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A questa domanda, ardimentosamente formulata in un libro recente1,
è stata data, da colei, Rossella Martina, che lo ha scritto, positiva
risposta. A suo giudizio, scrivendo nella prima metà del 1924
la Politica ‘in nuce’, «sorretto» com’era «dalla convinzione che nella
storia ‘non è concepibile regresso reale’», Croce sembrò «quasi riconoscersi
in un Machiavelli del XX secolo dove Mussolini sarebbe
niente meno che il Valentino affidatogli dalla storia» (p. 3).
Il paragone è proposto non senza una qualche disinvoltura, non
fosse che per la circostanza che, quando componeva il Principe, Cesare
Borgia era morto da circa sei anni, sì che era al suo passato,
non al suo presente, che, scrivendo di lui nel settimo capitolo, Machiavelli
si rivolgeva; laddove, quando progettava e delineava il suo
saggio, Croce aveva dinanzi agli occhi un personaggio vivo, al quale
guardava con interesse e con altrettanta preoccupazione
Titolo originale
Croce aspirante consigliere di Mussolini?
di Gennaro Sasso
A questa domanda, ardimentosamente formulata in un libro recente1,
è stata data, da colei, Rossella Martina, che lo ha scritto, positiva
risposta. A suo giudizio, scrivendo nella prima met…