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DESCRIVO UN PAESAGGIO Il cielo plumbeo al di sopra della citt le dava un aspetto pi tetro, gettando qua e l nuove ombre.

Il grigio dei palazzi era in contrasto con le luci alogene dei lampioni nelle strade, con i neon delle insegne e con lilluminazione degli appartamenti. Le persone camminano indifferenti per le strade, intente nel proprio lavoro. Laria tesa, una leggera brezza muove le fronde dei pochi alberi. Dun tratto un bagliore elettrico che si dirama nel cielo, seguito da un boato in lontananza, mano a mano sempre pi vicino. Ed ecco una goccia che cade, anzi ora sono due, tre, quattro, cento, mille! Sotto lacquazzone la situazione diventa frenetica: tutti si muovono pi velocemente, proprio come le formiche quando il formicaio minacciato; si cerca un riparo mentre, simili a boccioli di ogni forma e colore, si schiudono gli ombrelli. La pioggia scroscia costantemente con un suono che sembra simile, ma che cambia a seconda della superficie, creando cos una particolare composizione che luomo ha cercato di ricreare in diversi riti, e scandita dal boato del tuono. La luce del lampo evidenzia quello che detto skyline, il profilo della citt, le sagome nere dei grattacieli che si elevano a centinaia di metri dal suolo sfidando la gravit e la natura. Pi in basso le auto continuano imperterrite la loro corsa sollevando al loro passaggio schizzi dacqua che contribuiscono a bagnare ulteriormente i gi inumiditi passanti. Ai lati della strada lacqua sta gi scorrendo in piccoli rivoli che terminano nei vari scoli. I vari locali si riempiono di gente desiderosa di un caff caldo dopo una passeggiata sotto la pioggia.

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