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N. 953
CAMERA DEI DEPUTATI —
PROPOSTA DI LEGGE
d’iniziativa del deputato APREA
tezza delle risorse, e ciò ha determinato questioni che riguardano tutto il funzio-
una continua deresponsabilizzazione della namento interno; allo stesso tempo, essa
componente dei genitori e l’affievolirsi raccoglie le nuove istanze costituzionali.
della loro partecipazione. Essa, infatti, rafforza l’autonomia organiz-
Queste considerazioni portano a prefi- zativa della scuola, ma contemporanea-
gurare una consistente e radicale modifica mente la apre all’apporto di risorse
del modello di gestione delle istituzioni esterne sia di esperti che di rappresentanti
scolastiche, nella direzione di un raffor- degli enti locali proprietari delle scuole e
zamento degli organi di governo interni competenti già oggi in molti ambiti che
alle stesse istituzioni e della distinzione, in interessano la gestione della scuola: orien-
ordine alle competenze e alle prerogative tamento, diritto allo studio, handicap ec-
definite dalla riforma costituzionale, dagli cetera.
organi di livello politico e amministrativo Il superamento della vecchia conce-
dell’intero sistema. Ciò anche al fine di zione del collegio dei docenti – unico
coniugare l’esigenza della piena valorizza- organismo presente nella scuola prima del
zione dell’autonomia professionale dei do- 1974 –, con l’assegnazione all’autoregola-
centi e dei dirigenti con quella della par- zione interna di tipo professionale delle
tecipazione degli utenti. La responsabiliz- competenze e dell’articolazione del lavoro,
zazione professionale dei dirigenti e dei valorizza e rispetta la libertà di insegna-
docenti e la distinzione degli ambiti di mento, perché libera la scuola e il lavoro
intervento sono i cardini su cui poggiare dell’insegnante da vincoli esterni e di tipo
un sistema decentrato imperniato sull’au- burocratico.
tonomia. La presente proposta di legge individua
La presente proposta di legge si inne- nel consiglio di amministrazione l’organo
sta, pertanto, in un’iniziativa più generale di gestione della scuola come l’unico che
di ammodernamento del sistema educativo necessita di una regolazione da parte dello
coerente con il processo autonomistico, Stato, dato che le scuole ne usano le
avviato con l’articolo 21 della legge n. 59 risorse finanziarie, e assegna al regola-
del 1997, e successive modificazioni, che mento interno tutte le materie che pos-
ridefinisce gli organi collegiali interni sono essere risolte a livello di istituto
come organi di governo, nel rispetto delle determinando un modello dinamico, ca-
prerogative definite dalle modifiche costi- pace di adattarsi sia alle molteplici situa-
tuzionali, e che tiene conto dell’ipotesi di zioni delle istituzioni scolastiche che alla
decentralizzazione avanzata con il decreto loro evoluzione organizzativa e didattica.
legislativo n. 226 del 2005. Il testo, in particolare, recepisce i prin-
La presente proposta di legge, coeren- cı̀pi e i criteri della modernizzazione delle
temente con il dettato costituzionale del- pubbliche amministrazioni: separazione
l’articolo 33 (« La Repubblica detta le tra organi di indirizzo e organi di gestione;
norme generali sull’istruzione »), va al nu- attribuzione ai dirigenti di poteri di ge-
cleo essenziale delle questioni dell’organiz- stione connessi alle responsabilità in or-
zazione e della gestione delle scuole, su- dine ai risultati; partecipazione degli stu-
perando la concezione di tipo amministra- denti e dei genitori come efficace stru-
tivo degli organi collegiali che ha soffocato mento di indirizzo e di controllo.
l’iniziativa delle scuole e la stessa attività Si tratta di restituire alla scuola un
dei docenti. ruolo centrale nella formazione dei giovani
La presente iniziativa legislativa rap- e una funzione di sostegno allo sviluppo
presenta una legge generale di princı̀pi che sociale e culturale della società. La pre-
rispetta, approfondisce e valorizza le sente proposta di legge introduce, inoltre,
norme sull’autonomia organizzativa della nel dibattito parlamentare la possibilità
citata legge n. 59 del 1997, di cui realizza per le scuole autonome di trasformarsi in
veramente la lettera e lo spirito, dando fondazioni nonché di avere partner pub-
alle scuole la potestà regolamentare sulle blici e privati che le sostengano, disposti a
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finalità educative della scuola e il suo n. 477 del 1973 è stato demolito dalla
funzionamento amministrativo. successiva « privatizzazione » ovvero, più
Non è una consolazione sapere che precisamente, dalla contrattualizzazione
anche in altri Paesi europei il problema si del rapporto di lavoro, che ha « forzato »,
pone con le stesse caratteristiche, anche se nonostante i vincoli contenuti nell’articolo
nell’Unione europea le carriere ci sono, e 2 della legge n. 421 del 1992 (sulla base
in modo altrettanto impellente, e con dei quali è stato emanato il decreto legi-
l’unica differenza che in tali Paesi le slativo n. 29 del 1993, successivamente
difficoltà di cambiamento si sono tradotte abrogato e le cui norme sono confluite
in una crisi diffusa e drammatica dell’of- definitivamente nel decreto legislativo
ferta di insegnanti. Ma anche l’Italia si sta n. 165 del 2001), i confini del campo
avvicinando a questo limite, non ci deve riservato alla legge e ai princı̀pi generali
ingannare l’affollamento delle graduatorie. della professione.
Resta, comunque, il fatto che senza A causa di questo sconfinamento, il
una definizione chiara della funzione do- profilo professionale, ma anche l’autogo-
cente, la scuola, come macchina ammini- verno della professione (organi collegiali
strativa, manca del suo naturale carbu- territoriali), la valutazione, gli standard, il
rante professionale. codice deontologico, la carriera, la forma-
Finora il Parlamento (fin dalle origini zione iniziale e in servizio sono rimasti
del nostro sistema scolastico) si è occupato come « residui » di un’azione normativa
dell’insegnante essenzialmente come di- che si è tutta squilibrata sul lato contrat-
pendente pubblico, alla stregua di tutti gli tuale, senza alcun vincolo. E non poteva
altri impiegati dello Stato (si vedano le
essere diversamente, dato il silenzio del-
norme sullo stato giuridico del 1906, 1923,
l’azione e della proposta legislativa.
1957 e 1974).
Il processo di « impiegatizzazione » dei
A partire dagli anni ottanta, ad esso
docenti (favorito dal numero decisamente
sono state assicurate – come agli altri
impressionante: quasi un milione – nel
impiegati pubblici – la contrattazione e
1957 erano 261.000), da timore e « profe-
tutte le libertà sindacali, accentuando la
zia » teorizzata negli anni settanta, ha
sua dipendenza piuttosto che la sua au-
avuto la sua compiuta realizzazione nel
tonomia e responsabilità professionali.
Ma può esistere una vera autonomia contesto di una regolamentazione pattizia
delle scuole senza un insegnante profes- vasta e profonda, che ha inciso anche
sionista, capace di vera responsabilità per sull’immagine sociale, sulla percezione di
i risultati? sé e sugli stessi comportamenti quotidiani
Sembra di no, a giudicare dallo stato di dei docenti.
frustrazione e di disagio che gli insegnanti In secondo luogo, è stata prevista l’isti-
continuano a manifestare, nonostante i tuzione di una dirigenza scolastica di tipo
grandi progressi che nel dopoguerra si amministrativo, ma non come leadership
sono registrati nelle loro condizioni con- educativa. La stessa definizione della di-
trattuali e anche retributive. rigenza scolastica è avvenuta concreta-
Le disposizioni contenute nel capo III mente (articoli 25-bis e 25-ter del decreto
della presente proposta di legge partono legislativo n. 29 del 1993, introdotti dal
dall’analisi di alcuni dei motivi di tale decreto legislativo n. 59 del 1998, oggi
disagio. articolo 25 del decreto legislativo n. 165
In primo luogo, la dissoluzione dello del 2001), in mancanza di un coerente
stato giuridico tradizionale, di carattere sviluppo della carriera, in polemica con la
sostanzialmente impiegatizio, non sosti- funzione docente e non come naturale
tuito da una nuova concezione dell’inse- sviluppo della carriera, per cui oggi il
gnante, adeguata al modello di autonomia dirigente scolastico appartiene per profilo,
definito dalla citata legge n. 59 del 1997. per trattamento economico, per modalità
Il vecchio stato giuridico basato sulla legge di reclutamento e per funzioni più alla
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mative », quale ulteriore livello di carriera sui punti che non incidono sulle compe-
(articolo 18); tenze professionali e sull’organizzazione
della carriera: in particolare, orario, re-
4) un organo di valutazione profes- tribuzione, mobilità, nonché riconosci-
sionale (standard, prestigio, immagine, mento dell’autonomia contrattuale di una
promozione eccetera), che sia la garanzia categoria di professionisti (area autonoma)
« dinamica » dello sviluppo della profes- (articolo 22).
sione e che sappia escludere con i mezzi
e con le tutele opportuni coloro che non In sostanza, la presente proposta di
possono essere definiti insegnanti (arti- legge intende proporre una professione
colo 17); che sappia autogovernarsi per la qualità,
l’autonomia e la piena responsabilità della
5) un contratto snello, che intervenga funzione, definita come « primaria risorsa
sulle materie che gli sono proprie e quindi professionale della nazione ».
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PROPOSTA DI LEGGE
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CAPO I
GOVERNO DELLE ISTITUZIONI
SCOLASTICHE
ART. 1.
(Governo delle istituzioni scolastiche).
ART. 2.
ART. 3.
a) il dirigente scolastico;
b) il consiglio di amministrazione di
cui agli articoli 5 e 6;
ART. 4.
(Dirigente scolastico).
ART. 5.
(Consiglio di amministrazione).
ART. 6.
1. Il consiglio di amministrazione è
composto da un numero di membri non
superiore a undici, ivi compreso il diri-
gente scolastico, che ne è membro di
diritto. Nella composizione del consiglio
deve essere assicurata una rappresentanza
dei docenti, dei genitori e, negli istituti di
istruzione secondaria di secondo grado,
degli studenti. Ne fanno parte, altresı̀,
rappresentanti dell’ente tenuto per legge
alla fornitura dei locali della scuola ed
esperti esterni scelti in ambito educativo,
tecnico o gestionale ai sensi di quanto
previsto dal regolamento di istituto di cui
all’articolo 5, comma 1, lettera d).
2. Le modalità di costituzione delle
rappresentanze dei docenti, dei genitori e
degli studenti sono stabilite dal regola-
mento di cui all’articolo 5, comma 1,
lettera a).
3. Il consiglio di amministrazione è
presieduto dal dirigente scolastico, il quale
lo convoca e ne fissa l’ordine del giorno. Il
consiglio si riunisce, altresı̀, su richiesta di
almeno due terzi dei suoi componenti.
4. Alle riunioni del consiglio di ammi-
nistrazione partecipa, con funzioni di se-
gretario, anche il direttore dei servizi ge-
nerali e amministrativi, che non ha diritto
di voto per le delibere riguardanti il pro-
gramma annuale delle attività. Per le me-
desime delibere non hanno altresı̀ diritto
di voto gli studenti minorenni che fanno
parte del consiglio di amministrazione.
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ART. 7.
(Collegio dei docenti).
ART. 8.
(Organi di valutazione collegiale
degli alunni).
ART. 9.
(Partecipazione e diritti degli studenti
e delle famiglie).
ART. 10.
(Nuclei di valutazione
del funzionamento dell’istituto).
CAPO II
AUTONOMIA FINANZIARIA DELLE ISTI-
TUZIONI SCOLASTICHE E LIBERTÀ DI
SCELTA EDUCATIVA DELLE FAMIGLIE
ART. 11.
(Decentralizzazione).
CAPO III
STATO GIURIDICO, MODALITÀ DI FOR-
MAZIONE INIZIALE E RECLUTAMENTO
DEI DOCENTI
ART. 12.
(Finalità).
ART. 13.
ART. 14.
(Albo regionale).
ART. 15.
ART. 16.
(Concorso d’istituto).
ART. 17.
(Articolazione della professione docente).
ART. 18.
(Vicedirigenza delle istituzioni scolastiche).
ART. 19.
(Associazionismo professionale).
ART. 20.
(Organismi tecnici rappresentativi).
ART. 21.
(Funzioni degli organismi tecnici
rappresentativi).
ART. 22.
(Contrattazione, area contrattuale auto-
noma e rappresentanza regionale sindacale
unitaria d’area).