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Quattro chiacchiere sul baratro

| novembre 11, 2013 |

Mario Mercati

Poche settimane fa la sezione regionale della Corte dei Conti ha reso pubblico il rapporto sul lo stato di salute del nostro comune, relativo al piano di riequilibrio finanziario. Nelle qua ranta pagine redatte emerge, per ammissione della stessa amministrazione, un ammanco fi nanziario superiore ai due milioni di euro da ripianare gi dal 2013 per i prossimi dieci anni. Inoltre vengono esaminate le voci relative alle spese ed alle entrate analizzando la capacit del nostro comune di identificare le risorse necessarie per risanare lo squilibrio creato: in pra tica la capacit di trasformare in fatti le intenzioni scritte. Quello che ha attirato le attenzioni della Corte dei Conti sulla contabilit longonese la deli bera n. 79 del 17 dicembre 2012 con cui il comune di Porto Azzurro decide di adottare il pia no finanziario di riequilibrio. Con una successiva delibera, la n.13 del 14 febbraio 2013, il Consiglio Comunale approva e quantifica il fabbisogno finanziario in 2.466.964,73 euro da ripianare in dieci anni. Oltre a queste delibere, il Ministero dellInterno il 24 aprile 2013 richiede al comune una modifica del piano che sia in conformit alle linee guida indicate ma avendo passato i termini massimi per la sua presentazione scatta la vigilanza con una richiesta istruttoria di controllo-monito raggio dei rendiconto degli ultimi cinque anni (vale a dire da quello del 2007), poich gi in quello del 2011 la Corte dei Conti sollecitava il comune, senza riceverne risposta, alladozio ne di provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarit per ripristinare gli equilibri di bilancio. La problematica situazione finanziaria di Porto Azzurro consiste soprattutto nella difficile identificazione delle voci interessate nel capitolo delle spese. La Corte dei Conti dice chiara mente che la ricostruzione effettuata dallente (il comune) di difficile comprensione, ed evidenzia costantemente queste carenze parlando di una situazione in cui lente non aveva contezza con precisione delle poste attive e passive di bilancio. Non sapendo quanto incassi e, soprattutto, quanto spendi, com possibile gestire e programmare il futuro di un comune? Non ci possibile definire le responsabilit delle decisioni economico-finanziarie poich non lo in grado n lamministrazione n la Corte dei Conti, ma rimangono, e sono molto gravi, quelle politiche. Lo sfondamento ripetuto del bilancio comunale lascia pi di una perplessit sulla gestione della cosa pubblica, soprattutto di come vengono amministrati i nostri soldi. E di difficile comprensione come, una squadra amministrativa rimasta sostanzialmente invaria ta nel cambio di elezioni, abbia avuto, in campagna elettorale, il coraggio di promettere sogni espansionistici (il mega approdo turistico nel golfo di Mola), incuranti del buco finanziario frutto delle decisioni politiche prese negli anni sempre dagli stessi soggetti politici.

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