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ATTO CAMERA MOZIONE 1/00325

Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 161 del 28/01/2014


Firmatari

Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI Gruppo: PER L'ITALIA Data firma: 28/01/2014 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DELLAI LORENZO PER L'ITALIA 28/01/2014 SBERNA MARIO PER L'ITALIA 28/01/2014 SCHIRO' GEA PER L'ITALIA 28/01/2014 FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA 28/01/2014
Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Mozione 1-00325 presentato da GIGLI Gian Luigi testo di Marted 28 gennaio 2014, seduta n. 161 La Camera, premesso che: sono sempre pi frequenti le inchieste giudiziarie che coinvolgono personalit titolari di una pluralit, a volte abnorme, di incarichi lautamente retribuiti, e che hanno destato sconcerto e rabbia nell'opinione pubblica; frequente, altres, l'assegnazione da parte della pubblica amministrazione o di aziende ed enti ad essa collegati di incarichi di consulenza a pensionati della stessa pubblica amministrazione o delle aziende ed enti ad essa collegati; gli elevati tassi di disoccupazione consiglierebbero una maggiore attenzione e suddivisione degli incarichi lavorativi, specialmente di quelli dirigenziali e meglio retribuiti, favorendo l'inserimento e il progresso nella carriera della pubblica amministrazione dei giovani pi preparati e brillanti; l'accumulo di incarichi porta inevitabilmente ad un accentramento di potere nelle mani di pochi e a dequalificare organizzazioni ed enti, penalizzati dalla impossibilit da parte di queste figure apicali di poter seriamente assolvere ai loro compiti di istituto; tale sistema finisce per favorire di sovente la corruzione e talora determina autentici conflitti di interesse, quando il ruolo di controllore e di controllato finiscono nelle mani della stessa persona, impegna il Governo:

a realizzare in tempi rapidi una ricognizione delle posizioni e degli incarichi multipli esistenti in capo ad un medesimo soggetto dipendente o dirigente della pubblica amministrazione o delle aziende ed enti ad essa collegati, procedendo alla conseguente revoca di ogni incarico aggiuntivo rispetto a quello principale svolto dall'interessato; a verificare, entro un anno, l'esistenza di conflitti di interessi al momento in essere, accertando se la loro sussistenza abbia prodotto danno alle finanze pubbliche; a predisporre entro sei mesi ogni utile iniziativa, anche di tipo normativo, volta ad impedire nel futuro ogni assunzione di incarichi retribuiti per i dipendenti pubblici e per i pensionati della pubblica amministrazione, oltre che per tutti i dipendenti e dirigenti di tutte le partecipate e consociate dello Stato, delle regioni e degli enti locali, delle agenzie, delle authority e di ogni altro ente previsto con legge dello Stato; a prevedere nel medesimo provvedimento il divieto assoluto di assegnare consulenze ai pensionati della pubblica amministrazione, non solo nelle amministrazioni di provenienza, ma anche in ogni altra branca delle pubblica amministrazione, oltre che in tutte le partecipate e consociate dello Stato, delle regioni e degli enti locali, nelle agenzie, nelle authority e in ogni altro ente previsto con legge dello Stato. (1-00325) Gigli, Dellai, Sberna, Schir, Fitzgerald Nissoli.

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