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Via Cavour, 3 - 32100 - Belluno (Italia) Tel. +39 0437 941160 - Fax +39 0437 941170 info@bellunesinelmondo.it www.bellunesinelmondo.it

Per gentile concessione: Museo Etnograco della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, foto di Ruggero Lorenzi Progetto a cura di: www.primalinea.info

BENVENUTO AL MiM BELLUNO


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UN MUSEO APERTO E INTERATTIVO


Quando Albert Einstein sbarc negli Stati Uniti da emigrante, ricevette un modulo da compilare. Tra le varie domande scritte, una chiedeva: A quale razza appartieni?. Einstein rispose: A quella umana.

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bienvenue

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Foto in copertina. Squadra di scalpellini, tra cui alcuni bellunesi, nella cava di Kber, presso Altdorf, in Svizzera nel 1907. (FASF-Fondo privato Giovanni Sacchet).

PROGETTI SCOLASTICI: il MiM Belluno predisposto per laboratori interattivi e visite guidate dedicate alle scuole. I ragazzi e le classi potranno contribuire con i loro materiali alla produzione di piccole mostre pubblicate sul posto, online e sul mensile Bellunesi nel Mondo. A disposizione delle scuole anche la Biblioteca dellemigrazione Dino Buzzati e la sala conferenze dellABM. Contatteci: potremo costruire insieme dei percorsi e dei progetti su misura.

Questo il primo passo di un progetto che vuole essere aperto e interattivo: con le scuole, attraverso la proposta di incontri e di laboratori; con il territorio, facendo del MiM il punto di partenza di un pi ampio itinerario dellemigrazione nella provincia di Belluno; con la rete, proponendo mostre ed eventi online come estensione del Museo al di fuori dei propri conni.

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benvenuto

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ORARIO DI APERTURA: Il MiM Belluno aperto solo su prenotazione nelle seguenti giornate: luned, marted, gioved, venerd (08.30-12.30 / 15.00-18.00), mercoled (08.30-12.30). Sabato e domenica: visite su prenotazione per gruppi superiori a 8 persone. PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: tel. +39 0437 941160 - fax +39 0437 941170 info@mimbelluno.it.

bem-vindo

Avere il MiM nella sede dellAssociazione Bellunesi nel Mondo, realizzata grazie al contributo e al sacricio di molti emigranti bellunesi, signica portare una riessione e una memoria dentro un luogo vivo, da molti anni riferimento per gli emigranti, gli ex emigranti e oggi anche gli immigrati accolti nella nostra terra. Il MiM parte proprio da queste esperienze e dalla loro attualit, come testimoniano le video interviste a molti protagonisti di questa vicenda, che costituiscono il cuore multimediale del Museo. Un piccolo viaggio che comincia dunque dal vissuto delle persone, per comprendere in senso universale lessenza e la dignit della condizione di migrante, comune a tutti i popoli e a tutte le epoche. Per capire come i continui ussi e riussi di umanit siano la linfa vitale del nostro pianeta, quella che ha contribuito nei secoli alla nascita e alla crescita di grandi civilt.
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mberto Guidoni -

LA SALA SUPERIORE

MIGRAZIONI: UNA CONDIZIONE UMANA


La Sala Superiore del MIM offre una panoramica generale sul tema delle migrazioni. Attraverso semplici pannelli esplicativi e strumenti multimediali, si risponde ad alcune domande chiave: perch si emigra? Come e quando si emigra? Quali sono i numeri dellemigrazione di ieri e di oggi? Uno spazio particolare viene dedicato allItalia, protagonista del pi grande esodo di massa della storia moderna, con oltre 24 milioni di emigrati dal 1876 al 1976, dai quali discendono tra i 60 e i 70 milioni di oriundi. Un dato impressionante, che va letto anche per i suoi risvolti positivi: lemigrazione dal nostro Paese ha esportato e continua a esportare creativit e ingegno ai massimi livelli. Unimpronta italiana nel mondo che spazia dalle architetture di San Pietroburgo alle sculture del Mount Rushmore National Memorial, dalle grandi opere come la Grande Dixence e la Transiberiana agli attuali contributi di professionalit e intelligenza dei giovani talenti, protagonisti di una crescente fuga dei cervelli. Ma la nostra anche terra di immigrazione: storica e recente. Dalla Serenissima Repubblica di Venezia capitale multietnica del Mediterraneo, capace di assorbire esperienze e culture dallOriente allItalia di oggi, che ha visto in un ventennio un incremento signicativo dei cittadini stranieri: dai 356.199 del 1991 ai 5.011.000 del 2011 (l8,2% della popolazione). In questo scenario dinamico di ussi e di riussi, resta ununica costante: il bisogno per i migranti di trovare quei punti di contatto, di aggregazione e di solidariet che sono allorigine dellassociazionismo dieri, di oggi, di domani.

Accompagnati dai saluti della citt, emigranti salpano dal porto di Trieste verso lAustralia
(per gentile concessione: Associazione Giuliani nel Mondo).

Larrivo della nave Vlora a Bari l8 agosto 1991(foto di Luca Turi).

Foto di gruppo per il primo incontro dei talenti di Bellunoradici.net


(foto di Chiara Scotton - Archivio Associazione Bellunesi nel Mondo).

5 contributi multimediali con audiovisivi storici, videointerviste, diapositive con dati statistici sullemigrazione. 1 postazione interattiva online.

Illustrazione di Marta Farina

IL VECCHIO MUSEO

IL LATO DOLCE E IL LATO OSCURO DELLEMIGRAZIONE BELLUNESE


Nella realizzazione del MiM, si scelto di includere e valorizzare il Vecchio Museo, con i suoi ricordi, i suoi oggetti e i suoi affreschi, che rappresentano preziosi doni di emigranti allAssociazione Bellunesi nel Mondo. Questo spazio raccolto soprattutto un omaggio a due gure tradizionali e simboliche dellemigrazione bellunese: il gelatiere e il minatore. Il gelato nel mondo parla zoldano e cadorino, grazie alla straordinaria intuizione commerciale degli artigiani ambulanti di dolciumi provenienti dalle valli dolomitiche, che hanno reso popolare questo prodotto made in Italy nei paesi dellEuropa centro-settentrionale, dapprima con la vendita itinerante, in un secondo momento con prestigiose gelaterie in Austria, Olanda, Argentina e soprattutto Germania. Anche il lavoro in miniera e nelle gallerie stradali e idroelettriche delle grandi opere alpine ha coinvolto generazioni di bellunesi, in prevalenza dal Feltrino, dalla Valbelluna, dallAgordino. Una vicenda che comincia verso la ne dellOttocento e culmina nel secondo dopoguerra quando, dopo il Protocollo italo-belga del 1946, oltre sessantamila italiani emigrano in un ventennio nel Pays Noir, impiegati come minatori e scambiati come merce al posto di forniture di carbone. Accanto ad alcuni oggetti simbolici della miniera, donati dalla Famiglia Monte Pizzocco, si propongono testimonianze audiovisive degli ultimi protagonisti di questa storia di sacrici, di rischi, spesso di morte, prima che la loro memoria si perda per sempre nelle pieghe oscure della nostra storia recente.
Un gelatiere ambulante con il caratteristico carrettino
(Archivio Associazione Bellunesi nel Mondo).

Foto di gruppo della famiglia Zangrando Polo di Perarolo di Cadore, gelatai a Koenigshuette in Germania nel 1907.

Gruppo di minatori, tra cui veneti e un bellunese, allingresso dei pozzi nella miniera di Thieu, in Belgio, nel 1926
(FASF-Fondo privato Egidio Girardello).

2 contributi multimediali sulle esperienze dei minatori e dei gelatieri.

LA SALA INFERIORE

EMIGRARE DAL BELLUNESE


Lemigrazione dalla provincia di Belluno ha radici lontane e si manifesta in forme caratteristiche, in genere legate alle microeconomie delle valli prealpine e dolomitiche. Gi nel XVII secolo comincia quella emigrazione temporanea che accomuna questo territorio alle aree montane dei vicini Trentino e Friuli. Si parte per lavori stagionali, legati ai ritmi pastorali della natura e alle antiche tradizioni di vendita ambulante. Si parte per impieghi a contratto, in particolare verso i paesi della Mitteleuropa. Tra i mestieri pi richiesti: edili, carpentieri, scalpellini, boscaioli, zattieri, esamponri (lavoratori delle ferrovie). Anche le donne e i bambini emigrano: signicativi i fenomeni del baliatico e delle partenze estive delle cide, le giovani destinate ai lavori agricoli e domestici in Trentino. Nellultimo quarto dellOttocento comincia lemigrazione permanente dal Bellunese, inizialmente diretta verso il Sud America e in particolare il Rio Grande do Sul, in Brasile, dove si consolida una popolazione veneto-lombarda che trapianta sul posto lingua, usi, costumi. Nel corso di un secolo i Bellunesi sinsediano in vari paesi dEuropa, nelle Americhe, in Australia e in Sud Africa, con signicativi fenomeni di mobilit professionale specializzata in Africa settentrionale e Medio Oriente. La Svizzera, con i suoi cantieri alpini e le sue industrie, diventa la principale meta degli emigranti bellunesi, storicamente radicati anche nei paesi dellEuropa orientale (Croazia e Romania in particolare), spesso con comunit capaci di mantenere la propria identit originaria. Dopo questo viaggio attraverso valli, mestieri e continenti, lesposizione si chiude con latto nale di tante esperienze migratorie: il ritorno alle radici. Un momento atteso e cullato nellimmaginazione, ma spesso difcile, un ricominciare che richiede quella solidariet dalla cui sentita esigenza sono nate le Famiglie di ex-emigranti, raccolte intorno allAssociazione Bellunesi nel Mondo.
Dopo tanta fatica, la sosta della nrta, la venditrice ambulante di manufatti di legno
(FASF-Fondo privato Mario Dal Pr).

Ritratto della famiglia Bof davanti alla propria casa a Caxias do Sul nel 1904

(foto di Domingo Mancuso Arquivo Histrico Municipal Joo Spadari Adami).

La vita difcile dei cantieri alpini: operai bellunesi davanti alla baracca dormitorio nella zona del passo del Grimsel, nel 1948
(Archivio V. Bortoluzzi).

4 contributi multimediali con documentari, videointerviste, cartoline dalle Famiglie Bellunesi nel mondo.

Illustrazione di Marta Farina

OLTRE IL MiM: 10 BUONE RAGIONI PER SCOPRIRE BELLUNO

LE NUVOLE Di cos splendide non se ne vedono neppure sopra i grandi deserti dAfrica []. Non sarebbe strano che i turisti venissero apposta dallAustralia o dal Brasile per vederle (Dino Buzzati, La mia Belluno). LE DOLOMITI Belluno lunico capoluogo italiano il cui territorio parzialmente compreso dentro i conni di un parco nazionale, quello delle Dolomiti bellunesi, con la Schiara che incornicia magici scorci urbani.

NATURA E AVVENTURA La forra pittoresca dellArdo, laltopiano del Nevegl per sciate lampo, i bastioni della Schiara che dominano il Rifugio VII Alpini (1502 m) raggiungibile a piedi (3 h) dal comune di Belluno. In poche altre citt italiane la natura cos vicina.

ARTE Sebastiano e Marco Ricci, Andrea Brustolon, Filippo Juvara che ha rmato il campanile del Duomo: Belluno citt di grandi artisti. Il Palazzo Crepadona, il Museo Civico, il Duomo di San Martino, le chiese di San Pietro e di Santo Stefano: Belluno uno scrigno di preziosi tesori darte e di architetture monumentali. IL GUSTO A Belluno il buon gusto di casa. Dai piatti tipici come lo schiz e il pastin con la polenta, agli splendidi dolci come il pan de Beln o il freschissimo gelato cadorino e zoldano.

IL MISTERO Luogo atmosferico - di luci, ombre e apparizioni improvvise di montagne - Belluno anche citt misteriosa, da scoprire sulle tracce letterarie del suo grande scrittore: Dino Buzzati. BELLUNO CITY PASS Vale tre giorni e costa solo 6 . Offre 72 ore di sosta al Lambioi Park. Ingresso gratuito al Museo Civico. 2 h al giorno di wi- gratis nei punti hot spot di Belluno. E tanto altro.

Per visite, itinerari, ristoranti e alberghi, approfondimenti su Belluno visitate

www.adorable.belluno.it
il sito turistico ufciale della citt.

A trecento metri da piazza dei Martiri, cuore storico e liston delle passeggiate di Belluno, il MiM il punto di par- IL PIAVE tenza per una visita della capitale delle Visto dallo storico Ponte della Vittoria, il Dolomiti, una piccola citt che riser- Piave abbraccia e illumina lo sperone di va grandi sorprese. roccia su cui sinerpicano le colorate case
della citt vecchia. Una cartolina imperdibile sullo sfondo delle Dolomiti. LAMBIOI PARK Un parcheggio comodo, economico, sempre aperto, da cui lelegante salotto di piazza Duomo accessibile con un moderno sistema di scale mobili. A Belluno la bellezza a portata di mano! IL MEDIOEVO E IL RINASCIMENTO Dalla medioevale piazza delle Erbe alla rinascimentale piazza Duomo, percorrendo i selciati da Porta Rugo a Porta Dojona, con le sue chiese, le fontane nemente scolpite, i portici e i chiostri, Belluno un susseguirsi di silenziosi incanti senza tempo.

IN PROVINCIA: UN ITINERARIO DELLEMIGRAZIONE IN 13 TAPPE


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Sappada

Cortina dAmpezzo

1 Museo Civico Storico Territoriale Campo di Alano di Piave Apertura: domenica (15.00 19.00) e su prenotazione. Ingresso a pagamento. Info: 0439 779018 / 0423 86232 (visite guidate) - alano@feltrino.bl.it. Museo dedicato alla Grande Guerra, con una sezione sullemigrazione in miniera.

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Forno di Zoldo Agordo

Pieve di Cadore

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Longarone Tambre

BELLUNO

Farra dAlpago

2 Museo Etnograco della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Seravella di Cesiomaggiore Apertura: 09.00 13.00 / 15.00 18.00 (chiuso: luned, sabato mattina, domenica mattina). Ingresso a pagamento. Info: 0439 438355 museoseravella@provincia.belluno.it. Sezioni su emigrazione femminile (balie, cide) ed emigrazione in Brasile.

3 Museo Regionale dellUomo in Cansiglio Anna Vieceli Centro Etnograco e di Cultura Cimbra Tambre dAlpago, localit Pian dellOsteria. Apertura: in estate (marted venerd: 14.00 18.00 / sabato domenica: 10.00 12.30 e 14.00 18.00) o su prenotazione (0437 472095). Ingresso a pagamento. Info: 0438 581757 foreste.cansiglio@venetoagricoltura.org. Storia del forte legame tra laltopiano e lUomo dalla Preistoria a oggi, con approfondita esposizione sui Cimbri, protagonisti di unimmigrazione storica nel Bellunese. 4 Centro Visitatori Uomini di Val Imperina Rivamonte Agordino Apertura: luglio e agosto: tutti i giorni; maggio, giugno, settembre: week-end e festivi (13.30 18.30). Ingresso gratuito. Info: info@dolomitipark.it - www.dolomitipark.it. Nel villaggio minerario di Val Imperina, il centro documenta lattivit delle miniere e il lavoro dei seggiolai. Per informazioni pi dettagliate sui musei visitate:

5 Musei dellIstituto geotecnico-minerario U. Follador Agordo Apertura: da settembre a giugno su prenotazione dal luned al sabato (08.00 13.00). Luglio, agosto: venerd, sabato, domenica (08.00 12.00 / 15.00 18.30). Possibilit di visite guidate su prenotazione per gruppi e scolaresche. Ingresso gratuito. Info: 0437 62015 - info@follador.bl.it. Da associare alla visita del Centro di Val Imperina per scoprire straordinari esemplari mineralogici donati dagli emigranti. 6 Museo Etnograco del Seggiolaio Gosaldo Apertura: luglio-agosto (09.00 12.00) e anche su prenotazione. Ingresso gratuito. Info: 0437 68288. 7 Museo dei Seggiolai Rivamonte Agordino Apertura: agosto e su prenotazione. Ingresso gratuito. Info: 0437 69304 - glaveder@gmail.com www.clubunescoagordino.it. Il mondo dei seggiolai, emigranti stagionali, in due musei gemelli.

8 Museo Longarone Vajont - Attimi di storia Longarone Apertura: luned (15.30 18.30). Da marted a venerd (10.00 12.30 / 15.30 18.00). Week-end e festivi (10.00 12.30 /14.00 18.00). Ingresso a pagamento. Info: 0437 770119 - info@prolocolongarone.it www.prolocolongarone.it. Per non dimenticare la tragedia del Vajont e la solidariet degli emigranti bellunesi. 9 Museo Etnograco degli Zattieri del Piave Codissago di Castellavazzo Apertura: dal 1 giugno al 30 settembre, tutti i giorni (09.00 12.00 / 15.00 18.00) escluso luned. Negli altri periodi: sabato e domenica (10.00 12.00 / 15.00 18.00). Per prenotazioni in altri periodi telefonare a: 0437 771057 771014 771239. Ingresso a pagamento. Info: 0437 772373 fameja@zater.it - www.museozattieri.it. Un museo sui leggendari zattieri della Piave, professionisti migranti in Europa e America. 10 Museo della Pietra e degli Scalpellini Castellavazzo Apertura: tutte le domeniche (14.00 18.00) e anche su prenotazione (333 1974653). Info: pietraescalpellini@gmail.com www.pietraescalpellini.it. Per conoscere scalpellini e tagliapietre, protagonisti dellemigrazione temporanea bellunese.

11 I Murales di Cibiana Cibiana di Cadore. Apertura: sempre. Info: www.cibianapaesedeimurales.it. In un pittoresco borgo che ha vissuto il fenomeno dello spopolamento, un museo allaperto di toccanti murales, alcuni sul tema dellemigrazione. 12 Museo della Cultura Alpina Ladina del Comelico Regola di Padola (Comunione Familiare) Padola di Comelico Superiore Apertura: visite su prenotazione (periodo estivo). Info: 0435 67288 - dolomiti@valcomelico.it. Un museo etnograco sul Comelico, con uno spazio sullemigrazione in Europa. 13. Museo Etnograco Algudnei Dosoledo di Comelico Superiore Apertura: estate: tutti i giorni (09.00 12.00); inverno: domenica (09.00 - 12.00) e anche su prenotazione. Ingresso gratuito, visite guidate. Info: 347 0021283 347 4893734 grcult@tiscalinet.it - www.algudnei.it Visita da associare al museo di Padola, per approfondire la cultura ladina del Comelico.

Feltre

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Il sito del MiM ha una sezione dedicata agli itinerari dellemigrazione, con schede museo dettagliate e proposte di gite fuori porta.

FASF Fondo privato Daniele Gazzi

Il MiM Belluno promosso dallAssociazione Bellunesi nel Mondo stato realizzato con il contributo statale legge n. 311 del 2004 - e successive modicazioni - comma 28 art. 1 Un particolare ringraziamento per la preziosa collaborazione a: Provincia di Belluno Comune di Belluno Comune di Pedavena Comunit Montana Agordina Comunit Montana Feltrina Archivio Fotostorico Feltrino Associazione PopolInsieme Associazione Belluno senza frontiere Bellunoradici.net Museo Etnograco della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Museo Civico Storico Territoriale di Alano di Piave Osteria Al Leon de Oro, San Gregorio nelle Alpi
Si ringraziano inoltre per aver consentito lutilizzo di documentazioni e materiale iconograco: - Arquivo Pblico do Estado de So Paulo, San Paolo del Brasile - Associazione Giuliani nel Mondo, Trieste - Associazione Trentini nel Mondo o.n.l.u.s., Trento - Collecin del Museo de la Casa Rosada, Museo del Bicentenario, Buenos Aires - Ente Friuli nel Mondo, Udine - Fameja dei Zatr e Menads de la Piave di Codissago - National Park Service, Statue of Liberty National Monument, New York Si ringraziano le Istituzioni, le Famiglie bellunesi in Italia e nel Mondo, i soci ABM, gli autori e gli editori, i singoli citati nellambito dellesposizione, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. I crediti completi sono inseriti allinterno del MiM.

CONTRIBUITE ALLA MEMORIA DELLEMIGRAZIONE CON LE VOSTRE FOTOGRAFIE


Il MiM Belluno e lAssociazione Bellunesi nel Mondo stanno creando un archivio fotograco digitalizzato per mantenere viva la memoria dellemigrazione. Un progetto interattivo concreto, che ha bisogno anche della vostra collaborazione. Le fotograe, corredate da una didascalia, possono essere inviate in diversi modi: - digitalizzate (risoluzione minima 600 dpi) via mail a redazione@bellunesinelmondo.it per posta, salvate su CD/DVD, a: Associazione Bellunesi nel Mondo, via Cavour, 3 32100 Belluno (ITALIA) - su supporto cartaceo: per posta a: Associazione Bellunesi nel Mondo, via Cavour, 3 32100 Belluno (Italia) con lindicazione chiara del mittente sulla busta per la restituzione delle foto; di persona, nella sede ABM in via Cavour, 3 a Belluno. Le foto saranno digitalizzate e riconsegnate immediatamente. COME DIVENTARE SOCI DELLABM Diventare socio dellAssociazione Bellunesi nel Mondo facile. Con la quota associativa (a partire da 25 ) contribuirete alle attivit dellABM e del MiM Belluno e inoltre riceverete mensilmente la rivista Bellunesi nel Mondo. Per maggiori informazioni: info@bellunesinelmondo.it | tel. + 39 0437 941160 | www.bellunesinelmondo.it

Progetto a cura di: PRIMALINEA (www.primalinea.info)

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