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Bosnia, contrordine: niente carcere

Il Paese ha un disperato bisogno di un nuovo istituto penitenziario statale, ma la solita farraginosa burocrazia impone tempi salomonici In Bosnia il problema del sovraffollamento delle carceri ha raggiunto dimensioni realmente preoccupanti: i 15 istituti penitenziari sparsi per il Paese, oltre ad essere vecchi, fatiscenti e disfunzionali, non riescono a contenere pi di 2.000 persone; basti pensare che i dati diffusi a luglio dalla Direzione generale carceraria segnalavano un totale di 2.750 detenuti. Lemergenza galoppa da tempo costringendo le autorit del Paese ad annunciare ben sei anni fa la costruzione di un nuovo complesso penitenziario a Sarajevo, per far fronte al crescente aumento della popolazione carceraria. Il progetto, dunque, era stato lanciato nel 2007 e prevedeva un investimento totale di oltre 39 milioni di euro, garantito da diversi imprenditori bosniaci, per realizzare una struttura detentiva moderna, grande e funzionale in grado di contenere almeno 500 detenuti. Ma, a quanto riferisce il sito internet Balkan Insight, il complesso non sar pronto per altri tre anni a causa della solita farraginosa burocrazia del Paese che impone tempi salomonici. Le procedure amministrative da affrontare, infatti, sono particolarmente complesse e al momento non stata neanche predisposta la cordata di imprenditori locali che dovrebbero finanziare limpresa, n stato designato lorgano di vigilanza che dovrebbe supervisionare il corso dei lavori.

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