Franco Mastrogiovanni
CONDANNATI I MEDICI
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Mandragola
cronaca
di Gerardo Russo
inque ore di camera di consiglio per definire una sentenza, quella del caso Mastrogiovanni. Un sentenza di primo grado che sul piano giuridico ha un senso di unicit: la contenzione prolungata reato e come tale deve essere punito, non rientra nel sistema di cure previste dal Trattamento Sanitario Obbligatorio, il famigerato TSO. Rappresenta questo un principio cardine del vivere sociale: nessuno pu essere obbligato ad una cura senza che ne abbia dato consenso, ma soprattutto nessuno pu essere legato mani e piedi ad un letto per assumere prestazioni sanitarie. La realt processuale delimita i contorni di questo principio con la condanna dei medici del reparto di psichiatria del San Luca di Vallo della Lucania, si ferma a questo come principio deontologico: condanna i medici con pene dai due ai quattro anni e con la pena accessoria per tutti della sospensione dai pubblici uffici per cinque anni. Condanna i medici e assolve gli infermieri. La realt processuale va per scissa dalla realt sociale che ha dato vita al caso Mastrogiovanni, va inoltre scissa da una realt etica che rimane alla base del vivere, dei rapporti con gli altri, dal lavoro al prendersi il caff al bar, dallavere unopinione su un fatto, dal dissentire su altri. Il processo di primo grado ha solo accertato che laver legato Franco Mastrogiovanni stato un reato, come lo sono stati quello di averne provocato la morte e laver falsificato gli atti. La storia del maestro pi alto del mondo diversa. E la storia di un uomo che stato giudicato spesso troppo frettolosamente per le sue opinioni, per le sue idee, la storia di un uomo che stato visto troppo spesso come un sovversivo pericoloso e per questi motivi controllato, sorvegliato, visto con sospetto. E la storia di un segnalato. In questo c una singolarit che non pu non sorprendere. Franco Mastrogiovanni era un maestro elementare, a detta dei suoi alunni era uno dei migliori maestri che il Cilento abbia mai avuto. Era una persona colta,
i familiari e quanti lo hanno conosciuto ne raccontano la sua passione per il libri e per il cinema. Se fosse stato un sovversivo, un uomo da controllare, avrebbe creato dei mostri. Chi manderebbe i propri bambini a scuola da un sovversivo? Eppure il maestro pi alto del mondo stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio, stato ricoverato in un ospedale civile del nostro paese, stato legato ad un letto per quattro giorni in piena estate. Le scene del video della telecamera a circuito chiuso del reparto di psichiatria sono agghiacchianti. Il maestro arriva nel reparto in una tranquillit estrema, non mostra segni di squilibrio, non rifiuta le cure, non rifiuta di stendersi sul letto, eppure viene poi legato. Continuer ad essere legato al letto per le successive ottantadue ore. Non gli verr dato da mangiare e da bere per tutto il tempo che rimane nel reparto, eppure non d segni di squilibrio, non aggredisce nessuno, non rifiuta nessuna cura. Sembra quasi che non si curi delle cinghie che lo tengono legato, ma si comprende che questa assenza di dolore data dai sedativi che gli vengono somministrati. Franco Mastrogiovanni ha sempre pagato colpe che non aveva commesso, stato sempre sottoposto a punizioni per fatti e circostanze che non si erano poste. Ha pagato per le sue idee che erano idee spesso non comprese e per questo temute fino alla morte. Chi non avrebbe paura dello Stato, quello con la s maiuscola, se questo ti guarda in cagnesco e ti sot-
topone ad un sistema di redenzione per colpe che non si sono commesse? Chi non avrebbe paura della forza pubblica quando questa si estrinseca solo come forza, potere dello Stato che si sprigiona con tutta la sua veemenza contro i singoli quando i singoli hanno proprie opinioni? Le ipotesi di conflitto sociale sono state sempre risolte con la forza, nel dualismo razionale verso irrazionale, consenso verso costrizione, dissenso verso accettazione. Franco Mastrogiovanni era un mite, un uomo che conosceva la forza dellordine sociale e ne aveva paura, era per questo che temeva lautorit costituita. Nelle sue ultime parole, quelle che gli sono state attribuite nel mentre si dava esecuzione al trattamento sanitario obbligatorio, contenuto il suo timore. Non portatemi a Vallo perch mi faranno morire queste sarebbero state le sue ultime parole. E questo il senso del timore di un uomo mite che conosce bene i meccanismi della repressione, quasi come se avesse voluto dire che sapeva che glielavrebbero fatta pagare anche se non aveva commesso nulla. Gli avrebbero fatto pagare la quota del dissenso, il fatto di avere idee ed opinioni che possono differire dal senso comune, gli avrebbero fatto pagare la voglia di pensare che una societ migliore pu sempre esistere da qualche parte. La sentenza del tribunale va rispettata, elogiata anche per il grado di coraggio che contiene, ma si deve considerare nella sola sfera della realt processuale.
Mandragola
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di Nicola Botti
cronaca
Fotogramma shock tratto dal video di sorveglianza, da cui si evince la contenzione del povero Mastrogiovanni, impossibilitato a nutrirsi dal vassoio posto ai piedi del letto
Mandragola
cronaca
di Giuseppe Tarallo
Mandragola
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