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‘Titolo originale Considérations sur les causes de la grandeur des Romains et de leur décadence O73) ‘Tradusione di Gigliola Pasqineli MONTESQUIEU CONSIDERAZIONI SULLE CAUSE. DELLA GRANDEZZA E DECADENZA DEI ROMANI EDITORE PAOLO BORINGHIERI sexes per aoa = Tone vis Bea © 160 Ma eM gee 10 Con questo saggio sui Romani, Montesquieu affonta Gicettamente, e con Taltssima ambiione del flosofo ella storia, uno dei suoi temi prediletti. Un tema a ‘ui lo riconducevane continuamente i suoi stud erudit € i suo interes! pid profond, per a prepaazione dello. Spirito dliclggi, ma anche qualcosa di pid: un clima, ‘un ambiente storico profondamente congeniale. Que Ja sonprendente corrspondenza tra lo stile ¢ Targo- ‘mento, che fa salce alle labbra di ogni lttore il con- fronto coi grand storii latini — ¢ cui purtroppo tuna tduzione pud meno rendere giusticin — testi ‘moniando lo sforzo di adeguamento dello scittone alla sun materia, rivela anche un‘intima affaith con esa Aristocratico © uomo i leege, testimonio attento de- li awenimenti europei contemporanei e asertore di ‘quel meccanismo cosituzionale inglese dil cui quasi perfetio equlbrio di poteri vede scatrite il massimo dei beni per una nazione, a liber politica, poteva ‘ben ritrovarsi nella Roma sepubblicana, “il cui popolo aveva Io steso spirto, o stesso amore per I liber, Ip stesso odio per la trannia, in cui la gelosia per i potere del senato © per le prerogative dei grandi, sem- re misto a rspett, non era allto che amore per Te guaglianza", Su questo terreno favorite, dungue, esl rova i suoi strumenti. Le Considerzion, dice Taine, sono un frammento di scienaa; un banco di prova, possamo agsiungete, per ‘quel metodo naturale che dette 2 Montesquieu frutti tigoglosi sul piano delle Leggi. Alla chiara luce dell sua mente lz storia romana, che assume qui un yalore ‘semplare, appare come un procesio uitaro, deter: rinato da leggi natural, Non vi posto né per it easo i per la provvidensa. Se petd il suo razionalism 2vera To sguardo troppo acute per non scorgete un into legame tra i ftti, aveva anche Tesigenza di semplif- care Ta moltepicith che @ Ja storia, di tare alla luce, ‘mediante In scropolosa analisi delle cose veritd senei ombr, lggi grandi © semplici. Egl si accinge dunque 4 smontae il grande meccanismo dei fat, alla ricerca delle “cause fiche e morali" della grandezza e dell decadenza di Roma 1 destino del suo popolo, come quello di ogni po- polo, 2 determinato da cause general, che portano con sé tutte le cause particolar. Le istitsioni le less, i costumi, Je virtd civiche e le massime pelitiche della repubblica hanno fatto la grndezza dell'impero: ma le antiche massime e lepgi non si adeguano pid alla nuo- va dimensione di Roma, che deve cembiate, avian Aosi cost ala coruzione e alla rovina, Le passoni, le ambizioni, gli error. degli individu sono fattord ace ental. T masgiori protagonieti delle storia di Roma, perfino quei grandi colpevoli che sono Silla ¢ Cesare, sppuiono dominati da una pii forte fatal 6 Catto, dala catena delle cause simangono escluse ma- lie estenzili allinterpretazione di una civlta nella 12 complessi. Si potrl dunque rimproverre alla Visione di Montesquieu di esere parsiale, lsciando in ‘ombra vaste zone di quell materia viva che ¢ a storia di um popolo, Ma alfangolo visual, allo strumento della ricerca non si potri negate il suo valore di sco- perta, e al ricercatore che si avventura nelfanalist del ‘rane fenomeno una nuova passione, uno scrupol, ‘una spregiudiatezza che sono, appunto, della storco E dal suseguisi fammentari dei atti delle core, nel petiodare breve © spezzato, bulenao ossenaziont di una precisone di unvineisvitd stupefacentis gem- ime sparse da en emana una luce nuova sulla nascita, Jo siluppo © la morte dium impero. Montques pubbied le Comets sur kx caer de le tandeater Rernins ct de leur dndece nel 1734, Viet honoris rms, cbse io do com Vcore Sai Subts dope Is pbblentne del Temple de Cod, ml 725 ‘te infra pen i pele Cit ur to gens sone boa eto nics che doves pat sotenel cot ak cop moments dls pensions dt agi, si "Jol de Tee Nout” snebe scrtto det Iv al'apomesta, Il pragt Tes sbtcdont, spent forms ess » Monee oando snd gies, dove sets tgpomst da 193921 ‘iy io Feo et sl call & Ls Bede, do Aish teenie ost sth soca e to, mete > cous faeo prope! terest Anche I vies i Seeiomo tomo, Svea etamenteidmansto con pid oes a 0 opto. ques atria Tomi, Nel 4730 wel 1938 om Z

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