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La gioia di ritrovarsi

Dedicato a tutte quelle persone che amano sognare.


Sperando che questa storia gli regali

una piccola emozione.

CAPITOLO I
Principato di Citra 1815

Numerosissime nuvole nere si addensarono su Eboli, catapultando la citt nelloblio. Il vento ululava minaccioso, abbattendosi furente sui malcapitati in strada, che adesso, cercavano disperatamente un riparo a quel freddo pungente. Mentre la folla si diradava rapida, al caldo di un vivace fuoco vi era Sofia: la giovanissima Contessa Sebasti. Era nella biblioteca di famiglia impegnata in unappassionante lettura.Raggomitolata, sullenorme poltrona verde accanto al camino, si beava del tepore da esso emanato. A quella luce, la lunga chioma le ricadeva morbida sulle spalle, assumendo la tonalit del miele, gli occhi invece, avevano una luce intensa, mentre scorrevano rapidi sulle parole ricamate del suo Shakespeare. A un tratto strabuzz gli occhi affaticata dal repentino imbrunire e chiudendo il libro, si diresse alla finestra. Il cielo plumbeo silluminava: squarciato da danzanti strisce argentee, che davano allosservatore uno spettacolo unico. La sua attenzione fu attirata dal ripetuto rumore di un vetro traballante, cos, solerte usc dalla stanza cercando di individuarne la provenienza. Il rumore sempre pi forte la condusse nel salotto rosso. Lambiente era desolatamente vuoto. Una raffica di vento le sollev le gonne di broccato azzurro, facendole turbinare in mille onde, mentre con passo leggero ma spedito, raggiungeva la finestra chiudendola con vigore. Rimase nuovamente incantata davanti a quello spettacolo. Il clima in quella zona era prevalentemente mite, quindi, quellinaspettato temporale la impensier al punto da temere che fosse un monito di sventura. La mente cominci a lavorare freneticamente, era stata cos presa dalla sua lettura, che aveva dimenticato il reale stato delle cose. Il tamburellare incessante della pioggia sui vetri stava intonando una triste melodia, alleata adesso, dei cupi pensieri che affollavano la mente della giovane. Un leggero tremore si stava impadronendo del suo corpo, mentre gli occhi si orlavano di sentite lacrime. Sofia la voce tonante del padre, la avvis dellimminente arrivo. I passi risuonavano sempre pi vicini, cos si sforz di ricacciarle indietro e di riacquisire la solita compostezza. Fermo sulla soglia della porta la vide e la chiam con voce ferma. Lei raddrizz le spalle, ingobbite dalla pena e si volse con calma al richiamo, guardandolo negli occhi. Suo padre, il Conte Guglielmo Sebasti era alto e robusto: uomo darmi valoroso e onesto. Con lei era duro e a volte, anche violento, poich non aveva mai accettato la primogenita. Egli desiderava un erede maschio che continuasse la dinastia dei Sebasti, quindi, anche dopo anni continuava a ripetere: Volevo un figlio maschio io!. Purtroppo dopo di lei i Conti non avevano avuto pi figli e quel tragico epilogo, non aveva fatto altro che aumentare il risentimento e la collera nei suoi confronti.

Il Conte era per indole un grande osservatore, pertanto non gli sfuggirono gli occhi arrossati e lucidi di Sofia. Si adombr allistante, serr la mascella, i pugni e con passo deciso si avvicin inveendo: Tu. Tu stupida ragazzina, te lho do io un motivo per piangere!. Istintivamente Sofia si ritrasse, fermandosi contro lumida vetrata. Terrorizzata, aspett con ansia il padre, che con foga la schiaffeggi, infiammandole il pallido viso. Non una sola lacrima cadde dai suoi giovani occhi. A fatica ingoi il nodo che si era formato in gola e sollevando lo sguardo chiese incerta: Avevate bisogno di me Padre?. Il Conte indietreggi di un passo e la studi con calma. Era sempre rimasto colpito dal suo temperamento, non capiva come potesse essere forte come una quercia anche se, giovane e sottile come un giunco. L'uomo espir profondamente, riempiendo laria dellodore acido del vino e scuotendo la testa confuso disse: Tu mi deludi sospir affranto, poi dirigendosi al camino, le espresse in modo maldestro, il desiderio della madre di vederla. Sofia senza indugiare oltre, si conged dal padre per raggiungere in fretta lamata madre. Sal di corsa la lunghissima scalinata di marmo e una volta in cima, ne guard la fine, sorridendo soddisfatta per la propria resistenza. Si ferm davanti alla porta socchiusa, ricompose labito, laspetto e carica del solito ottimismo, entr nella stanza. Laria era impregnata di odori forti e la luce fioca infondeva alla stanza un aspetto lugubre. La contessa era distesa nel grande letto: pallida e immobile. Per un attimo Sofia rabbrivid poich, le era sembrato di vederla avvolta dal tetro abbraccio dellimpietosa mietitrice. Con un sospiro appena accennato riprese il controllo e con passi leggeri si avvicin. In quel breve tragitto not tutti i cambiamenti da lei subiti in quegli ultimi mesi: i capelli ambrati, un tempo ricci e voluminosi, ora erano sbiaditi e sottili, i suoi occhi verdi, un tempo lucenti, ora erano opacizzati dal velo nero e il corpo, un tempo formoso e ammirato da tutti ora era scarno e purulento. Con tristezza pens che della donna pi bella del regno di Napoli per cui, gli uomini pi importanti si erano battuti, non era rimasto pi nulla. Quanto si lotta e si soffre per la bellezza. Essere piacente, piacere, affascinare un uomo un sentimento insito nella donna dalla nascita. Poi si scopre che non tutto, anzi, non niente, perch la bellezza sfiora scosse la testa a quel pensiero inopportuno. Appena lebbe riconosciuta Sara con fatica le porse la mano, Sofia si affrett a prenderla tra le sue: erano fredde. Madre aspettate ravvivo il fuoco del camino, siete gelata! cos dicendo tent di allontanarsi, ma sent la debole presa della madre trattenerla e si ferm. Un debole sorriso appar su quelle labbra livide Tesoro mio un sussurro impercettibile, difficile da comprendere. Sofia si avvicin ancora di pi Si madre le parole le morirono in gola. Una strana sensazione la pervase, non riusciva pi a fingere che tutto andava bene, e dai suoi occhi flu una pioggia di lacrime.

Tesoro riprese Sara Io sto per lasciarti.. unaltra breve pausa per riprendere fiato e continu: Ti prego, ama tuo padre come hai amato me rester solo!. Sofia ora singhiozzava Madre non dite questo vi supplico. Sara la guard con occhi spenti Tesoro, tu sei speciale e un giorno tuo padre lo capir prometti di occuparti della sua felicit, poich io la voce le sincrin ulteriormente. Sofia promise, come poteva negarle il suo ultimo desiderio. Un altro breve sorriso affior su quel viso spento prima di sospirarle Ti voglio bene e da quelle labbra non usc altro. La mano di Sofia lentamente era liberata, il respiro sempre pi rauco cominciava ad affievolirsi, fino a estinguersi del tutto. Appena ebbe realizzato laddio, si aggrapp a lei piangendo disperata per il prematuro abbandono. Non si rese conto per quanto tempo rimase al suo fianco ma ora che era nelle sue camere, non voleva ne uscire, ne vedere nessuno. Nei giorni che seguirono, un velo tetro cal sul castello e molte persone del regno arrivarono per dare alla Contessa lestremo saluto. Comera suo desiderio i due giorni successivi li aveva trascorsi nella solitudine delle sue stanze e solo per il funerale ne usc. Svuotata: ecco come si sentiva. Con laiuto di Maria la sua balia, indoss labito nero e la veletta. Con pacata lentezza scese le scale. Si sentiva debole, le voci dei presenti le giungevano confuse e laria era opprimente. Era sullultimo gradino quando vide issare la bara. Un tuffo al cuore le blocc il respiro cos tanto, da farle perdere i sensi, ma non cadde a terra, perch due forti braccia la sorressero. Una voce profonda le chiese: Vi sentite male? Volete un po dacqua?. Sofia sollev lo sguardo confuso, quasi come se non si fosse resa conto di quello che era successo. Scosse la testa in segno di diniego e con sguardo supplichevole gli chiese di lasciarla andare. Marco vieni! una voce alle loro spalle lo interruppe, il ragazzo si volt Arrivo madre e con un lieve inchino si conged dalla giovane. Solo una volta che il ragazzo si fu allontanato, Sofia vide il padre. Era da solo seduto sulla sua poltrona. Con lo sguardo fissava le fiamme del camino: la barba incolta e laspetto trasandato la impensierirono. Si avvicin, lui riconobbe le scarpine e sollev lo sguardo. Anche i suoi occhi, come quelli di lei erano gonfi e arrossati, non credeva possibile di trovare in lui un simile mutamento. Lui era forte. Gli singinocchi ai piedi, dimentica delle persone e con dolcezza copr le sue grandi mani. Dalle sue labbra usc solo un soffocato Padre! poi, gli occhi le sinondarono nuovamente di lacrime. Il Conte ritrasse la mano lasciandola sgomenta. Incredula. Non poteva credere che la odiasse a tal punto da allontanarla in un momento cos difficile per entrambi. La sorpresa: fu sentire quella forte mano sulla sua testa che, in movimenti impacciati tentava di consolarla. Quellinaspettata carezza infuse il suo cuore, con una dolce speranza per il prossimo futuro. Signor Conte siamo pronti! una voce li dest. Il sollievo provato per un attimo svan e Sofia dovette affrontare di nuovo la dura realt. Il Conte la aiut ad alzarsi e solo guardandosi, si avviarono al carro.

In una tenera presa fu sorretta e insieme al Conte segu il carro fino alla cappella. La cerimonia fu lunga, quasi interminabile. Ci fu un minuto di silenzio con muta preghiera e poi la bara fu adagiata nella fossa e ivi coperta. Sofia per tutto quel tempo non aveva smesso di piangere e nel tenero abbraccio del padre cercava disperatamente conforto. Terminata la funzione, la folla cominci a diradarsi fino a lasciarli completamente soli. Erano l da un po in silenzio, ognuno col proprio dolore. Fu il Conte a parlare per primo Sofia, sar meglio rientrare stai tremando lei debolmente acconsent. Il tragitto fu silenzioso, una volta arrivati al castello, si recarono entrambi nelle rispettive stanze. Entrata in camera, Sofia tolse la veletta e si sedette sul letto fissando assorta il vuoto. Rimase immobile, come una statua, finch non sent bussare alla porta Signorina la cena pronta e il Conte, vostro padre, vi sta aspettando. Si alz di scatto e usc veloce, non voleva irritarlo. Arrivata in sala, vide suo padre davanti alla finestra e con cautela chiam Padre!. Luomo si volt, aveva avuto il tempo di lavarsi e mettersi in ordine. Aveva riacquistato laspetto valoroso e fiero di un tempo. Quello mio padre pens fiera. Luomo esamin la figlia, che invece non si era cambiata e si accigli. Quello sguardo indurito era familiare a Sofia e trem di paura. Il Conte per a dispetto del passato non le and incontro, anzi, ordin solo ai servi di servire la cena. Terminata la cena che nessuno elogi, il Conte si rinchiuse nello studio, mentre Sofia si rec nelle sue camere. Con laiuto di Maria si lav e si rimise in ordine per andare a letto. Rimasta sola si adagi sul letto e per lultima volta pianse. Promise a se stessa, che quelle sarebbero state le sue ultime lacrime, cos si sfog fino a cadere esausta tra le braccia di Morfeo. Il mattino seguente si alz di buonora e con inaspettata dedizione ricominciarono le lezioni con il suo tutore. Da quel giorno sul viso di Sofia non apparve pi, n una lacrima n un sorriso. Persa la solare allegria che laveva accompagnata nella tenera fanciullezza, cambi stile e abitudini. Poco pi che adolescente, scelse per se un abbigliamento sobrio dai colori tetri, i voluminosi capelli vennero dora in avanti legati in una crocchia in modo da non rivelare la propria lucente bellezza. Trascorreva le giornate a studiare, e i suoi unici passatempi erano: dipingere e ricamare. Suonare il piano? No quello non era ancora troppo presto. Il Conte aveva cercato pi volte di parlarle, di farle capire che la vita andava avanti, ma a Sofia non importava niente del suo futuro. Erano trascorsi quasi due anni dalla morte della Contessa, e sembrava che per lei non fosse trascorso neanche un giorno. Nella solitudine del castello viveva bene, unica compagnia era la sua fidata balia Maria e il Conte che per, per motivi di rango era sempre fuori: a Palazzo o a balli di corte. Spesso il Conte le chiedeva di accompagnarlo nelle uscite mondane dicendo Sofia, perch non vieni con me? E ora che ti faccia vedere a corte! deluso il Conte, accettava il suo diniego. Pensava che quan do sarebbe stata pronta glielo avrebbe chiesto lei. E con questi pensieri continuava la sua vita.

Signorina, una missiva del Conte! esclam Maria interrompendo la sua lettura. Prese la lettera e con ansia la apr. La lesse attentamente poi sospirando inform Maria che tra pochi giorni il Conte sarebbe rientrato. Bene signorina! esclam felice Vado ad avvisare gli altri!. Maria osserv Sofia e con delicatezza chiese: Signorina tutto bene? , Si Maria rispose con sguardo assente Ha scritto anche che ha una sorpresa per me! la donna la guard entusiasta E non siete felice? Sofia scosse la testa S, si e si allontan, lasciando la donna confusa a meditare. Era davvero felice del suo ritorno, ma non le piacevano le sorprese. Pens a tutte le possibilit, ma niente si avvicinava minimamente a cosa fosse in realt la sorpresa in serbo per lei.

CAPITOLO II
Un enorme cambiamento 1817

Il rumore di una carrozza avvisava tutti dellimminente arrivo. Sofia ordin a Maria di fare in fretta, voleva andare incontro al padre. Un ultimo sguardo nello specchio e vol da basso. Rest ferma in cima alle scale a guardare suo padre, che non era solo. Con lui una donna della stessa et, un uomo pi giovane e un bambino. I suoi giovani occhi inesperti rimasero ammaliati dalluomo: alto pi di suo padre indossava un abito blu cobalto dai ricami in oro. Gli stivali neri al ginocchio erano sormontati da pantaloni aderenti, che facevano risaltare la forma muscolosa e soda. La giacca invece disegnava perfettamente il fisico asciutto, dalle spalle larghe alla vita stretta. Per quanto Maria lavesse istruita sugli uomini, non aveva minimamente immaginato qualcosa di simile. Completamente rapita da quella visione, sarebbe rimasta volentieri ferma, a continuare il suo attento esame sui nuovi arrivati, ma lanalisi fu interrotta dal Conte che la scorse. Sofia tesoro! esclam luomo porgendole le mani. Lei titubante lo raggiunse, le prese e vi pose un bacio. I suoi occhi si spostarono sugli ospiti con muta domanda e il Conte fece le dovute presentazioni. Sofia, questa la Baronessa Serena Aimondi, e questi indicando gli altri due con un cenno della mano sono i suoi figli, il Barone Filippo Aimondi e il piccolo Luigi. Come suo dovere fece una lieve reverenza, ma sollevati gli occhi rimase inghiottita dalla profondit di quelli blu zaffiro del Barone che la fissavano curiosi. Questi, rispondendo con un galante inchino, le pose un soffice bacio sulle nocche tremanti, mentre con voce calda le esternava la piacevole sorpresa E un onore fare la vostra conoscenza Contessa! una strana sensazione la pervase, imbarazzata da tale gesto, ritrasse la mano piroettando su se stessa, affinch luomo non indovinasse il suo turbamento. Per superare limbarazzo sorrise al padre chiedendogli del viaggio e con modi raffinati li accolse nella sua dimora. Con la coda dellocchio Sofia si accorse di Maria e voltandosi a guardarla cap. Padre, sarete stanchi e affamati per il lungo viaggio? Devo ordinare di preparare le stanze e acqua calda per voi e per i vostri ospiti?. Gli occhi del Conte sorrisero posandosi sulla Baronessa, ma quello sguardo a Sofia sfugg. No Sofia, credo che mangeremo prima e poi andremo a riposare. La giovane insist in cerca di risposta Faccio preparare tre camere allora?. Il Conte la guard stupito Ne basteranno due tesoro!. Sofia se pur confusa dalla risposta del padre, chiam Maria e le diede disposizioni per gli ospiti. Alla fine, dopo aver assolto a tutti i doveri di una brava padrona di casa, li raggiunse in

sala per la cena. Era la prima volta che avevano ospiti in casa dalla morte della madre e quelle presenze a lei estranee la mettevano a disagio. Durante la cena non parl, si limit soltanto a osservare gli ospiti. Il suo sguardo si pos per prima sulla Baronessa: una donna formosa ma ben disegnata, i capelli erano biondi e voluminosi, qualche leggera ruga segnata dal tempo, ma nellinsieme convenne che era una bella donna. Poi esamin il piccolo: aveva occhi blu e un viso solare, Avr poco pi di sei anni pens, mentre con lo sguardo si spostava sul terzo ospite. Lo fiss solo un istante, poich lui se ne accorse. Dallimbarazzo di essere stata vista fece cadere il tovagliolo. Distinto si chin per raccoglierlo prima che toccasse il suolo e quello che vide la scosse. Le mani del Conte erano posate su quelle della Baronessa come due amanti. Che stupida sono! pens ritirandosi su. Rossa in volto cerc di reprimere la delusione e di ricomporre lanimo turbato. Terminata la cena Sofia chiese di poter uscire nel parco. Ricevendo il consenso sincammin. Filippo, che aveva sentito la richiesta, si offr di accompagnarla e non potendo negarglielo uscirono insieme. Sofia si aggrapp alla balaustra respirando a pieni polmoni laria briosa degli inizi primaverili. Filippo dopo di lei, si appoggi a una colonna e con calma, esamin il profilo della Contessa, trovandolo perfetto. Lesame al quale fu sottoposta non le sfugg e in breve si sent in preda allimbarazzo. Cercando di allentare la tensione sospir Avevo davvero bisogno di una boccata daria fresca lo sguardo sempre fisso al quarto di luna: era magica per lei. Con occhi sognanti fissava il cielo stellato tentando di dimenticare limponente presenza del suo accompagnatore. E meraviglioso qui! esord lui nella speranza di farla parlare. Si Barone rispose lei quasi con non curanza. Sapete ero proprio curioso di conoscervi? aggiunse lui, cercando di scalfire il suo riserbo Davvero e perch mai? chiese con diffidenza. A corte si diceva che vostro padre vi tenesse nascosta a causa del terribile aspetto. Sofia sorrise Ed vero?! la frase suon strana alle orecchie di Filippo, che non sapendo se fosse una domanda o unaffermazione continu: Invece il vostro carattere, il problema, siete un tipo solitario , Si molto convenne lei, fissando nuovamente la luna. Cadde di nuovo il silenzio e Filippo tent lultima possibilit, non riusciva a capire il perch, ma sentiva il bisogno di parlarle Vi prego Contessa ci sar qualcosa che vinteressa? lei lo guard esitante, poi diede voce al pensiero Vorrei sapere cosa c tra vostra madre e mio padre? lui la scrut perplesso Non vi chiaro? lei abbass lo sguardo Temo di si ma vorrei una conferma!. Filippo si sedette sulla balaustra e la guard, quasi cercando le parole: Vedete mio padre morto circa sei anni fa. Dalla sua morte mia madre stata infelice, niente riusciva a farla sorridere , Capisco lo interruppe lei con rammarico. Poi, una sera a corte ha conosciuto il Conte. Parlarono per tutta la sera e tutto il giorno dopo. Si piacquero subito, ora lei felice e anche vostro padre lo ! Dovreste esserlo anche voi! le consigli con garbo. Non mi ha mai detto niente, perch? chiese con sconforto Non deve essere facile per lui, sa quanto amavate vostra madre sinterruppe e le scrut il viso. Gli occhi di Sofia simperlarono di lacrime Si la amavo e mi manca disse con un sospiro. Dalla tasca Filippo estrasse un fazzoletto e glielo pose. Lei lo accett di buon grado, lo pos sugli occhi e quando li riapr, lo vide fissarla. Penserete che sono una sciocca? chiese afflitta, costatando di aver mostrato una debolezza, lui le sorrise No di certopensavo che sarete mia sorella! il fiato di lei venne meno Che dite? ,

Beh una volta sposati... lei si volse a guardare le luci della sala ed esal: Gi! poi aggiunse: Sar meglio che vada ora, grazie Barone , Grazie a voi Contessa e buona notte! le sorrise, un sorriso dolce e sereno. Nella solitudine della sua stanza pens a tutti gli avvenimenti e si chiese come sarebbe stata la vita dora in avanti. Fiss per un lungo istante il ritratto di sua madre, e poi, con rassegnazione pens Avevo fatto una promessa madre e lho mantenuta, di sicuro non rester mai solo.

CAPITOLO III
Mai pi sola

Il sole filtrava caldo nella stanza e lodore di rose bagnate penetr nel sangue di Sofia costringendola a un repentino risveglio. Strofin gli occhi assonnati e si sedette al centro dellenorme letto. Signorina il Conte desidera vedervi a colazione disse Maria mentre apriva i tendaggi. Allora sar meglio sbrigarsi convenne Sofia sedendo sul bordo. Signorina! , Si rispose sbadigliando Vostro padre mi ha anche detto di dirvi che oggi farete da guida al Barone. Desidera che gli mostriate lintera propriet. Il volto di Sofia sincup. Maria conosceva bene lanimo della sua padrona cos continu facendole un caldo sorriso. Oggi non deve essere un giorno triste per voi. Il Conte a tante cose cui pensare e se ne sar dimenticato ma... Sofia la interruppe Maria non importa se si dimenticato del mio compleanno. Speravo solo di poter trascorrere un po di tempo con lui. Un lungo sospiro usc dalle sue labbra, poi scuotendo la testa in segno di delusione incit Maria a prepararle il vestito damazzone. In breve tempo fu pronta e scese per la colazione. In sala vi erano tutti e al suo arrivo si sedettero per mangiare. Sofia, oggi accompagnerai Filippo nella propriet, voglio che la conosca come se fosse sua! esclam il Conte interrompendo il silenzio. Certo Padre, ma non credo che basti un solo giorno. gli rispose gentilmente Siete giovani e avete tutto il tempo! afferm luomo frizzante Sempre che il Barone non si annoi della mia compagnia rispose Sofia con un leggero sorriso. Non credo sia possibile Contessa! intervenne il Barone con finta lusinghe ria. Finita la colazione ognuno, si dedic alle proprie mansioni e i due giovani si recarono alla scuderia. Avete un cavallo Barone? chiese Sofia guardandolo da sopra una spalla Si Contessa s ono venuto con lui. Nessun uomo che si rispetti pu viaggiare senza il suo fidato compagno afferm solenne. Nel frattempo avevano varcato lingresso della scuderia: dieci bellissimi cavalli erano in vista. Carlo lo scudiero si fece avanti, tolse il copricapo e singinocchi davanti alla sua signora. Con trepidante attesa il giovane aspettava il permesso di poter parlare. Carlo era il figlio del custode: aveva poco pi di diciannove anni e non aveva mai nascosto il forte interesse per Sofia. Conscio della sua condizione era sempre in imbarazzo davanti a lei, tanto da arrossire sotto il suo sguardo. Buongiorno Carlo! esord lei festosa. Aveva gi notato la sua bellissima giumenta abbellita di fiocchi e fiori. Buongiorno a voi Contessa rispose allegro I cavalli sono pronti! esclam con un sorriso. Carlo avvicin la giumenta alla Contessa, la quale sorrise esprimendo un semplice Grazie!. Il giovane chin ulteriormente la testa imbarazzato dalla presenza del Barone. Questi, con eleganza si avvicin a Sofia e laiuto a salire. Una volta in sella si allontanarono e si diressero al roseto. Per prima cosa Barone, voglio mostrarvi il roseto di mia madre disse lei quasi felice. Come voi desiderate Contessa! esclam lui seguendola al trotto. Sofia ferm il cavallo Siamo arrivati!. Il Barone scese agilmente e le and incontro aiutandola a scendere. Venite! disse lei introducendosi in un viale di rose. Il Barone guardava meravigliato il gioco di colori e dimmagini che apparivano alla sua vista. E meraviglioso! esclam infine Non avete visto la parte migliore ingiunse lei soddisfatta. Terminato il viale di

rose, si trovarono in uno spiazzo circolare al centro del quale vi era una struttura in pietra con una panchina. Le rose che circondavano quel luogo erano vive e i raggi del sole le facevano risplendere. Questo luogo chiamato il rifugio degli amanti lo inform lei guardando il patio Ah si? chiese lui sorpreso Questo il nome che gli diede mia madre... qui, gli don il primo vero bacio!. Cogliendo al volo loccasione presentatagli chiese discreto Ditemi Contessa, anche voi vorreste dare il vostro primo vero bacio in un luogo simile? lei sorrise pensierosa Credo che non conti il luogo, ma la persona alla quale si da. , Pienamente daccordo con voi Contessa concord maliziosamente lui, sondandole gli occhi. Una leggera curiosit sinsinu nella mente di Sofia e visto la spontaneit che la contraddistingueva dalle altre giovani donne chiese: Il vostro primo bacio stato degno delle aspettative? lui la guard sorpreso, non si aspettava una simile domanda da lei. Spost lo sguardo verso destra per riportare alla mente il ricordo e costat che non era dei migliori. In qualche modo si sentiva stuzzicato da tale argomento e acconsent a risponderle Ero molto giovane allepoca, credo che con il tempo le cose siano notevolmente migliorate un sorriso seducente le mostr i denti banchi e perfetti, turbata, si volse cercando di far calare il rossore dalle guance, chiedendosi chiss quante donne avessero baciato quelle belle labbra. Percependo il turbamento della giovane cerc di dedicarsi al luogo, ma per quanto fosse emozionante e ammirevole, non riusciva a staccare gli occhi da lei eppure labito scuro, largo e accollato non lasciava trasparire nulla di come fosse in realt il suo corpo. Il volto per, anche se aveva disperatamente cercato di imbruttire con quella pettinatura cos castigata, aveva qualcosa dincantevole, saranno gli occhi. Allora come vi sembra? il suono della sua voce lo distrasse dai suoi pensieri E davvero un luogo magico , Gi! annu lei. Posso farvi una domanda? , Non lo gi questa? rispose lei con voce canzonatoria. In effetti rispose lui ridendo, contagiato dalla sua allegria. Volevo chiedervi come mai avete ringraziato lo scudiero? , Avete sentito? simbarazz lei S ma se non volete.... , Non nulla. si scherm lei Vedete sono tre anni che per il giorno del mio compleanno lui mi prepara Isa (la giumenta) a festa, il suo regalo rispose con semplicit. Oggi il vostro compleanno rimarc lui allontanandosi S, mia madre diceva che la primavera nata con me! , E un bel pensiero! termin lui. Poco dopo con un colpo di tosse attir la sua attenzione. Sofia si volse a guardarlo e lui era vicino con in mano una splendida rosa bianca. Lo sguardo interrogativo di Sofia lo fece sorridere E per voi Contessa! disse con un cerimonioso inchino. Grazie rispose lei altrettanto pomposamente. E quanti anni? Se lecito sapere. , Diciassette Barone , Ah! Viva la giovinezza! il tono di somma saggezza del Barone fece ridere Sofia senza alcun ritegno. Parlate come se foste un ottantenne! Se lecito sapere non le fece terminare neanche la frase e rispose Ventisei ahim! ammise con finto dispiacere. Sofia scroll la testa divertita, trovava i modi delluomo particolarmente piacevoli. Era tanto tempo che non ridevo cos! lo inform dirigendosi dai cavalli E cos vi faccio ridere brontol lui con un sorriso raggiante Un po! ammise lei guardandolo da sopra una spalla Vi prego Contessa non lo dite in giro le raccomand seguendola Altrimenti la mia reputazione andrebbe perduta , E qual la vostra reputazione? chiese curiosa. Lui le scrut il bel viso e ne rimase incantato Non bello per un uomo suscitare ilarit in una donna! spieg, cercando di non svelare i veri pensieri Io credo che possediate un dono! esclam lei sollevando il viso per guardarlo negli occhi Quale? chiese perplesso Vedete di solito gli uomini sono presi dalla politica e dagli affari e non pensano ad altro. alz le spalle Voi avete il dono di saper ridere! spieg abbassando lo sguardo al pensiero Con un sorriso come il vostro, meno male che lo usate! Filippo not il leggero rossore che le colorava il collo davorio e chiese manifestando un altro smagliante sorriso: Dove mi portate Contessa? Sofia colta da un improvviso imbarazzo fiss lo sguardo

sui cavalli Ho tante cose da mostrarvi! sospir incerta Ne sono certo! afferm lui, avvicinandosi e aiutandola a salire in sella. Dopo aver dato una rapida occhiata alla cavalla, fiss lei e con tono serio promise: Contessa, questanno mi avete trovato impreparato, ma prometto che per il prossimo compleanno vi far onore! Sofia lo schern Certo Barone ma credo ch e farete come mio padreVe ne dimenticherete! , Vedremo Contessa! disse lui con un sorriso e con un colpo di tacco part al galoppo seguito da una pronta Sofia. La giornata stava trascorrendo frenetica, gli aveva mostrato le abitazioni dei contadini, le botteghe del vignaio e avevano pranzato alla locanda Mangia e Bevi della famiglia Contegiacomo. Stavano tornando a casa quando, Sofia lasci il sentiero e sintrodusse nel fitto bosco. Contessa non mi vorr abbandonare nel bosco? chiese il Barone con allegria. Certamente, da chiedere? gli rispose a tono. Landatura di Isa rallent e cos pure quella di Fulmine (stallone di Filippo). Il Barone si affianc a Sofia e guardandola perplesso chiese: Allora?. Sofia si volse a guardarlo, gli occhi brillanti e la pelle lucente ai riflessi del sole le davano un aspetto ammaliante. Alcuni boccoli sfuggiti alla pettinatura le ravvivavano i lineamenti del viso dandole un aspetto raggiante. Gli sorrise schernendolo Non avete paura di me spero? , Prima no ma adesso! rispose lui stando allo scherzo. Con il volto gli indic qualcosa e lui lo segu Un palazzo? , Il mio palazzo Barone! precis lei fiera. Con laiuto di Filippo scese da cavallo, questi fissando la costruzione chiese: Ma avete il castello, cosa ve ne fate di questo? , Il castello dellerede si ferm a pensare poi continu Una volta che i nostri genitori si saranno sposati voi, sarete lerede. , Non sono suo figlio rimarc lui interrompendola. Qualunque sia la decisione di mio padre non intendo giudicarla. Sapete lui ha sempre desiderato un figlio maschio Prese una breve pausa cercando di capire leffetto delle sue parole sul Barone, ma non vide n gioia n avarizia. Mi dispiacerebbe privarvi di ci che vostro ammise lui Questo palazzo mio! rispose lei soddisfatta di quella frase. Leffetto positivo che avevano avuto le parole del Barone sulla Contessa erano evidenti. Il Barone era felice del risultato ottenuto ed era riluttante nel dichiarare la verit, poich temeva di perdere tutto il terreno conquistato fino a quel momento. Il suo cuore per, era troppo onesto e non gli consentiva di prendersi meriti che non gli appartenevano e cos si decise a parlare Comunque Contessa vostro padre non potr lasciare a nessun altro se non a voi i suoi beni. Ci fu una breve pausa seguita da un acuta osservazione di Sofia Sar il caso di tornare indietro la notte vicina lui convenne che le parole della giovane fossero esatte e si avvicin a Fulmine. Sofia per smorzare la tensione creatasi, propose con tono allegro: Barone, se mi date una mano a salire in sella, vi sfido a chi arriva prima al castello!. Il Barone rise di cuore Se volete davvero sfidarmi, dovrete salirci da sola in sella! , Bene disse lei caparbia e si avvicin a Isa. Nel frattempo il Barone sentendosi in colpa, si avvicin alla cavalla. Ci furono due goffi tentativi prima che Sofia perdesse letteralmente lequilibrio cadendo. Le braccia pronte del Barone la sorressero prontamente. Con un braccio sotto le ginocchia e uno intorno alle spalle la attir a se. Sofia scossa mise distinto un braccio intorno al suo collo per sorreggersi. Al contatto col suo corpo, quello di lei sinvase di un piacevole formicolio. Sollev lo sguardo e i suoi occhi si persero letteralmente i quelli blu di lui. Un appena accennato rossore sulle gote le fece capire la propria vulnerabilit e chiese di essere messa su Isa. ha ragione Barone devo crescere ancora un po il tono era severo e cupo. Il Barone sollev un sopracciglio in muta doma nda poi chiese:

Tutto bene? , Si certo ma ora meglio andare e cos dicendo partirono al galoppo. Il repentino cambiamento dumore in Sofia rese pensieroso il Barone, che per non smise di canzonarla per tutto il viaggio. Arrivati in scuderia Carlo era gi pronto e preso in consegna i cavalli si allontan. I due ragazzi entrarono nel castello, ma non vi era nessuno tranne Maria che era andata ad accoglierli. Ben tornati, desiderate che vi faccia servire la cena? , Mio padre non in casa? chiese Sofia delusa No signorina, il Conte uscito con la Baronessa e il piccolo Barone. Lo sguardo di Sofia si rabbui ancora una volta. Filippo not lespressione afflitta nella giovane e decise che le avrebbe fatto tornare il sorriso. Contessa non sia cos imbronciata, altrimenti potrei pensare che vi dispiaccia cenare con me! Forse si annoiata oggi?. Le bast posare lo sguardo su quel viso solare per cedere allallegria. Barone come potrei dire una cosa simile, stato un compagno allaltezza delle mie attese , Ah si! sorrisero entrambi poi Sofia guard Maria ordinando di far servire la cena. Parlarono, cenarono e parlarono ancora. Sembravano amici da sempre e un sorriso benevolo affior sul viso di Maria che dopo tanto tempo vedeva la sua padrona tornare a sorridere felice.

CAPITOLO IV
Un nuovo sentimento

Era stata una giornata molto stancante per Sofia, ma anche se esausta in cuor suo desiderava disperatamente che si levasse presto il sole. Nella tranquillit della sua stanza si tolse i vestiti e con laiuto di Maria entr nella vasca. Fu un bagno lungo e rigenerante e solo quando ne usc not la rosa bianca sul letto. Maria e quella? chiese indicando loggetto della sua attenzione. E stato il Barone a consegnarmela signorina, ha detto che era vostra e mi ha chiesto espressamente di metterla l. Un altro sorriso apparve sul giovane volto mentre si sedeva docile, lasciando alle mani esperte di Maria larduo compito di pettinarle i capelli. Di tanto in tanto gli occhi le sfuggivano dando rapide occhiate alla rosa, colmandole il cuore di una profonda sensazione di piacere. Maria viveva in quella casa da prima che lei nascesse e dalla sua nascita era stata per lei: una balia, una dama di compagnia e una cara amica quindi, conosceva bene quegli occhi e si azzard a dire Il Barone proprio un bravo ragazzo, non trovate Signorina? , Devo ammettere di essere stata bene oggi! rispose distaccata Si vede Signorina! gli occhi di Sofia la fissarono dallo specchio con disappunto, ma lei non si scoraggi E poi anche un bel

giovane, a palazzo non si parla daltro! quellaffermazione la infastid leggermente, cos in tono meno allegro rispose La servit non dovrebbe perdersi in chiacchiere ma, dovrebbe lavorare. I suoi occhi si fermarono di nuovo su Maria la quale aveva un accennato sorriso Cosa c che ti fa ridere? , Scusate Signorina e che sembra quasi che siate gelosa! , Di chi? imprec furiosa, forse era vero Del Barone rispose la donna con cautela Maria non accetto insinuazioni dalcun genere. Il Barone presto sar mio fratello pertanto cerco solo di essere gentile e lo stesso fa lui. Chiaro! precis lei, ma nel riascoltare le sue stesse parole, trem Scusate Signorina non volevo! , Lascia stare adesso vai le ordin agitata Signorina ma i vostri capelli , Finir da sola, ora per favore vai , Come desiderate cos dicendo usc. Rimasta sola si alz e si sedette sul letto. Prese tra le mani la rosa e ne ispir il dolce profumo. Le turbinarono nella mente tutti gli avvenimenti della giornata: le parole, gli sguardi, il contatto. A quel pensiero un altro brivido, le corse lungo la schiena, scroll la testa per allontanare il ricordo e sdraiandosi cerc di ritrovare la sua compostezza. Cosa le stava succedendo?

Quello di Sofia non fu un sonno tranquillo, e con le prime luci dellalba si alz a sedere. Rimir la rosa per alcuni istanti e poi decise di alzarsi. Anche il sonno di Filippo non fu dei migliori. Aveva trascorso una bella giornata e fin da subito aveva scoperto di apprezzare la compagnia della Contessa, quello che non gli era ancora chiaro lo scopr una volta da solo in camera sua. Quella sera si era sfilato gli indumenti con molta calma e aveva lavato le mani e il viso con particolare cura. Una volta nel letto, chiuse gli occhi per trovare il giusto riposo, ma gli bast un solo istante e subito il viso ridente di Sofia prese forma. Apr gli occhi sorpreso, puntandoli al soffitto affrescato di corpi nudi che volteggiavano liberi nellaria. Poco dopo, credendo di essersi liberato dellintrusa, chiuse nuovamente gli occhi. Il ricordo di in morbido seno privo di costrizioni che gli sfiorava il solido petto affior, procurandogli una fitta di desiderio. Si mise a sedere perplesso, chiedendosi cosa celassero quegli abiti monasteriali. Capitano che ti prende! imprec con se stesso, toccandosi il petto sfiorato, ora incandescente. Quando tent nuovamente di dormire un corpo nudo di donna, penetr nei suoi pensieri. Con dovizia e pazienza ne articol la forma, inserendoci un viso dai tratti sublimi che lo aveva stregato, convincendolo a volerne sapere di pi. Lindomani Sofia era seduta davanti allo specchio quando Maria fece il suo ingresso. Signorina buongiorno! Dormito bene? , Non tanto rispose lei con tono calmo. Maria dopo aver aperto le restanti tende si volt a guardarla era gi vestita: un abito informe di cotone nero, con colletto di pizzo bianco e pens Forse uno dei pi castigati che possiede mentre si avvicinava per acconciarle i capelli. Mio padre rientrato chiese cauta Si signorina e vi sta aspettando nello studio , Nello studio? rimarc Si signorina ha detto che vi avrebbe aspettato l. Sofia sorrise con rammarico Si sar reso conto che arrivato il momento che mi spieghi le sue intenzioni , Di cosa parlate Signorina se lecito? , Oh Maria! si volt a guardarla e le prese le mani Scusami per ieri sera, sono stata odiosa con te poi che sei la mia migliore amica! Maria si scherm Signorina non dovete voi , Devo e come, vedi presto mio padre si sposer con la Baronessa e allora tu ed io andremo al palazzo e l staremo tranquille , Pensate quindi che vi dica delle nozze? chiese curiosa Credo rispose tranquillamente seria E del Barone cosa mi dite?

chiese sollecita Non lo so, ieri sono stata davvero bene in sua compagnia e credo che sar un buon fratello , Ed questo che volete? chiese incredula Credo di si e comunque come ti ho detto ieri sera lui mi vede come una sorella da coccolare e questo, esclude q ualsiasi problema sospir lasciando calare il silenzio. Scesa da basso e incontr Giuseppe uno degli ultimi camerieri assunti al castello Giuseppe mio padre ancora nello studio? domand con uno smagliante sorriso Si ContSignorina si corresse subito luomo, vedendo lo sguardo fulminante della giovane per lerrore che stava commettendo, egli in modo maldestro si scus congedandosi velocemente. In effetti, dalla morte di sua madre Sofia era diventata la Contessa Sebasti, ma aveva vietato a tutti i servi di chiamarla col titolo poich, le sembrava di usurpare il posto della madre dimenticandola per sempre. La porta socchiusa lasciava intravedere lombra del Conte sul pavimento. Con mano ferma diede tre colpetti alla porta ed entr. Padre buongiorno! gli disse solare, Buongiorno a te Sof dormito bene? , Si grazie, volevate parlarmi? chiese titubante Sibe ecco siediti la invit luomo impacciato. Sofia gli si sedette di fronte e aspett la fatidica rivelazione. Tesoro tu sai che ho amato tua ma dre pi di chiunque al mondo soppes le parole e continu Io ho lottato per avere il suo cuore e lo farei altre cento volte, pur di poter trascorrere ancora con lei gli anni pi belli della mia vita guard negli occhi la figlia Hai i suoi occhi Sof! gli si smorz il fiato come se i ricordi lo soffocassero e fu allora che Sofia cap e gli and incontro. Padre, so che amavate mia madre e non c bisogno che me lo ricordiate. Io amavo lei e ho imparato ad amare voi e se la Baronessa vi rende felice sono contenta che la sposiate le parole di Sofia arrivarono come una boccata di ossigeno Tu sapevi ma come? , Il merito non va certo dato al mio intuito sorrise Diciamo che il Barone si rivelato un buon oratore sollevato chiese: Ah Filippo! Vi siete divertiti ieri? , Oh si! E oggi con il vostro permesso gli mostrerei il resto il Conte acconsent con un immenso sorriso, poi chiese: Hai gi fatto colazione? , No ma sarei felice di farla con voi! rispose radiosa, il Conte suon il campanellino e Giuseppe li raggiunse di corsa servendo la colazione. Restarono chiusi nello studio per molto tempo, lasciando anche i Baroni alla loro intimit. Quel tempo trascorso con il padre fu salutare per Sofia, che si sent pronta ad affrontare qualsiasi cosa. Quando usc dallo studio, aveva un solare sorriso e vedendo il Barone in sala, lo raggiunse. Buongiorno Barone salut allegra Buongiorno a voi Contessa! le rispose raggiante Avete impegni per oggi? gli chiese cortese No, ma spero che mimpegniate voi! accenn un sorriso ammaliante e attese. Bene Barone, allora oggi sar il mio compagno. Vi condurr per la valle fino ai confini della propriet lo fiss negli occhi e chiese Siete pronto? , Sono sempre pronto per una bella Signora! un sorriso sornione illumin il viso di Filippo, facendo arrossire leggermente Sofia, che magistralmente si era voltata evitando il confronto. Allora andiamo? disse infine dirigendosi alluscita. La passeggiata a cavallo si rivel pi piacevole del previsto. Discorrevano di tutto con una naturalezza e una semplicit da fare invidia. Filippo stava raccontando del suo viaggio a Roma quando gli venne meno la voce. Cos quello? disse indicando unenorme campo di grano. Questo il nostro oro rispose Sofia con orgoglio. Avvicinandosi le figure dei contadini che falciavano il grano, diventavano nitide. Quelli pi anziani al loro passaggio si fermavano togliendo la paglietta in segno di saluto, mentre i pi giovani continuavano incuranti il loro lavoro. Poco distante si ergeva una costruzione di legno e pietra assai particolare. Filippo incuriosito voleva domandare cosa fosse, ma fu interrotto da un uomo che gli andava incontro.

Luomo ormai prossimo sinchin e con tono cortese disse: Contessa, quale onore per me vedervi al mulino! , Siete sempre cortese Mastro Peppe rispose Sofia con eleganza E il minimo per la mia Signora! rimarc Mastro Peppe con educazione. Mastro Peppe era il fornaio della zona e la bont del suo pane aveva ottenuto le lodi del Re. Sofia si volt a guardare Filippo che era rimasto in silenzio e chiese Barone mi aiuterebbe a scendere! , Ai vostri ordini Contessa! rispose e si apprest ad aiutarla. Una volta a terra fece le presentazioni e poi espresse il desiderio di entrare nel mulino. Mastro Peppe onorato dalla richiesta, si affrett a esaudirla. Entrati nel forno che era sul retro del mulino, il fornaio prepar del pane fresco per i suoi ospiti, i quali si deliziarono con la sua bont. Prima di andare via Sofia ordin del pane da portare al castello per cena. Il pane di Mastro Peppe fu argomento di conversazione per molto tempo durante il ritorno. Arrivati al castello, gli fu comunicata la data delle nozze. A quella notizia si aggiunse lesplicita richiesta della Baronessa di volere un aiuto da parte di Sofia nellorganizzazione del ricevimento. Lidea non era delle pi allettanti per Sofia, ma il forte affetto che adesso la legava al padre, le imped di rifiutare.

CAPITOLO V
Particolari emozioni

Era trascorso un po di tempo da quella sera e Sofia era stranamente allegra. In realt il suo umore era notevolmente cambiato dallarrivo dei Baroni. I preparativi per il matrimonio, le cavalcate con Filippo e le lunghe chiacchierate con il padre, la facevano sentire viva. Si sentiva felice. Una felicit che non provava da qualche tempo e il merito, anche se si rifiutava di ammetterlo, era esclusivamente del Barone Aimondi. Le ombre che lavevano rinchiusa nel dolore, erano svanite. Adesso per dimostrare a se stessa, che lo aveva superato, si rec nellala ovest del castello. Quellala era rimasta chiusa dal giorno del funerale, non che ci fosse qualcosa dimportante o di sinistro in quella parte del castello, ma era successo cos. Fin dagli inizi i Conti avevano deciso che lala sud-est sarebbe stata usata a scopo abitativo perch era esposta maggiormente al sole, dellala ovest invece, erano usate solo due stanze: le camere dellarte. I passi di Sofia erano rapidi e leggeri, la tremula fiammella della candela danzava nelle sue mani. Ferma davanti a unimponente porta di legno intarsiato, sospir incerta. Lesile mano afferr la maniglia e con vigore la ruot, aprendo infine luscio. La camera versava nel buio pi totale, la sicura polvere le inondava le narici costringendola ad arricciare il naso. Facendosi forza varc lingresso, piccoli rumori di legno stridulo la accompagnarono davanti ai pesanti tendaggi di velluto. Li scost con fatica e poi, rapida, apr le imposte: lasciando al sole e alla brezza mattutina, libero accesso. Inspir profondamente e poi si volse a rimirare la stanza. Laspetto era tetro: cascate di ragnatele piovevano dal soffitto, le lenzuola che ricoprivano il mobilio, un tempo candide, adesso erano soffocate da strati di polvere grigia. Un altro sospiro avvilito e si avvicin a un mobile dalla forma allungata, afferr il lenzuolo che lo ricopriva, e con calma, liber loggetto: era un bellissimo pianoforte. Sorrise nel rivederlo. Con un timore quasi reverenz iale, fece scorrere i polpastrelli sulla tastiera. Prese posto sullo sgabello: compita e fiera allo stesso tempo. Quanto aveva dovuto insistere per quel regalo. Sorrise al ricordo di quando, poco pi che bambina era riuscita con astuta dialettica a impossessarsi di quel prezioso strumento. Era il primo pianoforte italiano, quello costruito da Bartolomeo Cristofori nel 1710. Fece vagare unultima volta lo sguardo per la stanza, notandone la desolazione, poi chiudendo gli occhi, cominci a suonare. Le dita si muovevano leggere ed esperte, sfiorando i tasti in una danza allegorica sulle note di Mozart. Un battito di ciglia, e tutto intorno aveva riacquistato splendore, le sembrava di essere tornata indietro nel tempo, quando, insieme a sua madre suonava quelle note melodiose. Eccola l: bellissima nel suo abito verde acqua marina, che le sorrideva radiosa, suonando larpa. Quelle note che ormai lavevano investita, le infusero il cuore di pace e serenit. Senza rendersene conto stava sorridendo un sorriso dolce, carico di ritrovata beatitudine. Con il cuore gonfio di gioia apr gli occhi. Il sorriso aleggiava ancora sulle sue labbra, quando lo sguardo si pos sul volto ammirato del Barone. Chiss da quanto tempo era l? Smise di suonare e continu a fissarlo perplessa. Vi prego continuate le disse avvicinandosi con aria solenne. Lei sostenne lo sguardo incerta non credevo sapeste suonare ammise davanti al suo silenzio. E passato tanto tempovi assicuro che non niente di speciale si scherm lei Io vi ho trovato brava le disse con calore. Limbarazzo si stava impadronendo della povera Sofia, cos per dissimulare il

disagio domand: Voi suonate? lui sorrise scrollando il capo NoCon queste mani sarebbe un disastro lei gli fiss le mani incantata, trovandole meravigliose. Chiss come sarebbero state sulla sua pelle? Un leggero accenno di rossore le imporporava le gote, distolse lo sguardo con finta disinvoltura. Lui rise, credendo di aver intuito i suoi pensieri La musica, il canto e i sonettinon sono portato per cose cos. Sono molto pi bravo in battaglia le spieg allegro Non ne dubito, con la prestanza fisica di cui siete dotato, era normale che fosse cos la lingua era corsa troppo in fretta, perch doveva sempre dire quello che pensava? Filippo si sedette al suo fianco, questa volta il suo sorriso era molto sensuale e compiaciuto Mi trovate bella Contessa? la domanda le arriv diretta, erano cos vicini che riusciva a sentire il suo alito sfiorarle la guancia. Il volto in fiamme e uno strano calore le lambiva lo stomaco. Decisa si diresse alla finestra, sperando che larietta fresca le mitigasse il rossore. Lui la segu con calma e si port alle sue spalle Sof la voce era calma e suadente. Sollev la testa a guardarlo: era cos bello. Sospir rassegnata Anche se vi dicessi di no, il mio rossore mi tradirebbe lui sorrise Anchio vi trovo molto, molto bella ammise, posandole una mano sulla spalla e sfiorandole delicatamente il collo col pollice. Vi diverte tanto prendervi gioco di me? chiese indignata allontanandosi da lui e cercando di placare il tremore che laveva investita. Vi assicuro che le mie intenzioni, sono ben lontane dal prendervi in giro le spieg calmo. Accidenti! imprec lei sottovoce Datemi la possibilit di dimostrarvi che dico il vero supplic avvicinandosi ulteriormente e cingendole la vita la attir a se. I suoi occhi si posarono famelici sulle morbide e tremanti labbra di Sofia. Il cuore le batteva nel petto talmente forte, da mozzarle il fiato. Lei lo fissava incapace di reagire, forse perch era quello che voleva. Trepidante, attese che le sue labbra si avvicinassero alle sue. I suoi occhi erano cos diversi, la guardava come nessun uomo prima di lui e quello sguardo la faceva sentire coscos... Filippo sei qui? la voce della Baronessa li raggiunse, prima che ci fosse lincontro. Lei si liber dalla stretta e torn rapida al piano. Aveva bisogno di sedersi, troppo scossa al pensiero che lui stesse per baciarla, non ud la conversazione che si stava svolgendo intorno a lei. Si dest solo quando il Conte le parl, era insieme alla Baronessa allora Sofia tutto bene? le chiese scrutandole il volto ancora arrossato Si rispose cercando di ingannarlo con distaccata freddezza Forse passi un po troppo tempo da sola con Filippo le disse con tono duro, quasi accusandola di chiss quale malefatta. Sto solo seguendo un vostro ordine gli rispose a tono, imperturbabile Non mi piace Sof tuon severo troppo attaccato alle tue gonne insinu acido. Sofia si alz in piedi e lo fiss fredda Credo che vi stiate sbagliando il tono era calmo e privo dincertezze Il Barone un bravo uomo, ed io, sono vostra figlia, dovreste avere piena fiducia in me. A quelle parole il Conte si diresse alla porta e da l la scrut nuovamente Filippo un uomo e tu solo una ragazzina scosse il capo apprensivo Tu non sai quanto un uomo possa fingere, pur di ottenere ci che vuole lei lo fulmin adirata Credete sia una sciocca? lui sorrise sarcastico No di certo. Credo che nessuna giovane della tua et e forse, anche donne pi mature posseggano la tua dialettica e il tuo intelletto, ma ti assicuro che per lamore non sei davvero pronta lasci che la guardasse per un lungo istante, poi seriamente concluse comunque il problema non esiste, di sicuro al nostro ritorno le cose saranno cambiate e se non lo saranno, far in modo che lo siano. Dopo la partenza del Conte e del Barone, che avvenne il giorno seguente, Sofia si sentiva strana. Non aveva avuto modo di parlare con Filippo, e forse era meglio cos. Chiss cosa sarebbe successo se fossero rimasti di nuovo soli? Lavrebbe baciata? Un altro dubbio si stava insinuando nella sua mente, suo padre perch le aveva detto quelle cose? Non si fidava di Filippo? Non lo reputava degno? Sarebbe davvero cambiato tutto al ritorno? Con quei cupi pensieri trascorse il tempo, mentre i due uomini erano andati al servizio del Re. Il Conte era uno dei suoi consiglieri,

il Barone invece era il Capitano di una delle migliori squadre armate, addestrati per la sua protezione. Erano trascorsi poco pi di dieci giorni dalla partenza dei due uomini, quando una lettera per Sofia giunse al castello. Signorina una lettera per voi! disse Maria con fare agitato. Sofia chiuse il libro e con calma disse Non c storia che ricordi, dove una lettera abbia creato cos tanta agitazione! Maria le era ormai accanto e con un sorriso appena accennato, la inform sottovoce E del Barone Signorina. Con un gesto rapido prese la lettera tra le mani e in modo cortese si conged dalla Baronessa che era con lei. Usc in giardino e allombra di un ciliegio la apr: Cara Contessa, mi scuso per non avervi scritto prima ma, gli impegni qui a corte mi tengono molto impegnato. E si certa una nostra permanenza qui di altri quaranta giorni, pertanto credo che vi disturber ancora con le mie lettere. Vorrei dilungarmi su tutti gli avvenimenti che ci hanno investito, ma il tempo tiranno quindi, vi esporr subito il motivo di tale lettera. Lobiettivo primario di questa mia, quello dinformarvi che qui a corte si terr un ballo e anche se contro ogni regola, vi esprimo il forte desiderio di una vostra presenza. Saluti Sinceri B. Filippo Aimondi

Chiusa la lettera Sofia era estremamente felice, Filippo le aveva scritto il desiderio di vederla. Forse suo padre aveva torto? Rientrata in casa and in camera seguita dalla fedele Maria, alla quale ripet il contenuto della lettera. Maria cosa ne pensi? chiese Sofia curiosa Signorina credo che il Barone si sia molto affezionato a voi. La Contessa appariva euforica e con voce allegra chiese Non ancora arrivato linvito per il ballo? , No Signorina, perch pensavate di andare? chiese Maria stupita Maria non sono mai stata felice di fare qualcosa come adesso! le rispose piroettando su se stessa Sono contenta per voi Signorina rispose la donna con sincerit. Ogni giorno al levare e al calare del sole, Sofia chiedeva se era arrivata una lettera per lei e la risposta era sempre la stessa No Signorina. La stessa ansia attanagliava il cuore della Baronessa che come lei attendeva notizie. Come quasi tutti i pomeriggi le due nobildonne erano in sala, impegnate con le loro passioni e proprio in uno di quei pomeriggi, la Baronessa esord rompendo il silenzio Io proprio non capisco! a quelle parole Sofia sollev lo sguardo dalla tela e chiese: Che cosa Baronessa? la Baronessa con voce stridula disse: Quanti giorni sono trascorsi dalla partenza? Venti! Sofia sottoline Ventidue per la precisione Baronessa , Ancora meglio! E nessuno si preoccupato di farci sapere se

sono arrivati. Comprendo vostro padre sar presissimo dal Re ma Filippo, mio figlio non una riga, niente! url adirata. Sofia avrebbe voluto difendere Filippo, ma quale sarebbe stata la reazione della Baronessa se le avesse rivelato di aver ricevuto una lettera dal Barone dodici giorni prima. Che cosa avrebbe pensato? E se le avesse chiesto di vedere la lettera? A quelle domande Sofia pens bene di tacere sullargomento e si limit ad alleviare il suo tormento con saggia calma Baronessa suvvia non preoccupatevi, mio padre diceva sempre <<le brutte notizie viaggiano veloci>> quindi, se non abbiamo ricevuto loro notizie, solo perch sono molto impegnati. La Baronessa se pur con diffidenza accett la spiegazione della Contessa e continu a leggere fino a sera.

CAPITOLO VI

Lindomani il sole se pur discreto fece il suo ingresso tra i tendaggi fino a illuminare il volto addormentato di Sofia. Quel caldo tepore le riscald il cuore e in breve decise di alzarsi. Indoss labito damazzone e appena Isa fu portata allingresso mont in sella con laiuto di Carlo e part al galoppo. And al galoppo, al trotto e poi al passo fino a fermarsi davanti al roseto. Un dubbio sinsinua nella mente: scendere con la paura di non risalire o restare in sella e non entrare. Il dubbio ebbe presto risposta Io non sono una di quelle Signore che non fanno un passo senza accompagnatore cos pensando decise, e adagio scese dal cavallo. Appena i piedi furono a terra le gambe vacillarono, ma non cadde. Soddisfatta per quella prima impresa, fiss le redini alla staccionata ed entr. Era dentro da un po quando senti Signorina qui dentro? , Certo Maria e il cavallo ne la prova! rispose Sofia con un sorriso Signorina, andare in giro senza accompagnatore, mi sono preoccupata! Poi ho visto il cavallo vuoto e cosa diremi farete venire un colpo! ammise disperata la donna, portandosi una mano al cuore Maria sto benissimo la rassicur divertita, poi chiese: Perch mi cercavi? la donna sillumin in volto Signorina giunta una lettera alla Baronessa tramite il messo reale, ho pensato vinteressasse saperlo , Hai pensato bene, sai cosa diceva? chiese rapida No signorina rispose dispiaciuta Allora andiamo! la sollecit dirigendosi al cavallo. La notizia del ballo le arriv come una boccata daria fresca. Tre giorni e sarebbero partite per Caserta con destinazione la reggia del Re. Sofia era rimasta in camera a pensare, si chiedeva come mai fosse cos impaziente. Si riprometteva si essere cauta e di non mostrarsi emotiva, ma desiderava ardentemente vederlo. Se suo padre avesse avuto ragione e lui in realt non provava niente? Era un rischio, in realt lei non conosceva davvero gli uomini, tutto quello che sapeva, era merito di Maria. I suoi pensieri furono interrotti da questultima:Signorina! si sent chiamare Si Maria le rispose vagamente distratta Signorina, la Baronessa mi ha detto di informarvi che oggi pomeriggio verr al castello Don Carlos , E chi sarebbe? chiese perplessa Don Carlos il sarto preferito dalla Regina! spieg la donna emozionata Davvero! esclam sorpresa Si Signorina e credo che la sua esperienza possa esservi utile per il ballo Sofia sorrise guardandosi allo specchio: indossava un abito di cotone marrone, largo e informe, le maniche corte e il colletto erano di pizzo nero Credo tu abbia ragione in effetti il mio abbigliamento non adatto per un ballo di corte Maria sorrise Spero che per quel giorno mi farete sistemare anche i vostri capelli la guard nello specchio Sono splendidi, il colore cos particolare che alla luce a mille striature Sofia sorrise nuovamente Ti dar liber scelta e cos dicendo torn alla sua lettura. Lorologio a pendolo posto sul camino, stava suonando il sedicesimo rintocco, quando Don Carlos, fu in presenza della Contessa. Dopo aver a lungo osservato Sofia, con tono soddisfatto disse: Contessa credo di avere labito per voi! detto questo estrasse dalla borsa dei disegni e glieli mostr. Gli abiti erano cos diversi da quelli che indossava di solito che non riusciva a scegliere. Don Carlos notando levidente difficolt della giovane scelse per lei labito, gli accessori e lacconciatura stessa. Lassistente delluomo prese le misure di Sofia e allontanandosi le sorrise compiaciuta.

CAPITOLO VII
Il primo ballo

La carrozza dei Sebasti era ferma dinnanzi alla Reggia del Re: Lenorme parco verde era lussureggiante, il profumo dei fiori inebriava le membra intorpidite dal viaggio e il rumore cantilenante della fontana, accompagnavano lo stupore dei nuovi arrivati. Si apr lo sportello e da essa scese prima Maria, poi la Baronessa e infine Sofia. Gli occhi di Sofia rimasero incantati, davanti a tanto splendore, credeva che il suo castello fosse immenso, ma solo ora si rendeva conto di cosa volesse dire la parola immenso. Ad attenderle vi era parte della servit che, in modo impeccabile le accompagnarono nelle rispettive stanze. La camera di Sofia era maestosa: il letto a baldacchino era posto al centro della stanza, con un meraviglioso copriletto di seta amaranto, anche i tendaggi erano di seta, ma di colore blu. Tutto il mobilio era intarsiato e ben rifinito, davvero di gran classe, ma i suoi occhi erano cupi e lasciavano trasparire un senso di delusione. Signorina qualcosa non va? chiese Maria notando il malumore Credi! Mio padre non venuto ad accoglierci, non ho ancora visto Filippo e labito di Don Carlos non ancora arrivato! il tono era forte e carico di apprensione Signorina calmatevi Vi prego, vedrete che arriver! una rabbia crescente la invest Certo che arriver e in compenso non avr neanche il tempo di provarlo ma era davvero per il vestito che imprecava rabbiosa. Proprio mentre il delirio di Sofia stava prendendo il sopravvento, sentirono bussare alla porta. Era lassistente di Don Carlos Scusate Contessa per il ritardo, ma la vostra bellezza ha ispirato il mio padrone tanto da modificare il vestito tre volte sorrise a mo di scusa continuava a ripetere che non era degno per il vostro splendore! quelle parole fecero sorridere Sofia e in un attimo dimentic langoscia Non importa, speriamo solo che mi vada bene!. I preparativi furono lunghissimi, per Sofia quasi interminabili, di solito le ci voleva cos poco per essere pronta. Aveva perso le speranze, quando finalmente Maria disse: Ho finito!. Sofia si diede una rapida occhiata allo specchio e rimase stupita dallimmagine riflessa, trovandola cos diversa da lei. Usc carica dangoscia, era il suo primo ballo e non sapeva come sarebbe andata. Accompagnata dalla fedele Maria, si fermarono allingresso della sala. Signorina io non posso entrare, ora andate e conquistateli tutti Sofia sorrise Al mio cuore basterebbe conquistarne uno! quelle parole uscirono di getto senza la minima riflessione. A quel punto Sofia fiss Maria in attesa di qualche frecciata, ma questultima si limit a inchinarsi, congedandosi. Sofia ormai sola davanti a quellenorme porta in legno con i battenti in ottone, si sentiva debole e afflitta. Una voce alle spalle la dest Non penserete di rimanere tutta la sera davanti alla porta! lei si volt e vide un uomo dal bellaspetto occhi e capelli neri che gli conferivano unaria solenne. Quando gli occhi sincontrarono, questi continu Privando il Re e tutti gli invitati di una simile bellezza! , Voi mi lusingate signor? fece cadere la domanda con un sorriso Conte Marco Andres per servirvi e si prodig in un elegante inchino Contessa Sofia Sebasti molto lieta rispose con una perfetta riverenza, sorridendo allegra. Sofia siete voi? chiese incredulo Direi di si! rispose lei con semplicit Siete molto cambiata dallultima volta che vi ho visto!

lei lo studi perplessa Davvero? Scusate, ma non mi ricordo di voi lo punzecchi fingendosi dispiaciuta. Lui la abbracci con vigore in un misto di gioia e affetto Siete diventata una vera bellezza continu stringendola maggiormente Dio mio! Se non mi aveste detto il nome, non v i avrei mica riconosciuto adesso ridevano entrambi E passato tanto tempo sottoline lei Gi e poi, non era un giorno felice a quel punto Sofia un gli occhi di Marco a quelli del ragazzo che la sorresse il giorno del funerale Eravate voi sospir incupendosi Sofia non volevo rattristarvi con tali ricordi perdonatemi si scus impacciato Non siete voi Marco la perdita che ho subito che fa ancora male gli sorrise, luomo per sciogliere limbarazzo chiese: Mi fate lonore di lasciare che vi accompagni allinterno , Con molto piacere! rispose infilando la piccola mano guantata sullavambraccio delluomo. Entrarono: la sala era maestosa, lampadari a cascata in vetro di Murano che illuminavano i sottostanti invitati. La maggior parte delle persone danzava, mentre altri si dilettavano nel discorrere di politica o di fatti in parte ciarlieri. Lo stupore di Sofia rallegr il Conte, che porgendole la mano con un lieve inchino le chiese Vi va di danzare Sofia? lei rispose gaia Ma certo Marco. Lesile mano di Sofia fu stretta in quella del Conte e cosi danzarono. Mentre volteggiava tra le braccia di Marco, le sembrava quasi di volare, e in cuor suo era felice di aver seguito le lezioni di danza tanto volute dalla fedele Maria. Sono contenta che ci siate anche voi cos bello rivedervi ammise allegra Vi assicuro che la mia gioia pari alla vostra le rispose sincero, aumentando la presa e facendola aderire maggiormente al suo corpo Avrei voluto farvi visita le stava spiegando Dovevate, ne sarei stata felice e dovete lo interruppe lei raggiante, mentre piroettavano un ultima volta. Appena finita la musica, i suoi occhi si posarono radiosi su Marco. A quello sguardo Marco si sent rapito. Conosceva Sofia da quandera piccola, laveva sempre trattata come una sorella, ma adesso i suoi pensieri non erano del tutto fraterni. Per distogliere la mente dal desiderio che lo opprimeva, cominci a parlare subito degli invitati e delle loro posizioni. Argomento triste e di poco interesse per Sofia, che in breve trov sollievo nel vedere il padre andarle incontro. Padre! , Sofia mia cara, sei incantevole! esclam luomo sorpreso Grazie padre! rispose felice, con una lieve riverenza. Il Conte not il giovane con sua figlia e salut Conte Andres un piacere vedervi! , Il piacere mio Conte Sebasti! rispose di rimando il giovane La famiglia, tutto bene spero? chiese Sebasti con interesse Si grazie, dovrebbero essere qui a dilettarsi con il buon cibo. Sapete rispose sorridendo. La tacita intesa tra i due fece accigliare la Baronessa, poich ignara del forte legame che univa le due famiglie e soprattutto quello che univa il Conte con il giovane Marco. La Baronessa non essendo abituata a rimanere in disparte, con un leggero tossettio attir lattenzione su di s. Conte Andres, lasciate che vi presenti la Baronessa Aimondi disse il Conte Sebasti rimediando allerrore Incantato! rispose Marco con un lieve inchino. Da quel momento la Baronessa monopolizz la serata, escludendo Sofia da ogni tipo di argomentazione. Questi, pur se dispiaciuta per aver perso il cavaliere non si scoraggi e con calma attravers la sala raggiungendo il parco. Laria frizzantina di quella sera, le fece scorrere un brivido e si costrinse a rientrare. Al rientro sent due donne parlare di una giovane coppia Vedete? Non trovate siano bellissimi, credo che saranno davvero una bella coppia! esclam uneccitata Si lha credo anchio, e poi pensate a che bei bambini aggiunse laltra sogghignando. Sofia incuriosita segu lo sguardo delle signore e alla sua vista si present Filippo in compagnia di una giovane dama. Ecco perch non venuto neanche a salutarmi! pens con rammarico. Distolse lo sguardo, ma subito dopo ritorn su di loro Ignobile! E dire che voleva vedermi, come no! i pensieri si facevano poco gentili nei confronti di Filippo, cos decise di uscire nuovamente in terrazzo. Aveva ragione mio padre, altroch

pens adirata. Aveva appena raggiunto la prima fontana, quando una voce la arrest Contessa Sofia siete voi? Sofia riconobbe la voce e quando si volse, sembrava calma e distaccata Barone un piacere vedervi lo anticip lei, sorridendogli allegra. Il piacere mio rispose lui mentre si avvicinava. Prese la mano tremante e vi pose un bacio Tutto bene? chiese dolcemente Certo rispose lei con distacco. Filippo continuava a stringerle la mano guardandola intensamente negli occhi. Passarono pochi secondi e Sofia la ritrasse dicendo: Sar il caso che torniate dalla vostra compagna, non voglio che pensi che siate scappato! il sarcasmo di Sofia non sfugg a Filippo il quale le rispose sottovoce Se lalternativa a lei scappare con voi Contessa, sappiate che non vi dubbio alcunoScapperei con voi! un malizioso sorriso gli illumin il volto Certo, certo Barone lo derise lei con la mano Mettete in dubbio il mio interesse? chiese lui accigliato La vostra lingua corre pi veloce delle intenzioni stesse. Dovete prestare attenzione a come la adoperate! con queste parole Sofia rientr in sala. Era seduta su una grande poltrona a pensare alle parole di Filippo formulando il suo pensiero Trova sollievo nel prendersi gioco di me, ma non gli dar loccasione di deridermi come se fossi una bambina le sue profonde riflessioni furono interrotte da Marco che la invit di nuovo a ballare. Tra le braccia di questi riusciva a non pensare a Filippo e a come la voleva ferire. Era di nuovo sola quando Filippo le fu accanto Contessa se qualche mia azione vi ha offesa, sappiate che stata fatta in modo incolpevole! lei si volt a guardarlo, erano cos vicini che lei dovette fare un passo indietro per guardarlo negli occhi Barone cosa vi fa pensare che abbiate fatto qualcosa? chiese lei con finta sorpresa Voi. Io vi scrissi una lettera, dove vi mostravo quanto fossi vulnerabile. Ricordate! , Rammento la lettera e l se non erro mi chiedevate di venire, ed eccomi. Forse Barone era per presentarmi la giovane donna con cui avete trascorso la serata e che tutti vedono come vostra sposa! lo canzon lei. Gli occhi di Filippo le scivolarono addosso: labito color avorio era stretto in vita e la scollatura generosa se pur rifinita di pizzo bianco, mostrava gran parte del roseo seno. Dio quantera bella. Si fece forza e arrest limpulso di stringerla tra le braccia e di baciarla con passione. Forse con quel bacio avrebbe capito quanto la desiderava? Le prese la mano Come fate a non capire il tormento che invade la mia anima laccesa discussione fu interrotta dal Conte Andres che sopraggiungeva Contessa Sofia ecco la vostra bevanda disse gentilmente Grazie siete stato molto gentile rispose lei con un leggero sorriso, Marco pur notando laria tesa tra i due, fece un saluto col capo a Filippo e poi guardando Sofia le chiese Mi concedete anche il prossimo ballo? Sofia guard Filippo di sottecchi e sommessamente accett. Filippo si allontan irritato per la poca considerazione, Sofia invece riusc a terminare la serata con gaio decoro. Al termine della serata il Conte chiese alla giovane il permesso di poterle scrivere di tanto in tanto per mantenere vivo il rapporto. Sofia accett con piacere la richiesta poich in lui si figurava un buon amico.

Vi ha detto davvero questo? esplose Maria nella silenziosa notte. Maria calmati o penseranno che ti stiano uccidendo la rimprover sottovoce Mi scusi Signorina, solo trovo la notizia meravigliosa! esclam la donna sorpresa Non credo ci sia motivo di gioire, era con unaltra puntualizz Sofia Signorina perch siete cos dura? , Perch il mio atteggiamento stato privo di tatto. Lui mi stava rivelando i suoi sentimenti veri o falsi che siano ed io, io lho lasciato da solo senza considerare la sua persona. Vorrei essermi comportata diversamente una lacrima solc la sua guancia arrossata, con un rapido movimento della mano la asciug e si mise a letto. Sono cos combattuta ammise sprofondando nel cuscino Cosa vi turba mia cara? chiese la

donna sedendole accanto Lo strano sentimento e la mia promessa soffoc una lacrima e tacque Signorina se avete bisogno di me sono nellaltra camera aggiunse Maria augurandole la buona notte. Non capiva di cosa stesse parlando, ma glielo avrebbe chiesto poi con calma, nel frattempo si limit a lasciarla sola. Lindomani quando scese da basso Sofia cerc subito qualche viso famigliare, le ci volle qualche minuto prima di scorgere lamato padre che era suo malgrado compagnia di Filippo. La mente di Sofia cominci a lavorare freneticamente su cosa doveva dire, ma il tragitto fu breve ed era gi l davanti a loro senza nessuna idea. Buongiorno Padre, Barone!, Buongiorno a te Sofia rispose il Conte solare. Gli occhi incerti di Sofia si posarono su Filippo il quale con tono tagliente si limit a dire Contessa. Il suo timore era fondato, Filippo era ancora arrabbiato con lei. Non riusciva a biasimarlo anzi, era in grado solo di sentirsi in colpa. Sofia cara, ti sei divertita ieri? chiese il padre, distogliendola dallangoscia Oh si padre moltissimo gli rispose con un timido sorriso Ti ho visto danzare pi volte con il Conte Andres, cosa ne pensi di lui? chiese curioso Sono stata bene. Che cosa volete che pensilo conosco da tanto tempo che non posso dire altro che sia una brava persona spieg imbarazzata Sapevo che ti sarebbe piaciuto e quindi, gli ho accordato il permesso di corteggiarti! , Cosa? le parole del Conte le arrivarono gelate Mia cara lui s, che fa per te Perch glielo stava dicendo in quel momento? Perch proprio davanti al Barone? Adesso aveva appreso le reali intenzioni di Marco e non le comprendeva, erano amici. Si sentiva in colpa, per qualche motivo si sentiva in colpa. I suoi occhi si posarono di nuovo su Filippo, ma non riusc a capire la sua reazione, poich si era allontanato veloce dandole le spalle. Sofia non tocc cibo e quando tutti si furono alzati lei, si accomod vicino a una vetrata guardando i fiori in giardino. Era assorta nei suoi pensieri quando arriv il padre a interromperli: Sofia cosa ci fai qui con una cos incantevole giornata? lei sollev gli occhi tristi su di lui Mando Filippo a prenderti, cos potrete cavalcare un po insieme; so quanto la cosa ti aggradi oppure preferisci Marco? chiese subdolo No Padre ve ne prego! supplic Sofia demoralizzata. A che gioco stava giocando. Prima le dice di evitare Filippo, poi le consiglia di stare un po con lui e infine non contento mette di mezzo Marco, accidenti. Luomo le scrut il viso perplesso Sei pallida pronunci preoccupato Non mi sento molto bene si scus lei abbassando lo sguardo Devo far chiamare un dottore? chiese sollecito Padre non preoccupatevi non nulla di serio per, vi chiedo il permesso di tornare a casa , Se credi che questo ti faccia sentire meglio, hai il mio permesso approv luomo accarezzandole la fronte Grazie rispose in gran fretta e si allontan Sofia vuoi che chieda a Filippo di accompagnarti? Sofia blocc il passo e voltandosi lo osserv dubbiosa, notando in lui una strana espressione soddisfatta Padre non c bisogno di disturbare il Barone , Dimentichi forse che presto sar tuo fratello; ed giusto che si occupi di te e ti protegga! quelle parole la raggelarono: fratello, suo padre continuava a insistere sulla loro futura parentela, incurante dei loro veri sentimenti. Con voce rotta disse: Padre mi accompagner Giacomo in carrozza e poi, con me verr Maria ed tutto quello che mi occorre , Come vuoi. Quando hai intenzione di partire? chiese vedendola sgattaiolare via Appena mi sar possibile Padre! in fretta si diresse in camera e ordin a Maria di prepararsi per la partenza, in breve furono in viaggio. Era ora di cena e tutti i nobili, che soggiornavano a corte, si riunirono nel grande salone. Appena Re Ferdinando e consorte occuparono il posto d'onore, anche i convitati si sederono al tavolo per desinare. Filippo anchegli giunto per la cena, se pur ancora irritato per latteggiamento di Sofia non riusciva a non cercarla. Sembrava che i suoi occhi morissero nella disperata ricerca della giovane, ma alla fine convenne che di lei non ve ne era traccia.

Terminato il pasto Filippo raggiunse la madre e il Conte e quando fu con loro chiese di Sofia. Come non lho sai? chiese la madre con tono saccente Sapere cosa Madre? inquis la donna A quanto pare la Contessa ha avuto un malore ed stata accompagnata a Casa , Male! E cosa di preciso? chiese preoccupato Non lho so, ma il Conte dice che era pallida e debole anche! lo inform lei Ah capisco! convenne lui Sai cosa credo, che abbia ballato troppo! il giovane non voleva ascoltare le ciarle della madre, riusciva a pensare solo a Sofia e cos con tatto si conged e chiese udienza al Re. Il Re lho ricevette solo il giorno dopo: Barone Aimondi volevi parlarmi? chiese il Re scrutandolo Si vostra Maest rispose, tenendo ancora il capo chino E di cosa? interrog il Re curioso Sire sono qui a disturbarvi, perch ho da chiedervi il permesso per assentarmi nella giornata odierna? , Cosa! Sai bene che siamo a rischio di un attacco Francese e tu chiedi di assentarti sindign il Re. Filippo rimase in ginocchio, aspettando il verdetto. E qual il motivo di tale richiesta? domand ammorbidendo il tono Sire voglio solo accertarmi che una persona a me cara stia bene rispose con garbo I vostri parenti sono qui o sbaglio? indag perplesso No Sire dite il giusto, E, allora chi che merita la tua visitanon sar una donna? sirrit al pensiero Lo Sire rispose cauto, notando il malumore E voi date pi valore a una donna che al vostro Re! Chi dunque? chiese con tono duro il Re evidentemente spazientito e offeso dallaffronto. A Filippo era ben chiaro lerrore commesso, ma il desiderio di vedere il reale stato di salute di Sofia era troppo forte La Contessa Sebasti Sire rispose e tacque. Cal il silenzio e per Filippo sembr passare uneternit prima che il Re parlasse nuovamente: La giovane Sofia intendi; cara e incantevole creatura. Tu non sai quanto lei somigli a sua madre esord il Re poi, si prese una pausa come se stesse ricordando qualcosa, In piedi ordin secco. Filippo obbed, quando fu in piedi il Re, continu: Se si tratta di Sofia, hai il mio permesso, ma quando torni, voglio aggiornamenti sul suo stato pretese il Re Sar fatto Sire sinchin nuovamente e part al galoppo.

CAPITOLO VIII

Il viaggio di Sofia fu privo dimprevisti e il rientro a casa fu pi piacevole di quanto si aspettasse. L, riusc a riacquistare un po di serenit e a ricaricare lanimo di nuove speranze. Il giorno seguente larrivo Sofia si fece accompagnare da Giacomo al Palazzo della Pace nel bosco. In solitudine si mise vicino al ruscello e armata di tela e carboncino cominci a disegnare.

Il nitrito di un cavallo in avvicinamento fece uscire Maria dal castello. Il fiero destriero argento si ferm impennando davanti a lei Barone siete voi? chiese felice Maria dov la Contessa? chiese evitando finte cerimonie Barone al palazzo nel bosco rispose contenta che fosse venuto Grazie. annunci solerte e vol via con il suo Fulmine. Filippo rallent il passo, ormai il palazzo era vicino. Da lontano scorse lesile figura di spalle e la riconobbe. Una volta legato il cavallo, si diresse da lei. Le era dietro quando pronunci Contessa Sofia lei incredula si volse a guardarlo, la luce del sole le abbacin gli occhi, un istante prima che la figura delluomo fosse nitida Barone cosa ci fate qui? chiese incredula Ho saputo che siete stata male ieri ed ero in pena ammise sottovoce Non doletevi Barone oggi sto molto meglio lo inform lei con finto distacco, ritornando alla tela, con un sospiro affranto si fece coraggio e parl: Vi chiedo scusa. Latteggiamento che ho avuto al ballo nei vostri confronti e stato orribile! Spero un che giorno possiate comprendermi la voce lentamente si affievoliva Non posso aspettare un giorno io devo capire adesso. Ho bisogno di sapere se li ho immaginati gli sguardi, i sorrisi e i gesti che mi avete rivolto in questi mesi, cos teneri e dolci da inorgoglire qualsiasi uomo con delicatezza la costrinse a guardarlo Vi prego non chiedete rispose lei con un filo di voce Non chiedetemi questo, ne ho il diritto. Allora dite, follia la mia? Sono pazzo forse? il suo tono era amaro No! Non siete pazzo! rispose lei a fatica Non lo siete. Non so spiegarlo, ma da quando vi conosco, non faccio altro che pensarvi ammise tremante Oh Sofia! la interruppe lui stringendo pi forte la presa sulle sue spalle Non gioite Barone e non chiamatemi cos. Dimenticate forse vostra madre e mio padre; entrambi hanno espresso chiaramente la loro opposizione a un nostro eventuale matrimonio. Ricordate? la sua voce si era incrinata Si ricordo rispose lui mentre lasciava la presa Ma non ho dato peso a quelle parole, per me contate solo voi e quello che provo le spieg calmo Ci diserederanno! continu lei scossa Non importa! sospir scossa Certo! Ora dite cos, ma quando sarete povero, finirete per odiarmi ed io non potrei sopportarlo trattenne a fatica le lacrime. Turbato da tanta reticenza, aggiunse: Come volete Contessa, non comprendo le vostre ragioni, ma forse i vostri sentimenti non sono pari ai miei e mestamente torn al cavallo senza aggiungere altro. Sofia rimase immobile a fissare la sua alta e perfetta figura allontanarsi poi si volt a guardare il dipinto. Prese tra le mani il pennello e cerc di contornare gli arbusti, ma la punta piumata sfugg al suo volere e un solco nero divise il dipinto a met. Una goccia di pioggia le piomb sulla mano, poi unaltra e unaltra ancora. Lei rimase l, ferma a fissare il suo dipinto, mentre le nuvole impietose sfogavano la loro rabbia. Signorina Sofia cosa ci fate ancora qui venite vi porto al castello era Giacomo, che togliendosi la mantella la copr e la accompagn in carrozza. Maria subito la

soccorse: Un bagno caldo, una tazza di latte e miele e una bella dormita! Questo quello che ci vuole le consigli aiutandola a spogliarsi. Una volta lasciata sola nel letto a riposare, scese nelle cucine Si pu sapere, dove diavolo eri? Faceva in tempo ad annegare! imprec Maria contro luomo Smettila, ero convinto che con lei ci fosse il Barone si giustific calmo Dov adesso? chiese, costatando di non averlo pi visto E chi lo sa, io lho visto arrivare e mi sono allontanato. Quando poi ha cominciato a piovere ho aspettato di vederli passare. Siccome tardavano ad arrivare, sono andato sul fiume e lei era sola davanti al dipinto, immobile, come se non si fosse accorta della pioggia! spieg luomo incredulo Povera cara, vado a vedere come sta disse infine Maria allontanandosi. Lindomani, quando Sofia apr gli occhi, il sole splendeva gi alto in cielo Signorina come vi sentite? chiese Maria dolcemente, che aveva passato la notte accanto a lei Bene, ho solo un po di mal di testa rispose debolmente Avete bisogno di qualcosa? , S del latte, ieri stato miracoloso! ammise sorridendo. Maria rientr poco dopo in mano un vassoio pieno di leccornie, che Sofia lasci intatto. Dopo aver bevuto il latte, chiese di fare un bagno caldo. Quando ebbe terminato, era davanti allo specchio con lo sguardo perso nel vuoto. Maria guardava il volto pallido della padrona e sentiva il bisogno di fare qualcosa. Anche se sconveniente data la sua posizione, le chiese: Signorina siete taciturna stamane, tutto bene? , Certo che domande le rispose, scacciando le insinuazioni con la mano. Maria sempre poco convinta continu Forse avete bisogno di parlare con qualcuno? Sapete quanto vi ascolti volentieri Signorina! , E di cosa dovrei parlare? chiese guardandola di sottecchi Magari della causa che vi ha fatto rimanere immobile sotto la pioggia? indag lei disinvolta Che cosa vuoi che ti dica? sbott inaspettatamente Sofia Vuoi che ti dica quanto sia infelice? Vuoi che ammetta di soffrire per amore e che tu avevi ragione! una valanga di parole miste a colpi di tosse e singhiozzi fuoriuscivano dalla sua bocca. Maria cerc di calmarla: era paonazza e palesemente agitata. Quando fu calma Maria, le singinocchi davanti prendendole le fredde mani Signorina sapete quanto vi stimi e vi sia affezionata. Non dovete vedere in me una nemica, ma unamica capace di ascoltare e di aiutare se possibile convinta e disperata Sofia cominci: Dovete sapere che ieri venuto il Barone ed ha di nuovo dichiarato i suoi sentimenti ed io ancora una volta lho allontanato da me. Le mie motivazioni sono giuste e lui ha capito, ma mentre lho, vedevo allontanarsi un dolore lancinante nel petto mi opprimevaSolo ora so che forse il mio cuore non mi perdoner mai!. Lacrime copiose cadevano su quel giovane volto, incurante della presenza di Maria. Lasci che il tempo lenisse il dolore e che la vita riprendesse colore in quella solitudine.

CAPITOLO IX

Il rumore dei ciottoli sul viale avvisava dellimminente arrivo. Erano trascorsi poco pi di dieci giorni dal ballo e la salute di Sofia non si era ancora del tutto stabilizzata. Era in biblioteca, stava leggendo con passione uno dei suoi romanzi preferiti, tanto da non accorgersi dellingresso della famiglia. Sofia non vieni ad accogliere tuo padre?disse il Conte entrando in biblioteca. Sofia si alz un sorriso aleggiava sul suo volto. Con calma gli and incontro, se pur i suoi occhi fossero ancora bellissimi, avevano perso la solita luce, il viso sciupato e landatura incerta fecero accigliare i presenti. Padre un piacere vedervi a casa! rispose lei, la flebile voce non era daiuto e lattacco di tosse che ne segu ancora meno. Sofia che coshai? chiese luomo in apprensione Soltanto un po di tosse non preoccupatevi lo tranquillizz lei, portandosi una mano al petto A me non sembra un po di tosse! replic luomo Padre vi prego non vi agitate per cos poco sorrideva, voleva sembrare forte e serena, ma si guard bene dal osservare Filippo. Sentiva i suoi occhi insistenti e sapeva bene, che se lavesse guardato negli occhi, non sarebbe riuscita a reggere il confronto. Per tutta la sera si comport in modo esemplare. Tocc appena il cibo nel suo piatto evidentemente angustiata e a parte gli attacchi di tosse e la poca loquacit sembrava essere tutto normale. Era da poco passata la mezzanotte e la tosse non le dava pace. Maria le aveva portato del latte e seduta sul davanzale aspettava che la sua padrona trovasse sollievo. Filippo che alloggiava nelle camere vicine non poteva fare a meno di udire il tormento di Sofia. Anche se si era ripromesso di non considerarla pi, non riusciva a rimanere impassibile e cos decise di fare due passi fuori. In quella silenziosa notte si udivano solo gli intervallati tossetti di Sofia. Era fermo sotto la finestra accesa di lei quando lodore di tabacco si port alle sue narici. Spost lo sguardo e vide seduto nella penombra Giacomo il servitore. Giacomo rimase seduto ed espirando una grossa boccata di fumo chiese: Non riuscite a dormire Barone? Filippo lo fiss serio senza proferire parola Come biasimarvi continu Giacomo Da quando siamo ritornati da Caserta, la Contessa sta sempre peggio! esager luomo, per scorgere una chiara reazione Mi sembrava che stesse bene il giorno che siete arrivati afferm il Barone severo Anche il giorno dopo se per questo poi; ha deciso di rimanere sotto la pioggia. Era zuppa quando lho trovata! incalz luomo Cosa! si stup Filippo Avete sentito bene Barone, la Contessa rimasta immobile sotto la pioggia, come se qualcosa lavesse turbata Filippo non voleva pi ascoltare Giacomo cos a passi lunghi si diresse da Sofia. Tre colpi alla porta, poi altri due. Solo allora Maria and a vedere chi fosse Barone cosa ci fate sveglio a questora? chiese la donna allarmata Non riesco a dormire la inform accigliato Sono mortificata Barone, ma la Contessa sta molto male e la sera la tosse peggiora! luomo la guard serio Non questo che mi turba Maria! Voglio vederla! spieg senza mezzi termini Barone la vostra richiesta sconveniente, avrete modo di parlarle domani. Filippo spinse la porta, facendo indietreggiare Maria. La afferr per un polso e disse Devo vederla adesso! gli occhi supplichevoli tradivano il tono

duro, ma Maria era irremovibile. Barone credo si sia addormentata, svegliarla adesso sarebbe crudele aggiunse sostenendo lo sguardo Io ho bisogno Maria lo interruppe Non vi sembra di aver fatto abbastanza le parole fuoriuscirono a cascata Allora ammettete che colpa mia? imprec luomo preoccupato Io Barone non ammetto e non nego nulla. Lunica cosa che vi chiedo di andarvene. Non capite che se il Conte o la Baronessa vi vedessero qui sarebbe terribile! Vi chiamerebbero amante e paragonerebbero la mia padrona a una donna di leggeri costumi. Ora vi prego andate!. Filippo amareggiato rientr in camera e l cerc di trovare riposo pensando allincontro che avrebbe avuto con Sofia.

CAPITOLO X

Il sole splendeva alto in cielo, quando Sofia apr gli occhi. Con calma si prepar e scese da basso recandosi in biblioteca: lunico luogo per lei felice. Era intenta a leggere, quando unalta figura le oscur la luce. Sollev lo sguardo timoroso e vide ci che temeva: Filippo. Contessa Sofia buongiorno! il sorriso titubante Buongiorno anche a voi Barone rispose lei abbassando lo sguardo. Filippo si chin al suo fianco e sottovoce le disse: Avrei bisogno di parlarvi , Di cosa? chiese preoccupata Di noi la inform serio Non c nessun noi Barone rimarc lei glaciale Davvero allora perch eravate sconvolta quando sono andato via? chiese schernendola Non capisco a cosa vi riferiate falsific lei Intendo il tempo da voi trascorso immobile sotto la pioggia! spieg lui sicuro State vaneggiando Barone, non prendetevi n colpe ne meriti per quanto mi accaduto. Voi non centrate per niente! continu lei asciutta Maledizione! Siete davvero testarda! imprec alzandosi, stava per andarsene quando si ferm per rimarcare la sua delusione Contessa. Troppo a lungo il vostro giovane cuore rimasto da solo tra queste gelide mura, da diventare di ghiaccio! con queste parole Filippo usc senza voltarsi. Allinizio il loro rapporto fraterno era difficile, ma col tempo impararono a convivere e a sottomettere i loro veri sentimenti. Riuscirono a trovare la serenit che mancava e la partenza di Filippo fu di notevole aiuto. Filippo da oltre sei anni serviva la corona e adesso era diventato uno dei pupilli del Re. Infatti, era desiderio di Ferdinando avere accanto a se tutti quelli che reputava degni di fiducia. Mancavano tre giorni alle nozze, le attivit in casa erano frenetiche e laria era impregnata di allegria. Sofia stanca di tutto quel fermento aveva deciso di prendersi una pausa. Liber Maria dalle grinfie della Baronessa e insieme andarono al palazzo. Arrivate trovarono un piacevole silenzio. Maria si adoper: stese la coperta sullerba, prepar le bibite ed estrasse il cibo dal cestino. Dopo aver gustato il buon cibo, Maria si dedic ai lavori nel palazzo: aprendo finestre, spolverando e spazzando nelle stanze usate da Sofia. Intanto la Contessa si beava nella lettura di un buon libro o almeno ci provava. In realt la sua mente era stata rapita da alcune parole dette dalla Baronessa alcuni giorni prima Il mio Filippo entrato nelle grazie della Viscontessa Abate. Presto festeggeremo un altro matrimonio! quelle parole continuavano a ritornarle in testa come un ritornello. Non riusciva ad accettare che Filippo lavesse gi dimenticata. I suoi pensieri furono interrotti da una voce cara: Contessa Sofia! sollev lo sguardo dal libro e lo vide andarle incontro: il fisico alto e statuario leggermente abbronzato, il viso ridente dagli occhi solari, era pi bello di come ricordava. Barone siete gi di ritorno! lo accolse allegra S il Re mi ha concesso qualche giorno in pi nel frattempo Sofia si era alzata e gli andava incontro Vi trovo bene! disse lei senza trattenersi Anche voi siete splendida come sempre rispose lui sincero. Cosa ci fate qui, mentre tutti gli altri sono al castello? chiese stupito E questo il motivo per cui sono qui, gli rispose sorridendo. Filippo raccolse il libro dalla coperta gli diede una rapida occhiata e infine disse: Ancora un romanzo damore! Ah Contessa quand che smetterete di sognare questi amori e ne vivrete uno tutto vostro? alla mente di Sofia rifiorirono le parole della Baronessa cos con tono stizzito chiese: Come avete

fatto voi ?. Con un lungo passo si par davanti Forse non ricordate, ma a me il vero amore stato negato la inform lui rabbuiandosi Ho saputo che a Napoli vi siete dato molto da fare e avete gi trovato un rimpiazzo! inve lei eccessivamente infastidita. Filippo serr la mascella e le prese i polsi inveendo Voi non avete alcun diritto di parlarmi come se i miei sentimenti fossero stati falsi. Siete voi che mi avete allontanato; Ricordate? il tono di Filippo era duro: irriconoscibile. Il suo tratto cos dolce e delicato, ora era duro e segnato dalla tensione. Sofia gli tremava tra le mani allora ammorbid il tono E poi non parlatemi come unamante tradita! Non lasciate che milluda, che creda che voi siate capace damare!. Filippo le sollev il mento con due dita e vide i suoi occhi lucidi e feriti. Pentendosi del comportamento avuto disse: Sofia non volevo , Tacete lo interruppe, con un leggero movimento si liber dalla stretta e con passo lento raggiunse Maria al palazzo, lasciando cadere nel silenzio le accese parole. Filippo rimase immobile a guardare il portone chiuso. Una strana angoscia lo assal. Era vero a Napoli aveva frequentato la Viscontessa: aveva bisogno di compagnia e lei era ben felice di offrirgliela. Adesso per, vedere Sofia cos triste lo affliggeva. Nel suo cuore non cera posto per nessunaltra donna, lho aveva stregato con lo sguardo, ammaliato con i suoi sorrisi e infine ucciso col suo rifiuto. Era deciso ad andarsene, ma non poteva allontanarsi prima di essersi chiarito con lei. Con passo deciso si avvicin al portone e buss. Maria apr e diede il benvenuto al Barone facendolo accomodare nel salotto dove, una triste Sofia sedeva con lo sguardo vacuo. Maria ignara dellaccaduto che aveva coinvolto i giovani, lo annunci con solare sorriso: Signorina arrivato il Barone Aimondi. Filippo si avvicin: tra le mani stropicciava il cappello in modo frenetico Contessa! sussurr dispiaciuto Cosa c ancora? chiese afflitta. Lo sguardo tagliente di Filippo fece allontanare Maria, una volta soli Filippo cominci: I miei sentimenti per voi sono chiari, sapete bene ci che provo. Non sono qui per rinnovare i miei sentimenti, ma per informarvi che dora in avanti non dovrete pi preoccuparvi. Non vimportuner pi con i miei farneticamenti, non vi opprimer con le mie richieste, poich ho accettato che non mi amate! Vi auguro di essere felice e spero, che un giorno vogliate tornare a essere mia amica. Sofia lo fiss per un lungo istante prima di parlare Voi credete davvero che questo basti?si alz e gli and incontro Credete davvero che io sia senza cuore? la voce sincrin Io non so se amore poich non so cosa sia! Conosco per il tormento che mi lacera lanima! lacrime copiose le coprirono il volto Non capite quanto mi costi dire che per me non contate nulla? Filippo la strinse tra le braccia No! grid lei e battendo i pugni sul suo solido petto cerc di allontanarsi Ho fatto una promessa io! Ho promesso alla mia amata madre di amare mio padre e di provvedere alla sua felicit! , E vivere il nostro amore, significherebbe allontanare i nostri genitori ammise lui addolorato Si singhiozz lei tirando su col naso Oh Sofia! Perdonatemi se non ho capito il vostro dolore! Non voglio essere la causa del vostro tormento! Vi assicuro che se potessi rinuncerei a tutto quello che possiedo, rinnegherei mia madre per stare con voi. Sofia si aggrapp a Filippo il quale la strinse forte a se e con soffici baci le ricopr la fronte e gli umidi occhi. Quel tenero abbraccio termin molto prima di quanto entrambi avessero voluto. Il tono di Filippo ora era dolce e tranquillo, quando asciugandole gli occhi, le disse: Se credete che vostra madre preferisca la felicit di vostro padre con unaltra donna a quella di sua figlia, allora sar vostro servo nellimpresa!con queste parole si conged senza aggiungere altro.

Il rientro al castello per Filippo fu meno piacevole del previsto. Laria festosa che aleggiava, per lui era terribile. Era fermo nella sala dingresso quando sent la voce della madre: Filippo caro, sei tornato! Oh come sono felice che tu sia qui!gli and incontro, gli pos un bacio sulla fronte e continu Allora ti piace come ho abbellito il castello? lo guardava raggiante e solare, ma a Filippo non importava nulla delle sue nozze cos per non darle false illusioni rispose Sono molto stanco Madre, credo che andr in camera e vi rimarr sino a domani. Fatemi portare del cibo in camera. Grazie!. Si allontan senza sorrisi n altro. Era troppa langoscia che provava. Se la decisione per la felicit sua e di Sofia fosse dipesa da lui, non ci avrebbe pensato un attimo in pi e ora, si starebbero preparando le loro nozze e non quelle della madre. La Baronessa rimase attonita nellingresso, dopo il congedarsi cos scortese di suo figlio. Filippo quella sera non tocc cibo. Disteso sul letto, ripens al dolce calore provato abbracciando Sofia e una fitta lo colp al cuore. Si alz dal letto quasi di scatto e si rec alla finestra, dove con sguardo attento cerc di intravedere il roseto. Sofia accidenti a te! imprec sbattendo i pugni sul davanzale Perch devi essere cos generosa con tuo padre e cos egoista con me? le sue domande non trovarono risposta n quella notte e neanche lindomani poich non gliele pose. Le ho promesso che le avrei fatto vivere la sua vita e che non lavrei pi importunata e cos far! con questo pensiero cerc il sonno, che lentamente cominci ad arrivare. Il giorno seguente la Baronessa mand a chiamare Sofia poich era importante che partecipasse alle prove generali. Gli occhi gonfi di Sofia lasciavano intuire la notte insonne trascorsa. Il comportamento naturale per, faceva credere il contrario. A met pomeriggio incontr Filippo, il loro atteggiamento era quasi lo stesso di quando si erano conosciuti. Solo lo sguardo era cambiato. La disperata ricerca dellaltro quando era di spalle o lontano, era evidente a chiunque. Per loro fortuna durante il giorno non ci fu modo di rimanere soli e questo, gli diede lopportunit di non cadere in tentazione. Erano passate da poco le otto, quando la Baronessa si ritir nelle sue stanze Bisogna che mi riposi, se non voglio avere delle brutte occhiaie domani aveva asserito guardando il Conte, il quale sorridendole disse: Anche se aveste le occhiaie, sareste di sicuro una sposa magnifica! con un sorriso civettuolo si allontan, il Conte si rinchiuse nello studio lasciando i due giovani da soli in sala. Sofia ricamava: lo sguardo fisso sulla stola di lino. Anche se non lo vedeva, riusciva a sentire gli occhi di Filippo posati su di se. A disagio della situazione creatasi, pos la suola e si conged, era sulla soglia della porta quando si ud il rintocco dei batacchi. Rimase ferma sulluscio, aspettando il visitatore. Con piacevole sorpresa vide entrare dallenorme portone il Conte Andres Marco che piacere vedervi! disse lei in tono allegro andandogli incontro, rallegrandosi per il diversivo Il piacere mio, Sofia! rispose lui gentilmente. Filippo appena ebbe udito il nome delluomo si precipit fuori dalla sala. Lesile mano di Sofia era ancora in quella del Conte quando li vide. Perch si chiamano per nome? Lo sguardo tagliente faceva ben intuire che non lera gradita la sua presenza, e il tono secco ne diede conferma Conte Andres siete in anticipo, le nozze sono solo domani!. Il Conte Andres aveva intuito da qualche tempo i sentimenti del Barone, ma conscio della predilezione di Sebasti nei suoi confronti non si fren Barone Aimondi non temete, stasera non sono qui per le nozze, ma per la nostra incantevole Sofia contemporaneamente si port di nuovo la mano di Sofia alle labbra. La mascella serrata e i pugni chiusi di Filippo, fecero ben sperare il Conte in uno scontro diretto, ma non c ne fu bisogno, poich Sofia ritrasse la mano infastidita. Quella reazione rilass leggermente i nervi del Barone e indur quelli del Conte.

Il tarlo del dubbio si stava insinuando nella mente di Andres, infatti, pensava dubbioso Che tra i due ci sia qualcosa? . La preoccupazione svan subito grazie alla sua autostima Non mimporta se si amano o meno, tanto sar io ad averla! , Sofia cara il richiamo di Andres la obblig a voltarsi Si? gli rispose gentile Ho un piccolo regalo per voi da Londra! , Davvero! Non dovevate si lusing Niente mai abbastanza per voi e questo pi che un regalo un pensiero Sofia prese tra le mani il pacchetto e invit il Conte in sala, dove gli fu servito del vino Il vino di vostro padre sempre il migliore! afferm luomo sul bicchiere Non lo so, io non bevo, ma credo di si! disse lei sorridendo. Quel sorriso annient Filippo, Sofia sorrideva come non accadeva da qualche tempo e il merito non era suo. Non rientr in sala anzi, in discreto silenzio and in camera lasciandoli soli. Sofia era talmente impegnata ad aprire il pacchetto, che non si accorse della sua assenza. Un libro! esclam Sofia sorpresa una volta aperto il pacchetto Conosco la vostra passione per i romanzi e una cara amica me ne ha parlato e non ho potuto fare a meno di comprarlo! la inform con un sorriso ammaliante Siete stato davvero gentile! lo ringrazi con eleganza Non nulla! Voi conoscete linglese vero? chiese a un tratto preoccupato Of course! gli rispose ridendo. Si sent aprire la porta dello studio e poco dopo fece il suo ingresso, il Conte Sebasti Marco mi sembrava di aver udito la tua voce! esclam porgendogli la mano caloroso Conte come state? chiese questi alzandosi Bene!Bene! rispose dandogli una pacca sulla spalla Sono un po in anticipo per le nozze ammise gaio Tu non sei mai in anticipo, sai di essere il benvenuto nella mia casa! Anzi potresti rimanere qui, cos domani sarai gi pronto. Mi farebbe piacere! lo invit allegro Ne sarei lieto rispose Marco compiaciuto. Fu portato altro vino e i due cominciarono a discorrere del Re, della famiglia e dei ricordi. Sofia annoiata chiese di potersi ritirare, richiesta che fu ovviamente concessa. Una volta che Maria fu uscita, Sofia prese tra le mani il libro e lesse PRIDE E PREJUDICE di Jane Austine.

CAPITOLO XI

Cominci a leggere rigo dopo rigo senza attese. La lettura cominci a diventare pi appassionata e in breve si ritrov desiderosa di conoscere il finale. Tre colpetti alla porta e poi la voce Signorina ora di alzarsi! con grande sorpresa la trov sveglia, seduta sul letto in mano il libro. Signorina dovete prepararvi rimarc Maria. Non ricevendo risposta si avvicin Signoria! , Che c? rispose infine scocciata, Dovete prepararvi insist la donna. Sofia chiuse il libro: un solare sorriso aleggiava sul suo volto Signorina non avete dormito? chiese Maria preoccupata notando le occhiaie Non molto! rispose. Tutto bene? chiese ancora la donna Certo Maria! sorrise ancora Quale miracolo vi ha fatto tornare il sorriso? Non il Conte spero azzard Maria Merito del libro spieg raggiante Il libro? rilev incredula Esattamente! Un amore difficile, travagliato che alla fine vince contro di tutto e tutti. Non meraviglioso? , Signorina solo un libro si espose Maria palesemente preoccupata. Lei conosceva i tormenti della sua padrona e non voleva che s illudesse Lo so cosa credi! So bene che per me non c una conclusione felice. Non sono mica il personaggio di un romanzo! detto questo tacque, sinfil nella vasca e si lav in assoluto silenzio. In breve fu pronta: un abito di seta color smeraldo a vita alta, guanti lunghi e scarpette in tinta. I capelli acconciati un alto, lasciavano cadere dei riccioli sulle spalle e il seno scoperto. Siete incantevole! si compliment Maria. Sofia si guard allo specchio era cos diversa, da quando aveva conosciuto Filippo, la sua vanit era triplicata. Desiderava essere piacente, ammirata e a un tratto le venne in mente la madre. Maria credi davvero che io le somigli? Maria sapeva bene a chi si riferisse e rispose Molto pi di quanto vostro padre e altri osino ammettere! Sofia sorrise Grazie Maria! e soddisfatta scese le scale. Il grande salone aperto per loccasione, era abbellito da calle, orchidee e nastri di seta lucenti. Sembrava cos maestoso che a stento lo riconobbe. Molti nobili erano gi arrivati e altrettanti

erano in arrivo. In lontananza vide il Padre: elegantissimo nella sua alta uniforme. Sorrise, e con leleganza di cui era dotata, si defil, rintanandosi nello studio. Per quanto lamore per il padre fosse forte e per quanto desiderasse mantenere la promessa fatta, in cuor suo uno strano sentimento occupava posto. Invidia pura e semplice accidenti a me! imprec sottovoce. Contemporaneamente, la porta dello studio si apr, lasciando entrare il rumoreggiare degli invitati e un buonissimo profumo di pino. Si volt quasi con timore: non voleva vedere nessuno. Contessa Sofia! era Filippo: bellissimo nella sua uniforme, i capelli, gli occhi, il sorriso tutto era perfetto. Barone Aimondi cosa ci fate qui? chiese abbagliata dal suo fascino Ci abito! rispose ridendo Davvero? Lho avevo dimenticato! e rise a sua volta. Per un attimo sembr, che tutta la tensione accumulata in quei mesi fosse svanita. Subito dopo gli occhi di Filippo mutarono e con i suoi, anche quelli di Sofia. Cosa vi turba Contessa? chiese con voce sommessa, mentre ammirava estasiato il morbido seno, che s intravedeva sotto il pizzo bianco Cosa vi fa pensare che ci sia qualcosa che mi preoccupi? rispose con unaltra domanda, arrossendo sotto il suo languido sguardo Dovreste essere con vostro Padre! spieg, accarezzando nuovamente con lo sguardo quelle morbide curve E voi con vostra madre! replic lei imbarazzata Io vi stavo cercando la inform, scoccando unultima occhiata Perch? chiese lei con angoscia, non sarebbe riuscita ad allontanarlo, se solo lui le avesse rinnovato i sentimenti Per volere di vostro Padre! tronc lui uscendo senza aggiungere altro. Sofia rimase perplessa dalla risposta udita Che stupida sono! Mi ha dichiarato tante di quelle volte il suo amore che si sar stancato del mio rifiuto e ora, sono quasi triste, nel sapere che davvero non mimportuner pi come promesso pensava queste cose mentre andava dal Padre. Volevate vedermi?chiese quando gli fu davanti S. Dovrebbe arrivare il Re a momenti, ed opportuno che tu sia qui! spieg luomo in tono sbrigativo Certo! concord allontanandosi dal Padre e defilandosi nellangolo pi lontano. L rimase per tutta la durata della cerimonia. Era nellangolino da poco quando il valletto annunci lingresso del Re Ferdinando I di Borbone e della Regina Maria Carolina. Al loro ingresso nel salone cal il silenzio e solo dopo il cenno del Re ricominciarono a parlare. Subito dopo il valletto esegu un nuovo annuncio, il Generale Antonio Ridas. Nelludire quel nome il Conte Sebasti sirrigid tutto. Con grosse falcate raggiunse Giacomo Cosa ci fa lui qui? chiese con tono severo E con il Re Conte! si apprest subito a spiegare il servo Maledizione! strinse forte i pugni e cercando lautocontrollo ritorn al suo posto. La reazione furente del Conte sfugg a Sofia che era rimasta attratta dalle dame che la circondavano Oh mio Dio davvero lui, com bello! diceva una Affascinante replicava unaltra Quello s, che un vero uomo. A quelle parole lo sguardo di Sofia si pos sul Generale: Alto, il fisico non asciuttissimo, ma ancora delineato, gli occhi nocciola e i capelli neri con delle striature bianche sulle tempie. Mentre Sofia continuava il suo esame, si ritrov a fissarlo negli occhi. Il Generale notando la giovane le sorrise, un sorriso seducente che per non la colp per niente. Per quanto le signore lo trovassero bello e affascinante, per lei era solo un vecchio. Contessa Sofia vi sta guardando. Ah come siete fortunata! disse una delle dame Forza andate! Siete talmente giovane, se no quando vi ricapita uno cos continuava laltra eccitata. Sofia arross leggermente e distolse lo sguardo Contessa Sofia suppongo! la voce era calda e vigorosa. Sofia si volt lentamente Avete ragione Generale! rispose con un educato sorriso. Spero di non importunarvi troppo, magari preferite seguire la funzione? chiese questi A dire il vero non minteressa! rispose secca Bene allora! Gradite fare due passi allaperto? la invit luomo gentilmente Volentieri! rispose lei, desiderosa di allontanarsi. Quando

rientrarono, la funzione era appena finita e il Re stava aprendo le danze. Sofia ball pi volte con il Generale, con il Conte Andres e concesse anche un ballo allo sposo. Stanca da tanti giri di pista. Si accomod su una poltrona a osservare gli invitati. I suoi occhi vagavano frenetici alla ricerca di Filippo, che dopo lincontro avvenuto nello studio non lo aveva pi visto. La sua ricerca fu aiutata da due pettegole che le sedevano di fianco Eccola la mia cara Anna! Vedete? chiese una delle due donne allegre A dire il vero no. rispose laltra seria E insieme al Barone Aimondi, guardateli non sono meravigliosi? Ormai credo che la mia cara bambina, lo abbia letteralmente conquistato! continuava a vantarsi la prima con lamica. Sofia li fissava intensamente, nella speranza che lui la notasse. Il richiamo fu ascoltato e in breve Filippo si volse verso di lei. Lui le sorrise e lei gli rispose timidamente senza per, staccare lo sguardo. Quasi intrappolato da quegli occhi Filippo si allontan dalla Viscontessa e and da Sofia Mi stavate cercando Contessa? chiese sorridendo A dire il vero si Barone rispose con unimpercettibile nota di malizia Perch? chiese, emulando laccaduto nello studio. Sofia ingoi un grosso boccone dimbarazzo rispondendo Mi chiedevo quando mi avreste proposto di danzare? il sorriso che gli dedic fu troppo accattivante e Filippo anche se stupito dalla risposta, non perse loccasione Il prossimo ballo Contessa porgendole la mano. Presa tra le sue braccia cominci a volteggiare felice. Essere cos vicina, le riemp il cuore e il corpo di unemozione nuova e assolutamente meravigliosa. In quellistante cap, che nessun uomo avrebbe mai potuto competere con lui nel suo cuore. Purtroppo quella sera fecero solo un ballo insieme, poich il Barone fu intrattenuto dalla Viscontessa Anna e dai suoi genitori per tutto il resto del tempo. I piedi di Sofia dolevano per il continuo saltellare cos decise di riposarsi, uscendo in terrazzo. Guardava con meraviglia il suo parco sempre pi immenso quando ud Contessa Sofia perch private il salone del vostro splendore? quella voce strana incup Sofia e nel voltarsi ebbe una strana sorpresa Sire! esclam facendo una rapida reverenza. Nella mente di Sofia viaggiavano mille pensieri Il Re non parla mai con i figli bassi di rango fuori dalla sala udienze, figuriamoci con una figlia! Perch qui?. Il Re si avvin: sul volto un sorriso sornione. Con una mano le sollev il mento e la obblig a guardarlo Guardatemi Sofia non sono un mostro! lei abbass di nuovo lo sguardo Sire il rispetto che ho per voi, che mi obbliga a non guardarvi rispose educata Ma io voglio che tu lho faccia. Alzati ordin infine il Re. Sofia rimase immobile a guardarlo, mentre il dito indice del Re le tracciava i contorni del viso pi volte. Noto con piacere che state bene! Dal giorno del ballo a corte si dicevano strane cose su di voi osserv il Re Sire la mia salute perfetta grazie! rispose cercando di allontanarsi dal suo tocco Ah lo vedo! alluse il Re facendo scorrere lo sguardo avido sulla sua figura. Istintivamente Sofia indietreggi di un passo, lasciando la mano del Re sospesa in aria. Il Re strofin le dita con aria pensosa Dovreste venire pi spesso a corte cos, mi fareste compagnia; mi sento cos solo gli luccic lo sguardo di lussuria Solo dite! Sire con tutti i servi, i nobili e i soldati che vi circondano come potete sentirvi solo? E poi c la Regina con voi! rispose cercando di difendersi dal subdolo attacco. Il Re scoppi in una risata beffarda Non solo il vostro aspetto somiglia a quello di vostra Madre, ma anche il carattere non da meno. Insolente allinverosimile! , Non era mia intenzione essere insolente Sire! si giustific, mantenendo il tono freddo Certo che no Sofia il tono del Re aveva preso uninclinazione lasciva quando nelle orecchie le disse: Come avete capito, parlavo di un altro tipo di compagnia la blocc alla balaustra e continu: Sofia cara, credete davvero che basti il vostro sguardo furente a farmi desistere: dal prendervi come un uomo prende una donna nellintimit delle loro stanze. Sono il Re pertanto potrei farlo qui, in casa di vostro padre e nessuno proferirebbe parola le mani

guantate del Re si staccarono dalla balaustra e si posarono sulle sue spalle nude adoperandosi in viscide carezze. Per quanto avesse intuito le allusioni del Re, le affermazioni cos esplicite e prive di tatto le misero ansia. Il cuore nel petto aveva il battito accelerato, si sentiva venir meno le forze, quando ud la voce del Padre Sire vi stiamo cercando da qualche tempo! Dimenticate che dovete regalare un ballo alla sposa! il Re si volse con sorriso raggiante Avete ragione Conte e che stavo chiacchierando con vostra figlia e il tempo volato!. Una volta che il Re ebbe sorpassato il Conte per entrare nel salone, a questi fu chiaro lo stato confusionale della figlia. Anche se aveva intuito il motivo di tale agitazione, come anticipato dal Re non se ne preoccup ed entr in sala per continuare i festeggiamenti. Per Sofia era impensabile credere che quello che avesse udito fosse vero. Stava ancora tremando quando la raggiunse il Generale Contessa Sofia siete qui! Sofia accenn un leggero sorriso Mi concedete il prossimo ballo? chiese lui entusiasta Non credo che danzer pi Generale, ma sono sicura che molte dame siano ben liete di danzare con voi! lo inform timidamente Di tutte le gran dame presenti, siete voi ad avere mie attenzioni le disse con lascivia Ne sono lusingata Generale, ma adesso non sono pi unallegra compagnia cerc di allontanarsi dalla sua vicinanza Come desiderate Contessa il Generale, si allontan ferito nellorgoglio, quello era il primo rifiuto che riceveva da qualche tempo. Re Ferdinando subito dopo il ballo con la sposa, part per Napoli, con la Regina e ai soldati di guardia. Dopo il Re molti altri seguirono lesempio, tornando alle loro abitazioni. Sofia era ancora sul terrazzo, quando il padre la mand a chiamare. Sofia noi partiamo questa sera stessa! Se in queste due settimane dovessi avere problemi o dubbi consultati con Filippo le consigli abbracciandola Sar fatto Padre rispose tranquilla Non credo che il mio Filippo si fermi qui caro! disse la nuova Contessa, indicando il figlio con il ventaglio. Il Conte sorrise alla visione: Filippo stringeva le mani della Viscontessa Anna, mentre le posava due baci sulle guance arrossate. Nel vederli a Sofia venne una rabbia incontrollabile Non ho bisogno del Barone! Non la prima volta che mi lasciate sola ricordate?. Il tono acido di Sofia lo infastid, non abbastanza, per, da ritardare la partenza, quindi salirono in carrozza e senza dire altro partirono.

CAPITOLOXII

Che giornata orribile! Per fortuna finita! con questo pensiero infelice si rintan in camera, dove con laiuto di Maria si liber delle costrizioni da festa. Lho gi detto che odio i corsetti, i tacchi e queste acconciature ridicole esplose Sofia una volta sole Si signorina rispose Maria impegnata nel districarle i capelli. Sofia era irrequieta Signorina se non state un po, ferma rischiate che ve li spezzi tutti consigli Maria seria Grave perdita! esclam deridendola Ma

si pu sapere cosa vi prende? Questa mattina eravate cos felice! chiese Maria stupita Le cose cambiano rispose guardandola dallo specchio In che senso? , Niente Maria non mi va di parlarne, finisci qui e poi vai pure a riposare le disse con un sorriso. Anche quella notte non riusciva a dormire, troppi erano i pensieri che le affollavano la mente. Scese dal letto e cerc il libro di Andres non trovandolo pens che fosse stato portato in biblioteca da una serva zelante. Sospir afflitta, indoss la vestaglia e scese le scale. Era ormai notte inoltrata, il castello versava in un silenzio totale e solo la luce della candela le faceva compagnia. Una volta trovato il libro and nello studio, accese altre due candele e cominci a leggere. Il cigolio della porta avvis dellingresso di un estraneo Sofia siete voi? queste parole le arrivarono come un sussurro Certo chi volete che sia rispose lei infastidita Che ci fate qui?chiese irritata dalla sua presenza Sono appena rientrato rispose avvicinandosi Lo vedo! Non dovreste essere a Napoli? chiese seccata No! Perch?. Sofia ignor la domanda continuando la sua lettura, quando vide muoversi lombra di Filippo verso la scrivania del Padre. Che cosa state facendo? chiese preoccupata vedendo che aveva in mano il campanellino del padre Ho sete, voglio del vino? la inform scrutandola nella penombra Non ne avete bevuto abbastanza oggi! esclam acida Non ancora , Posatelo! ordin lei alzandosi Vi dar io il vino. Mio Padre solito averne una scorta qui, vedete? mentre parlava, Sofia aveva raggiunto una credenza, da dove, nel ripiano in alto aveva estratto una brocca e un bicchiere. Purtroppo a Filippo sfugg il posto segreto perch, i suoi occhi erano rimasti incollati alla figura di Sofia. La vestaglia di seta leggera color malva, le aderiva come una seconda pelle, lasciando trasparire la vita snella e i fianchi morbidi e sinuosi. Il fondoschiena morbido e simmetrico e la rotondit del seno lo avevano ipnotizzato. Alla vista di quelle curve cos perfette era rimasto senza fiato e un calore dal basso ventre simpadron di lui. Sofia nel voltarsi vide bene dove erano posati i suoi occhi e ne rimase turbata. Maledizione! Questo non di sicuro labbigliamento adatto per stare da sola con un uomo! pens arrossendo. Lo sguardo di Filippo era diverso dal solito. La guardava con avida lussuria, non aveva mai visto niente di simile. Cominci a mordersi il labbro inferiore, come se stesse assaporando, quelle meraviglie, quando una Sofia indignata interruppe il suo sogno. Dovreste essere pi discreto nel guardare Barone! , Perch mai! Non colpa mia, se quello che offrite ai miei poveri occhi cos meravigliosamente perfetto! Sapeste, quanto ho invidiato tutti quei gentiluomini che oggi hanno potuto danzare e parlare con voi alla luce del sole. Credo di essere geloso! termin guardandola avaro Geloso un corno! replic Sofia avvicinandosi puntando il dito Semmai dovrei essere io gelosa! Se non erro, siete voi che baciate le altre donne! il fervore con cui Sofia espresse il suo pensiero, accese di nuovo la speranza di Filippo. Ah piccola Sofia! Siete coscos giovane! la voce di Filippo divenne calda e suadente credo che sia arrivato il momento che qualcuno vinsegni che esistono diversi modi di baciare una donna!. Sofia rimase immobile a fissarlo incerta e desiderosa di imparare. Filippo le tolse il bicchiere dalle mani, gliele prese e avvicinandosele alle labbra disse: C il bacio di cerimonia pos le labbra sulle nocche con estrema dolcezza, continu Il bacio paterno le baci delicatamente la fronte sussurrando Poi c il bacio fraterno le labbra si posarono delicatamente sulla guancia, sent la sua pelle rovente e indietreggi il capo, guardandola dritta negli occhi. Sofia era immobile e sognante. Il battito frenetico del cuore laveva paralizzata completamente. Non riusciva ad allontanarlo e suo malgrado, si era resa conto di quanto il contatto con le sue labbra fosse piacevole. Le ultime parole di Filippo furono pronunciate lentamente, si avvicinava sempre di pi fissandola negli occhi, per scorgere un qualsiasi segno di diniego E poi c il bacio da innamorati si avvicin alle sue labbra: con la lingua ne disegn pi volte il contorno, stuzzicandola. Istintivamente Sofia le schiuse dando

libero accesso alla sua lingua che sinsinu esigente. Un brivido le corse lungo la schiena, il desiderio in lei divenne dirompente. Non era stata mai baciata da nessuno, ma la sua inesperienza non fu dintralcio. Il desiderio di lei la guid: con le braccia gli circond il collo attirandolo a se. I morbidi seni si scontrarono con il solido petto di lui incendiandogli i lembi. Le mani esperte di lui le circondarono la vita snella e in appassionati movimenti cominciarono a muoversi sulla schiena, sui fianchi, risalivano lentamente sul davanti quando Filippo dove sei? era un richiamo flebile proveniente dalle camere: era Luigi. Suo malgrado dovette fermarsi, delicatamente sollev la testa fissandola negli occhi che si stavano riaprendo. Rimasero a fissarsi con accesa passione. Contro la sua volont, Sofia fece scivolare le braccia dal collo di Filippo. Lui le pos ancora un rapido e soffice bacio sulle labbra roventi, prima di udire ancora il lamentoso fratello Filippo! sarebbe voluto rimanere con lei, ma non poteva, perch Luigi era gi davanti alla porta dello studio. Filippo prese il piccolo in braccio Cosa ci fai qui e per di pi scalzo? anche se era stato interrotto, il tono col piccolo era dolce. Sulluscio si volse a guardare Sofia, era ferma, dove laveva lasciata e gli dava le spalle Vi assicuro Contessa, che poche donne sono state baciate con altrettanta passione la inform con voce roca, mentre portava il piccolo in camera. Appena il rumore dei passi di Filippo fu finito, Sofia corse nelle sue stanze. Arrivata, cerc pi volte di rinfrescarsi il volto Cosa mi preso vorrei sapere? pensava con angoscia. Passeggiava freneticamente su e gi per la stanza Ho lasciato che mi baciasse! Peggio ho risposto al bacio! Chiss adesso penser che sono una donna di facile? continuava a tormentarsi, quando sent scendere le scale Povera me!. Mentre scendeva le scale, Filippo non aveva nessuna attesa Se la conosco come credo sar andata via! pensava. I suoi pensieri erano giusti. Fin di bere il vino cercando di calmare il pulsante desiderio poi, spense le candele e and in camera. Sofia in apprensione attendeva il suo passaggio da dietro la porta. Era passato davvero poco tempo da quando era sceso e gi udiva i suoi passi, che si fermavano davanti alla sua porta. Le venne meno il cuore, perch martellava furioso Sofia! si sent chiamare Sofia so che siete sveglia! ripet lui gentile Cosa c? chiese lei timidamente Volevo , Non ci provate neanche tanto non vi apro! lo interruppe lei paonazza Sofia volevo solo augurarvi la buona notte e sogni doro! imbarazzata Sofia rispose Anche a voi , I miei lo saranno senzaltro, poich questa volta i miei sogni avranno un ricordo reale al quale ispirarsi! e con un sorriso malizioso si ritir nella sua stanza. Sofia rimase seduta a terra per un bel po, ripensando a tutto quello che era successo e a un tratto ebbe paura. La paura di venire derisa, additata e perch non umiliata. Fu una tortura per lei attendere il giorno dopo. Non sapeva come comportarsi e cosa assai peggiore non sapeva come si sarebbe comportato lui. Mentre Sofia si preparava per scendere e Filippo la aspettava per fare colazione, un uomo chiedeva udienza al Re.

Generale Ridas a cosa devo la vostra richiesta? chiese il Re appena questi fu al suo cospetto. Sire, sono qui al vostro cospetto con una richiesta rispose sicuro Di cosa si tratta? Dite! lo incit il Re Ho bisogno che voi intercediate per me! , A che riguardo? chiese perplesso Sire, ieri il mio cuore ha ricominciato a battere! , Arrivate al dunque? chiese il Re infastidito, poich temeva di aver intuito la richiesta. Sire desidero ardentemente che la Contessa Sofia Sebasti diventi mia sposa! il timore del Re era fondato cos tent Suvvia Generale, potrebbe essere vostra figlia! deridendolo Sire sapete che io non vi ho mai chiesto niente! il Re sirrigid e picchiettando lo scettro sul marmo pronunci le seguenti parole: Conosco il debito che mi lega a voi pertanto, avrete il mio aiuto! , Grazie Sire!e sillumin il volto Spero solo

che non sia stata la somiglianza alla Contessa Sara, che vi ha fatto decidere!insinu il Re con ragione Sire la Contessa Sebasti il fiore pi raro e prezioso che i miei occhi abbiano mai visto! rimarc il Generale con esagerato desiderio Bene allora, appena rientrer il Conte lo inviter qui e gli comunicher il mio volere!disse il Re convinto Sire il mio cuore scalpita! insist il Generale Pretendete che gli scriva le vostre intenzioni ed il mio volere ora? domand confuso, ma non ci fu bisogno di una risposta, era tutto chiaro. Una volta solo il Re ripens a Sofia, ai suoi occhi, alle sue labbra, al suo corpo cos snello e sodo. Straziante era stato limpulso di possederla, ma al Generale doveva la vita. Strinse i pugni in sordida sconfitta e si diresse dallo scrivano.

CAPITOLO XIII

Sofia quella mattina scese pi tardi del solito, nella speranza di non incontrare nessuno. Piano tristemente fallito! pens, mentre entrava in sala. Filippo era in piedi alla finestra e il piccolo per terra che disegnava. I passi leggeri di Sofia erano ormai familiari, cos rapido si volse con un sorriso smagliante. Pensavo non scendeste pi! ammise lui raggiante. Il confronto con i suoi occhi fu terribile, in un attimo divenne rossa e per di pi cominci a balbettare Ecco io , Filippo adesso possiamo mangiare! chiese il piccolo sollevando la testa Si adesso si! rispose lui sorridendo. Sofia cerc di riacquistare il controllo di se, ma le riusciva veramente difficile. Non riusciva a guardarlo negli occhi, a parlare e le cominciarono anche a sudare le mani. Contessa siete taciturna? chiese Filippo interrompendo il silenzio. Sofia bevve un sorso di latte, poi con calma rispose: Non ho molto da dire Barone, Eravate di sicuro pi loquace ieri! esclam sorridendo maliziosamente. Sofia lo fulmin con lo sguardo Trovate? , Filippo! Perch non chiedi alla Contessa di venire con noi? domand Luigi, mentre addentava il pane. Hai proprio ragione fratellino! Che ne dite Contessa di farci compagnia? chiese con un sorriso seducente, che metteva in risalto i denti bianchi e perfetti Per fare cosa? chiese cercando di limitare il tremore nella voce Passeggiata a cavallo, pranzo allaperto e tanto sole la inform radioso Dai venite! la preg il piccolo per favore! il tenero visino tranquillizz Sofia, che si azzard a rispondere A vostro fratello potrei negarmi, ma a voi proprio no! Vengo volentieri! ammise scompigliandogli gentilmente i capelli Hai visto fratellone viene e lo fa solo per me! si vant il piccolo con sorriso giulivo Ho visto tranquillo. Accetto la sconfitta preferisce te! esclam avvicinandosi anchegli ad accarezzargli dolcemente la testa. I suoi occhi per erano sempre fissi su di lei. Quando ebbero finito le chiese: Carrozza o cavallo? , Assolutamente cavallo! rispose lei sorridendo. Bene dopo poco arriv Carlo in compagnia di Isa e Fulmine.

Io vado con la Contessa! disse il piccolo correndo contro la giumenta Non ci pensare neanche, tu vieni con me! disse Filippo afferrandolo al volo, lo sistem davanti a lui sulla sella e acconci i cestini con il pranzo. Carlo aiut la sua Signora a salire e poi partirono per questa lunga cavalcata. Sofia si sentiva letteralmente meglio, tutta lansia provata era svanita e sembrava quasi che non fosse successo niente. Filippo si stava comportando da vero gentil uomo e questo le infondeva coraggio. Arrivarono sulla riva del fiume, Filippo scese portando con s Luigi. Appena ebbe sistemato la stuoia, and ad aiutare Sofia a scendere. La vide penzolare dalla sella Vi avevo detto di aspettare! esclam lui esasperato Non... mise i piedi a terra C nera bisogno! esclam soddisfatta. Risistem le pieghe del vestito e quando fu in ordine, sollev la testa. Lui era pi vicino di quanto si fosse aspettata, le rivolse un dolce sorriso: troppo dolce. Il cuore ricominci a martellarle nel petto Barone dovrebbe stare pi attento, ancora un po pi vicino e rischiavo di cadervi addosso! esclam lei cercando di alleviare lagitazione, ma peggior solo le cose poich lui le rispose con malizia Allora la prossima volta dovr essere pi lesto! Poich non vi sarebbe stato alcun dolore in tale scontro; anzi Sofia cap bene lallusione e divamp, Filippo notando limbarazzo della giovane torn da Luigi, lasciandola calmare. Tutti e tre si adoperarono per pranzare presto e cos fecero. Dopo aver mangiato Filippo, si sdrai supino, Luigi tentava di disegnare Fulmine e Sofia leggeva un libro. Il volto di Filippo era vicino ai suoi fianchi: era cos bello alla luce del sole. Sapendo di non essere vista di tanto in tanto staccava gli occhi dal libro e studiava i suoi lineamenti. Era cos presa da lui che non si accorse che uno spettatore cera Contessa invece di guardare Filippo dovrebbe aiutarmi a disegnare! esclam Luigi in modo petulante. Subito si sgranarono gli occhi di Filippo, che nello scontrarsi con quelli dolci di Sofia, furono subito seguiti da uno smagliante sorriso compiaciuto. Sofia desiderava ardentemente fulminare il piccolo, ma nel vedere quel visino allegro le pass in un attimo tutta la rabbia per essere stata scoperta. Si lho stavo guardando e allora? chiese al piccolo ridendo Vediamo un po cosa possiamo fare per il tuo disegno! si avvicin al piccolo e simmerse nel lavoro, stando bene attenta a non incontrare nuovamente i suoi occhi. Filippo rimase fermo a guardarli, erano cosi carini insieme, che non os interrompere lidillio. Era gi passato qualche minuto e dei mugolii del piccolo neanche lombra. Sofia si volse a guardarlo. Aveva gli occhietti chiusi e unaria serena. Credo si sia addormentato disse sottovoce Si avete ragione conferm Filippo controllandolo da vicino. Si tolse la giacca e lo copr Non vorrei che si ammalasse! disse poi, per giustificare il gesto. E un pensiero carino il vostro disse lei dolcemente, guardandolo negli occhi. Erano di nuovo vicini, il profumo di pino e vino le entrava nei sensi. Inspir profondamente chiudendo gli occhi, nel riaprirli lui era a pochi centimetri dalla sua bocca. Baciatemi Filippo ve ne prego! sussurr lei, incapace di trattenersi. Quella richiesta cos inaspettata fu musica per le sue orecchie. Non le diede tempo di cambiare idea ed esaud la sua richiesta. Le loro labbra si fusero incendiandoli Filippo non so proprio cosa mi abbiate fatto ammise lei ansante Spero quello che mi avete fatto voi rispose lui a fior di labbracon una voce calda e passionale che le dava brividi di piacere. Cominci a ricoprire di baci il collo, la nuca e la parte scoperta del seno. Le mani di Sofia se pure inesperte cercarono il corpo sodo di lui avvolgendolo. In un altro luogo e tempo forse, quel momento avrebbe avuto un fine diverso, ma in quella realt dovettero fermarsi. Rimasero abbracciati in silenzio. In quellattimo erano stati travolti da una dirompente passione non placata ed entrambi adesso non riuscivano a parlare. Fu Sofia a interrompere il silenzio Forse meglio rientrare! , Si fu in grado di dire lui dolorante. Arrivati al castello, si rintanarono nelle loro stanze. Filippo prefer un bagno freddo, Sofia invece, uno caldo e rigenerante. Maria le stava lavando la schiena quando Sofia le chiese: Secondo te cosa significa essere innamorati? , Be Signorina, credo che una persona

sia innamorata quando, non riesce a smettere di pensare allaltro, quando in sua presenza il cuore batte fortissimo, le mani sudano, le gambe tremano e gli occhi lo cercano insaziabili tent di spiegarle la donna E se io lo amassi cosa dovrei fare? chiese afflitta Lo siete? , Credo di si! ammise in un sospiro Oggi pi che mai, mi sono resa conto di non riuscire a stargli vicino senza desiderare i suoi baci! tacque imbarazzata per aver parlato Parlate del Barone? Sofia assent col capo E un bravuomo, ma non cedete alle tentazioni della carne! La virt una volta perduta perduta per sempre Signorina! cerc di istruirla Maria poich, uno dei suoi compiti era da sempre quello di proteggerla. Sofia continuava a passeggiare freneticamente per la stanza assorta nei suoi pensieri, finch il richiamo di Maria non la dest Signorina vi stanno aspettando! , Cosa? chiese spossata Signorina i Baroni vi stanno aspettando per cenare! la inform con un sorriso Non scendo rispose secca Come? chiese Maria per conferma Digli che sono stanca, malata, inventati qualcosa insomma! , Come desiderate. Maria comprese lansia che la attanagliava e cos si limit ad assecondarla. Quando comunic la notizia al Barone egli, si limit a dire Spero non sia niente di grave! con tono tranquillo e dopo aver augurato la buona notte a Luigi, usc al galoppo. Era tarda notte, quando lo stomaco di Sofia si fece sentire. Odiava lidea di svegliare qualcuno, cos una volta indossata la vestaglia si rec nelle cucine. Non fu un viaggio molto felice, poich riusc a trovare solo del pane. Ne tagli una grande fetta e silenziosamente entr in biblioteca. Era intenta a cercare un libro nellalto scaffale quando una voce la colse di sorpresa Vedo che la vostra salute migliorata!. Sofia sussult per linatteso interlocutore Cosa? enunci, portandosi la mano al petto Maria mi ha detto che vi sentivate poco bene spieg Filippo sarcastico Si vero la voce poco convinta di Sofia conferm i sospetti di Filippo. Sono contento che stiate meglio! Avevo creduto che cercavate di evitarmi! incalz lui Perch mai avrei dovuto! esclam lei in evidente imbarazzo. Oggi, durante il viaggio di ritorno siete stata molto taciturna ed ho pensato di aver fatto o detto qualcosa che vi ha turbato. Se cos fosse, vi chiedo perdono, non era mia intenzione si pronunci avvicinandosi Non avete fatto nulla replic lei, piroettando su se stessa Niente Contessa? la voce era di nuovo calda e sensuale. Le era dietro: con le mani cominci ad accarezzarle il collo nudo, poi lentamente scese sulle spalle, lasciandole scoperte. Dolci baci partirono dal collo scendendo delicatamente sulle spalle e poi Fermatevi! disse allontanandosi di un passo. Si volse a guardarlo, anche se il tono era duro, i suoi occhi dolci e appassionati la tradivano. IoIo non sono una di quelle che potete usare una notte. Filippo immobile la fissava con enorme dolcezza Non posso negare quanto mi senta vulnerabile al vostro fianco, per vi posso assicurare che non desidero essere additata come una donna facile! spieg il suo timore di un fiato Non lho voglio neancheio la interruppe seriamente. Filippo si port vicino prendendole le mani Sofia davvero credete che il mio amore valga cos poco? Io vi amo e vi giuro che il mio desiderarvi autentico, ma non vi macchierei mai di un disonore, non vi priverei mai della vostra virt, se prima non vi avessi avuta come moglie! accarezz dolcemente il viso Io credo fermamente nelle vostre parole, ma il mio desiderarvi che temo ammise lei rossa in volto. Filippo sorpreso da tanta franchezza, le baci le nocche sorridendole Vorr dire che sar io ad allontanarvi? , Davvero? chiese lei scettica Mi credete uno smidollato? si offese lui No di certo! rispose lei con enfasi Allora non privatemi del vostro splendido sorriso e della vostra solare allegria! le diede un soffice bacio sulle labbra Adesso andate a dormire e buona notte!. Sofia si sentiva letteralmente meglio e appena ebbe toccato il cuscino cadde in un sonno profondo. Per Filippo non era altrettanto facile. Nella solitudine della sua stanza cercava di rimettere in ordine gli eventi. Era compiaciuto per il

proprio gesto di maturit, ma quando alla sua mente tornarono le immagini del corpo snello e morbido di Sofia premuto contro il suo, un tumulto di emozioni lo invase. Gli ci volle molto tempo, ma alla fine anche i suoi occhi trovarono il giusto riposo. I giorni trascorrevano meravigliosamente, la familiarit che si era creata era benefica per tutti. Erano in sala Sofia e il piccolo disegnavano, mentre Filippo si adoperava nel suo passatempo preferito: guardarli. Il rumore di una carrozza attir la sua attenzione e si rec alla finestra Adesso cosa vuole? imprec scocciato Chi? chiese Sofia sollevando la testa e guardandolo con dolcezza Quellimpomatato del vostro corteggiatore! canzon lui Chi? sorrise lei stupita Il Conte Marco Andres, che gode tanto della stima di vostro padre! continu irritato. Sofia si avvicin a Filippo e gli sussurr con amore: Mi raccomando non fate stupidaggini! , Dipendesse da me, non entrerebbe neanche! brontol contrito Ma non sta a voi decidere e comunque, finch non sar vostra moglie, dovremo seguire le regole precis sfiorandogli la mano Certo far finta che non esistiate! cos dicendo, usc dalla sala portandosi dietro il piccolo. Era da sola da pochi istanti quando Giacomo annunci lospite. Contessa Sofia siete uno splendore! disse con enfasi appena la vide Grazie Conte Andres! rispose lusingata Sapevo che eravate sola e sono venuto a farvi visita la inform, sfoderando un maestrale sorriso Non sono sola! precis secca poi, moder il tono E comunque mi dispiace che vi siate preso tanto disturbo! , Vedervi non mai un disturbo, ma sempre un piacere abilmente Sofia finse di essere lusingata da tutti quei complimenti, in realt voleva solo che se ne andasse. Sofia era molto affezionata a Marco, ma di sicuro non ne era innamorata e questa situazione la metteva a disagio. Il Conte cominci a raccontarle dellultimo viaggio assorbendole i pensieri. Fu cos avvincente il racconto di Marco, che non si accorsero dellingresso di Filippo. Conte Andres non sapevo foste qui, altrimenti sarei venuto subito a rendervi omaggio! il tono di Filippo era un misto tra derisione e rabbia. Barone Aimondi a dire il vero non sapevo io che voi foste qui! rispose pronto lui accigliato. Filippo senza troppe cerimonie si accomod al loro fianco e di tanto in tanto lo interrompeva con battute mordenti. Nel frattempo

CAPITOLO XIV
Hotel del Principe Venezia

Guglielmo caro come vi sentite? chiese preoccupata la Contessa Serena Cara ho ancora le fitte allo stomaco! rispose contrito Mi dispiace! Possiamo chiedere se vi portano qualcosa di caldo! si affrett a proporre lei Si magari! rispose il Conte Sebasti. Il viaggio dei due freschi sposi non si stava rivelando un successo. La salute del Conte non era delle migliori: forti dolori allo stomaco gli bloccavano il respiro e di l a poco le cose sarebbero peggiorate. Sentirono bussare alla porta della camera Si mi dica? chiese la Contessa alluomo Contessa Sebasti devo consegnare questa lettera al Conte, vostro marito!esord luomo mostrando una lettera

Date pure a me! disse la donna infastidita No Contessa! Ho avuto ordine dal Re Ferdinando di darla solo al Conte! spieg con garbo Va bene entrate! disse stizzita Conte Sebasti, questuomo viene da parte del Re desidera parlarvi! annunci la moglie. Il Conte si avvicin alluomo Dite! lo incit questi Ho questa per voi!e gliela porse C altro? , No Conterispose sollecito Allora potete andare! lo conged pacatamente. Il Conte torn a sedere, controll lo stemma e poi la apr:

Caro Conte Sebasti, Sono oggi a scrivervi poich mi urge farvi una richiesta. Non per me, ma per uno dei miei pi fedeli servitori. Sono a conoscenza dellastio che vi lega al Generale Antonio Ridas, ci nonostante vi ordino di acconsentire che questi, sposi la vostra erede Sofia. Per mio volere Re Ferdinando I

Brutto farabutto! sbott il Conte accartocciando il foglio. Il Re caro? chiese la moglie perplessa Non oserei mai usare questi termini per il nostro sovrano, ma per quel vile, che usa il suo credito per una simile follia!. Accecato dallira il Conte, si dimenava nella stanza E cos questa la sua vendetta! imprecava sottovoce Di chi? chiese la moglie cauta Il Generale Ridas ha chiesto in sposa Sofiasbott in preda allira La lettera non era del Re?domand confusa Infatti, mi ha fatto ordinare dal Re, che io acconsenta a un loro matrimonio e lui sa bene che al Re non si pu disubbidire! la voce era carica dastio. Caro, in effetti, il Generale molto pi grande di Sofia, ma non un brutto o un cattivo uomo! il Conte era furente Mia cara voi non sapete quanto ha fatto penare la mia anima da giovane! blocc il passo e la fiss accigliato Di cosa state parlando?. Il Conte mise le mani dietro la schiena e con dolore cominci il racconto: Vedete circa diciotto anni fa, il Generale non era altro che un soldato semplice al servizio del Re. Non possedeva ne titolo n ricchezze, eppure era il giovane pi ricercato tra le nobildonne del Regno, a quei tempi ancora: Regno di Napoli. Riusciva a far innamorare di se, qualsiasi fanciulla desiderasse e tra le sue tante conquiste, vi fu anche Sara: la mia defunta moglie. prese una pausa per elaborare Davvero? chiese stupita Gi, Sara era follemente innamorata di lui e fermamente decisa a sposarlo. Non c bisogno che vi dica quanto suo padre, il Conte Colonna fosse contrario a tali nozze! Ricordo che diceva <<Figuriamoci! Dare la mia adorata bambina in moglie a un uomo privo di nome e di titolo!>> Ah mia cara dovevate vederla era uno splendore! Ogni uomo in possesso delle facolt mentali la desiderava. Aveva tanti corteggiatori e tra i tanti vi ero pure io. si rec alla finestra per soppesare le parole E poi cosa accadde?

domand lei curiosa Suo padre venne a sapere da fonte certa, che i due tramavano di fuggire insieme e siccome non era in grado di sceglierle uno sposo tra i tanti pretendenti, organizz un torneo per il suo cuore. Questo torneo era aperto solo ai nobili, pertanto il soldato ne era escluso. , Era fatta? chiese lei Non proprio! Mentre noi nobili perdevamo il tempo a litigare su chi le avrebbe rubato il cuore, Antonio da bravo soldato si prendeva due affondi francesi al posto del Re: salvandogli la vita , Dunque un eroe! esclam entusiasta Allora non mi ascoltate, no! Non un eroe sinfuri Era suo dovere salvargli la vita! spieg irruento Avete ragione, ma allora cos successo? chiese mortificata Quando il Re rientr a Napoli dopo la fuga, lo fece trovare e gli offr, una lauta ricompensa: denaro, titolo, onore e lode, tutte cose che egli rifiut, in cambio del permesso di partecipare al torneo. Come potete ben immaginare, con lintercessione del Re, Antonio pot partecipare al torneo, qualificandosi come finalista. Laltro finalista ero io. Lo scontro fu intenso e arduo, ma alla fine riuscii a disarmarlo e a farlo cadere al suolo. Era per terra: molte ferite sanguinavano, lasciandolo immobile. Vederlo cos nettamente inferiore mi diede orgoglio e infierii dicendo: La Contessa Sara ha bisogno di un vero uomo al suo fianco, non di una femminuccia! Ricordo la platea che scoppi in un riso di scherno ed io mi alimentai. Adesso alzatevi smettetela di fare la figura del vile, cercate dentro di voi un po di orgoglio se lho, possedete! Egli si alz zoppicante e quando fu lontano dalla mia lama, si volt a fissarmi. Gli occhi erano carichi dira e odio mentre mi diceva: Oggi, voi avete vinto, mentre il mio cuore sanguina, ma vi giuro che un giorno vi restituir il favore! Con quelle parole si allontan e quando, mi voltai, ha guardare il mio premio, lei era in lacrime e con sguardo addolorato seguiva il suo amore. Capite ora? Ho sempre saputo che il suo amore era vero! Ho sempre saputo che la sua vita con me stata solo dolore, ma egoisticamente mi accontentavo dei baci che le rubavo di notte! Anche se era mia moglie: era lui ad averla e cos per tanti anni ho vissuto con la sua ombra che mi oscurava il cammino. Il dolore che traspariva dagli occhi del Conte era evidente Caro! si avvicin a consolarlo Serena! Mi dispiace che questo viaggio non si stia rivelando come ve lho aspettavate! disse lui sincero, guardandola teneramente. Lei gli accarezz il viso Non vi preoccupate! Adesso cercate di riposare gli consigli con amore Forse avete ragione! esclam lui mentre lentamente si svestiva.

CAPITOLO XV
Castello Colonna (Eboli)

Allora Contessa addio! salut il Conte, portandosi due dita alla fronte Arrivederci Conte Andres e fate buon viaggio augur Sofia con un ampio sorriso Con il vostro ricordo a farmi compagnia, lo sar senzaltro! esclam con esagerata lode Ne sono certo! sinsinu Filippo con tono acido, guardando la carrozza allontanarsi. Finalmente andato via! Dovevate per forza invitarlo a fermarsi per cos tanto tempo? chiese Filippo una volta soli E voi dovevate per forza essere cos antipatico? chiese lei di rimando No! Avete ragione, avrei dovuto sorridere ogni volta che vi accarezzava come se foste sua! la canzon Io non sono di nessuno! esclam lei stizzita Sapete a cosa mi riferisco puntualizz serio No a dire il vero! rispose seria Invece si! si disper lui fissandola intensamente Comunque lui ad avere un qualche diritto su di me

e non voi! lo pungol Questo solo finch non torner vostro padre! la inform deciso Perch?chiese stupita Ho deciso che il giorno stesso del loro arrivo, gli chieder la vostra mano! , Siete sicuro? chiese scrutandolo negli occhi Mai stato pi sicuro Sofia! disse infine lui, accarezzandole teneramente il viso. Da quella notte in biblioteca, tra loro non cera stata nessuna effusione prima, di questa tenera carezza. Gli occhi di Sofia silluminarono al lieve tocco Di sicuro ora non potrete pi tirarvi indietro! precis lei dolcemente Non ne ho alcuna intenzione per niente al mondo vi perderei! disse con amore Ne sono convinta! Non credo che unaltra donna vi sopporterebbe! lo stuzzic sorridendogli, mentre le mani giocavano con il colletto della camicia. I suoi occhi sincendiarono di desiderio, mentre si posavano delicatamente sulle labbra di lei. Un formicolio accese Sofia, quegli occhi la stavano divorando. Le labbra di lui scesero in un soffice bacio, che in breve trovarono una risposta ardente e passionale. La voce della balia di Luigi annunciava il risveglio del piccolo Allora andiamo! esclam Filippo con voce roca, allontanandosi da lei Dove? chiese lei in un sussurro Da Mastro Peppe, desidero mangiare il suo pane caldo! la inform e sincammin Io vi aspetter qui! disse lei scossa Non venite con noi? chiese stupito Il fatto che vi ami non mi obbliga a seguirvi ovunque! rispose Sofia arrossendo. Notando il suo rossore Filippo le sussurr: La vostra discreta timidezza vi rende meravigliosa!. Una volta sola simmerse nel ricamo, era l da un po quando entr Maria Signorina mi avete chiamato? chiese questa solerte Si Maria vieni! la invit solare. Ripose il telaio nella cesta e la fiss un istante prima di dire Finalmente un po sole! Maria si limit ad annuire Mi sono mancate le nostre chiacchierate pomeridiane ammise la giovane sorridente Eravate impegnata Signorina! rispose Maria zelante Questo non giustifica laverti allontanato dalla mia vita! si mortific Se mi concesso, anche io ne ho sentito la mancanza!aggiunse la donna allegra Bene! Allora siediti che ti racconto le ultime nuove. Una volta che fu seduta Sofia, cominci a raccontarle della storia meravigliosa che stava vivendo con il suo Filippo Il Barone ha deciso: quando mio padre sar tornato, lui gli chieder la mia mano , E una bella notizia Signorina!esclam con una punta di tristezza Si lho . Lunica cosa che mi preoccupa la sua reazione, sai quanto fosse contrario, comunque ci sposeremo lo stesso con o senza il suo benestare sillumin decisa Come farete a vivere? Di solo amore non si pu vivere lo sapete?chiese preoccupata Certo che lo so! Filippo lavora al servizio del Re, non sar molto il denaro a disposizione, ma ci permetter di vivere. , Sopravvivere Signorina! esclam Maria con sarcasmo Con i lussi e le comodit cui siete abituata; sar difficile!. Sofia era dispiaciuta di non averla come alleata, quindi sottoline con convinzione Lho so dovr fare delle rinunce, ma questo poco importa, perch saranno ben ripagate dallamore di Filippo. Lo sguardo cos innamorato e sognante fece intendere a Maria quanto forte fosse il suo sentimento, cos le disse: Se il sentimento che vi lega al Barone non amore allora, non saprei definire cosa sia lamore!. Contenta dellapprovazione avuta da Maria, Sofia si rilass contro lo schienale e per tutto il restante pomeriggio continuarono a chiacchierare dei loro segreti fino al rientro dei Baroni. La presenza di Filippo si fece insistente e cos furono costrette a sollevare lo sguardo. Appena Maria lo vide, si conged rapida, mentre Sofia gli sorrise allegra. Un sorriso furbetto aleggiava sulle morbide labbra di lui Avete trascorso bene il pomeriggio? chiese allegro Molto rispose guardandolo perplessa. Gli occhi di lui avevano una luce divertita Vi successo qualcosa dinteressante oggi? chiese punta dalla curiosit Assolutamente no mia cara mi chiedevo se dopo cena vi andava di fare una cavalcata?. Sofia adorava cavalcare, ma di sera non lo aveva mai fatto, cercando di dissimulare il disagio afferm Trovo le cavalcate notturne poco piacevoli lui la guard maliziosamente Devo dedurre che non la prima cavalcata notturna che vi viene proposta?. Colta da un improvviso rossore volse lo sguardo

Non intendevo questo. Limbarazzo era evidente. Filippo si port davanti Non avrete paura di me? chiese sollevando un sopracciglio Dovrei? rimarc tranquilla. Filippo le prese la mano con calore, portandosi le dita alle labbra Verrete? il caldo respiro le incendi le carni, annu con il cuore in subbuglio dalle molteplici emozioni. Era da poco terminato il pasto, quando Filippo si avvicin porgendole il braccio Siete pronta? lei lo fulmin con lo sguardo e lui la guard perplesso Cosa c?. Sofia attese che i camerieri furono usciti Siete impazzito? Invitarmi davanti a loro , Che male c? domand confuso Dimenticate che non siete n mio marito, n il mio fidanzato , Lo sar presto la interruppe con foga E non dimenticatevi che sono dei semplici servitori sottoline lui convincente. Sofia scroll la testa divertita E inutile. Qualunque cosa dica o faccia voi avete sempre la meglio! lesclamazione risuon come unallegra sconfitta No mia cara le sussurr allorecchio Siete voi che avete vinto la battaglia a me pi cara lo sguardo era ammaliante Ve lo assicuro un bacio delicato le sfior il lobo dellorecchio Sar il caso di andare? domand in un misto di paura e imbarazzo Certo mia cara e cos dicendo la scort dai cavalli. Verrete con me mia cara la inform lui divertito, vedendola arrampicarsi sulla sua giumenta Non c bisogno rispose seria Invece si le fece scivolare un braccio intorno alla vita e la iss facilmente sulla sella. La vicinanza con il muscoloso corpo di lui le diede dei piacevoli brividi, che non riusciva a reprimere. Imbarazzata dalla strana sensazione provata, cominci a divincolarsi nella speranza di essere messa gi. Intuendo lansia della giovane la redargu Mia cara, vi consiglio vivamente di limitare i vostri movimenti, poich essi, risvegliano e acuiscono il mio desiderio. Una Sofia indignata lo fulmin con lo sguardo Questa poi, non potete parlarmi in questo modo lui rise divertito Credo che sappiate bene leffetto che avete su di me , No. Non lo so e non minteressa rispose stizzita. Lui la strinse maggiormente a se e due pozze verdi si sgranarono stupiti. Sentiva la sua virilit, premuta contro i suoi fianchi. La mente virginale di lei si catapult a immaginare quel magnifico corpo nudo, senza dargli per una precisa impronta. Avvolta nei suoi pensieri, non si accorse che erano gi partiti da qualche tempo Questo posto andr bene! esclam lui destandola Dove? chiese sconvolta dalla sua mente. Senza rispondere la aiut a scendere, stese una stuoia e si sdrai invitandola a imitarlo. Sofia lo guardava perplessa Non vorrete che io , Non vi defrauder Sofia, se questo che temete la interruppe, incitandola ad andare accanto a lui. Non ho pi una mia volont ammise con finta tristezza Nemmeno io la inform ridendo. La aiut a distendersi e le indic il cielo, scatenando la sua ilarit Ho gi visto le stelle Signore lo canzon divertita Fissatelo mia cara e tacete disse baciandole le labbra ridenti. Erano distesi da un po, quando una Sofia estasiata indic una scia luminosa che attraversava il cielo. Questa lavete vista? domand allegra. Lui annu beandosi del suo sorriso Non lo state guardando il cielo scopr lei perplessa Non ne ho bisogno. La stella pi bella qui al mio fianco elogi il suo splendore, facendo scorrere lo sguardo Mi lusingate troppo mio Signore ammise, facendo una finta reverenza Imparerete, che qualunque cosa io affermi la verit lei allontan con la mano le sue parole, burlandosene. Incatenato a quegli splendidi smeraldi, si ritrov a essere inghiottito dal loro fascino e incendiato nellintimo. La baci con una passione dirompente e famelica. La sent tremare nel suo braccio Sentite freddo? chiese sulle labbra, lei annu, ma fu menzogna. Non era il freddo a farla tremare, ma il desiderio che la invadeva. Si costrinsero ad alzarsi e montarono a cavallo. La tensione accumulata era difficile da dissipare, sforzandosi parl Uno spettacolo splendido la voce era incerta Sono contento che vi sia piaciuto guard la delicata nuca, color avorio, desiderando baciarne gran parte, la sfior con le labbra Ieri notte non riuscivo a dormire, cos ho cavalcato a lungo. Alla fine guardando il cielo ho visto uno spettacolo simile e ne sono rimasto incantato. Ho creduto che anche voi doveste vederlo lei si

volse a guardarlo da sopra la spalla, erano cos vicini che sospir appena un grazie, prima che le sue labbra fossero rapite dalla passione. Lasci scendere Sofia davanti allingresso, augurandole la buona notte, mentre lui portava Fulmine nella scuderia, dove lo strigli per bene, lasciando al tempo larduo compito di sminuire il suo desiderio.

Il sonno tranquillo di Sofia fu interrotto dal camminare frettoloso nel corridoio. Strofin ripetutamente gli occhi fino a essere abbastanza sveglia da udire Signorina presto! Vostro padre tornato ha detto che deve parlarvi! il tono agitato le giunse sollecito Maria smettila di agitarti, calmati e dimmi cos successo? chiese trattenendo uno sbadiglio I Conti sono appena rientrati e vostro Padre mi ha detto che deve parlavi; adesso! rilev lultima parola con apprensione Sono gi tornati! Con ben tre giorni di anticipo strano! costat lei sorpresa Signorina fate presto! Dovete vederlo sembra cos cambiato! la incitava la donna aiutandola a scendere dal lettoVa bene! Prendimi un abito almeno! protest scocciata Ha detto subito! E stato molto chiaro sulla questione! Sofia sospir profondamente, indoss la vestaglia e si diresse nello studio. Per tutto il tragitto cerc di trovare una spiegazione a tanta frenesia, suo padre non aveva mai desiderato che se ne andasse in giro in vestaglia, quindi non si capacitava dellurgenza. Nessun pensiero, dubbio o perplessit era minimamente paragonabile a quello che era il vero motivo. Sofia entr con cautela, il Conte era seduto alla sua scrivania con la testa fra le mani Padre! si azzard lei destandolo. Il Conte sollev la testa mostrando tutto il suo cambiamento. Il volto scavato da un repentino dimagrimento, gli occhi avvolti in nere e profonde occhiaie e il sorriso spento le davano lidea di un altro uomo. Sofia ti prego siediti! aggiunse il padre indicandole la sedia. A passi lenti lei si accomod senza distogliere lo sguardo Padre state bene? sinform preoccupata Ho avuto giorni migliori! rispose accennando un sorriso. Sofia era visibilmente tesa Non preoccuparti tesoro sto bene! disse lui rassicurandola Allora perch tutta questa fretta?chiese senza giri di parole. Il Conte vide la vestaglia e assunse un tono grave Vedi non per me, ma per te! , In che senso? chiese titubante. Alcuni giorni fa ho ricevuto una lettera dal Re che mi tacque Padre cosa voleva il Re? domand lei, pensando al peggio Sofia il Re vuole che tu ti sposi con il Generale Antonio Ridas le parole caddero lente, scandagliate da un tono macabro Cosa? chiese sconvolta, quelle parole le erano arrivate ghiacciate al petto Ha la vostra et! continu indignata Giuro Sofia che quello lultimo uomo, al quale ti concederei volentieri in sposa! spieg lui serio Non lunico! si azzard lei con tono duro Credi che mi faccia piacere? imprec luomo livido di rabbia. Alla sua mente ritorn il ricordo del Re, una ventata gelida le percorse la schiena E inutile continuare a discutere, tanto ormai il mio destino deciso il suo tono ora era calmo e carico di rassegnazione. Stava uscendo dallo studio quando voltandosi per unultima volta, gli disse con sarcasmo: Tanto alle decisioni del Re, nessuno osa proferire parola! e sollevando le spalle si allontan. Saliva le scale lentamente, quasi stesse andando al patibolo, un passo pi pesante e veloce le andava incontro. Sollev il viso: piccoli rivoli dacqua le solcavano il viso arrossato. Filippo arrest la corsa e rimase immobile a fissarla, mentre lei, con solenne grazia lo oltrepassava dicendo Arrestate la vostra corsa Barone, per volere del Re presto sar la sposa del Generale Ridas Filippo rimase allibito, continu a seguirla con lo sguardo sperando in un suo sorriso di scherzo, ma lesile figura spar alla sua vista senza voltarsi, e in quel momento cap, qual era ora il loro destino. Affrontare il Conte sarebbe stato normale invece, affrontare il Re sarebbe stato da pazzi. Lansia che gli comprimeva il cuore era insostenibile. Il castello ora era

diventato troppo piccolo, cos prese Fulmine e si allontan discreto. Quando Sofia entr in camera, era troppo avvilita per parlare, cos tra le braccia amiche di Maria, cerc conforto. Signorina cosa vi successo? chiese Maria dopo un poco Devo sposare il Generale Ridas singhiozz depressa Vostro padre vuole darvi in sposa al Generale? domand Maria stupita No, lui dice che un ordine del Re. Figuriamoci se al Re importa del mio matrimonio! borbott tra le lacrime Signorina io non so quanto possa interessare al Re, ma di sicuro vostro padre non vi avrebbe mai data in sposa a lui! le assicur la donna, accarezzandole il viso Come fai a esserne cos convinta? chiese Sofia asciugandosi le lacrime. Perch un tempo, il Generale era un rivale di vostro padre la inform cauta Non sono entrambi al servizio del Re? domand ancora S, ma la loro rivalit era nata per vostra madre! accese lattenzione della sua padrona Il Generale amava mia madre? domand curiosa E vostra madre amava lui! ripet Maria con slancio Maria stai farneticando? la canzon incredula Signorina sono anni che servo in questa casa. Prima di diventare la vostra balia, ero la dama di vostra madre. Sapeste quanti pianti ha condiviso con me e mentre Maria continuava a raccontare la vera storia, Filippo era nei pressi del castello del Re. E cos la mia folle corsa mi ha condotto qui! pens Filippo mentre guardava limponente torre. Una volta entrato tra le mura scese da cavallo. A passo lento entr a palazzo e chiese udienza al Re. Vostra Maest! C il Barone Aimondi che chiede udienza disse il valletto con garbo Il Barone dite con aria pensierosa si tocc la fronte. Il valletto attendeva con imbarazzo la decisione del sovrano che non tard ad arrivare Rifiutata! esclam secco e senza preamboli ordin alluomo di allontanarsi. Agli ordini Maest rispose questi uscendo. Il valletto si diresse dal Barone e con non curanza lo inform Barone Aimondi il Re non ha accettato la vostra richiesta, siete pregato di andare! , Negata e perch mai? domand Filippo irritato per la cos poca ostentata cortesia Barone non mio compito rispondervi rispose luomo, questa volta con garbo. Con lunghe falcate Filippo usc e montando in sella part rapido e sicuro. Il Re dallalto vide il giovane uscire rabbioso e lo comprese. Non si cur del suo malcontento poich, non era lunico a essere infelice per le prossime nozze. Per la sua indole narcisistica e sicura, non avrebbe mai permesso a nessun uomo di sposare Sofia poich, egli la voleva soltanto per se. Dopo quel giorno al ballo egli laveva ammirata in tutto il suo splendore: desiderandola come amante. A nulla sarebbero valse le suppliche del Barone Aimondi o del Conte Andres o di qualunque altro nobile del Regno, ma il debito che lo legava al Generale Ridas non gli aveva lasciato scelta. Ora lunica cosa che poteva fare era far celebrare le nozze e poi al momento giusto riscuotere il premio, mentre il Re pregustava il sapore della conquista, Filippo avvilito sinoltrava nel bosco vicino al porto. Seduto sotto la fresca ombra di un albero, ripensava alla sua dolce Sofia. Lanimo afflitto dallimpotenza lo logorava nellintimo. La tristezza la faceva da padrone, quando un piacevole canto femminile attir la sua attenzione. Era la giovane Anna una delle figlie del locandiere Contegiacomo. Filippo la guard con ammirazione, era cos giovane e piena di allegria nonostante le fatiche del lavoro da fare invidia. Signorina Anna!esclam con un educato sorriso Barone Aimondi un piacere vedervi! rispose lei spostandosi una ciocca dal viso. Anna smise di cantare e si dedic alla mondatura dei panni. Signorina vi prego continuate la preg Filippo avvicinandosi. Anna sollev i suoi grandi occhi azzurri a fissarlo I vostri occhi sono tristi gli disse dolcemente Anche il mio cuore lo rispose sincero E per questo che siete qui?chiese gentilmente Sono qui perch tacque. Anna aveva solo tredici quando disse: Se le vostre, sono pene damore non so che farci, ma la torta al cioccolato di mia madre vi aiuter di sicuro! con queste parole, riusc a strappargli un sorriso e con piacere la segu in locanda. Filippo rimase lontano dal castello per tutto il giorno, facendo rientro solo in tarda notte. La sua completa impotenza lo rendeva furioso e allo stesso tempo

afflitto. Non poteva fare niente per la sua Sofia e niente per se Ah se la vita fosse pi facile! pens con rammarico. Una volta entrato in biblioteca, tolse la giacca e si liber del panciotto accomodandosi infine, sullenorme poltrona di velluto verde. Aveva le lunghe gambe distese e la testa tra le mani in segno di disperazione. Era l da qualche tempo quando il profumo di muschio lo inebri. Filippo! sussurr Sofia a fior di labbra. Filippo sollev il capo Oh Sofia! le prese le mani portandosele alle labbra. Un lieve bacio e lei gli si gett tra le braccia disperata Oh Filippo amore mio! Dove siete stato? chiese tra i singhiozzi Volevo parlare con il Re, ma tutto inutile; si rifiutato di vedermi! la inform dispiaciuto Lho credo! Non vi pi alcuna speranza per noi! rimarc lei affranta. Quanta delusione nei vostri occhi! le disse accarezzandola E la consapevolezza di avervi perduto per sempre gli disse sconvolta Il mio cuore vostro; e lo sar per sempre! esclam lui con enfasi Lo stesso vale per il mio! rispose lei con trasporto. Le lacrime che le offuscavano gli occhi le impedivano di reagire. Esausta si lasci avvolgere dalla forte e rassicurante stretta di Filippo. Tra le sue braccia avrebbe affrontato il mondo intero e in quel tenero abbraccio riusc a trovare riposo. Il cielo scarlatto lasciava intendere che il giorno era vicino. Filippo era talmente incantato dalla giovane, da non rendersi conto di aver trascorso tutta la notte sveglio, ad accarezzarle i capelli e il viso. Le stava baciando teneramente il triste viso addormentato, quando ud dei passi frettolosi provenire dalle scale. Era il mattiniero Conte Sebasti. In realt anche per lui era stata una notte insonne, causa il forte dolore allo stomaco e il futuro e irrimediabile matrimonio. Stava oltrepassando latrio quando la fioca luce della candela in biblioteca, attir la sua attenzione. Si sporse a guardare e quello che vide lo irrit: la piccola Sofia in vestaglia tra le braccia di Filippo. Nel frattempo Filippo dal primo rumoreggiare aveva posato gli occhi sulla porta dingresso in trepidante attesa. Lattesa fu breve. Non appena gli fu chiaro che era il Conte, si alz lentamente dalla poltrona adagiandoci delicatamente Sofia, la quale, non si accorse del cambiamento continuando quindi a dormire. Filippo sembrava non essere minimamente turbato e tenendo gli occhi fissi sul Conte furente lo oltrepass uscendo. Dove credi di andare? inve il Conte strattonandolo per il braccio. Filippo si volt a guardarlo: i suoi occhi sembravano due lame taglienti. Lo sguardo anche se duro, non ammorbid il Conte che continu Disonori mia figlia e pretendi che non dica niente!. Filippo serr i pugni e avanz di un passo Non disonorerei mai vostra figlia e se questo quello che pensate.be siete in torto. Io amo Sofia!. Il Conte sirrit ulteriormente Osate sfidarmi! esclam beffardo Se questo servirebbe a sposare Sofia lo farei subito rispose sicuro Bene! interag il Conte deridendolo Forse per dovevate pensarci prima! Avete deciso troppo tardi di dimostrare che siete un vero uomo! la voce era carica di sarcasmo Vi assicuro che se fosse dipeso da me, vi avrei affrontato prima! lo inform furente Perch non lo avete fatto? lo sfid il Conte Per Sofia e solo per lei che ho taciuto! , Allora forse sono i suoi sentimenti a essere falsi! disse il Conte cinicamente. Filippo avanz ancora, costringendo il Conte a una ritirata Non ricordate? chiese furibondo Siete stato voi a dire che una nostra eventuale relazione amorosa sarebbe stata disdicevole. Ti disconoscerei come figlia se mai accadesse una cosa cos orribile! Questo le avete detto ci fu una breve pausa e ripet Orribile! il tono beffardo colp il Conte Non sarebbe stato orribile il nostro amore anzi, non lho per nulla. Precis Ormai troppo tardi per rimediare! il Conte serr la mascella con impulsiva tenacia, ma non ebbe modo di replicare Adesso sarete contento del risultato? continu Filippo incurante Con il vostro egoismo avete condannato Sofia a uninfelicit perenne! lo accus secco E solo una ragazzina, imparer ad amare il marito che le stato imposto dal Re e vi dimenticher! si giustific il Conte Se pensare che il nostro non sia vero amore serva ad alleviare il vostro senso di colpa fate pure; ma non potrete mai cancellare il torto arrecatole!. Queste ultime par ole

pronunciate con tale e tanto sdegno, sembrarono colpire il Conte, che non replic lasciandolo uscire. La affronto subto dal giovane, per lo aveva reso irrimediabilmente furioso. Con tutte le intenzioni di riscuotere una vittoria entr in biblioteca. Il rumore procurato dalla rapida apertura della porta svegli Sofia, la quale vedendosi sola con suo padre si agit. Che ci fai qui? chiese brusco Sono venuta a prendere un libro e mi sono addormentata la voce di Sofia era calma e debole. Al Conte bast una rapida occhiata per capire il dolore che la affliggeva e ne prov rimorso. Ammorbid il tono e le chiese: Non desideri questo matrimonio? , No Padre rispose onesta Non posso mettermi contro il Re; lo capisci? lei annu Ami qualcuno? chiese il Conte, mentre il rumore di un cavallo al trotto attir la loro attenzione. Sofia guardando dalla finestra scorse Filippo fuggire via e inevitabilmente una lacrima le solc il viso. Fiera dei suoi sentimenti si volse a guardare il Conte Si Padre! Il mio cuore appartiene gi a un uomo e credo che gli apparterr per sempre! il Conte la guard stupito Vedrai che con il tempo il loro discorso fu interrotto dallarrivo della Contessa Serena. Caro state bene? chiese la donna preoccupata Si sto bene! rispose con uno smagliante sorriso. Solo allora la donna si rese conto che non erano soli Sofia gi sveglia? chiese sorpresa. Per la prima volta Sofia si rese conto di non sopportarla: era anche colpa sua se non aveva potuto sposarsi con Filippo. Da molto! rispose stizzita, stava uscendo, quando si ferm sulluscio Vi pregherei di chiamarmi Contessa, poich questo il mio titolo disse rivolgendosi alla Contessa Ma cara adesso siamo una famiglia! esclam Serena con sarcasmo Niente affatto! rispose secca Voi siete semplicemente la seconda moglie di mio padre! cos dicendo si allontan. Caro come puoi permetterle di parlarmi cos? chiese al marito offesa Le passer! rispose lui non curante, uscendo a sua volta. Quella giornata era cominciata malissimo e con molte probabilit sarebbe peggiorata. Sofia era in camera che esternava tutta la sua sofferenza a Maria quando, bussarono alla porta. Giacomo cosa c? chiese Maria con tono severo La Contessa deve scendere disse calmo Non vuole stanca spieg Maria Non importa se stanca, dille che il suo futuro marito qui!, Gi? chiese Maria stupita Non le danno neanche il tempo di assimilare il colpo! costat indignata per la sua padrona Fate presto impaziente. disse luomo allontanandosi. Quando Maria fu davanti alla sua padrona, cerc di soppesare bene le parole prima di comunicarle la notizia. Cosa! sussult Sofia Perch gi qui? chiese sgomenta Non lo so, ma meglio che andiate. Ormai deciso, tanto vale affrontarlo subito! le consigli Maria mentre terminava di acconciarle i capelli. Maria sei troppo saggia per essere ai miei servizi! disse Sofia onesta. Tutto quello che sono, merito vostro e degli anni che mi porto dietro. Ora sbrigatevi!. Stava scendendo le scale: il cuore martellava nel petto rabbioso. Lansia accumulata era terribile Siamo alla resa dei conti! pens, mentre lasciava a Giacomo il compito di aprire le porte al destino. In sala vi erano il Conte e il Generale: seduti di fronte, composti e dallo sguardo serio. La tensione presente in quella sala era palpabile e opprimente. Nel vederla si alzarono subito e fu il Generale a parlare per primo Siete raggiante Contessa Sofia! lei si limit a una lieve reverenza Sofia! la chiam il padre attirando lattenzione Il Generale venuto per te, quindi vi lascio soli come da sua richiesta lei lo supplic con lo sguardo di non andare, ma fu inutile. Una volta soli Sofia si accomod sulla poltrona occupata prima da suo padre. Con lo sguardo fisso sul ventaglio, che girava tra le mani freneticamente, attendeva impotente levolversi degli eventi. Contessa Sofia vi prego guardatemi! esord il Generale Altrimenti sar costretto a credere che non mi vogliate! , Secondo voi dovrei volervi? chiese lei con sarcasmo Se non ricordo male, siete stata voi a dire che molte donne avrebbero voluto essere al vostro posto precis luomo

con un sorriso E vero lho detto, ma come ben ricordate, ho detto molte donne; non io! sirrit La vostra lingua tagliente! continu il Generale divertito dallalterco Non avete ancora sentito niente Generale! replic lei seria. Lanimata discussione che si stava svolgendo tra i due, stava davvero rallegrando il cuore di lui, che prosegu Sapete, la somiglianza con vostra madre impressionante! , Trovate? domand ironica Credete di potervi fare beffe di me? chiese duro avvicinandosi di un passo Non mia intenzione rispose sostenendo lo sguardo Allora moderate il tono ragazzina inve lui Gi assent lei col capo poi chiese: Se non sono indiscreta desidererei sapere la vostra et? il Generale soppes il tono, non avendo notato ilarit rispose Certo che potete, sarete mia moglie! sottoline lui Sono quarantatre. , Siete dunque pi giovane di mio padre solo di un anno! esclam lei riflessiva E un problema per voi? chiese curioso Non la differenza di et che mi turba, ma voi Generale! gli rispose sincera Perch mai? chiese interessato Vedete signore, non riesco a capire perch un uomo come voi sia interessato a me? , Non vi reputate degna? chiese con sarcasmo. Il sarcasmo del Generale non le sfugg, mandandola su tutte le furie e infondendole coraggio. Semmai il contrario! inve saltando su dalla sedia Trovate dunque che sia io lindegno? Il titolo di Gen erale non vi basta? chiese lui accecato dallira. Per quanto mi riguarda, potreste essere anche il Re in persona e vi assicuro; che per mio volere non vi sposerei mai! Mi hanno costretta altrimenti il furore con il quale erano state pronunciate quelle parole lo innervosirono ulteriormente. Avvicinandosi: la prese dalle spalle con forza sollevandola da terra e costringendola a guardarlo negli occhi da vicino Io sono un uomo a tutti gli effetti esclam rabbioso Mi state facendo male! a quelle parole allent la presa, lasciandola libera. Sofia si massaggi la parte lesa e senza distogliere lo sguardo disse: Non volevo mettere in dubbio il vostro valore come uomo o come marito! Di sicuro un anno fa non avrei detto nulla e avrei accettato in silenzio la mia sortecome fece mia madre luomo si ammutol ripensando alla sua madre, ripresosi dal dolore chiese: Che cosa cambiato adesso? , Adesso amo! la risposta fu secca e sincera. Il Generale si allontan portandosi al lato opposto della sala e guardando fuori dalla finestra pronunci le seguenti parole Mi duole sapervi innamorata di un altro uomo , Allora rinunciate al vostro proposito! lo interruppe speranzosa. Il Generale strinse i pugni Non posso; voi dovete essere mia! senza aggiungere altro e senza guardarla usc, lasciandola sola. Dopo poco una Sofia turbata usc dalla sala. Mentre attraversava latrio, vide il padre andarle incontro Sofia tutto bene? chiese preoccupato Davvero non saprei! rispose come stordita Il Generale venuto da meAbbiamo fissato la data delle nozze; fra trenta giorni esatti Sofia sorrise malinconicamente Ha davvero una gran fretta, forse teme di morire di vecchiaia! , Sofia modera il linguaggio ti prego! Io tua madre non ti abbiamo certo cresciuto nellignoranza! la rimprover il padre No di certo! breve pausa Ho solo un gran desiderio di fuggire. Non lo amo e questo quanto! , Imparerai ad amarlo! disse luomo sicuro Ne siete certo padre? chiese, lasciando intendere lallusione al suo matrimonio. Il Conte aveva capito bene lallusione, ma non rispose, cos Sofia continu Vorrei trascorrere questi ultimi giorni di libert a palazzo , Come mai questa richiesta? la conversazione fu interrotta da una raggiante Contessa Serena Congratulazioni Sofia allora dobbiamo prepararci! Sofia si volse a guardarla dubbiosa Il matrimonio cara! Non sei eccitata allidea? chiese avvicinandosi. Sofia la fulmin con lo sguardo e le rispose a tono Pi che eccitata direi orripilata Contessa, comunque giacch voi invece ne sembrate cos felice, vi lascio lonore di occuparvene. Per quanto mi riguarda, avete carta bianca e se dipendesse da me; vi cederei anche il posto! Serena rimase immobile a fissarla imbarazzata e offesa al tempo stesso Sofia vuoi moderare il linguaggio la riprese ancora il padre severo Vi avevo fatto una domanda prima di essere interrotti da vostra moglie incalz

Sofia secca La ricordo bene, ma anchio ne ho fatto una attese la risposta Non posso vivere qui e vedere ogni giorno chi ci vive, senza soffrirne! solo allora fu chiara a Guglielmo la richiesta: stare lontano da Filippo. Va bene vai pure! lasci che si allontanasse prima di rivolgersi adirato alla moglie Siete uscita di senno? , Cosa? si sorprese lei Essere felice e radiosa per un matrimonio imposto, che n io n Sofia vogliamo! inve furente Caro credevo , Tu non devi credere, sei mia moglie ed esigo rispetto e appoggio! disse non ammettendo obbiezioni Ti chiedo scusa non volevo mancarti di rispetto! gli occhi di lei sinumidirono subito di pianto, che ammorbidirono il Conte obbligandolo a un repentino perdono.

CAPITOLO XVI

Laria che si respirava al Palazzo della Pace era meravigliosamente tranquilla. Sofia aveva portato con se solo una delle cuoche e ovviamente la cara Maria. Senti che silenzio Maria! Non trovi sia rigenerante? esclam con un dolce sorriso Lho penso signorina le rispose sorridendo, poi chiese: Desiderate qualcosa? , No grazie! Vai pure. Aveva gi indossato la camicia di seta per dipingere e tranquilla si rec sul bordo del fiume. Aveva preso una decisione prima di partire: Tutto il tempo libero che mi rimane, voglio dedicarlo alle cose che mi piacciono di pi! e cos fece. Filippo fece il suo rientro al Castello per ora di cena. Il luogo versava in un desolato silenzio, cos cerc Maria e infine Giacomo. Si Barone avete chiamato? chiese questi giungendo allingresso Si Giacomo, dove sono gli altri? , Il Conte chiuso nel suo studio da molte ore ormai, vostra madre nelle sue stanze e la Contessa Sofia invece con Maria e la cuoca Morena al Palazzo rispose sollecito Al palazzo! Perch non qui? chiese Non so se posso , Parlate presto lo incit il Barone Vedete oggi venuto il Generale Ridas ed hanno fissato la data delle nozze lo inform cauto Di gi! esclam afflitto Si Barone, la Contessa Sofia era molto triste ed stata lei ha chiedere di andare, dice di non voler vedere nessuno! continu grave Qual la data delle nozze? chiese impaziente Ho sentit o tra una trentina di giorni Barone con lunghe falcate spar in cima alle scale rinchiudendosi in camera. Era seduto con la testa tra le mani, chiuse gli occhi per un solo istante e subito la visione dello splendido viso di lei gli fu chiaro. Troppo bene era impressa nella sua memoria quel volto solare: dagli occhi splendidi e dal raggiante sorriso. E cos bella quando ride! pens mentre cercava di rievocare i bei momenti trascorsi insieme. Aveva un disperato bisogno di vederla, di parlarle e di stringerla forte a se. In breve si decise e usc di casa dirigendosi al palazzo. Il tragitto era abbastanza lungo per riflettere cos cominci a pensare Anche se vado cosa le dico era avvilito le dico che la amo e che la mia vita. Le dico che il pensiero di perderla cos; mi logora lanima e mi distrugge il cuore! scese da cavallo e cominci a camminare anche se le dicessi il mio tormento, questo cambierebbe le cose? La farebbe diventare mia sposa? No. Non accadrebbe; lunico risultato che riuscirei ad ottenere sarebbe farla soffrire di pi! Star gi soffrendo abbastanza; io non servo per alimentare il suo dolore! No. Non servo! i tormentati

pensieri che lo animavano gli chiarirono le idee sul da farsi, con un rapido balzo salt in sella e torn indietro verso il castello, dove per poco plac il tormento, nel dolce ricordo. I giorni trascorrevano veloci, troppo veloci. Era quasi tutto pronto mancava solo labito della sposa Don Carlos un piacere vedervi disse la Contessa Serena andando incontro al sarto Contessa siete splendida come sempre! la lusing luomo Don Carlos, siete sempre cos gentile! civett lei allegra Allora dov la sposa? chiese luomo guardandosi intorno Oh non qui, ma la carrozza gi pronta per accompagnarvi lo inform raggiante Bene allora andiamo Contessa! , Andrete senza di me, ma state tranquillo! lo rincuor la donna. La carrozza si avvicinava solenne al palazzo Signorina arrivato il sarto inform Maria la sua padrona Cosa vuole? chiese Sofia infastidita Signorina venuto per labito , Quale abito io non ho sinterruppe E venuto per labito da sposa? chiese infine delusa Si signorina rispose Maria dispiaciuta Fallo entrare. Lattesa di Sofia fu breve Contessa Sofia magnifica come sempre! esclam luomo avvicinandosi Anzi di pi continu viscidamente Non lusingatemi troppo Don Carlos, non sono una buona cliente!lo redargu seria Lo so bene, ma non posso negare che siete la pi bella! Sofia sorrise Allora avete idee per il vostro abito? Io quando ho saputo che eravate voi la sposa ho fatto mille schizzi, dovete vederli! esclamo eccitato Mi dispiace non onorare il vostro talento, ma questo matrimonio tutto fuorch felice, quindi, vi chiedo labito pi modesto e serio che abbiate mai realizzato. Il sarto rimase stupito, ma comprese bene lo stato danimo della giovane cos, esegu la sua richiesta. E un vero peccato che abbiate scelto questabito! disse Don Carlos dirigendosi alla porta Con la perfezione dei vostri tratti, avreste potuto indossare il migliore. Questo di sicuro non mette in risalto le vostre doti! nel terminare la frase fece scorrere lo sguardo ammirato sul suo corpo. Colma dimbarazzo disse: Vi assicuro che proprio quello che stavo cercando! , Secondo il mio modesto parere continu luomo Non serve a molto che vimbruttiate per le nozze, tanto poi lo sposo avr la prima notte per ammirarvi! un sorriso malizioso affior sul volto delluomo, indignando Sofia Il vostro parere non stato chiesto, pertanto vi chiedo di andare lo incit scortese Certo Contessa! e ridendo soddisfatto and via. Ti rendi conto cosa ha osato insinuare? chiese a Maria che le era accanto Non vi curate del suo stolto farneticare, solo un povero uomo rispose la donna accompagnandola dentro Su Signorina andate in salotto, che vi porto la camomilla la incit Maria Si grazie. Stava per entrare nel salotto, quando vide unombra furtiva alle sue spalle Ehi tu! chiam Sofia bloccandole il passo. La donna in questione era Morena la cuoca: una donnina cinquantenne dai capelli, occhi neri e naso aquilino che le conferiva unaria severa. Si Signorina! rispose questa con un impacciato inchino Dove sei stata? chiese Sofia Al castello per le provviste Signorina, cos potr prepararvi una bella cena! , Pi che bella spero buona! disse Sofia sorridendole, poi aggiunse vedendola arrossire mortificata Stavo scherzando! Sei la migliore cuoca che conosca, altrimenti non saresti qui, non credi? Dovresti essere meno seria!. La donnina sorrise contenta Ci sono novit al castello? domand Sofia vedendola tranquilla No Signorina, a parte i preparativi per le nozze, che sono quasi alla fine, niente! rispose a bassa voce Stanno tutti bene? la donna annu Il Barone lhai visto? chiese cauta Ecco lho visto un giorno e mi ha chiesto di voi disse imbarazzata Cosa? domand Sofia felice, credeva che lavesse dimenticata Il vostro stato di salute, di umore, se stavate bene insomma!. Sofia si appoggi allo stipite della porta, nel vederla affranta Morena prese coraggio Ecco Signorina in realt ho saputo da mia madre, che il Barone deciso a partire prima delle nozze. Mi sembra che avesse detto fra tre giorni! , Quand che lha detto? chiese con apprensione Vediamo pens Morena Ieri Signorina afferm certa. "Partir domani! sospir sottovoce poi Ora puoi andare disse congedando la donna, per poi rinchiudersi in salotto a pensare. La moltitudine di

pensieri che la opprimevano erano troppi, cos opt per una passeggiata. Il lungo mantello scendeva morbido, avvolgendola in un caldo abbraccio. I capelli volavano al vento, mentre si addentrava nel bosco per un irto sentiero. I passi correvano leggeri sullerbetta umida, desiderosi di giungere a destinazione. Il laghetto era l davanti a lei, era trascorso talmente tanto tempo dallultima volta che cera andata, che le sembrava di vederlo per la prima volta: solo che adesso era da sola. Si sedette su un tronco vicino allacqua e pensierosa fiss la placida distesa. Sapevo che alla fine saresti venuta la voce improvvisa la fece sobbalzare Vuoi farmi morire lo accus, puntandogli due occhi enormi impauriti Perdonatemi Sofia non volevo spaventarvi si scus sorridendo Lo spero proprio rispose lei rilassandosi sul tronco. Sono dieci giorni che vengo qua e vi aspetto la inform avvicinandosi come state? lei fece scorrere lo sguardo triste sulla radura Ci sono stati momenti migliori lui la guard preoccupato, una profonda ruga gli solcava la fronte Vi ricordate quando venivamo con le nostre madri? le chiese speranzoso Certo, ma stato una vita fa Marco , Io per ricordo benissimo quella volta , che per catturare un ranocchio siete finita in acqua, completamente vestita: sembravate un pulcino rideva al ricordo, strappandole un sorriso Ero piccola si giustific lei Lunica bambina alla quale io mi sia mai affezionato ammise tornando serio Vi seguivo ovunqueeravate il mio eroe gli spieg lei dolcemente. Marco e Sofia avevano solo quattro anni di differenza. Erano cresciuti insieme: inseparabili e unici. I loro rispettivi genitori avevano sempre sperato in una loro unione, cos da diventare ununica grande famiglia. Poco dopo la morte di Sara, lui era dovuto partire per un addestramento speciale e solo al ballo di Caserta aveva fatto ritorno. Mi dispiace che siate costretta a sposare quelluomo disse rompendo il silenzio Lo so. Dispiace anche a me gli rispose con occhi tetri Avrei voluto davvero sposarvi la inform sincero. Sofia lo guard con tenerezza sarei stato un buon marito e non vi sarebbe mancato nulla incalz prendendole la mano vi avrei amato tanto le scrut il bel viso forse sareste stata triste in ugual modo sospir affranto Non dite questo, voi siete mio amico lo rassicur Ma non mi avreste mai amatoIl vostro cuore appartiene a un altro, chiaro. Le accarezz la guancia con calore Volevo salutarvi, non posso venire alle vostre nozze e fingere di essere felice per voi la voce era sommessa, teneramente fece scorrere il pollice sulle morbide labbra socchiuse, dove vi pose un soffice bacio daddio. Lei rimase immobile, triste per lui, per lei e per Filippo, quante persone dovevano soffrire ancora? Anche quella notte si present insonne per Sofia. Da quando era stata stabilita la data delle nozze, il suo stato danimo agitato le causava non poche pene. La consapevolezza di averlo perduto per sempre le devastava il cuore, rendendola priva di gioia. Amare Filippo era una delle cose pi inaspettate e pi belle, che potessero capitarle ed essere amata da lui era meraviglioso. Esausta: dai pensieri insonni che la opprimevano, scese dal letto e si diresse alla finestra. Apr le imposte: dando libero accesso ai primi venti autunnali, mentre con lo sguardo cercava sollievo dal silenzioso bosco. Un leggero movimento dal fiume attir la sua attenzione. La sagoma scura e lucente non lasciava dubbi Fulmine! pens felice e di corsa scese le scale. Si avvicin lentamente allanimale e accarezzandogli lenorme muso, con lo sguardo impaziente cercava il suo padrone. Dietro unenorme quercia intravide la sua figura, in breve il cuore cominci a martellarle nel petto: gridando un soffocato Filippo!. Era lui: bello come ricordava. A passi svelti gli si port vicino con un sorriso Filippo! chiam in un sussurro Sofia amore mio! esclam lui prendendole le mani State tremando! aggiunse dolcemente togliendosi la giacca, per posargliela infine sulle spalle. Grazie! rispose lei adorante Desideravo vedervi, ma lho ritenevo impossibile ormai! disse lui accarezzandole il viso. Sofia lasci che il calore della sua

mano la cullasse Anchio desideravo vedervi! lo inform con calore Allora perch mi avete tenuto lontano? chiese lui avvicinandosi ulteriormente Dimenticate che tra due giorni sar la moglie di un altro uomo? Vedervi e ignorarvi sarebbe stato per me una cosa impossibile! gli occhi le divennero subito lucidi. Filippo le baci delicatamente le umide ciglia, lentamente scese sulle guance arrossate, terminando sulle morbide labbra in una soffice carezza. Perdonatemi; se non riesco a ignorare ci che provo! la sua voce era roca e profonda. Gli occhi suoi: dolci e innamorati lo fissarono, invitandolo a continuare. Pos nuovamente le sue labbra su quelle di lei, che si schiusero al tocco. La sua lingua sinsinu in quella di lui, alla ricerca dellappagato piacere. Le esili mani di lei percorsero le forti braccia, giungendogli al collo. Ardente di desiderio decise il suo destino. Con movimenti lenti, apriva i bottoni della camicia a suo piacimento, mentre le labbra voraci esigevano attenzioni. Giunta allultimo bottone della camicia, risal il mascolino corpo di lui, toccando la pelle nuda: gli addominali scolpiti, il petto villoso e le possenti spalle. Con delicatezza fece scivolare via la camicia, si allontan dalle labbra e per un lungo istante ammir quel corpo cos incredibilmente attraente. Filippo eccitato dalla sua audacia, a stento riusc a trattenersi dallistintivo desiderio di possederla allistante. La blocc contro la quercia con il corpo, teneramente le scopr una spalla e un seno. Sei bellissima! le sussurr allorecchio, mentre lentamente le baciava: il collo, la spalla fino al fiorente seno. Il cuore le martellava nel petto, incapace di reagire. Troppo forte era il desiderio delle sue carezze, dei suoi baci. Le mani delicate e sicure di lui si muovevano capaci sui suoi seni. La sent tremare Avete freddo? le chiese in un sussurro, Sofia scroll la testa, abbandonandosi a quel nuovo piacere. Delicatamente la adagi sulla giacca che era caduta molto prima, senza mai smettere di baciarla. Filippo si sdrai accanto: le labbra calde e umide si posarono sulle sue labbra in piacevoli baci, lentamente scese sul collo, e fin sul morbido seno, con la lingua solletic il roseo capezzolo, irrigidendolo. Filippo era estasiato da quella visione cos piena. Eccitato allidea di procurarle piacere, continuava con la mano a massaggiarle il seno, mentre con la bocca continuava a baciarla appassionatamente. Per Sofia ogni carezza era come una lama incandescente, che la infuocava a ogni passaggio. Una strana ma piacevole sensazione la pervase. Il desiderio incontrollabile le annebbi la ragione Vi prego Filippo fatemi vostra! sospir lei, sorprendendolo. Filippo nelludire quelle parole sollev la testa e la fiss negli occhi. Sofia vi rendete conto di cosa chiedete? chiese lui con una punta di speranza, lei annu arrossendo Amore mio! prosegu lui con voce roca Non potrete pi tornare indietro le sospir sulle labbra Non voglio tornare indietro! lo interruppe Il mio cuore vi appartiene da tempo ormai, ora desidero ardentemente appartenervi con tutta me stessa! quelle parole ebbero un effetto devastante su Filippo, che felice la baci con tanto ardore. Quando aveva deciso di andare da lei, la sua unica intenzione era dirle addio per sempre, ma ora si ritrovava in un magnifico sogno, dal quale temeva di essere svegliato. Lei rispose a quel bacio con impeto, aumentando il desiderio. Con la mano libera le accarezz la coscia amorevolmente, risalendo sino ai sinuosi fianchi, da sotto la camiciola risal il ventre piatto, fino a impossessarsi nuovamente dei soffici seni. Ridiscese il ventre e si ferm sulla sua femminilit. Istintivamente lei apr le gambe nellattesa del suo tocco. La sua mano simpossess della sua umida femminilit, facendola ansimare di piacere. Quel tocco cos gentile e seducente la lasciava senza fiato, non riusciva a pensare, a parlare. Voleva solo che tutto quello non finisse. Lo volete davvero? chiese lui in un soffio, lei non rispose a parole: lo attir a se e con la lingua, come le aveva insegnato, gli contorn le labbra, in eccitanti movimenti. Faticando si stacc dalle sue labbra Amore mio! Se vuoi che continui devi aspettare un attimo disse lui sorridendole. Sofia arross imbarazzata. Una volta alzatosi, si tolse rapidamente stivali e pantaloni. Alla vista della

sua totale nudit Sofia sussult. Oh mio Dio! pens stupita da quello che vedeva. Lespressione piacevolmente sorpresa di Sofia lo inorgogl e stendendosi al suo fianco affettuosamente le chiese Tutto bene Sof!. Lei era completamente paralizzata, solo in quel momento si era resa conto di cosa stava accadendo. Non avendo ricevuto una risposta continu Avete paura? chiese stuzzicandole lorecchio con la lingua Un po rispose lei incerta. Filippo le prese la mano e amorevolmente cominci a baciarle le dita affusolate. Avete forse cambiato idea? chiese infine, facendo appello al suo autocontrollo. In quella situazione sarebbe stato difficile per chiunque fermarsi, ma per lei ci sarebbe riuscito. Non ho cambiato idea solo arrest la lingua, soffocata dai suoi baci Amore mio! Lasciate che vi guidi disse lui riaccendendosi di passione. Ricominci a baciarla con impetuosi baci, con la lingua gioc sulle sue labbra, poi ridiscese sui capezzoli, istintivamente lei inarc la schiena sperando che lui facesse di pi. Con una linea retta scese pi in basso, fino a racchiudere tra le sue labbra la sua splendida gemma. Con piccoli cerchi la lingua faceva il suo gioco, portandola a picchi di piacere Oh Filippo vi prego! ansim con ardore. Filippo sollev il capo e lei fece lo stesso, guardandolo in muta domanda Mi avete fatto una richiesta amore mio! le disse salendole sopra. La virile e possente mascolinit di lui, si strofin sulla sua femminilit in ardenti movimenti, mentre continuava a baciarla possessivo. Il suo movimento cos naturale e istintivo era troppo per lui. Le si avvicin allorecchio con voce roca Far un po male! con impetuosa forza la penetr, strappandole un piccolo grido, che soffoc in un bacio, gli occhi di lei cosi bramosi lo invitarono ad andare avanti. Filippo riprese a muoversi, prima lentamente poi con energica forza. I due corpi si fusero in quella passione, muovendosi allunisono come le note di una stessa melodia, fino a raggiungere il piacere ultimo, che li appag entrambi. Gli occhi di Filippo fissarono amorevolmente quelli estasiati di Sofia, che gli sorrise felice. Rispose al sorriso e si rimise accanto. La strinse nel suo amorevole abbraccio e teneramente continuava a baciarle il viso. Vi ho fatto tanto male? chiese dopo un po di silenzio, ma lei non rispose Allora vi siete gi pentita? chiese deluso Assolutamente no! gli rispose voltandosi a guardarlo, si sollev su un braccio: la pelle bianca illuminata dalla luna sembrava una perla, la lunga chioma le ricopriva un seno, lasciando comunque gran parte di lei scoperta. Quella visione celestiale, lo port su altri pensieri, ma a fatica cerc di prestare attenzione alle sue parole. Come potrei essermi pentita! Era esattamente quello che volevo lo inform sicura Ora pi che mai mi rattrista partire! disse lui con dolcezza Non la vostra partenza a dividerci ed questo che rattrista me! disse lei con voce pacata. Sofia trem Adesso sentite freddo? chiese lui con un sorriso sornione In effetti si! gli rispose arrossendo Tra poco il sole sar alto, sar il caso che rientri! disse Sofia guardandosi intorno Ed io, che parta! aggiunse lui in tono dimesso. Si alzarono in piedi, lui si rivest e lei indoss la camiciola, entrambi guardando altrove. Sofia! la chiam una volta pronto, le sollev lo sguardo che da un po era fisso a terra Non ditemi addio! gli chiese addolorata Che cosa volete che dica allora? chiese lui amareggiato Niente! le lacrime le offuscarono la vista, Filippo le diede un bacio, lultimo bacio e senza aggiungere altro and via. Sofia rimase immobile a fissare la sagoma allontanarsi e poi incurante del freddo si gett nel fiume. Quando ebbe terminato di lavarsi, a passi lenti rientr in casa. In camera si vest e seduta davanti alla finestra attese Maria, che non tard ad arrivare. Signorina buongiorno! esclam la donna nel vederla pronta Vedo che siete impaziente di vedere vostro pad le parol e le morirono in gola, vedendo la camiciola bagnata e macchiata di sangue. Signorina state bene? chiese preoccupata Mai stata meglio! rispose raggiante Ma questo sangue! continu prendendola dal letto. Osserv le macchie e Oh mio Dio! Che cosa avete fatto? esclam

sconvolta Niente per cui non ne sia valsa la pena! rispose convinta Quel Barone vi ha sedotto: un manigoldo altro che un brav'uomo! consider la donna agitata Non osare mai pi parlare di Filippo in questo modo! disse la giovane lasciandola interdetta Ma signorina voi dovete sposarvi domani! insist la donna Credi non lo sappia? la invest Sono stata io a importunare Filippo! Io gli ho chiesto di possedermi! a quella rivelazione Maria si port una mano alla bocca sgomenta So che questo ti sconvolge e me ne dispiace, ma cerca di capire! aggiunse la giovane in tono pi calmo. Si tratta della mia virt! Un giorno mi hai detto che il dono pi prezioso, che una donna possiede. Come potevo lasciare che un dono cos grande, fosse preso da un uomo che non mi ama e che mi sposa solo perch gli ricordo mia madre! Volevo che una cos importante fosse condivisa, con luomo che amo e che realmente mi ama! spieg orlandosi gli occhi di lacrime Oh signorina! disse Maria prendendole le mani Non avevo capito! Adesso per come farete con il Generale? domand preoccupata Poco importa ormai! Al momento debito gli dichiarer la verit e se non gli sta bene, pu sempre lasciarmi! , Avete pensato allo scandalo che causerete alla vostra famiglia? chiese la donna sconcertata Anche questo non mimporta rispose seria. Oh mia cara! esclam Maria abbracciandola Non pensiamo ora a questo! Lasciate che vi pettini, tra poco arriva vostro padre e voglio che siate bellissima! le sorrise facendola sedere davanti allo specchio. Mentre Sofia si preparava ad accogliere suo padre, Filippo cavalcava verso Napoli, con tutte le pi cattive intenzioni.

CAPITOLO XVII

Il palazzo reale era gi pieno di vita, scostante e irriverente, Filippo si diresse nello studio del Generale Ridas. Spalanc tanto velocemente la porta, da non dare il tempo alle guardie di fermarlo. Generale vi sfido a duello url al suo cospetto, colpendogli il viso con un guanto Perch mai dovrei duellare con voi giovane! lo derise Ridas Chi vince sposer la Contessa Sofia! spieg rapido Davvero credete di avere qualche reale possibilit? lo burl il Generale Invece di parlare, accettate e seguitemi fuori! continu Filippo in tono di sfida. Smettetela! una voce alle loro spalle. Nel voltarsi Filippo riconobbe Re Ferdinando e si genuflesse Barone! Come osate fare irruzione nelle stanze del mio castello, senza cura n contegno? inve il Re carico di sdegno Sire , Silenzio! Questo duello non si svolger! Se doveste continuare ancora con una simile richiesta, starebbe a significare una sola cosa, che non rispettate un mio ordine! linterruppe il Re Come posso rispettare un vostro ordine, quando questi privo di

ragione! sbott Filippo senza riflettere. Guardie! tuon il Re, questi, che erano sulluscio a seguire la scena, entrarono subito Prendetelo e portatelo nelle segrete! ordin senza aggiungere altro. Mentre Filippo era condotto nelle prigioni del castello, il Generale sghignazzava soddisfatto Smettetela di prendervi gioco del Barone! gli disse il Re severo Forse la vostra mente non ricorda, ma un tempo eravate al suo posto! lo rimprover secco Si Sire! rispose il Generale tornando subito serio. Le parole del Re lo avevano colpito dritto al cuore. Stava ripensando a Sara, al duello e al suo dolore, che lo aveva condotto fino a questo punto, quando il Re parl nuovamente Sar il caso che vi prepariate per le nozze, il domani vicino! stava uscendo quando il Generale chiese Sire! Cosa ne sar del Barone? , Di lui mi occuper io, mi ha pur sempre offeso! detto, questo spar dietro la porta.

Capitano ci dispiace! disse una guardia, mentre apriva una cella, Questa la migliore! aggiunse laltro mortificato Non vi preoccupate ragazzi disse Filippo con un leggero sorriso Me la sono cercata, rispondere al Re in quel modo! sospir affranto Possiamo fare qualcosa per voi? chiese uno degli uomini Tranquilli! Non voglio mettere nei guai anche voi, andate!. Filippo non era di certo il Generale, ma la sua squadra era la migliore I 101 questo era il nome. Lui ne era il Capitano: forte, coraggioso e gentile, spesso con i suoi piani astuti aveva salvato la corona e di questo, sperava che il Re ne avrebbe tenuto conto. Lumida cella era piccola e priva di finestre: una tavola di legno, che sarebbe stato il letto e un secchio. Lodore di urina e vomito era forte e nauseabondo. Filippo sedendosi sulla tavola, abbraccio le ginocchia posandoci il capo e ripensando a Sofia cerc sollievo.

CAPITOLO XVIII

Signorina ora di alzarsi! la voce di Maria le giunse gelata Gi! fu la sua risposta, sedendosi sul letto Si Signorina! Sofia guardava laffaccendarsi di Maria in completa apatia, finch non le vide estrarre labito da sposa. Notando lo sguardo sconvolto di Sofia, Maria le and accanto Signorina tutto bene? , Mai stata peggio! rispose seria. Scese dal letto e lentamente cominci

a prepararsi. Langoscia che le attanagliava le viscere era crudele. Anche respirare, era doloroso. Signorina vado ad accogliere vostro padre! disse Maria distogliendola dai suoi pensieri, lei annu. Una volta sola, si rec alla finestra, da l riusciva a vedere bene la quercia, dove solo due notti prima aveva consumato il suo amore. I ricordi di quellappassionata notte le riaffiorarono nella mente Oh Filippo amore mio! pens tramante. Spossata da tali pensieri, non si accorse che il Conte era dietro di lei Sofia tutto bene? sussult Padre volete uccidermi dallo spavento! disse lei portandosi una mano al cuore. Non si muore per cos poco! disse lui sorridendole affettuoso Gi! rispose al sorriso Figlia mia, avrei tanto voluto che questo giorno non arrivasse! le disse comprensivo Anchio padre! Purtroppo quello che fatto fatto! disse lei guardando unultima volta la quercia E ora di andare! aggiunse lui serio e porgendole il braccio attese Andiamo allora!. Il silenzio che regnava nella grande chiesa era struggente. I piccoli passi di lei nella navata, scandivano il tempo. Era arrivata dinanzi al Generale e la paura sopraggiunse. Istintivamente strinse il braccio del Conte, in silente supplica. Il Conte la guard con amore, mentre si allontanava e occupava posto sui banchi. Gli occhi addolorati di Sofia, lasciavano ben intendere lo stato di dolore in cui versava. Lo sguardo freddo e distaccato del Generale invece, lasciava ben intuire il poco affetto che provava per la giovane o meglio il disdegno per essa. Le parole del prete erano accolte da lei come una condanna a morte. Una sentenza irrevocabile e dolorosa. Contessa Sofia Sebasti risponda! insist il prete, dopo averle ripetuto per la terza, volta la domanda. Sofia si guard intorno spaesata, poi si volse verso il prossimo marito che la fissava gelido. Ingoi il boccone amaro dellarresa e rispose Si! a monosillabi, forse aveva sperato in un aiuto divino o meglio in un ripensamento del Re, ma era tutto inutile. La cerimonia prosegu lenta e opprimente, fino al Generale potete baciare la sposa! per poco non le venne un colpo E chi ci pensava al bacio! pens lei terrorizzata Non abbiate paura Contessa solo un bacio! disse luomo, mentre le cingeva la vita. Sofia rimase immobile, a stent o riusc a trattenere le lacrime. Quel bacio fu orribile, il sapore di whisky e tabacco era nauseabondo Era come ve lo aspettavate il primo bacio? chiese luomo deridendola. Il tono beffardo del Generale era irritante e non si trattenne Il primo bacio si! Il vostro invecesperavo meglio! gli occhi del Generale divennero due piccole fessure Osate dire, che c qualcun altro che vi ha baciata e che pi bravo di me? Sofia non rispose e sincammin verso luscita, ma il Generale la tenne per un braccio, costringendola a guardarlo Non mi direte il Barone Aimondi! esclam lui ridendo beffardo Perch se cos, vi devo avvisare che presto di lui rimarranno solo le ossa! lo spavento letto negli occhi di Sofia, gli diede conferma Non potete ucciderlo! d isse lei incerta Io non far niente! E il Re che lo condanner per avergli arrecato offesa! il Generale teneva fissi i suoi occhi su Sofia, in attesa di un crollo. La attir a se, facendo forza sul polso Mi fate male! , Perdonatemi moglie! disse con disprezzo Adesso andiamo c una festa che ci aspetta!

Limmenso salone del Castello Colonna era addobbato con notevole gusto e classe. Devo ammettere che la Baronessa ha fatto un buon lavoro! pens Sofia, mentre entrava nella grande sala. Una lunga tavolata a forma di ferro di cavallo era posta vicino alle pareti, lasciando il centro libero per la danza. Il banchetto organizzato per i due sposi era notevole. Erano passate molte ore dallinizio del pasto: le risate e lallegria che circondavano gli sposi erano tante, gli unici volti

tristi erano quelli dei Sebasti. Sofia stufa di tutto quel trambusto, si fece aiutare da un valletto e si alz dal tavolo Dove credete di andare? chiese luomo catturandole il braccio Eravate cos impegnato con i vostri amici che credevo non ve ne accorgeste! sottoline lei truce Le cose che mi appartengono, mi appartengono! disse lui acido Peccato io non sia una cosa! sirrit lei divincolando il braccio, poi aggiunse Comunque, forse non lo sapete, ma le persone hanno dei bisogni fisici ogni tanto! lui le sorrise beffardo, lasciandola libera Forse, per questa volta avete ragione!. Con passo rapido e deciso usc dal salone e in grande fretta, raggiunse la biblioteca chiudendosi dentro. Sent subito dopo, aprirsi la porta alle sue spalle e trem al pensiero che potesse essere Filippo. Maria! esclam felice Signorina com andata? chiese la donna in apprensione Male! Credo che sia privo di cuore! Ha degli atteggiamenti che mi fanno paura e lo sguardo cos severo! la inform preoccupata Piccola mia mi dispiace! le disse la donna asciugandosi il viso. Laffetto che la legava alla sua padrona, era immenso e vederla cos infelice le addolorava lanima. Non so davvero come far questa sera? si chiese Sofia scrollando la testa Vi ho gi preparato la camera al palazzo, come da vostra richiesta si affrett a dire Maria, nella speranza di darle sollievo. Intanto Sofia fissava la poltrona verde, dove spesso aveva visto seduto Filippo. La mente cominci a vagare nei ricordi felici e sorrise Sar il caso che torni da mio marito, prima che venga a cercarmi e mi rovini anche questi luoghi dai bei ricordi! Maria assent col capo aprendole la porta e facendola passare. Quei festeggiamenti durarono talmente tanto che sembravano non volessero finire, non che la cosa causasse dei dispiaceri a Sofia, ma al Generale s. E ora di andare! disse il Generale alzandosi dalla sedia La festa non ancora finita! precis Sofia nella speranza di recuperare tempo Dobbiamo affrontare un viaggio, quindi per noi la festa finisce qui! asser luomo con tono duro. Un viaggio! Per dove? chiese Sofia sgomenta Vi porto a casa le rispose soddisfatto della reazione. Pensavo che saremmo rimasti qui! disse lei con voce rotta Davvero credevate che avremmo vissuto qui? Se cos, allora devo ammettere che siete pi stupida di quanto avessi immaginato!. Guglielmo nel sentire quelle parole cos scortesi e offensive, avanz minaccioso. Limmenso affetto che provava per il padre le diede il coraggio di agire in fretta Padre lasciate che vi abbracci allora! disse Sofia andandogli incontro con un cordiale sorriso. Guglielmo rimase ancora una volta colpito dalla sua prontezza di spirito, cos riusc solo a dire Tesoro mio! evidentemente emozionato, le baci la fronte con tenerezza per poi lasciarla andare. Generale! si volse a guardarlo torva Datemi solo il tempo di cambiarmi, far presto, cos potremo partire! Siete o non siete mio marito? rimarc lei con fredda ironia. Il piano diabolico del Generale, di farla piangere davanti a tutti, offesa e di scatenare quindi, le ire del Conte, era pienamente fallito, grazie al proverbiale intervento di Sofia. Ora inasprito da tale sconfitta, pianificava con calma la nuova vendetta. I malvagi pensieri del Generale, furono interrotti da una spumeggiante Sofia Generale sono pronta! esord con una piroetta. Sofia odiava quelluomo pi di qualunque altra persona, ma doveva fingere, almeno finch non sarebbe salita in carrozza. Quella mattina si era ripromessa Non far nulla, che possa creare scompiglio in questa casa! e cos fece.

I tuoni rimbombavano possenti sulle loro teste, seguiti da architettonici lampi, che illuminavano tuttintorno. Erano passare un paio dore dalla partenza e nessuno dei due fino a quel momento, aveva osato parlare. La carrozza Ridas era piccola e anonima. In quello spazio angusto, gli sposi si ritrovarono seduti uno di fronte allaltro, con le ginocchia cos vicine da scontrarsi a ogni sobbalzo. Lei guardava intensamente fuori dal finestrino, lui invece guardava lei. Per un breve

istante lei volse lo sguardo e si accorse di essere osservata Che cosa avete da fissarmi in quel modo? chiese secca Stavo ammirando la notevole somiglianza che vi lega a vostra madre rispose calmo Lo avete gi detto e comunque, mi dispiace informarvi che non siete lunico che lo dice! Tutti gli uomini che ho conosciuto della vostra et, non dicono altro! aggiunse ironicamente Questo vinfastidisce? chiese curioso Si! In effetti si! Se non le somigliassi cos, avrei evitato molti problemi! rispose secca Problemi? chiese lui sollevando un sopracciglio Beh! Ad esempio queste nozze! rispose tagliente. Il Generale scoppi in una fragorosa risata Credete che vi abbia sposata per questo? , Non cos? chiese lei infastidita No! Ragazzina vi assicuro che le mie motivazioni sono molto pi importanti! un buco preso da una ruota della carrozza, sbalz Sofia sulluomo, gli occhi divertiti di lui si posarono sulla scollatura e poi sul viso Contessa non credevo che mi desideraste tanto, da saltarmi addosso in carrozza! , Infatti non vi desidero, esplose lei furiosa, ricomponendosi al suo posto. Dopo di questo cal nuovamente il silenzio e in breve sopraggiunse il sonno. Lindomani un pallido raggio di sole sintrufol dal finestrino, colpendole il viso addormentato. Finalmente sveglia! esord lui vedendole aprire gli occhi Speravo foste un brutto incubo! esclam lei nel vederlo. Credo che una delle mie prime opere una volta a casa, sar insegnarvi il rispetto e le buone maniere! disse luomo severo Dov la vostra casa? chiese lei curiosa Sono giorni ormai che siamo in viaggio! si lament lei Non esagerate! la derise lui, facendo cadere nuovamente il silenzio. Il viaggio stava proseguendo lento e noioso. Non mancarono soste e battibecchi, ma non accade niente di particolarmente rilevante. A un tratto la carrozza cambi andatura Che cosa succede? chiese lei sporgendosi dal finestrino Ci stiamo imbarcando sulla nave che ci traghetter sullaltra costa! le rispose piatto. La avvicinarsi ormai certo alla casa, mise un po in apprensione Sofia. Si sentiva persa e sola: come unanima che attraversa lo Stige, in compagnia di Caronte. Il viaggio in mare dur solo il tempo di una passeggiata sul pontile e gi bisognava prepararsi per sbarcare. Una volta a terra, landatura della carrozza torn a essere scomodo e scomposto. Guard di sottecchi il marito e poi chiese Manca molto? , Non proprio, siamo quasi arrivati! rispose con noncuranza. Erano trascorsi circa sette giorni dalle nozze e il Generale non le aveva ancora mostrato il minimo interesse, non che la cosa le dispiacesse, ma adesso una volta a casa cosa sarebbe successo. Arrivati! grid luomo allegro, distogliendola dai suoi pensieri. Scese e sincammin verso lingresso, lasciandola da sola alle prese con i gradini. Avete bisogno daiuto? chiese il cocchiere che aveva assistito alla scena No grazie! gli rispose con un gentile sorriso. Con molta calma riusc a scendere anche senza aiuto Crede davvero che sia una rammollita! pens tra se irritata. La casa presentava un alone di tristezza: era in pietra viva non lavorata, disposta interamente sul pian terreno, davanti allingresso un minuscolo giardino incolto. Se dentro come fuori, per me la fine! pens Sofia varcando il cancelletto di legno. Il Generale era gi sparito e ad accoglierla trov due persone: un uomo e una donna, che la salutarono con un cordiale sorriso. Nel breve tragitto, che la separava dallingresso, si dedic allanalisi dei due. Luomo pens Avr circa trentanni, non molto alto, il fisico asciutto e ha un bel sorriso. I capelli neri sono corti e scompigliati e gli indumenti sono logori ma puliti. La donna pi giovane, credo abbia la mia et : minuta, i capelli neri sono raccolti in modo semplice e ordinato, anche labito di colore marrone modesto, forse lavorano entrambi qui! dedusse alla fine. Quella l mia moglie! url il marito dalla casa. Quella mancanza di rispetto la mand su tutte le furie No vi prego non vi scomodate! Vengo io da voi, non vorrei vi si bloccasse la schiena! disse lei in tono acido e offensivo, mentre varcava lingresso. Luomo che era seduto non si scompose, ma sorrise malvagio Filomena accompagna la Contessa nella sua camera, sar stanca presumo!. Sofia guard la donna, che prontamente la

accompagnQuesta la vostra camera! disse la ragazza imbarazzata Questa? rimarc incredula Si Signora questa, quella del padrone. Sofia si guard intorno disperata. La camera era molto piccola ed essenziale: al centro della parete lunga, vi era un letto matrimoniale in legno grezzo, che faceva da divisorio a un tavolino rotondo in noce e a una piccola panca sotto la finestra, di fronte un piccolo armadio a due ante. Lambiente cos spoglio e freddo aument la sua afflizione. Filomena, notando il turbamento della nuova padrona, si affrett a dire mortificata Mia Signora di sicuro questa casa non adatta a una Contessa. Chiss come doveva essere bella la vostra casa? , Lera! rispose distrattamente. Sul volto della ragazza, aleggiava uno sguardo triste e imbarazzato, che non sfugg a Sofia. Lei, che per indole era buona e dolce, rifiutava assolutamente lidea di dare problemi a chi lavora, cos sorridendole le chiese Ti chiami Filomena giusto? , Si mia Signora Contessa Sofia! rispose impacciata, arrossendo poi lievemente. Quella risposta cos spontanea le strapp un sorriso Filomena va benissimo se mi chiami solo Signora! aggiunse Sofia un po sollevata. Ecco mia Signora, io non ho mai conosciuto nessun ricconon so come comportarmi ecco! la inform impacciata Non preoccuparti! ingiunse Sofia avvicinandosi Sono meno affezionata alle formalit di quanto dovrei, vedrai staremo benissimo! concluse con un enorme sorriso. La presenza di Filomena in quella casa le dava un po di conforto. Da quando era partita dal castello, il suo cuore era stato occupato solo da brutti sentimenti: dolore, odio e sconforto, adesso un piccolo barlume di speranza le riapr il cuore Non sono sola!. Guardandosi nuovamente intorno, chiese: Dove sono tutti i miei bauli? , Signora, qui arrivato un solo baule rispose prontamente Uno! le fece eco, si port una mano alla fronte Certo! Se n occupato il mio caro maritino normale che siano andati perduti! presa dallo sconforto, si sedette sul letto sospirando Non poteva dirmi dove mi avrebbe portato, me ne sarei occupata io stessa!. Filomena rimase a fissarla in silenzio. Sofia vide lo sguardo di nuovo imbarazzato della giovane Non deve essere bello per te, che io parli cos del tuo padrone! disse Sofia a mo di scusa. In realt Signora sinterruppe Si dimmi! incalz Sofia Vedete Signora io non lavoro qui da molto e non credo di provare molto affetto per il padrone! quella notizia la rese ancora pi felice Da quanto tempo sei qui? chiese curiosa Dal giorno dopo le mie nozzequindi poco pi un anno! , Sei sposata! esclam stupita, la giovane annu sorridendo Sei giovanissima! continu Sofia con enfasi Si ho diciotto anni! tacque un istante e sorrise In effetti Alejandro molto pi grande di me, ma buono! , Vuoi dirmi che sei sposata con quelluomo che era con te allingresso? chiese stupita Si Signora! rispose raggiante Lo ami? una luce calda e sfavillante simpossess di quegli occhi Moltissimo mia Signora!. Quello sguardo cos caldo e innamorato, le riport alla mente lo sguardo di Filippo e sincup, subito abbass tristemente lo sguardo lucido, rimanendo in silenzio Voi mia Signora siete , Vuoi sapere se amo il Generale? la interruppe guardandola con dolore Per me non stato possibile scegliere. Spero solo di riuscire a sopravvivere al suo fianco!. Il silenzio che piomb in quella stanza, divenne opprimente. Sofia si alz dal letto con un gesto rapido Beh! Lagnarmi non serve a nulla! Sai dirmi dov il baule? chiese rapida Mia Signora, ho pensato che sareste stata stanca al vostro arrivo quindi, ho messo tutto in ordine qui dentro! le rispose mentre le mostrava linterno dellarmadio. Vorrei fare il bagno! la inform guardando larmadio Si mia Signora! le rispose uscendo dalla stanza. Poco dopo Sofia fu accompagnata nella stanza da bagno, dove ebbe modo di lavarsi e di ristorare le sue ferite. Quando rientr in camera, era gi buio, accese delle candele che si trovavano sul tavolino e seduta sulla panca, attese, terrorizzata, larrivo del Generale. Questi, era tranquillamente disteso nella vasca, mentre con il pensiero assaporava la piacevole vendetta, che stava per consumare. Mia piccola Contessa, il mio odio e il mio disdegno, saranno per voi

tortura! Finirete con il chiedermi piet in lacrime! pens infine compiaciuto. Il Generale entr silenziosamente nella stanza. Nella penombra creatasi in quel luogo, cerc la figura della moglie. Un sorriso beffardo appar su quel volto, mentre si toglieva la veste da camera rimanendo completamente nudo. Nel silenzio di quella notte, il gemito di terrore di lei riecheggi a lungo, rallegrando lego delluomo. Si volt lentamente scandendo o gni istante con un profondo respiro. I suoi occhi si fissarono su di lei e cos perse la freddezza. Da quando era entrato, si era alzata e con timore stava attendendo il suo esame. La leggera camicia di cotone azzurro, le aderiva come una seconda pelle lasciando cos trasparire le sinuose forme. La lunga chioma ambrata le ricadeva morbida sulle spalle scoperte e sul seno rigonfio. Il viso dai lineamenti delicati brillava con quella luce, e gli occhi smeraldo scintillavano lucenti. Quellinaspettata visione lo turb talmente tanto, da non rendersi conto di averla presa possessivamente tra le braccia. Un lampo di furia incendi quei laghi verdi Potrete avere il mio corpo, ma mai il mio cuore! esplose lei dimenandosi. Quella furia lo aiut a ricomporsi Non voglio n luno n laltro! inve divertito, le torse un braccio dietro la schiena, attirandola a se. I morbidi seni appoggiati sul suo corpo nudo, ebbero un effetto devastante e andando contro alle parole appena pronunciate, le strapp con foga un violento bacio. Mi state facendo male! riusc a dire con un filo di voce Era quello che volevo! rispose schernendola. Lira in lei si accese Bene! esclam con fermezza, mentre con tutta la forza che aveva in corpo, gli saliva con il sandalo sul piede nudo. Stupida ragazzina! inve spingendola sul letto e bloccandola con il peso del suo corpo. Il dimenarsi di lei, continuava ad aumentere la sua eccitazione, un conflitto interno lopprimeva, ma le grazie che quella giovane donna aveva da offrire, forse erano esattamente quello di cui aveva bisogno. Cominci a baciarle con violenza il collo, il seno ormai scoperto, le mani esigenti le toccavano la pelle nuda, strappandole urli di dolore. Quel tocco viscido e quei violenti baci, le facevano mancare il respiro. La ripugnanza provata per quelluomo le diede voce Vorrei sapere cosa ci trovava mia madre in voi! quelle parole acquietarono in un attimo i suoi bassi istinti. Il disorientamento causato alluomo diede a lei loccasione di scivolare via. Con profondi respiri si ferm accanto alla finestra fissando luomo con disprezzo. Ancora confuso, fissava la giovane moglie con una punta di dolore Non osate parlare di vostra madre cos! si alz dal letto e le and di fronte Quello che cera tra di noi era vero amore! la voce ora era calma e velata di tristezza. Gli occhi di lei si placarono a quel tono Mi avete voluto sposare perch le somiglio avevo ragione! esclam lei con convinzione Vi ho gia detto che non cos! rispose con stizza, mentre riindossava la veste da camera. Allora perch diavolo avete voluto sposarmi? Non mi conoscete neanche continu lei avvilita. Il Generale si volse a guardarla con indifferenza A Causa di vostro padre sbott calmo Che cosa centra mio padre? chiese lei interessata Io amavo Sara e per lei sarei stato disposto a morire, lei mi amava e avrebbe fatto lo stesso per me! Vostro padre invece, egoista allinverosimile ci ha separati, lasciando i nostri cuori in agonia. Ha vinto il torneo! precis Sofia in sua difesa Si ha vinto! Poteva non farlo o perlomeno poteva non distruggere le nostre esistenze! le disse irrigidendosi Ah capisco! sospir lei cercando di coprirsi con i brandelli di tessuto Davvero? chiese dubbioso Si ho capito! continu lei sedendosi sulla panca. Volse lo sguardo alla finestra e incidendo ogni singola parola gli disse Voi volevate vendicarvi di mio padre per il torto subito , Esattamente! una rabbia crescente simpadron di lei facendole perdere la ragione Ma cosa avete in quella testa! inve contro luomo alzandosi e prendendogli a pugni il petto Volevate vendicarvi di mio padre e avete costretto me, la figlia della donna che dichiarate di aver amato, al suo stesso tormento!. Quelle parole lo colpirono pi di tutte, le afferr saldamente i polsi, fissandola imperioso. Cerc di parlare, di dire qualcosa per affermare la sua autorit e le sue ragioni, ma ogni singola parola

che gli veniva in mente, sembrava troppo sciocca o poco adatta e cos prefer tacere lasciandola sola. Rimasta sola con la sua angoscia, gio per aver scampato allunione con luomo e anche se tremendamente ferita nel cuore per quello che lera appena accaduto, plac lanimo con i dolci ricordi.

CAPITOLO XIX
Prigione Reale.

Lo spazio desolato e angusto, che ospitava Filippo, era davvero snervante. Il tempo trascorso al buio in quella stanzetta era difficile da decifrare. Aveva contato sei o sette pasti quindi, aveva dedotto che erano trascorsi circa tre o quattro giorni. Capitano siete sveglio? gli giunse la voce del soldato Si Genny! rispose pronto Capitano adesso apro la porta preparatevi! lo inform gentilmente Va bene! rispose questi coprendosi gli occhi. La fioca luce che entrava dalla porta abbacin Filippo. Capitano tutto bene! chiese il soldato Ci sono stati giorni migliori! rispose sorridendo Dovete venire con me! gli disse questi Dove mi porti? chiese con rassegnazione Ha farvi dare una ripulita! disse luomo con allegria Il Re desidera vedervi! continu gioiosamente. Il Re dici! sottoline Filippo con sollievo, adagio si alz dalla tavola e a fatica si avvicin alla porta. Capitano appoggiatevi a me! disse il soldato porgendogli una spalla Lasciate che i vostri occhi si riabituino gradualmente alla luce!. Filippo assent e lentamente si avviarono tra gli stretti cunicoli Quanti giorni sono passati? chiese curioso Siete rinchiuso da quattro giorni! , Quattro! rilev con tristezza Presumo che le nozze della Contessa Sebasti siano gi state celebrate? osserv pacatamente Si Capitano!. Silenziosamente continuarono a camminare, finch non giunsero nella stanza assegnatagli. Gli occhi di Filippo adesso semi aperti, bruciavano al contatto con la luce: torturandolo. Dopo essersi lavato e cambiato, il suo aspetto era tornato a essere quello bello e fiero di un tempo. Solo gli occhi avevano perso il loro sfavillio, diventando un mare brumoso. Capitano siete pronto? chiese il soldato che lo aspettava davanti alla porta Si Genny arrivo rispose gentilmente. Ora si che vi riconosco! esclam il soldato vedendolo pulito e in ordine Per mia fortuna! esclam con ironia. La porta della sala udienze si ergeva enorme e maestosa dinanzi a loro Non mi mai sembrata cos imponente! esclam Filippo scosso Non vi preoccupate normale! disse Genny per rincuorarlo Siete pronto? chiese con riguardo Andiamo esord con fermezza. Il Re era seduto sul suo trono: immobile con le mani incrociate sul petto, gli occhi fissi sul Barone. Allora Barone Aimondi! La solitudine della cella vi ha calmato i bollori? Filippo era inginocchiato davanti a lui con occhi bassi Vi chiedo perdono per le parole enunciate, sono state dettate dal mio tormentato cuore! espresse con garbo Capisco bene i sentimenti che vi angosciano, ma la mia decisione era stata presa si alz andandogli incontro Alzatevi Barone! Filippo si sollev e guardandolo attese Voi siete il miglior soldato che io possa annoverare tra i miei uomini e di sicuro, Capitano non posso lasciare che facciate sciocchezze! spieg serio Secondo voi era sciocco lottare per la donna che amo? chiese con reverente educazione No! Ho solo rivisto in voi un giovane sciocco! I sentimenti che incendiano lanimo di un uomo innamorato sono troppo veri: la passione, la gelosia, il desiderio sareste stato debole, davanti ad un uomo che pu battersi con fredda logica.. Filippo intu il significato di quelle parole, anche se non le comprese in pieno. Il Re gli pos una mano sulla spalla Figliuolo! Le nozze sono state celebrate e ora, a distanza di tre giorni la Contessa Sofia sar sicuramente una moglie a tutti gli effetti! Il Generale ha deciso di portare la sua giovane moglie a vivere in Sicilia, nella sua casa tacque scrutandolo bene Se un giorno dovesse succedere qualcosa al Generale, sar mia cura

occuparmi della liberazione della Contessa dai vincoli legali! Nel caso in cui qualcuno desideri ancora sposarla. Filippo rimase sorpreso da quelle parole, il Re conscio di quello che aveva detto si allontan discretamente dal giovane. Con le mani dietro la schiena guard un arazzo pensieroso. Da quando aveva visto Sofia la prima volta, come molti altri, ne era rimasto affascinato, il suo bramoso desiderio lo aveva portato pi volte a immaginarla accondiscendente tra le sue braccia. La lussuria che gli si accendeva al pensiero, era incontenibile. Confuso da quei pensieri, si volt a guardare il giovane che nel frattempo lo aveva seguito con lo sguardo. Nellincontrare quegli occhi rimase sconcertato: poich non vide lussuria ma amore, passione, sentimento e dolore. Quello sguardo cos diverso lo colp a tal punto da farlo decidere Vi ripeto Capitano, se dovesse accadergli qualcosa, la Contessa sar subito libera! cos dicendo si allontan a passi lenti, quasi sulluscio gli url sollevando la mano Ovviamente siete libero! e cos spar alla vista. Filippo rimase interdetto, immobile a pensare alle parole del Re Mi ha detto di ucciderlo! pens sbalordito. Capitato, venite vi accompagno da fulmine! sintromise nei suoi pensieri Genny, che era rimasto fuori ad attenderlo Si grazie! rispose distrattamente. Una volta salito sul suo stallone lo spinse rapido verso il castello dei Sebasti. Barone Aimondi che bello vedervi! lo accolse Maria con un dolce sorriso Ciao Maria! le rispose andandole incontro Il Conte in casa?Devo parlargli! chiese interessato Il Conte in casa, ma sta soffrendo molto da quando sinterruppe dispiaciuta. Filippo aveva capito bene cosa stava dicendo e le prese le mani Come stava? chiese addolcendo il viso Era bellissima! esclam la donna triste Si lo ! disse lui con malinconia. Il volto teso e triste delluomo le demol lanimo Vi ama molto sapete? lo inform con garbo Mi basta sapere che sia la met di quanto io amo lei! sorrise dolce Credo che il suo sentimento sia uguale al vostro , Che cosa ha il Conte? chiese cercando di cambiare discorso Dei dolori fortissimi allo stomaco, credo sia il nervoso! , Si pu essere! concord con la diagnosi Volete che vada a chiamare vostra madre? chiese lei con sollecitudine No, non importa! rispose rapido Volete che vi porti qualcosa da mangiare siete cos sciupato! chiese ancora lei preoccupata Ti ringrazio, ma no! Parto subito per Gaeta mio cugino si star chiedendo dove sono finito! pose un bacio galante sulla mano di Maria Non dite che sono venuto qua e grazie di tutto! cos dicendo part al galoppo.

CAPITOLO XX

Lodore di salsedine entrava nelle vene di Filippo, inebriandolo. Dopo due giorni di via ggio intensi, era arrivato finalmente alle pendici del Monte Orlando. Con profondi respiri, ammirava la cinta muraria e il castello che si ergeva in alto sopra il borgo medievale. Introdusse il suo

stallone allinterno delle mura, l la vita era caotica: uomini, donne e bambini, che si muovevano freneticamente per assolvere i loro doveri. Non proprio cambiato niente in questi mesi! pens ridendo, mentre un uomo per la fretta, aveva fatto cadere tutta la frutta da un cesto. Si present al cospetto di una guardia mai vista prima e si annunci Sono il Barone Filippo Aimondi, potete dire al Duca che sono arrivato! il tono sicuro che us Filippo non intimor luomo, anzi con baldanza gli si port vicino Il Duca non riceve visite a questora e questo quanto! disse la guardia scortesemente. Filippo che ormai di pazienza non ne aveva pi, con un balzo scese dalla sella e con un gesto repentino appoggi la lama della sua spada sul pulsante collo della guardia, senza dargli il tempo di reagire. Ba..Barone si calmi! preg la guardia riacquisendo un tono educato, Filippo ringuain la spada, fissandolo truce Vada ad avvisare il Duca che sono qui! disse con tono risoluto, la guardia questa volta senza replicare fece avvisare il Duca. Duca Villabruna! interruppe il valletto, mentre questi stava pranzando Cosa c? rispose infastidito dallinterruzione Duca arrivato il Barone Filippo Sebasti che desidera vedervi, stato molto persuasivo con la guardia , Filippo! esclam gioiosamente, alzandosi di scatto Su presto fatelo venire e fate portare del cibo, sar affamato! il Duca si volse verso il suo compagno di tavola che esclam con ironia Si direbbe che la mia presenza non sia pi gradita Duca! , Simone non essere sciocco! La tua presenza non mai gradita! rispose ridendo. Simone era il Conte Paoli, nonch il migliore amico del Duca Villabruna e del Barone Aimondi stesso. La loro infanzia era stata unita da un forte legame e anche nella vita adulta erano stati sempre vicini. Dopo la morte del padre, Filippo trascorse l al castello gran parte del tempo, poich in loro aveva sempre trovato appoggio e sostegno. Il dolore che adesso gli causava la perdita di Sofia, lo aveva condotto a chiedere il loro aiuto, conscio che non si sarebbero tirati indietro. La porta si spalanc rapida lasciando libero lingresso Cugino! esclam il Duca andandogli incontro a braccia aperte Alessandro un piacere vederti! esclam Filippo felice, mentre si stringevano in un fraterno abbraccio. Simone si era alzato silenzioso portandosi alle loro spalle e con un colpetto di tosse attir la loro attenzione No Filippo!Non preoccuparti per me! disse con finta delusione Simone amico mio! esord salutandolo con affetto. Dai vieni siediti sarai affamato! disse il Duca, facendolo accomodare Hai un aspetto orribile! afferm Simone dopo averlo fissato, a lungo Te lho mai detto che neanche tu sei un fiore! gli fece eco Filippo Mi dispiace ammetterlo, ma ha ragione Simone che cosa ti successo? chiese Alessandro preoccupato E una lunga storia! rispose perdendo la momentanea allegria, notando il cambiamento dumore Alessandro aggiunse Potremmo fare una cavalcata come i vecchi tempi cos ci racconti tutto! Che ne dici? , Sarebbe bello! rispose con un modesto sorriso. La cavalcata ritempr lanimo del giovane, che riusc a raccontare tutta la storia. Erano giunti sulla spiaggia, scesero e cominciarono a passeggiare fino a raggiungere la sabbia bagnata. Le onde si muovevano tumultuose sulla riva, strappandone ogni piccolo segno di vita: impietose e irruenti. Dopo alcuni attimi di silenzio fu il Duca a parlare E tu vuoi dirmi che stai cos per una donna? chiese incredulo Non una donna, ma la donna!Quella con la quale avrei trascorso lintera vita e oltre! rispose con passione Dici sul serio? chiese Simone dubbioso Certo che dico sul serio! rispose con un sorriso, consapevole che per loro era un discorso assurdo lavere una sola donna. Hai detto Contessa , Sebasti! gli and in aiuto Filippo Non lho mai vista, com? , Bellissima! aggiunse sereno Pensa se fosse stata anche brutta, ti avremmo dovuto far rinchiudere! sintromise Simone schernendolo Un giorno vinnamorerete e allora sar io a ridere di voi! esclam Filippo Lho trovo altamente improbabile! aggiunse Alessandro convinto Duca Villabruna! Duca! lo starnazzare di una donna giunse alle loro orecchie, si voltarono e videro una gran dama e una giovane andargli incontro Non si pu mai stare

tranquilli! sirrit Alessandro nel vederle, mentre Simone rideva di gusto Contessa Bernise Contessina Isabella si profuse in un pomposo inchino. Le due donne sinchinarono sorridendo, calato, il silenzio fu il Duca a parlare Contesse lasciate che vi presenti mio cugino il Barone Filippo Aimondi, il Conte lo conoscete gi immagino le donne annuirono E un piacere fare la vostra conoscenza! disse Filippo con galanteria Lho credo! disse la donna pi anziana Almeno adesso avete conosciuto la fidanzata di vostro cugino! la sorpresa sul volto di Filippo era palese, si volse a guardarlo con fare interrogativo Barone, sarete stanco dal lungo viaggio. Forse il caso di rientrare afferm Alessandro imperterrito A dire il vero Duca stavo per chiedervelo io! sorrise e allunisono si congedarono dalle donne senza aggiungere altro. Erano di nuovo in sella e appena furono lontano da orecchie indiscrete, Filippo e Simone scoppiarono a ridere Barone sarete stanco lo canzon Simone Suona davvero male darsi del voi! esclam Filippo guardando il cugino che aveva la fronte aggrottata Dobbiamo mantenere le apparenze! disse serio poi guard Filippo Non hai niente da dire? chiese sulla difensiva Vuoi che ti parli della tua fidanzata? lo guard negli occhi e divenne serio E un po giovane. si limit a dire perplesso Un po! Altro che un po ha solo nove anni: una mocciosa! il tono era acido Perch sua madre ha detto che la tua fidanzata? chiese Filippo interessato Un accordo scritto tra i nostri genitori molti anni fa: il primogenito Villabruna sposer la primogenita Alisei lo inform Non pu essere valido un simile accordo, la vostra differenza di et abissale! , E quello che sostengo io da tempo! Ci separano ben diciotto anni! Non so in che modo, ma di sicuro riuscir a togliermela dai piedi, prima che raggiunga let da marito! aggiunse Alessandro cupo. Avevano fatto rientro al castello e della Contessina era rimasto solo un vago ricordo. Cenarono e subito dopo si sedettero sul divano sorseggiando vino e ricordando i vecchi tempi. Stavano ridendo su un aneddoto di Simone, quando Alessandro ruppe lallegria Che cosa intendi fare con la Contessa? chiese fissando Filippo. In un attimo Filippo ritorn alla realt Credo che andr a riprendermela! , In che modo? chiese Simone interessato Non lo so ancora! sospir affranto appoggiandosi allo schienale. Una cosa la sappiamo! intervenne Alessandro Cosa? , Il Re ha abolito il divorzio quindi, lunico modo liberarla dal marito fisicamente! , E quello che mi ha lasciato intendere il Re! aggiunse Filippo con enfasi Appunto! sottoline Alessandro Sono contento del vostro entusiasmo ma cosa pensate di fare, andare l ucciderlo e poi lasciare che Filippo la sposi due giorni dopo! sintromise Simone cinico Dovete capire che cos non si pu fare! La sua reputazione deve rimanere intatta! continu saggiamente A volte mi stupisci! esclam Alessandro compiaciuto. Cal il silenzio, Filippo fissava le fiamme nel camino alla ricerca di una saggia soluzione finch non arriv Lunico modo per farla uscire indenne scontrarlo a duello! , Si! Bisogna trovare un valido motivo! aggiunse Simone Il fatto che ci amiamo non basta! url Filippo alzandosi e battendo i pugni sulla fredda pietra No, non basta! Anzi peggiorerebbe la situazione, se tu ti presentassi come un vecchio innamorato ferito e lo sfidassi, il Re sarebbe impossibilitato nel permettere le nozze! , Hai ragione Ale! Si pu sfidare a duello solo per salvare lonore di una persona quindi, non c soluzione! concluse avvilito. Simone si era portato pensieroso alla finestra Sta piovendo! , Che cosa centra? chiese Alessandro stupito Assolutamente niente! rispose Simone continuando a guardare fuori E tardi e siamo stanchi, vedrete che domani a mente libera troveremo una soluzione! , Forse hai ragione tardi! convenne Alessandro che continu Ti ricordi come si arriva in camera tua? Altrimenti c Giuseppina che ti accompagnerebbe volentieri! insinu ridendo Tranquillo ci arrivo da solo! e sorridendo i tre amici si ritirarono nelle loro stanze. Come ormai accadeva sovente il sonno tard ad arrivare, ma arriv e fu stranamente sereno

CAPITOLO XXI
Val Demone (Sicilia).

Mentre Filippo trovava il primo sonno tranquillo dal giorno delle nozze, Sofia agitata si rigirava nel letto. Lincontro, scontro, che aveva avuto quella sera con il marito, laveva notevolmente scossa. Era riuscita a non piangere e si era anche difesa bene dai suoi attacchi, sia con i gesti sia con le parole. Adesso per, un senso di angoscia simpadroniva di lei, mentre sentiva la carrozza fermarsi e luomo rientrare in casa. Un brivido di terrore le percorse, la schiena. Dopo la loro lite, lui era uscito da casa furioso e ora, dopo tre ore di assenza, aveva paura delle conseguenze. Il cigolio della porta della camera la avvertiva del suo imminente arrivo. Immobile sul ciglio del letto tratteneva il respiro, nella speranza di passare inosservata. I suoi occhi erano sgranati e fissi sulla finestra. Dai rumori prodotti dalluomo, le fu chiaro che si stava spogliando in modo maldestro. Con passi incerti lo sent avvicinarsi al letto. La deformazione del letto, prodotta dal suo peso, per poco non la faceva rotolare su di lui. A Fatica riusc a tenersi al bordo del letto, senza muoversi eccessivamente. Alluomo bastarono pochi minuti per piombare in un sonno profondo. Rincuorata dal suo russare, si gir sullaltro fianco quindi, verso luomo. Lodore nauseante che la colp nel voltarsi la stord: alcool, fumo e un lontano odore di lavanda. Non resistendo a quellodore, fu costretta ad alzarsi e per evitare di fare rumore, usc dalla stanza. Accese qualche candela e pigramente cominci a vagare per lingresso - salotto. Un lampo illumin la stanza a giorno, incuriosita dallo spettacolo celeste, si diresse alla finestra. I lampi saettavano nel cielo in allegorici disegni, mentre la pioggia ricadeva sottile come fili dargento. Quello spettacolo suggestivo dallaspetto magico, le fece desiderare ardentemente di essere tra le braccia del suo Filippo. Scoraggiata dalla lontananza che li separava, sospir avvilita, mentre ravvivava il fuoco del camino e gli ci si sedeva accanto. Esausta dal viaggio e dalla lite, chiuse gli occhi alla ricerca del ristoratore sonno, invece, in un attimo le appar, limmagine splendente di Filippo: sorridente e invitante. La mente ripercorse la loro storia: fino allultimo incontro. Lei lo rivisse in ogni attimo: ogni lenta e delicata carezza, che le sfiorava esperta ogni parte del suo essere. In quel sogno si sent rinascere, estasiata dalle emozioni causatale dal ricordo. Il fastidioso scricchiolio della porta dingresso, seguito dal soffio gelido e impertinente del vento, la costrinse a un repentino risveglio. Con un notevole sforzo si rimise seduta e strofinandosi gli occhi cerc lintruso. Signora cosa ci fate sul divano? chiese Filomena con voce nasale appena la vide Questa notte non riuscivo a dormire, cos per non svegliare il Generale, sono uscita dalla stanza e credo di essermi addormentata rispose ancora assonnata, mentre si massaggiava il collo dolorante. Non avrete dormito un granch bene! esclam la donna vedendola massaggiarsi In effetti, no! le rispose con un sorriso Ecc! starnut Filomena allimprovviso Tutto bene? chiese Sofia andandole incontro Si! Non preoccupateecc... vi , Perch mai dovrei preoccuparmi stai benissimo! la canzon lei, poi continu seria Non c bisogno che resti qui, per oggi ce la caveremo da soli. Vai a casa e riposa! , Mia Signora non vi preoccupate la tranquillizz la donna e starnut ancora Voglio che vai a casa a riposare, sono stata chiara! precis con tono autoritario. Filomena scosse la testa, mentre si voltava per soffiarsi il naso Maledizione! imprec Sofia preoccupata Sei pallida! continu toccandole la fronte E anche

bollente! Voglio che vai a casa adesso e questo un ordine! chiar Sofia con un dolce sorriso. A Filomena erano ben chiare le buone intenzioni della sua padrona, ma non sapeva come spiegarle che per lei, era meglio stare l, che tornarsene a casa. Sta per arrivare mio marito! la inform la donna evitando cos di dare spiegazioni. Tuo marito! esclam sgomenta Devo andare a vestirmi che disastro! aggiunse mentre spariva dietro langolo. Silenziosamente entr nella camera e con cautela estrasse uno degli abiti che le erano arrivati: il pi semplice e salubre dei tre. Come un piccolo ladro cerc di uscire senza fare rumore, doveva solo entrare nella stanza da bagno, che era di fronte e tutto sarebbe stato perfetto. Lanci unultima occhiata al marito dormiente e sicura apr la porta Dove state andando? chiese luomo assonnato Vado a vestirmi! rispose seccata Vestitevi qui! aggiunse lui sollevandosi sui gomiti e scrutandola divertito, Devo lavarmi prima rispose acida. Il Generale sogghign sarcastico Stavo scherzando ragazzina andate pure! la liquid crollando di nuovo sul cuscino, ovviamente quelluomo aveva il potere di irritare un santo, cos non si trattenne e volle subito affrontare la questione dei bauli. Apr la porta in modo da avere libera la via di fuga, poi cominci Gi che siete sveglio vorrei affrontare con voi una questione attese inquieta la risposta Cosa c? sbuff lui, alzandosi nuovamente sui gomiti Vi siete occupato voi dei miei bauli vero? chiese austera Siallora? rispose con sufficienza Ecco se non eravate in grado di fare una semplice spedizione potevate dirlome ne sarei occupata io stessa! luomo la fiss e rise di cuore Cos che vi fa ridere Signore, il fatto che la maggior parte della mia roba sia andata perduta? chiese infastidita Chi vi dice che sia andata perduta? domand beffardo, alzandosi dal letto. La sua completa nudit la infastid e volse il capo aspettando che indossasse la veste da camera. Il corpo del Generale non era certo brutto se paragonato a uomini della sua t, ma per Sofia vi era un unico termine di paragone e a quello scontro, il marito ne usciva letteralmente perdente. Il Generale rise e la costrinse a voltarsi Vi disgusto moglie? chiese sarcastico Di sicuro non mi diletta vedervi! rispose cercando di liberarsi, luomo afferr la folta chioma e la tir allindietro con forza sollevandole quindi, il bel viso Il vostro tono e le vostre parole non sono quelle di una brava moglie innamorata! disse acido scrutandole il viso Non ricordo di avervi mai detto di essere una brava moglie e il fatto che non vi ami vi chiaro da qualche tempo! luomo aument la forza nel tirare i capelli, facendola urlare Siete pazzo! inve lei, con la cute in fiamme, lui la spinse con violenza sulla porta: richiudendola. Gli occhi di lui fiammeggiarono, mentre a denti stretti le sussurrava la minaccia La vostra lingua tagliente vi condurr da vostra madre, se non si modera Sofia sostenne lo sguardo con aria di sfida Le vostre minacce non mintimoriscono Generale: di sicuro meglio con mia madre in cielo, che ancora un giorno sulla terra con voi gli url con sdegno Impertinente!, le url schiaffeggiandola, i forti colpi, che la colpirono in pieno il viso, le bloccarono il respiro. Luomo si allontan, esaminando lo stato confusionale della moglie, che una volta libera si allontan in gran fretta. Gli occhi di lui si spostarono dalluscio aperto alla sua mano, sconvolto dai violenti colpi assestatale in viso, rimase perplesso, poich neanche sulla moglie del suo peggiore nemico, avrebbe osato tanta ferocia. Nella stanza da bagno Sofia diede sfogo alla rabbia e al dolore, come poteva trattarla cos, per vendicarsi non erano bastate quelle maledette nozze? La sua disperazione and scemando lentamente e una volta calma si lav e vest per la colazione. Il viso ancora in fiamme pulsava irrequieto Signora state bene? chiese Alejandro, che era in sala e stava ravvivando il fuoco, Sofia annu avvicinandosi Eccecc gli starnuti di Filomena giunsero e la scossero E ancora qui? chiese alluomo con un filo di voce Si signora rispose questi sorridendo Non mi ascoltale avevo detto di tornarsene a casa spieg affranta, mentre occupava posto di fronte alla fiorente fiamma. Alejandro capendo lo stato della giovane padrona

singinocchi accanto Signora non dovete pensare che mia moglie non accetti il vostro pensiero cos gentilevedete per lei molto meglio stare qui aggiunse con dolcezza A lavorare? chiese incredula, luomo guard la porta circospetto poi aggiunse Il motivo che qui c caldo! , A casa vostra no? chiese lei interessata Non il caso di parlarne le rispose cercando di troncare il discorso Perch no? incalz lei Signora vi prego non mettetemi in difficolt aggiunse luomo allontanandosi. Sofia non era abituata a questo tipo di trattamento, cos and da Filomena che era in cucina. Filomena! la chiam cauta Si Signora rispose incerta Cosa c che non va nella tua casa? chiese secca, senza giri di parole Niente Signora rispose imbarazzata Non mentirmi! Credevo di aver trovato unalleata in te aggiunse, facendo leva sulla bont della giovane E lavete mia Signora! rispose la donna con enfasi Non vero! Se fosse cos ti fideresti di me aggiunse Sofia, cercando di scalfire la reticenza della donna. A Filomena era davvero piaciuta la sua nuova padrona, fin dal momento in cui era scesa senza aiuti dalla carrozza il giorno prima. In lei aveva visto oltre che la giovinezza, il coraggio, la tenacia e la forza di reagire con risolutezza a una situazione ostile. Quella mattina aveva riscontrato in lei anche uninnata bont e non voleva deluderla. Va bene mia Signora, dopo ch e il Generale sar uscito, vi far vedere la mia casa cos capirete in parte soddisfatta, lasci cadere il discorso e impaziente aspett che luomo uscisse e le lasciasse sole. Il Generale usc nel tardo pomeriggio, ma per sua fortuna cera ancora un po di luce. Andiamo? chiese Sofia appena la porta fu chiusa Andiamo! le rispose la donna, che aprendo la porta si arrest Mia Signora sta piovendo, finirete con lo sporcarvi le scarpe e il vestito! Sofia la guard con un enorme sorriso Sei in grado di lavarli vero? chiese divertita Si Signora! rispose sicura Allora possiamo andare!. La strada che percorsero sotto quellinsistente pioggia fu davvero breve, troppo breve. Si erano portati sul retro della casa, in una capanna di legno di piccole dimensioni. Filomena disincastr la porta e lasciandole il passo esclam Questa la mia casa! , Stai scherzando? domand incredula. La casa, se cos si poteva definire era in realt una vecchia stalla in disuso. Allinterno vi era un letto in paglia, una candela su una cassetta di legno e una bacinella di rame. Laspetto povero del luogo non era gravissimo, ma lacqua che entrava dal tetto s. Hai dormito nellacqua! esclam scrollando il capo In realt non abbiamo dormito Signora! , Perch tuo marito non ripara almeno il tetto, fa un freddo che si gela! la guard negli occhi e cap Torniamo a casa! disse risoluta uscendo in gran fretta. Accidenti! mormor a denti stretti Sofia, mentre estraeva un piede da una pozzanghera. La risatina soffocata di Filomena era quasi impercettibile, ma lei la ud ugualmente Tu non ridere! le disse a m di rimprovero varcando la soglia di casa Non stavo ridendo! si affrett a dire la donna scusandosi Credi non ti abbia sentito! aggiunse Sofia ridendo. Si guard lorlo del vestito infangato e la scarpina zuppa e con unalzatina di spalle disse: Va beh! Ti toccher lavorare un po di pi! poi, si guard intorno con circospezione dicendo Aspettami qui arrivo subito entrata in camera tolse subito la mantella e le scarpine zuppe. A piedi scalzi si avvicin al letto e sollevando leggermente il materasso, estrasse una borsina di velluto blu. La soppes cauta, poi aprendola ne estrasse alcune monete e la rimise al suo posto. In quel momento le fu chiaro lamore e la preoccupazione di suo padre. Quella borsina lera stata data di nascosto dal padre un momento prima della partenza Tienila nascosta tesoro! Cos se un giorno avessi bisogno di qualcosa, potrai far fede su te stessa! le aveva detto dandole un bacio. Ritorn nellingresso dove trov la giovane infreddolita davanti al camino Prendi questi! le disse mettendole in mano le monete No Signora non posso accettare si rifiut Filomena scrollando la testa Si che puoi te li sto regalando! la donna scroll nuovamente la testa Sei davvero cocciuta! esclam Sofia sollevando le mani al cielo, poi guardandola negli occhi continu Non posso lasciare che tu e tuo marito viviate in quelle

condizioni, lo capisci? chiese esasperata Mia Signora dobbiamo gi essere grati a vostro marito per averci dato un tetto sulla testa! esclam la giovane sinceramente grata S un tetto che fa acqua da tutte le parti aggiunse Sofia sarcastica E gi molto quello che fa per noi, non posso accettare continu la giovane seria Questi soldi sono i miei, quindi, adesso li dai a tuo marito cos ti sistema quel posto, intesi! ripet Sofia senza darle la possibilit di replica Si Signora accett con un enorme sorriso correndo via. Soddisfatta per la buona azione compiuta si ritir in camera e l si cambi per la cena. Rimase ad attendere larrivo del marito cos a lungo, che la fame fece in tempo a svanire. Stufa e annoiata conged la coppia, che nel frattempo per suo volere avevano cenato e and a dormire. Lindomani si accorse che il m arito era rientrato, non sapeva a che ora per era l al suo fianco, che dormiva beato. Per evitare discorsi inutili, si alz con calma e invisibile con il cambio usc dalla stanza. La lunga massa di capelli che le ricadeva sulle spalle era indecorosa cos and in cucina a cercare Filomena. Buongiorno Signora! la salut questa felice Dormito bene? chiese Sofia notando che il raffreddore era forte allo stesso modo Non tanto, ma non ha piovuto in casa quindi, gi una vittoria! e sorrise calorosa Si l o convenne lei. Devo chiederti un favore le disse avvicinandosi Mi dica Signora sinform la giovane Vedi ho bisogno di sistemare questi capelli, non posso continuare a tenerli sciolti le spieg sollevandosi due ciocche Perch mai i vostri capelli sono magnifici! la lod con ammirazione Grazie! Devo legarli; non che tu potresti , Volentieri! Solo che io non conosco grandi pettinature, io riesco solo a farvi una treccia le rispose imbarazzata La treccia andr benissimo la ringrazi sollevata. Il Generale si alz molto tardi e quando entr in cucina si stup dello spettacolo. Sofia era vicino a Filomena e si adoperava nei lavori da serva: di preciso stava lavando i piatti. Cosa diamine state facendo? url luomo andandole vicino Non siete molto acuto Signore! gli rispose fredda. Il cuore le batteva accelerato, laffronto che aveva subito la mattina prima era nitido e le bruciava ancora sulla pelle, ma non poteva sottomettersi a lui. Cos volete imparare il mestiere da serva? le chiese con disprezzo badate bene per, che non una mia sola moneta sar spesa per voi!Vi consiglio dunque di non lacerare i vostri stracci Contessa! ancora una volta lira le fece da padrona e con forza gli scaravent lacqua sporca del bacile addosso. Stupida ragazzi imprec, mentre scivolava sul sapone e cadeva con un tonfo sordo al suolo. Sofia colse loccasione per fuggire dalla sua vendetta, rinchiudendosi in camera. Aprite subito questa porta! url luomo colpendola con pesanti pugni Aprite! imprecava collerico. Le urla delluomo rimbombavano sia allinterno, che allesterno della casa, cos Alejandro preoccupato entr in casa per raggiungere la moglie. Amore mio cosa sta succedendo? chiese Alejandro vedendola tremare Il Generale vuole uccidere la Signora ed colpa mia singhiozzava nel panico. Alejandro segu lo sguardo impaurito della moglie e vide il Generale con gli indumenti zuppi, che picchiava sulla porta chiusa. Generale cercate di calmarvi! gli disse avvicinandosi Stammi lontano altrimenti sfogher con te la rabbia! abbai, spingendolo lontano Apri! tuon ancora furioso. Lordine deciso delluomo fece intervenire nuovamente Alejandro. Il terrore che si era impadronito di Sofia era incommensurabile. Nel panico che la sovrastava, riusciva a pensare che forse, non era stata una buonidea reagire in quel modo al marito: cosa doveva fare. No! lurlo disperato di Filomena le chiar tutto. Non era il coraggio, ma il senso del dovere che la spinse ad agire. Cauta apr la porta e trepidante, attese le conseguenze del suo sconsiderato gesto. Sentendo il rumore della porta, il Generale lasci libero luomo e si scaravent sulla moglie furente. I colpi le giungevano a raffica: forti e impietosi. Il rimbombo dei colpi e le

imprecazioni delluomo si fusero alle urla dei servi: confondendola. Era sul punto di svenire quando ud una voce lontana: Che cosa sta succedendo qui? i colpi cessarono allistante e subito cadde il silenzio. Dolorante e spossata Sofia si trascin lontano dalluomo, fermandosi contro la fredda pietra. La voce che prima le ere sembrata, un sussurro lontano, adesso era chiara e decisa Accidenti Antonio che ti succede? Le tue urla giungono nitide fino in strada, dov il nemico? chiese sarcastico Nel mio letto! abbai il Generale ancora scosso dal respiro affannoso Nel tuo letto, sottoline luomo che aveva raggiunto la porta aperta della camera. Si sporse, guardando oltre la figura delluomo e per terra la vide: una giovane donna intimorita, rannicchiata in un angolo. Il volto paonazzo rigato di lacrime, gli occhi sgranati dal panico, i capelli scarmigliati e labito lacerato davano perfettamente lidea di quello che era successo. Vedendola cos impaurita e sofferente luomo sirrigid Maledizione Tony non uno dei tuoi soldati! lo sgrid avvicinandosi a lei. Credi che non me ne sia accorto? I miei uomini mi portano pi rispetto! tuon il Generale furioso Guarda come mi ha ridotto! continu cercando di perorare la sua causa. Non curandosi delle lamentele del Generale, luomo rivolse a Sofia un dolce sorriso Voi dovete essere la Contessa Sofia? chiese con calore, lei ebbe solo la forza di annuire State bene? chiese ancora preoccupato, un impercettibile movimento del capo gli rispondeva con un diniego. Gli occhi verdi erano annebbiati dalle lacrime, ma anche se terrorizzati, erano saldamente puntati sulla figura ansante del marito. Luomo le rimase di fronte e voltando il capo verso il Generale, gli ordin la ritirata. Con uno sbuffo rassegnato, luomo si allontan, lasciandoli soli. Non appena ebbe la certezza della sua lontananza, Sofia scoppi in un pianto amaro, sussurrando di tanto in tanto un Grazie! tra le lacrime. Con delicatezza luomo la aiut ad alzarsi e gentilmente la accompagn sul divano. Dopo che Sofia ebbe sorseggiato un po dacqua, luomo fece le presentazioni con un affettato inchino Contessa vogliate scusarmi se non mi sono ancora presentato il mio nome, Paolo Ridas: fratello maggiore di quel mascalzone di vostro marito; purtroppo ! al suono del nome Sofia sollev i grandi occhi verdi puntandoglieli addosso in un attento esame. In effetti, luomo era alto come il marito, anche la corporatura, gli occhi e il naso erano gli stessi. Solo nei capelli differivano, poich questi li aveva di un bianco cangiante. Con un esitante sorriso rispose E un pia-ce-re fare la vostra conoscenza Si-gnore! le parole erano a malapena udibili poich, il dolore procurato alla mascella dal parlare: era lancinante. Una risata beffarda li costrinse a voltarsi Almeno per un po starai zitta! gio il Generale afferrando la giacca: si era cambiato ed era pronto a uscire. Ciao Fratellone divertiti pure con quella vipera se ci riesci! esclam sbattendo la porta. Paolo scroll la testa dispiaciuto E adesso, dove sta andando? chiese al cielo Dove stia andando non lo so sintromise Alejandro serio Di sicuro per, so che da quando sono arrivati, non fa altro che maltrattarla e lasciarla sola! continu con enfasi nella speranza di aiutare la sua nuova pad rona. Davvero? le chiese costernato, lei annu cercando di non sforzare la parte lesa. Maledizione ma cosa ha nella testa! Lasciarvi sola poi! sindignava col fratello Assolve hai doveri di marito almeno? chiese serio Se mal-tra-ttarmi ass-olvere ai suoi do-veri, allo-ra lo fa! rispose a fatica. Paolo scrollava la testa sempre pi incredulo E pazzo forse! camminava freneticamente per la stanza, fino a fermarsi di fronte a lei: esaminandola Con una moglie come voi per giunta! le sedette accanto Sar forse diventato un eunuco! suppose, per trovare una valida spiegazione alla sua riluttanza. Gli occhi color nocciola di lui si posarono comprensivi, su quelli di lei Ah! Se avessi trentanni in meno giuro; che vi sposerei io stesso! esclam luomo con un caldo sorriso E vi farei avere tutte le attenzioni che una moglie come voi merita! aggiunse accarezzandole delicatamente il viso. Anche se le parole e i gesti di Paolo potevano tradire un senso di lussuria, lei non vi scorse altro che tanta dolcezza. Lasci che la mano le accarezzasse il

viso senza opporsi, poi lentamente parl: Non de-si-dero quel ti-po di atte-nzioni da vostro fratello anzi, le disdegno e so-no gra-ta che non mi de-sideri, perch per me lo ste-sso! luomo ritrasse la mano incuriosito Volete dirmi che non lo amate? lei assent Perch lo avete sposato allora? incalz interessato Per vo-lere del Re rispose affranta Il Re rimarc incredulo poi, come se gli fosse venuto in mente qualcosa dimportante, si alz di scatto Sono davvero curioso di sapere cos successo, ma cos non potete rimanere Alejandro! chiam con vigore Si signor Paolo! rispose luomo accorrendo Vai a chiamare il Dott. Villami e portalo qui, presto! lo incit Filomena prepara un bagno caldo per la Contessa! url alla donna Si Signore! gli rispose lei dalla cucina e lesta si adoper. Vedrete che dopo il bagno starete meglio! la consol luomo dolcemente. Il bagno fu rigenerante per lo spirito, ma non per il corpo. Il dolore che le scuoteva le esili ossa e i sottili muscoli, era maledettamente forte e a stento riusciva a trattenere le lacrime. Filomena aveva appena finito di pettinarle i capelli, quando si sent bussare alla porta di casa: era il dottore. Dottor Villami! lo accolse Paolo con calore Paolo cosa vi successo e come mai siete qui? chiese il dottore curioso Non ci sperate! esclam luomo con un sorriso Io sto benissimo! , Allora perch mi avete mandato a chiamare cos in segreto? chiese perplesso Venite! e lo incit a seguirlo: due colpi alla porta e chiese: Siete pronta? E arrivato il dottore la inform gentilmente. La porta si schiuse lentamente lasciando fuoriuscire un delicato profumo di muschio bianco, seguito dalla splendida visione di Sofia: in piedi davanti alla finestra, con un abito semplice color avorio, e i capelli finemente legati in una treccia, due riccioli ambrati le incorniciavano il viso, ricadendo sulla guancia gonfia e violacea. Lo stupore letto negli occhi del medico, non era meno accentuato che quello letto negli occhi di Paolo. Siete splendida! esclam Paolo senza trattenersi, Sofia fece una lieve reverenza di ringraziamento e attese le presentazioni. Contessa Sofia vi presento il Dottor Villami! esord Paolo indicando luomo al suo fianco E Dottore lei la Contessa Sofia Sebasti, nonch la moglie di mio fratello! lei rispose allinchino del Dottore con un leggero sorriso di benvenuto. Cosa vi accaduto? chiese il dottore, avvicinandosi ed esaminando la ferita E caduta si affrett a rispondere Paolo, sapeva bene che il comportamento di suo fratello era stato riprovevole, ma voleva salvare le apparenze. Il Dottore fiss gli occhi di Sofia a lungo e cap, che un altro dolore la faceva soffrire. Paolo adesso il caso che andiate e che mi lasciate fare il mio lavoro! gli disse sorridendo. Una volta che luomo fu uscito, Filomena si adoper a chiudere la porta e a offrirsi per aiutare il Dottore. Vi fa molto male? lei annu Vi fa male da qualche altra parte? chiese con discrezione, sapendo che i segni violacei che le fiorivano sulla pelle bianca come nei, non potevano essere frutto di una semplice caduta. Sofia inspir profondamente prima di dire Non vi alcuna pa-rte nel mio co-rpo, che non sia do-lorante! gli occhi si orlarono di lacrime. Il Dottore intenerito da quella graziosa fanciulla, lavor con dovizia, fino ad assegnarle la cura pi adatta. Si trattava solo di contusioni ed ematomi quindi, nellinsieme niente di grave. Per il forte colpo ricevuto in viso, consigli di fare dei bendaggi con carne di mucca in modo da ridurre il gonfiore, le diede un unguento per massaggiare il resto del corpo e del laudano per dormire. Vedrete che tra qualche giorno sarete come nuova! esclam con calore Comunque credo che verr a trovarvi presto! continu ridendo. Si stava congedando quando Sofia lo ferm Aspettate! , Si Contessa! si volse a guardarla incuriosito, poich era stata poco loquace tutto il tempo Vo-rrei che visi-taste lei indicando Filomena Va bene! rispose luomo, che in breve fece la diagnosi Influenza! Un po di caldo e un po di riposo e star bene! dichiar uscendo dalla stanza. Sofia dopo essersi scusata con Paolo, si ritir in camera a riposare e con laiuto del laudano riusc a dormire tranquilla. Paolo invece, usc insieme al dottore e una volta fuori, vicino ai cavalli il dottore parl: Dovreste dire a vostro fratello di andarci pi piano con sua moglie! ,

Non da lui comportarsi cos! esclam Paolo dispiaciuto Comunque continu il Dottore Quella povera ragazza non merita un trattamento simile! , Lo so! convenne Paolo distaccando lo sguardo Sembrava un folle! Dallimpressione di odiarla! afferm perplesso Come si pu odiare la Contessa? chiese il Dottore stupito. Paolo guard al cielo in muta preghiera Non lo so, ma devo capire cos successo. Il Dottore lo guard perplesso Sapete dov? chiese interessato C un solo posto, dove pu essere andato! esclam convinto Paolo e con un colpo di tacco si allontan con il suo cavallo. Il cavallo pezzato del Generale era legato alla staccionata, Paolo gli leg accanto al suo ed entr nella taverna. La confusione che lambiva quel luogo era impressionante. Nella nebbia di fumo lo scorse in dolce compagnia. Con passo deciso gli si port alle spalle facendolo sussultare Cosa ci fai qui? domand furente Si pu sapere cosa vuoi? chiese il Generale irritato per linterruzione Sbaglio o hai una moglie a casa che ti aspetta? chiese acido. Pensavo che la mia adorata mogliettina si stesse divertendo con te! insinu beffardo. Paolo incollerito lo stratton dalla sedia costringendolo ad alzarsi, anche se pi vecchio era molto pi forte, cos di peso lo trascin fuori: scaraventandolo al suolo. Lo sguardo truce di Paolo non lo intimor Sei impazzito? imprec scrollandosi di dosso la polvere Voglio che torni a casa subito! tuon Paolo fiammeggiando Col cavolo che torno da quella strega! Che morisse! imprec il Generale agitando il braccio. Paolo lo prese per la pettorina Allora perch diamine lhai sposata? lo scroll con foga Non ti riguarda e poi; quello che succede in casa mia affar mio! gli rispose con arroganza Dimentichi che sei in casa mia! aggiunse Paolo schernendolo. Uno sbuffo di fumo annebbi laria Ora ascoltami bene aggiunse Paolo in tono serio Non mimportano i motivi che ti hanno spinta a sposarla, ma sappi; che se solo le rivedo un graffio addosso, te la vedrai con me! lo minacci serio Mi stai minacciando? gli chiese con ironia Si la risposta fu secca e sicura. Per la prima vol ta in vita sua, il Generale si vide il fratello contro e si spavent. Cosa ti ha fatto quella ragazzina? gli chiese sconcertato Niente! rispose Paolo ritrovando la calma E solo che non posso permetterti di trattarla cos! Troppo nitido il ricordo di nostro padre che maltrattava nostra madre; non posso permetterlo! si allontan da lui con disgusto Fai quel che vuoi! Resta qui, torna a casa, ma non toccarla! risalendo sul suo cavallo si allontan al galoppo lasciandolo ai suoi pensieri.

CAPITOLO XXII

Laria gelida di Dicembre ottenebrava la mente del messaggero, che intrepido era giunto sino alla dimora dei Ridas. Il vento sferzava veloce smuovendo gli alberi con ferocia, Chi siete? chiese Sofia aprendo la porta Un messere Signora! rispose luomo con garbo Il Generale Ridas in casa? chiese poi sbattendo i denti dal freddo Entrate lo invit gentilmente, poi chiam: Generale venite c un messaggero per voi! la voce era tranquilla e gentile Arrivo subito! le rispose calmo. Da quando Paolo aveva strigliato il Generale, le cose per Sofia erano notevolmente migliorate. Il loro non era un matrimonio felice e non lera neanche lei, per, poteva continuare a vivere. Con il Generale condivideva la stessa casa, lo stesso tavolo, lo stesso letto, ma si sentiva terribilmente sola. Per sua fortuna, il Generale non le mostrava attenzioni poich da solo, si era obbligato a starle lontano. In quelle poche occasioni in cui si era ritrovato in camera con lei ancora sveglia, aveva faticato, e non poco, a resisterle: la pelle di seta e le forme sinuose nascoste sotto una sottile vestaglia erano un vero tormento, ma non poteva lasciarsi andare, non poteva arrendersi debole a lei, poich questo, avrebbe mandato in fumo il suo piano di vendetta. Eccomi! esclam vedendo luomo Generale questa per voi! disse luomo e girando sui tacchi si conged. Sofia nel frattempo era ritornata accanto al fuoco e con dedizione stava continuando il suo ricamo. Il Generale rimase in piedi accanto alla porta e dopo aver letto, la inform E una lettera del Re la guard serio Vuole che lo raggiunga al pi presto , Spero non sia niente di grave afferm lei sollevando il capo Non vi preoccupate rispose freddo dirigendosi in camera Quando partirete? gli chiese dietro con una punta di speranza Domani mattina si affrett a rispondere Potrei venire con voi e fermarmi da mio padre; sono trascorsi pi di due mesi sugger supplichevole Sarebbe per voi un viaggio troppo faticoso! Unaltra volta forse! tagli corto allontanandosi. La consapevolezza di una speranza andata in frantumi, la costrinse a ingoiare un boccone amaro. Pos il lavoro sul tavolinetto e aggiunse altra legna al fuoco in assoluto silenzio. Da quando abitava l con lui, aveva imparato cos tante cose, non propriamente adatte a una Contessa, ma estremamente gratificanti. Adesso sapeva cucinare, pulire e mondare le vesti. Desiderosa di distrarre la mente, and in cucina e con passione prepar un impasto dolce, per la colazione del mattino. Lindomani la carrozza dei Ridas part di buonora e incurante del freddo e del disagio che esso causava, proseguiva il suo viaggio tranquilla in direzione del palazzo reale. Dopo giorni di viaggio tormentato, finalmente la carrozza percorreva placida il sentiero acciottolato, fino a fermarsi davanti alla locanda Mangia e Bevi. Il Generale scese con passo sicuro e con tre rapide falcate fece il suo ingresso. Lambiente era carico di fumo e lodore di carne bollita invadeva le narici del nu ovo arrivato, stuzzicandone lappetito. Generale un piacere vedervi! lo accolse Fedora con un sorriso civettuolo Il piacere tutto mio le rispose, con uno sguardo carico dintesa Purtroppo questa volta non siete qui per me! gli sussurr allorecchio esagerando la delusione. Luomo sorrise In effetti, dovrebbe esserci qualcuno che mi aspetta le rispose fissandola Camera sei Signore lo inform con sussiego Bene! Potreste portare del cibo pi tardi? le chiese gentile Chiamatemi appena siete disponibile Generale! gli rispose allontanandosi. Dai un po troppa confidenza a quel Generale! la rimbrott il padre fissandola torva Padre non faccio assolutamente niente di male rispose con non curanza Peccato che il Generale sia sposato con

la Contessa Sofia sintromise la giovane Anna, che le passava accanto Che cosa vuoi che mimporti della Contessa e poi; non sono mica io la donna che lo sta aspettando in camera! aggiunse sarcastica Sei cos cinica che mi spaventi sorella! sindign Anna allo ntanandosi sconcertata. Quasi con una punta di timore il Generale apr la porta. Era l seduta sul letto: una donna con un lungo soprabito nero col cappuccio, che lo aspettava impaziente. Appena lo vide entrare si avvicin con eleganza dicendo E un piacere rivedervi Generale la voce era smielata e soffusa Allora lasciate che anchio vi riveda! disse luomo abbassando il cappuccio e lasciando che i riccioli biondi, splendessero alla luce del pallido sole. Le mani delluomo si spostarono sui laccetti del soprabito Com la vita da sposati; Contessa? chiese con ironia Come la vostra presumo, gli rispose provocante, aprendogli il cappotto Non credo! le sorrise malizioso Voi siete soddisfatta di vostro marito? le chiese curioso Sapete bene chi avrei sposato gli rispose abbassando lo sguardo; poi lo fiss con uno scintillio perfido negli occhi E poimio marito non si sente molto bene lo inform gelida A no? rimarc lui felice della notizia appena appresa Credo prosegu lei con aria trionfante, mentre giocava con i bottoni della camicia Che tra qualche mese ce ne saremo sbarazzati! il tono freddo e distaccato con cui parlava della prossima morte del marito: era raggelante, Poi toccher a vostra moglie aggiunse compiaciuta Direi di si amore mio le rispose stringendola tra le braccia. In quellistante, mentre la stringeva al suo corpo, quasi inconsapevolmente si trov a fare il confronto con il corpo della giovane moglie. Il paragone era superfluo, poich le grazie della giovane erano molto superiori al corpo ormai deformato dal tempo della Contessa. Pertanto si rallegr di aver resistito alle forme invitanti della moglie, poich adesso, poteva continuare il suo piano senza il bench minimo ripensamento. Serena siete diabolica! le disse luomo sulle labbra E voi siete il diavolo che mi tenta gli rispose baciandolo con passione. Le mani screpolate delluomo si spostarono sul corpo della donna cariche di desiderio e in breve, trovarono lappagamento cercato. La Contessa Serena era distesa prona al suo fianco e poggiata sui gomiti lo guardava divertita Cosa c che vi diverte? chiese il Generale scrutandole gli occhi Pensavo che non so chi sia pi stupido se il padre o la figlia! gli rispose baciandogli il petto Guglielmo cos ottuso, da non essersi reso conto che i suoi malanni sono nati da quando mi ha sposata una risata maligna risuon nel silenzio Tesoro! la interruppe lui baciandole una spalla Con una moglie come voi normale che si sia inebetito! la lod sicuro Mi trovate ancora affascinate? chiese interessata Credo che nessuna donna della vostra et possa vantare il vostro splendore! ammise lui serio Ma non donne giovani come la vostra sposa! pronunci con foga alzandosi dal letto mostrandosi nella sua nudit: i fianchi non erano pi snelli, il ventre era allinfuori e pieno di piccole righette bianche, e i seni non erano floridi, ma avevano unincidenza verso il basso. Dove state andando? chiese lui sorpreso, non capendo la furia della donna Da mio marito! infuri cercando di rivestirsi rapida, gli lanci unocchiataccia Almeno lui mi apprezza! sottoline furente Santo cielo, non vi vorrete paragonare a una ragazzina di diciassette anni! imprec luomo sconcertato Allora lo ammettete che la preferite a me? continu, cercando di inserire la sottogonna. Il Generale si alz furente e prendendole le spalle la scroll a dovere Maledizione donna! imprec attirando la sua attenzione Se sperate che vi dica che preferisco il vostro corpo a quello sinuoso e sodo di Sofia, mi dispiace, ma non posso farlo! a quelle parole cominci a dimenarsi in preda alla disperazione e alla gelosia Quello che posso dirvi che preferisco voi a lei continu cercando di indurla a ragionare, poich lei era la parte sicura del piano. Preferisco voi, perch siamo simili. Sappiamo amare in un unico modo; che il nostro! Il lampo di malizia che vi accende il viso mi conturba, lastuzia dei vostri gesti, mi rende vostro schiavo e laudacia con la quale perseverate nelle scelte mi appassiona! Nessuna

diciassettenne potrebbe auspicare a rendermi vulnerabile, neanche la met di quanto riusciate a far voi! quelle parole, le suonarono dolci e gentili e subito si plac lira. Un nuovo ardente bacio e di nuovo la passione riaffior, facendoli vibrare. Era ormai notte inoltrata quando il Generale chiam Fedora per il cibo, che prontamente glielo port. Eccovi il cibo gli disse brusca una volta che la porta fu aperta Poggialo sul tavolo le ordin squadrandola A questora la cucina chiusa, vi prego di rammentarlo la prossima volta aggiunse voltandosi per uscire, ma lo trov immobile davanti alla porta chiusa. Solo in quel momento not la lussuria dei suoi occhi e allora volt lo sguardo alla ricerca della donna. Non c nessuno la anticip lui notando la sua ricerca Non lo vista uscire! disse lei quasi con sollievo Aspettavate che andasse via? le chiese avvicinandosi Dovreste portarli sciolti i capelli quando non lavorate! le consigli, mentre le dita le disegnavano i lineamenti del viso La vostra compagna non vi ha soddisfatto? chiese sarcastica e speranzosa al tempo stesso Forse! rispose con noncuranza, mentre le sbottonava la camicia E se non volessi? domand lei impettita Credete che sia ai vostri comodi!. Lui sorrise divertito Non ai miei, ma a quelli delluomo che vi offre di pi le rispose schernendola E sai che so essere generoso aggiunse, lasciandole scoperto un seno, che ricopr rapido con una mano, massaggiandolo con cura. Non voglio! riusc a dire con un filo di voce, mentre le labbra esigenti del Generale si sfamavano della sua fresca e giovanile forma.

Accidenti! imprec Fedora svegliandosi di soprassalto Cosa c? chiese luomo ancora assonnato E tardi! esclam lei e rapida come una lepre braccata, si rivest. Stava aprendo la porta quando il Generale le chiese Rimane il nostro segreto? Ricordi sono un uomo sposato , Cosa Generale! gli rispose guardandolo maliziosa da sopra una spalla Brava la mia piccola aggiunse lui soddisfatto, mentre lei usciva silenziosamente dalla camera. La sua ritirata silenziosa fu inutile, poich la sorellina la scorse A volte mi vergogno di te! esclam la giovane vedendola uscire dalla camera Smettila Anna. Un giorno mi darai ragione. le disse Fedora con sufficienza Dimentichi che un uomo sposato? domand indignata Niente affatto rispose alterandosi E in ogni caso; se la Contessa fosse una buona moglie, lui non verrebbe qua! aggiunse convinta Credi che questo salver la tua coscienza? chiese Anna scrollando il capo delusa Forse no! Di sicuro per mi permetter di vivere meglio e con questo il discorso chiuso la donna girando sui tacchi, scese le scale furiosa. Anna rimase a fissare la sagoma di Fedora allontanarsi e poi delusa cominci a fare i lavori di pulizia nelle camere. I rumori frenetici e volontari prodotti da Anna, costrinsero il Generale ad anticipare la partenza. Ormai aveva incontrato la Contessa come previsto e con lei aveva perfezionato il piano di vendetta, adesso doveva solo tornare a casa. La carrozza affrontava il viaggio di ritorno nel migliore dei modi e nonostante il manto ghiacciato, che in alcuni tratti ricopriva la strada, riusciva a proseguire senza notevoli interruzioni. Il Generale fissava con sguardo vacuo il flaconcino datogli dalla Contessa, mentre pensava a quello che doveva fare una volta arrivato a casa. Finora aveva solo dovuto essere odioso con la moglie, adesso invece, doveva lentamente ucciderla, proprio come stava facendo la Contessa Serena con suo marito. Per un solo istante i suoi occhi baluginarono per un ripensamento, ma dur solo un istante e subito si convinse che era la cosa giusta da fare e mentre, il Generale si gongolava nella propria astuzia e perfidia, il Barone Aimondi si tormentava per il perduto amore, struggendosi per lattuale impotenza.

CAPITOLO XXIII
Castello di Gaeta

Lincidere dei passi regolari e continui di Filippo, cominciavano a innervosire il Duca. Vuoi fermarti un attimo! lo incit luomo esausto Scusami! Sono nervoso! rispose questi fermandosi di colpo Si vede ma stai facendo innervosire anche me aggiunse Alessandro andandogli accanto E che dovevamo trovare la soluzione in un giorno e invece, sono trascorsi

pi di due mesi! asser Filippo serio Hai mai pensato; che forse alla tua Contessa piaccia essere la moglie del Generale? domand Alessandro perplesso Impossibile rispose netto Come fai, a esserne sicuro, in fondo lo hai detto te trascorso del tempo, magari si abituata al marito! continu Alessandro cercando di destarlo dal suo proposito. Filippo si volse a guardare fuori dalla finestra con aria pensosa: la neve cadeva leggera e soffice, ricoprendo tutto come con una tela di candida seta. Mi crederai pazzo e forse lo sono, ma sento che lei ha bisogno di me quanto io di lei! gli occhi gli scintillarono caldi Alessandro!Credo non potrai fare o dire niente per dissuaderlo! gli giunse il parere di Simone da lontano E solo la paura che soffra, che mi fa parlare cos. asser Alessandro serio, spostando lo sguardo sui due amici Lo so! afferm Filippo comprensivo, posandogli una mano sulla spalla Lunico modo per non soffrire stare lei afferm con convinzione Va bene! Va bene sai che non sopporto queste smancerie ironizz lui spostandogli la mano e tornando al suo posto Comunque non abbiamo un piano! aggiunse una volta seduto Io per ho una mezza idea! lo inform Simone carico dentusiasmo Davvero? chiesero gli altri due allunisono Non so quanto possa funzionare, ma dopo aver ragionato a lungo, mi sembrata la migliore continu con importanza Non tenerci sulle spine gli fece pressione Filippo, che ora era al suo fianco e lo incitava a parlare. Il piano ideato da Simone presentava alcune lacune, che Alessandro essendo pratico del posto, si offr rapido a colmare. Filippo fissava i suoi amici emozionato Unidea brillante!Grazie! esclam sollevato Dobbiamo aspettare che smetta di nevicare e poi, potremo partire. lo inform Alessandro, contento di aver trovato finalmente una soluzione per le sofferenze di Filippo.

La neve cominciava a sciogliersi al carezzevole e tiepido sole, lasciando che la natura innevata si risvegliasse al caldo tocco gentile. Erano trascorsi molti giorni dallideazione del piano e Filippo irrequieto, voleva partire.Tutto pronto! esclam Alessandro infilandosi i guanti di seta Bene! aggiunse Filippo con uno smagliante sorriso Che cosa fai? chiese Alessandro vedendolo salire su Fulmine Una breve sosta a casa! rispose aggrottando la fronte Nostalgia? domand ironico Simone Certo che no! rispose guardando lontano Devo solo controllare una cosa aveva unaria cupa e triste Che cosa? Che cosa sono questi misteri? chiese Alessandro fissandolo accigliato Il Conte Sebasti non stava bene quando sono partito afferm in tono grave Ci saranno dei bravi dottori presumo! lo interruppe Alessandro confuso. Gli occhi blu di Filippo scontrarono quelli verdi di Alessandro, un breve silenzio e poi lo informo: Ho un terribile presentimento annunci cupo Di cosa si tratta? domand Alessandro interessato Sono giorni che ci penso, ma per ora sono solo congetture!Non voglio gravarvi anche di questo peso , Non sei tu che chiedi, ma siamo noi a voler dare sintromise Simone con un sorriso benevolo. Convinto dalla gentilezza dei due, si fece coraggio e parl, a fronte dei dubbi che da qualche tempo gli colmavano lanima. Vedete il Conte stato sempre un uomo forte e dalla salute robusta, non so spiegarmi il suo malessere , A volte capita lo interruppe Simone Certo! ammise Filippo La cosa che mi turba che si ammalato durante il viaggio di nozze , Sar colpa della Zia sintromise Alessandro con ilarit E questa la mia paura ammise Filippo carico di tristezza. Stavo scherzando. E impossibile! aggiunse Alessandro notando la voce sommessa del cugino Io no!Temo davvero che lei centri qualcosa! lo sguardo di Filippo assunse unespressione grave, come se stesse ricordando qualcosa di doloroso Non pu essere continu Alessandro incredulo I sintomi del Conte sono cos simili a quelli di mio padre la voce si ruppe carica demozione Credi davvero che la zia sia capace di una simile

azione? chiese sgomento il cugino, strofinandosi la fronte. Filippo lo fissava in muta supplica incapace di sapere cosa pensare Vuoi che veniamo con te? gli chiese Simone No, voi con la carrozza siete pi lenti! Appena mi sar possibile vi raggiunger, non dovrei metterci molto! afferm scrutando lorizzonte Come vuoi, tagli corto Alessandro Andiamo allora! Ci vediamo, quando ci vediamo! e sorrise salendo in carrozza, seguito da un rapido Simone.

CAPITOLO XXIV

Il castello Colonna si ergeva in lontananza, maestoso e imponente. Con un grosso peso che gli attanagliava il cuore, Filippo imbocc il sentiero che conduceva al castello. Il crepuscolo di quella sera aveva qualcosa di tetro, come se fosse il presagio di qualcosa di orribile. Barone Aimondi buonasera lo accolse Giacomo con un pomposo inchino Buonasera anche a te gli rispose con garbo. Il tetro silenzio che trov allinterno, lo fece rabbrividire e subito lo confront con leuforica allegria di cui era invaso, prima della partenza di Sofia. I Conti sono qui? chiese con timore Si Barone! Sono nelle loro stanze rispose Giacomo in evidente apprensione La salute del Conte? chiese interessato E peggiorata! una voce di donna lo indusse a voltarsi Maria! esclam sollevato Barone sono felice che siate tornato afferm la donna andandogli incontro. Nel frattempo Giacomo si conged, tornando al lavoro. Si respira unaria gelida! esclam Filippo turbato Avete ragione conferm la donna Desiderate qualcosa da mangiare o da bere? chiese servizievole Un bicchiere di vino grazie rispose sedendosi in sala. I suoi occhi erravano per la stanza e ovunque si posassero, il suo ricordo la faceva da padrona. Manca molto anche a me! esclam Maria comprensiva, come se gli leggesse nella mente, Filippo si limit a guardarla prendendo il bicchiere dal vassoio e con un sorriso malinconico attese che lo posasse. Avete avuto sue notizie? chiese speranzoso Purtroppo no gli rispose colma di tristezza Le ho scritto molte lettere, lultima era per informarla dello stato del Conte, ma niente, neanche una frase scroll la testa e congiunse le mani in grembo E passato tanto tempo la voce tremolante e gli occhi lucidi facevano capire la sua tristezza Avete ragione disse lui coprendole una mano Anche per me questi quattro mesi sono stati eterni afferm malinconico Povera la mia bambina! si azzard a dire scoppiando in lacrime E pensare che forse non sa che anche suo padre sta morendo quelle parole soffocate fecero destare Filippo Devo vedere il Conte! si alz risoluto Vostra madre non ve lo permetter! asser Maria guardandolo dispiaciuta Perch non dovrebbe? chiese stupito Sono settimane che non fa entrare nessuno! Dice che suo compito accudirlo si affrett a dire la donna E assurdo! proclam tonante e a passi svelti sal le scale. Era fermo davanti alla porta, il timore che le sue supposizioni fossero esatte lo fecero titubare un istante, poi buss deciso. Ho detto che non voglio essere disturbata! url la donna isterica Madre sono Filippo! la voce era calma e tranquilla Vattene e lasciami col mio dolore! continu la donna acida Madre vi prego aprite! Desidero vedere il Conte! supplic luomo perplesso dalla sua riluttanza No! Quando avevo bisogno di te, sei andato via! Adesso sono io a non volerti! una venatura di ansia si scopriva nel suo tono collerico Apri o la butto gi tuon Filippo adesso adirato Non lo faresti mai! asser lei sfidandolo, intanto la udiva rumoreggiare freneticamente. Un colpo secco alla porta e questa si arrese alla sua furia. Lodore di chiuso e stantio era nauseabondo, a grandi falcate la cerc e la vide: laspetto trasandato, gli occhi cerchiati di viola e in mano un piccolo flaconcino che stava cercando disperatamente di nascondere. Madre! imprec luomo vedendo loggetto Vattene! starnazz lei, indietreggiando intimorita. Con un rapido movimento le strapp il flaconcino dalle mani e ne odor il contenuto, non sicuro della diagnosi si bagn la lingua col contenuto, mentre la donna continuava a dire che era la medicina del Conte. Gli occhi di Filippo si colmarono di una dolorosa collera Come avete potuto? chiese afferrandole il braccio Tu non capisci l'ho fatto

per noi! cerc di spiegare la donna Lo state uccidendo maledizione! la donna si divincol dalla stretta e si avvicin al letto, dove un Conte moribondo attendeva la morte. Guardalo! la voce era carica di disprezzo Secondo te dovrei vivere con uno cosi! , Perch diamine lo avete sposato allora? domando incollerito Tu non capisci! scroll la testa e fiss il vuoto Tuo padre con la sua morte ci ha lasciato una ben misera ricchezza; dovevo farlo! gli spieg con voce tremante Che cosa sposare il Conte e poi ucciderlo? il tono era carico dira Ci era rimasto solo il nome! si lagn la donna Stento a riconoscervi madre! la disprezz Filippo allontanandosi da lei Come avete potuto pensare e compiere una simile azione lampi dodio illuminavano la stanza Cerca di capire! gli disse cercando di calmarlo Lho fatto per noi! il tono era diventato basso e meschino Che cosa hai intenzione di fare?Sono sempre tua madre! lo implor subdolamente. Il silenzio in cui cadde la domanda la fece tremare Filippo! lo chiam ancora in attesa di una risposta. I bei lineamenti di Filippo sirrigidirono Vi sarete divertita davanti alla mia cecit disse fulminandola Ero cos giovanee cos indaffarato al servizio del Re, che non mi accorgevo di nulla scroll la testa e la guard impietrito Caro cosa stai dicendo? chiese con voce tremante la donna, certa di essere stata scoperta. Quando mio padre si ammal, non avevo neanche lontanamente pensato, che fosse a causa vostra le aveva afferrato il polso con foga Filippo non dire cos disse la donna cercando di divincolarsi Solo non riesco a capire il perch? la donna scoppi in un pianto disperato, lunica cosa da fare era intenerire il figlio e convincerlo di un suo pentimento. Coshai intenzione di fare adesso? chiese tra i singhiozzi Non lo so! le rispose guardando il Conte Si pu ancora salvare? chiese indicandolo Gli ho somministrato piccole dosi di arsenico al giorno: un avvelenamento cronico , Pu guarire? chiese spazientito Basta smettere la somministrazione, ovviamente i danni subiti dal suo organismo resteranno, ma non morir!. Filippo emise un sospiro di sollievo Bene! Avete altri flaconcini? domand tirato S. rispose la donna andando a prenderlo e porgendoglielo disse: Mi sento cos in colpa, sono stata una folle! si pent continuando il pianto. Filippo le lasci il polso, prese i due flaconcini e li scaravent nel fuoco del camino Vi do la possibilit di redimervi; almeno per il Conte! e le volt le spalle Potrai mai perdonarmi? chiese con un filo di voce Non credo, ma se al mio ritorno le condizioni del Conte, saranno migliorate, forse, non vi denuncer! quelle parole la ferirono come lame incandescenti Vai via di nuovo, ma dove? chiese esasperata Devo andare in Sicilia! la inform spazientito Perch? chiese curiosa, tutto a un tratto lui non ebbe voglia di riferirle la verit: perch fidarsi, cos, lanciandole un ultimo avvertimento usc rapido. Barone tutto bene? chiese Maria vedendolo scuro in volto Non proprio! si ferm e si volse a guardarla Devo andare! le disse serio Siete appena arrivato! esclam lei sconcertata Lo so, ma devo andare a riprendermi Sofia! una luce calda e sorpresa ravviv gli occhi dellanziana donna Allora andate e fate attenzione! , Senzaltro! le sorrise Ho bisogno che facciate una cosa per me le disse calmo Chiedetemi pure Barone? , Voglio che controlliate il Conte: dovete diventare la sua ombra! spieg serio Vostra madre si opporr sicuramente! afferm Maria preoccupata Dille che un mio ordine, capir! , Perch mi chiedete una cosa simile? chiese sommessa Fidatevi di me, quando torner risolver anche questo! disse sicuro Come desiderate! anche se non convinta, era ben lieta di servire Filippo, cos senza perdere altro tempo, raggiunse la camera del Conte e si adoper, affinch quei luoghi prendessero una parvenza di civilt. Il cavallo di Filippo sfrecciava veloce con lintento di raggiungere gli amici, ma la pausa al castello era stata per lui troppo lunga e per il cavallo troppo breve, cos fu costretto dopo poco, a fermarsi in una locanda per la notte. Quella notte fu insonne e piena di terribili pensieri. La scoperta, che aveva fatto quel pomeriggio, lo aveva demoralizzato: si rigir pi volte nel letto, fino a raggiungere la calma per un breve

sonno. Il canto del gallo lo dest dal sonno e con rapidi movimenti si lav e rivest a dovere, preparandosi per la partenza. Il viaggio si stava presentando notevolmente faticoso e la distanza che lo separava dalla carrozza, sembrava ormai incolmabile. Il crepuscolo della sera annunciava il rapido arrivo della notte, cos and alla ricerca di un villaggio, dove trovare rifugio. Ormai la notte era giunta e il sentiero si presentava deserto. Non aveva alcunintenzione di uccidere lanimale che cos diligentemente lo aveva condotto fino a l, cos scrut ogni angolo del fitto bosco che lo circondava. Trovando un piccolo spiazzo vicino a un ruscello, si rallegr Questo posto perfetto! esclam allanimale accarezzandogli il collo. Scese, liberandolo del fardello della sella e del suo peso e gli diede agio vicino al ruscello. Lui si sistem sotto la protezione di un grande albero e li accese un fuoco. Durante i viaggi portava sempre con s una borsa di cuoio, al cui interno vi era tutto loccorrente per dormire allaperto. Stese la coperta sul terreno e ne fece un giaciglio per la notte. Il silenzio di quel luogo gli fece ricordare con tristezza, quando in una notte simile aveva amato Sofia Amore mio! sospir chiudendo gli occhi e lasciando che la mente rivivesse quellindimenticabile momento Tac! il rumore di un ramo spezzato lo mise in allerta. Qualunque animale fosse era meglio correre alle armi. Cerc per prima cosa la pistola che non trov, allora impugn lelsa della spada e attese guardingo. Barone Aimondi! una voce bassa e roca spacc il silenzio Si chi siete?Mostratevi! il tono di Filippo era deciso Sono Don Antonio! esclam uno dei due uomini che gli andavano incontro Io invece sono Don Michele! aggiunse laltro con un ghigno Che cosa volete? chiese teso, poich i due non avevano un bellaspetto: alti, corpulenti e gli brandivano un arma contro. Vogliamo far cessare la tua vita! rise di gusto uno, mentre inviava la minaccia Mi dispiace per voi allora signori! disse Filippo sicuro Credete di avere qualche possibilit? chiese uno schernendolo No!Non lo credo ne sono certo! afferm tranquillo e part allattacco. Le lame si scontravano con maestria: incrocio alto, basso e poi ancora alto. Il rumore metallico faceva eco e le loro grida erano amplificate in quel silenzio notturno. In un attimo sembr di essere in una grande battaglia: ora erano in due a colpirlo. Filippo parava e schivava da vero spadaccino, con un magico movimento della mano disarm uno dei due e lo spinse via con un calcio, poi piroett su se stesso e par agilmente il colpo del altro facendolo barcollare allindietro. Con una capriola rotol via e raggiunse la spada dellavversario precedente, una volta presa si alz in tutta la sua maestosit e guardando i due avversari ansanti, fece roteare le lame creando un gioco di luce con il riflesso delle fiamme Siete pronti! tuon e part di nuovo allattacco. Impietosi furono i colpi che infier ai due, riuscendo a colpirne uno che si accasci al suolo, mentre laltro ne approfitt per affondare la spada nel suo costato. Un gemito seguito da unimprecazione sfugg a Filippo, che accecato dal dolore riusc a disarmare anche questi. Ferm la lama insanguinata sulla giugulare pulsante del forestiero Non uccidetemi! implor luomo nella codardia Perch volevate uccidermi? tuon Filippo Ci hanno pagato! rispose luomo nel panico Chi? incalz Filippo portandosi la mano libera al fianco ferito Una nobildonna continu luomo contrito "Lavr un nome? inve Filippo premendo ancora di pi la lama. Un rivolo sottile di sangue corse gi dalla gola, luomo notando il sangue si affrett a dire Era una Baronessa non so di precisoAimondi si chiama!Non so altro lo giuro! implor tremante. Filippo rimase immobile dolorante e afflitto. Il sapere che era sua madre la mandataria lo rendeva debole. Scost la lama dal collo delluomo e chiese Quando vi ha assoldati? chiese al colmo della delusione Ieri Baroneieri sera!. Filippo scroll il capo deluso Vattene se non vuoi fare la fine del tuo amico! consigli guardando il corpo inerme del altro Si signore! rispose questi fuggendo. Con molta fatica sell Fulmine e vi si aggrapp urlando A casa! e abbandonandosi alle capacit dellanimale, perse i sensi.

Il nitrire di un cavallo attir lattenzione di Mastro Peppe, che curioso si sporse dalla finestra per vedere chi fosse. Ai suoi occhi apparve un bellissimo stallone nero, il primo pensiero fu che se fosse stato libero, lo avrebbe preso per sua moglie. Mentre si avvicinava, vide la sagoma di un uomo riversa sullanimale. Accidenti! imprec e cerc di avvicinarsi allanimale facendo attenzione a non farlo imbizzarrire, quando fu vicino, lo riconobbe. Barone! chiam ripetutamente, finch questi non apri gli occhi Sono ferito! sbiascic e perse nuovamente i sensi. Luomo chiam rinforzi, lo tir gi da cavallo e con laiuto di altri lo portarono dal Dottore.

Avete perso molto sangue! esord il Dottore vedendogli aprire gli occhi. La voce del Dottore gli suonava confusa e bassa Dove sono? domand stordito Siete nel mio studio Barone! gli rispose luomo Devo andare al Castello Sebasti! disse con voce impastata, tentando di alzarsi Avete tempo una volta guarito! spieg il Dottore Devo andare perch mi sento cos confuso? chiese letteralmente appesantito E il laudano che vi ho dato, vi aiuter a riposare! gli spieg il medico con calma e in breve, Filippo fu di nuovo con gli occhi chiusi. Il caldo tepore dei raggi solari condusse Filippo a un gentile risveglio. Lentamente apr gli occhi e con calma si osserv intorno: lambiente era del tutto sconosciuto, cos temendo di essere in pericolo si sollev di scatto. Una fitta lancinante alladdome gli fece emettere un urlo soffocato. Si sdrai nuovamente ed esamin la parte dolorante, il bendaggio gli illumin la memoria e a quel punto si costrinse ad alzarsi. Che cosa state facendo? chiese il Dottore vedendolo alle prese con la missione: mettere i pantaloni Devo andare al Castello lo inform faticando Andrete quando starete meglio! ripet il Dottore sconcertato Voi non capite devo andare subito lo sguardo deciso non gli diede modo di replicare Lasciate che vi accompagni con la carrozza si arrese il Dottore, intanto Filippo stava guardando la sua camicia: era di un bianco cangiante e sul lato inferiore sinistro vi era una lunga cucitura. Mia moglie ha pensato, che avreste preferito indossarla pulita! disse il medico con una scrollatine di spalle E stato davvero un pensiero gentile! sorrise, poi torn serio Dottore voi sapete delle condizioni del Conte? chiese turbato Purtroppo si! rispose con gli occhi rivolti altrove Il mio rimpianto non poter far nulla! lo guard con rammarico Vostra madre mi tiene a distanza gli spieg cauto Credo che mia madre abbia perso il senno! esclam duro attirando tutta lattenzione del Dottore Ha avvelenato il Conte con dellarsenico, almeno spero che abbia smesso! scroll il capo Dobbiamo andare e salvarlo! il tono era deciso Avrete tutto il mio aiuto! esclam il Dottore, lieto di poter dare una mano e cos si recarono al castello. Contessa avete visite! la chiam Maria dopo aver bussato Chi ? cornacchi laltra attraverso la porta Il Dottore Contessa! rispose con garbo, mentre i suoi occhi erano fissi sul Barone Dite a quellimpostore che non abbiamo bisogno di lui! tuon scortese Madre! Aprite questa dannata porta prima che la butti gi e vi strozzi con le mie mani! limprecazione di Filippo le giunse carica dodio e la sconvolse. Una strana sensazione di terrore si era impadronita del suo corpo facendole pensare E vivo!. Langoscia che la attanagliava era indescrivibile, mentre il richiamo del figlio si ripeteva possente. Non giungevano n rumori ne voci, cos Filippo reag risoluto: un calcio sulla maniglia e la porta si apr. Il rapido movimento gli acu il

dolore, ciononostante entr nella stanza e con lo sguardo cerc la rivale. Riversa al suolo vide la sagoma della madre con il volto contrito e gli occhi sgranati, intorno solo tre flaconcini vuoti. Lodio si dissip allistante, con cautela singinocchi al suo fianco e sorreggendole il capo le accarezz il viso segnato da profonde rughe. Barone lasciate che la controlli disse il Dottore con sollecitudine Occupatevi del Conte! sospir Filippo, fissando la madre sconvolto. I rumori del Dottore e di Maria che prestavano soccorso al Conte gli giungevano confuse e distanti. Si sentiva atterrito dallaccaduto, per quanto ormai conoscesse la vera indole della madre, non si capacitava del gesto e non riusciva a odiarla. La sua partenza era irrimediabilmente rimandata, gli avvenimenti che erano accaduti in cos rapida successione lo costringevano a occuparsi del Conte e dei suoi affari. Il suo compito di protezione sarebbe durato, finch luomo non fosse guarito sia nello spirito sia nel corpo e cos, insieme cercarono di reagire a questa calamit di emozioni.

CAPITOLO XXV
Val Demone (Sicilia)

La pioggia centellinava leggera sulla terra arsa dandole vita, assorta da quel meraviglioso incedere primaverile, Sofia non si accorse che non era pi da sola. Da quando abitate qui voi, questa casa ha assunto un aspetto migliore! la lod Paolo con un sorriso, sussultando lievemente si volse a guardarlo Non credo di aver fatto molto! si scherm lei Invece avete fatto moltissimo continu lui con un inchino. A cosa devo lonore di questa vostra visita? chiese lei sostenendosi lo stomaco Volevo sapere come stavate e se ovviamente mi onoravate della vostra presenza questa sera? ammise lui galante Vedete sarebbe bello potermi vantare della meravigliosa cognata che ho le sorrise baciandole la mano Non adulatemi Paolo vi prego; vi assicuro che non serve. gli sorrise divertita Non sar un leggero mal di stomaco a tenermi lontana scrut nei suoi profondi occhi nocciola Che cosa temete signore? chiese, leggendo in lui perplessit Nulla Signora le assicur, mal celando la preoccupazione Vi prego non mentite lo rimprover onesta Sapete quanto io mi sia affezionato a voi in questi mesi? le chiese solenne, lei annu con un dolce sorriso, in effetti Paolo si era mostrato prezioso in quei mesi, quasi quanto un padre amorevole. Lui era stato il suo salvatore in molte occasioni e ora il suo timore la preoccupava. Vedete Sofia, forse stasera scoprirete cose che vi deluderanno la inform facendola sedere Nulla su di voi potr deludermi! esclam lei, troncandogli le parole. Qualunque fossero le sue paure; Sofia non voleva sentirle, poich in lui aveva riposto tutte le sue speranze. La sera non tard ad arrivare e Sofia era splendida nel suo abito di seta scarlatta. I capelli erano legati in una semplice treccia laterale adornata di violette, che ricadeva nella soffice morbidezza del seno. Si guard ancora un istante allo specchio perplessa Siete splendida! si compliment Filomena notando la riluttanza E dal giorno delle nozze che non esco da qui e non vado a una serata mondana inform la donna con tristezza Lo so! Il Generale si diverte a lasciarvi qui da sola; sempre! ammise Filomena con durezza Non sono abituata a eventi del genere , Avrete pur partecipato a un ballo o un ricevimento in vita vostra? chiese Filomena stupita Oh si! le rispose illuminandosi in volto. Il luccichio che era apparso negli occhi di Sofia era raro Vi venuto il mente qualcosa di bello? chiese la donna curiosa Si poi torn scura in volto, notando il cambiamento dumore si affrett a scusarsi imbarazzata Mi disp , Frena la lingua e calmati! le ordin Sofia con un sorriso I ricordi non sempre sono belli, ma sono ricordi! esclam serena. La confusione in Filomena era palese Un giorno ti racconter la storia di una ragazza triste e sola, che riprende vita grazie ad un sorriso! gli occhi le silluminarono nuovamente Ed era un bel sorriso? chiese timorosa Il pi bello su cui una giovane donna potesse posare gli occhi! esclam con enfasi Avr avuto un volto? chiese curiosa, vedendo la disponibilit della sua padrona Oserei dire che aveva tutto! esclam con una venatura maliziosa Ah si sottoline laltra interpretando giustamente laffermazione. Sofia si ritrov ad arrossire sentendosi scoperta, laltra che ormai la venerava le disse: Mia Signora non dovete temere, ogni vostra parola la custodir gelosamente sospirando la ringrazi e finalmente usc dalla stanza Siete pronta finalmente la aggred luomo appena la vide, una rapida occhiata e sgarbatamente la spinse fuori dalla porta per andare a casa di Paolo.

La serata stava procedendo bene, tutti ammiravano la giovane Contessa con timore reverenziale e non vi era uomo, che non avesse profuso il suo ardente piacere. Lunico che sembrava non accorgersi dellavvenenza di Sofia: era il marito. Il Generale sembrava essere particolarmente interessato alla Marchesa Viola. I suoi occhi la cercavano ardentemente e con avida lussuria si posavano sui suoi seni esageratamente scoperti. La Marchesa era una donna sulla trentina molto affascinante e sensuale. Di sicuro esperta nel conquistare un uomo, poich le erano bastati pochi sguardi e altrettanti pochi gesti per irretirlo. Sofia era rimasta in disparte e da lontano osservava il palese corteggiamento del marito nei confronti dellaltra. Siete talmente tanto bella, che mi togliete il respiro! lesclamazione gentile proveniva dallalto cos sollev gli occhi Quando la smetterete di mentire? chiese sorridendo al cognato che la guardava meravigliato Cos mi offendete lei scroll il capo e torn a guardare il marito. Paolo segu lo sguardo della donna e not il suo cipiglio Volete che lo frusti? chiese serio Non credo servirebbe a molto e gli sorrise nuovamente Con il vostro permesso tornerei a casa annunci desiderosa Vi accompagno si prest luomo volentieri No grazie! rispose con tono leggero abitiamo cos vicini mi farebbe davvero piacere camminare un po , Dico a quellidiota di mio fratello di accompagnarvi afferm acido No!Non c bisogno! si affrett a dire lei, alzandosi e posando una mano sul braccio delluomo per tranquillizzarlo. Se a causa sua che andate via; giu ro che gli faccio del male! esclam luomo carico dira Paolo calmatevi vi prego! lo calm lei Sono giovane, ma non sono sciocca spieg serena Non so, dove va mio marito tutte le sere, ma sono sicura, che sintrattiene con giovani donne volenterose! fece una pausa per dare enfasi al suo dire La scia di profumo femminile che lo ricopre ne la prova sorrise tranquilla. Paolo si stup di tanta comprensione e notando lo stupore nelluomo continu Un uomo ha dei bisognied io per il Generale non vado bene arross leggermente data la natura del discorso E voi? chiese delicato Per me sta bene cos spieg, poi con passo leggero si avvicin alla coppia Generale luomo si volt a fulminarla, lei sorrise giuliva Volevo informarvi che torno a casa , Voglio rimanere ancora protest lui con voce dura Oh non preoccupatevi; sono io che vado via! continu a sorridergli con sfrontatezza, poi voltatasi a guardare la Marchesa disse: Marchesa stato un piacere fare la vostra conoscenza. Peccato solo che il vostro fidanzato: il Duca intendo, non sia venuto, forse avrei potuto gradire la sua compagnia, come mio marito sembra gradire la vostra! il tono sarcastico e il lampo di malizia negli occhi, le confer un aspetto imponente Vi auguro una piacevole serata e sono sicura che lo sar! detto questo, usc velocemente dalla casa e solo una volta fuori, riprese a respirare. Quella piccola vittoria le rallegr lo spirito, li aveva sconvolti con la sua fredda tranquillit e nessuno dei due era stato capace di nasconderlo. Credono che sia uninetta pens, mentre soddisfatta, si dirigeva verso casa. Laria fresca di quella sera di marzo era incantevole. Lontano si ergeva limponente Etna e quasi estasiata, si ferm a rimirare linusuale spettacolo. In tutti quei mesi il tempo non era stato molto clemente, invece quella sera il cielo era meravigliosamente terso, il che le diede lopportunit di vederne la vetta. In quel punto: nel buio del manto stellato piccoli fuochi, lambivano il cielo, accendendolo di rose colorite e trasformandolo in un momento magico. E davvero incantevole non trovate? la voce di uomo la costrinse a voltarsi Direi di si rispose in un sussurro. Un leggero timore simpadron del suo corpo, in fondo era da sola e in un luogo isolato. Vi ho spaventato? chiese questi gentilmente, vedendo lo sgomento Un po ammise lei, guardandolo negli occhi. Gli suoi occhi era calmi e gentili e anche latteggiamento sembrava essere quello di un gentiluomo. Dovete perdonarmi Signora e che, quando vi ho visto, non sapevo se foste vera o una visionedovevo accertarmi di non essere pazzo! aggiunse sorridendole. Le strapp un sorriso Non siete pazzo! gli rispose gentilmente e cominci a camminare. Luomo sembrava non

volerla lasciare in pace, cos si accost con lo stesso passo e disse: Non dovreste andare in giro da sola , Siete forestiero vero? chiese lei velocizzando il passo Si signora, come mai me lo chiedete? domand curioso Perch nessuno che vive da queste parti oserebbe importunarmi disse lei cercando di non fare incrinare la voce Vi sto importunando? chiese stupito fermandosi davanti a lei. Sofia arrest il passo e lo fiss negli occhi Lo state facendo Signore? chiese lei di rimando Assolutamente no! Vi sto solo scortando Signora! e si profuse in un perfetto inchino Conte Simone Alisei per servirvi! gli occhi gli luccicavano di uno strano calore, mentre si posavano sul suo incantevole viso. Sofia rise di cuore alla sua perseveranza Non vi arrendete mai Conte? chiese vagamente allegra No. Se quello che desidero cos incantevole! rispose con garbo Mio marito potrebbe non apprezzare la vostra perseveranza aggiunse lei ironica Non posso credere che siate sposate! esclam lui sconcertato Se foste mia moglie, non vi lascerei sola un istante aggiunse sconvolto Per fortuna non lo sono allora rise lei Sappiate Signora, che questa sera avete ucciso un uomo continu lui portandosi la mano al petto Non esagerate. Sono sicura che mi dimenticherete presto! lo canzon lei, allontanandolo con la mano Vi prego di dirmi il vostro nome, cosi che sar certo di non avervi sognato la supplic con esagerato dolore Va bene! Contessa Sofia Sebasti in Ridas rispose accennando un sorriso. Il suono del nome lo turb e si sollev a scrutarla meglio Sofia avete detto? rimarc sottovoce, poi sorrise massaggiandosi la nuca Se lo sapesse, mi torcerebbe il collo! esclam ridendo Chi? chiese Sofia Niente! Niente un amico! si volse a guardare la strada semi deserta: i volti dei pochi uomini presenti non lasciavano ben sperare cosi pronunci: Lasciate che vi accompagni. Non prudente che una bella donna come voi giri da sola , Non c bisogno! disse lei preoccupata dal suo cambiamento dumore Vi assicuro Contessa, che adesso il mio unico scopo fare in modo che non vi accada niente aggiunse lui rassicurandola Perch dovrei credervi? chiese scettica Perch sono troppo affezionato al mio amico, per fare altrimenti , Conoscete il Generale? chiese dubbiosa Sembrate giovane! , No! Non conosco il Generale. Vi prego lasciate che vi scorti e non chiedetemi altro!. Sofia avrebbe voluto liberarsi della sua insistenza, ma sarebbe stato inutile e cos acconsent. Il breve tratto di strada lo trascorsero in silenzio, finch Sofia non disse con timore Sono arrivata! , Bene! Vi auguro buona notte Contessa! e con un colpo di tacchi si allontan. Con passo veloce entr in casa, chiuse la porta e si appoggi sopra esausta. Fece dei profondi respiri per tranquillizzarsi prima di cominciare a cambiarsi. Era passato molto tempo dal suo arrivo e anche se nel letto da ore, non riusciva a dormire. Il suo pensiero era fisso sul Conte e su chi fosse il suo amico, per il quale aveva tanto rispetto. Il rumore del cancelletto e della porta si susseguirono rapidi e questo non era un buon segno. Si alz dal letto e infil la vestaglia aprendo con cautela la porta Maledizione donna dov? url il Generale appena la vide Cosa? chiese intimorita dalla sua furia La mia arma inglese? sbrait Quale arma? incalz lei perplessa Quella in ottone per i il frenetico bussare alla porta lo interruppe Chi pu essere a questora? chiese lei con timore. I colpi erano forti e insistenti, vedendo il marito impegnato nella disperata ricerca, si fece coraggio e and ad aprire. Si par davanti una figura imponente, sollev lo sguardo alla ricerca del volto Dov il Generale? tuon questi furente. Sofia indic il buio della casa Eccola! si sent la voce del Generale sollevata Avete trovato la vostra arma per i duelli? gli chiese lintruso schernendolo Si Duca! gli rispose uscendo a passo deciso. Luomo si volse a seguirlo, ma prima di uscire disse con tono gentile alla donna: Vi consiglio di non guardare!. Sofia rimase pietrificata, incapace di giustificare gli eventi. Abbracciata allo stipite della porta, fissava sgomenta i due uomini che si erano messi schiena contro schienaAl mio dieci Signori! pronunci una voce nella penombra, mentre sagome indistinte assistevano alla scena. Uno, due la voce contava,

mentre gli uomini si distanziavano alla sua lentezza. Anticipando di qualche istante il dieci, il Generale si volt e spar il suo colpo, mancando lobiettivo. Quasi in sequenza si ud un altro colpo, che invece lo colp in pieno petto, facendolo cadere al suolo. Sofia sgomenta si port una mano alla bocca Oh mio Dio! esclam sottovoce, udendo della morte del marito. Mentre la folla si adoperava a fare chiss cosa, il duellante and da lei. Sofia indietreggi di alcuni passi E stato un duello leale afferm luomo, vedendo il suo sgomento Dovevo difendere il mio onore continu, non avendo risposta, si tolse il cappello mostrandole il viso Ho scoperto vostro marito in intimit con la mia fidanzata! spieg luomo fissandola negli occhi. A quelle parole le venne in mente la Marchesa Voi siete il Duca Villabruna di Gaeta? chiese con un filo di voce Per servirvi le rispose con un inchino e un lieve sorriso. Sofia si scost ancora e cominci ad accendere le candele Mia Signora state bene? chiese una voce femminile alle sue spalle Io bene! rispose con un sorriso Che cosa accaduto? chiese Alejandro da dietro alla moglie Il Generale ha affrontato un duello e ha perso lo inform calma E morto! sospir Filomena con una venatura di gioia Si! le rispose, fissando il Duca, poi si rivolse ad Alejandro Saresti cos gentile da avvisare Paolo? , Subito rispose questi e usc Potresti preparare del te? ordin a Filomena con gentilezza Certo mia Signora le rispose la donna correndo in cucina. Lasci che la porta si chiudesse e poi esamin il Duca Mi duole avervi privato cos presto di vostro marito le disse sconcertato da quellesame Non doletevi per me si sedette e gli fece segno di imitarla il nostro non era un vero matrimonio. Lui mi stato imposto dal Re, in realt ci odiavamo! ammise guardandolo tranquilla Sembra quasi che non vi dispiaccia? costat lui incerto Infatti cos! Forse mi giudicherete senza cuore, ma in realt mi avete fatto un favore ammise lei con freddezza Tutto bene? chiese una voce dalla porta aperta. Sofia guard il nuovo arrivato trasal Conte! , Contessa! la salut lui avanzando di un passo e avvicinandosi al Duca Vi conoscete? chiese il Duca perplesso Ho avuto modo di conoscere la Contessa ieri sera lo inform imbarazzato Non sapevo chi fosse e lho corteggiata senza piet , Coshai fatto? domand il Duca incredulo Non guardarmi con quella faccia bellissima! Come potevo sapere che era lei. Comunque appena mi ha detto chi era lo accompagnata a casa e sono andato via! concluse il Conte ridendo. Il Duca scoppi in una fragorosa risata Voglio vedere che faccia far Filippo, quando gli dir che lhai corteggiata! al suono di quel nome Sofia scatt in piedi attirando lattenzione dei due Conoscete Filippo? chiese con voce tremante E il mio amico di cui vi parlavo si affrett a informarla Simone Come sta? chiese con gli occhi lucidi Bene Contessa non preoccupatevi rispose il Duca dolcemente, notando lapprensione sul suo volto Il Generale mi aveva detto che lo avevano ucciso disse singhiozzando sollevata e lasciando cadere il silenzio. Sofia cara! la voce di Paolo attir la sua attenzione Paolo mi dispiace! sospir tremula State calma! la consol accarezzandole il viso Alla fine sarebbe successo. Conduceva una vita troppo dissipata afferm luomo, scrutando i due uomini. Sofia ne segu lo sguardo e present i due uomini. Paolo prima si scus con il Duca per il comportamento del fratello, poi si rivolse a Sofia Mi occuper io della cerimonia la inform cauto Grazie! fu la sua risposta colma di gratitudine. Luomo si guard intorno con aria pensierosa, come a voler decidere il futuro Questa casa vostra Sofia, fatene ci che volete! esclam indicando il luogo Non posso accettare si ritrasse compita Con tutto quello che vi ha fatto, il minimo che posso fare! asser lui gentilmente Voi avete gi fatto per me! gli comunic gentile Comunque la cedo a voi, non so che farne!. Sofia lo guard con tenerezza Ho intenzione di tornare da mio padre! informandolo con calma Quando? chiese dispiaciuto, ormai si era affezionato alla giovane Dopo la cerimonia , Cos mi abbandonate? le chiese sorridendo malinconicamente Non vi abbandono, vi scriver, vi verr a trovare e voi potrete fare altrettanto gli spieg con

dolcezza Mi mancherete! afferm serio Lo spero! ironizz lei, cercando di dissimulare limbarazzo. Stava uscendo quando Sofia lo ferm Posso chiedervi un favore? la voce era incerta Ma certo mia cara , Se davvero non sapete cosa farne di questa casa, potreste lasciare che ci abitino Filomena e Alejandro, in modo che quando verr a trovarvi sar vivibile! e attese con ansia la risposta. Paolo fiss luscio aperto, assorto nei pensieri poi ricordando il fedele e buon servizio svolto dai due, esclam: Ogni vostro desiderio un ordine! e chiamando Alejandro lo inform della nuova sistemazione.

CAPITOLO XXVI

La carrozza sulla quale Sofia intraprese il viaggio di ritorno, era la stessa sulla quale era arrivata. Da sola e con lo spirito sereno affrontava il lungo e faticoso viaggio. La natura splendeva del riverbero primaverile e lei gioiva del dolce profumo emanato dagli alberi. Con lo sguardo rivolto al meraviglioso paesaggio, pensava al suo Filippo. La carrozza arrest improvvisamente la corsa, facendola barcollare da una parte allaltra del sedile. Ripresa la stabilit, si sporse dal finestrino e riconobbe il Duca. Contessa Sofia! la chiam questi con un solare sorriso Duca cosa ci fate voi qui? chiese stupita Vi accompagno a casa le rispose con naturalezza Non potete protest debolmente Si che posso, afferm Non preferirete davvero viaggiare con un traino da due anzich da sei? chiese Simone sporgendosi nella carrozza dallaltro finestrino Conte volete uccidermi dallo spavento? chiese lei guardandolo di sbieco No. Voglio solo portarvi a casa afferm con un sorriso Anchio e il pi in fretta possibile aggiunse il Duca dallaltro lato Che cosa penser Paolo se vedr tornare la sua carrozza dopo solo due giorni? , Non preoccupatevi per questo! la spron il Duca aprendo lo sportello e facendola scendere. La mia roba? chiese esasperata Gi presa! e senza darle modo di reagire, la misero sulla carrozza e parti rono veloci. La carrozza era assai pi spaziosa e anche se in tre stavano comodissimi. Il Duca e il Conte erano seduti di fronte a Sofia e la scrutavano con un leggero sorriso. Indispettita dal loro esame chiese: Potreste limitare il vostro attento esame, mi state innervosendo! , Perdono! esclam il Conte alzando le mani, in gesto di resa Perdonate anche me Contessa aggiunse il Duca Solo adesso mi rendo conto del perch mio cugino fosse cos determinato nel riavervi , Cugino dite? sinteress lei allistante Si rispose allegro Lo conoscete bene? chiese ancora curiosa Noi tre ci conosciamo dallinfanzia quindi, direi di si! un luccichio divertito illumin gli occhi del Duca Raccontatemi comera? domand in fermento Come adesso temo, un gran testone rise Voi invece lo conoscete bene? indag il Duca con ironia Quel tanto che basta per dire che si scelto proprio dei begli amici! li burl lei Non ci trovate carini? chiese il Conte allegro In realt mi spaventa sapere che devo affrontare un viaggio cos lungo con voi disse portandosi una mano sulla fronte con finta disperazione. Il clima che si era creato era tranquillo e in alcuni momenti persino divertente. Il Conte si prodig nel raccontare vari aneddoti su Filippo, che la costrinsero a chiedersi di chi si fosse innamorata. Tutta lansia provata, un tempo su un eventuale rifiuto di Filippo si dissip appena le fu chiaro che il duello era stato pianificato da loro tre per liberarla. Non riusciva proprio ad accettare lidea di perdervi! esclam il Duca solare E ne capisco le ragioni se non fosse per mio cugino credo, che vi corteggerei io stesso ammise lusinghiero Per fortuna che ho il nome di Filippo a proteggermi li guard di sottecchi e aggiunse Povere quelle donne che incrociano il vostro sentiero! esclam con esagerato dispiacere Non siate cos severa, la ammon il Duca gentilmente Siamo solo uomini! aggiunse con falsa modestia Della peggior specie, a parer mio gli rispose trattenendo un sorriso Cos ci offendete Contessa lei fece spallucce e si volse a guardare dal finestrino, cadendo in un silenzioso pensiero. I due uomini si guardarono pi volte, cercando di decifrare cosera successo. Non trovando alcuna valida spiegazione il Conte chiese dubbioso Non vi sarete offesa per qualcosa che abbiamo detto?, No di certo! rispose e torn ai suoi pensieri. Come poteva spiegargli cosa intendeva con Gli uomini della peggior specie meglio se avessero

creduto che fosse un offesa. In realt non era cos: nei due amici di Filippo lei aveva scorto molte similitudini col suo amato: belli, affascinanti, simpatici e soprattutto sicuri di se. Proprio quella sicurezza le aveva fatto abbassare le difese e laveva resa debole nelle sue mani. Impossibile non innamorarsi di un uomo perfetto! pens con un lieve sorriso, mentre limmagine del corpo nudo di lui prendeva forma. Si sent il viso in fiamme e voltandosi verso i due sconvolta, vide che a loro il rossore non era sfuggito. Il Duca le sorrise comprensivo, poi esord con tono leggero: Vi prego Contessa chiamatemi Alessandro, le formalit in famiglia non mi piacciono! lei lo guard dubbiosa Non siamo parenti Duca sottoline Non ancora asser lui compiaciuto Presto si! lei alz il perfetto sopracciglio Dite? , Certo e allora sarete costretta a chiamarmi per nome, tanto vale cominciare subito! precis sicuro Lo stesso vale per me! I titoli sono cos freddi sulle labbra di un amico, figuriamoci su quelle di unamica! esclam il Conte con un sorriso eloquente Siete davvero insopportabili. protest lei felice E voi testarda se non accettate lofferta aggiunse Alessandro deciso Mi arrendo poi divenne cupa e li guard seria E se Filippo non mi volesse pi! Alessandro scosse la testa Credo che sia impossibile! afferm sicuro Perch non vi ha raggiunto? chiese triste lei, al colmo dellapprensione Sono sicuro che lo scopriremo presto! afferm Alessandro, guardando luomo al suo fianco. I due si limitarono a essere dispersivi, non volevano causarle altre sofferenze informandola dei dubbi che Filippo nutriva. In realt anche loro erano in ansia, ma cercavano di apparire ottimisti agli occhi della giovane.

Le pale del grande mulino del principato apparvero, inducendo Sofia a sporgersi dal finestrino Siamo quasi arrivati! esult radiosa svegliando i compagni Bene! esclam Simone trattenendo uno sbadiglio. Agitata dalleuforia del momento, non riusciva a stare ferma sul sedile Calmatevi mi sta venendo il mal di mare! la derise Alessandro Perdonatemi che mi manc a cos tanto casa! gli occhi le luccicavano di gioia, mentre scorgeva in lontananza il familiare castello.

CAPITOLO XXVII
La gioia di ritrovarsi

Toc, Toc! il bussare alla porta distrasse Filippo dai libri contabili. Dopo i recenti avvenimenti che lo avevano investito: il funerale della madre, la malattia del Conte e la sua stessa riabilitazione, questo era il primo giorno tutto dedico al lavoro. Avanti! rispose fissando la porta Barone il vostro caff!esord Maria con un sorriso Grazie! le rispose prendendo la tazzina, ne assaggi un sorso ed esclam soddisfatto Questo il caff pi buono che abbia mai assaggiato! Maria sorrise contenta Far i complimenti alla cuoca Barone! e voltatasi in direzione del Conte, che era seduto sulla sua poltrona chiese: Siete sicuro di non voler niente? , Si grazie rispose questi sottovoce. La fermata di una carrozza attir la loro attenzione, ma fu Maria ad andare alla finestra Chi ? chiese Filippo Barone un tiro da sei, non mai venuto qua! lo inform sollecita. Filippo stava registrando le ultime operazioni quando sent Sono due uomini e una donna. Tacque un solo istante poi la riconobbe E la signorina Sofia! scoppi in lacrime di gioia. Filippo and alla finestra e li riconobbe, con il cuore gonfio di gioia ammir la giovane che in tutti quei mesi non era cambiata. Si volse a guardare il Conte, che con gli occhi lucidi mestamente gioiva Lasciate che vi aiuti ad accogliere vostra figlia gli disse prestandogli sostegno. Il Conte si aggrapp alluomo e lentamente si diressero allingresso. Oh signorina che bello vedervi! le giunse la voce emozionata di Maria prima di poterla finalmente vedere. Maria una gioia per me essere a casa! esclam lei andandole incontro Sapeste, quanto ho temuto per voi aggiunse la donna singhiozzando Sto bene calmati! la consol con dolcezza. Il Generale dov? chiese in apprensione la donna, vedendola insieme a due sconosciuti Sono vedova adesso! la inform tranquilla. Sollevato lo sguardo verso luscio aperto della sala, vide fare il loro ingresso: gli uomini della sua vita. Un tuffo al cuore la percosse nel riconoscere il padre: dimagrito, evidentemente debole e delle profonde rughe scavate in un viso circondato da capelli bianchi, la impensierirono Padre! sussurr con voce spezzata e andandogli incontro chiese: Cosa vi successo? , Niente per cui tu debba preoccuparti tesoro! gli rispose a fatica. Lo abbracci teneramente, poi sollev lo sguardo e incroci gli occhi felici di Filippo Barone! disse timidamente lei, cercando di arrestare limpulso di abbracciarlo Contessa un piacere riavervi qui disse lui, anche se il tono poteva apparire formale agli altri, a lei bastava il calore del suo sguardo per capire limmensa gioia Dov vostra madre? chiese cercando di allentare la tensione E una lunga storia, ve la racconter pi tardi! le rispose assumendo un tono grave. Gli pesava doverle raccontare la verit, chiss se avrebbe capito e lo avrebbe voluto comunque. Chi sono i tuoi accompagnatori? chiese il Conte cambiando a sua volta discorso Avete ragione padre chiedo scusa! si giustific, con un gesto della mano li invit ad avvicinarsi e con garbo fece le presentazioni. Erano da poco passate le otto quando si ritrovarono in sala. Il Conte si era ritirato nelle sue stanze lasciando i giovani da soli. Sofia era seduta sulla poltrona, gli enormi occhi verdi erano puntati sulle spalle larghe di Filippo, che si

muovevano a ogni respiro, mentre gli amici gli raccontavano cosa era successo. Spero si siano comportati bene? le chiese solare, mentre i suoi occhi scandagliavano quelle enormi pozze verdi, Benissimo direi gli rispose dolcemente. Filippo non poteva credere che era cos vicina. Si avvicin a lei dando le spalle agli amici, le prese la mano con tenerezza e posandovi un bacio le sussurr Siete meravigliosa! Ci sono stati momenti in cui ho creduto di avervi immaginato, poich, solo nei miei migliori sogni credevo possibile una bellezza come la vostra! il delicato respiro sulla pelle, le percorse di brividi tutto il corpo e le parole le infiammarono il viso. Abbass lo sguardo incapace di reagire, era lunico che riusciva a renderla cos vulnerabile. Filippo rimanendo ancorato alla sua mano, fulmin gli amici che si congedarono in fretta. Adesso erano soli, il cuore martellava nel petto a entrambi. Lui le sollev il mento costringendola a guardarlo. Con il cuore pesante le raccont del piano diabolico organizzato dalla madre e del tragico epilogo. Sconvolta lei, si port una mano alle labbra esclamando disgustata E terribile!. Filippo indietreggi di alcuni passi, capendo che quello sconvolgimento cambiava le cose: forse per sempre. La guardava con occhi doloranti mentre chiedeva: E cambiato qualcosa? lei lo guard negli occhi e cap il suo tormento. Gli and incontro a passo leggero e gli spieg dolcemente Niente potrebbe cambiare ci che provo. Credo, che della follia di vostra madresiate stato voi e vostro fratello a pagarne il maggior prezzo gli prese una mano e lo guard perplessa Voi invece, potete continuare ad amare una vedova? chiese con angoscia I miei sentimenti per voi sono rimasti immutati. le accarezz dolcemente il viso e baciandole i capelli sinebri del suo profumo. Dicevano che sembravo un pazzo! le disse sorridendole Lo siete? chiese con finta paura Si sono pazzo di voi le guard le morbide labbra e lentamente le baci. Un incontro sublime di lingue che li accese fino allintimo Sapeste quanto vi amo le sussurr a fior di labbra Sapeste quante volte ho desiderato i vostri baci lo inform lei estasiata E quante volte io ho desiderato farlo ammise lui sfiorandole ancora con la lingua. La passione divamp come un fal estivo. I loro corpi premuti uno contro laltro li paralizzava nellestasi. Fu Sofia ha mettere un braccio tra loro, smorzando la passione Sono come creta nelle vostre mani ammise ansante Lasciate che vi modelli e vi guidi le sussurr allorecchio. Altri brividi di piacere la scossero, sapeva di cosa era capace e di quanto piacevole fosse lasciarsi andare. Facendo appello alle poche forze che le rimanevano, lo allontan da se Non cos supplic guardandogli gli occhi ardenti di passione. Filippo si massaggi il volto e appese le mani al collo sospirando Vi desidero la inform sconfortato ma non sono un animale, aspetter che lo vogliatedi nuovo , Di nuovo pens lei sconcertata. In effetti gli si era gi concessa, che senso aveva opporsi. Distolse lo sguardo da lui imbarazzata. Il malessere era presente in entrambi. Filippo attese che si voltasse a guardarlo, ma la sua reticenza lo obblig ad andare via. Che cosa diavolo le prende? chiese a se stesso entrando in camera Dice che mi ama, che mi desidera, risponde ai baci con passione e poi, mi allontana come se fosse la pi pura delle Sante! imprec a voce bassa togliendosi la giacca. La passione repressa gli lambiva il corpo rendendo difficile il riposo. Lindomani scese presto e la trov gi sveglia e pronta per una cavalcata con i suoi nuovi amici. I loro occhi si sfiorarono appena quando gli chiese: Venite con noi Filippo? palesemente ancora incollerito chiese caustico Non sono di troppo? , Fate come vi pare sbott lei e usc senza troppe cerimonie Che le prende? chiese preoccupato Alessandro al cugino Non lo so, chiediglielo magari avrai pi fortuna aggiunse sarcastico Non ci credo sei geloso! esclam Simone deridendolo Non dire sciocchezze lei che tutta strana sbrait cinicamente Non ci provare neanche lo ammon il cugino Ci hai fatto macinare tanta strada per averla, quindi, prendi il tuo stupido orgoglio e vai a parlarle. Adesso! , Hai ragione ammise Filippo e la segu in gran fretta. In

lontananza vedeva il suo sinuoso corpo muoversi al suono del vento. Ondate di fiori di sambuco inondavano la pianura circondandola Sofia! la chiam arrestando la sua corsa. Le fu accanto quasi subito Sofia, chiam nuovamente per farla voltare Siete uno stupido ecco cosa siete protest lei, battendogli i pugni sul petto Vi chiedo di perdonarmi: ero arrabbiato! la supplic teneramente Perch? chiese in lacrime Invece di andarvene come un bifolco potevate chiedermi il perch del rifiuto ora singhiozzava disperata Quando mi sono concessa a voi, lho fatto perch credevo che non vi avrei pi visto. Lunica cosa che mi consolava era sapere che avevo donato la mia virt alluomo che amavo. Non dovete credere che io sia una donna facile! lo guard amareggiata Non potrei sopportarlo!. Perso nella tristezza di quei profondi occhi, le accarezz il viso cercando di calmarla Non vi farei mai un torto simile le baci la fronte Io vi amo possibile che non lo capite le scrut il viso rigato di lacrime Voglio sposarvi Sofia, voglio vivere con voi e rendervi felice, questi sono gli unici pensieri che affollano la mia mente!sorrise al suo sguardo sorpreso Voi, volete sposarmi? la domanda la colp in pieno Non ho mai desiderato altro! ammise con calore. Si abbracciarono con trasporto Non il miglior modo per chiedervi di sposarmi, ma non mi avete dato scelta! disse baciandola Quando? chiese entusiasta Domani andr a parlare con il Re di alcune faccende e l decideremo la data , Non dovreste parlare prima con mio padre? chiese ridendo Gi fatto Amore mio! scostandole un ricciolo dal viso aggiunse Adesso che vi ho ritrovata non voglio pi perdervi. Sarete mia per sempre! , Si per sempre! conferm lei felice, sollevandosi sulla punta dei piedi, gli baci la guancia ispida Dovreste radervi signore! lo ammon allegra Speravo mi baciaste sulle labbra dichiar lui sconcertato Siete troppo bello perch mi privi del piacere di baciarvi ovunque desideri! gli spieg con malizia. Forse interpret male o forse no, ma quelle parole lo accesero di desiderio, non doveva perdere altro tempo: doveva sposarla al pi presto.

Il giorno delle nozze era arrivato e con lui tutta leccitazione del momento. Signorina svegliatevi! esclam Maria entrando in camera Sono gi sveglia la inform laltra uscendo dalla stanza da bagno Come vi sentite? chiese gentilmente Felice rispose gaia Come dovrebbe essere una sposa sottoline Maria allegra. Labito color malva metteva in risalto il suo colorito di perla, le labbra morbide erano atteggiate a un sorriso e gli occhi lo fissavano affascinati Lo voglio conferm sincera Vi dichiaro marito e moglie! dichiar il Vescovo Suggellate, pure lunione aggiunse poi con un sorriso benevolo. Credo che voglia che vi baci le sussurr allorecchio Pensavo che lo chiedesse a me ironizz lei radiosa. Le labbra di Filippo si posarono sulle sue in un delicato bacio. Guardando lo sguardo contrariato della moglie la ammon ridendo Siamo in chiesa amore mio. Sofia arrossendo dalla vergogna si morse il labbro Siete splendida! dichiar mettendole la mano intorno alla vita e la condusse fuori. Erano appena saliti in carrozza per andare al ricevimento quando gli chiese Credete che in questo luogo possa chiedervi un bacio vero? , Sofia mi sconvolgete! esclam con finta costernazione Mi dispiace per voi, ma adoro i vostri baci e non voglio rinunciarci dichiar lei ridente Allora sar meglio cominciare subito annunci, baciandola con passione. Leccitazione procurata da quel bacio era sconvolgente. Le mani calde di lui si posarono esigenti sugli arrotondamenti della seta, strappandole ansimi di desiderio. Filippo! udirono la voce del piccolo Luigi e si separarono Siamo quasi arrivati, la inform lui con voce roca, lei annu sconvolta: sentiva il suo corpo bruciare sotto i vestiti. Avevo dimenticato che il viaggio era

tanto breve si scus lui, vedendo il disagio causato. Sofia segu il suo sguardo e vide la rigidit del suo membro eccitato Oh! le sfugg imbarazzata Vi chiedo scusa si affrett a dire mortificata E di cosa? sorrise lui mi basta pensarvi per ottenere un simile risultato aggiunse baciandole laffusolata mano. La carrozza era ferma davanti al castello e tutti gli invitati attendevano con ansia i novelli sposi, che tardavano a scendere. Finalmente la porta si apr, lasciando scendere Filippo, che sollecito aiutava la moglie. Pensavamo non voleste pi scendere, esord Alessandro malizioso Lidea cera ammise Filippo stringendo la moglie a se. Il grande salone per i ricevimenti era stato abbellito a dovere e il cibo era delizioso Credo che la cuoca abbia dato il meglio di se! esclam Filippo afferrando una coscia di pollo Voi non mangiate? chiese alla moglie che aveva ancora tutto il cibo nel piatto, non ricevendo risposta si sporse a guardarla Tutto bene moglie? chiese dolcemente Si marito! sorrise giuliva Perch non mangiate qualcosa ne avrete bisogno lei sollev un sopracciglio confusa e lui le sussurr allorecchio: Ho intenzione di tenervi sveglia tutta la notte mia cara! un altro brivido di eccitazione le attravers la schiena, mentre un lieve rossore le imporporava le gote Meglio mangiare allora afferm piacevolmente turbata. Volteggiare tra le braccia del suo amato uguagliava al volare libera nel cielo: era felice. Ve lho gi detto che siete splendida? chiese Filippo , ancora immersi nella danza Una decina di volte rispose lei solare Non vedo lora di poter stare solo con voi mia cara sussurr provocante per potervi ripetere che senza abiti siete ancora pi splendida gli occhi di lei brillavano di desiderio Allora spero che accada presto mio caro! le labbra sincurvarono maliziose Voi mi tentate signora la inform lui aumentando la stretta e facendola trasalire sorpresa, per la turgidit del suo membro. Credete che la nostra presenza qui sia cos necessaria? chiese timidamente al marito, che la guard eccitato Assolutamente no mia cara! le rispose arrestandosi al centro della sala. Appoggiandole una mano sui reni la accompagn verso il Conte informandolo della loro ritirata. Carrozza o cavallo mia cara? le chiese dolcemente Cavallo mio caro rispose allegra Come immaginavo amore mio! afferm lui indicando il suo stallone, che li attendeva legato a un albero E la mia giumenta? chiese perplessa Non ne avete bisogno, verrete con me afferm divertito. La aiut a salire e poi agilmente sal dietro di lei. Sentire la pressione dei suoi muscoli sul suo fondoschiena le procurava un inspiegabile piacere, le braccia le catturavano la vita accentuando il desiderio con i loro naturali movimenti. Filippo intanto osservava il delicato lobo trovandolo irresistibile: fece prima scorrere la lingua in cerchio e poi lo succhi delicatamente strappandole un sospiro. Mi piace tutto di voi Sof le sussurr con voce roca. Lei si volse a guardarlo da sopra la spalla, le loro labbra erano cos vicine che un bacio appassionato era inevitabile. Se continuate cos, non arriveremo mai al palazzo le fece notare lei con voce tremante Volete che smetta? chiese a fior di labbra, stringendole un seno Sarebbe una follia chiedervi di smettere, poich lo desidero quanto voi ammise accarezzandogli una gamba Per meglio andare al palazzo sospir su di un bacio. Si stacc da lei a fatica e appellandosi allautocontrollo, che fino a quel giorno aveva fatto la sua parte, spinse fulmine rapido nel bosco: direzione casa. Il silenzio che contraddistingueva quel luogo era spettacolare. Filippo scese e prendendola in braccio la port in casa Non c bisogno! protest lei ridendo Invece si conferm lui baciandole i capelli. Una volta in casa la rimise in piedi Va meglio ora? chiese allontanandosi No di certo se ve ne andate trill lei col broncio Non temete mia cara, libero Fulmine dal fardello della sella e corro da voi! la inform strizzando locchio Chiss dov Maria? chiese sottovoce Al castello rispose lui da lontano Come far a spogliarmi? chiese al suo ritorno Ci sono io amore mio! Pronto per servirvi e le baci

teneramente la fronte Siamo soli? chiese titubante Completamente mia cara! Non voglio interruzioni e soprattutto; desidero che vi sentiate libera , Da cosa? domand perplessa Libera di amarmi, di essere amata e di urlare se ne sentirete il bisogno! rise allespressione sbigottita della moglie Avete intenzione di farmi del male? si preoccup lei Non intendevo urla di dolore mia cara, ma di piacere la rassicur lui, afferrandole la natica Siete un bifolco! lo accus e divincolandosi dalla sua presa, sgattaiol in camera. Che diamine le preso? imprec preoccupato, poich gli era sfuggito il sorriso divertito, che aveva accompagnato la sua fuga. Fu dietro la terza porta che la vide: era accanto alla finestra che guardava fuori. Il rumore della chiusura della porta la fece girare Siete lento, mio caro! rideva tranquilla Credevo foste arrabbiata le disse lui guardandola dubbioso Con voi figuriamoci sollev le delicate spalle, dandogli una chiara visione del morbido seno. Si port alle sue spalle con un sorriso seducente Lasciate che vi aiuti sussurr slacciando delicatamente i lacci del vestito e facendolo cadere al suolo. Con deliberata lentezza ricopr di baci prima lorecchio, poi il collo sottile e infine la spalla nuda, meravigliandosi della sua morbidezza. Con rapidit la liber dellingombrante corsetto Non ne avete bisogno mia cara! sospirava con voce roca, mentre sfilava la sottogonna. Con le mani, le cinse la vita sottile, risalendo ai magnifici seni resi opalescenti dalla luce lunare. Quelle meravigliose colline che rimirava dallalto, si muovevano invitanti al ritmo del respiro rapido, di un desiderio crescente. Quanto siete bella! esclam rigirandola tra le sue braccia e schiacciandola contro di se. Il contatto con la solidit del suo petto muscoloso le incendi lanima. Le sue labbra si posarono su quelle di lei esigenti, insaziabili. Si scost da lei e in rapida sequenza si tolse gli indumenti. Il corpo nudo delluomo era ammirevole, anche se lo aveva gi visto nudo, adesso appariva ancora pi maestoso. Sofia abbass lo sguardo incapace di sostenere il suo sguardo sicuro Non mi direte che provate vergogna Signora la derise, avvicinandosi e attirandola a se. Un brivido le corse lungo la schiena sentendo la sua virilit premuta contro il sedere. Siete cos innocente? chiese vedendola arrossire. Con voce tremante ammise Le mie conoscenze sugli uomini non sono cambiate Signore a quelle parole, lui le scrut gli occhi limpidi con desiderio Guardatemi, toccatemi, studiatemi, fate di me il vostro strumento Signora le disse sulle labbra, cadendo poi in un bacio appassionato. Le mani si muovevano esperte sulle sue forme afferrando la piena morbidezza dei seni. Con la lingua stuzzicava i rosei capezzoli: irrigidendoli eccitati. Facilmente la distese sul letto e con sensuale dedizione ricopr pi volte il suo febbricitante corpo di baci. Ancora una volta le mani ripercorsero il corpo di lei esigenti, dalle seriche gambe, al sottile collo. Il corpo di lei si muoveva sinuoso invitandolo a continuare e a fare di pi. La mano ormai familiare le apr le cosce e in accattivanti movimenti frug nella sua femminilit, strappandole ansimi di piacere. Il desiderio di lui era accentuato dalle delicate carezze che gli ricoprivano la schiena. Esausto dalla troppa astinenza sinsinu tra le sue cosce penetrandola. Ondate di piacere li invase a ogni spinta, pi forte era la spinta e pi forte era il piacere e in quella danza di corpi si unirono estasiati. Ansimante Filippo rotol su un fianco liberandola del suo peso. Appagata e felice gli rivolgeva un sorriso dintesa. Contento e libero dal dolore che gli lambiva il corpo da mesi, la strinse a se e teneramente le accarezz i capelli sussurrandole parole dolci. In quel caldo abbraccio trovarono finalmente riposo: il primo sonno tranquillo e sereno da qualche tempo. Rigenerata da quelle ore di sonno, socchiuse gli occhi timorosa che fosse stato tutto solo un meraviglioso sogno. Vide luomo accanto a lei e fu felice di riconoscerlo come

luomo che amava. Si appoggi sul gomito e lo ammir in tutto il suo splendore. Stava ancora dormendo, cos volle approfittare delloccasione per esaminarlo senza vergogna. Era disteso supino con il lenzuolo arricciato intorno ai fianchi. Ai suoi occhi era ben visibile lampio petto e il ventre piatto. Desiderosa di toccare tanta perfezione, fece scorrere laffusolato indice tra i solchi delladdome risalendo sullampio petto. Distinto si chin a baciargli i pettorali, piccoli e soffici baci scendevano quella colonna marmorea fino a fermarsi in prossimit dellombelico. Sollev la testa notando il rigonfiamento sotto il lenzuolo e si volse a guardarlo in volto: era sveglio e spudoratamente soddisfatto. Non volevo svegliarvi sussurr sfiorandogli le labbra con un bacio Siete autorizzata a svegliarmi sempre amore mio e se il modo cos piacevole ancora di pi! esclam baciandola dolcemente e riaccendendo di nuovo la passione. Vibrarono in alto, appagati e felici, fino al ricadere esausti nel profondo sonno. I raggi del sole filtravano leggeri e caldi nella stanza, tuffandosi carezzevoli sulla fredda pietra. Ancora assonnato si volse dallaltro lato del letto, distese un braccio bramoso e non trovando il corpo amato, si dest allistante. Si sedette sul letto e scrut la stanza alla ricerca di Sofia, non trovandola si alz e cominci a cercarla in tutta la casa. Stava scendendo le scale, quando un delizioso profumo di cibo, gli inebri le narici. Pensare, che anche una sola cuoca, avesse disobbedito al suo ordine lo fece infuriare, cos a passo deciso entr in cucina. La furia si plac subito vedendo la sua bella moglie alle prese con il forno. La piccola tavola di servizio era apparecchiata per due e quando lei si volt per appoggiare il pane dolce, lo vide appoggiato allo stipite che la guardava. E da molto che siete li? chiese con un caldo sorriso, lui rispose al sorriso avvicinandosi Abbastanza per vedervi allopera le pul il naso sporco di farina con una soffice carezza E opera vostra? chiese scettico, afferrando un panino Non lo credete possibile? domand offesa. Lui diede un morso al panino e se lo gust piacevolmente colpito E buonissimo! esclam guardando golosamente le leccornie sul tavolo Ma com possibile? lei gli sorrise compiaciuta Diciamo che durante il mio soggiorno a casa Ridas, ho imparato molte cose lui la guard dolcemente C qualcosa che non sapete fare, Signora? lei lo baci sulle labbra Qualcosa c ed vostro compito insegnarmi lui contraccambi il bacio e sorrise con malizia Allora il caso che mi spieghiate meglio le vostre lacune le strinse una natica possessivo attirandola a se, lei si divincol dalla stretta e si sedette al tavolo con un sorriso accattivante Forse villuminer, ma solo dopo aver mangiato lui le sedette accanto, ricambiando il sorriso e dopo aver mangiato la insegu in camera, dove la possedette nuovamente con amore e passione.

CAPITOLO XXVIII

Il vento caldo di Agosto, sferzava leggero, smorzando il tocco bruciante dei raggi solari. Sofia era seduta sulla riva del fiume, i piedi nudi giocavano sul pelo dellacqua in piccoli cerchi, cercando un po di frescura. Il caldo afoso che aveva investito la regione era torrido e solo al contatto con lacqua fresca si riusciva a stare bene. La voce di Maria, che la invitava a rientrare per la cena, le giunse alle spalle. A fatica si rimise in piedi e la raggiunse. In assoluto silenzio stava mangiando il suo pasto, finch Maria non si azzard a parlare Contessa siete taciturna questa sera, qualcosa vi preoccupa? domand scandagliando la sua figura curva. Un sospiro rassegnato fuoriusc dalle sue labbra, mentre ammetteva Sono passati cos tanti giorni da quando partito tacque sollevando lo sguardo Ho paura che non torni pi asser chiudendo gli occhi e lasciando via libera alle lacrime, che glieli imperlavano. Si asciug con entrambe le mani, le lacrime che le fiorivano dagli occhi e ridendo ammise Sono diventata una rammollita sorrise tra i singhiozzi mi commuovo per cos poco scroll la testa imbarazzata direi che sono patetica aggiunse in un misto di emozioni. Non potreste essere patetica neanche se lo voleste e poi, non vi permetto di parlare cos insorse Maria come una furia Parlavo di me spieg Sofia semplicemente. La donna si port vicino con un enorme sorriso benevolo E normale che siate pi vulnerabile la inform, accarezzandole il viso Non sopporto questa debolezza spieg affranta Oh Immaginate la gioia che questo bambino porter nella vostra vita. Non sarete pi sola Sofia sorrise lievemente rincuorata, poi torn cupa Siamo sposati da cos poco tempo, che temo, non lo accetti. La donna cominci a sparecchiare la tavola e dolcemente le disse: Lo accetter e lo amer, ne sono certa , Come fai a esserne convinta? chiese scettica, con un lampo negli occhi Vi ama tanto Sofia si rabbui e la interruppe secca Anche mio padre amava mia madre eppure la mia infanzia stata un inferno , E diverso si affrett a dire la donna Perch diverso? chiese paonazza e in preda allisteria, gli occhi carichi di rabbia ora erano neri. Quella gravidanza le stava facendo avere davvero degli enormi sbalzi di umore. Maria la spinse con forza sulla poltrona e la fulmin adirata Dovete smetterla di farneticare disse respingendola alla seduta e facendole volare le gambe Lasciami oppure ti licenzio url fuori di se, continuando a dimenarsi Accidenti a voi tuon Maria, assestandole un colpo secco sulla guancia accaldata. Sofia si ferm allistante e fiss la donna con occhi sgranati, come se si fosse appena svegliata da un brutto sogno Mi dispiace non so cosa mi sia preso si scus, tenendosi la guancia dolorante E a me dispiace avervi colpito, ma sembravate pazza la inform con tono grave. Sofia si rialz e and alla finestra Credo che lidea di avere un figlio e che questi, debba essere poco amato com successo a me, mi disturbi molto. Maria le and acc anto e le mise una mano sulla spalla Non accadr. Parlatene prima con il Barone e poi, semmai, crucciatevi , Come al solito hai ragione sospir affranta Sono stanca , vado a riposare parl a rate mentre sincamminava verso la stanza. Quella sera la stanza le sembrava pi grande e pi vuota del solito. Perch doveva sentirsi cos maledettamente sola? Tolse il vestito e lo pose sulla sedia, si spogli rimanendo completamente nuda. Con occhi estranei fiss la sua immagine riflessa cercando di notare qualche cambiamento, ma di cambiamenti neanche lombra. Era la stessa: snella, sinuosa e morbida nei punti giusti, chi lavrebbe detto che era incinta di tre mesi. Sorrise soddisfatta. Era stranamente calma e con una strana sensazione di benessere. Delicatamente si distese nel letto avvolgendosi nelle fresche lenzuola.

Il sole si abbatteva cocente nella stanza gi alle prime luci dellalba. Sinfrangeva sul letto accarezzando le preziose lenzuola ricamate, stranamente vuote. Per Sofia quella non era la mattina, ma solo la notte molto inoltrata. Si sciacqu ripetutamente il viso, cercando di non crollare. Esausta si rilass sulla sedia e con cura si pose un fazzoletto bagnato sul viso e l attese il prossimo conato. La testa turbinava vertiginosamente, anche se seduta, si sentiva debole e desiderava disperatamente che quel malessere finisse. La porta della camera si apr lentamente, procurando un leggero rumore che le parve insopportabile Maria, finalmente sei qui sospir con un filo di voce Si Signora e le corse incontro, assicurandosi del suo stato Nottataccia? chiese con un sorriso sulle labbra . Lei annu, lasciando scivolare il fazzoletto. Seguiva i movimenti di Maria, con calma, cercando di muoversi il meno possibile Di sicuro non vi va di mangiare , Gi rispose cauta E neanche di bere continu la donna serenamente No. Ho solo una gran voglia di dormire ammise affranta Non credo ci riuscirete la derise la donna amorevolmente Devo ammettere che sei perspicace ingiunse Sofia con un malcelato sorriso Credo che mi farebbe bene una passeggiata aggiunse sollevandosi dalla sedia Sono daccordo. Lasciate che vi aiuti disse avvicinandosi e aiutandola a vestirsi. In quella calda giornata aveva indossato un abito leggero in cotone color verde mare, i capelli erano raccolti in una treccia sopra la testa e ai piedi indossava sandali in pelle intrecciata: uno dei tanti regali del Conte Andres al ritorno dal suo viaggio in America. Passeggiava lentamente, respirando a pieni polmoni il profumo degli alberi, del muschio e dei selvatici fiori. Rare ma rapide brezze le giungevano sulla pelle, in una morbida carezza rinfrescandole tutto il suo essere. Lasciandole una leggera sensazione di sollievo a quel magico tocco. Prese posto sulla riva del fiume immergendo i piedi nell acqua fresca, sorridendo al contatto. Era l da un po di tempo, quando il rumore di un calesse attir la sua attenzione. Volse la testa allingresso del palazzo e da esso ne vide scendere, un giovane uomo con in mano un pacco. Questi si conged rapidamente e da l a un istante Maria le era accanto. E per voi esclam sorridente Chiss cos? domand e posandosi sulle ginocchia lo apr. Una bellissima scatola di legno con sopra intarsiata una rosa, al suo interno un bellissimo abito di raso color notte con dei ricami dorati E incantevole! esclam radiosa e nel riporlo vide un biglietto :

Amore mio, sapeste quanto mi mancate, laddestramento qui si prolungher ancora una quindicina di giorni e desidererei tanto che voi foste qui con me. Mi auguro che vogliate raggiungermi. Avremo una camera tutta per noi. Vi aspetto desideroso.

Con amore Sempre vostro Filippo

Chiuse il biglietto con aria sognante. Gli occhi avevano una luce radiosa e il sorriso che le aleggiava sul viso era felice. Si diresse al palazzo seguita da una solerte Maria. Si stava togliendo il cappellino quando disse: Vorrei che andassi ad avvisare Giacomo che domani partiremo per Caserta , Volete partire? Nel vostro stato? chiese la donna preoccupata Sono incinta, non moribonda la derise allegra, salendo le scale con unandatura felice, fatta di piccoli saltelli. Lindomani era giunto radioso. Sofia aveva indossato labito di cotone nero e rosso da viaggio, sormontato da un elegantissimo cappellino nero con un nastrino di seta rosso, che le incorniciava il viso. La carrozza avanzava sulla strada di acciottolato, con passo spedito lasciando dietro di se solo una nuvola di polvere. Landatura lenta e scomposta non era gratificante per il suo malessere, la nausea era insistente e il bisogno di fermarsi era necessario, ci nonostante non una sola sillaba di lamento, non un mugolio di mal contento. Niente. Il suo sguardo era rivolto allesterno: una lunghissima distesa di aranceti si estendeva davanti ai suoi occhi invogliandola Padre non credete che questi aranceti siano meravigliosi? Guglielmo la guard perplessa Trovi? lei annu timidamente. Il Conte picchiett sul tetto col suo bastone ordinando la fermata. Che cosa fate? chiese lei stupita, lui le sorrise e calcando il copricapo scese dalla carrozza. Si avvicin a un contadino e con lui parl per qualche minuto. Poco dopo era gi in carrozza pronto per la partenza. Una volta seduto estrasse dal cappello un arancio e glielo pose e poi ne offr uno a Maria e uno lo tenne per se. Sofia lo guardava perplessa e felicemente stupita, notandolo il Conte aggiunse al gesto Ti si leggeva negli occhi il desiderio sorrise benevolo Il contadino non sicuro che siano buoni, di solito il loro periodo migliore lautunno sorrise di nuovo Non mi aspettavo da voi una simile premura nei miei confronti ammise, finendo di togliere la buccia di un arancione sbiadito Non ti illudere lo fatto per il bambino spieg, rilassandosi sullo schienale Potrebbe essere una bambina sottoline stizzita Il risultato non cambia pur sempre mia nipote la rassicur calmo. Contenta di quella risposta si dedic al frutto, gustandone lacerba bont. A causa del disagio di Sofia il viaggio dur un giorno in pi del previsto, ma alla fine dinanzi a loro si estendeva lultimo sentiero prima dellenorme reggia. La carrozza arrest la sua corsa al crepuscolo della sera. Il cielo brillava di colori tenui e caldi quando Sofia ne discese, ad attenderla il suo Filippo nella maestosa uniforme: il pantalone bianco al ginocchio, sormontava due stivali alti di cuoio nero, la giacca era di colore blu, con bordature e bottoni dorati, era corta sul davanti mentre sul dietro terminava con due lunghe code. Sul petto allaltezza del cuore brillava la medaglia di Colonnello. Sorrideva mente si avvicinava con le braccia spalancate pronte a un abbraccio, un leggero bacio e subito saluto con rispetto il Conte invitandolo a entrare. Allinterno del vasto vestibolo ottagonale vi era la servit, che sollecita si adoper a servire i nuovi ospiti. Sofia guardava estasiata quel luogo poich il giorno del ballo aveva usato un altro ingresso. Il vestibolo era adornato da venti colonne in stile dorico, sui due lati si aprivano dei passaggi che portavano ai cortili interni, mentre frontalmente aveva un triplice porticato. Filippo le mise una mano sui reni e la condusse su per il magnifico scalone reale interamente decorato in stile tardo barocco. Una porta finemente intarsiata si apr davanti e

nellentrare si ritrov in una bellissima stanza da letto. Il mobilio era finemente cesellato e sul letto dal copriletto color prugna vi era adagiata una profumatissima rosa bianca. Sono contenta che siate venuta lei raccolse la rosa e ne inspir il profumo Ne dubitavate? lui si port accanto e la strinse forte a se, baciandola con desiderio. Penso vorrete mangiare qualcosa, qui ci sono dei dolcetti e del latte nel parlare, tolse il coperchio Ne assagger uno, ma prima ho bisogno di rinfrescarmi un po , Agli ordini mia signora la canzon lui e poi, si adoper rapido nel servirla. I raggi argentei della luna filtravano discreti dalla finestra, adagiandosi delicati sulla pelle nuda di Filippo. Sofia incantata gli contornava con le dita i muscoli guizzanti delle braccia Sapessi, quanto mi sono mancati momenti come questo sorrise e le diede un bacio sulle labbra Anche tu mi siete mancato tanto sospir, rannicchiandosi contro il suo petto Adoro stare solo con te ammise lui, baciandole lorecchio e la spalla nuda. Lei rabbrivid, ma non per il freddo. Rotol su se stessa e gli si mise di fronte. Si sollev sul gomito e lo guard preoccupata Cosa c? le chiese perplesso, scostandole un ricciolo dagli occhi, un profondo sospiro e parl E se non fossimo pi soli? chiese, cercando il coraggio Che cosa vuoi dirmi Sof? Non da te fare i giri di parole chiese con calma Sono incinta disse, fissandolo negli occhi. Filippo aggrott la fronte e si mise a sedere, respir profondamente e chiese Sei sicura? il tono era quieto, quasi informe, lei annu, temendo che una sola parola lavrebbe fatta scoppiare in lacrime. Lombra di un sorriso apparve su quelle belle labbra Sar padre! esclam ancora incredulo Avremo un bambino url di gioia stringendola al petto Sei felice? gli chiese timorosa Certo che lo sono conferm baciandola con amore Credevo che non lo volessi aggiunse lei asciugandosi una lacrima, sfuggita allautocontrollo Amore mio, avere un figlio il coronamento di un vero amore le spieg attirandola nuovamente a se Vedrai, nostro figlio sar il bambino pi amato del mondo , E se fosse una bambina? si affrett a chiedere Tanto uguale rispose, accarezzandole il viso Ti vizier talmente tanto, che mi chiederai di smettere la inform e cos fece per tutti i mesi a venire.

CAPITOLO XXIX

Seduta sul bordo del letto, lasci che le gambe penzolassero inermi per molto tempo. Rimase ferma in quella stessa posizione, finch non si sent pronta a continuare. Facendosi coraggio si diede una forte spinta, riuscendo cos a mettersi in piedi. Subito mise le mani sui reni doloranti, arcuando la schiena per sorreggere meglio il peso, mentre gli occhi vagavano nella stanza deserta. Nel camino solo una sbiadita brace, causa del freddo pungente in cui versava la camera. Lentamente si avvicin al camino e aggiungendo legna e foglie secche riusc a ravvivarlo. Soddisfatta per quella piccola impresa, si ritir su velocemente, per quanto fosse possibile e in un istante la sua mente vacill, facendola accasciare debolmente sulla sedia. Con una pezzuola si asciug le gocce di sudore che le imperlavano la fronte, il labbro superiore e la nuca. Uno sguardo carico di dolcezza si pos sullenorme pancione, seguito da due affettuose mani e da un sorriso di benevolo amore. Questo momento didilliaco affetto fu interrotto dalla lenta apertura della porta Buongiorno mia Signora disse Maria con cautela una volta entrata Buongiorno a te Maria la salut con un sorriso Come vi sentite oggi? chiese preoccupata scrutandole il volto pallido Bene rispose in un soffio e alzandosi sospir pi pesante di ieri ma bene , Cosa fate? domand la donna sgomenta, vedendola dirigersi allarmadio Ho bisogno di fare una passeggiata afferm, estraendone unenorme abito di velluto nero Non penserete davvero di uscire sospir incredula fa freddo e nel vostro stato non proprio il caso il tono era grave e petulante. Sofia parve non darle ascolto e mentre laltra blaterava preoccupata, lei faticando indossava il vestito, quando la testa fu fuori, spieg: E proprio a causa del mio stato che voglio fare una passeggiata. Ho letto che aiuta il bambino a decidersi sorrise voglio che nasca ammise e assumendo unaria birichina continu quindi non protestare, oltre Maria scosse il capo Tutti quei libri che leggete, Dio solo sa cosa vi mettono in testa nel frattempo Sofia le aveva dato un bacio sulla guancia rugosa e senza aggiungere altro era uscita dalla stanza. Le scale le sembravano ogni giorno sempre pi lunghe e pi faticose e con calma ne scendeva un gradino alla volta. Si sentiva invecchiata di cinquantanni. Finalmente raggiunse la porta e l dal appendiabiti prese il mantello di lana bianco, ricamato di fiori blu e oro, lo mise sulle spalle e sollevando il cappuccio, varc la soglia con decisione. Il vento le giungeva freddo e carezzevole al tempo stesso. Il mantello con le gonne turbinavano allegri al suono dellululato gelido. Le guance un tempo pallide, adesso erano arrossate dal contrasto termico. Era passato molto tempo da quando era uscita, ma la sua immane passeggiata laveva condotta sotto quella famosa quercia. Appoggiata al forte arbusto, osservava il tetro tocco invernale. Sofia dove siete? la cercava una voce disperata Sono qui rispose sporgendosi di alcuni passi Siete impazzita url portandosi vicino Nel tuo stato andartene in giro da sola imprec, dandole del tu come faceva sempre quando erano da soli Non sgridarmi come se fossi una bambina grill lei, guardandolo furente Sono io che lo porto in grembo da nove mesi non tu sollev il mento con aria di sfida e lo sorpass spedita rientrando in casa. Lui

le era dietro docile Non volevo sgridarti pericoloso lo capisci? lei arrest il passo e si volse brusca a guardarlo Non sono andata a fare una scampagnata, ero qui fuori. Accidenti sei cos ansioso che a volte credo che debba partorire tu fiss i suoi occhi sulladdome piatto di lui e un istante dopo cominci a ridere senza contegno. Cosa ce adesso? le chiese, sollevando un sopracciglio dubbioso Ti ho immaginato col pancione spieg trattenendo a stento le risa. Lui sorrise immagginandosi e spingendo tutta la pancia in fuori, assunse la posizione arcuata di Sofia con le mani sui reni, aumentando la sua ilarit. Felice gli pose le mani sul petto, attendendo un dolce bacio che le arriv meravigliosamente caldo e tenero. Filippo la aiut a togliersi il mantello e la accompagn in salotto. Lambiente era caldo e accogliente, lei si sedette docile sulla poltrona accanto al fuoco, cucendo un bottone su una camicia del marito. Lui invece era seduto alla scrivania e stava annotando i dettagli della mattinata sul libro contabile. Le sue mani si arrestarono di colpo. Silenziosamente ripose il lavoro e usc dalla stanza. Stava salendo le scale quando, unaltra fitta al basso ventre la costrinse a fermarsi e aggrappandosi ansante alla ringhiera attese che passasse. Respir profondamente e continu la scalata. Dal corridoio vide Maria nella camera attigua la sua, intenta a lucidare i candelabri di ottone, con voce sorprendentemente calma la invit a raggiungerla non appena finito. Richiuse la porta alle sue spalle e vi si appoggi stringendo i denti per non dare sfogo al dolore. Chiuse gli occhi e nel riaprirli tutto era passato. Dallarmadio estrasse una camicia scelta per loccasione, era di cotone bianco, molto pi grande del necessario e allaltezza del seno aveva una pettorina sostenuta da due bottoni madreperla. Durante la gravidanza ne aveva cucite tre con lo stesso sistema, in modo da agevolare loperazione dellallattamento. Stava sistemando le pieghe della camicia, quando Maria fece il suo ingresso nella stanza. Parve notare subito la camicia e si agit E ora? domand aprendo la cassapanca di faggio. Sofia annu ordinando Metti la coperta sul pavimento di fronte alla finestra e sopra appoggiaci il telo impermeabile e le lenzuola pulite. La donna esegu le istruzioni con riluttanza poi, guardandola accigliata attese Chiama il Dottore , Non posso lasciarvi sola protest testarda Certo che puoi. Adesso vai . Rimasta sola sal sulla coperta a piedi nudi e apr le imposte, lasciando allarietta fresca il compito di intorpidirle i muscoli. Alle pareti esterne aveva fatto inserire degli anelli di ferro in posizioni opposte e adesso a essi stava legando una fune ricoperta di morbida lana, alla quale si sarebbe appoggiata per sorreggersi. La porta si apr rapida con un tonfo Perch non mi hai chiamato? domand Filippo agitato, mentre avanzava con passo spedito Non salire sulla coperta lo ammon calma Si pu sapere cosa stai facendo? chiese esasperato Un nodo rispose con noncuranza Vai a letto le ordin perentorio Non ci penso neanche rispose di rimando. La contrazione arriv e dovette fermarsi a riprendere fiato, mentre lui urlava in preda allisteria. Una volta ripresasi gli sorrise guardandolo con dolcezza Amore mio calmati disse, accarezzandogli la guancia devo solo far nascere un bambinomilioni di donne lo fanno e lo hanno sempre fatto spieg tranquilla Perch non te ne vai a letto ripet lui brontolando Ho una mia teoria lo inform assumendo unaria birichina Sentiamo? ingiunse lui spazientito Se passeggiare, aiuta il bambino a decidersi, anche stare in piedi, lo aiuta, in fondo deve uscireCredo che stando in piedi cadr da solo senza il minimo sforzo lui sospir togliendole la fune dalle mani Lascialo fare a me il nodo. Sofia rimase a fissarlo dubbiosa e quando lui se ne accorse sorrise Fintanto che non arriva il Dottore a dire che la tua idea assurda, ti dar una mano , Grazie rispose contenta di non dover discutere oltre. Lei si fece passare la fune dietro la schiena e l attese, mentre Filippo sempre pi agitato passeggiava freneticamente per la stanza. Vuoi fermarti supplic spazientita Come fai, a essere cos tranquilla? domand con occhi spalancati E una cosa naturale, sono mesi che mi preparo per questo momento sorrise cercando di infondergli coraggio Perch non

vai ad avvisare mio padre sugger tranquilla Non ti lascio sola protest lui, irremovibile La tua ansia mi rende nervosa. Devo cercare di restare calma spieg perentoria. Con molta riluttanza Filippo la lasci sola, nelle scale il felice incontro col Dottore, dal quale si conged in fretta, lasciandolo lavorare. La sorpresa del dottore nel notare la posizione scelta per il parto fu notevole, ma la accett di buon grado, poich credeva valide le motivazioni fornitegli E insolito. Non ho mai fatto partorire nessuno cos la inform subito ma forse una buona idea concluse lavandosi le mani nellacqua bollente. Era passata poco pi di un ora dalla prima contrazione e gi la testa del bimbo era visibile. Ci vollero poche spinte e il bimbo era fuori. Il Dottore tagli il cordone ombelicale e port il bambino alla luce per controllare la sua condizione Un bellissimo ed enorme maschietto! esclam allegro e un parto meraviglioso! aggiunse con lo stesso tono, mentre puliva il piccolino Credo che far buon uso della vostra idea continu radioso. Non ricevendo risposta si volse a guardarla: era accasciata sulla coperta, immersa in un lago di sangue che sembrava non avesse alcuna intenzione di diminuire. Diede il piccolo a Maria che laveva assistito e corse da Sofia. Emorragia pens angosciato. Il volto era pallido, tutto il corpo lo era e mentre il Dottore tentava qualcosa, il pianto del bambino giungeva nitido allesterno, inducendo Filippo a entrare. Il sorriso che risplendeva sul suo volto spar subito nel vedere la sua Sofia esanime al suolo. Tutto quel sangue. Oh mio Dio perch? urlava sgomento portandosi al suo fianco E morta? chiese disperato al Dottore, che era l a prestarle soccorso Non ancora ma sinterruppe ha perso molto sangue gli stava spiegando, quando lui lo interruppe Che cosa posso fare? domand angosciato Lei non pu morire sospir in un singhiozzo. Gli occhi gli si erano incupiti e le labbra adesso tendevano verso il basso. Cos successo? Milioni di donne partoriscono senza problemiera tranquilla imprecava al dolore, non riuscendo a giustificare gli eventi Il bambino molto grandee lei di costituzione cos esile cerc di spiegargli il sangue defluito tutto l e lasci la frase in sospeso, poi continu rapido Datemi una mano ordin e la sollevarono sul letto, facendole penzolare la testa dal bordo. Lasciate che la metta su bene , No si affrett a rispondere il Dottore anzi dovrebbe stare completamente a testa allingi, in modo che il sangue vada al cervello spieg infine La salverebbe? chiese di un fiato E un tentativo. Adesso dopo il mio intervento sangue non ne perde pichi pu dirlo ammise luomo, perplesso. Filippo la prese di nuovo tra le braccia e afferrandole le caviglie la sollev di peso. Perdonami. Le vostre braccia non resisteranno a lungo osserv il Dottore. Bisognava pensare. I cavalletti del mattatoio potrebbero andare? si azzard a chiedere Maria, che fino a quel momento aveva taciuto Legarla come unanimale da scuoiare? pens Filippo disgustato, mentre le sue mani faticavano, scivolando sulla sostanza melmosa che le ricopriva le caviglie. Non sarebbe resistito a lungo. E sia decise. Maria vol da basso col bambino e l, inform rapida il Conte sul da farsi.

La camera adesso era stranamente silenziosa, solo il leggero sciacquettio di una pezzuola nellacqua, faceva compagnia: era Maria. Dopo che gli uomini avevano legato la sua signora, lei li aveva costretti ad allontanarsi lasciandola sola. Con dedizione aveva lavato quel corpo intriso di sangue, le aveva messo una camicia pulita, tenendola ferma al polpaccio da un nastrino di seta. Si sbarazz di tutto, rinfrescando anche le lenzuola del letto, ora la camera avrebbe avuto un aspetto normale, se non ci fossero stati i cavalletti. Due colpetti alla porta e il Dottore fu ammesso a entrare. La visit: il respiro e il battito del cuore erano tornati regolari, anche il colorito era riapparso. Luomo sorrise. Una trepidante Maria lo fissava con occhi apprensivi,

mentre lentamente si avvicinava. Dalla sua valigetta luomo estrasse un flaconcino aromatizzato, le sollev la testa e glielo fece annusare. La vide prima arricciare debolmente il naso, poi corrugare la fronte infastidita e infine socchiudere gli occhi. Fatic e non poco per mettere a fuoco, la testa le turbinava e le palpebre erano appesantite da uno strano sonno. Le voci le giungevano ovattate e lontane, ma in quello smarrimento, riconobbe il pianto disperato di un bambino. Ancora confusa, sentiva che era adagiata sul morbido letto, il morbido guanciale le attut la caduta, dando alla testa in fiamme sollievo.

Quando riapr gli occhi, intorno cera solo silenzio. Indolenzita e debole cerc di mettersi a sedere. La camera era avvolta nella semi oscurit, solo la fragile luce di una candela a farle compagnia. Amore mio come ti senti? era Filippo, la voce stanca e preoccupata Sono solo un po stanca ammise sottovoce credo sia normale, continu, accennando un sorriso e mi fanno malissimo le caviglie, strano no? chiese chinando leggermente il capo. Lui le and vicino e la strinse forte a se Sapessi quanta paura, ho avuto ammise baciandole la fronte. Sofia non ricordava minimamente cosera accaduto, solo i dolori, la stanchezza e la confusione le facevano pensare, che qualcosa era andata male Come sta il bambino? domand a un tratto impaurita Benissimo rispose allegro Credevo che avessi perso i sensi subito osserv perplesso Di cosa stai parlando? , Sai che un maschietto la inform lui ma non sai che anche bello grosso continu sollevato. Adesso che lei era cosciente tutta lansia accumulata, si era diradata e si sentiva veramente felice. Un maschietto esult sempre con un filo di voce. Nel frattempo Filippo si era alzato ed era andato a prendere il piccolo nella culla. E arrivato il momento di conoscere la mamma giovanotto gli disse appoggiandolo contro la sua spalla E sveglio? chiese lei S. Credo abbia fame la inform posandoglielo sul grembo. Con laiuto del marito si appoggi ai cuscini e cominci ad allattarlo. Ha tanta fame gli disse con un sorriso. Lui rimase a fissarli per un po poi chiese: Sei sicura di non volerlo affidare a una balia? Dopo quello che ti accaduto molto debilitante per te , Non crederai davvero che lascerei mio figlio alle cure di unaltra donna lo interruppe accarezzando le testolina del neonato Vedrai che domani sar come nuova! esclam convinta Sono solo preoccupato per te le spieg, posando la mano sulla sua Tranquillo sto bene continu lei, cercando di convincerlo Va bene si arrese lui sdraiandosi remissivo al suo fianco. Il respiro di madre e figlio divenne regolare, con calma si alz dal letto e port il bambino nella culla poi, adagi lei, ricoprendola con le pesanti coperte e infine, sfinito dai tre giorni pi lunghi della sua vita, sinfil nel letto per dormire.

CAPITOLO XXX

Il raggi tiepidi del mattiniero sole sfumarono sul morbido talamo nuziale, liberando una lieve bruma profumata di muschio e pino. La gradevole fragranza di rose, giungeva intatta dalle imposte aperte, inebriando le narici dei giovani abitanti. Gli occhi sonnacchiosi di Filippo si schiusero, cercando smaniosi la sua giovane sposa. Era in piedi accanto alla finestra: la camicia di cotone turchese librava agile nellaria sullalito del vento, lasciandogli intravedere il morbido

corpo. Sei un vero splendore esord lui stiracchiandosi, lasciando scivolare il lenzuolo e mostrando cos un corpo ancora marmoreo. Lei si volse a guardarlo e imbarazzata afferm: Lo ero di pi due anni fa , Quando ci siamo conosciuti? chiese lui perplesso, lei annu tornando a guardare fuori. Cera qualcosa che non andava. Filippo si avvicin stringendola a se e facendo aderire la sua schiena al suo petto C qualcosa che non va Sof? chiese baciandole il collo. Lei volse lo sguardo sopra una spalla Guardati sei meravigliosomentre io sono coscos.. non riusc ad ammettere le sue paure Cos come? ingiunse lui, non capendo Grassa ammise con un notevole sforzo. Lui scoppi a ridere Non sei per niente grassa puntualizz lui Si invece protest lei allargando le braccia e piroettando su se stessa Hai avuto da poco un bambino le spieg Sono passati gi due mesi brontol lei ferita Sentimi bene disse prendendola per le spalle Io ti trovo meravigliosa le sfil la camicia, ammirandola nella sua nudit Di cosa ti vergogni Sof? chiese con voce roca, mentre le sue avide mani la avvolgevano. Finalmente quel giorno avrebbe potuto amarla di nuovo. Le sue labbra caddero morbide in una carezza sulla sua pelle nuda Sei solo pi donna adesso che sei madre aggiunse, ricoprendola di baci e lasciando che il suo ardente desiderio la rincuorasse. Tutti i timori provati si cancellarono al suo tocco. Lui la amava e lei amava lui, avevano il piccolo Rosario come prova del loro amore cosa volere di pi. Quando scesero da basso quel pomeriggio, trovarono il piccolo insieme al Conte Guglielmo e al giovane Luigi che adesso viveva con loro. Sofia esclam il bimbo nel vederla e gli corse in contro con un disegno Guardate , Fulmine indovin lei, accarezzandogli la testa Sei diventato davvero bravo lo elogi, dandogli un bacio sulla fronte Merito delle vostre lezioni si scherm il piccolo Credo che Rosario abbia fame sintromise Guglielmo, che aveva il piccolo Rosario tra le braccia Datelo pure a me disse prendendolo e appartandosi in una camera attigua. E arrivata una lettera per voi inform Filippo, mentre vedeva allontanare la figlia Di chi ? chiese, afferrando la busta Mio cugino afferm guardando il sigillo e congedandosi dal Conte raggiunse la moglie. Una lettera di Alessandro la inform occupando posto accanto a lei Che cosa dice? , Allora e la lesse ad alta voce Caro cugino, spero stiate tutti bene? Ho il forte desiderio di vedere Sofia e il piccolo Rosario. Di te come sai poco mimporta, ma di loro invece, pertanto verremo a farvi visita questestate. Scrivo verremo perch come sai senza Simone non sono pi in grado di muovermi. A presto Alessandro lui rideva Sempre di poche parole lei contraccambi il sorriso Sono contenta che vengano accarezz il piccolo e sussurr Presto piccolo mio conoscerai degli uomini, che si possono definire veri amici , Si lo sono conferm Filippo baciandoli entrambi. Sono felice ammise lui Lo sono anchio conferm lei sorridendogli con dolcezza. Torniamo da tuo Padre? lei annu sistemandosi il vestito, poi sorrise tra se I sogninon bisogna mai smettere di crederci perch alla fine si avverano e con questo pensiero raggiunsero gli altri, con la speranza di un felice futuro.

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