& !i, un professore, e o, un professore di matemati a 7 e qui i avrebbe a""iunto del suo 7 !e lo veniva a preparare per "li esami di riparazione# -ai le risate, !iusi !iss& dove, e non lo sapeva per !$ an ora non 'era stato in ampa"na, a fin"ere di traffi are on l'al"ebra, e inve e a ba iarsi, a fare l'amore, svestiti a met&, la ami ia strappata dai pantaloni, aperta, per appo""iarsi sempre a quel suo petto nudo, e di orsa rimettersi seduti intorno a un tavolo, per dei passi !e si avvi inano, per "rida improvvise di "ente nel ortile, proprio ome aveva on"etturato !e a adesse on quel retino di 1errM: E a lui, Eu"enio, sarebbe stato fa ile s appare a Napoli da Lilandt# + o"ni notizia atastrofi a di bombardamenti, si sarebbe offerto di pre ipitarsi in itt& a vedere se la asa era rimasta in piedi, se s ia alli non avessero approfittato d'una qual !e s ia"ura per sa !e""iare l'appartamento e portarsi via quelle po !e ose da niente !e vi avevano las iato, !e, quelle di valore, le avevano trasferite tutte in ampa"na, essendo il furto, a tutti i livelli, il pensiero fisso della zia# No, non sarebbe stata brutta, l'estate: Lilandt era in apa e di fare pro"etti, ma, quando si ama, s'in omin ia a farne e, dal anto suo, pensava a una estate on Eu"enio# +bituato a quelle solitarie, vedeva, la prossima, una splendida o asione per parte ipare all'amato le sue emozioni marine# In omin iava an !e a riflettere, seriamente, su !e osa avrebbe dovuto farne, di se stesso# +veva sulle spalle quest'aria un po' di bestia bra ata, a ausa del mezzo san"ue "ermani o !e "li s orreva dentro e dei do umenti personali inesistenti, on suo padre !e ne aveva ombinati di pasti i a riprendersi la ittadinanza tedes a, lui an ora minorenne, proprio on l'avvento di Citler e del nazismo (roba on la quale e"li non aveva niente da spartire) 7 e !e sarebbe su esso, perduta la "uerra, sbar ati "li +lleati in Italia, di questo povero napoletano apolide, nella onfusione !e ne sarebbe se"uita, tra le fu"!e e il amuffarsi dei olpevoli* 2n ampo di on entramento, fino a
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!e si !iarisse la sua posizione* E per quanti mesi, anni, ammesso !e si fosse !iarita* (u un aso, !e il padre avesse sentito il ri !iamo delle ori"ini ne"li anni in ui il nazismo si affermava, fu una oin idenza, o nell'animo del ve !io botani o il serpente aveva depositato le sue uova* Impossibile, quell'uomo os% dol e### eppure ombre po o simpati !e si addensavano sulla paterna fi"ura# Lo sollevava il pensiero di Eu"enio, a!, fuir l&'bas fuir, e on lui inventarsi il mondo# Non aveva dubbi sulla dedizione del ra"azzo, ome "li aveva detto Iio t'amoI, ome ne aveva pre isato il peso, e nel pensiero di lui rius iva a naufra"are, a liberarsi da queste preo upazioni an ora va"!e !e la realt& di Eu"enio rendeva reali# -e la imma"inava, questa prossima estate, ed era una linea di sabbia bian a lun"!issima all'orizzonte, deserta, e diffi ili da s or"ere, due puntini s uri lontani, Eu"enio e Lilandt, sul ri"o fres o del mare, nudo l'uno, l'altro on le sue mutandine andide, il ta"lio innanzi semiaperto, un po' ba"nati e un po' no, e lui spin"e le mani sotto la stoffetta autar !i a, non per sfilar"liele "ia !$ 9 meravi"lioso dentro le sue mutandine andide, per a arezzarlo e teneramente usarlo# E una se onda imma"ine !e riempie il so"no di queste "iornate estive da ra""iun"ere, 9 Lilandt stesso, !e vede se stesso4 solo, in una bar a, sotto una ro ia "ialla, spia in alto verso un breve terrapieno le sue poderose os e !e spuntano alzandosi lente verso il ielo e, si ome !a abbandonato i remi e la orrente !a spinto la bar a a osto allo strapiombo arido, Eu"enio non si arriva a vedere, se ne avverte la presenza attraverso quelle "ambe !e "emono, per osse da un vento !e non '9, os illano, e adono, trafitte da un pia ere intensamente iniettato# (ar"li apire il mare# 1ras inarselo per i apelli nel fondo del mare e ba iarlo# Non "li sarebbe dispia iuto nean !e morire, quest'estate, risu !iati insieme da un vorti e, durante il ba io# Entr8 on la testa bassa, non un saluto, una parola, un ba io e, se ondo lo stile !e Lilandt onos eva di questi suoi momenti, atta 8 senza preamboli4 31i sono venuto a dire !e ti amo###5 la frase ontrastava ol onte"no 3e non ol uore, ol sentimento, oi sensi o se ti pia e me"lio ol azzo, on le palle, oi peli###5 a!i a!i a!i si disse Lilandt sentendosi ripiombare nel lima delle prime visite 3ma ol ervello# .i sono studiato, analizzato, mi sono messo alla prova, !o ompiuto delle ontroprove, mi sono inventato
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teoremi per assurdo, non sono rius ito a in"annarmi, a sfu""ire alla verit&4 io ti amo# E questo non lo sopporto# Per i8 ti las io#5 Lilandt rimase esan"ue dalla testa ai piedi# 3+desso mi 9 abbastanza fa ile, la s uola 9 finita, devo sfollare in ampa"na, dai miei, non posso trovare pi) s use per restare a Napoli, se ne riparler& a ottobre di ritornare, se ritorner8, potrebbe onvenirmi frequentare un li eo di paese, si fa an !e meno fati a a studiare### Non avremo o asione d'in ontrar i, nemmeno per aso, e tutto mi aiuter& a vin ere la prova# Io non vo"lio amarti#5 Lilandt si las i8 adere sul divano, quello !e era diventato ormai il IloroI divano, nel suo ordine mentale# Non re""eva, ammazzarlo o### non sapeva !e osa# <ius % a repli are stupidamente, 3tu sei pazzo, l'!o sempre sostenuto5# Eu"enio ontinu8 e disse on sovrabbondanza di parole, alzando di rado lo s"uardo su di lui, all'in ir a questo4 31u m'!ai defraudato del orpo della donna, on la tua bellezza superiore, la tua las ivia sublime, la tua irresistibile esperienza, alle quali io non !o, apis i !e non !o, la forza di oppormi# 1u mi dai tutto fa ilmente, an !e quello !e non !o pensato di desiderare, il pia ere 9 "i& un vizio per me, mentre dall'altra parte an ora non !o niente e tu m'!ai blo ato pe""io di quanto "i& non lo fossi, e io devo an ora res ere, an ora, per prendermi quello !e mi spetta, s%, per !$ mi spetta# Non vo"lio pi) vederti# .ai# Non aprire bo a, non parlare, per !$ non potrai dirmi ose !e io non sappia# -offrir8, s%, lo so, soffrir8, ma io sono nato nel dolore, nella rinun ia, mi i so fare una asa dentro# 1u non !ai mai s operto !e '9 nel mio passato, io non te l'!o mai detto, per !$ tu non me l'!ai mai !iesto5 Lilandt avrebbe voluto repli are !e non era vero 3basta !e io ti !iavi, il resto### !i sono, dove sto on la testa### !e te ne importa* Non potrai vivere senza di me* 6 quello !e vo"lio: Ne sono ontento:5 Lilandt si domandava in silenzio in quale offi ina avrebbe mandato a riparare i "uasti della sua vita davanti all'inamovibilit& di quest'addio, e quasi non l'as oltava tanto "li appariva tutto superfluo di fronte a questa o iuta determinazione# 3Io so !e si"nifi a perdere orpi amati, vederli sparire per sempre, orpi essenziali, insostituibili# Io !o perduto orpi ben pi) ari, al onfronto dei quali, il tuo, 9 solo sperma# 1ieni, prenditi le tue !iavi:5 e le "ett8 tra le os e di quest'altro orpo, s omposto, affranto dalla sorpresa, ome aveva "ettato il ta"lia arte# +ndandosene, volle forse miti"are la brutta espressione on la quale aveva on luso il suo sproloquio, e disse4 3.i resta, di tuo, la pi ola i atri e sullo zi"omo, 9 !iaro !e non va
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via per rendere impossibile !e un oblio ompleto s enda su di te# Per punirmi#5 >III C!e Eu"enio lo avesse abbandonato os% risolutamente, lo las i8 attonito, steso in un limbo di stupore, ridesto a una solitudine osmi a nell'attimo in ui redeva la sua vita piena, ri a di presente e di futuro, apa e di nuovi imprevedibili interessi# Colpito a bru iapelo nell'imbos ata, palpava, ie o, l'orrenda ferita, la stuzzi ava intin"endovi le dita per me"lio appropriarsene, si stupiva di non provare dolore al uno# Eppure la pia"a s !iumava, aperta, viva, non a ennando a rimar"inarsi# -i s opriva ebete, inespressivo, talvolta allu inato, provava una sorta di repu"nanza per se stesso, non si pia eva, si disprezzava, tentava di o""ettivarsi, per sfu""irsi, dimenti arsi# <ius % ad essere asto senza imporselo# Non ne aveva pi) vo"lia# Pass8 la bella sta"ione in un sereno stato di oma, da ve"etale apati o, irresponsabile# Carpiva "li ultimi possibili lieti respiri della sua itt& inutilmente ondannata a morte# Pass8 un'estate in bar a# In din"!M# Il din"!M 9 una bar a a forma di no e, di mezzo "us io di no e svuotato, della stessa sfo"lia di le"no le""era, lo tras ina nel vento una pi ola vela trian"olare, un fazzoletto# Ca un albero solo, smontabile, e una lun"a deriva !e s'infila dall'interno dell'imbar azione nella !i"lia# Lo si manovra fa ile usando barra e timone e i si roves ia an ora pi) fa ilmente, basta una r$fola# In due, me"lio se in tre, e la si fa a rimetterlo a "alla, da soli, 9 impossibile# ? orre la buona volont& di qual uno in un "ozzo, anotto, o due su un sandolino, !e passino al lar"o e si buttino per venirti in aiuto# In mezzo al mare, lontano da o"ni osta del "olfo, Lilandt solitario (e quest'estate ontro o"ni suo piano e desiderio), sbruffava a qua dal naso, dalla bo a, a immer"ersi e a emer"ere tentando di raddrizzare il din"!M !e aveva preso in affitto dall'anti o bar aiuolo, ve !io ami o d'un tempo, roves iatosi su un fian o# La vela piatta, sotto il pelo dell'a qua, pesante, "li impediva di rimetterlo diritto# E si a"itava, rosso di san"ue pi) !e di sole per "li sforzi !e ompiva, sma"rito nel viso e nel orpo, on
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quell'aria di devastazione !e il male d'amore "li metteva addosso# -arebbe o orsa una bella imbar ata di ba"nanti !e "li passasse vi ino per sperare in una mano aritatevole, ma nessuno passava e quelle po !e imbar azioni !e sol avano il mare alla ri er a di un'oasi di sva"o, si tenevano pavide sotto riva, pronte al riparo, nell'eventualit& d'un'in ursione aerea# Persa o"ni illusione di sopravvalutare le sue forze, on un ultimo sbruffare d'a qua, Lilandt si appo""i8 al fas iame arrotondato del din"!M !e fuorius iva dall'a qua, in attesa# Prima o poi un natante sarebbe passato, l'avrebbe s orto, e un so orso a mare non lo si ne"a a nessuno# Non un'onda, un mare piatto e basta, Lilandt, sdraiato, sorretto dalla urva del le"no, viso puntato al ielo, si abbandon8 ai suoi pensieri# -i arrovellava su quell'us ita, per lui misteriosa, di Eu"enio# C!e 'era di tanto doloroso nel suo passato !e e"li non onos eva, a ui aveva alluso* I orpi ne essari e perduti non potevano essere se non quelli dei suoi "enitori, eppure una volta !e vi aveva a ennato, lo fe e on tanto dista o: E allora, di !i potevano essere, a !i alludeva* .a"ari avesse potuto !iederlo a 1errM on un opportuno "iro forzato del dis orso, ammesso !e 1errM ne sapesse qual osa, l'alunno, purtroppo, aveva liquidato il professore onfessando"li !e sforzo inutile fosse ontinuare a studiare una lin"ua !e non "li entrava in testa# Con"ettur8 !e Eu"enio aveva sofferto, "iovanissimo, d'un amore stron ato da una morte imprevedibile, un'invenzione forse, un'esaltazione, un amore !e fosse esistito soltanto per lui, non importa, e"li era fatto a suo modo4 non restava in attesa di res ere per onquistare la sua ra"azza, una ompa"na di s uola i"nara dell'esistenza di un Eu"enio innamorato, alla quale, per8, e"li aveva "i& dedi ato il suo uore* ? forse di eva solo bu"ie* Era forse un mitomane, per !$ no, !e s'inventava un persona""io o"ni volta !e "li pia esse o "li fa esse omodo: 2n pi olo aereo da ri o"nizione, altissimo, tra i8 una linea imper ettibile nell'azzurro sbiadito del ielo# Con le bra ia allar"ate sulla parat%a s operta del din"!M, il resto del orpo las iato al fermo ristallo dell'a qua, Lilandt lo s orse e lo se"u% pur restando dietro ai suoi pensieri# Lo se"uiva tra iare la sua fievole linea, ora pi) rada, azzurro su azzurro, e si ome vedeva il pi olo ri o"nitore andarsene alla deriva nel ielo ome lui e il suo din"!M nel mare, si fe e pi) attento# Lo se"uiva, e in omin i8 a !iedersi ome mai nessuno si a or"esse di quel pi olo intruso# Portati "li o !i allo zenit per star"li dietro, fu abba"liato# Dovette serrarli stretti, tra farfalle di ma !ie purpuree, ma intorno era tutto silenzio, da nessuna
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parte arrivava un allarme, e forse, si disse, un ri o"nitore passa e non olpis e# La sua 9 una missione di spiona""io# 2n rumore dal ielo, improvviso, sort% a in rinare la stasi on un'e o di avvi inamento, non fe e in tempo Lilandt a riaprire "li o !i, !e lo vide, il pi olo intruso, mirare diritto su di lui# ?stinato alava, e non 'erano dubbi !e il bersa"lio era quello# Come medusa, s ivola Lilandt lun"o la parat%a a oste, e s'immer"e nella zona d'ombra sotto il din"!M# 2na sventa"liata di mitra !e s !io a sull'a qua e il pi olo ri o"nitore s'innalza a sparire, stavolta per sempre, nel ielo# Lilandt emerse a aptarne l'ultimo "uizzo# -arebbe stato bello adesso vedersi in !iodato allo s afo, trafitto da multipli olpi: +!, morire, nel pensiero di Eu"enio e fare del proprio san"ue mare: @ello, bellissimo, ma la paura, sentimento a orto, aveva evitato lo s empio# 6 dunque la paura, questa ver"o"na !e si portava appresso, un sentimento solo da vilipendere* No, non "li pia que pensare !e questa se"reta ompa"na l'avesse aiutato, "li pia que di pi) depre arla, infli""endosi a use stolte di bassa vi"lia !eria# -i appo""i8 di nuovo allo s afo# Lo s"uardo fisso nel punto dov'era s omparso l'aereo# Il "iovane ameri ano alla sua "uida, in fondo, s'era on essa una va anza durante la velo e missione di "uerra# Non poteva essere !e un "iovane e un "iovane della sua stessa et&, il "esto altrimenti non avrebbe avuto una lo"i a# -e l'avesse "uidato un uomo fatto, un anziano, s or"endo il ra"azzo sul mare, avrebbe pensato ad un fi"lio, a un nipote, quieto altrettanto, sul mare d'una Pa ifi Coast, d'una (lorida, di questa sta"ione, e avrebbe avvertita una "rinza sul uore, una la rima fa ile sarebbe aduta# 2n "iovane no, non avrebbe potuto rea"ire !e a quel modo, quand'an !e avesse saputo !e il ra"azzo in os iente, ol suo din"!M alla deriva, non fosse !e un'anima persa in attesa in onsapevole del suo an"iolo sterminatore# Il "iovane pilota del pi olo o""etto di morte, al vedersi spe !iato nel mare di Napoli, identi o, forse biondo lo stesso, beato e strafottente, non avrebbe sopportato questa sua imma"ine, l&, in pa e, sfidarlo imperterrita, lui pri"ioniero della pi ola ma !ina belli a, essa provo atoriamente serena, nel "olfo d'una itt& !e evo a pa e nella sua "eo"rafia pi"ra e sdraiata, e anta sollievo e spasso, nel labirinto !e ontraddistin"ue la sua fisionomia di itt&# Condivise appieno la rabbia di quel Lilandt ameri ano alla "uida del suo appare !ietto di morte# Pe ato !e e"li non si fosse offerto alla raffi a partita dall'impulso di on edersi una distrazione le"ittima#
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E o, ora '9 un altro !e mi odia, si disse Lilandt, meno male, il peso mi pare pi) equilibrato# L'odio di uno solo ti s !ia ia# <est8 nell'a qua, sospeso, a er are di spe"nersi# -i para"onava a un io o di le"no arbonizzato on dentro una favilla pri"ioniera !e l'avrebbe orroso fino a ridurlo in enere, e quella favilla era il Iti amo e per i8 ti las ioI di Eu"enio# +rriv8 (erdinando, l'anti o ami o bar aiuolo !e tutto vedeva di quanto avvenisse nel "olfo, a rimor !iarlo ol suo "ozzo, a riportarlo a riva# Non 9 !e Eu"enio lo odiasse, l'aveva sempli emente dimenti ato# +vendo fatto !araLiri del suo autenti o primo amore, sebbene per imbro"liarsi l'avesse definito una passiona ia, Eu"enio !e era apa e di tutto, an !e di sa rifi ar"li la ver"init& !e in uor suo aveva riservata a .arinella, era apa e an !e di dimenti are# E lo dimenti 8# Per !$ lo volle# L'estate in ampa"na si s opr% densa di sorprese, seppure dovessero adattarsi a vivere da tro"loditi# (orna elle a arbone, elettri it& inesistente, lumi ad a etilene e andele, esso uni o, spor o, per impossibilit& di manutenzione i"ieni a# Non avevano a qua, dovevano andarla a prendere al pozzo per lavarsi e per tutti i biso"ni, in ompenso i si poteva rinfres are in vas !e, pi oli ba ini mus !iosi, freddissimi, !e servivano ai ampi# ?"ni mattina, intorno a queste pis ine rudimentali, si davano appuntamento i ra"azzi sfollati dalla itt&, !e vivevano in paese# Eu"enio vi si re ava insieme alle due iu e, on le quali aveva stabilito un rapporto pi) diplomati o !e d'ami izia# L& onobbe "li ami i delle u"ine, e le ami !e# Di queste, una "li mise subito "li o !i addosso e senza troppi omplimenti "li orreva dietro# Era pure arina, brunetta, ri ioluta, un orpi ino paffuto ma sinuoso, due seni a punta, pi oli, arro"anti, vestita a!im9 sempre malu io, roba "offa, ami ioni e pi oli olletti !e fa evano torto al suo fisi o di "iovane bestiola meridionale# (u troppo divertente per Eu"enio las iarsi orte""iare, !e le altre, tutte, "li "iravano intorno e lo filavano pi) o meno sfa iatamente, tanto !e le due iu e andarono fiere di questo loro u"ino os% bello# Non se ne erano mai a orte, le poverette, abituate a "uardarlo attraverso il malanimo de"li a ri "enitori, e ora lo er avano, l'opprimevano, se lo volevano portare ovunque, avendo s operto inoltre !e la presenza di lui a res eva il loro presti"io#
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Eu"enio s'immerse pla ido in questa nuova vita di ra"azzo, !e "li serviva da ba"no ristoratore# -i rendeva onto di quant'era fa ile diventare stupido, ma e"li la ontrollava, la sua dis esa a"li inferi della banalit&, il via""io si presentava assai ri reativo# <a"azzo non lo era mai stato, e il "io o valeva la andela# Gli zii avevano lo ato una ve !ia masseria, ampia, rimasta a deperire da tempo immemore, disabitata# +vrebbe posseduto un si uro !arme, se non fosse stata disa"evole, priva del minimo omfort# @ella di fuori nel suo rosa rosi ato, un "rande albero di s ius elle sul davanti, un bos !etto fitto di pioppi tremolanti, di lato, lar"o quanto un lenzuolo# (u in quel bos !etto tutto un fremito !e la pi ola Ire"inella ampa"nolaI, ome aveva preso s !erzosamente a !iamare la sua spasimante per stuzzi arla, per "io ar i e quindi e itarla, lo a olse nella sua bo a inesperta, ostretta da lui !e infieriva on mala"razia, trattenendola per i apelli fino a soffo arla, allummandosi attraverso una brutalit& !e lo aizzava, senza la minima ura di usare un qual !e "arbo per lei, alla prima in erta esperienza del mas !io# Ebbe solo l'a ortezza, al momento del "etto, di to"lier"lielo dalla bo a, e se lo butt8 tutto sui pantaloni sotto "li s"uardi ra apri iati della povera martire !e, per la prima volta nella vita, fissava quel oso sputare tutta quella roba, e lui, indifferente, appo""iato al tron o d'un pioppo, ormai inerme, fulminato dalle s osse# Non lo volle pi) in ontrare, la Ire"inella ampa"nolaI, e se lo s or"eva da lontano, s appava# Le iu e, !e lo ontrollavano sin nelle ma !ie sopra i pantaloni, mentre andavano in "iro per il paese on il bel u"ino o si re avano a un onve"no promis uo di ra"azzi, se s'imbattevano nella mal apitata, la spre"iavano in tono onnivente 3las iala perdere, quella non 9 per te 7 9 una s ema:5 e si offrivano, nelle intenzioni, favore""iatri i di nuovi pi) promettenti in ontri# In ompenso, Eu"enio si mostrava "razioso on le sue u"ine, le aiutava a sentirsi "randi, si"norine, stato al quale ambivano, iniziandole in se"reto al vizio inno ente del fumo dato !e la si"aretta veniva loro vietata dai ri"idi "enitori# -i"arette non se ne trovavano on la "uerra, i rifornimenti, poi, al paese, erano radi, os% Eu"enio ompr8 la ma !inetta per farle on le i !e# .a an !e le i !e s arse""iavano, la on orrenza al loro re upero era forte, e allora, a parte quelle de"li zii !e rius ivano a trafu"are dal se !io delle immondizie, le andavano ra o"liendo insieme la sera, a roves iare i se !i delle ase altrui messi fuori per le strade, e durante il "iorno on "li o !i appizzati a s ovarle o nas oste da un sasso
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o "ettate in un ri"a"nolo# Le i !e ba"nate venivano messe ad as iu"are al sole# Eu"enio ne ri avava un trin iato di bionde (le .a edonia abbondavano) e nero di 1os ani triturati, !e avvolto, tramite la ma !inetta, nelle artine, dava ori"ine a de"li zampironi se !i e mozzafiato, !e le sorelle tranquillamente fumavano di nas osto# =uello !e an ora non aveva apito Eu"enio, se i fossero de"li ami !etti preferiti dalle u"ine, per iniziarle, inoltre, al "io o dei fidanzati, bast8 !e le s anda"liasse, per individuarne un paio, adatti a divertirlo, per !$ lo sfizio era riservato a s$4 orrompere le due iu e, quel tanto suffi iente da ritenerlo una "iusta vendetta da ri ambiare a"li zii# .ut8, os%, il modo di a ompa"narsi on loro, si fin"eva distratto, o"ni s usa era buona per allontanarsi, s'inventava di avere appuntamenti se"reti, per las iarle, di frequente e a lun"o, alle iniziative dei IfidanzatiniI, quando la fami"lia era onvinta !e e"li le sorve"liasse# Le due, per disobbli"arsi della fidu ia, "li andavano er ando tra i nuovi arrivi, in fu"a dalla itt&, la ra"azza "iusta per le vo"lie mas !ie del divenuto ormai insostituibile u"ino# .a a Eu"enio pia eva s ovarsele da solo, le sue "alline di ampa"na# La vera preda della sta"ione fu Luisa, se l'era pro urata on le sue mani, e fu un disastro# La in ro i8 !e se ne andava per ampi, emettendo a vo e alta, strani suoni, "utturali, nasali, de"li sfumati mia"olii# Divertito e sorpreso, Eu"enio si arrest8 sfa iato a fissarla non apendo se si trattasse per aso d'una s ombinata sfu""ita a una qual !e sorve"lianza !e va"abondava sperduta nella ampa"na# +veva per8 un'aria serissima, sembrava !e i suoni li ompitasse, e erto non si dava ura della "ente in ui potesse imbattersi# Inve e, nel passare a anto a lui, rimasto in sospeso a s io"liere l'eni"ma, "li sibil8 tra i denti4 36 inese, retino: Poesia inese:5# Luisa frequentava, all'Istituto ?rientale di Napoli, i orsi di lin"ue asiati !e a s rittura ideo"rafi a, e "i& la s elta dimostrava un arattere sin"olare# Non era una ra"azza, piuttosto una "iovane donna, tutta intelletto, fredda, on imprevedibili a ensioni, in "enerale appariva a Eu"enio un po' una matta !e si buttava# Per8 a ompa"narsi on lei "li pia eva, parlavano il lin"ua""io !e avevano in omune, ritrovava il "usto del dis orrere# Luisa lo mise in "uardia dal le""ere quei inesi ameri anizzati !e andavano di moda a es lusivo onsumo editoriale, "li parl8 dell'autenti a letteratura della Cina, insomma tra un lun"o s"uardo e un ba io, il tempo tras orse "odibile# Luisa s'innamor8# I ba i di Eu"enio
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olpirono an ora# Per Eu"enio fu dura, non se l'aspettava, non lo voleva 7 si stava os% bene a s !erzare intorno alle ose, per !$ farle diventare serie* E le ose purtroppo s'in an renirono on l'inizio d'un rapporto sessuale "uardin"o !e fu proprio Luisa a instaurare, 3ti desidero, ma non desidero orrere ris !i5, e !e divenne una onsuetudine# Eu"enio !e in questo periodo si teneva alla superfi ie di qualsiasi avvenimento, i s"uazzava, quindi !e la donna si fosse innamorata "li diede un "ran fastidio# Glielo disse, e Luisa "li rispose !e l'amore era un fatto suo privato, !e non doveva oinvol"erlo# -empli e a dire, Eu"enio in omin i8 a sentire il peso della situazione, a s oprirsi "ra ile nelle mani di una !e, di si uro, sapeva !e osa voleva, e per i8 la temeva# 3.i ver"o"no di quello !e sto fa endo5, si dolse un pomeri""io, Luisa, e non alludeva a un pentimento o a un ri"ur"ito di moralismo per i modi in ui fa evano l'amore, ome subito balen8 a Eu"enio4 3Io mi redo una donna libera e mi a or"o di essere u"uale alle altre# I pre on etti bor"!esi sono talmente radi ati in noi !e non e ne a or"iamo# Per !$ privarmi di fare l'amore on te a re"ola d'arte* Non redo !e un "iorno m'interesser& un uomo per viver i insieme, non redo !e mi sposer8, non vedo la donna non realizzata se non in ompa"nia di un uomo, eppure mi omporto da bor"!esu ia in attesa del Prin ipe +zzurro o me"lio di una sistemazione# Io, a un fi"lio i ten"o, e tu sei l'esemplare ol quale lo farei subito# E allora* Possiedimi, ti pre"o# Non rearti problemi, il fatto ri"uarda me e basta5# (u una vera a""ressione, su un prato dietro una ro""ia, sotto un tramonto d'una malin onia disperante# Con un lun"o filo d'erba, Luisa lo velli ava tra i peli de"li in"uini, provo ava il suo bell'affare all'erta, proteso e, on un sorriso di sfida, si ne"ava ai onsueti sva"!i alternativi# <ipeteva frasi !e suonavano ridi ole all'ore !io del ra"azzo, 3dammi mio fi"lio, dopo sparis i, se vuoi5# Eu"enio ne fu terrorizzato, temeva le onse"uenze dell'atto, on una, apa e fino in fondo di non demordere# .a non si smont8 7 doveva ri onos ere !e almeno a questo era servito Lilandt, a dar"li una onsistenza irresistibile appena due os e "li venivano sotto# @ene a orto, si ome la ri !iesta lo lusin"ava, fin"endo d'esser vinto, travolto, inve e assai auto fino all'ultimo, alz8 la sua testa d'ariete d'oro e la viol8 in uno s intillio di la rime !e la folle spar"eva per amore, (e a lui non "liene importava niente), ma al momento di donarle la sua vita, pi) !e onvinto !e ella ne avrebbe fatto uso fino in fondo senza ripensamenti, si ritrasse
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"elido, e la spre 8 nella terra nera# 3=uesta non te la perdono5, "li disse Luisa, e la frase risuon8 risolutiva# + Eu"enio non interessava quello !e voleva Luisa, !e lo amasse, !e fosse sin era, !e fosse un'antesi"nana di erte libert& femminili, quale poi si sarebbe rivelata### storie di "iovent)### quando mai sarebbe venuto a onos enza del futuro di questa donna !e, in nome dell'amore, muoveva i primi passi liberi* E"li pensava a .arinella, mentre on o !i in antati se"uiva i suoi semi bian !i sparire nella terra !e li assorbiva vora e# Per !$, si !iedeva, tutto si presenta fa ile on le altre, an !e troppo, e .arinella mi si er"e davanti, .ura"lia Cinese* (2n'osmosi d'idee provo ata dall'Istituto di Lin"ue ?rientali di Napoli#) Per !$ si ama l'impossibile e quello !e non vo"liamo, ontinuava a !iedersi# 3.i sono arrivati )ob* Dic# e +enito ,ereno-, "li annun i8 il libraio, fiero, nean !e li avesse stampati lui# -i aspettava da Lilandt un moto d'entusiasmo, erano ami i, e quando poteva Lilandt i passava i pomeri""i interi, nella libreria# 3Il mare preferis o viverlo anzi !$ le""erlo5, se ne us % Lilandt, e l'altro ne rimase deluso# -i misero a parlare de"li autori ameri ani moderni, di quanto 'era di autenti o e quanto inve e era s ritto on o !io attento alla ommer iabilit& del libro, al numero di opie possibili da ra""iun"ere nelle vendite# -alvarono abbastanza (aulLner, un po' Cemin"DaM, del resto ne fe ero spazzatura# Nel pomeri""io sfiatato, la libreria era una tappa di ristoro al ritorno dal mare, e Lilandt era sempre pi) arso# 3Come vi siete fatto se o5, not8 il libraio# Lilandt si attard8 a s rutare in mezzo alle lun"!e file di libri, 3 er o se '9 qual osa5, disse# 3(ate, fate5, e il libraio si distrasse a traffi are altrove# +veva on s$ una sa a on ostume da ba"no e telo di spu"na, di solito li portava in mano, ma aveva preso appunto la sa a per !$ sperava proprio !e fossero arrivati )ob* Dic# e +enito ,ereno se ondo quanto "li aveva preannun iato "iorni prima il libraio, e an !e allora non "li diede spa"o# +veva "i& ado !iato in quale s affale fossero allineati i nuovi libri, appena l'ami o s omparve nel retrobotte"a, li prese e li butt8 l& dentro# Dette un'assestatina alle altre opie per annullare il vuoto in mezzo allo
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s affale, a""iust8 un attimo l'as iu"amano a rendere informe la ri"idit& dei volumi, e attese tranquillo il ritorno del libraio# 3Non !o trovato niente# C!iss& !e vado er ando, non lo so nean !e io5, e mise di proposito la sa a sul ban o sotto "li o !i di lui, 3oddio il ostume: >uoi vedere !e l'!o s ordato*###5 vi introdusse una mano a rovistare fin !$ tir8 fuori l'inno ente alibi4 3+!, e olo5, e lo ri a i8 nel fondo# 3=uando uno non trova da le""ere vuol dire !e non !a vo"lia di le""ere5, sentenziava intanto il libraio per nulla diffidente# + Lilandt, quella manovra serviva per non far"li nas ere sospetti nel momento in ui si sarebbe a orto della s omparsa dei volumi e, per la stessa ra"ione, aveva finto il suo disinteresse all'annun io del loro prossimo arrivo# 3Pu8 darsi# Per me, non 9 una bella estate# + presto5, e se ne us % rapido# -bavava ad avere quei due libri# Era la prima traduzione italiana e orreva a asa per tuffarsi a le""ere# D'estate, on tutti i ra"azzi in va anza, l'inse"namento si ridu eva a zero, restavano, ad aver biso"no di un maestro, quei po !i rimandati, nelle lassi dove la lin"ua d'obbli"o d'inse"namento era il tedes o# Non aveva soldi da spendere per libri, e poi rubare un ibo per nutrire lo spirito non "li fa eva furto# Di tanto in tanto, qual !e edizione e onomi a, l'a quistava dal suo ami o libraio, e questo sempre ad evitare !e il suo nome venisse inserito tra "li eventuali sospettati per i furti !e avvenivano in libreria# +veva pensato di er arsi un mestiere per lo meno fino all'autunno# Parlando oi botte"ai del quartiere, !e onos evano questo ra"azzo tedes o solitario e pareva loro an !e un po' IstranoI, vide !e un posto di panettiere avrebbe potuto sempre pro urarselo# Erano tempi !e lavoro non se ne trovava, e il lavoro !e era disponibile, non si trovava !i lo volesse fare4 il mer ato nero assorbiva o"ni manovalanza# + lui, il panettiere, "li andava benissimo, si lavorava di notte, aveva libera la sua "iornata da spendere a mare, e per !$ no, sarebbe stato interessante s oprire !e osa i mettevano in quei pezzi di olla viola !e spa iavano per pane# Comunque, per ora, il pro"etto se lo teneva di riserva# IC!iamatemi Ismaele# +l uni anni fa 7 non importa quanti esattamente 7 avendo po !i o punti denari in tas a e nulla di parti olare !e m'interessasse a terra, pensai di darmi alla navi"azione e vedere la parte a quea del mondo###I
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E o, !e osa avrebbe voluto fare della sua vita, e o, la sua vo azione, e o, !e osa farebbe an ora o""i senza "li osta oli d'una maledetta spor a "uerra, trovandosi e"li nelle medesime ondizioni di spirito e materiali del presunto Ismaele, e o, ome avrebbe ra""iunta l'armonia nel vivere, e o, la risposta da dare a questo allenatore estraneo !e si !iama amore, !e "li !a messo le mani addosso a for"iarlo da apo, a ambiar"li le ossa, i mus oli, la mente, a farlo rispe !iare in un altro in ui non si ri onos e, a! l'orrenda lebbra, insinuatasi sotto la sua pelle a spellarlo vivo, mostruoso lupus !e lo divorava, e o, om'9 possibile ombatterlo, il male dell'indifferenza, dell'i"navia, del las iarsi andare supini a un destino !e non 9 il tuo destino# ? "randi altezze di onde o eani !e, immense pareti, verdi di trasparenti riflessi, dietro di voi, spezzandovi, io troverei il destino !e mi fu destinato, o "randezza di .elville, "randezza di una traduzione bellissima di Pavese !e m'immer"i in un fra"ore di suoni, tra frasta"lii di mari e di oste, vo i ome nate nella nostra stessa lin"ua, io### =uesto andava "ridando Lilandt, tra s$ e s$, sdraiato su una !iana a fior d'a qua, ol libro in mano, la testa all'ombra per !$ il bian o della pa"ina sotto il sole non "li s oppiasse in fa ia, immerso in una lettura !e aveva so"nata, e ritrovava, on tutte le risonanze della sua vo azione marina# -%, Napoli non era Nantu Let, i apodo"li qua non alli"nano, !e importa, si disse Lilandt, dove '9 il mare '9 il destino dell'uomo# -i perse per "iorni dentro il libro di mare, !'era un mare !e lo aiutava a identifi arsi# E quando prese in mano l'esile ra onto di @enito Cereno, una nuova esaltazione lo afflisse# -i vide ritratto nell'ombroso languore 'el .uasi insensato Don +enito. I=uesti, un apitano spa"nolo !e a"li o !i d'un forestiero sembrava "iovane, edu ato e pieno di rite"no, vestito on sin"olare sfarzo ma on impresse !iaramente le tra e d'insonni affanni e trava"li re enti, se ne stava passivamente appo""iato all'albero di maestra, quasi disposto a las iare !e la natura parlasse per se stessa dell'an"os ia !e lo s !ia iava, o altrimenti disperando di sapersi ontenere# Gli era a fian o un ne"ro pi olotto, sul ui viso rude, passavano misti il dolore e l'affetto#I .a quando, si sarebbe liberato, ome Don @enito, dell'alma ne"ra del ne"ro @abo, finto amante e reale suo ar eriere !e lo teneva pri"ioniero, la lama del rasoio pronta alla arotide, servendosi della s usa di far"li, affettuoso e devoto, la barba* =uando sarebbe an !e lui saltato, dalla murata della nave ammutinatasi, nella lan ia ameri ana, on quel lun"o
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a""!ia iante "rido di liberazione* +ttraverso queste letture, approfond% il senso della sua vita e dello stato in ui si trovava# (urono quasi l'uni o ibo !e man"i8, nella sua estate amara# Lo affli""eva pi) di tutto lo s oprirsi passivo, non preparato a subire la s onfitta# Inerme# I poeti, a Eu"enio, "lieli re"al8 Luisa, nei "iorni in ui i "io !i eroti i si "io avano senza ompli azioni e essive e Eu"enio non avrebbe imma"inato !e un pomeri""io u"uale a tanti altri dei loro in ontri, la donna avrebbe preteso un amplesso ompleto, nell'idea sproporzionata, folle om'ella era folle, d'un fi"lio# In quel upo tramonto, dopo !e Eu"enio aveva sparso nella terra il seme ambito, Luisa defin% l'a aduto a questo modo4 3Comunque va bene lo stesso# Io avrei preferito la fine del mondo, o piuttosto l'inizio, si tratta di prospettive, ma va bene os%, !e tu sia stato il primo, sar& un buon ri ordo, almeno, uno !e mi pia eva da morire###5# -i rividero e non si to arono, si rividero an ora e non si s ambiarono una parola, il rapporto si !iuse nel pieno disin"anno di lei# 6 mai possibile, rifletteva Eu"enio, !e io mi sia trovato tra le mani il dono di una ver"init&, un re"alo appassionato offertomi ol desiderio, sia pure pazzo, !e io mi ritrasmettessi, e io l'abbia deriso non ponendovi attenzione, s iupato senza ri"uardo, senza interesse, l'abbia usato a fine di sfizio, a stupido vanto d'un ra"azzo, rifiutandomi di onsiderare il peso del dono* Non dovevo, dovevo las iarla onestamente intatta# Non si ri onos eva nell'a aduto# Io, ontinuava a riflettere, !e del mio ver"ine simbolo ne !o fatto un aso### e qui si sovvenne di Lilandt e ta"li8 subito il pensiero# ?"ni volta !e una oin idenza lo portava a lui, si ritraeva di peso indietro ome innanzi a un pre ipizio# 2n"aretti e .ontale, os%, "lieli aveva portati Luisa !e rientrava da Napoli dove s'era trattenuta per al uni "iorni# Poeti nuovi per lui, una finestra a"o"nata# - opriva finalmente i poeti d'Italia, !e quelli appresi a s uola non sapeva !i fossero, ammuffiti, suonavano sordi all'ore !io, non erto apportatori di una poesia !e potesse s uotere un "iovane uore# Giuseppe ed Eu"enio, "li divennero ompa"ni familiari, e il fatto !e .ontale si !iamasse Eu"enio, "li omuni ava una erta emozione, sebbene la preferenza, le""era, andasse a 2n"aretti# Nelle sere squallide della tetra ampa"na, poi !e durante il "iorno avevano dato fondo, i ra"azzi, a tutti i loro passatempi menzo"neri, us iva da quella va uit&, e se ne andava a letto a far l'amore on Giuseppe ed Eu"enio# Il m$na"e si
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protraeva insonne# +zzard8 an !e a s rivere, a lume di andela, al uni versi, ma ne sortiva uno s opiazzamento dei due "randi e inoltre "li alava addosso una timidezza, ome se lo s rivere versi fosse riservato soltanto alle persone e else# E proprio, Eu"enio non si reputava tale# +"osto finiva e la notte era un filo d'aria nero !e si onfondeva ol buio# I bal oni sul "iardino, i bal oni su Napoli lontana, lo las iavano ir olare liberamente, !e trovasse le vie aperte per orrere un po', a farsi sentire: Lilandt, on un as iu"amano bian o stretto alla vita, va"ava a passo lento per non sudare, le""ero e toplasma evo ato, attraverso le stanze !e si delineavano appena nella tenebra notturna# La asa si er"eva, intorno a lui, simile a un'ampia "alleria sfondata in al uni suoi lati, e qui si affa iava il "iardino appassito dal aldo !e l'indeterminatezza dell'os urit& rinfoltiva e aumentava d'importanza elando il suo alo, la""i) le pennellate azzurre dell'os uramento s an ellavano il quadro di Napoli, las iata tranquilla a una notte di pa e, per ridipin"ervi sopra una tela informale di tonalit& bluastre dal uore viola eo# I mobili, risu !iati dalle pareti su ui non batteva un solo riflesso, erano s omparsi, las iando il vuoto# La "alleria, spalan ata alla notte, pareva volesse appropriarsi della notte per intera# Inquieto, Lilandt, nell'insofferente va"olare, ri ordava altre estati, quando si amava, si pia eva, e da un simile torrido nero, quale seppia !e abbia sparso il suo in !iostro e si ura in mezzo vi "iri, e"li si sentiva protetto, protetto da tutto, dai ri !iami insistenti all'a"ire, dai pensieri protesi al futuro, dall'ur"enza di re uperare uno s opo alla vita, e trovava, nell'annullamento di s$ e di tutte le ose esistenti intorno a s$, la sua unit& stilisti a di esistere, perdutamente solo, a divorarsi da solo, a "odersi da solo, a ra""iun"ere un pia ere es lusivo da non voler dividere, a ritrovarsi uni o esemplare di una spe ie esoti a di pianta, irriprodu ibile# ?ra detestava il nero, il silenzio, il aldo, di quella notte, in quella asa, il suo letto, senza la forma tenera di Eu"enio, era ina essibile, aveva ritrovato nel ba"no due tre s !e""e di vetro adute dai apelli di lui e le aveva onservate nella s atola sopra il tavolo dello studio# +veva atteso durante tutta l'estate uno di quei olpi !e Eu"enio sapeva sparare a bru iapelo, ma"ari uno impensabile, terribile, di ui era maestro, e non 'era stato, avrebbe voluto onos ere per aso la notizia della sua morte e "liela aveva au"urata la morte in erti e essi upi### ?ra l'estate finiva e lo spaventava l'idea !e si sarebbe atta ato a una nuova speranza, ol ritorno
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di Eu"enio, ol saperlo a Napoli dove a o"ni an"olo avrebbe potuto in ontrarlo e non l'avrebbe in ontrato, on i tanti in"annevoli tru !i !e avrebbe es o"itato per in ro iare i suoi passi, on la s uola da affrontare, per !$ l'avrebbe affrontata re andosi ad aspettare Eu"enio all'in"resso, muoia 1errM on tutti i filistei e, disperazione massima, venire a sapere da 1errM 7 se ne essario sarebbe andato sino a asa a !ieder"lielo 7 !e Eu"enio non era ritornato a s uola, ma s'era is ritto a un li eo di paese### -i tras in8 fuori, alla serra s assata, si a u i8 sul materasso !e vi aveva messo dentro ad evitare di dormire nel suo letto# +vrebbe voluto abbaiare# I telefoni non funzionavano, le poste non esistevano, e 1errM non aveva saputo pi) niente del suo ami o Eu"enio# +i primi di settembre "li arriv8 una lettera, portata a mano da qual uno, nella quale Eu"enio "li !iedeva un aiuto# Gli esami di riparazione erano prossimi e "li sarebbe stato di "rande utilit& un ripasso fatto bene, lo pre"ava quindi di venire per qual !e "iorno in ampa"na, dove l&, nella quiete, avrebbe potuto trarre ma""ior profitto dal suo ausilio anzi !$ venire e"li a Napoli ome sarebbe stato "iusto e ortese# La lettera onteneva ri !e allusioni a"li avvenimenti pi anti di quell'estate e vi si s !erzava molto sul futuro matemati o Eleuterio Denza# La mattina !e 1errM arriv8 alla masseria, disponibile ed affettuoso se ondo il suo ostante arattere, dopo un'estate di strazi passata on la madre !e non s'era voluta muovere dalla itt& per potersi re are o"ni "iorno dal si"nor Denza nella nuova dimora, trov8 il finimondo# Era a aduto !e la sera prima, tutti fossero stati invitati in asa di una fami"lia vi ina omposta da una quantit& di ra"azzi e ra"azze ompa"ni dei tre u"ini, e vi si erano trattenuti fino a tardi in una spensierata, una volta almeno, tavolata, piena di urli, di fa ezie bor"!esi, ondita di barzellette disfattiste, os% da poter apparire, usando un minimo di benevolenza, una riunione di "ente avvezza a vivere d'amore e d'a ordo# (atto ritorno alla masseria rimasta in ustodita, a notte inoltrata, la trovarono messa a sa o da i"noti ladri# L'ar"enteria, e tanta, sparita# 1errM, arrivando, venne a onfondersi on un "ruppo di paesani !e attorniavano un bri"adiere e due "uardie intenti a un sopralluo"o, "uidati da"li zii e dalle fi"lie !e a iavano stridii di disappunto a o"ni nuova sparizione di ui si rendevano onto4 3+n !e il bastone on il mani o d'ar"entooo:5# Nessuno lo not8, on la minus ola vali"etta !e onteneva
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il pi"iama per la notte e un pullover pesante, nemmeno Eu"enio !e lo s opr% dopo un po o e se lo tras in8 su in amera, a ridere ome un pazzo per la disavventura apitata alla zia, la pi) olpita nella rapa it&, la quale zia adesso nel ortile mandava insulti a tutto il paese !e li aveva a olti4 3.e ne torno a Napoli, preferis o mille volte le bombe de"li ameri ani, bombe di "ente ri a, piuttosto !e farmi depredare da questi afoni !e non !anno visto mai un benessere# Ci ruberanno pure le lenzuola, questi stra ioni, ma io vi mando prima in "alera tutti quanti, e dopo me ne vado 7 "ente villana, e si sa, ontadini, ladri o assassini:5# I trava"li della "iornata non si esaurirono on questo episodio# Dopo una mattina tras orsa a ra""ua"liare l'ami o sulle ompiute prodezze estive, montando al verti e della sua ammirata stima, e dopo un pomeri""io speso a studiare, on 1errM elevato a professore severo e Eu"enio de lassato a umile alunno, mattina interrotta da una rapida olazione otta in fretta in quel subbu"lio e de"lutita tra nuovi lamenti e strilli al sovvenirsi delle affettuose o asioni in ui i ari ar"enti furono ri evuti in dono, vuoi per nozze, vuoi per battesimi, o ereditati dalla zia dai suoi parenti ar"entieri, durante la quale olazione fu diffi ilissimo a Eu"enio inserirsi per rius ire a spie"are i valori matemati i del suo ompa"no di ban o 1errM, il ui posto a tavola, olmo dei olmi, fu a""iunto all'ultimo momento per !$ se ne erano dimenti ati pur avendolo visto a""irarsi per asa, intervenne un se ondo s atafas io# >erso sera, mentre Eu"enio si disperava sotto lo s"uardo severo di Eleuterio Denza !e era divenuto un maestro intransi"ente 7 si a orse 7 e lo offendeva ripetendo"li i problemi on sottolineature d'impaziente intonazione nello sti"matizzare la sua defi ienza di fronte al muro di erti sviluppi al"ebri i, furono distratti da "rida di dolore miste a pianti# 3-ono le mie povere iu e5, Eu"enio si lev8 in piedi, 3le mie u"ine, le !iamo os% per !$ non vanno a s uola, sono due asine5, spie"8 a 1errM, 3 !i le star& seviziando*5, e si pre ipitarono a pianterreno# Le iu e erano state s operte dalla madre nas oste nel esso a fumare, e s'erano prese un sa o di s !iaffoni da quelle mani rese pesanti dal prurito di vendetta !e l'affronto sub%to nella nottata pre edente fa eva ir olare nel san"ue# =uello !e esasperava la zia, e se lo !iedeva al solito a vo e altissima, se fosse quello il momento di !iudersi nel esso a fare le spor a ione: 3L'insensibilit&5, urlava, 3l'insensibilit&, da !i l'avranno presa* Capis i*5, si rivol"eva al marito, 3a queste due, non "liene importa niente della rapina dei buzzurri, del danno !e i !anno fatto, del apitale
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!e la fami"lia !a perduto, apis i, loro fumano: Non pensano !'era an !e roba loro: (umano:5, e si rivolse torva a Eu"enio, 3=ua sotto '9 il tuo zampino, e! s%, !i pu8 aver dato a queste due s eme, il vizio, se non tu !e vai sfuma !iando dalla mattina alla sera on le tue artine* E erto: (uori, sempre fuori5, ritornava a rivol"ersi al marito, 3 !e ne sappiamo noi poveri "enitori !e osa vanno ombinando questi, fuori#5 In fine fulmin8 Eu"enio4 3>atti a fidare:5# Le u"ine fe ero quadrato intorno a Eu"enio e fiere di sa rifi arsi, implorando un suo s"uardo di ri onos enza, si a usarono di aver sottratto a sua insaputa al une delle si"arette !e e"li fabbri ava per s$# 3Ladre:5, s oppi8 di brutto lo zio, 3viviamo in mezzo ai ladri: Per !$ e la pi"liamo on quelli di fuori quando i primi ladri li abbiamo in fami"lia*:5 3Da domani non us irete pi) insieme5, a""iunse a volo la zia, 3Eu"enio, per suo onto, fa ia quello !e diavolo vuole: >oi due, a ri"are diritto: E zitte:5 1errM pass8 la notte on Eu"enio, "li avevano messa una brandina nella stanza !e era lar"a e dava sui ampi# 1errM trovava onsolatoria la quiete in ui erano immersi, Eu"enio si lamentava del muro nero !'era la notte in ampa"na, ontro il quale si poteva battere la testa e spa arsela, se non fosse stato per le o asioni !e "li si erano presentate, in "enerale la ampa"na la detestava, ma non si poteva muovere tenuto pri"ioniero da"li zii4 3In fondo, la mia anima 9 ittadina5, disse# + 1errM, una notte serena, dimenti o della nevrastenia dei bombardamenti, lo distendeva# 31u non sei stato questi mesi a Napoli, non sai !e inferno 95, "li ra ontava, 3"iorno e notte a entrare e a us ire dai ri overi, in ontinuazione, sempre di orsa, e !e orse, imma"inati un film di <idolini, la "ente ne 9 talmente stufa !e nei ri overi non s ende pi) nessuno, noi per primi, mamma !a detto, tanto, se dobbiamo morire###5 -i sfo"8, il pi olo 1errM, in omin iava a nutrirsi dentro un sentimento a ui poteva dare il nome d'infeli it&, privato di quell'uomo da temere !'era suo padre, sul quale e"li poteva, in onsapevole, sfo"are il dare e avere della sua breve vita, si trovava senza pi) difese n$ bersa"li e non si ri onos eva apa e di far ela da solo, senza pi) binari, "uida, ordini da ri evere n$ motivi di rivolta# -ua madre non ontava, !e an !e sua madre, disse, man ato il marito, sembrava uno pneumati o on un forellino !e perde e stai sempre a immettere aria per tenerlo su# Gli affari mar iavano a rilento per la disastrosa situazione della "uerra, ma il so io di suo padre mandava avanti bene l'uffi io di Cambio
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alla @orsa# 3(i"urati5, sorrise 1errM, 3 !e mamma, per il lutto, non !a ripreso an ora i poLerini !e tanto la distrarrebbero###5, ebbe un'esitazione a ontinuare, "li si affa iava alla mente qual os'altro da dire e tentennava# Eu"enio ne ebbe sentore e "li fe e, 3be!*5# + 1errM sembrava s orretto ra ontare di aver saputo dalla mamma !e la mamma di .arinella era l'ami a di un (eld nonsisa !$ tedes o, e inve e "lielo ra ont8, 3poteva in uriosirti, dato l'interessamento, se non erro, !e tu porti a quella fami"lia5, on luse on un tentativo di !umour# Era an !e un modo per tastarlo nei ri"uardi di .arinella, soprattutto dopo i numerosi idilli ampestri di ui era stato messo a parte, inve e Eu"enio omment8 la notizia on un deludente 3a!:5, evitando di ra o"liere il "uanto !e 1errM "li aveva "ettato, osa !e in altri tempi avrebbe fatto subito# >oleva difendere ad o"ni osto la onfortevole distrazione in ui viveva# 1errM si trattenne sino al primo pomeri""io del "iorno se"uente a ripassar"li le nozioni basi !e e lo onsol8 su"li esami, pi) !e altro rassi urandolo sulla seriet& del loro professore !e, di questi tempi, non avrebbe osato far ripetere un anno a un ra"azzo bravissimo in tutto, solo per !$ man ava di attitudine alla matemati a# E os% fu# Gli esami non offrirono il destro al professore per en omiarlo dei pro"ressi fatti, la situazione restava quella di "iu"no, e tale sarebbe rimasta an !e se Eu"enio si fosse appli ato allo studio on ma""iore seriet& durante i mesi estivi, Eu"enio sapeva !e oltre un limite meno !e suffi iente non sarebbe arrivato# +l ontrario di quanto s'aspettava, il professore fu simpati o, lo sfottette alquanto ol ridurre le interro"azioni alle po !e re"ole !e "li erano bene entrate in testa e, trattandosi di uno dei pi) brillanti allievi del li eo, e in effetti Eu"enio lo era per tutte le altre materie, lo on"ed8 rassi urandolo sull'esito positivo del risultato# Eu"enio non si trattenne un'ora di pi), ritorn8 alla ampa"na ome se Napoli fosse in preda a una pestilenza per ui il solo ontatto dell'aria avrebbe potuto onta"iarlo# Nemmeno per un attimo il suo pensiero vol8 ai piedi della ollina dell'+renella, in quella asa !e Lilandt stava ontaminando per mettere in fu"a l'imma"ine di Eu"enio !e vi era rimasta impri"ionata, per deridere i suoi tre mesi passati in assoluta astit&# -i era portato sopra due soldati tedes !i# =uando mai lo aveva fatto, ora aveva de iso di distru""ere tutto quanto "li fosse aro, a in omin iare dal letto matrimoniale sul quale suo padre e sua madre, del ui sempreverde e re ipro o amore non poteva dubitare, si erano a oppiati !iss& quante
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volte on passione# Gi) i materassi: E imbrattarli insieme a s onos iuti in una feli e os enit& liberatoria, s a iare l'amore on o"ni mezzo, e mezzo estremo se non i fosse rius ito, bru iarlo vivo, l'amore, ostinato pri"ioniero di quelle mura# +!, non i avrebbe messo niente a dar fuo o a tutto: -i era piazzato davanti al lun"o spe !io dell'armadio nella amera da letto dei "enitori, e si osservava# +lle sue spalle, il soldato !e doveva essere un ontadino o un manovale dal rosso del sole sul ollo, sul volto, sulle bra ia, ontro il bian o improvviso del torso solito a restare operto, lo teneva oi bi ipiti, stretto in una morsa, e "li sbatteva "l'in"uini addosso possedendolo brus o# L'altro, della stessa pasta ma dal fisi o meno rozzo, in "ino !io ai suoi piedi lo su !iava, e intanto "li stris iava le palme delle mani, "rosse, appena sbozzate, sul ventre, sui fian !i, a arezzandolo# Lilandt se ne stava a os e lar"!e, mantenendosi solido# Non provava nessun pia ere# Il suo orpo era inerte, non vi s orreva linfa e solo "razie a naturali me anismi rispondeva alle esi"enze di quei due# Non essendo oinvolto nei sensi, tese il suo ore !io interno a omprendere appieno la sua funzione spe ifi a, !e era quella di una ma !ina fredda !e produ eva pia ere per "li altri4 il militare alle spalle, infatti, lo estraeva da lui, "odendone, e ontemporaneamente lo ri"ettava nella bo a dell'ami o per !$ ne "odesse# E"li era attraversato da un pia ere di ui non fruiva, serviva da tramite# -tette a sopportarli ome una ampana sorda, s ossa da quattro mani, !e non risuona# Lo spe !io rimandava l'imma"ine on odiosa indifferenza, ed e"li oltrepass8 l'imma"ine, vi si perse dentro, nell'ar !ivio di memorie !e i suoi riflessi ar"entei dissimulavano, super8 an !e questi, e si trov8, solo, a via""iare nello spe !io, smarrito, fin !$ non si rinvenne in un'analo"a situazione, nello stupore della sua prima volta# -ta in mezzo alle s ale di un fabbri ato, di notte, dove tante fami"lie dormono# -%, in mezzo alle s ale, !e erti strappi la prima volta avven"ono non voluti in posti dove non 9 onsentito alla memoria dopo di ri amar i sopra# 1ra una rampa e l'altra, senza ballatoio, davanti a un finestrone, tanto a quell'ora le s ale nessuno le usa se non l'estroso ra"azzo !e vi abita, nottambulo sfa endato, on la modesta fami"lia di ui si ver"o"na# -'9 preso una otta per Lilandt, almeno os% di e il notturno spasimante, lo tormenta, lo ostrin"e una sera a se"uirlo per Napoli, di e
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!e fa il ballerino e Lilandt non "li rede, anti !ia, muove dei passi e di e !'9 senza lavoro, si vuol fare Lilandt ontro un albero in >illa Comunale e Lilandt si rifiuta, si sono in ontrati tramite un omune ami o e Lilandt propone di andarlo a ri er are per !$ non ne pu8 pi) di stare solo on lui, lo troveranno di si uro al solito @ar Notturno a bere, e mentre vi si diri"ono quello parla, parla, di e !e sono undi i fi"li, !e se lo s ritturano ome boM in una ompa"niu ia di rivista !e batte la provin ia pu8 finalmente us irsene di asa, Lilandt "li !iede, tanto per dire, !e osa fa suo padre ma ome se non "lielo avesse !iesto quello nean !e "li risponde, di e !e preferis e "li uomini !e almeno s%, si lavano, on le donne inve e ti devi abituare ai profumi !e si mettono addosso !e sono puzze, !e non si ver"o"na della otta !e !a preso, !i non se lo vorrebbe fare, uomini e donne, uno ome Lilandt, "li !iede se !a moneta spi iola, vuole omprarsi delle si"arette da una ve !ia all'an"olo di un vi olo !e le sue le !a dimenti ate non si ri orda dove, Lilandt "li d& dei soldi, allora i ripensa e di e 3fa iamo i una pizza5 e a""iun"e 3offro io5 pa"andola oi soldi ri evuti per le si"arette e non la man"ia la in"!iotte e Lilandt pensa !iss& da quanto sta di"iuno, e finalmente arrivano e trovano l'ami o ol bi !iere in mano, ne !a "i& svuotati altri, quanti ne re""e, e ome li re""e: 3Divertiamo i un po', stasera5, fa l'ami o e !iede al ballerino 3 !e vuoi, una birra*5, 3-%5, 3E tu*5, 3Io niente, "razie5, 3Guarda se non 9 bello5, e sbottona al ballerino tre bottoni della ami ia lis iandolo sul petto, strizzando"li i apezzoli, 3non ti pia e*5, 3-%5, fa Lilandt, 3il "uaio 9, !e 9 innamorato5, 3.a !e innamorato5, urla l'ami o, 3lo so io, di !e osa 9 innamorato, questo# +ndiamo, su5, si muovono, 3(ammi finir la birra5, ma fuori del @ar l'ami o si riferma, 3Gi&, ma dove andiamo*5, e interro"a on "li o !i Lilandt, 3+ asa mia non posso, '9 mia madre5, risponde Lilandt, 3E io !o quella ve !ia pazza5, fa l'altro, 3+ndiamo da me5, prende l'iniziativa il ballerino, a ennando passi di danza, 3siamo in tanti, tre in pi)###5, 3+ asa tua* Con tutti i tuoi fratelli###5, e quello ride, 3.a no: (idatevi, lo trovo io, lo spazio5# E si trovano l&, su per le s ale# ########################################################## Ne es e stupefatto, Lilandt# Niente della realt& "li sembra !e sia u"uale a prima, la s ala s'9 dissestata, peri olante il finestrone sembra !e "li ada in testa, "li o !i "li ballano, se li sente fra"ili, di vetro soffiato, il uore non batte, silenzio nelle vene, !e osa si 9 ambiato in lui* Il suo orpo, il suo orpo inte"ro, s'9 las iato violare, non solo, ne !a avuto vo"lia ed !a
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"oduto: Deve rin"raziare quel mistifi atore del omune ami o, !e s'9 sdraiato sui "radini a prender"lielo nella bo a, e lui in "ino !io a os e disserrate per permetter"li di starsene omodo disteso in mezzo alle sue "ambe, a re""ersi sulle mani, i polsi ri"idi sullo s alino superiore, a fissare la rampa della s ala !e "li s'inerpi a davanti# =uello, lo inebria on labbra molli di al ool il ui aroma disfatto dall'alito "li arriva alle nari i, e intanto er a di farsi, ma invano !e troppo !a bevuto, "li ries e inve e, da palo esperto, di portare Lilandt alla tentazione di o"ni vo"lia, di in astrarlo in un'estasi del orpo !e anela a nuovi appetiti# E allora un enno al suo amante ballerino (ballerino inteso nei due sensi) !e avido s'9 "i& approntato allo s opo, e l'estroso ra"azzo, innamorato d'una sola vo"lia, passa alle spalle di Lilandt !e si trova nella "iusta posizione, prona, a ui l'ami o l'!a pie"ato# Lilandt, in una sorta di lan"uida inerzia, avverte una arezza misteriosa tra le sue nati !e, non la disde"na, un'altra an ora un'altra, si sente attraversare da una fiammata di alore !e porta lu e alla sua arne buia e le d& vita# Il suo rite"no si s io"lie# Lilandt ne es e intronato# 2n pu"ile al tappeto# Psi olo"i amente distrutto# Pensa !e da stanotte e"li sar& un altro# Certo# E"li sapr& fare un uso pi) on reto del suo orpo, non lo ondanner& a mar ire in una inte"rit& del tutto sterile# Lo apir& pi) tardi# C!e prevenzioni s io !e, si dir& poi, an !e in questo ampo# Con moto irritato, si liber8 dai due, un olpo di reni a quello alle spalle, una botta al entro della fronte di quello in "ino !io# Credevano davvero !e un Lilandt fosse nato a onsumo di anonime bestie da ma ello* 1roppo s'era on esso, li detestava# I due rimasero l& dov'erano finiti, immobili, si !iedevano !e osa fosse su esso# 3In ulatevi tra voi, sul letto#5 Li spinse malamente sui materassi, li mise l'uno ontro l'altro e stette a "uardare, pi) !e altro, a sorve"liare# I due militari erano delusi e non apivano per !$ all'improvviso e"li si sottraesse, an !e stupiti da quella espressione !e "li aveva tirati i tratti del viso# Il pi) sensibile tra i due, se pu8 !iamarsi sensibilit& l'aspetto di una minore rozzezza, non voleva star i, da solo, ol ommilitone, non trovava s usanti# Lilandt s'infero %# Lo tir8 sopra i materassi fino a portar"li la testa fuori della sponda, lo rivolt8 a pan ia sotto, i si sedette sopra, sulle spalle, a aval ioni, e lo tenne serrando"li le "uan e tra le os e fin !$ l'altro, on soddisfazione beota, ridendo di quello !e se ondo lui era uno s !erzo !e lo
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soddisfa eva in pieno, non onsumasse fino in fondo la violenza# 3>estitevi, via:5, disse imperativo appena l'operazione fu ompiuta# I due, senza fiatare, indossarono in fretta le divise e presto furono pronti# Li a ompa"n8 attraverso la asa e mentre quelli, "entili, er avano di dir"li "razie, li sbatt$ fuori, ma nel !iudere la porta li ferm8 sui "radini4 3?ra voi andate a morire*5, !iese# I due soldati, !e erano due impreparati, manovali o ontadini !e fossero, lo "uardarono on una smorfia triste# Lilandt se ne a orse4 3Non andate a morire per il <ei !*5, infier%# Continuavano a non apire per !$ quel tedes o, !e bene o male "li aveva re"alato un'ora di passatempi, di esse queste ose# Lilandt volle ra""iun"ere il fondo dell'indifferenza4 3Non 9 vostra suprema ambizione farvi in ulare dal <ei !*5 C!e omportamento squallido, lo avvert% in tutta la bassezza e non rius % ad evitare di affondar i4 3Divertitevi, e buona morte:5 C!iuse la porta "ridando isteri o4 3>iva il <ei !:5# <iattravers8 la sua asa s !iusa al settembre e non la vide, di quelle lu i dorate !e piovevano da tutte le parti, non rius % ad asper"ersi# -i distese sulla pelle ami a del divano al solito modo, !e era poi il modo on ui Eu"enio l'aveva la vera prima volta desiderato, e inizi8 il via""io, dopo s% lun"a astinenza, nel onsueto deserto della masturbazione, soffuso di mira""i eu"enies !i# 2na mattina, nel risve"liarsi male, al se"uito di una notte d'insofferenza, Eu"enio and8 ad aprire "li s uri, e nella lu e di quell'estate !e moriva insudi iandosi in tristi olori d'autunno presa"!i di durevoli malin onie, rivide tutte le s io !ezze nelle quali s'era svilito durante la sta"ione# -i ri ord8 !e a Napoli si definis e sta"ione soltanto l'estate, a voler dire !e 9 l'uni a de"na di tale nomen latura# L'aveva perduta, la sua sta"ione# Inutilmente# 2na sta"ione della sua vita# Ne prov8 un'a erba ver"o"na, ne rimase offeso# Possibile attin"ere alla stupidit& ome a una onquista* -i serr8 a !iave nella propria stanza per non essere disturbato da que"li inutili esseri !'erano la sua fami"lia a quisita, a quisizione senza il suo onsenso, e orse a prendere lo s ri"no !e aveva nas osto da qual !e parte, sempre vi ino a s$, nella propria stanza# -trin"endolo tra le bra ia, lo po""i8 on autela sul letto e sdraiatosi a anto, mettendoselo sotto il fiato, stette, a respiro mozzo# - !iuse trepidante il oper !io, e ritrov8, l&,
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dove l'aveva onservato, il suo uore 7 distrutto, a pezzi# =uasi non batteva pi)# Lo ra olse on mani !e "li tremavano, e in pre ipitosa fu"a, on l'ambulanza !e fu un uni o "rido dalla ampa"na a Napoli, lo port8 a Lilandt per !$ lo risanasse# 3Non '9 niente di pi) rudele di una favola5, ra ont8 Eu"enio a Lilandt, 3e io sono stato dentro a una favola, rapito da quella pi) rudele per !$ tanto fa ile, inventata per bambini buoni# +marissima per me# Io non sono n$ buono n$ bambino, tu lo sai, sono uno !e non sa !i sia, ma se !a una possibilit& d'identifi arsi, 9 nell'amore !e porta a te, e solo a te# Non !o biso"no del futuro, ora non ne !o pi) biso"no5, volle pre isare, 3tu, sei il mio presente, e vo"lio viverlo# Con te#5 Le parole risuonarono limpide, de isive# Lo "uard84 os% s iupato# E pianse# La sua marmorea bellezza, dov'era finita, !e aveva fatto, !e osa aveva distrutto: -i a us8 di quello s empio# (u lun"o il pianto# Poi si a ost8 alle sue labbra# La @ella Prin ipessa non apr% "li o !i, labbra non si sfo"liarono e addero nel "iardino, la notte non fu ris !iarata da lampi biondi# <estava, uni a speranza, il lontano riverbero della ometa d'oro# ? orse un buon buon tempo prima !e Lilandt si risve"liasse al mira olo, e ome sempre nelle ose d'amore, tutto il dolore fu vinto e dimenti ato# IR >oleva una erimonia, Eu"enio non s !erzava# Da prima Lilandt vi si era rifiutato, temeva, mal"rado i lu idi e affas inanti motivi !e Eu"enio avesse addotto, !e fosse un'esaltazione dovuta all'entusiasmo del ritorno, o pe""io, temeva !e Eu"enio mirasse a un'autopunizione per quello !e aveva fatto, se ondo la ostante del suo modo di pensare, autopunizione !e, onos endolo, avrebbe potuto rivoltarsi ontro di lui Lilandt, !e "li sarebbe stata rinfa iata fa endo"liene olpa, on quali disastrose onse"uenze era ovvio prevedere# In fine, messo di fronte alla fiera determinazione !e Eu"enio dimostr8, parve a Lilandt di intendere !e il ra"azzo, una volta a ettato per fede questo amore'destino, ambisse a quella erimonia per !$ "li si volesse onsa rare, volesse prendere i voti di questa passione rivelata# 3La tua i atri e sullo zi"omo, evidente a tutti, ti sembra naturale !e io
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la possa portare, un'altra, !e onos erei soltanto io, no# Lo vedi, sei onvenzionale# Cai paura#5 3-%# C!e ti prepari un alibi per il futuro#5 Distesi sul divano, tornato a essere il IloroI divano, Eu"enio "li teneva la testa po""iata sul uore e lo abbra iava lento nella vita ome "li pia eva# .uoveva le mani "uidate dai pensieri, e on le dita lo tastava, di tanto in tanto, per assi urarsi !e fosse lui, l&, ritrovato, in arne e ossa fra le sue bra ia, per onvin ersi di essersene rimpadronito, dopo !e aveva fatto mar ire inutilmente il suo uore innamorato per un'intera estate# 3-ai, !o avuto paura !e tu non mi volessi pi), !e mi avessi dimenti ato, !e non te ne importasse pi) niente di me#5 3Inve e io morivo#5 36 bellissimo !e tu morivi# -ono ontento#5 Lilandt andava rimettendosi dalle sue sofferenze, il fisi o ne "uada"nava, tras orso un mese dal ritorno di Eu"enio, in una spleeneti a onvales enza, rimaneva an ora in redulo del feli e risve"lio# Gli slan i on i quali Eu"enio lo investiva, anzi !$ a quietarlo, ontribuivano a metterlo a"itato, e proprio per il senso d'insi urezza !e Eu"enio "li aveva las iato addosso# Lilandt, ome sempre tra due !e si amano, non apiva Eu"enio, in effetti non s'impe"nava a apirlo, distratto a sorprendersi apa e di amare, stupito di possedere una tale pervi a ia nel sentimento, os% !e "li sfu""iva spesso la ra"ione per ui tutto questo a adeva# Eu"enio, inve e, essendosi de iso a "uardare finalmente la fa ia di .edusa dell'amore, era rimasto pietrifi ato nel suo sentimento# +veva s elto l'amore e non sarebbe tornato indietro, pensava, nell'entusiasmo, !e non avrebbe amato tranne lui pi) nessuno, e non ri ordava d'aver amato, se mai aveva amato# Per ui Lilandt viveva una inutile in ertezza, l&, dove avrebbe potuto "odersi, ormai tranquillo, il suo Eu"enio, aso mai avrebbe dovuto temere, e fortemente, di essere stritolato dal rinnovato fervore di passione !e infebbrava Eu"enio, il quale era onvinto !e stessero assa""iando appena l'inizio del loro amor'passione, anzi, !e tutto stesse per in omin iare# Ed era vero# Le ose si erano ri omposte on una fa ilit& impensabile, e di questo Eu"enio avrebbe dovuto rin"raziare la zia4 era ritornato al suo li eo, tornato a vivere da solo nell'appartamento di Napoli, per !$ la zia lo voleva lontano dalle fi"lie# -'era orso il peri olo, per al uni "iorni, !e la zia traslo asse di nuovo la fami"lia a Napoli, indispettita del furto sub%to, e
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suo marito non poteva nulla se ella prendeva davvero una de isione, per fortuna l'ar"ento fu rinvenuto nell'offi ina di un ri ettatore, un insospettabile fabbro ferraio e, on "ran divertimento di Eu"enio !e vi vedeva un'ironi a vendetta del fato, tutto squa"liato# I ri ordi di fami"lia, infami, ome li onsiderava Eu"enio, erano ridotti a un'informe palla d'ar"ento, inutilizzabile, se non, "iustamente, per il solo valore venale# + !e sarebbe servita quella a ia ata, oblun"a, approssimativa sfera preziosa* Intanto a pian"ervi e a "ridarvi sopra il rimpianto dell'erede de"li ar"entieri per "li artisti i eselli perduti, e nel ontempo a dare, alla stessa, una sorta di malrepressa rasse"nazione, !e serv% a far rientrare i pro"etti di spostarsi a Napoli# .a la zia fu irremovibile dall'idea !e Eu"enio non abbandonasse il suo li eo in itt&, il li eo !e avrebbe potuto frequentare in un paese vi ino, sosteneva ontro suo marito, non era una s uola seria, man ava d'inse"nanti idonei, si trattava di una spe ie di zoo dove venivano spedite, dai paesi e dalla itt&, tutte le bestie irre uperabili# +n !e se apiva benissimo !e non era erto questo il movente di tanto ri"ore, Eu"enio si mise dalla parte della zia ontro lo zio, on "ioia irrefrenabile adesso !e aveva s elto per s$ il suo Lilandt, e os% da nemi i alleati, zia e nipote vinsero la batta"lia# Lo zio, !e Eu"enio detestava, nutriva per lui un affetto di stima e aveva un senso onvenzionale ma "enuino di responsabilit&, an !e se era abilissimo a esprimerli nel pi) zoti o dei modi, mentre la zia !e Eu"enio non al olava, nutriva soltanto una solida indifferenza e lo onsiderava un intruso# Dopo quell'estate e l'imprevista omunella !e i tre u"ini avevano stretta, vedeva, on Eu"enio tra i piedi, le sue fi"lie pre ipitare nell'abisso, "ia !$ sospettava, data la loro et& peri olosa, an !e un qual osa di pe""io, !e sarebbe potuto avvenire se non "i& sfiorato# Le are iu e, !e si erano tanto affezionate a Eu"enio, piansero tra le sue bra ia lun"!i sin"!iozzi a saperlo lontano per tutto il nuovo anno s olasti o# Eu"enio promise loro di venire spesso a trovarle e si fe e promettere da loro !e lo avrebbero tenuto al orrente di tutte le personali se"rete storie# @iso"na sottolineare, a questo punto, !e le due ra"azze, res endo, si erano fatte un po' pi) arine e potevano rappresentare in man anza di me"lio, omunque, una preda per la "iovent) balorda, lo ale e importata, di ui il paese debordava# -e ne and8 quindi onvinto !e, prima o poi, l'e o di un qual !e s andalo provo ato dalla loro insipienza, a Napoli, "li sarebbe "iunta# Come "li si ripresent8 festosa, "radevole, la sua s uola: ?ra poi !e
A/E
.arinella l'aveva las iata e frequentava l'2niversit&, si sentiva s"ravato dalla questione di prin ipio !e .arinella rappresentava verso se stesso, e io9 il doverla er are, er are di vederla, o"ni "iorno, sapendola a po !i metri di distanza, nemmeno "li fosse d'obbli"o, un "iorno o l'altro, di arrivare on lei ai ferri orti# E ome si presentava vitale, dopo quella ampa"na mortuaria, Napoli, ol suo soprassalto ontinuo, oi suoi bombardamenti liberatorii, !e lo spronavano, e itato, a fendere di notte la itt& azzurra, in una s almana di detriti, di s oppi aran ioni e d'ansia, in trafelata "ara di velo it& on l'ululo delle sirene, per ra""iun"ere Lilandt e trovare requie al riparo del suo orpo# Lo avrebbe squartato, per nas onder isi intero, vivo, dentro# +lle prime s !iarite dell'aurora, rientrava furtivo a asa, per farsi poi ben notare dalla portiera quando di l% a po o s endeva per re arsi al li eo, e spesso, per non dare troppo nell'o !io, finita la s uola s appava diritto da Lilandt per intrattenersi on lui non oltre il ader della sera e farsi notare al rientro a asa sempre a a"ione di quella maledetta "uardaporta !e aveva ri evuto dallo zio l'in ari o di spiarlo# =uando, troppo presto nel pomeri""io, non trovava Lilandt, an ora fuori a dare lezioni, (si era ripreso subito le !iavi), rimaneva ad aspettarlo inebriandosi adesso di quella asa !e tanto "li assomi"liava, dal dise"no olorato della ri""iola, al disordine divenuto status, allo starsene sparapanzata a tutti i venti# -i metteva a studiare nel "iardino mai tanto tras urato, inselvati !ito, ome "li sembrava "iusto !e diventasse per servire, adornandola, quella strana dimora, e on Lilandt !e rientrava, immediatamente orreva a perdersi ne"li inno enti o morbosi "io !i !e il loro amore di ontinuo proponeva# Del resto, a Eu"enio, bastava un'ora per impadronirsi dei ompiti asse"nati per l'indomani4 studiare, a parte le asperit& matemati !e, non era mai stato un problema# Inve e, per essere libero il sabato e la domeni a e disporre a pia imento del tempo insieme a Lilandt, s'era inventato un aro ami o, un nuovo ompa"no is rittosi quest'anno al li eo a ui aveva dato il nome di Eros, tanto nessuno poteva apire, ma non "li aveva s elto an ora un o"nome nell'in"arbu"liamento dei on"e"ni di parole !e andava es o"itando senza trovarne uno !e lo soddisfa esse# Eros era l'ana"ramma di rose, s opr%, allora veniva fuori un Eros de <osa !e poteva essere un'idea, forse troppo voluta, ma!, per !$ no* Eros di .a""io, fu un'altra ipotesi !e lo divertiva per l'assonanza ol primo verso della anzone IEra de ma""io e te adeano 'nzino 7 a s !io !e a s !io !e li erase rosseI# Da qui si arrivava fa ile a un Eros Cerasa, abbastanza onvin ente, oppure
A/F
a un Eros - !io a, e o, !e forse appariva la soluzione meno poeti a e pi) realisti a, per8### ome rinun iare a Eros de <ose, on la o !iusa, ben stretta, e la e del de, muta, alla fran ese* Eros d'<Ss: Non 'erano tanti o"nomi fran esi a Napoli* Insomma, inde iso, non venne a apo di niente# Eros abitava oi "enitori in una villa alle pendi i di Capodimonte, posto fuori mano, si uro, dove potevano studiare senza l'an"os ia della pio""ia di bombe, spie"8 allo zio, e diva"arsi an !e# Di ra""iun"ere la fami"lia in ampa"na, nemmeno un'allusione, e lo zio ta eva, avendolo la mo"lie diffidato dall'in ora""iare eventuali visite di Eu"enio, un libertino, peri oloso per le ra"azze, un disponibile ruffiano, insinu8, e a""iunse sospetti personali, ampati in aria, a rin arare la dose# Nella stessa euforia di morti e di san"ue in ui Napoli elebrava s omposte ve"lie notturne, i due ra"azzi elebravano le loro feste dionisia !e, santa riparazione allo sfre"io della bellezza, alla stra"e dell'insostituibile, !e vi si stavano ompiendo# 3Cos'9 quest'idea !e t'9 venuta*5 3Non 9 un'idea, 9 un desiderio# E non 9 neppure un desiderio, 9 un'esi"enza#5 3Di !e*5, insistette Lilandt, sulle spine# 3>o"lio re"alarti per intera la mia ver"init&, an !e quella !e non avrei imma"inato di mettere ome posta in "io o#5 3Per !$ ti poni questi problemi*5 3Per !$ sono problemi# 2na volta !e l'!o a ettato, vo"lio tutto di quest'amore# Io lo sto studiando, quest'amore, e er o di omprenderlo bene# Noi dobbiamo essere e restare due uomini !e si amano# Io non vo"lio !e uno assuma una posizione mentale, per intender i, femminile, per dare all'altro il presti"io, !iamiamolo os%, di fare il mas !ietto, io amo l'uomo !e sei e vo"lio !e noi diventiamo due uomini !e si amino, ambedue, nel dupli e modo !e 9 dato a"li uomini di potersi amare, il !e 9 un privile"io, i !ai pensato* Io non manten"o la testa sotto l'ala, io non vo"lio !e tu ti a ontenti, per starmene io omodo# -e 9 bello amarti, io ti devo amare in tutti i modi !e mi sono on essi# Non ti pare*5 Come se lo strin"eva al uore, os% bene affondati nel divano, nel sentir"li dire queste ose on tanta inno ente dedizione# 31u mi s on erti, tu di i ose sublimi, !e un ra"azzo###5 3Io, se apis o, amo# Lo sai !e io ti amo per !$ mi pia e amarti*5 31u me lo rinfa erai, dopo#5 3E insisti:5 Gli si rivolt8 addosso, "ru"no sul "ru"no4 3E se mi pia e*
A/G
Per !$ privarmene* Non pu8 non pia ermi, se viene da te5# 3Io ontinuo a pensare !e tu sia pazzo4 per !$ non mi las i un po' in pa e, !ai sempre un'idea nuova !e mi a"ita, !e mi rea perplessit&# Io sto bene os%# Non !o biso"no di nient'altro#5 3Non vuoi*5 3No5, on luse re iso Lilandt !e non si sentiva per niente tranquillizzato dai suoi meravi"liosi slan i# Gli si sta 8 dalle bra ia, on quella tipi a, improvvisa aria attiva data dall'azzurro Nizza !e s'intorbidava e si freddava in un olore d'a iaio fulminante, prese il ta"lia arte dal tavolo e brandendolo si port8 di nuovo al divano, tanto !e Lilandt ne ebbe timore e on uno s arto si fe e di lato, mentre Eu"enio, a bra io teso, spostando la "ravit& del orpo in avanti, lo appizzava sul us ino di fondo, produ endo un ennesimo squar io al martoriato pellame# 3C!e fai*5, "li "rid8 irritato Lilandt, !e non apiva# 32so il ta"lia arte# Come te#5 Con un uni o "esto nervoso, dalla intura in "i) si stris i8 sulla arne pantaloni e mutandine fino ad ammu !iarli alle avi"lie, e appo""i8 le nati !e nude sul orno del mani o# 3Credi !e non lo fa ia*5, intanto lo entrava on minime mosse di assestamento# 3-mettila5, disse almo, per blandirlo, Lilandt, !e lo redeva benissimo apa e di tutto# 3@asta una spinta violenta, no*5 Lilandt allun"8 il bra io per to"lier"li l'arma di sotto, Eu"enio s'in astr8, le""ero, sull'arma# 36 un modo, del resto, per restituirti quello !e tu m'!ai dato#5 3Lo fe i ontro di me, non per te, stupido#5 3+n !'io lo fa io ontro di te#5 Gli ferm8 la mano, si riemp% d'aria i polmoni per darsi forza nella spinta# 3>a bene, d'a ordo# -mettila# -e tu lo vuoi, per !$ privarmene5, ironizz8 Lilandt# 3+ppunto, per !$ privartene5, "li fe e e o Eu"enio e, on una s !iarita nella tempesta de"li o !i, so""iunse4 3<ifiutare il mio re"alo, !e imbe ille:5# 1olse via il ta"lia arte, us % dalla sua roba ammu !iata ai piedi, e si ridistese sul divano tra le sue bra ia# 3-ei troppo presuntuoso#5 3Non 9 !e io sia presuntuoso, 9 importante# Non vo"lio avere nulla !e
A/H
sia solo mio#5 31u mi emozioni sempre5, "li sussurr8 l'amante all'ore !io, mentre "li a arezzava la parte nuda del orpo# 3>a bene, d'a ordo5, ripet$, 3ma, as oltami4 las ia !e le ose nas ano spontanee, non le pro"rammiamo, a adranno, proprio quando non i staremo su a pensare###5 3No5, l'interruzione fu re isa# 3Dev'essere una erimonia#5 32na erimonia*5 3-%# Cos% la on epis o#5 3E quali flabelli, quali o""etti sa ri, dobbiamo pro urar i###5 3Non prendermi in "iro5, lo ammon% Eu"enio, 3dev'essere un rito fra te e me, intimo# -ar8 ra""iante in quel momento, ma soffrir8, per molte ra"ioni#5 ? umbratile Eu"enio, lo s on erto !e "li pro urava, diveniva an"os ia, alle volte, per l'innamorato Lilandt# Non !e il viso di Eu"enio si abbuiasse o ne trapelassero se"ni o ulti, ma di erto, una lu e ar ana trasportava quel viso in un re"no remoto di ui, solo, possedeva le !iavi# Lilandt avrebbe voluto onos ere quelle ra"ioni, ard% appena soffiare un 3quali*5# 3E!*5, Eu"enio si risve"liava alla realt&, privo di memoria# +llora, per dissipare l'atmosfera os ura, Lilandt es lam84 3-e dev'essere un rito, se 9 per questo, io sono un sa erdote "iusto#5 3-%, dev'essere una erimonia5, riprese Eu"enio serio# -i strus i8 sopra di lui fino a ra""iun"erlo di nuovo, fa ia ontro la fa ia, e Lilandt !e si perdeva on le mani nelle "iovanili in isioni di quella parte nuda del orpo### Eu"enio "li prese le labbra tra le labbra, e mise nella sua bo a queste parole4 36 la mia resa a te# La "uerra 9 perduta#5 3I tuoi "enitori si amavano, si sono sorretti una vita intera on il loro re ipro o amore, dei miei, uno amava, l'altro non amava# E li !o perduti subito# 36 spaventoso, per un bambino, vedere s omparire la sua difesa fisi a, quello !e per lui rappresentano i orpi dei due "enitori, nei quali si ranni !ia, nei quali usa nas ondersi, la sua "rande trin ea alle sue pi ole pene, dai quali volumi, e"li si sente protetto# Io mi trovai solo e nudo sopra una lastra di "!ia io, questo l'!o realizzato dopo, da "rande, ma la sensazione di "elo la portavo dentro da allora, da bambino# La mia splendida "ran madre, la nonna, mi rivest% di bu"ie, mi tolse dal freddo e
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dalla paura, oprendomi di stra i olorati# Io i stavo a disa"io in quell'affettuoso abito fiabes o, sentivo !e me l'avevano buttato addosso per ripararmi e, seppure i"naro, ontinuavo a sentirmi un +rle !ino del dolore fin quando non s oprii, spinto da una vo e interna, la verit&# La s oprii, in un mu !io di "iornali !e la mia "ran madre aveva nas osti e onservati4 mio padre aveva u iso mia madre per "elosia, e s'era u iso# 3+ questo punto, la stima dei fatti, porta a onsiderazioni tristi per me# Capis imi bene, Lilandt# La mia esistenza non rius % a fermare la mano di mio padre, e allora, !i ero io, mi sono !iesto, meno di niente* ? rappresentavo per lui il nemi o, il supposto fi"lio dell'altro* E se ero davvero il fi"lio dell'altro, l'amante di mia madre 7 una fi"ura !e non esiste, erto non all'altezza del sentimento !e mia madre "li portava 7 per !$ non mi !a er ato dopo una tra"edia os% "rande* +n !e nel suo medio re mondo di affetti, la mia esistenza non !a ontato niente### Io non !o ontato niente per nessuno, a parte la mia dol e narratri e di favole# Per8, attento tu, mio uni o amato Lilandt, io sono il fi"lio di IunaI passione, non sono il fi"lio dell'amore o d'un ombino matrimoniale, attento, di una sola passione, di o, individuale, o quella di mio padre per mia madre !e la am8 fino al punto di u iderla, o quella di mia madre per il suo amante !e lo am8 fino al punto di farsi u idere# Non so, di quale di queste due passioni solitarie io sia fi"lio, erto io sono quel fi"lio, ri ordalo, e tu, da me, non ti potrai salvare#5 Era quasi mina ioso, nel dirlo# Eu"enio de ise !e la erimonia, una iniziazione in effetti, avvenisse tra un sabato e una domeni a, "iorni dedi ati a Eros, on tanto tempo disponibile da non essere ostretto a dover las iare Lilandt subito dopo il rito# Presentiva il biso"no, dopo, di rimaner"li a anto, addosso, stretto# Lui e lui# Lilandt si emozion8 profondamente# >oleva trasfonder"li tutto l'amore pazzo di ui Eu"enio ne essitava, e voleva !e Eu"enio per episse i momenti pro"ressivi di questa osmosi amorosa# >oleva dro"arsi e dro"arlo d'amore# +rriv8 s !erzando4 31i !o portato le mie bende sa rifi ali#5 -i apr% i pantaloni e "li mostr8 un paio di mutandine di quella tenera stoffetta bian a4 3>edi queste* Le misi per purifi armi, il "iorno !e dovevo in ontrare per la prima volta la mia ra"azza, quella !e non sa niente di me, nean !e !e io esista, alla
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quale io avevo dedi ato il mio uore e il mio orpo# Era un "esto simboli o, importante, per la prima volta le avrei parlato e lei mi avrebbe onos iuto# Inve e, in asa di 1errM, anzi !$ lei, in ontrai te# -ai Lilandt, 9 os% misterioso quello !e a ade, non i fa iamo mai abbastanza attenzione### Era tutto destinato a te, i pensi* Io i"naro, ma presa"o, mi ero preparato per te# Le avevo sul mio orpo, quando i siamo ri onos iuti, amati, e non lo volevamo onfessare o"nuno a se stesso, per i8 !o pensato !e sia nel mistero delle ose !e tu ora mi spo"li ome se tutto avvenisse di s$"uito in quello stesso pomeri""io, era verso sera ri ordo, ome adesso, e noi aboliamo tutto questo tempo in mezzo, di in ertezze e di pazzie, e ri omin iamo da allora# Non le !o pi) indossate, queste5, Eu"enio introdu eva la mano sotto la stoffa a palparla, 3e le !o onservate, rifiutandomi sempre di rimetterle e non apivo per !$### 1e lo di evo, 9 tutto os% misterioso quello !e fa iamo, e rediamo stupidamente !e siano "esti sempli i# Dietro o"ni nostra mossa, '9 un mondo d'intenzioni e non e ne rendiamo onto#5 L'intelli"enza di Eu"enio lo sbalordiva di ontinuo# C!e ne sarebbe stato, nel futuro, di questo ra"azzo, pensava intanto Lilandt, e Eu"enio ontinuava4 3?ra apis i il per !$ del rito# Io non sono pazzo ome tu insisti nel dire, sono uno !e d& peso a ose !e an !e "li altri !anno e non le al olano4 appunto, la ver"init&# 1utta la mia ver"init&, io me la sono sentita, l'!o onsiderata, e "uarda Lilandt, non 9 !e io la stimi una mia virt), 9 un dono, 9 il primo vestito !e i viene re"alato, e avanti di spo"liar ene, dovremmo per lo meno essere onsapevoli on !i lo fa iamo# Io lo sono, lo sono sempre stato, e forse posso apparire strano per questo, io non avrei mai sopportato di re"alarla distrattamente, e vo"lio, an !e stavolta, !e sia un momento importante fra me e te, per !$ mi resti il ri ordo di questa notte in ui mi spo"lier8 de"li ultimi brandelli del mio primo vestito, ome mi 9 rimasto il ri ordo, indimenti abile, di quando mi sver"inai nel tuo orpo# Non ridere del mio modo di parlare, an !e se posso apparirti ridi olo in erte pretese, io desidero !e tu mi sa rifi !i avvolto in queste bende, per !$ tutto quanto 9 su esso tra noi si ollo !i !iaro nell'inventario della mia vita#5 Lilandt non rideva, era s onvolto, andava on la memoria alla sua ver"init& mai esistita per !$ mai ne aveva realizzata l'esistenza, a quella lu e spor a tra due rampe di s ale dove due ompli i l'avevano messo in "ino !io e usato per la prima volta, a quante volte s'era re"alato distrattamente offendendo la sua bellezza, di eva bene Eu"enio, a quanto
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s'era las iato sputare, vomitare addosso, s'era smerdato in pantani di arne umana solo per rabbrividirne, a quanto s'era fatto violare nella bo a per onsuetudine, a ome aveva tradito il suo "usto, il suo pensiero, il suo intelletto, on in uria olpevole, prima d'in ontrare questa misteriosa reatura os% "iovane e di os% raffinato intendere, se vo"liamo fin troppo morbosa, apa e di iniettar"li una os ienza del suo esistere fisi o !e mai aveva avuta, di farlo naufra"are quale IPequodI sotto la spinta della @alena @ian a, !e, in questo aso fortunato, e"li identifi ava nell'amore# Con rinnovata fidu ia nei valori !e e"li rappresentava per se stesso, si apprest8 a prendersi per intera la ver"init& del suo appassionato amante, e onsapevole del si"nifi ato !e Eu"enio le attribuiva, on uno profondo furore !e "li soffiava da dentro, vento di un destino omune# 3-%5, "li rispose, 3ma le indosserai al momento opportuno# ?ra ti devo preparare, !o biso"no di te, nudo#5 In omin i8 dal lampo biondo# Lo frust8 on la seta dei suoi apelli# Lo olpiva, tra le "ambe divari ate# .ezzo "iro della testa e la fran"ia d'oro, tesa, si abbatteva tra i mus oli interni delle os e, una folata !e, le""era, arrossava quella parte nas osta della arne, deli ata# La pelle di Eu"enio si rizzava in onde imper ettibili on pia ere s onos iuto# La sferza, a momenti sostava, a "uatare le os e sollevarsi in palpiti nervosi, s atti, in attesa dei olpi a"o"nati !e non si abbattevano 7 ome la arne pu8 mostrare la delusione per i dol i tormenti !e non ven"ono infetti 7 e appena, rilassate al disin"anno le os e si afflos iavano inerti, la sferza si abbatteva inattesa, infittiva i suoi olpi, non dando il tempo alle ontrarie maree della pelle di ordinarsi in una direzione uni a# L'istinto portava Eu"enio a divari are sempre di pi) le "ambe per a o"liere me"lio i olpi, e l& in mezzo, Lilandt, si immer"eva on slan io, a farsi strin"ere di olpo da quelle os e odorose le fluide !iome ontro le ore !ie alde# 2na morsa soave, alla quale, per ambedue, era una pena sottrarsi# E infatti, quando Eu"enio "li affondava le mani nei apelli, forti, a tirare su la testa fino a ontraffarle i tratti nel viso, senza nessun dolore da parte di Lilandt, all'essersene liberato, orrispondeva un tale senso di privazione !e d'impulso la immer"eva di nuovo a rivolerne il alore e il morbido !e "li si disfa evano tra mani e os e, e poi, 'era la lin"ua, di Lilandt, !e in omin iava a battere insidiosi olpi nel pi) se"reto delle pie"!e### La tortura arriv8 ai mar"ini della sopportazione# Lilandt si sollev8, "li o !i torbidi, lar"!i, di una bellezza stre"ata, si pose in "ino !io sul letto, fres o di anti !e lenzuola da tempo mai usate ome aveva voluto di
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proposito preparar"lielo, e attrasse a s$ il orpo di Eu"enio, !e si las iava tirare, on le bra ia abbandonate, lun"!e, fluttuanti dietro il apo# Lo sollev8 per i fian !i e si appo""i8 sul petto le nati !e on le "ambe roves iate !e svettarono sospese nell'aria# .osse una lieve arezza nella unetta dove esse si univano e "li parve di star quasi per forzare un se"reto, !e Eu"enio, pur nel feli e abbandono, resisteva per la forza di un istintivo pudore# Poi, il ra"azzo, sotto le labbra di Lilandt !e ondu eva il rito se ondo una litur"ia onsa rata, si rilas i8, e Lilandt lo immerse a fondo nella pro"ressione rituale della erimonia per portarlo al on"iun"imento finale, preo upato di sfran"iar"li il dolore in a ute estasi di pia ere, a !e il sa rifi io si ompisse nella "loria dei sensi# Lo riempiva di ba i, l&, dove avrebbe olpito e oi ba i dipanava molli fili di saliva, a t$ssere un velo orposo, protettivo, !e avrebbe favorito l'urto e nel ontempo ne avrebbe alleviato l'impatto# Greve era l'arma !e avrebbe inferto la ferita# Lilandt indu"iava nel avo vir"ineo, on !i"lia di mare svelata, vi aderiva on la rosa delle sue labbra a inumidire la madreperla dell'interno, a su !iarne "li umori# >i sostava, aspirandone quasi l'epidermide# Il apo di Eu"enio si a"it8 allo stesso modo di quello di Lilandt nel subire il pia ere, sbattendo an !'esso, rapido, da un lato all'altro, per s ari are la volutt& dell'insopportabile pressione# L'azzurro Nizza si apovolse s omparendo sotto le palpebre, e las i8 in vista due stris e sottili di ornea bian a, limpida, sotto le i"lia !e vibravano# 3?ra ti posso rivestire5, mormor8 Lilandt, e prese le mutandine# 3.ettile all'in ontrano5, soffi8 Eu"enio# 3Come*5 3Il davanti, dietro#5 3Per !$*5 3Per !$ 9 "iusto# >o"lio !e tu passi per quel ta"lio, dal quale redevo di us irne un "iorno, io, oronato d'alloro, a possederla 7 quante esaltate imma"ini, mi sono reato intorno a quel ta"lio 7 inve e non era os%#5 La vo e, rotta, "li us iva fievole, on fratture all'interno delle parole, sembrava un dis orso riferito pi) !e diretto e presente, e il suono nel quale la sua lo"i a s'esprimeva, rivelava la vena d'un pianto !e s aturiva da un rammari o, forse# Lilandt avvert% s"or"are, da quella musi a dolente, il tema dell'autopunizione, non prota"onista questa volta, tuttavia a ennato# Ebbe un moto, a interrompere tutto, per fortuna seppe trattenersi, e l'a ett8 ome natura stessa del suo amante amatissimo 7 la !iave malin oni a in ui si esprimeva un destino s onos iuto#
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3Io ero onsa rato a te5, ontinu8 Eu"enio, 3e tutto era pronto per te# -olo, !e io non lo sapevo#5 In fine si riebbe, e disse on vo e nitida4 3Non esitare, io lo vo"lio5# Prese le mutandine, Lilandt, e teneramente "liele infil8 alla maniera !e lui esi"eva, e abbra iandolo on ba i sparsi, si rivolt8 on lui sul letto in modo da las iarlo bo oni, la positura, stimava Lilandt, in ui avrebbe meno sofferto# 3No, ome prima5, disse Eu"enio, 3fa ia nella fa ia5, e di nuovo si rimise supino e vi rimase, senza to"lier"li "li o !i da"li o !i# Col uore !e "li tremava, Lilandt "li pass8 le sue mani, possessive e affettuose, basse nella s !iena a tirar su le nati !e, e sollevandole, si eresse a mostrarsi intero, violento, nei mus oli pronti, tutti4 la stessa spasmodi a attesa dell'atleta sulla linea di partenza, per il olpo di pistola liberatorio# Cos% e"li appariva a Eu"enio !e lo osservava dal fondo del letto, an !'e"li in attesa, ma !e il suo orpo venisse presto alpestato# Lilandt abbass8 lo s"uardo per "odersi !e osa strin"evano le sue mani, e"li non sapeva !e un "iorno Eu"enio le aveva viste deserte, de"ne di essere riempite d'amore, e se le vide, riempite d'amore# Condusse i polli i al mar"ine del ta"lio della stoffa bian a !e ora velava il avo vir"ineo 7 le bende sa re !e oprivano la vittima sull'ara sa rifi ale non "li parvero un'idea poi tanto de adente 7 e, on una le""era pressione dei polpastrelli, ne s ost8 i lembi# 2n insieme di tre pi ole urve s'infran"evano l'una nell'altra nella tela dei fili di saliva !e e"li aveva depositata, due si pie"avano per andare a morire nel ferma"lio del orpo di Eu"enio, la terza da quel ferma"lio partiva ri"ida, imponente, a dar forma al bell'emblema di mas !io, eretto an !'esso, ormai, nella sua forza# =uella vista, !e si s opriva a un desiderio rinvi"orito dai si"nifi ati !e Eu"enio dava al suo possesso, lo ottenebr8, l'attesa di quella arne, da nessuno mai to ata, mai potuta vedere, !e si offriva amorosa in radi palpiti !e ne s andivano il tempo, tutta la ari a della lun"a erimonia per portare il suo amato oltre la sofferenza, tutto, si frantum8 in un niente# +ppo""i8 il suo s ettro di sovrano su quel orpo sottomesso, ome a investirlo di una onorifi enza, ome a voler fare di quel bellissimo orti"iano un suo favorito, e nel fasto del san"ue ribollente, nell'in enso della erimonia, la violenza prese, inaspettata, il sopravvento# 2n "rido santifi 8 la profanazione, !'era un'investitura# Le un"!ie di Eu"enio "li "raffiarono il retro delle os e alle quali si teneva a""rappato# 2n odio viola eo rimes ol8 l'azzurro Nizza, Eu"enio
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prov8 l'orrore d'aver perso la mas !ilit&, se ondo una onvenzione !e 9 di tutti, ritorse nella mente in"iuste a use a Lilandt, !e, se l'avesse davvero amato, non avrebbe a onsentito a quanto e"li "li aveva !iesto, sprofond8 insomma nel trauma !e l'iniziazione omporta# Ed era naturale, il suo indis utibile simbolo virile s'era infranto# Non era si"nifi ativo* No, forse 9 stato il dolore, pens8 dopo# Lilandt restava immobile dentro di lui# =uel "rido lo aveva risve"liato alla tenerezza# Non un movimento# -e lo teneva stretto sotto il ventre, in attesa !e il trava"lio si stemperasse per poterlo sfran"iare nel nuovo pia ere !e doveva portarlo a onos ere# Cer 8 "li o !i di Eu"enio, e"li insisteva a tenerli serrati, e Lilandt non apiva, quel tanto di bordo ba"nato !e vi s or"eva, se s aturisse da una sofferenza fisi a o da quella a ui Eu"enio aveva a ennato# E"li aveva omprese le Imolte ra"ioniI, e proprio nel rito delle mutandine indossate all'in ontrario, !e non voleva essere tanto un infierire ontro di s$ o ontro di lui ma rappresentare la definitiva a ettazione d'un amore, voluto dal destino, per i8 da vivere nel ri"ore d'una appassionata re ipro it&# E fu a sua volta, nel ri ordarsi di questa re ipro it& !e aveva !iesto ome un'esi"enza 7 Lilandt non si sba"liava 7 !e Eu"enio rius % a pla are il suo animo, a trovare onforto alla vampata d'odio irrazionale4 era nobile, nel duello fra due uomini, !e la onquista della parit& avesse un prezzo, an !e se si trattava di una dedizione, se la dedizione era il pia ere da onquistare# 3C!i&vami5, "li disse e lo disse apposta, per mettersi al passo ol suo amato, per !$ nessun pudore dividesse due uomini !e si amano, per offendersi on le stesse parole on ui l'aveva offeso# E "iustamente arross% per esserselo detto# Lilandt re ep% la brutalit& della parola# Preo upato a voler"li trasfondere solo dol ezza, a dro"arlo d'amore, si butt8 quella stonatura alle spalle# .a il orpo di Eu"enio rifiutava quello !e Eu"enio voleva, e Lilandt dovette on entrarsi intero nella sua passione per domare quei mus oli ribelli e portarli a farsi a ettare# +veva le sue mani, e di quelle poteva fidarsi per trasportare il orpo di Eu"enio dalle paludi della sofferenza alle spia""e assolate del pia ere, vide in Eu"enio una pi ola Camar"ue da esplorare, sul suo avallo fo oso, tra a quitrini e sabbie olorate, in una lu e zin"ares a dai multi olori effetti4 le protese a tra iare soffi i er !i on entri i intorno a"li esi"ui apezzoli, infantili, non an ora torturati
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dalle prati !e sessuali, soffi8 un alito di vento sul ventre, e in quelle pie"!e fe e s orrere le sue dita e, se"uendo la linea di un dise"no ininterrotto, le port8 a infilarsi sotto le mutandine, !e rapprese e ridusse a mo' di stra io attor i"liato per ra""iun"ere i due, soavi al tatto, "lobi, fermi, atta ati a"li in"uini, nel loro "iovanile vi"ore# Li a olse nel avo delle palme, vi effuse arezze estenuanti, un primo "emito rifior% su quelle labbra# (u il se"no !e il passa""io stava avvenendo# 1olse la mano di Eu"enio !e si teneva an ora atta ata alla sua os ia, e la "uid8 a prenderselo, per !$ lo se"uisse in una ontemporanea masturbazione, !e poi non era tale, era il modo di unirsi a lui per sfinirsi insieme fino al ra""iun"imento dell'or"asmo# Come Eu"enio prese a farsi, prese a espandersi, a omuni ar"li il suo pia ere, !e voleva dire il tan"ibile arrivare all'amore !e li univa, presto la sua espressione virile ra""iunse la forma, "enerosa, !e la natura "li aveva donato e, trasmi"rando da un orpo all'altro, le onde di quella omunione, fe ero vibrare, tutte e due, le strutture fisi !e# +llun"8 le bra ia, Lilandt, ad afferrarlo per "li omeri, a spin"erselo sotto, ora !e la arne aveva eduto e poteva possederlo on lente bordate profonde, e i "emiti di Eu"enio, il respiro orto, le labbra !e bo !e""iavano, tutto, lo onfortava nel poter pro edere tranquillo# 3Guardami5, "li !iese on amore# Eu"enio sentendosi domandare di restituire quello !e per primo una volta aveva solle itato, apr% "li o !i# E ne rest8 fulminato# Per !$ Lilandt, onsapevole, non domandava allo spe !io di rifletterlo per a res ere il proprio diletto, ma invitava Eu"enio a riflettersi nello spe !io per inebriarsi del rito !e aveva preteso da in os iente, per !$ ra""iun"esse in estasi, ome rivelazione, il tripudio della erimonia# Guardarsi fottere, fu per Eu"enio, un soprassalto di "odimento# >ide, in un duello d'uomini, la bellezza di las iarsi atterrare dall'amato nemi o, vide la bellezza di quella spada !e s'immer"eva inesausta nel orpo le tante e tante volte, sent% le sue ferite orlarsi di "rida di "ioia e, nell'atto vitale, ri o, apiva la metafora di due virilit& inestin"uibili, la metafora, della virilit& !e non si pu8 abbattere# E tutto questo lo poteva "odere, solo per !$, al momento, nel duello perdeva, era a terra, sotto, operto dal trionfante furore dell'altro !e lo sovrastava# (u un'imma"ine da torneo dei suoi ve !i libri di favole# <itorn8 ol pensiero, per un istante, al suo orpo non pi) ver"ine, e si ompia que di aver tutto donato all'amante, di non averne sparpa"liato i
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brandelli ad amori differenti, uomini e donne, ome pu8 a adere e a ade# E non volle pensar i pi)# Lilandt voleva "odersi a lun"o quel possesso, !e ora si a orse quanto aveva anelato e mai osato esprimerne il desiderio, e rallentava o sostava, se Eu"enio si dava troppa ari a, lo fermava, "li allontanava la mano e strozzava nella sua quelle pulsazioni affrettate, immobile# 3Come stai*5 36 bellissimo### sentirti### vederti###5 (u appena un suono, un improvviso fiorire di parole quasi inde ifrabili, una ne essit& del uore# +vrebbe voluto s omporre la loro posizione, spin"ersi indietro on le spalle a to are le oltri innalzando ontemporaneamente tra le bra ia il ra"azzo imperneato sulla sua "loria, e las iarlo a librarsi nell'aria davanti al suo s"uardo rapito, nella spirale dell'estasi !e e"li "li infondeva, ma Lilandt temette di voler troppo da una iniziazione, an !e se voluta dallo stesso elebrante, e si on entr8 in un buio ovattato nel quale filtravano le emozioni della preda onsenziente# C!iuso, an !e Eu"enio, in un buio interiore, si stupiva !e il suo orpo rispondesse on amore all'affronto sub%to, a o"liesse i olpi !e l'altro "li inferiva, sentiva il proprio orpo mutarsi, dentro, in una pianta arnivora !e serrava i petali intorno all'intruso penetrato a sorbirne il nettare, i petali lo avvin"!iavano on l'affanno di volerlo impri"ionare ed appena esso se ne ritraeva, si abbandonavano all'ansia di ripetere il loro assalto !e, pronto, s attava al riapparire del nemi o, e da una simile lotta di forze vitali, autonoma, non erto omandata dai ervelli, !e si esprimeva nei termini "enerali di a""ressione e difesa, e"li traeva anzi !$ patimenti di s ontro, s atenante "ioia dei sensi !e, ontro o"ni re"ola di batta"lia, oinvol"eva il nemi o in un e"uale fermento di pia eri# +llora, si sarebbe !iesto in se"uito Eu"enio, i nostri orpi di uomini, las iati all'os uro di una tomba !e i portiamo appresso, sono fatti inve e per essere violati, "ettati an !'essi al entro di una mis !ia, per aprirsi, per on edersi, essere offesi e poi vin ere (e questo Lilandt lo aveva s operto e ne avevano parlato) dove non 9 in "io o la virilit&, insopprimibile, ma l'uso di essa, sono fatti per la ompetizione in duelli, s ontri, tornei leali, tra uomini !e si amino* Ci fu un respiro !e si lev8 nella stanza ome suono della natura# Ebbe un movimento, l'innamorato Lilandt, di una straziante bellezza plasti a, per !$ sollev8 le bra ia ome a tendere un ar o, un bra io teso
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e l'altro pie"ato, a voler s o are lontano una fre ia, mentre il viso si esprimeva on un "rido muto, e dal lampo biondo della testa al nerbo !e si iniettava nel orpo del ra"azzo amato, tutto il suo orpo fu attraversato dalla orsa di un'improvvisa brezza marina, ed erano tutti i liquidi !e lo omponevano, a s orrere, insieme al san"ue !e intur"idiva le vene, alla linfa vitale !e aveva rotto e s"or"ava dal suo riposto nas ondi"lio, per pre ipitarsi nell'alveo !'era stato loro offerto# Lilandt si flesse, ondulando, on un suono nuovo della bo a aperta ad aspirare quanta aria aveva biso"no, si tenne, os illante, a""rappato a quelle bende attor i"liate, squar iandole on uno strappo uni o, e las i8 il orpo sa rifi ale senza l'ombra d'un sa ro velo# Eu"enio vide 7 a!, vista sublime 7 vide per intero il ful"ore di tutta quella bellezza in or"asmo, e d'impeto vi a""iunse la sua, on l'inar arsi alto della s !iena !e a entava un'ultima offerta, ol morbido rollare del apo sopra una spalla, lo stru""ente annaspare di una mano !e si lev8 a volerlo ra""iun"ere### ma lo ra""iunse Lilandt, in urvandosi a er ar"li la do ile bo a pie"ata sulla spalla, a intre iare, tra le sue, le sue labbra# I loro or"asmi si fusero# Eu"enio fu s osso dalle pulsazioni del membro di Lilandt !e si s ari ava dentro di lui, Lilandt venne olpito al petto dai "etti di Eu"enio, e "li tornarono alla memoria i puaft dei molli iris !e Eu"enio "li aveva lan iati la prima volta !e avevano davvero fatto l'amore# Le vibrazioni sonore, ome evo ate, d'un bombardamento pi) omprensivo dello stato d'animo dei due amanti, si perdevano sul mare# In silenzio, s oppi rosei barba"liavano nella notte# -i sarebbe potuto definire un bombardamento a basso volume per non sve"liarli# Eu"enio si era addormentato letteralmente addosso al suo amante, a""rappato alle sue spalle, la "uan ia sotto il uore# La sua epidermide aveva biso"no di quel ontatto, e"li doveva s oprirsi un uni o orpo on quello di lui, non avrebbe potuto separarsene, quella notte# Lilandt dormiva supino, e "li teneva le mani in ro iate sulla fal ata della s !iena, all'altezza della vita# Il manti e del suo ventre attrezzato delle ele"anti mus olature marine, si sollevava e si abbassava, ullandolo# ?"ni tanto dalle nari i del ra"azzo, veniva fuori un borbottio, e o di dis ussioni so"nate, di !iss& quali a"itazioni, non erto di an"os e e traumi rivissuti# Era un sonno sin ero# =uello di Lilandt era il solito, della pienezza d'amore, nel quale in prin ipio si annullava per poi an ellarsi del tutto#
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<iposavano da un bel pezzo, quando Eu"enio fu portato a riaffiorare da un qual osa !e dentro "li si smuoveva, da prima fu un pi olo disa"io, indefinito, poi si rese onto !e i suoi mus oli si rilassavano per las iar s"or"are qual osa !e e"li non poteva ontenere# 1olse pi"ro una mano dalla spalla di Lilandt, e se la pass8 dietro le os e# -ent% il seme di Lilandt !e fuorius iva lento dal suo orpo, ebbe il triste presa"io !e Lilandt lo abbandonasse, e subitaneo ritorn8 in sensi4 non voleva !e il seme dell'amore di quella notte si perdesse# Cauto, s"us i8 dalle bra ia !e lo tenevano, e nel buio er 8 a tentoni le sue preziose mutandine a brandelli, le rinvenne, a anto, a terra, dal lato suo del letto, le ra olse, se le premette sotto a impre"narle, le strus i8 tra le "ambe per as iu"arsi, le nas ose sotto il letto# La domeni a mattina, all'insaputa di Lilandt, s av8 una bu a nel "iardino e le seppell%# Gli rideva il ervello a ripensare ai suoi "io !i infantili, on le sirin"!e nei rami verdi, nella polpa dei bo ioli### >olle irridere alla sua infanzia, I !iss& !e pianteI, si disse, Ifioriranno da queste s$mine### a!, le metamorfosi:I# Per al uni "iorni, Eu"enio si port8 dentro il sontuoso dise"no di Lilandt, nell'os uro se"reto della sua arne violata, e"li vi aveva las iato impresso il al o# La parte intima !'era stata ra""iunta s'era desta alla vita e s'era modellata intorno alla forma del violatore, questa era la sensazione di Eu"enio, e dur8 fino a quando Lilandt non lo riprese per la se onda volta, osa !e avvenne dopo po !i "iorni, on abbandono "ioioso di Eu"enio, mentre nella serra, sotto il tubo dell'a qua, si lavavano, nudi, !e il sito era riparato da qualsiasi vista, in una bella "iornata dell'ottobre napoletano, quando in tempo di pa e si andava an ora a mare ed erano i ba"ni pi) belli della sta"ione# -i stavano insaponando a vi enda, ve !io "io o di tutti "li amanti, e Eu"enio !e "li stava dietro a s !iumar"li la s !iena, "lielo pass8 tra le "ambe, !e "li era venuto duro a massa""iare quell'in redibile seta# Le os e di Lilandt lo strinsero, affettuose, ome un aro visitatore la ui presenza 9 "radita# Con la palma della mano a arezz8 la testa spu"nosa !e "li fa eva apolino davanti, sotto le sfere !e saltavano alle"re alle per osse dell'a qua, per l'insopportabile brivido la testa si tir8 indietro per rispuntare subito a implorare una nuova arezza# <idevano, il mondo poteva andare in rovina, e sarebbero rovinati on esso per !$ della loro salvezza e della salvezza del mondo, a loro, in quel tempo feli e di loro due, non "l'importava niente#
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Glielo fe e redere fino all'ultimo, Lilandt, !e sarebbe finita ome Eu"enio pensava: Las i8 !e lo strin"esse dalle spalle, !e, flettendosi per ben aderir"li alla urva della s !iena, "lielo sfilasse dalle "ambe on una lun"a arezza e lo portasse nella pie"a delle nati !e fa endo"lielo er"ere 7 !e "li si rivolt8 tra le bra ia, lo frastorn8 on un ba io pieno di attiva s !iuma del sapone di "uerra, rivolt8 lui tra le sue bra ia strus iando"li le labbra intorno al ollo nella s ia del ba io, lo morse le""ero sulla nu a, lo tenne oi denti per la ollottola ome "iovane u iolo e, on un olpo di reni, senza tante storie, approfittando della "enerosit& del sapone, "lielo infil8 fino in fondo# 3Cos% si fa, dopo 7 passata la erimonia:5, "rid8 nel ridere# Il torneo dei due avalieri piumati d'azzurro e di "iallo, tra s alpitii, nitriti, rumore di zo oli e ozzare di spade, fe e rintronare la serra e i po !i vetri sani rimasti an ora nel soffitto# I+llora 9 veroI, si andava di endo Eu"enio, I !e la ver"init& esiste4 tan"ibilmente: E!, s%, se il mio orpo !a re epito l'affronto e n'9 rimasto mutato, probabilmente addirittura nella forma 7 mi pia erebbe ontrollare, se mi fosse possibile### Non 9 soltanto un on etto, esiste di fatto e io ne !o avuta la prova#I Ed era fiero di averla a olta, sostenuta, fiero di aver "oduto il favore di Lilandt, ommosso di esserselo portato dentro, il suo Lilandt, e rimpian"eva !e quel dise"no sontuoso non avesse in iso per sempre la sua arne se"reta# R 3L'amore tra due uomini non !a altra reativit& !e l'approfondimento del mondo dei sensi, la sua esplorazione, la sua esaltazione5, Lilandt parlava on Eu"enio, 3due uomini !e si amano non possono !e intraprendere il via""io verso il reame dei sensi, arrivare alle sue porte d'oro, espu"nare quel reame# Non tutti e la fanno# In po !i, ra""iun"ono quel reame, !e vuol dire ra""iun"ere nuove dimensioni, apa i di esprimere forme di vita diverse dalla vita ve"etativa, pi) alte, per esempio l'arte, la vita !e non peris e dell'arte, e !e 9 la sola testimonianza del passa""io su questa terra dell'uomo nato per riprodursi, razza reata all'uni o s opo di perpetuare la spe ie# Gli uomini !e si amano, sono un laboratorio di spe ializzazione te nolo"i a, sono "li addetti alla reazione di una ma !ina pura, una ma !ina !e viva per se stessa, una ma !ina
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di apparenza inutile per "l'in ompetenti### siamo la (ormula 2no dell'amore5, sottoline8 fa eto# -tavano abbra iati sul solito divano, nella penombra della sera in ipiente# Eu"enio as oltava, Lilandt teneva lo s"uardo dentro il pensiero !e "uidava le sue parole, "li o !i fissi al "iardino ombroso, e "li passava la mano nei apelli s omposti, ripetendo all'infinito il primo "esto d'amore !e aveva s ambiato on lui# 3+lla reativit& dell'amore, non si pu8 attribuire l'uni o si"nifi ato !e omunemente le si attribuis e, di dar vita a un'altra reatura umana5, ontinu8 Lilandt, infervorato, 3si"nifi !erebbe limitarla# L'amore 9 reativo di per se stesso, intanto porta le persone a "iustifi arsi di esistere, vedi me, ed 9 reativo an !e onanisti amente on epito# -e i penso, quanto devo alle mie masturbazioni se sono rius ito a in ontrarti e quindi ad amarti* >o"lio dire, !e "razie alle so"nate forme dell'impre iso ra"azzo ol quale sempre onfondevo il mio delirante ma reale sperma, seppure sfila iate nelle nebbie dell'imma"inazione, !o potuto ri onos erti quando ti !o in ontrato, e a questo punto potrei dirti !e tu sei un'invenzione mia, s%, per !$ tu esistevi in me, ti !o reato io, ti !a reato il mio latente desiderio d'amare e, mentre te ne sto parlando, mi a or"o !e io !o fatto, durante la mia pur "iovane vita, l'amore solo on te# E tutti quelli !e, realmente, mi sono passati o mi !anno messo, sotto, sono stati soltanto attivi so"ni#5 .entre Lilandt rius iva a stemperare quest'amore nella fantasia del sentimento, Eu"enio lo arrostiva sulle fiamme d'un erotismo innato, appena venuto alla lu e, e quanto "li ur"eva nell'imma"inazione, voleva passare subito a "ustarlo, on quella sorta di vo azione da neofita !e non avrebbe arretrato di fronte a niente# Non 9 !e Eu"enio volesse assaporare "li e essi o le perversioni di quest'amore, non poteva esser i an ora arrivato, la strada era lun"a n$ se ne imma"inava "li aspetti, ma per un "iovane impreparato, !e avesse ri evuto, i"naro, la rivelazione sulla sua strada di Damas o, desiderare e poi ompierli, quelli !e tuttosommato erano normali atti d'amore !e la passione "li su""eriva, non era da onsiderarsi osa da po o# La passione era nella sua natura, se ne andava rendendo onto, il desiderio "li si esprimeva on tale violenza, !e non arrivava a ontrollarlo# ?rmai s'era !iuso nell'amore per Lilandt ome in un "us io !e "li dava soste"no al vivere, "li pareva di non aver biso"no di niente, se
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non di lui, trovava i ompa"ni di s uola delle larve esan"ui on le quali non poter avere ontatti, li vedeva unidimensionali, non tridimensionali, vuoti, senza nessun ribollimento, senza sesso, delle de al omanie, per i8, mai ome quest'anno, se ne stava solitario, ottenebrato nel pensiero del suo amante, dedito a lui, ontando i minuti, le ore, !e li tenevano separati# 2n "iorno, nel ban o, durante una noiosissima lezione, svolazzando la mente tutt'in "iro all'anima dol issima di Lilandt, ontro la quale all'inizio e"li aveva infierito on olpevole in"iustizia, la port8 a posarsi sul pensiero di "elosia4 prese a lambi arsi su !e osa sarebbe a aduto, non se un domani Lilandt si innamorasse d'un altro !e, d'impeto, si disse, l'avrebbe u iso e si sarebbe u iso, ripetendo il "esto di suo padre, s%, lo poteva apire 7 e o, per la prima volta si s opriva dalla parte di lui 7 ma se sempli emente sorprendesse il suo Lilandt, e si sottoline8 il suo, a far l'amore on un altro# 2na passe""era o asione, apitata"li, e non las iata perdere per inveterata abitudine# @e!, "li vennero delle uriose idee san"uinarie# ?ddio, la prima non era tanto san"uinaria, piuttosto mostruosa4 avrebbe obbli"ato Lilandt a fottersi il mal apitato mentre e"li lo avrebbe tenuto stretto alla "ola, limitando"li la possibilit& di vita a un uni o filo di respiro durante tutta la sodomizzazione, per spezzar"lielo nel momento in ui Lilandt avrebbe "oduto in lui# La se onda era san"uinaria ma un po' fiabes a per il persona""io !e s'era introdotto inaspettato nei suoi propositi di vendetta4 sorprendeva un inese, !iss& per !$ un inese, un residuo d'imma"ine dovuto forse a Luisa e al suo Istituto di Lin"ue ?rientali, e questo inese, !e era un mandarino, si stava "odendo Lilandt# +llora e"li, on una s imitarra, "lielo ta"liava di netto rasentando ol freddo della lama i "lutei di Lilandt, inondando"lieli del san"ue !e sprizzava dalla mutilazione# +vrebbe poi ostretto Lilandt a estrarsi il mon !erino da solo e a buttarlo nelle immondizie, sotto i suoi o !i# In fine, se avesse visto uno, ba iare Lilandt, su quelle labbra !e erano la pi) bella rosa del mondo spi ata nell'attimo del disfa imento, questa volta avrebbe riempito Lilandt di bo !e rosse in tutto il orpo, on il ta"lia arte dal mani o di orno, atalo"ato nel libro mastro della sua memoria, ormai, un o""etto sa ro# -e l'amore, si di e, 9 ie o, quello di Eu"enio non lo era affatto# E"li si andava inva"!endo dei parti olari fisi i di Lilandt, ome, da "iovinetto, ai primi verdi fremiti, s'inva"!iva della bellezza d'una donna attraverso
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detta"li !e notava in erte foto"rafie di attri i, nei "iornali di reporta"e inemato"rafi o4 la bretella sottile d'un abito da sera !e sosteneva un tondo seno madreperla eo e lo las iava debordare ai lati, due fian !i in movimento !e allentavano e tiravano una "onna, troppo stretta, in pie"!e sinuose sotto la urva del ventre, la arne nuda d'una os ia, se"ata dall'alla io pi) s uro della alza di seta trasparente 7 mai supponeva !e un "iorno avrebbe sofferto per la bellezza in un uomo# ?ra inve e, vuoi per la onsuetudine a usarlo, quel orpo, vuoi per il senso di possesso !e lo spadrone""iarne "li istillava, la passione andava espandendosi in brame feti isti !e# Lo ossessionava la bellezza di quell'emblema mas !ile, un fre"io s ultoreo !e a""an iava le due os e di Lilandt alla lori a !e "li dise"nava il ventre e lo delimitava, perfetto nella raffinata proporzione dei volumi an !e nello starsene rilassato, un riposo sornione nel quale rimaneva vi"ile, in piena disponibilit&# -i rammari ava, Eu"enio, di non essersene veramente appropriato, on la volont&, e voleva si"nifi are, on la sfrontatezza di dire, mi appartiene# -i de ise ad impadronirsene, e non potette pi) attendere 7 !e osa doveva attendere* -i de ise in lasse, e finite le lezioni, vol8 da Lilandt# 3-po"liati### no, prima i pantaloni### e o# La ami ia no, tienila### aprila e tienila### e o###5 3+llora###5 3###sta' zitto#5 E vestito om'era, addosso an ora l'aria di s uola, i libri appena abbandonati a anto, l&, dove aveva sorpreso tranquillo a le""ere, il suo amante, non edotto de"li improvvisi e indifferibili suoi propositi, "li s'in"ino !i8 davanti e, on una sorta di sollievo manifestato attraverso un sospiro, appo""i8 la "uan ia tenera sui volumi dell'amata preda# Da prima stette os%, e intanto, on le bra ia strinse Lilandt intorno alle nati !e, poi le s iolse e port8 le mani su al tora e !e la ami ia sbottonata las iava intravedere, indu"iando a per orrere i delineati pettorali, ridis ese i dislivelli di quel torso, arriv8 al ventre marino, riport8 le mani nel avo della s !iena, e mosse in fine il viso su quelle morbidezze, strus iandolo sulla peluria dol e !e l& s'infoltiva, l& si diradava, impre"nandolo di quell'odore di lui, familiare, !e "li apparteneva, !e aspirava on le nari i, e premeva le testa a spin"ere, a spin"ere quelle pareti tese, ome un ane innamorato del suo padrone, in un "esto in omprensibile# Per la prima volta la sua lin"ua a arezz8 le sfere perfette !e s'intur"idirono# Come fosse naturale farlo, "lielo prese nella bo a#
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-otto tale slan io delirante, Lilandt apiva, e se ne restava in silenzio# =ueste imprevedibili, al momento e al luo"o, vere e proprie rapine dell'amato Eu"enio, lo indu evano a !iedersi !e osa avesse fatto di tanto meritorio nella sua vita inutile, da ri everne un ompenso, non os% entusiasmante, !e sarebbe stato vol"are pensarlo, os% spiritualmente emotivo da a res ere il suo amore dove oltre non era possibile# 1ra quelle labbra ansiose e po o avvezze, e forse proprio per questo, Lilandt ra""iunse il suo dise"no definitivo !e Eu"enio ben onos eva, ma la bo a non poteva ontenerlo# Eu"enio si trattenne alla parte estrema, e all'improvviso, prov8 il "usto di usare quella parte di lui per quello !e era e non per quello a ui serviva, e allo stesso tempo, ebbe la sorpresa di sentirsi posseduto, in modo diverso, strano, eppure inequivo abile# +ttraverso le papille, questa parte di lui, irradiava un pia ere !e "li orse per tutte le membra, simile all'effetto, in un orpo infreddolito, dell'avvi inarsi alla fiamma d'un amino durante l'inverno# E venne il momento# Lilandt s'irri"id% on tutto il orpo, in un'attesa, una sospensione, !e svuotava la stanza di o"ni rumore, del minimo frus io# Eu"enio allent8 la stretta, "li diresse sul viso un'o !iata "uardin"a# Lilandt vibr8 due tre palpiti liberi nella avit& orale, Eu"enio lo strinse di nuovo tra le labbra e lo mantenne pri"ioniero# Il seme us %, non irruento, ome se Lilandt lo omandasse, a pi oli fiotti, le "o e "li addero in "ola a "ruppi, poi, una per una### Dopo, !iar% a Lilandt il per !$ di quell'azione da ommando, ne parlarono, e a""iunse dell'altro4 3###e non basta, volevo !e ma"ari una ellula sola del mio orpo, fosse nutrita da te5, parlava on lu idit&, 3ti dovevo man"iare, assimilare, trasportarti nel san"ue### e questo redo, sia l'uni o modo per farlo# =uanto di me "i& '9 nella tua arne nuova, !e noi non vediamo* +n !'io vo"lio a res ermi on te, mi basta una ellula#5 Libero da o"ni residuo di onvenzionale ver"o"na, denudato di o"ni pudore, Eu"enio asseriva !e l'in andes enza alla quale erano arrivati in questi mesi de retava la morte di o"ni impurit& nel loro rapporto# E os%, ora !iedeva a Lilandt tranquillamente di a ontentarlo, nei pur pi oli apri i, in ui il suo desiderio si manifestasse# 3(atti da solo### vo"lio assistere### mi pia e### ti pre"o###5, e se ne stava, torbido, presente, a anto a lui, e appena la fioritura sbo iava dal ramo, vi appo""iava sopra le labbra, a "ustarsi il to o dei nuovi petali, e se vedeva Lilandt riverso nei suoi su !i, irrefrenabili le mani vi orrevano a
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ba"narsi, ad a arezzarlo# Per Natale, un treno li trasportava in ampa"na# 2n lurido treno di "uerra, una tradotta per ivili dis"raziati non de"ni di rispetto !e, i rispettabili, stavano sui vari fronti# 1re, quattro ore, minimo, per un via""io !e si sarebbe operto in meno di un'ora# L'idea era stata di Lilandt# Dovevano arrivar i di "iorno, era notte, e non se ne parlava di "iun"ere a destinazione# 1re interruzioni per presunti allarmi, 3- endete dal treno, buttatevi a terra###5, e o"ni volta la ripresa del via""io pi) lenta# +l uni via""iatori, a"li arresti del treno in prossimit& dei paesi !e dovevano ra""iun"ere, non vi risalivano, e preferivano, on le loro vali"ie di artone tenute malamente !iuse da funi elle e spa"!i, farsela a piedi, per ampi, dal terrapieno del binario fino alle loro ase# Cos% il treno s'era svuotato, rimanevano quelli !e dovevano ra""iun"ere il paese dove vivevano sfollati "li zii di Eu"enio, e dove il treno si fermava# Eu"enio fu entusiasta della proposta di Lilandt, 3passiamo il Natale insieme5, per8 non sapeva risolverla, 3 !i sei, !e di o, per !$ vado da loro on te*5# Doveva trovarsi per Natale in fami"lia, su questo lo zio non aveva transatto, e sia la mo"lie a malin uore, sia Eu"enio, il nemi o alleato, pur avendo addotto la s usa di voler approfittare del periodo prolun"ato di va anze natalizie, a ausa del disastroso pro edere de"li eventi belli i, per re uperare le sue defi ienze matemati !e, dovettero ubbidire# Le u"ine, !e onsumavano un inverno sole e tristi, on le ami !e !e di "iorno frequentavano le s uole vi ine e la sera restavano a asa a studiare, alla notizia !e Eu"enio arrivava on un ami o, si misero in freneti a attesa# 36 stupendo, per !$ metteranno un lettino nella mia stanza, ome fe ero on 1errM, os% dormiamo insieme### ma !e "li di iamo, !i sei*5 3Las iami pensare, non 9 detto !e non ven"a un'idea an !e a me, ne !o "i& avuta una buona, no*5 Eu"enio aveva la oni amente avvertito !e arrivava on un ami o, e fino ad ora, nel treno, non avevano de iso in quale veste Lilandt sarebbe stato presentato# Il treno rallent8 e i fu un ennesimo arresto senza !e questa volta se"uisse al un ordine di abbandonare le vetture# 3=uanto la fanno lun"a a perdere questa "uerra5, sospir8 Eu"enio# 3Diventer8 tuo pri"ioniero, allora:5, disse Lilandt# 3Non lo sei "i&*5
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3-ai !e non !o un solo do umento de ente !e attesti la mia nazionalit&* .io padre si naturalizz8 italiano, poi riprese la ittadinanza tedes a, io non mi sono mai o upato di questa roba, allora ero minorenne, e ora on la "uerra### non si trova, pare, un solo do umento a Napoli, !e attesti la mia esistenza# In quale ana"rafe, di Nizza, di Germania, dove m'avr& di !iarato*5 3-ar& un bel "uaio5, omment8 Eu"enio, 3 omunque, se ne essario, ti nas onder8 io5, on luse senza troppo pensar i# Il treno riprese la sua andatura da tartaru"a# 3+lziamo i, passe""iamo un po'5, disse Eu"enio, 3non e la fa io pi) a star seduto#5 Ciondolarono per un pezzo lun"o il orridoio, si fermarono nella piattaforma a farsi due si"arette# La ma !inetta nel tas !ino, il taba o a arto iato in sa o ia, Eu"enio, si stava assestando nel vizio del fumo, l'ami o ne rimaneva ai mar"ini, per ve !ia i"iene sportiva, il nuoto# 3=uali problemi potresti avere* Parli il napoletano me"lio di me:5 3Non 9 una prova### C!e ne so !e pu8 su edere* -e mi prendono per una spia tedes a, per un disertore rifu"iatosi a Napoli, !e ne so###5 3Esa"erato: La asa a Napoli###5 36 di mio padre, tedes o:5 3.a quando 9 morto###5 3=uando 9 morto, non s'9 fatto niente### 6 morto in un paese irra""iun"ibile, ol mondo mezzo nemi o in pro into di s atenare una "uerra non si poteva far niente, la asa 9 rimasta sua, 9 sempre sua, non 9 neppure mia, fin quando non si troveranno dei pezzi di arta !e attestino !e io sono nato, !e e"li 9 morto, !e sono suo fi"lio, suo erede###5 3Con la fine della "uerra tutto questo si !iarir 3-%# E prima !e si !iaris a* Le""i di "uerra, le""i sui vinti### mi butteranno in un ampo di on entramento, e per tirarmi fuori, i vorranno i se oli:5 3-ai !e il vero pazzo sei tu, !e esa"erazione: 1utto andr& per il me"lio### e poi non al oli !e i sono io# Con il mio amore ti salver8:5 Eu"enio rise4 3.i a male, bel titolo per un film: CollMDoodiano# Con Oo!nnM Qeissmuller nella parte di Lilandt e GarM Cooper !e sarei io### !e ast, a identi: Per !$ non fanno dei film os%*5# Lo strinse alla vita, si appo""i8, al solito, on la testa sul suo uore# 2na volta tale "esto amoroso si esauriva nell'empito del sentimento, adesso non pi) e per olpa dell'amarsi delle loro arni#
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Lilandt davvero redeva !e la sua esistenza fosse andata alla deriva alla ri er a di Eu"enio, e l'amore, per e di Eu"enio, lo sentiva il fine# Era appa"ato, e temeva di risve"liarsi su qual osa di mutato, un domani# =uella reatura meravi"liosa, os% folle, os% tenera 7 erano i pensieri all'istante 7 os% apa e di mettere in atto il pi) assurdo dei "esti in qualsiasi momento, "li stava quieta appo""iata addosso a sfuma !iare, on "li o !i azzurri !e orrevano dietro storie di fate, "li pia eva imma"inarsi questo, e il suo orpo non potette !e desiderarla# Gli allun"8 una mano davanti, e "lielo !iuse nella palma# -enza dol ezze "lielo martori8, "lielo fe e res ere lun"o sulla os ia sinistra, allora "li volse la s !iena, appo""iandosi al vetro dello sportello, e s"an i8 la in"!ia dei suoi pantaloni a las iarli andare quel tanto !e serviva# Eu"enio perse la i a dalle labbra, annebbiato, appose le mani su quei mus oli freddi !e per fortuna avevano ripreso il naturale vi"ore, la primitiva forma# Dei ampanellini dal suono misterioso, forse dei r8tali, "li vibravano nelle ore !ie, s iarpe di seta aran io "li passarono su"li o !i, il balsamo !e la sua bo a sapeva distillare unse il suo ariete d'oro, !e s'infranse in un'or"ia di arni, tra lontani "ridi di lussuose belve in lu idi manti "ialli e neri, o !i di smeraldi, !e ara ollavano a squartare mus oli amati, a divorare membra desiderate, indifferenti al "rido lun"o e os% umano nel tentativo di soffo arlo, d'un uomo perso in una "iun"la di azzurre liane e miasmi avvol"enti, inabile a distri arsi tra os uri tenta oli !e emer"evano da fan"!i mobili nei quali non trovava soste"no# Il treno ansim8 addentrandosi in un tunnel e l'in upirsi del suono di quell'anti a ferra"lia, fe e riemer"ere "li amanti dalle so"nate tappezzerie dei sensi# Lilandt, !e bo !e""iava sotto Eu"enio, si a orse !e la po a lu e del va"one bastava a proiettare ontro la urva dei muri aderenti, le loro ombre, e le in"randiva in una lotta di "i"anti in amore# 3Co avuto l'idea5, disse Eu"enio mentre rientravano nello s ompartimento, 3tu, sei il fratello della mia ra"azza#5 3=uale ra"azza*5 3.arinella# -i 9 sempre ami i dei fratelli delle proprie ra"azze# >edi, le idee le !o sempre io#5 3=uesta non 9 un'idea#5 Lilandt ne fu subito irritato4 il solito leitmotiv, si disse, e olo pronto a s !ernirsi in quello !e fallis e: Infatti, quando "li 9 venuta* >edi aso, mentre noi fa evamo### 31u non !ai ra"azze5, ribatt$, 3e io non vo"lio essere il fratello di una !e non esiste#5 3Certo# Io !o te# .a 9 "iusto dire, in fami"lia, !e io !o una ra"azza#5
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Le u"ine, quando videro Lilandt, rimasero di stu o# Da prima redettero !e fosse Eros (e in effetti lo era), quando Eu"enio !iar% !e non si trattava dell'ami o di Capodimonte ma del fratello della ra"azza on la quale aveva un flirt, una di esse osserv8, se suo fratello 9 os%, imma"ino quanto sar& bella la tua ra"azza, e Eu"enio onestamente rispose !e il fratello era pi) bello della sorella# (urono quindi i "iorni di va anze tranquille, nella ampa"na napoletana !e d'inverno non !a fas ino, spennata, arida, senza naturali ar !itetture, n$ ostruite o dise"nate, i filari delle vi"ne !e se ne stanno spo"li in attesa, la terra !e aspetta di essere roves iata per l'alternarsi delle semine, e nessuna villa 9 stata mai tanto ri a, o !a avuto padroni illuminati, da spendere soldi nell'ornamento delle piante, si tratta di terre sfruttate a solo s opo di lu ro, po o amate, sempre maledette, a res iute di debiti pi) di quanto possano rendere, destinate a of&ne alba"ie di proprietari i"noranti, nullafa enti# I ra"azzi se ne rimanevano in asa, a spendere il tempo in "io !i familiari, "li zii pla ati, per !$ vedevano Eu"enio e il suo ompa"no, due persone sa""e# La zia disse al marito !e forse l'ami izia di un ra"azzo pi) d'et&, pi) posato, e !iaramente olto, fa eva bene a Eu"enio, !e aveva perduto quell'aria ventosa, a apri io, e per !$ no, antipati a, !e "li aveva ris ontrata durante l'estate# I due ami i erano sereni, on la notte tutta per loro, in se"reto# E fu un periodo di armonia# Le iu e non ebbero nulla da ra ontare al loro bel u"ino, l'inverno le aveva intristite, senza sva"!i, n$ s ampo dai "ri"i "enitori, e so"navano una nuova estate da passare insieme# Il fatto di rilievo di questa va anza natalizia, fu la s operta !e una delle u"ine, se non la pi) bruttarella, di iamo, la meno arina, s'innamor8 sul serio, on la purezza d'un uore sempli e !e batteva per la prima volta, di Lilandt, e lo espresse in modo tanto a orato, !e ambi8 nel pensiero di Eu"enio l'opinione !e e"li aveva della sua intelli"enza# Di tutto questo non se ne ebbe sentore durante la permanenza alla masseria, le ra"azze, tutte e due allo stesso modo, familiarizzarono on l'alle"ria naturale della loro et&, ma sostenute dalla retina idea di un omportamento da si"norine perbene, se ondo le idee materne# Di ritorno a Napoli, nella tas a di una "ia a riposta in vali"ia, Lilandt trov8 una lettera a lui indirizzata, e la mostr8 a Eu"enio# La osa pi) sensibile della lettera, !e Eu"enio non man 8 di rilevare subito, fu !'era s ritta ol IvoiI, ome se quel ItuI !e avevano usato alla
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masseria on normale non uranza, edesse il passo di fronte alla preziosit& di un sentimento !e si !iama amore# I###mentre voi dormite lontano da o"ni sofferenza io resto sve"lia, e prendo il ora""io per s rivervi###I Eu"enio si ommosse di olpo, onsiderava la diversit& dei due piani di situazione per l'o""etto di uno stesso amore, a onfronto di questo, forse pi olo, stru""imento os% sin ero, si ralle"rava senza trionfo della sua sprezzante feli it& tra le bra ia di Lilandt, di notte mentre lei s riveva, !iusi a !iave dentro, ome la zia desiderava4 due uomini in asa, on due fi"lie femmine, era bene usare erte forme, non !e si dubitasse di loro e tantomeno delle due ra"azze, per "li altri !e ir olavano e, soprattutto, !e !ia !ierano# Lilandt rimaneva muto, quasi sentendosi olpevole di una osa !e non aveva fatto, I###siete il ra"azzo pi) bello, non !e !o visto, ma !e nemmeno nei so"ni si pu8 so"nare, e ome posso io pensare !e potete porre i vostri o !i, i vostri pensieri, su di me* Per8 io soffro lo stesso# +n !e se so !e voi "iustamente non potete mai###I 3=uanta dol ezza, quanti omplessi5, es lam8 Eu"enio# 36 terribile questa lettera5, sussurr8 Lilandt# I###voi siete intelli"ente e parlate on mio u"ino di ose !e non sappiamo, siete persone di un mondo elevato assai dal quale noi siamo es luse, per8 una ra"azza i"norante non 9 i"norante nel proprio uore e il mio uore dall'attimo !e vi !a visto mi parla di voi e mi di e nell'ore !io il vostro nome bellissimo mattina e sera# Non mi disprezzate, non mi burlate###I 3@asta5, disse Lilandt, 3non la vo"lio pi) sentire5, Eu"enio la stava le""endo e la le""eva a vo e alta, os% ome fa eva i ommenti4 36 una lettera os% tenera, piena di modestia### per !$*5# 3.i fa pena:5 3C!e brutta espressione:5 I###voi non sapete il ora""io !e !o dovuto trovare per s rivervi, sono tutta rossa mentre vi s rivo, ma voi lo dovete sapere !e '9 una persona !e vi vuole bene e non ve lo dir& mai e non vuole niente da voi ma vuole solo !e lo sapete os% si sente meno disperata per !$ voi non lo direte a nessuno ome me !e non lo dir8 a nessuno mi devono ammazzare e i abbiamo un se"reto insieme, l'uni a osa, ma almeno 9 una osa###I 3@asta:5, url8 Lilandt# 3.i fa pian"ere questa retina:5 3? mia povera iu ia5, Eu"enio ebbe un "esto teatrale, butt8 all'aria la lettera, si mise quasi a re itare in mezzo alla stanza, on un impulso
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sin ero, 3 om'9 dol e la tua misera possibilit& di esprimerti, per !$, per !$, mia tenera iu iarella, non !ai studiato, per !$, e!*5, si avvi in8 a Lilandt, 3te lo di o io per !$ 7 per !$ 9 un poeta: I poeti non !anno biso"no di studiare per diventare poeti:5# 3C!e fa io adesso io*5, !iese Lilandt disperato# 3+!, sono fatti tuoi 7 ver"o"nati a essere os% bello, a spezzare i uori dei ra"azzi, mas !i e femmine# Lo sai !e la bellezza 9 una rudelt&, 9 una rudelt& solo a vederla* Io non !o letto an ora di uno, !e solo a vederli, un uomo o una donna bellissimi, si sia sparato, e sarebbe inve e un sui idio "iustifi atissimo, meravi"lioso4 dopo quella bellezza, rifiutarsi di voler vedere altro del mondo# Pensa, morire, on ne"li o !i la bellezza assoluta d'un essere umano !e il tuo s"uardo !a solo e appena sfiorato:5 3Io non le rispondo5, riprese Lilandt# 3.ale# Le rifiuti l'uni o onforto4 !e sappia !e tu sai# - rivile !e ami me: C!e io sono l'uni o amore della tua vita, !e !ai fatto (me l'!ai detto tu), fai, e farai l'amore solo on me, !e i u ideremo insieme prima !e tutta questa bellezza in amore vada perduta nelle banalit& !e un "iorno potrebbero divider i# =uanto mi ami*5, ontinuava a re itare, ed era una re ita turbata dall'eterna emozione d'amare !e li aveva presi l'uno e l'altro, 3pi) di tutte queste ri""iole !e formano il pavimento della tua <e""ia* C8ntale, ma di tutta la asa#5 3I ! liebe di ! so se!r, dass i ! dir eine La !el von neimen Lamin s !enLen DTrde###5 3C!e si"nifi a*5 36 la risposta a quanto mi !iedi# -ono versi !e parlano di piastrelle di maioli a### !e mi dai se te li tradu o*5 3Niente, se 9 la tua risposta#5 37 Io ti amo os% tanto, !e ti re"alerei una piastrella della mia stufa 75 32na piastrella sola*5 32na piastrella di maioli a bian a, on fre"i in rilievo, bollente, di una stufa in un salotto !e a me pia e imma"inare viennese, 9 il massimo 7 9 il alore, l'amore, la bellezza, la stufa 9 la vita### -ono versi di <in"elnatz#5 3E !i 9*5 32n minore tedes o# 1u non onos i niente della poesia tedes a !e 9 una delle pi) "randi###5 3<ilLe lo onos o###5 3+! s%* Di nome# E "li altri* -tefan Geor"e, Cesse, Cofmannst!al, CUlderlin### li !ai letti*5
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3Non !o letto nessuno#5 3Gravissimo# +llora, io ti amo os% tanto, !e ti re"alo non una, tutte le ri""iole di asa mia, pi) <ainer .aria <ilLe#5 -i ome <ilLe, nella bibliote a las iata da un botani o tedes o e a""iornata da suo fi"lio, 'era ovviamente soltanto in edizione tedes a, il "iorno dopo Lilandt si re 8 dal suo ami o libraio e "li rub8, per Eu"enio, l'edizione italiana del poeta# .a non "li pia eva om'era tradotto4 3=uesto si"nore lo rende ampolloso, e <ilLe 9 os% desueto, eni"mati o se vuoi, non tronfio###5 Ne dis ussero a lun"o, Lilandt a le""er"lielo in tedes o e quindi a onfrontarlo on la traduzione italiana, tentarono insieme delle loro traduzioni, passarono molti "iorni a bearsi delle morti araldi !e des ritte nei quaderni di .alte Laurids @ri""e, delle Poesie, delle Ele"ie, fin !$ <ilLe divenne il loro poeta in omune# La lettera della iu iarella in amore fu dimenti ata, e quando se ne ri ordarono, a tratti, a sbalzi di tempo, di evano 3biso"na de idersi se risponderle o no5 e rimandavano l'iniziativa a un prossimo futuro# RI La s uola non aveva pi) sapore, tutto era os% stupido e monotono, a met& del se ondo trimestre, nel febbraio '0;, Eu"enio dormiva# -i trovava, per atte""iamento mentale, per intelli"enza, per o"nizioni, talmente al di sopra dei pro"rammi s olasti i e dei suoi insi"nifi anti ompa"ni, !e non rius iva a provare un'emozione, non lo fol"orava il lampo di una s operta, neppure l'attesa era entusiasmante, a "iu"no sarebbe stato promosso, era il mi"liore, non della lasse, di tutto il li eo, almeno os% e"li presumeva, e non avrebbero osato rimandarlo in matemati a 7 ormai si arrabattava nella materia e non aveva biso"no del matemati o stronzo Eleuterio Denza: +vevano liti"ato, an !e se un liti"io vero e proprio non 'era stato4 un'ami izia !e si era dissolta, per !$, si "iustifi ava Eu"enio, inesistente# Colpa di 1errM, !e all'inizio dell'anno s olasti o si era messo nel ban o uno arrivato fres o da fuori, il fi"lio del so io di suo padre, al quale, se ondo quanto aveva ra omandato la si"nora poLerista al fi"lio, non si poteva non fare questa ortesia# 2n anno intero insieme, aveva protestato Eu"enio nel trovare il suo posto o upato, e ora io mi devo er are un altro ompa"no di ban o e un altro ban o* -e ne adont8 ome po !e volte nella vita# Lo ritenne uno
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s"arbo, un'offesa, "li era stato vi ino nella luttuosa o asione, aveva diviso le sue ore di pena, l'aveva a ompa"nato al imitero, vi si era soffermato durante la triste erimonia### e dimenti ava i veri motivi di quella sua presenza, non importa, la presunzione non "li onsentiva di a ettare !e un mes !ino quale 1errM "li preferisse un altro per motivi utilitaristi i# 1errM non desistette dall'essere "entile on lui, molte volte lo invit8 a asa per aiutarlo nei ompiti d'al"ebra, Eu"enio sde"nosamente rifiut8# + sentir 1errM, Eu"enio era ambiato, non si sapeva a !e osa pensasse, non le"ava on nessuno, era sprezzante nel modo di fi"urare nelle interro"azioni, di eva 1errM, !e in lasse nessuno lo sopportava, !e se qual uno "li si rivol"eva, Eu"enio lo squadrava dall'alto in basso e rispondeva on tono di tale suffi ienza !e veniva la vo"lia di s !iaffe""iarlo# 2n "iorno, appunto, fe e a azzotti on un ompa"no, nel "iardino, per !$ questi lo aveva rintuzzato ol dir"li !e "li allar"ava quella i atri e !e aveva in fa ia# 31u, la mia i atri e non la devi nominare, non la devi nean !e "uardare5, aveva "ridato, 3fi"urati se ti permetto di to arla###5, e non si era apito !e osa avesse voluto dire# 1errM aveva an !e pensato !e tale ambiamento fosse dovuto a una s ottante delusione verso se stesso, per non aver saputo prendere delle iniziative nei ri"uardi di .arinella, e pur avendo tentato, quelle po !e volte !e si s ambiavano qual !e parola, di orientare un dis orso auto nei ri"uardi di lei, della quale sapeva tutto, sull'2niversit&, su !e osa fa esse, !e, dalla volta !e si erano onos iuti e dopo il funerale di suo padre, venute, madre e fi"lia spesso a asa a far ompa"nia alla mamma, a onfortarla, una erta onfidenza tra loro due si era stabilita 7 be!, niente, Eu"enio non aveva ra olto, di proposito# 1anto !e 1errM si era onvinto !e tutta la storia di .arinella fosse stato un fuo o di pa"lia o l'autoesaltazione di un mitomane# Cos%, non "liene fe e pi) enno# + 1errM dispia que !e Eu"enio non avesse voluto omprendere la ne essit& di quel ambio di posto ol fi"lio di !i teneva ormai in mano le sorti della fami"lia Denza, essendo 1errM e madre non in "rado di ontrollare i loro interessi e, quindi, rimasti alla mer $ del presunto "alantomismo di questo si"nore# Eu"enio sapeva benissimo quello !e pensava e di eva 1errM, purtroppo non poteva spie"ar"li niente# Dall'ottobre del '0/ al "iu"no del '0;, e"li fe e solo l'amore, la s uola "li serviva per s andire le pause di questa
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totale dedizione all'eros# In quanto a studiare, i rita"li di tempo "li bastavano e avanzavano# Coi sensi, s opr% la musi a# Dis !i in "iro e n'erano po !i, non se ne vendevano, non si trovavano, i "rammofoni erano una rarit& nelle ase, biso"nava a ontentarsi della radio# E a loro due bastava# La musi a l'aveva sempre sentita, in effetti non l'aveva mai as oltata# +ffinato dall'estrema tensione eroti a nella quale viveva, fu olpito dal ris ontrare nella omposizione musi ale in "enere, una indubbia sensualit& di base# La musi a lo allarmava, "li a uiva le vo"lie, "li metteva addosso una smania !e si allentava soltanto on la presenza reale o visionaria di Lilandt# Della musi a, avvertiva, in prima, l'urto nei denti, il passa""io attraverso la !iostra !e quasi "li vibrava nella bo a, il suo penetrare nel san"ue a rimes olar"lielo, dopo "li restava un veleno va"ante nelle vene, !e per8 lo fa eva star bene# In fine, e o, l'assuefazione4 la sua man anza, pesava# Eu"enio stava aprendo la strada a un sodalizio on una ompa"na di vita, quale sarebbe diventata per lui la musi a, dalla ui presenza non avrebbe potuto pres indere# Per il momento, non era disponibile a per epire, della musi a, l'elemento transumanante, dovette attendere molto per arrivar i# Da ra"azzo, Lilandt, avrebbe voluto studiare musi a, ma non avendo mai posseduto ri"ore nel volere le ose, ai tentennamenti soliti nei "enitori quando "li si manifestano intenzioni Iartisti !eI da parte dei fi"li, si distrasse, se ne dimenti 8, non s'impose per farsi on edere quello !e fa ilmente "li avrebbero on esso, an !e per !$ allora, a parte l'aspirazione, non sapeva !e osa volesse studiare, uno strumento, omposizione, direzione d'or !estra, e o""i si rimproverava di non averlo veramente voluto# Gli era rimasta la passione, della musi a, e una onos enza oltivata ome poteva, una frequentazione assidua quanto i tempi "lielo permettevano# 31i sembra fa ile C!opin*:5 Lilandt ne fu s andalizzato# Erano le diatribe on Eu"enio !e da ultimo arrivato la voleva sapere pi) lun"a di lui4 32n valzer di C!opin !a una struttura "eometri a, 9 un'astrazione totale, !e da sola "iustifi a la musi a, arte, !e non deve niente a nessuna delle onsorelle#5 E Eu"enio4 3Io non di o !e non m'in anta, mi domando !e '9 dentro*5 3La "o ia di sperma di tutta la musi a dall'?tto ento in poi: Persino in
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- !oenber", '9 rimasta la "o ia#5 3Io amo lo sperma !e esplode#5 3=uesto 9 un altro dis orso: @ra!ms allora, on erto per violino e or !estra# Io l'!o visto ese"uire, la tensione della mano del violinista sulle orde, lo sta o, l'empito dell'ar ata, era l'amplesso, l'affondo in un orpo on upito !e finalmente si on edeva#5 3Lo vo"lio as oltare#5 3-periamo !e la radio prima o poi, da qual !e parte e lo trasmetta#5 3E i fa iamo l'amore, sopra#5 32n po' diffi ile, sarebbe prota"onista pi) di noi#5 3-fido @ra!ms 7 vedremo:5 3La musi a non 9 senso, ome tu di i 7 9 an !e qual osa d'altro# .ozart###5 3Non lo apis o#5 3###il =uarto per pianoforte di @eet!oven, sono esempi in ui la musi a non si spor a on i sentimenti umani, eppure e li ripropone estratti da una radi e di elevata qualit&, erto, i sono i sensi, nella musi a###5 3###ma sono sublimati, !o apito, sono l'essenza dei sensi, l'assoluto del senso:5 3+ppunto#5 3Lilandt, la musi a 9 il suono dei sensi, la loro aurea sonora, io insisto#5 Lilandt !'era seduto sul divano, si distese ontro i us ini della spalliera, in lin8 il apo sulla spalla sinistra, se lo "uard8 on tutta la dol ezza !e quel pedale ontinuo, a tono uni o, ispirava# Eu"enio, seduto al tavolo dello studio, mentre dis utevano, ripassava dei apitoli di storia# 3.etti la radio, su5, "li si rivolse on a ento invitante, 3vediamo !e osa i su""eris e#5 Eu"enio, !e non aspettava altro, si alz8, a ese l'appare !io, purtroppo il suono della radio fu quello dei soliti bollettini di "uerra !e ormai annun iavano ritirate strate"i !e delle truppe dell'+sse ol ritmo ostinato del +olero di <avel# 3Cambia# Cer a di trovare qual osa#5 Parole, parole, in tutte le lin"ue, da tutte le parti# -olo <adio @udapest se"nal8 la sua presenza musi ale on ritmi zi"ani# 3<obetta5, disse Lilandt, stor endo il naso# 3Non de"na di noi5, a""iunse Eu"enio# 3>uol dire !e lo ese"uiremo da noi, il on erto di @ra!ms# >ieni# 1u sarai il violino nelle mie mani, insieme formeremo l'or !estra# -ar& un
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mira olo#5 -i trasferirono nella amera dei "enitori !e usavano da quando Eu"enio veniva a dormire il sabato e la domeni a, nel letto di Eros, os% ribattezzato, il lar"o letto matrimoniale, !e era nero, di ferro, a dise"no severo ille""iadrito da smalti olorati, ve !io ?tto ento napoletano, 3un letto5, sottolineava Lilandt, 3 !e aveva onos iuto solo l'amore alla "rande5# -e i sensi avessero un suono, una reale possibilit& di esprimersi musi almente ol omporsi e svilupparsi di uno o pi) temi !e s'intre iano si ombinano e variano, di erto i due amanti si avvi inarono all'appassionato lin"ua""io del on erto di @ra!ms ome Lilandt presumeva, ne sfiorarono l'imponenza, ma se non fosse stato esattamente questo, qual osa di simile dovettero ra""iun"ere, !e la stanza era satura, di un'emozione !e parve s aturita da un'ininterrotta irrefrenabile melodia, o me"lio, di un'aurea sonora sensuale se ondo il si"nifi ato !e Eu"enio dava alla musi a# Il violino, nelle mani di Lilandt, fu un orpo impreparato, se ormai poteva esserlo an ora, sorpreso, a ri evere le arditezze del virtuoso, ne fu squassato dall'impeto, om'9 vero !e nella febbre dei sensi l'amore non 9 mai u"uale a quello fatto la volta pre edente, il violino si tese, s'inar 8, brill8, all'unisono e nel "io o, on l'or !estra# Lilandt tir8 fuori le vibrazioni pi) profonde da quella assa armoni a, per orse la s rittura musi ale di quel orpo ommovente, la interpret8 on profondo lirismo, ripetette l'impianto melodi o fino all'estenuazione# In una lun"a adenza !e on ludeva questo primo per orso della musi a, il solista, il virtuoso, on a"ili, sensuali dita, port8 quel orpo sonnambulo a er"ersi in tutte le membra, a unirsi al suo orpo in una stretta soffo ante# 32na si"aretta, per favore5, sin"!iozz8 Eu"enio, !e tale appariva il suono emesso# C!iedeva una stasi# L'ada"io, fu un lento pia ere !e Lilandt "li iniett8 nelle vene# Eu"enio aveva "li o !i umidi# 3Per !$*5, "li !iese in un soffio Lilandt, osternato# 3Per !$ siamo troppo "iovani per illuder i !e tutto questo durer& una vita, ome dovrebbe durare### avrei preferito !e i fossimo in ontrati da ve !i#5 3Due ve !ietti !e si amano*5, tent8 di sorridere Lilandt# 3Per !$ no* +lmeno, avremmo potuto dire, sar& per tutta la vita###5 La rime ri"avano quelle "ote os% fres !e di nuovo, una ru"iada di
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malin onia impreziosiva il momento, ed era assurdo !e rumori reali s'intromettessero in un on erto perfetto# =uel ba"narsi nelle la rime, delle illuminazioni del pia ere su quel volto amato, restituiva a Lilandt o"ni dol ezza !e trasfondeva in lui, arri !ita di onsapevole trasporto, di sofferta dedizione# Gli a arezz8 la pi ola i atri e sullo zi"omo4 3E o, il mar !io del mio possesso# -ono ontento !e te l'abbia impresso, non s iupa niente, anzi###5# 1entava di non rispondere al rammari o di Eu"enio, poi lo fe e4 3+mare ontiene il on etto di morte4 sai !e deve finire# Come la vita# +llora, per !$ preo uparsene* =uando* Come* @a!:5 36 un delitto, per il nostro amore, essere os% "iovani#5 La sentenza di Eu"enio risuon8 on lusiva# Imprevedibile, Eu"enio prese il sopravvento# Era disperato# +tta 8 on pi"lio travol"ente, una feni e risorta dalle eneri di un futuro intravisto e presto perduto, una feni e ferita da un ran ore se"reto, duro da smaltire# (u uno s intillante finale dove lo strumento solista si univa all'or !estra, dove l'apoteosi dei sensi non avrebbe las iato tra ia di pa e ma apriva una "uerra eterna senza possibilit& di stupidi armistizi, una "uerra !e doveva sempre rinnovarsi a divorare "li stessi ontendenti, dove non sarebbero stati ammessi intermediari neutrali o bandiere bian !e, una "uerra di bandiere nere e rosse, di lan e spezzate, di s udi !e rotolano ol fra"ore vuoto del metallo, di spade senz'elsa, di pi !e, di punte innalzate nel ielo, infilzate nel ampo, di fre e squar ianti "li in"uini in orrende mutilazioni, una "uerra sotto un ielo tempestato di s intille di ozzi d'armi !e bru iano lun"!e !iome, indifese da"li elmi, di "uerrieri dai petti nudi, trapassati da un'uni a lama, l'uno ontro l'altro infranti, intre iati nelle os e, uniti, saldati nelle bo !e senza labbra, asportate da un ta"lio rudele !e san"uina, in un ba io finalmente onquistato per l'eternit&# 1utto questo forse non era il @ra!ms !e aveva promesso Lilandt, Eu"enio lo aveva tras inato fuori della partitura, lo aveva onfuso on le note mai s ritte di un tempestoso on erto !e "li pulsava nel uore, e se fosse stato pi) almo e rasse"nato, "li si sarebbe potuto fare osservare !e i sensi, s%, potrebbero s rivere musi a, ma prima dovrebbero frequentare il Conservatorio#
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RII La bar a filava e Lilandt stava ai remi, la "uerra non rius iva a offus are lo splendore del "olfo, le fortezze volanti potevano u idere tutti i napoletani, non avrebbero potuto sopprimere il se"no della bellezza !e ifrava la itt&, esaltata dallo sfarzo estivo !e la "rande sta"ione vi profondeva a piene mani# Il profilo metropolitano assorbiva l'insulto delle armi, nas ondeva allo s"uardo le pia"!e inferte, rimaneva s !iuso al sorriso, imperterrito, senza a usare i olpi# +rro"ante, la natura sfidava "li stupratori# >ista dal mare, Napoli ommuoveva, ada"iata nella sua ipo rita serenit&# Lilandt, !e aveva finalmente arri !ito il navi"are solitario dell'estate on la presenza assorta del suo Eu"enio, se la "uardava, "li o !i rivolti alla riva, nel almo pro edere del remo da lui sospinto, la ontemplava nell'arrampi arsi dol e delle ase tra "li alberi sulla ollina, nello sfilare delle ville, las iate, dai proprietari messisi al riparo altrove, a spe !iarsi, vuote, nell'a qua, di "iorno un'a qua verde botti"lia dai trasparenti riflessi man anti di blu, !e soltanto lo sfarinio della ro ia e steli e orolle di fiori spenti e a"!i di pino, spor avano, on lun"!i stras i !i pi !iettati di smorti olori# La ontemplava, e stimava un privile"io appartenerle, lo di eva a Eu"enio, 3 ome siamo fortunati a essere due napoletani !e se ne vanno per mare e non si urano della morte, dal ielo, dalla terra, da dove vo"lia venire# =uelle po !e lezioni !e mi sono rimaste sono suffi ienti per me, tu man"i quello !e ti passano e studi, non siamo la "ente pi) feli e !e i possa essere* C!e i pu8 su edere* Di morire: E!:5# La bar a andava, e si ome Lilandt si teneva osta osta per me"lio esplorarne "li anfratti, Eu"enio se ne stava a pan ia sotto, sullo s ranno, la testa sporta in fuori, a s rutare attraverso la superfi ie dell'a qua se s opriva un'animata reatura del mare !e lo interessasse# 3(ermati, una stella marina#5 La bar a a ostava, una mano, un bra io allun"ati, e la stella rossa, "rondante, sortiva ontorta a impallidire all'as iutto# Lilandt ormai adorava quest'andarsene per a que insieme a Eu"enio !e, ol mare, veniva s oprendolo, aveva un rapporto ben diverso dal suo, un rapporto da estraneo !e per8 si prendeva delle onfidenze, non quella onsan"uineit& !e e"li aveva ol liquido elemento per ui stava bene solo l& in mezzo, i piedi fatti pi) per nuotare !e per amminare, il orpo modellato dalle onde, l'a qua !e "li stava di asa nella bo a nelle nari i
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nei apelli ome aria e vento mes olati# Eu"enio era un ompa"no ideale, pur non essendo un pes e assaporava il silenzio del "alle""iare e lo rispettava# Parlavano po o in bar a, in uno stato di perfetta armonia on l'ambiente, e tutto onver"eva a reare una omunione fisi a e di spirito !e sfo iava nella ontemplazione della itt& e di loro stessi# La mattina, sotto la arezza dei loro o !i la itt& snodava il brillio della sua venust&, al pomeri""io, tirata la bar a su una !iana appartata, sdraiati essi sul mus !io soffi e de"li s o"li, "li o !i fo alizzavano lo s"uardo sui loro orpi, o""etto di re ipro o desiderio, ma sapevano trattenersi, s oprirono in questa momentanea astinenza il "usto di a res ere, per dopo, la apa it& d'amarsi# Il silenzio, nel "uardarsi, "li si addensava addosso sino a poter distin"uere il soffio imper ettibile delle ali d'un mos erino e da lontano, il lontano rombo, upo, delle fortezze volanti !e si appressavano a violentare la itt&# -e le sentivano passare sul apo, avanti !e le sirene di allarme squillassero, ie !i mastodonti del ielo, prive di possibilit& di manovra, fa ili a un pi olo ri o"nitore, uni amente dirette sull'obiettivo asse"nato# Le fortezze volanti avevano fatta la loro apparizione fulminea, d'inverno, un pomeri""io di di embre, per l'esattezza il due, e avevano fatto rimpian"ere le pur ruente in ursioni aeree di prima# Il loro potenziale di morte de upli ato las i8 senza fiato la itt&, e da allora, o"ni "iorno, inesorabili, arrivavano puntuali a rinnovare il ari o di lutti, si !$ erano rius ite a impedire !e la "ente rialzasse la testa# 2na morte senza assoluzione# Nell'andar per a que, i due ra"azzi trovavano s ampo alla tristezza !e premeva inesorabile alle porte della itt&, assaporavano l'ultimo spi !io di "ioia del vivere, e questo era possibile quando Eu"enio las iava la ampa"na e se ne veniva da Lilandt, ad abitare in quella asa !e amava, di ui era proprietario, di eva or"o"lioso, di tutte le ri""iole sette entes !e 7 osa !e nelle ultime settimane a adeva sempre pi) di frequente# In ampa"na si tratteneva po !issimo quest'estate# Compa"ni e ompa"nelle della sta"ione pre edente ne furono delusi, an !'essi si abbandonarono a ommenti po o lusin"!ieri sul suo onto, !e era diventato antipati o, !i si rede di essere, e questo per !$ non bi"!ellonava on loro e on le u"ine, osa !e la zia "iudi 8 positiva assumendosene il merito, e io9 !e Eu"enio aveva apita l'antifona# Le s use per s appare a Napoli erano buone# Eros, on la sua villetta a Capodimonte funzionava perfettamente, e si ome, a dire di Eu"enio, Eros
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era stato rimandato in italiano e "re o, materie in ui Eu"enio andava fortissimo, la sua presenza si rendeva ne essaria per prepararlo a"li esami di riparazione 7 si sa, tra ami i i si sa rifi a, e non bastava, 'era an !e la s usa della sua ra"azza, on la quale s ambiare una stretta di mano e un ba etto, non di pi), ome si onviene a una ra"azza perbene, la ui fami"lia tollera, senza prenderne atto, un flirt# 3Per !$ il fratello non viene da noi neppure una volta*5, !iese la u"inetta innamorata# E qui Eu"enio si divert% a inventarne quante ne poteva, tanto si ver"o"nava di non aver ostretto Lilandt a rispondere a quel pietoso sfo"o, d'aver las iato s orrere il tempo on in uria, olpevole an !'e"li di non averla aiutata, e bastava una lettera s ritta on "arbo, a farla us ire da una situazion ella triste, da bambina, !e poteva per8 las iare qual !e frustrazione in un'anima "iovane !e prendeva appena ontatto on i sentimenti# Disse, senza far trapelare !e fosse a onos enza del disastroso innamoramento, !e la fami"lia aveva ostretto Lilandt per ra"ioni di interesse a fidanzarsi on una si"norina di loro s elta, e !e Lilandt aveva dopotutto a onsentito per !$ era uno sfa endato, a ventotto anni non aveva on luso "ran !e, privo di s opi prati i per l'avvenire, sarebbe andato avanti sempre allo stesso modo trastullandosi a fare l'intellettuale, quindi era per lui un vanta""io appo""iarsi a una donna ri a# 3E non l'ama*5, !iese esterrefatta la u"ina# 3+mare*5, Eu"enio allib%, 3non sa neppure osa vuol dire: Per lui, le donne, sono animali da riproduzione o per sfo"are i suoi biso"ni: +!, 9 un tipo da sfu""ire: -'io fossi femmina, per arit&, alla lar"a da un uomo simile: Certo, 9 bellissimo, lo apis o, ma se tu "li stessi vi ino, ti infastidiresti, vive nella stu !evole ontemplazione della sua bellezza: Per !$ "li sono ami o* Per !$ 9 il fratello della mia ra"azza, e poi, tra uomini sai, si parla di altre ose, si sorvola su erte pe !e# -e tu fossi pi) "rande, se tu fossi mia sorella, ti metterei in "uardia da un tipo ome Lilandt, fi"urati, passa il suo tempo sulle ase di tolleranza, "li pia iono solo quelle:5 Certo, una buona mazzata la diede alla poverina per aiutarla, e pensava !e fosse provvidenziale, onsiderata l'in"enuit& di quella reatura# <a ont8 a Lilandt il ritratto !e ne aveva fatto e risero di "usto# Lilandt "liene fu "rato, lo onsider8 an !e lui un modo di riparare alla s iatteria se non al inismo, on ui aveva a"ito#
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Lo spe !io d'a qua di Posillipo, alle due del pomeri""io diventava una lastra, alle volte nitida, alle volte fitta di sottili in respature !e impedivano il trasparire dei fondali e la s reziavano di s intille4 si nuotava nella fissit& della pi) vasta pis ina del mondo, il vento prima delle inque non si levava, spirava un alito di brezza "iusto a rinfres are l'aria# Era ompletamente deserto, in questo periodo in ui le sorti della "uerra apitolavano verso uno s ia"urato finale atteso pi) d'una vittoria# Eu"enio e Lilandt se ne sentivano padroni# Lilandt nuotava avanti, se ondo un'andatura ostante !e lo stile e la maestria nel nuoto omportavano, Eu"enio si teneva atta ato al suo piede, a rimor !io, aveva minor respiro di lui e per i8 preferiva farsi "uidare# Dallo sfavillio di tanta lu e, entrarono nell'ombra fres a dei ruderi sommersi della villa di Lu ullo4 volavano sui muri !e delimitavano anti !e stanze, vi passavano attraverso rimirando i pavimenti sotto, qua e l& tratte""iati da brandelli di mosai i sui quali spre"evoli ali i s'intrattenevano# =uel volare per saloni, tra olonne spezzate, inebriava Eu"enio, !e vedeva per la prima volta le miti !e mura, e inor"o"liva Lilandt, !e della re""ia marina aveva da anni fatto una sua residenza estiva# Lo ondusse a una breve esedra nel fondo, !e si appo""iava a una spia""etta "ri"ia, !iara, pulita pulita, o"ni "ranello sta ato dall'altro# E dietro, spuntava una ampa"netta napoletana de"na d'un Gia into Gi"ante, po !e piante di pummarole quasi selvati !e, qual !e viti"no, un po' d'erba profumata, una lavanda### 3Io !o un'anima napoletana ar ai a5, disse Lilandt, 3questa pi ola a ensione di olori !e appare in mezzo a un'ombra bluastra, mi ommuove# Il reame di Napoli potrebbe stare tutto qua4 lo s !eletro d'una re""ia nell'a qua, una ampa"na spontanea !e finis e a mare# In un sito simile potrei rifu"iarmi per anni# E per te5, "li !iese, 3 !e os'9 Napoli, dentro di te*5 3Non lo so an ora, non !o avuto il tempo di studiarmela 7 mi sembra il mio mondo naturale, e o#5 3Napoli, 9 una dimensione della tua anima, o non 9 niente#5 -i allontan8 us endo nel sole, si arrampi 8 per quel lembo di ampa"na, s omparve un attimo dietro il verde e ridis ese on una man iata di pi ole pummarole nelle due mani tenute unite# Gliene offerse4 3@a"nale nel mare e man"iale# .an a un tozzo di pane e la olazione sarebbe perfetta#5
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-i sedette a os iato a su !iarsele4 3Credo !e le man"iasse os% an !e Lu ullo, per !$ si sarebbe ostruita una villa qua* Lui era un "ourmet#5 Eu"enio le sbu iava, to"lieva i semi nell'a qua, dopo le masti ava# +vevano un sapore aspri"no# 3.an"ia tutto, !e fai*5 3Non mi pia iono poi tanto#5 E a""iunse on un "!i"netto sardoni o4 3Io penso !e Lu ullo qua preferisse man"iare patelle e s on i"li, dovendo attendere Cristoforo Colombo### se onsideri !e i pomodori sono di ori"ine ameri ana###5# Colto in fallo, Lilandt "li diede uno s"uardo di ommiserazione e si spinse on la s !iena all'indietro a sdraiarsi sulla sabbia# Come in una prospettiva del .ante"na, il orpo si appiatt%, in assato nelle membra, spi ava il bra io alto, pie"ato nel "omito, la ui mano portava alle labbra i rossi frutti !e e"li sprizzava fra i denti# Eu"enio s'in ant8 a fissare l'as ella appena ombrata4 i peli dentro, is uriti dal buio, emer"evano in filature d'oro, un "omitolo imbro"liato di fili ritorti le""erissimi !e si a endeva in quei tratti di lu e !e rius ivano a penetrarvi, e "uizzava, la vena !e partiva dall'in avo, si azzurrava sul bi ipite e vi s ompariva affondandovi# .al"rado il diffuso odore della salsedine, Eu"enio ri onobbe il profumo elato in quel se"reto alveo !e nelle ore d'amore lo inebriava, e ome sempre "li a adeva, d'impulso, am8 Lilandt on per ezione fisi a intollerabile# Depose il libro !e stava le""endo, si mosse arponi sulla sabbia, "li si avvi in8# La mano stava portando alle labbra un pomo rosso, maturo, "lielo tolse dalle dita, per po""iarlo, sostenendo"li il "omito, nel avo dell'as ella# E poi !e l'ebbe messo, lo a""uant8 on la bo a, lo premette on le labbra puntute e fe e olare il su o tra quei peli ba"nati, e una volta !e la polpa e il su o si mes olarono ai peli, prese a su !iarli, a farseli passare fra i denti, e a le arlo mentre on la lin"ua nettava la arne intorno e assorbiva l'odore della pelle !e si fa eva a re nell'ansa# 3Cos% sono buoni5, disse 39 os% !e si man"iano5, e on luse, 3 os%, mi pia iono#5 -maniava, la fa ia immersa nell'as ella dell'amante, e la mano si protendeva verso il ostume da ba"no, passava sotto la lana an ora ba"nata, a ra""iun"ere l'o""etto della sua passione !e in omin iava a er"ersi# Eu"enio doveva rientrare alla masseria in
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ampa"na e Lilandt lo
a ompa"n8 al treno# -i sarebbero rivisti tra po !i "iorni# Di ritorno dal mare, la itt& apparve strana ai loro o !i# Nell'attraversarla per re arsi alla stazione, un insolito fermento trapelava tra le po !e persone in "iro# Pi) si addentravano nelle strade las iandosi alle spalle la marina, pi) fu sensibile la improvvisa euforia !e muoveva la "ente# In piazza della @orsa, videro un mu !io di "ente !e orreva, on lar"!i sorrisi sulla fa ia, una speranza ar ana !e ale""iava sulle loro teste# =ual osa a adeva, non ebbero dubbi, per8, quelli, non "ridavano, non on lamavano al un !$# La itt& si animava, uomini e donne us ivano dalle ase, dai ne"ozi, e non sembravano spinti, n$ da allarmi, n$ da ne essit& improvvise# Eu"enio disse a Lilandt, 3io domando5# 3.usullino se n'9 ""!iuto a fa' 'n ulo:5 Era aduto il fas ismo, la radio l'aveva annun iato# Eu"enio e Lilandt si "uardarono in reduli# Era finita* Era finita la "uerra, finiti i bombardamenti, interrotta la rovina* Cos%, tutto d'un olpo, mentre essi volavano attraverso i soffitti della asa di Lu ullo* -i abbra iarono, si ba iarono sulla bo a davanti a tutti, Eu"enio si rifiut8 di ritornare al paese, si misero a orrere per le strade, a parlare on la "ente !e non si onos eva, a s ambiare on loro ipotesi, opinioni, a palle""iarsi i pi) eufori i sviluppi del nuovo stato delle ose# Il parere "enerale, !e l'in ubo fosse finito, dominava# La "uerra ontinua, aveva detto la radio, s%, tra !e""iamenti, un tempore""iare per on edere, ai responsabili, preparativi di fu"a, on "li ameri ani in -i ilia !e si a in"evano a risalire la penisola, il lieto fine era assi urato# 3Ci abbiamo i tedes !i in asa, non ve lo s ordate:5, disse qual uno# 3Gli fa iamo un mazzo os%, ai tedes !i:5, rispose una vo e# Il uore napoletano di Lilandt si abbui8, e non per !$ la sua parte di san"ue tedes o se ne risentisse, per !$ si a orse !e lo aveva a""redito alle spalle il momento paventato, il dover rendere onto al mondo !e e"li esisteva, !e non si poteva pi) nas ondere nei meandri di ana"rafi s onos iute, in un erto senso doveva riper orrere tutti i suoi ventotto meravi"liosi anni inutili per ra""iun"ere una mes !ina posizione uffi iale, di ui non "li importava niente, miserevole di fronte a quella del suo uore# E attraverso quali labirinti !e diffi olt& buro rati !e* Gli sembrava assurdo dover dimostrare a"li uomini !e e"li esistesse# Per !$* E se non volesse esistere per "li altri, !i "lielo impedirebbe* C!e volevano da lui* La "ioia dell'avvenimento "li si mut8 in veleno# .entre rientravano a asa, Eu"enio, eufori o, si a orse !e Lilandt non parlava pi)#
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>eniva fuori un lato del arattere di Lilandt !e Eu"enio non onos eva, non si trattava dello smarrimento, dell'assenza d'identit& !e nella platea del inema lo avevano oinvolto, no, era una upezza, un mutismo, !e non "li appartenevano, una testarda""ine da i"norante !e non apis e ra"ione in quanto tale, a Eu"enio sembrava di parlare a un muro, n$ una repli a, n$ uno spie"arsi, un voler farsi intendere# 1utto quanto "li us % dalle labbra fu un 3vorrei restare solo5 !e offese a morte Eu"enio# -e ne us % nel "iardino aldo di umori# La terra fumava# ? notte, azzurra notte, !e osa mi stai preparando, pens8 Eu"enio# Gli avvenimenti lo rinvi"orivano inve e, vedeva finalmente un futuro# 31roveremo le nostre strade, sapremo ome vivere5, "li aveva detto# Nessuna risposta# 3>edrai, si !iaris e tutto# E poi !e vuoi !e su eda* Non su ede niente:5 Eu"enio non apiva questa paura assurda, e si onvinse !e non la apiva nemmeno Lilandt per8 la provava, e pi) ne sentiva la morsa quanto meno sapeva darsene le ra"ioni# Non era quella a ui bastava un Itienimi forteI, era un voler pre ipitarsi ostinato nella direzione sba"liata# 2n buio !e lo attirava# E in fine, Eu"enio non rius iva a far ollimare fra"ilit& d'animo e Lilandt, due ose !e "li pareva non potessero ompendiarsi# Non era mai su esso, dall'ottobre, !e fra di loro alasse un tale senso di separazione, Eu"enio, nel "iardino nero, "uardava la asa, senza lu e dentro, nera an !'essa, il re"no, !e tutto questo rappresentava non 9 mai esistito, si !iese, om'9 possibile* -i sdrai8 sulle fres !e ri""iole !e delimitavano la so"lia al bal one dello studio# Dal nero dell'interno si fe e strada un !iarore nebuloso, quello !e Lilandt si portava addosso, e la vo e di lui bias i 8 un 3perdonami5# Eu"enio non rispose, lo "uardava di sotto in su, le palme a sostenere il mento, ed era un'apparizione malin oni a, un viso dolente, le mani appese alle bra ia, dimenti ate, le vide di nuovo vuote, di nuovo in attesa d'amore# Lev8 le sue, "liele prese, le strinse forte, lo attir8 verso il pavimento# Lilandt s'in"ino !i8, Eu"enio "li ondusse le mani sul proprio viso a far"li sentire la onsistenza della realt& !e e"li doveva di erto rappresentare per lui# 3-ono una bestia5, si s us8 Lilandt, 3quando sto male devo er are una tana#5 3E io non i devo essere*5 3-ono io !e non sono abituato a esser i su questa terra, e mi pia e os%# @asta !e lo sappia io !e esisto, non vedo per !$ lo debbano sapere "li altri#5
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Dis orsi !e Eu"enio apiva per !$ ne onos eva il punto di partenza# 3.a se questa terra esiste per !$ i sei tu:5 Non rispose, si rimise in piedi e fu assorbito un'altra volta dal buio# Eu"enio lo rin orse, s'infil8 nel letto appresso a lui, lo abbra i8 e lo tenne stretto la notte intera, man o se ne s appasse# Passarono "iorni brutti, di malumore, di parole non dette, una risi mai verifi atasi in tanti mesi# + questa si a""iunse la mina ia ventilata dallo zio di Eu"enio di riportare la fami"lia a Napoli# +ddio libert&: L'immediato ritorno fa eva pre ipitare o"ni osa e nel momento pi) inopportuno# In fine, i fu la s !iarita# Dopo una settimana ir a !e la itt& aveva respirato e si aspettavano nuovi sviluppi alle notizie dei ambiamenti avvenuti, ripresa, i napoletani, la sostanza del loro spirito, pur on tanti lutti e tra"edie, le""era, ritornata quasi a passare il limite tra "aiezza e in os ienza, soprattutto essato l'in ubo dei quotidiani bombardamenti, mentre Napoli stirava le membra nel suo pur"atorio di speranze, ai primi di a"osto, il rombo mina ioso delle fortezze volanti, inaspettato, risuon8 alle ore !ie in redule dei napoletani# +llora era vero, la "uerra ontinuava, niente era ambiato, i tedes !i rimanevano an !e se il "overno non era pi) fas ista* La "ente non ebbe il tempo di ra""iun"ere i rifu"i !e la pi) san"uinosa pio""ia di morte adde da quello stesso ielo al quale la itt& aveva osato rivol"ere un rinnovato sorriso# E uno stesso sorriso, provo ato da un'inversa speranza, illumin8 le bo !e dei due "iovani amanti4 allora niente era ambiato, tutto prose"uiva ome prima* - a iata, o per lo meno allontanata per !iss& quanto tempo an ora, la paura del redde rationem, l'ansia di dover affrontare probabili vi issitudini per approdare a una ne essaria !iarifi azione* Con sollievo, dal "iardino lontano, Lilandt e Eu"enio videro il ielo infiammarsi in una lusin"a au"urale4 le bombe spianavano la strada al prose"uimento indisturbato del loro amarsi, in ontrarsi, morire ma"ari per mano dello stesso "eneroso arnefi e, ma non las iarsi# Pa ifi ati dall'evento, si abbra iarono nel "iardino !e riverberava dell'oro del fuo o, le arni messe a nudo presero a rivivere in un ontatto !e rifioriva dopo lun"!i "iorni in ui se n'era spenta l'esi"enza# 3Napoli i dovrebbe sputare in fa ia5, disse Eu"enio# 3Napoli 9 un'invenzione os% intelli"ente, !e in questo momento 9 on noi, dalla nostra parte# Guardala l&5, e Lilandt indi 8 il mare di fiamme !e l'avvol"eva on impenna !iamenti di nuvole nere e "etti di vapori
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bian !i, 3nella sua purpurea bellezza, nemmeno la stra"e e la fa, a imbruttirla# (i"urati se non i apis e:5 3Davvero i voleva: +lmeno quelli se ne resteranno in ampa"na: La fa evano fa ile 7 e ne torniamo a Napoli: 7 C!e repino dove stanno#5 Gli venne da ridere a tutti e due, an !e se il ridere, sulla bo a di Lilandt, era una metafora# La ontraerea sembrava impazzita, s atenata pi) di sempre, la sorpresa, al momento !e redevano di deporre armi e ba"a"li, fa eva rea"ire i militi on rabbia, le postazioni parevano essersi raddoppiate# -ulle loro teste, dalla parte della ollina, partivano proiettili per tutte le direzioni, ed essi, l&, sull'aiuola de"li eK iris, pensavano e non se lo di evano, !e tutto poteva su edere, niente di pi) fa ile !e uno di que"li ordi"ni sdire"olatosi, allo stesso modo di un fuo o d'artifi io, perdesse la traiettoria e zi"za"asse a defla"rare sui loro orpi alla iati# 3@asterebbe una s !e""ia5, "rid8 Lilandt, e Eu"enio an ell8 l'ipotesi "ridando pi) alto di lui4 3.a noi siamo immortali:5# -i s ambiavano parole d'amore, parole alde, urlando, in quel aos di suoni, di s oppi, di repitii, boati, insostenibili all'ore !io, e la ne essit& di alzare la vo e si tramut8 in un "io o4 li e itava s a"liare ontro la volta infiammata del ielo di Napoli parole !e volavano ome aquile, parole !e formarono un bran o di u elli rapa i san"uinari avventati ontro que"li u elli di ferro e di fuo o ridu endoli a misera parodia a onfronto del loro anto libero, del loro alto svettare# Le parole nude, os ene, impudi !e, irripetibili, !e avevano il peso spe ifi o di quello !e esprimevano, volte""iavano nel ielo intorbidato dai sensi, e adevano in pi !iata sui due, onfusi nel selvati ume del "iardino# -e ne stettero ome orpi feriti dal bombardamento, erto il pi) fero e !e la itt& potesse subire, e nel lamore !e si lev8 dalla "ente, tutta, essata l'in ursione, !e impre ava il suo no no questo no, al vilipendio "ratuito %nsito nell'azione ondotta a fine intimidatorio, "ia quero assenti, velati in un pia ere !e si stemperava ma non li abbandonava# Dalle brume dell'unisono or"asmo, vennero fuori, torpidi, spiazzati, nell'atmosfera notturna a re di bru iato, riempita di fumo lento a dissolversi, !e pullulava del vo iare diffuso della ribellione di !i non i stava pi), stretti nelle spire di un via""io artifi iale, s esero, stonati, in itt&, a onfondersi in mezzo a tutti i per !$ !e i napoletani si rimandavano "li uni on "li altri, erano si uri di avere an ora molto da vivere insieme prima !e qual !e evento auspi abile per "li altri, avverso
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per loro, li separasse# RIII Napoli "ia eva on le ossa rotte sull'in udine dei tedes !i !e non a ennavano a eva uare la itt& anzi le fa evano temere o"ni vendetta e sotto il martello +lleato !e dall'alto dei ieli pi !iava senza soste# La "uerra s'era ria esa per spartirsi le membra martoriate di quella bellezza, fin !$ l'otto settembre si ria ese la speranza di salvare quel orpo !e a"onizzava# L'armistizio: Il "iorno dopo, il nove di settembre, "li +lleati sbar avano a -alerno, si !$ si redette !e la s !ifosa "uerra ombattuta ontro o"ni naturale alleanza fosse finita# Ci8 non imped% !e un profondo s"omento s'impadronisse dei napoletani i quali non s'illudevano affatto sul si"nifi ato della presenza dei tedes !i in asa# La itt& si s"omber8 del tutto e i po !i !e rimasero si tapparono nei palazzi# Lilandt, senza Eu"enio !e "li avvenimenti avevano olto in ampa"na, aveva biso"no di esprimere la "ioia, an !e se mista a un'ansia insopprimibile, per questo stra io di libert& !e in omin iava a sventolare, e si trov8 a per orrere una metropoli di vuoti simula ri, di morti viventi# Napoli era operta di enere, una polvere !iss& da dove venuta# -ulle strade, su"li alberi, sul mare# 2n silenzio# Non un se"no di vita# La fine della "uerra, !e in quel momento doveva pur si"nifi are la fine, fu uno spavento# =uelle strade va anti, on le file dei palazzi, sventrati, rollati, diruti, in bili o per mon oni mira olosamente in piedi, "!i"navano ome i lopi !e bo !e sdentate nella lu e piatta an ora dell'estate# Lilandt, fermo al entro di una di queste "randi arterie, ne s rutava il fondo lontano4 non un'anima viva# +llora pens8 al mare, al solito, a rifu"iarsi nel suo "rembo per riflettere sul proprio ontraddittorio stato d'animo4 lo vide un deserto di pietra "ri"ia# .a nell'o !io di quell'arteria dissestata, qual osa si mosse, una ma !iolina !e va illava e veniva avanti on movimento in erto, ta"liando il per orso in dia"onale# Per istinto "li and8 in ontro, e quella ma !ia intanto assumeva i ontorni d'un uomo, d'un pi olo uomo !e, a po !i metri di distanza, si rivel8 essere un "iovane, un ra"azzo sui vent'anni, in mutande lun"!e fin sopra le "ino !ia, una ami ia !'era un en io, persino una ravattina, pi) !e altro uno stoppino da lanterna a olio, e on una mano re""eva su una spalla una "ia a
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militare, "li s arponi s"uazzavano ai piedi, sla iati# Due !iazze umide, nere, sotto la fronte, dello stesso nero della barba in olta, levarono la loro lu e mite sul viso di Lilandt# 3Pais&, questa 9 Napoli, s%* Io devo arrivare in Calabria, e ome fa io*5 Lilandt non sapeva !e rispondere e quello, redendo !e lo esaminasse, si s us84 3-e ne sono tutti s appati, al re""imento non 9 rimasto nessuno e io non ten"o vestiti bor"!esi 7 di ono !e i tedes !i a !iappano tutti i militari italiani, se li trovano###5 Ebbe un soprassalto, un movimento di fu"a4 3.a voi siete un tedes o# In ivile*5# 3No sono napoletano, no sono napoletano5, si mise a urlare Lilandt, 3sono napoletano, sono napoletano5, e lo "ridava a tutto il mondo, 3napoletano: Cai apito, retino*5 3E s usate### voi###5 3C!e osa4 voi*5, Lilandt !iedeva una onferma alle sue paure# 3>oi, non sembrate napoletano, i napoletani 7 quanti e n'erano al re""imento 7 sono u"uali a noi, i alabresi#5 3Lo di i tu, !e sei un i"norante:5 3E se lo dite voi### La stazione 9 distrutta, non i sono treni5, ta"li8 orto il alabrese, 3e ome fa io a arrivare in Calabria*5 3Devi prendere la -tatale per -alerno### vieni on me5, se lo tras in8 fino all'imbo o delle strade !e portavano al -ud, 3e m8 devi amminare entinaia di !ilometri, vai sempre diritto, e se sei apa e, trova un arro o un ameri ano a -alerno !e ti i porta:5 2n sar asmo fuori posto# Ci stava male nel nuovo dissestamento delle ose, Lilandt# Eu"enio si pre ipit8 dalla ampa"na on mezzi di fortuna, prima la arretta d'un borsaro nero, poi un amion di patate, lo ra""iunse trafelato, in allarme, lo trov8 !iuso in asa, !e non apriva a nessuno e non voleva us ire# Erano pi) i timori !e quello !e a adeva# La vera osa drammati a di quei lun"!i "iorni fu !e non a adeva niente, e le vo i, le smentite, le supposizioni, reavano, insieme alla ostante in redulit& per il pe""io, un ontinuo alternarsi di stati d'animo# Commisero un'ennesima imprudenza, andarsene per mare, e fu olpa di Eu"enio !e per to"lierlo dall'atarassia di ui si ompia eva trov8 l'uni o ar"omento !e poteva smuoverlo# (erdinando aveva abbandonato il suo posto di lavoro, le bar !e tirate in se o, i remi ustoditi nel assone !iuso a atena io# -pin"ere una bar a
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in a qua fu fa ile, ompli ato pro urarsi i remi# (erdinando, per la ve !ia ami izia, non se la sarebbe presa se on un'effrazione avessero aperta quella ustodia# 1olsero dalla bar a uno de"li s almi di ferro e servendosene da leva sotto le spran"!e, s !iodarono una palan a, in modo da poter sfilare il paio di remi# <i !iusero alla me"lio il assone, Lilandt avrebbe spie"ato tutto a (erdinando la prossima volta, onvinto !e l'avrebbe ompreso, e se la filarono verso il Capo di Posillipo# Non in ontrarono una sola imbar azione, di nessun "enere# La villa di Lu ullo li a olse nella sua ma"nifi enza di rudere# Passarono una "iornata serena, a le""ere, a !ia !ierare di tanto in tanto, po !e parole, non era tempo di dis ussioni, sentendosi dimenti ati e dimenti !i di tutto, e nel primo pomeri""io, quando l'a qua si fe e rapida da fendere, senza sforzo, Lilandt si rimise ai remi per ritornare# Doppiato il Capo, sulla strada !e s endeva dall'alto e portava alla riva, s orsero un movimento nient'affatto normale, !e li insospett%# 2na ventina, e forse pi), di ra"azzi, sbu ati nello slar"o, orrevano verso le s o"liere, si sparpa"liavano, vi si arrampi avano, altri si buttavano in a qua e nuotavano lun"o la ro ia diretti !iaramente in rifu"i a loro noti# =ual osa era su esso# 2no dei fu""itivi, s or"endoli nella bar a, si ferm8 a fare dei se"nali on ambedue le bra ia, !e volevano dire, tornate indietro# I nostri si avvi inarono per !iedere# 3I tedes !i !anno !iuso le strade !e vanno al entro e fanno s"omberare la fas ia ostiera5, disse affannato ostui, 3rastrellamento a tappeto# +rrestano i "iovani e li deportano in Germania nei ampi di lavoro# Dove andate* C!e siete pazzi* 1ornate indietro5, e s app8# Lilandt volt8 la prua e si mise a remare forte, ontro orrente l'a qua era pesante# 31orniamo da Lu ullo*5, !iese Eu"enio# 3No, possono arrivar i dall'alto, un posto troppo in vista# Conos o io quello "iusto#5 <ipassarono davanti a Lu ullo e prose"uirono# +pprodarono alla ala di 1rentaremi, dietro un "ruppo di s o"li !e l'avrebbero tenuta elata, abbandonarono la bar a di (erdinando, e stris iando s'infilarono in un'apertura stretta, orizzontale, !e dal fondo della spia""ia immetteva in una "rotti ella onfortevole# 3Pri"ionieri dei tedes !i, e tu stavi a preo uparti de"li +lleati, "uarda un po'###5, ommentava Eu"enio# 3C!e fa iamo*5
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De isero di passarvi la notte, e prima dell'alba tentare la sortita, ra""iun"ere il lato nord del promontorio di Posillipo, attraversare (uori"rotta per a""irare la itt&, trovare un mezzo !e li portasse alla masseria 3dove vieni on me5, ordin8 re iso Eu"enio# Presto si fe e un buio totale, il mare fuori riverberava un po' di blu# ? notte, azzurra notte, !e osa mi stai preparando, si ripetette in testa Eu"enio# In quel momento una sua mano strin"eva il bra io di Lilandt# La vena sul bi ipite "li pulsava# 3Da 1rentaremi5, Lilandt storn8 i suoi pensieri, 3si "odono lune stupende, vediamo se 9 venuta a far i ompa"nia, stasera#5 L'apertura era situata pi) in "i) delle loro teste, an !e da seduti, si allun"arono, la fa ia a arezz8 la sabbia, a sbir iare fuori4 una luna bassa, paonazza, san"uinava sul mare# 36 troppo drammati a, non la vo"lio "uardare#5 Eu"enio si ritrasse# L'umido della "rotta metteva freddo, serviva a po o l'essersi rivestiti on "li abiti !e s'erano portati in bar a, avevano i fiammiferi e le si"arette di Eu"enio, ma non un pezzo di arta da a endere, n$ un rametto si trovava in "iro e intorno tutto era madido e non avevano man"iato per !$ prevedevano di farlo nel rientrare a asa# Dopo qual !e ora Eu"enio prese a tremare# Lilandt appo""iato alla parete a"uzza, allar"8 le os e, se lo mise in mezzo e "li si !iuse addosso a orolla per tenerlo aldo# +veva on s$ il suo )ob* Dic#, l'aveva portato Eu"enio !e lo stava le""endo# Prese i fiammiferi, sta 8 le prime pa"ine e "li dette fuo o# =uel tremare di fiamme illumin8 i visi, "li o !i di Eu"enio lo "uardavano, lustri# Ce n'erano otto ento da bru iare, i fiammiferi erano po !i, e Lilandt a endeva o"ni pa"ina on l'ultimo "uizzo della pre edente# -ervendosi di qual !e opportuno intervallo le fe e durare fino a po o prima dell'alba# -alv8 solo l'ultima !e onserv8 in tas a# I###per quasi un "iorno intero e una notte, andai alla deriva su un mare morbido, funereo# I pes i ani disarmati mi "uizzavano a anto ome avessero lu !etti alla bo a, i selva""i fal !i marini passavano on be !i in"uainati# Il se ondo "iorno, una vela s'avvi in8, e finalmente mi ra olse# Era la borde""iante Rac"ele !e, nella sua ri er a dei fi"li perduti, trov8 soltanto un altro orfano#I +rrivarono alla masseria un "iorno e mezzo dopo# +vevano ra""iunto le strade di (uori"rotta tappezzate di manifesti redatti dal Comando tedes o sostenuto da re idivi fas isti4 tutti i ra"azzi
AFJ
dai sedi i anni in poi dovevano presentarsi spontaneamente al Comando per ra""iun"ere dei non me"lio identifi ati ampi di lavoro in Germania, pena, per i renitenti, la fu ilazione# Gli alemanni, "ettata la mas !era, si rivelavano truppe o upanti# Il <ei ! mostrava la dura mas ella un inata all'eK ommilitone# - alare il promontorio era stata un'impresa lun"a e aspra, temettero di non far ela, poi, il movimento di mezzi militari lun"o le vie di (uori"rotta, !e essi nella loro in os ienza non avevano previsto, rese arduo attraversare quella zona periferi a della itt&, da prima si nas osero in una postazione antisbar o abbandonata, in una stasi di alma, di ui seppero approfittare, rius irono a per orrere un lun"o tratto !e se ondo i loro al oli doveva ondurre verso le ampa"ne dell'interno, non 9 !e sapessero orientarsi molto bene, ma a o !io e ro e la direzione doveva essere quella# >ano fu er are un passa""io su un vei olo privato o un arro trainato da animali, si rasse"narono a onfidare nelle proprie "ambe# Per riposarsi si rifu"iarono nella ar assa di un'automobile a arto iata, al mar"ine d'una strada !e non si apiva dove ondu esse, la se"naleti a spazzata via, un'uni a fre ia indi ativa, senza oda, !e puntava a terra verso il entro di un asfalto non pi) asfalto ma una miriade di bu !i s"retolati, onse"uenza di una pio""ia di ferro l& abbattutasi# +vevano ra olte, sotto un albero di s ius elle, quante ne erano adute, e ora se le rosi avano, in assati in quelle lamiere arrostite# >erso sera s'in amminarono di nuovo nella direzione !e ritennero "iusta# In redibile, finora non avevano in ontrato nessuno e si videro avanzare in ontro una spe ie di ma !ina, !e sbruffava e saltava, !iaramente un mezzo ivile, non fidandosi lo stesso, si buttarono nel fosso laterale# La ma !ina li in ro i8, un ma"i o rottame, dalle ruote mos e, alte non pi) di un paio di entimetri, !e non aveva sportelli n$ parabrezza e ansimava e s oppiettava# -i arrest8 all'improvviso on un salto di un metro all'indietro# Il ondu ente ne dis ese e li !iam84 3.ilitari, militari###5# Con iati om'erano, li aveva presi per due militari sbandati# 3>i porto a -alerno, da"li ameri ani: -alite#5 Costui era un pazzo ottimista !e s'era messo in apo di andare a -alerno in ontro a"li ameri ani 7 !iss& se i sar& mai arrivato 7 omunque fu utile ai due ami i, i quali si "uardarono bene dal dir"li !e non erano soldati, non si sa mai, "li !iesero soltanto se li a ompa"nava al paese residenza della masseria dove, dissero, li aspettavano le fami"lie# Gli o !i di quello,
AFA
nella notte, rotearono spiritati4 3E voi state andando nella direzione opposta, dovete andare nella direzione mia: -alite, 9 sulla strada#5 Il pazzo era un entusiasta, durante il tra"itto li riemp% di dis orsi, di eva !e !i prima arrivava, si piazzava, !e "li ameri ani portavano oro a mani piene, biso"nava avere ervello e apa it& or"anizzative, !e "li ameri ani sono il popolo di aiutati' !e'dio'ti'aiuta, !e per i8 lui voleva essere il primo a proporre affari, onfessava per8 di non onos ere una parola d'in"lese# Insomma, era un napoletano indistruttibile !e, se sar& rius ito ad arrivare a -alerno, sar& diventato poi uno dei primi assassini della bellezza di Napoli# Il ritorno di Lilandt alla masseria fu a ompa"nato da a o"lienze dol issime# Le domande, al limite dell'indis rezione, intorno al fidanzamento e al so""etto ispiratore di tale lieta promessa, si spre arono# 3E tu, quando ti fidanzi uffi ialmente on sua sorella*5, !iese a Eu"enio la u"ina non presa di Lilandt# 3C'9 tempo# Devo prima finire "li studi#5 La iu iarella innamorata, fu talmente feli e di rivedere la sua fiamma, !e an ell8 nel uore l'afflizione !e l'indifferenza di lui le aveva messo# Lilandt, in "rande imbarazzo, onsi"liato e spinto a farlo da Eu"enio, si de ise ad avere un olloquio appartato on la ra"azza# -tavano passe""iando nel bos !etto di pioppi a anto alla asa, Eu"enio di proposito era andato ad aprire il pollaio, e appena la prima "allina si affa i8 fra i tron !i, e"li si tras in8 dietro l'altra u"ina a inse"uirle, !e si disperdevano qua e l&, per indirizzarle a rientrare nel re into# Cos% i due potettero restare inque minuti soli# (u buffo, !e il lima avulso dal tempo di questo episodio d'infatuazione infantile, ma pur sempre amore e non altro, per l'atmosfera in ui era stato "io ato, sebbene in onsapevole, port8 Lilandt, nel rivol"ersi alla fan iulla, a parlarle an !e lui, ol voi 7 mentre normalmente in asa ontinuarono a darsi del tu 7 a usare un lin"ua""io di maniera, nello stile della lettera, le""ermente pi) oltivato, tanto !e, rifer% dopo a Eu"enio, "li era parsa tutta una re ita, per8 sin era, !e e"li non aveva finto affatto# 3.i avete s ritto una lettera bellissima !e mi !a messo in tale diffi olt& da non potervi rispondere# Io non sono niente di e ezionale, redetemi, sono un uomo senza mestiere e senza apa it& prati !e di vita, man ante di tutto quello !e i vuole per assumersi la responsabilit& di un altro essere
AF/
vivente# In effetti io non esisto# =uando sarete res iuta, apirete, e vi a or"erete !e non vi !o mentito# >oi ripenserete a questa otta fan iulles a on ironia, e io vi rester8 per sempre "rato di avermi attribuito pi) merito di quanto la mia sostanza onten"a#5 E per non smentire Eu"enio, a""iunse4 3-ono un uomo !e si 9 fidanzato senza nessuna onvinzione, forse mi sposer8 pure on questa donna, e sapete per !$* >e lo onfesso e vi pre"o di serbarlo on se"retezza4 per !$ 9 ri a, e questo mi s ari a di o"ni responsabilit& prati a nei suoi ri"uardi e mi permette di ontinuare a fare l'intellettuale da strapazzo# E ora, dopo la mia onfidenza, disprezzatemi pure on tutta la forza del vostro sentimento naturale# E quanto io desidero da voi5# E la poverina, ovviamente, s'innamor8 an ora pe""io di lui, pena !e si tras in8 dietro per qual !e tempo ome una ie a, an !e per !$ da allora non lo vide mai pi)# 36 bello re itare5, onfess8 Lilandt a Eu"enio, 3non mi 9 parso di mentire4 attraverso lo spettro d'un persona""io, io !o fatto il ritratto pi) "enuino di me stesso#5 I napoletani si ribellarono ai tedes !i, la itt& insorse ontro il pu"no di ferro, on tutta l'in apa it& di far loro del male# 2n tedes o, a""uantato da un "ruppo di rivoltosi, veniva preso in onse"na da due di loro per essere ondotto davanti a uno de"li sprovveduti omitati popolari, 3povero dis"raziato, !e "li volete fa'*5, e al pi) vi ino an"olo, di nas osto, lo si las iava fu""ire# I tedes !i, !e avevano bru iati vivi militari italiani in fu"a, in atenandoli ai an elli di edifi i pubbli i, dettero l'addio alla itt& on al une annonate dall'alto della ollina, !e spensero nella morte timidi sorrisi !e si ostinavano troppo in fretta a rinnovarsi# Lilandt ripart% subito per Napoli, in pensiero per la sua asa, abbandonata senza la minima pre auzione da quel "iorno !e erano us iti per andarsene a mare# Eu"enio si trattenne in ampa"na an ora per qual !e "iorno, la zia aveva de iso il ritorno in itt& ed e"li doveva dare una mano a traslo are tutto quanto essi avevano portato in salvo al paese# Lilandt "li aveva "iurato !e se ne sarebbe restato tranquillo, senza soffrir patemi# Eu"enio pensava di pro urarsi la protezione di qual uno !e potesse ontare, purtroppo non tramite lo zio, avendo talmente pasti iato la fi"ura di Lilandt !e "li era impossibile adesso rivelare la sua identit&, pensava di ri orrere in qual !e modo alla fami"lia di 1errM (ami o da re uperare) !e "li risultava introdotta in molti ambienti, per rabber iare quella situazione ana"rafi a !e teneva lui tanto inquieto# .a !e osa inventarsi on 1errM
AF;
per dir"li !e onos eva e frequentava l'eK professore di tedes o* 3Ci avete portato l'a qua*5 (u questa la prima frase !e una donna napoletana rivolse in tranquillo dialetto al G#I# ameri ano, fermatosi ol suo arro armato in piazza -an (erdinando# Lilandt stava l%, ol fervore, on la "ioia tempestosa, del momento# Era ommosso# Gli o !i arrossati, davanti a quel soldato di !iss& quale lontanissimo -tato de"li 2-+, !e alzava il suo elmetto di polvere a mostrare un viso bru iato dal sole e dalla fati a# Guardava questi napoletani !e "li si affollavano intorno e si ter"eva la fronte# I nipoti di .elville, i fi"li di Cemin"DaM, "li eredi di Lee .asters 7 i pensieri si a avallavano nella mente di Lilandt, ed e"li non poteva s indere dall'imma"ine letteraria, uni a ultura !e s'era fatta di quel paese, le fa e di i"noranti ma "enerosi ontadini !e intanto si affa iavano da quella ma !ina di "uerra# 31en"ono belle arni5, omment8 un'altra donna# 3=uesta 9 fame:5, omment8 una vo e anonima dal mu !io# 1irava aria di semianalfabetismo nel mazzo di fa e ameri ane, uno ome Lilandt lo intuiva, e tenne a freno la lin"ua !e avrebbe desiderato rivol"ere domande uriose, pur nel attivo in"lese !e un po' onos eva# Li am8, questi ameri ani# -ulla loro letteratura, dopo quella tedes a, si era formato, e li amava, e intuiva al momento, !e questi qui non sapevano niente della propria ultura e della ventata !e essa aveva rappresentato per un ra"azzo europeo !e o""i apparteneva alla ate"oria dei vinti# E quanta ne dovevano aver vista di "ente vinta, al loro passa""io vittorioso, eppure sulle fa e, nel tratto, persisteva, in onfondibile, una espressione disarmata !e li a omunava alla povera "ente s onos iuta !e andavano a mano a mano liberando# 3Give me a i"arette5, !iese dall'alto della torretta il primo G#I# di ui Napoli aveva fatto onos enza, e allora uno s onforto illimitato serpe""i8 tra la folla, la delusione "el8 le vene dei presenti !e stavano l% in attesa ome bambini affamati di tutto, ad aspettarsi io olatini, taba o, a qua, una distribuzione munifi a di pa !i dono, di pi oli doni qualsiasi, di re"ali inutili, ma non erta la ri !iesta di una si"aretta da parte di un soldato ameri ano# Era stata vana l'attesa della s onfitta, vano il so"no di essere le"ati al arro d'oro del vin itore* La osa pi) triste fu !e nessuno dei napoletani a orsi a feste""iare l'in"resso del Liberatore, avesse una si"aretta da re"alar"li# +!, si disse Lilandt, i fosse stato Eu"enio on la sua ma !inetta e il arto io di mozzi oni ra attati ne"li an"oli meno in vista delle strade:
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2no -tuLas in pi !iata, ol suo me ani o "rido isteri o, prima apparizione de"li a"ili bombardieri tedes !i, venne a "uastare la festa# Costernati, tutti fu""irono, e i napoletani si resero onto !e, ambiati "li appare !i, i bombardamenti sarebbero ontinuati# E per una razza di "ente nevrasteni a, ome sono i napoletani, l'urlo dello -tuLas, era la pe""iore arma psi olo"i a !e fosse stata inventata# I bombardamenti tedes !i si ripeterono o"ni notte, e "li -tuLas se ne ripartivano o"ni notte, ompiute le loro pesanti s orrerie, on un ari o d'odio !e mai s'era levato dalla itt& ontro il pe""iore bombardamento delle fortezze volanti# <oves iatesi le alleanze, Lilandt era diventato un potenziale nemi o, non l'avrebbe mai supposto# -i a orse !e nel quartiere, al suo passa""io, l'espressione dei volti, an !e di quelli !e lo onos evano, si tin"eva di olori ostili# +veva temuto e temeva di trovarsi in diffi olt& on "li +lleati, mai oi napoletani# Era inviso a tutti e due i ampi* 2na prima avvisa"lia non "li pia que affatto# Era us ito per vendere due sterline d'oro !e fa evano parte dei po !i valori !e sua madre aveva las iati# De"li o""etti personali, di lei, non s'era sentito di disfarsi, le sterline, erano un bene abbastanza anonimo per poterlo ari are di ri ordi# Le lezioni di tedes o erano sfumate, non 9 !e potesse trovare un lavoro in quei "iorni, seppure manuale, aveva dovuto ri orrere a un in ettatore arri !itosi on la disperazione della "ente# Gliele aveva pa"ate, e ome, lo s ia allo, per !$ oro di fa ile smer io, e soprattutto per !$ "li fa eva "ola onservarle per s$# =uindi, rientrava a asa, Lilandt, e aveva sentito alle spalle una vo e, 3an ora qua:5, si era rivoltato, e aveva visto i due panettieri, on le bra ia onserte, davanti al forno e alla "ente in attesa del loro pane di vrenna, ammi are verso di lui e rivol"ersi a"li altri on un bel4 3Da"li al tedes o:5# +veva prose"uito sprezzante, senza a usare il olpo, ol uore "elato# Dell'episodio non fe e enno a Eu"enio# Ci ripens8 molto, nei "iorni a se"uire, per !$ spesso notava abitanti del quartiere passare davanti alla asa e soffermarsi, "li parve, a ontare i bal oni# Non era una fantasia, s opriva, sorpreso, d'essere diventato o""etto d'un atte""iamento perse utorio, an !e se auto per ora, da parte dei suoi vi ini# La lavandaia, sparita on l'a avallarsi de"li avvenimenti, si rife e viva# Gli parlava, mentre nella serra lavava i panni, on lo s"uardo torbido dei dis"raziati pronti a o"liere il momento per vendi arsi del loro stato di perenne so""ezione4
AFB
3-tatevi a orto, si"norino bello, la "ente 9 attiva# 2na asa os% "rande, per una persona sola: La "ente sta ammontonata, uno sopra all'altro, in una stanza:5 Cap% !e la asa era stata presa di mira4 entinaia di senza tetto, fami"lie di sinistrati !e avevano trovato un pre ario allo""io presso parenti !e abitavano da quelle parti, vivevano ammu !iati in po !i metri quadri, e la asa spaziosa, abitata da un solo "iovanotto, !e ora i si a or"eva per opportunismo essere un tedes o, appariva una preda le"ittima# E forse proprio la lavandaia, !e la onos eva benissimo, era la promotri e dell'eventuale piano di appropriazione indebita# Con le diffi olt& !e "i& riteneva di dover affrontare, non "li era d'aiuto s oprire d'essere ir ondato da vi ini ben feli i !e e"li fosse spedito in un ampo di on entramento e !e vi rimanesse il pi) a lun"o possibile# C!iss& !e avrebbero inventato, !'era stato una spia, un ollaborazionista, avrebbero ra ontato !e aveva ri evuto in asa militari tedes !i, lo avrebbero messo nei "uai, e !i lo avrebbe potuto tirare fuori* Eu"enio* 2n "iovane li eale###* Eu"enio stava passando l'inferno on "li zii !e appena rientrati a Napoli, spaventati da"li -tuLas, di nuovo si erano trasferiti in ampa"na, ma on la roba ormai un po' qua e mezza di l&, per ui, appena subentrava una notte di alma, de idevano di ritornarsene nel aos metropolitano, e bastavano due in ursioni di -tuLas !e si susse"uissero, per rivederli in fu"a verso la masseria, e non tutti insieme, rimaneva sempre, per qual !e motivo prati o, uno di loro a Napoli# +veva perduto la libert& d'azione, non "li rius iva di dormire a asa di Lilandt !e ne"li ultimi mesi e quasi per tutto l'anno era stata la sua vera asa# Le s uole intanto non si riaprivano, e non poteva resus itare Eros e la sua villetta di Capodimonte dove andare a studiare o"ni fine di settimana# De ise os% di sfidare lo stupido perbenismo de"li zii, !e onsisteva tutto nel 3dove !ai passato la notte fuori*5, disposto, se avessero proprio insistito, an !e a rispondere I ol mio amanteI, e rimase un pomeri""io e una notte intera ol suo Lilandt# La paura 9 un sentimento !e si spande a ma !ia d'olio e an ella tutti "li altri, non se"ue al una lo"i a, e le ra"ioni !e la determinano, sono sprazzi di verit&, onfusi sospetti# Essa res e ome un uovo sbattuto in una tazza, e !i la prova non 9 in "rado di dominarla, anzi, in una vorti osa fu"a di idee, o"ni supposizione on ernente il so""etto, ne "enera un'altra,
AFE
sempre pi) improbabile, ma esse appaiono, sempre al so""etto, tutte probabili e redibili# -pesso nei motivi !e "enerano la paura non '9 niente di reale, e se il so""etto non ne fosse infettato, si a or"erebbe on suo "rande stupore, !e e"li non aveva nulla da temere# .a di solito la paura serve in onsapevolmente al so""etto per nas ondere altri motivi dei quali e"li si rifiuta di prendere atto# In una simile temperie si trovava Lilandt# Il suo "rande errore fu di non onfidarsi pi) on Eu"enio, Eu"enio apa e di tutto, sarebbe stato apa e an !e di "uarirlo# In fondo e"li era un mezzo italiano !e non aveva ombattuto ontro "li +lleati ed era an !e un mezzo tedes o !e non aveva ombattuto ontro "li +lleati, quale fosse la sua nazionalit& a questo punto diventava se ondario appurarlo, aso mai lo si poteva a usare di essere un disertore e non erto da parte de"li +lleati# Ed e o, la fu"a delle idee# Per !$ sono uno !e non onta niente, un essere inutile, si di eva, mi las eranno mar ire in un ampo di on entramento e prima di interessarsi al mio aso, on tutti i asi di orrori e atro it& da !iarire, prima di inda"are in Italia, in Germania o in (ran ia tra muni ipi distrutti, prima di de idersi ad attribuirmi una nazionalit&, !iss& quanto dovr8 repare a star re luso, se poi si a""iun"ono a use infami, sospetti non provabili, da parte di "ente interessata### ontinuava per ore e "iorni ad affastellare il ervello# La verit& 9 !e non si pu8 !iedere a un'anima marina di sopportare, an !e per un'ora, l'idea della s !iavit)# Lilandt a olse Eu"enio in perfetta le""erezza di spirito# (in"eva* ? l'amore !e "li portava rius iva a renderlo dimenti o, a far"li buttare dietro le spalle o"ni preo upazione* 3-ono venuto a dormire on te, finalmente# -tasera parliamo, parliamo tutta la notte e###5 L'azzurro Nizza dila"ava, Lilandt ne riverber8# 3Pensa !e bello se fossimo liberi da o"ni an"ustia, se fossimo solo de"li emi"ranti, Lilandt, poveri, poveri, poveri, niente asa, niente ri""iole -ette ento, niente padri pazzi botani i, fiori tropi ali, no <ilLe, no .elville, i"norantissimi, e an !e io, un dis"raziato orfanello, fi"lio di i"noti, senza zii, u"ine, senza una lira, !e 'imbar !iamo su un transatlanti o per l'+meri a, ponte all'aperto, tutti stra ioni, e l'+meri a non 9 questa in divisa militare, ma 9 l'+meri a di sempre, la Grande +meri a, e noi due dis"raziati, !e vo"liamo far i una vita insieme, sentiamo dal ponte dei ri !i l'or !estrina di bordo !e pie"a "li ar !i nelle adenze di un valzer lussuoso, e i mettiamo a ballare, da poveri, nel vomito !e riempie il ponte dei poveri !e non !anno ra"azze on ui
AFF
ballare, e nessuno sa !e inve e noi balliamo per !$ i amiamo, e siamo due mas !i !e non vo"liono ra"azze, ma vo"liono ballare tra loro per sentire il orpo dell'uno !e ris alda il orpo dell'altro### lo sai, Lilandt, !e non abbiamo mai ballato insieme* Dovrebbe essere bello#5 -i stava di nuovo in pa e, !e sensazione ritrovata, la asa aveva ripreso la dimensione di un veliero sta ato dalla terra i ui a adimenti restavano lontani fino a !e non si approdasse alla riva# Il loro divano li a o"lieva nelle sue "rinze tenere# 31i pia erebbe fare lo s rittore*5, !iese Lilandt# 3E !e si fa per essere s rittore* ? lo sei### e io non lo so### Non !o mai pensato !e osa vo"lio fare, finita la s uola#5 3-periamo !e non ti su eda ome a me, !e i sto an ora pensando#5 C'9 un momento, al repus olo, in ui il buio si solidifi a, o""etti e persone sono masse opa !e nitide nei ontorni ma prive d'espressione, ineree s ulture, 9 un'ora di profondo abbandono per due amanti, in una amera, le vo i rallentano il parlarsi, si aspetta il adere della notte e lo si dimenti a, lo si las ia oltrepassare per ritardare il "esto me ani o di a endere le lampade, due ombre, me"lio se dis oste, si misurano on lo s"uardo assorbito dall'os urit&, e le loro parole, nell'impudi izia ormai a quisita, servono a oprirne altre, sempli issime, !e non si pensano, ma esistono nella vere ondia dello spirito, ome la pi ola frase non portata alla lu e !e "ia eva nei uori dei nostri Eu"enio e Lilandt4 Ivorrei morire on teI# Lilandt si alz8, ferito da questo disa"io !e non sapeva a !e osa attribuire# (e e s attare l'a ensione dell'appare !io radio, e nel buio illimitato si a ese un breve rettan"olo "iallastro a delimitare l'ori"ine del suono !e dette orpo al vuoto# Eu"enio si s osse dalle ma"lie dello stesso disa"io eni"mati o e si rifu"i8 nelle stupide parole di un desiderio !e non era quello vero# 3@alliamo* Non sar& il ponte di terza lasse###5 3-ai !e non !o mai ballato*5 3Io po o, a asa di una ompa"na di s uola, il sabato#5 3Io, non so muovere i piedi#5 31'inse"no io#5 +vevano imbo ato la strada omoda dell'ovviet&# -e la frase elata avesse avuto vo e, 'era quel ma"nifi o ta"lia arte !e una volta tanto usato dalla parte "iusta avrebbe su""ellata al me"lio la loro storia, oronandone l'eternit&# Il soft ameri ano, dopo tanta brutta musi a da ballo italiana e tedes a, riempiva di ele"anti melodie, di suoni ivili, lo spazio os uro# Le due ombre appena per ettibili, si avvi inarono, si fusero in un'ombra uni a# 31i "uido io 7 e las iati portare###5, un bra io intorno ai fian !i, 3non
AFG
restare s ostato, atta ati a me 7 a!, os%###5, "uan ia ontro "uan ia, 3me"lio, va me"lio###5 Lilandt si liber8 della posizione orretta, tolse il "omito dalla spalla di Eu"enio, fe e s ivolare il bra io lun"o la s !iena e lo strinse alla vita, si muovevano appena, Eu"enio si a u iava nel nido aldo !e Lilandt rappresentava, "li parve !e lo ullasse, e il ballo era "i& un fare l'amore, on lo s"rovi"liarsi del se"no virile di ui o"nuno poteva se"uire le mosse, e le dol i parole inde enti s a iarono il desiderio di morte !e esisteva in loro al quale non potevano arrivare an !e se l'avevano sfiorato# Eu"enio si sporse sulla spalla di Lilandt e "li sussurr8 all'ore !io, on una punta di ver"o"na, 3mettimelo tra le os e5, e "li strinse, le""ero, on le labbra, il lobo a aldato# Le dita di Lilandt s esero tra le !iusure dei loro pantaloni# Lo sbottonarle ada"io, on l'introdursi dei polpastrelli ne"li spazi las iati liberi dai bottoni, a endeva di lan"uore eroti o quello starsene a""rappati l'uno all'altro, in piedi, nella finzione del ballo !e pure se"uivano, e forse era la musi a !e se"uiva loro, !e erto li a ompa"nava nell'onde""iamento dei orpi# Le dita, entrarono un attimo tra i peli ri iuti di Eu"enio (al uni s'infilarono aspri sotto le un"!ie), e si aprirono ad a arezzare "li in"uini deli ati !e essi prote""evano ol naturale ri"o"lio, ma la mano si tenne alla lar"a dal suo emblema di mas !io, per las iarlo soffrire e per i8 aizzarlo in un "io o di perfidie amorose, os% ome nel ritirarsi las i8 i lembi delle stoffe s !iusi, liberi, per !$ da soli, i loro membri si er assero on vi"orosa spinta# Irrequieto, quello di Eu"enio s att8, venne fuori, la mano di Lilandt si prese il suo !e restava an ora imbri"liato tra "l'indumenti, lo trasse a nudo dall'apertura, e on tutta la "razia on la quale sapeva a"ire, quella mano de"na di essere riempita d'amore, se ondo la definizione di Eu"enio, piano, "lielo pass8 in mezzo al vibrare delle os e, !e "li si strinsero intorno, ansiose# Nella manovrata ollisione dei orpi, la arne tesa di Eu"enio slitt8 sul breve tratto di pelle s operta di Lilandt, s'insinu8 sotto la stoffa !e opriva il resto del ventre, e vi premette ontro# L'infinita pa e di quel ventre !e i mus oli ondulavano, lo ra""iunse on un brivido alla ervi e# @allavano, e il sentirsi nudi, mentre risultavano all'apparenza vestiti, forniva loro il "usto di rubare quell'atto alla presenza di ipoteti !e oppie danzanti an ellate dal buio, il pia ere di assaporare un'intimit& furtiva in un luo"o disponibile ad o"ni privato e esso# @allavano, e Lilandt pilotava on maestria il "iovane orpo in ri"o"lio dell'ami o sul destriero !e l'ami o stimolava a os e strette,
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ballavano e Eu"enio "emeva on strafottenza, on la vo"lia di testimoniar"li, dandole vo e, la forza del pia ere !e e"li "li pro urava, e il suo bell'ariete, !e i due ventri premevano, inumidiva di prime stille trasparenti il ventre di Lilandt# Il vento mosse qual osa nel "iardino, il nero nella stanza os ill8, e per tutti e due, nell'aria, si sparse l'odore mar io !e impre"nava in una medesima assenza di lu e la sala inemato"rafi a dove il destino li aveva s a"liati, i"nari, l'uno nelle bra ia dell'altro# Con ambo le mani Lilandt ra olse quel viso e lo attrasse verso la sua bo a, immerse i polli i in quella di Eu"enio e la lin"ua lamb% la pi ola i atri e sullo zi"omo, a volersene imprimere il dise"no# Eu"enio, su !iava le estremit& di quelle mani e Lilandt, non rius iva a sta arsi da quel se"no d'amore# 31i amo5, disse Lilandt on vo e !iara mentre ontinuava a le are il suo mar !io, 3non lo dimenti are mai#5 E fu l'ultima di !iarazione d'amore !e Eu"enio sent% us ire da quella bo a, ma in quel momento non "li diede il peso !e meritava, !e la redette vo e partita dai profondi vorti i di un lontano or"asmo !e sarebbe sopra""iunto un'ultima volta a unirli# 1re "iorni dopo, quando Eu"enio ritorn8 da Lilandt, trov8 la porta di asa sbarrata da due assi di le"no !e s'in ro iavano, in !iodate ai muri# 2na atena "irata pi) volte ai supporti esterni, in ferro, era !iusa da un "rosso atena io# Nel "rovi"lio della atena, era infilata una lettera indirizzata a lui# In redulo, di fronte a tanta evidenza, ridis ese i "radini per verifi are la situazione della asa dall'esterno# >i "ir8 intorno, il uore an ora immerso in un'assurda speranza# Dalla strada si potevano vedere tre dei bal oni, an !'essi su""ellati da ritorte atene !e passavano attraverso le ste !e rotte delle persiane a tener !iusi i battenti s onnessi# +rrivando, non aveva alzato lo s"uardo, e non s'era a orto di niente# ?ra, l'emozione fu violenta4 quella asa dell'aria e del vento, la asa del loro libero amore, la meravi"liosa asa, espressione di tanta bellezza, dalle sue ri""iole al selvati o "iardino ai libri alla serra s assata a tutto quanto era stato il paesa""io d'una passione rivelata, era ridotta in atene# RI> Il lun"o pianto di Eu"enio, non fu una trenodia, n$ soltanto l'a uta
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sofferenza !e si pu8 imma"inare, fu un irrefrenabile s orrere di la rime, doloroso fino allo spasimo fisi o, !e lo a ompa"n8 per "iorni, "iorni, "iorni# -e ne restava pie"ato su un fian o, sul suo lettino stretto, la fa ia ontro il muro, e pian"eva# E pian"eva tanto !e arriv8 a nutrirsi di quel suo pianto, e"li res eva del suo pianto# Pian"ere* Non 9 uno sfo"o, 9 il dolore !e diventa materia, 9 l'uni a possibilit& di to are il dolore on mano, 9 la fisi it& della sofferenza# C!iunque soffra, dovrebbe ra o"liere, on un dito, una sua la rima, e mostrarla all'ami o !e lo pu8 apire, to a, 9 quello !e soffro, onservamela tu, per sempre, questo 9 il mio dolore# Dovrebbe esser i, e forse '9 e nessuno !a pensato di farne uso, una sostanza !imi a !e ristallizzasse le la rime, per onservarle, a!, poterle !iudere in un portapillole, e o"ni tanto aprirlo, e "uardarsele, e trapassarle oi ra""i de"li o !i# Durasse mille anni la vita, nessuno avrebbe il ora""io di buttarle via, di separarsene# 36 finita#5 La per ezione fu netta, !iusa a o"ni possibilit& d'in"anno# 36 finita#5 +!i, quei tre "iorni maledetti tras orsi in ampa"na per mettere in ordine un attimo la mente, pensare a !i rivol"ersi per risolvere le an"os e di Lilandt, per essere una volta tanto "entile on i suoi, per la prati a ne essit& di aiutarli nel disordine !'era diventata la loro vita, un po' qua, la roba a Napoli, un po' l&, la roba in ampa"na 7 mai, mai, las iarsi prendere dai sentimenti onvenzionali, e o il risultato# (osse rimasto alle ostole di Lilandt, "li avrebbe impedito la fu"a, o sarebbe fu""ito on lui, tanto non "l'importava di niente e di nessuno, tranne !e di lui# <anda"io on lui# Certi dis orsi, erte parole, erano state avvisa"lie, s%, l'avevano fatto tremare, ma mai, mai avrebbe pensato !e s omparisse os%# Com'era stato le""ero, imprudente: Cretino, fa ile ottimismo, il suo, !e aveva aperto l'us io alla disattenzione# Eppure l'aveva onos iuto in preda alla paura, quella misteriosa paura !e l'assaliva a e andolo# -e ne dava tutte le olpe# C!e presunzione volerlo apire: Non 'era niente da apire, 'era solo da so orrerlo, in preda allo s"omento om'era# Pian"eva, e il suo pianto oltre a sofferenza, era amore allo stato liquido# -e ne riempiva le mani, se le as iu"ava sul orpo, e ne provava un lenimento !e assopiva la pena, !e lo stordiva# 2n attimo, per ri omin iare on l'emorra"ia di la rime# Non sapeva ome nas ondere quel suo viso pesto, quell'aria devastata, alle u"ine, a"li zii, !e non si rendevano onto di !e diavolo stesse su edendo, quei dannati se ne restavano tutti a Napoli, ed era un'altra tortura dovere es o"itare delle s use# Esaurimento, disse# Esaurimento, onferm8 il medi o dal quale lo
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zio lo volle far visitare ed e"li vi a onsent% per trovarsi un alibi4 et& riti a, sotto i di iotto# +vrebbe voluto "ridare !e stava morendo d'amore# I###la paura pu8 pi) di te, me ne ver"o"no# -ono un essere spre"evole# Per te, !e mi !ai fatto onos ere l'amore, un bene !e redevo mi fosse stato ne"ato, i vorrebbe un altro ora""io# Io non ne !o, trovo solo quello di las iarti, e me ne stupis o# (u""o, per rimpian"erti### L'altro ieri mi sono arrivati in asa, mentre non 'ero, "li .P, a ompa"nati da non so quale omitato, e !iedevano del tedes o !e i abitava# Co !iuso tutto e fu""o# Non so dove andr8# .i rifu"er8 in qual !e "rotta marina a fare il <obinson, penso, ma sar& poi vero* >o"lio ritornare in questa itt&, appena potr8 ri onos erla### porto on me "li ori di mia madre per sopravvivere, eppure non 9 questo !e mi spaventa, non so !e mi !a preso### - ompaio, onvinto !e ti ritrover8# =uando*###I Era finita per sempre# Non ne ebbe dubbi, appena la lesse# La lettera era odiosamente onsolatoria# Per !$ l'aveva fatto* Lo las iava nel pieno dell'amore per !$ durasse in eterno* Per non soffrirne il deperimento* ? "i& stan o, "li ripu"nava di arrivare a un'inde orosa on lusione* (a parte della superfi ialit& "enerale, pian"ere due !e si danno la morte per !$ si amano troppo, e non pian"ere all'in ontrario oloro !e si las iano per !$ l'amore !e insieme !anno reato 9 superiore alla loro statura, pi ola, vi"lia a# Ci8 a ade, e spesso# -i d& la olpa ad altre ause mentre si indirizzano le ose inavvertitamente verso il dista o, e si tratta d'i"navia# L'amore !e Eu"enio aveva reato, era forse superiore alla statura di Lilandt* =ualunque fossero le ra"ioni della fu"a, nelle quali si arrovellava, Eu"enio si a orse !e, an ora una volta, la sua "iovane esistenza non era stata suffi iente a impedire un dista o# In effetti, di tutto questo, "liene importava meno, il tormento era, non sapere dove si trovasse, dove fosse andato, solitario, on quale animo, on quella stupida paura dentro, una paura inutile, on quale in uria si sarebbe tras inata tutta la bellezza !e si portava addosso, e erto l'avrebbe deturpata, dove poteva stare, e ome poteva sopravvivere, senza il suo perenne ba io !e lo aveva risve"liato all'amore, il suo orpo !e lo sapeva a o"liere, il suo atto di possesso !e e"li a o"lieva on tanto abbandono, on quello svanire !e "li le""eva nel volto, sopravvivere, privato del ful"ore dei loro or"asmi unisoni, esplosioni di "ioia, inno alla vita, insulti alla morte !e si a aniva su Napoli* =uante volte si re 8 di orsa, messo in moto da un presentimento, alla
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asa in atenata, sperando in una risipis enza !e avesse olto Lilandt, l'avesse fatto ritornare: (+ !i stava di endo, e in quale luo"o, in una risi di smarrimento, 31ienimi forte5*) 36 finita5, la prima sensazione era quella "iusta, e le po !e notti !e ormai "li apitava di restare solo in asa, se lo "ridava a vo e alta, nel letto4 36 finita:5# E poi tornava ad arrovellarsi in mille detta"li4 dove aveva preso tutte quelle atene* Dove stavano* In asa non le aveva mai viste, e s% !e ne"li ultimi mesi, abitando i, ne onos eva o"ni riposti"lio# -e le era preparate* E da quanto tempo* C!e in"anno, !e sotterfu"i: La fu"a era stata premeditata on freddezza# 2na mattina, era "i& novembre, e basta dire il mese per imma"inare la tonalit& del quadro, s ese dall'alto di Posillipo fino a Lu ullo# Non 9 !e si aspettasse una sorpresa, sarebbe stato puerile, "li sembr8 "iusto andar i# 1rov8 il rudere privo di o"ni !arme, spo"liato dell'as ella dorata di Lilandt, del frutto !e rosse""iava tra le sue dita# -i ferm8 a os iato in bili o sul pi) alto dei muri romani !e affondava in una palude -ti"ia# Il sottile diaframma !e lo separava dal suo spirito s'in rin8 e ne us % l'a uto desiderio di morte# 2n'altra mattina, quando il mese di novembre napoletano si apre a una smarrita estate !e sembra il ri ordo di un'estate, ra""iunse la rotonda di partenza al loro andarsene per mare, e trov8 (erdinando, ritornato alle sue bar !e# -e ne andarono a re uperare la bar a abbandonata a 1rentaremi# (erdinando, a lui !e "li ra ontava di non sapere pi) niente di Lilandt, !'era sparito, disse, remando remando, !e Lilandt aveva fatto sempre os%, !e se ne andava e all'improvviso ritornava, !'era sempre stato un ra"azzo urioso, e intendeva dire strano, da quando lo onos eva, ma Eu"enio non poteva spie"ar"li il senso definitivo di quest'ultima sparizione# 1rentaremi, era un vetro di freddo azzurro invernale# .entre (erdinando si o upava della bar a, Eu"enio s'introdusse nello spira"lio tozzo !e si apriva in ima alla spia""ia di sassi# =ui, ebbe davvero la sensazione di ritrovare Lilandt, l& dentro, novello <obinson, una barba lun"!issima, al riparo di o"ni vista, !e us iva di notte a pro urarsi del ibo, qualunque# =uando si erse, !e vi era entrato stris iando, la "rotta "li tolse o"ni illusione, ma quello !e vide lo ommosse4 tutto era intatto, ome l'avevano las iata, nessuno l'aveva ontaminata# La enere, le sfo"lie nere di arta, quanto era rimasto del prezioso )ob* Dic# !e on tanta abne"azione Lilandt aveva bru iato, stava l&, il vento non era entrato a
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disperderlo# Conserv8 in tas a qual !e frammento di fo"lio !e aveva an ora una onsistenza# 2s % nel sole# (erdinando lo aspettava, oi remi impu"nati, pronto alla vo"a, la loro bar a le"ata a rimor !io# Nel barba"l%o, fu a e ato dal lampo biondo di Lilandt# C!e "li restava della tempesta marina !'era stato Lilandt* 2na pi ola i atri e, per dirla alla napoletana, uno sfre"io# +ll'+ssunta -pina# E si pu8 amare una ferita* +lta sullo zi"omo, in un posto dove non la si pu8 nemmeno le are* -e la rimirava nello spe !io, la to ava on polpastrelli deli ati, nemmeno temesse di s iuparla, a!, poterla rivivere quella bufera di passione di pu"ni di s !iaffi, esplosione di amore frustrato, poter riprovare an ora in silenzio quella monta"na di dolore: (e e delle sue !iavi un mazzo uni o on quelle della asa di Lilandt, per portarle sempre on s$# Camminava per Napoli, senza urarsi delle strade !e imbo ava, aveva un tempo in ommensurabile a disposizione, milioni di ore da o upare, eterne "iornate da spendere, "li aveva las iato spazi siderali, Lilandt, !e non avrebbe saputo ome riempire, amminava, e si ritrov8 all'improvviso nello sfas io di tutta quella bellezza distrutta, !e non sarebbe mai rinata, fa eva a""ri iare la pelle pensare da !e osa sarebbe stata sostituita, !e osa sarebbe stato messo al suo posto, si apiva !e le rovine della "uerra las iavano var !i aperti ad avventure, a leno ini di o"ni "enere# @astava l'idea d'un rosa !e non 'era pi), per domandarsi ome si sarebbe potuto riprodurre IquelI rosa, !e doveva tutto alla mano ele"ante per natura, al "usto an !'esso naturale, dell'arti"iano !e l'aveva pittato, al tempo !e "li aveva a""iunto la sua patina# @astava l'idea d'un rosa !e non i sarebbe pi) stato, per apire !e la bellezza spariva# In quelle amminate senza s opo, a rimu"inar i sopra, Napoli e Lilandt divennero un'uni a idea per Eu"enio, la perdita del "odimento della bellezza# E non per vantarsi, e"li, privato dell'altro, non era una mutilazione alla bellezza* E il non pi) defla"rare dei loro due orpi !e si ri omponevano, eterna (eni e, an !e questo spen"imento, non era un'a"onia della bellezza* Il dolore per la perdita di Lilandt lo apr% al si"nifi ato !e la itt& assumeva per lui, Lilandt "lielo aveva !iesto e non aveva saputo rispondere, o""i lo sapeva, "li stava dentro ome un se ondo sfre"io, nas osto4 la morte della bellezza# Ne sarebbe sopravvissuta la pena# In quanto a Lilandt, ap% !e non avrebbe mai essato d'amarlo, e de ise !e e"li, Eu"enio, non lo avrebbe mai las iato# E ap% sua madre# Per la prima volta, da adulto, la rivide, bella, "iovane, violenta nello s"uardo, !e
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"irava de isa, oi fluttuanti apelli rossi, per la asa alla <iviera dove era nato, e non ebbe dubbi !e e"li fosse fi"lio di quella passione solitaria# 3C!e vuoi !e ti ra onti di tua madre*5 Preso di petto da Eu"enio, lo zio non pot$ sottrarsi all'interro"atorio# 31utto# Di lei, solo di lei# Il resto non m'interessa#5 3Per !$* 1utto 9 morto, a qua passata#5 31u sei un mas alzone# Cai sempre a ennato ai miei on parole inde"ne# ?ra parli#5 Non era tanto un ra"azzo, Eu"enio, lo zio lo osservava, in quest'ultimo anno "li andavano affiorando i tratti di un "iovane dall'aria volitiva# 3Come somi"li a tua madre5, e la normale onstatazione suon8 oltra""iosa per Eu"enio# 3Non a mio padre*5, infil8 la lama di soppiatto# 3I olori sono quelli di tuo padre#5 3E "li o !i sono di mia madre, lo so# E poi*###5 Lo zio ta que# <est8 a fissare quell'in redibile azzurro, in fine s osse la testa4 31utto se ondo le re"ole#5 3C!e osa vuoi salvare, zio*5 Lo aveva !iuso nella sua ameretta, se l'era tras inato dietro on violenza# Erano soli in asa# 3Io non so niente#5 3+ll'improvviso non sai, non alludi, non infan"!i, vuoi salvare la fa ia della fami"lia, uffi ialmente, inve e in privato, ti es ono di bo a### C!iedimi s usa, allora, se 9 os%, !iedimi s usa per quello !e !ai insinuato sul onto di mia madre, !iedimi s usa, per lei:5 -i eresse, "li and8 in ontro mina ioso4 3C!iedimi s usa, lo esi"o, per lei:5# Gli diede una tale spinta on ambedue le mani sopra le spalle, !e lo zio adde sulle "ino !ia# 31u sei pazzo:5 3E tu sei un uomo vol"are: Cai due fi"lie i"noranti, brutte, per olpa tua e di tua mo"lie: -e fossero res iute in un ambiente pi) oltivato, non di ri !i botte"ai, sarebbero mi"liorate, an !e di fisi o, s%, per !$ la qualit& dell'ambiente, l'elevatezza, imbellis e le persone# Con due "enitori quali voi siete, !e possono sperare, di diventare due mostri: >e ne sarete a orti, io me ne sono a orto, !e sono due reature sensibili !e, on "li anni, tirano fuori una erta "razia !e potrebbe salvarle*###5 Infilato sotto il tavolo, lo zio perdeva tempo a ra o"liere "li o !iali !e "li erano s ivolati dal naso, e lo as oltava# Eu"enio parlava a ruota
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libera, ormai non serbava rispetto per nessuno, si onsiderava una pietra pomi e !e non avrebbe pi) "oduto il sollievo dell'a qua# Nel rialzarsi, tirava le somme di un esaurimento nervoso !e non a ennava a "uarire, per i8 non rea"%, a"evolato da una refrattariet& a omprendere !e !essia us isse dall'ambito del suo ommer io# E poi, le fi"lie, le vedeva belle, ome tutti i "enitori !e !anno una prole po o avvenente, le vedeva sposate a fi"li di ar"entieri, di ommer ianti di preziosi, insomma a asate nell'ambiente, nessun problema# Eu"enio straparlava per !$ non i stava ol ervello 7 e o !e osa dedusse dalla sparata del nipote# 3Pare !e tua madre fosse innamoratissima di un "iovanotto###5 Eu"enio sedette sul lettino ad as oltarlo4 3+!: Ci siamo5# 3###un "iovanotto !e nessuno di noi !a mai visto# C!i fosse, !e osa fa esse, dove stava### un mistero# Dove s'in ontrassero### !iss 2n Lilandt, pens8 Eu"enio# 31ua nonna, sapeva# Con lei, tua madre s'era onfidata#5 3.ia nonna, !e sarebbe tua madre, e mia madre, !e sarebbe tua sorella 7 per !$ non le !iami os%*5 Lo zio ebbe un moto d'insofferenza# 3(orse tu non fai parte della fami"lia*5, insistette Eu"enio !e si sarebbe detto volesse arrivare alla rissa, ma non ne era erto# Ci provava# 3Io parlo ome mi viene# Pu8 darsi !e il "iovanotto fosse di bassa estrazione, o fosse un militare, pu8 darsi !e fosse un uffi iale fuori di stanza### io non lo so# 1ua nonna tanto fe e !e la onvinse a sposare tuo padre###5 3Dovette metterle un osta olo fondamentale, se mia madre si onvinse pur patendo un amore os% "rande da provo are in se"uito una tra"edia###5 31uo padre era un "ran si"nore, benestante###5 3C!e altro vuoi insinuare*5, l'interruppe Eu"enio ta"liando"li il respiro# 3Niente# Di o !'era un bell'uomo e aveva un'ottima posizione, an !e se pi) d'et& di lei# Io penso !e tua madre, dopo sposata, malau"uratamente rialla i8 la relazione ol "iovanotto, tuo padre se n'9 a orto###5 3Potrebbe an !e darsi !e fosse stato il "iovanotto a las iarla, e quando se ne pent% e fe e ritorno la ritrov8 sposata, ma la osa non fu un intral io al loro amore#5 -traziato, pensava a Lilandt# 3C!iss&, potrebbe essere vero an !e questo### o forse niente di tutto questo 9 mai esistito#5 + Eu"enio parve !e lo zio ra ontava, !e ammettesse, ma subito dopo spar"eva fumo per onfondere le arte#
AGE
36 possibile !e la fami"lia non sa se mia madre fosse inno ente o olpevole nei ri"uardi del marito*5 31uo padre era un uomo del -ud 7 una mentalit&### 1ua nonna sosteneva !e il "iovanotto, lei, se l'era tolto dalla testa###5 3Non redo###5, s app8 detto a Eu"enio# Lo zio "li dette un'o !iata interro"ativa 7 non poteva omprendere# 3(orse !ia !iere, pette"olezzi, fantasie, avvelenarono i rapporti tra marito e mo"lie# C!i pu8 dire !e osa 9 a aduto fra quei due*5 3C'9 stato un pro esso, dopo il delitto:5 3=uale pro esso* 1uo padre s'9 ammazzato, a !i lo fa evamo il pro esso* L'altro, non esisteva, una di eria, un fantasma, non era presente alla tra"edia, e mai !e si sia fatto vivo, !e si sia ompromesso per !iarire i fatti# .orti i prota"onisti, mi a era s emo:5 3Io !o letto i "iornali#5 3E se li !ai letti, parlavano dello s andalo, del fatta io, si divertivano a infamare pi) di quanto 'era da infamare### per i8 li !o tolti di mezzo#5 3Dammeli, vo"lio rile""erli#5 3@rutta roba, roba defunta###5 3?""i m'interessano pi) di ieri, o""i io sono in "rado di apire quello !e voi non avete o non avete voluto apire per un vi"lia o perbenismo### Dammeli#5 3Li !o bru iati#5 L'a ento era veritiero# 3E !i te ne !a dato il permesso, maiale:5, perdette i lumi, lo prese di petto4 3Erano la mia eredit&, l'eredit& di mia madre:5, "ridava# Lo zio s'impietr% on tutto lo sde"no di ui fosse apa e4 3Las iami5, "l'in"iunse, 3e aprimi la porta#5 Eu"enio moll8 la presa ma non mosse un passo# I loro s"uardi si sfidarono# Dalla tas a, dove l'aveva riposta, Eu"enio trasse la !iave della amera e "liela sbatt$ nella mano# Lo zio, s !ifandolo on un movimento muto della bo a, si avvi8# Davanti alla porta, la bo a !e silenziosa ontinuava a muoversi on ribrezzo, emise fiato4 3+ttento, !e ti a io di asa#5 3>olesse il ielo:5 +ndarsene ramin"o tra i disastri della "uerra, !e soluzione di sollievo: 3=uesta volta es o io dalla tua amera, la prossima, es i tu di asa# =uella po a roba !e !ai5, e nell'intonazione 'era un "iudizio venale, 3te l'amministri da solo#5 Introdusse la !iave nella toppa, apr%, e nell'andarsene, a""iunse4
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3<iferir8 alle tue u"ine, !e le !ai !iamate brutte#5 La ripi a i"norante, rius % a far ridere Eu"enio# Come era a re tutto questo, il ridere si dissolse in sar asmo# Non sarebbe mai arrivato a rompere l'omert& !e avvol"eva di stupido mistero la sua nas ita, doveva fidarsi del suo uore, della sua intelli"enza, la verit& si nas ondeva nella sua arne# La verit& de"li altri era superfluo onos erla# In preda a una stizza irrefrenabile, una mattina di di embre, inve e di andare a s uola 7 il li eo si era riaperto appena da un mese 7 si avvi8 diritto sparato al vi olo del 1rono# 2n lampo nella mente lo aveva fol"orato4 quella asa non poteva essere rimasta os%, in atenata, e nel quartiere, tutti, infis !iarsene e del padrone e del di lei destino4 impossibile, qual uno, qual osa doveva sapere# E se Lilandt avesse s ritto a uno dei vi ini o alla lavandaia, per esempio, per !$ la sorve"liassero* La provenienza della lettera sarebbe stato un indizio prezioso a un'inda"ine# ? amato 1rono, nel freddo adamantino, quando apparisti nei tuoi abiti spo"li dell'inverno, tron !i "labri, ri"idi i rami dei "iardini is !eletriti, !e tuffo al uore# Eu"enio arrest8 il passo, immobile, nel entro dell'a iottolato !e menava alla asa s os eso e risaliva quindi ome dorso di mulo# La tinta rosa dell'anti o palazzo, !e fin"eva di !iudere la svolta, fa eva da sipario a una rappresentazione di tumultuosi ri ordi# +vanz8 di nuovo il passo, on rabbia, sfilando lun"o il tufo dei muri di re inzione !e si alternavano a"li intona i, dalla ui superfi ie s"retolata, il sole freddo, tirava fuori tutto il "iallo !e poteva, e subito fu sotto i tre bal oni# -parite le atene, la prima osa !e vide, persiane aperte an ora pi) s assate se possibile, i vetri, tenuti sempre dalle stris e di arta "ommata, !iusi# Nemmeno un istante pens8 !e l% dentro potesse esser i Lilandt# (e e le po !e s ale di orsa, a"itando il rumoroso mazzo delle !iavi nella mano, e, pi) !e on la !iave, spalan 8 la porta on una spallata# De ine d'o !i lo "uardarono# Cos'era, un formi aio* Lo attravers8 altero, da padrone, fa endosi lar"o al me"lio della sua antipatia tra quei fetenti !e lo se"uivano on s ritto ne"li o !i Ine!, ma !i 9 !isto*I e on l'insolenza di dimostrare !e tranne uriosit& nessun timore alimentava il suo arrivo# Potevano essere inque o sei le fami"lie !e avevano o upato la asa# ?"ni stanza, un basso, una latrina, un'intera fami"lia ammu !iata# I mobili, i libri* C!iss&: Nessuna illusione !e li avessero stipati in una stanza poi ri !iusa 7 erano tutte aperte# Il letto di
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Eros, un letamaio di poveri sonni di padri e fi"li mis !iati insieme# .onnezza"lia# Il loro divano, una ulla di infanti pis iati sotto, e sulle sue ri""iole !e tras inavano an ora il "iallo e l'azzurro nel loro fantasti ato dise"no, forna elle a arbone, on provviste di sa !i di arbone a anto, aspettavano l'ora per a endersi a uo ere una pasta e fa"ioli, una pasta e patate, un quintale, una tonnellata, di vermi elli, di ma aron elli, di lin"uine, di annoli !i, di ziti, zitoni, tubetti, per ar"inare una fame sisif9a# Il "iardino, la selva !e avrebbe dovuto intre iarsi on le s arlattiane maioli !e, era stato raso, polvere e terra, infilzato di for ine ri avate dai rami de"li alberi spariti, !e re""evano orde e ordate di bu ati mal fatti, panni non s ia quati !e puzzavano del nauseabondo tanfo della lis ivia# 2na tenda militare era montata nella serra, e serviva da deposito mer i, erto per alimentare il mer ato nero, vi si s or"evano stipati, s atoloni, s atolette, pa !i di <ation C, ameri ani# La asa, la <e""ia, dove aveva ri evuto la sua investitura, "li era stata appuntata la de orazione in brillanti sullo zi"omo, il "iardino dove +more l'aveva ferito on fre e d'oro, dove sotto una as ata di invere onde, imma"inarie rose di ma""io, era sepolta la sua ver"init&, tutto, tutto era finito senza speranza di resurrezione# -put8 addosso a quella "ente, nell'us ire# De ine di o !i in reduli lo se"uirono# R> Dopo tre mesi di disperazione violenta, rasse"nato a passare i "iorni della vita a quel modo pazzo, nessun interesse per i suoi poeti, le sue letture, per la musi a (e on la <adio +meri ana e n'era e di bella), essata o"ni passione per lo studio (andava a s uola se "li "irava), orrore nel rivedersi riunita intorno la fami"lia posti ia una volta esauriti i bombardamenti de"li -tuLas, orrore per i ompa"ni di lasse (a 1errM tolse addirittura il saluto), arrivato al punto di strin"ere tra le bra ia la u"inetta per !iederle al limite delle la rime, 3 om'era Lilandt, e!, om'era* Dimmelo tu, dimmelo, om'era Lilandt*5, e s'aspettava !e la ra"azza "li rispondesse on le parole esaltate della lettera !e nemmeno in so"no era possibile so"nare uno simile a lui, e inve e quella s app8 spaventata non apendo !e su edeva, a Natale, non fa endo ela fisi amente ad andare avanti a quel modo, ebbe la lu idit& di sostare qual !e ora a riflettere su
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!e osa volesse fare della propria vita# (u diffi ilissimo# Il suo modo alienato di vivere era l'imma"ine di una superfi ie bian a !e si estendeva all'infinito senza olori, sulla quale sembrava impossibile tra iare un pro"etto# (u tentato di attraversare landestino le linee, tanti ra"azzi lo avevano fatto per unirsi a"li +lleati e ombattere una "uerra reale, di fati a fisi a, ma non si ri onobbe nel pro"etto, si riteneva, ome Lilandt, un essere inutile alla so iet&, e non erano questi i "esti da ompiere per sottintesi intenti# C!e ontraddizione sarebbe stata, se aveva de iso di amare Lilandt per la durata della vita an !e non in ontrandolo ne$er more (il orvo di Poe "li martellava nelle menin"i), er are di dimenti arlo buttandosi nell'azione: Inve e aveva biso"no di parlare di lui, di riassaporare attraverso i ra onti fatti a un altro la vita assieme a lui, di ontinuarla a vivere inventandosene il s$"uito a parole on qual uno disposto ad as oltarlo, non poteva insistere a tenersi tutto impri"ionato dentro, soffo ava, "li man ava il respiro, spesso, durante la "iornata 7 e on !i avrebbe potuto farlo* Non aveva uno !e "li fosse ami o, non era ami o di nessuno# Il bian o allu inante s orreva davanti ai suoi o !i# L'uni o, "li parve, su ui poter "ettare la valan"a di questa disperazione, fu 1errM# Non aveva s elta# =uell'orribile 1errM, !e ormai detestava, s opr% !e possedeva, uni o, la ma"ia di far rivivere Lilandt4 spesso dietro le spalle di 1errM, in lasse, vedeva l'impermeabile !e roteava per finire sulle spalle di Lilandt# Per i8 and8 a er arlo, non attese la fine delle va anze, vi si re 8 a asa, in uno di quei "iorni tra Natale e la @efana, ol proposito di fornir"li al uni dovuti lumi sul suo tradimento di ami o per poi sommer"erlo on lo sfo"o, on la sbalorditiva rivelazione della sua storia, e erto avrebbe pianto nel ra ontar"liela, "li bastava il pensiero di dover attraversare quell'anti amera ol biondo di Lilandt rimasto impi"liato da qual !e parte# In !e modo avrebbe a olta la onfessione, 1errM, !e fa ia avrebbe fatta* Da retino* Pe""io per lui# Comunque non "liene importava# 1errM "li serviva# I "uai non arrivano soli e non arrivano per uno solo, '9 sempre un "iro di "uai !e to a ami i omuni in uno stesso ar o di tempo# Eu"enio non rius % a dir"li iao !e 1errM, !e "li aveva aperto, "li si era "ettato tra le bra ia sorpreso e ommosso di rivedere l'ami o al quale non aveva essato di voler bene# -tava per aprir bo a, e 1errM, on la testa sulla spalla "li mormorava, 3"razie, "razie di essere venuto5# Eu"enio era venuto da 1errM per alimentare la sua disperazione, e 1errM
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vide nell'insperato arrivo di Eu"enio, un onforto affettuoso ai suoi "uai# 3###non abbiamo neppure una ameriera# I quadri* Guarda, non e n'9 rimasto uno, sono partiti# Non valevano niente, i !anno dato quattro soldi# Dobbiamo affrontare solo debiti, !ai apito, il farabutto* E o per !$ quest'anno 1a !ini non 9 tornato al li eo#5 3C!i 9 1a !ini*5, 3Il fi"lio del so io di mio padre:5 L'aveva dimenti ato, e dire !e era all'ori"ine della rottura on 1errM# 3=uello !e ti mettesti nel ban o al posto mio* +!, s%, 9 vero#5 <ealizzava ora !e man ava dalla lasse# 3-ono s appati# Erano ompromessi ol re"ime, 1a !ini padre era s iarpa littoria###5 Gli ra ont8 della atastrofe familiare di ui in lasse, venuti meno i loro rapporti, non "li aveva fatto enno# Dopo la aduta del fas ismo, il so io di suo padre, on o ulte manovre di @orsa, aveva trasferito al Nord o"ni bene della so iet&, e su essivamente, vi si era trasferito lui, portandosi dietro la fami"lia# Da un "iorno all'altro, i Denza si erano ritrovati privi di mezzi di sostentamento, e il 1a !ini, !e a dire di 1errM doveva tutto a suo padre, non aveva avuta la os ienza di las iare un solo pa !etto di azioni ai poveri truffati, aveva, all'in ontrario, nas osto tutto sotto l'apparenza d'un ra L provo ato da fortunosi movimenti di @orsa, e ol periodo aoti o !e si viveva, tutto appariva probabile e le"ale# +veva, s%, las iato loro della roba, ed erano i debiti personali del si"nor Denza# Per il momento erano aiutati da"li zii, i fratelli della madre, avrebbero dovuto abbandonare an !e la asa troppo "rande e ostosa, a meno di non subaffittarne una parte, e l'ele"ante distratta mamma, on molta buona volont&, si era trasformata in una medio re asalin"a# La asa, spo"liata, senza quel vol"are benessere !e prima ostentava, apparve a Eu"enio an !e bella, Eu"enio non rius % a impedirsi di osservare !e almeno qual osa avevano "uada"nato# .a queste erano attiverie di ui subito si pent%# -i ritrovava pieno di rimorsi nei ri"uardi dell'ami o, lo aveva i"norato durante la sua breve sta"ione feli e e nean !e salutato quando si erano rivisti in lasse, inve e 1errM, se ne rendeva onto adesso, a vederlo os% s onfortato durante le lezioni, sorpreso !e frequentasse la s uola os% po o assiduamente e, quando 'era, on quell'aria da pazzo, aveva tentato diversi appro i on "arbo, !e e"li aveva ri"ettati in malo modo# Eppure, si di eva, aveva i suoi "uai: Certo, 9 mi"liore di me: Io, !o il mondo in dispetto e trapelo strava"anza e antipatia dai pori, on !e dis rezione, lui, soffre il roves io di fortuna della fami"lia, ome sa elare a tutti in lasse l'animo esa erbato, on quanta estrema di"nit& si omporta: >a bene !e la devastazione !e provo a l'amore, non 9
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para"onabile al fallimento d'un benessere finanziario, on luse# Per8 se lo rimirava 7 era ambiato, e non se n'era a orto: +veva perso quell'aria infantile, di latte, traslu eva tutta intelli"enza dalla fronte, "li ris ontrava una maniera di "uardare os% a uta, sensibile, da ami o, possibile !e le avversit& lo avessero tanto mutato, non era pi) probabile !e e"li si fosse sempre ostinato a non voler"li attribuire dei meriti, matemati a a parte* 3+ "iu"no, presa la maturit&, devo mettermi a lavorare, !e pe ato: +ddio, aro Eu"enio, so"ni di 2niversit& in 2-+###5 31u so"navi questo*5 Era stupito, mai "liene aveva parlato# 3L&, s% !e si"nifi a studiare### .atemati i !e sono s ienziati 7 il me"lio dell'Europa sta l 3E noi e ne andiamo l& tutti e due, Eleuterio Denza:5 1errM sorrise# 3Di o sul serio5, ontinu8 Eu"enio, 3 oi miei soldi# Io ne !o, po !i, ma ne !o, !o delle terre, se mio zio non si omporta on me ome il so io di tuo padre s'9 omportato on voi#5 -i abbra iarono se"uendo la adenza di una prima risata !e li un%# 36 un'idea5, se"uit8 Eu"enio, 3 redo !e sia una buona idea###5 3Io devo mantenere mia madre, devo subito "uada"nare#5 31roveremo l'espediente per mandarle dei soldi, in +meri a i mettiamo a fare "li s"uatteri, i lattai, quelli !e alla mattina las iano i "iornali fuori le porte delle ase 7 tutte le vite de"li s rittori ameri ani sono ostellate di questi primordiali mestieri###5 -i stava s io"liendo, dopo mesi# 3C!i ti !a detto di me*5, !iese 1errM !e redeva fosse questo il motivo dell'inaspettata visita# 3Nessuno# Io !o apito### non te lo so spie"are, in qual osa sei mutato, i !o riflettuto###5, naturalmente mentiva# 3-ei straordinario###5 3Non sono straordinario5, si ver"o"n8 del omplimento di stima usurpato, 3sono l'uni o ami o !e tu !ai e tu sei l'uni o !e !o io# Per una stupida ripi a, i siamo perduti###5 3Io non mi sono allontanato da te, tu###5 3Co un pessimo arattere, lo sai#5 3-ei un ami o###5 Eu"enio stava per s ari ar"li addosso o"ni suo tormento, rinfran ato dal fatto !e si trovava di fronte un ra"azzo pi) maturo, on tutta probabilit& aperto o""i a ri evere una diffi ile onfessione, ma 1errM prose"u%4
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3###a proposito di ami i: 1i ri ordi le si"nore !e tu !iamavi le poLeriste, le ami !e intime di mia madre* -parite tutte appena il Casin8 !a !iuso i battenti# -ai, inve e, !i i !a aiutato molto e soprattutto mia madre* =uella !e non lo era, la mamma di .arinella 7 an !e l& non sai !e "uai 7 bene, questa si"nora, si 9 rivelata un'ami a vera dalla morte di pap&, e an !e materialmente, !a aiutato mia madre, on le sue onos enze i !a sbro"liato da erti pasti i !e abbiamo ereditati###5 Eu"enio lo interruppe, non poteva ontinuare a frenare l'attesa intorno a un nome !e, d'improvviso, sbu ava da una lontananza di anni lu e4 3=uali "uai*5 3Non so se posso, er a di apire, .arinella e la madre mi sono diventate molto are, intime, e pure se onos o quello !e tu !ai provato per lei, non so se 9 "iusto !e io ra onti fatti deli ati !e apitano a persone de"ne di ri"uardo###5 C!e ambiamento di lin"ua""io da quello del ra"azzino d'una volta, e ome s'era fatto serio sul momento# 31u forse###5, fu stravolto da un dubbio !e non 'entrava, 3tu forse, !ai una storia on .arinella*5 3.a no: 1i sei in"elosito di me dalla prima volta !e le !o parlato### In quanto alle donne, sono rimasto al medesimo stadio: -ono uno serioso io, uno stoi o obiettivo, la donna, io la onsidero il oronamento dello sforzo !e l'uomo fa per onos ersi, apirsi, realizzarsi sviluppando le tendenze dell'in"e"no### >err&, 9 una osa !e verr&# Non assomi"lio a te !e t'infiammi per un paio di os e a aldate dalla "innasti a, !e farneti !i### 6 un tra"uardo la donna, 9 l'inizio della pa e, la vita !e si stabilizza in pa e###5 -'erano !iusi a parlare in amera di 1errM, e "li sembrava di trovarsi on uno s onos iuto 7 ed era vero, s'era ostinato a non volere approfondire 1errM, l'aveva usato ome suo pi olo fan e basta# 3+ meno !e fra qual !e anno5, ontinu8 1errM, 3non mi s opra un omosessuale, nel qual aso, pazienza# Per8 non redo, "li uomini mi fanno s !ifo#5 3Dove !ai imparato a parlare5, "li s app8 di dire# 3Io !o sempre parlato e !o sempre pensato alla mia maniera# Con te, non abbiamo mai arti olato un dis orso5, "li rivolse una smorfia di rimprovero, 3abbiamo sempre balbettato delle stupida""ini#5 Ci fu una pausa di vuoto pi) !e di silenzio# .arinella# 2n nome perduto, as ato dalla sua vita, Eu"enio si
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domandava se mai era esistito il suo innamoramento o non fosse stato una finzione on se stesso# Non poteva nas ondersi !e a risentirne il suono, un'e o aveva vibrato nella sua anima, un suono di rimando a un tempo in ui l'amore era un'astrazione, pi) anelito della fantasia !e biso"no, un pun"olo per sa""iare le orde intime, e non il ro"o !e venirne a onos enza rappresentava, ol vivere nella arne dell'essere amato, nel suo pensiero, ol dipendere dalla sua esistenza, dalla sua presenza assenza### non si preo up8 per .arinella, non sospettava niente di "rave per lei, insistette on 1errM, pi) !e altro, per trovare un ristoro nell'aura d'inno enza !e quel nome, pur ottenebrato dall'oblio, portava on s$# 3.a, i "uai, ri"uardano la fami"lia o .arinella*5 3.arinella# Non !iedermi altro#5 3E no, se ri"uardano .arinella### tu non puoi###5 3.eno male !e l'!ai dimenti ata, sarebbe stata una bella pena an !e per te###5, e qui si apiva !e 1errM fremeva dalla vo"lia di essere messa""ero di notizie insolite# Presentendo il turbinio d'un temporale !e si avvi inava, Eu"enio vi si slan i8 in ontro affas inato dall'idea di esserne travolto4 volesse il ielo esserne preso in mezzo, s a"liato a spezzarsi la s !iena ontro un osta olo# Ebbe il presentimento !e qual osa di inatteso stesse per a adere nella sua vita# Non diede tre"ua a 1errM, fin !$ 1errM non ra olse le prove, a "iustifi are la propria os ienza, !e l'indis rezione "li fosse stata estorta# 3Insomma, Eu"enio, non apis i* =ual 9 il "uaio !e apita a una ra"azza*5 3Noooo:5 3-ta nei pasti i#5 3E !e possiamo fare*5 3Noi, niente#5 La storia era molto, molto pi) omplessa e, a po o a po o, 1errM "liela ra ont8 tutta# 3Dobbiamo parlare a .arinella5, disse alla fine emozionato Eu"enio# 3E tu !e 'entri 7 un estraneo !e s'intromette###5 3Non sono un estraneo per lei e lei lo deve sapere, e soprattutto lei non 9 un'estranea per me#5 3C!e le vorresti dire*5 3Non lo so an ora# -o, !e le devo parlare# -ei suo ami o*5 3Certo, s%###5 3+rran"iati# E fa' !e possiamo in ontrarla presto#5
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<ientr8 a asa mutato da ome ne era us ito, on tutti altri pensieri, s onvolto# Non aveva da ra ontare pi) niente a 1errM, lo avvert% d'istinto appena 1errM aveva a ennato a interessarsi di lui ol !ieder"li, ma tu !e !ai, parliamo di te, sembra !e vele""i in mari remoti, !ai un'aria insana# Lo aveva messo a ta ere on la parola ma"i a4 esaurimento, un brutto esaurimento !e passer&# Idee tumultuose, diffi ili da tenere a freno, "li fulminavano il ervello, non !iare, ma !iaro ne era il fine# La baronessa d'+rzano, madre di .arinella, era una donna alta, se a ome un pino, una fa ia da sparviero, o !i tru ati ol LaVal, vestiva quasi sempre di nero, al massimo una ami etta di rWpe de C!ine "ri"io perla o un pullover in ma"lia di a iaio, non assomi"liava in niente alla fi"lia, !e aveva preso il suo biondo dal padre# 2na presenza e un portamento !e mettevano so""ezione, l'avresti detta un'aristo rati a di nas ita e non lo era, era per8 un animale di razza# Proprietaria di terre mandate in malora, ri eveva quelle rendite !e i ontadini, o"ni anno, non ontrollati da nessuno, de idevano di mandarle, a ompa"nate da lamentele, per la "randine, per la mala sta"ione, per le olive !e non s'erano viste quell'anno# Non s'era mai persa d'animo, rimasta vedova aveva tirato su tre fi"li dei quali .arinella era l'ultima, e e l'aveva fatta# =uando non poteva ontare sulla N+/B/B/ !e il olonnello - !loss le aveva messo a disposizione, si muoveva tranquillamente in tram# Era apa e di !inarsi in mezzo a una folla strabo !evole per ra o"liere una lira !e aveva ado !iata a terra fra tutti quei piedi, e portandosi la mano alla bo a, ba iandola, si fa eva udire da"li astanti on un'es lamazione tipo Ipovero sant'+ntonioI o Ibeata ver"ine dell'+r oI per !$ redessero !e si fosse prosternata a salvare da irriverenti pedate una sa ra fi"urina di santo# Era lei !e aveva omprato le roste di asa Denza pa"andole per quello !e valevano e io9 niente, ma on quelle aveva imbro"liato il suo amante fa endo"liele passare per quadri di una preziosa ollezione napoletana, e il olonnello - !loss 7 !e non era per niente un (eld nonsisa !$ ome aveva spette"olato 1errM, !e i (eld erano .ares ialli e stavano in alto a "uerre""iare la "uerra e non a traffi are on baronesse 7 aveva finto di farsi imbro"liare per re"alare dei mar !i alla sua ami a, !e avrebbe poi re uperati inviando in Germania il bottino d'un esempio di arte pittori a napoletana tra fine ?tto ento e primi del Nove ento# La baronessa aveva inoltre un ostante ammiratore !e per tutti que"li
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anni non l'aveva abbandonata, e rappresentava l'ultimo so orso in asi imprevedibili di ne essit&# =uesto avvo ato Colutti, s apolo, non aveva espresso al una mira nei di lei ri"uardi, non si sapeva nean !e se in se"reto l'amasse, 3non mi !a detto mai niente, io non lo so5, spie"ava simpati amente alle ami !e la baronessa, erto, l'avvo ato, non le fa eva man are la testimonianza della sua ostante devozione, e o"ni sera veniva a ena in asa d'+rzano portando tutto quanto si potesse reperire al mer ato nero per approntare la ena stessa# +veva dovuto a ettare la presenza del olonnello - !loss, aveva un po' re al itrato all'inizio on battute !e la baronessa aveva dimostrato di non "radire, e quindi per non diventarle osti o, vi si era adattato# Dopo ena, l'avvo ato ra""iun"eva, tra un bombardamento e l'altro, il suo appartamento da s apolo, e la baronessa se ne restava in asa oi fi"li e il olonnello, o nel ri overo antiaereo sola oi fi"li e senza il olonnello !e, durante l'allarme, ra""iun"eva a bordo di una amionetta militare il Comando# +bitavano a -anta Lu ia, in un anti o palazzo aristo rati o, un ve !io "randissimo appartamento di propriet&, le ui stanze davano per la ma""ior parte all'interno del ortile buio# -ulla strada, si affa iavano soltanto i salotti# Dei due fi"li adulti, il se ondo, uno spilapippe brutto ma !i , ome lo definiva la madre, s'era las iato svezzare e imbo are dalle si"nore della so iet& fin !$ non era andato in "uerra e si trovava adesso pri"ioniero da qual !e parte, il primo, "rosso, obeso, biondo ome la sorella, se ne stava sempre in asa, serrato nella sua amera !e non prendeva lu e per !$ dava appunto sul ortile, dove "li portavano an !e il pranzo, avvolto dalla fama familiare di studioso, e la sua attivit& di studioso pare onsistesse nel le""ersi on pedanteria mania ale interi vo abolari della lin"ua italiana, per imparare a memoria i si"nifi ati di tutte le parole ivi tras ritte# .arinella, quindi, "odeva di una man anza d'attenzione presso i suoi, !e avrebbe potuto portarla a"evolmente a prendersi le libert& !e avesse voluto, dotata per8 d'un arattere retto, on venature moralisti !e, forte di una seria disposizione allo studio, si era appli ata a ra""iun"ere una base di ultura per !$ voleva diventare qual uno# (requentava po !e ami !e e non si mostrava disponibile a parte ipare alle ombri ole !e si formavano e si disfa evano al li eo# +veva affetto e simpatia per la madre, ma non quell'affetto ie o !e di solito rende ompli i madre e fi"lia, la riti ava, senza il ora""io di esprimerle il suo dissenso, molte ose in fami"lia non le andavano a "enio, e se le teneva per s$# -oprattutto non
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ondivideva on la madre, quel rendere pubbli !e le sue relazioni intime e per di pi) rendere i fi"li ovviamente parte ipi dei personali turbamenti, reputandoli, ella, fatti di fami"lia# La madre, !e si onsiderava una buona madre, e in sostanza lo era, della fi"lia apprezzava il ful"ore della bellezza, l'ala rit&, non ne omprendeva l'animo freddo, la riteneva troppo pronta a emettere "iudizi drasti i, po o disposta a las iarsi trasportare da un qual osa, ma"ari di sba"liato, per ui battersi, foss'an !e un parere# Ed erano adute in errore tutte e due, madre e fi"lia, per !$ .arinella si trov8 a dover fare i onti on una passionalit& a se stessa i"nota !e le ovava dentro# - !loss era un "iovane olonnello, pare per meriti di "uerra, quarantenne, poteva dimostrare di essere a met& dei trenta se non fosse stato per un to o d'ar"ento !e "li affievoliva il biondo# La baronessa l'aveva onos iuto all'+mmira"liato, durante un ri evimento noiosissimo, al termine, aveva invitato lui, !e stava in un "ruppo di altri uffi iali, e i suoi ami i, a bere birra nei salotti della sua abitazione !e distava di po o dall'+mmira"liato# Il "iorno dopo, - !loss, uni o de"li ospiti, invi8 dei fiori# La baronessa, quando lo aveva presentato ai fi"li, pi) "iovane di lei om'era, aveva detto4 3Non 9 un pap&, ma allevia tanto la mia solitudine, fi"li miei5, e - !loss da quel momento era diventato di asa# In se"uito mise a disposizione della baronessa la N+/B/B/, !e veniva "uidata per autela non da un militare tedes o ma da un autista napoletano requisito insieme alla ma !ina a un "rosso ommer iante partenopeo a usato di essere un profittatore del re"ime# .arinella non simpatizz8, eppure - !loss era un uomo ele"ante, non parlava de"li avvenimenti belli i, sfo""iava al une frivolezze mondane di un re ente passato !e divertivano la baronessa, a volte si interessava de"li studi di .arinella e ne ri eveva risposte brus !e !e e"li a ettava on sorrisi fas inosi# =uando parlava dell'Italia esordiva sempre on 3voi italiani5, e .arinella s'indispettiva# Non 9 es luso !e - !loss se ne fosse innamorato# La baronessa lo riportava a erti ambienti a lui on"eniali, e"li apparteneva a un'anti a fami"lia tedes a, e quello sparviero "li ri ord8 una prima amante !e nella fiera "iovent) "li aveva dedi ato molto del suo tempo# .arinella era un'altra osa, e - !loss i si mise di punta# +nnusava !e sotto quella manifesta aria ostile, sotto quella s ontrosit&, si elavano e itanti slan i repressi# Di si uro non la vedeva on "li o !i di Eu"enio, s altro, l'aspettava al var o, e non muovendosi al un se"nale, de ise di
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passare all'azione# .arinella era assolutamente in buona fede nel detestare il olonnello - !loss, purtroppo ommetteva lo sba"lio di non avere rapporti ol proprio uore, di non tenersi al orrente di quello !e il suo uore ver"ine provava e soffo ava# =uando il olonnello le !iese se volesse essere os% "entile di passare al Comando, nel suo uffi io, !e aveva biso"no di una buona onos itri e di lin"ua in"lese per al une lettere da s rivere 7 .arinella da pi ola aveva studiato a un Istituto an"lo'italiano 7 e "lielo !iese in presenza della baronessa, ella non seppe o non potette dire di no, an !e per !$ la madre le rivolse uno s"uardo eloquente !e si"nifi ava e Isii una volta tanto arinaI e il olonnello spe ifi 8 !e l'avrebbe mandata a prendere in ma !ina all'us ita del li eo e dopo l'avrebbe fatta ria ompa"nare a asa# La sua fermezza, la sua dirittura, non le fe ero temere niente, ma il suo uore la indusse, quel "iorno, a s e"liere un abito pi) femminile, blu s uro, on una s ollatura parti olare !e le esaltava il seno, tanto !e sembrava dovesse re arsi a fare una visita di ir ostanza, e, per una sorta di rite"no, attese la ma !ina, non proprio sotto la s uola, pi) avanti, in un an"olo dis reto, fornendo a questo appuntamento, e erto non lo voleva, una !iave di se"retezza# In ma !ina, si !iedeva se fosse redibile !e a un Comando tedes o man asse un interprete, un traduttore, !e onos esse alla perfezione l'in"lese: + meno !e non si trattasse di lettere riservate del olonnello da spedire fuori dei anali uffi iali# - !loss non fu subdolo e non "io 8 la parte del seduttore, sin ero o no "io 8 la parte dell'innamorato# -i fe e trovare nell'uffi io on la sua bella divisa in ordine, pi) quel tanto di tras urato da las iar trapelare, attraverso qual !e artata sbottonatura, il fremito d'una vena, sul ollo, sul polso, !e stava a indi are l'ansia di una arne desiderosa di rivelarsi# Con un in !ino, simul8 s !erzosamente di prenderle la mano per ba iar"liela, inve e attir8, on volto di olpo serio, la ra"azza sul petto, la strinse fra le bra ia# 31i amo e tu mi ami5, le disse, 3per !$ fin"i*5 Il uore non attese !e .arinella lo onsultasse, batt$ forte, rispose on la propria vo e, re lam8 i suoi diritti# Il ba io fu onsumato in pieno, in silenzio, nessun "esto di ripulsa, nessuna risposta# 3La risposta 9 nel ba io5, omment8 - !loss# .arinella, on "rande meravi"lia, si a orse !e non desiderava altro, di essere assolutamente disponibile, eppure po !i minuti prima, durante il tra"itto in ma !ina, avrebbe ritenuto ina ettabile un appro io os%
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de iso# -i aspettava !e il olonnello, sentendosi in ora""iato, partisse all'assalto, inve e, on supremo stile, e"li si ritrasse, le indi 8 una sedia davanti alla s rivania, la fe e a omodare, le "ir8 intorno e and8 a sedersi dall'altro lato, appo""iando i "omiti sul ripiano foderato di maro !ino verde# -i protese verso di lei4 3Non !o lettere da s rivere in in"lese# >olevo parlarti# +desso mi a or"o !e non !o pi) niente da dirti, redo !e i siamo detto tutto, no*5 .arinella ontinuava a ta ere# 3>olevo essere si uro di non sba"liarmi, volevo onos ere la tua vera disposizione nei miei ri"uardi# ?ra la so#5 -i sentiva una ladra s operta on la refurtiva, l'atte""iamento di - !loss non le pia eva, la metteva al muro# =uanto avrebbe preferito !e l'avesse ostretta a so""ia er"li, an !e se on la propria ompli it&, !e l'avesse ostretta a difendersi, a mostrare quel minimo di reti enza a on eder"lisi, inve e la trattava da ompli e, ostrin"endola a non aver pi) il ora""io di emettere un suono# La delusione le sta"nava nel uore# 3.i fa ia a ompa"nare a asa#5 Il olonnello si alz8 per s ortarla alla porta, e di nuovo la strinse a s$# 3-arebbe os% fa ile, bambina mia5, on una insopportabile arezza nella s !iena se la fe e aderire addosso, 39 !e io non vo"lio# >o"lio !e lo de ida tu5, .arinella onobbe il ri"o"lio del suo sesso !e le premeva sotto il ventre4 3.i las i andare, pre"o5# Con manovra insidiosa, - !loss parve las iarla arbitra del suo destino, le disse dove abitava e !e l'avrebbe aspettata o"ni "iorno tra le tre e le inque, uni !e ore libere in ui poteva disporre di s$# La ra"azza se ne and8 via, odiandolo# Come "i& prevedeva, - !loss attese invano la visita# La sera, in asa della madre, la stuzzi ava per linee traverse, omplimentandosi on la baronessa per l'edu azione !e aveva impartito alla fi"lia della quale aveva apprezzata la perfetta onos enza dell'in"lese, onos enza !e a lui era stata utilissima e !e tra po o sarebbe stata a loro ben pi) utile# La baronessa si adont8 della frase e "li !iese !e osa volesse intendere, troppo "arbato, - !loss, per aver voluto sottintendere un voltafa ia opportunisti o, spie"8 !e infrantosi il so"no !itleriano, la lin"ua del futuro sarebbe stata quella in"lese e quindi era un bene !e .arinella la onos esse alla perfezione# E a""iunse, 3non 9 da es ludere !e una ra"azza piena di futuro possa trovare in un ameri ano il suo de"no ompa"no5# .arinella lo fulmin8 on uno s"uardo !e non s'in ontr8 ol
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suo, rimasto impi"liato in quello della baronessa !e in autamente assentiva ompia iuta# Las iata al bivio, a de idere on le sue forze, .arinella si dilaniava# Il uore le aveva parlato, eppure la ompattezza d'animo e orpo era diffi ile da s indere# -e era vero !e - !loss l'amava, e se fosse vero !e an !'ella lo amasse, per !$ quest'uomo non le por"eva una mano, !e si"nifi ato aveva la rudelt& di metterla di fronte alla rivelazione per poi abbandonarla a una razio inante s elta da prendere da sola 7 era un volersi s ari are di responsabilit&* C!e uomo mes !ino sarebbe allora: -enn8 di !e altro si tratterebbe, dell'atte""iamento d'un vanesio per ris aldare un'assopita libidine* (orse e"li non l'amava affatto, s'era voluto to"liere fatuamente uno sfizio, si trattava di questo* I "iorni passavano e non le veniva un "esto da parte di lui, questo tedes o si uro di s$ si aspettava forse !e il "iorno dopo ella "li si presentasse, di endo"li, se ondo i anoni d'una bassa letteratura, prendimi, sono tua* C!e s !ifo: Le pensava tutte per distru""erlo ai suoi o !i, mentre non er ava altro !e l'amore di - !loss, e nel ri onos ere questo, non ri onos eva se stessa# Era bastato quel fu""evole ontatto attraverso "li abiti, per dar fuo o ai suoi or"ani ver"inali# Non era stata di nessuno e mai aveva permesso un "io o ardito a quel paio di ompa"ni oi quali aveva appena appena s !erzato pi) per mettersi alla prova !e altro# 1rasporti, non ne aveva avuti, anzi si reputava piuttosto fri"ida# =uell'aria da a alappia ani, si di eva, !e !anno "li uomini, le repu"nava# E se fosse vero !e le pia esse da morire questo bell'uffi iale tedes o da film 2(+, e lo sapeva pur ontinuando a !iederselo, !e osa aveva questo QillM (rits ! da ,ongresso si 'i$erte, da turbarla ne"li or"ani interni, da farle provare dentro delle ontrazioni spasti !e !e arrivarono al punto di farla star male* Era l'uni o mas !io !e l'aveva sve"liata, questo olonnello !e se la intendeva on sua madre# + proposito4 sua madre: -e n'era dimenti ata: E fu os% po o intelli"ente da non apire !e l'aver sottovalutata la relazione !e e"li aveva on sua madre, era la prova di quanto ella "i& lo amasse# Per8 se ne serv% da spunto per de idersi ad andarlo a trovare# -e la vide apitare in asa, - !loss, inattesa, alle tre in punto# Per !$ non verso le inque* La puntualit& nell'orario !e le aveva dato "li forn% la ertezza !e .arinella fosse venuta per onsumare on lui intere le due ore !e avevano a disposizione, se fosse arrivata l& solo per insultarlo ome stava fa endo, le sarebbero bastati "li ultimi die i minuti per poi sbattersi la porta alle spalle, inve e si a"itava in lun"o e in lar"o per la stanza,
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sparando ol ritmo ostante di una mitra"liatri e tutto quanto s'era prefisso di dir"li, evidentemente avendolo imparato a memoria, e non si rendeva onto, nella fo"a di non perdere il filo, !e si spo"liava ome per rimanere l&, si to"lieva il berretto di feltro lan iandolo da un lato, a fati a si to"lieva i "uantini di pelle, e uno le era aduto a terra e l'altro lo tratteneva nella mano fa endolo roteare, s rollava i apelli ammassati per renderli vaporosi on "esto istintivo, intanto !e insisteva ad a usarlo di i"nobile bassezza per aver tentato di ades are la fi"lia mentre era l'amante della madre# - !loss la se"uiva ompia iuto e sorrideva, indispettendola ma""iormente# =uando ebbe terminato di dire e per forza d'inerzia ontinuava a vuoto a fare la spola da parete a parete, - !loss la invit8 a almarsi4 3-iediti5# .arinella si sedette ed e"li le spie"8 !e on sua madre aveva fatto l'amore un paio di volte all'inizio e basta4 31ua madre, non sa nemmeno !e osa sia il sesso, e soprattutto non la interessa, ma 9 una donna vanitosa# Le pia e sfo""iarmi in "iro# -i sente pi) forte# 1ua madre 9 un "enere di dama il ui ineffabile modo di stare nella vita va s omparendo5, e volle onfermarle la sua devozione, 39 una donna adorabile, io la amo# Non al modo in ui amo te5# .arinella fissava torva quel viso !e la imbestialiva per la si urezza di ui era impastato, ed e"li on luse4 3.ettiti l'anima in pa e, Es !ilo non i mina ia#5 .arinella si assorb%, si pros iu"8, parve disse arsi, diresse lo s"uardo a un punto della parete !e aveva innanzi, e stette# E"li non intervenne, la las i8 indisturbata, fin !$ lei non si s osse4 3+llora se 9 vero5, ebbe un'esitazione, 3 !e io ti amo5, e pass8 al tu inavvertitamente, 3per !$ non mi aiuti*5 36 tutto quello !e desideravo 7 !e tu mi !iedessi aiuto#5 .arinella, quale appariva a"li o !i stessi di lei, quale appariva a"li altri, d'in anto ess8 d'esistere, e - !loss s'illumin8 delle armi radiose di un -an Gior"io !e u ideva il dra"o d'un insopportabile perbenismo# 2s ita dalle sue spo"lie, reatura umana, ri onobbe in - !loss il suo liberatore# 2na ra"azza, in "enerale, non 9 os iente della violenza insita nei suoi or"ani "enitali, - !loss "liela ra ont8, nel senso !e le sue mani, le fe ero il ra onto di !e osa possedesse nella arne, di quanto profondo, di prorompente, di quanto asto ma predisposto a una profanazione !e si
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riveler& s onvol"ente, di !e osa si"nifi asse quel tur"ore serrato, quale ari a esplosiva ontenesse, quali delizie fero i se ne potevano trarre, on le mani, le rimodell8 il orpo alla mente per !$ ne prendesse o"nizione attraverso "li o !i !e ella tratteneva !iusi per a o"liere il pia ere, le diede la fa olt& di vedere finalmente il proprio orpo, la ri"ener8 on le arezze della lin"ua, le sollev8 nell'epidermide o"ni papilla del tatto, la s uoi8 viva on oltelli a uminati, la "uaina della sottoveste, quando .arinella la rimise, le bru iava addosso# -e un altro l'avesse to ata, avrebbe urlato di dolore# La sua arne era per la prima volta viva# - !loss non la possedette, la las i8 an ora nello stupore di non voler onsumare l'atto# Non si era nean !e svestito, era rimasto on la divisa sla iata# Condu eva una bambina per mano in un "io o vizioso, attento a non oltrepassare i limiti della ompromissione totale, e si apiva !e il suo "odimento era, non di orromperla, ma di frantumare, las iandolo an ora per un po' unito, il "us io di quell'anima, per poi impadronirsene al momento ritenuto di suo "usto# Le ose della "uerra sui vari fronti pre ipitavano, al Comando tedes o s'in ro iavano arrivi, partenze, sostituzioni, ontin"enti di truppe da alternare# - !loss non avrebbe avuto pi) orari, disse a .arinella !e le avrebbe omuni ato appena possibile la sua disponibilit&# E una sera in salotto, in fa ia alla madre, le tele"raf8 !e il pomeri""io se"uente potevano in ontrarsi 7 era un pe ato veniale divertirsi alle spalle dell'ami a4 3Domani !o un pomeri""io intero libero, !e fate domani baronessa*5# La baronessa terrorizzata di ritrovarsi sola ol olonnello in preda a ris !iose vo"lie, mise le mani avanti4 3+!, no, domani sono o upatissima, ami o mio, non ontate su di me per diva"arvi# +n !'io !o la mia "uerra esistenziale da portare a termine e, m'au"uro, !e almeno la mia, non si risolva in una s onfitta5, e lo rese responsabile, on pesante allusione, delle sorti del onflitto mondiale visto dalla parte dell'+sse <oma'@erlino# - !loss si rivolse sotte !i a .arinella4 onvinta* Le ose stanno ome ti !o detto# +llora a domani 7 il suo s"uardo tele"rafava queste parole# Per una ra"azza !e fa eva di soprassalto l'in"resso nel mondo dei sensi, - !loss rappresentava una dura esperienza# Era un amante instan abile, dedito al "odimento della partner, in urante del pia ere personale, .arinella ritenne d'essere l'amato mostro !e il professor (ranLenstein si ostruiva in laboratorio on le proprie mani e molti alambi !i al fine di
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soddisfare le sue brame, brame !e "iravano intorno all'atto di possesso senza ompierlo se ondo quello !e poteva apparire un dise"no per portarla all'esasperazione, osi !$ sotto le sue mani, la sua bo a, !e erano i veri strumenti di tortura, .arinella, a strappi di pia ere, alternava spasimi di sofferenza insostenibili# -i !iedeva se lo amasse davvero o se - !loss non fosse soltanto una follia dei sensi# +bbra iando quel orpo ma"ro !e si svelava attraverso la divisa dis inta e mai tolta, rabbrividiva al venire in ontatto on le affilate fas e di arne !e lo ri oprivano, e provava slan io di sentimento per lui, lo desiderava intero, ed e"li tuttosommato le si ne"ava pur ondu endola o"ni volta allo strenuo del "odimento# -pavaldo, le aveva detto4 3- ordatelo un amante ome me, os% disinteressato, non lo troverai pi)5, fin !$ un pomeri""io di fine estate, durante un a quazzone !e avvol"eva la asa, in un fra"ore !e li isolava dal resto del mondo, ella potette finalmente onfondere il suo or"asmo on quello dell'uomo# Non aveva an ora visto un uomo in preda alla sua alda eruzione# Ne fu onquistata e am8 - !loss una volta per sempre# =uelle s osse !e lo fendevano, le apparvero s osse di a"onia, ebbe l'impressione !e l'uomo si u idesse per trasfondere la vita alla donna, eppure e"li non "liela stava per niente trasfondendo, "liela buttava addosso, fuori, la sua vita# -tava su di lei in"ino !iato a "ambe lar"!e, al solito non del tutto svestito, oi pantaloni della divisa trattenuti, dalla ui intola svettava il torso nudo, esile, eppure polposo per le ossa pi ole !e lo sostenevano, le mani di lei lo per orrevano e tra iavano on le un"!ie tenui ri"!e bian !e sulla pelle, "li o !i re""evano nello s"uardo "li o !i di lui, ed e"li s'infil8 tra le os e una mano e ne trasse il suo emblema di mas !io !e si er"eva violento e !e ella ri onobbe ome se l'era imma"inato, strana impressione, tedes o quant'era tedes o lui# -pinse il ventre in fuori, - !loss, nell'atte""iamento d'un'offerta, e inizi8 a masturbarsi, sfrontato, mentre si spin"eva all'indietro per ontinuare on l'altra mano a masturbare, appassionato, lei# Il respiro "li si era fatto pesante e a .arinella arrivava nella bo a, a travol"erla, tutto quel fiato ari o di soddisfazione, os% la vista di quel membro tanto espressivo, nella mano !e lo straziava, la port8 all'a me prima del tempo# 2n "rido !e il pudore non seppe rattenere le us % dalla bo a, se"uito da un sussulto !e la port8 alta sul letto, e s'infranse in "emiti pietosi, e a quel "rido d'amore - !loss rispose on un lan io di semi della sua vita !e fiorirono sul petto della
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ra"azza, sui apezzoli, dentro a"li o !i, fa endo"lieli bru iare# Non volle, dopo, !e si appartasse nella stanza da ba"no, le imped% di lavarsi, le aveva spalmato dei suoi umori le prorompenti forme, le disse, trattienili, las iali assorbire, i sono io l& dentro, domattina provvederai alla tua i"iene, per stanotte portali nella pelle, io sar8 an ora on te, pensa i# E naturalmente ella "li ubbid%# Da quel pomeri""io la relazione and8 avanti se ondo questi e altri svariati rituali, e a uto divenne in .arinella il desiderio di farsi possedere# +veva biso"no di essere penetrata e non trovava in s$ la libert& di dir"lielo# Per !$ la manteneva in questo stato* Era una perversione* (orse# Il olonnello si allontan8 da Napoli per qual !e mese# Non dette spie"azioni# E"li non parlava dei movimenti militari, si trin er8 dietro un teutoni o silenzio pur assi urando !e sarebbe ritornato# =ual osa era a aduto# .arinella si trov8 a disposizione un periodo di tempo libero per onnettere# -i mise a frequentare l'2niversit& on slan io, eppure dovette onvenire !e la sua vita era ambiata# Era infeli e# La quieta esistenza personale di prima "ia eva in frantumi da qual !e parte, non 9 !e la rimpian"esse, 9 !e avvertiva il vuoto !e l'uomo le aveva las iato# - !loss spediva di tanto in tanto delle artoline postali indirizzate alla baronessa nelle quali affioravano dis reti pensieri per la fi"lia# Non si s opriva, non vi era uno s ritto da sottintendere# =uesta estrema autela, se ondo .arinella, s onfinava nell'indifferenza, a lei era nata inve e una "ran vo"lia di parlar"li, di esprimer"li i suoi desideri, di pronun iare delle frasi d'amore4 non lo aveva mai fatto# Era forse questa la ra"ione della reti enza in - !loss, voleva essere amato e sentirselo dire* (i"urarsi se sua madre ne era stata apa e, e lei* 2n'in apa it& totale# 1emette di non rivederlo pi), !e le rimanesse sul uore l'amoroso "roppo !e vi si era addensato# Con l'inizio del '0;, il olonnello rientr8 rispettando la promessa# +veva ma""ior potere di prima ma omandava tutto quanto avrebbe rappresentato fra qual !e mese i resti di una disfatta, forse "i& preparava l'or"anizzazione di una ritirata# Il viso !e "li aveva sempre brillato per i tratti di "audente, rivisitato da una lu e malin oni a, emanava un fas ino intenso# In quel viso s onfitto, .arinella onsolid8 il suo amore# 3>o"lio essere tua#5 3Non 9 il aso#5 3Io ti amo#5 3Dovr8 andarmene# (inir
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3Non m'importa# >o"lio essere tua#5 -'impantanava in frasi !e definiva da romanzo popolare, frasi !e ella detestava, ma niente le importava pi), nemmeno di una tenuta d'ele"anza# - !loss la sver"in8 rudelmente, non si allontan8 dai suoi pia eri eroti i, e il rimanere u"uale a se stesso, nell'ambito della sfera dei sensi, le"8 la ra"azza a lui on nodi morbosi# Comp% l'operazione in uno dei loro pomeri""i, tra"i o, in ui le fortezze volanti apparvero nel ielo di Napoli, inattese# -ua prima preo upazione, fu la ra"azza# 3- endi al ri overo, vestiti, subito#5 3No#5 3- endi ti di o, io non posso# 1i aspetto in asa#5 3No#5 Non fu possibile smuovere .arinella# 3-e 9 destino5, disse la ra"azza, 3 !e i distru""ano insieme:5 - !loss insistette, tutto fu vano, .arinella non si mosse# +llora - !loss ripet$, 3-e 9 destino### !ai ra"ione5# 1ra que"li s !ianti, in una zona della itt& peri olosamente esposta, ella si don8 al suo (ranLenstein, !e avvezzo ai lamori di "uerra, e itato da"li spaventosi fra"ori, la penetr8 on una mano !'era un ariete inesorabile, in urante delle "rida dolorose di lei !e "li arrivavano ome trombe di rivalsa sulla s onfitta a tappeto !e lo a er !iava, da terra, dal ielo, dal mare# Credette di espu"nare il nemi o, - !loss, perduto dentro squilli "uerres !i !e a ompa"navano il suo essere stato un eroe, dimenti o di o"ni tenerezza, e tir8 fuori la mano lorda di umori, di mu o, su ui due rosse ri"!e di san"ue firmavano la sua vittoria su una vittima !e s'era offerta al massa ro# -i le 8 la mano in uno stato di ebetudine da eroe, e solo pi) tardi, si a orse !e ella aveva biso"no di aiuto, !e il san"ue ontinuava a s orrere# La prese tra le bra ia, la depose nella vas a da ba"no vuota, la ri opr% d'una stentata a qua fredda !e le fa eva battere i denti, ve la tenne ferma a forza, la tir8 fuori s"o iolante, !e tremava, tra le bra ia se la riport8 a letto e la sommerse sotto us ini, operte di lana, la ris aldava on il fU!n, le diede da in"ur"itare un lun"o t9 aldo orretto da o"na , intanto !e intorno, alle defla"razioni dell'atta o aereo, s'erano sostituiti le "rida e i pianti di quanti a orrevano in tumulto per le strade sui luo"!i dei nuovi disastri, inse"uiti e superati da"li stridii di amionette, sirene di ambulanze, sterzate di altri mezzi di so orso# C'era stato un rollo a ento metri# E"li se la strin"eva al petto,
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l'a arezzava, le mormorava parole, frasi, in tedes o, !e .arinella non onos eva, e .arinella "li ripeteva, sto bene, sto bene, e lo ba iava, ed e"li metteva on ansia la testa fra le sue os e a riesaminarla, a tastare, on polpastrelli soffi i, quelle labbra tumide affondate in una peluria "iovane, nemmeno a verifi are lo stato di una por ellana infranta dalla sua violenza# Disse persino, 3rosa, mia rosa5, rivol"endosi a quella bo a muta, sembrava si attendesse una risposta, e lei, dall'alto della testa sui us ini, "li ripeteva sto bene, sono feli e, sono tua, e tante altre parole di una banalit& emozionante, e in fine "li disse, 3e ora !iunque mi avr&, sia l'ameri ano !e tu di i, sia !iss& !i, dovr& a ontentarsi del tuo dopo5# (u l'inverno dell'amore, si erano persi l'uno nell'altra# +ppena si rassi ur8 !e ella si fosse rimessa dal trauma !e le aveva fatto subire, - !loss la possedette pla ido, da tranquillo o upante di una fortezza ormai solidamente espu"nata# Il suo emblema virile entr8 in lei da padrone, ed ella se ne innamor8 per ome la fru"ava, "iusto, dol issimo, impar8 a trattare on esso, a parlar"li, a prenderlo tra le mani sorre""endolo dalle pesanti sfere, lo am8 per se stesso, per quello !e era, lo desiderava apertamente, "lielo !iedeva priva di reti enze, e - !loss si prodi"ava on ritrovata naturale "iovinezza e "odeva ora di intre iare il suo orpo nudo alle forme a o"lienti di lei# +lle delizie dell'amore, ol passare dei mesi, si sostituirono i pe""iori supplizii dell'amore, e i pe""iori supplizii erano la pre ariet& della situazione, l'impossibilit& di illudersi, il sapere, senza on edersi la rime, !e si sarebbero las iati# - !loss la avvertiva "iorno dopo "iorno4 3I nostri orpi si stanno saldando a fuo o, quando dovremo separar i, brandelli di arne resteranno atta ati all'uno e all'altro5# E ripeteva frasi del "enere an !e per auterizzarsi, !e, se non lo fosse stato all'inizio, adesso e"li era innamorato e perdutamente di lei, e il tempo si a or iava, i tedes !i dovevano fu""ire# L'ultima volta !e si videro, - !loss era diventato un "iovane inesperto <omeo la notte prima della fu"a per .antova# +veva i minuti ontati, ol Comando !e doveva trasferirsi al Nord, e il resto# La spo"li8 "i& immerso in un rimpianto, apo per apo, si spo"li8 a sua volta e le si mise a anto, stette in silenzio, lo s"uardo rivolto al soffitto, la mano !e le passava sopra, sfiorando il luna parL di paure s ommesse brividi, !e era stato quel orpo appassionatamente torturato, per ridise"narselo nel uore# Poi si mosse, si dispose a oprirla, le divari 8 le os e, "lielo infil8 teneramente nel profondo e vi stette# Come due fan iulli, naturali, !e si sver"inano
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l'uno nell'altra, stettero dimenti !i, quel po' !e la onfusione della ritirata loro onsentiva, - !loss esal8 il suo seme, e tutto, e tanto, e a lun"o, dentro di lei, mentre, nell'o ra di quel fine settembre, si davano un desolato addio4 3Il <ei ! 9 finito, noi andiamo verso la morte, an ora qual !e mese, e avremo essato di vivere# C!e osa posso prometterti* 2na menzo"na* -e ti serve, te la re"alo on tutto il uore# + noi, la -toria non on ede illusioni# + me, tu, puoi fare un solo re"alo4 non dimenti armi, non farmi morire almeno nella tua memoria#5 E - !loss viveva, riviveva in lei, on epito mentre e"li si preparava alla morte, mentre si las iavano# Due mesi dopo l'addio, .arinella ne prese os ienza, e ombatteva ontro la madre !e voleva si liberasse dello s andaloso in"ombro# La baronessa sputava sul tedes o !e l'aveva in"annata, le aveva sedotto una fi"lia inesperta, Is emaI di eva, e di eva !e i tedes !i erano una razza !e aveva sempre detestata, !e finalmente "li ameri ani ne fa evano piazza pulita, e si preparava ad aprire i suoi salotti ai liberatori, ma niente intimit&, si era ripromessa4 sfruttarli e basta# - !loss non era mai esistito, per lei# Per .arinella esisteva, e ome: L'aveva messa in inta di proposito affidandole il so"no di perpetuarsi# E "liene fu "rata# Eu"enio vide .arinella ol suo stesso destino# Naturalmente n$ lui n$ 1errM onos evano i molti parti olari della vi enda, ne onos evano il risultato e i motivi di fede !e la ra"azza addu eva ad impedire !e il sa rile"io fosse ompiuto# La baronessa s'era sfo"ata on la Denza, 1errM presente, aveva messo in piazza i "rossi fatti, spudorata ome d'abitudine, le aveva poi tras inata .arinella in asa per !$ la Denza er asse di onvin erla a non mettere al mondo un fi"lio ille"ittimo e per di pi), d'un tedes o, 3puoi essere se"nata a dito5, aveva tentato di metterla in allarme la mamma di 1errM e .arinella di rimando, 3se porter& il mio nome, !i sapr& mai !i 9 il padre* Nas eranno sospetti, pette"olezzi* E!:###5, ma la baronessa non voleva saperne di un bastardo in fami"lia# <ifletteva, Eu"enio, su questo destino omune# Essere stati, tutti e due, for"iati da un amore diverso da quello !e si aspettavano, e pensava !e questo fosse a aduto per !$ non avevano avuta la possibilit& di essere per loro 7 !e forse, !iss&### 1utti e due erano stati amati da un altro e ontinuavano ad amare un altro !e non 'era pi)# Erano u"ualmente infeli i# -e il destino non aveva voluto !e essi s'in ontrassero, un
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medesimo destino li a omunava# Per i8, e"li doveva fare qual osa, e questo fare, si"nifi ava onos ere, affrontare .arinella, parlarle e piano piano in omin iava a oa"ularsi l'idea intorno a quello !e avrebbe voluto fare, !e "li sembrava "iusto di fare, !e "li si proponeva quale s opo da ra""iun"ere# Le idee erano an ora os% torbide, e le ra"ioni, ra"ioni sane e insane, "li si affastellavano in testa# -i a"itava nel letto, nervoso, appena "li si !iariva il motivo di quel voler fare, "li si onfondeva subito in tortuose elu ubrazioni# +vrebbe voluto mettere un fermo alla ma !inetta !e "li spremeva le menin"i, avrebbe voluto riposare almeno un po', non i rius iva# Gli man avano le mani di Lilandt# =uella palma !e "li a arezzava la s !iena, di notte, prima di addormentarsi, le dita di quella mano tra i apelli, !e li fa evano s orrere, !e i "iuo avano, la palma aperta da prendere e portarsela sotto la "uan ia, sul us ino, da ba iare nel mezzo, ome a lui pia eva di ba iarla# <itorn8 da 1errM e "li fe e questo dis orso4 disse !e voleva sposare .arinella, !e "li sembrava "iusto assumersi la vita di .arinella, prendersi le sue responsabilit&, ol dividere on lei l'a aduto, in quanto poteva attribuirsene la olpa per non averla saputa amare, non aver saputo omportarsi, se e"li fosse stato abile e pi) de iso nel manifestarsi, il destino di .arinella, on tutta probabilit&, sarebbe stato diverso, quel fi"lio sarebbe stato suo, e per i8, o""i, riteneva un dovere assumersene la paternit&, e questo, per !$ lei potesse ritornare tranquilla, senza problemi familiari, a vivere nello spettro del suo amore perduto, osa !e e"li omprendeva benissimo, e !e per tutto i8 non pretendeva niente, tanto meno amore da parte di lei, n$ si arro"ava il diritto di vivere insieme a lei, e non 'era altro s opo nas osto !e ella potesse sospettare# >oleva, on lo stupido atto uffi iale !e le offriva, donarle quella pa e di ui il uore di lei, martoriato, aveva biso"no, e dare una ri ompensa al proprio uore !e, seppure malamente, l'aveva amata# 1errM lo stava ad as oltare e "li sembrava di sentir parlare un pazzo# Non lo apiva# Gli disse !e le ra"ioni !e esponeva erano talmente artifi iose da meritare un'attenta ponderazione prima di metterne in atto i propositi# Eu"enio lo a us8 di se"uire dei sentimenti onvenzionali, di oppor"li delle obiezioni ovvie, arriv8 persino ad allar"are il problema, tirando in ballo la fine della "uerra !e demoliva "li esi"ui onfini tra i quali la personalit& umana si dibatteva e apriva una nuova era verso un mondo attento a pi) profonde libert& della os ienza#
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1utto questo, !e era frutto di una disperazione insanabile, se a 1errM appariva il pro"etto di un animo predisposto ad esaltarsi irra"ionevolmente, a .arinella apparve la proposta di uno squilibrato# >iveva nella la erazione dello strappo sub%to, non era disponibile a ini i a omodamenti, !e anzi le era di onforto ro"iolarsi nella sospesa "ioia in ui - !loss l'aveva las iata# Per !$, repli ava a 1errM, avrebbe dovuto le"arsi a uno s onos iuto* Le sembrava, dopotutto, !e avendola amata, ostui volesse approfittarsi della situazione sventurata in ui ella si trovava per impadronirsi di lei# 2na volta !e sar& mio marito, ome mi difender8* Possibile !e non i sia uno s opo in tutto questo* 6 uno squilibrato, allora: 3Non lo so, non me lo !iedere, per !$ lo vuole fare5, suppli ava 1errM, 3io so !e da anni ti vuole onos ere, da anni ti ama, ti se"uiva al li eo "iorno per "iorno, timido e or"o"lioso, non !a saputo a"ire# 6 un "iovane, ome me, ome te, 9 l'uni o ami o !e !o# Pu8 darsi !e sia un pazzo, pu8 darsi !e sia un santo, non lo so# 1i !a sempre amato, a modo suo, ma ti !a amato, e non vuole vederti infeli e, e o, 9 tutto# Ne resto s on ertato an !'io quanto te4 Eu"enio mi di e !e sono ovvio, onvenzionale, forse potrebbe aver ra"ione# 2n amore a lun"o idealizzato pu8 diventare astrazione, e i si pu8 innamorare di quell'amore, sai, non 9 un ra"azzo !e !a interessi prati i, io di o !e, alla fine, la sua 9 un'idea sublime d'amare# In ontralo, ti pre"o, !e ti osta, potrai sempre rifiutarlo###5 36 !e tutto questo mi sembra un "io o# Cattivo5, disse .arinella# E 1errM ontinuava a insistere4 3=uando lo vedrai ne resterai sorpresa# Non 9 un dis"raziato, forse tu supponi !e sia un infeli e, 9 un ra"azzo molto bello in tutti i sensi, !e potrebbe trovare una fa ile feli it&# Non 9 povero, an !e se non 9 ri o, intelli"entissimo, preparato### -ar& una "rande sorpresa per te5# Non i fu niente da fare, .arinella non volle onos ere Eu"enio e Eu"enio non si rasse"nava, quella donna era nel suo destino, in qual !e maniera, lo sentiva, doveva entrare definitivamente nella sua vita, e poi, non poteva perdere quel bambino, doveva impadronirsene, "ia !$ an ora prima di nas ere, aveva le sue stesse stimmate4 quel bambino non sarebbe stato mai fi"lio di suo padre, sarebbe stato an !'e"li fi"lio della passione della propria madre per l'uomo amato, e l'essere mezzo napoletano e mezzo tedes o, "li restituiva in qual !e modo il suo Lilandt# =uel bambino riproponeva le sofferenze della sua infanzia, e quelle sofferenze "li appartenevano, non potevano andare sperse, le voleva an ora rivivere in
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lui# E"li si sentiva o"ni "iorno pi) morbosamente attratto dalla misteriosa irruzione di questa nas ita nella sua vita, "liela aveva preparata di nas osto la sorte per una ra"ione os ura da distri are# -e avesse potuto ra ontarla a 1errM, la sua passione, l'avrebbe apito sino in fondo, ormai ne aveva il pudore, !e tali motivi erano bastantemente in onfessabili, e inoltre i se"reti della sua vita stavano diventando un nutrimento nas osto, una fonte sotterranea di "eloso dissetarsi, da rimanere tali, impossibili pi) da essere rivelati# Comunque non dava tre"ua a 1errM, l'uni o an ora in "rado di trovare una strada per "iun"ere all'anima di .arinella# E 1errM, !e non apiva la sua ostinazione e quel divorarsi dietro a un pro"etto assurdo per un ra"azzo della sua et&, la ui realizzazione avrebbe si"nifi ato il ta"liarsi la strada al futuro, alle "randi aspettative !e stanno davanti a o"ni "iovane, il povero 1errM, ebbe un'idea de isiva4 3=ui biso"na parlarne alla madre5# Dopo mille anni il viso di Eu"enio si s !iar% a un mezzo sorriso4 31errM, sei un "enio: 1i mander8 a studiare in +meri a:5# Infatti la baronessa a olse senza batter i"lio la proposta !e in maniera effi a e 1errM le formulava, e subito volle in ontrare Iil bravo "iovanottoI, os% si espresse# =uando vide Eu"enio, studente di belle speranze, di buona fami"lia, on qual !e osa di suo, !e si di !iarava disposto a ri onos ere di essere il padre della reatura !e la fi"lia portava in "rembo, ome a volersi illudere !e quello !e la fi"lia le aveva ombinato non fosse vero, si pla 84 3-e mia fi"lia non a etta la riparazione 9 la volta !e l'ammazzo5, disse e squadrando Eu"enio a""iunse, 3(ormerebbero una bella oppia5, a sottolineare il suo "radimento an !e dal punto di vista esteti o# Lo onsider8 inviato dalla Divina Provvidenza a s$"uito di una novena !e aveva fatta alla @eata >er"ine dell'+r o, ma si ome nella sua essenza di pe atri e non redeva alla Divina Provvidenza, si onvinse !e la fi"lia fosse un'esaltata, !e avesse avuto s%, un va"o, forse isolato ontatto on quel por o del olonnello, ma intanto !e se la intendeva ol ra"azzo, pi) bello "iovane e pia ente del tedes o, e !e il ra"azzo era il vero padre e lo sapeva, altrimenti per !$ si prestava* Nessuna delle ra"ioni addotte, era plausibile# Contraddi endosi nelle onvinzioni !e la andavano a quietando, la baronessa, senza peli sulla lin"ua, ordin8 alla fi"lia di sposare 3quest'imbe ille !e ti vuole to"liere dai "uai5# .arinella, esausta di ombattere on la madre, a ett8 d'in ontrarsi on Eu"enio# -i ura, al terzo mese, dell'inattuabilit& di porre riparo al suo stato, sorretta dal fanatismo !e il malin oni o messa""io di - !loss le aveva messo nel
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uore, ma dipendendo per s$ e per il suo futuro fi"lio e onomi amente dalla madre, lo a ett8 per on edersi una tre"ua, e poter riprendere, dopo aver finto di obbedirle, la sua strenua "uerra, abbastanza ottimista sul risultato finale# I salotti di asa d'+rzano erano affian ati, una porta di ve !io smalto avorio, raquel$, li metteva in omuni azione, li univa un pavimento di ma"nifi !e an !e se mal ridotte ri""iole nere e aran io, sul quale fondo, arabes !i bian !i si intri avano in un dise"no labirinti o# I divani e le poltrone erano ri operti da eterne !ousses !e venivano asportate nelle "randi o asioni, e quest'assenza di olori viva i, le pareti an !e se ma !iate dal tempo e dall'umidit& si tenevano sul "ri"io, dava al tutto, un tono di sommessa ele"anza, nella quale Eu"enio trov8 riposo al battito !e "li si era intensifi ato nel uore# ?ra non sapeva bene !e stesse fa endo l&, e per !$ lo fa esse, ma si ome o"ni osa "li era dettata dal pensiero di Lilandt, senza rius ire a spie"arselo on !iarezza fu pi) !e onvinto !e si trovasse l& per amor suo# +spettava nel entro di uno dei salotti on "li o !i fissi al pavimento !e lo ri ondu eva al ri ordo di lui, alla sua <e""ia, e an !e questo si"nifi ava un assenso del destino a quello !e stava per fare della sua vita# Dalle traverse, !e dal mare portano alla strada di -anta Lu ia, un sole basso, invernale, s !izzava i suoi ra""i ontro i bal oni# +ll'interno, le tende di filet ri amato, li infran"evano in !iazze !e svaporavano per la stanza, e, olle"ati dalla porta di omuni azione las iata aperta, i due salotti, sembravano palpitare della lu e di un impressionista fran ese# Per !$ .arinella tardava a ri everlo* +veva paura di in ontrarlo, i aveva ripensato, !e su edeva* Eu"enio aveva messo ome ondizione !e si vedessero, si parlassero, da soli, e forse ella era s ossa dall'emozione di non sapere in !e modo a o"liere questo s onos iuto e le sue fantasiose proposte# Le !iazze del salotto nello sfondo, !e parevano fissate per sempre su una tela dipinta, a un tratto si mossero, e furono trasportate in avanti dall'abito !iaro nel quale .arinella si avvi inava# ? Dio, dov'era finita la ra"azza a aldata della "innasti a, quei apelli sul viso trattenuti dai denti* +veva perduta l'a""ressivit& da animale in salute !e traspirava pur dalla s ostante ompostezza d'una volta# 2na fi"ura esile 7 ome s'era sma"rita 7 un volto ema iato, due anali lividi sotto "li o !i, quella bellezza, !e "li aveva messo addosso la vo"lia di seviziarla, si era trasformata
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nell'imma"ine di una pi ola danzatri e, alla De"as 7 se ondo quei lampi inopportuni !e "li attraversavano il pensiero 7 stan a di aver danzato Les /*lp"i'es di C!opin, ompositore !e "li appariva sempre os% fa ile mal"rado i rimproveri di Lilandt: I apelli, tirati e annodati indietro senza troppa ura, nas ondevano il loro biondo# .arinella sost8 sulla porta tra i due salotti, a "uardarlo# Eu"enio non si mosse dalle ri""iole sulle quali era rimasto fermo, an ora una volta impa iato# -ul viso di lei, Eu"enio non vedeva trasparire n$ uriosit&, n$ a rimonia, n$ qualsiasi altro sentimento, non le""eva niente# La ra"azza era rimasta sempli emente abba inata da que"li o !i, non rius iva a superare lo stupore di quella tonalit& d'azzurro, ontinuava a fissare una fa ia diventata tutt'o !i !e, an !e a lei, parve non "uardassero davanti a loro ma restavano fissi in un passato perduto, e quel po' di fa ia superstite, la vide attraversata da misteriosi sol !i, tra e di una sofferenza !e si espandeva on lu e interiore su lineamenti di mar ata sensualit&# =uesta fu l'impressione !e .arinella ebbe di Eu"enio, ma, tutti e due non si rendevano onto dello stato in ui s'erano ridotti# -enza saper niente di lui, .arinella prov8 per quell'assurdo pretendente una "ran ompassione !e la smosse da quella sorta di impietrimento# E os%, per un imprevedibile edere, provo ato da un afflusso emotivo, ella "li and8 in ontro, e appena "li fu vi ina "li si afflos i8 addosso, in pianto# In redibile, la strin"eva tra le bra ia, vinta, arresa, e non "liene importava pi) nulla# 3Non aver paura, non ti amo, per questo sono qua5, la onsol8 Eu"enio, a arezzandole la s !iena on una onfidenza !e un attimo prima non avrebbe sospettato di poter esibire, 3potrai ontinuare ad amarlo, potrai restare fedele al tuo amore# 1i sposo per questa ra"ione, per aiutarti a essere sempre sua, per impedirti di tradirlo tutta la lun"!ezza del tempo !e il tuo desiderio vorr&###5, le parole "li us ivano di bo a spontanee, non se l'era preparate# E"li parlava per se stesso, e nessuna di !iarazione, !e a un estraneo sarebbe parsa frutto di pura follia, poteva adere on suono pi) dol e nell'ore !io di .arinella# 3Non dobbiamo tentare di amar i, sarebbe inutile, per !$ non pu8 pi) essere# Il mio uore 9 bru iato e ome il tuo, tiene ara la sua enere# Non posso dirti altro, non mi !iedere altro# <estiamo ene o"nuno oi se"reti dei nostri amori# 2na volta !o tentato il destino, non lo ri orderai neppure, ti !o rivolto la parola, tu eri in attesa alla urva di Posillipo, dopo la s uola# .i "uardasti, non on disprezzo, assente, muta# >enne la N+ venti inque venti inque due, e
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ti port8 via#5 .arinella a us8 il olpo per quella fatalit&, sollev8 una mano, "liela pass8 sulla fa ia, Eu"enio non poteva sapere quanto avevano sfiorato una svolta diversa dell'esistenza# 3Co reduto di amarti5, ontinu8, 3non era vero, era un'invenzione, perdonami# Non onos evo !e osa volesse dire innamorarsi# +desso, noi due i sposiamo, per !$ i rifiutiamo di dimenti are, ome forse i nostri !anno fatto o sono stati ostretti a fare da una sorte diversa#5 In questa s ena della vita tutta per loro, ella si sent% protetta, non pi) sola ol suo fardello, parte ipe d'una ompli it& !e era un sollievo# Eu"enio l'a ompa"n8 al divano, vi si sedettero, mesti, l'uno a anto all'altra# La loro sma"liante bellezza in onsapevole era mutata, forse maturata, erto perduta# -i "uardarono on un mezzo sorriso e i loro o !i non potettero !e ontemplare il vuoto immenso in ui si rispe !iavano# L'imma"ine di quei due, assorti, sui quali le !iazze del filet ri amato si allun"avano ol alare del sole, definiva il quadro4 interno on fi"ure# .arinella pensava !e quel ra"azzo era de"no di rispetto# (u attratta an ora da que"li o !i, stava per parlar"li, not8 tra i "uasti della sofferenza su quel viso, un pi olo se"no pi) profondo, sullo zi"omo, le parole le si ambiarono in bo a4 3C!e os'9*5, !iese# 32n avvertimento5, le fu risposto# Dopo un lun"o silenzio, in fine .arinella disse4 3-e tu lo vuoi, i penser8#5 -i sposarono po !i mesi dopo, e avanti la nas ita del bambino# Le due fami"lie, quale in buona fede (Eu"enio aveva detto a"li zii !e intendeva subito sposare una ra"azza !e aveva messo nei "uai), quale in pessima, si di !iararono soddisfatte, si dissero, 3i ra"azzi vo"liono riparare e questo 9 un bene5# +lla u"inetta, la pi) entusiasta all'annun io dell'improvviso matrimonio sentendo il uore aprirsi alla speranza di poter rin ontrare Lilandt, dovette spie"are, e lo dovette a tutti i suoi, !e la ra"azza !e sposava non era la sorella di Lilandt, era un'altra !e aveva ompromesso, e per i8 aveva rotto on quella fami"lia# E i parenti !e avevano assistito, !i pi) !i meno direttamente, alle tante por ate on ui aveva riempito la sua sta"ione in ampa"na, "li redettero# (u un matrimonio frettoloso, un matrimonio di "uerra, !e la "uerra ontinuava an !e se Napoli era fuori della "uerra "uerre""iata e si erano spente le fantasma"ori !e luminarie dei bombardamenti, lo zio ontento e
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la zia soddisfatta per !$ l'esuberanza del nipote aveva trovato il suo letto# >edevano Eu"enio aver messo la testa a posto, sistemato, an !e se alquanto perplessi dal fatto !e Eu"enio e la mo"lie se ne ritornassero alle rispettive fami"lie in attesa di pro urarsi un allo""io per vivere insieme, dissero, appena lo stato delle ose lo permettesse# E poi Eu"enio doveva prepararsi a"li esami di maturit&# Eu"enio riprese il tran tran di studente, andava spesso a trovare .arinella, ma li teneva uniti pi) il silenzio !e la parola# +veva le"ato a s$, e per sempre alla sua vita, so"ni, finzioni, realt&, della prima "iovinezza, e sperava di non liberarsene mai# -i !iedeva adesso se fosse solo frutto d'amore tutto quanto aveva fatto, si domandava quanta perfidia i fosse dentro, la sua os ienza "lielo di eva# Perfidia innanzi tutto ontro se stesso per soddisfare quell'inesauribile biso"no !e lo a ompa"nava di punirsi, punirsi d'aver amato, di amare e voler ontinuare ad amare Lilandt e solo il suo Lilandt4 !iudersi nel sa o a pelo dell'amor'punizione ome uni a possibilit& di sopravvivenza, perfidia nel voler punire .arinella !e, nel timido bel ra"azzo !e le rivol"eva la parola alla urva di Posillipo, non aveva saputo ri onos ere l'amore, punirla per aver opposto un rifiuto, os% "li pareva adesso nella mente offus ata, al dono della sua ver"init& dedi ata a lei per prima# E le"arsela, non ol uore e oi sensi, ma on la tortura della ra"ione, tramite un vin olo !e e"li non avrebbe a onsentito mai a s io"liere, non era un'ardita punizione* Per ostrin"erla a mantenersi fedele, os% ome e"li si ostrin"eva, all'amore !e avevano s elto liberamente o"nuno per mar are la propria vita4 biso"na essere all'altezza del tormento !e si attin"e, pensava Eu"enio, non lo si pu8 disperdere# Ed era altrettanto perfido, l'averla impri"ionata per impadronirsi del suo bambino, bastardo ome e"li riteneva di essere, mezzo tedes o mezzo napoletano om'era Lilandt, !e "li serviva per prolun"are nella sua, la vita di Lilandt# + di iannove anni, alla fine della "uerra, quando la -toria avrebbe in omin iato a ambiare in ottusa retori a il fausto e infausto amarsi e il ontinuo e morire e ridere e aver ora""io di que"li anni, Eu"enio aveva una mo"lie "iovane, bella, !e non avrebbe mai to ata, un fi"lio non suo, al quale aveva affidato il suo nome, alle spalle un amore irripetibile dai ui sensi non si sarebbe mai sta ato, dal ui ri ordo non avrebbe mai sle"ato i la i# -i sentiva forte# Pens8 !e finalmente poteva in omin iare a vivere# Doveva solo assi urarsi !e Lilandt fosse vivo, solo questo, !e in tal
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aso lo avrebbe rin ontrato# Ne era erto# E ome "li pia eva rin ontrarlo, non importa quando, ome "li sarebbe pia iuto vederlo inve !iare sotto i suoi o !i, avrebbe ontinuato ad amarlo lo stesso, an !e da ve !i, ve !i tutti e due, e "li sarebbe pia iuto sopra o"ni osa, vederlo morire tra le sue bra ia, per a ompa"nare on ba i la sua morte, una morte tutta per s$, privata, per seppellirselo nella terra di uno dei suoi "iardini, dove aveva sepolta tanta parte della sua vita, e metter i sopra un sasso on s ritto di suo pu"no, Ialla bellezzaI# (INE
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