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IL LIUTO DI RESHEPH Come suona un dio siriano in Egitto.

(Francesca Iannarilli)

Resheph, divinit di origine siriana con caratteristiche ctonie e guerriere, fa la sua comparsa nelliconografia egiziana, a partire dalla XVIII Dinastia, nella forma di uno smiting god: posa aggressiva, passo incedente, braccio sollevato a brandire unascia, una mazza, una lancia Eppure, in alcune stele del Nuovo Regno, egli accompagnato anche da un lutelike object (Schulman 1979), dalla cassa tondeggiante e dal lungo manico, sulla cui estremit si avvolgeva un nastro con terminazione a nappe. La questione che si pone quale valore possa assumere uno strumento musicale in connessione con un dio straniero e abitualmente marziale; tanto pi che Resheph sembra essere lunica figura divina che, in Egitto, risulti associata ad un oggetto simile. Il liuto poteva vantare una tecnica diversa rispetto agli strumenti a corde noti in Egitto prima del Nuovo Regno: esso offre, infatti, la possibilit di produrre una grande variet di note con il minimo peso e ingombro (a differenza dellarpa o della lira); questo permetteva ad un cantore di suonare da solista, cantando, ballandoo marciando. Lipotesi di Stauder (1970) che la musica del liuto, originariamente, accompagnasse le truppe in marcia troverebbe unammissibile corrispondenza nell associazione dello stesso a una divinit venerata principalmente per le sue doti guerriere. Alla luce di quanto osservato, scopo del presente contributo analizzare le attestazioni iconografiche del liuto di Resheph, seguendo contestualmente lintroduzione e la diffusione di tale strumento in Egitto, al fine di proporre unipotesi realistica di questa, apparentemente eccentrica , associazione.

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