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5-06-2006 12:47
Corriere del Mezzogiorno - CASERTA sezione: DOSSIER - data: 2006-06-04 num: - pag: 11 categoria: REDAZIONALE
senza nome
5-06-2006 12:47
La cellularit modulare del Cimitero, eminentemente ipogea, era rappresentata nel piano orizzontale del pavimento della corte dal reticolo numerato delle pietre di chiusura delle fosse a rotazione, mentre nei Granili ci demandato ai prospetti traforati da una teoria di puri vuoti strutturali. Le finestre sono infatti concepite in primo luogo come superfici di ventilazione delle derrate e come opportunit di sottrarre zavorra, per assenza di linee di forza nella muratura. Nella pianta del Rizzi Zannoni ( 1790) il corpo dei Granili ( indicato come quartiere dei Granili ) appare per la prima volta insieme alle altre due grandi figure architettoniche precedenti, mostrando una sorta di triangolazione fisica e concettuale che contiene e restituisce il potenziale valore strutturante ultra urbano di queste tre straordinarie architetture civili: esse infatti appartengono certamente alla citt, ma sono anche le protesi territoriali di essa, ed hanno misura e disposizione conforme ad una loro natura che l'idea di citt, da sola, non riesce pi a contenere; esse sono, cio, architetture che hanno un piede nella topografia e l'altro nella geografia. Mentre del Cimitero non vi traccia fino ad oggi dei disegni originali ( ma per fortuna esso ancora al suo posto) dei Granili ( che subirono anche una trasformazione prima della loro demolizione) si tentatata una ricomposizione dei prospetti ( P. Giordano, Ferdinando Fuga a Napoli , Lecce 1987). L'edificio dei Granili ha la nuda potenza di un segmento di murazione con tre porte sul fronte lungo a mare e due aperture terminali sui lati corti: esso dunque un'architettura passante rispetto ai percorsi di terraferma, mentre architettura di limite e di frontiera rispetto al mare, verso il quale apre solo tre accessi. La freddezza economica del programma funzionale viene assunta dall'architetto sino alle conseguenze estreme di una radicale espunzione dall'edificio della pur minima connotazione stilistica/ decorativa epidermica. I Granili hanno la forza dimostrativa di un costruttivismo ante litteram , ma senza l'indulgenza estetizzante di quel linguaggio per certe esibizioni del montaggio macchinistico: in questa architettura la procedura compositiva si fonda totalmente sull'iterazione lineare monotna ( come in certe composizioni musicali di un Philip Glass, o nei canoni pi severi e spogli di un Bach ) tendenzialmente illimitata, scandita da due serie ritmiche: una continua, fatta da una serie minuta di intervalli corti , l'altra sovrapposta ed emergente da questo fondo, definita in tre battute a intervalli lunghi , che segnalano la presenza delle campate di accesso. I Granili furono demoliti dopo la seconda guerra mondiale. I Granili in una stampa d'epoca: furono demoliti dopo la Seconda Guerra mondiale
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