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Un Regolamento...di conti
PER sapere se Potenza fa ancora in ti per «capire che quelle aree esterne
tempo a trasformarsi in «città possi- costano in gestione, tra servizi e in-
bile», il coordinamento cittadino del- frastrutture, ad abitante, più del’am- Le richieste avanzate nel corso del dibattito sul futuro della città
le associazioni ha passato al setaccio bito urbano: 4.500 euro l’anno, con-
- piuttosto criticamente - il nuovo re-
golamento urbanistico.
L’amministrazione ha replicato.
Ieri pomeriggio, al museo provincia-
tro poco più di 500». Ecco che «il di-
scorso sull’ambito esterno non può
essere più rimandata».
Il sindaco Santarsiero si difende e
«Trasparenza e condivisione»
le, in diverse ore di dibattito, sono rilancia. «Per la URBANISTICA come sinoni- tutta questione di «traspa-
scappate frecciatine, richiami al pas- prima volta, mo di partecipazione. renza che esiste se produce
sato, partecipazione carente o meno, verde e infra- Responsabilità verso il pro- conoscenza, a sua volta pri-
inviti alla legalità e denunce di stru- strutture sa- cesso di costruzione della cit- mo livello della partecipazio-
mentalizzazione. Al centro, tra le ranno a carico tà, non solo dell’amministra- ne».
parti, questa città. dei privati, sen- zione, ma anche del cittadino Ricorda il suo «quartiere
Potenza ha un nuovo regolamento za rischi di che, però, deve essere coin- scarpata», perchè «la nuova
urbanistico, è vero. Ma il provvedi- espropri andati volto. urbanizzazione è prevista
mento è stato solo adottato dal consi- male - le casse Lo ribadiscono a turno, con propri lì, sulle scarpate, dove
glio comunale. del comune po- toni diversi ma chiari, quelli è presente un alto rischio
Fino alla prossima approvazione tentino ne san- del Coordinamento cittadino idrogeologico e dove la pere-
definitiva, i cittadini hanno il diritto no qualcosa - delle associazioni, organizza- quazione non risolverebbe il
di fare alcune osservazioni. Un con- Soprattutto, tori del confronto-dibattito problema».
vegno, l’occasione buona «per solle- abbiamo al ga- sul regolamento urbanistico Piuttosto - riprende: «que-
citare e informare - è l’esordio di Lui- ranzia di nuove di Potenza. E per loro nessun sta riqualificazione non fa-
gi Agresti, del coordinamento - in- case di edilizia regolamento può escludere rebbe che congestionare un
terrogando sulla città “sostenibile”». sociale, che in «trasparenza e condivisio- rione già saturo».
C’è un “dato” di partenza: «il primo questa città ne». E si fa strada la convinzio-
vincolo - spiegherà più tardi il pro- mancavano da Poi c’è che «l’importanza ne che «passando dalle carti-
fessore universitario Giuseppe Las tempo». Il rego- urbanistica e le ricadute so- ne al territorio si delineano le
Casas - è proprio la storia urbanistica lamento «è re- ciali che essa può avere van- ombre di questo regolamento
di questa città». Con un’occhiata ad strittivo, preve- no al di là dei numeri e dei urbanistico».
«annosi problemi - li elenca Giuseppe de meno volu- rapporti di scala». Paolo Baffari, architetto e
Pontrandolfi, ex assessore comunale metrie del vec- Ne è convinto Rosario Gi- membro del coordinamento,
e docente dell’Unibas - “irrisolti” an- chio Prg, altro gliotti, dell’associazione Li- illustra la questione del siste-
che dal nuovo regolamento». che cementifi- bera, e dice che «il tema di ma dei parchi e del verde nel-
Cita «il rapporto con l’hinterand e cazione». Cer- fondo nella questione è l’as- la città, spiega gli indici mi-
quel piano strutturale metropolita- to, «c’erano di- senza di partecipazione». gliorativi contenuti sulla car-
no di cui non si sente più parlare». A ritti già acqui- Ma, riconosce che «sì, l’am- ta, e conclude che «uno studio
correre il rischio, «proprio i comuni siti da privati in ministrazione ha il dovere di del verde, nel regolamento,
con pochi abitanti, mentre Potenza alcune aree: an- Alcuni cittadini coniugare l’interesse della manca».
aumenta le proprie volumetrie e la davano tutelati, presenti in sala. In collettività, il suo ruolo però Poi riflette: «le tavole non
propria attrattività». Ma «se avessi- la legalità è an- basso Pontrandolfi si fa difficile se è il cittadino a sono connesse ai valori di
mo atteso ancora il Psm, prima di re- che rispettare (f.M.) non prestare attenzione, sensibilità e alle criticità am-
digere il regolamento urbanistico - le regole». guardando solo all’interesse bientali», perché «se il verde
replicherà più tardi l’assessore co- E nei «Dus, Dut, Dup (progetti di privato». Dunque, «la re- non è fruibile non ha senso».
munale all’Urbanistica, Alessandro edificazione con antecedenti diritti sponsabilità è di chi ammini- C’è anche chi al valore
Singetta - a quando la partenza?». acquisiti) del provvedimento, c’è stra e di chi è amministrato». dell’estetica e della natura,
L’altra questione è il verde e la sua sempre un chiaro vantaggio dell’am- Resta il fatto che «il regola- associa la salute dei cittadini.
“catalogazione” nel regolamento. ministrazione comunale». Come il mento urbanistico è un punto Nello specifico del centro sto-
«Non tutte le zone verdi - precisa l’ar- verde, «c’è, in quantità maggiori di di partenza, e non di arrivo», rico. Daniela Galasso, archi-
chitetto Paolo Baffari - sono fruibili, cinque volte rispetto alle previsioni allora non va persa di vista tetto, racconta che «dal 2004,
con grande pendenza e senza possi- di piani precedenti». «la qualità della vita, per que- manifestiamo all’ammini-
bilità di passeggiarvi un domani». Il passato ritorna, negli interventi sto Libera, anche qui, lavora strazione comunale la preoc-
Di più, «la cessione di diritti edifi- delle associazioni e in quelli di tecnici sull’emancipazione del citta- cupazione per l’inquinamen-
catori rischia di frammentare ulte- e amministratori comunali. Richia- dino e sulla responsabilità, to acustico-elettromagneti-
riormente la continuità di alcuni pic- mi a mancanze reciproche. Vecchi per la legalità e le persone». co, legata ad interventi im-
coli habitat naturali. Il verde attrez- «scempi» o «pezze» messe. Si rinfac- E mentre l’assessore all’Ur- piantistici posti a ridosso di
zato, poi, è cosa diversa dai parchi: ciano «partecipazione assoluta, con banistica, Alessandro Sin- un albergo del centro. Nono-
ha bisogno anche di maggiori costi il regolamento persino pubblicato in getta, rassicura che «saran- stante non siano consoni alla
di manutenzione». Il “caso” emblema rete e vari incontri» o «carenza di in- no valutati con attenzione i destinazione residenziale e
«è il vallone di Santa Lucia: a rischio formazione che è cosa ben diversa suggerimenti migliorativi al determinino disagio abitati-
cementificazione, non toccare quel dall’accesso agli atti». piano, perché vogliamo che vo e degrado urbano, nessu-
piccolo spazio verde sarebbe cosa Nel frattempo, questa città va la città cambi migliorando», no ha ascoltato le nostre ri-
giusta». avanti. Al dibattito e alle regole, il Albano Garramone, presi- chieste».
Ancora un passaggio “critico” sul compito di decidere come. dente del Comitato di quartie- Angela Pino
perimetro extraurbano nell’inter- Sara Lorusso re di Murate, sostiene che è potenza@luedi.it
vento di Marinella Gerardi. Due con- potenza@luedi.it