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Domande a Dacia Maraini 1.

Lei traccia unanalogia, tuttaltro che banale, tra i digiuni delle mistiche medievali e quelli delle anoressiche di oggi. Un enigma per che riguarda anche il rapporto con il proprio corpo: basti pensare alle lane ruvide e pelli di porco che Chiara usava a mo di cilicio per flagellarsi. Tutto questo le sembra semplice barbarie o invece ne comprende il senso? E come giudica quelle culture religiose che, in un ottica che tanto ricorda il Medioevo, considerano il corpo, la sessualit, la radice di tutti i mali? 2. Scrivere di Chiara dAssisi ha cambiato il suo rapporto con la religione? Ma soprattutto, quanto vale per unagnostica, come lei si professa, la dimensione della spiritualit? Cos per lei la santit? 3. Si apre, nel suo libro, un importante interrogativo: perch consegnare le ragazze vergini a un marito celeste che avrebbe avuto tante altre mogli e non avrebbe dato loro un figlio. Una questione, questa, tanto attuale, quanto quella riguardante il celibato ecclesiastico. Qual la sua opinione in materia? Pensa che la sessualit repressa possa essere pi pericolosa di quella riconosciuta?

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