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Vif traite' d'exposition J.L. Nancy Brillante/Luminoso trattato sullexposizione. "Esposto" non e' un predicato c e si possa a!!iun!

!ere o meno all'essere. "Essere" non e' c e esposto" "essere" #uol dire "essere esposto". E' in $uesto senso c e "l'essere" non e' un sostanti#o poic % $uesto supporre&&e la propria posizione come anteriore e so'!!iacente a tutte le altre determinazioni" un antecedente assoluto di se' c e lo fondere&&e o c e piuttosto identific ere&&e il suo "essere" (la sua natura" la sua sostanza" la sua realta') alla propria fondazione" sempre !ia' data a se' stessa e per se' stessa. *uesto "essere"'la' lo si e' c iamato "essere supremo". La posizione dell'essere supremo non e' altro c e la posizione dell'essere in $uanto sostanza" fondo" supposizione assoluta. +e l'"essere" non e' sostanziale" e' perc e' la sua pre'supposizione si mostra essa stessa come infinita, e' sempre piu' antica di tutte le posizioni. -a cos. l'"essere" non e' mai posto e se e' sup' posto allora e' anteriore ed esteriore ad o!ni posizione. /##ero" e!li e' nella posizione il "posare" in $uanto per definizione non puo' essere posto. 0er $uesto l'essere non e' un sostanti#o e nemmeno sostanza" ma #er&o. -a di $uesto #er&o non ne mantiene c e la funzione di attri&uzione o di predicazione, "essere" mette in rapporto un predicato a un so!!etto" come in "la terra e' rotonda"" ma $uesto rapporto e' estrinseco" senza necessita' (la terra potre&&e essere un cu&o)" oppure tautolo!ico ( la terra non puo' essere c e rotonda). La copula del #er&o "essere" non dice niente di cio' c e l'attri&uzione impe!na. Essa e' "pri#a di spirito"" dice 1e!el. 2llora si de#e intendere il #er&o "essere" non come un predicati#o ma come un transiti#o" cioe' a dire" come operati#o ed efficiente, "la terra e' rotonda" #orra' dire c e la terra effettua la sua rotondita'" c e impe!na la sua natura di terra nella sfericita' e in una $ualc e misura la prende in carico nella sua interezza. "Essere" allora si!nifica fare" farsi" prodursi" mettersi al mondo. *uesta transiti#ita' consiste allora nella semplice frase "il est" (e'), non "il"(e!li)" $ualcosa o $ualcuno" c e possa #edersi predicato dell'essere (poic e' $uesto predicato non a!!iun!e niente a "il" (e!li)" ma "il"(e!li) si fa" si porta all'"essere"" e!li si "e'"" piuttosto c e e!li non "e'". Ecco perc e' "l'essere" non e'. Ecco perc e'" altrettanto" $uesto si !ioca sempre al di la' dell'essere. / al di $ua. 2l di la' o al di $ua" e3 lo stesso" della posizione. 4io' c e e'" e' posto (dato" presente). /ra la posizione di cio' c e e' posto non e' altro c e la sua propria infinita supposizione, per esempio" io sono !ia' sempre stato $uello c e sono (cio' c e puo' dirsi a!!iun!endo c e non cesso di di#enire cio' c e sono) oppure si de#e rinunciare a $uesta presupposizione infinita e comprenderla come ex'posizione. La presupposizione infinita riconduce all'essere supremo, non solamente ad un essere supremo situato al principio di tutti !li esseri" ma piu' radicalmente al carattere supremo dell'essere in se' e dun$ue di tutto l'essere. 5utto cio' c e e'" e' supremo. -a restera' ancora da pensare $uesto "supremo", in $uanto si porta al limite della presupposizione" esi!e c e l'essere sia prima d'essere. "Essere" si precede e" dun$ue" si eccede. 5ale e' l'esposizione, non c'e' un insieme di cose poste senza c e #i sia la loro posizione nel senso della loro #enuta" del loro #enire fuori da niente poic e' anteriormente a $ualc e cosa non puo' esserci niente. 2 E' sufficiente ri#edere la scena c e ci e' familiare, $ualcuno #iene" $ualcuno arri#a" $ualcuno e' la'. Nessuna scomposizione della serie di cause e de!li stati anteriori di $uesta presenza" puo' a&olire la differenza assoluta tra "arri#a" ed "e' l6". Nel "e' la'" non fi!ura alcuna presupposizione. La #enuta c e l' a preceduta pote#a essere sospesa" s#entata" impedita. "E' la'" non e' una proposizione calma

e constatati#a7 e' una frase #i&rante" tesa" animata dalla #enuta di $uesto "essere la'"" c e non e' sostanza ma atto. *uesto atto e' l'ex'posizione, si pone fuori dal nulla della sua assenza. Nasce" appare" arri#a $uesta #olta non nel senso del processo di un percorso" ma nel senso di uno s!or!are della presenza nella $uale si a sempre di piu' e altre cose rispetto alla conclusione" al risultato di un processo. +empre piu' di un essere'presente. E!li e' #enuto. Ella e' #enuta. E!li" ella a fatto il #ia!!io" e' partita da $ualc e parte per arri#are $ui. -a "$ui" non e' uno spazio dato nel $uale si trattere&&e di constatare semplicemente c e e!li/ella e' "la'". 0oic e' $uesto essere "la'" stra#ol!e il "$ui". 8i $uale e!li/ella e' il la'" la' e' un altro la'" $ui un altro $ui" e e!li/ella un altro e!li/ella altro#e c e $ui. La cosa non e' posta se non nel senso c e e' posta nel modo piu' atti#o e $uindi esposta. E' semplice" come dire, il #aso posto su $uesta mensola non #i e' stato posto solamente un !iorno" ma si mantiene in $uesta posizione (in $uesto luo!o/posto" secondo $uesto an!olo" etc.)" l'atto insomma sempre reatti#o di $uesto "essere stato posto". 4ioe' a dire" messo in #ista" mostrato" presentato" esposto. Non dun$ue il suo "essere stato", il suo essere in creazione continua. E' cos. semplice" s.. Non c'e' "essere" c e non sia esposto" o me!lio, essere esposto. La transiti#ita' d'essere esposto di tutto cio' c e e'" di tutti !li essenti. Niente c e non sia esposto" ma "esposto"" &iso!na ridirlo" non e' un predicato. Niente c e non si espon!a" ma "esporsi" non e' un'azione seconda" c e #erre&&e dopo "essere posto". Non c'e' posizione c e nell'esposizione. Niente c e non si espon!a" a partire dalla pietra dura" !ranulosa" !rezza o la#orata e sino al fiore disc iuso" s&occiato" all'occ io c e si apre" ai capelli c e si drizzano" alle parole c e si cercano. Non &iso!na imma!inarsi $ualc e ritiro intimo do#e l'esposizione cessere&&e" poic e' il foro interno" come lo dice il suo stesso nome di forum" e' ancora uno spazio pu&&lico in cui io non compaio da#anti a me stesso senza essere un altro" anzi molti altri c e mi esaminano e mi interpellano. Non c'e' un'interiorita' a partire dalla $uale l'esposizione si ro#escere&&e #erso l'esteriorita'. L'interiore" l'intimo stesso sono ri#olti #erso un fuori c e risponde a cio' c e si dice essere "il mondo esteriore", l'a&isso do#e muore la musica" in cui si !eme per il !odimento" do#e si a il presentimento dell'infinito. *uesto perc e' il #iso dell'altro" $uesto #iso in#isi&ile c e mi !uarda sottraendosi alla presa" e' innanzitutto il mio, il mio #iso non cessa di precedermi" di ritornarmi" e di sottrarmi la possi&ilita' della mia identificazione. 2llo stesso modo" l'e#ento attra#erso il $uale io #en!o piu' propriamente alla presenza una #oce" un &acio" una scrittura" un !iuramento e' anc e cio' c e o!ni #olta mi sfu!!e e mi disappropria o mi indirizza all'altro. 3 Niente di piu3 proprio ad un essente" $uale c e sia" della sua esposizione" esattamente come niente e3 piu3 proprio ad un $uadro di essere esposto" ad una musica di essere ese!uita" ad un poema di essere declamato" ad un corpo di essere esi&ito" ad un affetto di essere espresso. Niente di piu3 proprio ad un essente" $uale c e sia" di offrirsi come tale" nella sua distinzione" nella sua separazione senza la $uale non si distin!uere&&e dal resto e niente si distacc ere&&e da un ma!ma di cui non si puo3 nemmeno pensare c e possa distin!uersi da c icc essia. Niente dun$ue di piu3 proprio c e affrontare tutti !li altri non fronte!!iando mai se3 stesso e in tutti i sensi" di#enendo superficie" apparenza" aspetto" s!uardo" crosta" &accello" cotenna" cuoio" scorza" a&&ronzatura" epidermide" &uccia" pellicola" pelle" ex'peau'sizione" senza mai di#entare in#olucro" im&alla!!io" !uaina" puntale, ma sempre passa!!io" partizione" fi!ura aperta sul proprio fondo" fondo dispie!ato in custodia" in &aco" in ri#estimentto" in fronzoli" sempre per lo s#iluppo della posizione in peau'sizione" in dis'peau'sizione di colore a 9 colore di cui si ri#este per denudarsi e darsi a #edere9 o di mem&rane sensi&ili" di c icco" di #ernice" di lucentezza" di smalto

o di striature, di pori" di peli" di texture" di tessiture" di onde" di ru! e" di pie! e" di arricciature" di tocc i" di sfioramenti" di lusin! e" di attriti" di palpe!!iamenti" di &aci" di a&&racci" di attorci!liamenti" di carezze" di urti" di frizioni" di percussioni. 2 fior di pelle sempre monta e &rilla lincarnato della tenerezza profonda" della #er!o!na" dei furori" a fior di pelle si distende il pallore smorto dellan!oscia. 4 -a il fuori al $uale si e3 esposti non e3 un fuori del mondo e nemmeno un fuori di se3, e3 la rete" lintreccio" il !ar&u!lio" la texture e la mescolanza di tutte le esposizioni. Lesposizione espone a tutte le esposizioni. Noi spesso dimentic iamo c e $uesto e3 $uello c e incontriamo $uando ci incontriamo. Noi non incontriamo !li altri" noi incontriamo i loro incontri. 0er e#itare lincontro non &iso!na solamente allontanarsi o dissimularsi, o#un$ue un altro immediatamente ci !uarda" dappertutto $ualc e altra cosa ci si fa incontro. E3 necessario" dun$ue" per e#itare laltro impedir!li di farsi innanzi, $uesto e3 possi&ile solo ne!ando la sua esposizione" di conse!uenza impedendo!li di essere. Lesposizione e3 esposta alla sua deposizione. 2ltrimenti non sare&&e esposta. 5utto e3 cos. esposto alla dominazione" alla repulsione" alla ro#ina dellesposto attra#erso un esponente c e si impone. 5ra lesporsi e limporsi il confine e3 fra!ile" insta&ile" e#anescente. +e non potessimo distru!!ere" ferire" escludere non potremmo piu3 a##icinarci e toccarci" essere a##icinati e toccati. Non potremmo essere. Essere non si esporre&&e e non si potre&&e. /ra" e!li e3. La sua possi&ilita3 e3 indiscuti&ile. 5utto e3 !ia3 esposto a tutto e tutti/e a tutti/e. -a se una totalita3 dimposizione c iusa e implosi#a si affermasse compiutamente" in contrapposizione" lesposizione a sua #olta si esporre&&e lei stessa" e da tutte le parti" e allinfinito" esprimendosi ed eccitandosi.

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