Bussi Marcelo
MF
1910672008 Pag. 6
COMMENTI
La sfida
decisiva
é quella
alVultimo
barile
(Bussi a pag. 6)
Alla fine la sfida che conta é quella all’ultimo barile
MW ruolo chiave dell'tran
domina il saggio
i Stefano Casertano
Guerra fredda? Una Sfia alll
mo bari fraRussiae Stati Uniti, co-
me die i iolo del saggio di Stefano
‘Casertano, edito da Francesco Brioschi
Sfida che continua ancora oggi perché,
insegna F'ex sepretario di Stato america
sno Henry Kissinger, «se contol peto-
lio control le nazionin. Seritto con se
coinvolgente veo di aneddot gustosie
di documentazione inedita d'archivio, i
Saggio del giovane studioso (Casertano
hha Stanni,si@laureato in econemia alla
Luiss Guido Carli di Roma, ha consegui
to un Master alla Columbia University
di New York tiene un corso di E
rnomia e Politica dele Risorse Energe-
tiche all Universita di
tura, Gli storici hanno
seimpre spicgato che a
fare implodere P Unio-
ne Sovietica, oltre all'inefficienza eco-
nnomica del sistema comunista, ¢ stato
il peso dei cost insostenibili della fol-
Je corsa agli armamenti, accelerata dal
‘lamoroso bluff della Stategic Defense
Initiative voluta da Ronald Reagan, le
famose Guerre sellari che prevedevano
lo spiegamento di uno scudo anti-missile
sia a terra che nello spazio. Casertano
evidenzia invece il uolo fondamentale
giocato dalla strategia occidentale di
bbattere i prezzi del petrolio. «In breve
tempo». spiega il giovane economista,
«de quoiazioni det barile erollarono da
35 a9 dollar, con la conseguente di-
mminuzione del 70% delle enirate dello
Stato sovietico. Cosi, quando Michail
Gorbaciov cere di riformare il sistema
Con la perestrojka falli miseramente per
il semplice fatto che Unione Sovietica
DI MARCELLO Busst
cra gid in bancarott»,
A determinare il crollo dei prezzi del
petrolio fu una congiunzione astrale
inripetibile: alla base di tutto ci fu la
‘nuova politica energetica di Reagan,
che il primo giomo della sua presiden-
‘za fece rimuovere i controli sui prezzi
del greggio estratto negli Stati Uniti, che
all'epoca erano ancora il secondo pro-
ddutiore mondiale, Ianciando cost una se-
rie di produttoriindipendenti edi nuove
esplorazioni, che gif nel 1982 portarono
Ta produrione non Opeca superare quel-
la dell’ Opec. E quando il eartello deci-
deva di tagliarla per sostenere i prezzi
interveniva Margaret Thatcher facendo
‘pompare petrolio dai pozzi del Mare del
Nord per allagare di groggio i mercati
Infine, !’Arabia Saudita in quell’ep
cra particolarmente vicina agli Stati
Uniti perché terroriz~
ata dall’espai
smo sovietico, cl
ssiviff con
invasione dell’ Afgha-
nistan, Poiché i pozzi
americani e britannici
sono ormai in fase di esaurimento, oggi
il gioco non & pid replicabile. E sono
diventati di fondamentale importanza i
paesi dove si pensa che ci siano le mag-
siorirserve di oro nero. Da qui la nuova
{guerra fra Russia¢ Stati Uniti per acca-
parrarsi le risorse del Caspio. Non 8 un
‘caso che Mosca abba attaccato la Geor
‘gia nell'agosto dell'anno scorso, quando
ii prezzo del petrolio era 140 doilar, per
poi sospendere ogni velleith espansioni-
Stica a Seguito del crollo delle quotazioni
intomo ai 40 dollar, sucvessivo al falli-
mento di Lehman Brothers. Altro paese
determinante nella sfida peril dominio
dell’energiaI'Iran. Casertano sostiene
che proprio qui sia cominciata a Guer-
1a fredda, mentre @ stato a partire dalla
Rivoluzione Islamica del 1979 che gli
Stati Uniti sono diventati il Grande Sa-
tana per buona parte della popolazione
‘mediorientale. Oggi il ruolo di Teheran
resta fondamentale perche nelle sue ma-
nici sono le seconde riserve mondial di
‘gas, Ma non bisogna farsi illusioni: per
il giovane economista la lotta in corso
fra Mahmoud Ahmadinejad e Hussein
‘Moussavid uno scontro tra fazioni della
Repubblica Islamica che, chiungue sia i
vincitore finale, non crolier, rintanendo
uindi ostile agli Stati Unit
‘Casertano dedica molto spazio a Enri-
‘co Mattei, interpretato come personaggio
chiave nei rapport fra ’Occidente € il
blocco sovietico, Contrariamente acerta
pubblicistica, che insinua il sospetto di
tun ruolo degit Stati Uniti nella tragica
‘morte del fondatore dell Eni, Casertano
sostiene invece che, nonostante P'Nalia
fosse diventata il primo importatore di
petrolio sovietico, alla fine Washington
capi che si poteva fidare di lui. Tanto
che nell’estate del 1962 venne siglato
tun contratto fra la Esso italiana e Eni ¢
/programmato un viaggio negli Stati Uni-
tidi Mattei per rtiraze la laurea honoris
‘causa a Berkeley e per un incontro per
sonale con il presidente John Fitzgerald
Kennedy, quando, sive Casertano, «un
incidente aereo non ancora del tuto chia
10. i 27 ottobre de! 1962, lascid Talia
corfana di un grande padre industriale»
Per capire meglio l'opera titanica di
Mattei, I'autore di Sfida all'wtimo ba
rile ricorda che Washington aveva sta-
bilto che i paesi sconfitt non dovessero
sviluppare aziende petrolifere nazionali.
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