Dolcemente t'insinui, lasciando sul vetro dal riflesso incrinato tremuli orme di gatto, spezzando quel poco che

ancora ostinato resiste in me,un poco tremando. Ossessione di infinito errore, avvinghiati nel pi dolce torpore. La vita passerei, con le dita tra i capelli di chi suo mi fece nello spazio di una voglia sbiadita di una notte nera come la pece. Un po' come tornare alla vita dopo mille notti di lunga prece. Dunque vieni, piccola creatura, vieni. L'attesa diventa tortura. Dolcemente s'insinua, lasciando sul vetro dal riflesso incrinato tremuli orme di gatto, spezzando quel poco che ancora ostinato resiste in me, un poco tremando. Ossessione di infinito errore, avvinghiata nel pi dolce torpore. La vita passerei, con le dita tra i capelli di chi suo mi fece nello spazio di una voglia sbiadita di una notte nera come la pece. Un po' come tornare alla vita dopo mille notti di lunga prece. Dunque Venite, piccola creatura, Venite. L'attesa diventa tortura.