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Lezione 12 Lignoranza e lerror e di dirit t o (cann.

1096 e 109 9) (versione provvisoria ad uso degli studenti)

P.J. VILADRICH , Il consenso matrimoniale , Giuffr , !ilano "##$, pp. $%&' $(& e ""%' "()* ID ., +o,,ento ai +ann. $#&% e $#&&, in Co,,entario e-eg ti+o al C.digo de Dere+/o Can.ni+o, vol. III, Pa,plona $&&% P. 0 IA1CHI , Quando il matrimonio nullo?, An+ora, !ilano $&&(. AA.VV., Error determinans voluntatem , Citt2 del Vati+ano $&&3. !. GA4 I AI561DRI , Relevan+ia +an.ni+a del error so7re la dignidad sa+ra,ental, Ro,a "##$* ID ., 6l error deter,inante so7re la dignidad sa+ra,ental del ,atri,onio 8 su relevan+ia 9ur:di+a; algunas refle-iones a+er+a de las 9urispruden+ia re+iente, in Ius Canoni+u, XLIII, 85 (2003) 185-221; P. ! AJ6R, 6l error <ue deter,ina la voluntad ; +an. $#&& del CIC de $&(=, Pa,plona $&&>

A. Il contenu t o minimo della conoscenza per il consenso matri m o ni al e valido (can. 109 6) 1 1. I casi inclusi nella norma Il legislatore deter,ina, nel ? $ del +anone, il +ontenuto ,ini,o della +onos+en@a sulla natura dellAistitu@ione ,atri,oniale +/e il +ontraente deve possedere per+/ possa prestare il +onsenso. Co,e a77ia,o gi2 ripetuto in +o,,enti pre+edenti, lAeffi+ien@a del +onsenso sta nella sua natura di atto volontario. !a la volont2, in <uanto tale, B +ie+a e /a 7isogno del +on+orso previo dellAintelletto, +/e B la fa+olt2 +apa+e di apportare <uella +onos+en@a, al,eno ,ini,a, sulla natura del ,atri,onio, sen@a la <uale la volont2 non potre77e deter,inarsi in senso +oniugale, ,an+andole lAi,pres+indi7ile per+e@ione del suo oggetto. Di +onseguen@a, nel ? $ di <uesto +anone si ri+onos+e lAintervento
+an. $#&%. ? $. Ct +onsensus ,atri,onialis /a7eri possit, ne+esse est ut +ontra/entes salte, non ignorent ,atri,oniu, esse +onsortiu, per,anens inter viru, et ,uliere, ordinatu, ad prole,, +ooperatione ali<ua se-uali, pro+reanda,. ? ". Hae+ ignorantia post pu7ertate, non praesu,itur. +an. $#&%. ? $. Per+/ possa esser+i il +onsenso ,atri,oniale, B ne+essario +/e i +ontraenti al,eno non ignorino +/e il ,atri,onio B la +o,unit2 per,anente tra lAuo,o e la donna, ordinato alla pro+rea@ione della prole ,ediante una <ual+/e +oopera@ione sessuale. ? ". Dale ignoran@a non si presu,e dopo la pu7ert2. EF1DI; ? $; +. $#(" ? $ CIC $> ? "; +. $#(" ? " CIC $> CFLL6GADI; ++. $"%, $#33, $#3>, $#(=, $#&3, $#&&, $$#$.
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dellAintelletto nella struttura del +onsenso, +onsistente nellAapporto del presupposto conoscitivo necessario alla volontariet2 dellAatto di +ontrarre ,atri,onio, seguendo il prin+ipio +lassi+o se+ondo il <uale nihil volitum quin praecognitum . CiG signifi+a +/e, ,an+ando <uesta ,ini,a +onos+en@a del ,atri,onio, piH +/e un vi@io o unAano,alia, si genera in realt2 lAi,possi7ilit2 stessa dellAesisten@a del +onsenso, a +ausa dellAassen@a +o,pleta del suo oggetto ,atri,oniale. Iuesto B il +on+reto signifi+ato del tenore letterale del +anone; Jper+/ possa esser+i +onsenso ,atri,oniale, B ne+essario +/e i +ontraenti non ignorino ...K. Iuesta i,possi7ilit2 del +onsenso, a +ausa della +o,pleta ,an+an@a dellAoggetto ,atri,oniale, puG essere originata da ignoran@a o da un errore sostan@iale di diritto o di fatto. LAignoran@a e lAerrore sostan@iale di diritto sono +onte,plati nel ? $ di <uesto +anone, ,entre lAerrore sostan@iale di fatto (lAerrore sulla persona) B dis+iplinato propria,ente nel ? $ del +anone $#&>. Ignoran@a ed errore, in <uanto ano,alie della fun@ione +onos+itiva dellAintelletto, sono diverse, se77ene +oin+idano nei loro effetti invalidanti. LAignoran@a B lAinesisten@a assoluta di +onos+en@a o la ,an+an@a del ,ini,o ne+essario per+/ la volontariet2 del +onsenso a77ia un oggetto. Il +ontraente ignorante puG essere +onsapevole della sua ignoran@a o arrivare ad esserlo. LAerrore, vi+eversa, presuppone un +ontenuto +onos+itivo +/e, tuttavia, B un falso giudi@io o una inesatta valuta@ione del ,atri,onio. Iuando <uesto +ontenuto +onos+itivo B +osL falso +/e lAerrore in+lude la +onos+en@a ,ini,a del ,atri,onio, allora ,an+a an+/e in ,odo assoluto lAoggetto ,atri,oniale ed B i,possi7ile lAesisten@a stessa del +onsenso. Colui +/e erra, a differen@a di +olui +/e ignora, non B +os+iente del suo errore, per+/ B +onvinto di essere nel giusto. 1onostante <ueste differen@e, la dottrina +anoni+a +rede +/e lAignoran@a e lAerrore sostan@iale di diritto +oin+idano nei loro effetti prati+i. La ragione B la seguente; +olui +/e ignora la natura del ,atri,onio, o ri,ane privo di <ualsiasi +onos+en@a oppure finis+e +ol rie,pire <uesta la+una +on un errore sostan@iale. In entra,7i i +asi, ,an+a il presupposto +onos+itivo del +onsenso e <uesto non puG esistere. A sua volta, +olui +/e erra sostan@ial,ente, /a alla 7ase unAignoran@a essen@iale del ,atri,onio e, agli effetti prati+i, B +arente an+/e, +o,e lAignorante, del presupposto +onos+itivo i,pres+indi7ile per lAesisten@a del +onsenso. Di conseguenza bisogna intendere che il canone 10 !, bench" il suo tenore letterale sembra limitarsi alla sola menzione dell#ignoranza, in realt$ comprende anche l#errore sostanziale di diritto. %. De&inizione del contenuto matrimoniale minimo 'della conoscenza( Il punto nevralgi+o del +anone sta nella defini@ione del +ontenuto ,atri,oniale ,ini,o +/e lAintelletto del +ontraente deve +onos+ere. Per una sua +orretta interpreta@ione, B ,olto i,portante +onsiderare +/e l#intelletto , nel suo apporto +onos+itivo, l#obiettivo del legislatore . Il suo proposito B definire il piH esatta,ente possi7ile <uesto apporto +onos+itivo ,ini,o dellAintelletto, in <uanto opera +o,e presupposto per lAesisten@a del +onsenso. !a il legislatore non si propone in <uesto +anone di definire il ,atri,onio, +o,e oggetto dellAatto di volont2. In <uesto senso, non esiste collisione alcuna &ra la de&inizione del matrimonio del canone 10)), la de&inizione dell#oggetto del consenso come atto di volont$, contenuta nel * % del canone 10)+, e il minimo conoscitivo che richiede questo canone 10 !. Co,e a77ia,o visto, +AB una +erta indipenden@a della volont2 rispetto allAintelletto e un ,odo diverso da parte dellAintelletto e da parte della volont2 di +onsiderare uno stesso oggetto; ,entre lAatto dellAintelletto non puG apprendere la +osa in s ,a

sotto for,a di +on+etto, il <uale, 7en+/ veritiero, B se,pre in+o,pleto rispetto alla +osa in s , ,ediante la volont2, inve+e, il soggetto puG +oinvolgersi intera,ente nella padronan@a e responsa7ilit2 della sua a@ione. Il +anone $#&% non pretende di dare una defini@ione del ,atri,onio, +o,e oggetto di <uellAatto di volont2 dei +ontraenti +/e /a il potere di trasfor,arli, perfetta,ente e total,ente, in sposi. Il +itato +anone, dato +/e per <uesto +onsenso, di effi+ien@a piena e perfetta, B ne+essaria solo, e i,pres+indi7ile, una +erta dose di +onos+en@a vera, <uello +/e si propone B definir+i <uesto nu+leo ,ini,o, in <uanto atto e apporto proprio dellAintelletto. 4i +o,prende +osL, sen@a parti+olare diffi+olt2, +/e B suffi+iente un ,ini,o di +onos+en@a, +/e <uesto ,ini,o non sia +onfuso +on <uello +ontenuto nei +anoni $#33 e $#3>, e +/e non esiste +ontraddi@ione al+una fra le defini@ioni di tutti <uesti +anoni. M i,portante aggiungere, +ontraria,ente a <uanto ,olte volte si affer,a, +/e +onos+en@a J,ini,a K non signifi+a in al+un ,odo +onos+en@a +onfusa, vaga, os+ura e indefini7ile, dal ,o,ento +/e spesso <ueste sono le +aratteristi+/e +on le <uali si ,anifestano lAignoran@a o lAerrore sostan@iale di diritto. In pri,o luogo, la tradi@ionale espressione del ? $ del +anone JB ne+essario +/e i +ontraenti non ignorino al,eno ...K allude, +on <uesto ,ini,o, ad una +onos+en@a +/e non B di tipo dis+orsivo e +on+ettuale, n tanto,eno te+ni+o, +/e non possia,o +onfondere +on la <ualit2 +ulturale, linguisti+a o sintatti+a del suo ,odo di ,anifesta@ione. Inso,,a, il +ontraente deve possedere <uesta ,ini,a +onos+en@a, 7en+/ non sappia espri,ersi +on i ter,ini +on +ui lo stesso +anone la definis+e. Il ,iglior ,odo di a++ertare lAesisten@a di <uesto tipo di +onos+en@a 7asilare non B tanto ,ediante le parole +/e di+e, <uanto attraverso le opere +/e il soggetto +o,pie pri,a, durante e dopo il ,atri,onio. 4otto <uestAotti+a, in se+ondo luogo, detta +onos+en@a +onsiste nel possesso ,ini,o, ,a lu+ido e pre+iso, del nu+leo sostan@iale del ,atri,onio. Drattandosi di un nu+leo, detta +onos+en@a B perfetti7ile, durante la vita ,atri,oniale, fino a raggiungere livelli di +onos+en@a ne+essari ad un 7uon anda,ento della +onviven@a +oniugale, ,a per il fatto di essere sostan@iale detto nu+leo per,ette lAesisten@a ini@iale (+/e B la validit2) del vin+olo. Iuesto nu+leo B il ,ini,o tanto per lAignoran@a <uanto per lAerrore sostan@iale di diritto. Il legislatore, di +onseguen@a, vuol dire +/e, per la stretta validit2 o per lAesisten@a del +onsenso B suffi+iente +/e i +ontraenti non ignorino +/e il ,atri,onio B ; a) un consorzio , ossia <uel tipo di unione +/e i,pli+a una +o' appartenen@a fra gli sposi N prendo ,oglie, <uesta B mia ,oglie, prendo ,arito, <uesto B mio ,arito N e un +ondividere la vita +o,e destino o sorte +o,une* 7) permanente, +/e /a una sta7ilit2 in se stessa duratura, della <uale sono +arenti <uei rapporti ,era,ente sporadi+i, +asuali o transitori, sen@a +/e sia ne+essaria la stretta J+onos+en@aK della indissolu7ilit2* +) fra uomo e donna , ossia +/e lAunione +oniugale si sta7ilis+e solo fra persone di sesso diverso* d) ordinata alla procreazione dei &igli * +/e B tipi+o di <uesta unione la sua predisposi@ione al +on+epi,ento e allAedu+a@ione dei figli* e) mediante una certa cooperazione sessuale , espressione +/e innova e pre+isa, in rela@ione al +an. $#(", ? $ del CIC $>, la di7attuta <uestione +ir+a il grado di +onos+en@a del +on+epi,ento; lAattuale dis+iplina indi+a +/e B suffi+iente +/e i +ontraenti +onos+ano +/e, ai fini della pro+rea@ione, B ne+essario un +on+orso o un uso in +o,une degli organi genitali di entra,7i, sen@a +/e vi sia una +onos+en@a dettagliata della +opula. LAignoran@a o lAerrore sostantivo su uno solo degli ele,enti +/e +o,pongono lAoggetto ,atri,oniale ,ini,o provo+a lAi,possi7ilit2 del +onsenso e, per+iG, la nullit2 del ,atri,onio.

,. -resunzione di esistenza del minimo conoscitivo dopo la pubert$ Infine, il ? " di <uesto +anone, sta7ilis+e la presun@ione se+ondo la <uale <uesto nu+leo sostan@iale di +onos+en@a riguardo il ,atri,onio si possiede a partire dalla pubert$ , se77ene <uesta presun@ione sia iuris tantum e, per <uesto, a,,ette la prova +ontraria. Con <uesta presun@ione, il legislatore +onfer,a la natura di <uesta +onos+en@a ,ini,a; si tratta di <uella +onos+en@a +/e, per natura, +ias+un soggetto tende ad a+<uisire su se stesso nel ,o,ento in +ui diventa +apa+e di pro+reare. Drattandosi di una presun@ione iuris tantum il legislatore a++etta +/e +erti +ontesti 7iografi+i possano aver i,pedito o defor,ato <uesta +onnaturale +onos+en@a del soggetto sulla sostan@a del ,atri,onio, ,a sta7ilis+e lAonere della prova su +olui +/e B pu7ere, ossia sullAuo,o o la donna +/e a77iano gi2 ,aturato la +apa+it2 del loro +orpo di pro+reare. B. Lerror e di dirit to circa le proprie t sacram en t a l e (c. 1099 !I!) 2 $. Al+une idee guida N LAerrore se,pli+e sulle propriet2 essen@iali o sulla dignit2 sa+ra,entale non rende nullo il +onsenso ,atri,oniale; per+/ O Per+/ <uello deter,inante B lAoggetto dellAatto di volont2 nel <uale +onsiste il +onsenso ,atri,oniale. N 1ei +asi di errore se,pli+e +ir+a <uesti ele,enti, la volont2 puG, +iononostante, aderire ad una no@ione vera di ,atri,onio, per+/ lAerrore resta nellAa,7ito dellAintelletto teori+o o spe+ulativo; la persona non B le sue idee, ,a i suoi atti. N !a le idee possono essere soltanto <uesto, idee, o possono essere an+/e ,otiva@ioni dellAagire, proposte +on+rete +/e lAintelletto presenta alla volont2 per+/ <uesta de+ida. N Per+iG, le idee possono in diversa ,isura influen@are la de+isione volontaria, arrivando, in al+uni +asi, a deter,inarla ne+essaria,ente, ,odifi+andone lAoggetto vero della de+isione. N Per +apire <uesto, si devono ri+ordare al+une no@ioni; a) Distin@ione tra intelletto spe+ulativo e intelletto prati+o 7) Distin@ione tra idee, ,otiva@ioni e de+isione.
+an $#&&. 6rror +ir+a ,atri,onii unitate, vel indissolu7ilitate, aut sa+ra,entale, dignitate,, du,,odo non deter,inet vel voluntate,, non vitiat +onsensu, ,atri,oniale,. +an. $#&&. LAerrore +ir+a lAunit2 o lAindissolu7ilit2 o la dignit2 sa+ra,entale del ,atri,onio non vi@ia il +onsenso ,atri,oniale, pur+/ non deter,ini la volont2. EF1DI; +. $#() CIC $>* 4RR De+isio +ora, Eeli+i, $= iul. $&3)* 4RR De+isio +ora, Eeli+i, $> de+. $&3>* 4RR De+isio +ora, EilipiaP, "= ,ar. $&3%* 4RR De+isio +ora, 4a7attani, $" nov. $&%)* 4RR De+isio +ora, 6Qers, ") fe7. $&%(* 4RR De+isio +ora, 6Qers, $% ,aii $&%(* 4RR De+isio +ora, Ann , $$ ,ar. $&>3. CFLL6GADI; ++. $"%, $#33, $#3%, $#3>, $#&3, $#&%, $$#$, $$#".
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essenziali e circa la dignit

N La distin@ione tra errore teori+o, +/e resta nellAintelletto* errore ,otivo, +/e influis+e sulla volont2 ,a non si identifi+a +on essa n la deter,ina* ed errore deter,inante. N LAerrore deter,inante la volont2 sare77e <uello +/e, essendo +on+o,itante al +onsenso, +ioB allAatto di volont2, deter,ina (,odifi+a) il suo oggetto, rendendolo in+o,pati7ile +on la vera no@ione di ,atri,onio. Iuesto B possi7ile <uando lAintelletto prati+o propone alla volont2 unAuni+a no@ione di ,atri,onio, +/e B lAuni+a in +ui si +rede, +/e non B +onfa+ente +on la verit2 del ,atri,onio. N La prova dellAerrore deter,inante; lAerror pervi+a-, +/e si prova non dalle idee della persona, ,a dal suo vissuto pri,a e dopo il ,atri,onio, dai fatti +on+reti +/e provano +/e <uesta era la no@ione prati+a del ,atri,onio, appli+ata alla propria vita, +/e +Aera nella persona. N Il pro7le,a dellAerrore sulla dignit2 sa+ra,entale del ,atri,onio e la ,an+an@a di fede (leggere EC %(, dis+orso alla Rota "### e "##=). Cna +osa B la ,an+an@a di fede e unAaltra B lAerrore deter,inante sulla dignit2 sa+ra,entale. N 1ella giurispruden@a rotale +AB stata una evolu@ione +/e /a portato alla +onsidera@ione dellAerrore +/e deter,ina la volont2 +o,e +apo autono,o dallAes+lusione. ". LA error determinans nel li7ro Error determinans voluntatem .can. 10 Li7reria 6ditri+e Vati+ana, Citt2 del Vati+ano $&&3. /,

Il +anone $#&& CIC regola il +osiddetto errore di diritto +ir+a le propriet2 essen@iali e la dignit2 sa+ra,entale del ,atri,onio. A senso +ontrario, ri7adis+e la dottrina, in <uesto +anone viene sta7ilito an+/e lAerrore +/e deter,ina la volont2. 1el +anone trovia,o un prin+ipio generale; lAerrore +ir+a le propriet2 essen@iali o +ir+a la dignit2 sa+ra,entale non inta++a la validit2 del +onsenso ,atri,oniale. PerG, si potre77e s+orgere dalla reda@ione del +anone unAe++e@ione a <uesto prin+ipio; nella ,isura in +ui lAerrore deter,ini la volont2 potre77e, allora, rendere nullo il +onsenso. 4are77e proprio <uesta lAipotesi definita +o,e error determinans voluntatem. Per +ogliere 7ene il senso della nor,a, 7isogna ri+ordare +/e il +onsenso ,atri,oniale B un atto volontario +/e +oinvolge tutto lAuo,o nelle sue fa+olt2. 4oltanto nei +asi in +ui la volont2 fosse stata deter,inata dallAerrore +ir+a lAunit2 o lAindissolu7ilit2 o la dignit2 sa+ra,entale, +i trovere, ,o dinan@i ad un +onsenso invalido, in <uanto lo stesso atto del +onsentire sare77e stato svuotato del suo +ontenuto a +ausa dellAerrore deter,inante. PerG, B un +o,pito assai diffi+ile deter,inare lAin+iden@a dellAerrore nel +on+reto +onsenso ,atri,oniale. Cosa signifi+a error determinans? Iuando e per+/ lAerrore +ir+a dette propriet2 rende nullo il +onsensoO Co,e fare a sta7ilire +on suffi+iente +/iare@@a le diverse fattispe+ie nel +aso +on+retoO Iueste ed altre do,ande sono state poste dalla dottrina e dalla giurispruden@a gi2 pri,a del Codi+e dellA(=.

Eare,o al+une +onsidera@ioni al riguardo, prendendo spunto dal li7ro Error determinans voluntatem .can. 10 /, Li7reria 6ditri+e Vati+ana, Citt2 del Vati+ano $&&3. IuestAopera +ontiene tre interessanti saggi N R. Gro+/oleQsPi, P.A. 0onnet e A. 4tanPieQi+@ N +/e +er+ano di dar risposta ai <uesiti sollevati dalla fattispe+ie in <uestione. Vengono an+/e pu77li+ate al+une interessanti senten@e della Rota Ro,ana +/e riguardano lAerrore di diritto +ir+a le propriet2 essen@iali o la dignit2 sa+ra,entale; due +. Eeli+e ($= luglio $&3) e $> di+e,7re $&3>), una +. 6Qers ($( ,aggio $&%(), una +. Ann ($$ ,ar@o $&>3), una +. Po,pedda ("$ aprile $&(%), due +. 4tanPieQi+@ ("% giugno $&(> e "3 aprile $&&$) ed una +. Corso (=# ,aggio $&&#). 1el pri,o arti+olo, di R. Gro+/oleQsPi, B da sottolineare una pri,a +onstata@ione di fatto +on +ui ini@ia il suo studio; lAerrore sullAindissolu7ilit2 B da se,pre ,olto +o,une, an+/e tra i +attoli+i, nellAodierna so+iet2 divor@ista. 4are77e per+iG +ontrario al 7uon senso la pretesa di nullit2 dei ,atri,oni in <uesta situa@ione. Da lL +/e il vigente +anone $#&& sia un +anone vera,ente radi+ato nella tradi@ione della C/iesa, +/e se,pre /a ritenuto validi i ,atri,oni dei non +ristiani fin+/ non venga provato il +ontrario. 1ella +onsidera@ione del ve++/io prin+ipio della s+olasti+a; nihil volitum quin praecognitum , fa una +/iara distin@ione tra il volitum in se ed il volitum in alio. 1ellAesperien@a di ogni giorno, vedia,o +/e lAuo,o fa delle vere s+elte sen@a +onos+ere tutto <uello +/e i,pli+ano; vuole <ual+osa espli+ita,ente, ,a vorr2 an+/e <uelle realt2 +/e sono insepara7ili da <uel 7ene s+elto. Iuesta +aratteristi+a della s+elta va appli+ata an+/e alla s+elta ,atri,oniale per <uanto riguarda le propriet2 essen@iali del ,atri,onio (pp. $$' $=). Distingue poi i diversi gradi di intensit2 dellAerrore di diritto; lAerrore se,pli+e,ente intellettuale +/e non influis+e sulle +on+rete s+elte volitive* lAerrore intellettuale +/e, perG, in <ual+/e ,odo ,odifi+a lAatteggia,ento della volont2, +/e potre77e arrivare allAerrore pervi+a+e, +/e portere77e allAes+lusione o alla deter,ina@ione della volont2, +/e B +ausa del ,atri,onio o +ausa della es+lusione, ,a non an+ora un errore +/e in s stesso deter,ini la volont2* ed un ter@o livello +/e sare77e lAerrore +/e in s stesso deter,ina la volont2. 4are77e <uesto lAerrore determinans +o,e +apo autono,o di nullit2 (pp. $=' $3). PerG, affer,a lAautore, 7isogna stare attenti; parte della giurispruden@a se,7rere77e voler dire +/e +i sono degli errori +osL radi+ati nelle persone +/e si presu,e +/e il loro +onsenso, a ,eno +/e +i sia una +ausa +/e fa++ia sL +/e +a,7ino, sare77e nullo. Contro <uesta i,posta@ione reagis+e, affer,ando +/e non si puG invertire lAonere della prova. A nostro avviso, +AB un ele,ento +/e va ri+ordato; lAin+lina@ione naturale al ,atri,onio, +/e non si trova soltanto nellAa,7ito degli istinti, ,a an+/e e soprattutto nei livelli piH spe+ifi+a,ente u,ani della s+elta ,atri,oniale, +ioB, nellAintelletto e nella volont2, i <uali /anno unAin+lina@ione alla verit2 e al 7ene, alla verit2 del ,atri,onio, e ai 7eni del ,atri,onio. Riguardo allAerrore +ir+a la dignit2 sa+ra,entale lAautore ri+orda +/e gi2 pri,a del Codi+e dellA(= affer,ava la possi7ilit2 dellAes+lusione della dignit2 sa+ra,entale +o,e +apo autono,o di nullit2. PerG, ri7adis+e Ne in <uesto sia,o total,ente dAa++ordoN, +/e B vera,ente diffi+ile un errore +ir+a la dignit2 sa+ra,entale +/e deter,ini la volont2; +/i +rede per+/ ,ai dovre77e respingere la gra@iaO* e vi+eversa, per+/ una realt2 +/e non avre77e nessuna +onseguen@a prati+a dovre77e deter,inare la volont2 di +/i non +redeO DAaltra parte, prendendo spunto dalla 0amiliaris 1onsortio %(, ri+orda la spe+ifi+it2 del sa+ra,ento del ,atri,onio, dalla <uale s+aturis+e la ne+essit2 di un tratta,ento a s dei re<uisiti dei ,inistri. La ,an+an@a di fede non dovre77e essere allegata +o,e una +ausa di nullit2 del

+onsenso ,atri,oniale tra 7atte@@ati. 6 +on+lude +on <ueste parole; Sse i due 7atte@@ati vogliono il ,atri,onio +/e gi2 esiste nellAe+ono,ia della +rea@ione e lo +ele7rano valida,ente, esso, per la volont2 di Cristo, diventa sa+ra,entale. M suffi+iente, <uindi, +/e essi vogliano positiva,ente e +onsapevol,ente detta realt2 naturale, e non B ne+essario Nper la validit2 del ,atri,onioN +/e vogliano +onsapevol,ente la sa+ra,entalit2T (p. "$). Iuesta affer,a@ione viene +onfer,ata da Giovanni Paolo II nel suo Dis+orso alla Rota Ro,ana del "##=, nel <uale di+e; SIuesta verit2 non deve essere di,enti+ata al ,o,ento di deli,itare lUes+lusione della sa+ra,entalit2 (+fr +an. $$#$ ? ") e lUerrore deter,inante +ir+a la dignit2 sa+ra,entale (+fr +an. $#&&) +o,e eventuali +api di nullit2. Per le due figure B de+isivo tener presente +/e un atteggia,ento dei nu7endi +/e non tenga +onto della di,ensione soprannaturale nel ,atri,onio, puG renderlo nullo solo se ne inta++a la validit2 sul piano naturale nel <uale B posto lo stesso segno sa+ra,entale. La C/iesa +attoli+a /a se,pre ri+onos+iuto i ,atri,oni tra i non 7atte@@ati, +/e diventano sa+ra,ento +ristiano ,ediante il 0attesi,o dei +oniugi, e non /a du77i sulla validit2 del ,atri,onio di un +attoli+o +on una persona non 7atte@@ata se si +ele7ra +on la dovuta dispensaT (n. (). Il se+ondo arti+olo, di Piero Antonio 0onnet, +er+a di spiegare il per+/ della nor,a prendendo spunto dalle no@ioni filosofi+/e di essen@a e propriet2 essen@iali, +onos+en@a u,ana, e++. 4ta7ilis+e delle pre,esse per la retta interpreta@ione della nor,a, +/e sare77ero <ueste; la distin@ione tra essen@a e propriet2 essen@iali, +o,e realt2 diverse da <uella ,a insepara7il,ente unite* la natura e la ne+essit2 della +onos+en@a negli atti u,ani, ri7adendo +/e per agire B ne+essario +/e lAintelletto presenti un +ontenuto alla volont2* la distin@ione tra +onos+en@a sinteti+a e +onos+en@a analiti+a, essendo suffi+iente la pri,a per+/ si possa parlare di atto u,ano +on un +ontenuto e una di,ensione di li7ert2 suffi+ienti. Iuesti ele,enti, sostiene, aiutano a deter,inare il nodo er,eneuti+o di <uesto +anone e di <uelli dellAignoran@a sullAessen@a e dellAes+lusione. Per una retta interpreta@ione 7isogna non +onfondere essen@a e propriet2 essen@iali, +onos+en@a e volont2; si puG non +onos+ere o errare sulle propriet2 essen@iali sen@a +onseguen@e +ir+a la validit2 del +onsenso, ,a non si possono non volere. In tutto <uesto +i se,7ra si de77a tener +onto della +onos+en@a per +onnaturalit2 negli a,7iti in +ui B in gio+o tutta la persona in <uanto tale, nello sviluppo delle proprie tenden@e naturali. Parlando poi dellAerrore irrilevante, ri+orda <uanto detto sulla distin@ione tra lAessen@a e le propriet2 essen@iali; +/i vuole lAessen@a, vuole an+/e <uello +/e essa i,pli+a. Poi, fa la stessa +onstata@ione so+iologi+a; +i sono, tra i non +redenti e i non 7atte@@ati, tanti +/e errano +ir+a <uesti ele,enti e +ir+a la sa+ra,entalit2, e tuttavia la C/iesa non /a ,ai dis+onos+iuto la validit2 di <uesti ,atri,oni. Ea an+/e una distin@ione tra errore ante+edente ed errore +on+o,itante, +on un a++enno allAerrore dans causam contractui , +/e neppure rendere77e nullo il +onsenso, dato +/e i ,otivi sono diversi dalla de+isione, dallAatto di +onsenso. Iuando parla delle propriet2 essen@iali affer,a +/e si dovre77ero +onsiderare tali an+/e lA ordinatio ad prolem e lA ordinatio ad bonum coniugum (pp. "&' =# e )"). PerG, pensia,o +/e se +i tenia,o alle defini@ioni di 4an Do,,aso a +ui fa riferi,ento lAautore, <ueste realt2 si trovano piH tra la natura del ,atri,onio +/e tra le propriet2 essen@iali. La natura, affer,a Do,,aso, B lAessen@a in <uanto prin+ipio di opera@ioni. 6rrare, <uindi, +ir+a lAordina@ione alla prole o al 7ene dei +oniugi sare77e errare sullAessen@a, non +ir+a una propriet2 essen@iale. Parlando dellAerrore +/e deter,ina la volont2, affer,a +/e in +odesta situa@ione lAerrore ,odifi+a lAoggetto della volont2, in <uanto si vorre77e una

<ual+/e realt2 diversa dal ,atri,onio. LAerrore non ri,arre77e nellAintelletto, ,a infor,ere77e la volont2. 1on B +/e vi sia unAes+lusione, ,a lAerrore radicatus rendere77e i,possi7ile volere lAessen@a del ,atri,onio, in <uanto le propriet2 essen@iali o la sa+ra,entalit2, 7en+/ diverse dallAessen@a, sono da essa insepara7ili. 4are77e, sostiene, una situa@ione del tutto e++e@ionale, in <uanto +i trovia,o dinan@i ad una +onos+en@a errata ,a +erta. Alla fine, fa una difesa dellAautono,ia della fattispe+ie. LAerrore +/e deter,ina la volont2 va distinto dalla si,ula@ione, nella <uale +i sono due volont2; lAuna si,ulata e lAaltra dissi,ulata, e +AB una +onsapevole@@a +/e ,an+a nellAerrore deter,inante. In <uesto senso, +onviene ri+ordare <uanto detto in altra sede sul signifi+ato del Jpositivo atto di volont2K dellAes+lusione, +/e non i,pli+a un doppio atto interno di volont2, ,a una volont2 del segno nu@iale insie,e a una volont2 interna non ,atri,oniale. Va distinto an+/e dalla +ondi@ione, in +ui il du77io, +/e ,an+a nellAerrore, B lAele,ento +/e la +ontraddistingue. Poi, se si fa un paragone +on il +anone $"%, trovere, ,o lAerrore deter,inante non nellAerrore +/e versa su una +ondi@ione, ,a nellAerrore qui versetur circa id quod substantiam actus constituit. Con+lude affer,ando +/e il vigente +anone $#&& espri,e ,eglio la realt2 del diritto divino. Corrisponder2 alla dottrina e alla giurispruden@a darne una retta interpreta@ione. LAintervento di A. 4tanPieQi+@ viene in+entrato sullAevolu@ione nor,ativa e giurispruden@iale, o++upandosi spe+ial,ente dellAautono,ia della fattispe+ie e del senso della nuova +lausola dummodo non determinet voluntatem . An+/e lui ini@ia +on una +onstata@ione; errare humanum est. La dottrina +anoni+a fa+eva la distin@ione tra lAerrore ,otivo o errore vi@io e lAerrore ostativo. LAirrilevan@a del pri,o nei riguardi della validit2 del ,atri,onio si situava nella presun@ione di una volont2 generale; +/i si vuole sposare, di solito vuole <uello +/e B il ,atri,onio. PerG di+ono, era +onveniente sta7ilire lAirrilevan@a dellAerrore di diritto, an+/e se +ausa del ,atri,onio. La dottrina e la giurispruden@a anteriori al CIC (= non +ondividevano <uesta distin@ione, e nean+/e <uella della pandettisti+a tra lAerrore proprio e lAerrore i,proprio. Ea+eva, inve+e, la distin@ione tra errore +ir+a la sostan@a ed errore +ir+a le propriet2 essen@iali o la dignit2 sa+ra,entale. Iuesti ulti,i erano ritenuti irrilevanti in s stessi, tranne nei +asi in +ui fossero +ausa re,ota della si,ula@ione. In +on+lusione, la dottrina e la giurispruden@a anteriori non davano autono,ia allAerrore +/e non riguardasse la sostan@a. 6sso, infatti, veniva se,pre unito alla volont2 +ondi@ionante +ontro la sostan@a del ,atri,onio o alla si,ula@ione par@iale. Contro <uesta siste,ati+a, il nuovo +anone $#&& Nritiene 4tanPieQi+@N /a sta7ilito lAautono,ia dellA error determinans2 si B operato un passaggio da unAautono,ia di ,era <ualifi+a@ione giuridi+a (+an. $#() CIC $>) allAautono,a effi+a+ia giuridi+a dellAerrore +/e deter,ina la volont2 (+an. $#&& CIC (=). LAopinione oggi piH diffusa sare77e <uella dellAautono,ia della fattispe+ie, +/e non si dovre77e ri+ondurre alla condicio sine qua non del +anone $"%, n alla si,ula@ione di +ui al +anone $$#$ ?".

LAele,ento +/e deter,inere77e lAautono,ia della fattispe+ie aggiunta al +anone S dummodo non determinet voluntatem T. M vero di+e diretta,ente +/e lAerrore +ir+a lAunit2 o lAindissolu7ilit2 sa+ra,entale del ,atri,onio non vi@ia il +onsenso, pur+/ non volont2* perG, +on lAargo,ento a +ontrario, si puG affer,are +/e nel sta7ilita la rilevan@a dellAerrore +/e deter,ina la volont2 (pp. (#' ($).

B la +lausola +/e il +anone o la dignit2 deter,ini la +anone viene

Affer,ata lAautono,ia della fattispe+ie, lAautore +er+a di deter,inare la rilevan@a del fattore volitivo nellAerrore deter,inante la volont2. Iuesto presenta diverse diffi+olt2, sia dal punto di vista sostantivo, sia dal punto di vista pro+essuale, +ioB, della prova della fattispe+ie. Cn pri,o pro7le,a B il senso del ter,ine determinans . Iualun<ue sia lAinterpreta@ione, non si puG fare a ,eno dellAele,ento volitivo. Per+iG, lAerrore determinans va distinto dallAerrore causam dans contractui, in <uanto do77ia,o distinguere tra i ,otivi e la de+isione (+fr. p. (=). Einis+e ri7adendo lAautono,ia della fattispe+ie nei riguardi dellAes+lusione, nella <uale +AB lAele,ento della +onsapevole@@a, +/e ,an+a nellAerrore deter,inante. PerG, affer,a, si ri+/iede lAatto positivo di volont2 an+/e nella detta fattispe+ie. In verit2, +i se,7ra assai diffi+ile fare la distin@ione tra le due fattispe+ie nel +aso +on+reto. Duttavia, dal punto di vista pro+essuale, lAautore sostiene +/e la fattispe+ie sare77e ri+onos+i7ile nel +osiddetto errore pervi+a+e (+fr. p. (3). Dalla lettura dei diversi arti+oli possia,o trarne al+une +onsidera@ioni. In pri,o luogo, a nostro avviso, +AB un ele,ento essen@iale per lAadeguata +o,prensione della fattispe+ie; il rapporto tra intelletto e volont2. Iuesto B stato uno degli argo,enti piH dis+ussi nella filosofia della +onos+en@a. 0isogna evitare gli estre,i atteggia,enti intellettualisti+i o volontaristi+i. PuG vera,ente lAintelletto deter,inare la volont2O Do77ia,o evitare il deter,inis,o ra@ionalista. M la volont2 una fa+olt2 assoluta,ente indeter,inata, li7era dai +ontenuti presentatigli dallAintellettoO An+/e <ui, 7isogna evitare una no@ione di volont2 Ne di li7ert2N di tipo volontaristi+o, +o,e <uella +/e intende la li7ert2 +o,e assoluta indeter,ina@ione nellAagire. Per+iG, soltanto +on unAadeguata +o,prensione del rapporto tra <ueste due fa+olt2 sar2 possi7ile dare una risposta +onfor,e a verit2 ai <uesiti posti dalla fattispe+ie in <uestione. Cn altro ele,ento di +ui tener +onto sare77e la natura della volont2; pensia,o +/e la distin@ione fatta da 4an Do,,aso tra voluntas ut natura e voluntas ut ratio Nvolont2 +o,e in+lina@ione e volont2 +o,e de+isioneN potre77e giovare ad una +/iarifi+a@ione dei pro7le,i anali@@ati e a +apire per+/ lAerrore +ir+a le propriet2 essen@iali o la sa+ra,entalit2, in linea di ,assi,a, non inta++a la de+isione volontaria +/e B il +onsenso; la volont2 non B una fa+olt2 in stato puro il +ui +ontenuto viene sta7ilito dallAintelletto, ,a /a le sue in+lina@ioni naturali al 7ene e, spe+ifi+a,ente nella de+isione ,atri,oniale, ai 7eni del ,atri,onio. Lo stesso si dovre77e dire dellAintelletto, +/e /a le sue in+lina@ioni alla verit2. Co,e si vede, la no@ione di agire u,ano e di li7ert2 B essen@iale per una retta interpreta@ione della fattispe+ie di +ui al +anone $#&&. Pensia,o +/e lA6n+i+li+a 3eritatis 4plendor di Giovanni Paolo II dia risposta a ,olti dei <uesiti <ui proposti. CnAulti,a +onsidera@ione nas+e dallAipoti@@are +/e una si,ile fattispe+ie si presenti nella prati+a. Ci se,7ra infatti di trovar+i di fronte ad unAipotesi troppo chimicamente pura . M possi7ile errare fino al punto +/e <uesto errore deter,ini la volont2 e +/e di esso non vi sia +onsapevole@@a, tenendo an+/e +onto della

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inclinatio naturae al ,atri,onioO 4e <uesto B possi7ile nei +asi in +ui i +ontraenti non +onos+ono la dottrina della C/iesa nei riguardi del ,atri,onio e della fa,iglia, +i se,7ra vera,ente diffi+ile +/e due +attoli+i +/e si sposano in C/iesa e +/e ne +onos+ano la dottrina, possano dar luogo alla fattispe+ie a s" . Eorse lAerrore, se B ,olto radi+ato, porter2 allora allAes+lusione o alla +ondi@ione. A nostro avviso, B <uasi i,possi7ile +/e ri,anga entro la fattispe+ie del +anone $#&&. Per+iG, pensia,o +/e la fattispe+ie, +/e nella teoria avre77e la sua autono,ia, nella prati+a sar2 diffi+ile da individuare +o,e +ategoria indipendente. Pensia,o, +o,un<ue, +/e B ,olto diffi+oltoso distinguere le diverse fattispe+ie nel +aso +on+reto. Il giudi+e dovr2 tener +onto non soltanto della nor,a s+ritta, ,a an+/e di <uella retta antropologia di +ui in non po+/e o++asioni /a parlato il Ro,ano Pontefi+e. =. LAerror deter,inans (+. $#&&) in al+une senten@e rotali Presentia,o una ta7ella nella <uale si propone il ,odo in +ui B stato +onsiderato lAerrore +ir+a le propriet2 essen@iali in al+une senten@e della Rota Ro,ana, nella <uale si puG vedere +o,e lAerrore sia stato ,esso in +ollega,ento +on lAes+lusione, rendendo <uesto diffi+ile la +o,prensione dellA error determinans +o,e +apo autono,o, diverso dallAerrore +ir+a le propriet2 essen@iali +o,e +ausa re,ota della volont2 si,ulatoria.

"onent e +. Eeli+i +. Eeli+i +. 6Qers

#ata $=.>.3 ) $>.$".3> $(.3.% (

!ontenu t o
6rror radi+atus +o,e +ausa della es+lusione; fides et sa+ra,entu , LAerrore B indifferente, ,a potre77e attrarre la volont2 e deter,inarla; <uello va provato C/iara distin@ione tra essen@a ($#(" CIC $>) e propriet2 essen@iali ($#() CIC $>). Distin@ione tra errore se,pli+e ed errore +/e entra nella volont2 e fa sL +/e si voglia un ,atri,onio dissolu7ile. In <uesta +ausa non +AB una +o,pleta autono,ia tra lAerrore deter,inante e lAes+lusione CAB un poA di +onfusione tra lAin+apa+it2 e la es+lusione. 4i intravede <ual+osa del error radi+atus +o,e +ausa della si,ula@ione

#ecisione Affer,ativa (si,ula@ione) 1egativa Affer,ativa (si,ula@ione)

+. Ann

$$.=.> 3

Affer,ativa (dis+retio iudi+ii)

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"onent e +. Po,pedda

#ata "$.).( %

!ontenu t o
J 4ane le- positiva +larissi,is ver7is de+ernit non suffi+ere ,eru, errore, (+fr. +. $#&&) ad indu+enda, nullitate, ,atri,onii, sed re<uiri a+tu, positivu, voluntatisK. tre signi$icati dellerrore% 'error si,ple- (intelle+tus), 'error dans +ausa, +ontra+tui (in ,otivis), 'error deter,inans (deter,inat o7ie+tu,). signi$icati dellerrore dete r mi na n t e % $. errore +o,e +ausa re,ota dellAes+lusione. La si,ula@ione B un fatto e va provata (non si presu,e) ". 6rrore +/e deter,ina la volont2; Jsi +ontra/ens a+tu refle-o, diversis su7 i,pulsioni7us seu +ir+u,nstantiis +on+retis, statuit et suo +on+reto ,atri,onio appli+are errore, idest +ontra/ere iu-ta illu, K. triple- figura erroris +ir+a indissolu7ili.; ' error si,ple- seu spe+ulativus. ' error pra+ti+us seu voluntat. deter,inant. ' error uti +ausa proportionata e-+ludendae indissolu7ilitatis. Cir+a errore, deter,inante, di+it; est error in iudi+io pra+ti+o' pra+ti+o, essentialiter ,utat o7ie+tu, a+tus voluntatis, est +ertitudo in errante, est essentialiter diversus e-+lusioni. Cn errore radi+ato puG +ondurre alla deter,ina@ione della volont2 se +AB la +erte@@a sullAargo,ento, o puG +ondurre allAes+lusione se si sa +/e il ,atri,onio non B +iG +/e si vuole. Danto lAuno <uanto lAaltro vanno provati. +itat 4a7attani; Jstante errore ita radi+es+enti et proinde invin+i7ili, intelle+tus non su7,inistrat voluntati nisi illa, spe+ie, +oniugii solu7ilis in <ua, voluntas +onsentit ($&%)). J 1e+ desunt de+isiones, <uae pra+ti+e ae<uiparant pervi+a+e, ,ore, +u, positivo voluntatis a+tu, K 1on si ri+/iede un grado di fede per poter +ele7rare il ,atri,onio; B suffi+iente la retta inten@ione. Il pro7le,a degli atei J,ilitanti K +/e rifiutano <ualsiasi ruolo della C/iesa nel ,atri,onio. LAerrore spe+ulativo non vi@ia il +onsenso; si puG essere divor@ista ,a non appli+are <uella J,entalit2 K al proprio ,atri,onio, e <uesto si presu,e (vid. Dis+orso Rota A#$) 6rror deter,inans; Jsu7 ratione apparentis veri deter,inat o7ie+tu, voluntatis internae ut /ae+ su7 ratione 7oni appatentis illud a++eptet K. La giurispruden@a +ir+a il $#&& os+illa tra la autono,ia e la dipenden@a dallAes+lusione. La distin@ione essen@iale B il doppio atto positivo di volont2 +/e +AB nellAes+lusione. 1ellAerror deter,inans +AB an+/e un atto positivo, ,a non diverso dallAatto di +onsenso; voglio positiva,ente un ,atri,onio solu7ile, +o,e sono +erto B il ,io.

#ecisione 1egativa (es+l. 7oni sa+ra.)

+. 4tanPieQi+ @

"%.VI.(>

Affer,ativa (es+lusione indiss)

+. Corso

=#.3.& #

1egativa (es+lusione indiss)

+. 4tanPieQi+ @

"3.).& $

Affer,ativa (err deter,inans +ir+a indissolu7.)

12

4ono due +api di nullit2 in+o,pati7ili, ,a nella realt2 puG essere ,olto diffi+ile distinguerli. 6ntra,7i si devono provare +on +erte@@a. Per la prova dellAerror deter,inans servono i +riteri della si,ula@ione.(+ausa re,ota; ,entalit2 divor@ista, e +ausa prossi,a; appli+a@ione al ,io +aso +on+reto).

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