pieno di tuttoun nulla eternoinfinito Ma lei non era Sofiafin da piccolissima amava chiamarsi cosiquando pensava a se stessail suo nome era Sara.era un piccolo segreto che custodiva per se stessae non aveva mai rivelato a nessunotemeva che la prendessero per pazzaquel nome le dava un senso di armoniale piaceva e tutto intorno per lei, quando lo pronunciava, sembrava che fosse armoniosoBello
Un raggio di sole Nel buio Nutre lanima Questo aveva scritto fugacemente nel suo diario ieri, mentre annoiata ascoltava la lezione di matematica del suo professoreogni tanto qualcuno scriveva per leiversi di una poesia.forse Sofia Ormai era tardi e doveva incamminarsi per andare a scuola, scese le scale prese la cartella, ed usci di casa di corsa, suo pap la salut con un gesto Stai attenta.. le disse Mentre camminava sotto un grosso ombrello, senti il suono di un clacson provenire da una macchina che le stava passando accanto, era la sua amica Michela, con sua madre Dai Sara Sali, che piove. Sali in macchina, chiudendo nervosamente lombrello, mentre saliva. Come va Sara?...hai visto che tempo? era la mamma di Michela. Si , proprio un brutto tempo. Rispose Sara. La sua amica Michela, era tutta rannicchiata sul sedile della macchina, la guardava con unaria annoiata, facendo segno a sua madre e ai suoi discorsi