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Camera della Badessa-Correggio.

Fra il1518 e il

Piet-Rosso Fiorentino

#ltima !ena-Tintoretto
L'2ltima Cena . l'o era alla #!ale ,intoretto aveva finito di lavorare ro rio nel 15C-, anno della s!a morte. La grande tela, !r ri rendendo !n tema com!ne alla itt!ra del tem o, resenta alc!ne im ortanti innova"ioni. )n rimo l!ogo l'am&ienta"ione, all'interno di !na s ecie di osteria o olare, e oi la com osi"ione, con la mensa dis osta trasversalmente, scorciata dalla ros ettiva, e non arallela al iano del di into come avveniva nell'2ltima Cena del 'a 3inci. +' com!n#!e la l!ce c%e diventa la rotagonista assol!ta e rinci ale. +ssa roviene, er la maggior arte , da !na lam ada a olio a esa al soffitto. ) &agliori delle d!e fiamme ercorrono irregolarmente t!tto l'am&iente. 3i . in #!esta ra resenta"ione !n realismo sincero e rofondo, fatto di atmosfere e di odori c%e ciasc!no oteva ritrovare in !na taverna vene"iana del tem o. *a a #!esta l!ce si sovra one #!ella emanata dagli A ostoli. )ntorno a (es/, oi, il c%iarore si fa i/ intenso. 6on si tratta di !na sem lice a!reola, ma di !n fonte l!minosa vera e ro ria a!tonoma e fortissima c%e conferisce al ersonaggio !n rilievo di sic!ra sovrannat!ralit$. 9gn!na di #!este l!ci entra in ra orto con le altre al fine di ritagliare i ersonaggi dall'om&ra o, viceversa, di s rofondarli.

1520 Antonio Allegri, detto Correggio, affresca il soffitto della La Piet$, di (iovanni Battista di 7aco o detto <osso Fiorentino, si trova nella ca ella del castello di +co!en, Camera della Badessa, nel Convento di San Paolo. L'o era eseg!ita attorno al 1515815-0. )l formato rettangolare del consiste nel di ingere s!lla volta della sala !n finto ergolato di into . com letamente sat!rato da cin#!e fig!re. (es/ . di legno rico erto da !na fitta vegeta"ione, nela #!ale si a oggiato s! grandi c!scini rossi con i sim&oli araldici dei a rono sedici ov$ti da c!i si affacciano, s!llo sfondo l!minoso *ontmorenc=. )l s!o l!ngo cor o esang!e . iegato, #!asi del cielo, vari !tti intenti ai loro gioc%i. Alla &ase di ciasc!no c%e la tela non otesse contenerlo. )l &!sto sollevato . s icc%io, entro delle l!nette concave, delle fig!re allegoric%e sosten!to da San (iovanni, inginocc%iato a destra> )l &raccio tratte dalla mitologia classica, di inte in monocromia. S!lla grande ca a del camino Correggio ra resenta 'iana s!l s!o destro . a&&andonato s!lle ginocc%ia della *adre, co erte da !n manto violaceo> le gam&e, iegate sia all'attacco con il carro, evidente omaggio alla ro rio committente, (iovanna Piacen"a. )l di into ra resenta la dea vestita di !na sem lice &acino sia all'alte""a delle ginocc%ia, sono ten!te sollevate t!nica &ianca, mentre cond!ce fra le n!vole del cielo il ro rio dalla *addalena, accoccolata a sinistra. La 3ergine rovescia il &!sto indietro, sosten!ta da !na ia donna, e allarga le sont!oso carro, tirato da d!e cerve. La strana ost!ra &raccia in !n gesto di dis era"ione e di a&&raccio. 9gni sottolinea la singolarit$ della visione, come se la dea ci ersonaggio sem&ra adattarsi con fatica all'ang!stia del a arisse all'im rovviso, fra le ne&&ie di !n sogno. *itologia e formato del s! orto ed . erci? significativa la ost!ra del classicit$ non sono er il Correggio c%e sem lici retesti er &iondo e ricciol!to San (iovanni. La l!ce col isce con oter collocare fig!re in li&ert$, all'interno di s a"i ill!sori di cr!de""a i cor i, la #!ale im ietosamente fa risaltare il n!do grande s!ggestione ros ettica e cromatica. di (es/, dalla &ar&a rossastra, e orta alla ri&alta la sc%iena ossente di San (iovanni e #!ella delicata di *addalena. )l Cupola di San Giovanni Evangelista-Correggio rosso, nei toni dell'arancio, e il verde si confondono e 'o o il s!ccesso raggi!nto dal Correggio nella Camera della sovra ongono, in arditi accostamenti mai s erimentati Badessa, gli viene commissionata anc%e la decora"ione della rima. c! ola della C%iesa di San (iovanni +vangelista. ,ra il 1520 e il 152- egli vi affresca La visione di San (iovanni +vangelista. Palazzo Te-Giulio Romano 'ate le condi"ioni di scarsa ill!mina"ione e la articolare )l Pala""o ,e di (i!lio <omano risale agli anni 15258151-. deforma"ione c%e la visione ros ettica ric%iedeva, l'artista . Costr!ita s! !n'isola c%iamata ,e@eto Ada c!i il nome ,eB nella costretto a eseg!ire i/ di !n &o""etto rima di ottenere #!ello "ona meridionale di *antova, il ala""o e&&e rinci almente gi!sto. Al &ordo inferiore della c! ola sono dis osti gli la f!n"ione di l!ogo di deli"ie e di svago. L'edificio %a forma A ostoli. 'ietro di essi le n!vole vanno grad!almente #!adrata e si com one di !n solo iano sovrastato da !n rarefacendosi fino a dissolversi al centro in !no s#!arcio di me""anino. +sso si articola attorno a !n cortile interno come l!ce sfolgorante coronato da !na moltit!dine di c%er!&ini in !na dom!s romana, al c!i modello l'arc%itetto si riferisce. festanti. S! #!esto sfondo si staglia la fig!ra del Cristo A +st troviamo !n grande giardino, delimitato s! !n lato dalle dell'A ocalisse, la c!i resen"a . erce ita solo da San stalle, si concl!de con !n'esedra ad arcate a erta s!lla (iovanni +vangelista, il #!ale emerge a me""o &!sto in !na nat!ra circostante. 6on vi . !na singola facciata !g!ale ros ettiva molto ardita, con le mani a erte verso il cielo e lo all'altra. ,!ttavia #!ella 6ord e #!ella 9vest sono sg!ardo ra ito dalla visione. )l sa iente !so dei colori e la determinate assem&lando gr! i mod!lari delimitati da diversit$ dei c%iarosc!ri contri&!iscono ad accrescere il senso araste, ora acco iate, ora im iegate singolarmente, ora di ariosa rofondit$ dell'affresco. Lo s a"io ros ettico c%e ne c%e stringono delle nicc%ie, ora delle finestre o delle grandi deriva . assol!tamente slegato da #!ello arc%itettonico della arcate. L'edificio . coronato da !na tra&ea"ione dorica con !n c! ola. L'efetto lim!noso della fig!ra di Cristo crea l'ill!sione fregio a meto e e triglifi. La facciata settentrionale, rivolta c%e la costr!"ione sia molto i/ alta ris etto all'alte""a verso la citt$, %a !n ortale a tre a ert!re affiancate da effettiva. lesene doric%e giganti c%e, com rendendo sia il iano terreno sia il me""anino, vogliono sottolineare c%e (i!lio voleva dare Assunzione di Maria-Correggio l'idea di !n !nico iano. Le lesene definiscono anc%e le Con l'Ass!n"ione di *aria, ra resentata nel '!omo di Padova cam ate con finestre le c!i &!gnes! eriori invadono la tra il 1520 e il 1510, Correggio raggi!nge il vertice i/ altro cornice ori""ontale a grec%e. La facciata occidentale %a !n della ro ria arte. 2tili""ando l'idea della corona di n!&i, gi$ !nico accesso c%e immette in !n vesti&olo diviso in tre s a"i s erimentata nella 3isione di San (iovanni +vangelista, il da colonne r!stic%e, mentre #!ella orientale si a re s!l ittore d$ vita a !no s a"io ros ettico di incredi&ile giardino. +' #!esta la facciata i/ mon!mentale e ariosa rofondit$, collocando !na serie concentrica di !lteriori strati dell'intero com lesso. L'estrosit$, l'inven"ione e la licen"a di n!&i, a&itate da !na moltit!dine sterminata di santi, &eati, dalla regola sono mostrate so ratt!tto nelle #!attro facciate angeli e c%er!&ini in atto di m!oversi concitamente verso la del Cortile d'9nore. sommit$ della c! ola stessa. ) ersonaggi sem&rano roteare nel cielo immaginario ideato dal Correggio e anc%e la 3ergine l mira!olo dello s!"iavo-Tintoretto arteci a, con gli occ%i e le &raccia levati in alto, al )l di into con il #!ale ,intoretto si imone er la rima volta so rannat!rale volo c%e la orter$ al centro del dorato vortice all'atten"ione dei s!oi contem oranei . )l miracolo dello di l!ce. L'o era, animata da !n senso di movimento fino ad Sc%iavo Anoto anc%e come )l miracolo di San *arcoB, oggi allora sconosci!to, . ormai al di f!ori di #!alsiasi is ira"ione conservato nella (allerie dell'Accademia di 3ene"ia. )l classica e ro rio er #!esto f! accolta con fredde""a dai s!oi soggetto si rif$ al miracolo di San *arco c%e interviene contem oranei, arrivando addiritt!ra a definirla !n 4g!a""etto rendendo inv!lnera&ile !no sc%iavo il c!i adrone agano, di rane5. do o averlo sor reso a venerare la reli#!ie del Santo, aveva comandato di !ccidere. La scena, ricca di l!ci e di Deposizione-Pontormo movimento, si svolge sotto !na sorta di ergola, tra !n 6ella 'e osi"ione, di inta da 7aco o Car/cci detto Pontormo edificio colonnato e delle rovine, con s!llo sfondo !na ia""a attorno al 152081528, sit!ata nella c%iesa fiorentina di Santa s!lla #!ale, dietro a !n ortale di g!sto manierista, si F.licit$, . riass!nto nel migliore dei modi ogni tema affaccia !n rigoglioso giardino. La costr!"ione ros ettica ci manierista. La scena %a !n'am&ienta"ione assol!tamente indiri""a lo sg!ardo verso il centro, come se stessimo innat!rale e i ersonaggi sono dis osti secondo !na tragica osservando la scena da !na osi"ione rivilegiata, com osi"ione teatrale. 9gni cor o . esageratamente esile, sim&olicamente a met$ tra la terra e il cielo. ,re sono i snodato, all!ngato e le teste sono rim icciolite, accrescendo ersonaggi rinci ali. A terra ci . lo sc%iavo, ra resentato di cos: l'im ressione di slancio. L'e#!ili&rio com ositivo . dato da traverso, fra gli str!menti di tort!ra s e""ati er volere !na n!vola in alto a sinistra, osi"ionato simmetricamente con divino. )n cielo a are San *arco, orientato in senso il ersonaggio di destra vestito di verde. L'e#!ili&rio statico, o osto, in ardita ros ettiva dal &asso e in osi"ione ancora invece, . dato da !n va oroso dra o verde s! c!i, contro ogni arretrata, visi&ile d!n#!e solo a c%i osserva il di into. A logica, il giovane in rimo iano sem&ra oggiare le ginocc%ia. destra come al vertice di !n immaginario triangolo, siede, ,!tti elementi c%e non %anno ness!na concrete""a materiale. colto in !n atteggiamento di nat!rale st! ore, !n vecc%io al ) gesti sos esi si concentrano verso il groviglio di mani #!ale !no dei carnefici mostra !no degli str!menti s e""ati intrecciate, vero centro della com osi"ione. (li sg!ardi ieni di La folla c%e assiste al rodigio . ercorsa da !n moto st! ore di alc!ni ersonaggi sono rivolti verso l'esterno del violento. )l colore colla&ora con il disegno er dare for"a e di into. Le vesti, raticamente sen"a consisten"a, sono come credi&ilit$ all'insieme. La vera rotagonista del di into, incollate ai cor i, in !na trad!"ione immediata del disegno di com!n#!e, . la l!ce. 3ivace, nat!rale, c! a, divinamente n!do in immagine di inta. )nfine i colori, la grande novit$ del innat!rale, come #!ella emessa da San *arco in volo c%e si di into, sono !tili""ati nei toni i/ c%iari del rosa, del giallo, del riflette s!l cor o dello svent!rato servo. celeste e del verde e le om&re a aiono er lo i/ inesistenti. ;!ello c%e er 3asari era stravagan"a . oggi il fascino maggiore del di into, l'indice della ca acit$ evocatrice e della sa ien"a nell'!so del colore dell'irre#!ieto Pontormo e del s!o s irito com lesso e tormentato.

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