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Politicamente (molto) scorretto Dunque: sono una donna, ho una figlia e una nipote femmine, oltre a figlio e nipoti

i maschi, convivo da quasi cinquant'anni con lo stesso uomo, faccio la psicoterapeuta, lavoro da tempo a favore della donna, per la sua dignit e per le professioni libere ho dato vita alla Casa di Vetro in Milano. Premetto questo solo perch vorrei dire qui qualcosa di estremamente impopolare: che agli uomini non sono concesse le pari opportunit. Mi si obietta: ma dai, se loro le hanno tutte, le opportunit, se siamo noi donne che dobbiamo arrabattarci per ottenere un po' di potere ma dai! Allora, parlando di pari opportunit si intende, credo, che ciascuno, garantito dalla Costituzione, senza "distinzione di sesso", ha diritto ad accedere alle opportunit disponibili alla pari con gli altri. Per, signori, una bambina pu indossare tranquillamente i pantaloni (sono pi comodi, coprono dal freddo ) ma un maschietto che si presentasse con la gonna sarebbe sbeffeggiato e deriso a vita. E come sbeffeggiato? Chiamandolo "femminuccia", come vengono chiamati i bambini che piangono. Questo modo di deridere non aumenta la stima delle bambine che, anzi, possono portare anche i pantaloni tanto femmine sono e femmine restano. Per una bambina che picchia, che fa la ganassa, un "maschiaccio" non un maschietto. E allora? E' che a noi donne non piace neanche un po' che ci si derida definendoci mascolinizzate se occupiamo dei posti di rilievo e, chiss mai!, di potere. Non ci va che ci dicano, come complimento, che ragioniamo con "gli attributi", che mostriamo di averceli. Non ci va: un nostro pieno diritto, rivendichiamo, di trascorrere da un ruolo all'altro, da un apice all'intera scala gerarchica senza perdere per nulla la nostra caratteristica peculiare dell'esser donne. Pantaloni o gonne, sempre donne (mi torna in mente una deliziosa pubblicit di tempo fa: n puttana n Madonna finalmente solo gonna!) e a testa ben alta. E perch mai agli uomini non concesso di attraversare i confini degli abiti? Perch un uomo che porta abiti (sciarpa, pantaloni, camicia) di una certa sfumatura di rosa, di quel tal verdino trasparente viene comunque sogguardato di striscio con un sorrisetto o un pensiero volante? Perch naturalmente siamo tutti moderni, colti e civilizzati, ovvio che essere gay un diritto, andiamo, dov' il problema? Per, quel sorrisetto Molte donne si lamentano perch fanno fatica a trovare posto negli istituti di bellezza perch gi occupati dagli uomini che, udite udite, si fanno pure depilare! e non entro qui nel dettaglio delle parti pi pregiate che devono essere ben depilate! 1

Ma come, ci si sconcerta, ma cos si femminilizzano! E, notare, non viene detto con ammirazione, come sarebbe ovvio (della serie: essere donna un pregio), no, con un certo disappunto. E perch mai noi donne dovremmo detenere l'unico diritto a curare il nostro aspetto proprio mentre rivendichiamo di non essere considerate solamente per la nostra bellezza? A me Michele Santoro imbiondito non piace, ma questione di gusti, a me quelli brizzolati piacciono e io i capelli li porto bianchi, dunque non c' gioco, ma non vedo proprio perch per lui (e per i tantissimi uomini che si tingono i capelli) si debba avere sempre quella tolleranza compiacente come verso un bambino che vuole giocare con le cose degli altri. Mi si dice: pensa che ci sono degli uomini che amano i tessuti di seta e che, pur essendo di abitudini eterosessuali, indossano volentieri i fruscianti e avvolgenti abiti femminili. E, credi, ci vanno anche con le mogli, ci sono dei posti in cui le coppie vanno a vestirsi con abiti femminili ma non sono gay, ma pensa te! Ora, a me non divertirebbe, non so, non ci ho mai pensato prima sul serio, spesso si giocato nella vita ai travestimenti ma perch se una donna porta lo smoking elegantissima e se un uomo indossa abiti femminili un po' patetico se non ridicolo? Che vado cercando? Che le pari opportunit sono una cosa troppo seria per non giocarle a tutto campo, non ci saranno mai donne libere e piene di dignit senza che ci siano anche uomini liberi e dignitosi: che tutti possiamo esplorare, curiosare, provare e definire per noi, persone uniche e sessuate, come vogliamo apparire nella nostra esistenza, come vogliamo aggirarci nel mondo.

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