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Secondo la veduta predominante nella dottrina della razza, la qualit di razza sono essenzialmente quelle precedenti da virtualit ereditarie.

L'ambiente ha un suo valore e un suo potere, che per non determinante, perch da solo non pu dar luogo a modificazioni permanenti di una nuova eredit. Tuttavia l'ambiente ha una sua speciale importanza dovunque si abbiano tipiche, per via di precedenti incroci, contengono in s virtualit ereditarie diverse. In tali casi l'ambiente pu agire nel senso di propiziare lo sviluppo di alcune di queste possibilit di contro ad altre compresenti, che invece vengono impedite e riportate ad un stato di latenza. Su tale base l'ambiente un fattore da considerare attentamente dovunque ci si ponga il problema delle selezioni interne. Un dato ambiente pu mettere alla prova la molteplice variet delle disposizioni interne ereditate, ne pu misurare la forza, pu propiziare una discriminazione e persino enucleare e stabilizzare un tipo predominante, quando presenti per un periodo abbastanza lungo le stese condizioni. Questi accenni valgano come premessa generale per alcune considerazioni che vorremo svolgere circa il significato che ha l'esperienza della montagna per una concezione attiva della razza, vale a dire per quella concezione che intende dare un sempre maggior risalto, nella nostra gente, alla qualit ed alle doti del tipo superiore, ario-romano.

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