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Federico Scandroglio

Entrai nel cortile e vidi un nobile signore di circa trentanni, da come me lo avevano descritto pare fosse lo zio. Stava posando per un dipinto: lartista continuava a gettare pennellate decise sulla tela mentre lui immobile posava ed io lo osservavo. Era un uomo dalla corporatura massiccia, indossava una giacca scura con i bordi imbottiti in pelle color marrone che fermava alla vita con la mano sinistra , coperta da un guanto; il volto aveva lineamenti tondi interrotti dallispida barba nera che lo zio portava abbastanza lunga e che poi si univa ai baffi ed al pizzetto. Gli occhi scuri avevano uno sguardo fiero, proprio come il suo portamento; tuttavia alla sua destra il piccolo figlio di circa cinque anni che gli afferrava affettuosamente il braccio donava alla scena anche unatmosfera tenera ed familiare. Il rampollo indossava una giacca anchessa scura che era decorata con degli inserti di pelle di ermellino bianca aperta sul davanti; i suoi lineamenti erano dolci, caratteristici della prima infanzia, anche se si poteva gi notare una somiglianza con il padre. Improvvisamente la mano sinistra si discost e vidi, appesa al fianco, la spada di famiglia. Mi erano state raccontate diverse storie su quellarma: costruita dal capostipite della nostra famiglia affront e vinse molti nemici. Una delle azioni che hanno segnato la fama di quella lama avvenuta una cinquantina di anni fa. La mia famiglia era ai ferri corti con unaltra dopo un anno di faida, inoltre mio nonno ed un altro giovane della famiglia si contendevano la stessa donna anche se lei avesse gi scelto il mio avo. Arriv a conoscenza dopo alcuni giorni di un certo piano del rivale, per quando raggiunse lamata per avvertirla lazione era ormai stata compiuta e la giovane rapita. Allora il nonno intraprese un viaggio verso la villa di campagna dove ella era racchiusa. Dopo essersi aperto un varco a fendenti tra i mercenari assoldati dal rivale riusc a trovarlo; egli, usando la ragazza come motivazione, spinse il nonno a sfidarlo in un duello leale, ma che di leale aveva ben poco visto che appena la vittoria sembrava nostra le sorti si invertirono a causa dellintervento di altri sei fidati spadaccini rivali. Il nonno li sconfisse riportando solo qualche graffio. Ritornati a casa si sposarono e vissero insieme felici. Dopo la morte del nonno lanno scorso la spada passata allo zio, visto che il primogenito ma spero comunque che possa renderle gloria e che in qualche modo possa giungere anche a me.

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