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Afsia la muta Cerano una volta due bravissimi cantanti che erano marito e moglie: la loro fama era

tale che ovunque si esibissero riscuotevano enorme successo. I due avevano sei figli, bravissimi cantanti anchessi, e quando cantavano tutti e otto era una gioia per chi li poteva ascoltare. Un giorno la donna rimase nuovamente incinta e a pochi mesi dalla nascita decise di fare lultimo concerto. Terminata lesibizione, la donna venne avvicinata da una vecchia mendicante che le disse: ella signora, cantate per me. !i fareste tanto felice"#. $a donna freddamente rispose: %ecchia, hai da pagare& !ettiti in fila e aspetta"#. $a vecchia disse: 'oldi non ne ho, ma vi sarei tanto grata(# )l che la donna replic*: +on so che farmene della tua gratitudine: se non hai da pagare, togliti dai piedi"#. 'entendo questo, la vecchia lanci* un grido acutissimo che gel* il sangue a tutti i presenti e gett* sulla donna una terribile maledizione: Dato che la mia richiesta ti parsa tanto sciocca, ti nascer una figlia, ma non aprir bocca! # ,etto questo, spar- nel nulla. $a donna cap- dunque che quella vecchia altri non era che una 'trega e si pent- molto di quanto aveva detto: trascorso il tempo debito la maledizione si avver* e le nacque una bambina muta che chiamarono )f.sia, che vuol dire /colei che non parla0. I genitori la tennero inizialmente nascosta per la vergogna e dato che non poteva parlare, non le insegnarono nulla n1 della musica e n1 dellarte del canto: si accontentarono che sapesse leggere e scrivere. 2er comunicare con loro utilizzava una lavagnetta che teneva a tracolla. )f.sia crebbe e divenne una bellissima ragazza, con lunghi capelli biondi e occhi verdi come smeraldi. Tanto era muta quanto intelligente e sensibile e ci* che non poteva dir con il canto, lo esprimeva nella danza. I genitori, per*, ritenevano che nessuno lavrebbe sposata a causa della sua condizione e cos- la mandarono da una parente perch1 laiutasse nelle faccende domestiche. $a parente laccolse volentieri e la trattava con dolcezza, ma non cera giorno che non le ricordasse la sua disgrazia: Tanto bella e tanto cara, 3 le diceva 3 se potessi parlare, figlia mia"#. 5 6 4uando finiva i mestieri, la giovane si chiudeva nella propria stanza e, 5

non avendo nessuno con cui confidarsi, dimenticava le proprie tristezze danzando per ore e ore. Un giorno venne notata da un musicista girovago che la vide dalla finestra mentre danzava nella sua stanza. +e fu talmente affascinato che chiese alla parente della giovane di poterla portare con s1 per farla esibire nella piazze e le offr- un sacchetto di monete doro. )llanziana donna spiaceva separarsi dalla giovane che, seppur muta, le si era affezionata: cos- rifiut* lofferta generosa del musicista. 4uella notte per*, il musicista rap- la ragazza, la caric* sul suo carrozzone e lasci* il paese in fretta e furia. !entre viaggiava il musicista cantava: Al Sultano ti vender tanti soldi io far. $a ragazza dentro il carrozzone lo sentiva e piangeva. %iaggiarono per due giorni e due notti senza fermarsi. Il terzo giorno accadde che vennero assaliti dai briganti. +on fateci del male 3 piangeva il musicista 3 sono povero, la mia unica ricchezza 7 questo liuto senza corde e questa danzatrice muta#. I briganti, colpiti dalla bellezza della ragazza dissero: 'e vuoi aver salva la vita, dille di danzare per noi#. )f.sia non voleva ma il musicista le disse: ,anza come non hai mai ballato o te ne pentirai"# $a ragazza si mise a danzare e i tre briganti rimasero talmente affascinati a guardarla, che persero di vista il musicista. )pprofittando di quel momento, egli estrasse un pugnale dal manico del liuto e li pugnal* tutti e tre a morte. ,opo di che disse: 2oich1 grazie al tuo aiuto ci siamo salvati, io ti insegner* tutti i segreti della musica e quando avr* finito ti lascer* andare#. Trascorse cos- un anno durante il quale )f.sia rimase con il musicista, imparando a leggere e scrivere la musica e facendosi apprezzare come danzatrice in molte piazze del 2aese. )llo scadere dellanno, )f.sia scrisse sulla lavagnetta /$asciami andare0 ma quello gli rispose: 8 ancora presto0. Trascorse un altro anno durante il quale )f.sia impar* a suonare ogni sorta di strumento: lunico strumento su cui non poteva mettere le mani era il liuto senza corde del musicista. )llo scadere dellanno, )f.sia scrisse sulla lavagnetta /$asciami andare0 ma quello gli rispose: 8 ancora presto0. Trascorse un altro anno durante il quale )f.sia impar* a costruire liuti, mandole e flauti, ma ancora non le era 5 6 concesso prendere in mano il liuto senza corde del musicista. 4uando si 6

avvicin* lo scadere del terzo anno il musicista le disse: 2rima che io ti liberi per sempre, dovrai venire con me alla corte del 'ultano e danzare per lui#. 4uella notte stessa si imbarcarono diretti verso le terre del 'ultano. %iaggiarono per tre giorni e tre notti: il mare per* si faceva di giorno in giorno pi9 burrascoso e fu cos- che la loro barca si trov* nel mezzo di una tremenda tempesta. Il timoniere cerc* di mantenere la rotta, ma unonda lo travolse e fin- in mare. Il vento era cos- impetuoso che le vele si strapparono: la barca era totalmente in balia delle onde e veniva sballottata senza tregua da una parte allaltra. !ano a mano la tempesta si plac* e i due videro comparire in mezzo alle nuvole un lembo di terra. 'tavano gi. per lasciarsi andare alla gioia quando una corrente impetuosa trascin* la barca su degli scogli sommersi: la barca si sfasci* e cominciarono ad affondare. Il musicista disse ad )f.sia: 4uando saremo in acqua dirigiti verso il suono della mia voce# e si butt* in mare. )nche )f.sia si tuff*, ma dalla parte opposta della barca: aveva deciso infatti di approfittare di quella occasione per darsi alla fuga. Una volta in acqua cerc* di capire da che parte fosse la riva dopodich1 si immerse e nuot* sottacqua in quella direzione. $a foschia protesse la sua fuga e riusc- ad arrivare sulla spiaggia per prima: il musicista invece era ancora in mezzo alle onde, attaccato a un relitto, che la chiamava. $a ragazza era talmente stanca che non sarebbe stata in grado di allontanarsi dalla spiaggia: per cui cerc* un riparo per la notte. +on molto lontano da dove era arrivata trov* una grossa botte dismessa, ben nascosta in mezzo ai cespugli: decise di passare l- la notte. $a mattina dopo venne svegliata dalla voce del musicista che chiedeva aiuto. !ossa a compassione, la ragazza si avvicin*: luomo era riverso sulla spiaggia con una profonda ferita al fianco. $e disse: 'ento che sto per morire. $asciami qui e cerca il modo di tornare al tuo paese: sei finalmente libera. 2rendi con te questo liuto senza corde e abbine cura. 4uando sarai in difficolt., suonalo e lui ti aiuter..# $a ragazza si commosse nel sentire le parole del musicista: lo perdon* per ci* che le aveva fatto, prese il liuto senza corde e si allontan*. 5 6 :

'i incammin* dunque lungo la strada principale e ben presto giunse alle porte di una citt.: dallinterno delle mura giungevano i rumori tipici del mercato. ;o troppa fame per girovagare < pens* la ragazza < devo trovare il modo di mangiare qualcosa#. 'i sedette quindi in un angolo della piazza a chiedere la carit.. Colpiti dalla sua bellezza, i passanti cominciarono a lasciarle chi uno, chi due soldi. )rrivarono per* anche due guardie che notarono i suoi abiti dalla foggia straniera. $e fecero delle domande ma quella non rispose: la portarono allora dal 'ultano per sapere che cosa farne. )nche il 'ultano rimase molto colpito dalla bellezza della ragazza, ma quando cap- che oltre a essere povera era anche muta, la sua ammirazione si tramut* in disprezzo. 'ei inutile come il tuo liuto senza corde"#. ,etto questo ordin* che venisse portata in prigione e laffid* a una guardiana affinch1 provvedesse a lei. Chiusa nella cella, )f.sia fu presa dallo sconforto: le vennero per* in mente le parole del musicista e si chiese come avrebbe potuto trovare delle corde per poter suonare il liuto. In un angolo della cella vide alcune pietre: afferr* la pi9 affilata e si tagli* i suoi lunghi capelli: li intrecci* e con essi ricav* delle corde. $e bast* pizzicarle dolcemente con le dita e il liuto inizi* a parlare. Dolce fanciulla piccola mia, non temer nulla ma non farmi portar via!. Tutto il giorno )f.sia suonava il liuto per dimenticare le sue disgrazie: il suono era talmente dolce che tutti i detenuti si commuovevano e le mandavano benedizioni. $a guardiana invece era invidiosa della sua bellezza e non la poteva sopportare: cos- ogni giorno le metteva del veleno, una volta nella minestra, una volta nellacqua, una volta nel pane. $a ragazza si era accorta dellantipatia che provava per lei, perci* prima di mangiare pizzicava le corde del liuto e quello le diceva dove stava il veleno. Un giorno il 'ultano ricevette una lettera in cui si diceva che suo figlio primogenito era stato fatto prigioniero da un re nemico. 2er averlo indietro sano e salvo, il 'ultano avrebbe dovuto risolvere il seguente indovinello: !uale numero di "uelli fino a cento, rimane uguale se lo conto controvento#. 5 6 =

'ubito vennero convocati i sapienti del regno, ma nessuno ci capiva nulla: uno sugger- che bisognava contarli facendo il giro del mondo al contrario, un altro disse che bisognava fare un incantesimo e chiederlo direttamente ai venti. Il 'ultano non sapeva pi9 cosa fare. !entre si aggirava per le stanze incontr* il primo ministro il quale gli rifer- che tra le prigioniere vi era una muta talmente furba da riuscire a indovinare sempre in quale pietanza le venisse messo il veleno. Il 'ultano volle metterla alla prova e sugger- di aggiungere il veleno sia nella minestra che nellacqua che nel pane. Il primo ministro cos- fece. 4uando fu ora di mangiare, )f.sia come al solito suon* il liuto e quello la mise in guardia: Ahim raga$$a mia, ti vogliono avvelenare cibo. 4uando riferirono ci* che la ragazza aveva fatto, il 'ultano cap- che, nonostante fosse muta, la giovane era pi9 furba di quello che avesse immaginato. 'i rec* quindi nella cella. >isolvimi questo indovinello < disse il 'ultano 3 e ti dar* ci* che vuoi"#. 'entito lindovinello, la ragazza prese la sua lavagnetta e scrisse: /$asciatemi sola e domani lo saprete0. $a sera stessa pizzic* le corde del liuto e quello le disse: %l numero che vuoi sapere te lo dico in un botto& scrivilo sulla lavagnetta, il numero otto!. $indomani fece vedere al 'ultano come il numero otto era lunico che si potesse scrivere anche al contrario. Il sultano fu molto contento e le disse: Chiedimi ci* che vuoi#. )f.sia scrisse sulla lavagnetta: %oglio un gomitolo di filo dargento e uno doro#. 4uella sera stessa )f.sia costru- delle nuove corde per il suo liuto, per ringraziarlo di tutto laiuto che le aveva dato. 2ass* una settimana: il figlio del 'ultano non tornava e il padre si impensieriva. )rriv* un altro messaggio del re nemico: / Se vuoi avere tuo figlio vivo, scopri dove lo tengo prigioniero 0. Insieme al messaggio vi era un rotolo di pergamena lungo come una persona e pieno da capo a fondo di lettere, scritte alla rinfusa, di diverso colore e dimensione. )ncora una volta il sultano convoc* gli studiosi del palazzo e quelli: Il nome della localit. lavrai se sommerai tutte le lettere doro che formano il nome di tuo figlio# 5 6 disse uno. Un altro: Tuo figlio si trova alla fine di un arcobaleno#. Il ? oggi nessuno dei due piatti potrai toccare! #. Cos- )f.sia per tutto il giorno non tocc*

'ultano li cacci* via e si mise a girare per il palazzo con il cuore colmo dangoscia. ) un certo punto sent- una musica celestiale provenire dalle prigioni e scese a vedere chi suonava cos- magistralmente: era una melodia talmente bella che anche le guardie piangevano commosse, tutte tranne la guardiana che invece era verde dinvidia. Il 'ultano segu- la musica mai udita prima e vide )f.sia che suonava un liuto dalle corde dargento e doro e si commosse lui stesso per la bellezza di quel brano. In lacrime disse ad )f.sia: >isolvimi questo enigma e ti dar* quel che vuoi"#. ,opo aver visto la pergamena, la ragazza scrisse sulla lavagnetta: /$asciatemi sola e domani lo saprete0. %enuta sera, il liuto le disse cosa fare. Il giorno dopo, di buon mattino il 'ultano scese nelle prigioni ed entr* nella cella di )f.sia. $a giovane chiese di portarle un frammento di vetro rosso, uno di vetro verde e uno di vetro giallo. Il 'ultano ordin* alla guardiana di fare ci* che la ragazza gli chiedeva: la guardiana obbed- di malavoglia. 4uando glieli portarono, us* per primo il vetro rosso come se fosse una lente dingrandimento e facendolo scorrere sul foglio comparve la parola /+ella0: us* allo stesso modo il vetro verde e comparve la parola /Torre0@ da ultimo us* quello giallo e comparve la parola /2i9 alta0. Il 'ultano non stava pi9 nella contentezza. !and* subito un messaggero a consegnare la risposta e diede ordine di preparare un grandioso banchetto per festeggiare il ritorno del figlio. 8ra talmente contento che si dimentic* di mantenere la promessa fatta. 2assarono i giorni e il figlio primogenito non arrivava. Aiunse, invece, un messaggio del figlio primogenito che diceva: /2adre, siete stato ingannato. Il re vostro nemico mi lascer. andare solo quando sar. morto0. Il 'ultano mont* su tutte le furie: mand* il suo esercito a liberare il figlio, ma venne sconfitto. !and* allora dei sicari a uccidere il re nemico, ma vennero scoperti e giustiziati. ,opo un mese gli arriv* un altro messaggio del figlio primogenito: /2adre non c7 pi9 niente da fare, fra tre giorni verr* messo a morte0. Il padre si disper*, pianse e pianse finch1 non gli venne in mente di rivolgersi alla muta. 'i precipit* nelle prigioni, fece aprire la cella, le si gett* ai piedi in lacrime e chiedendole perdono per tutto quello che le aveva fatto e per non aver rispettato la 5 6 promessa la supplic* di aiutarlo. )f.sia si commosse nel vederlo cosB

disperato: con la mano tremante dalla commozione, scrisse sulla lavagnetta di tornare il mattino dopo. )ncora una volta chiese al liuto cosa fare e quello le disse di fare cos- e cos-. $indomani, )f.sia chiese al 'ultano di farle portare una pergamena e dellinchiostro per scrivere una canzone. Il 'ultano pens* che la ragazza fosse impazzita a causa della lunga prigionia ma ordin* comunque alla guardiana di obbedire immediatamente: quella lo fece seppur di malavoglia. 4uando ebbe finito, )fasia consegn* al 'ultano la pergamena e il suo beneamato liuto. Il sultano ammise di non capire quale fosse lo scopo: )f.sia scrisse sulla lavagnetta di fidarsi di lei e di far recapitare al figlio il liuto e la pergamena. ,opodich1, se fosse stato degno di salire al trono, avrebbe saputo lui cosa fare. Il sultano obbed- senza aver capito nulla: ma, una volta partito il messaggero, si fece prendere dallo sconforto e diede ordine di preparare il corteo funebre, nella convinzione che suo figlio non sarebbe pi9 tornato. 2assarono tre giorni e il figlio primogenito torn* sano e salvo" Il padre non credette ai propri occhi, lo abbracci*, lo baci* a lungo. Il figlio primogenito chiese di conoscere chi aveva risolto gli indovinelli e gli aveva mandato il liuto e la pergamena: il padre gli disse che si trovava nelle prigioni. Il principe si rec* l- immediatamente e incontr* la guardiana: questa, per vendicarsi di )f.sia, disse che aveva fatto tutto lei. Il principe allora le chiese di spiegare perch1 gli aveva mandato il liuto e visto che quella non sapeva cosa dire la trascin* di fronte a suo padre per farla arrestare. 'pieg* quindi al 'ultano che la canzone che gli era stata mandata parlava di un tesoro nascosto e lui infatti aveva trovato nel manico del liuto un pugnale con il quale aveva ucciso il re nemico. ) sentir quelle parole, il sultano cap- lastuzia della ragazza muta, la fece chiamare, la rese subito libera e le don* enormi ricchezze. Il principe ereditario, vedendola cos- bella e sapendola per esperienza cos- saggia, decise di sposarla anche se muta e lei acconsent-. ,urante il pranzo di nozze, )f.sia venne avvicinata da una mendicante che le disse: ,olce fanciulla, futura regina, suonami una canzone, fai felice una vecchina"#. 'i fece mandare subito il liuto e suon* la canzone che aveva scritto per il principe primogenito. Terminata la canzone, la 5 6 mendicante scoppi* in una sonora risata e disse: 'isto che la mia C

richiesta non ti sembrata vana o sciocca, che ti si sciolga la lingua e che parli la tua bocca! e da quel momento )f.sia smise di essere muta e visse da regina una vita lunga e serena.

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