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MARC BLOCH Apologia della Storia Marc Bloch nacque il 16 luglio 1886 a Lione.

Insegn storia economica alla Sorbona fino allentrata in vigore delle leggi razziali. Partecip attivamente alla resistenza. Mor fucilato dai tedeschi il 16 giugno 1944. Famosa la sua frase: non rivendico mai le mie origini, almeno ch non mi trovi di fronte un antisemita. Fond, con la partecipazione di Lucien Favbre la rivista storica Les Annales introducendo nello studio della storia una visione interdisciplinare aperta alle scienze economiche e sociali. Tra le principali opere di m. Bloch si ricordano: I re taumaturghi, I caratteri originali della storia rurale francese, la strana disfatta, Apologia della Storia. APOLOGIA DELLA STORIA

Lopera rimasta incompiuta fu pubblicata postuma grazie allapporto dellamico Lucine Favore. La redazione definitiva fu presentata dal figlio dello storico, Etienne Bloch, che ne integr alcune parti fornitegli dalla sorella che le aveva conservate alla morte del padre. In tutta lopera si riscontra un monito che lo stesso Bloch fa nei confronti di alcuni storici (citare Signobolt e Langlaimaus) i quali ritenevano la storia disciplina indipendente da tutte le altre discipline umane (sociologia, economia, ecc.). Secondo Bloch invece possibile conoscere le vere cause dei vari avvenimenti storici solo integrando la storia con le altre discipline, in quanto soggetto dello studio della storia luomo, o meglio la rappresentazione delle attivit umane. Altro punto importante quello di non definire la storia solo ed esclusivamente come scienza del passato, bens come il risultato di un costante andirivieni da parte dello storico dal passato al presente e viceversa. Capitolo primo: la storia, gli uomini e il tempo la scelta dello storico: allo storico non preclusa alcuna direzione dindagine, spetta a lui fare una scelta per la sua analisi; la storia e gli uomini: la storia la scienza delle attivit umane, quindi ne consegue che loggetto della storia luomo. Una particolare curiosit suscita la similitudine dello storico allorco della fiaba, cio come lorco sa che l dove fiuta carne umana, l e la sua preda, cos lo storico portato ad analizzare la storia secondo una determinata direzione indicata dal suo istinto. Il tempo storico: le origini sono un cominciamento che spiega. Bloch descrive le origini come la prima ossessione dello storico. Bloch denuncia che limpiego delle origini, o meglio del passato, per spiegare il presente viene posto in atto dagli storici solo per giustificarlo o per condannarlo, ritenendo tale prassi un nemico diabolico per la storia vera e propria: Passato e presente: Errato per Bloch lidea dello storico che si limita al passato ritenendo di non poter trovare alcun interesse nel presente. Uno storico che opera in questo modo non pu definirsi tale ma un prezioso antiquario.

Capitolo secondo: losservazione storica caratteri generali dellosservazione storica: lo studioso di storia deve essere in grado di riuscire a ricostruire un dato avvenimento con documenti materiali arricchiti dalla versione di testimoni. La conoscenza dei fatti umani una conoscenza per tracce: anche se il passato per definizione immodificabile, la conoscenza del passato cosa in evoluzione che pu trasformarsi e perfezionarsi. Le testimonianze: si possono avere testimonianze volontarie e non volontarie . le sconde sono il cibo preferito degli storici. Le prime. Infatti, subiscono linfluenza di chi le trasmette, sono personalizzate. Le testimonianze non volontarie sono ritrovamenti di qualsiasi genere

che lo storico dovrebbe mettere insieme, leggerli e misurare il loro grado di autenticit e solo in un secondo momento utilizzarli (bisogna saperli interrogare). La trasmissione delle testimonianze: La raccolta dei documenti per lo storico uno dei lavori pi lunghi e difficili. Laccesso ai luoghi di culto dello storico (inventari darchivi o di biblioteche, cataloghi di musei, ecc.) spesso intralciato dalla societ stessa. Bloch ritiene che si avr un immenso progresso della civilizzazione solo quando questa permetter gli scambi di informazione.

Capitolo terzo: la critica abbozzo di una storia del metodo critico : la critica lo strumento che lo storico deve utilizzare per distinguere il vero dal falso. Qualsiasi documento storico necessita di verifica, anche quello che ha la parvenza di essere certo. Alla caccia della menzogna e dellerrore: esistono due forme di inganno storico: quello che si contrappone alla verit e quello che tende a cambiare la verit. Saggio di una logica del metodo critico : utilizzo del dubbio come strumento di conoscenza. Qui la ricerca storica, come molte altre discipline, si serve della teoria delle probabilit (falsi, copie, ecc.).

Capitolo quarto: lanalisi storica giudicare o comprendere: Bloch pone la distinzione tra lo storico e il giudice. Lo storico, infatti, conclude il suo compito quando ha osservato e spiegato; il giudice oltre a ci deve emettere una sentenza. Lo storco non deve ma giudicare, ma comprendere. Dalla diversit dei fatti allunit di coscienza : lo studioso di storia deve anche analizzare. La scienza, in genere, per comprendere meglio il reale lo scompone, salvo ricomporlo ad analisi terminata. Ci, in realt, spesso non avviene. Spesso si ha la pretesa da parte di una singola scienza di spiegare il tutto, e da qui nascono i seri problemi della storia. Facendo un parallelismo con la biologia si capisce benissimo che il biologo pu studiare separatamente i vari apparati umani, pur tenendo in considerazione il fatto che essi fanno parte dello stesso essere umano. Ma la conoscenza del frammento, non produrr mai quella dellinsieme. Bloch auspica una collaborazione fra i vari specialisti. La nomenclatura: non basta descrivere le attivit umane ma bisogna classificarle. Il problema della classificazione strettamente legato al problema della nomenclatura, ossia del linguaggio. Spesso degli errori sono scaturiti dal voler spiegare cose avvenute nel passato con termini moderni. Le divisioni cronologiche: La realt storica ha sempre spezzato il tempo ricorrendo a segni di riferimento. Le grandi epoche erano segnate dal susseguirsi delle dominazioni dei popoli conquistatori. Il vero problema era spezzare queste grandi epoche in frammenti pi piccoli e caratterizzate dalle successioni di re, poi dalle rivoluzioni; infine si pens di usare un criterio numerico, il secolo. Ma anche questa suddivisione crea ovvi problemi. Da qui lidea di proporre come suddivisione temporale della storia le generazioni, per le fasi relativamente brevi, e le civilizzazioni per le fasi pi lunghe.

Capitolo quinto: senza titolo In questultimo capitolo Bloch pone lattenzione sulle cause storiche. In storia non esiste la causa unica, poich essa porterebbe inevitabilmente a giudicare, cosa che lo storico non deve mai fare. Lo storico deve semplicemente chiedersi il perch delle cose ed accettare qualsiasi tipo di risposta.

Conclusioni Visione della storia innovativa Opera monumentale Importanza dellinsegnamento della storia nella prima fase scolastica.

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