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NORMA

EUROPEA

Pagina I
UNI EN 12831:2006
UNI
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il consenso scritto dellUNI.
www.uni.com

UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unicazione

Via Sannio, 2
20137 Milano, Italia



UNI EN 12831

DICEMBRE 2006

Impianti di riscaldamento negli edici

Metodo di calcolo del carico termico di progetto

Heating systems in buildings

Method for calculation of the design heat load

La norma fornisce metodi di calcolo delle dispersioni termiche di
progetto e del carico termico in condizioni di progetto. Essa pu
essere utilizzata per tutti gli edici con altezza interna non mag-
giore di 5 m, ipotizzati in regime termico stazionario alle condizioni
di progetto.
Sono inoltre riportate informazioni per edici di altezza elevata,
open space, edici in cui la temperatura dellaria e quella media

radiante differiscono sensibilmente.

T TE ES ST TO O I I T TA AL LI I A AN NO O

La presente norma la versione ufciale in lingua italiana della

norma europea EN 12831 (edizione marzo 2003).

La presente norma sostituisce la UNI 7357:1974.
ICS 91.140.10
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UNI Pagina II
UNI EN 12831:2006
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unicazione, che li terr in considerazione per leventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a vericare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

PREMESSA NAZIONALE

La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 12831 (edizione marzo 2003), che assume
cos lo status di norma nazionale italiana.
La presente norma stata elaborata sotto la competenza dellente
federato allUNI

CTI - Comitato Termotecnico Italiano

La presente norma stata raticata dal Presidente dellUNI ed
entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 14 dicembre 2006.
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This European Standard was approved by CEN on
CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
concerning such national standards may be obtained on application to the Management Centre or to any CEN member.
This European Standard exists in three ofcial versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notied to the Management Centre has the same
status as the ofcial versions.
CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany,
Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden,
Switzerland and United Kingdom.

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UNI EN 12831:2006

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION
COMIT EUROPEN DE NORMALISATION
EUROPISCHES KOMITEE FR NORMUNG

Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

EUROPEAN STANDARD
NORME EUROPENNE
EUROPISCHE NORM

2003 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide
for CEN national Members.
English version

EN 12831

March 2003

ICS 91.140.10

Heating systems in buildings - Method for calculation of the design heat load

Systmes de chauffage dans les btiments - Mthode de
calcul des dperditions caloriques de base
Heizungsanlagen in Gebuden - Verfahren zur Berechnung
der Norm-Heizlast

6 July 2002.

Ref. No. EN 12831:2003 E
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INDICE

UNI Pagina IV
UNI EN 12831:2006

PREMESSA

1

INTRODUZIONE

2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

2

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

2

3 TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI

3
3.1 Termini e definizioni

.................................................................................................................................

3
3.2 Simboli e unit di misura

.......................................................................................................................

4

prospetto 1

Simboli e unit di misura

............................................................................................................................

4

prospetto 2

Indici

..................................................................................................................................................................

5

4 PRINCIPIO DEL METODO DI CALCOLO

5

5 CONSIDERAZIONI GENERALI

6
5.1 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato

................................................................

6
5.2 Procedimento di calcolo per una porzione entit di edificio o per un edificio

..........

6
5.3 Procedimento di calcolo con il metodo semplificato

..............................................................

7

figura 1

Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato

...........................................................................

8

6 DATI RICHIESTI

8
6.1 Dati climatici

.................................................................................................................................................

9
6.2 Temperatura interna di progetto

.......................................................................................................

9
6.3 Dati delledificio

..........................................................................................................................................

9

prospetto 3

Parametri per il calcolo dei valori

U

.....................................................................................................

10

7 DISPERSIONE TERMICA TOTALE DI PROGETTO PER UNO SPAZIO
RISCALDATO - CASI BASE

10
7.1 Dispersione termica di progetto per trasmissione

................................................................

11

7.1.1 Dispersioni termiche direttamente verso lesterno - coefficiente di dispersione termica

H

T,ie

......

11

7.1.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - coefficiente di dispersione
termica

H

T,iue

...............................................................................................................................................

12

7.1.3 Dispersioni termiche attraverso il terreno - coefficiente di dispersione termica

H

T,ig

........

13

figura 2

Determinazione del parametro caratteristico

B

..............................................................



14

figura 3

Valore

U

equiv,bf

del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del
suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore

B


.......................

15

prospetto 4

Valore

U

equiv,bf

del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del
suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore

B


.......................

15

figura 4

Valore

U

equiv,bf

per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta
del pavimento 1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza
termica del pavimento e del valore

B


...............................................................................................

16

prospetto 5

Valore

U

equiv,bf

per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta
del pavimento 1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza
termica del pavimento e del valore

B

.............................................................................



16

figura 5

Valore

U

equiv,bf

per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta
del pavimento 3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza
termica del pavimento e del valore

B


...............................................................................................

17

prospetto 6

Valore

U

equiv,bf

per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta
del pavimento 3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza
termica del pavimento e del valore

B


...............................................................................................

17

figura 6

Valore

U

equiv,bw

per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione
della trasmittanza termica delle pareti e della profondit

z

al di sotto del livello del suolo

.......

18
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UNI EN 12831:2006

prospetto 7

Valore

U

equiv,bw

per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione
della trasmittanza termica delle pareti e della profondit

z

al di sotto del livello del suolo

.......

18

7.1.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - coefficiente di
dispersione termica

H

T,ij

.........................................................................................................................

19
7.2 Dispersione termica di progetto per ventilazione

.................................................................

19

7.2.1 Igiene - portata daria

...............................................................................................................

21

7.2.2 Infiltrazione attraverso linvolucro delledificio - portata daria

....................................

21

7.2.3 Portate daria dovute a sistemi di ventilazione

................................................................................

22
7.3 Spazi riscaldati in modo intermittente

........................................................................................

22

8 CARICO TERMICO DI PROGETTO

23
8.1 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato

........................................................

23
8.2 Carico termico di progetto per una porzione entit di edificio o per un edificio

........

24

9 METODO DI CALCOLO SEMPLIFICATO

24

figura 7

Esempi di dimensioni esterne nel metodo di calcolo semplificato

............................................

25
9.1 Dispersione termica di progetto per uno spazio riscaldato

.............................................

25

9.1.1 Dispersione termica totale di progetto

................................................................................................

25

9.1.2 Dispersione termica di progetto per trasmissione

..........................................................................

25

9.1.3 dispersione termica di progetto per ventilazione

............................................................................

26
9.2 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato

........................................................

26

9.2.1 Carico termico totale di progetto

..........................................................................................................

26

9.2.2 Spazi riscaldati in modo intermittente

.................................................................................................

26
9.3 Carico termico totale di progetto di una porzione entit di edificio o di un edificio

......

27

APPENDICE A PARAMETRI BASE RELATIVI AL BENESSERE UMANO IN AMBIENTI

(informativa)

TERMICI INTERNI - IMPORTANZA DELLA TEMPERATURA OPERANTE
NEI CALCOLI DEL CARICO TERMICO

28

prospetto A.1

Tre categorie di ambiente termico interno

........................................................................................

28

figura A.1

Temperatura operante ottimale in funzione dellabbigliamento e dellattivit per le tre
categorie di ambiente termico interno. I tre diagrammi mostrano anche il campo di
temperatura ammissibile per la temperatura operante ottimale nelle tre categorie

...........

29

prospetto A.2

Temperatura interna di progetto

...........................................................................................................

30

APPENDICE B ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DELLE DISPERSIONI TERMICHE DI

(informativa)

PROGETTO PER CASI PARTICOLARI

32
B.1 Altezza dei locali e grandi ambienti ............................................................................................. 32
prospetto B.1 Fattore di correzione per laltezza del locale, f
h,i
........................................................................... 32
B.2 Edici dove la temperatura dellaria e la temperatura media radiante differiscono
in modo signicativo............................................................................................................................. 32
APPENDICE C ESEMPIO DI CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI PROGETTO 34
(informativa)
C.1 Descrizione generale dellesempio di calcolo........................................................................ 34
C.1.1 Descrizione delledificio campione ...................................................................................................... 34
C.1.2 Piante delledificio ..................................................................................................................................... 34
C.1.3 Calcoli eseguiti ........................................................................................................................................... 34
C.2 Piante delledicio.................................................................................................................................. 35
figura C.1 Pianta del piano terreno.......................................................................................................................... 35
figura C.2 Pianta del seminterrato ........................................................................................................................... 36
figura C.3 Sezioni trasversali A-A e B-B................................................................................................................ 37
figura C.4 Sezione trasversale C-C......................................................................................................................... 38
figura C.5 Elementi delledificio................................................................................................................................. 39
figura C.6 Ponti termici verticali ................................................................................................................................ 40
figura C.7 Ponti termici orizzontali ........................................................................................................................... 41
figura C.8 Pianta del piano terreno con le dimensioni esterne utilizzate per il metodo semplificato.......... 42
V

mi n i ,
V

i nf i ,
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UNI Pagina VI
UNI EN 12831:2006
C.3 Esempio di calcolo................................................................................................................................ 43
C.3.1 Dati generali ................................................................................................................................................ 43
prospetto C.1 Dati generali ................................................................................................................................................ 43
C.3.2 Dati sui materiali......................................................................................................................................... 43
prospetto C.2 Dati sui materiali......................................................................................................................................... 44
C.3.3 Dati sugli elementi delledificio.............................................................................................................. 45
prospetto C.3 Calcolo dei valori U degli elementi delledificio .............................................................................. 45
C.3.4 Dati sui ponti termici ................................................................................................................................. 47
prospetto C.4 Dati sui ponti termici ................................................................................................................................. 47
C.3.5 Dispersioni termiche dellambiente per trasmissione.................................................................... 48
prospetto C.5 Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby ..................................... 49
C.3.6 Dispersioni termiche per ventilazione dellambiente...................................................................... 50
prospetto C.6 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, solo ventilazione naturale.................... 51
prospetto C.7 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, sistema di ventilazione bilanciato
con scambiatore di calore....................................................................................................................... 52
prospetto C.8 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, estrazione semplice .............................. 53
C.3.7 Capacit di preriscaldamento................................................................................................................ 53
prospetto C.9 Calcolo della potenza di ripresa............................................................................................................ 54
C.3.8 Carico termico totale................................................................................................................................. 54
prospetto C.10 Calcolo del carico termico totale di progetto, solo ventilazione naturale................................ 54
prospetto C.11 Calcolo del carico termico totale di progetto, sistema di ventilazione bilanciato con
scambiatore di calore............................................................................................................................... 55
prospetto C.12 Calcolo del carico termico totale di progetto, estrazione semplice........................................... 55
C.3.9 Carico termico dellambiente con il metodo semplificato ............................................................. 55
prospetto C.13 Calcolo semplificato del carico termico totale del locale hobby................................................. 56
C.3.10 Carico termico totale con il metodo semplificato ............................................................................ 57
prospetto C.14 Calcolo semplificato del carico termico totale delledificio........................................................... 57
APPENDICE D VALORI PREDEFINITI PER I CALCOLI SPECIFICATI NEI PUNTI DA 6 A 9 58
(normativa)
D.1 Dati climatici.............................................................................................................................................. 58
prospetto D.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna annuale media............................... 58
D.2 Temperatura interna di progetto..................................................................................................... 58
prospetto D.2 Temperatura interna di progetto........................................................................................................... 58
D.3 Dati relativi alledicio.......................................................................................................................... 59
D.4 Dispersione termica di progetto per trasmissione................................................................ 59
D.4.1 Dispersioni termiche direttamente verso lesterno - H
T,ie
........................................................... 59
prospetto D.3a Fattore di correzione,
Utb
, per elementi verticali delledificio ................................................... 59
prospetto D.3b Fattore di correzione,
Utb
, per elementi orizzontali delledificio............................................... 59
prospetto D.3c Fattore di correzione,
Utb
, per le aperture...................................................................................... 60
figura D.1 Descrizione degli elementi delledificio "che interrompono lisolamento" e "che non
interrompono lisolamento" ..................................................................................................................... 60
D.4.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - H
T,iue
............................................ 60
prospetto D.4 Fattore di riduzione della temperatura, b
u
......................................................................................... 60
D.4.3 Dispersioni termiche attraverso il terreno - H
T,ig
.......................................................................... 61
D.4.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - H
T,ij
.................... 61
prospetto D.5 Temperatura degli spazi riscaldati adiacenti .................................................................................... 61
D.5 Dispersione termica di progetto per ventilazione - H
V,i
.................................................... 61
D.5.1 Tasso minimo di ventilazione esterna - n
min
................................................................................... 61
prospetto D.6 Tasso minimo di ventilazione esterna, n
min
...................................................................................... 61
D.5.2 Tasso di ventilazione - n
50
...................................................................................................................... 61
prospetto D.7 Tasso di ventilazione per lintero edificio, n
50
.................................................................................. 62
D.5.3 Coefficiente di schermatura - e............................................................................................................. 62
prospetto D.8 Coefficiente di schermatura, e.............................................................................................................. 62
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D.5.4 Fattore di correzione altezza - ........................................................................................................... 62
prospetto D.9 Fattore di correzione per laltezza, ................................................................................................... 62
D.6 Spazi riscaldati in modo intermittente........................................................................................ 62
prospettoD.10a Fattore di ripresa del riscaldamento, f
RH
, per edifici non residenziali, periodo di inattivit
notturna max. 12 h.................................................................................................................................... 63
prospettoD.10b Fattore di ripresa del riscaldamento, f
RH
, per edifici residenziali, periodo di inattivit
notturna max. 8 h ...................................................................................................................................... 63
D.7 Metodo di calcolo semplicato ...................................................................................................... 63
D.7.1 Limitazioni alluso...................................................................................................................................... 63
D.7.2 Fattore di correzione della temperatura - f
k
.................................................................................... 63
prospetto D.11 Fattore di correzione della temperatura, f
k
, per il metodo di calcolo semplificato.............. 64
D.7.3 Fattore di correzione della temperatura - f

................................................................................. 64
prospetto D.12 Fattore di correzione della temperatura, f

.................................................................................... 64
APPENDICE NA VALORI E PARAMETRI NAZIONALI PER IL CALCOLO DEL CARICO
(normativa) TERMICO DI PROGETTO (PUNTI DA 6 A 9) 65
NA.1 Scopo e campo di applicazione..................................................................................................... 65
NA.2 Riferimenti normativi ............................................................................................................................ 65
NA.3 Dati climatici ............................................................................................................................................ 65
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale ............................. 65
NA.4 Temperatura interna di progetto.................................................................................................... 68
prospetto NA.2 Temperature interne di progetto ......................................................................................................... 68
NA.5 Dati delledicio....................................................................................................................................... 68
NA.6 Dispersioni di progetto per trasmissione................................................................................... 68
NA.6.1 Coefficiente di dispersione H
T,ie
......................................................................................................... 68
prospetto NA.3 a Fattore di esposizione e
k
= e
l
.............................................................................................................. 69
prospetto NA.3 b Fattore di correzione f
c
(W/m
2
K) per strutture edili verticali ................................................... 69
prospetto NA.3 c Fattore di correzione f
c
(W/m
2
K) per strutture edili orizzontali .............................................. 69
prospetto NA.3 d Fattore di correzione f
c
(W/m
2
K) per aperture ............................................................................ 69
figura NA.1 Esempio di strutture edilizie con isolamento termico interrotto e con isolamento termico
non interrotto............................................................................................................................................... 70
NA.6.2 Dispersioni H
T,iue
attraverso vani non riscaldati ............................................................................ 70
prospetto NA.4 Fattore di riduzione b
u
per il calcolo delle dispersioni attraverso vani non riscaldati ........ 70
NA 6.3 Dispersioni H
T,ig
attraverso il terreno................................................................................................ 70
NA 6.4 Dispersioni H
T,ij
da o verso zone riscaldate a temperatura diversa................................. 71
prospetto NA.5 Valori di temperatura dei vani adiacenti ............................................................................................ 71
prospetto NA.6 Coefficiente di posizione b..................................................................................................................... 72
NA.7 Dispersioni di progetto per ventilazione H
V,i
........................................................................ 72
NA.7.1 Generalit .................................................................................................................................................... 72
NA.7.2 Tasso minimo di ricambio daria esterna, n
min
............................................................................... 72
prospetto NA.7 Tasso minimo di ricambio di aria esterna per edifici residenziali, n
min
................................. 73
NA.7.3 Coefficiente di schermatura e ............................................................................................................... 73
prospetto NA.8 Coefficienti di schermatura e (-) .......................................................................................................... 73
NA.7.4 Fattore di correzione per laltezza .................................................................................................... 73
prospetto NA.9 Fattore di correzione per laltezza (-) ............................................................................................. 73
NA.7.5 Valori del trafilamento d'aria n
50
......................................................................................................... 73
prospetto NA.10 Valori del trafilamento d'aria per lintero edificio n
50
(1/h) ......................................................... 73
NA.8 Vani riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3).................................................. 74
prospetto NA.11a Fattore di ripresa f
RH
per edifici non residenziali - Abbassamento notturno per un massimo
di 12 h............................................................................................................................................................ 74
prospetto NA.11b Fattore di ripresa f
RH
per edifici residenziali - Abbassamento notturno per un massimo
di 8 h.............................................................................................................................................................. 74
NA.9 Metodo di calcolo semplicato....................................................................................................... 74
NA.9.1 Limitazioni duso........................................................................................................................................ 74
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NA.9.2 Fattore di riduzione della temperatura f
k
.......................................................................................... 75
prospetto NA.12 Fattore di riduzione della temperatura f
k
(-) - Metodo di calcolo semplificato...................... 75
NA.9.3 Fattore di temperatura f

per temperature di progetto pi elevate ....................................... 75


prospetto NA.13 Fattore di temperatura f

per temperature di progetto pi elevate ....................................... 75


BIBLIOGRAFIA 76
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UNI EN 12831:2006

PREMESSA

Il presente documento EN 12831:2003 stato elaborato dal Comitato Tecnico
CEN/TC 228 "Sistemi di riscaldamento negli edici", la cui segreteria afdata al DS.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o
mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notica di adozione, entro
settembre 2003, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro
marzo 2004.
Il presente documento include un'appendice normativa, appendice D, e tre appendici
informative, appendici A, B e C.
Il presente documento include una Bibliograa.
Il CEN/TC 228 tratta i seguenti argomenti:
- progettazione di sistemi di riscaldamento (ad acqua, elettrici, ecc.);
- installazione di sistemi di riscaldamento;
- commissionamento di sistemi di riscaldamento;
- istruzioni di funzionamento, manutenzione e utilizzo di sistemi di riscaldamento;
- metodi di calcolo delle dispersioni termiche di progetto e dei carichi termici di
progetto;
- metodi di calcolo della prestazione energetica dei sistemi di riscaldamento.
I sistemi di riscaldamento includono anche l'effetto di sistemi collegati quali i sistemi di
produzione ad acqua calda.
Tutte queste norme sono norme di sistema, cio basate su requisiti riferiti al sistema nel
suo insieme e non trattano i requisiti relativi ai prodotti all'interno del sistema.
Ove possibile si fa riferimento ad altre norme europee o internazionali, quali norme di
prodotto. Comunque l'utilizzo di prodotti conformi alle norme di prodotto pertinenti non
garantisce la conformit ai requisiti del sistema.
I requisiti principalmente sono espressione dei requisiti funzionali, cio requisiti che
trattano della funzione del sistema e non specicano la forma, il materiale, le dimensioni
o altre caratteristiche analoghe.
Le linee guida descrivono modi per soddisfare i requisiti ma potrebbero essere utilizzati
altri modi se si pu provare che permettono di soddisfare i requisiti funzionali.
I sistemi di riscaldamento differiscono da Paese membro a Paese membro a causa delle
condizioni climatiche, tradizioni e regolamentazioni nazionali. In alcuni casi i requisiti sono
indicati sotto forma di classi per potersi adattare alle esigenze nazionali o individuali.
Nel caso in cui le norme siano in conitto con regolamentazioni nazionali, queste ultime
devono essere seguite.
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,
Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo,
Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
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UNI EN 12831:2006

INTRODUZIONE

La presente norma specica un metodo per il calcolo del fabbisogno di calore, nelle condi-
zioni di progetto di riferimento, per garantire il raggiungimento della temperatura interna di
progetto richiesta.
La presente norma descrive il calcolo del carico termico di progetto:
- secondo un approccio ambiente per ambiente o spazio riscaldato per spazio
riscaldato, ai ni del dimensionamento dei corpi scaldanti;
- secondo un approccio che considera lintero edicio, o lentit porzione di edicio, ai
ni del dimensionamento del generatore di calore.
La presente norma fornisce inoltre un metodo di calcolo semplicato.
I valori pressati e i fattori richiesti per il calcolo del carico termico dovrebbero essere
deniti in unappendice nazionale alla presente norma. Lappendice D riporta tutti i fattori
che possono essere determinati a livello nazionale e indica i valori predeniti da utilizzare
quando non sono disponibili valori nazionali.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma specica i metodi di calcolo delle dimensioni termiche di progetto e del
carico termico di progetto per i casi base, nelle condizioni di progetto.
Rientrano nei casi base tutti gli edici:
- con altezza limitata degli ambienti (non maggiore di 5 m);
- per i quali previsto il riscaldamento a regime permanente nelle condizioni di
progetto.
Tali edici sono, per esempio: edici residenziali; edici ad uso ufcio e ad uso ammini-
strativo; scuole; biblioteche; ospedali; edici ricreativi; carceri; edici utilizzati nel settore
della ristorazione; grandi magazzini e altri edici ad uso commerciale; edici industriali.
Le appendici contengono inoltre informazioni relative ai seguenti casi particolari:
- edici di notevole altezza o grandi ambienti;
- edici dove la temperatura dellaria e la temperatura media radiante differiscono in
modo signicativo.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo, e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni, valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 673 Glass in building - Determination of thermal transmittance
(U value) - Calculation method
EN ISO 6946 Building components and building elements - Thermal resistance
and thermal transmittance - Calculation method (ISO 6946:1996)
EN ISO 10077-1 Thermal performance of windows, doors and shutters -
Calculation of thermal transmittance - Part 1: Simplied method
(ISO 10077-1:2000)
prEN ISO 10077-2 Thermal performance of windows, doors and shutters -
Calculation of thermal transmittance - Part 2: Numerical method
for frames (ISO/DIS 10077-2:1998)
EN ISO 10211-1 Thermal bridges in building construction - Heat ows and surface
temperatures - Part 1: General calculation methods
(ISO 10211-1:1995)
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EN ISO 10211-2 Thermal bridges in building construction - Calculation of heat ows
and surface temperatures - Part 2: Linear thermal bridges
(ISO 10211-2:2001)
EN ISO 10456 Building materials and products - Procedures for determining
declared and design thermal values (ISO 10456:1999)
EN 12524 Building materials and products - Hygrothermal properties -
Tabulated design values
EN ISO 13370 Thermal performance of buildings - Heat transfer via the ground -
Calculation methods (ISO 13370:1998)
EN ISO 14683 Thermal bridges in building construction - Linear thermal
transmittance - Simplied methods and default values
(ISO 14683:1999)

3 TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI
3.1 Termini e denizioni

Ai ni della presente norma europea si applicano i termini e le denizioni seguenti.

3.1.1 seminterrato

: Un ambiente considerato seminterrato se oltre il 70% della supercie delle
sue pareti esterne a contatto con il terreno.

3.1.2 elemento delledicio

: Componente delledicio, come una parete o un pavimento.

3.1.3 entit porzione di edicio

: Volume totale degli spazi riscaldati serviti da un impianto di
riscaldamento comune (singole abitazioni), dove il calore fornito ad ogni singola abita-
zione pu essere controllato, a livello centrale, dalloccupante.

3.1.4 differenza di temperatura di progetto

: Differenza tra la temperatura interna di progetto e la
temperatura esterna di progetto.

3.1.5 dispersione termica di progetto

: Quantit di calore per unit di tempo, rilasciata dalledicio
allambiente esterno nelle condizioni di progetto specicate.

3.1.6 coefciente di dispersione termica di progetto

: Dispersione termica di progetto per unit di
differenza di temperatura.

3.1.7 scambio termico di progetto

: Calore trasferito allinterno di una entit porzione di edicio o
di un edicio.

3.1.8 carico termico di progetto

: Potenza termica necessaria per ottenere le condizioni di
progetto specicate.

3.1.9 dispersione termica di progetto per trasmissione, dello spazio considerato

: Dispersione
termica verso lesterno, risultante dalla conduzione termica attraverso le superci circo-
stanti e dallo scambio termico tra spazi riscaldati allinterno di un edicio.

3.1.10 dispersione termica di progetto per ventilazione, dello spazio considerato

: Dispersione
termica verso lesterno, determinata da ventilazione e inltrazione attraverso linvolucro
delledicio e dal calore trasferito per ventilazione da uno spazio riscaldato a un altro
spazio riscaldato.

3.1.11 temperatura dellaria esterna

: Temperatura dellaria allesterno delledicio.

3.1.12 temperatura esterna di progetto

: Temperatura dellaria esterna utilizzata per il calcolo delle
dispersioni termiche di progetto.

3.1.13 spazio riscaldato

: Spazio da riscaldarsi alla temperatura interna di progetto specicata.
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3.1.14 temperatura dellaria interna

: Temperatura dellaria allinterno delledicio.

3.1.15 temperatura interna di progetto

: Temperatura operante al centro dello spazio riscaldato (ad
unaltezza da 0,6 m a 1,6 m), utilizzata per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto.

3.1.16 temperatura esterna media annuale

: Valore medio della temperatura esterna durante
lanno.

3.1.17 temperatura operante

: Media aritmetica della temperatura dellaria interna e della tempe-
ratura media radiante.

3.1.18 zona termica

: Parte dello spazio riscaldato ad una temperatura predeterminata e con
variazioni spaziali trascurabili della temperatura interna.

3.1.19 spazio non riscaldato

: Spazio che non fa parte dello spazio riscaldato.

3.1.20 sistema di ventilazione

: Sistema che fornisce le portate daria specicate.

3.1.21 zona

: Insieme di spazi con caratteristiche termiche simili.

3.2 Simboli e unit di misura

Ai ni della presente norma europea si applicano i simboli, le unit di misura e gli indici
seguenti.

prospetto 1

Simboli e unit di misura

Simbolo Denizione Unit di misura

a, b, c, f

vari fattori di correzione -

A

area m

2

B

parametro caratteristico m

c

p

capacit termica specica a pressione costante J/(kg


K)

d

spessore m

e

i

coefciente di schermatura -

e

k

,

e

l

fattori di correzione per lesposizione -

G

w

fattore di correzione per acqua del sottosuolo -

h

coefciente superciale di scambio termico W/(m

2


K)

H

coefciente di dispersione termica, coefciente di scambio termico W/K

l

lunghezza m

n

tasso di ventilazione esterna h

-1

n

50

tasso di ventilazione con una differenza di pressione di 50 Pa tra linterno e lesterno delledicio h

-1

P

perimetro della soletta del pavimento m

Q

quantit di calore, quantit di energia J

T

temperatura termodinamica su scala Kelvin K

U

trasmittanza termica W/(m

2


K)

v

velocit del vento m/s

V

volume m

3

portata daria m

3

/s


fattore di correzione per laltezza -
V

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prospetto 1

Simboli e unit di misura

(Continua)

prospetto 2

Indici

4 PRINCIPIO DEL METODO DI CALCOLO

Il metodo di calcolo, per i casi base, si fonda sulle seguenti ipotesi:
- distribuzione uniforme della temperatura (temperatura dellaria e temperatura di
progetto);
- dispersioni termiche calcolate in condizioni di regime permanente, presupponendo
propriet costanti, come valori di temperatura, caratteristiche degli elementi
delledicio, ecc.
Il procedimento per i casi base pu essere utilizzato per la maggior parte degli edici:
- con altezza interna non maggiore di 5 m;
- riscaldati, o che si suppone siano riscaldati, ad una temperatura specicata in condi-
zioni di regime permanente;
- dove si assume che la temperatura dellaria e la temperatura operante abbiano lo
stesso valore.
Negli edici scarsamente isolati e/o durante i periodi di ripresa del riscaldamento con
sistemi di emissione ad elevato scambio termico per convezione, per esempio riscalda-
mento ad aria, o ampie superci riscaldanti con signicative componenti radianti, per
esempio sistemi di riscaldamento a pavimento o a softto, possono esservi rilevanti diffe-
renze tra la temperatura dellaria e la temperatura operante, nonch una minore
uniformit di distribuzione della temperatura nellambiente, che potrebbero determinare
signicativi scostamenti rispetto al caso base. Tali casi devono essere considerati casi
particolari (vedere appendice B). La distribuzione non uniforme della temperatura pu
rientrare anche nel caso specicato nel punto 7.1.4.
Inizialmente, si calcolano le dispersioni termiche di progetto. Questi risultati sono quindi
utilizzati per determinare il carico termico di progetto.

Simbolo Denizione Unit di misura


dispersione termica, potenza termica W


HL

carico termico W


rendimento %


conduttivit W/(m


K)


temperatura su scala Celsius C


massa volumica dellaria a


int,i

kg/m

3


trasmittanza termica lineare W/(m


K)
a : aria h : altezza o : operante
A : porzione di edicio inf : inltrazione r : radiante media
bdg,B : edicio int : interno RH : ripresa del riscaldamento
bf : pavimento del seminterrato i, j : spazio riscaldato su : alimentazione
bw : parete del seminterrato k : elemento delledicio T : trasmissione
e : esterno, parte esterna l : ponte termico tb : tipo di edicio
env : involucro m : media annuale u : spazio non riscaldato
equiv : equivalente mech : meccanico V : ventilazione
ex : estrazione min : minimo



: maggiore temperatura interna
g : terreno nat : naturale W : acqua, nestra/parete
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Per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto di uno spazio riscaldato, devono
essere considerate le seguenti componenti:
- la dispersione termica di progetto per trasmissione, vale a dire la dispersione termica
verso lesterno determinata dalla conduzione termica attraverso le superci circo-
stanti, e lo scambio termico tra spazi riscaldati, dovuto al fatto che spazi riscaldati
adiacenti possono essere riscaldati, o convenzionalmente si suppone siano
riscaldati, a temperature diverse. Per esempio, si pu supporre che ambienti
adiacenti appartenenti a un altro appartamento siano riscaldati a una temperatura
ssa, corrispondente a quella di un appartamento non occupato;
- la dispersione termica di progetto per ventilazione, vale a dire la dispersione termica
verso lesterno dovuta a ventilazione o inltrazione attraverso linvolucro delledicio,
e il calore trasferito per ventilazione da uno spazio riscaldato ad un altro spazio
riscaldato allinterno delledicio.

5 CONSIDERAZIONI GENERALI
5.1 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato

Le fasi del procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato sono le seguenti (vedere
gura 1):
a) determinare il valore della temperatura esterna di progetto e della temperatura
media annuale;
b) specicare lo stato di ogni spazio (riscaldato o non riscaldato) e i valori della tempe-
ratura interna di progetto di ogni spazio riscaldato;
c) determinare le caratteristiche dimensionali e termiche di tutti gli elementi delledicio,
per ogni spazio riscaldato e non riscaldato;
d) calcolare il coefciente di dispersione termica di progetto per trasmissione e moltipli-
carlo per la differenza di temperatura di progetto, per ottenere la dispersione termica
di progetto per trasmissione dello spazio riscaldato;
e) calcolare il coefciente di dispersione termica di progetto per ventilazione e moltipli-
carlo per la differenza di temperatura di progetto per ottenere la dispersione termica
di progetto per ventilazione dello spazio riscaldato;
f) calcolare la dispersione termica di progetto totale dello spazio riscaldato, sommando
la dispersione termica di progetto per trasmissione e la dispersione termica di
progetto per ventilazione;
g) calcolare la potenza termica di ripresa del riscaldamento dello spazio riscaldato,
ovvero la potenza aggiuntiva, richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento
intermittente;
h) calcolare il carico termico totale di progetto dello spazio riscaldato sommando la
dispersione termica di progetto totale e la potenza di ripresa del riscaldamento.

5.2 Procedimento di calcolo per una porzione entit di edicio o per un edicio

Per il dimensionamento del sistema di produzione del calore, per esempio uno
scambiatore di calore o un generatore di calore, deve essere calcolato il carico termico di
progetto totale della porzione entit di edicio o delledicio. Il procedimento di calcolo si
basa sui risultati del calcolo eseguito per ogni spazio riscaldato.
Le fasi del procedimento di calcolo per una porzione entit di edicio o per un edicio
sono le seguenti:
a) sommare le dispersioni termiche di progetto per trasmissione di tutti gli spazi
riscaldati, senza considerare il calore scambiato allinterno dei conni specicati del
sistema, per ottenere la dispersione termica di progetto totale per trasmissione della
porzione entit di edicio o delledicio;
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b) sommare le dispersioni termiche di progetto per ventilazione di tutti gli spazi
riscaldati senza considerare il calore scambiato allinterno dei conni specicati del
sistema, per ottenere la dispersione termica totale di progetto per ventilazione della
porzione entit di edicio o delledicio;
c) calcolare la dispersione termica totale di progetto della porzione entit di edicio o
delledicio, sommando la dispersione termica totale di progetto per trasmissione e
la dispersione termica totale di progetto per ventilazione;
d) sommare le potenze di ripresa del riscaldamento di tutti gli spazi riscaldati, per
ottenere la potenza di ripresa totale della porzione entit di edicio o delledicio,
richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente;
e) calcolare il carico termico totale di progetto della porzione entit di edicio o
delledicio, sommando la dispersione termica totale di progetto e la potenza termica
di ripresa totale.

5.3 Procedimento di calcolo con il metodo semplicato

Il procedimento di calcolo con il metodo semplicato analogo al procedimento descritto
nel punto 5.1 e nel punto 5.2. Tuttavia, la determinazione delle diverse dispersioni
termiche semplicata. Il metodo semplicato descritto nel punto 9.
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gura 1

Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato

6 DATI RICHIESTI

Lappendice D della presente norma fornisce informazioni sui dati richiesti per lesecu-
zione del calcolo del carico termico. Quando non disponibile unappendice nazionale
alla presente norma, come riferimento che fornisce i valori nazionali, le informazioni
necessarie possono essere ottenute dai valori predeniti riportati nellappendice D.
Sono richiesti i dati seguenti.
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6.1 Dati climatici

Per questo metodo di calcolo, si utilizzano i seguenti dati climatici:
- temperatura esterna di progetto,


e

, per il calcolo della dispersione termica di
progetto verso lesterno;
- temperatura esterna media annuale,


m,e

, per il calcolo della dispersione termica
verso il terreno.
Devono essere eseguiti calcoli per determinare i dati climatici di progetto. Poich non vi
ancora un accordo europeo relativamente al calcolo e alla presentazione di questi
parametri climatici, devono essere utilizzati i valori nazionali deniti e pubblicati.
Per il calcolo e la presentazione della temperatura esterna di progetto, gli enti nazionali o
pubblici possono fare riferimento al prEN ISO 15927-5. Unaltra possibilit, per la determi-
nazione della temperatura esterna di progetto consiste nellutilizzo della pi bassa tempe-
ratura media di due giornate, registrata per dieci volte in un periodo di ventanni.

6.2 Temperatura interna di progetto

La temperatura interna utilizzata per il calcolo della dispersione termica di progetto, la
temperatura interna di progetto


int

. Per il caso base, si assume che la temperatura
operante e la temperatura dellaria interna abbiano lo stesso valore. Nei casi in cui
lassunzione non sia applicabile, fare riferimento allappendice B per maggiori informa-
zioni.
Le informazioni relative alla temperatura interna di progetto e ai valori da utilizzare devono
essere fornite in unappendice nazionale alla presente norma o nelle speciche di
progetto. Quando non disponibile unappendice nazionale, si applicano i valori prede-
niti riportati nel punto D.2.

6.3 Dati delledicio

I dati richiesti per il calcolo ambiente per ambiente sono elencati di seguito:

V

i

volume daria interno di ogni ambiente (spazi riscaldati e non riscaldati) in metri cubi
(m

3

);

A

k

area di ciascun elemento delledicio in metri quadrati (m

2

);

U

k

trasmittanza termica di ciascun elemento delledicio in Watt al metro quadrato per
Kelvin (W/m

2


K);


l

trasmittanza termica lineare di ciascun ponte termico lineare in Watt al metro per
Kelvin (W/m


K);

l

l

lunghezza di ciascun ponte termico lineare in metri (m).
Il calcolo della trasmittanza termica (valore

U

) degli elementi delledicio deve essere
eseguito facendo riferimento alle condizioni al contorno e alle caratteristiche dei materiali,
denite e raccomandate nelle norme (pr)EN. Tutti i parametri utilizzati per il calcolo dei
valori

U

degli elementi delledicio, con i riferimenti alle relative norme applicabili, sono
riportati nel prospetto seguente. Possono essere utilizzati valori nazionali se si applicano
condizioni o regolamenti locali tipici. Tali valori devono essere deniti e pubblicati a livello
nazionale.
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prospetto 3

Parametri per il calcolo dei valori

U

Per la determinazione del coefciente di dispersione termica per ventilazione, si utilizzano
le seguenti quantit, come appropriate:

n

min

tasso di ventilazione esterna minimo orario (h

-1

);

n

50
tasso orario di ventilazione con una differenza di pressione di 50 Pa tra interno ed
esterno (h
-1
);
portata daria per inltrazione dovuta a mancanza di tenuta dellinvolucro
delledicio, tenendo conto del vento e delleffetto camino, in metri cubi al secondo
(m
3
/s);
portata daria di rinnovo in metri cubi al secondo (m
3
/s);
portata daria di estrazione in metri cubi al secondo (m
3
/s);

V
rendimento del sistema di recupero del calore sullaria di estrazione.
La scelta delle dimensioni delledicio utilizzate deve essere chiaramente specicata.
Qualsiasi siano le dimensioni scelte, devono essere incluse le dispersioni attraverso
lintera area delle pareti esterne. Possono essere utilizzate le dimensioni interne, esterne
o interne totali secondo la EN ISO 13789, ma le dimensioni delledicio scelte devono
essere chiaramente specicate e mantenute invariate per lintera esecuzione del calcolo.
Occorre notare che la EN ISO 13789 non contempla lapproccio ambiente per ambiente.
7 DISPERSIONE TERMICA TOTALE DI PROGETTO PER UNO SPAZIO RISCALDATO -
CASI BASE
La dispersione termica totale di progetto per uno spazio riscaldato (i),
i
, calcolata
come segue:

i
=
T,i
+
V,i
[W] (1)
dove:

T,I
= dispersione termica di progetto per trasmissione per lo spazio riscaldato (i) in
Watt (W);
Simbolo
e unit di misura
Denizione del parametro Riferimento alla norma (pr)EN
corrispondente
R
si
(m
2
K/W) Resistenza termica superciale interna EN ISO 6946
R
se
(m
2
K/W) Resistenza termica superciale esterna EN ISO 6946
(W/mK) Conduttivit termica (materiali omogenei):
- determinazione dei valori dichiarati e di progetto (procedimento)
- valori di progetto tabulati (valori cautelativi)
- tipi di terreno
- posizione e condizioni di umidit locali (in funzione del Paese)
EN ISO 10456
EN 12524
EN ISO 13370
norme nazionali
R (m
2
K/W) Resistenza termica di materiali (non) omogenei EN ISO 6946
R
a
(m
2
K/W) Resistenza termica di strati daria o cavit:
- strati daria non ventilati, leggermente ventilati e ben ventilati
- in nestre accoppiate e doppie
EN ISO 6946
EN ISO 10077-1
U (W/m
2
K) Trasmittanza termica:
- metodo generale di calcolo
- nestre, porte (valori calcolati e tabulati)
- telai (metodo numerico)
- vetrate
EN ISO 6946
EN ISO 10077-1
prEN ISO 10077-2
EN 673
(W/mK) Trasmittanza termica lineare (ponti termici):
- calcolo dettagliato (numerico - 3D)
- calcolo dettagliato (2D)
- calcolo semplicato
EN ISO 10211-1
EN ISO 10211-2
EN ISO 14683
(W/K) Trasmittanza termica puntiforme (ponti termici 3D) EN ISO 10211-1
V

inf
V

su
V

ex
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V,I
= dispersione termica di progetto per ventilazione per lo spazio riscaldato (i) in
Watt (W).
7.1 Dispersione termica di progetto per trasmissione
La dispersione termica di progetto per trasmissione per uno spazio riscaldato (i),
T,i
,
calcolata come segue:

T,i
= (H
T,ie
+ H
T,iue
+ H
T,ig
+ H
T,ij
) _ (
int,i
-
e
) [W] (2)
dove:
H
T,ie
= coefciente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i)
verso lesterno (e) attraverso linvolucro delledicio, in Watt per Kelvin (W/K);
H
T,iue
= coefciente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i)
verso lesterno (e) attraverso lo spazio non riscaldato (u), in Watt per Kelvin
(W/K);
H
T,ig
= coefciente di dispersione termica per trasmissione verso il terreno, in condizioni
di regime permanente, dallo spazio riscaldato (i) verso il terreno (g), in Watt per
Kelvin (W/K);
H
T,ij
= coefciente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i) a
uno spazio adiacente (j) riscaldato ad una temperatura signicativamente
diversa, per esempio uno spazio riscaldato adiacente allinterno della porzione
entit di edicio o uno spazio riscaldato di una porzione entit di edicio
adiacente, in Watt per Kelvin (W/K);

int,I
= temperatura interna di progetto dello spazio riscaldato (i) in gradi centigradi (C);

e
= temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (C).
7.1.1 Dispersioni termiche direttamente verso lesterno - coefciente di dispersione termica H
T,ie
Il coefciente di dispersione termica di progetto per trasmissione dallo spazio riscaldato (i)
verso lesterno (e), H
T,ie
, dipende da tutti gli elementi delledicio e dai ponti termici lineari
che separano lo spazio riscaldato dallambiente esterno, come pareti, pavimento, softto,
porte e nestre. H
T,ie
calcolato come segue:
[W/K] (3)
dove:
A
k
= area dellelemento delledicio (k) in metri quadrati (m
2
);
e
k,
e
l
= fattori di correzione per lesposizione, che tengono conto di inussi climatici
quali una diversa isolazione, lassorbimento di umidit degli elementi
delledicio, la velocit del vento e la temperatura, a condizione che tali inussi
non siano gi stati considerati nella determinazione dei valori U
(EN ISO 6946).
e
k
e e
l
devono essere determinati su base nazionale. In assenza di valori
nazionali, si applicano i valori predeniti riportati nel punto D.4.1;
U
k
= trasmittanza termica dellelemento delledicio (k) in Watt al metro quadrato
per Kelvin (W/m
2
K), calcolata secondo:
- EN ISO 6946 (per elementi opachi);
H
T,ie
A
k k
U
k
e
k

i i
+ l
i
e
i
=
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- EN ISO 10077-1 (per porte e nestre);
- o in base alle indicazioni fornite nei Benestari Tecnici Europei;
l
l
= lunghezza del ponte termico lineare (l) tra linterno e lesterno in metri (m);

l
= trasmittanza termica lineare del ponte termico lineare (l) in Watt al metro per
Kelvin (W/mK)
l
deve essere determinato in uno dei due modi seguenti:
- per una valutazione di massima, utilizzando i valori tabulati forniti nella
EN ISO 14683;
- oppure calcolando il valore secondo la EN ISO 10211-2.
I valori tabulati di
l
nella EN ISO 14683 sono indicati per un approccio che
consideri lintero edicio e non per un approccio ambiente per ambiente. La
ripartizione proporzionale del valore
l
tra gli ambienti a discrezione del
progettista del sistema.
I ponti termici non lineari non sono considerati in questo calcolo.
Metodo semplicato per le dispersioni termiche per trasmissione lineare
Il seguente metodo semplicato pu essere utilizzato per il calcolo delle dispersioni
termiche per trasmissione lineare:
U
kc
= U
k
+ U
tb
[W/m
2
K] (4)
dove:
U
kc
= trasmittanza termica corretta dellelemento delledicio (k), considerando i
ponti termici lineari, in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m
2
K);
U
k
= trasmittanza termica dellelemento delledicio (k) in Watt al metro quadrato per
Kelvin (W/m
2
K);
U
tb
= fattore di correzione in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m
2
K), in funzione
del tipo di elemento delledicio. I valori predeniti sono indicati nel punto D.4.1.
7.1.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - coefciente di dispersione
termica H
T,iue
Se vi uno spazio non riscaldato (u) tra lo spazio riscaldato (i) e lesterno (e), il coef-
ciente di dispersione termica di progetto per trasmissione, H
T,iue
, dallo spazio riscaldato
verso lesterno calcolato come segue:
[W/K] (5)
dove:
b
u
= fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della differenza tra la
temperatura dello spazio non riscaldato e la temperatura esterna di progetto.
Il fattore di riduzione della temperatura, b
u
, pu essere determinato con uno dei tre metodi
seguenti:
a) se la temperatura dello spazio non riscaldato,
u
, nelle condizioni di progetto,
specicata o calcolata, b
u
dato da:
[-] (6)
b) se
u
non nota, b
u
dato da:
[-] (7)
dove:
H
iu
= coefciente di dispersione termica dallo spazio riscaldato (i) allo spazio non
riscaldato (u) in Watt per Kelvin (W/K), considerando:
- le dispersioni termiche per trasmissione (dallo spazio riscaldato allo
spazio non riscaldato);
H
T,iue
A
k k
U
k
b
u

i i
+ l
i
b
u
=
b
u

int,i

u

int,i

e

--------------------- =
b
u
H
ue
H
iu
H
ue

----------------------- - =
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- le dispersioni termiche per ventilazione (portata daria tra lo spazio
riscaldato e lo spazio non riscaldato);
H
ue
= coefciente di dispersione termica dallo spazio non riscaldato (u) allesterno
(e) in Watt per Kelvin (W/K), considerando:
- le dispersioni termiche per trasmissione (verso lesterno e verso il
terreno);
- le dispersioni termiche per ventilazione (tra lo spazio non riscaldato e
lesterno).
c) Riferimento a unappendice nazionale alla presente norma, che fornisca i valori di b
u
per ciascun caso. In assenza di valori nazionali, si applicano i valori predeniti
riportati nel punto D.4.2.
7.1.3 Dispersioni termiche attraverso il terreno - coefciente di dispersione termica H
T,ig
Il tasso di dispersione termica attraverso i pavimenti e le pareti di un seminterrato, diretta-
mente o indirettamente a contatto con il terreno, dipende da diversi fattori. Tali fattori
comprendono larea e il perimetro esposto della soletta del pavimento, la profondit del
pavimento del seminterrato al di sotto del livello del suolo e le propriet termiche del
terreno.
Ai ni della presente norma, il tasso di dispersione termica verso il terreno pu essere
calcolato secondo la EN ISO 13370:
- in modo dettagliato,
- o in modo semplicato, come descritto pi sotto. In questo caso, non si tiene conto
delle dispersioni termiche dovute ai ponti termici.
Il coefciente di dispersione termica di progetto per trasmissione verso il terreno in condi-
zioni di regime permanente, H
T,ig
, dallo spazio riscaldato (i) verso il terreno (g), calcolato
come segue:
[W/K] (8)
dove:
f
g1
= fattore di correzione che tiene conto dellinuenza della variazione annuale
della temperatura esterna. Questo fattore deve essere determinato su base
nazionale. In assenza di valori nazionali, si applica il valore predenito
riportato nel punto D.4.3;
f
g2
= fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della differenza tra la
temperatura esterna media annuale e la temperatura esterna di progetto, dato
da:
;
A
k
= area dellelemento delledicio (k) a contatto con il terreno, in metri
quadrati (m
2
);
U
equiv,k
= trasmittanza termica equivalente dellelemento delledicio (k) in Watt al metro
quadrato per Kelvin (W/m
2
K), determinata in funzione della tipologia del
pavimento (vedere gure da 3 a 6 e prospetti da 4 a 7);
G
W
= fattore di correzione che tiene conto dellinuenza dellacqua del sottosuolo.
Se la distanza tra la falda freatica considerata e il livello del pavimento del
seminterrato (soletta del pavimento) minore di 1 m, si deve tenere conto di
tale inuenza.
Questo fattore pu essere calcolato secondo la EN ISO 13370 e deve essere
determinato su base nazionale. In assenza di valori nazionali, si applicano i
valori predeniti riportati nel punto D.4.3.
H
T,ig
f
g1
f
g2
A
k k
U
equiv,k
( ) G
w
=
f
g2

int,i

m,e

int,i

e

-------------------------- =
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Le gure da 3 a 6 e i prospetti da 4 a 7 forniscono i valori di U
equiv,k
per le diverse tipologie
di pavimento distinte nella EN ISO 13370, in funzione del valore U degli elementi
delledicio e del parametro caratteristico B . In tali gure e prospetti, si assume che la
conduttivit termica del terreno sia
g
= 2,0 W/mK e non si tiene conto degli effetti
dellisolamento perimetrale.
Il parametro caratteristico B dato da (vedere gura 2):
[m] (9)
dove:
A
g
= area della soletta del pavimento considerata, in metri quadrati (m
2
). Per un intero
edicio, A
g
larea totale del piano terreno. Per parte di un edicio, per esempio
una porzione entit di edicio in fabbricati a schiera, A
g
larea del piano terreno
considerata;
P = perimetro della soletta del pavimento considerata in metri (m). Per un intero
edicio, P il perimetro totale delledicio. Per parte di un edicio, per esempio
una porzione entit di edicio in fabbricati a schiera, P comprende solo la
lunghezza delle pareti esterne che separano lo spazio riscaldato considerato
dallambiente esterno.
gura 2 Determinazione del parametro caratteristico B
Dimensioni in metri
A
g
= 150 m
2
A
g
= 75 m
2
P = 50 P = 15 m
B = 6B = 10
Nella EN ISO 13370, il parametro B calcolato per lintero edicio. Applicando
lapproccio ambiente per ambiente, B deve essere determinato per ciascun ambiente in
uno dei tre modi seguenti:
- per tutti gli ambienti senza pareti esterne che separano lo spazio riscaldato consi-
derato dallambiente esterno, utilizzare il valore B calcolato per lintero edicio;
- per tutti gli ambienti con un pavimento ben isolato (U
oor
< 0,5 W/m
2
K), utilizzare il
valore B calcolato per lintero edicio;
- per tutti gli altri ambienti, calcolare separatamente il valore B secondo lapproccio
ambiente per ambiente (calcolo cautelativo).
Soletta del pavimento a livello del suolo
La trasmittanza termica equivalente del pavimento del seminterrato indicata nella gura
3 e nel prospetto 4, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del parametro
caratteristico B .
B

A
g
0,5 P
------------------ - =
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gura 3 Valore U
equiv,bf
del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in
funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B
Legenda
a ) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B [m]
c) U
equiv,bf
[W/m
2
K]
a
U = 2 W/m
2
K
U = 1 W/m
2
K
U = 0,5 W/m
2
K
U = 0,25 W/m
2
K
prospetto 4 Valore U
equiv,bf
del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in
funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B
Seminterrato riscaldato con soletta del pavimento al di sotto del livello del suolo
La base di calcolo della trasmittanza termica equivalente per un seminterrato riscaldato
parzialmente o completamente al di sotto del livello del suolo, simile a quella con soletta
del pavimento a livello del suolo, ma si riferisce a due tipi di elementi delledicio, vale a
dire U
equiv,bf
per gli elementi di pavimento e U
equiv,bw
per gli elementi di parete.
Valore B
m
U
equiv,bf
(per z = 0 m)
W/m
2
K
senza isolamento U
oor
=
2,0 W/m
2
K
U
oor
=
1,0 W/m
2
K
U
oor
=
0,5 W/m
2
K
U
oor
=
0,25 W/m
2
K
2 1,30 0,77 0,55 0,33 0,17
4 0,88 0,59 0,45 0,30 0,17
6 0,68 0,48 0,38 0,27 0,17
8 0,55 0,41 0,33 0,25 0,16
10 0,47 0,36 0,30 0,23 0,15
12 0,41 0,32 0,27 0,21 0,14
14 0,37 0,29 0,24 0,19 0,14
16 0,33 0,26 0,22 0,18 0,13
18 0,31 0,24 0,21 0,17 0,12
20 0,28 0,22 0,19 0,16 0,12
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La trasmittanza termica equivalente per gli elementi di pavimento indicata nelle gure 4
e 5 e nei prospetti 5 e 6, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
parametro caratteristico B . La trasmittanza termica equivalente per gli elementi delle
pareti indicata nella gura 6 e nel prospetto 7, in funzione della trasmittanza termica
della parete e della profondit al di sotto del livello del suolo.
Per un seminterrato riscaldato, parzialmente al di sotto del livello del suolo, le dispersioni
termiche direttamente verso lesterno di quelle parti del seminterrato che si trovano al di
sopra del livello del suolo, sono determinate secondo il punto 7.1.1 senza le inuenze del
terreno e considerando solo quelle parti degli elementi delledicio che si trovano al di
sopra del livello del suolo.
gura 4 Valore U
equiv,bf
per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B
Legenda
a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B [m]
c) U
equiv,bf
[W/m
2
K]
a
U = 2 W/m
2
K
U = 1 W/m
2
K
U = 0,5 W/m
2
K
U = 0,25 W/m
2
K
prospetto 5 Valore U
equiv,bf
per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B
Valore B
m
U
equiv,bf
(per z = 1,5 m)
W/m
2
K
senza isolamento U
oor
=
2,0 W/m
2
K
U
oor
=
1,0 W/m
2
K
U
oor
=
0,5 W/m
2
K
U
oor
=
0,25 W/m
2
K
2 0,86 0,58 0,44 0,28 0,16
4 0,64 0,48 0,38 0,26 0,16
6 0,52 0,40 0,33 0,25 0,15
8 0,44 0,35 0,29 0,23 0,15
10 0,38 0,31 0,26 0,21 0,14
12 0,34 0,28 0,24 0,19 0,14
14 0,30 0,25 0,22 0,18 0,13
16 0,28 0,23 0,20 0,17 0,12
18 0,25 0,22 0,19 0,16 0,12
20 0,24 0,20 0,18 0,15 0,11
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gura 5 Valore U
equiv,bf
per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B
Legenda
a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B [m]
c) U
equiv,bf
[W/m
2
K]
a
U = 2 W/m
2
K
U = 1 W/m
2
K
U = 0,5 W/m
2
K
U = 0,25 W/m
2
K
prospetto 6 Valore U
equiv,bf
per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B
Valore B
m
U
equiv,bf
(per z = 3,0 m)
W/m
2
K
senza isolamento U
oor
=
2,0 W/m
2
K
U
oor
=
1,0 W/m
2
K
U
oor
=
0,5 W/m
2
K
U
oor
=
0,25 W/m
2
K
2 0,63 0,46 0,35 0,24 0,14
4 0,51 0,40 0,33 0,24 0,14
6 0,43 0,35 0,29 0,22 0,14
8 0,37 0,31 0,26 0,21 0,14
10 0,32 0,27 0,24 0,19 0,13
12 0,29 0,25 0,22 0,18 0,13
14 0,26 0,23 0,20 0,17 0,12
16 0,24 0,21 0,19 0,16 0,12
18 0,22 0,20 0,18 0,15 0,11
20 0,21 0,18 0,16 0,14 0,11
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gura 6 Valore U
equiv,bw
per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza
termica delle pareti e della profondit z al di sotto del livello del suolo
Legenda
a) Valore U delle pareti [W/m
2
K]
b) U
equiv,bw
[W/m
2
K]
z = 0 m
z = 1 m
z = 2 m
z = 3 m
prospetto 7 Valore U
equiv,bw
per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza
termica delle pareti e della profondit z al di sotto del livello del suolo
Seminterrato non riscaldato
Il coefciente di dispersione termica per trasmissione del pavimento che separa uno
spazio riscaldato da un seminterrato non riscaldato calcolato secondo il punto 7.1.2. Il
valore U del pavimento calcolato come per un pavimento senza linuenza del terreno,
ovvero non si applica lequazione 8 (e pertanto i fattori f
g1
, f
g2
e G
w
).
U
wall
W/m
2
K
U
equiv,bw
W/m
2
K
z = 0 m z = 1 m z = 2 m z = 3 m
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
0,50 0,44 0,39 0,35 0,32
0,75 0,63 0,54 0,48 0,43
1,00 0,81 0,68 0,59 0,53
1,25 0,98 0,81 0,69 0,61
1,50 1,14 0,92 0,78 0,68
1,75 1,28 1,02 0,85 0,74
2,00 1,42 1,11 0,92 0,79
2,25 1,55 1,19 0,98 0,84
2,50 1,67 1,27 1,04 0,88
2,75 1,78 1,34 1,09 0,92
3,00 1,89 1,41 1,13 0,96
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Pavimento sospeso
Il coefciente di dispersione termica per trasmissione di un pavimento sospeso
calcolato secondo il punto 7.1.2. Il valore U del pavimento sospeso calcolato come per
un pavimento senza linuenza del terreno, ovvero non si applica lequazione 8 (e
pertanto i fattori f
g1
, f
g2
e G
w
).
7.1.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - coefciente di
dispersione termica H
T,ij
H
T,ij
esprime il calore scambiato per trasmissione da uno spazio riscaldato (i) a uno
spazio adiacente (j) riscaldato a una temperatura signicativamente diversa. Questultimo
pu essere un ambiente adiacente allinterno della porzione entit di edicio (per
esempio, un bagno, un ambulatorio medico o un magazzino), un ambiente appartenente
ad una porzione entit adiacente di edicio (per esempio, un appartamento) o un
ambiente appartenente a un edicio adiacente che pu non essere riscaldato.
H
T,ij
calcolato come segue:
[W/K] (10)
dove:
f
ij
= fattore di riduzione della temperatura che tiene conto della differenza tra la
temperatura dello spazio adiacente e la temperatura esterna di progetto, dato da:
In assenza di valori nazionali della temperatura degli spazi riscaldati adiacenti, si
applicano i valori predeniti riportati nel punto D.4.4. In unappendice nazionale
alla presente norma, il punto corrispondente a D.4.4 pu comprendere informa-
zioni sulleffetto dei gradienti di temperatura verticali;
A
k
= area dellelemento delledicio (k) in metri quadrati (m
2
);
U
k
= trasmittanza termica dellelemento delledicio (k) in Watt al metro quadrato per
Kelvin (W/m
2
K).
Gli effetti dei ponti termici non sono considerati in questo calcolo.
7.2 Dispersione termica di progetto per ventilazione
La dispersione termica di progetto per ventilazione,
V,i
, per uno spazio riscaldato (i)
calcolata come segue:
[W] (11)
dove:
H
V,i
= coefciente di dispersione termica di progetto per ventilazione in Watt per Kelvin
(W/K);

int,i
= temperatura interna di progetto dello spazio riscaldato (i) in gradi centigradi (C);

e
= temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (C).
H
T,ij
f
k ij
A
k
U
k
=
f
ij

int,i

spazio adiacente

int,i

e

-------------------------------------------------- =

v,i
H
v,i

int,i

e
( ) =
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Il coefciente di dispersione termica di progetto per ventilazione, H
V,i
, di uno spazio
riscaldato (i) calcolato come segue:
[W/K] (12)
dove:
= portata daria dello spazio riscaldato (i) in metri cubi al secondo (m
3
/s);
= densit dellaria a
int,I
in chilogrammi al metro cubo (kg/m
3
);
c
p
= capacit termica specica dellaria a
int,i
in chilojoule al chilogrammo per Kelvin
(kJ/kgK).
Assumendo costanti i valori di e c
p
, lequazione (12) si riduce a:
[W/K] (13)
dove:
ora espressa in metri cubi allora (m
3
/h).
Il procedimento di calcolo per la determinazione della relativa portata daria, , dipende
dal caso considerato, vale a dire con o senza sistema di ventilazione.
Senza sistema di ventilazione:
In assenza di sistemi di ventilazione, si suppone che laria di rinnovo abbia le caratteri-
stiche termiche dellaria esterna. Pertanto, la dispersione termica proporzionale alla
differenza tra la temperatura interna di progetto e la temperatura dellaria esterna.
Il valore della portata daria dello spazio riscaldato (i), utilizzato per il calcolo del coef-
ciente di dispersione termica di progetto per ventilazione, il valore massimo tra la
portata daria per inltrazione, , dovuta al usso daria attraverso le fessure e le
giunzioni nellinvolucro delledicio, e la portata daria minima, , richiesta per ragioni
igieniche:
[m
3
/h] (14)
dove:
deve essere determinata secondo il punto 7.2.2;
deve essere determinata secondo il punto 7.2.1.
Con sistema di ventilazione:
Se presente un sistema di ventilazione, laria di rinnovo non deve necessariamente
avere le caratteristiche termiche dellaria esterna, per esempio:
- quando si utilizzano sistemi di recupero del calore;
- quando laria esterna preriscaldata a livello centrale;
- quando laria di rinnovo proviene da spazi adiacenti.
In questi casi, si applica un fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della
differenza tra la temperatura dellaria di rinnovo e la temperatura esterna di progetto.
Negli impianti con portata daria di estrazione in eccesso, questa aria sostituita dallaria
esterna che penetra attraverso linvolucro delledicio, della quale anche necessario
tenere conto.
Lequazione per la determinazione della portata daria dello spazio riscaldato (i), utilizzata
per il calcolo del coefciente di dispersione termica di progetto per ventilazione, la
seguente:
[m
3
/h] (15)
dove:
= portata daria per inltrazione dello spazio riscaldato (i) in metri cubi allora
(m
3
/h);
= portata daria di rinnovo dello spazio riscaldato (i) in metri cubi allora (m
3
/h);
H
v,i
V

i
c
p
=
V

i
H
v,i
0,34 V

i
=
V

i
V

i
V

inf,i
V

min,i
V

i
max V

inf,i
, V

min,i
( ) =
V

inf,i
V

min,i
V

i
V

inf,i
V

su,i
f
v,i
V

mech,inf,i
+ ( ) + =
V

inf,i
V

su,i
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=portata daria di estrazione in eccesso dello spazio riscaldato (i) in metri cubi
allora (m
3
/h), determinata secondo il punto 7.2.3.2;
f
V,i
= fattore di riduzione della temperatura, dato da:

su,i
= temperatura dellaria immessa nello spazio riscaldato (i) (proveniente
dallimpianto centrale di riscaldamento dellaria, da uno spazio adiacente
riscaldato o non riscaldato, o dallambiente esterno), in gradi centigradi (C).
Se si utilizza un sistema di recupero del calore,
su,i
pu essere calcolato dal
rendimento del sistema di recupero del calore.
su,i
pu essere maggiore o
minore della temperatura dellaria interna.
deve essere uguale o maggiore del tasso minimo di ventilazione secondo il
punto 7.2.1.
Un metodo per determinare con precisione le portate daria negli edici descritto nel
prEN 13465.
Metodi semplicati per la determinazione delle portate daria sono descritti nei punti 7.2.2
e 7.2.3.
7.2.1 Igiene - portata daria
Per ragioni digiene, richiesta una portata daria minima. Quando non sono disponibili
informazioni nazionali, la portata daria minima, , di uno spazio riscaldato (i) pu
essere determinata come segue:
[m
3
/h] (16)
dove:
n
min
= tasso minimo orario di ventilazione esterna (h
-1
);
V
i
= volume dello spazio riscaldato (i) in metri cubi (m
3
), calcolato in base alle dimen-
sioni interne.
Il tasso minimo di ventilazione esterna deve essere denito in unappendice nazionale alla
presente norma, o mediante specica. Quando non disponibile unappendice nazionale,
si applicano i valori predeniti riportati nel punto D.5.1. Per ulteriori informazioni sulle
portate daria, vedere CR 1752.
I tassi di ventilazione indicati nel punto D.5.1 si basano sulle dimensioni interne. Se nel
calcolo si utilizzano le dimensioni esterne, i valori del tasso di ventilazione riportati nel
punto D.5.1 devono essere moltiplicati per il rapporto tra il volume interno e il volume
esterno dello spazio (il valore predenito di tale rapporto approssimativamente 0,8).
Per caminetti aperti, tenere conto dei maggiori tassi di ventilazione richiesti per laria
comburente.
7.2.2 Inltrazione attraverso linvolucro delledicio - portata daria
La portata daria per inltrazione, , dello spazio riscaldato (i), indotta dal vento e
dalleffetto camino sullinvolucro delledicio, pu essere calcolata da:
[m
3
/h] (17)
dove:
n
50
= tasso orario di ventilazione (h
-1
), risultante da una differenza di pressione di
50 Pa tra linterno e lesterno delledicio, compresi gli effetti delle prese daria;
e
i
= coefciente di schermatura;

i
= fattore di correzione per laltezza, che tiene conto della maggiore velocit del
vento allaumentare dellaltezza dello spazio dal livello del suolo.
Nellequazione (17) si introduce un fattore 2 in quanto il valore n
50
dato per lintero
edicio. Il calcolo deve considerare il caso pi sfavorevole, vale a dire quando tutta laria
penetra per inltrazione da un unico lato delledicio.
V

mech,inf,i
f
v,i

int,i

su,i

int,i

e

------------------------- =
V

i
V

min,i
V

min,i
V

min,i
n
min
V
i
=
V

inf,i
V

inf,i
V

inf,i
2 V
i
n
50
e
i

i
=
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Il valore di deve essere uguale o maggiore di 0.
I valori di n
50
devono essere indicati in unappendice nazionale alla presente norma.
Quando non disponibile unappendice nazionale, si applicano i valori predeniti per
diversi tipi di costruzione delledicio, riportati nel punto D.5.2.
I valori del coefciente di schermatura e del fattore di correzione per laltezza devono
essere indicati in unappendice nazionale alla presente norma. Quando non disponibile
unappendice nazionale, si applicano i valori predeniti riportati nei punti D.5.3 e D.5.4.
7.2.3 Portate daria dovute a sistemi di ventilazione
7.2.3.1 Portata daria immessa
Se il sistema di ventilazione non noto, la dispersione termica per ventilazione si calcola
come per un impianto senza sistema di ventilazione.
Se il sistema di ventilazione noto, la portata daria immessa nello spazio riscaldato (i),
, determinata dal dimensionamento del sistema di ventilazione ed fornita dal
progettista del sistema di ventilazione.
Se laria immessa proviene da (un) ambiente/i adiacente/i, le sue caratteristiche termiche
sono le stesse dellaria in questo/i ambiente/i. Se laria immessa entra nellambiente attra-
verso condotti, generalmente preriscaldata. In entrambi i casi, il percorso del usso
daria deve essere denito e si deve tenere conto delle portate daria speciche negli
ambienti interessati.
7.2.3.2 Portata daria di estrazione in eccesso
In tutti i sistemi di ventilazione, laria di estrazione in eccesso sostituita dallaria esterna
che penetra attraverso linvolucro delledicio.
Se la portata daria di estrazione in eccesso non determinata in altro modo, pu essere
calcolata per lintero edicio come segue:
[m
3
/h] (18)
dove:
= portata daria di estrazione per lintero edicio in metri cubi allora (m
3
/h);
= portata daria immessa per lintero edicio in metri cubi allora (m
3
/h).
Negli edici residenziali, la portata daria immessa per lintero edicio spesso assunta
pari a zero.
Inizialmente, si determina per lintero edicio. Successivamente, si calcola la distri-
buzione della portata daria esterna in ogni spazio delledicio in base alla permeabilit
*)
di
ogni spazio in proporzione alla permeabilit dellintero edicio. Se non sono disponibili valori
della permeabilit, la distribuzione della portata daria esterna pu essere calcolata in modo
semplicato, in proporzione al volume di ogni spazio, come segue:
[m
3
/h] (19)
Dove V
i
il volume dello spazio (i). Questa equazione pu essere ugualmente utilizzata
per determinare la portata daria di rinnovo di ciascuno spazio se nota solo la portata
daria di rinnovo per lintero edicio.
7.3 Spazi riscaldati in modo intermittente
Gli spazi riscaldati in modo intermittente richiedono una potenza di ripresa, per ottenere la
temperatura interna di progetto richiesta, dopo il periodo di inattivit dellimpianto, entro
un tempo determinato. La potenza di ripresa dipende dai seguenti fattori:
- capacit termica degli elementi delledicio;
- tempo di ripresa del riscaldamento;
*) Lespressione "permeabilit" considera gli effetti della tenuta daria dellinvolucro delledicio e le aperture naturali di
progetto previste nelledicio.
V

inf,i
V

su,i
V

su,i
V

mech,inf,i
V

mech,inf,i
max V

ex
V

su
, 0 ( ) =
V

ex
V

su
V

mech,inf,i
V

mech,inf,i
V

mech,inf
V
i
V
i
------------ =
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- calo di temperatura durante il periodo di inattivit;
- caratteristiche del sistema di regolazione.
La potenza di ripresa pu non essere sempre necessaria, per esempio se:
- il sistema di regolazione in grado di eliminare il periodo di inattivit nei giorni pi
freddi;
- possibile ridurre le dispersioni termiche (perdite per ventilazione) durante il periodo
di inattivit.
La potenza di ripresa deve essere concordata con il cliente.
La potenza di ripresa pu essere determinata in modo dettagliato mediante procedimenti
di calcolo dinamico.
Nei casi seguenti, possibile utilizzare un metodo di calcolo semplicato, descritto pi
sotto, per determinare la potenza di ripresa richiesta per il generatore di calore e per i
corpi scaldanti:
- per edici residenziali:
- il periodo di inattivit (notturna) non maggiore di 8 h;
- la costruzione delledicio non leggera (per esempio, struttura in legno).
- per gli edici non residenziali:
- il periodo di inattivit non maggiore di 48 h (interruzione di ne settimana);
- il periodo di occupazione durante i giorni lavorativi maggiore di 8 h al giorno;
- la temperatura interna di progetto compresa tra 20 C e 22 C.
Per i corpi scaldanti di elevata massa termica, occorre considerare che sono richiesti
tempi di ripresa pi lunghi.
Metodo semplicato per la determinazione della potenza di ripresa
La potenza di ripresa richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente,

RH,i
, in uno spazio riscaldato (i) calcolata come segue:
[W] (20)
dove:
A
i
= area del pavimento dello spazio riscaldato (i) in metri quadrati (m
2
);
f
RH
= fattore di correzione dipendente dal tempo di riscaldamento successivo e dal
calo della temperatura interna previsto durante il periodo di inattivit, in Watt al
metro quadrato (W/m
2
). Questo fattore di correzione deve essere indicato in
unappendice nazionale alla presente norma. Quando non disponibile
unappendice nazionale, si applicano i valori predeniti riportati nel punto D.6. Tali
valori predeniti non si applicano agli impianti di riscaldamento con accumulo.
8 CARICO TERMICO DI PROGETTO
Il carico termico di progetto pu essere calcolato per uno spazio riscaldato, una porzione
entit di edicio e per lintero edicio, al ne di determinare il carico termico per il dimen-
sionamento dei corpi scaldanti, dello scambiatore di calore, del generatore di calore, ecc.
8.1 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato
Per uno spazio riscaldato (i), il carico termico di progetto,
HL,i
, calcolato come segue:
[W] (21)
dove:

T,i
= dispersione termica per trasmissione dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);

V,i
= dispersione termica per ventilazione dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);

RH,i
= potenza di ripresa richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermit-
tente dello spazio riscaldato (i) in Watt (W).

RH,i
A
i
f
RH
=

HL,i

T,i

V,i

RH,i
+ + =
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8.2 Carico termico di progetto per una porzione entit di edicio o per un edicio
Il calcolo del carico termico di progetto per una porzione entit di edicio o per un edicio
non deve tenere conto del calore trasferito per trasmissione e per ventilazione allinterno
dellinvolucro riscaldato della porzione entit di edicio, per esempio le dispersioni
termiche tra appartamenti.
Il carico termico di progetto per una porzione entit di edicio o per un edicio,
HL
,
calcolato come segue:
[W] (22)
dove:
= somma delle dispersioni termiche per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati,
escluso il calore scambiato allinterno della porzione entit di edicio o
delledicio, in Watt (W);
= dispersioni termiche per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il calore
scambiato allinterno della porzione entit di edicio o delledicio, in Watt (W).
Lequazione (22) implica una portata daria per lintero edicio. Poich la portata
daria di ogni spazio si basa sul caso pi sfavorevole per ciascuno spazio consi-
derato, non corretto sommare le portate daria di tutti gli spazi in quanto il caso
pi sfavorevole si verica simultaneamente solo in parte degli spazi. La portata
daria delledicio, , calcolata come segue:
senza sistema di ventilazione:
con sistema di ventilazione:
dove:

v
il rendimento del sistema di recupero del calore sullaria di estrazione. In
assenza di recupero di calore,
v
= 0.
Per il dimensionamento del generatore di calore, si utilizza una media sulle 24 h.
Se laria immessa riscaldata da un sistema separato, si deve tenere conto del
relativo carico termico richiesto;
=somma delle potenze di ripresa di tutti gli spazi riscaldati, richieste per
compensare gli effetti del riscaldamento intermittente, in Watt (W).
9 METODO DI CALCOLO SEMPLIFICATO
Le limitazioni alluso di questo metodo di calcolo semplicato devono essere denite in
unappendice nazionale alla presente norma. Quando non disponibile unappendice
nazionale, fare riferimento alle informazioni contenute nel punto D.7.
Come base per questo calcolo si devono utilizzare le dimensioni esterne (vedere gura 7).
La base per il calcolo delle dimensioni verticali la distanza da supercie a supercie dei
pavimenti (ovvero, non si tiene conto dello spessore del pavimento del seminterrato).
Quando si considerano le pareti interne, la base per il calcolo delle dimensioni orizzontali
la distanza dal centro della parete (ovvero, le pareti interne sono considerate no a met
del loro spessore).

HL

T,i

V,i

RH,i
+ + =

T,i

V,i
V

i
V

i
max 0,5 V

inf,i
, V

min,i
( ) =
V

i
0,5 V

inf,i
1
v
( ) V

su,i
+ + V

mech,inf,i
=

RH,i
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gura 7 Esempi di dimensioni esterne nel metodo di calcolo semplicato
9.1 Dispersione termica di progetto per uno spazio riscaldato
9.1.1 Dispersione termica totale di progetto
La dispersione termica totale di progetto per uno spazio riscaldato (i),
i
, calcolata
come segue:
[W] (23)
dove:

T,i
= dispersione termica di progetto per trasmissione dello spazio riscaldato (i) in
Watt (W);

V,i
= dispersione termica di progetto per ventilazione dello spazio riscaldato (i) in Watt
(W);
f
,i
= fattore di correzione della temperatura che tiene conto dellulteriore dispersione
termica degli ambienti riscaldati a una temperatura pi alta rispetto agli ambienti
riscaldati adiacenti, per esempio una stanza da bagno riscaldata a 24 C.
I valori di f
,i
devono essere indicati in unappendice nazionale alla presente norma.
Quando non disponibile unappendice nazionale, si applicano i valori predeniti indicati
nel punto D.7.3.
9.1.2 Dispersione termica di progetto per trasmissione
La dispersione termica di progetto per trasmissione,
T,i
, per uno spazio riscaldato (i)
calcolata come segue:
[W] (24)
dove:
f
k
= fattore di correzione della temperatura per lelemento delledicio (k), che tiene
conto della differenza tra la temperatura nel caso considerato e la temperatura
esterna di progetto;
A
k
= area dellelemento delledicio (k) in metri quadrati (m
2
);
U
k
= trasmittanza termica dellelemento delledicio (k) in Watt al metro quadrato per
Kelvin (W/m
2
K).

i

T,i

V,i
+ ( ) f
,i
=

T,i
f
k k
A
k
U
k
=
int,i

e
( )
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I valori del fattore di correzione della temperatura, f
k
, devono essere indicati in
unappendice nazionale alla presente norma. Quando non disponibile unappendice
nazionale, si applicano i valori predeniti riportati nel punto D.7.2.
9.1.3 Dispersione termica di progetto per ventilazione
La dispersione termica di progetto per ventilazione,
V,i
, per uno spazio riscaldato (i)
calcolata come segue:
[W] (25)
dove:
= portata daria minima dello spazio riscaldato (i) richiesta per ragioni igieniche, in
metri cubi allora (m
3
/h);
La portata daria minima dello spazio riscaldato (i) richiesta per ragioni igieniche deter-
minata come segue:
[m
3
/h] (26)
dove:
n
min
= tasso minimo orario di ventilazione esterna (h
-1
);
V
i
= volume dello spazio riscaldato (i) in metri cubi (m
3
), calcolato in base alle dimen-
sioni interne. Tale volume approssimativamente 0,8 volte il volume dello spazio
calcolato in base alle dimensioni esterne.
I valori del tasso minimo di ventilazione esterna devono essere indicati in unappendice
nazionale alla presente norma. Quando non disponibile unappendice nazionale, si
applicano i valori predeniti riportati nel punto D.5.1.
Nota In caso di sistemi di ventilazione meccanici, le portate daria meccaniche dipendono dalla progettazione e dal
dimensionamento del sistema di ventilazione. Per ogni ambiente ventilato meccanicamente, pu essere
calcolato un tasso di ventilazione esterna equivalente, in base alla portata meccanica daria (fornita dal
progettista del sistema di ventilazione), alla temperatura dellaria immessa e al volume daria di ciascun
ambiente.
9.2 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato
9.2.1 Carico termico totale di progetto
Il carico termico totale di progetto per uno spazio riscaldato (i),
HL,i
, calcolato come
segue:
[W] (27)
dove:

i
= dispersione termica totale di progetto dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);

RH,i
= potenza di ripresa del riscaldamento dello spazio riscaldato (i) in Watt (W).
9.2.2 Spazi riscaldati in modo intermittente
La potenza di ripresa del riscaldamento richiesta per compensare gli effetti del riscalda-
mento intermittente,
RH,i
, in uno spazio riscaldato (i) calcolata come segue:
[W] (28)
dove:
A
i
= supercie del pavimento dello spazio riscaldato (i) in metri quadrati (m
2
);
f
RH
= fattore di ripresa dipendente dal tipo di edicio, dalla costruzione delledicio, dal
tempo di ripresa e dal calo della temperatura interna previsto durante il periodo
di inattivit.
I valori del fattore di ripresa, f
RH
, devono essere indicati in unappendice nazionale alla
presente norma. Quando non disponibile unappendice nazionale, si applicano i valori
predeniti riportati nel punto D.6.

V,i
0,34 V

min,i
=
int,i

e
( )
V

min,i
V

min,i
n
min,i
= V
i

HL,i

i

RH,i
+ =

RH,i
A
i
f
RH
=
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9.3 Carico termico totale di progetto di una porzione entit di edicio o di un edicio
Il calcolo del carico termico di progetto di una porzione entit di edicio o di un edicio non
deve tenere conto del calore scambiato per trasmissione e per ventilazione allinterno
dellinvolucro riscaldato della porzione entit di edicio, per esempio gli scambi di calore
tra appartamenti.
Il carico termico di progetto di una porzione entit di edicio o di un edicio,
HL
,
calcolato come segue:
[W] (29)
dove:
= somma delle dispersioni termiche per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati,
escluso il calore scambiato allinterno della porzione entit di edicio o
delledicio;
= dispersioni termiche per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il
calore scambiato allinterno della porzione entit di edicio o delledicio;
= somma delle potenze di ripresa di tutti gli spazi riscaldati, richieste per
compensare gli effetti del riscaldamento intermittente.

HL

T,i

V,i

RH,i
+ + =

T,i

V,i

RH,i
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APPENDICE A PARAMETRI BASE RELATIVI AL BENESSERE UMANO IN AMBIENTI TERMICI
(informativa) INTERNI - IMPORTANZA DELLA TEMPERATURA OPERANTE NEI CALCOLI DEL
CARICO TERMICO
Lobiettivo del calcolo del carico termico di progetto garantire un ambiente termico
interno accettabile alla temperatura esterna di progetto. La temperatura interna di
progetto per il riscaldamento indicata a livello nazionale o nellappendice D. Un metodo
di determinazione della temperatura interna di progetto illustrato di seguito.
La progettazione dellambiente termico interno dovrebbe basarsi sulla EN ISO 7730, dove
la qualit dellambiente termico espressa dai valori PMV e PPD.
La qualit termica desiderata allinterno di uno spazio pu essere selezionata fra le tre
categorie A, B e C elencate nel prospetto A.1.
prospetto A.1 Tre categorie di ambiente termico interno
La gura A.1 indica la temperatura operante ottimale e il campo di temperatura ammis-
sibile, in funzione dellabbigliamento e dellattivit per ognuna delle tre categorie. La
temperatura operante ottimale la stessa per le tre categorie, mentre il campo di tempe-
ratura ammissibile per la temperatura operante ottimale varia.
La temperatura operante in tutte le posizioni allinterno dello spazio riscaldato occupato
dovrebbe sempre rientrare nel campo di temperatura ammissibile. Questo signica che il
campo di temperatura ammissibile dovrebbe coprire le variazioni sia spaziali sia
temporali, comprese le oscillazioni causate dal sistema di regolazione.
La temperatura interna di progetto per il riscaldamento dovrebbe essere la temperatura
operante pi bassa entro il campo di temperatura ammissibile nella categoria selezionata.
Assumendo un certo abbigliamento e una certa attivit, la temperatura interna di progetto
pu essere desunta dalla gura A.1, dal prospetto A.2 o dalla EN ISO 7730.
Categoria dellambiente termico interno Stato termico generale del corpo
Percentuale prevista di non gradimento PPD Valutazione media prevista PMV
A <6% -0,2 < PMV < +0,2
B <10% -0,5 < PMV < +0,5
C <15% -0,7 < PMV < +0,7
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gura A.1 Temperatura operante ottimale in funzione dellabbigliamento e dellattivit per le tre categorie di
ambiente termico interno. I tre diagrammi mostrano anche il campo di temperatura ammissibile per
la temperatura operante ottimale nelle tre categorie
a) CATEGORIA A
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attivit
A Temperatura operante ottimale in C
B Campi ammissibili
K m
2
C/W
Z W/m
2
b) CATEGORIA B
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attivit
A Temperatura operante ottimale in C
B Campi ammissibili
K m
2
C/W
Z W/m
2
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c) CATEGORIA C
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attivit
A Temperatura operante ottimale in C
B Campi ammissibili
K m
2
C/W
Z W/m
2
La velocit relativa dellaria, v
ar
, determinata dal movimento del corpo, stimata pari a
0 (m/s) per un ritmo metabolico, M, minore di 1 (met) e a 0,3 (m/s) per un ritmo
metabolico, M, maggiore di 1 (met). I diagrammi sono determinati considerando
unumidit relativa del 50%.
prospetto A.2 Temperatura interna di progetto
Tipo di edicio/spazio Abbigliamento, inverno
clo
Attivit
met
Categoria dellambiente
termico interno
Temperatura operativa, inverno
C
Ufcio singolo
A 21,0 - 23,0
1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
Ufci
multipli
A 21,0 - 23,0
1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Sala conferenze 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Auditorio 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
Mensa/
Ristorante
A 21,0 - 23,0
1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Aula scolastica 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
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prospetto A.2 Temperatura interna di progetto (Continua)
Tipo di edicio/spazio Abbigliamento, inverno
clo
Attivit
met
Categoria dellambiente
termico interno
Temperatura operativa, inverno
C
Asilo 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 17,5 - 20,5
Grandi magazzini 1,0 1,6 B 16,0 - 22,0
C 15,0 - 23,0
A 21,0 - 23,0
Edicio residenziale 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 24,5 - 25,5
Bagno 0,2 1,6 B 23,5 - 26,5
C 23,0 - 27,0
A 16,5 - 19,5
Chiesa 1,5 1,3 B 15,0 - 21,0
C 14,0 - 22,0
Museo/
Galleria
A 17,5 - 20,5
1,0 1,6 B 16,0 - 22,0
C 15,0 - 23,0
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APPENDICE B ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DELLE DISPERSIONI TERMICHE DI PROGETTO PER
(informativa) CASI PARTICOLARI
B.1 Altezza dei locali e grandi ambienti
Per il caso base, le dispersioni termiche sono calcolate presupponendo una temperatura
uniforme degli spazi riscaldati di altezza non maggiore di 5 m. Tale presupposto non
valido se laltezza degli ambienti maggiore di 5 m, in quanto il gradiente verticale di
temperatura dellaria, che aumenta le dispersioni termiche, soprattutto attraverso il tetto,
non pu essere trascurato in questo caso.
Il gradiente verticale di temperatura dellaria aumenta allaumentare dellaltezza
dellambiente e dipende in larga misura anche dalle dispersioni termiche di progetto totali
(livello di isolamento dellinvolucro delledicio e temperatura esterna di progetto), nonch
dal tipo e dalla posizione degli apparecchi di riscaldamento.
Tali effetti dovrebbero essere considerati aumentando le dispersioni termiche di progetto.
Il modo migliore per determinare tali dispersioni termiche di progetto supplementari
consiste nellutilizzare i risultati dei calcoli di simulazione dinamica, che tengono conto
delle caratteristiche speciche delledicio.
Per edici con dispersioni termiche di progetto minori o uguali a 60 Watt per metro
quadrato di area del pavimento, la dispersione termica totale di progetto,
i
, per spazi di
notevole altezza, pu essere corretta applicando un fattore di correzione per laltezza del
locale, f
h,i
, come indicato di seguito:
[W] (30)
dove i valori di f
h,i
sono indicati nel prospetto B.1.
prospetto B.1 Fattore di correzione per laltezza del locale, f
h,i
B.2 Edici dove la temperatura dellaria e la temperatura media radiante differiscono in
modo signicativo
Per il caso base, si assume che la temperatura dellaria, la temperatura media radiante e
la temperatura operante abbiano lo stesso valore. Pertanto, le dispersioni termiche per
trasmissione e ventilazione sono calcolate utilizzando la temperatura operante.
Per gli spazi in cui vi una notevole differenza tra la temperatura dellaria e la temperatura
media radiante, i calcoli delle dispersioni termiche che utilizzano la temperatura operante
danno risultati non corretti.
Metodo di riscaldamento e tipo o posizione degli apparecchi di
riscaldamento
f
h,i
Altezza dello spazio riscaldato
da 5 m a 10 m da 10 m a 15 m
PRINCIPALMENTE RADIANTE
Pavimento riscaldato 1 1
Softto riscaldato (livello di temperatura <40C) 1,15 non pertinente per questa applicazione
Irraggiamento verso il basso a media e alta temperatura da
livello alto
1 1,15
PRINCIPALMENTE CONVETTIVO
Convezione naturale di aria calda 1,15 non pertinente per questa applicazione
ARIA CALDA FORZATA
Flusso trasversale a livello basso 1,30 1,60
Verso il basso da livello alto 1,21 1,45
Flusso daria trasversale a media ed alta temperatura da livello
intermedio
1,15 1,30

i

T,i

V,i
+ ( ) f
h,i
=
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In questi casi, le dispersioni termiche per trasmissione sono sempre calcolate utilizzando
la temperatura operante, ma le dispersioni termiche per ventilazione dovrebbero essere
calcolate utilizzando la temperatura dellaria interna. In caso contrario, il calcolo della
dispersione termica dovuta a ventilazione (inltrazione) fornirebbe risultati troppo alti per
i sistemi di riscaldamento radianti e troppo bassi per i sistemi di riscaldamento a conve-
zione.
Tale aspetto deve essere considerato se lerrore relativo alla dispersione termica per
ventilazione calcolata maggiore del 5%.
Per esempio, per una differenza di temperatura di progetto di 30 K, una differenza tra la
temperatura dellaria e la temperatura operante di 1,5 K corrisponde a una differenza del
5% della dispersione termica per ventilazione calcolata. Questa corrisponde ad una diffe-
renza di 3 K tra la temperatura dellaria e la temperatura media radiante.
Per gli spazi dove il valore U medio della nestra/parete esterna soddisfa lespressione
seguente, necessario applicare una correzione per la differenza tra la temperatura
dellaria e la temperatura operante:
[W/m
2
k] (31)
dove:
U
w
= valore U medio della nestra/parete in Watt al metro quadrato per Kelvin
(W/m
2
K);

int
= temperatura interna di progetto in gradi centigradi (C);

e
= temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (C).
In questi casi, la temperatura media radiante calcolata dalle temperature superciali
interne. Le temperature superciali interne possono essere calcolate per determinati
valori U, temperatura interna di progetto, temperatura esterna di progetto e temperatura
superciale dei corpi scaldanti. Se la temperatura media radiante calcolata si discosta di
oltre 1,5 K dalla temperatura interna di progetto, la dispersione termica dovuta a ventila-
zione pu essere calcolata utilizzando la temperatura dellaria,
a
, data da:
[C] (32)
dove:

o
= temperatura operante in gradi centigradi (C);

r
= temperatura media radiante in gradi centigradi (C).
In alcuni spazi ad uso industriale, dove la velocit dellaria maggiore di 0,20 m/s, un
rapporto pi corretto tra temperatura operante, temperatura dellaria e temperatura media
radiante dato da:
[C] (33)
dove:
F
B
= 0,5 per velocit dellaria minore di 0,2 m/s;
F
B
= 0,6 per velocit dellaria compreso tra 0,2 m/s e 0,6 m/s;
F
B
= 0,7 per velocit dellaria maggiore di 0,6 m/s.
U
w
50

int

e

------------------- >

a
2
o

r
( ) =

o
F
B

a
1 F
B
( )
r
+ =
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APPENDICE C ESEMPIO DI CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI PROGETTO
(informativa)
C.1 Descrizione generale dellesempio di calcolo
C.1.1 Descrizione delledicio campione
Lesempio di calcolo si riferisce alla casa "Vivaldi".
Questa casa un fabbricato semi-indipendente con un piano terreno ed una cantina al
seminterrato. La parete ovest del soggiorno a contatto con la casa adiacente. Il piano
terreno rialzato di 0,5 m dal livello del suolo. Il soggiorno ha un pavimento su interca-
pedine. Il resto del piano terreno sopra il seminterrato. Nel seminterrato vi sono una
cantina, un garage ed un locale hobby riscaldato.
La casa provvista di isolamento interno.
C.1.2 Piante delledicio
Le piante, dettagliate, e le sezioni della casa sono riportate nelle gure da C.1 a C.4. Le
strutture ed i ponti termici sono illustrati nelle gure da C.5 a C.7. Una seconda pianta del
piano terreno riportata nella gura C.8, dove sono indicate le dimensioni esterne
utilizzate per lesempio di calcolo con il metodo semplicato.
C.1.3 Calcoli eseguiti
Il calcolo di esempio eseguito sia con il metodo dettagliato, sia con il metodo sempli-
cato. Per il metodo dettagliato si utilizzano le dimensioni interne. I dati relativi ai ponti
termici corrispondono alle dimensioni interne.
Il calcolo delle dispersioni termiche per ventilazione con il metodo dettagliato eseguito
per i seguenti 3 casi tipici:
- solo ventilazione naturale (apertura delle nestre);
- sistema di ventilazione bilanciato con alimentazione dellaria a 12 C;
- solo estrazione dellaria dalla cucina, dal bagno e dal WC.
Il calcolo delle perdite termiche per trasmissione indipendente dai casi suddetti.
Il calcolo delle dispersioni termiche per trasmissione illustrato per un solo ambiente, sia
con il metodo dettagliato, sia con il metodo semplicato.
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C.2 Piante delledicio
gura C.1 Pianta del piano terreno
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gura C.2 Pianta del seminterrato
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gura C.3 Sezioni trasversali A-A e B-B
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gura C.4 Sezione trasversale C-C
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gura C.5 Elementi delledicio
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gura C.6 Ponti termici verticali
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gura C.7 Ponti termici orizzontali
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gura C.8 Pianta del piano terreno con le dimensioni esterne utilizzate per il metodo semplicato
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C.3 Esempio di calcolo
C.3.1 Dati generali
I dati generali necessari per il calcolo sono riepilogati nel prospetto C.1.
prospetto C.1 Dati generali
C.3.2 Dati sui materiali
I dati sui materiali sono riepilogati nel prospetto C.2. I materiali sono identicati da un
"codice del materiale", utilizzato come riferimento nel successivo prospetto C.3 relativo ai
valori U degli elementi delledicio.
Dati climatici
Descrizione Simbolo Unit di
misura
Valore
Temperatura esterna di progetto
e
C -10,0
Temperatura esterna media annuale
m,e
C 12
Coefcienti di esposizione e
k
e e
l
Orientamento
Valore
p.u.
Tutti 1,00
Dati relativi agli ambienti riscaldati
Ambiente
Temperatura
di progetto
Area
dellambiente
Volume
interno

int,i
A
i
V
i
C m
2
m
2
Locale hobby 20 13,0 29,0
Soggiorno 20 36,9 92,3
Cucina 20 9,5 23,8
Camera da letto 1 20 10,9 27,3
Camera da letto 2 20 10,2 25,6
Camera da letto 3 20 10,5 26,3
Bagno 24 4,6 11,5
Atrio dingresso 20 7,9 19,6
Atrio 20 5,3 13,3
WC 20 1,7 4,1
Totale 110,6 272,9
Dati relativi agli ambienti non riscaldati
Ambiente
Valore b Temperatura
b
u

u
p.u. C
Casa adiacente - 12
Garage 0,8 -4
Scala 0,4 8
Cantina 0,5 5
Sottotetto non riscaldato 0,9 -7
Pavimento su intercapedine del piano terreno 0,8 -4
Pavimento su intercapedine del piano terreno della casa adiacente 0,8 -4
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prospetto C.2 Dati sui materiali
Conduttivit dei materiali
Codice del
materiale
Descrizione
W/mK
1 Mattoni leggeri 0,8
2 Calcestruzzo 1,75
11 Gesso 0,35
13 Intonaco di cemento 1,15
21 Polistirene 0,043
23 Lana di roccia 0,042
24 Polistirene estruso 0,037
25 Pannello di bra minerale DIN 18165 0,041
31 Ghiaia 0,7
32 Bitume 0,23
41 Strato daria non ventilato s = 40 mm 0
51 Legno 0,15
53 Composto metallico 0,12
Resistenze superciali (tra laria e le strutture)
Codice del
materiale
Descrizione R
si
o R
se

m
2
K/W
41 Strato daria non ventilato s = 40 mm 0,18
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
62 Resistenza superciale esterna (usso di calore orizzontale) 0,04
63 Resistenza superciale interna (usso di calore verso lalto) 0,10
66 Resistenza superciale interna (usso di calore verso il basso) 0,17
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C.3.3 Dati sugli elementi delledicio
Il prospetto C.3 illustra il calcolo del valore U di ogni elemento delledicio.
prospetto C.3 Calcolo dei valori U degli elementi delledicio
Codici Descrizione d R U
k
Elemento Materiale m W/mK m
2
K/W W/m
2
K
Codice
elemento
edicio
Nome dellelemento delledicio
Codice Nome dello strato liminare interno R
si

Codice Nome del materiale d
1

1
R
1
=d
1
/
1

.
Codice Nome del materiale d
n

n
R
n
=d
n
/
n

Codice Nome dello strato liminare esterno R
se

Spessore totale e U
k
d
i
R
i
1/R
i
1
Parete esterna isolata
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
21 Polistirene 0,080 0,043 1,86
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
62 Resistenza superciale esterna (usso di calore orizzontale) 0,04
Spessore totale e U
k
0,290 2,31 0,433
2
Parete esterna isolata (verso ledicio adiacente)
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
21 Polistirene 0,080 0,043 1,86
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
25 Pannello di bra minerale DIN 18 165 0,020 0,041 0,49
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
21 Polistirene 0,080 0,043 1,86
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
Spessore totale e U
k
0,600 5,03 0,199
3
Parete esterna non isolata
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
62 Resistenza superciale esterna (usso di calore orizzontale) 0,04
Spessore totale e U
k
0,210 0,45 2,229
11
Separazioni interne
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
41 Strato daria non ventilato s = 40 mm 0,18
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
Spessore totale e U
k
0,020 0,50 2,011
13
Separazioni interne
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
21 Polistirene 0,040 0,043 0,93
1 Mattoni leggeri 0,080 0,800 0,10
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
Spessore totale e U
k
0,140 1,35 0,742
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prospetto C.3 Calcolo dei valori U degli elementi delledicio (Continua)
Codici Descrizione d R U
k
Elemento Materiale m W/mK m
2
K/W W/m
2
K
15
Porta interna
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
51 Legno 0,040 0,150 0,27
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
Spessore totale e U
k
0,040 0,53 1,899
16
Softto del piano terreno
63 Resistenza superciale interna (usso di calore verso lalto) 0,1
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
23 Lana di roccia 0,080 0,042 1,90
63 Resistenza superciale interna (usso di calore verso lalto) 0,10
Spessore totale e U
k
0,090 2,13 0,469
17
Pavimento del piano terreno
66 Resistenza superciale interna (usso di calore verso il basso) 0,17
2 Calcestruzzo 0,030 1,750 0,02
24 Polistirene estruso 0,060 0,037 1,62
2 Calcestruzzo 0,180 1,750 0,10
66 Resistenza superciale interna (usso di calore verso il basso) 0,17
Spessore totale e U
k
0,270 2,08 0,480
20
Finestre
Spessore totale e U
k
- - 2,100
21
Porta esterna
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
51 Legno 0,060 0,150 0,40
62 Resistenza superciale esterna (usso di calore orizzontale) 0,04
Spessore totale e U
k
0,060 0,57 1,754
32
Parete esterna della cantina (isolata verso terra)
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
21 Polistirene 0,040 0,043 0,93
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
13 Intonaco di cemento 0,020 1,150 0,02
32 Bitume 0,002 0,230 0,01
31 Ghiaia 0,200 0,700 0,29
Spessore totale e U
k
0,472 1,65 0,606
33
Parete esterna della cantina (isolata verso laria)
61 Resistenza superciale interna (usso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
21 Polistirene 0,040 0,043 0,93
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
62 Resistenza superciale esterna (usso di calore orizzontale) 0,04
Spessore totale e U
k
0,250 1,38 0,725
35
Pavimento della cantina (isolato verso terra)
66 Resistenza superciale interna (usso di calore verso il basso) 0,17
2 Calcestruzzo 0,030 1,750 0,02
24 Polistirene estruso 0,060 0,037 1,62
2 Calcestruzzo 0,150 1,750 0,09
32 Bitume 0,002 0,230 0,01
31 Ghiaia 0,200 0,700 0,29
Spessore totale e U
k
0,442 2,19 0,457
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C.3.4 Dati sui ponti termici
Il prospetto C.4 riporta i dati sui ponti termici. I ponti termici sono identicati da un codice,
utilizzato come riferimento nei prospetti successivi relativi alle dispersioni termiche degli
ambienti.
prospetto C.4 Dati sui ponti termici
Codice Descrizione
l
W/mK
01A Angolo parete esterna 0,01
02A Angolo parete esterna su edicio adiacente, interno verso esterno 0,01
02B Angolo parete esterna su edicio adiacente, interno verso edicio adiacente 0,01
03A Parete interna terminante su parete esterna isolata 0,195
04A Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso lesterno 0,125
05A Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso lesterno attraverso lisolamento massimo 0,125
05B Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso lesterno attraverso lisolamento minimo 0,125
11A Softto piano terreno verso sottotetto in edicio adiacente 0,33
11B Softto piano terreno verso sottotetto adiacente 0,33
12A Softto piano terreno, interno verso aria esterna 0,33
12B Softto piano terreno, interno verso sottotetto 0,33
13A Softto piano terreno su facciata est, interno verso aria esterna 0,33
13B Softto piano terreno su facciata est, interno verso sottotetto 0,33
14A Softto piano terreno verso sottotetto, parete interna 0,01
15A Softto piano terreno verso sottotetto, separazione interna, verso sottotetto 0,01
21A Pavimento piano terreno verso seminterrato in edicio adiacente 0,325
21B Pavimento piano terreno verso edicio adiacente 0,325
22A Pavimento piano terreno, parete cantina non isolata o seminterrato, interno verso seminterrato o cantina 0,325
22B Pavimento piano terreno, parete cantina non isolata o seminterrato, interno verso esterno 0,325
23A Pavimento piano terreno, parete cantina isolata, interno verso cantina 0,325
23B Pavimento piano terreno, parete cantina isolata, interno verso esterno 0,325
24A Parete interna che attraversa il piano terreno, interno verso cantina o seminterrato, diretto 0,24
25A Separazione interna su piano terreno, su parete cantina, interno verso cantina, diretto 0,24
28A Separazione interna verso vano scala (su parete cantina), interno verso vano scala 0,04
28C Separazione interna verso vano scala (su parete cantina), cantina verso vano scala 0,17
29A Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), interno verso vano scala 0,04
29C Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), cantina verso vano scala 0,095
30A Separazione interna verso vano scala (su estremit piano terreno), interno verso vano scala 0,04
31A Separazione interna su pavimento piano terreno, interno verso cantina 0,04
34A Angolo separazione interna 0,035
35B Intersezione separazione interna, ponte attraverso parete diritta 0,03
41A Angolo parete esterna cantina, nel seminterrato, cantina verso esterno 0,035
41B Angolo parete esterna cantina, nel seminterrato, cantina verso seminterrato 0,035
42A Angolo parete esterna isolata cantina, cantina verso esterno 0,01
43A Angolo parete esterna cantina, cantina verso esterno 0,035
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prospetto C.4 Dati sui ponti termici (Continua)
I dati sui ponti termici sono calcolati secondo la EN ISO 10211-1 e tenendo conto del fatto
che la EN ISO 10211-1 fornisce il valore
l
globale di ciascun ponte termico. Nella
presente norma, si esegue un calcolo ambiente per ambiente e pertanto ogni ponte
termico (ad eccezione dei ponti termici per porte e nestre) incluso due volte nei calcoli
(una volta per ogni ambiente sui due lati del ponte termico). Di conseguenza, i valori
l
globali calcolati secondo la EN ISO 10211-1 sono divisi per due per ottenere i valori
riportati nel prospetto C.4. Per i ponti termici di porte e nestre non eseguita la divisione
per due.
Nota Il prospetto C.4 fornisce un esempio di calcolo dei ponti termici molto dettagliato, per sottolineare limportanza
dei ponti termici nei calcoli del carico termico. La grande quantit di ponti termici nella casa dovuta allutilizzo
dellisolamento interno, cio molti ponti termici si creano automaticamente a causa dellinterruzione degli strati
isolanti in quasi ogni punto di connessione delle pareti.
C.3.5 Dispersioni termiche dellambiente per trasmissione
Generalit
Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo delle dispersioni termiche di progetto per
trasmissione per un solo ambiente, vale a dire il locale hobby.
Codice Descrizione
l
W/mK
47A Parete cantina isolata interna terminante allesterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso
lisolamento
0,01
47B Parete cantina isolata interna terminante allesterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso la parte
non isolata
0,03
48A Parete cantina isolata interna terminante allesterno isolato, interno verso esterno attraverso lisolamento 0,01
48B Parete cantina isolata interna terminante allesterno isolato, interno verso esterno attraverso la parte non isolata 0,13
49A Parete cantina interna terminante su parete esterna, interno verso esterno 0,03
50A Intersezione parete cantina interna, attraverso parete diritta 0,03
51A Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta non isolata 0,03
51B Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta isolata 0,01
61A Pavimento porta dingresso 0,13
61B Parte superiore porta dingresso 0,12
61C Lato porta dingresso 0,12
62A Base nestra 0,12
62B Parte superiore nestra 0,12
62C Lato nestra 0,12
63A Base portanestra 0,13
63B Parte superiore portanestra 0,12
63C Lato portanestra 0,12
64A Base porta garage 0,13
64B Parte superiore porta garage 0,12
64C Lato porta garage 0,12
65A Base porta interna 0,13
65B Parte superiore porta interna 0,12
65C Lato porta interna 0,12
66 Lato porta su parete interna 0,54
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Locale hobby
Questa stanza un ambiente a contatto con il terreno.
prospetto C.5 Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby
Dispersioni termiche direttamente verso lesterno
Codice Elemento delledicio A
k
U
k
e
k
A
k
U
k
e
k
m
2
W/m
2
K p.u. W/K
33 Parete esterna della cantina (isolata verso laria) 3,56 0,725 1,00 2,58
20 Finestre 1,04 2,100 1,00 2,17
33 Parete esterna della cantina (isolata verso laria) 1,78 0,725 1,00 1,29
Totale degli elementi delledicio
k
A
k
U
k
e
k
W/K 6,04
Codice Ponte termico
k
l
k
e
k

k
l
k
e
k
W/mK m p.u. W/K
47A Parete cantina isolata interna terminante allesterno (isolato e non isolato),
interno verso esterno attraverso lisolamento
0,01 0,50 1,00 0,005
42A Angolo parete cantina esterna isolata, cantina verso esterno 0,01 1,00 1,00 0,010
48A Parete cantina isolata interna terminante allesterno isolato, interno verso
esterno attraverso lisolamento
0,01 0,50 1,00 0,005
62A Base nestra 0,12 0,90 1,00 0,108
62B Parte superiore nestra 0,12 0,90 1,00 0,108
62C Lato nestra 0,12 2,30 1,00 0,276
Totale dei ponti termici
k

k
l
k
e
k
W/K 0,512
Coefciente di dispersione termica totale direttamente verso lesterno H
T,ie
=
k
A
k
U
k
e
k
+
k

k
l
k
e
k
6,557
Dispersioni termiche attraverso gli spazi non riscaldati
Codice Elemento delledicio A
k
U
k
b
u
A
k
U
k
b
u
m
2
W/m
2
K p.u. W/K
13 Parete interna isolata (pareti del locale hobby) 6,78 0,742 0,40 2,01
15 Porta interna 1,40 1,899 0,40 1,06
13 Porta interna isolata (pareti della sala hobby) 7,90 0,742 0,80 4,69
Totale degli elementi delledicio
k
A
k
U
k
b
u
W/K 7,77
Codice Ponte termico
k
l
k
b
u

k
l
k
b
u
W/mK m p.u. W/K
51B Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta isolata 0,01 2,23 0,80 0,02
29C Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), cantina
verso vano scala
0,095 1,77 0,40 0,07
Totale dei ponti termici
k

k
l
k
b
u
W/K 0,085
Coefciente di dispersione termica totale attraverso gli spazi non riscaldati H
T,iue
=
k
A
k
U
k
b
u
+
k

k
l
k
b
u
7,850
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prospetto C.5 Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby (Continua)
C.3.6 Dispersioni termiche per ventilazione dellambiente
Generalit
Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo della dispersione termica di progetto per
ventilazione di ciascun ambiente. Il calcolo eseguito per tre casi tipici di ventilazione.
Ventilazione naturale (apertura delle nestre)
Si suppone che non sia installato nessun sistema di ventilazione. Il grado di tenuta allaria
delledicio medio (tenuta normale) e si assume la presenza di una moderata scher-
matura.
Dispersioni termiche attraverso il terreno
Calcolo di B' A
g
P B' = 2A
g
/P
m
2
m m
13,05 7,225 3,6
Codice Elemento delledicio U
k
U
equiv,k
A
k
A
k
U
equiv,k
W/m
2
K W/m
2
K m
2
W/K
32 Parete cantina esterna (isolata verso terra) 0,606 0,40 12,513 5,01
35 Pavimento cantina (verso terra) 0,457 0,25 13,046 3,26
Totale degli elementi delledicio equivalenti
k
A
k
U
equiv,k
W/K 8,27
Fattori di correzione f
g1
f
g2
G
w
f
g1
f
g2
G
w
p.u. p.u. p.u. p.u.
1,450 0,267 1,00 0,387
Coefciente di dispersione termica totale attraverso il terreno H
T,ig
= (
k
A
k
U
equiv,k
)f
g1
f
g2
G
w
3,197
Dispersioni termiche verso spazi riscaldati a temperature diverse
Codice Elemento delledicio f
ij
A
k
U
k
f
ij
A
k
U
k
p.u. m
2
W/m
2
K W/K
- Nessuno - - - -
Coefciente di dispersione termica totale attraverso spazi a temperature diverse H
T,ij
=
k
f
ij
A
k
U
k
0,000
Coefciente di dispersione termica totale per trasmissione H
T,i
= H
T,ie
+H
T,iue
+H
T,ig
+H
T,ij
W/K 17,60
Dati sulla temperatura
Temperatura esterna di progetto
e
C -10
Temperatura interna di progetto
int,I
C 20
Differenza di temperatura di progetto
int,i
-
e
C 30
Dispersione termica di progetto per trasmissione
T,i
= H
T,i
(
int,i
-
e
) W 528
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prospetto C.6 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, solo ventilazione naturale
Ventilazione forzata con uno scambiatore di calore
Si suppone sia installato un sistema di ventilazione bilanciato con uno scambiatore di
calore. Le portate di aria estratta e immessa sono date dalla progettazione del sistema di
ventilazione. Il sistema bilanciato, vale a dire che la portata totale di aria estratta
uguale alla portata totale di aria immessa.
Si suppone che la temperatura dellaria di rinnovo, nelle condizioni di progetto, sia 12 C.
Si noti leffetto dellaria che entra nel bagno a 20 C e deve essere riscaldata a 24 C.
Ambiente
L
o
c
a
l
e

h
o
b
b
y
S
o
g
g
i
o
r
n
o
C
u
c
i
n
a
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

1
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

2
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

3
B
a
g
n
o

A
t
r
i
o

d

i
n
g
r
e
s
s
o
A
t
r
i
o
W
C
T
o
t
a
l
e
Volume interno dellambiente V
i
m
3
29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna
e
C -10,0
Temperatura interna
int,i
C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
R
e
q
u
i
s
i
t
i

i
g
i
e
n
i
c
i

m
i
n
i
m
i
Tasso di ventilazione minimo
igienico
n
min,i
h
-1
0,5 0,5 1,5 0,5 0,5 0,5 1,5 0,5 0,5 1,5
Portata daria minima igienica V'
min,i
m
3
/h 14,5 46,1 35,7 13,7 12,8 13,1 17,3 9,8 6,7 6,2
P
o
r
t
a
t
a

d

a
r
i
a

p
e
r

i
n

l
t
r
a
z
i
o
n
e
Aperture esposte - p.u. 1 2 1 1 1 2 1 1 0 0
Tasso di ventilazione
a 50 Pa
n
50
h
-1
6,0
Coefciente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
Portata daria per inltrazione
V'
inf,i
=2V
i
n
50
e
V'
inf,i
m
3
/h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0
C
a
l
c
o
l
o

d
e
l
l
a

d
i
s
p
e
r
s
i
o
n
e

t
e
r
m
i
c
a

p
e
r

v
e
n
t
i
l
a
z
i
o
n
e
Valore selezionato per il calcolo
V'
i
=max(V'
inf,i
, V'
min,i
)
V'
i
m
3
/h 14,5 46,1 35,7 13,7 12,8 13,1 17,3 9,8 6,7 6,2
Coefciente di dispersione
termica di progetto per
ventilazione
H
V,i
W/K 4,9 15,7 12,1 4,6 4,4 4,5 5,9 3,3 2,3 2,1
Differenza di temperatura
int,i
-
e
C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
Dispersione termica di progetto
per ventilazione

V,i
= H
V,i
(
int,i
-
e
)

V,i
W 148 470 364 139 131 134 199 100 68 63 1 817
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prospetto C.7 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, sistema di ventilazione bilanciato con
scambiatore di calore
Estrazione forzata
Si suppone sia installato un semplice sistema di ventilazione per estrazione in tre
ambienti. Laria entra liberamente nelledicio e, come prima approssimazione, si suppone
si distribuisca in base ai volumi degli ambienti.
Nel bagno, laria proveniente dagli ambienti adiacenti (a 20 C) uguale alla portata daria
estratta meno la parte di aria di scarico in eccesso (V
mech,inf,i
a -10 C) del bagno.
Ambiente
L
o
c
a
l
e

h
o
b
b
y
S
o
g
g
i
o
r
n
o
C
u
c
i
n
a
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

1
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

2
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

3
B
a
g
n
o

A
t
r
i
o

d

i
n
g
r
e
s
s
o
A
t
r
i
o
W
C
T
o
t
a
l
e
Volume interno dellambiente V
i
m
3
29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna
e
C -10,0
Temperatura interna
int,i
C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
Differenza di temperatura
int,i
-
e
C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
P
o
r
t
a
t
a

d

a
r
i
a

p
e
r

i
n

l
t
r
a
z
i
o
n
e
Aperture esposte - p.u. 1 2 1 1 1 2 1 1 0 0
Tasso di ventilazione a 50 Pa n
50
h
-1
6,0
Coefciente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
Portata daria per inltrazione
V'
inf,i
=2V
i
n
50
e
V'
inf,i
m
3
/h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0 75,5
P
o
r
t
a
t
e

d

a
r
i
a

d
e
l

s
i
s
t
e
m
a

d
i

v
e
n
t
i
l
a
z
i
o
n
e
,

t
e
m
p
e
r
a
t
u
r
e

e

f
a
t
t
o
r
i

d
i

c
o
r
r
e
z
i
o
n
e
Aria estratta V'
ex,i
m
3
/h 0 0 120 0 0 0 30 0 0 30 180
Aria immessa V'
SU,i
m
3
/h 20 50 0 30 30 30 0 10 10 0 180
Temperatura dellaria immessa
SU
C 12
Fattore di riduzione f
V,i
p.u. 0,27 0,27 - 0,27 0,27 0,27 - 0,27 0,27 -
Aria proveniente da ambienti
adiacenti
V'
ex,i
-V'
SU,i
m
3
/h - - 120 - - - 30 - - 30
Fattore di riduzione f
V,i
p.u. - - 0 - - - 0,12 - - 0
Eccesso di aria di scarico
intero edicio
V'
mech,inf
=V'
ex,i
- V'
SU,i
V'
mech,inf
m
3
/h 0,0
Eccesso di aria di scarico
ambiente per ambiente
V'
mech,inf,i
m
3
/h 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C
a
l
c
o
l
o

d
e
l
l
a

d
i
s
p
e
r
s
i
o
n
e

t
e
r
m
i
c
a

p
e
r

v
e
n
t
i
l
a
z
i
o
n
e
Portata di ventilazione
totale corretta
V'
i
=V'
inf,i
+V'
su,i
f
v,i
+V'
mech,inf,i
V'
i
m
3
/h 12,3 46,5 5,7 14,6 14,1 17,5 6,3 7,4 2,7 0,0
Coefciente di dispersione termica di
progetto per ventilazione
H
V,i
W/K 4,2 15,8 1,9 5,0 4,8 5,9 2,1 2,5 0,9 0,0
Dispersione termica di progetto per
ventilazione

V,i
= H
V,i
(
int,i
-
e
)

V,i
W 125 475 58 149 144 178 73 75 27 0 1 304
UNVERSTA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto
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prospetto C.8 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, estrazione semplice
C.3.7 Capacit di preriscaldamento
Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo della potenza di ripresa per ciascun
ambiente.
In questo esempio:
- la massa delledicio alta;
- il calo della temperatura interna durante il periodo di inattivit 3 K;
- il tempo di riscaldamento successivo 4 h.
Ambiente
L
o
c
a
l
e

h
o
b
b
y

S
o
g
g
i
o
r
n
o
C
u
c
i
n
a
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

1
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

2
C
a
m
e
r
a

d
a

l
e
t
t
o

3
B
a
g
n
o

A
t
r
i
o

d

i
n
g
r
e
s
s
o
A
t
r
i
o
W
C
T
o
t
a
l
e
Volume interno dellambiente V
i
m
3
29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna
e
C -10,0
Temperatura interna
int,i
C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
Differenza di temperatura
int,i
-
e
C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
P
o
r
t
a
t
a

d

a
r
i
a

p
e
r

i
n

l
t
r
a
z
i
o
n
e
Aperture esposte - p.u. 1 2 1 1 1 2 1 1 0 0
Tasso di ventilazione a 50 Pa n
50
h
-1
6,0
Coefciente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
Portata daria per inltrazione
V'
inf,i
=2V
i
n
50
e
V'
inf,i
m
3
/h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0 75,5
P
o
r
t
a
t
e

d

a
r
i
a

d
e
l

s
i
s
t
e
m
a

d
i

v
e
n
t
i
l
a
z
i
o
n
e
,

t
e
m
p
e
r
a
t
u
r
e

e

f
a
t
t
o
r
i

d
i

c
o
r
r
e
z
i
o
n
e
Aria estratta V'
ex,i
m
3
/h 0 0 120 0 0 0 30 0 0 30 180
Aria immessa V'
SU,i
m
3
/h 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Temperatura dellaria immessa
SU
C - - - - - - - - - -
Fattore di riduzione f
V,i
p.u. - - - - - - - - - -
Aria proveniente dagli ambienti
adiacenti
V'
ex,i
-V'
SU,i
m
3
/h - - 104 - - - 22 - - 27
Fattore di riduzione f
V,i
p.u. - - 0 - - - 0,12 - - 0
Eccesso di aria di scarico
intero edicio
V'
mech,inf
=V'
ex,i
- V'
SU,i
V'
mech,inf
m
3
/h 180,0
Eccesso di aria di scarico
ambiente per ambiente
V'
mech,inf,i
m
3
/h 19 61 16 18 17 17 8 13 9 3 180
C
a
l
c
o
l
o

d
e
l
l
a

d
i
s
p
e
r
s
i
o
n
e

t
e
r
m
i
c
a

p
e
r

v
e
n
t
i
l
a
z
i
o
n
e
Portata di ventilazione
totale corretta
V'
i
=V'
inf,i
+V'
su,i
f
v,i
+V'
mech,inf,i
V'
i
m
3
/h 26,1 94,1 21,4 24,6 23,0 26,8 13,0 17,7 8,8 2,7
Coefciente di dispersione termica di
progetto per ventilazione
H
V,i
W/K 8,9 32,0 7,3 8,4 7,8 9,1 4,4 6,0 3,0 0,9
Dispersione termica di progetto per
ventilazione

V,i
= H
V,i
(
int,i
-
e
)

V,i
W 266 959 218 251 235 273 150 180 90 28 2 651
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UNI EN 12831:2006
prospetto C.9 Calcolo della potenza di ripresa
C.3.8 Carico termico totale
Generalit
Il carico termico totale di progetto per ogni ambiente e per ledicio sono indicati di
seguito.
Il calcolo eseguito per i tre casi tipici di ventilazione gi descritti. La dispersione termica
per trasmissione la stessa per tutti e tre i casi.
In questi calcoli, il carico termico totale delledicio uguale alla somma del carico
termico totale di tutti gli ambienti in quanto vi una sola zona.
Ventilazione naturale (apertura delle nestre)
Si suppone che non sia installato nessun sistema di ventilazione.
prospetto C.10 Calcolo del carico termico totale di progetto, solo ventilazione naturale
Ambiente Fattore di ripresa Area
del pavimento
Potenza di ripresa
f
RH
A
i

RH,i
= f
RH
A
i
W/m
2
m
2
W
Locale hobby
13
13,0 169,6
Soggiorno 36,9 479,7
Cucina 9,5 123,7
Camera da letto 1 10,9 142,2
Camera da letto 2 10,2 133,1
Camera da letto 3 10,5 136,5
Bagno 4,6 59,8
Atrio dingresso 7,9 102,1
Atrio 5,3 69,3
WC 1,7 21,5
Ambiente Carico termico
per trasmissione
Carico termico
per ventilazione
Carico termico di ripresa Carico termico totale

T,i

V,i

RH,i

HL,i
W W W W
Locale hobby 528 148 170 846
Soggiorno 2 169 470 480 3 119
Cucina 515 364 124 1 003
Camera da letto 1 514 139 142 796
Camera da letto 2 801 131 133 1 064
Camera da letto 3 998 134 137 1 268
Bagno 472 199 60 731
Atrio dingresso 451 100 102 654
Atrio 199 68 69 337
WC 4 63 21 88
Totale 6 650 1 817 1 437 9 905
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Ventilazione forzata con uno scambiatore di calore
prospetto C.11 Calcolo del carico termico totale di progetto, sistema di ventilazione bilanciato con scambiatore di
calore
Estrazione forzata
prospetto C.12 Calcolo del carico termico totale di progetto, estrazione semplice
C.3.9 Carico termico dellambiente con il metodo semplicato
Generalit
Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo semplicato del carico termico di progetto
per un ambiente, vale a dire il locale hobby.
Locale hobby
Questa stanza un ambiente a contatto con il terreno.
Ambiente Carico termico
per trasmissione
Carico termico
per ventilazione
Carico termico di ripresa Carico termico totale

T,i

V,i

RH,i

HL,i
W W W W
Locale hobby 528 125 170 823
Soggiorno 2 169 475 480 3 123
Cucina 515 58 124 697
Camera da letto 1 514 149 142 805
Camera da letto 2 801 144 133 1 078
Camera da letto 3 998 178 137 1 312
Bagno 472 73 60 604
Atrio dingresso 451 75 102 629
Atrio 199 27 69 296
WC 4 0 21 25
Totale 6 650 1 304 1 437 9 392
Ambiente Carico termico
per trasmissione
Carico termico
per ventilazione
Carico termico di ripresa Carico termico totale

T,i

V,i

RH,i

HL,i
W W W W
Locale hobby 528 266 170 964
Soggiorno 2 169 959 480 3 608
Cucina 515 218 124 857
Camera da letto 1 514 251 142 907
Camera da letto 2 801 235 133 1 169
Camera da letto 3 998 273 137 1 407
Bagno 472 150 60 681
Atrio dingresso 451 180 102 734
Atrio 199 90 69 358
WC 4 28 21 53
Totale 6 650 2 651 1 437 10 738
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prospetto C.13 Calcolo semplicato del carico termico totale del locale hobby
Dati sulla temperatura
Temperatura esterna di progetto
e
C -10,0
Temperatura interna di progetto
int,i
C 20,0
Differenza di temperatura di progetto
int,i
-
e
C 30,0
Dispersioni termiche per trasmissione
Codice Elemento delledicio f
k
A
k
U
k
f
k
A
k
U
k
p.u. m
2
W/m
2
K W/K
33 Parete cantina esterna (isolata verso laria) 1,40 4,75 0,73 4,82
20 Finestre 1,00 1,04 2,10 2,17
33 Parete cantina esterna (isolata verso laria) 1,40 2,93 0,73 2,97
13 Parete interna isolata (pareti del locale hobby) 1,12 8,39 0,74 6,98
15 Porta interna 1,12 1,40 1,90 2,98
13 Parete interna isolata (pareti del locale hobby) 1,12 9,48 0,74 7,88
35 Pavimento cantina (verso terra) 0,42 14,92 0,46 2,86
32 Parete cantina esterna (isolata verso terra) 0,42 10,57 0,61 2,69
Coefciente di dispersione termica totale per trasmissione H
T,i
=
k
f
k
A
k
U
k
W/K 33,35
Dispersione termica totale per trasmissione
T,i
= H
T,i
(
int,i

e
) W 1 000
Dispersioni termiche per ventilazione
Volume interno V
i
m
3
29,0
Tasso minimo di ventilazione n
min
h
-1
0,5
Coefciente di dispersione termica totale per ventilazione H
V,i
= 0,34V
i
n
min
W/K 4,93
Dispersione termica totale per ventilazione
V,i
= H
V,i
(
int,i
-
e
) W 148
Dispersione termica totale per ventilazione e trasmissione
T,i
+
V,i
W 1 149
Fattore di correzione per temperatura pi alta f

p.u. 1,0
Dispersione termica di progetto per ventilazione e trasmissione
i
= (
T,i
+
V,i
)f

W 1 149
Potenza di ripresa
Area del pavimento A
i
m
2
13,0
Fattore di ripresa f
RH
W/m
2
13,0
Potenza totale di ripresa
RH,i
= A
i
f
RH
W 170
Carico termico totale di progetto
HL,i
=
i
+
RH,i
W 1 318
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UNI EN 12831:2006
C.3.10 Carico termico totale con il metodo semplicato
Il carico termico totale di progetto per ogni ambiente e per ledicio indicato di seguito.
prospetto C.14 Calcolo semplicato del carico termico totale delledicio
Ambiente Carico termico
per trasmissione
Carico termico
per ventilazione
Fattore di correzione
per temperatura pi
alta
Carico termico di
ripresa
Carico termico
totale di progetto

T,i

V,i
f


RH,i

HL,i
W W p.u. W W
Locale hobby 1 000 148 1,0 170 1 318
Soggiorno 2 196 470 1,0 480 3 146
Cucina 503 364 1,0 124 991
Camera da letto 1 533 139 1,0 142 815
Camera da letto 2 1 091 131 1,0 133 1 355
Camera da letto 3 1 332 134 1,0 137 1 602
Bagno 329 199 1,6 60 905
Atrio dingresso 454 100 1,0 102 656
Atrio 411 68 1,0 69 548
WC 56 63 1,0 21 140
Totale 7 905 1 817 - 1 437 11 476
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UNI EN 12831:2006
APPENDICE D VALORI PREDEFINITI PER I CALCOLI SPECIFICATI NEI PUNTI DA 6 A 9
(normativa)
La presente appendice specica i dati e i valori normativi utilizzati per i calcoli del carico
termico di progetto specicati nei punti da 6 a 9. I valori e i parametri riportati nei prospetti
inclusi nella presente appendice D devono essere indicati in unappendice nazionale alla
presente norma
*)
. Nei casi in cui non sia disponibile unappendice nazionale. Nei casi in
cui non sia disponibile unappendice nazionale, devono essere utilizzati i valori predeniti
indicati nella presente appendice D. Lappendice nazionale pu essere richiesta allente
nazionale di normazione pertinente. Lappendice nazionale deve avere la stessa struttura
della presente appendice D. tuttavia ammessa laggiunta o lesclusione di alcuni casi
riportati nei prospetti.
Nota I punti indicati tra parentesi sono punti della parte principale della presente norma.
D.1 Dati climatici (vedere punto 6.1)
La temperatura esterna di progetto,
e
, e la temperatura esterna media annuale,
m,e
,
devono essere indicate su base nazionale nella forma indicata nel prospetto D.1 per
diverse zone geograche.
prospetto D.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna annuale media
D.2 Temperatura interna di progetto (vedere punto 6.2)
I valori predeniti della temperatura interna di progetto,
int,i
, sono indicati nel prospetto
D.2 per diversi tipi di spazi delledicio.
prospetto D.2 Temperatura interna di progetto
*) Nota nazionale - Vedere appendice NA.
Zona geograca
e
C

m,e
C
Tipo di edicio/spazio
int,i
C
Ufcio singolo 20
Ufci multipli 20
Sala conferenze 20
Auditorio 20
Mensa/Ristorante 20
Aula scolastica 20
Asilo 20
Grandi magazzini 16
Edicio residenziale 20
Bagno 24
Chiesa 15
Museo/Galleria 16
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UNI EN 12831:2006
D.3 Dati relativi alledicio (vedere punto 6.3)
La scelta delle dimensioni delledicio da utilizzare per i calcoli deve essere determinata
su base nazionale. Se non disponibile unappendice nazionale alla presente norma,
devono essere utilizzate le dimensioni esterne come base per i calcoli (vedere punto 9,
gura 7).
D.4 DISPERSIONE TERMICA DI PROGETTO PER TRASMISSIONE
D.4.1 Dispersioni termiche direttamente verso lesterno - H
T,ie
(vedere punto 7.1.1)
Fattori di correzione per lesposizione, e
k
e e
l
:
Il valore predenito dei fattori di correzione, e
k
e e
l
, 1,0.
Dispersioni termiche per trasmissione lineare - fattore di correzione U
tb
:
I valori predeniti del fattore di correzione, U
tb
, sono indicati nei prospetti da D.3a a D.3c.
prospetto D.3a Fattore di correzione, U
tb
, per elementi verticali delledicio
prospetto D.3b Fattore di correzione, U
tb
, per elementi orizzontali delledicio
Numero di pavimenti
"che interrompono lisolamento"
a)
Numero di pareti "che interrompono
lisolamento"
a)
U
tb
per elementi verticali delledicio
W/m
2
K
volume dello spazio
100 m
3
volume dello spazio
>100 m
3
0 0,05 0
0 1 0,10 0
2 0,15 0,05
0 0,20 0,10
1 1 0,25 0,15
2 0,30 0,20
0 0,25 0,15
2 1 0,30 0,20
2 0,35 0,25
a) Vedere gura D.1.
Elemento delledicio U
tb
per elementi orizzontali delledicio
W/m
2
K
Pavimento leggero (legno, metallo, ecc.) 0
Pavimento pesante
(cemento, ecc.)
Numero di lati a contatto
con lambiente esterno
1 0,05
2 0,10
3 0,15
4 0,20
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prospetto D.3c Fattore di correzione, U
tb
, per le aperture
gura D.1 Descrizione degli elementi delledicio "che interrompono lisolamento" e "che non interrompono
lisolamento"
elementi delledicio elementi delledicio
"che interrompono lisolamento" "che non interrompono lisolamento"
D.4.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - H
T,iue
(vedere punto 7.1.2)
I valori predeniti del fattore di riduzione della temperatura, b
u
, sono indicati nel
prospetto D.4.
prospetto D.4 Fattore di riduzione della temperatura, b
u
Area dellelemento delledicio U
tb
per le aperture
W/m
2
K
0 - 2 m
2
0,50
>2 - 4 m
2
0,40
>4 - 9 m
2
0,30
>9 - 20 m
2
0,20
>20 m
2
0,10
Spazio non riscaldato b
u
Ambiente
con solo 1 parete esterna 0,4
con almeno 2 pareti esterne senza porte esterne 0,5
con almeno 2 pareti esterne con porte esterne (per esempio, atri, garage) 0,6
con 3 pareti esterne (per esempio, vano scala esterno) 0,8
Seminterrato
senza nestre/porte esterne 0,5
con nestre/porte esterne 0,8
Sottotetto
alto tasso di ventilazione del sottotetto (per esempio tetti con rivestimento di tegole o altri materiali che forniscono una
copertura discontinua) senza feltri o tavole di sottostruttura
1,0
altro tipo di tetto non isolato 0,9
tetto isolato 0,7
Vani scala e disimpegni interni
(senza pareti esterne, tasso di ventilazione minore di 0,5 h
-1
)
0
Vani scala e disimpegni con apertura verso lesterno
(area delle aperture/volume dello spazio >0,005 m
2
/m
3
)
1,0
Pavimento su intercapedine
(pavimento sopra vespaio)
0,8
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Un ambiente considerato seminterrato se oltre il 70% della supercie delle pareti
esterne a contatto con il terreno.
D.4.3 Dispersioni termiche attraverso il terreno - H
T,ig
(vedere punto 7.1.3)
I valori predeniti dei fattori di correzione f
g1
e G
W
sono:
f
g1
= 1,45;
G
W
= 1,00 se la distanza tra la falda freatica considerata e la soletta del pavimento
maggiore di 1 m;
= 1,15 se la distanza tra la falda freatica considerata e la soletta del pavimento
minore di 1 m.
D.4.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - H
T,ij
(vedere
punto 7.1.4)
I valori predeniti della temperatura degli spazi riscaldati adiacenti sono indicati nel
prospetto D.5.
prospetto D.5 Temperatura degli spazi riscaldati adiacenti

m,e
la temperatura esterna media annuale.
D.5 Dispersione termica di progetto per ventilazione - H
V,i
D.5.1 Tasso minimo di ventilazione esterna - n
min
(vedere punto 7.2.1 e punto 9.1.3)
I valori predeniti del tasso minimo di ventilazione esterna, n
min
, sono indicati nel
prospetto D.6.
prospetto D.6 Tasso minimo di ventilazione esterna, n
min
D.5.2 Tasso di ventilazione - n
50
(vedere punto 7.2.2)
I valori predeniti del tasso di ventilazione, n
50
, per lintero edicio, risultante da una diffe-
renza di pressione di 50 Pa tra linterno e lesterno, sono indicati nel prospetto D.7.
Calore trasferito dallo spazio riscaldato (i) a:
spazio adiacente

C
ambiente adiacente allinterno della stessa porzione entit di edicio
spazio adiacente
deve essere specicato:
- per esempio, per bagno, magazzino
- per esempio, inuenza del gradiente di temperatura verticale
ambiente adiacente appartenente a unaltra porzione entit di edicio (per esempio,
appartamento)
ambiente adiacente appartenente a un edicio separato (riscaldato o non
riscaldato)
Tipo di ambiente n
min
h
-1
Ambiente abitabile (predenito) 0,5
Cucina o bagno con nestra 1,5
Ufcio 1,0
Sala riunioni, aula scolastica 2,0

int,i

m,e
+
2
-----------------------------

m,e
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prospetto D.7 Tasso di ventilazione per lintero edicio, n
50
I tassi di ventilazione per lintero edicio possono essere espressi per differenze di
pressione diverse da 50 Pa, ma questi risultati dovrebbero essere adattati per
corrispondere allequazione 17 nel punto 7.2.2.
D.5.3 Coefciente di schermatura - e (vedere punto 7.2.2)
I valori predeniti del coefciente di schermatura, e, sono indicati nel prospetto D.8.
prospetto D.8 Coefciente di schermatura, e
D.5.4 Fattore di correzione altezza - (vedere punto 7.2.2)
I valori predeniti del fattore di correzione per laltezza, , sono indicati nel prospetto D.9.
prospetto D.9 Fattore di correzione per laltezza,
D.6 Spazi riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3 e punto 9.2.2)
I valori predeniti del fattore di ripresa del riscaldamento, f
RH
, sono indicati nei prospetti
D.10a e D.10b. I prospetti si basano sulle dimensioni interne dellarea del pavimento e
possono essere utilizzati per ambienti di altezza media non maggiore di 3,5 m.
La massa effettiva delledicio indicata secondo le tre categorie seguenti:
- massa alta (pavimenti e softti in cemento, abbinati a pareti in mattoni o cemento);
- massa media (pavimenti e softti in cemento e pareti leggere);
- massa bassa (softti sospesi e pavimenti rialzati, pareti leggere).
Costruzione
n
50
h
-1
Grado di tenuta allaria dellinvolucro delledicio
(qualit della tenuta delle nestre)
alto
(alta qualit della tenuta
di porte e nestre)
medio
(nestre a doppio vetro,
tenuta normale)
basso
(nestre a vetro singolo,
senza sigillante)
abitazioni unifamiliari <4 4 - 10 >10
altre abitazioni o edici <2 2 - 5 >5
e
Classe di schermatura Spazio riscaldato senza
aperture esposte
Spazio riscaldato con
unapertura esposta
Spazio riscaldato con pi
di unapertura esposta
Nessuna schermatura
(edici in zone ventose, edici alti in centri cittadini)
0 0,03 0,05
Schermatura media
(edici in campagna con alberi o altri edici attorno,
periferia)
0 0,02 0,03
Forte schermatura
(edici di media altezza in centri cittadini, edici in zone
boscose)
0 0,01 0,02
Altezza dello spazio riscaldato al di sopra del livello del suolo (altezza del
centro della stanza dal livello del suolo)

0 - 10 m 1,0
>10 - 30 m 1,2
>30 m 1,5
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prospettoD.10a Fattore di ripresa del riscaldamento, f
RH
, per edici non residenziali, periodo di inattivit notturna
max. 12 h
prospettoD.10b Fattore di ripresa del riscaldamento, f
RH
, per edici residenziali, periodo di inattivit notturna
max. 8 h
D.7 Metodo di calcolo semplicato (vedere punto 9)
D.7.1 Limitazioni alluso
Le limitazioni alluso del metodo di calcolo semplicato descritto nel punto 9 devono
essere indicate in unappendice nazionale alla presente norma. Quando non sono
disponibili informazioni nazionali, il metodo semplicato pu essere utilizzato per edici
residenziali per i quali il tasso di ventilazione risultante da una differenza di pressione di
50 Pa tra linterno e lesterno delledicio, n
50
, sia minore di 3 h
-1
.
D.7.2 Fattore di correzione della temperatura - f
k
(vedere punto 9.1.2)
I valori predeniti del fattore di correzione della temperatura, f
k
, sono indicati nel
prospetto D.11.
f
RH
W/m
2
Calo previsto della temperatura interna durante il periodo di inattivit
a)
2 K 3 K 4 K
Durata del
periodo di
ripresa in ore
massa delledicio massa delledicio massa delledicio
bassa media alta bassa media alta bassa media alta
1 18 23 25 27 30 27 36 27 31
2 9 16 22 18 20 23 22 24 25
3 6 13 18 11 16 18 18 18 18
4 4 11 16 6 13 16 11 16 16
a) Negli edici ben isolati e a tenuta daria, un calo della temperatura interna maggiore di 2 K no a 3 K durante il periodo di inattivit non molto
probabile. Esso dipende dalle condizioni climatiche e dalla massa termica delledicio.
f
RH
W/m
2
Calo previsto della temperatura interna durante il periodo di inattivit
a)
1 K 2 K 3 K
Durata del
periodo di
ripresa in ore
massa delledicio massa delledicio massa delledicio
alta alta alta
1 11 22 45
2 6 11 22
3 4 9 16
4 2 7 13
a) Negli edici ben isolati e a tenuta daria, un calo della temperatura interna maggiore di 2 K no a 3 K durante il periodo di inattivit non molto
probabile. Esso dipende dalle condizioni climatiche e dalla massa termica delledicio.
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UNI EN 12831:2006
prospetto D.11 Fattore di correzione della temperatura, f
k
, per il metodo di calcolo semplicato
D.7.3 Fattore di correzione della temperatura - f

(vedere punto 9.1.1)
I valori predeniti del fattore di correzione della temperatura, f

, per ambienti riscaldati a


temperature maggiori rispetto agli ambienti riscaldati adiacenti, per esempio un bagno,
sono indicati nel prospetto D.12.
prospetto D.12 Fattore di correzione della temperatura, f

Dispersione termica: f
k
Commenti
direttamente verso lesterno 1,00
1,40
1,00
se i ponti termici sono isolati
se i ponti termici non sono isolati
per nestre, porte
attraverso uno spazio non riscaldato 0,80
1,12
se i ponti termici sono isolati
se i ponti termici non sono isolati
attraverso il terreno 0,3
0,42
se i ponti termici sono isolati
se i ponti termici non sono isolati
attraverso il sottotetto 0,90
1,26
se i ponti termici sono isolati
se i ponti termici non sono isolati
pavimento su intercapedine 0,90
1,26
se i ponti termici sono isolati
se i ponti termici non sono isolati
verso un edicio adiacente 0,50
0,70
se i ponti termici sono isolati
se i ponti termici non sono isolati
verso una porzione entit adiacente di edicio 0,30
0,42
se i ponti termici sono isolati
se i ponti termici non sono isolati
Temperatura interna di progetto dellambiente: f

normale 1,0
pi alta 1,6
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UNI EN 12831:2006
APPENDICE NA VALORI E PARAMETRI NAZIONALI PER IL CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI
(normativa) PROGETTO (PUNTI DA 6 A 9)
NA.1 Scopo e campo di applicazione
La presente appendice specica i dati normativi di ingresso da utilizzare nel calcolo del
carico termico di progetto, nei punti da 6 a 9.
I valori dei dati e i parametri dei prospetti che seguono nella presente appendice sono
stati determinati su base nazionale e sono conformi a quanto previsto nell'appendice D.1.
NA.2 Riferimenti normativi
La presente appendice nazionale rimanda, mediante riferimenti datati e non, a
disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti
appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati,
successive modiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se
introdotte nella presente appendice nazionale come aggiornamento o revisione. Per i
riferimenti non datati vale lultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento
(compresi gli aggiornamenti).
UNI 5364:1976 Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Regole per la
presentazione dellofferta e per il collaudo
UNI 10349:1994 Riscaldamento e raffrescamento degli edici - Dati climatici
UNI 10379:2005 Riscaldamento degli edici - Fabbisogno energetico
convenzionale normalizzato
UNI EN ISO 13789:2001Prestazione termica degli edici - Coefciente di perdita di
calore per trasmissione - Metodo di calcolo
NA.3 Dati climatici (vedere punto 6.1)
La temperatura esterna di progetto
e
e la temperatura esterna media annuale
m.e
per i
capoluoghi di provincia, sono fornite, in assenza di norme speciche, dal prospetto NA.1
che segue.
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale
Prov. Comune Alt. z GG
e
(C)
me
(C)
AG Agrigento 230 B 729 3 18,2
AL Alessandria 95 E 2 559 -8 12,8
AN Ancona 16 D 1 688 -2 15,1
AO Aosta 583 E 583 -10 10,4
AP Ascoli Piceno 154 D 1 698 -2 14,8
AQ LAquila 714 E 2 514 -5 12,1
AR Arezzo 246 E 2 104 0 14,1
AT Asti 123 E 2 617 -8 12,3
AV Avellino 348 D 1 742 -2 13,9
BA Bari 5 C 1 185 0 16,4
BG Bergamo 249 E 2 533 -5 13,5
BI Biella 420 E 2 589 -9 10,8
BL Belluno 383 E 2 936 -10 11,2
BN Benevento 135 C 1 316 -2 14,3
BO Bologna 54 E 2 259 -5 14,2
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UNI EN 12831:2006
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)
Prov. Comune Alt. z GG
e
(C)
me
(C)
BR Brindisi 15 C 1 083 0 16,6
BS Brescia 149 E 2 410 -7 13,5
BZ Bolzano 262 E 2 791 -15 12,6
CA Cagliari 4 C 990 3 17,6
CB Campobasso 701 E 2 346 -4 12,7
CE Caserta 68 C 1 013 0 17,1
CH Chieti 330 D 1 556 0 15,0
CL Caltanissetta 568 D 1 550 0 15,8
CN Cuneo 534 F 3 012 -10 11,4
CO Como 201 E 2 228 -5 13,3
CR Cremona 45 E 2 389 -5 13,0
CS Cosenza 238 C 1 317 -3 16,6
CT Catania 7 B 833 5 18,2
CZ Catanzaro 320 C 1 328 -2 16,1
EN Enna 931 E 2 248 -3 13,4
FE Ferrara 9 E 2 326 -5 13,1
FG Foggia 76 D 1 530 0 14,1
FI Firenze 40 D 1 821 0 14,8
FO Forl 34 D 2 087 -5 14,2
FR Frosinone 291 E 2 196 0 11,8
GE Genova 19 D 1 435 0 16,1
GO Gorizia 84 E 2 333 -5 13,1
GR Grosseto 10 D 1 550 0 15,2
IM Imperia 10 C 1 201 0 14,7
IS Isernia 423 D 1 866 -2 13,7
KR Crotone 8 B 899 0 16,5
LC Lecco 214 E 2 383 -5 13,4
LO Lodi 87 E 2 592 -5 13,1
LE Lecce 49 C 1 153 0 17,1
LI Livorno 3 D 1 408 0 15,7
LT Latina 21 C 1 220 2 15,7
LU Lucca 19 D 1 715 0 14,8
MC Macerata 315 D 2 005 -2 13,6
ME Messina 3 B 707 5 18,5
MI Milano 122 E 2 404 -5 13,7
MN Mantova 19 E 2 388 -5 13,9
MO Modena 34 E 2 258 -5 13,3
MS Massa Carrara 65 D 1 525 0 14,9
MT Matera 200 D 1 418 -2 16,6
NA Napoli 17 C 1 034 2 18,2
NO Novara 159 E 2 463 -5 12,8
NU Nuoro 546 D 1 602 0 14,6
OR Oristano 9 C 1 059 3 16,6
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UNI EN 12831:2006
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)
Prov. Comune Alt. z GG
e
(C)
me
(C)
PA Palermo 14 B 751 5 18,0
PC Piacenza 61 E 2 715 -5 12,1
PD Padova 12 E 2 383 -5 12,8
PE Pescara 4 D 1 718 2 16,1
PG Perugia 493 E 2 289 -2 13,2
PI Pisa 4 D 1 694 0 15,0
PN Pordenone 24 E 2 459 -5 12,2
PO Prato 61 D 1 668 0 15,2
PR Parma 57 E 2 502 -5 13,4
PS Pesaro e Urbino 11 D 2 083 -2 13,4
PT Pistoia 67 D 1 885 0 14,5
PV Pavia 77 E 2 623 -5 12,6
PZ Potenza 819 E 2 472 -3 12,5
RA Ravenna 4 E 2 227 -5 12,1
RC Reggio Calabria 15 B 772 3 18,1
RE Reggio Emilia 58 E 2 560 -5 12,7
RG Ragusa 502 C 1 324 0 17,0
RI Rieti 405 E 2 324 -3 12,7
RM Roma 20 D 1 415 0 16,3
RN Rimini 5 E 2 139 -5 13,6
RO Rovigo 7 E 2 466 -5 13,3
SA Salerno 4 C 994 2 18,4
SI Siena 322 D 1 943 -2 14,0
SO Sondrio 307 E 2 755 -10 11,9
SP La Spezia 3 D 1 413 0 14,2
SR Siracusa 17 B 799 5 18,2
SS Sassari 225 C 1 185 2 16,1
SV Savona 4 D 1 481 0 15,8
TA Taranto 15 C 1 071 0 17,1
TE Teramo 265 D 1 834 0 14,3
TN Trento 194 E 2 567 -12 15,9
TO Torino 239 E 2 617 -8 12,4
TP Trapani 3 B 810 5 18,2
TR Terni 130 D 1 650 -2 15,2
TS Trieste 2 D 1 929 -5 14,6
TV Treviso 15 E 2 378 -5 13,4
UD Udine 113 E 2 323 -5 13,6
VA Varese 382 E 2 652 -5 10,5
VB Verbania 197 E 2 426 -5 13,1
VC Vercelli 130 E 2 751 -7 12,4
VE Venezia 1 E 2 345 -5 13,8
VI Vicenza 39 E 2 371 -5 13,2
VR Verona 59 D 2 068 -5 13,7
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prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)
- La temperatura convenzionale di progetto dellaria esterna quella prevista dalla
UNI 5364;
- la temperatura esterna media annuale la media aritmetica delle temperature medie
mensili fornite dalla UNI 10349;
- i dati relativi agli altri comuni vanno ricavati con i criteri previsti dalla UNI 10349 per
la determinazione della temperatura dell'aria esterna.
NA.4 Temperatura interna di progetto (vedere punto 6.2)
Il prospetto NA.2 che segue, fornisce la temperatura interna di progetto per diversi locali
aventi diverse destinazioni duso.
prospetto NA.2 Temperature interne di progetto
NA.5 Dati delledicio (vedere punto 6.3)
Le dimensioni da utilizzare nel calcolo sono quelle previste dalla UNI EN ISO 13789.
I valori della trasmittanza lineare dei ponti termici e tutto il calcolo, nel suo complesso,
devono essere coerenti con il tipo di dimensioni utilizzato.
Il tipo di dimensioni utilizzato deve essere chiaramente specicato nel rapporto di calcolo.
NA.6 Dispersioni di progetto per trasmissione
NA.6.1 Coefciente di dispersione H
T,ie
(vedere punto 7.1.1)
NA.6.1.1 Fattori di correzione per esposizione e
k
, e
l
Il valore del fattore di esposizione e
k
= e
l
, fornito dal prospetto che segue, applicabile
agli edici direttamente soleggiati.
Prov. Comune Alt. z GG
e
(C)
me
(C)
VT Viterbo 326 D 1 989 -2 14,8
VV Vibo Valentia 476 D 1 586 -3 15,0
Tipo di locale delledicio Temperatura interna di progetto (C)
Ufcio singolo 20
Ufci a spazio aperto 20
Sala conferenze 20
Auditorium 20
Bar -Ristorante 20
Aule scolastiche 20
Scuola materna 20
Asilo nido 22
Supermercato 16
Locali di abitazione 20
Bagni 24
Chiese 15
Musei -Gallerie 16
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prospetto NA.3 a Fattore di esposizione e
k
= e
l
In caso di consistente schermatura, dovuta ad ostacoli permanenti di qualsiasi tipo, i
valori di e
k
= e
l
possono essere aumentati discrezionalmente dal progettista no al valore
relativo all'esposizione nord.
NA.6.1.2 Dispersioni per trasmissione lineare - Fattore di correzione f
c
Il valore del fattore di correzione f
c
, richiesto per il calcolo semplicato dei ponti termici,
fornito dai prospetti che seguono.
prospetto NA.3 b Fattore di correzione f
c
(W/m
2
K) per strutture edili verticali
prospetto NA.3 c Fattore di correzione f
c
(W/m
2
K) per strutture edili orizzontali
prospetto NA.3 d Fattore di correzione f
c
(W/m
2
K) per aperture
Fattore di esposizione e
k
= e
l

N NE E SE S SO O NO
1,20 1,20 1,15 1,10 1,00 1,05 1,10 1,15
Numero di solette "passanti"
1)
Numero di pareti "passanti"
1)
Volume del locale V 100 m
3
Volume del locale V >100 m
3

0 0,05 0
0 1 0,10 0
2 0,15 0,05
0 0,20 0,10
1 1 0,25 0,15
2 0,30 0,20
0 0,25 0,15
2 1 0,30 0,20
2 0,35 0,25
1) Vedere gura NA.1.
Solette leggere (legno, metallo) 0
Solette pesanti (calcestruzzo) Numero di lati in contatto con lambiente
esterno
1 0,05
2 0,10
3 0,15
4 0,20
Area della struttura edilizia (m
2
) f
c
(W/m
2
K)
0 - 2 m
2
0,50
>2 - 4 m
2
0,40
>4 - 9 m
2
0,30
>9 - 20 m
2
0,20
>20 m
2
0,10
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gura NA.1 Esempio di strutture edilizie con isolamento termico interrotto e con isolamento termico non
interrotto
Legenda
1 Isolamento termico
2 Interruzione dellisolamento termico
a) Struttura edilizia con isolamento termico interrotto
b) Struttura edilizia con isolamento termico non interrotto
Lapplicazione del metodo semplicato per il calcolo dei ponti termici vivamente
sconsigliata in sede nazionale in quanto molto imprecisa.
Ove tuttavia il progettista volesse comunque adottare il calcolo dei ponti termici
semplicato, questa scelta deve essere chiaramente evidenziata nel rapporto di calcolo,
illustrandone le ragioni.
NA.6.2 Dispersioni H
T,iue
attraverso vani non riscaldati (vedere punto 7.1.2)
I valori del fattore di riduzione b
u
sono forniti, per diverse situazioni, dal prospetto NA.4
che segue.
prospetto NA.4 Fattore di riduzione b
u
per il calcolo delle dispersioni attraverso vani non riscaldati
NA 6.3 Dispersioni H
T,ig
attraverso il terreno (vedere punto 7.1.3)
I valori di U
equiv,k
vanno determinati tramite i graci da 3 a 6 del punto 7.1.
Tipo di vano b
u
(-)
Locali/numero di pareti del vano non riscaldato rivolte verso lambiente esterno
Con una parete esterna 0,4
Senza serramenti esterni e con almeno due pareti esterne 0,5
Con serramenti esterni e con almeno due pareti esterne (per esempio garage) 0,6
Con tre pareti esterne (per esempio vani scala esterni) 0,8
Cantine
Senza nestre/serramenti esterni 0,5
Con nestre/serramenti esterni 0,8
Sottotetti
Il tasso di ventilazione del sottotetto elevato, (per esempio. tetti ricoperti con tegole o altri materiali di copertura non a
tenuta) senza rivestimento con feltro o assito
Altri tetti non isolati
Tetti isolati
1,0
0,9
0,7
Disimpegni interni (senza muri esterni -ricambio d'aria minore di 0,5 vol/h) 0
Disimpegni ventilati (aperture/volume >0,005 m
2
/m
3
) 1,0
Solette sospese (soletta sopra vespaio) 0,8
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I valori dei fattori f
g1
, f
g2
, e G
W
sono i seguenti:
f
g1
= 1,45;
f
g2
secondo il punto 7.1.3 tenendo conto della temperatura esterna media annuale;
G
W
= 1,00 se la distanza prevista tra la falda e la soletta maggiore di 1 m;
= 1,15 se la distanza prevista tra la falda e la soletta minore di 1 m.
NA 6.4 Dispersioni H
T,ij
da o verso zone riscaldate a temperatura diversa (vedere punto 7.1.4)
NA.6.4.1 Generalit
I valori della temperatura da considerare nelle zone adiacenti sono forniti dal
prospetto NA.5 che segue.
prospetto NA.5 Valori di temperatura dei vani adiacenti

me
la temperatura esterna media annuale.
NA 6.4.2 Calcolo di
int, A

La temperatura ambiente
int,A
da adottare, si calcola diversamente se si in presenza di:
a) case destinate ad occupazione prevalentemente continua;
b) case destinate ad occupazione saltuaria (per esempio case per vacanza).
Nel caso a), lipotesi convenzionale ai ni del calcolo che ogni unit immobiliare
adiacente sia lunica non riscaldata nelledicio, per cui la sua temperatura sar:

int,A (a)
=
int,i
- b
a
(
int,i
-
e
)
dove:
S
e
sono le superci del locale adiacente appartenente ad un'altra unit immobiliare,
rivolte verso lesterno;
U
e
sono le trasmittanze delle pareti di supercie S
e
;
S
i
sono le superci del locale adiacente appartenente ad un'altra unit immobiliare
rivolte verso unit immobiliari riscaldate;
U
i
sono le trasmittanze delle pareti divisorie di superci S
i
.
Per gli edici di cui al caso b) lipotesi convenzionale ai ni del calcolo che l'unit
immobiliare di cui si effettua il calcolo delle dispersioni sia l'unica riscaldata, per cui la
temperatura delle unit immobiliari adiacenti :

int,A (b)
=
int,i
- b
b
(
int,i
-
e
)
dove:
S
e,E
sono le superci della parte non riscaldata delledicio (escluse quindi quelle
dell'unit immobiliare riscaldata) rivolte verso lesterno;
U
e,E
sono le trasmittanze delle pareti di supercie S
e,E
;
Calore trasferito dal vano riscaldato (i) verso:
Locale adiacente, allinterno di una stessa unit
immobiliare
Locale adiacente appartenente ad unaltra
unit immobiliare (appartamento)
Locali adiacenti appartenenti ad un altro edicio
(riscaldato o non riscaldato)

int,j
deve essere specicata
- per esempio bagni, locali di deposito;
- per esempio inuenza del gradiente di
temperatura verticale.
Ove non stabilito contrattualmente, la
temperatura
int,A
si calcola come di seguito
specicato

me

b
a
S
e
U
e

S
i
U
i
S
e
U
e
+
--------------------------------------------------------- =
b
b
S
e,E
U
e,E

S
i,AR
U
i,AR
S
e,E
U
e,E
+
------------------------------------------------------------------------------- =
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S
i,AR
sono le superci dellunit immobiliare riscaldata, adiacenti ad altre unit immobiliari
ritenute non riscaldate;
U
i,AR
sono le trasmittanze delle pareti divisorie di supercie S
i,AR
.
Il limite inferiore di
int,A (b)
la temperatura antigelo di 4 C, che il progettista dovr
garantire, con sistemi automatici, nelle unit immobiliari non riscaldate.
Ai ni della presente norma, il coefciente b pu essere determinato in modo
approssimato avvalendosi del prospetto sotto riportato.
Il prospetto fornisce i coefcienti b
a
in funzione della percentuale di supercie dellunit
immobiliare adiacente rivolta verso lesterno e del rapporto fra le trasmittanze delle pareti
interne ed esterne ed i coefcienti b
b
esclusivamente nella riga relativa alla percentuale P
pari all80%.
prospetto NA.6 Coefciente di posizione b
dove:
il coefciente b espresso in funzione di R = U
i,m/Ue,m
e di P
dove:
U
i,m
la trasmittanza media delle pareti che separano l'unit immobiliare contigua da
quella in esame, in W/m
2
K;
U
e,m
la trasmittanza media delle pareti esterne disperdenti, in W/m
2
K;
P la supercie delle pareti esterne, espressa in percentuale della supercie totale
dell'involucro dell'unit immobiliare. A scopo semplicativo si conviene di
considerare una percentuale del:
10% per ogni parete esterna dell'unit immobiliare;
30% per pavimento o softto disperdente;
15% per pavimento su cantina o su terreno.
Le temperature
int,A(a)
e
int,A(b)
sono le temperature da attribuire alle unit immobiliari
adiacenti a quella in esame, considerata alla temperatura interna di progetto
int,i
.
NA.7 Dispersioni di progetto per ventilazione H
V,i
(vedere punto 7.2)
NA.7.1 Generalit
I ricambi dovuti alla sola inltrazione attraverso i serramenti sono generalmente inferiori ai
ricambi dovuti per il mantenimento della qualit dell'aria. Ove i ricambi per inltrazioni
superassero quelli previsti per ni igienici opportuno riconsiderare la scelta dei
serramenti.
Coefciente di posizione b
P (%) R = U
i,m
/U
e,m
<2
(poco isolato)
R = U
i,m
/U
e,m
fra 2 e 3 (isolato) R = U
i,m
/U
e,m
>3
(molto isolato)
10 0,08 0,05 0,03
20 0,15 0,10 0,05
30 0,22 0,16 0,11
40 0,30 0,22 0,16
50 0,40 0,28 0,22
60 0,50 0,40 0,30
70 0,60 0,50 0,40
80 0,74 0,63 0,53
90 0,86 0,78 0,72
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NA.7.2 Tasso minimo di ricambio daria esterna, n
min
Il numero minimo di ricambi daria esterna n
min
da considerare nel calcolo fornito dal
prospetto NA.7 che segue, per i diversi tipi di locali.
prospetto NA.7 Tasso minimo di ricambio di aria esterna per edici residenziali, n
min

Per altre destinazioni d'uso, vedere UNI 10379.
NA.7.3 Coefciente di schermatura e
I valori del coefciente di schermatura e sono forniti dal prospetto NA.8 che segue.
prospetto NA.8 Coefcienti di schermatura e (-)
Per locali privi di aperture verso lesterno, e = 0.
NA.7.4 Fattore di correzione per laltezza
Il prospetto NA.9 che segue fornisce i valori del fattore di correzione per diverse altezze
del locale considerato rispetto al terreno.
prospetto NA.9 Fattore di correzione per laltezza (-)
NA.7.5 Valori del tralamento d'aria n
50
I valori del tralamento d'aria n
50
sono forniti dal prospetto NA.10 che segue, per diversi
tipi di costruzione.
prospetto NA.10 Valori del tralamento d'aria per lintero edicio n
50
(1/h)
I valori del tralamento d'aria degli edici possono essere espressi con differenze di
pressione diverse da 50 Pa. In tal caso gli altri coefcienti (schermatura) vanno adattati.
Tipo di locale n
min
(h
-1
)
Locale di abitazione (predenito) 0,5
Cucina 1,5
Bagno 2,0
Coefciente e per classi di schermatura Vano riscaldato con una
apertura esposta
Vano riscaldato con pi di
una apertura esposta
Nessuna schermatura: edici in zone ventose, edici emergenti in altezza in centri
abitati
0,03 0,05
Schermatura moderata: edici in campagna con alberi o altri edici intorno ad essi,
periferie
0,02 0,03
Schermatura pesante: edici di altezza media nei centri abitati, edici nei boschi 0,01 0,02
Altezza del locale riscaldato "i"
sopra il livello del terreno (m)
(dal centro del locale al livello del terreno)
Fattore di correzione per laltezza
0 -10 1
>10 -30 1,2
oltre 30 1,5
Grado di tenuta allaria dellinvolucro edilizio
(qualit dei serramenti)
Tipo di costruzione alto (porte e nestre con elevate
qualit di tenuta)
medio (nestre con doppio vetro,
tenuta normale)
basso (nestre con vetro singolo,
bassa tenuta)
Appartamenti
unifamiliari
<4 4 -10 >10
Altri appartamenti o edici <2 2 -5 >5
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NA.8 Vani riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3)
Il fattore di ripresa f
RH
fornito dai prospetti NA.11a e NA.11b per differenti destinazioni
duso delledicio. I prospetti si riferiscono alle dimensioni interne del pavimento e
possono essere utilizzate per locali aventi unaltezza media non maggiore di 3,5 m.
La massa effettiva degli edici data per tre categorie, come di seguito descritto.
Edici di massa alta: solette di cemento e muri in mattoni pieni o cemento, edici isolati
a cappotto;
Edici di massa media: solette di cemento e muri leggeri, edici con isolamento termico
posto nellintercapedine dei tamponamenti esterni con masse
modeste verso linterno (spessore pareti interne da 5 cm a
10 cm);
Edici di massa bassa: solette e muri di tipo leggero, edici isolati termicamente sul lato
interno della parete.
prospetto NA.11a Fattore di ripresa f
RH
per edici non residenziali - Abbassamento notturno per un massimo di 12 h
prospetto NA.11b Fattore di ripresa f
RH
per edici residenziali - Abbassamento notturno per un massimo di 8 h
NA.9 Metodo di calcolo semplicato (vedere punto 9)
NA.9.1 Limitazioni duso
Lapplicazione del metodo semplicato limitata ad edici aventi volume riscaldato non
maggiori di 500 m
3
, qualunque sia il numero di unit immobiliari presenti. Tale
applicazione comunque vivamente sconsigliata in sede nazionale perch la valutazione
dei ponti termici pu dare luogo ad imprecisioni signicative.
Tempo di ripresa
(h)
f
RH
(W/m
2
)
Caduta di temperatura impostata per l'attenuazione (K)
2
1)
3 4
Massa delledicio Massa delledicio Massa delledicio
bassa media alta bassa media alta bassa media alta
1 18 23 25 27 30 27 36 27 31
2 9 16 22 18 20 23 22 24 25
3 6 13 18 11 16 18 18 18 18
4 4 11 16 6 13 16 11 16 16
1) Negli edici ben isolati e a buona tenuta allaria molto improbabile che la temperatura ambiente discenda durante labbassamento notturno di oltre
2 K o 3 K. La discesa dipender comunque dalle condizioni climatiche e dalla massa termica delledicio.
Tempo di ripresa
(h)
f
RH
(W/m
2
)
Caduta di temperatura impostata per l'attenuazione (K)
1
1)
2 3
Massa delledicio Massa delledicio Massa delledicio
alta alta alta
1 11 22 45
2 6 11 22
3 4 9 16
4 2 7 13
1) Negli edici ben isolati e a buona tenuta allaria molto improbabile che la temperatura ambiente discenda durante labbassamento notturno di oltre
2 K o 3 K. La discesa dipender comunque dalle condizioni climatiche e dalla massa termica delledicio.
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Ove tuttavia il progettista volesse comunque adottare il calcolo semplicato, questa scelta
deve essere chiaramente evidenziata nel rapporto di calcolo. In tal caso, i parametri da
utilizzare sono indicati nei punti seguenti.
NA.9.2 Fattore di riduzione della temperatura f
k
Il fattore di riduzione della temperatura f
k
utilizzato dal metodo semplicato fornito dal
prospetto NA.12 che segue.
prospetto NA.12 Fattore di riduzione della temperatura f
k
(-) - Metodo di calcolo semplicato
NA.9.3 Fattore di temperatura f

per temperature di progetto pi elevate


Il fattore f

utilizzato nel metodo di calcolo semplicato fornito dal prospetto NA.13 che
segue.
prospetto NA.13 Fattore di temperatura f

per temperature di progetto pi elevate


Dispersioni: f
k
Commenti
Direttamente verso lesterno 1,0
1,4
1,0
I ponti termici sono stati isolati
I ponti termici non sono stati isolati
Finestre, porte
Attraverso vani non riscaldati 0,6
Attraverso il terreno 0,5
Attraverso il softto 0,9
Solette sospese 0,9
Verso un edicio adiacente 0,5
Verso ununit immobiliare adiacente 0,3
Tipo di locale Fattore f

Temperatura di progetto normale 1,0


Temperatura di progetto pi elevata 1,2
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BIBLIOGRAFIA
CR 1752 Ventilation for buildings - Design criteria for the indoor environment
prEN 13465 Ventilation for buildings - Calculation methods for the
determination of air ow rates in dwellings
EN ISO 7730 Moderate thermal environments _ Determination of the PMV and
PPD indices and specications of the conditions for thermal
comfort
EN ISO 13789 Thermal performance of buildings - Transmission heat loss
coefcient - Calculation method (ISO 13789:1999)
prEN ISO 13790 Thermal performance of buildings - Calculation of energy use for
heating (ISO/DIS 13790:1999)
prEN ISO 15927-5 Hygrothermal performance of buildings - Calculation and
presentation of climatic data - Part 5: Winter external design air
temperatures and related wind data (ISO/DIS 15927-5:2002)
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