BOSNIA-CROAZIA, NEUM PER IL PONTE DI PELJESAC Il sindaco della citt di Neum, in Bosnia, Zivko Matsuko ha dichiarato marted che

i suoi concittadini sono favorevoli alla costruzione del ponte di Peljesac: Suggerisco caldamente che due squadre di esperti di Bosnia e Croazia si siedano a un tavolo negoziale per raggiungere un accordo definitivo invece di avanzare scambi sul territorio. Secondo il sito internet Daily.tportal il sindaco ha aggiunto che la questione del ponte stata politicizzata e ingigantita e ha confermato la posizione contraria della citt riguardo alla costruzione di un corridoio stradale attraverso il suo territorio: Spaccherebbe a met il comune di Neum ed inaccettabile. Matsuko anche contrario alla possibilit di costruire un porto mercantile nella citt poich la strategia di sviluppo turistico non lo consente. Il ministro dei Trasporti croato Sinisa Hajdas Doncic ha annunciato luned che i lavori per la costruzione del ponte di Peljesac potrebbero cominciare nel 2014, dichiarandosi intenzionato ad esercitare le pressioni necessarie per includere la sezione di Ragusa (Dubrovnik) allinterno della rotta di trasporti adriaticoionica; per questo sar necessario anche un finanziamento dellUnione Europea per la costruzione del ponte di Peljesac. Il ponte dovrebbe collegare la citt di Ragusa (Dubrovnik) al resto della terraferma croata evitando il tratto di costa adriatica che appartiene alla Bosnia; la costruzione, abbandonata dal governo di Zoran Milanovic e ripresa recentemente come possibilit, rischia di chiudere totalmente laccesso al mare aperto per Saranevo. Il nuovo progetto presentato dalla Croazia, che prevede un ponte pi basso di 20 metri rispetto al progetto originale, stato definito irricevibile dal governo bosniaco. HDZ: AUTONOMIA TERRITORIALE PER I CROATI IN BOSNIA La concessione dellautonomia territoriale per il popolo croato in Bosnia sarebbe una soluzione ragionevole e razionale; lo ha dichiarato mercoled il leader dellUnione democratica croata in

Bosnia (Hdz) Dragan Covic in unintervista rilasciata al quotidiano Dnevni Avaz. Secondo Covic, per raggiungere una reale uguaglianza tra tutti e tre i popoli costitutivi sarebbe necessario istituire quattro unit territoriali, solo cos potremo risolvere il mancato funzionamento dellamministrazione bosniaca. La Bosnia deve essere fortemente decentralizzata per garantire uno sviluppo equilibrato in tutte le parti del Paese, anche se alcuni politici vorrebbero raggiungere un obiettivo irrealizzabile: il rafforzamento delle istituzioni centrali della Bosnia. Il livello centrale deve avere le competenze relative al processo comunitario e mantenere i contatti con lestero, ma riguardo ai problemi dei cittadini io sostengo la necessit di implementare un potere esecutivo decentralizzato, ha concluso Covic. AFGHANISTAN, TRUPPE MACEDONI TORNANO A CASA Il capo di stato maggiore dellesercito macedone Goranco Koteski ha incontrato mercoled i membri del contingente militare di ritorno dallAfghanistan. Lo scrive Dnevnik riprendendo unannuncio del governo macedone secondo cui le truppe stanno rientrando in patria dopo aver portato a compimento con successo la loro missione. Il contingente macedone era impegnato nel quadro della missione di pace internazionale (Isaf) e il loro compito principale era quello di addestrare i membri della polizia militare afgana. PROTESTE A SKOPJE CONTRO IL FILM ANTI-ISLAM Circa un centinaio di manifestanti musulmani ha protestato marted a Skopje di fronte alla moschea, nella zona del Vecchio bazar, contro il film anti-islamico Linnocenza dei musulmani: la pellicola californiana che ha provocato lira della comunit islamica in tutto il mondo. Lo riferisce il quotidiano Vecer, precisando che la manifestazione dal titolo Noi amiamo il Profeta stata indetta dallorganizzazione non governativa Klubielita e non ha provocato violenze o incidenti.

ELEZIONI IN MONTENEGRO, SNP NON FA COMPROMESSI Srdjan Milic, leader del Partito popolare socialista (Snp, il principale partito dellopposizione in Montenegro) ha annunciato mercoled durante un comizio elettorale a Grancarevo che il suo schieramento non far alcun compromesso per quanto riguarda la chiesa, linno e la bandiera: Noi siamo ostinatamente per la reintroduzione della lingua serba, della tutela della chiesa, della bandiera popolare tricolore e delleliminazione di una strofa dallinno nazionale. Le posizioni politiche di Milic sono diametralmente opposte a quelle del Partito democratico dei socialisti (Dps, leader della maggioranza), anche riguardo alla questione relativa alladesione Nato; per lSnp la decisione sullingresso del Montenegro nel Patto Atlantico spetta ai cittadini mediante il referendum. Milic ha concluso il suo comizio sostenendo che Podgorica, con il riconoscimento del Kosovo abbia pugnalato la Serbia alle spalle. Intanto la campagna elettorale continua anche per il premier montenegrino Igor Luksic che mercoled, nel corso di un comizio a Niksic, ha dichiarato che la Coalizione per il Montenegro non ha bisogno di brogli per vincere le elezioni; secondo il primo ministro il suo partito, il Dps, non ha nessun bisogno di fantomatiche liste elettorali manomesse. In base al resoconto fornito da Vijesti Luksic ha ribadito che la coalizione di governo vincer a testa alta anche questa tornata elettorale e che la campagna relativa ai presunti brogli sia completamente strumentalizzata: Noi siamo pronti a confrontarci sia con gli osservatori internazionali che con gli altri movimenti politici.