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matriciale utili per la rappresentazione della posizione e dellorientamento, delle distribuzioni di velocit e accelerazione dei corpi rigidi e della cinematica relativa.
rappresentazione matriciale dei vettori matrici di rotazione composizione delle matrici di rotazione forma matriciale del prodotto scalare e vettoriale rappresentazione minima dellorientamento coordinate omogenee e matrici di posizione matrici di rototraslazione matrici dellasse elicoidale matrici di velocit e di accelerazioni
Vz
O
Vy
Y
Vx
Le componenti del vettore dipendono dal sistema di riferimento. Considerando 2 terne (1) e (2), le 2 rappresentazioni devono essere legate da una relazione , essendo la descrizione dello stesso vettore, terna (1) O1X1Y1Z1
r T x1 Vx1 r r r r r V = Vx1x1 + V y1y1 + Vz1z1 = y1 V y1 r z 1 Vz1
Y1
Y2
Vy1
V y2
O1
O2
V
X2
r T x 2 Vx 2 r r r r r V = Vx 2 x 2 + V y 2 y 2 + Vz 2 z 2 = y 2 V y 2 r z 2 Vz 2
V x2
Vx1
X1
r V=
r {x 1
Vx1 r r y1 z1} V y1 = V z1
r {x 2
r y2
Vx 2 r z 2 } V y 2 V z2
Vx 2 r z 2 }V y 2 V z2
Premoltiplicando per
r r x1 Vx1 x1 r r r r r r y1 { x1 y1 z1}V y1 = y1 { x 2 r r z V z 1 z1 1
r y2
Essendo x1,
Chiamando con R12 la matrice 3x3 a 2 membro e indicando con un apice (1) la terna rispetto alla quale le componenti di un vettore o una matrice sono calcolati, si ha
Vx1 V (1) = V y1 V z1 Vx 2 V (2 ) = V y 2 V (1) = R12 V (2 ) V z2
MATRICE DI ROTAZIONE
Si definisce matrice di rotazione e si indica con R12
V (1) = R 12 V (2 )
r r x1 x 2 r r R12 = 1 x2 y r r z1 x 2
r r x1 y 2 r r y1 y 2 r r z1 y 2
r r x1 z 2 x x 2 r r = x y2 y1 z 2 r r z1 z 2 xz 2
yx2 y y2 yz2
zx2 z y2 zz2
(1)
Dalla espressione a 2 membro di R12 si vede che le colonne sono i coseni direttori della terna (2) rispetto alla terna (1). Ciascuna colonna, 3 e 4 membro, rappresenta le componenti dei versori di (2) rispetto a (1). La matrice R12 ortogonale poich, indicando con I la matrice identit (3x3), si ha
(1) 1) y( 2 z 2 = 0,
T
(1) 1) z( 2 x2 = 0
T
(1) 1) y( 2 y 2 = 1,
T
(1) 1) z( 2 z2 = 1
T
La matrice R12 converte i vettori dal sistema (2) al sistema (1) V (1) = R 12 V (2 ) La matrice R21converte i vettori dal sistema (1) al sistema (2) V (2 ) = R 21 V (1)
1 (1 ) 1 1 (1 ) V = R 12 R 12 V (2 ) = V (2 ), V (2 ) = R 12 V Premoltiplicando la prima per R12-1 R 12
La matrice R anche lentit matriciale che ruota un vettore nello spazio di un angolo rappresentato dalla matrice stessa. Detto W il vettore derivante dalla rotazione di V secondo R W = R V . Ma i vettori W e V hanno lo stesso modulo,
W = RV , W T = V TR T W T W = V TR TRV
RT = R-1
W TW = V TV
e quindi risulta confermato che W rappresenta il vettore V ruotato di una quantit espressa da R
5
Riassumendo, la matrice 1)
R ha 3 interpretazioni geometriche
descrive lorientamento di un sistema di riferimento cartesiano rispetto a un altro, tramite le componenti dei versori o dei coseni direttori della 2a terna rispetto alla 1a r r r r r r x1 x 2 x1 y 2 x1 z 2 r r r r r r R12 = 1 x 2 y1 y 2 y1 z 2 y r r r r r r z1 x 2 z1 y 2 z1 z 2
con
W TW = V TV
6
) = 1.
x (2 ) T 1 (2 ) T y1 = 2 (2 ) T z 1 Le colonne di R12 possono essere interpretate come i coseni direttori o i versori della terna (2) rispetto alla terna (1), viceversa le righe sono i coseni direttori o i versori della terna (1) rispetto alla terna (2), per cui esistono le relazioni xx2 R12 = x y2 xz 2 yx2 y y2 yz2 z x2 z y2 zz2
(1)
(1) = x 2
y (1)
x x1 1) z( = y x1 2 z x1
x y1 y y1 z y1
x z1 y z1 z z1
(2 )
x2 + x2 + x2 = 1 y2 z2 x2 2 2 2 y x2 + y y 2 + y z 2 = 1 2 2 2 z + z y2 + zz2 = 1 x2
2 2 2 xx + yx 1 + z x1 = 1 21 2 2 x y1 + y y1 + z y1 = 1 2 2 2 x z1 + y z1 + z z1 = 1
T
x (2 ) y (2 ) = z (2 ) 1 1 1 (2 ) (2 ) (2 ) y1 z1 = x1 (2 ) (2 ) (2 ) z x1 = y1 1
T
(1) 1) x( 2 x2 = 1
T
(1) 1) y( 2 y2 = 1
T
(1) 1) z( 2 z2 = 1
T
Tutte queste relazioni sono equivalenti a 6 equazioni indipendenti tra i 9 termini della matrice di rotazione: R12 contiene solo 3 parametri indipendenti.
ROTAZIONI ELEMENTARI
Sia O1X1Y1Z1 la terna ottenuta dalla terna di riferimento O0X0Y0Z0 con una rotazione elementare antioraria di un angolo intorno allasse coordinato Z. I versori di O1X1Y1Z1 hanno componenti rispetto agli assi della terna di riferimento (coseni direttori)
cos sin 0 (0 ) = sin y (0 ) = cos z (0 ) = 0 x1 1 1 0 0 1
X0 Z0 Z1
Y1 O0O1
Y0
X1
La matrice di rotazione che definisce la terna (1) rispetto alla terna (0)
(0 ) R 01 = x1
y (0 )
1
cos ( 0) z1 = R z ( ) = sin 0
sin
cos 0
0 0 1
0 1 R x ( ) = 0 cos 0 sin
0 sin cos
8
Considerando la matrice di rotazione R12 , si ha V (1) = R12 V (2 ) . Sostituendo questultima nella (a) si ha V (0 ) = R 01R12 V (2 ) che confrontata con la (b) conduce a
R 02 = R 01 R 12
La rotazione espressa dalla matrice di rotazione R02 , che porta una terna inizialmente sovrapposta con O X0Y0Z0 in O X2Y2Z2 , pu essere interpretata come composta da due rotazioni successive
una rotazione R01 che ruota la terna inizialmente sovrapposta a O X0Y0Z0 in O X1Y1Z1 Unaltra rotazione R12 che ruota la terna ora in O X1Y1Z1 nella posizione finale O X2Y2Z2
La rotazione complessiva composta da rotazioni parziali successive definite rispetto alla terna risultante dalle rotazioni precedenti, detta terna corrente, si ottiene moltiplicando da sinistra a destra le rotazioni successive rispetto alla terna corrente.
Angoli di Eulero
Z0 Z1
Forniscono una rappresentazione dellorientamento componendo 3 rotazioni elementari rispetto agli assi della terna corrente. Esistono 12 possibilit: consideriamo una detta ZXZ
Y1
O0O1
Y0
3
X0
X1
1
n
10
2
2
rotazione di 1 intorno Z 0 Z1,1 rotazione di 2 intorno X1,1 rotazione di 3 intorno Z1,2 Z1,3 Z1
Z0 Z1
1
Y1 Z0Z1,1
1
Y1,1
posizioni intermedie 2
Z0 Z1,2 2 Y0 Y1,2 Z0 Z1,3Y1
3
Y1,3Y1
O0O1
Y0
1 1
X0
2 2
Y0
Y0
3
X0
X1
1
n
X1,1
X0
X1,2 X0
3 X X 1,3 1
3
3
Gli angoli di Eulero sono interpretabili in altro modo. Definito lasse dei nodi n , intersezione tra i piani X0Y0 e X1Y1:
1 angolo orientato da X0 a n angolo di precessione 2 angolo orientato da Z0 a Z1 angolo di nutazione 3 angolo orientato da n a X1 angolo di rotazione propria
Z0 Z1
Y1
O0O1
Y0
3
X0
X1
1
n
12
Ponendo Si = sin i e Ci = cos i le relazioni tra matrice di rotazione e angoli di Eulero sono
S1S 2 C1S 2 C2
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POSIZIONE DI UN CORPO esprimibile tramite la posizione di un suo punto pi lorientamento. Usualmente si fissa una terna solidale al corpo:
come punto si sceglie lorigine della terna come orientamento quello degli assi della terna
Queste informazioni possono essere in modo conveniente raggruppate in coordinate omogenee. una matrice 4x4
Coordinate omogenee
La rappresentazione di un punto in un sistema di riferimento cartesiano P(x, y, z). Consideriamo le coordinate omogenee: ortogonale destro
4 coordinate a, b, c, u relazioni con le coordinate cartesiane
x = a u y = b u z = c u
1 scelte
14
Posizione e orientamento in coordinate omogenee Con ladozione della quaterna di coordinate possibile descrivere
u0
u=0 a, b, c
Usualmente si assume
punto proprio: u = 1
omogenee
P( a = x, b = y, c = z, 1 )
y z 1}T
3
P = {x
P = {x
z}T
cartesiane
Pi (a, b, c, 0)
essendo significativo solo il rapporto tra a, b, c si pone a2+b2+c2=1 e in questo caso a, b, c sono i coseni direttori
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MATRICE DI POSIZIONE
r P0
r P1
O1
Y1
r T
Y0
r r r P0 = T + P1
X0
O0 X1
Con una rappresentazione matriciale dei vettori rispetto a una generica terna (i) si ha
3
(i ) =3 T(i ) + 3 P (i ) P0 1
16
P
Z0
Z1
r P0
r P1
O1
Y1
r T
Y0
O0 X1 X0
r r r P0 = T + P1 3 (i ) P0 = 3T(i ) + 3P1(i )
Le rappresentazioni matriciali dei vettori sono tutte riferite alla terna generica (i)
(0 ) = 3 T (0 ) + 3 P (0 ) = 3 T (0 ) + R 3 P (1) P0 01 1 1
17
r r r P0 = T + P1 3 (0 ) 3 (0 ) P = T +R
0
3 01
P (1)
1
Z0 O0
r P0
P r
r T
Y0
P1
Z1
Y1
O1 X1
X0
(0 ) = R 01 P0 0 0 0
T(0 ) 1
R 01 M 01 = 0 0
T (0 ) 0 1
(0 )= M P (1) P0 01 1
la quale permette di trasformare la rappresentazione in coordinate omogenee di un punto, da un sistema di riferimento a qualsiasi altro.
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Z0 O0
r P0
P r
r T
Y0
P1
Z1
Y1
O1 X1
X0
R 01 M 01 = 0 0
T(0 ) 0 1
(0 )= M P (1) P0 01 1
La matrice M01 descrive la posizione della terna (1) rispetto alla terna (0)
R01 descrive la posizione angolare di (1) rispetto a (0) T(0) descrive la posizione dellorigine di (1) rispetto a (0) M01 composta da 3 parametri di posizione (Tx, Ty, Tz,) e da 9
parametri di rotazione di cui solo 3 indipendenti: 6 parametri indipendenti, sufficienti per rappresentare un corpo nello spazio.
M01 , quindi, descrive la posizione di un corpo rigido solidale alla terna (1) rispetto alla terna (0) .
La matrice M01 dipende dalla scelta operata per i 2 sistemi
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Z0 O0
r P0
P
r T
Y0
r Z1 P1
O1 X1
Y1
X0
(0 ) xx 1 (0 x y1) M 01 = x (0 ) z1 0
(0 ) yx 1 y (0 ) (0 ) yz 1
y1
(0 ) T (0 ) zx x 1 (0 ) 0) z( T y y1 (0 ) T (0 ) zz z 1 0 1
ogni colonna di M01 contiene le coordinate omogenee dei punti notevoli della terna (1) espressi nella terna (0) le prime 3 colonne sono i punti impropri di X1, Y1, Z1 nella terna (0) lultima colonna rappresenta lorigine di (1) vista dalla terna (0) M01 utile per descrivere la posizione di meccanismi a catena cinematica aperta: a ogni membro corrisponde una matrice di posizione 20
10
Trasformazione inversa P
r T
Y0 X0
Dalla matrice M01 che converte le coordinate da (1) a (0) si calcola la matrice che compie loperazione inversa
(0 ) = M P (1) P0 01 1
Z0 O0
r P0
r Z1 P1
O1 X1
Y1
(0 ) P1(1) = M 10 P0
La trasformazione inversa si ottiene con linversione della matrice di posizione. Tuttavia le matrici di posizione hanno una struttura che permette di ottenere linversione in maniera conveniente rispetto alla formula generale. 21
1 M10 = M 01
R R T 01 01 10 M 01 = , M10 = 0 0 0 0 0 1
T10 0 1
M 01M10 = I
1 0 T10 = 0 0 1 0
R 10 = 0 0
0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1
M10
T10 0 1
22
11
COMPOSIZIONE DI MATRICI DI POSIZIONE Dati 3 sistemi di riferimento O0 X0Y0Z0 , O1 X1Y1Z1 e O2 X2Y2Z2 e un generico punto P si hanno le relazioni, indicando con M01 e M02 le matrici di posizione che descrivono le terne (1) e (2) rispetto a (0),
(0 ) = M P (1) P0 01 1 P (0 ) = M P (2 )
0 02 2
(a) (b)
M 02 = M 01 M 12
23
Quando si conoscono le matrici Mij che descrivono le posizioni relative tra alcuni sistemi di riferimento possibile ricavare altre matrici di posizione da quelle gi note. A questo scopo utile tracciare uno schema detto grafo orientato delle trasformazioni
M35
3
M32 M12 M24
1 M 23 = M 32
1 M15 = M12 M 32 M 35
24
12
Esempio
Traslazione nella posizione finale Rotazione intorno a Y di / 2 Rotazione intorno a Z di / 2 Rotazione intorno a X di
Z0
Y1
O1 X1
O0
Z1
c a
M 01 = M 01 M1 1 M1 1 M1 1
Y0
1 0 M 01 = 0 0
0 0 a 1 0 b 0 1 c 0 0 1
0 cos( 2 ) 0 0 = 0 sin ( 2 ) 1 0
X0
R ( 2 ) y M1 1 = 0 0 0
0 sin ( 2 ) 1 0 0 cos( 2 ) 0 0
0 0 0 =0 0 1 1 0
0 1 0 0
1 0 0 0
0 0 0 1
25
4
2
M 01 = M 01 M1 1 M1 1 M1 1
0 cos( 2 ) sin ( 2 ) 0 = sin ( 2 ) cos( 2) 0 0 0 1 0 0
R ( 2 ) z M1 1 = 0 0 0
0 0 0 1 0 0 = 1 0 1 0 0 0 0 1 0 0
Z0 Y1
0 0 0 0 1 0 0 1
R ( ) x M1 1 = 0 0 0
0 0 1 0 cos 0 = 0 0 sin 0 1 0
0 sin cos 0
0 0 0 1
O1 X1
O0
Z1
c a
Y0
X0
b
26
13
0 1 1 0 0 0 0 0
0 0 0 0 1 0 0 1
0 1 0 cos 0 sin 0 0
0 sin cos 0
0 0 0 1
0 sin 1 0 M 01 = 0 cos 0 0
cos 0 sin 0
27
6
4
Trasformazione inversa
1
cos 0 sin 0
a b c 1
Z0
Y1
O1 X1
RT T R T 01 01 01 M10 = 0 0 0 1 0 sin M10 = cos 0 1 0 0 cos 0 sin 0 0 b a sin c cos a cos + c sin 1
O0
Z1
c a
Y0
X0
28
14
ROTOTRASLAZIONI ELICOIDALI Ogni spostamento finito nello spazio di un corpo equivalente a una rototraslazione elicoidale. Una rototraslazione elicoidale pu essere descritta tramite trasformazioni omogenee. Una rototraslazione elicoidale definita da
Z0
u, p
r u
) P2(,0 1
Z1
) P3(,0 1
Y1 X1
X0 O0
P (0) 2, 2
Z2 P (0 ) 3, 2
Y2
un suo punto P*
0) P1(,1
) P1(,0 2
X2
Y0
Se di un corpo rigido nota la posizione di suoi 3 punti P1(0), P2(0), P3(0) rispetto a un sistema di riferimento (0) individuata la posizione del corpo. Consideriamo la rototraslazione che porta il corpo dalla posizione 1 alla posizione 2.
29
(0 ), P1 ,1
(0 ), P2 ,1
(0 ) P3 ,1
(0 ), P1 ,2
(0 ), P (0 ) P2 3 ,2 ,2
Il legame tra i punti nelle due posizioni si descrive con una matrice detta matrice di rototraslazione Q(0) che contiene le informazioni relative allasse r elicoidale (P*, u, p ) e allampiezza del movimento . Z1 ( 0) P2,1 La matrice Q (0), descrive la rototraslazione del corpo, mettendo 0) X1 P1(,1 in relazione le posizioni dei punti nelle due posizioni
0) (0 ) (0 ) P( j,2 = Q P j,1
Z0
u, p
) P3(,0 1
Y1
O0 X0
P (0) 2, 2
Z2 P (0 ) 3, 2
Y2
) P1(,0 2
X2
Y0
con j=1, 2, 3
30
15
3
0) (0 ) (0 ) Per definire Q (0) scriviamo le 3 relazioni P( j,2 = Q P j,1 in forma matriciale compatta
[P( )
0 1,2
(0 ) P (0 ) = Q (0 ) P (0 ) P (0 ) P (0 ) P2 ,2 3,2 1,1 2 ,1 3 ,1
Fissando arbitrariamente sul corpo una terna, che nel movimento assume le posizioni O1 X1Y1Z1 e O2X2Y2Z2 , lidentificazione di Q(0) immediata, introducendo nella relazione precedente
[X( )
0 2
(0 ) Z(0 ) O(0 ) = Q(0 ) X(0 ) Y (0 ) Z(0 ) O(0 ) Y2 2 2 1 1 1 1 14444 4 24444 4 3 14444 4 24444 4 3 M 02 M 01
1 1 1 M 02 M 01 = Q(0 )M 01M 01 M 02 = Q(0 )M 01 M 01 1 1 M 01 = M10 Q(0 )= M 02 M10 Q(0 )= M 02 M 01
31
Z0
3bis
u, p
Z2
) P2(,0 1
Z1
P (0 )
3,1
Y1
) P3(,0 2 (0 ) P 1,2
P (0 )
2, 2
Y2
X2
Y0
0) P1(,1
X1
X0
O0
[X( )
0 2
(0 ) Z(0 ) O(0 ) = Q(0 ) X(0 ) Y (0 ) Z(0 ) O(0 ) Y2 2 2 1 1 1 1 14444 4 24444 4 3 14444 4 24444 4 3 M 02 M 01
1 1 1 M 02 M 01 = Q(0 )M 01M 01 M 02 = Q(0 )M 01 M 01 1 1 M 01 = M10 Q(0 )= M 02 M10 Q(0 )= M 02 M 01
32
16
M 02 = M 0k M k 2
M10 = M1k M k 0
Q(0 )=M 02 M10 = (M 0k M k 2 )(M1k M k 0 ) Q(0 )= M 0k Q(k )M k 0
sostituendo queste espressioni nella prima delle precedenti essendo Q(k )= M k 2 M1k
Q(k )= M k 0Q(0 )M 0k
o la relazione inversa
La relazione analoga a quella per il cambio di base per vettori nella rappresentazione con matrici SS(3)
V (i ) = R ij V ( j )R ji
33
La matrice di rototraslazione Q(0), essendo definita come un prodotto tra matrici di posizione, ne ha la stessa struttura
R (0 ) ( 0) T Q (0 ) = M 02M10 = 0 0 1 0
R(0) descrive la rotazione del corpo nel sistema di riferimento (0) T(0) la traslazione del corpo nel sistema di riferimento (0)
in particolare T(0) rappresenta lo spostamento del punto solidale al corpo sovrapposto con lorigine di (0) quando si trova nella posizione 1, infatti si pu
(0 ) = Q (0 )P (0 ) , essendo scrivere P0 ,2 0 ,1
0 R (0 ) 0 ( 0) T (0 ) = P (0 ) = P0 ,1 0 0, 2 0 0 1 0 1
0 T(0 ) 0 = 0 1 1
34
17
Z0
5bis
u, p Z ) 1 P2(,0 1
(0 ) P 1,1 ) P3(,0 1
O0
) Z2 P3(,0 2 ) P2(,0 2
Y2
Y1 X1
X0
) X2 P1(,0 2
Y0
R(0) descrive la rotazione del corpo nel sistema di riferimento T(0) la traslazione del corpo nel sistema di riferimento (0)
(0)
in particolare T(0) rappresenta lo spostamento del punto solidale al corpo sovrapposto con lorigine di (0) quando si trova nella posizione 1, infatti si pu (0 ) = Q (0 )P (0 ) , essendo scrivere P0 ,2 0 ,1
0 R (0 ) 0 (0 ) T (0 ) = P (0 ) = P0 ,1 0 0, 2 1 0 0 0 1
0 T(0 ) 0 = 0 1 1
35
Alla matrice di rototraslazione Q(0) pu essere dato un ulteriore significato se si prendono come riferimento per la descrizione del moto le terne (1) o (2) alternativamente
Q (1)=M12 M11 (2 ) Q =M 22 M12 M ii = I Q (1)= Q (2 )=M12
Q (0 )=M 02 M10 6
Q(k )= Mk 0Q(0)M0k
Confrontando i termini allinterno delle cornici, si pu dare alla matrice di rototraslazione un significato geometrico duale
Q(k) rappresenta la posizione della terna (2) rispetto alla terna (1) vista dal (k ) = M M M sistema di riferimento (k) Q k1 12 1k
la matrice di posizione una matrice di rototraslazione nel caso particolare che come sistema di riferimento per la descrizione del moto si assuma la terna (1) o
36
18
ROTOTRASLAZIONI ELEMENTARI Quando la rototraslazione di un corpo avviene rispetto a un asse coordinato del sistema di riferimento (0) si hanno forme particolarmente semplici. Dalla rotazione elementare intorno allasse Z
v u, p
Z0= Z1 O1
Y1 hz
Y0
cos R z ( )= sin 0
sin cos 0
0 0 1
X1 X0
O0
si ha Qz(0)(,hz) = M01
sin cos 0 0
0 0 0 0 1 hz 0 1
37
0 sin cos 0
hx 0 0 1
Esempio
v u, p
Zu Ou
Si vuole descrivere nel sistema di riferimento (0) r la rototraslazione elicoidale rispetto allasse u . Per questo definiamo una terna (u) con lasse Zu r coincidente con lasse elicoidale con versore u e usiamo la relazione Xu
u) Q (0 )= M 0u Q ( z Mu0
Y0
yx z
O0
Yu
X0 Z0
38
19
Q (0 )= M 0 u Q (u )M u 0
v u, p
Zu
0 0 0 0 h = p 1 h 0 1
3
2
Ou Xu
Y0
yx z
O0
Yu
X0 Z0 Le matrici M0u e Mu0 che esprimono le posizioni relative delle terne (0) e (u) sono
0 0 M 0u = 1 0
1 0 0 0 0 x 1 y 0 z 0 1
RT 0u Mu0 = 0 0
T R0 u T0u
0 1
0 1 = 0 0
0 0 1 0
1 z 0 x 0 y 0 1
39
0 0 u) Q(0 ) = M 0u Q( z Mu0 = 1 0
1 0 x 0 1 y 0 0 z 0 0 1
cos sin 0 0
sin cos 0 0
0 0 0 0 1 h 0 1
0 1 0 0
z x = 1 0 y 0 0 1 0 1 0 0
sin 0 = cos 0
cos 0 sin 0
0 x 0 1 y + h 1 0 z 0 0 1 0 sin 0 cos 0
0 0 1 0
1 z 0 x = 0 y 0 1
cos 0 Q (0 ) = sin 0
0 1 0 0
20
4bis
v u, p
Zu Ou Xu
Y0
yx z
O0
Yu
X0 Z0
cos 0 Q (0 ) = sin 0
0 1 0 0
sin 0 cos 0
SUCCESSIVE ROTOTRASLAZIONI Una sequenza di rototraslazioni, come qualsiasi spostamento finito, pu essere descritta da una rototraslazione elicoidale globale. Se lo spostamento di un corpo da una posizione iniziale PI a una posizione finale PF descritto con 2 rototraslazioni attraverso una posizione intermedia Pin (0 ) lo spostamento PI PF si descrive con la rototraslazione globale Q G
Z0
Q (0 )
G
O0 X0 Y0
PI
PF
42
21
Rototraslazioni rispetto a una terna fissa Se le rototraslazioni sono tutte espresse rispetto a uno stesso sistema di riferimento (0) si ha (si omette lapice corrispondente per le posizioni)
PI Pin Pin = Q1 PI
(0 )
Pin PF PF = Q 2 Pin
(0 )
PI PF
0) PF = Q (G PI
Sostituendo la 1a nella 2a si ha
(0) PF = Q(20) Q1 PI
Z0
(0 ) QG
O0 X0 Y0
(0 ) = Q (0 )Q(0 ) QG 2 1
PI
(0 ) Q1
Pin
0) Q( 2
PF
Nel caso di rototraslazioni espresse rispetto a una terna fissa (0) la rototraslazione globale si ottiene moltiplicando da destra a sinistra
43
Data una terna fissa O0X0Y0Z0 e una mobile OiXiYiZi inizialmente sovrapposta alla fissa, componiamo le rototraslazioni rispetto alla posizioni della terna mobile in seguito allo spostamento precedente
Z0 O0 X0 Y0
(0 ) Q1
(0 ) QG
PI
sovrapposta a
Pin
posizione
0) Q( 2
PF
posizione
O0X0Y0Z0
O1X1Y1Z1
O2X2Y2Z2
(0 ) = Q (0 )Q(0 ) QG 2 1 Q(h )= M Q(k )M
hk
kh
44
22
Nel caso di rototraslazioni espresse rispetto alla terna corrente la rototraslazione globale si ottiene moltiplicando da sinistra a destra
Qi +1 Qi Qi Qi+1
Costituiscono delle eccezioni alcuni casi particolari
ROTOTRASLAZIONI RISPETTO A UN ASSE ARBITRARIO Costruiamo la matrice Q(0) che descrive rispetto r a (0) la rototraslazione intorno a un asse qualsiasi u descrivere la rototraslazione r con asse elicoidale P*, u rotazione passo p = h/a o traslazione h rispetto a una terna (a) avente r lasse Za allineato con u
Q (a ) = 0 cos H = sin 0 1 0 sin cos 0 0 0 0 1 0
Z0
u, p
Za Ta Ya Y0
O0
Xa X0
R za 0 0
0 0 = cos C Q (a ) = h S = sin 1
C S 0 0
S C 0 0
0 0 1 0
0 0 h 1
operare un cambiamento di riferimento con lespressione Q (0 ) = M 0 a Q (a )M a 0 in cui la matrice Q(0) rappresenta la rototraslazione nel riferimento (0)
46
23
a 0 Q( ) = M 0 a Q( ) M a 0
2 Z0 u, p
La matrice M0a individua la posizione della terna (a) nel riferimento (0); indicando r r r con s , t , u i versori di (a) e con s(0) , t(0) , u(0) la loro descrizione nel sistema (0), risulta
R (0) u(0) T(0) (0) (0) T s t a a a M0a = = 0 0 1 0 0 0 1 0
s(0)T RT T ( 0) ( ) 0 ( 0 ) T T R a Ta t R a Ta a Ma0 = = u(0 )T 1 0 0 1 0 0 0 0
X0 trasformazione diretta Ta
Za Ya Y0
O0
Xa
trasformazione inversa
47
0 a Q( ) = M0aQ( ) Ma0
( 0) ( 0) ( 0) R Ta Ta R R za H R T R za R T RT a a a Ta a = Q (0 ) = a 1 000 1 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0
( 0) R za R T a Ta + H 1
T (0) ( 0) (0 ) T(0 ) R a R za R T a R a R za R a Ta + R a H + Ta Q (0 ) = R =
0 0 0
000
48
24
Per il calcolo di
R(0)
C ( ( ( ( T 0) 0) 0) 0) R = R a R za R a = s t u S 0
S C 0
0 0 1
s(0 )T T t (0 ) = u (0 )T
= s(0 )C + t (0 )S
= s(0 ) s(0 )TC + t (0 ) s(0 )T S s(0 ) t (0 )T S + t (0 ) t (0 )TC + u (0 ) u(0 )T = = s(0 ) s(0 )T + t (0 ) t (0 )T C + s(0 ) t (0 )T + t (0 ) s(0 )T S + u (0 ) u(0 )T
) (
r r r s t = u
49
)
s (0 ) = u (0 )t (0 ) t (0 ) = u (0 )s (0 )
r r r s t = u r r r t u = s r r r u s =t
s (0 ) s (0 )T + t (0 ) t (0 )T = u (0 ) t (0 ) s (0 )T + u (0 ) s (0 ) t (0 )T = = u (0 ) t (0 )s (0 )T + s (0 )t (0 )T = u (0 ) u (0 ) = u (0 ) r r t s
Il termine s (0 ) t (0 )T + t (0 ) s (0 )T
s (0 ) t (0 )T + t (0 ) s (0 )T = u (0 )
I u (0 )u (0 ) = u (0 )
R (0 ) = s (0 )s (0 )T + t (0 )t (0 )T C + s(0 )t (0 )T + t (0 )s(0 )T S + u (0 )u (0 )T =
2 2 2 = u (0 ) C + u (0 )S + I + u (0 ) = I + u (0 ) sin + u (0 ) (1 cos )
) (
50
25
0 = I + uz u y
uz 0 ux
2 1 + ux 1 (1 cos ) u z sin + u xu y (1 cos ) u y sin + u xu z (1 cos ) = u z sin + u xu y (1 cos ) u x sin + u y u z (1 cos ) 1 + u2 y 1 (1 cos ) u sin + u u (1 cos ) u sin + u u (1 cos ) 2 1 (1 cos ) 1 + uz x z x y z y
2 u x 1 u xu y u xu z uy u x sin + u y u x u 2 y 1 u y u z (1 cos ) = u u 2 0 z x u z u y u y 1
(0 )
( 0) ( 0) Ta + R a H + Ta = ( 0)
(0 ) T(0) + s(0 ) t (0 ) u (0 ) 0 = = I R a
h
= I R
(0 )
)Ta(0) + h u(0)
51
descrivere la rototraslazione r con asse elicoidale P*, u rotazione passo p = h/a o traslazione h rispetto a una terna (a) avente r lasse Za allineato con u
Z0
u, p
Za Ta Ya Y0
O0
Xa
( 0) R (0 ) T Q (0 ) = 0 0 1 0
X0
2 R ( 0) = I + u (0 ) sin + u (0 ) (1 cos ) ( 0) (0 ) ( 0) T = I R (0 ) Ta + hu
in cui Ta(0) rappresenta lorigine della terna (a) rispetto alla terna (0)
52
26
Estrazione dei Parametri della Rototraslazione dalla Matrice Q(0) Langolo di rotazione si ricava dallespressione esplicita del termine R(0) e dalla relazione atan2 (sin , cos )
r11 r12 = r21 r22 r31 r32 r12 r23 = r33
(0)
2 1 + ux 1 (1 cos ) u z sin + u xu y (1 cos ) u y sin + u xu z (1 cos ) = u z sin + u xu y (1 cos ) u x sin + u y u z (1 cos ) 1 + u2 y 1 (1 cos ) u sin + u u (1 cos ) u sin + u u (1 cos ) 2 1 (1 cos ) 1 + uz x z x y z y
1 1 2 2 2 2 2 2 sin = 2 (r32 r23 ) + (r13 r31 ) + (r21 r12 ) = 2 (2u x sin ) + (2u y sin ) + (2u z sin ) 2 2 3 + ux + uy + u z2 3 (1 cos ) 1 2 2 (1 cos ) ( ) r r r = + + = cos 1 2 11 22 33 2 2 53
(0)
2 1 + ux 1 (1 cos ) u z sin + u xu y (1 cos ) u y sin + u x u z (1 cos ) 9 2 = u z sin + u xu y (1 cos ) u x sin + u y u z (1 cos ) 1 + u2 y 1 (1 cos ) u sin + u u (1 cos ) u sin + u u (1 cos ) 2 1 (1 cos ) 1 + uz x z x y z y
Le componenti u x , u y , u z
(0 ) = r32 r23 ux 2 sin (0 ) = ux
per sin 0
Nel caso in cui = si ricorre alle espressioni nella seconda riga ( = 0 r privo di interesse). Per determinare il segno delle componenti di u in questo caso si esaminano i prodotti
(0 )u (0 ) = r12 + r21 ux y 2(1 cos )
54
27
10
3
( 0)
= I R
(0 )
)Ta(0) + h u(0)
Z0
u, p
Za
O0
Ta
Ya Y0
Xa
T T (0 ) + h u (0 )T u (0 ) = u (0 ) T (0 ) = u (0 ) I R (0 ) Ta
(0 ) u (0 ) R R R T T (0 ) + h = u (0 ) Ta a za a a 1 42 4 3
T T
11
T T (0 ) T T (0 ) u (0 ) T (0 ) = u (0 ) Ta u (0 ) R a R za R a Ta + h 1 4 24 3 144 4 2444 3
Z0
u, p
Za
M 0a = 0 Q (a ) = 0
Ra 0
(0) Ta 0 1 H 1
R za 0 0
Ta O0 Xa X0 r rotazione di intorno u (0 )T R R R T T (0 ) = a za a a u
(a ) T (0 ) Ta = R a Ta (0 ) (a ) Ta , = R a Ta ,
Ya Y0
Il punto 3P* che individua insieme a u lasse elicoidale, scegliendo il punto r di u pi vicino allorigine di (0), si calcola con la relazione
3
P* =
56
28
ESEMPIO DI CALCOLO DI Q(0) Si vuole determinare la matrice Q(0) che descrive rispetto a un sistema di riferimento (0) lo spostamento di un corpo tra una posizione
0 0 (3)1(0 ) = 1 , (3)2(0 ) = 2, iniziale 1 1 1 1
0 1 0 1
0 (3)3(0 ) = 1 1 3
X2
Z0 31
Z1
22 Y2 32 Z2
12 O0 X1
11
21 Y1 Y0
2 1
X0
Si consideri una terna solidale al corpo che segue lo spostamento dalla posizione iniziale (1) a quella finale (2), con lorigine coincidente con 1i e gli assi diretti come in figura. Indichiamo con (1) e (2) le terne nelle due posizioni. La matrice Q(0) definita da
Q(0 ) = M 02M10
57
Le matrici di posizione M10 e M 02 si scrivono inserendo i punti notevoli delle terne (1) e (2) rispetto a (0) Z X
2
Z1
0 1 0 0 0 1 0 1 M 02 = 1 0 0 1 0 0 1 0 M 10 = 0
T R 01
31 22 Y2 32 Z2 X0 12 O0 X1 11 21 Y1 Y0
0 1 0 0 0 1 0 1 T T01 R 01 = 0 0 1 1 1 1 0 0 0
(0 ) = Q (0 )P (0 ) P2 1
58
29
Angolo di Rotazione
(0 0 )2 + (1 1)2 + (0 0 )2
=
=0
59
0 0 0 1 Q(0 ) = 1 0 0 0
1 1 0 0 0 1 0 1
4
X2 Z0 31 22 Y2 32 Z2 X0 12 O0 X1 11 21 Y1 Y0 Z1 2
(0 ) = ux
0) u( y =
(0 ) = uz
{ ()()
u x0 u z0 =
2(1 cos )
u (0 ) =
r13 + r31
2[1 ( 1)]
0
1+1
1 >0 2
{22
2 2
}T
60
30
0 0 0 1 Q(0 ) = 1 0 0 0
1 1 0 0 0 1 0 1
u (0 ) =
T
{22
2 2
}
22 Y2
5
X2 Z0 31 12 32 O0 X1 11 21 Y1 Y0 Z1 3
Traslazione h
h = u (0 ) T(0 ) =
T
Z2 X0
{22
1 2 2 0 =0 1
P =
61
ROTOTRASLAZIONI INFINITESIME Definizione della matrice L Dallespressione della matrice di rototraslazione per spostamenti finiti
2 R (0 ) (0 ) T R (0) ( ) = I + u (0 ) sin ( ) + u (0 ) (1 cos( )) Q (0 ) ( ) = (0 ) ( 0) 3 T = I R (0 ) ( ) P* + h u h = p 0 0 0 1
sin ( ) sin (d ) = d
cos( ) cos(d ) = 1
h dh = pd
62
31
2
2
(0 )3 *
P + pu 1
(0 )
d =
3 (0 ) u (0 ) P* + p u(0 ) d = I + L(0 )d = I4 + u 0 0 0 0
con
u (0 ) L(0 ) = 0 0 0
u (0 ) 3 P * + p u(0 ) u (0 ) = 0 0 0 0
t (0 ) 0
u (0 ) o u (0 ) rappresentano il versore dellasse 3 * rappresenta la posizione dellasse in quanto P p rappresenta il passo dellelica Inoltre il prodotto t d fornisce lo spostamento infinitesimo del punto del corpo inizialmente sovrapposto a O0 .
63
Estrazione dei parametri dell dellasse elicoidale da L(0) Dalla L(0) si calcolano i parametri dellasse elicoidale rispetto a (0)
componenti di u u
}
(0)
I uu T = u 2
se = 0 3P* punto pi vicino all' origine
punto 3P*
3 *
P =
(0) u (0)
(0) t + u
u t(0) = u
passo p
(0)
(0) 2 3
64
32
Cambio di riferimento per la matrice L La matrice dellasse elicoidale L(0) d la descrizione dellasse elicoidale nel sistema di riferimento (0). quindi utile trovare le relazioni per passare da un riferimento allaltro. Per la matrice di rototraslazione Q(0) esiste la relazione
Q (0 ) = M 0 k Q (k )M k 0
Q (i ) (d ) = I + L(i )d
Sostituendo si ottiene
Q (0 ) (d ) = M 0 k Q (k ) (d ) M k 0 I + L(0 )d = M 0 k I + L(k )d M k 0 = M 0 k I M k 0 + M 0 k L(k ) M k 0 d L(0 ) = M 0 k L(k ) M k 0
65
Esempio di calcolo della matrice L(K) Per due corpi connessi da una coppia rotoidale si vuole calcolare L(k) Asse elicoidale Ampiezza del movimento
r 3 P* , u p = 0 da
Y1 P1 X1
spostamento di O1
0 1 1 0 u t L(1) = = 0 0 0 0 0 0 0 0
(1)
(1)
0 0 0 0 0 0 0 0
66
33
6
2
Y2 P a
Z2 d a dP0
P
* (2 )
dPy
dPz
0 = a a
p=0
spostamento di O2
0 0 1 a a 0 0 0
0 0 2) 2 ) 0 ( ( 0 u t L(2 ) = = 0 1 0 0 0 0 0 0
67
7
3
0 *(1) P = 0 0
Y1 P1 X1
0 * (2 ) = a P a
d a dP0
1 0 0 0
0 0 a 1 a 0 1 0
1 0 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0 0 1 0 0
2 2 2 2 0 0
2 2 2 2 0 0
2a = 0 1 0
68
34
Composizione di rototraslazioni infinitesime Le rototraslazioni infinitesime successive si compongono in modo analogo agli spostamenti finiti. Consideriamo una sequenza di rototraslazioni: se una rototraslazione infinitesima da una
posizione iniziale PI a una posizione finale PF , descritta con 2 rototraslazioni attraverso una posizione intermedia Pin , lo spostamento infinitesimo PI PF si descrive con la
(0 ) rototraslazione globale Q G
Q (0 )
G
Z0 O0 X0 Y0
PI
(0 )(d ) Q1
Pin
0) Q( 2 (d )
PF
69
Z0 O0 X0 Y0
(0 ) QG
9
2
PI
(0 )(d ) Q1
Pin
0) Q( 2 (d )
PF
)(
(0 ) = I + L(0 )d + L(0 )d QG 1 2
Osservando la precedente espressione si deduce che le rototraslazioni infinitesime sono commutabili
(0 ) (0 ) (0 ) 0) Q( 2 (d ) Q1 (d ) = Q1 (d ) Q 2 (d ) + o (d , d )
70
35
r u , 3 P* , p
Za Yk Xk
* t = u 3P + p u
Ok Z Ta k Oa Xa
0 0 L(a ) = 0 0 0 1 L(a ) = 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 71 0 0 0 0
Ya
la sua espressione si semplifica quando si sceglie una terna con un asse coordinato coincidente con lasse elicoidale
0 t (a ) = 1 0 0 0
1 0 0 0
0 0 0 0
0 0 p 0
Prismatico
Rotoidale
(k ) k) z( 0 z za ya z (k ) ( k ) ( ) k ( ) ( ) ( ) k k k k t z za z a Ta + p z a z 0 a ( k) xa L = = (k ) z (k ) z xa 0 ya 0 0 0 0 0 0 0 0 Za
0 ( k ) 0 Prismatico L = 0 0
(k ) 0 0 z xa ( k ) 0 0 z ya (k ) 0 0 z za 0 0 0
Xa
Yk Ok Ta Zk Oa Ya
Xk
72
36
VELOCIT VELOCIT DI UN CORPO La distribuzione della velocit di un corpo pu essere ottenuta derivando rispetto al tempo la posizione. Rispetto a un sistema di riferimento (i) si ha Punto materiale P Posizione
x (i ) P 3 (i ) (i ) P = yP z (i ) P (i ) ( ) i x & P v Px 3 & (i ) & (i ) (i ) P = y P = v Py z (i ) & (i ) P v Pz
Zi P
vP
(R)
Xi
(i)
Yi
M iR
d M iR dt
73
Matrice di velocit velocit La velocit di un punto generico P del corpo si esprime in cui
Zi P
vP
v P = v O + OP
la velocit angolare
Xi
vO
Pi
O
(i) Yi
vO
v P = v O + OP
(i ) =3 V (i ) + (i ) 3 P (i ) 3 O (i ) VP i O
Scegliendo come polo il punto del corpo che nellistante considerato si trova sovrapposto allorigine del riferimento (i) si ha
3
O (i ) = 0 0
0
3
(i ) =3 V (i ) + (i ) P (i ) VP i O
3
74
37
Esplicitando le matrici si ha
3
3
2
(i ) =3 V (i ) + (i ) P (i ) VP i O
3
Zi
vP
O
vO
Pi
Xi
(i)
Yi
& (i ) = W (i ) P (i ) P i i
75
4
3
W(i)
0 i) z ( ha la struttura W = y 0
x
0
dipende dal sistema di riferimento (i ) la descrizione SS(3) rispetto a (i) della velocit angolare
38
Si considerino due sistemi di riferimento (i) e (j): si desidera trovare la relazione tra W(i) e W(j)
Si assume che i sistemi (i) e (j) non sono in moto relativo Nel sistema di riferimento (i) si scrive
& (i ) = W (i ) P (i ) P i i
j) dP ( j
dt
dP (i ) d M ji Pi(i ) = M ji i dt dt
77
6
2
P & ( j ) = W( j ) P( j )
Sostituendo la 2a e la 3a nella la
j j ( j) ( i) P j = M ji Pi & ( j) & (i ) P = M ji P i j
si ha
& (i ) = W ( j )M P (i ) M ji P ji i i
& (i ) = M 1 W ( j )M P (i ) = M W ( j )M P (i ) P ji ji i ij ji i i
& (i ) = W (i ) P (i ) si ottiene la regola per il Confrontando la precedente con P i i cambiamento del riferimento tra i due sistemi di riferimento (i) e
(j) non in moto relativo tra di loro
W(i ) = Mij W( j )M ji
78
39
ACCELERAZIONE DI UN CORPO
Zi
r ap
O
&
r P
r O
(i)
r r r r r vP = vO + P O
r d r r d r d r d r r r d r d r r r v p = vo + P O = vo + P O + P O dt dt dt dt dt4 { { 1 24 3 1 2 3 dt r r r r r r r r v p vo = P O ap & ao
[ (
)]
Xi
Yi
r r r r r r r r r & P O + P O a p = ao +
Laccelerazione del corpo nota quando sono note laccelerazione del polo O ao r & laccelerazione angolare la velocit angolare
[ (
)]
79
Zi
r ap
O
&
r r r r r r r r r & P O + P O a p = ao +
[ (
)]
r P
r O
(i) Yi Scegliendo come polo il punto del corpo che Xi nellistante considerato si trova sovrapposto allorigine di (i) si ha
3 2 2 ( i ) & (i ) (i ) i ) 3 (i ) & (i ) 3 Pi(i ) + (i ) 3 Pi(i ) = 3 A o A (p = Ao + + + (i ) 3 Pi(i ) = 3 A o + G (i ) 3Pi(i ) 2 avendo posto G (i ) = & (i ) + (i )
In coordinate omogenee si scrive (i ) (i ) (i ) (i ) &p x aox x p a px & y a & & + 2 &p aoy py y p = = & & a z a z oz p pz p 0 0 0 0 0 0 1
&& (i ) = H (i )P (i ) P i i
80
40
Laccelerazione di un generico punto si ottiene moltiplicando la posizione per la matrice H(i) che descrive la distribuzione di accelerazione La matrice H(i) di accelerazione ha la struttura
Zi
r ap
O
&
r P
r O
Xi
(i)
Yi
2 & i + i H(i ) = 0 0 0
H(i) dipende da (i): la relazione del cambio del sistema di riferimento si trova in modo analogo al caso della matrice W(i)
H (i )= M ij H ( j )M
ji
81
Z0
(1)
&
r P 1
P
Si consideri
Un corpo in movimento nello spazio
r P0
(0)
(0) la terna per la descrizione del moto (1) la terna solidale al corpo P un punto generico del corpo
X0
Y0
82
41
Relazione tra W e M01 Tra la matrice M01 che descrive la posizione e la matrice W(0) che descrive la velocit deve esistere una relazione derivata rispetto al tempo di P (0 ) = M P (1)
0 01 1
Z0
(1)
&
r P 1
P
r P0
(0)
Y0
il punto P fa parte del corpo, quindi P1(1) non (1 ) (0 ) varia nel tempo ed essendo P1 = M 10 P0 si ha
X0
& (0 ) = W (0 )P (0 ) P 0 0
& (0 ) = M & M P (0 ) P 01 10 0 0
83
& M =M & M 1 W (0 ) = M 01 10 01 01
3
3 (i) Ao
2 & i + i ( i) H = Ovviamente esiste una relazione tra la matrice 0 0 di velocit e la matrice di accelerazione 0
La relazione che lega la matrice di accelerazione H(i) a quella di
& (i ) = W (i )P (i ) P i i
&& (i ) = H (i )P (i ) P i i
velocit W(i) si trova derivando rispetto al tempo lespressione della & (i ) = W(i )P(i ) velocit P
i i
& (i ) + W (i )2 H (i ) = W
84
42
Z0
(0)
Y0
X0
& M W (0 ) = M 01 10
T R T R 01 T01 M10 = 01 1 0
& RT = R & R (0 ) = R 01 01 01 10
85
Relazione tra H e M01 essendo la terna (1) solidale al corpo, la derivata seconda rispetto al tempo
&& M = M && M 1 H (0 ) = M 01 10 01 01
Lo stesso risultato per W(0) e H(0) si ottiene con un procedimento diverso M01 contiene i punti notevoli della terna (1) rispetto alla terna (0)
M01 dipende da (0) e (1) , W(0) e H(0) dipendono dal sistema (0) e dal moto del corpo, ma non dipendono dal posizionamento della terna (1) 86
43
CINEMATICA RELATIVA
Z0
(1) (2)
Si considerino
i corpi 1 e 2 in movimento nello spazio
(1) terna solidale al corpo 1 (2) terna solidale al corpo 2 (0) terna per la descrizione
del moto
X0
r P0
(0)
r P 1
r P2
P Y0
P punto generico del corpo 2 W01 e H01 matrici di velocit e accelerazioni di (1) rispetto a (0) W02 e H02 matrici di velocit e accelerazioni di (2) rispetto a (0) W12 e H12 matrici di velocit e accelerazioni di (2) rispetto a (1)
Sussistono le relazioni
(0 ) = M P (1), P (1) = M P (2 ) P0 01 1 12 2 1
(0 ) = M M P (2 ) P0 01 12 2
87
si ha
(2 ) costante P2
si ha
(0 ) + M W (1 )M 1 P (0 ) = W 01 01 12 01 0 14 4 244 3
(0 ) W01
(1) W12
(0 ) P0
& (0 ) = W (0 ) + W (0 ) P (0 ) P 0 01 12 0
(0 ) W12
(0 ) = W (0 ) + W (0 ) W02 01 12
88
44
Con il cambiamento di riferimento dal sistema (0) al generico (k) si ottiene lespressione generale M W (0 )M = M W (0 ) + W (0 ) M
0k 02
3
2
k0
0k
01
12
k0
(k ) = W (k ) + W (k ) W02 01 12
Per mostrare la struttura di W12(0) consideriamo il riferimento fisso omettendo il pedice (0)
Z0
r r 1 12
1
W1(0) moto assoluto del corpo 1 (0) X0 W2(0) moto assoluto del corpo 2 W12(0) moto relativo del corpo 2 rispetto al corpo 1
Supponiamo di conoscere il moto assoluto dei corpi 1 e 2 Dallespressione del moto relativo
(0 ) = 12 W12 0 0
3
r r v01 v02
r v012
Y0
(0 ) = W (0 ) W (0 ) si ottiene W12 2 1
(0 ) = (0 ) (0 ) 12 2 1 3 (0 ) 3 (0 ) 3 (0 ) V012 = V02 V01
V012 0
(0 )
89
si ha
& (0 ) = P 0 && (0 ) P0 = =
(2 ) & M +M M & (M 01 12 01 12 ) P2 (2 ) && M + M & M & & & && (M 01 12 01 12 + M 01M12 + M 01M12 )P2 = (2 ) && M + 2M & M & && (M 01 12 01 12 + M 01M12 )P2
P2(2 ) costante
[ ( && M = [M && M = (M
01
& M 1M M & M 1 M 01 + 2M 01 01 01 12 12
1 4 24 3
(0 ) W01
) ( ) && (M M ) + M M
1 01 01 01
12
1 4 24 3
(0 ) H 01
1 01
1 4 2 4 3
(1) H12
1 M12
( (M
1 01
M 01
) ] P( ) = ) ] M P( ) =
2 2 2 12 2
14 24 3
(0 ) P0
&& (0 ) = H (0 ) + 2 W (0 )W (0 ) + H (0 ) P (0 ) P 0 01 01 12 12 0
90
45
)P( )
0 0
5
2
si ottiene lespressione generale che costituisce il Teorema di Coriolis Consideriamo il riferimento (0) fisso e per brevit omettiamo il relativo pedice
(k ) = H (k ) + 2 W (k )W (k ) + H (k ) H 02 01 01 12 12
& 1
r r & 1 12
Z0
12
2
r r r W1(0) , H1(0), W2(0) , H2(0) moti assoluti v01 v02 v012 v W12(0) , H12(0) moto relativo del corpo (0 ) a02 v X v 0 a 1 rispetto al corpo 2 01 a012
(0 ) = H (0 ) H (0 ) 2 W (0 )W (0 ) H12 2 1 1 12
& 2
Y0
& 1
(0 ) = H (0 ) H (0 ) 2 W (0 )W (0 ) La matrice H12 2 1 1 12 ha la struttura
r r & 1 12
1
Z0
12
2
r r v v01 02
(0)
r v012
& 2
(0 ) (0 ) = G12 H12 0 0 0
Y0
& 2 + 2 2 H12 = 0 0 0
2 & A 02 1 + 1 0 0 0 0
2 1
A 01 2 1 0 0 0 0
V01 12 0 0 0 0
V012 0
2 2 G12 = &2 & 1+ 2 &2 & 1+ 2 2 1 21 12 = 2 + 1 21 2 2 2 &2 & 1+ (2 1 ) + 2(2 1 1 2 ) = & 12 + 12 = 3 A = 3 A 3 A 2 3 V 012 02 01 012 1
92
46
1 e 2 corpi in moto relativo tra loro e alla terna (0) (1) e (2) terne solidali ai corpi 1 e 2 Z0 (0) riferimento fisso da cui osservare i moti (k) riferimento esterno, non in moto rispetto a (0) sono note le relazioni tra (1) (0) e (2) (1)
X0
trascinamento
relativo
(1)
(2)
assolu to
(0)
Y0
(k)
gli indici 02 denotano il moto assoluto gli indici 01 denotano il moto di trascinamento gli indici 12 denotano il moto relativo il termine 2 W (k )W (k ) laccelerazione di Coriolis
01 12
93
trascinamento
Z0
relativo
(1)
(2)
assolu to
(0)
X0
Y0
(k)
Le relazioni tra i moti relativi si ottengono sostituendo nelle relazioni precedenti lindice 0 con lindice 2
I = M 21M12 (k ) (k ) 0 = W21 + W12 (k ) (k ) (k ) (k ) 0 = H 21 + 2 W21 W12 + H12
1 M12 = M 21 W (k ) = W (k ) 2 H (k ) = H ( k ) + 2 W (k ) 12 21 21
94
12
21
47
Un corpo in movimento nello spazio La sua distribuzione di velocit W(0) Un punto generico del corpo P
X0
r Po
(0)
Y0
Lo spostamento finito P
( 0)
si ottiene invece
P0
( 0 ) = Q( 0 ) P( 0 ) P( 0 ) = P( 0 ) P( 0 ) = Q( 0 ) P( 0 ) P( 0 ) ( ) 0 ( ) 0 1 0 0
95
( 0) ( 0) 0 0 P( ) = Q( ) ( ) P0 P0
Quindi, per spostamenti infinitesimi si pu anche scrivere
2
2
( 0) ( 0) ( 0) ( 0) 0 0 0 0 ( 0) dP( ) = Q( ) ( d ) P0 P0 = I + L( ) d P0 P0 = L( ) P0 d
(0) ( 0 ) ( 0 ) d Confrontando lespressione appena ottenuta con dP = W P0
L(0 ) =
W (0 )
Legami tra W(k), H (k), L(k) in accoppiamenti elicoidali Nel caso di accoppiamenti elicoidali la matrice L(k) una costante se la terna (k) solidale a uno dei due corpi uniti dallaccoppiamento. Si ha
k W( ) k L( ) =
con
k & ( k ) + W( k )2 , H( ) = W
48
Si considerino
Due corpi
1 e 2 connessi da un accoppiamento elicoidale Z1 della terna (1) scelto coincidente con lasse 2 rispetto al He
elicoidale
dellasse elicoidale L
x(i ) y (i ) z (i ) j j M ij = j 0 0 0 (i ) W (i ) = 0 0 0
(i ) t (i ) = u (i ) 3 P*(i ) + u (i ) p 0 vz vy u (i ) (i ) O (ji ) t (0 ) (0 ) & L(i ) = 0 vx v (i ) = vz W = L q (0 ) (0 ) 0 )2 2 ( v y vx 0 && + L q & H =L q 1 0 0 0 0 (i ) 2 2 y z x y x z 3 (i ) (i )+ (i )2 3 (i ) 2 ( ) Vo & A ( ) i 2 2 o = y x x z H (i ) = y z 2 2 z x z y x y 0 0 0 0 0
3
97
Accoppiamento rotoidale
x(i ) y (i ) z (i ) j j M ij = j 0 0 0 (i ) ( i) W = 0 0 0
(i ) t (i ) = u (i ) 3 P*(i ) + u (i ) p 0 vz vy u (i ) (i ) O (ji ) t L(i ) = W (0 ) = L(0 )q & v (i ) = vz 0 vx (0 ) (0 ) ( 0 )2 2 v v 0 & & & H =L q + L q x y 0 0 0 0 0 (i ) 2 2 y x y x z z 2 3 (i ) 3 (i ) Vo & (i )+ (i ) Ao ( i )(2 ) ( 2 2 i) H = y z = y x x z 2 2 z x z y x y 0 0 0 0 0
3
T (1) = {0 0 }
Y1
Y2
2
X2
& ,
X1
M12
2 0 0 0 0 & H (1) = 12 0 0 0 0 0 0
2 0 0
&
0 0 0 0 0 0 0 0 98
49
Accoppiamento prismatico
x(i ) y (i ) z (i ) j j M ij = j 0 0 0 (i ) W (i ) = 0 0 0
X1
X2
Z1
Z2
q
0 (1) = 0 H12 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 a 0
M12
1 0 = 0 0
0 1 0 0
0 0 0 0 0 0 L(1) = 0 0 1 lq 12 0 0 0 1 0 0
99
50