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ITALIANI NELLA
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ANZI OGNI
om MIS OEEIl volo della Sfinge
La storia moderna, perfino contemporanea, pud essere scritta e narrata dai reperti
archeologici. Lo suggeriscono le riflessioni di Daniele Manacorda (vedi alle pagine 94-97)
quando si interroga sull'uso (e sul «diritto d’uso») identitario di un monumento simbolo per
eccellenza,i Marmi del Partenone. Ma lo dimostra anche il crescente numero di «casi internazionalin
intorno a singoli reperti piti 0 meno importanti, al centro di trattative diplomatiche che, molto
spesso, hanno un sapore pitt politico che culturale. Ultimo, in ordine di te
Hartusa, conservata al Pergamonmuseum di Berlino: la seultura, datata al XIV-XIII secolo a.C
arriva in Germania nel 1915, insieme a una seconda (entrambe facevano parte della decorazione di
una porta della metropoli ittita), per essere restaurata. Una sola delle due tornd in Tarchia, Paltra
yenne trattenuita dall'allora ammiinistrazione imperiale, a titolo di risarcimento. Oggi il ministro della
Cultura turco, Ertugrul Giinay, pretende la restituzione del reperto, minaceiando di ritirare la licenza
di scavo alla missione archeologica tedesca che da oltre cento anni opera nel sito anatolico
Un caso non facile da risolvere. Certo, la Sfinge non é I’Altare di Pergamo (di cui, peraltro,
non il governo turco ma, comungue. il sindaco della citta di Bergama reclama la restituzione)!
allora, del busto di Nefertiti, scoperto dall’archeologo tedesco Ludwig Borchardt nel
1912, conservato a pochi metri dalla nostra Sfinge e richiesto dall’Egitto, tramice la tonante voce di
Zaki Hawass? I] busto si che @ un simbolo: di un’epoca rivoluzionaria, quella amarniana (Nefertiti
era la moglie dell’«ereticor Akhenaton), di quella, stilistica, dei nostri Anni Venti (quando, nel 1923,
venne per la prima volta esposta in pubblico, la sua bellezza causo una vera ¢
propria isteria di massa), di un’intera cultura museale, Oggi, alla luce
degli ultimi accadimenti al Museo del Cairo (vedi alle pagine 18-19),
dovremmo giudicare ingenui coloro che, a proposito di un suo
ritorno in Egitto, avevano espresso parere possibilistico
Per venire in Italia, storia recentissima & anche la celebrata
restituzione della Venere di Morgantina, trafugata dalla Sicilia,
complice un trafficante nostrano, vent'anni fa (vedi «Archeo»
n.312, febbraio 2011); un destino simile a quello della splendida
Dea di Taranto, acquistata sul mercato antiquario parigino nel
1924 e poi portata a Berlino (dove oggi é la protagonista del
nuovo allestimento del Museo di Antichiti). Qualcuno v
accamparne i diritti?
‘A questo punto il pensiero corre a un’altra Venere,
anch’essa bellissima, quella di Cirene. Rinvenuta nel 1913,
da archeologi italiani, nell'antica cittd della Libia, poi approdata
in Italia, ne} 2008 & stata riposta (con gesto di consumata
diplomazia) nelle mani del... colonnello Gheddafi
Andreas M. Steiner
La Sfinge di Hattusa (XIV/XIII sec. a.C.), conservata al Pergamonmuseum
{i Berlino, II governo turco ne ha chiesto la restituzione.