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Prin

ipio di Doppler e ondizione delle frequenze di Bohr1

Erwin S hrodinger
Se i si rammenta di ome nella teoria delle bande di S hwarzs hild, Heurlinger,
Lenz la frequenza della singola riga della banda si realizza mediante 1. il termine elettroni o o di on gurazione, 2. il termine di os illazione nu leare, 3. il
termine di rotazione, non si puo fare a meno di proseguire tentativamente questa
serie de res ente di grandezze e interrogarsi sul possibile signi ato di un 4. termine di traslazione. Nel aso he esso abbia in primo luogo un signi ato, esso e naturalmente non solo per gli spettri di bande - puo solo essere in rapporto on
l'allargamento Doppler delle righe spettrali. Questa idea si a orda qualitativamente assai bene ol fatto he - ome Bohr2 ha dimostrato in modo onvin ente il moto di traslazione, ome moto non periodi o, non puo essere quantizzato, ma
presenta una sequenza ontinua di valori onsentiti dell'energia; per io esiste uno
spettro ontinuo all'interno di una erta regione - nel aso presente la riga spettrale
allargata in modo nito.
Ora Forsterling3 ha gia er ato di giungere al prin ipio di Doppler appli ando la
ondizione delle frequenze di Bohr in un sistema di riferimento nel quale il bari entro
della mole ola abbia una velo ita di traslazione. Il risultato era po o in oraggiante.
Risultava infatti soltanto l'\e etto Doppler trasversale", ovvero, altrimenti detto,
solo la nota pi ola orrezione relativisti a al valore lassi o dell'e etto Doppler. In
proposito W. Pauli jun. ha detto nella sua re ensione (Physik. Ber. 2, 489, 1921):
\Va tuttavia osservato he la formula di trasformazione per l'energia emessa usata
dall'autore e giusta solo quando : : : omplessivamente non venga emesso al un
impulso lineare".
Ma questo non e vero in nessun sistema di riferimento; piuttosto sulla base data
da Einstein alla teoria della radiazione4 il quanto emesso h porta on se sempre e in parti olare in ogni sistema di riferimento - l'impulso lineare h= , il massimo
he in linea di prin ipio possa essere asso iato a questo ammontare di energia. Nel
seguito dimostriamo he il \salto di velo ita" prodotto in tal modo per la ondizione
delle frequenze di Bohr da proprio lo spostamento Doppler, e on tutte le sottigliezze
he sono ri hieste dalla teoria della relativita.
La situazione di gran lunga piu fa ile salta agli o hi al meglio se si fanno i onti
in modo approssimato e solo per il aso lineare, ioe se si fa oin idere la direzione
dell'impulso emesso on la direzione della velo ita del bari entro della mole ola gia
presente prima. Sia questa v1 , e dopo l'emissione v2 ; inoltre sia m la massa della
mole ola. Allora il \termine di traslazione" he da lo spostamento Doppler e
(1)

d =

1 m 2
v
h 2 1

m 2
v :
2 2

Per la legge dell'impulso e


(2)

mv1 =

h
+ mv2

1 Dopplerprinzip und Bohrs he Frequenzbedingung, Physik. Zeits hr.


2 N. Bohr, Kopenhagener Akademie 1918, se onda parte, p. 99.
3 K. F
orsterling, Zeits hr. f. Phys. 3, 404, 1920.
4 A. Einstein, Zeits hr. f. Phys. 18, 121, 1917.
1

23, 301-303 (1922).

ossia

m (v1

v2 ) =

h
:

Sostituendo nella (1) questo da


d v1 + v2
=
:

2

(3)

Questa e la formula di Doppler elementare, soltanto he in essa ome velo ita della
mole ola interviene la media aritmeti a delle velo ita prima e dopo l'emissione. Un
esame parti olareggiato mostra he an he il segno e quello giusto: se la mole ola si
muove on velo ita onsiderevole verso di me e mi lan ia ontro il suo quanto, sara
frenata dal rin ulo, il termine di traslazione (1) e positivo, lo spostamento risulta
verso il violetto.
Cal oleremo ora in modo piu esatto. Ma manteniamo an ora provvisoriamente
l'ipotesi sempli atri e he l'impulso emesso ada nella direzione della velo ita originaria della mole ola (oppure in quella opposta). Dobbiamo ora tener onto he
an he la massa della mole ola ambia durante l'emissione, e prima di tutto he
il on etto \di erenza d'energia di una determinata transizione" e quindi an he
il on etto \frequenza non spostata" perdono il loro signi ato netto ed univo o,
poi he la mole ola prima e dopo l'emissione non si trova a riposo nello stesso sistema
di riferimento onsentito .
Dobbiamo assumere he ad un determinato stato stazionario orrisponda un'energia E esattamente determinata in un sistema di riferimento nel quale il bari entro della mole ola e a riposo. Siano E1 ed E2 questi valori dell'energia per la
transizione quanti a onsiderata e siano questi proprio i valori assoluti dell'energia,
di modo he
E1 E2
;
2 2
siano le orrispondenti masse a riposo. Il sistema di riferimento nel quale prima e
rispettivamente dopo il rin ulo la mole ola ha la velo ita v1 e rispettivamente v2
lo hiameremo per brevita \lo spettrometro". Le energie riferite allo spettrometro
sono quindi
E1
E
; p 22 2
2
2
1 v1 =
1 v2 =

(4)

e la ondizione delle frequenze di Bohr si s rive


h = p
1

(5)

E1
v12 = 2

E2
:
1 v22 = 2

Inoltre il bilan io dell'impulso rispetto allo spettrometro risulta


(6)

E1 v1
Ev
h
= 2p 2 2 2 2 + :
2
2

1 v1 =
1 v2 =

La (5) e la (6) servono al al olo di  e di v2 per v1 dato, inoltre E1 ed E2 devono


naturalmente valere ome quantita date - dalla natura della transizione quanti a.

La dipendenza os ssata della frequenza  dalle velo ita v1 e v2 e una generalizzazione naturale del prin ipio di Doppler della teoria della relativita - e del tutto
omprensibile he la omparsa di due valori della velo ita, he si s ambiano proprio
nell'istante dell'emissione, porti on se una erta ompli azione.
Per dimostrarlo eliminiamo dalle (5) e (6) la frequenza  e troviamo fa ilmente
r
r
v1
v2
(7)
E1
= E2
:
+ v1
+ v2
Sia per brevita
(8)

'i =

vi
; i = 1; 2:
+ vi

Risulta per io


(7a)

E1 '1 = E2 '2 :

Inoltre si al ola fa ilmente


(9)

vi =

1 '2i q 2
;
1 + '2i

vi2 =

2 'i
:
1 + '2i

Sostituita nella (5) questa da


h = E1

1 + '21
2'1

E2

1 + '22
2'2

e per la (7a)
(5a)


1 E1
h =
2 '1

E2
'2

1 E12 E22 1 E12 E22


=
2 E1 '1
2 E2 '2

ovvero formando la media geometri a


(10)

h =

p'11 '2 E2p1 E EE2 :


1 2

Introdu iamo la frequenza  


 =

(11)

E12 E22
p
;
2h E1 E2

il ui signi ato risultera hiaro immediatamente, e badiamo al signi ato di '


se ondo la (8); otteniamo
(12)

p
= ' '

1 2

s
=

v
v
p 2 1 2  p 2 2 2:
v1
v2

Si onfronti on questa la relazione he sussisterebbe se ondo la teoria dell'e etto


Doppler tra le frequenze   e , qualora la prima fosse la frequenza a riposo, la
se onda la frequenza in un sistema di riferimento nel quale la mole ola volasse
verso l'osservatore on la velo ita v. Questa relazione si s riverebbe
v
:
2 v2

 =  p

(13)

La frequenza   de nita dalla (11) gio a quindi il ruolo della frequenza a riposo.
Da essa si deriva se ondo la (12) la frequenza osservata  per mezzo di un fattore he
e la media geometri a dei due fattori he se ondo la teoria onsueta sono ostruiti
dalle due velo ita v1 e v2 , prima e rispettivamente dopo l'atto di emissione.
La frequenza   ha il sempli e signi ato seguente: sara  =   per v2 = v1 .
Cio si veri a quando la velo ita iniziale della mole ola e esattamente uguale a
quella he in senso inverso si ha dopo il rin ulo.
Dobbiamo an ora liberar i dalla restrizione he l'impulso emesso sia parallelo alla
direzione iniziale. Quindi ora v1 e v2 saranno i valori assoluti delle velo ita iniziale
e nale, #1 e rispettivamente #2 gli angoli he esse individuano on la direzione
dell'impulso emesso - tutte le a ermazioni si riferis ono allo \spettrometro". La
ondizione delle frequenze (5) rimane immutata, al posto della (6) intervengono le
due equazioni per l'impulso
E2 v2 os #2
h
E1 v1 os #1
p
p
=
+
;

2 1 v12 = 2 2 1 v22 = 2

(6')

E v sin #
E1 v1 sin #1
p
= 2 p2 2 2 2 2
2
2
1 v1 =
1 v2 =

(6")

Dalla (5) e dalla (6') risulta


E1 ( v1 os #1 ) E2 ( v2 os #2 )
p2
p2
=
:
v12
v22

(7')

Dalla (6") moltipli ando per


E1 v1 sin #1 E2 v2 sin #2
p2
= p2
:
v12
v22

(7")
Poniamo per brevita
(8')

v os #
'i = p 2i 2 i ;
vi

v sin #
= pi 2 i2 ; i = 1; 2:
vi

Sara allora
(7a')
e si trova
(9')

E1 '1 = E2 '2 ; E1

vi2 =

= E2

2 'i
1 + '2i +

2:

Questa, sostituita nella (5) da


h = E1

1 + '21 +
2'1

2
1

E2

1 + '22 +
2'2

2
2

e per la (7a')
(5a')


1 E1
h =
2 '1


E2
:
'2

Questa oin ide formalmente on la (5a), solo on signi ato mutato di 'i se ondo
la (8'). Si ottiene ora al posto della (12)
s
v1 os #1 v2 os #2
p2
(12')
 = 
 p2 2 :
v12
v2
  e la stessa frequenza di prima. Riguardo alla formula (12') si devono fare le stesse
osservazioni ome prima per la (12). Essa si di erenzia dalla onsueta formula di
Doppler relativisti a solo per il fatto he il fattore di  e la media geometri a di
quei due valori he si avrebbero in quella formula per la velo ita iniziale e nale.
La velo ita a quistata in seguito al rin ulo e in generale assai pi ola rispetto
a quella termi a, ioe la variazione di velo ita dovuta all'emissione e relativamente assai pi ola. Altrimenti sarebbe di notevole interesse veri are l'interpretazione quantisti a dell'e etto Doppler qui esposta, ome pure l'assai ontroversa
presenza di un rin ulo, os di ilmente on iliabile on l'otti a lassi a, mediante la larghezza sperimentale di righe spettrali adatte - se ioe essa orrisponde
all'agitazione termi a o e un po' piu grande. Ma, ome detto, an he sotto le ondizioni piu favorevoli - quando si fa ia assorbire ultravioletto di Millikan estremo
( = 200
A) in un gas a bassa temperatura - la variazione della velo ita per una
mole ola di gas ammonta tuttavia solo a po hi per mille della velo ita termi a
media.
Zurigo, 7 giugno 1922.
(Ri evuto il 7 giugno 1922)

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