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I quaderni di Gioia

(Associazione Teatro di Gioia)

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In copertina Marco Ambrosini, Sognando Chagall. 2009, olio su tela 150x50 cm. Impaginazione Edizioni Le matite colorate Sas
2010 IANIERI EDIZIONI Via E. De Amicis 1/5 - 65123 Pescara Tel. 085.2058245 - Fax 085.4220049 www.ianieriedizioni.it - info@ianieriedizioni.it

Nessuna parte di questo libro pu essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza lautorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e delleditore. ISBN: 978 88 88302 94 2

Stanislao Liberatore

il collezionista di emozioni
Priapei, rime, impronte letterarie e versi mondani di un cronista innamorato

Prefazione di

Giordano Bruno Guerri

ianierieditore

Io ho sempre vissuto contro tutto e contro tutti non soltanto in Fiume dItalia, affermando e confermando ed esaltando me medesimo. Ho giocato con il destino. Ho giocato con gli eventi, con le sorti, con le sfingi e con le chimere. Il vero giocatore di baccar o daltri giochi rischiosi e veloci seduto alla tavola verde ha in s qualcosa del mio sentimento sfrenato; che la vera nobilt e la vera bellezza della mia lunga e lussuriosa vita. (Gabriele dAnnunzio)

Prefazione

Come ti amer, quando ti riavr ancora! Mi pare quasi che al contatto della tua carne, della tua carne cos dolce e cos ricca doro e cos profumata di naturali aromi, io morir di piacere. Gabriele dAnnunzio a Barbara Leoni

DAnnunzio amava definirsi operaio della parola e per sottolineare latto creativo dello scrittore, la sua operosit artigianale, chiam il suo studio al Vittoriale Officina e sulla sua scrivania fece porre una piccola incudine a simboleggiare anche la fatica del lavoro. Nelle librerie sono custoditi gli strumenti necessari alla scrittura: vocabolari, manuali, repertori e lessici. Di questi volumi fa largo uso nella sua ricerca erudita ma godibilissima, anche Stanislao Liberatore - artigiano della parola e pescarese

come dAnnunzio - per queste pagine a carattere intimistico, introspettivo e memoriale. Come il grande poeta, anche Liberatore intuisce limportanza degli istinti primitivi e animaleschi nellagire umano e, felicemente, li traduce sulla carta. Lartista scrittore colui che possiede la facolt di creare la vita: rivolgo questo auspicio dannunziano allo studente perpetuo Stanislao Liberatore e ai suoi lettori affinch perseverino nella ricerca e nella creazione di immagini pulsanti di vita come quelle che seguono.
Giordano Bruno Guerri Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani

Introduzione astrale

Il Cavaliere della luna Se un segno zodiacale sindividua con facilit, le valenze astrali si esprimono quasi allo stato puro nei dettagli fisiognomici e temperamentali, specie se anche lAscendente cade nello stesso segno, come nelle nascite allalba, o se alcuni pianeti si fanno paladini del Sole. Il Cancro, quinto della sequenza zodiacale, sotto la signoria della cangiante Luna, genera un maschile di gran fascino, dai modi cortesi e ossequiosi, vero e proprio gentiluomo daltri tempi. Eccolo inchinarsi lievemente con baciamano alla tedesca, cedervi il passo, mettersi alla vostra destra, aprire lo sportello dellauto dantan, e meraviglia delle meraviglie, spegnere il cellulare in un romantico tte--tte che evoca quella di una celebre fiaba disneyana. Attente al cerimoniale, la strategia di conquista gi iniziata, comme un roman. Ecco la fan-

ciulla Cancro, la favorita della Luna, prigioniera dellincantesimo ricamare su cuore e corredo le iniziali dellunico grande amore della sua vita. Sorride ineffabile la misteriosa Scorpione mentre gioca la partita delleros solo per essere vinta. La sirena Pesci scivola nella rete della seduzione tra dolci baci e languide carezze. Perfino la razionale Capricorno, cuore in inverno, segno opposto al Cancro, lontana mille miglia dalle premure affettuose, dai vezzeggiativi e dal sogno in una notte di mezza estate, si ritrova coinvolta in una bellicosa seppur feconda love-story. Monsieur Cancro protegge e rassicura, suscitando tenerezza e desiderio di protezione: affabula, ti porta lontano, nel suo esclusivo mondo fantastico sullIppogrifo e tu cominci a volare, fuor di metafora, come in un quadro di Chagall (Cancro). Non sei ancora rientrata dal primo appuntamento ed ecco giungere un insolito sms. Stupore. Rileggi pi volte, sembrerebbe una poesia una poesia. Ne seguiranno altre, nel cuore della notte magari, con serenata al chiaro di luna

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Serenata? Ebbene s, lha inventata lui, il favorito della Luna. Grafomane. C un diario, un romanzo, una silloge di racconti in qualche cassetto. Solo tu leggerai, solo tu sospirerai, solo tu E a un certo punto ti sentirai talmente speciale, una dea capace di suscitare tali onirismi, delirio di corpi, ossessioni, che non ti sfiora lidea di come potrebbe essere quando tutto finir. Obsolescenza del cuore non della memoria! Il Cancro continuer ad alimentare con la collezione di emozioni, la favola bella che un giorno ti illuse e che oggi ti illude, con inevitabile rimpianto

Astralit Stanislao Liberatore, Sole e Ascendente nel Cancro, possiede una configurazione che enfatizza punti di forza e vulnerabilit di unindole sensibilissima, emotiva, umorale, tipica trasposizione psicologica dellelemento Acqua. La contemporanea presenza di Giove, Fortuna Major, garantisce seduzione della voce e della parola, reclama calme, luxe et voulupt

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e sponsorizza gratificazioni e riconoscimenti nellet matura. Anche Marte, passione ed eros, in Cancro, non perfettamente a suo agio, una specie di fiaccola sotto il moggio, dalla memoria fin troppo viva per archiviare definitivamente il passato. Sedotto dallo scavo interiore, dalla malinconia, con precisione di chirurgo riporta alla luce dettagli, eco di ferite dellanima. La vicinanza del pianeta allAscendente, brand personale di prestanza fisica, rafforza lamor di patria tipicamente cancerino orgogliosamente ribadito dal pro patria contra omnes . Se lanalisi astrologica si focalizza sullo scrittore o meglio ancora su Il collezionista di emozioni le valenze cancerine simmillano nel caleidoscopio della memoria emotiva per alimentare il catalogo dei ricordi, via dalla pazza folla. Il mood della scrittura rivelato da Mercurio in Leone, enrougissant, egoico, apollineo, senza macchia e senza paura grazie al rovello incessante del labor limae che mette al riparo dalla banalit. La parola cesellata in filigrana accoglie lambra e ne rivela preziose inclusioni di agni-

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zione, protagonismo e prestigio com nella nobile e appassionata natura leonina.

Loci Luogo natio, tradizioni, terra madre, radici, sogno, fantasia, fiaba, abbraccio, visione poetica li riverbera, come nel Cancro Proust: il profumo della madeleine e la visione di Delft , svaporano in dissolvenza lungo la costa dei trabocchi e in particolare in quello del Turchino, nelle scaglie del pan rozzo sulle labbra dellamata, assorbendone lantica e sempre viva malia abruzzese.

Empatie Venere in Gemelli complice di tanti flirt, spesso solo fantasticati, sapiente nel gioco della seduzione della parola, cercata in mille libri, sempre, viatico del cuore, giovinezza della mente, dello studente perpetuo e adorabile Narciso che non conosce linsidia dellincresparsi delle onde nel lago del tempo. La Luna nel sensuale e gourmand Toro, allin-

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segna di cibo ed eros, convivium et triclinium, disegna morbidamente lideale di partner interiore, molto femminile, catturata da un gioco di sguardi, complicit venusiane tipiche del secondo segno zodiacale. Fotografata e catalogata par coeur, se fosse un dolce sarebbe un marron glac, se fosse frutta una ciliegia matura, se fosse un fiore sarebbe la Scarpetta di Venere dei nostri boschi, se fosse profumo Profumo di donna, di amore, di passione, di tradimento, di peccato Vero e proprio naso il naturale talento di chi possiede questa configurazione e annusa lamata, riconoscendola, in maniera primordiale e infallibile. Luna imago mater, madre introiettata, nel segno delloralit, della pazienza e della dolcezza, nutrimento, abbraccio rassicurante, porto sicuro al quale, con nostalgia, torna il diletto figlio. Eppure nel silenzio degli orti, della stanza dei giochi, della sola beatitudo, questa falce di luna calante accoglie suggestioni di fantasia ed evasione, dal pianeta Nettuno ad essa opposta. Atmosfere di fuga, di altrove, di antiche trame,

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di un flusso di coscienza quasi ininterrotto, andare avanti, tornare indietro, perdersi nelloceano delle emozioni, deriva. N manca nel tema astrale del nostro Collezionista un sortilegio cui difficile sottrarsi: nella parte pi elevata del cielo di nascita (aspirazioni, talenti, personaggi che suscitano ammirazione) ecco lo Zenit intercettare limmaginifico segno dei Pesci, nel grado zodiacale del Sole del Vate, per incantamento.
Rita La Rovere scrittrice e astrologa www.ritalarovere.it

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il collezionista di emozioni
Priapei, rime, impronte letterarie e versi mondani di un cronista innamorato

Penso a jersera e al vaticinio che ha chiamato in gioco i nostri corpi; il mio istinto presciente diventato tuo e nostro! Come eri mia in quello sciupo erotico! E come mi sentivo purificato ed esaltato dal fuoco bianco della tua pelle, profumato elemento dincanto tutto sapeva di vita e di amore: tutto era pi grande, pi prezioso e pi carnale! Ti sento ancora avvinta a me

Ieri ho trascorso unintera giornata in compagnia dei miei adorati libri e il mio cuore ha provato molto pi di una semplice pulsione. Ho sentito uno spasmo di vita, un orgasmo mentale, una frenesia sillabica, una gioia epidermica degna di una silva rerum letteraria erano molecole meditative condite da unalchimia ispiratrice e di piacere: era la china che scorreva come il miele nellEden e si trasformava in materia per i posteri Chi l tener legato?

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Jersera sono crollato spolpato dalla fatica: le mie robuste ossa, quelle che un tempo formavano la ferrea pilastratura della mia apollinea bellezza, hanno ceduto alla stanchezza con greve insidia. Ho dormito in totale clausura, preda della pi cupa tristezza nel non averti accanto. Ora sono desto e la mia energia convulsa: sento che la lontananza e la sofferenza ti hanno resa pi desiderabile. Lhumus del tuo folto paradiso ancora leccornia per le mie labbra

Sono immerso nella fervida lettura intorno a me, aedo della parola e del verbo latino, regnano un maschio silenzio e una femminile fragranza erotica che mi parlano di te. Il sol pensiero del tuo fiore rende il mio spirito spiritato e anelante

Il mio amore, di per s gi ardente, si inginocchia davanti al tuo. V una nuova linfa erotica in me, un desiderio di eleganza e una sete perenni del tuo corpo e delle tue carezze! Son

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desto, amor mio, cos come desto il mio cuore dal battito vermiglio

Il destino crudele si nuovamente accanito contro il mio scuro occhio di araldico fanciullo teaternino! In questa nuova sofferenza piagata si rifucina tutta la materia della mia vita, tutta la summa della mia conoscenza; esso abitato da un fuoco evocatore in continuo travaglio! lora feconda; lora delle prime scaglie di luce albense. Il principino castiga il suo blasone ma inneggia alla carne umida e calda che circonda il croceo pistillo!

Fremo dal desiderio sento lodore del vello paradisiaco che sprona il mio impeto e mi innalza al delirio dei sensi la tua bellezza muliebre si staglia nella mia mente e pervade il mio invincibile sangue! Vedo in te lAfrodite di Cirene

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Tu produci in me un groviglio di sensazioni caste e lussuriose al tempo stesso: potranno coesistere, nel mio sangue, acqua e fuoco? Sapranno i tuoi occhi, pi inebrianti dun composto dumore e di luce, lenire le pene del mio cuore? E che ne sar di questa mia carne insaziabile? Tamo, tamo, tamo come nessun uomo, n angelo, n demone ha amato mai morir al sol tocco delle tue labbra che irrorano le mie mature vene debbrezza muta, ineffabile, suprema

C sempre stata, in me, una gioia particolare nel carpire i segnali damore nei tuoi sguardi penetranti e nel rispondere ai messaggi del tuo corpo; ho deliziato la mia virile fantasia di maschio nel baciare fino allo spasimo il tuo giglio immacolato, credere nella dolcezza dei tuoi occhi, sentire la meraviglia delle tue carezze e lemozione sanguigna del trovarsi uniti. Sei mia! Ti amo ed esigo la fedelt cieca e labnegazione assoluta al Noi e alla Vita!

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Ho passato nella sofferenza e nellesosa tristezza questa grigia giornata. Mi attende unaltra notte di tormento e di sgomento stamani mi sono svegliato con il cuore di piombo, come al tempo in cui indossavo gli alamari fedelissimi. La bestia immonda del dolore e del martirio mi rode e mi consuma sempre pi vedo le prime lacrime di San Lorenzo e laurora dal roseo velo il mio corpo statuario e senza carezze chiama la tua pelle immacolata mentre lamore attende

Da giorni il mio cuore si trasformato in un masso di ghiaccio diafano e i miei occhi, anche oggi, sono gonfi di pianto eracliteo. la fine della vita, della bellezza imperitura, della gloria achillea, del tripudio di folla e dello spensierato riso democriteo. Penso alla forza che nasceva dalla mia lingua cantabrica allorquando i flussi daria egressivi avvolgevano le mie vocali e le mie consonanti tra glottide e labbra; non esistevano ostacoli al melodioso cinguettio della mia orazione aurea e creativa Vivo in tenebris, superstite di quello che fui 23

Ti immagino dopo la convulsione del piacere e vedo il colore di Venere risplendere nei tuoi occhi di giovenca sei ebbra damore e di dedizione sei legata a me dal pi forte dei vincoli

Tu sei il sensuale fomite di intriganti fantasie sinfoniate: il mio cuore, seppur segnato dal dolore, non ancora diventato un blocco di marmo ma si intenerito, illanguidito, ammorbidito e vive, grida e soffre come quello di un adolescente sono e ti sar fedele per unzione!

Ti ho sognata. Ho immaginato di possedere il tuo corpo scolpito e voglioso in un viale verde e odoroso, tra due spalliere di rose, tra i lauri alti e snelli oh amor mio; anche adesso sono catturato da un languore virile e amoroso. Mi comprendi? Comprendi il mio ardore? E il mio baluginante gusto? Ti desidero; desidero amarti goccia a goccia e gareggiare con te tra le lenzuola intrise di peccato e di volutt voglio sfidarti in un amplesso astrale!

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Ti ho vista e un primitivo disordine si impadronito di me. Chi sei?, la sensuale Elena o la spirituale e casta Maria? Ti voglio! Il mio impeto vola ogni tua catena! Voglio possederti con la forza di un mendico e con la regalit di un conte voglio coprirti di carezze memorabili e sentire i tuoi capezzoli pungere la mia pelle voglio amarti per sempre e oltre voglio la vita!

Sono nellultima stanza, quella concessami dal destino in alto, sulla destra, c il calco della mia terra, quella fetta dAbruzzo che la feudataria baronia dei satrapi e infingardi angioini chiamava Citra et Ultra flumen Piscarie poi diversi libri, preziosi e silenti alleati di vita e qualche oggetto della mia devota infanzia pescarese cinquanta spicchi di gloria, infine, testimoniano il mio impegno italico di apartitica china teaternina

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Sono al Sacro Cuore. Vedo il viale della mia infanzia, il cespuglio pungente della mia puerizia sento salire in me la nostalgia di novello scolaro dal fiocco azzurro ricordo la mia piccola mano che cercava quella matura e screpolata di mia madre quasi fosse un appiglio salvifico, una spilla di sicurezza verso gli innumerevoli pericoli del mondo. Pi in l, dopo il muro invalicabile occupato dai giovani soldati, prendeva corpo la figura di mio padre, un uomo le cui mani raccontano la sua onest e il suo coraggio fatto di giornate che iniziavano troppo presto e che sembravano non finire mai. Il lavoro era il suo primo dovere

lora pi triste del giorno, quella pervasa dallonda di tenerezza che mi conduce a te nulla pu consolare la mia virile forza teatina sento lodore dei tuoi seni floridi e gagliardi sostenuti da pergole cariche di grappoli lattei il mio cuore artigliato al tuo Ti amo!

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Stringo il vuoto tra le mani percependo lattimo fecondo. Sui tuoi occhi venati di pianto grava il peso della mia responsabilit. La parola dattilica irrompe nel ritmo sacro delle mie sudate carte; la scansione anapestica converte la mia primitiva volont al superfluo

Il mio impeto di lupo della Majella sedato! Hai mortificato i miei sensi e la mia carne con aggettivi gratuiti e rupestri! Laria intorno a me funerea, il mio cuore muto tutto si colora di grigio e sa di morchia! Il sole appena sorto; sento il mesto suono della campana prigioniera

Il sole appena tramontato. Sono nella mia biblioteca circondato da una quiete marmorea e da una capziosa luce di bragia; un graffio doriente, un raggio vermiglio che si rompe nellacqua rubiconda una lacrima scende improvvisamente dal mio occhio cilestro: non cerco illusioni romanzate ma una indefettibile certezza: lamore, il nostro amore Ti amo!

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Ascoli Piceno. Dietro le finestre rinascimentali di pietra si rifugiano i silenzi e i segreti dei vecchi; le case, i negozi e i magazzini abbracciati tra loro sembrano pievanie miracolate dal tempo dalle torri merlate di ghibellina fattura giunge un suono armonico, una eccitante fragranza di vita, unemozione e una speranza che incorniciano gli occhi casti dei bambini la fresca perfezione aromatica dellanisetta Meletti trionfa nel freddo lastricato di travertino che riveste il salotto pubblico per eccellenza e nei raffinati palati dei giovani poseurs dietro le caliginose rue sboccia il fiero colonnato del Ventidio Basso vedo lombra delleminente occultista ascolano Jersera la leggenda si incarnata in me e in noi; la Sibilla appenninica, regina e profetessa degli omonimi monti, ci ha avvinto tra le sue conturbanti spire il mallo che spesso circonda il mio anelato spirito teaternino stato rotto da un gaudio di pace e da un incantesimo della natura. Tu ne sei stato lartifex! Sei raro e prezioso come il camedrio alpino e inebriante come luva orsina laudato sii, amico mio 28

Per antica disposizione del mio spirito nutro una singolare affezione per lo studio e per le rime: non , come potrebbe sembrare, un capriccio umbratile, un mero riflesso degno di un mancato novelliere ma una forza nuova, un getto epistolare fervido e continuo. Il mio calamaio intriso di china schifiltosamente umanista sta per generare unaltra lirica damore e di sesso sublimato. La materia si fonder con larte

Isola di Montecristo, 11 febbraio 2005. Ho visitato lo scoglio leggendario dal fascino immarcescibile; i miei occhi sono ancora obnubilati dal bello alchemico e perenne e il mio cuore abbacinato da tanta delicata luce omerica i profumi speziati dei tigli e del lilium bulbiferum carezzano le mie nari mai sazie di arte e di vita ho visto sullorizzonte il profilo del grande corso

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Roma, 19 febbraio 2008. Laria sudicia, puzzolente: si sente lodore del sangue di Remo che sale dallerpice dellaratro leggendario i marciapiedi sono affollati da laide figure il suono delle sirene cancella il valore magico e laurea sacrale dei monumenti agli angoli delle strade le donne svendono la loro dignit lombra dei Cesari ondeggia nelle maestose stanze del Vittoriano il tramonto carezza il Tevere di essenza accesa

Verso un amico qual tu sei il silenzio non una colpa ma un naturale prolungamento darmonia. Sono certo che i tuoi occhi pieni di raziocinio vedono nel mio cuore, l dove ai comuni mortali proibito sii fiero di te stesso e non avere rimpianti: il rimpianto il vano pascolo di uno spirito labile e tormentato.

Tu stimoli, in me, il felice richiamo della carne il mio appetito sensitivo mi rende volutamente malizioso, preda di una vera e propria passio corporalis 30

La visione del tramonto mi carezza il cuore e mi infiamma il ricordo di te, amante perpetua dalla scolpita carnalit. Niente pi triste di questo silenzio le foglie degli alberi sembrano piccole lingue verdi che parlano di sofferenza e abbandono sei la vita della mia vita.

La mia audacia verbale acquista ebbrezza alla sola vista del tuo rigoglioso seno. Questa notte infinitamente lunga per lattesa e mortale per lamore fa galoppare nelle mie vene il frenetico desiderio di te; il mio corpo grida vendetta. I tuoi gemiti renderanno sazio il mio ardimento...

Ho atteso come una gestante premurosa la tua risposta. Sono stranamente felice; non potevo e non volevo nulla di pi unico per questo triste Natale. Ti penser: sar rapito dalla dolce mala dei tuoi occhi e, da turiferario delleros, attender guardingo il melodioso scampanellio della tua voce. Il solo pensiero di te carica il mio ardore di potente pungenza

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V in me una segreta e femminea sensibilit che addolcisce il mio agire furente e ardimentoso. La fantasia, necessaria ancella del mio pensiero, si allea ai desideri pi intimi sento nellaria quel fremito dosmanto emanato unicamente dal tuo incedere... sono calamitato dal tuo sangue; desidero contemplarti e non possederti con rustico piacere; i due candidi e carnosi mappamondi che danno forza e turgore al tuo corpetto rinascimentale mi ricordano un antico e tormentato amore

Il mio cuore si serrato come un fiore notturno definendo gli spazi del nostro amore il silenzio incorona la mia tristezza e imprigiona le mie speranze un cappello di paglia ondulato dal vento mi ricorda la tua voglia di carezze

Lamicizia un bene prezioso che mi genera, ancora oggi, una cruda emozione e un savio palpito dal valore antico.

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Oh, mia radianza! Voglio urlarti il mio amore, tatuarti i miei stimoli, dar voce al mio sangue, corpus alla mia virilit, coscienza identitaria ai miei desideri e licenza poetica ai miei pensieri proibiti voglio coprirti di grazia e di poesia come il primo degli arcadi voglio che il mio ardore di atleta nubiano si plachi nel tuo corpo di donna salace voglio sentire il tuo acre profumo di ninfa boschiva impossessarsi delle mie nari voglio piangere di gioia sui tuoi seni fioriti e fruttati e infine voglio, fortissimamente voglio, cedere al richiamo ferino del tuo sguardo colmo di stibium per morire, beato nel peccato, nel croceo cavo della volutt

LAquila, 06 aprile 2009. Ore 3.32. Forte scossa di terremoto in Abruzzo. La luna irradia il cielo i mesti rintocchi delle tante campane pericolanti annunciano la morte. La terra ha vinto sulluomo: la natura ha imposto ancora una volta la sua dura legge. Le mani dei soccorritori sudano sangue sui volti straziati delle donne si vedono i segni del

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dolore le lacrime dei vecchi sono sfrangiate dalla polvere i bambini chiedono qualcosa da mangiare la stanchezza mi toglie il respiro e vorrei che anche le stelle smettessero di brillare tanto forte la mia sofferenza per quello che accaduto.

Novissima verba. Nelle mie vene scorre una nuova linfa erotica. Le fibre pi intime del mio corpo sono pronte alla battaglia! Nulla mi proibito, tutto mi concesso; i brandelli della tua carne sono ancora intrisi del mio seme il desco sar il fine preludio dei nostri piaceri

Celebro il mio ardimento. Ho gavazzato lintiera notte con una stella dellalta nobilt estense; lombra azzurra delle sue vene affiorava timidamente sotto la galante pelle dalabastro i suoi occhi fecondi di poesia mi hanno trasferito una strana forma dorgasmo ho pregato sui suoi glutei di marmo rosa con la devozione di un archimandrita

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I tuoi occhi sono la mia magnifica ossessione; ora pensosi, ora severi, ma mai sognanti. Le tue labbra tumide e sottili, pronte al sorriso, palpitano di curiosa carit e domandano lamore questa domenica racchiude in s il fascino del mistero e il dolce sapore dellattesa

Stanco, distrutto ma mai domo ho sfidato con virile periglio le vie della bella Vicenza. Tutto mi parlava di te e i tuoi occhi erano il pieno nel vuoto delle bifore palladiane; il profumo del tuo seno guardingo regna ancora nelle mie nari spettatrici il desiderio di te violenta il buio di questa stanza dalbergo la sfida lanciata, il dado tratto!

Il silenzio di questa notte mi parla di te. Ho un pensiero strano, quasi una visione profonda e imaginifica: penso che tu potresti giungere improvvisamente qui a Vicenza, sola, ed essere tutta per me fisso la porta, vado alla finestra ma tu non ci sei il dolore del non vederti por-

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ta alla pazzia e mi costringe al sogno: ti vedo nuda in questo giaciglio francescano e sento sul mio corpo maturo le tue carezze e la dolcezza della tua bocca sei la mia vita

Il tuo silenzio, dopo la mail di venerd sera, significativo ma non esaustivo. Lo rispetto ma non avendo da te alcuna risposta, sono indotto a interpretarlo come una manifestazione di patientia insita in un pi ampio concetto filosofico di voluntas che induce lanima a ripiegar su se stessa. Per gli gnostici laccoppiamento del silenzio con la verit creava la ragione e la vita. Il tuo silenzio, invece, dove conduce?

Stanislao Liberatore, studente perpetuo

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Indice

Prefazione (Giordano Bruno Guerri). . . . . . . . . . . pag. 7 Introduzione astrale (Rita La Rovere). . . . . . . . . . Il collezionista di emozioni
Priapei, rime, impronte letterarie e versi mondani di un cronista innamorato . . . . . . . .

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Collana: I quaderni di Gioia 1. Dacia Maraini, Lettere Damore, 2003, pp. 72 2. Paolo Di Paolo, Il respiro leggero dellAbruzzo, 2004, pp. 72 3. Elena Doni, Sabina Santilli. Figlia della notte silenziosa, 2007, pp. 80 4. Oliviero La Stella, Francesco Ippoliti. Un anarchico abruzzese agli inizi del Novecento, 2007, pp. 64 5. Dacia Maraini, Passi affrettati, 2007, pp. 64 6. Dacia Maraini, Per proteggerti meglio, figlia mia, 2008, pp. 56 7. Gioconda Marinelli, Angela Matassa, Dacia Maraini in scena, 2008, pp. 88 8. Daniela Musini, Mia Divina Eleonora, 2008, pp. 96 9. Dacia Maraini, Lettere Damore / Love letters, 2010, pp. 104 10. Stanislao Liberatore, Il collezionista di emozioni, 2010, pp. 40

Finito di stampare nel mese di novembre 2010 da __________________ per conto di Ianieri Edizioni

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