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Finalmente aperto il cassetto: se tutto va bene siamo rovinati

| novembre 3, 2013 |

Massimo Correani, Enrico Tonietti

Dopo lestate sabbatica lultimo Consiglio Comunale risaliva al 10 luglio luned 28 ottobre so no ripresi i lavori consiliari. Tra i punti allordine del giorno, il pi importante si supponeva (e cos stato) fosse quello riguardante le comunicazioni del Sindaco. La Corte dei Conti con deliberazione 273/2013 ha valutato che non sussistono le condizioni per ritenere la congruenza del piano ai fini del riequilibrio e , nelle 40 pagine della deliberazione, ha demolito punto per punto il piano presen tato dal Comune di Porto Azzurro. Quando il piano fu presentato in Consiglio Comunale per lapprovazione non potemmo, come oppo sizione, non rilevare come la metodologia di copertura del disavanzo fosse assolutamente aleatoria. La Corte dei Conti con parole diverse esprime il medesimo identico concetto: Le fonti di copertura del disavanzo che vengono prospettate dallente, oltre a non risultare coerenti con le informazioni contenute nel piano, non appaiono adeguate a garantire il finanziamento del saldo complessivo e, dunque, leffettivo superamento della situazione di squilibrio. Alcune delle fonti di copertura, poi, presentano profili di inattendibilit tali da farle ritenere del tutto inadeguate al conseguimento della copertura integrale del saldo complessivo. Ora, in caso di respingimento del ricorso, il Comune rischia il Commissariamento. Il Sindaco in Consiglio ha manifestato perplessit su questa situazione poich, secondo lui, la situa zione di tanti altri Comuni. Abbiamo dice il Sindaco un solo creditore, ESA, con il quale il Comune sta cercando una rapida transazione. Sar anche cos, fatto sta che questa rapida transa zione sta andando avanti da parecchi mesi e non sappiamo dove ci porter. Proprio al contenzioso con ESA la Corte dei Conti dedica un importante passo: Dagli elementi com plessivamente acquisiti circa il contenzioso attualmente in essere con la societ ESA spa, di cui si gi riferito in precedenza, si evince che, qualora la definizione del contenzioso risultasse favorevole a ESA spa, lente si troverebbe a dover liquidare i corrispettivi alla societ, oltre agli interessi di mo ra dovuti. Qualora, invece, la definizione del contenzioso risultasse favorevole allente, andrebbero rideterminati il debito verso ESA spa e il grado di copertura del costo del servizio finora stimato e, conseguentemente, la TARSU/TARES dovuta dai contribuenti, con leventuale restituzione di quanto percepito negli anni per la parte non dovuta. In parole povere, il Comune i soldi o li deve a ESA o li deve restituire ai cittadini. In ogni caso queste somme dovrebbero, e il condizionale quanto mai dobbligo, essere state accantonate dal Comune. Siamo certi che non cos. Il Sindaco riferisce, infine, di non riuscire a capire bene le motivazioni che hanno portato a questa si tuazione e il perch di tanto accanimento da parte della Corte dei Conti. Speriamo che in un non au spicabile crescendo di vittimismo non arrivi a far riferimento alluso politico della giustizia che vuole ribaltare il voto popolare. Sarebbe lennesima barzelletta, per di pi gi sentita in altre sedi, da alme no 20 anni.

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