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il Terziario per la Provincia

spunti, idee e riflessioni per le


Elezioni Provinciali 2009…...
Presidente
Carlo Sangalli

Vice Presidente Vicario


Adalberto Corsi

Vice Presidente
Renato Borghi

Amministratore
Simonpaolo Buongiardino

Assistente del Presidente per gli Affari


Economici, Amministrativi, Finanziari
e del Personale
Duilio Aragone

Segretario Generale
Gianroberto Costa

Vice Segretario Generale Vicario


Daniela Ceruti

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Presentazione

Le imprese del Commercio, Turismo, Servizi e Professioni, che l’Unione


rappresenta con 50 mila associati per oltre 300.000 addetti nelle Province
di Milano e Monza e Brianza, guardano con grande interesse
all’imminente impegno elettorale del 6 e 7 giugno prossimo.

Dando voce a 133 associazioni di categoria e a 19 associazioni


territoriali, in rappresentanza di tutti i settori del terziario (commercio al
dettaglio, ingrosso, commercio con l’estero, turismo, servizi, professioni),
l’Unione è in grado di raccogliere le esigenze e i problemi che nascono
dalle imprese per comunicarle e rappresentarle ai candidati alle elezioni
provinciali.

Bisogna agire per costruire fiducia. Per questo chiediamo fin d’ora ai
candidati di avviare, all’inizio della legislatura, una fase di confronto con le
forze sociali per realizzare iniziative concrete e raggiungere obiettivi
condivisi.

Carlo Sangalli

Presidente
Unione del Commercio, Turismo, Servizi e Professioni
della Provincia di Milano

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INDICE

A. AREA ECONOMICA
A.1 COMMERCIO
A.1.1 Ruolo della Provincia nelle Conferenze di Servizi p. 8
A.1.2 Commissione Provinciale pubblici esercizi p. 9

A. 2 TURISMO
A.2.1 Sistemi turistici p. 11
A.2.2 IAT p. 12
A.2.3 Protocollo d’intesa p. 13

A.3 SERVIZI E PROFESSIONI p. 15

A.4 I BANDI PER LE IMPRESE p. 16

B. AREA FORMAZIONE E LAVORO


B.1 Formazione p. 20
B.2 Apprendistato p. 21
B.3 Formazione continua p. 22
B.4 Diritto e dovere istruzione e formazione p. 23
B.5 Inserimento lavoratori disabili p. 23
B.6 Formazione a gestione diretta p. 24
B.7 Strumenti per fronteggiare la crisi p. 25

C. POLITICHE FEMMINILI p. 28

D. AREA INFRASTRUTTURALE
D.1 Trasporto pubblico e opere pubbliche p. 32
D.2 Pianificazione urbanistica e paesistica p. 33

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AREA ECONOMICA

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A. AREA ECONOMICA

A. 1 COMMERCIO

A.1.1 Ruolo della Provincia nelle Conferenze di Servizi

Attenzione a un riequilibrio della rete commerciale esistente,


sviluppo della rete commerciale compatibile con il territorio, tutela
dei piccoli negozi. Sono questi i principali obiettivi che stanno a
cuore all’Unione.

Partendo dalla considerazione che la presenza e la diffusione di


grandi strutture di vendita in Lombardia ha raggiunto gli standard dei
Paesi europei più avanzati, l’Unione promuove e privilegia in
particolar modo la tutela dei piccoli negozi, la riqualificazione degli
esercizi esistenti, piuttosto che una ulteriore espansione quantitativa
degli esercizi commerciali di maggiori dimensioni.

Alla luce del Piano Triennale del Commercio approvato dal


Consiglio regionale il 2 ottobre 2006, l’apertura degli esercizi
commerciali che superano la superficie di 15mila metri quadrati è
subordinata all'inserimento in strumenti di programmazione
negoziata o in Accordi di Programma.

L'apertura, il trasferimento di sede e l'ampliamento della superficie di


una grande struttura di vendita sono soggetti pertanto ad
autorizzazione rilasciata dal Comune competente per territorio.

La domanda di rilascio di autorizzazione è esaminata da una


conferenza di servizi indetta dal Comune e composta da tre

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membri, rappresentanti rispettivamente il Comune, la Provincia e la
Regione.

Alla Provincia spetta esprimere il parere


di compatibilità sulla base di alcuni
obiettivi come: il contenimento del
consumo di suolo agricolo, il corretto
inserimento paesistico con l’assunzione
di adeguati interventi di mitigazione
ambientale, oltre ad adeguate condizioni
di accessibilità.

Proprio in base alle competenze sulla rete viabilistica provinciale


l’Unione propone che la Provincia proceda ad una severa
valutazione degli impatti che le nuove grandi strutture di
vendita normalmente originano.

A. 1. 2 Commissione Provinciale pubblici esercizi .

L'apertura di esercizi commerciali per la somministrazione di


alimenti e bevande con vendita al consumo sul posto è
regolamentato ed è soggetta ad autorizzazione (Legge Regionale
24.12.2003 n. 30). Rientrano tra questi esercizi commerciali:
ristoranti, trattorie, tavole calde, birrerie, bar caffè, gelaterie,
pasticcerie, sale da ballo, sale da gioco, locali notturni ecc.

La Legge Regionale prevede che i Comuni o le Unioni di Comuni


istituiscano proprie Commissioni consultive con il compito di
esprimere pareri obbligatori in merito: alla programmazione
dell'attività dei pubblici esercizi; alla definizione dei criteri e delle

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norme generali per il rilascio delle autorizzazioni relative ai pubblici
esercizi e alla loro modificazione; alla determinazione degli orari; ai
programmi di apertura per turno per i pubblici esercizi.

Per i Comuni che non istituiscono le Commissioni e che intendano


avvalersene è istituita una Commissione Provinciale Pubblici
Esercizi.

Considerato che compete al


Presidente della Provincia, ai sensi
dell’art. 20, 4° comma, della L.R.
30/2003 la istituzione della
Commissione Provinciale, l’Unione
chiede che venga assicurata una
più ampia partecipazione alle
associazioni dei pubblici esercizi attraverso la presenza di
almeno tre rappresentanti per l’associazione di categoria
maggiormente rappresentativa a livello provinciale.

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A. 2 TURISMO

A. 2. 1 Sistemi turistici

Il turismo nella Provincia di Milano, con un flusso di circa dieci


milioni presenze annue, fornisce un apporto determinante al tessuto
economico locale e presenta ancor oggi forti potenzialità di sviluppo.

Secondo quanto previsto dalla legge regionale 15/2007, le Province


svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo delle attività turistiche,
attraverso la definizione di proprie politiche di promozione e la
valorizzazione del patrimonio turistico, culturale ed ambientale. A
sostegno ed in virtù di tale ruolo, le Province promuovono sistemi
turistici che permettono la pianificazione e la realizzazione degli
interventi.

La realtà economica del territorio milanese ha influito fortemente


sullo sviluppo del mercato turistico, orientandolo principalmente
verso il segmento business: le attività economiche, ed in
particolare fieristiche, hanno costituito il principale attrattore dei
flussi turistici, generando circa l’80% delle presenze. Una seconda
caratteristica del turismo milanese è la concentrazione dei flussi
nell’area urbana di Milano, che negli ultimi dieci anni ha assorbito
circa il 68% delle presenze totali.

L’assegnazione a Milano di EXPO 2015 ha fornito un ulteriore


stimolo a sviluppare iniziative a favore del comparto turistico
milanese. In questa particolare prospettiva devono essere collocate
le politiche del turismo che la Provincia di Milano elaborerà per i
prossimi anni.

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La Provincia di Milano ha ottenuto nell’agosto 2007 il riconoscimento
regionale del Sistema Turistico Abbiatense Magentino e, a
distanza di un anno, ha avviato la procedura per la realizzazione di
un unico Sistema Turistico comprendente l’intero territorio
provinciale fatta eccezione per il Comune di Milano. Si propone di
adottare opportune soluzioni che garantiscano la
valorizzazione delle singole specificità che caratterizzano
ciascuna delle aree della provincia milanese.

A. 2.2 IAT

I punti di informazione e assistenza turistica (IAT) costituiscono un


aspetto essenziale dell’attività della Provincia, che attraverso questi
servizi entra in contatto diretto con l’ospite e determina la
percezione della qualità dell’accoglienza.

L’Unione propone di potenziare gli sportelli già esistenti,


prevedendo la collocazione di ulteriori punti di informazione in
tutti i punti strategici (stazioni, aeroporti, etc.).

Al fine di assicurare il costante aggiornamento è necessario che i


punti di informazione siano collegati telematicamente e possano
integrarsi con altri sistemi di informazione turistica (es. della
Regione e del Comune di Milano).

Gli interventi per la valorizzazione del patrimonio turistico milanese


hanno beneficiato dell’impulso dato dalla costituzione dei sistemi
turistici. La redazione delle guide della collana “Luoghi da Vivere”
ha permesso di realizzare un primo censimento dei beni ambientali
e culturali presenti nel territorio provinciale. Occorre ora dare seguito

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ad interventi diretti a trasformare questo patrimonio in prodotti
turistici veri e propri, che siano cioè in grado di attrarre flussi.

Per questo sarà necessario proseguire nella realizzazione di


infrastrutture e servizi (itinerari, segnaletica, materiale
informativo scaricabile su dispositivi portatili quali palmari e
smartphone, sistemi di collegamento) che consentano la piena
fruibilità dei siti; attivare canali di comunicazione e promozione
che li rendano visibili e conosciuti, e proseguire il dialogo con
gli operatori per beneficiare di canali di commercializzazione.

A. 2.3 Protocollo d’intesa

Il 4 novembre 2008 la Provincia di Milano ha stipulato un protocollo


d’intesa con l’Unione di Milano volto a favorire la realizzazione di
iniziative comuni per la promozione e la valorizzazione turistica
del territorio. A questa intesa ha fatto seguito un successivo
protocollo specificamente rivolto a progetti di incoming in
collaborazione con i comparto delle agenzie di viaggio.

Anche sul piano della promozione è importante trovare un


coordinamento con le iniziative realizzate dalle realtà provinciali
contigue e dalla Regione.

Un aspetto non secondario è l’individuazione dei mercati ai quali


rivolgere l’attività promozionale: per questo sarà opportuno poter
disporre di una fonte di dati significativi e aggiornati,
disponibili tempestivamente in base alle necessità del mercato.

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Le competenze della Provincia in tema di EXPO 2015
comprendono, anche sotto il profilo dell’accoglienza, la formazione
professionale e gli strumenti contrattuali.

L’EXPO porterà turisti stranieri che soggiorneranno nel territorio


provinciale; a tal fine, sarà importante promuovere la formazione
del personale addetto all’accoglienza nelle strutture ricettive,
nelle agenzie di viaggi, nei ristoranti, negli esercizi
commerciali, con particolare riferimento all’apprendimento di
lingue straniere e della lingua italiana per i lavoratori stranieri.

La Provincia potrà offrire un supporto determinante promuovendo o


contribuendo a realizzare
iniziative di formazione
rispondenti alle necessità
create da EXPO 2015, che
potranno essere
preventivamente
concordate con le
Associazioni di categoria più direttamente coinvolte
dall’evento.

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A. 3. SERVIZI E PROFESSIONI

Vista l’evoluzione dell’economia verso una sempre più spinta


terziarizzazione, l’Unione ritiene che la Provincia debba
promuovere una politica di supporto a favore in particolare
delle micro, piccole e medie imprese soprattutto del settore dei
Servizi.

L’Unione giudica con interesse i Programmi Strategici per lo


sviluppo ed il sostegno all'innovazione promossi dalla Provincia di
Milano nell'ambito del Forum dell'Innovazione, tavolo di
concertazione attivato per favorire la discussione sugli scenari
tecnologici e coordinare le azioni di soggetti attivi nel campo del
sostegno all’innovazione.

Dal Quarto Programma Strategico 2008 – 2010, presentato lo


scorso 27 marzo dalla Provincia, emerge il legame tra la
valorizzazione del territorio e la diffusione dell’innovazione, leva
fondamentale sulla quale agire per sostenere la trasformazione e la
competitività delle imprese.

Considerando fondamentale sostenere la spinta all’innovazione,


l’Unione auspica che il Programma Strategico diventi un
appuntamento consolidato, con un coinvolgimento dell’Unione
fin nella sua fase di redazione, in grado di mettere in moto
strumenti da rendere fruibili alle imprese dei servizi.

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A. 3. BANDI PER LE IMPRESE

In questi ultimi anni appare sempre più necessario che le imprese


del Terziario compiano degli sforzi per innovarsi, acquisendo
software e hardware evoluti, rinnovando le tecnologie per la
sicurezza e per la riduzione dei consumi.

La Provincia di Milano ha stanziato negli ultimi cinque anni circa 28


milioni di euro per azioni dirette al sostegno dell'imprenditorialità e
all’innovazione del tessuto economico dell’area milanese.

Il “Bando nuove imprese creative ed innovative” rappresenta


un’opportunità interessante sia per gli aspiranti imprenditori che per
le imprese già esistenti. Si auspica che il suo ambito di
applicazione venga esteso ad altri settori di attività altrettanto
creativi e innovativi che ricadono nella sfera del commercio e
dei servizi, prevedendo, anche in collaborazione con la Camera
di Commercio, nuovi interventi finanziari a sostegno del
Terziario.

In particolare, dovrebbe essere incentivato il sostegno economico


sia ai soggetti proponenti nella fase progettuale dell’idea
imprenditoriale (attraverso, ad esempio, prestiti d’onore o agevolati),
sia alle neonate imprese dei servizi (per lo start-up), oltre che alle
imprese già operanti, per sostenere progetti che introducano
innovazione. Spesso, infatti, i processi innovativi in azienda sono
frenati non tanto dalla scarsa fiducia nelle conseguenti opportunità
di sviluppo, o dalla carenza di competenze adeguate, quanto
piuttosto dall’impegno economico richiesto.

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Per sostenere l’innovazione e l’imprenditorialità nel settore dei
servizi alle imprese potrebbe essere promossa un’intesa tra la
Provincia e la CCIAA di Milano (sull’esempio dell’Accordo di
programma tra Regione e CCIAA lombarde), prevedendo tra i
destinatari degli interventi anche il mondo delle Professioni,
ambito in cui molto spesso nascono le future imprese
strutturate.

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AREA FORMAZIONE
E LAVORO

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B. AREA FORMAZIONE E LAVORO

B. 1. Formazione

La governance del sistema di formazione è in capo alla Regione,


che definisce gli indirizzi, gli obiettivi, le priorità di intervento, fattori
alla base della programmazione di tutti i servizi territoriali di
competenza della Provincia, che interviene attraverso i Piani
Provinciali.

I Piani Provinciali vengono formulati con l’attivo coinvolgimento degli


Enti Locali di riferimento e delle Parti Sociali anche nell’ambito della
Commissione Provinciale.

Le relazioni tra la Provincia e il partenariato economico-sociale si


basano su una logica di corresponsabilità e compartecipazione,
indispensabile per produrre linee di sostegno allo sviluppo
economico e all’occupazione.

Grazie a questo tipo di collaborazione è possibile acquisire elementi


di valutazione concreti e continuativi sull’evoluzione del mercato del
lavoro e delle professioni.

Nell’ambito delle politiche formative, gli spazi di maggiore confronto


tra la Provincia e il sistema Unione (che comprende le strutture
formative ad esso collegate) sono riconducibili alle seguenti aree:
l’apprendistato, la formazione continua (ora in base alla legge
236/1993), l’istruzione e formazione per l’assolvimento del
diritto-dovere, l’inserimento dei disabili.

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B. 2. Apprendistato

In attuazione delle Linee di indirizzo regionali, la Provincia


organizza, attraverso avvisi pubblici, l’offerta di servizi formativi
rivolti agli apprendisti. L’obiettivo perseguito è quello di incrementare
il numero degli apprendisti formati e la qualità dell’offerta dei servizi
integrati offerti.

L’Apprendistato professionalizzante costituisce un ambito di


intervento particolarmente importante per il nostro Sistema, tenuto
conto che oltre il 50% degli apprendisti presenti sul territorio
provinciale fa riferimento ai contratti del Terziario commerciale e
turistico e che è l’Unione ad avere configurato e realizzato,
attraverso la prima sperimentazione guidata dalla Scuola Superiore
del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni, il
modello di riferimento per l’apprendistato professionalizzante.

La Provincia di Milano ha svolto un’azione significativa per


sottolineare il ruolo formativo delle
imprese in un contratto a causa
mista, prevedendo modalità di
gestione che, pur muovendosi
all’interno del contesto di
applicazione del “sistema dotale”,
ripropongono alcuni elementi che si
ispirano all’esperienza dei Progetti Quadro nel valorizzare il ruolo
associativo rispetto alla capacità di aggregare e di qualificare la
domanda.

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L’Unione incoraggia questa azione perché contribuisce attraverso
l’impatto istituzionale del territorio di Milano a sostenere le
dimensioni e il successo di un istituto come l’apprendistato.

B. 3 Formazione continua

Sulla formazione continua la Provincia ha avuto finora la possibilità


di svolgere un ruolo incisivo soltanto rispetto alle risorse provenienti
dalla legge 236, dove è prevista la possibilità di finanziare progetti
territoriali Quadro rivolti alle fasce della popolazione lavorativa
caratterizzate da elementi di maggiore debolezza rispetto al mercato
del lavoro (lavoratori con bassi livelli di istruzione, oppure occupati in
imprese con meno di 15 dipendenti, lavoratori extracomunitari, ecc.).

Certamente le linee strategiche sulla formazione continua, per le


strette connessioni con lo sviluppo economico, devono rientrare
nella competenza programmatoria della Regione: tuttavia sarebbe
opportuno affidare un ruolo più incisivo alle Province sulla
applicazione e articolazione di queste linee in rapporto con
l’analisi dei fabbisogni e delle priorità di tipo territoriale.

L’Unione propone che le Province, in coerenza anche con le


politiche della programmazione comunitaria – le quali prevedono
una integrazione fra lo sviluppo territoriale ed il sostegno per
l’innovazione e la qualificazione professionale – possano
contribuire alla definizione degli ambiti di intervento della
formazione continua (finanziata ad esempio dalla linea
“Adattabilità”), soprattutto in rapporto alle esigenze dei titolari di

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piccole e medie imprese, che rappresentano una delle aree di
utenza da privilegiare, in particolar modo in una fase di crisi
economica.

B. 4. Diritto e dovere istruzione e formazione

L’area della formazione professionale svolta attraverso il Capac –


Politecnico del Commercio con i suoi corsi triennali di base
(diritto-dovere di istruzione e formazione) si indirizza a posizioni
lavorative rispondenti a una effettiva e costante richiesta del
mercato, che resterebbe altrimenti priva di percorsi di accesso al
lavoro qualificati e trasparenti.

L’Unione propone che simili opportunità formative siano


sostenute per la loro efficacia occupazionale e per il significato
sociale ormai acquisito da questa linea di crescita
professionale (per una fascia di giovani e di famiglie), in
alternativa ai percorsi di istruzione offerti dal territorio.

B. 5. Inserimento lavoratori disabili

Percorsi rivolti alle imprese che intendono regolarizzare la loro


posizione relativamente alla Legge 68, finalizzata all’inserimento
lavorativo dei disabili.

Il servizio, erogato all’interno del nostro Sistema dal Capac –


Politecnico del Commercio, prevede la selezione di candidati, la
formazione, l’inserimento lavorativo con accompagnamento, e il
monitoraggio nel tempo dell’esperienza lavorativa.

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Si tratta di uno strumento molto gradito alle aziende che possono
personalizzare l’inserimento attraverso un percorso strutturato.

Al fine di offrire concrete opportunità di inserimento nel mondo del


lavoro dei disabili in situazione di gravità è necessario che venga
ripristinato l’Accordo tra Provincia e Parti Sociali per
l’attuazione delle convenzioni ai sensi dell’articolo 14 del
D.Lgs. 276/03.

B. 6. Formazione a gestione diretta

La Provincia di Milano è titolare di una rete di Agenzie per le attività


di formazione e di orientamento al lavoro (che peraltro ha già
occasioni di collaborazione con le strutture del Sistema Unione) e
fra i suoi ambiti di intervento è prevista anche la qualificazione
continua del personale della Provincia e (tramite accordi) degli Enti
Locali in genere.

La Provincia potrebbe commissionare progetti di formazione


del personale pubblico (realizzati in sinergia fra la sua rete e le
strutture di formazione imprenditoriale) di interesse
complementare rispetto alle linee di sviluppo dei sistemi di
imprese e del Terziario in particolare.

Si pensi, ad esempio, alla


formazione del personale
pubblico chiamato a
dialogare con le esperienze
dei Distretti Commerciali,
dove esiste un ruolo

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significativo di accompagnamento da parte della Scuola Superiore
CTSP, e al ruolo che la Provincia di Milano potrebbe svolgere per la
qualificazione professionale nell’ambito dei Beni Culturali, un settore
importante rispetto all’azione svolta dalle nostre Associazioni di
Categoria (APAM, Fiavet, ecc.) per promuovere l’economia del
Turismo nel territorio di Milano.

B. 7. Strumenti per fronteggiare la crisi

Poiché la crisi occupazionale coinvolge tutti i comparti economici è


necessario prevedere interventi per rilanciare l'occupazione,
mettendo a disposizione incentivi per le imprese, anche dei settori
del Commercio del Turismo e dei Servizi, che assumono.

Il cofinanziamento dei contratti di solidarietà permetterebbe di


evitare i licenziamenti dei lavoratori e garantirebbe un equo
sostegno al reddito, rafforzando il sistema della bilateralità.
L’Unione propone lo stanziamento di risorse per sostenere il
finanziamento delle provvidenze relative alle sospensioni
dell’attività lavorativa e all’applicazione dei contratti di
solidarietà per le imprese artigiane aderenti all’Ente Bilaterale
di categoria.

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POLITICHE FEMMINILI

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C. POLITICHE FEMMINILI

La legge 53/2000 (art. 9) prevede la possibilità di erogare contributi


a fondo perduto alle imprese che realizzano azioni positive per la
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso una
domanda di ammissione e il piano dei costi da presentare al
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.

Le procedure di presentazione e la tempistica (di approvazione e di


erogazione del finanziamento) sono articolate e complesse e non
facilitano la fruizione dei finanziamenti, in particolare da parte delle
PMI, che spesso non hanno le competenze nè le risorse, anche
professionali, per accedervi.

La Provincia di Milano, attraverso la Consigliera di Parità Effettiva e


la Consigliera di Parità Supplente, si sono impegnate a individuare
misure che consentano alle PMI di usufruire delle misure previste
dalla legge 53.

In un’ottica di semplificazione, sarebbe auspicabile da parte della


Provincia un ulteriore impegno che supporti le imprese e le
Associazioni Imprenditoriali sia nella diffusione della legge che negli
aspetti operativi legati alla presentazione e realizzazione del
progetti. In particolare, si potrebbe proporre che la Provincia
formi, in collaborazione con le Associazioni Imprenditoriali, dei
tutor esperti sulle tematiche della legge 53/2000 in grado di
fornire consulenza alle imprese che intendono accedere ai
finanziamenti per promuovere azioni di conciliazione.

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Inoltre, è necessario rafforzare la sensibilità, non solo delle imprese,
ma anche delle istituzioni, nei confronti del mondo Donna, in
particolare delle donne lavoratrici e mamme.

Dal punto di vista occupazionale, questo significa predisporre


iniziative che tengano il più possibile conto delle peculiarità, dei
punti di forza, ma anche delle difficoltà, che donne-mamme si
trovano oggi ad affrontare. Appare pertanto opportuno proporre
nuove forme contrattuali per le mamme, per le donne
lavoratrici, e incentivare il part-time e nuove strutture destinate
alla prima infanzia.

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30
AREA INFRASTRUTTURALE

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D. AREA INFRASTRUTTURALE

D. 1. Trasporto pubblico e Opere Pubbliche

Il processo di globalizzazione ha generato l’aumento degli scambi


commerciali che si sono intensificati negli ultimi tempi determinando
un conseguente aumento dei traffici.

Lo spazio metropolitano della Provincia di Milano, costituito da circa


sette milioni e mezzo di abitanti, ha bisogno sia di una rete di
trasporti pubblici interconnessa con il territorio, sia di opere
infrastrutturali idonee ad eliminare situazioni quotidiane di
sovraccarico e di congestione del traffico.

La rete di trasporto pubblico su gomma, la cui competenza spetta


alla Provincia di Milano, comprende:

• 121 linee in concessione


• 18 aziende esercenti
• una rete sviluppata su 4.100 km

Le attività di gestione dei servizi svolte dalla Provincia sono di


carattere tecnico e amministrativo e comprendono i quotidiani
rapporti con le Aziende concessionarie, la Regione, le
Amministrazioni Comunali, le Scuole, le Associazioni di utenti, con
l’obiettivo di rendere la rete il più possibile funzionale e
corrispondente alle esigenze dei cittadini.

La Provincia, quando necessario, modifica i programmi di esercizio


delle autolinee, ovvero ne varia i percorsi, le fermate, gli orari, per

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fare fronte alle richieste di Enti Locali, concessionari, associazioni di
utenti e privati.

Di conseguenza, si ritiene opportuno tanto incrementare il parco


veicolare dei mezzi pubblici (nuove vetture a basso impatto
ambientale) quanto razionalizzare percorsi, fermate e orari, per
rispondere efficacemente ai bisogni dei cittadini e imprese che
si devono muovere in modo rapido sul territorio dell’hinterland.

Occorre, inoltre, potenziare un sistema informativo e banche


dati per il trattamento integrato delle informazioni sul traffico,
incidentalità, viabilità e mobilità.

La Provincia ha inoltre un ruolo importante per quel che concerne


progettazione, costruzione, manutenzione, gestione e vigilanza delle
strade della rete viaria di interesse regionale non compresa nella
rete autostradale e stradale nazionale.

A tali competenze si aggiunge anche quella di verificare la


compatibilità tra la richiesta di insediamento della Grande
Distribuzione Organizzata e la dotazione di infrastrutturale per la
mobilità. La Provincia provvede altresì alle istruttorie tecnico-
amministrative al fine di assicurare la coerenza delle iniziative
viabilistiche, di trasporto e infrastrutturali nell’ambito del Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale.

In questo ambito di competenze, è necessario che la Provincia


– parte integrante del tavolo di lavoro per il ridisegno dei
collegamenti dell’hinterland milanese – si occupi
prioritariamente di promuovere e tutelare una pianificazione

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condivisa e partecipata delle reti di mobilità e delle opere
pubbliche viarie dell’area metropolitana, con tutte le
espressioni della realtà milanese: quelle amministrative,
produttive, dei servizi, e soprattutto del commercio.

L’obiettivo da perseguire è quello di assicurare processi di sviluppo


equilibrato delle opere pubbliche stradali che possano dare spazio
ad un sistema distributivo caratterizzato dalla presenza armonica di
ogni segmento della distribuzione commerciale (distribuzione
intermedia – ingrosso, commercio di vicinato, centri commerciali
naturali, centri storici), arrestando i fenomeni di desertificazione
commerciale.

L’Unione considera inoltre che il tema della circolazione delle merci


debba essere trattato con maggiore specificità visto che vede
coinvolto il territorio dell'hinterland di Milano direttamente e
indirettamente. Si propone pertanto di sviluppare un piano di
razionalizzazione della logistica urbana attraverso la
realizzazione di piattaforme logistiche per la consegna di merci
(“ultimo miglio” con veicoli a basso o nullo impatto
ambientale).

D. 2 Pianificazione urbanistica e paesistica

Il tema dello sviluppo sostenibile, la valorizzazione paesistica, la


tutela dell’ambiente, il supporto allo sviluppo economico e all’identità
culturale e sociale di ciascun ambito territoriale, il miglioramento
qualitativo del sistema insediativo e infrastrutturale assumono oggi
grande importanza.

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Il processo d'innovazione della normativa sul governo del territorio
ha registrato negli ultimi anni importanti tappe.

Al centro di tale processo si è posto il riconoscimento della


partecipazione del privato alla trasformazione urbana, lo snellimento
dei procedimenti per l'approvazione degli strumenti urbanistici
comunali, la ricerca di soluzioni in grado di coniugare esigenze di
sviluppo, soddisfacimento della domanda locale di servizi pubblici e
il rispetto dell'ambiente.

L’Unione auspica che questo nuovo modo di "fare urbanistica",


incentrato sui principi di programmazione, partecipazione e
negoziazione, e praticato attraverso un confronto costante ed
operativo tra istituzioni pubbliche ed attori privati, possa tradursi in
fatti anche nel caso del PTCP della Provincia di Milano approvato
di recente (febbraio 2009).

L’Unione propone che nelle scelte strategiche provinciali venga


perseguito l’obiettivo dell’equilibrato sviluppo delle diverse
tipologie commerciali. Appare infatti opportuno indirizzare le scelte
verso un armonico sviluppo dell’intero settore commerciale che
assicuri l’equilibrato
sviluppo delle diverse
tipologie commerciali –
esercizi di vicinato, medie
e grandi strutture di
vendita – in relazione alle
specificità urbane e
territoriali con particolare

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riferimento ai centri storici, ai grandi centri urbani e alle aree
dismesse.

Gli obiettivi principali riguardano azioni mirate a politiche di


sostegno al commercio al dettaglio e alle procedure per la
distribuzione degli oneri connessi alla realizzazione delle
grandi strutture di vendita attraverso azioni di sostenibilità.

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A cura dell’Ufficio di Gabinetto di Presidenza
dell’Unione del Commercio Turismo Servizi e Professioni
della Provincia di Milano

Si ringraziano le Direzioni, le Associazioni di Categoria e i


Mandamenti dell’Unione del Commercio Turismo Servizi e
Professioni della Provincia di Milano che hanno fornito il loro
contributo.

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maggio 2009

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