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Il conflitto fra luomo e la natura

Il mondo naturale spesso attaccato dalluomo, nonostante esso sia una componente essenziale per la sua stessa esistenza. Molti uomini, nel corso della nostra storia, lo hanno spesso analizzato, tentando di comprenderlo, poi di scoprirlo, e infine di vincerlo, dominarlo: un processo che perdura ancora oggi. Nellepoca attuale, infatti, la natura viene vissuta come una realt che si trova fuori di noi, di cui ci serviamo per nutrirci, vestirci, costruire case, macchine e cos via, di cui ci consideriamo padroni sfruttandone i materiali e lenergia: un atteggiamento distruttivo nei confronti della natura. Tuttavia non sempre stato cos. Molti secoli fa, luomo era in profonda comunione con la natura, in un rapporto tale con essa da considerarla una madre, una sorella, una dea; le rendeva omaggi e unimmensa gratitudine per i molti doni e bellezze che offriva alluomo e al mondo. Basti pensare alle religioni primitive, in cui la natura era venerata o, in chiave pi moderna, al compiacimento e alla commozione con cui gli scrittori romantici si rivolgevano ad essa, celebrando in magnifici versi tutta le sue meraviglie e sublimit. Molto pi spesso, per, questo armonioso rapporto entrato in rottura; moltissimi, tra artisti e scrittori, studiarono la natura da un punto di vista nettamente diverso, non trovando pi quella ricercata unit, giungendo ad osservarla persino con diffidenza: quanto emerge dalla penna dellinglese Thomas Hardy, la cui scrittura agile e profonda stata capace di scandagliare la natura fino ai suoi pi remoti significati, e insieme di rivoluzionare la staticit del romanzo, comera allora conosciuto.

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