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18+ Solo per adulti.

Soft Secrets viene pubblicato sei volte allanno dalla Discover Publisher BV, Paesi Bassi
GRATIS
Numero 6 - 2012
Continua a pagina 3
TECNICA DEL FILM
NUTRITIVO NFT
ufficiale: a molti di voi coltivatori piace col-
tivare con vasi e concime ed facile capire
perch. facile utilizzare i vasi, molto econ-
omici del resto e il concime piuttosto permis-
sivo e ammortizzer le oscillazioni di pH dovute
alleccessiva alimentazione.

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[rendimenti pi elevati sono possibili]
Venite a visitare il nostro nuovo sito
www.plagron.com ricco di nuovi tutorial e consigli
In questa edizione:
Potere ai piccoli!
A Marzo la pianti e aspetti che spun-
ti / ad Aprile la bagni e cresce / da
Maggio a Settembre la vedi fiorire /
a Ottobre raccogli e puoi dire: Lho
coltivata io. Chi di voi non ricorda
o non conosce la canzone Canapa
dei Punkreas? E come raccontava il
testo della punk band italiana, e come
confermano anche i dati delle forze
dellordine, buona parte della coltiva-
zione di marijuana in Italia fatta da
amatori e non da professionisti. Certo
esistono le grandi coltivazioni, come
quella scoperta il mese scorso vicino a
Ravenna, scovata addirittura grazie ai
droni gli aerei militari senza pilota ,
o come quella trovata in una galleria
della metropolitana di Roma la scorsa
estate, gestite indubbiamente dalla
criminalit organizzata.
Ma la notizia che ci rende pieni gioia
e in un certo qual modo orgogliosi
che una grossa fetta di coltivatori
sono invece operai, medici, avvocati,
oppure studenti e padri di famiglia,
insomma tutto tranne che malavitosi.
Sono in molti infatti e lo dicono chia-
ro e tondo i dati relativi ai sequestri
quelli che coltivano la marijuana in
casa e lo fanno solo ed esclusivamente
per uso personale. Nessuno scopo di
lucro o intenzioni da narcotrafficanti.
Eppure, sia per i malavitosi di mestiere
sia per chi si coltiva qualche piantina
nella privacy di casa sua, la legge pre-
vede che una volta beccati si finisca
dritti in galera.
Le norme che riguardano la produzio-
ne e luso della cannabis contengono
di Giovanna Dark
URUGUAY 2 ITALIA 0
No, non si tratta di un risultato sportivo ma del
fatto che in Uruguay sia in corso un dibattito a
livello istituzionale sulla possibilit di regolariz-
zare il consumo e la produzione di cannabis. La
via scelta quella della produzione statale, un
monopolio che priverebbe i cittadini della pos-
sibilit di produrre in casa le piante.

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REQUIEM FOR A SMOKER
I pochi che ancora hanno lo stomaco di leg-
gere i giornali nostrani lo avranno appreso circa
un mese fa, per gli altri fortunati ci pensa
Soft Secrets a rendere conto delle bufale sulla
cannabis che ciclicamente circolano nei media.
Stavolta la notiziona che il consumo di can-
nabis porta a pensieri suicidi.

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Showroom
Giulio Cesare, 102
00192 Roma
Marconi
Oderisi da Gubbio, 234
00146 Roma
Bufalotta
Tor San Giovanni, 140
00139 Roma
Tel. 06 87121079
info@i-grow.it
Skype: Igrow
Sicuro, abbiamo quello cerchi.
Siamo il distributore per lItalia con pi variet di prodotti
per la coltivazione indoor. Confronta le nostre offerte per
i growshops.
Serviamo anche il dettaglio.
Visitate il nostro showroom a Roma o acquistate on-line
attraverso il nostro sito.
Spendi quello che vuoi spendere, non di pi.
Prodotti dall'ottima qualit al prezzo pi conveniente.
Non c' una forma pi semplice di trovare ci di cui hai
bisogno per la tua coltivazione indoor.
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Questa pianta nota per laroma spettacolare e intenso e per
il dolce sapore fruttato. Ha vinto numerosi riconoscimenti in
tutta la Spagna.
Il suo effetto molto potente, grazie ai progenitori Afghani
e Skunk. La Kritikal Bilbo particolarmente apprezzata a
Bilbao, nei Paesi Baschi, da dove proviene.
Questa pianta di altezza media e cresce velocemente. I fiori
producono cime grosse e molto pesante con poche foglie,
rivestite di resina molto aromatica. Attenzione perch ha un
odore molto forte.
Questa pianta matura dopo 45 giorni di fioritura.
Genetica: Afghani x Skunk
Produzione: 400-450 g/m2
Fioritura indoor: 45-50 giorni
Raccolto outdoor: settembre
Selezionatore: Genehtik Seeds
K
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B
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l
b
o
Continua dalla prima pagina
infatti pi di un paradosso, oltre che
qualche miopia che le rende, se non
assolutamente incapaci, certamente
inadatte a distinguere tra chi della
coltivazione della marijuana ha fatto
una professione e chi, invece, lo fa per
hobby personale o semplicemente
per passione o, per trovare sollievo da
una particolare patologia. Paradossi e
miopie che, come abbiamo visto pi
e pi volte, hanno portato ad avere
problemi con la legge anche a chi la
canapa la coltiva non per fumarla,
ma per produrre olio o materiale tes-
sile o per curarsi, cosa che sarebbe
perfettamente legale. Inutile ricordare
infatti che questa pianta, oltre ad esse-
re fumata ha moltissimi altri possibili
utilizzi commerciali e medicali: con-
tiene, ad esempio, 4 volte la cellulosa
che contiene una foresta, e impiega
appena pochi mesi a crescere e la sua
efficacia su malattie come la sclerosi
multipla stata provata da numerose
ricerche accademiche.
A torto o a ragione, sta di fatto che la
nostra amatissima Mary Jane cono-
sciuta pi come droga che per le sue
caratteristiche commerciali e curative.
E, nel solo 2011 (il dato tratto dal
Terzo libro bianco sugli effetti della
legge Fini-Giovanardi), sono state
sequestrate 563.198 piante di canapa.
Numero che, seguendo i parametri
della Dea, lagenzia americana anti-
droga, si deve moltiplicare per cin-
que per avere unidea della cannabis
che viene coltivata in Italia. Secondo
lagenzia americana infatti, statisti-
camente, i sequestri rappresentano
il 20% del totale. Una marea derba
quindi e una marea di coltivatori e, di
conseguenza, di consumatori pronti
a raccogliere i frutti della loro fatica.
Lultima stima, pubblicata sul numero
4/2012 di Soft Secrets, parla di due
milioni e mezzo di piante di cannabis
e di quasi sei milioni di consumatori
pi o meno abituali, poco meno del
15% della popolazione italiana tra i 15
e i 64 anni.
Tra questi bene tener conto di un
numero sempre crescente di coltiva-
tori diretti, semplici grower che colti-
vano al solo scopo di essere autosuf-
ficiente e di controllare meglio il pro-
dotto che vanno a utilizzare. Sempre
pi spesso amatori e semplici neofiti
provano a piantare e raccogliere da
soli, proprio per non aver rapporti
pericolosi con il mondo dello spac-
cio, infatti non comprano e neanche
vendono. Per avere un prodotto finale
migliore vale per i pomodori cos
come vale anche per la marijuana la
regola secondo la quale pi corta
la filiera pi genuino il prodotto
e, perch no, anche per risparmiare
qualcosina: il prodotto fatto in casa
costa da un quarto ad un terzo in
meno di quello presente sul mercato.
La crisi dei consumi colpisce anche
qui e anche qui si risponde con il low
cost. Sempre che il maresciallo non ci
metta il becco.
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LETTERE DAI LETTORI
Cari Amici di Soft Secrets,
con piacere vi mostro, le mie 2
Bambine.., Sono cresciute tutte e due
sotto il sole della Svizzera italiana..ma
solo quella di destra vi posso fare assag-
giare! Perch una magnifica pianta
BLUEBERRY, di Dutch Passion, cresciu-
ta in Outdoor fino a met settembre. Io
Ho usato un terreno della Janeco, Green
mix nella prima fase di crescita, mentre
nella seconda fase fioritura Yellow mix.
Fertilizzanti Hesi e Advanced Nutrients
come Booster di fioritura. Risciacquo
finale con acqua e Final Phase. Vi posso
garantire che questa stupenda lady ha
un profumo di frutti e in particolare
di mirtillo da fare venire lacquolina in
bocca!! Mentre la mia lady di sinistra
tutta x me!! Tra un assaggio di piacere e
laltro vi saluto.
MR. ORGANICS
W la Svizzera italofona! Perch non fac-
ciamo un referendum per annettere colti-
vatori di cimoni outdoor al belpaese? Hai
usato un grande secchio di terra come vaso
e hai usato fertilizzanti molto potenti. Ci
piace molto il tuo lavoro, al prossimo giro
prova solo con fertilizzanti organici da per-
fetto Mister Organics!
Attenzione lettori
italiani!
Volete vincere semi FEMMINIZZATI di
DINAFEM? Mandateci una fotografia della
vostra stanza di coltura o della vostra
miglior pianta di cannabis, dove si veda
chiaramente una copia di Soft Secrets.
DINAFEM vi mander una confezione da
3 semi femminizzati. Se nella fotografia
dovessero figurare anche la vostra bel-
lissima moglie o ragazza che indossano
un micro bikini sexy o dellintimo molto
allettante, riceverete una confezione 2 x
3 di semi femminizzati. La fotografia del
mese ricever una confezione 3 x 3 di semi
femminizzati di prima qualit! Il tutto un
omaggio di Soft Secrets Europa e DINAFEM!
Mandate le vostre fotografie via e-mail a
italy@softsecrets.nl o mandatele alla nostra
PoBox. Fate attenzione: il materiale verr
gestito con la massima discrezione. Non
pubblichiamo foto sfocate e non ci piaccio-
no le fotografie di piante in fase vegetativa.
Vogliamo vedere grosse cime e belle donne!
Buona fortuna!
E-mail: italy@softsecrets.nl
Lettere dai lettori
ciao amici di Soft Secrets. Finalmente riesco ad inviarvi qual-
che foto outdoor .si tratta di un incrocio tra una Super Skunk
e una Burmese Kush femminizzata che ha prodotto qualche
fiore maschio. Sono due piante fatte crescere in orizzontale
in un unico vaso. Le ho raccolte lultima settimana di settem-
bre utilizzando pochissimo nutrimento(organico Biobizz) e
il risultato quello che vedete. Di gusto eccellente anche se
per me troppo forte(melone,agrumi e un immenso bouquet
floreale da stordimento).
SALUTI P.A
Carissimo! che bel balconcino, sapere che tutto organico poi ci
fa saltare di gioia qua in redazione. Con un vaso a testa avresti
dato pi spazio per crescere alle radici, ma per ora va bene cos,
hai prodotto unerba da stordimento, gustosa e soprattutto con
grasse cime da fumare. Alla faccia dellidroponica!
In allegato foto di Sweet Tooth Auto, outdoor 10 settimane,
grazie per gli utilissimi consigli ! Spero che le foto vadano
bene, nel caso ne ho altre da mandare. Ho letto il banner pub-
blicitario di Soft Secrets n3 2012 pagina 4, purtroppo non
sono riuscito a convincere la mia ragazza, mi spiace, credo
dovr accontentarmi di una confezione di semi femminizzati
Dinafem! Nel caso fosse possibile scegliere, preferirei ricevere
semi di variet autofiorenti come Moby Dick Auto, so che
chiedo molto, in ogni caso vi sarei grato anche se mi arrivasse
una qualsiasi variet. Attendo ansiosamente una vostra ris-
posta, vi ringrazio anticipatamente per lattenzione.
Che bella piccola Circondata da una corona di carta riflettente da
sembrare una regina. Ci garbano sempre le auto fiorenti, soprattutto
ci piacciono molto i lampi di originalit che colpiscono da sempre i
coltivatori: come ti venuto in mente di coronare la tua creatura? E
molto carina e merita una coroncina. Unico appunto da farti che ci
consiglia il nostro esperto di agricoltura riguarda largilla espansa nel
terriccio: inutile. Un abbraccio dalla redazione.
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Questa la nostra bimba.
Ma che carina la vostra bimba, giovane ed immatura oppure ha preso poco sole. Nella prima ipotesi date tantissimo sole a quella spilungona, nella seconda ipotesi dovrete concentrare di
pi gli sforzi al prossimo ciclo affinch quelle cime possano triplicare in volume e peso. Grazie delle foto e buona coltivazione!
Questa la nostra bimba sopravvissuta al proibizion-
ismo non cresciuta granch ma piena di cristalli il
giusto necessario....
Con una donna cos i cristalli non servono, o meglio far-
esti bene a non pensare a loro quando sei con lei
Scherzi a parte vogliamo ringraziarvi delle foto, bellis-
sime tra laltro, anche se la cima piccola a causa del
proibizionismo. Buona fortuna dalla redazione.

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FLASH PRODOTTI
SPRAYMIX
(PRODOTTO PER LA CURA DELLE PIANTE)
SprayMix uno spray fogliare biologico e atossico per la cura delle piante, e con-
siste in una speciale combinazione di alghe di mare ed estratti organici.
Questo prodotto composto da auxina, alghe di mare, calcio chelato, vitamine,
amminoacidi, 80 elementi in tracce, acidi grassi naturali e un gran numero di
ormoni naturali per la crescita e la fioritura. La particolare combinazione di que-
ste sostanze migliora il metabolismo delle piante ed aumenta la produzione di
clorofilla, fondamentale per le coltivazioni con luce artificiale.
Questo prodotto particolarmente importante per piante madri e talee. Nel
caso delle madri SprayMix accresce la ramificazione e di conseguenza favorisce il
taleaggio. Nel caso delle talee ne aumenta la longevit e il benessere favorendo
una crescita sana ed un aspetto rigoglioso.
Dosaggio:
Pianta madre: spruzzare una volta a settimana una soluzione di 15 ml per litro
dacqua.
Talee: spruzzare una sola volta dopo che le radici sono fuoriuscite dalla lana di
roccia con una soluzione di 10 ml per litro.
In entrambi i casi si consiglia di spruzzare la superficie inferiore delle foglie, in cui
si trova la maggior quantit di stomata, che permette di assorbire meglio i liquidi.
www.bionova.nl
ONA GEL
FAMOSO, PRACTICO, POTENTE
ONA Gel uno dei nostri prodotti pi noti. Abbiamo
impiegato diversi anni a sviluppare una miscela di ONA
e di diversi elementi di sospensione per ottenere un
prodotto dotato di eccellenti propriet dispersive. Gli
agenti per leliminazione degli odori di ONA vengono
rilasciati in modo controllato per ottimizzare ogni sin-
gola goccia di questo staordinario prodotto.
ONA Gel un neutralizzatore degli odori in gel, che si dif-
fonde per evaporazione naturale. Si tratta di una formula
complessa di qualit industriale a base di oli essenziali,
sicura per lutilizzo in ambienti come la casa o lufficio.
Puoi usare il prodotto su persone, animali e piante.
www.easy-grow.co.uk
LEDS BOOSTERS PHYTOLITE
Allo scopo di approntare camere di germinazione
e di aiutare la fioritura, Phytolite ha presentato 2
boosters specifici.
Il Grow Booster un faretto di tipo PAR da 14
watts con attacco E27 e luce blu. Questo LED per
coltivazione indoor, date le dimensioni e lemissione
di calore molto contenuti, ben si adatta allilluminazio-
ne di miniserre per la germinazione o alla realizzazione di
camere di germinazione e di attecchimento talee di superficie
anche importante. La sua emissione luminosa frutto di 2 tipi
di LEDs a luce blu. E quindi indicato per germinazione, fase di
crescita e mantenimento piante madri. Pu essere utilizzato da solo o accoppiato
con tubi al neon a luce bianca.
Il Bloom Booster Phytolite invece dedicato allutilizzo in fase di fioritura. Come
coadiutore di lampade HPS o CFL promuove una extra energia in termini di PPF
per la fioritura. Molto interessante, a livello di sperimentazione, collocarne anche
uno soltanto in un angolo della grow room, puntandone il fascio su una parte
soltanto della pianta in fioritura per vedere esattamente che tipo di reazione e di
incremento la pianta puo averne. Interessante la sua capacit di portare luce nelle
zone piu in ombra della grow room.
www.phytoleds.com
Batmix della Plagron
Coltiva per ottenere il migliore aroma
e gusto.
La Plagron ha una vasta offerta di substrati. Ciascun substrato unico nel
suo genere ed ha una serie di caratteristiche che solamente la terra di qua-
lit Plagron pu offrirti. Batmix uno di questi substrati unici.
Plagron Batmix composto con i migliori tipi di torba, selezionati con la mas-
sima cura. Laggiunta di diversi tipi di fibre e di perlite consente di raggiungere
un elevato livello di ariosit e un alto contenuto di ossigeno. La presenza in
abbondanza del vermicompost della Plagron garantisce un livello elevato di
vita biologica e consente di migliorare ulteriormente la capacit idrica. Il fertiliz-
zante pi importante presente nel Batmix il guano di pipistrello (Bat Guano).
Il guano di pipistrello assicura un prodotto finito ricco di aroma e gusto. Scegli
Batmix se per te molto importante ottenere un prodotto con un livello qua-
litativo elevato.
Preconcimato per sei settimane
Batmix naturalmente ricco di fosforo e potassio grazie allaggiunta di guano
di pipistrello. Questo substrato rafforza il sapore e lodore, stimola la fioritura
ed aumenta le difese immunitarie della pianta. Batmix preconcimato per un
periodo di circa sei settimane. Il periodo in cui devi iniziare ad aggiunger fer-
tilizzanti dipende dallo sviluppo della pianta. Non appena le foglie iniziano ad
ingiallire (dopo circa sei settimane), puoi iniziare ad aggiungere fertilizzanti.
Adatto anche per piante giovani
Batmix ha un elevato contenuto di fertilizzanti. Le piante giovani che ancora
non sono abituate a valori di EC elevati, possono avere delle difficolt se
improvvisamente sono trapiantate in un terreno molto pi ricco. Sciacquare
la pianta con un litro di acqua per ogni litro di Batmix, prima di trapiantarla
nel Batmix. In questo modo eliminerai con lacqua le sostanze fertilizzanti
che possono essere assorbite direttamente, evitando che la pianta subisca la
concimazione ricca del Batmix. In seguito il valore di EC nel Batmix torner a
crescere. In questo modo la pianta pu abituarsi in maniera progressiva.
Pass it on!
Per maggiori informazioni visi-
ta il sito web della Plagron,
www.plagron.com. Il sito una piat-
taforma interattiva; qui i coltivato-
ri possono entrare in contatto con
altri coltivatori ed esprimere la loro
opinione sui prodotti della Plagron
oltre a condividere le proprie cono-
scenze. Esattamente in accordo al
significato del nostro slogan pass it
on. Visita spesso il sito per vedere
le ultime novit della Plagron, i suoi
prodotti e la coltivazione in genera-
le. E non ti dimenticare della pagi-
na su Facebook per venire a cono-
scenza di suggerimenti e trucchetti
aggiuntivi (facebook.com/plagron).
Ovviamente puoi contattare anche
il servicedesk al seguente indirizzo
email: servicedesk@plagron.com
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In pi, si possono ottenere delle ottime
rese con vasi e concime e a volte
bello sporcarsi le mani!!
vero, quando si comincia. Ci sono molte
cose da fare per scegliere e sistemare
lambiente e imparare come reagiscono
le piante ai vari livelli di luce, alimento e
allenamento.
Tuttavia, una volta che lambiente stato
preparato a puntino e si contenti del
risultato, per la resa finale, tenete presen-
te lidrocoltura.
Troppi coltivatori trascurano lidrocoltu-
ra attiva perch la considerano troppo
complicata e difficile, preferendo cos
lutilizzo di vasi da irrigare o usando siste-
mi di vasi con idrocoltura passiva che
richiedono un substrato capillare come il
concime o il cocco.
In realt, lidrocoltura attiva pu essere
molto diretta e semplice.
Quando si deve avviare una nuova col-
tivazione e si stanno considerando le
opzioni a disposizione nel negozio di-
drocoltura di fiducia, bisogna farsi queste
domande...
Qual pi facile?
Innaffiare a mano in una stanza di coltura
piena di piante assetate e farlo una per
una o riempire un unico serbatoio?
Trasportare un sacco di borse piene di
pesante substrato dal negozio allauto e
poi a casa, o semplicemente una piccola
confezione di lana di roccia?
Travasare le piante in contenitori pi
grandi varie volte o semplicemente met-
tere le vostre piante in un sistema didro-
coltura?
Lidrocoltura attiva pu significare meno
manutenzione, installazione pi sempli-
ce e un ambiente di coltura pi pulito
e senza concime e abbiamo parlato
del raccolto pi veloce e della resa mag-
giore?
Ci sono molti sistemi didrocoltura attiva
a disposizione sul mercato, con lausilio
di molte tecniche didrocoltura diverse.
Irrigazione a goccia, a inondazione e
drenaggio e aeroponia, per menzionar-
ne alcuni. Per avere per unidrocoltura
pura semplice ed efficace in
cui viene utilizzata una mini- ma
quantit di substrato
date unocchiata allNFT.
NF... Cosa?
NFT sta per
Nutrient Film
Technique
(Tecnica del Film
Nutritivo). una tec-
nica didrocoltura atti-
va in cui la soluzione di
nutrienti viene spinta in un vas-
soio oppure, in situazioni commerciali,
un solco per creare una pellicola poco
profonda e che si muove lentamente
che fluisce attraverso le radici delle pian-
te che fornisce tutti gli elementi di cui
hanno bisogno.
Le radici delle piante crescono allinterno
della soluzione e si riempie il vassoio o il
solco, formando cos una sorta di ampio
materassino di radici.
Laccesso costante allacqua e ai nutrienti,
unito allabbondante fornitura di ossigeno
alle radici, significa che le piante coltivate
nellNFT si sviluppano molto rapidamen-
te e producono rese significativamente
pi ampie rispetto alle piante coltivate in
terra. Ecco perch un metodo prescelto
per lorticoltura commerciale.
Ora, se si parla di NFT per il coltiva-
tore singolo, un sistema
si staglia rispetto al
resto il Gro-
Tank NFT.
Il Gro-Tank NFT
stato il primo sistema
didrocoltura sviluppato
specificamente per rispondere
alle esigenze del coltivatore singolo.
Lanciato nel Regno Unito alla fine degli
anni Settanta, viene utilizzato con fiducia
dai coltivatori da tre decenni. semplice
da assemblare e utilizzare, si trova a unal-
tezza di meno di 30 cm dal pavimento e
quindi lascia moltissimo spazio per colti-
vare sotto fonti di luce e tutte le parti ope-
rative si trovano al di sopra del serbatoio,
in modo tale che non abbia perdite: per-
fetto per un attico, una camera da letto o
un appartamento in cui il gocciolamento
dellacqua verso i vicini sottostanti non
certo una possibilit!!
Perch NFT su vasi?
- Cresclta plu raplda e magglore resa:
FLASH PRODOTTI / LITTLE LEBOWSKI
IDROCOLTURA CONTRO IRRIGAZIONE A MANO
Parte 1:
Tecnica del Film Nutritivo (NFT)
ufficiale: a molti di voi coltivatori piace coltivare con vasi e concime
ed facile capire perch. facile utilizzare i vasi, molto economici del
resto e il concime piuttosto permissivo e ammortizzer le oscillazio-
ni di pH dovute alleccessiva alimentazione. Little Lebowski
COCO SLABS
Dopo un lungo periodo di sperimentazione BIO NOVA ha creato un substrato
di cocco di qualit superiore dai risultati eccellenti. Coco Slabs un substrato di
crescita concepito per usi professionali.
Questo substrato contenutoin una pellicola resistente ai raggi ultravioletti, ed
composto da scaglie di fibra di cocco precedentemente trattate per essere resi-
stente a insetti, malattie e per espellere le sostanze in eccesso.
Confrontandolo con altri media come la lana di roccia, Coco ha un grande numero
di vantaggi:
- Una raccolta plu coplosa
- Un substrato naturale
- Lllmlna gll sprechl dato che puo venlre rlutlllzzato ln esternl come un fertlllz-
zante organico di alta qualit
- Gll "slabs(strlsce) sono prontl all'uso
- Sono compostl da materlall purl con un valore dl LC partlcolarmente basso
(0.6 0.8)
- Ha un valore ldeale dl pH, lntorno al 5.8
- |l cocco ha lnslto un equlllbrlo ldeale tra arla e acqua
- Gll slabs possono essere rlutlllzzatl
- 8N Coco e molto faclle da utlllzzare
Le slabs di cocco possono essere applicate a substrati preesistenti, visto che
hanno la stessa grandezza delle slabs in lana di roccia (100 x 15 x 7 di altezza
dopo il risciacquo). Bio Nova ha ideato un fertilizzante apposito per Coco substra-
te: Coco Nova A + B, una soluzione nutritiva bicomponente per crescita e fioritura,
che contiene tutti gli elementi richiesti per ottenere risultati eccellenti.
Rivolgiti al tuo negozio di fiducia per avere gli schemi di fertilizzazione ed altre
eventuali informazioni su questo fenomenale mezzo di propagazione.
ISTRUZIONI:
Inserire le strisce (slabs) allinterno del sistema. Provvedere ad irrigare ogni slab
con allincirca 4-5 litri di acqua contenenti una soluzione nutritiva particolarmente
diluita; quindi aspettare per 30 minuti fino a che le strisce non si siano gonfia-
te. A questo punto
occorre incidere
in punti differen-
ti la superficie del
cocco per favorire il
drenaggio. Il passo
seguente la solu-
zione nutritiva, che
va somministrata
in accordo con gli
schemi di fertiliz-
zazione della Coco
Nova.
www.bionova.nl
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utilizzate lana di roccia per avere
un ambiente di coltura il pi pulito
possibile. Togliete completamente la
copertura in plastica dalla lana di
roccia: questo permette alle radici di
avere pi ossigeno.
2. Disponete un sottile strato capillare
chiamato materassino di diffusione
sul vassoio. Questo aiuta a diffonde-
re il flusso della soluzione nutrien-
te in maniera omogenea sullintera
superficie del vassoio, dove le piante
sono giovani. Praticate delle aperture
nella superficie superiore a seconda
di come vogliate distanziare le pian-
te (potete coltivare molte pianticelle
o alcune piante grandi). Mettete le
piante allinterno delle aperture pra-
ticate e adagiatele sul vassoio.
3. Riempite il serbatoio con acqua,
aggiungete i nutrienti e regolate il
pH. Accendete la pompa 24 ore al
giorno tutti i giorni della settimana.
Accomodatevi e guardatele mentre
crescono! Il serbatoio dovr esse-
re riempito a distanza di qualche
giorno con una soluzione nutrien-
te di media forza (perch le pian-
te useranno molta pi acqua che
nutrienti, quindi dovete riempire
con un dosaggio meno concentra-
to) e svuotato completamente per
essere poi riempito ogni 10 giorni,
per tenere il tutto fresco.
Domande e risposte con un coltivatore
NFT
Quando si possono trasferire le piante
a un Gro-Tank?
Assicuratevi che le piante si siano ben
radicate prima che vengano inserite nel
sistema. Si dovrebbero vedere abbon-
danti radici bianche sulla parte esterna
del substrato di partenza, utilizzate lana
di roccia per avere un ambiente di coltura
il pi pulito possibile. Togliete completa-
mente la copertura in plastica dalla lana
di roccia: questo permette alle radici di
avere pi ossigeno.
Che spazio bisogna lasciare fra le
piante?
Il Gro-Tank NFT permette ai coltivatori di
distanziare le piante come desiderano.
Possono semplicemente praticare delle
aperture nella copertura fornita. La rego-
la doro: 1 pianta ogni 30 cm quadrati. Si
pu aumentare o diminuire a seconda
della variet di pianta o della tecnica. Per
esempio il Sea of Green funziona molto
bene nellNFT, quindi non distanziate
molto le piante e passate a un fotoperio-
do 12/12 non appena le vostre piante si
sono radicate bene nel sistema (nel giro
di una settimana).
A che livello va impostato lEc?
Dato viene utilizzato poco substrato con
lNFT, non c cuscinetto fra le radici e la
soluzione nutriente. Lacqua e i nutrien-
ti arrivano costantemente alle piante, di
conseguenza si consiglia ai coltivatori dim-
postare lEc un po pi basso di quanto
non farebbero con la terra o altre tecniche
didrocoltura, come a inondazione o dre-
naggio. Quando si trapiantano delle piante
giovani in un Gro-Tank, bisogna la met
della dose di nutrienti consigliata dal pro-
duttore e passare gradatamente alla dose
piena, man mano che le piante maturano.
Quale forza nutriente deve essere
messa nel serbatoio?
Le piante coltivate in indoor sotto fonti
di luce assorbiranno pi acqua pi velo-
cemente di quanto non facciano con i
nutrienti. Nel corso del tempo lEc della
soluzione aumenter. quindi consiglia-
bile riempire il serbatoio con una solu-
zione nutriente di media potenza, con-
trollare lEc e aggiungere altri nutrienti,
se necessario.
Con che frequenza la soluzione
nutriente deve essere cambiata?
Consigliamo un cambio completo della
soluzione ogni due settimane. Questo fa
in modo che le piante ricevano un equili-
brio ottimale di nutrienti.
Le piante devono essere sostenute?
S. LNFT una tecnica di coltura a radi-
camento. Tutte le piante, tranne le pi
piccole, avranno bisogno di sostegno
aggiuntivo, cio yoyo o rete, soprattutto
quando crescono i frutti!!
Cosa aspettate? Provate lNFT!!
fino a tre volte la resa di una coltiva-
zione tradizionale con concime.
- Sempllclta: nessun slstema compll-
cato di somministrazione, nessun
programma di alimentazione da cal-
colare e poca manutenzione.
- Paccolto plu rapldo: plu raccoltl l'anno.
- Lfflclenza ldrlca: nessuno spreco nel
sistema didrocoltura a ricircolo.
- Nessun rlschlo d'lrrlgare eccesslva-
mente o troppo poco: le piante pren-
dono quello di cui hanno bisogno.
- Produzlone dl scartl pulltl e mlnlml:
nessuna borsa pesante di substrato
da trasportare, un vantaggio notevo-
le per la coltivazione indoor.
- Nessuna lnfestazlone velcolata dalla
terra: meno probabilit di malattie e
utilizzo ridotto di pesticidi.
3 passi verso il paradiso NFT!
1. Assicuratevi che le piante si siano ben
radicate prima che vengano inserite
nel sistema. Si dovrebbero vedere
abbondanti radici bianche sulla parte
esterna del substrato di partenza,
Criador: Advanced Seeds
J
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P
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coltivazione grazie a Plagron
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o|arerl| lrov|aro ura cr|ara sudd|v|s|ore
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prodoll| 100 8l0 soro r|corosc|o||| graz|e
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TERRA d| P|agror. Le r|sce|e per p|arle
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lroro ura grarde less|o|||la |r rodo da po-
ler co|l|vare secordo |e voslre prelererze.
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Preler|le |a co|l|vaz|ore |dro|og|ca e ||
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100 lY0R0 d| P|agror. l suoslral| e |
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100 lY0R0 soro r|corosc|o||| graz|e
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UNIVERSAL
P|agror ollre ura vasla garra d| add|l|v|.
l prodoll| uNlvER3AL soro ul|||zzao||| su
lull| | suoslral| ed e poss|o||e coro|rar||
cor lull| | lerl|||zzarl|. l prodoll| uNlvER-
3AL soro sudd|v|s| |r ooosler, sl|ru|alor,
proleclor, pl-corlro||er, suoslrale cor-
p|ererl e slarler. 0gr| l|po d| prodollo e
r|corosc|o||e da ura p|cco|a |cora, per
eserp|o ura lrecc|a o ura sle||a. l pro-
doll| uNlvER3AL soro r|corosc|o||| graz|e
a||'el|crella v|o|a. 0|| add|l|v| o|o|og|c| soro
corlradd|sl|rl| da| |ogo Cu preserle su||a
corlez|ore.
Servicedesk
Ne||e 0roW 3credu|es, cre d|perdoro
da||o sl||e d| co|l|vaz|ore e cre soro d|s-
por|o||| su| s|lo |rlerrel d| P|agror, po-
lele lrovare lulle |e |rlorraz|or| r|guardo
a||'ul|||zzo e a| dosagg|o de| prodoll|.
0ua|ora || voslro per|odo d| cresc|la e d|
lor|lura losse d|verso da que||o sugger|lo
re||a 0roW 3credu|e, polele ul|||zzare ||
0roW 3credu|e Ca|cu|alor su||a rorepage
de| s|lo per ollerere ura 0roW 3credu|e
adalla a||e voslre recess|la. 3e reces-
s|lale d| u|ler|or| |rlorraz|or| r|guardo a|
prodoll| P|agror o des|derale sapere dove
polele acqu|slar||, rellelev| |r corlallo cor
|| serv|cedes| d| P|agror scr|verdo a ser-
v|cedes|_p|agror.cor o dale ur'occr|ala
a| s|lo |rlerrel. Pass |l orl
grow your
own style.
pass it on!
15
CANNABIS WORLD
15
QUANDO LO STATO A DARTI TUTTO QUELLO DI CUI HAI BISOGNO
Uruguay 2 Italia 0 di Carlos Rafael Esposito e Cristian Silva
No, non si tratta di un risultato sportivo ma del fatto che in Uruguay
sia in corso un dibattito a livello istituzionale sulla possibilit di
regolarizzare il consumo e la produzione di cannabis. Nello specifico,
il governo guidato dal signor Jos Mujica detto Pepe, ex guerrigliero
tupamaros con 15 anni di prigione alle spalle, sta terminando di
sviluppare una proposta che promuova lo Stato uruguaiano come
produttore, distributore e rivenditore di cannabis. La via scelta
quella della produzione statale, un monopolio che priverebbe i citta-
dini della possibilit di produrre in casa le piante mentre, al contrario,
lo Stato potrebbe vendere ad ogni interessato fino ad un massimo di
30 grammi mensili.
Lo Stato diventa spacciatore di cannabis
per i propri cittadini. La canapa sar dun-
que controllata nella quantit e nella qua-
lit prodotta, e lo Stato si far garante della
filiera distributiva e dei punti vendita. Per
noi italiani sembra davvero fantascienza!
Allora qualche considerazione ci sembra
necessaria proprio alla luce del contesto
in cui viviamo: non possiamo che defi-
nire coraggiosa la strada intrapresa dai
governanti sudamericani, a prescindere
dal modello prescelto infatti, depenalizza-
zione della autoproduzione o produzione
di Stato, bisogna ammettere che impe-
gnare un governo nella discussione di un
progetto tanto innovativo certamente
ragguardevole.
In Uruguay si stanno muovendo al passo
con i tempi che cambiano. In Italia inve-
ce, il tempo passa e vediamo sfiorire di
fronte ai nostri occhi un paese dalle mille
risorse, ma senza il coraggio di investirle
in direzioni che non siano le classiche che
hanno caratterizzato il nostro sistema e
che ci hanno rovinato. Non sappiamo
uscire dal binario insomma. Un binario
la cui fine nel dirupo. Ma tant. E pi
semplice seguire una strada gi tracciata
che cercarne una nuova.
Saremmo maturi anche da noi per un
discorso del genere, ma i nostri rappre-
sentanti, non la pensano come noi. Sia
a destra che a sinistra i partiti politici
affrontano il discorso legalizzazione-nor-
malizzazione della canapa come un tab,
non sono preparati e, nel meglio dei casi,
parlano timidamente di future aperture.
Rimandate a quando? Quanto possiamo
aspettare oltre?
Il collaboratore di Soft Secrets per il Sud
America, Cristian Silva, mi spiegava come
gli uruguaiani siano riusciti a mettere il sale
sulla coda dei politici al punto di ottenere
una discussione reale sul tema cannabis.
Il loro punto di forza stato il mostrarsi.
Il mostrarsi in situazioni sociali fumando
per rivendicare in pubblico e collettiva-
mente quello che la legge vorrebbe che
si consumasse solo a livello privato. Basta
vedere la libert in Spagna, dove nessuno
si scandalizza nel vedere girare una canna
in pubblico e nessuno si imbarazza a farlo.
Gli uruguaiani, appunto, si riunivano e
facevano queste fumate di gruppo dimo-
strative e nel caso qualche gentile agente
delle forze dellordine, non avesse gradito
questazione e avesse arrestato dei parte-
cipanti, gli altri solidali si recavano di fron-
te alle aule del tribunale continuando la
loro protesta dimostrativa. Senza nascon-
dersi, mostrandosi. Il contrario di quel che
la legge ti porterebbe a fare.
Essere espliciti, domandare apertamen-
te con lesempio pubblico che venga
riconosciuta una realt che gi vive, ma
che come il segreto di Pulcinella non si
vuole riconoscere.
Questa dedizione al consumo pubblico ha
portato dei politici intellettualmente onesti
a interrogarsi sui pro e sui contro di un
eventuale regolamentazione. Regole che
vogliono dire diritti e doveri, tutele e sanzio-
ni, allinterno di un quadro accettato perch
condiviso da un percorso democratico.
Ovviamente, il progetto uruguaiano ha un
limite evidente e bisogna rilevare per lenne-
sima volta come fra Stato e cittadino preval-
ga un rapporto di diffidenza reciproca piut-
tosto che di fiducia. Perch questo? Perch
puntare sul monopolio di Stato, significa
esautorare in totum, dalla produzione ad
uso personale, tutte quelle persone che
avrebbero la competenza ed esperienza per
autoprodursi la propria erba.
Sotto un profilo economico questo
significherebbe lasciar libert ai cittadini
sulla scelta della strada che preferisco-
no: autoprodurre o acquistare dallo Stato.
Nel primo caso il cittadino indipen-
dente nelle sue esigenze, nel secondo
caso sarebbe dipendente dalla produzio-
ne statale. Un cittadino che autoproduce
la propria sussistenza alimentare, ener-
getica e in questo caso cannabica, pu
costituire un rischio per lesistenza stes-
sa dello Stato? Probabilmente si, perch
chi autosufficiente difficilmente ama
delegare a terzi le scelte importanti sulla
propria vita. Chi invece dipendente e
non conosce mezzi per affrancarsi dalla
dipendenza, sar abituato a fidarsi, volen-
te o nolente, di chi provvede alla sua
sussistenza. Questo discorso generale sul
rapporto Stato-cittadino, nel nostro caso
specifico evidenzia nuovamente come il
potere pubblico preferisca controllare dei
cittadini considerati irresponsabili, piutto-
sto che cooperare con cittadini considera-
ti suoi eguali.
Nel suo editoriale sul Soft Secrets latino-
americano, Cristian Silva prosegue: In
Uruguay il consumo di droghe per-
messo per legge, ma allo stesso tempo
non si pu n coltivare n acquistare.
Nonostante ci esiste una concreta tolle-
ranza nei confronti di chi coltiva e sopra-
tutto di chi consuma. Il governo ha fatto il
calcolo. Da alcuni anni infatti si percepisce
che il principale problema delle droghe
illegali la mancanza di controllo del
mercato clandestino che pregiudica le
democrazie e lo sviluppo sostenibile di
tanti paesi latinoamericani, con conflitti
armati di bassa o media intensit.
La mancanza di controllo del mercato
nero, fa si che anche qui da noi, il mondo
della cannabis venga a contatto con il
mondo delle droghe pesanti, un corto
circuito pericoloso che pone il fumatore
a fianco del tossicodipendente. E nor-
male questo? Assolutamente no, anzi
grave disonest equiparare, come lat-
tuale legge fa, questi due consumatori:
non possibile che dei legislatori davvero
interessati alla salute pubblica possano
rifiutarsi di riconoscere come un mercato
regolamentato potrebbe separare netta-
mente i luoghi e i tempi nei quali i con-
sumatori di cannabis accedono al loro
prodotto preferito.
Non ancora sicuro come lUruguay deci-
der di regolamentare il mercato della
cannabis e non si sa ancora se verr ripre-
sa la proposta in Parlamento che: permet-
terebbe la coltivazione sino a 8 piante e il
possesso sino a 25 grammi per la strada
di sicuro per, un doveroso omaggio e
tanto di cappello a dei politici che svol-
gono il ruolo per i quali sono stati eletti:
risolvere problemi.
IL LORO PUNTO DI FORZA STATO IL MOSTRARSI. IL MOSTRARSI IN SITUAZIONI
SOCIALI FUMANDO PER RIVENDICARE IN PUBBLICO E COLLETTIVAMENTE QUELLO CHE LA
LEGGE VORREBBE CHE SI CONSUMASSE SOLO A LIVELLO PRIVATO.
16
SPECIALE VARIET 2012
Criador: Sweet Seeds
S
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t

T
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i
18
STRAIN REPORT
Tra le variet pi richieste nei coffeshops
olandesi e negli armadi dei growers,
negli ultimi 4 anni troviamo la Cheese.
Questo strain semplicemente unaccura-
ta selezione di un fenotipo della Skunk#1
variet che ha rivoluzionato il mondo del
growing, ibridata negli anni ottanta da
Sam the Skunkman e con un pool gene-
tico derivante da Acapulco Gold, sativa
messicana; Colombian Gold, resinosa
colombiana e una indica 100% prove-
niente dalle montagne dellhindu kush
delle famiglia reale Afghana. La Skunk
ha dominato il mondo del breeding per
oltre ventanni, ed forse la variet pi
incrociata dei tempi moderni; usata per
dare stabilit a molti strain. Quando viene
coltivata, la famigerata Skunk mostra pi
fenotipi differenti: alcuni a dominanza
indica, altri, i pi pregiati, a dominanza
sativa. Ha una fioritura precoce ed esplo-
siva, le piante cariche di resina, saranno
pronte tra la settima e la nona settimana
di fioritura con una grande omogeneit
tra una pianta e laltra. Odore pungente,
gusto intenso e un high molto bilanciato
tra testa e corpo, la Skunk stata tra gli
anni ottanta e gli anni novanta il cavallo
di battaglia di molti coffeshop olandesi ed
ancora oggi una delle erbe pi coltivate
a fini commerciali. Il contenuto di THC non
molto elevato rispetto agli ibridi in com-
mercio attualmente, da un fenotipo ad un
altro varia tra il 10 e il 16 % di principio
attivo. Una delle caratteristiche principali
della Skunk, il forte odore che sprigiona:
proprio per questo il suo creatore lha
chiamata cosi (skunk infatti vuol dire puz-
zola in inglese).
Sono molte le seedbanks che hanno in
catalogo questa variet, loriginale pro-
babilmente nelle mani di Sam the
Skunkman, il breeder che ha creato li-
brido; tra le compagnie che ne sono in
possesso troviamo la Sensi Seeds, la prima
compagnia della storia e Dutch Passion
con la sua versione Skunk 11. La versione
della Sensi Seeds ancora oggi una delle
piante pi coltivate al mondo ed una
variet che da un gran numero di garan-
zie: omogeneit, potenza ed un raccolto
molto precoce. Dalla Skunk stata realiz-
zata la Super Skunk versione potenziata
dallincrocio con una indica super resinosa
e anche questa ha spopolato nelle grow
room di tutto il pianeta, aumentando la
leggenda di sua madre. Nella sub-cultura
della cannabis, Skunk diventato quasi
un sinonimo di erba di qualit, soprattut-
to in Italia dove lignoranza in materia
molto diffusa, dove spopolano credenze e
leggende assurde sulla cannabis, Skunk
diventato sinonimo di cannabis potente.
Torniamo ora alla nostra Cheese, attrice
protagonista di questo articolo. La Cheese
come spiegavo nellintroduzione un
fenotipo selezionato della Skunk1#, molto
particolare come odore e con un sapo-
re saturo e cosi intenso da asciugare la
bocca. Gi alla prima boccata ci si rende
conto di fumare qualcosa di speciale, ad
ogni tiro si apprezzano sfumature di sapo-
re incredibili. Se conservata in vaso di
vetro, la Cheese riesce a migliorarsi giorno
dopo giorno ma, ogni volta che si aprir il
barattolo, leffetto sar sempre lo stesso:
uno schiaffo sulla faccia. Il taglio originale,
molto in voga in Inghilterra da oltre
venti anni e si chiama Exodus Cheese. Nel
2007 la Cheese ha fatto la sua comparsa
nel mercato grazie a Big Buddah che si
classificato tra i primi posti in pi compe-
tizioni tra le quali la cannabis cup che si
tiene ad Amsterdam ogni anno alla terza
settimana di novembre e la High life cup
che si tiene sempre in Olanda ma a giu-
gno. Cheese una pianta che io apprezzo
particolarmente, non da un grandissimo
raccolto ma sicuramente le cime sono
di altissima qualit. Loriginale Cheese
stata selezionata da un collettivo inglese,
la storia vuole che sia stata ottenuta da un
pacchetto della Sensi Seeds anche se altre
fonti, sostengono che i semi fossero della
Sacred Seeds. Dopo la sua selezione negli
anni ottanta, la Exodus venne piantata
ovunque e i suoi cloni distribuiti gratui-
tamente tra i componenti del collettivo
inglese che si chiamava proprio Exodus
Collective. Ancora oggi se andiamo in giro
per Londra, dai pusher di strada ci verr
offerta dellerba o della Cheese: questo
dimostra quanto sia ancora diffusa e desi-
derata dai fumatori inglesi.
Come la sua progenitrice, Skunk ,la Cheese
ha un odore molto forte in fioritura e il suo
aroma si pu percepire a parecchi metri di
distanza. Molte persone che coltivavano
cannabis sono state scoperte proprio a
causa del forte odore che rilasciano questi
strain durante la fioritura. Come dicevo
IL TAGLIO ORIGINALE, MOLTO IN VOGA IN INGHILTERRA DA OLTRE VENTI
ANNI E SI CHIAMA EXODUS CHEESE.
di Carlo Erba
19
precedentemente, quasi tutti i coffeshop
olandesi hanno questa variet nel loro
menu con un prezzo medio che si aggira
dai 9 ai 13 euro al grammo. In qualunque
fumeria olandese, sar facile sentire lin-
confondibile odore derivante dalla com-
bustione di Cheese: questa variet si dif-
fusa tra i fumatori come un vero e proprio
virus, tutti la vogliono, tutti la fumano.
La Cheese nella versione di Big Buddah,
realizzata grazie allincrocio di Exodus
Cheese, il taglio originale e Northern Light
al 25%. Proprio nella Northern, indica pura
e super resinosa, Big Buddah ha trovato il
maschio ideale per portare sotto forma
di seme uno dei cloni pi desiderati al
mondo. La Northern Light ha permesso
di mantenere tutte le caratteristiche del
clone originale, soprattutto per quanto
concerne il sapore, forte e deciso. Anche
Greenhouse ha in catalogo la stessa ver-
sione di Cheese, alcune voci di corridoio
dicono che siano gli stessi semi commer-
cializzati da Big Buddah.
Lanno scorso la Greenhouse ha avuto lo-
nore di creare i semi della Cheese origina-
le, realizzando la versione S1. Le S1 sono
piante che nascono proprio per portare a
seme qualche clone particolarmente pre-
giato e si ottengono stressando con tec-
niche particolari delle piante femminili. In
questo modo riusciamo ad ottenere una
pianta dal background genetico perfetta-
mente identica da quella di partenza. Non
sempre semplice realizzare una S1 ma
quando si riesce nellintento si ricrea qual-
cosa di speciale ed un grande traguardo
per il breeder, visto che consente anche ai
non fortunati che non ne posseggono un
clone, di coltivare il loro strain preferito.
La Exodus Cheese di Greenhouse , rispet-
to a quella di Big Buddah, leggermente
pi sativa: i sapori sono simili ma leffetto
della Exodus decisamente pi mentale e
meno corporeo. Le piante crescono molto
omogenee tra loro e hanno media statura,
circa un metro in indoor ed un metro e
ottanta in outdoor; cime compatte e bril-
lanti di resina riempiranno la vostra stanza
di coltura e sprigioneranno un profumo
cosi dolce da far venire il mal di testa.
Coltivare questa variet non richiede par-
ticolari attenzioni; come consiglio per-
sonale posso dire di tenere molto bassa
lumidit perch, a volte, questa pianta
soffre di attacchi di botrite grigia, la muffa
pi frequente nella coltivazione della can-
nabis. Esistono in commercio molti pro-
dotti che aiutano a prevenire la muffa ma
una volta che questa riesce ad attaccare le
nostra amate, sar meglio allontanare gli
esemplari infetti. La botrite infatti molto
contagiosa e rischia di mandare a rotoli tre
mesi di fatica e lavori. Consiglio di trattare
le piante con lolio di neem, estratto di
unalbero indiano miracoloso per la pre-
venzione di muffe e parassiti.
Per quanto riguarda la struttura della pian-
ta, questa cresce con una grossa cima cen-
trale ed una serie di cime laterali media-
mente sviluppate. Questo strain, proprio
per la sua conformazione, risulta adatto
ad essere coltivato con il metodo sea of
green (SOG), con esemplari luno attacca-
to allaltro. Non risulta invece molto adatta
allo SCROG (screen of green), visto che i
suoi internodi sono abbastanza vicini tra
di loro. E un buon esemplare da tratta-
re con la tecnica del Super Crop, consi-
stente nel piegare fino a spezzarli i rami
che sostengono le cime e che permette,
in seguito ad una cicatrizzazione della
parte vegetale, di avere cime pi grosse e
pesanti come forma di reazione allo stress
subito dalla pianta.
La composizione dei cannabinoidi ben
bilanciata, il THC supera spesso la soglia
del 18% e il CBD circa al 2%. Proprio per
questo motivo leffetto molto mentale
ma allo stesso tempo con una compo-
nente fisica non indifferente. I terpeni
sono presenti in grande quantit e la loro
composizione crea una formula magica
dallaroma unico e speciale. La Green
House lanno scorso ha vinto la cannabis
cup nella categoria miglior hashish import
proprio con una battitura di Exodus che-
ese realizzando uno dei fumi pi saporiti
che io abbia mai provato: lExodus Cheese
Cream. Le piante che hanno donato la
resina sono state coltivate in Marocco
da esperte mani e battute con partico-
lare cura con dei filtri molto particolari.
Lintento era quello di creare qualcosa di
speciale e direi che ci sono riusciti alla
grande. Fumando quellhashish sembra-
va proprio di fumare Cheese ma con un
sapore molto pi pronunciato dellerba
in questione. Effetto quasi immediato e
molto potente, risultava ottimo se consu-
mato con un chiloom o vaporizzato con
un vaporizzatore che, com risaputo, non
degrada i terpeni e permette di apprezzar-
li in pieno. Il fumo in questione ha vinto a
mani basse il primo posto nelle categoria
di appartenenza e per molti mesi dopo la
coppa, stato il soggetto principale di rac-
conti fatti ad amici che non hanno avuto
lonore di provarlo. Probabilmente lunico
difetto che aveva era let: se fosse stato
consumato qualche mese dopo, i sapori
sarebbero stati ancora pi pronunciati
ma evidente che, con una battitura fatta
ad ottobre e una competizione da fare a
novembre, non cera il giusto tempo per
una stagionatura ideale (almeno tre mesi).
Oltre allhashish a battitura, anche quello
fatto con lestrazione a freddo speciale.
Ho fumato pi volte il famoso Cheese-O-
Lator che, a differenza degli altri Ice rimane
molto saporito. Siccome tutti noi sappiamo
che forse, lunico difetto dellice proprio
la carenza in sapore (compensato da una
potenza incredibile), la Cheese con il suo
sapore super saturo e ultra intenso copre
un pochino i difetti dellestrazione a freddo.
La Cheese uno strain che ha regalato
molti incroci di successo: tra questi ricordo
la mia preferita, la Blue Cheese che deriva
da un incrocio tra la stessa e la Blueberry
di dj Shorts. Ad unerba gi magica di per
se, la Berry regala un retrogusto dolce e
fruttato che rende, se possibile, il sapore
ancora migliore. La Blue Cheese com-
mercializzata sia da Big Buddah che da
Barneys ed ogni volta che mi ritrovo in
Olanda, cerco sempre di trovarne qualche
cima di pregevole fattura.
La compagnia di semi di Big Buddah poi,
ha quasi tutto il catalogo basato su incroci
di Cheese.
Unaltro degno di nota certamente la
Chiesel, incrocio di cheese e New York
Diesel di Soma. Anche questo uno strain
che regala forti emozioni al fumatore e
al coltivatore: saporita, potente e con
un aspetto molto invitante, la Chiesel
secondo me uno dei migliori incroci mai
creati da questo strain. Se volete provare
a fare del breeding con la Cheese vi con-
siglio di selezionare gli esemplari che pro-
fumano di pi in fioritura: una delle carat-
teristiche da tramandare sicuramente alle
progenie il sapore speciale. Chiaramente
non sar facile trovare il maschio adatto
ai nostri scopi ma ricordatevi che una
femmina pu essere impollinata anche
da molti maschi contemporaneamente,
ramo per ramo e questo agevoler certa-
mente i vostri scopi.
Per concludere posso dire che mi sento
di consigliarvi pienamente questa variet,
non credo che ne rimarrete delusi. Per la
versione da scegliere posso dire solo che
dipende dai gusti personali, io sincera-
mente sarei allettato dal provarle tutte
quante. Ognuna delle variet in commer-
cio infatti marca alcune caratteristiche
proprie delloriginale, trovate il vostro
preferito e coltivatelo. Ricapitolando la
Cheese non ha bisogno di attenzioni par-
ticolari, sar pronta tra le 8 e le 11 settima-
ne di fioritura e vi regaler un raccolto di
alta qualit anche se non molto abbon-
dante. Abbiate solo particolare attenzione
nella soppressione degli odori sgraditi
(dagli altri chiaramente), altrimenti la
vostra coltivazione segreta non rimarr
tale per molto e dovrete abbandonare i
vostri sogni di gloria.
QUESTO STRAIN, PROPRIO PER LA SUA CONFORMAZIONE, RISULTA ADATTO AD
ESSERE COLTIVATO CON IL METODO SEA OF GREEN (SOG)
21
INTERVIEW
JP Galland e il Circ, lattivismo
cannabico in Francia. di Carlos Rafael Esposito
Italia e Francia sono due dei paesi UE dove
la legislazione sulla canapa pi liberticida.
Soft Secrets ha quindi deciso di intervistare
Jean Pierre Galland da ventanni attivista
doltralpe, presidente del CIRC (Collettivo
di Informazione e Ricerca sulla Canapa) e
autore di Fumata Clandestina, una maniera
per confrontare la situazione francese con la
nostra e per prendere spunti per proseguire
verso il cammino per la legalizzazione.
SSIT: Buongiorno JP, innanzitutto par-
laci un po del CIRC, molto conosciuto
da voi, ma una realt quasi ignota qui
in Italia.
Il CIRC un associazione di consumatori
senza scopo di lucro, che nasce nel 1991 in
seguito ad un incontro fra persone che lan-
no precedente avevano organizzato una
manifestazione di tendenza libertaria per
la legalizzazione della canapa. Lo slogan
era stato: Coffeshop a Parigi!. Lo scopo del
CIRC era ed di raccogliere e diffondere
tutte le informazioni culturali, giuridiche,
mediche, sociologiche e agricole sulluti-
lizzo della canapa. Ti devo per spiegare
una cosa senn non puoi capire la difficile
situazione francese: bisogna sapere che in
Francia esiste larticolo L 630 del 1970 del
Codice della Salute Pubblica che punisce
la presentazione sotto una luce favorevole
della canapa, assimilandola allincitazione
al suo consumo. Infatti nel 1995 ho ricevu-
to la mia prima condanna, dopo che il CIRC
venne accusato per questo reato, in rap-
porto ad alcuni articoli online dove scrive-
vamo che la canapa era efficace per curare
il glaucoma. La brigata antistupefacenti
ha costretto France Telecom a sospen-
derci dal servizio qualche mese pi tardi.
Considerando che noi ci guadagnavamo
qualcosa, il loro scopo era di privarci di una
fonte di sostentamento e di impedirci di
agire. Nel frattempo mi condannano a un
anno di prigione con la condizionale.
SSIT: Torniamo un po indietro. Quali
sono stati i vostri primi passi come
CIRC?
Abbiamo capito presto che, senza provoca-
re, il discorso sulla canapa non sarebbe mai
stato considerato dai media e dalla stampa
e quindi, in un certo senso, siamo stati un po
obbligati a forzare gli avvenimenti, creando
lopportunit per un dibattito sulla canapa.
Nel 1992 abbiamo cominciato distribuen-
do spinelli a una manifestazione, ma senza
ripercussioni nei media. Allora abbiamo
inviato direttamente ai media un pac-
chetto con delle piccole stecche di fumo
tagliato, che in Francia chiamiamo Cherno
con questo messaggio: Cosa penserebbe
un amante del buon vino se sul mercato
potesse trovare solo del vino in cartone
molto caro?
Una rivista della controcultura ha invia-
to un giornalista ad Amsterdam per fare
analizzare il fumo che avevamo inviato e
quando ha verificato la pessima qualit ha
scritto un servizio che per la prima volta ha
fatto parlare di noi.
Nel 1993, insieme alla casa editrice Lezard,
abbiamo organizzato la prima giornata
internazionale di informazione sulla cana-
pa. Questa casa editrice aveva ripubblicato
il mio libro e in quelloccasione insieme a
Jack Herer abbiamo pubblicato Il re nudo.
In quel momento il CIRC diventato un
punto di riferimento per i media perch
avevamo pi conoscenza del soggetto
rispetto alle istituzioni. Cos nel 1994 abbia-
mo avuto 4-5 uscite sulle emittenti nazio-
nali e a partire da quel momento anche
le forze dellordine hanno cominciato ad
interessarsi a noi.
Nel 1994 rilanciamo lappello del 18 giugno
del 1976 domandando la legalizzazione
dellautoproduzione e da allora ci riuniamo
a Parigi tutti gli anni al Parc de la Villette.
Comunque, la nostra operazione pi gran-
de stata quando abbiamo inviato 1997
uno spinello ad ogni deputato dellAssem-
blea Nazionale.
SSIT: Cio avete spedito uno spinello ai
parlamentari francesi?
Esatto ed insieme allo spinello nella busta
abbiamo incluso una lettera che spiegava
la nostra azione e un libretto che si chia-
mava lettera aperta ai legislatori per fare
il processo alla legge 1970. 11 deputati su
577 ci hanno attaccato definendo la nostra
azione scandalosa.
Una settimana dopo vengo convocato dal
giudice e due mesi pi tardi ho avuto un
processo, per incitazione, trasporto, ces-
sione e consumo di cannabis. 250 giorni
a 200 franchi, cio 50.000 franchi di multa
da pagare al tribunale, e se non pagavo
la met dei giorni lavrei fatta in galera. In
quel momento grazie alla solidariet della
gente sono riuscito a pagare.
Nel 2000 ho avuto lultimo processo per
colpa del simbolo della nostra associazio-
ne, un pagliaccio con le foglie di erba dietro
le orecchie (sempre secondo il famigerato
articolo L630) e ho preso 300 giorni per 300
franchi, cio 90.000 franchi. Io ho dichiarato
pubblicamente che si trattava di una con-
danna ridicola e per fortuna non sono mai
venuti a cercarmi.
SSIT: Vieniamo ad oggi...
Abbiamo sofferto molto con Sarkozy.
Quando la destra salita al potere ha
deciso di fare un rapporto senatoriale sulle
droghe nel 2003, chiamato Droghe, lal-
tro cancro, che ha messo un punto su
tutto il lavoro che avevamo portato avanti
negli anni precedenti, stigmatizzando sia
la canapa che i suoi consumatori. I numeri
parlano da soli: nel 1994 50.000 arresti per
semplice consumo per strada, mentre nel
2010 gli arresti per lo steso motivo sono
diventati 180.000.
La repressione ha fatto s che anche il
mondo associativo si sia ripiegato su se
stesso, anche con la sinistra al potere non
ci aspettavamo grandi cose, ma almeno
latmosfera era diversa.
SSIT: E adesso che i socialisti sono tor-
nati allEliseo?
Adesso la sinistra di nuovo al potere e
i fumatori sono talmente al limite che si
sono rimessi in moto e raggruppati, tramite
il modello spagnolo dei cannabis social
club, per mostrare che unaltra politica sulla
canapa possibile. E come una nuova
rivolta fisiologica contro un dibattito uffi-
ciale che sia a sinistra che a destra rimane
solo caricaturale.
La nostra piccola speranza che dentro
la sinistra il vecchio ministro dellinterno
del governo Jospin, Daniel Vaillant autore
del rapporto Vaillant, dove finalmente si
torna a parlare di cannabis con senso di
realt, si batta allinterno del PS per imporre
la legalizzazione controllata della canapa
ricreativa e per utilizzo terapeutico.
SSIT: Che dice la legge francese riguar-
do al consumo di cannabis?
In teoria luso privato punito con un
anno di prigione e 3.750 euro di multa,
la detenzione con 10 anni o con fino a
75.000 euro di multa. La produzione di
droga e cio lautoproduzione punita da
20 a 30 anni di prigione se organizzata in
banda criminale. Infine, mi stavo dimenti-
cando dellarticolo L 34 21-4 che commina
sino a 5 anni di prigione a chi presenta
sotto una luce favorevole o provoca e inci-
ta al consumo di canapa. Questa la teo-
ria, poi la legge applicata differentemen-
te a seconda del tribunale, ad esempio i
coltivatori in erbanon sono mai giudicati
come dei produttori di droga, ma come
consumatori e detentori. In generale un
semplice consumatore sar obbligato a
seguire un percorso di sensibilizzazione a
sue spese o pagare una multa.
I FUMATORI SI SONO RIMESSI IN MOTO: COME UNA NUOVA RIVOLTA
FISIOLOGICA CONTRO UN DIBATTITO UFFICIALE CHE SIA A SINISTRA CHE A DESTRA
RIMANE SOLO CARICATURALE.
22 22
MEDICAL CANNABIS
Sogni doro
Dormire bene la garanzia per vivere meglio. Quando il sonno
riposante, la giornata a seguire bella, piacevole e ricca denergie. Si
comprende meglio la vita nelle sue sfumature, si quindi pi socievoli,
sorridenti, attivi, efficienti a scuola, sul lavoro o nelle mansioni di casa.
Dopo una bella dormita, si pi belli, tutto pi semplice, la vita ti
sorride e la puoi godere in modo esagerato, perch tanto sei riposato, i
sensi sono aperti e i riflessi sono pronti. di Davide Calabria
CANNABIS E INSONNIA: SE LA MARIJUANA MEGLIO DELLA CAMOMILLA
Purtroppo, per, il dolce dormire non
cosa da tutti o da ogni giorno, e i
disturbi a questa importantissima fase
della giornata possono sorgere a ogni
et. Pu cos succedere di non dormire
bene, a sufficienza o di non essere in
grado daddormentarsi. Il giorno dopo
si hanno le borse sotto gli occhi, la pelle
poco luminosa e ci si sente nervosi,
irrequieti e ansiosi. Accompagnati da
stanchezza muscolare, mentale e ine-
stetismi, diventa pi difficile affrontare
la giornata, rapportarsi con le persone e
svolgere i propri doveri civici e lavorativi
in maniera adeguata.
Le difficolt a dormire possono essere
incontrate per vari motivi, dai rumori, alla
ricorrenza di cattivi sogni, dallo stress,
una cattiva respirazione, alla malattia o
per lavanzare dellet.
I disturbi al ritmo circadiano sonno-
veglia possono innescare, ad ogni modo,
mancanza di sonno, ma anche iperson-
nia, il bisogno, cio, di dormire pi della
media e di ripetere continui sonnellini
durante il giorno.
Dormire bene e un numero sufficienti
dore, non di pi, quindi essenziale per
vivere bene e da cosa dipende questa
fantastica attivit se non dalla famosa
marijuana prodotta dal nostro corpo, gli
endocannabinoidi? Esattamente cos, la
marijuana endogena, la prima medicina
per lessere lumano, implicata in vari
ambiti vitali, tra cui, come sintetizzato da
V. Di Marzo (colui che coni il termine
endocannabinoidi), il relax, il mangiare, il
dormire e la protezione. Non a caso il pi
famoso degli endocannabinoidi si chiama
proprio Anandamide, parola presa in pre-
stito dal sanscrito indiano, con il significato
di stato di grazia. Lo stesso stato di grazia
donato dai cannabinoidi della marijuana,
necessario per la buona riuscita del riposo
quotidiano, qualora gli endocannabinoidi
prodotti dal corpo non siano sufficienti.
Gli endocannabinoidi potrebbero esse-
re insufficienti per vari motivi, tra cui
una dieta sbilanciata e lassenza di
movimento. Perci, prima di ricorrere
alla marijuana per curare i disturbi del
sonno, se la malattia te lo permet-
te, bisognerebbe interessarsi meglio
allalimentazione, facendo attenzione a
non scordare gli omega3, come quelli
contenuti nel ricchissimo olio di semi
di canapa, e dedicarsi allattivit fisi-
ca. Qualora mancasse la volont di
dedicarsi allattivit fisica, lassunzione
dellenergizzante olio di semi di cana-
pa, ricco di carboidrati, potrebbe pro-
prio fungere da stimolo al movimento.
Cos facendo il corpo umano torna a
produrre la cos detta marijuana endo-
gena, con ripercussioni positive dal
punto di vista del ritorno dellappeti-
to, del rilassamento, della respirazione,
quindi del dormire e dello stato di
salute generale. Dopo una bella corsa
in campagna, infatti, per chi non
impedito dalla malattia, non si pu che
dormire bene.
In particolare, il ritmo sonno-veglia
gestito dalla ghiandola pineale dellap-
parato endocrino. La pineale situata
nellencefalo, della dimensione di una
nocciola e, per gli amanti dello yoga,
corrisponde al settimo chakra, relativo
alla spiritualit. Questa ghiandola col-
legata ai sogni e le sue cellule produco-
no lormone melatonina, stimolata dalla
mancanza di luce. Man mano che la
notte si fa buia, cresce la concentrazio-
ne di melatonina nel sangue, raggiun-
gendo il picco tra le due e le quattro del
mattino, inducendo sonnolenza. Con lo
spuntare della luce del sole, invece, il
rilascio di melatonina inibito.
Come accennato, i disturbi del sonno
si verificano spesso con il progredire
dellet, perch la ghiandola pineale
tende a ossidarsi con il tempo, in par-
ticolar modo quando lalimentazione e
lo stile di vita rendono insufficiente la
produzione di endocannabinoidi. Nella
ghiandola pineale risiedono, infatti,
dei recettori di cannabinoidi endogeni,
prodotti dal corpo, od esogeni, pro-
venienti dalla marijuana. Per questo
motivo la marijuana ottimizza il funzio-
namento di questa ghiandola, stimo-
landola ad agire anche con lavanzare
dellet, evitando cos la sua calcifica-
zione e i disturbi del sonno. Quando la
pineale operativa, poi, i sogni sono
belli e positivi, per un ulteriore guada-
gno nella qualit del dormire.
La ghiandola pineale lunica parte del
cervello a non essere doppia ed era con-
siderata da Cartesio un punto privilegiato,
laddove corpo e mente, considerate erro-
neamente, in termini occidentali, come
entit separate, interagiscono. La ghian-
dola pineale, nella storia, quindi stata
accostata al senso religioso e perfino i
taoisti, ben prima della nascita di Cristo,
le attribuivano la capacit di porre in rela-
zione lorganismo lumano con lenergia
della natura.
I nostri antenati usarono e sperimenta-
rono la cannabis per risolvere i problemi
connessi al disturbo del sonno, sfruttando
le caratteristiche equilibranti della mari-
juana. I disturbi del sonno derivano infatti
da un squilibrio nella percezione tra il
giorno e la notte, la luce e il buio. In ter-
mini di medicina tradizionale cinese, la
cannabis era indicata per le diminuzioni
yin (la notte, il fresco, il femminile, il molle,
la parte generalmente nera del simbolo
del Tao), e linsonnia casca a pennello in
questo quadro clinico.
Anche in India la cannabis stata utiliz-
zata a scopo medico-religioso, in parti-
colar modo dalla branchia dellinduismo,
con il culto del dio Shiva. Fino a prima
del divieto la cannabis era presente nel
Bangh, la bevanda nazionale, a base di
latte e spezie, alla quale erano attribuita
la capacit di provocare il sonno perfino
negli iper-eccitati.
INOSTRI ANTENATI USARONO E SPERIMENTARONO LA CANNABIS PER RISOLVERE
I PROBLEMI CONNESSI AL DISTURBO DEL SONNO, SFRUTTANDO LE CARATTERISTICHE
EQUILIBRATI DELLA MARIJUANA
23
Lavevano capito gli orientali nel 3.000
avanti Cristo, perch la cannabis nata
in Asia, condizionando la cultura e medi-
cina di questo continente per leternit,
seppur il proibizionismo di questepoca
sia stato intenzionato a cancellarne le
tracce. Con la diffusione della canna-
bis nel resto del mondo, poi, queste
conoscenze vennero apprese anche dai
medici europei. Il portoghese Garcia da
Orta, nella sua opera Colloqui sui sem-
plici e sulle droghe dellIndia, del 1563,
per esempio, le attribuisce, tra le altre
propriet, la capacit di tranquillizzare il
paziente e di stimolare il sonno.
Verso la fine dellOttocento le conoscen-
ze mediche sulla cannabis arrivarono
pure in Italia e il medico Piero Arpino la
consigliava nel suo ricettario terapeuti-
co, tra i mille usi, per linsonnia, anche
nellinfanzia, quando accompagnata da
stati febbrili. Questo ovviamente non
significa che i minori debbano farsi le
canne, ma che se c un buon motivo
medico, occasionalmente, pu essere
utilizzata anche dai pi giovani.
La cannabis funziona perch il THC
una sostanza stimolante, allinizio, e da
sedazione in seguito, mentre ad alti
dosaggi pu essere leggermente allu-
cinogeno, per poi diventare sedativo
e procurare sonno. A far da regine in
questo campo terapeutico sono ovvia-
mente le sognanti variet di Indica, ric-
che di CBD, un altro cannabinoide non
psicoattivo, molto terapeutico, in grado
di donare tranquillit, quindi un dolce e
profondo riposo.
Nel 2007, la conferma degli effetti posi-
tivi sulla qualit del sonno indotto dalla
marijuana sono stati accertati pure dalla
moderna medicina, con uno studio di
Ethan Russo, titolato Cannabis, pain and
sleep, pubblicato sulla rivista scienti-
fica Chemistry & Biodiversity. Secondo
la ricerca gli estratti della marijuana
migliorano notevolmente il sonno nei
pazienti con malattie gravi. Questi mala-
ti sono ovviamente quelli pi bisogno-
si della terapia alla cannabis perch
non possono, per esempio, dedicarsi
alla corsa per attivare il proprio sistema
endocannabinoide. La cannabis stata
utilizzata per il trattamento del dolore
e per i disordini del sonno sin dallan-
tichit, scrivono gli autori e, su 2.000
pazienti sperimentati, la gran parte ha
segnalato un sonno pi riposante e un
miglioramento delle funzioni durante al
giorno. Di tutti i volontari partecipanti
alla ricerca, tra laltro, nessuno ha svi-
luppato dipendenza, pur utilizzandola
per diversi anni, nei confronti di questo
fantastico farmaco.
I cannabinoidi sono quindi risultati
efficaci nel ripristinare il giusto ritmo
sonno-veglia in numerosi pazien-
ti con malattie molto invalidanti e la
Federazione Europea della Societ di
Neurologia, per esempio, ne consiglia
luso, come farmaco di seconda scelta,
purtroppo non di prima, bench pi
sicuro, nelle linee guida per il trattamen-
to del dolore neuropatico da HIV, cancro
e sclerosi multipla, per esempio.
La marijuana promuove il sonno, come
evidenziato anche dal Rapporto La
Guardia (1938), il primo studio appro-
fondito sulla marijuana post-proibizio-
ne, svolto su commissione del sindaco
di New York e volto a svelare la menzo-
gna. Linebriamento da cannabis, cita
il rapporto, assomiglia allo stato cre-
puscolare tra sonno e veglia, durante il
quale lindividuo si sente piacevolmente
fluttuare e non permette linterferenza
di alcuna sensazione esterna. Il rap-
porto cita anche la presunta abilit del
consumatore dazzerare gli effetti della
cannabis, nuocendo alla propria gioia,
qualora intervenga un evento spiace-
vole. Questa cosa accade, per esem-
pio, in caso un esaminatore incarichi il
soggetto in qualche mansione. In que-
ste circostanze il consumatore si sente
improvvisamente sobrio, per risolvere la
questione e in caso di buona predispo-
sizione allattivit richiesta, lesecuzione
del compito, nonostante lassunzione
di cannabis, pu addirittura avvenire in
maniera pi precisa e completa.
Ci rende la cannabis particolarmen-
te sicura quando assunta per dormi-
re bene. A differenza dei sonniferi, in
caso demergenza durante la notte, per
esempio, il consumatore di cannabis
pu comunque alzarsi dal letto e ripi-
gliarsi in un batter docchio, mentre
lassuntore di sonniferi sarebbe ancora
intontito dalla medicina.
I sonniferi, poi, possono essere letali se
assunti in eccesso e creano una forte
dipendenza. Al termine della cura con
questi farmaci si possono ripresentare
disturbi nel sonno, cambiamenti du-
more e panico, a discapito della qualit
della vita.
A differenze dei sonniferi, ancora, la can-
nabis non ti fa innamorare del dormire e
la mattina il risveglio avviene con il sor-
riso e la voglia di buttarsi in una nuova
giornata, con tutte le sue esperienze. La
cannabis, poi, concilia il sonno ma non
toglie il desiderio sessuale. Secondo
molti, ancora, alcuni sonniferi posso-
no addirittura aumentare la mortalit,
facilitare lAlzheimer e linsorgenza del
cancro. Si tratta di farmaci abusati fin
dagli anni 60, in pratica da quando la
canapa sparita non solo dalle farmacie
ma anche dallalimentazione.
In ogni caso, un consumo eccessivo
e cronico di cannabis potrebbe non
funzionare per risolvere il problema e,
se non ci sono particolari malattie che
richiedono un consumo quotidiano, las-
sunzione a intermittenza, tipo tre spi-
nelli a settima, potrebbe bastare.

Solo in Italia, comunque, sono milioni
le persone a necessitare della cannabis
terapeutica per la cura del sonno e la
reintroduzione nelle farmacie delle tin-
ture con questo ingrediente, da prende-
re a gocce, la sera, potrebbe allontanare
la paura della droga connessa allassun-
zione sotto forma di spinello. Potrebbe
essere utile a tutti coloro che soffrono
di malattie invalidanti, agli anziani che
vivono nel nostro vecchio Paese, privan-
doli dei dolori che li affliggono fino nel
letto, a discapito del sonno.
Come ha scritto Lucia Spirzi, malata di
sclerosi multipla in cura con il Bedrocan
(fiori di marijuana importati dallOlan-
da) in risposta a un articolo comparso
su Avvenire, con lintervento del dottor
Silvio Garattini, contro luso medico
della cannabis: Arriver presto il gior-
no dove Lei e tutti coloro che in questi
anni si sono opposti a questa terapia
del dolore verrete invitati a presentar-
vi presso il Tribunale per i Diritti del
Malato in quanto avete leso il diritto
alla cura in barba al giuramento di
Ippocrate e sarete citati tutti presso la
Corte Europea per i diritti delluomo
per aver compiuto e sostenuto insieme
allo Stato italiano atti di TORTURA nei
confronti di centinaia di migliaia di
malati per i quali la negazione della
cannabis terapeutica ha rappresentato
lacuirsi di sofferenze acutissime ()
Tutto questo dolore che ci regalate
affligge i nostri sonni, spero solo che da
oggi in avanti il suo sonno sia sempre
pi simile al nostro.
Per la serie funziona, Lucia ora si cura
esclusivamente con la cannabis e non
prende pi nemmeno una tachipirina.
Per un buon sonno, terminando, in
medicina tradizionale cinese consiglia-
no dandare a letto dicendosi che si
dormir bene e di mettersi in posizione
fetale, sul lato destro, con lo sguardo
verso la pancia, per un sonno consape-
vole e rigenerante.
Per informazioni:
www.medicalcannabis.it.
IN CASO DEMERGENZA DURANTE LA NOTTE, IL CONSUMATORE DI CANNABIS PU
COMUNQUE ALZARSI DAL LETTO E RIPIGLIARSI SUBITO, MENTRE LASSUNTORE DI
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in Italia. Il diavolo
nei dettagli.
INTERVISTA CON ALBERTO SCIOLARI DEL COLLETTIVO PAZIENTI IMPAZIENTI CANNABIS
In Italia il diritto alla salute contem-
plato dallarticolo 32 della Costituzione
e questo principio stato riconfermato
per la cannabis con il decreto Turco
datato 11 febbraio 1997 che inserisce
il THC tra le sostanze terapeuticamen-
te efficaci e prescrivibili, permettendo
alle farmacie di fornire preparati gale-
nici nonch limportazione di farmaci
esteri e la registrazione di farmaci in
Italia. Nonostante le levate di scudi
del Dipartimento antidroga e di un
quotidiano cattolico che fanno finta
di ignorare lenorme letteratura scien-
tifica a favore della canapa terapeuti-
ca, sono disponibili sul mercato legale
preparazioni galeniche e tutti i farmaci
autorizzati prodotti sul pianeta. Pur
non essendo prodotti in Italia sono
disponibili prodotti di sintesi ma anche
estratti naturali e le infiorescenze fem-
minili essiccate con una concentrazio-
ne di principi attivi ben definita -Thc,
Cbd e Cbn.
La percentuale di rapporto tra questi
cannabinoidi ha peraltro una gran-
de importanza anche nelluso ludico
della pianta dovuta alle caratteristiche
pi energizzanti o sedative dei diversi
strain. Attualmente le medicine sono a
carico del Servizio Sanitario Nazionale
qualora un medico ospedaliero ne
richieda lutilizzo, se il bilancio della
struttura lo consente e purch impie-
gati in ambito ospedaliero, anche in
regime di day-hospital o ambulatoriale.
Altrimenti, i farmaci richiesti sono a
carico del paziente. Qualunque medico,
purch richieda la quantit necessaria
ogni tre mesi ed il suo paziente firmi
il consenso informato, pu prescriverli
molto pi agevolmente rispetto agli
stupefacenti di tabella superiore II A
(quali morfina, metadone), senza ricet-
tari speciali n limitazioni possibili alla
sua libert di cura, assumendosene la
responsabilit. E a completa discrezione
del medico decidere per quali patologie
e sintomi utilizzare il farmaco. Anche
sanno n i medici, n molti potenziali
pazienti. Ma il diavolo sta nel dettaglio
in un paese come lItalia dove, nono-
stante la tanto strombazzata legalitm
si calpestano ogni giorno i diritti dei
malati e dei cittadini.
SSIT: Negli ultimi mesi molte regio-
ni italiane, a cominciare da Toscana
Liguria e Veneto, hanno mosso le
acque proponendo un via libera
alluso dei cannabinoidi negli ospe-
dali, dopo che Marche e Puglia ave-
vano gi approvato delibere anni
fa. Sono in discussione o gi state
approvate leggi anche in regioni di
centro-destra come il Veneto, osta-
colata da Roma come recentemen-
te la Liguria, e alle tante comunit
volenterose si ora aggiunto il Friuli.
Tutte appoggiano la libert di cura
gi prevista peraltro a parole e dalla
legge ma di difficile attuazione. Ma
con quali risultati? Ora in assenza di
una attuativa basta importare la can-
nabis dallOlanda che peraltro costa
meno ai pazienti italiani dei residenti
in quel paese. Allora non sarebbe
meglio lasciare tutto come sta e lavo-
rare invece sulla sensibilizzazione di
una classe medica ancora reticente,
latitante ed in alcuni casi ideologica-
mente prevenuta?

S, in teoria dal punto di vista della
libert di cura sarebbe meglio che tutto
restasse com, con tutte le potenziali-
t terapeutiche gi attuabili a livello
nazionale, ma solo se i medici prescri-
vessero effettivamente quei farmaci e
preparazioni galeniche, e gli ospedali
non ostacolassero lapplicazione delle
norme attuali. Purtroppo non cos,
e serve specificarlo nero su bianco in
una legge (che non sarebbe necessaria
se tutto gi funzionasse) per bilanciare
decenni di bombardamenti del sub-
conscio degli operatori e dei cittadini
con campagne politiche anti-canapa
e provare a normalizzare a livello cul-
turale la cura con i derivati della can-
nabis. Anche limpugnazione da parte
del governo della legge sui cannabi-
noidi ligure, inconsistente nel merito,
ha il compito a livello di senso comu-
ne di mantenere questa cura in un
ambito ambiguo e proibito, i malati
meglio che attendano. Sui medici dif-
ficile intervenire, nessuno pu dire loro
neanche con una legge cosa prescrive-
re se non vogliono, le evidenze cliniche
dei loro pazienti e le loro preferen-
ze terapeutiche sembra che abbiano
paura di considerarle. Di prassi, i medici
sono informati dagli informatori delle
case farmaceutiche, che premono per
far prescrivere un farmaco o un altro,
e la cannabis non tra questi. Forse
quando verr distribuito alle farmacie
italiane il Sativex, allora gli informatori
della Admirall spingeranno quel far-
maco e come conseguenza dovranno
informare i medici almeno sullefficacia
terapeutica dei 2 cannabinoidi, anche
se solo per le indicazioni riportate sul
bugiardino del farmaco.

SSIT: Quali sono le prospettive futu-
re?
Se le Regioni ed i medici non rende-
ranno accessibili le cure con i derivati
della cannabis medicinale per i malati
che ne traggono o potrebbero trarne
beneficio terapeutico, senza pregiudizi
n esclusioni a priori di intere categorie
di pazienti, allora il problema rester.
Non si pu chiedere ad un malato, che
magari ha gi verificato personalmente
lefficacia di questa sostanza per i propri
sintomi, stato generale di salute, e qua-
lit della vita, di rinunciare o aspettare i
tempi della ricerca e della politica. Il sog-
getto allevier le sue sofferenze arran-
giandosi da s o in gruppo, come suo
diritto. Del resto, si legge nello statuto
formativo dellOrganizzazione Mondiale
della Sanit (OMS) che il godimento
del miglior stato di salute raggiungibile
costituisce uno dei diritti fondamentali
di ogni essere umano senza distinzione
di razza, religione, opinioni politiche,
condizione economica o sociale.
FORSE QUANDO VERR DISTRIBUITO ALLE FARMACIE ITALIANE IL SATIVEX, ALLORA GLI
INFORMATORI DELLA ADMIRALL SPINGERANNO QUEL FARMACO E COME CONSEGUENZA
DOVRANNO INFORMARE I MEDICI ALMENO SULLEFFICACIA TERAPEUTICA
qui dovrebbe crollare il mito purtroppo
piuttosto radicato tra alcuni medici che
il paziente si debba trovare in fin di vita
o legato ad un letto.
In Italia si inizia la cura entro 3-4 giorni,
nel caso di galenici. Con i farmaci esteri
a 2-3 mesi dalla prima richiesta, il farma-
cista consegna i farmaci direttamente
al medico o anche al paziente, dietro
pagamento del solo prezzo di costo
richiesto dal produttore estero (7 euro
a grammo) che di molto inferiore a
quello pagato in farmacia dai malati del
Paese in cui prodotto: le Asl non appli-
cano alcun tipo di rincaro. Anche per
limportazione, da parte italiana non si
richiede di sostenere alcun costo: i 120
euro fissi per ogni ordine, da dividere tra
i pazienti che ricevono il farmaco dalla
stessa Asl, sono richiesti dal produttore
per la spedizione.
Insomma nonostante una legge Fini-
Giovanardi che ha abolito ogni distin-
zione tra le sostanze illecite e fatto di
tutta lerba un fascio, siamo per molti
aspetti un Paese allavanguardia e non
lo sapevamo. Ma soprattutto non lo
27
Jorge Cervantes lautore di: Marijuana
Horticulture: the Indoor/Outdoor Medical
Growers Bible (Gennaio 2006), Jorge
Cervantes Ultimate Grow DVD (girato in BC) e
Jorge Cervantes Ultimate Grow DVD II (gira-
to in Spagna), Indoor Marijuana Horticulture:
The Indoor Bible, Marijuana Indoors: Five
Easy Gardens, Marijuana Outdoors: Guerrilla
Growing e Jorges Rx. Scrive per 13 riviste in 6
lingue diverse. I libri di Jorge sono pubblicati in
olandese, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Vai al sito www.marijuanagrowing.com
per maggiori informazioni.
DOMANDE
PER JORGE
Questa la prima di due parti che compongono un articolo sulle lampade a
LED. Il secondo articolo sar presentato nel prossimo numero di Soft Secrets.
Le lampade a LED sono ovunque. Si vedono ai semafori, nei lampioni e nellillu-
minazione domestica, le lucine dellalbero di Natale, ecc. La tecnologia ha fatto
passi da gigante da quando sono state sviluppate inizialmente allinizio degli
anni Sessanta, quando i LED si trovavano negli elettrodomestici e generavano una
debole potenza di 0.001 lm/W. La nuova tecnologia a LED sta progredendo rapi-
damente e stanno diventando molto pi luminose e pi produttive. I LED sono
disponibili nello spettro visibile e dagli ultravioletti agli infrarossi. I coltivatori
usano con successo le fonti a LED per coltivare cannabis a uso medico. Tuttavia ce
ne sono cos tanti tipi e cos tante informazioni di vendita sono disponibili sulle
fonti a LED che difficile capire quali LED in particolare funzionino meglio come
fonte per coltivare la cannabis a uso medico.
Le fonti a LED (light-emitting diode: diodo che emette luce) utilizzano energia a
semiconduzione allo stato solido per produrre luce. Questa tecnologia simile
a quella che troviamo nei circuiti dei computer. Non utilizzano i filamenti che si
trovano nelle lampadine incandescenti e alogene con tungsteno, o il gas utilizzato
nelle HID, nelle fluorescenti e nelle lampadine fluorescenti compatte. Le fonti a
LED generano molto poco calore e sono settate per essere utilizzate in ambiente
domestico: 120 V e 240 V.
La produzione di luce a LED continua ad aumentare con materiali migliori e con
i progressi tecnologici, mantenendo lefficienza e laffidabilit dello stato solido.
Le componenti allo stato solido sono difficilmente danneggiabili da urti esterni.
Le vecchie fonti a LED che producono
meno di un watt non sono luminose
come quelle da 1, 2 e 3 watt. Inoltre,
alcune lampadine che producono altret-
tanti watt sono pi luminose di altre.
Vedi la sezione Brillanza che segue.
Anzich usare un regolatore di corren-
te, sono necessari una serie di resistor
o strumenti di regolazione della corren-
te per garantire un voltaggio preciso
e la corrente per avere unoperativit
corretta. Lelettricit fornita pu esse-
re ridotta mediante regolatori di luce.
Alcune lampadine hanno una gamma
di regolazione del 20-100 percento. La
strumentazione necessaria collegata
mediante cavi e saldata in un piccolo
dispositivo (centralina circuiti) collega-
to allalimentazione. Quando acquistate
un dispositivo, tenete in considerazione
come sostituire le lampadine. I singoli
gruppi di lampadine che possono essere
sostituiti allinterno dei dispositivi sono
i pi economici e pratici.
Accendendo un LED, gli elettroni si
ricombinano con i fori degli elettro-
ni nella lampadina e rilasciano fotoni
(energia luminosa) nel processo delle-
lettroluminescenza. I risultati pi ele-
vati dipendono dalla temperatura ope-
rativa. Attualmente il LED pi efficiente
da 1 watt. Quelli che producono pi watt diventano pi caldi e meno efficienti,
producendo meno lm/W. Per esempio, un LED da 3 watt produce solo il 35 per-
cento in meno di lumen rispetto a una lampadina da 1 watt. Lenergia elettrica in
pi convertita in calore e non in luce.
Se la temperatura ambiente diventa troppo alta, i LED si surriscaldano e si afflo-
sciano, producendo meno luce. In maniera analoga ai chip di computer allo stato
solido, le fonti a LED durano meno se si surriscaldano eccessivamente.
Le lampadine a LED sono settate a milliampere (mA). Alcuni LED hanno meno
mA per aumentarne lefficienza. La scienza e i dati alla base di tutti i circuiti sono
pi complessi di quanto possa descrivere questo testo. Il modo migliore perch i
coltivatori di cannabis a uso medico possano discernere la brillanza delle lampa-
dine o di un dispositivo luminoso quello di misurare la produzione di luce con
un esposimetro.
S pu vedere che ogni lampadina a LED attaccata al pannello di plastica.
Le lampadine devono essere ricoperte per proteggere i circuiti dallumidit ed
evitare malfunzionamento.
Una societ, Hydro Grow LED, protegge le lampadine a LED con strumenti di ottica a
ingrandimento che concentrano la luce in un pattern ristretto.
Questa piccola coltivazione a LED sta passando in fioritura e sembra andare bene,
come se stesse crescendo sotto fonti CFL.
JORGE CERVANTES
28
Su internet si trovano molte informazioni sulle luci a LED. Entrate in www.google.
com e cercate luci di coltura a LED: avrete dinanzi a voi ore di lettura. A me
personalmente piacciono i video su www.youtube.com . Si pu trarre molta ispi-
razione!
Le fonti a LED si usano per la propagazione, lo stadio vegetativo e la fioritura nella
coltivazione della cannabis, come anche negli esperimenti condotti sullillumina-
zione interna alle serre. NON sostituiscono le fonti HPS nelle serre.
Costo
Le nuove tecnologie sono care e il costo stato uno dei maggiori ostacoli allutiliz-
zo delle fonti a LED nelle colture. Sono troppo care, in termini di euro per lumen.
Le lampadine nel 2010 producevano da 40 a 60 lm/W. Questanno, nel 2012, pro-
ducono oltre il 10 percento in pi a livello di lm/W. La tecnologia cambia di mese
in mese ed difficile tenere il passo!
I prezzi variano da $40 per una lampadina retrofit incandescente da 15 watt a $600
per un dispositivo da 300 watt. Nel 2009 un dispositivo a LED costava $600, circa il
triplo del 2012. Oggi una piccola lampadina costa circa $2,50 per watt e un dispositivo
grande costa circa $2,00 per watt. Si possono acquistare fonti HID a circa $0,35 per watt.
La buona notizia che la tecnologia a LED migliora e i costi di produzione scendono
rapidamente.
I LED Hydro Grow sono prodotti con lenti che aumentano la produzione di luce fino al
??? percento. (vedi grafico). La tecnologia si ripaga da s con i risparmi di energia elettri-
ca a lungo termine, dopo linvestimento iniziale del dispositivo di $2.199.
Le CFL che producono 800 lumen usano meno di 15 watt e costano circa $75 in elet-
tricit ogni anno. Secondo i produttori, le lampadine a LED che producono 800 lumen
consumano meno di 8 watt di elettricit e costano circa $30 lanno e durano 50.000 ore
o pi.
I LED che producono luce UV sono troppo cari da produrre per essere pratici da utiliz-
zare nelle colture.
Brillanza e spettro
Il modo migliore per decifrare la produzione di una lampadina a LED utilizzare lequa-
zione seguente: ampere x voltaggio = watt (Legge di Ohm), altrimenti il calcolo della
produzione di luce pu essere piuttosto complicato e creare confusione. Per esempio,
un LED da 3 watt che funziona a 350 mA (mA = milliampere) rende 1 (un) watt di luce.
A seconda del produttore, le lampadine moderne a LED producono fra i 40 e i 60 lm/W
(lumen per watt). Le nuove lampadine producono oltre 200 lm/W. La Cree Incorporated
ha annunciato che una fonte a LED che nel 2011 generava 208 lm/W, allinizio del 2012
non era ancora sul mercato. Continuano a essere sviluppate lampadine a LED sempre
pi luminose.
Tuttavia, le fonti a LED piccole si surriscaldano velocemente e perdono efficienza, il
che energia luminosa convertita in calore al di sopra di una temperatura operativa
specifica. La temperatura operativa una funzione dellinput di corrente elettrica (mA).
Lumidit dannosa per i circuiti. I circuiti a LED sono esposti (vedi foto) e devono esse-
re protetti dallumidit per evitare la corrosione. I LED devono essere ricoperti perch
vengano isolati dallumidit esterna.
La temperatura ottimale di ogni colore di LED assicura una resa precisa dello spettro
cromatico.
Alla temperatura massima o a una temperatura troppo elevata, la lampada non funzio-
ner pi. Questo significa che, se passa troppa corrente in questi piccoli LED, diventano
troppo caldi, perdono efficienza (lenergia luminosa trasformata in calore) e bruciano.
Le lampadine a LED sono progettate per concentrare la luce. Una societ innovativa,
Hydro Grow LED, sfrutta la capacit di concentrare la luce emessa e la dirige con una
lente, come un fascio di luce proiettato da un proiettore cinematografico. La produ-
zione di luce non sono si concentra ed intensificata, bens incrementata. I dispositivi
uniscono piccole lenti speciali affinch si aumenti la produzione di luce nei LED.
Una volta prodotti, i LED sono testati a livello di brillantezza e sono divisi in categorie
diverse. Alcuni LED sono pi luminosi di altri e hanno un prezzo pi elevato. Per esempio,
i LED sono divisi nelle categorie 1, 2, 3. I LED di categoria 1 sono pi luminosi e pi cari
di quelli un po meno luminosi di categoria 2. Quelli di categoria 3 sono i meno luminosi.
I LED si trovano in una variet di spettri e sono unici in quanto sono disponibili in lun-
ghezze donda monocromatiche che producono lunghezze donda e colori specifici. I
LED con spettri diversi possono essere raggruppati nella stessa categoria, per formare
uno spettro che permesso per la crescita delle piante.
La tecnologia a LED consente ai produttori di giocare letteralmente con lo spettro
disponibile e produrre PAE incredibilmente elevati. Gi di per s questo li rende pi
efficienti per watt, ma lefficienza PAE non valutata in lumen, dato che le fonti sono
progettate per la visione umana.
NOTA: Lo spettro di ogni lampadina a LED pu inoltre dettare la brillanza, la produzione
di luce.
Attualmente le lampadine a LED e i dispositivi sono troppo cari per la maggior parte
dei coltivatori. I prezzi scendono e la tecnologia migliora.
Ricordate che le lampade a LED convertono la luce in calore con laumentare dei
watt della lampadina. Un numero superiore di watt non significa necessariamente
che la lampadina sia pi efficiente.
difficile abituarsi allo spettro monocromatico! Vedere le piante verdi che assumono
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30
ED ROSENTHAL
COME SISTEMARE QUESTA COLTIVAZIONE
INCASINATA
NO NOS
Questa coltivazione totalmente inca-
sinata. Vari rischi potenziali potrebbero
portare al disastro. Ecco alcuni dei pro-
blemi a livello di progettazione:
1. Luce:
La lampadina nuda un problema:
probabile che esploda se dovesse
cadervi dellacqua mentre accesa. La
lampadina appesa in una posizione
bassa ed esposta, dove il coltivatore ha
probabilit di prendere dentro mentre
svolge vari compiti o dove possono arri-
vare facilmente gocce dacqua. La mag-
gior parte della luce prodotta dalla lam-
padina va sprecata senza un riflettore
che ridiriga la luce sul canopo, la luce
dispersa nella stanza. Le piante usano
solo la luce che raggiunge le foglie.
2. Elettricit:
I cavi senza supporto che penzola-
no ovunque o sul pavimento sono
un pericolo elettrico e dincendio. Il
regolatore di corrente un model-
lo magnetico vecchio che inghiotte
molta corrente. Lo si posiziona lonta-
no dai rischi, il che positivo, ma
difficile da raggiungere.
3. Temperatura e ventilazione:
Non c segno di controllo della tem-
peratura e neppure di aerazione o aria
condizionata.
4. Circolazione dellaria:
Lunico punto di circolazione dellaria
un ventilatore oscillante con piede-
stallo. Laria non raggiunge comunque
tutte le piante.
5. CO
2
:
Non si vede alcun segno di arricchi-
mento di CO
2
. Senza dei livelli adeguati,
le piante non crescono.
6. Le piante:
Le piante non sono robuste e vitali.
probabile che non ricevano luce a suf-
ficienza per fiorire. Un altro problema
potrebbe essere che i contenitori sono
troppo piccoli.
SOLUZIONI Luce:
I riflettori sono fondamentali in quasi
tutte le colture. Senza un riflettore, la
luce viene dispersa in tutte le direzioni.
Solo la luce che raggiunge le piante
viene usata, il resto va sprecato. Se le
fonti di luce sono posizionate vicino alle
piante, proteggetele usando un riflettore
con un protettore con il fondo di vetro.
In questo modo, gli schizzi dacqua non
raggiungono la lampadina. Il fondo di
vetro serve anche se i riflettori sono raf-
freddati ad aria.
Il raffreddamento ad aria delle fonti di
luce elimina il calore dalla stanza prima
che vi entri, ma il fondo di vetro assorbe
parte della luce utile. Unaltra strategia
quella di posizionare le fonti di luce
in alto, in modo che il calore delle stes-
se non incida sulle piante al di sotto.
Posizionare le fonti di luce in alto senza
un protettore in vetro contribuisce a
tenere le lampadine al riparo dallacqua,
ma senza i riflettori giusti per dirigere la
luce sulle piante, la luce sar dispersa in
altre zone della stanza. Tuttavia, il posi-
zionamento in alto garantisce un vantag-
gio diverso verso la fine della fioritura,
quando le piante rispondono alla luce
UVB aumentando la potenza. Le fonti ad
alogenuri metallici (MH) (e non a sodio
ad alta pressione HPS) producono luce
UVB. Se c un riflettore con fondo di
vetro, assorbir la luce UVB. Se non c
vetro fra la lampadina e la pianta, le cime
avranno maggior potenza. Per sfruttare
ci, sostituite le MH con le fonti HPS le
ultime due settimane di fioritura.
Questa coltura da 1,25 m x 2,5 m stata
illuminata mediante tre fonti a sodio ad
alta pressione da 600 watt installate in
riflettori raffreddati ad aria. Tre fonti da 600
31
watt sono meglio di due fonti da 1.000
watt, perch la luce raggiunge le piante
da pi direzioni. Le fonti di luce sono state
posizionate abbastanza in alto da poter
illuminare tutto il canopo, ma bisogna diri-
gere la luce verso il basso, in modo tale che
la maggior parte arrivi alle piante.
ILLUMINAZIONE TI4
Usate dei fogli di alluminio per modifi-
care il riflettore affinch diriga pi luce
alla coltivazione. Questa una fotografia
di un dispositivo fluorescente a induzio-
ne. Prima di mettere lalluminio (Foto 3),
molta luce veniva dispersa, illuminando
altre aree della stanza. stato posizionato
dellalluminio pesante della larghezza di
45 cm con un nastro adesivo, in modo
tale che luce fosse ridiretta sulla coltiva-
zione, potenziandone la crescita. Questa
tecnica funziona sia con le HPS che con le
MH. Mettere lalluminio ai lati dei dispo-
sitivi lungo il perimetro della coltivazio-
ne aumenta la luce totale ricevuta dalle
piante. [Bisogna fare le foto di notte per
mostrare il cambiamento nella riflettivit,
utilizzando ulteriore materiale riflettente]
di coltura dove c illuminazione elettrica.
Assicuratevi che tutti gli estintori siano
adatti agli incendi di natura elettrica.
Regolatori di corrente: I regolatori di cor-
rente digitali sono di facile installazione.
Usate regolatori di corrente di elevata
qualit, non magnetici. I digitali presen-
tano degli incredibili vantaggi.
Pesano meno: i regolatori di corren-
te magnetici pesano circa 9 kg, mentre
CAVI ELETTRICI:
Da notare i cavi elettrici sul soffitto, a
distanza dai pericoli. In questa coltiva-
zione stretta sono stati usati riflettori
con un focus stretto.
Le luci sono posizionate al di sopra delle
piante in modo tale che il calore stia al
di sopra del canopo della pianta. Sono al
riparo dagli schizzi dacqua e non hanno
dunque bisogno di fondo di vetro per
essere protette. Questi riflettori diffondo
la luce su tutta la coltivazione, in modo
tale che ogni pianta riceva la luce da molte
direzioni, il che porta al fatto che varie parti
della pianta ricevono luce diretta.
Elettricit: Tutti i cavi dovrebbero essere
codificati. I sistemi grandi dovrebbero avere
un salvavita dedicato. Tutti i cavi esposti
dovrebbero essere protetti utilizzando tubi
di metallo o Romex. Evitate di usare delle
prolunghe. Non usate convertitori a 3 punte
per attaccare dispositivi con cavo a 2 punte.
Qui si vedono che tutti i cavi sono etichet-
tati chiaramente e sono organizzati, il che
agevola la manutenzione.
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quelli digitali solo 3 kg circa. Usano meno
elettricit: i regolatori di corrente magne-
tici usano 200 watt per convertire 1.000
watt nel voltaggio adeguato. I regolatori
di corrente digitali usano solo 100 watt.
Questo permette di risparmiare 1/12 o
circa l8,5% di elettricit necessaria per
far funzionare le luci. I regolatori d cor-
rente digitali producono molto meno
calore rispetto ai regolatori di corrente
magnetici: molto comodo, perch pos-
sono essere messi nella stanza di coltura
senza paura che surriscaldino eccessiva-
mente la coltivazione. Inoltre i regola-
tori di corrente digitali sono pi sicuri, in
quanto si spengono automaticamente
in caso di corto circuito. Riaccendono la
lampadina dopo uninterruzione di elet-
tricit, possono essere adattati a vari
livelli di produzione di luce regolando
lintensit della lampadina se necessario
(piante giovani, cloni, rallentando la cre-
scita per adeguarsi ai tempi della coltiva-
zione) e possono essere usati sia con le
MH che con le HPS.
CO
2
(Anidride carbonica):
Lanidride carbonica uno dei due ingre-
dienti che le piante usano per la fotosintesi.
Lacqua laltro. La luce utilizzata per
alimentare il processo. Quando c luce a
sufficienza (come nelle colture indoor), le
piante crescono pi rapidamente se laria
arricchita con CO
2
rispetto a quanto non
avvenga con laria nellambiente (380ppm).
Una fonte di luce da 1.000 watt che illumina
una coltura 1,2 m x 1,2 m, ossia 1,44 metri
quadrati di area, fornisce luce a sufficienza
per sostenere una fotosintesi potenziata in
presenza di aria arricchita con un massimo
di circa 1.300ppm CO
2
. Questo porta a una
crescita pi rapida e a una maggiore resa.
In effetti, si pu affermare che in assenza
di CO
2
un coltivatore sta sostanzialmente
sprecando elettricit, dato che le piante
non possono raggiungere il loro pieno
potenziale di crescita.
EFFETTO CO
2
.
(Tabella tratta da Marijuana Growers
Handbook Il Manuale del Coltivatore di
Marijuana) Concentrazioni pi elevate di
CO
2
sono legate a maggiori livelli di foto-
sintesi, il che porta a una maggior crescita
della pianta.
CO
2
IN SERRA.
(Tabella tratta da Marijuana Growers
Handbook Il Manuale del Coltivatore di
Marijuana) Negli spazi chiusi la CO
2
viene
utilizzata rapidamente una volta che si
accendono le luci (A). Il suo livello torna ad
aumentare quando le luci sono spente, dato
che le piante producono CO
2
di notte (B) e
continuano a metabolizzare, ma non a svol-
gere la fotosintesi, durante il periodo di buio.
MISURATORE DI CO
2
:
Posizionate il misuratore al di sopra del
canopo della pianta.
SERBATOIO DI CO
2
:
(Foto: da Lets Grow a Pound) Il dispositivo
collegato regola la pressione del gas, il tasso
di flusso e apre e chiude la valvola.
MINIGENERATORE DI CO
2
:
generatore di CO
2
raffreddato ad acqua.
REGOLATORE DEL SERBATOIO
DI CO
2
REG-1 E TUBI CON
MICROPORI:
(Foto: da Lets Grow a Pound) Ci sono
due modi per fornire gas alla coltura: i
serbatoi di CO
2
e i bruciatori di metano
o propano che lo generano. Entrambi
i sistemi sono regolati utilizzando un
misuratore di CO
2
, che posizionato
al di sopra del canopo della pianta
per misurare la concentrazione di CO
2

nellaria. Il serbatoio dotato di un
dispositivo che regola il flusso di gas e
chiude e apre il sistema. Il gas fornito
al canopo utilizzando dei tubi con alcu-
ni micropori che consentono al gas di
fuoriuscire. La CO
2
pi pesante della-
ria ed fredda, a causa della depressu-
rizzazione dovuta alla sua fuoriuscita
dal serbatoio, quindi scende sul cano-
po della pianta, dove richiesto.
I generatori producono CO
2
brucian-
do gas. Questo produce anche calore e
vapore acqueo, che aumenta lumidit
della stanza. A meno che la stanza non
debba essere riscaldata per mantenere
la temperatura costante, il calore aggiun-
tivo costituisce un problema. Lo si pu
correggere utilizzando un generatore raf-
freddato ad acqua, che elimina il calore e
gran parte dellumidit. Tutti i generatori
rilasciano CO
2
nella stanza e non solo sul
canopo, quindi c maggior spreco di gas
se la stanza aerata.
Temperatura e ventilazione:
La coltura deve essere mantenuta al
minimo attorno ai 25 gradi centigradi,
se non viene arricchita con CO
2
e a
25-30 gradi centigradi se arricchita con
CO
2
. Se la coltura deve essere raffredda-
ta (cosa che accade normalmente, se si
usano fonti di luce raffreddate ad aria),
si pu scegliere fra due metodi: ven-
tilazione o aria condizionata. Entrambi
funzionano bene, ma laria condizionata
pu essere pi comoda per vari motivi:
Con la ventilazione la coltivazione dipen-
de dallaria esterna. La temperatura di
questa aria varia di giorno in giorno e
anche nel corso della giornata. Un giorno
si pu raffreddare la coltura con aria a 15
gradi centigradi e il seguente la tempera-
tura di questa aria pu variare dai 7 ai 25
gradi centigradi.
Poich la temperatura esterna diventa pi
elevata, la ventilazione meno efficace.
Laria troppo fredda inibisce la crescita
della pianta. Laria condizionata fornisce
invece una temperatura uniforme costan-
te che favorisce la crescita della pianta.
Inoltre laria ventilata pu trasportare
insetti infettivi e spore patogene. Per
questo motivo deve essere filtrata. I filtri
sui tubi eliminano parte delle infezioni,
ma una fonte di luce UVC uccider le
spore patogene e gli insetti.
Quando laria ventilata da uno spazio
arricchito con CO
2
, tutta la CO
2
va persa. Il
ciclo il seguente: laria viene arricchita.
Il calore aumenta nel tempo. Il dispositi-
vo spegne la CO
2
e accende i ventilatori
per muovere laria e raffreddare la stanza,
eliminando la CO
2
. I ventilatori vengono
spenti e la CO
2
ripristinata.
Con laria condizionata, si mantiene la
temperatura adeguata in tutto il fotope-
riodo, con la luce e con il buio, a prescin-
dere dalla temperatura esterna. Non c
evacuazione daria dalla stanza, quindi
non va persa CO
2
.
34
Le pieghe che si vedono nei tubi delle
luci raffreddate ad aria ostacolano il
flusso daria. Ogni piega crea maggior
resistenza.
Settate i condizionatori daria della stan-
za in modo tale da eliminare il calore ma
da non scambiare laria. Tutta la CO
2
rima-
ne nella stanza. Laria nella stanza pu
essere condizionata usando delle fonti di
luce UVC che uccidono le spore patoge-
ne e gli insetti e la temperatura e umidit
dellaria possono essere controllate.
spesso pi comodo usare condiziona-
tori daria e dispositivi portatili installati
allesterno.
Circolazione daria:
La circolazione daria importante per
le piante per due motivi. Prima di tutto, i
gambi diventano pi spessi, resistenti e
forti contro gli stress. Quando le piante
crescono senza corrente o aria, diventano
pi alte e sottili. Quando invece crescono
a contatto con una corrente sufficien-
temente forte affinch vengano scosse
avanti e indietro, si creano delle piccole
lacerazioni nel tessuto. La pianta ripara
questa lacerazione producendo ulteriore
tessuto che aumenta la forza del gambo.
I gambi pi sottili non sono poi in grado
di sostenere cime grandi, ma le piante
con gambi spessi, che sono state messe
costantemente a dura prova, non avranno
alcun problema a sostenerle.
Il secondo motivo per cui la circolazione
daria importante pi fine: immagina-
te la superficie della foglia che entra in
contatto con laria. La foglia ha esaurito la
CO
2
nellaria del microambiente e questa
stata sostituita da ossigeno (O
2
). LO
2
il gas
rilasciato durante la fotosintesi. Non avere
accesso a quantit adeguate di CO
2
rallenta
la fotosintesi perch si tratta di uno dei due
ingredienti utilizzati nella produzione. Per
migliorare la crescita, laria priva di anidride
a livello della superficie della foglia deve
essere eliminata rapidamente e sostituita
da aria arricchita con CO
2
.
In outdoor, il vento sostituisce laria priva
di anidride. In indoor, sono necessari dei
ventilatori. I ventilatori oscillanti sono
ottimi perch cambiano la direzione
della corrente, soffiando sui gambi da
varie direzioni. Posizionate i ventilatori in
modo che laria venga soffiata attraverso
le piante e non da sopra, in modo tale
che non soffi aria calda sulle stesse.
Tutte le fonti di luce nella stanza sono su
una sorta di ascensore, in modo tale che
possano essere mosse in su o in gi facil-
mente per avvicinare la luce alle piante.
I ventilatori oscillanti forniscono corrente
costante al canopo, eliminando laria priva
di CO
2
e piegando i gambi, il che li rende
pi forti. Purtroppo, i condotti e i ventila-
tori delle fonti di luce raffreddate ad aria
non sono stati installati. Se sembra che
le piante non soffrano di carenze, essen-
do al contrario particolarmente robuste
e vigorose, possono esserci vari fattori in
gioco. Sappiamo che la privazione di CO
2,

la bassa intensit luminosa e possibili pro-
blemi di temperatura possono fare la loro
parte nel privare le piante della possibilit
di raggiungere il loro pieno potenziale di
crescita. Ciononostante, anche dei sempli-
ci contenitori piccoli possono rivelarsi un
problema. Quando alle piante si fornisce lo
stesso spazio per il canopo, ma contenitori
di dimensioni diverse, quelle nei conteni-
tori pi grandi crescono pi velocemente,
diventano pi grandi e rendono di pi.
***
C una miriade di cose che possono anda-
re per il verso sbagliato, ma ci sono anche
alcuni modi specifici in cui la vostra cultura
pu svilupparsi bene. Quando la coltivazio-
ne ben pianificata e organizzata e basata
su una buona tecnica e botanica, non solo
sar un luogo pi sicuro e piacevole in cui
lavorare, ma le piante risponderanno pro-
ducendo cime pi grandi e migliori che vi
renderanno orgogliosi.
35
PUNTO LEGALE
QUANDO A UCCIDERE SONO LA LEGGE E LIGNORANZA di Giovanna Dark
Requiem for a smoker
I pochi che ancora hanno lo stomaco di leg-
gere i giornali nostrani lo avranno appreso
circa un mese fa, per gli altri fortunati ci
pensa Soft Secrets a rendere conto delle
bufale sulla cannabis che ciclicamente cir-
colano nei media. Stavolta la notiziona
che il consumo di cannabis porta a pen-
sieri suicidi. Lo dimostrerebbe uno studio
neozelandese dal titolo Cannabis use and
suicidal ideation, redatto dallUniversit di
Melbourne e presentato nei giorni scorsi
a una conferenza sullargomento, che si
tenuta nella citt australiana.
Un team di ricercatori ha utilizzato i dati di
uno studio della Christchurch Health and
Development Study (gi il nome tutto
un programma...) che analizzava il compor-
tamento dei bimbi nati nel 1977 in Nuova
Zelanda, al fine di stabilire se esistesse una
relazione causale tra luso di cannabis ed
eventuali tendenze suicide. Ebbene, nel
campione osservato risultato che il 38
per cento delle femmine e il 31 per cento
dei maschi aveva avuto pensieri suicidi.
Let media di insorgenza di tali pensieri
stata fissata ai 17 anni per le femmine e
18 anni per i maschi. Ma dai? Strano che
nellet in cui ogni minimo problemino
diventa diventa una tragedia greca, un
adolescente sia sfiorato dallidea di sparire
per sempre.
Appurato che la ricerca neozelandese, come
del resto molti altri studi pseudo-accademi-
ci, sia una colossale ciofeca, in questo nume-
ro abbiamo deciso di accantonare per un
attimo sentenze e cavilli burocratici per con-
centrarci su quelle che sono le conseguenze
della legge stessa. E parliamo di conseguen-
ze drammatiche e fatali che hanno portato
dei giovani a togliersi la vita, non perch
fumassero cannabis ma perch la legge e
i media li hanno additati come pericolosi
criminali. Negli ultimi 10 anni sono stati
tanti, troppi, i ragazzi che hanno scelto di
suicidarsi a seguito di un provvedimento
antidroga nei loro confronti.
Lultimo di questa triste serie stato un
ragazzino lombardo di 15 anni, condannato
a 4 mesi di comunit per aver coltivato
piante di erba in un terreno poco distante
da casa. Il ragazzo era stato arrestato a giu-
gno dai carabinieri di Clusone (Bergamo),
che lo avevano sorpreso in un campo con
78 piantine di marijuana da lui probabil-
mente coltivate. Il minorenne era stato affi-
dato ai genitori in attesa della decisione del
giudice, che ha poi disposto di fargli fre-
quentare per quattro mesi la comunit Don
Milanidi Sorisole (Bergamo). Una decisione
che il quindicenne non ha accettato e che il
pomeriggio a ridosso della sentenza, men-
tre era in casa con i genitori, lo ha portato
a uscire sul balcone e a lanciarsi nel vuoto,
facendo un volo di una decina di metri.
Decidere di morire per non dover subire
una ulteriore vergogna, oltre quella di esse-
re accusato di micro-criminalit davanti ai
suoi genitori e per non dover sopportare
ingiustamente la privazione della libert,
che sempre preziosa, ma a 15 anni
addirittura indispensabile per poter iniziare
a sperimentare la vita, dovrebbe invece far
riflettere sullo stato del rapporto nelle fami-
glie, su quello tra minori e Stato e su quello
tra Stato e Stato di Diritto.
La stessa cosa era successa, ma con moda-
lit diverse ad Alberto Mercuriali, un ven-
tottenne di Castrocaro Terme, cui inve-
ce bastato ricevere il foglio di notifica per
la detenzione di una modica quantit di
hashish per scrivere una laconica lettera di
scuse e suicidarsi con il gas di scarico della
propria auto. E successo ormai quasi 6 anni
fa, i giornali lo avevano dipinto con un tossi-
co criminale e lui non c stato, ha preferito
togliersi la vita piuttosto che affrontare une-
sistenza da segnato.
Nel marzo 2005 i carabinieri piombano in
casa di Giuseppe A., trovano alcuni vasetti
con la marijuana appena germogliata e
fanno scattare subito le manette. Il giorno
dopo il giovane legge il suo nome sui gior-
nali, assieme a quelli di altri ragazzi arrestati
per qualche pasticca di ecstasy e di altri
ancora che abitano in unaltra citt al di l
del Canale di Sicilia, che con lui hanno in
comune solo let. Limpatto micidiale. I
genitori, anziani coltivatori, sono sconvolti:
il figlio un drogato. A Giuseppe crolla il
mondo addosso. Prende una corda, la lega
forte al soffitto e si lascia andare. Cos muore
un giovane di 23 anni. Cos muore un ragaz-
zo normale, con un diploma di geometra in
tasca e una vita tutta ancora da vivere. Sette
vasetti di marijuana coltivati in casa e una
legge che crea tossicodipendenti e accomu-
na consumatori a trafficanti lo hanno ucciso.
Giugno 2004: Cristian Brazzo aveva 21 anni,
faceva loperaio e viveva a Vigodarzere, un
comune alle porte di Padova. Una sera de-
state come tante altre, gli amici, la macchina
e tre grammi di hashish. Poi qualcosa va
storto, un controllo di routine dei carabinieri,
il sequestro del fumo, laccompagnamento
in caserma. Nulla di grave, nulla di irrepara-
bile, ma la vergogna monta inesorabile e il
timore di essere considerato un drogato
da familiari e compagni di lavoro un peso
troppo grande per un ragazzo normale
come lui. Per questo quella sera Cristian
non torna a casa, nonostante telefoni alla
mamma per avvertirla del ritardo con cui
sarebbe rincasato. Poi il ritrovamento della
macchina, quella stessa notte, nei pressi
del fiume Brenta, la conferma meno di una
settimana dopo, quando lo stesso fiume
restituisce il suo giovane corpo privo di vita.
Questi sono solo alcuni degli esempi che
sono assurti agli onori delle cronache ma
sono sicuramente molti altri ad aver scelto
il suicidio come extrema ratio, dopo essere
entrati in carcere per spaccio di hashish o
marijuana. Il numero quindi certamente
approssimativo. Novembre riconosciuto
come il mese dei morti, delle anime dei
cari che ci hanno lasciato e di cui soffriamo
la mancanza. Almeno per il rispetto che
portiamo loro, questo articolo era doveroso.
36
BELPAESE
Svolte regionali
EPPUR QUALCOSA SI MUOVE E OGNI GIORNO CRESCE LEGGERMENTE LA SENSIBILIT
SULLUTILIZZO DELLA CANNABIS TERAPEUTICA. di Davide Calabria
Nel Novembre del 2010, il disegno di
legge (DDL) Modalit di erogazione dei
farmaci e delle prescrizioni galeniche a
base di cannabinoidi per finalit terapeu-
tiche fu presentato nelle Regioni Lazio
e Lombardia. Si trattava della migliore
legge possibile, nellambito della legisla-
zione vigente, ed stata realizzata par-
tendo dal basso, grazie alla partecipazio-
ne delle associazioni del settore: Pazienti
Impazienti Cannabis (PIC), Associazione
Cannabis Teraputica (ACT) e Associazione
Luca Coscioni (ALC).
In seguito questo DDL stato presen-
tato per lapprovazione anche in altre
sette Regioni: Toscana, Veneto, Liguria,
Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna e
Umbria.
Ebbene, giunto il 2012, il 2 maggio, a
Firenze, stata scritta unaltra pagina della
storia del Bel Paese, con lapprovazione del
DDL anche da parte della Regione Toscana.
Inizialmente il Partito Democratico
toscano fece la proposta di legge 58,
autorizzando la cannabis solo per la
terapia del dolore e le cure palliati-
ve, di coloro, cio, che non rispondo-
no pi ai trattamenti specifici, con la
morte come conseguenza diretta. Si
trattava quindi di una legge sbagliata,
che non avrebbe portato la cannabis
a tutti i bisognosi. A quel punto, le tre
Associazioni, unite alla LILA Toscana
(Lega Italiana Lotta allAIDS), interven-
nero per porre le modifiche necessarie.
La Toscana era la prima Regione italia-
na a vagliare la proposta e non poteva
passare una legge ingiusta.
Le associazioni sulla cannabis, pi unite
dun tempo grazie anche i punti in
comune trovati con la nascita dellAscia
(Associazione Sensibilizzazione Canapa
Autoprodotta in Italia), si sono quindi
impegnate in unopera dinformazione, al
fine di porre dei cambiamenti nella legge.
Grazie alla collaborazione di Federazione
della Sinistra e dei Verdi, fu quindi pre-
sentata la proposta di legge 72, con i
cambiamenti utili, e fu organizzato in con-
vegno a Firenze, con esperti internazionali
di questa terapia miracolosa e leccezio-
nale intervento in video conferenza di
Lester Grinspoon, lautore dei pi com-
pleti libri sulla cannabis, tra cui Marihuana
Reconsidered.
Dopo laudizione desperti e associazioni
e lunificazione dei due progetti di legge
(58 e 72) da parte della Commissione
Sanit, si finalmente giunti alla condi-
visione di un testo privo di limitazioni a
differenti categorie di malati.
Secondo la legge, i farmaci cannabinoidi
esteri (Bedrocan, Sativex, Marinol etc.),
potranno essere erogati in strutture
ospedaliere ed a queste assimilate (day
hospital, ambulatori, etc.), ma anche a
domicilio, senza spese, in pazienti a dimis-
sioni assistite.
Nel caso della Toscana la legge passa-
ta soprattutto grazie al buon senso dei
consiglieri della sinistra, mentre quelli di
Lega, PDL e UDC manifestavano dubbi
e perplessit sulla presunta efficacia dei
cannabinoidi. Durante lintervento in aula
consigliare, posti come esempi da seguire,
si pure parlato della coltivazione sta-
LE APPROVAZIONI DELLE LEGGI AVVENUTE FINORA AD OGNI MODO NON BASTANO
E SERVIR VIGILARE SULLE VARIE FUTURE DELIBERE REGIONALI, ATTE A RENDERE
ATTUATIVA LA DISTRIBUZIONE.
tale canadese e di come in Israele, dove
esiste un intero ospedale dedicato alla
sperimentazione della cannabis, sia som-
ministrata con successo agli anziani nelle
case di riposo.
Dopo la Toscana, lapprovazione del DDL
passata il 3 agosto in Liguria, dove
per non sono state ascoltate le asso-
ciazioni. La legge ligure ha dei meriti ma
anche delle mancanze: da lopportunit,
per esempio, di prescrivere la cannabis
solo ad alcuni specialisti ospedalieri (ane-
stesisti, rianimatori, oncologi, neurologi e
oculisti), escludendo tutti gli altri. La legge
avrebbe quindi bisogno di correzioni, che
potrebbero giungere con una mozione, se
solo il Consiglio Regionale avesse lumilt
dascoltare le associazioni.
Purtroppo, poi, il Consiglio dei Ministri,
verso la fine di settembre, ha impu-
gnato la legge ligure davanti alla Corte
Costituzionale, per una manciata di motivi
futili. Secondo il governo, per esempio, il
termine Preparazioni Galeniche (rimedi
a partire da erbe grezze) da Galeno, il
medico depoca romana che prescriveva
la cannabis per il mal dorecchi e stimo-
lare il piacere utilizzato nella legge per
alcune categorie di farmaci cannabinoidi,
sarebbe obsoleto e andrebbe sostituito
con uno moderno. Fino qui niente di dif-
ficile, quindi, ma dispiace per Galeno e le
sue conoscenze.
Unaltra contestazione giunta dal governo
stata posta sulla ripetibilit delle ricette
del Servizio Sanitario Nazionale e delle
ricette bianche senza intestazione. Queste
due ricette sono in realt equivalenti, lin-
testazione sulla ricetta bianca manca solo
per mancata convenzione del medico con
il SSN, mentre la ripetibilit o meno della
ricetta dipende dal medicinale prescritto e
non dal tipo di ricetta.
Il governo non nemmeno convinto,
per fare un altro esempio, dellipote-
si di convenzione con lo Stabilimento
Chimico Farmaceutico Militare di
Firenze per la produzione e lavorazio-
ne di Cannabis medicinale coltivata in
Italia, perch lente non avrebbe le spe-
cifiche autorizzazioni, anche se in realt
basterebbe un timbro.
Un governo, insomma, con lurgenza di
mettere il bastone di Asclepio nella ruota
della salute dei cittadini bisognosi, anche
se, dopo Liguria e Toscana, a met set-
tembre, pure il Veneto ha approvato il
DDL. Questa volta ad unanimit, 48 voti
su 48, di tutti gli schieramenti, preveden-
do la distribuzione gratuita del farmaco
negli ospedali e nella farmacie, ma anche
la produzione in loco dellerba presso il
Centro per la Ricerca e la Sperimentazione
in Agricoltura di Rovigo e la successi-
va trasformazione in farmaco da parte
dello Stabilimento Chimico Farmaceutico
Militare di Firenze. Ci renderebbe i can-
nabinoidi reperibili a prezzo di costo per i
pazienti, sempre che il governo non abbia
altre urgenze, ponendo delle vane que-
stioni come nel caso della Liguria, mentre
la gente soffre.
Le approvazioni delle leggi avvenute fino-
ra ad ogni modo non bastano e servir
vigilare sulle varie future delibere regiona-
li, atte a rendere attuativa la distribuzione.
Quello che veramente manca, terminan-
do, un Ufficio per la Cannabis Medica, in
funzione dagenzia e registro, gestito dal
Ministero della Salute, come previsto dalle
convenzioni dellOnu e come presente
in Olanda e Canada. Lo stesso Centro di
Ricerca di Rovigo, coordinato dal dottor
Grassi, potrebbe occuparsi di questo com-
pito, rendendo meno cavillosa la legife-
razione in materia, a beneficio dellintera
salute nazionale.
Questo perch scuse come quelle del
Governo sono allordine del giorno, come
quelle dei medici che non vogliono pren-
dersi la responsabilit di prescrivere la
marijuana. Quel che necessita lItalia per
essere avanguardia mondiale in questa
terapia, quindi, solo la cultura.
38
Limportanza dellessiccatura e del-
la cura
Una fumata pi delicata, una
combustione pi omogenea e
un aumento della potenza: sem-
bra troppo bello per essere vero,
giusto? Non cos un po di
lavoro sodo dopo il raccolto porta
con s una grande ricompensa.
Date unocchiata veloce a come
curare il raccolto...
Avete trascorso gli ultimi tre mesi
seguendo le vostre signorine, vizian-
dole con molto affetto e il grande
giorno finalmente arrivato il
momento del raccolto e il vostro fumo
sar pronto nel giro di una settimana.
Ma aspettate ricordate che il moti-
vo per cui avete deciso di coltivare
era quello di avere della gangia della
miglior qualit possibile? Al momento
del raccolto, avete portato a termi-
ne solo il 75% del vostro lavoro. Per
ottenere il massimo dalla vostra erba,
fate un piccolo sforzo in pi e curate il
tutto in modo adeguato.
Il raccolto delle coltivazioni commer-
ciali avviene normalmente prima e
viene potato, cimato ed essiccato per
una settimana, spesso in ambiente
caldo, prima di essere venduto. Lidea
di una coltura commerciale quella
di arrivare a guadagnare nel minor
tempo possibile, il che abbastanza
ovvio.
Ciononostante, le cime essiccate rapi-
damente possono avere un sapore
pi duro e meno potenza. Ci siamo
passati tutti: si compra un po der-
ba che ha un buon odore e sembra
asciutta esternamente, ma quando
si rompono le cime, ancora umida
allinterno e quando la si fuma il
sapore duro e sa quasi di erba
tagliata. Questo sapore dovuto alla
clorofilla che rimasta nelle cellule
della pianta.
Perch curare? Il procedimento della
cura favorisce una lenta decarbossila-
zione delle molecole di ossigeno dal
THC presente nelle cime.
Questo aumenta le propriet psico-
attive, rendendo lerba pi potente.
Il procedimento di cura porta anche
a unomogeneizzazione dei livelli di
umidit in tutta la cima, il che rende
il fumo pi delicato e la combustione
pi omogenea.
Quando si coltiva da s, si vuole otte-
nere il massimo. Lo dovete a voi stessi:
curate le vostre cime!
Per dimostrare tutto ci, ho fatto un
piccolo esperimento su della White
Widow (di Pyramid Seeds) raccolta di
recente con un mio grande amico
Original G: ecco cosa ne ha dedotto,
spiegato da lui stesso...
Dopo aver raccolto, volevamo a tutti
i costi provare un po di questa erba
prodotta e labbiamo fatto prima che
avesse il tempo necessario per essic-
care grossissimo errore! Aveva un
odore troppo fresco, quasi di erba
tagliata, laroma dellerba era quasi
inesistente e sebbene avesse un
aspetto fantastico, era viscosa e umida
allinterno.
Labbiamo dovuta potare con delle for-
bici perch diventasse abbastanza fine
da rollare e quando labbiamo fumata
il sapore era piuttosto scarso, aspro e
non molto forte, quindi stato uno
spreco incredibile!!!
Sappiate che forzare lessiccatura o
quella che noi dora in poi chiamere-
mo con affetto erba al calorifero non
meglio, anzi, di gran lunga la solu-
zione peggiore!!!

Dopo 7 giorni in cui labbiamo appesa
ed essiccata, la trasformazione stata
incredibile: asciutta ma appiccicosa
allinterno, i cristalli scintillanti e lodo-
re delizioso. Il fumo davvero ottimo:
molto pi facile da sbriciolare, anche
se si appiccica un po nel grinder. Ha
un sapore molto pi deciso e il grade-
vole saporino di Widow pienamente
riconoscibile. Oltre a ci, leffetto
stato davvero bello, non eccessivo,
non troppo pesante e un po vivace,
il che va bene se si vuole essere attivi
dopo una fumata!!!

Dopo lessiccatura, stata lasciata nei
recipienti di vetro per due settimane
e si trasformata nuovamente. dav-
vero forte adesso e completamente
asciutta, i cristalli sono davvero scintil-
lanti e si sbriciola perfettamente fra le
dita. In realt sono certo che se tutta
lerba venisse lasciata cos a lungo, si
otterrebbe il doppio da fumare. Il peso
diminuisce, ma perch asciutta e
ci significa che se ne pu usare meno
di prima per fumare. Il sapore buono
quanto il suo odore, leffetto davvero
gradevole e si fuma che una mera-
viglia se solo lerba venisse lasciata
sempre cos a lungo!!!
Prova, se necessario darne una!
Il primo passo per avere un fumo pi
delicato quello di settare il giusto
periodo di essiccatura, quindi bisogna
scegliere larea di essiccatura con atten-
zione. Idealmente, si deve cercare un
luogo buio, fresco attorno ai 18 gradi
centigradi e con unumidit del 50%
circa. Se larea di essiccatura troppo
fredda, lessiccatura ci metter secoli
a completarsi. Se fa troppo caldo, c
il rischio di essiccare il raccolto troppo
velocemente, il che rende il sapore pi
duro proprio quello che non vogliamo!
La stanza di coltura una buona scel-
ta per lessiccatura, dato che buia e
ben sigillata. Ha anche il vantaggio di
avere un filtro al carbonio per blocca-
Il barattolo ideale
GROW INDOOR
39
PURE SMOKE KULTURE
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re la fuoriuscita di odori indesiderati.
Lessiccatura e la fase in cui la si appen-
de ci metteranno circa due-tre setti-
mane, quindi se potete usare la stanza
di coltura solo per questo, fatelo.
Quando avete raccolto le vostre piante,
eliminate le foglie che non hanno trico-
mi visibili sulle stesse, poi prendete le
piante dal gambo e appendetele a testa
in gi usando dello spago o del filo da
pesca, attaccati a delle grucce, delle viti
o dei chiodi. Assicuratevi che non siano
in contatto le une con le altre, perch
questo pu provocare muffa. Potete
ora cimare il tutto tagliando le foglie
piccole e medie. Queste saranno messe
da parte per fare dellhashish.
Lasciate il tutto appeso per due o tre
settimane. Siete ora pronti a curare il
tutto...
Un metodo testato e collaudato per
cominciare questo procedimento
quello del sacchetto di carta. Mentre il
raccolto appeso a essiccare, andate
per negozi e prendete qualche sac-
chetto di carta marrone come quelli
che vi danno i fruttivendoli per frutta
e verdura il pi grande possibile,
diciamo delle stesse dimensioni di un
foglio A4. Una cartoleria o simili sono
un buon posto dove trovarli, perch
potete comprare risme di 100 sacchet-
ti a basso prezzo.
Mettete una manciata di cime in ogni
sacchetto e chiudete in alto. Lidea
che quella che le cime trasudino lu-
midit contenuta al centro delle stesse
e che questa venga assorbita dal sac-
chetto di carta. Aprite i sacchetti due
volte al giorno e scuotete bene le cime
per far uscire lumidit dagli stessi.
Una volta che le cime sono state nei
sacchetti tre o quattro giorni, potete
controllare se sono completamente
asciutte mettendo i sacchetti in una
borsa di plastica con chiusura ermeti-
ca e sigillando il tutto. Lasciateli nelle
borse di plastica un paio di giorni. Se
Appesa per essiccare
vedete umidit allinterno della plasti-
ca, o se le cime sono umide quando le
schiacciate, non sono ancora pronte e
dovreste togliere il tutto dalle borsine
in plastica e lasciarlo nei sacchetti di
carta altri due o tre giorni.
Il test finale per vedere se le cime
sono completamente asciutte quello
di prendere uno dei pezzi pi grandi
e piegarli: il gambo allinterno della
cima dovrebbe spezzarsi con un colpo
secco. Se il gambo si piega senza spez-
zarsi, significa che c ancora umidit e
dovete lasciare il tutto ancora nei sac-
chetti di carta per altri due o tre giorni.
Quando siete certi che le cime siano
ben asciutte, potete metterle nei
barattoli di vetro quelli con il sigillo
di gomma e il coperchio e sigillare il
tutto. I fattori principali che entrano in
gioco nel degrado del THC sono calo-
re, luce, ossigeno e acqua. I barattoli
devono quindi essere riempiti a filo e
tenuti in un luogo fresco e buio e al
sicuro, non certo la dispensa in cucina!
Il metodo del sacchetto di carta vi
garantir cime ben essiccate, ma il
procedimento non finisce qui. Dovrete
aprire o far sfiatare i barattoli per
fare uscire lumidit in eccesso che si
creata. In caso contrario, si creano
condensa e umidit, il che pu portare
allo sviluppo di muffe. Non c nulla
di pi deludente dellaver seguito le
vostre cime con amore per mesi e sco-
prire che il vostro delizioso raccolto
ricoperto di muffa!
I barattoli devono essere fatti sfiata-
re ogni due giorni, semplicemente
aprendoli per dieci minuti e rimuo-
vendo delicatamente le cime. Questo
permette allaria intrappolata e vizia-
ta di muoversi e allumidit di uscire.
Il procedimento per farli sfiatare deve
continuare per quattro o cinque set-
timane, dopo di che le cime posso-
no essere letteralmente lasciate nei
barattoli per anni.
Se prelevate dellottima erba che avete
lasciato per un bel po e vi accorgete
che troppo asciutta, potete aggiun-
gere dellumidit mettendo una foglia
o un pezzo di buccia di arancia o pata-
ta nel barattolo.
Buon lavoro!
Una bella cima ben curata, pronta per il grinder
40
GROWING
Illuminazione e
autofiorenti di Carlo Erba
Attualmente molti coltivatori utilizzano
variet con genetica parzialmente rudera-
lis e quindi autofiorenti. Le piante di que-
sto tipo hanno la prerogativa di entrare in
fioritura indipendentemente dal fotope-
riodo, hanno un ciclo di vita molto breve
e necessitano di molte ore di luce per
dare un raccolto appena soddisfacente.
Sul mercato questi strain sono raddoppia-
ti di anno in anno e, a mio modo di vedere,
vanno a soddisfare due tipologie di colti-
vatori: la prima comprende quelli che col-
tivano con paura delle leggi in vigore nel
loro paese e per i quali aspettare un mese
in pi o in meno fa differenza a livello di
tranquillit personale; la seconda tipolo-
gia, riguarda quei growers che non hanno
pazienza e che forse farebbero meglio a
trovarsi unaltra passione. La pazienza nel
growing indoor, la prima qualit della
quale bisogna essere in possesso, io non
smetter mai di ripetere come aspettare
2 settimane in pi per raccogliere, possa
migliorare incredibilmente quantit e
qualit delle cime.
Io non amo molto questi strain anche se
devo dire che ultimamente hanno fatto
passi da gigante nella loro ibridazione e
rimango schierato con quei growers che
preferiscono variet normalie che vengo-
no fatte vegetare fino a completa maturit
sessuale. Ritengo che se in un processo di
breeding impieghiamo il 50 % del mate-
riale genetico per garantire la qualit di
autofiorente, possiamo selezionare gusto,
potenza e resa solo da una palette del
50 %, quindi in buona sostanza sar pi
difficile ricercare determinate sfumature
dellhigh o del sapore.
A parte queste disquisizioni prettamente
personali, volevo oggi parlarvi della parti-
colare ratio giorno/notte e del calore della
luce che necessitano queste piante. Vorrei
partire da un semplice concetto introdut-
tivo: la lunghezza delle ore di buio che
consente alla pianta di produrre quel par-
ticolare enzima che la manda in fase di fio-
ritura, la quantit di luce invece incide sulla
produzione dei fiori. Ci premesso, se la
fase di fioritura non legata al fotoperiodo
e quindi ad una particolare lunghezza della
notte, evidente che le piante autofiorenti
devono ricevere pi ore di luce possibile
per aumentare la loro resa. La domanda
nasce spontanea: 24 ore di luce continua
una buona strategia da utilizzare?
Alcuni growers dicono di si, altri dicono
no. Dare unilluminazione continuativa sar
forse la miglior scelta per avere un peso
maggiore, forse, per, la pianta potrebbe
subire stress di vario tipo e la qualit finale
potrebbe risentirne. La fase notturna risulta
poi molto importante per alcuni processi
del metabolismo della pianta che risulta
gi di per se particolare a causa della gene-
tica ruderalis. La prova che pi ore di luce
influiscano nella maggior produzione di
infiorescenze, data dalla pratica di molti
growers che, quando la pianta entrata in
fioritura in maniera decisa (3 o 4 settimane
dal set), aumentano le ore di luce a 13 o 14
per avere una resa maggiore. Questa stra-
tegia comporta per anche dei tempi pi
lunghi per giungere a maturazione. Di con-
verso infatti per velocizzare la maturazione,
si usa aumentare le ore di buio.
Sono molti i fotoperiodi utilizzati per col-
tivare le autofiorenti: c chi usa il classico
della vegetativa, 18:6; chi opta per un 20:4;
chi invece per la luce no stop. Giocando
con il fotoperiodo si potranno avere risul-
tati sorprendenti: io sono orientato per un
fotoperiodo di 20:4 perch per esperienze
di amici di amici di amici, si raggiungono i
migliori risultati. Una fase notturna infatti,
seppur di breve durata, fondamentale
per garantire alcuni processi della pian-
ta, come quello relativo alla maturazione
della resina. Quel che sicuro che ad
un certo punto della fioritura, potremo
diminuire la quantit di ore di luce visto
che non vengono pi prodotti nuovi fiori
ma, pi semplicemente, quelli gi presen-
ti nella pianta giungono a maturazione
ingrossando i loro calici fino alla caduta
dei pistilli. Il miglior fotoperiodo proba-
bilmente sar misto: venti ore di luce per
gran parte del ciclo e soltanto quattordici
per le ultime due settimane. Altra doman-
da lecita: che lampade coltivare con suc-
cesso delle auofiorenti?
Qui la scelta quasi del tutto obbligata
visto il loro breve ciclo di vita: calda-
mente sconsigliato utilizzare lampade a
basso consumo come le envirolite; la scelta
migliore ricade sulla combinazione Metal
halide e High Pressur Sodium (come per
tutte le variet sinceramente) che garanti-
scono oltre che il giusto spettro luminoso,
anche una maggiore resa. Per quanto con-
cerne la resa dei led non ho avuto espe-
rienze dirette o indirette con questa fonte
luminosa, so che ultimamente sul mercato
si reperiscono prodotti di ottima fattura
che hanno rese molto migliori rispetto
alle prime lampade uscite in commercio.
Ad ogni modo la scelta della tipologia di
lampada rimane del tutto personale, oggi
come oggi la scelta sul mercato vasta, ma
io rimango sempre schierato con le HPS:
nonostante producano un gran caldo e
consumino un sacco di watt, producono
unenorme quantit di luce e sono ancora
le migliori per la coltivazione di canna-
bis. Attualmente comparsa anche una
nuova tipologia di lampada, la Sulphur
Plasma, tipologia che promette emissioni
strabilianti di lumen con consumi anche
minori delle HPS, tuttavia queste lampade
non sono ancora state testate per bene e
quindi bisogner aspettare ancora un po
per valutarle.
Qualunque sia la tipologia di lampada
che vogliate utilizzare, ricordatevi sempre
che se superate la soglia dei 60000 lumen
a metro quadro, consigliabile arricchi-
re lambiente con del CO2 aggiuntivo: le
piante infatti senza una dose extra di ani-
dride carbonica, non riusciranno ad utiliz-
zare tutti i lumen disponibili. La quantit di
lumen necessari poi, varia da una genetica
allaltra: rimane ferma la regola che le sative
o i loro incroci a dominanza, richiedono
pi luce. Per concludere cari lettori, voglio
ricordarvi che a parte la non rilevanza del
fotoperiodo, le autofiorenti sono delle
piante come tutte le altre e non richiedono
particolari attenzioni oltre a quelle che ho
gi sottolineato. Quindi, se la vostra scelta
coltivare uno strain autofiorente, arma-
tevi di HPS, estrattori e terriccio e coltivate,
coltivate, coltivate!
SONO MOLTI I FOTOPERIODI UTILIZZATI PER COLTIVARE LE AUTOFIORENTI: C
CHI USA IL CLASSICO DELLA VEGETATIVA, 18:6; CHI OPTA PER UN 20:4; CHI INVECE
PER LA LUCE NO STOP.

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Sensi Star

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Ice Cream

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JUST BEHIND DAM SQUAREE.
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42
INTERVIEW
PENSIERI, PAROLE, OPERE E OMISSIONI DI UN
SEMPLICE FUMATORE
Solo un ragazzo
qualunque
Quando si parla di Uomo Qualunque lo si fa solitamente in maniera
dispregiativa. Politicamente indica un vetero-fascismo malcelato o,
nel migliore dei casi, un becero populismo. Sociologicamente, espres-
sioni come il signor Rossi o la casalinga di Voghera sono diventate
espressioni idiomatiche con cui si intende rappresentare non senza
uno snobismo di fondo uno stereotipo identificativo della fascia
della popolazione italiana piccolo-borghese. Ma davvero un dato di
cui non dovremmo tenere conto? di Giovanna Dark
Volendo stare nei crismi della statistica,
essenza del metodo scientifico, il cam-
pione di analisi deve essere sempre il
pi variegato ed eterogeneo possibile,
in modo da poter dare una panorami-
ca fedele e veritiera della questione
in fase di studio. Dal momento che il
nostro giornale si sempre occupato di
consumo e che la sottoscritta ha borio-
sissime velleit da sociologa, dopo aver
intervistato una convinta proibizioni-
sta, in questo numero faremo quattro
chiacchiere con quello che potremmo
definire il fumatore qualunque. Un
consumatore come ne esistono mol-
tissimi altri, che non coltiva, non com-
pera mai grossi quantitativi e non si fa
problemi sulla qualit dellerba che sta
per fumare.
Proprio perch cos nella media, L. una
ventina danni e un futuro da musici-
sta, ci interessa per capire cosa passa
nella testa di chi vive la marijuana
e il suo consumo come un semplice
sfizio e non come uno stile di vita,
piuttosto che come un lavoro o una
valida ragione di lotta come abbiamo
visto durante altre interviste. Lasciamo
dunque la parola a L. e, senza cedere
a giudizi di alcun tipo, proviamo ad
ascoltare come si sta quando non ce la
si prende troppo a cuore ma semplice-
mente si vive la cosa con naturalezza.
SSIT: Cominciamo dal tuo
background. Raccontaci da dove
vieni e soprattutto spiegaci come hai
conosciuto Mary Jane e come si sono
evoluti i rapporti con lei.
Vengo da un buco moderatamente di
merda di 25mila abitanti, il classico pae-
sone della provincia italiana. La mia espe-
rienza cominciata a 15 anni, quando
ho fatto un frontale con la sala prove.
SSIT: Un frontale?
Si, nel senso che stata una cosa che
mi ha decisamente segnato lesistenza.
Anche se era solo un piccolo rifugio, l
io e i miei amici abbiamo avuto tutte le
prime esperienze con cose una minima
psicoattive. Le classiche cose che fai da
piccolo... e niente, poi alla fine per me
non che la cosa si sia evoluta a livelli
mastodontici nel senso di devastarmi
quotidianamente, oppure fare acqui-
stoni di robe tipo etti o mezzi etti, o kili
o roba del genere. Io sono sempre stato
uno che si trova molto bene a fumarsi
delle canne, per con moderazione
nel senso che la cosa non si poi tra-
sformata in una dipendenza da tunnel
o robe del genere...
SSIT: Quindi anche tu sei uno di quel-
li che crede che la marijuana sia in
grado di dare dipendenze croniche,
addirittura da tunnel ?
Dio, ci pu stare nel senso che pur
stando in un paese piccolo ha avuto
a che fare con gente cera rimasta
abbastanza sotto, gente che usava la
Maria solo come collante sociale; nel
senso: se esco per fumare esco, se
non fumo non esco e robe del genere.
Una dinamica che a me, scusa il termi-
ne, fa abbastanza cagare. Voglio dire,
se ci troviamo, magari a vedere un
film a casa, e ci fumiamo due canne ok
ma per me non ha mai funzionato da
collante o aggregante sociale, o come
strumento di conoscenza. Ma alla tesi
del rendere la marijuana una dipen-
denza ci credo. Chiaro che non come
farsi di crack o farsi delle spade. Per
ti posso dire di aver avuto a che fare
con gente anche pi giovane di me,
che una volta che hanno cominciato
se non si fanno 3 o 4 canne al giorno
come minimo, stanno di merda o non
escono di casa. Sar dipendenza psico-
logica, per carit, ma comunque una
dinamica che non mi appartiene.
SSIT: Curioso... Proprio nel numero
scorso ho intervistato una convinta
proibizionista che la pensava pi o
meno come te. Mi spiego, secondo
lei le droghe sono male in quan-
to modificano sostanzialmente il
carattere di una persona e il suo
relazionarsi con gli altri. Davvero
lo credi anche tu, pur essendo un
consumatore?
No io non credo questo. A parte che
per me c una differenza abissale tra
droghe pesanti e droghe leggere. Non
penso sia un problema di mancanza
di qualcosa, alla fine come farsi un
drink. Quello che non condivido che
la marijuana sia usata come unico stru-
mento per relazionarsi. Dico solo che
in alcuni casi io ho visto questa cosa.
Poi non dico di provare pena o risenti-
mento o disprezzo nei confronti di chi
lo fa. solo una dinamica che io non
condivido e che non metto in pratica.
Non voglio fare discorsi proibizionisti,
ti dico, dal mio punto di vista le droghe
andrebbero legalizzate tutte per una
lunga serie di ragioni. Voglio dire, alla
fine quando uno entra suo malgrado
in una tossicodipendenza seria non
da crocifiggere n da equiparare a
un omicida o a uno stupratore, non
ovviamente la stessa cosa. Per si,
ritornando al discorso di prima, senza
proibizionismi, io credo solo che fuma-
re non deve essere un unico scopo, per
me devessere unaggiunta, quel quid
in pi. Certo, ad essere onesto, mi
capitato e pi di una volta in una
serata fiacca, di dire per se avessi da
fumare la storia migliorerebbe netta-
mente quindi cio, ripeto, non parto
dal presupposto che se non fumo non
esco ma in certi casi la cosa mi aiuta
certamente a divertirmi, o magari a
cambiare il verso di serate storte.
SSIT: Quindi in che modo ti descrive-
resti come consumatore?
Ho sempre vissuto e praticato questa
filosofia sulle canne: preferisco fumare
ogni tanto piuttosto che fumare tutti i
giorni, ciclicamente. Anche con lalcool
preferisco prendere sbronze brutali nei
week-end piuttosto che farmi quelle
di birre al giorno che non mi sanno di
niente e che bevi solo per ingordigia.
Non saprei se definirlo autocontrollo o
totale mancanza di controllo, per pre-
frisco magari fare la serata devastante
piuttosto che tutti i giorni farmi la bir-
retta o la cannetta...
SSIT: Come consumatore abbiamo
capito che non appartieni certo alla
categoria dei cronici. I quantitativi
di cui ti approvvigioni sono quindi
abbastanza modesti, sbaglio?
Si diciamo che sono modici.
SSIT: Facci una stima.
Alla fine boh, dipende... Facendo una
media tra quando fumo e non fumo sar
un grammo al giorno, ci sono settimane
che non fumo proprio e altre in cui ne
fumo cinque grammi cos. Alla fine lo
faccio fondamentalmente per sfizio.
APPUNTO PERCH SI TRATTA DI PICCOLI QUANTI-
TATIVI, IL PREZZO PER CERTI VERSI ANCHE UNA DELLE
COSE CHE NON MI HA MAI FOMENTATO AD ESSERE UN
FUMATORE PI ACCANITO.
43
SSIT: Dal momento che i tuoi non
sono grossi acquisti, solitamente
compri per strada o sai dove andare?
Per quanto mi riguarda la cosa esclu-
sivamente domestica. Alla fine, viven-
do in un posto piccolo, una vola che
entri nel giro fa presto a capire da chi
e dove devi andare.
Vivendo in un buco del genere, la
gente la incontri anche per caso: una
sera sei in giro, vai al parchetto o
in piazzetta o altri luoghi ameni del
genere a farti una canna e arrivi ine-
vitabilmente a conoscere le persone a
cui rivolgerti.
Certo da me non c la dinamica di
quello che ti ferma per strada e ti offre.
Conosci persone che lo fanno in cisti,
a casa, e quindi quando voglio acqui-
stare semplicemente vado e acquisto.
Insomma, per capirci, non che sono
stato troppo a cercarmi un pusher, ho
solo amici o amici di amici a cui suona-
re il campanello quando serve.
SSIT. E se invece dovessi trasferirti
in un contesto diverso, tipo quello
di una citt? Ti comporteresti diver-
samente?
E una cosa su cui non ho mai riflettuto,
ma se dovessi trasferirmi non so come
mi comporterei. Forse cercherei punti
dappoggio simili a quelli che avevo...
SSIT: Passiamo al capitolo legale.
In quanto consumatore sei anche
tu soggetto ai dettami della Fini-
Giovanardi. Come te la vivi?
La legge in s mi sembra unidiozia,
credo sia sbagliato e insensato per
certi versi rischiare di essere arrestato
o multato per migliaia di euro perch ti
fai due o tre canne ogni tanto. Poi non
entro nel merito della grossa distribu-
zione che non mi riguarda e che non
conosco. Ma alla fine io non mi sono
mai preoccupato pi di tanto. Finora
mi andata sempre bene.
SSIT: Quindi la restrittivissima legge
sulle droghe non ti tange?
Non mi tange nel senso che, per esem-
pio, non avendo la macchina non mi
possono fottere. In generale ne soffro
moderatamente perch non faccio gran-
di spese e il contesto tranquillo. Ma
nonostante questo penso al fatto che,
anche se non devo guidare, demenziale
disporre per legge che se mi trovano in
macchina con un amico e due grammi
in tasca mi debba fare un anno di SERT.
Il problema di questa legge che rende
il fatto di fumare, che dovrebbe essere
la roba pi tranquilla di tutte, la dipin-
ge di psicosi per certi versi. Quindi al di
l di non avere la macchina o non com-
prare grossi quantitativi, se mi metto
nei panni degli altri, questa legge
assolutamente ingiusta.
SSIT: Dati i tempi di crisi, parliamo
del lato economico. Confermi laurea
teoria del mercato per cui il piccolo
consumatore quello che pi viene
caricato sul prezzo?
Appunto perch si tratta di piccoli
quantitativi, il prezzo per certi versi
anche una delle cose che non mi ha
mai fomentato ad essere un fumatore
pi accanito. Daltro canto il ragiona-
mento darebbe che se ne prendi di
pi la paghi meno, per sempre per
il fatto che non mai voluto spingermi
troppo oltre non mi sono mai posto il
problema...
SSIT: Quanto costa comprare al det-
taglio?
Dipende sempre da cosa prendi e da
dove lo prendi. Quando ho preso da
persone che coltivavano, ho speso
intorno ai 7-8 euro, ma direi che lo
standard sui 10 euro. Poi non sono
di quelli che cercano lerba super-rara
che costa un botto. Non ho mai ricer-
cato la qualit, anche se mi capitato
di fumare molto bene ma parlando di
erba standard normalissima direi sui
10 euro al grammo. Almeno questo il
mio attuale esborso...
SSIT: In questi ultimi anni hai notato
aumenti sensibili?
Allora di cose realmente influenti sul
budget direi di no.
Ecco magari lerba che adesso paghi
10 euro al grammo, magari tre o quat-
tro anni fa la pagavi 8 euro. Ma in
generale direi che non ho subito gros-
si cambiamenti.
SSIT: Grazie per averci fatto ascoltare
il tuo pensiero, sei stato una prezio-
sissima Casalinga di Voghera!
Grazie a voi! In conclusione volevo solo
dire che il mio rapporto con la mari-
juana alla fine soddisfacente, per
come sono ora mi sta molto bene cos.
A parte che mi faccio delle gran ghi-
gnate e soprattutto con la marijuana
non ho tutti gli annessi e connessi del
bere, tipo che la mattina dopo ti svegli
devastato.
Poi non so se in un futuro potrei passa-
re a dinamiche diverse, non lo escludo.
IO SONO SEMPRE STATO UNO CHE SI TROVA MOLTO BENE
A FUMARSI DELLE CANNE, PER CON MODERAZIONE
44
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Via Uberto Ranieri 2a
06019 Umbertide PG
(difronte parcheggio stazione)
Tel 392 2009743
email evergreenbio@libero.it
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GROWMED 2013 SI SVOLGER IL 19, 20 E 21 DI APRILE
GROWMED 2013
Growmed 2013: la fiera di riferi-
mento in Europa sulla cannabis per
uso terapeutico
Growmed la fiera di riferimento in Europa sulla cannabis per uso
terapeutico. Ledizione del 2012 stata un grande successo. La
squadra Growmed gi al lavoro affinch ledizione del 2013 lo sia
ancora di pi, con lintroduzione di moltissime novit e sorprese.
Lappuntamento fissato per il 19, 20 e 21 aprile 2013 presso la Fiera
di Valencia, uno dei poli fieristici leader in Europa.
Soft Secrets stato il padre delle prime
fiere sulla canapa in Europa, le famose
fiere Highlife, che si sono tenute in citt
come Amsterdam, Utrecht o Barcellona.
Dopo alcuni anni di meditazione, alla
ricerca di qualcosa di diverso, siamo torna-
ti con Growmed 2012: una proposta dallo
spirito nuovo, che introduce il concetto
terapeutico nelle fiere europee, maggior-
mente collegato allutilizzo vero e proprio
e alla societ piuttosto che al discorso
delle applicazioni industriali della canapa,
ormai ampiamente superato.
Stile Growmed
Growmed, sin dalla prima edizione, si
trasformata nella fiera di riferimento in
Europa sulla cannabis per uso terapeutico.
Ci che ci sta pi a cuore, in occasione di
questa fiera, presentare un concetto di
visione del futuro, professionale, chiaro e
organizzato, in grado di far breccia facil-
mente nella societ. Per questo motivo
abbiamo scelto la Fiera di Valencia. La
fiera situata al terzo piano delledificio
principale, un luogo privilegiato, spazioso
e dotato di tutti i servizi di cui hanno biso-
gno gli espositori e i visitatori.
Plagron sponsor principale
Plagron unazienda che mira a cre-
are un marchio serio, professionale
e orientato al futuro. Puntano sul
fatto che i loro terreni, arricchiti con
humus di lombrico di altissima qualit
Daisy di Soft Secrets e Wim di Plagron concludono
laccordo di collaborazione per Growmed 2013
45
e fertilizzanti biologici a base di alghe,
costituiscano lambiente ideale per la
coltivazione della pianta a scopo tera-
peutico e per lauto coltivatore che
alla ricerca delle massime prestazioni.
Plagron, dopo aver raccolto piena sod-
disfazione in occasione della partecipa-
zione in qualit di sponsor a GrowMed
2012, ha scelto di ripetere lesperien-
za per ledizione 2013. Una decisione
supportata dalla presenza di obietti-
vi comuni a entrambe le aziende. Sia
Plagron che Growmed hanno infatti
mostrato la loro gratificazione per lac-
cordo raggiunto, dal momento che
sono pienamente convinti che andr
a rafforzare limmagine dei rispetti-
vi marchi. Plagron un marchio che
vanta una campagna marketing molto
intelligente, nella quale lazienda veste
i panni di un marchio moderno e pro-
fessionale, con unattenzione partico-
lare allimmagine. Noi di Growmed cre-
diamo nei medesimi valori, ragione per
cui siamo molto soddisfatti che siano
proprio loro il nostro sponsor ufficiale,
questo il commento giunto dai piani
alti di Growmed.
European Product Awards
Negli anni di assenza della fiera Highlife,
si comunque mantenuto vivo il suo
spirito grazie agli European Product
Awards, una festa che si tenuta ad
Amsterdam per diversi anni, durante la
quale sono stati scelti i migliori prodot-
ti di ciascun paese e il miglior prodotto
a base di cannabis in Europa.
In seguito al successo degli ultimi
European Product Awards, in occasio-
ne dei quali stata organizzata una
festa esotica con cammelli, ballerine e
sputafuoco, gi prevista una prossima
edizione che si terr per la prima volta
a Valencia in occasione di Growmed,
dove esporranno produttori provenien-
ti da tutta Europa. A breve inizier la
selezione dei finalisti, mettiti in contat-
to con Growmed se vuoi far partecipare
il prodotto che crei o distribuisci.
Area Terapeutica
Noi di Growmed diamo grande impor-
tanza alla cannabis per uso terapeutico,
motivo per cui verr dato ampio spazio
a discussioni sul tema tenute da vari
esperti. Medici e avvocati costituiranno i
principali gruppi presenti alla conferen-
za, che vedr anche la partecipazione di
attivisti e membri di varie associazioni.
Per due giorni sar presente Jorge
Cervantes, guru mondiale della can-
nabis, che vive parte dellanno in
California e il resto in Spagna, nessun
altro meglio di lui in grado di spie-
gare al pubblico europeo la situazione
dello scenario terapeutico americano.
Jorge Cervantes presenter, inoltre, la
consegna dei premi Growmed 2013.
Area Rototom / Woodstock
Il corridoio del perimetro esterno del
padiglione sar nuovamente adibito
ad area fumatori. Growmed conta inol-
tre sullaccordo con Rototom, il festival
Reggae pi importante dEuropa, che
installer il suo Sound System per
offrirci un anticipo di Rototom 2013.
Nellarea esterna sar presente anche
unaltra zona dove si potr rivivere lo
spirito del mitico Woodstock.
Questa non altro che una breve
presentazione di Growmed 2013, tra
non molto saranno disponibili degli
aggiornamenti.
Visita www.growmed.es e scopri le
ultime novit.
Ingresso a Growmed 2012 alla fiera di Valencia
Linformazione terapeutica torner a essere
uno dei punti cardine di Growmed
SHOP REVIEW / INDICE PUBBLICIT
46
Colofon Indice pubblicit
Nome Pagina
Amsterdam Seed Center 41
Area 51 24-25
Atami 48
Buddha Seeds 5
Campo di Canapa 39
Chacruna 24-25
City Jungle 44
Delicious Seeds 9
Dinafem Seeds 1
Dinafem Seeds 17
Do.Is 41
Dream Planet 41
Easy-Grow Wholesale 20
Ed Rosenthal 32
Evergreen 44
Exodus 41
Foglie DErba 24-25
Grass-O-Matic 13
Growerline 24-25
Growryder 13
Growshop Reggio 44
Hemp Passion 9
Hempatia 37
Hemp-orio 24-25
Hemporium 24-25
I-Grow 2
Indoor Heart 41
Indoormania.it 30
Jorge Cervantes 29
Legalized 24-25
MCK Biogardening 20
Mycologics 44
Mysticanza 24-25
Natural Store 24-25
Non Solo Erba 41
Organic Farm 24-25
Orto Biologico 43
Orto Biologico Shop 24-25
Panoramix 43
Paradise Seeds 1
Paradise Seeds 41
Phytolite 22
Plagron 1
Plagron 14
Procare 44
Roots 39
Secret Garden 41
Secrets Garden 44
Serious Seeds 37
Skunkatania 24-25
Square Trading 35
Sweet Seeds 1
Sweet Seeds 47
Virgoz 44
Soft Secrets Italia pubblicato da:
Discover Publisher BV
P.O. Box 362, 5460 Veghel, Paesi Bassi
Tel: 0031 - 73 54 98 112
Fax: 0031 - 73 54 79 732
e-mail: it@softsecrets.nl
Editore: CC Cremer
Collaboratori: Ed Rosenthal, Franco Casalone,
Jorge Cervantes, Enrico Fletzer, CBG, Monsignor
Jose Maria, Carlo Vinci, Giovanna Dark, Davide
Calabria, Carlos Rafael Esposito, Carlo Erba,
Little Lebowski e tanti altri.
Traduzioni: Valefizz
Indirizzo redazione:
Soft Secrets Italia
PoBox 17250, 1001 JG Amsterdam, Paesi Bassi
E-mail: italy@softsecrets.nl
Sito internet: www.softsecrets.nl
Pubblicit:
Fabrizio
E-mail: fabrizio@softsecrets.nl
Tel: 0039 - 36 65 44 66 94
Soft Secrets Italia non intende in alcun
modo incentivare condotte vietate. Tutte
le informazioni contenute sono da inten-
dersi ai fini di una pi ampia cultura gene-
rale. La redazione e i collaboratori non si
assumono nessuna responsabilit per un
uso imporprio delle informazioni conte-
nute nella rivista. Leditore e i distributori
non sono da intendersi implicitamente
daccordo con i contenuti pubblicati.
Nessun contenuto di questa pubblicazione
pu essere copiato o riprodotto in alcun
formato senza autorizzazione degli editori.
Limperdibile SSIT 1/2013
esce l11 gennaio 2013
Quando alla passione per tatu-
aggi e piercing si unisce quella
per la hemp culture il risultato
pu essere davvero inaspettato:
Virgoz questo e molto altro,
un angolo alternativo di relax e
seriet a 360 gradi, un negozio
che offre grande esperienza e
uno staff eccezionale...
Come, quando e perch nasce
Virgoz?
Nel 2002, in un piccolo seminterra-
to, dalla passione condivisa di due
amici: Fede (disegnatore e fumettista
da sempre, tatuatore dal 1996) e Zavo
(professional piercer e body modifica-
tion artist).
Nel 2007, lo studio allarga i suoi oriz-
zonti sempre in Via Volvinio in uno
spazio molto pi grande, di 200 m2
che vede aggiungersi la smoking cul-
ture con la professionalit e lesperien-
za di Alba e Athos.
Da Virgoz coesistono la cultura del
tatuaggio, il piercing, la body modifi-
cation e lhead & grow shop! La nostra
soddisfazione farvi ottenere ottimi
risultati in tutti i campi!
Quindi cosa possiamo trovare da
voi?
Articoli per fumatori, prodotti in cana-
pa, abbigliamento per adulti e bambini,
che richiamano lo stile Old School dei
tattoo. Partner della RooR e possibilit
di trovare larticolo etnico per te o per la
casa. Virgoz rivenditore RooR in esclu-
siva per Milano con prodotti standard di
serie sempre disponibili e tanti custom
da vedere subito e subito disponibili.
La differenza rispetto ad altri
shop?
Con Alba e lo staff di Virgoz puoi
personalizzare il tuo RooR ed avere
unassistenza a 360 gradi: consulen-
za, noleggio e riparazione. Offriamo i
migliori brand anche per cartine, grin-
der per tutte le tasche, vaporizzatori e
quanto rientra nella smoking culture!
Come vi piace lavorare con i
vostri clienti?
Non certo la pura logica commer-
ciale a guidarci, ma la passione diversa
di ognuno di noi. Aiutiamo a scegliere
un prodotto di qualit sia che si parli di
tattoo che di piercing che di smoking
kulture, considerando le esigenze e i
budget di tutti e gestendo il tutto con la
massima professionalit e discrezione.
Benvenuti da Virgoz!!
Dal Marted al Sabato dalle 11.00 alle 21.00 in Via Volvinio al 31,
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chiaramente al VIRGOZ e vi sar aperto.
Telefono: 02.36535973.
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Virgoz, Milano
www.sweetseeds.es
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Attenzione: i semi di canapa sono escIusi daIIa nozione IegaIe di Cannabis, ci signica che essi non sono da considerarsi sostanza stupefacente. L.412 deI 1974, art.1; comma 1,Iett.B, convenzione unica sugIi ste-
pefacenti di New York deI 1961 e tabeIIa deI decreto ministeriaIe 27/7/1992. In ItaIia Ia coItivazione di Canapa vietata (artr.28 e 73 deI dpr 309/90) se non si in possesso di apposita autorizzazione (art.17 dpr 309/90)
C/ Dr. Nicasio BenIIoch n36-38 46015 VaIencia Espaa +34 963 890 403 +34 963 473 730 / +34 963 404 289 (Grossista) Fax +34 961 934 843
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Expocannabis 2007
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Spannabis 2008
Cream Caramel

Green Poison

Big Devil #2

Jack 47

Indica/Sativa: 90%-10% Blue Black x Maple Leaf Indica x White Rhino


Indica/Sativa: 70%-30% Ingredienti Segreti
Autoorenti 3 Generazione
Indica/Sativa: 25%-75% Jack Herer x Ak47
3s. 33,00C
5s. 55,00C
10s. 110,00C
3s. 24,00C
5s. 40,00C
10s. 80,00C
3s. 22,50C
5s. 37,50C
10s. 75,00C
3s. 29,90C
5s. 48,90C
10s. 98,80C
3s. 20,00C
5s. 33,00C
10s. 66,00C
3s. 22,50C
5s. 36,90C
10s. 73,80C
Disponibile anche in Autoforenti 2 GENERAZIONE
Disponibile anche in Autoforenti 3 GENERAZIONE
Disponibile anche in Autoforenti 3 GENERAZIONE
Big Devil

Big Devil XL

Cream Caramel Auto

Green PoisonAuto

Jack 47 Auto

3s. 19,90C | 5s. 33,00C | 10s. 66,00C 3s. 26,50C | 5s. 43,90C | 10s. 87,80C
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3s. 25,00C
5s. 42,00C
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