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Appunti sulla Signora Firenze

a cura del Conte Facetti

Da Nerbone
Piazza del Mercato Centrale, 12-red
http://www.youtube.com/watch?v=o1gl8h4Sad0

solo pranzo
dentro il mercato centrale

Il Mercato Centrale
Il Tempio

Per realizzare la struttura del Mercato fu ingaggiato Giuseppe Mengoni (1870-1874), l'architetto della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, che si ispir alle Halles parigine. Il risultato fu notevole, con l'integrazione dei materiali pi moderni (ferro, vetro, ghisa) con l'aspetto degli edici preesistenti. Tutt'intorno fu costruita una loggia di 10 arcate classiche per ogni lato, con snelle colonne di pietra serena. L'inaugurazione avvenne nel 1874 con l'Esposizione Internazionale di Agricoltura. Il primo piano ortofrutticolo, il pian terreno per macellai, pizzicagnoli, formai e pesciaioli, divisi in aree.

Mario
Sedere Nessuna prenotazione. Soltanto contanti. Non prendiamo le carte di credito n i bancomat. Prenderemo il vostro nome all'ingresso e vi sistemeremo appena ci sar posto. Si mangia insieme a quegl'altri.
Il primo Marzo del 1953 Romeo, Amelia e il glio Mario inaugurarono questa trattoria, il cui softto in legno di quercia a cassettoni datato intorno all met del Cinquecento, poich lo spazio ricavato dalle vecchie stalle del Palazzo del Gattamelata, oggi Palazzo Alessandri, construito nel 1536. Allinizio da Mario si faceva meschita di vini, continuando nel tipo di lavoro che esisteva nella gestione precedente e gli avventori erano prevalentemente i tantissimi operatori del vicino Mercato Centrale (facchini, ortolani, mecellai) e anche i tanti perdigiorno, che allepoca sciamavano numerosi, in tutti i quartieri della vecchia Firenze.

Via Rosina 2r
(angolo Piazza del Mercato Centrale) Aperto solo a pranzo LunidiSabato: 12:0015:30 Domenica e festivi chiusi

Piazza di San Lorenzo, 8R

Nuvoli Piazza dellOlio

Fiaschetteria Nuvoli.
Ex mensa dellArcivescovato, la storia di questa bottega risale a pi di duecento anni fa, quando un nobile inizi a commerciare il vino proveniente dai colli della citt. Dopo svariate generazioni, nell86 pass sotto la gestione di Benito Nuvoli e oggi il figlio Rossano a portare avanti il locale, aperto dalle 7.30 del mattino alle 21. Lontano dallambiente turistico che si potrebbe immaginare in questa zona, la fiaschetteria frequentata da simpaticissimi personaggi fiorentini, designer e personaggi del mondo della moda e del cinema in incognito, professionisti e i turisti pi curiosi. Alle pareti, le immagini in bianco e nero di Giulio Torrini (il nonno di Rossano Nuvoli, famoso fotoreporter e giornalista fiorentino famoso per i suoi scatti storici e per i personaggi celebri ritratti in occasione delle loro visite a Firenze, da Charlie Chaplin al giovane Kennedy, da Elizabeth Taylor a Sophia Loren, ndr).

I Fratellini
In una via stretta, adiacente a Piazza della Signoria e perpendicolare alla sempre troppo a!ollata via Calzaiuoli,

Via de' Cimatori, 38/r

spunta un grazioso posto dove si mangiano dei panini eccezionali: la Vineria dei Fratellini, gestita dai fratelli Armando e Michele Perrino, impavidi lavoratori. E' proprio un buchetto, dove non c' nemmeno lo spazio per stare in piedi in pi di tre insieme ed proprio questa l'attrazione del luogo. Si ordina uno dei 27 panini e si chiede un buon bicchiere di vino. Il tutto si consuma sulla strada, magari appogiandosi allo sca!alino adibito dai Fratellini sulla strada, oppure si cammina per le vie di Firenze; a vostro piacimento! Primeggiano soprattutto il Pecorino al Tartufo e il panino con la porchetta molto graditi anche da un pubblico internazionale anche di paesi molto lontani. Luogo imperdibile, con alle spalle una storia centenaria...

Fondata nel 1885, la Ditta Procacci considerata ancora oggi una delle pi antiche gastronomie cittadine con il suo patrimonio storico, artistico ed artigianale. Alla sua apertura questo locale conquist in breve tempo vasta fama tra i cittadini con le sue preparazioni gastronomiche legate alla lavorazione del tartufo. I suoi panini tartufati divennero un'istituzione orentina, ancor oggi intatta. Nel 1925 ricevette da Re Vittorio Emanuele III lo Stemma Reale con il brevetto della Real Casa. La sala di vendita pervasa dall'inconfondibile profumo del tartufo, conserva immutata, con i suoi scaffali in noce e il suo bancone in marmo verde in stile Liberty, quell'atmosfera sobria e fresca della Firenze dei primi del Novecento che ne fa luogo di ritrovo rinomato tra i orentini.

in via Tornabuoni

La Trippaia
Via dellAriento angolo via SantAntonino

Le Trippaie
piazza Dalmazia

Flli Zanobini
Via Sant'Antonino, 47
Fin dai tempi pi remoti la zona di S. Lorenzo era nota per la presenza di numerosi vinai, tanto che Via S. Antonino in passato era chiamata Cella di Ciardo, facendo riferimento a una bottega che nel 1300 circa svolgeva un ruolo importante nella vita economico-sociale di Firenze. qui che Gino e Silvano Zanobini, proprietari dell Azienda Agricola Le Lame di San Casciano Val di Pesa, arrivarono nel 1944. Attualmente condotta dai rispettivi figli Mario e Simone, sommeliers, che hanno ereditato una vera e propria passione per il vino.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Il negozio arredato semplicemente con scaffali in legno sui quali si trova una selezione di circa 2.500 etichette fra vini, spumanti, liquori e distillati oltre ai vini prodotti direttamente nella propria tenuta, tra i quali il Chianti Classico di buona struttura a base di Sangiovese e Cabernet Sauvignon.!!!!!!!!!!! Lenoteca un ambiente vivace e molto vario in cui i turisti e gli stessi fiorentini possono respirare un po di fiorentinit che va perdendosi e al tempo stesso godere dei consigli appassionati e professionali per un buon abbinamento enogastronomico.!!!!!!!

SERGIO E PIER PAOLO Via de' Macci

L'ANTICO TRIPPAIO Via dei Cimatori

I' TRIPPAIO FIORENTINO Via Gioberti

MARIO Piazzale di Porta Romana

Trattoria La Casalinga
Al ristorante "La Casalinga", dal 1963 in Via Michelozzi, ogni giorno (fatta esclusione per la domenica), sia a pranzo che a cena, centinaia di persone si affollano nella speranza di trovare al piu' presto un tavolo disponibile, pronti ad affrontare anche attese piu' o meno lunghe. La "Casalinga" e' in Via Michelozzi, accanto a Piazza S. Spirito e risponde al numero 055 218624.

Pallottino
A due passi da Piazza Santa Croce dal 1911 c' questo ristorantino, panche e tavoli in legno, antiche vetrinette alle pareti, pavimento in sanpietrino e cucina a vista. Spesso affollato, sembra appartenere a quel filone di locali "toscanacci" dove si mangia bene e si spende poco, frequentato da artisti veri e fasulli, belle ragazze, giornalisti annoiati e turisti frettolosi. Alfredo De Sanctis

all'angolo tra Via Isola delle Stinche e Via delle Burella

Cibreo o Cibreino
Fabio Picchi e la sua dialettica

Fabio Picchi a Firenze semplicemente il Picchi. Per i orentini una celebrit, per il resto dItalia il cuoco simpatico e un po guascone che appare durante il programma Eat Parade su Raidue. Dal 1979 il Picchi lo trovate nel suo ristorante il Cibreo che, col passare degli anni, si trasformato da semplice osteria a luogo di culto per turisti in cerca di emozioni forti. Ai ricchi americani il Picchi dispensa con facilit orentine alla brace e sorrisoni da playboy stagionato: insomma, per chi passa da Firenze, una tappa obbligata. Da qualche anno il vulcanico ristoratore si regalato una curiosa dependance, il Teatro del Sale, a sort of ristorante con annesso palcoscenico sul quale si esibiscono attori e musicisti, mentre il Picchi smazza piatti di trippa e salsiccia con i fagioli. Di recente per su quel palco sarebbe andato in scena uno strano spettacolo che potremmo intitolare il Picchi maltratta un uomo sulla sedia a rotelle disabile!. Cosa successo al Teatro del Sale di tanto sgradevole? Vediamo di spiegarlo in poche parole, tenendo presente che la storia ancora tutta da vericare: qualche giorno fa apparsa su Facebook una nota che descrive e denuncia quanto accaduto durante una serata dal Picchi. A scriverla la glia che, con la famiglia (5 in tutto), prenota un tavolo al Teatro. Nessun problema per i disabili dice il personale del ristorante Ci pensiamo noi e la famiglia si prepara per una succulenta cena a base di funghi e polpette. Arrivati al ristorante le prime difcolt. Si fa la la per prendere i piatti e il padre dopo un po non ce la fa pi. La glia chiede il servizio al tavolo almeno per il pap, ma gli viene negato. Potete portare voi i piatti dicono i camerieri ma quando la madre chiede una seconda porzione di funghi il Picchi sgarbato risponde Signora io per tradizione non servo le persone due volte!. Il resto della serata anche peggio: alla famiglia passa la fame e in pi devono sorbirsi lamaro nale recitato dal Picchi, che avrebbe urlato al pubblico (perch tutti potessero sentire) la seguente frase: !la prossima volta che qualcuno di voi si lamenta perch mi permetto di servire dei miei amici mi metto ad urlare, la signora che ho servito una mia cara amica GIORNALISTA americana. Insomma, per il rosso Picchi non tutti i clienti sarebbero uguali e la differenza di trattamento c e si vede. La questione sollevata su Facebook stata ripresa dal Corriere Fiorentino e, pare, continuer nelle aule di un Tribunale. Noi, per sicurezza, abbiamo chiesto una smentita al ristoratore orentino ma, nellattesa di una risposta, vi chiediamo: cos difcile per un disabile essere gastrofanatico nellItalia del 2010?

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