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GRAMMATICA ITALIANA
fonologia morfologia
parti variabili larticolo il sostantivo laggettivo il pronome il verbo Tavole dei verbi - forme attive e passive parti invariabili lavverbio la preposizione la congiunzione...
in
rip et 24 ere or e
sintassi
della proposizione del periodo
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3 libri in un click
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GRAMMATICA ITALIANA
A cura di Michela De Iesu, laureata in Materie Letterarie Progetto e realizzazione grafica: Edipress sas
ISBN 88-89142-23-5
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Copyright 2006 - Edipress -3 sas 23 Irpino (AV) via Fontananuova, 11/b - 83031 Ariano 2
per informazioni: servizio clienti 0825 828066 88 e-mail: info@suntini.it 89 14 78 -
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w Finito di wstampare nel mese di aprile 2006 presso la Tecno Print s.r.l via VIII trav. Appia, n. 30 - 83042 Atripalda (AV) per conto della Edipress sas
Tutti i diritti sono riservati. vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi strumento. I testi e lelaborazione dei testi, anche se curati con scrupolosa attenzione, non possono comportare responsabilit per involontari errori o inesattezze.
INDICE PARTE I 1. FONOLOGIA ......................................................................................... PARTE II - MORFOLOGIA 1. FORMA E FUNZIONE DELLE PAROLE ................................................. 2. LE PARTI DEL DISCORSO
2.1 LE
PARTI VARIABILI PAG. PAG.
05
08
............................................................................................
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10 15 29 44 47 53 56 57
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2.1.1 LARTICOLO ....................................................................................................... 2.1.2 IL SOSTANTIVO .................................................................................................. 2.1.3 LAGGETTIVO ..................................................................................................... 2.1.4 IL PRONOME ...................................................................................................... 2.1.5 IL VERBO .......................................................................................................... 2.1.5.A LE CONIUGAZIONI ................................................................................... 2.1.5.B VERBI REGOLARI E IRREGOLARI ................................................................ 2.1.5.C VERBI IMPERSONALI, SERVILI, DIFETTIVI ....................................................
2.2 LE
-3 2.2.1 LAVVERBIO ....................................................................................................... 23 2.2.1.A I GRADI DELLAVVERBIO .......................................................................... 24 1 2.2.1.B LA POSIZIONE DELLAVVERBIO ................................................................. 89 2.2.2 LA PREPOSIZIONE ............................................................................................... 88 2.2.3 LA CONGIUNZIONE ............................................................................................... 78 2.2.4 LINTERIEZIONE .................................................................................................. n9 sb
PARTI INVARIABILI
.........................................................................................
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68 70 72 72 76 78
t/i PARTE i.i III - SINTASSI in t un .s 1. SINTASSI DELLA PROPOSIZIONE ...................................................... w w 1.1 IL SOGGETTO ..................................................................................................... w 1.2 IL PREDICATO .................................................................................................... 1.3 LATTRIBUTO ...................................................................................................... 1.4 L APPOSIZIONE ................................................................................................. 1.5 I COMPLEMENTI ..................................................................................................
1.5.1 1.5.2 1.5.3 1.5.4 ....................................................................................... I PRINCIPALI COMPLEMENTI INDIRETTI ..................................................................... ALTRI COMPLEMENTI INDIRETTI .............................................................................. UNA PREPOSIZIONE TANTI COMPLEMENTI .................................................................
I COMPLEMENTI DIRETTI
79 83 85 87 88 89
89 91 96 98
............................................................................
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PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.
103 104
105 106 107 108 108 128
.............................................................................. LE PROPOSIZIONI COORDINATE .............................................................................. LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE ............................................................................. 2.2.4.A CLASSIFICAZIONE DELLE SUBORDINATE ...................................................... 2.2.4.B LA CONCORDANZA DEI TEMPI ....................................................................
LE PROPOSIZIONI INCIDENTALE
2.3 GLI INCISI ......................................................................................................... 2.4 LA FRASE NOMINALE ......................................................................................... 2.5 DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO ..........................................................................
2.5.1
DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO
.....................................................
APPENDICE Verbi irregolari della 1^ coniugazione -are ..................................... Verbi irregolari della 2^ coniugazione -re ..................................... Verbi irregolari della 2^ coniugazione -re/ere ............................. Verbi irregolari della 2^ coniugazione -ere ..................................... Verbi irregolari della 3^ coniugazione ..............................................
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fonologia
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PARTE I 1. FONOLOGIA(1)
Elementi di fonologia Elemento Lettere Definizione Esempio
Segni grafici convenzionali usati per rap- A, b, c, .. presentare nella scrittura i suoni che compongono le parole . Serie ordinata di lettere A, b, c, . u, v, z
Alfabeto Vocali
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Lettere che possono essere pronun- A, e, i, o, u ciate da sole, senza lausilio di altre lettere, aventi una voce propria. -3
223
4 Consonanti Lettere che possono essere 91 pronun- B, c, d, f, . -8 ciate solo se accompagnate da una 8 8 8vocale . 7 9
Omonimi
t Parole di significato i.i diverso che si scri- d (verbo) in vono allo stessontmodo . da (preposizione)
/is
bn
Digramma
Gruppo di tre lettere che costituisco- figlia, sciarpa, no un unico suono. Monosillabi atoni pronunciati accen- la fortuna, vi scrituando la parola che li segue. vo, Monosillabi atoni pronunciati accen- alzati, dimmi, tuando la parola che li precede. Gruppo di due vocali che si pronun- cielo, tuo no, fiato, ciano con una sola emissione di voce. causa, Gruppo di tre vocali che si pronuncia- tuoi, buoi, buio, no con una sola emissione di voce.
Proclitiche
Enclitiche
Dittongo
Trittongo
(1)
La fonologia studia i fonemi, cio i suoni specifici di una lingua, dal punto di vista della loro funzione nel sistema di comunicazione linguistica.
6 Iato
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fonologia
Incontro di due vocali che si pronun- beato, maestro, reciano separatamente . ame, aorta, boato... Gruppo di lettere che si pronuncia con cru-de-le, cal-cio, una sola emissione di voce. ma, se, Po, ma-no, ta-vo-la, .
Sillaba
Monosillabo Parola composta da una sillaba. Bisillabo Trisillabo Plurisillabo Accento tonico Accento grafico Parola composta da due sillabe. Parola composta da tre sillabe.
Parola composta da pi di tre sillabe. cor-ri-do-re, La maggiore intensit di tono con cui denaro, si pronuncia una sillaba in una parola.
Forma scritta dellaccento tonico . 42 888 89 1 23 -3
povert, cap,
ridono, andr,
Sillaba atona Sillaba su cui non in cade laccento toni- verr, ridono, nt co . u s Tronche
. w w w Parole che presentano laccento to- ospitalit, ..
nico sullultima sillaba. Piane Parole che presentano laccento to- nazione, nico sulla penultima sillaba. Parole che presentano laccento to- sindaco, nico sulla terzultima sillaba.
Sdrucciole
Bisdrucciole Parole che presentano l accento to- abitano, nico sulla quartultima sillaba. Elisione Soppressione della vocale finale di laurora, una parola non accentuata davanti a unaltra parola che inizi anchessa per vocale .
Troncamento Eliminazione della sillaba o vocale fi- buon affare, . nale di una parola davanti a unaltra
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fonologia
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parola che inizi sia per vocale che per consonante. Apcope Troncamento segnato con lapostrofo po (poco), senza nessun rapporto con la parola che segue .
Punteggiatura Insieme di segni che indicano grafi- I soldati portarono camente le pause del discorso (vir- serenit, tranquilgola, punto e virgola, due punti, punto fer- lit, libert; mo) e lintonazione della voce (punto interrogativo, punto esclamativo, punti di sospensione). Segni grafici
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Virgolette, lineette , parentesi tonde , Mi raccomand: parentesi quadre , asterisco , tratti- Cerca di stargli -3 no . vicino ; 23
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morfologia
PARTE II MORFOLOGIA
(1)
desinenza
parte mutevole della parola che indica cambiamento di: -3 23 numero singolare o plurale, 28 genere maschile o femminile, -8 n bpersona modo, tempo e nei verbi , /is t i . annacquo, annacqui, annacquaes.: annacquare i n 8 a; es.: acquatico / acquos 97 ti 14 es.: acquerello / acquerell i; 89
rono,
suffisso
w una lettera w o gruppo di lettere che si inserisce fra radice e desinenza e che attribuisce a ciascun vocabolo della stessa famiglia significato differente. Nella lingua italiana i suffissi sono numerosi, ad esempio: -mente che compare nella maggior parte degli avverbi di modo o maniera,
.s
un
(1)
Il termine morfologia deriva dal greco morph (= forma) + logos (= studio) e significa studio della forma.
morfologia prefisso
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gruppo di lettere che si premette alla radice di una parola per variarne il significato, es.:risciacquato, sciaqua-
to, ;
numerosi sono i prefissi, alcuni di essi come a-, fra-, quando si uniscono a una parola, producono il raddoppiamento della consonante iniziale (es.: fram-mettere, am-mettere, ). Allo stesso modo, purch la radice della parola inizi per consonante semplice, si comportano anche contra(2) (es.: contrapporre, ), sopra- (es.: soprattutto, ), sovra(es.: sovrapposto), su- (es.: supporre, ).
Nella lingua italiana le parti del discorso sono nove; esse per il significato e la funzione che svolgono nella frase si dividono in: parti variabili articolo nome aggettivo pronome verbo
9 -3 23 2parti invariabili 4 1
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2.1 LE PARTI VARIABILI Le parti o parole variabili del discorso sono cos definite perch le loro desinenze mutano secondo la necessit del discorso; articoli, nomi, aggettivi e pronomi variano in relazione a: il genere maschile o femminile, es.: le rose odorose / i girasoli gialli,
;
il numero singolare o plurale, es.: lo studioso / gli studiosi, ; la persona nel caso di pronomi personali, es.: noi italiani / voi inglesi,
.
I verbi invece variano: nella persona 1a, 2a, 3a, es.: lodo, lodi, loda, ; nel numero singolare o plurale, es.: lodo, lodiamo, ; nel modo indicativo, congiuntivo, , es.: lodasse, lodarono, ; nel tempo presente, imperfetto, futuro, , es.: lodava, loderebbero,
.
(2)
controcorrente, controriforma, .
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morfologia
2.1.1 Larticolo L articolo la parte variabile del discorso che si premette al nome o ad eventuali altri elementi del gruppo del nome per indicarli in modo determinato (articolo determinativo) o in modo indeterminato (articolo indeterminativo) o anche per esprimere una parte, una quantit imprecisata di qualcosa (articolo partitivo ). Tipo Caratteristiche Forma/Particolarit
determinativo si premette ad una nome per in- genere numero singolare plurale dicare una persona, un anima le, una cosa ben definita e nota maschile il, lo /(l) i, gli a chi parla e chi ascolta, o di cui si femminile la / (l) le gi parlato, es.: il libro, la-
mico, .
SI USA
con i nomi ti con nomi un .s propri, (es.: propri se pre w ceduti daww un la Paola) anaggettivo da che se in alcuo un nome ni usi regiona li e familiari si comune , es.: il bellAn- pu trovare tonio, il duca larticolo premesso (es.: Alberto; con i nomi Salutami la propri se as- Roberta). sumono significato di nome comune ,
. ni
bn
97
sciopero z, es: lo zaino x, es.: lo xilofono gn, es.: lo gnosticismo ps, es.: lo pseudonimo la semiconsonante i (pronuncia /j/), es.: lo iodio.
Inoltre, con i nomi che iniziano con il gruppo pn luso variabile, es.: lo pneumatico o pi comunemente il pneumatico. Per quanto riguarda la semiconsonante u /w iniziale necessario distinguere: i nomi italiani, che presentano larticolo l, es.:
luomo;
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OSSERVAZIONI Il si usa davanti ai nomi USO DELLARTICOLO masch. che iniziano con: -3 DETERMINATIVO 23 consonante (tranne z,x, 42 h, s + consonante,ps,gn), 91 1. Davanti a nomi propri -8 es.: il tavolo, il castello. 8 8 e cognomi 8
morfologia
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es.: Il Saul una tragedia di Alfieri; con i cognomi di personaggi femminili cele bri, es.:la Lo-
i nomi di origine straniera, che presentano larticolo il, es.: il whisky. I nomi che iniziano con w prendono larticolo il quando la pronuncia / v/ (es.: il watt); le parole di origine straniera che iniziano con ch + vocali presentano larticolo lo quando la pronuncia // (es.: lo champagne), hanno larticolo il quando la pronuncia /t/ (es.: il chador).
2 14 -2 3 3-L si usa davanti alle pa-
role che iniziano per vocale, es.: leremita. Poich nella lingua italiana la con82. Davanti a nomi97 che sonante h non si pronunn b indicano parentela /is cia, le parole che iniziano t i i. con essa si comportano SI USA tinNON SI USA n u come quelle che iniziano per .s al singolare al plurale se w vocale e prendono lartiw w da se preceduti preceduti colo l (es.: lhabitat). Inolun aggettivo da un aggettitre, nelle parole straniere possessivo , vo possessicon h aspirata si pu troes.: i miei zii; vo , es.: mio zio. vare la forma lo (es.: lo hob quando lagby, lo hardware), anche se gettivo posin questi casi di uso cosessivo semune la forma l (es.: gue il nome, lhobby, lhardware). nees.: il padre cessario sottolineare per il tuo; termine humor , dove la quando il nopronuncia pu essere sia me di paren con h aspirata che semicontela alterasonantica, richiesto larto , ticolo lo.
88 89
es.: il Barbarossa.
es.: la zietta;
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morfologia
mamma.
4. Davanti ai nomi geografici SI USA NON SI USA
con i nomi di geografici di: regioni, di Stacontinenti/ ti e di continen l Europa sta- ti se introdot- Davanti a vocale si usa la ti / lItalia ti dalla propo- forma elisa (l), es.: lomregioni / la bra sizione in , Campania es.: Vado in grandi isole Francia; / la Sicilia mari / il Tir- con i nomi di piccole isole, reno laghi / il -3 Trasimeno fiu- es.: Capri; -23 di 42 mi / il Danu- con i nomi 1 89 , citt, paese bio monti / 8-8 , es.: il Cervino; villaggio 8 97 con i nomi di Visiteremo Robn s citt + agget- ma i / . t i tivo o compl. ini. di specifica- unt .s zione (es.: la w Parigi del ww XVIII secolo, la Firenze moderna ); fanno eccezione alcuni nomi di citt dove larticolo costituisce parte integrante del nome (es.: La Spezia) . 5. Davanti ai nomi dei giorni della settimana
con i nomi
consonante, es.: la nave, ; la lettera i (pronuncia //), es.: la ionosfera, ; la lettera h (parole stranie re), es.: la hole, ; la lettera w (parole straniere), es.: la world music, .
NON SI USA
aggettivi prossimo e scorso, es.: Domenica prossima andremo in barca.
SI USA
caso, es.: il museo aperto il Marted e il Sabato.
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morfologia indeterminativo
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amico, .
si premette a un nome per in- genere numero singolare plurale dicare una persona, un animale, una cosa indefinita, impreci- maschile un, uno manca, sata e non nota a chi parla e ascol- femminile una /( un) sostituito dallartita, es.: un libro, unamica, un colo partitivo
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davanti alla semicones.: Gianni pensa di essere un 3 sonante u (pronuncia / Einstein (= un genio); 23 w/), es.: un uomo, un larticolo usato per designa42 whisky, . 91 re unopera di un personag-8 8 8 gio famoso, Uno si usa negli stessi 78 n9quadro es.: Un Picasso (= un casi dellarticolo deterb s i / di Picasso); minativo lo (es.: uno xilo.it i il nome seguito da una de- fono); per i nomi inizianti tin n u terminazione .s , con h segue quanto detto
w w es.: Un Tevere insolitamente in a proposito dellarticolo lo. w piena ha travolto gli argini;
USO DELLARTICOLO INDETERMINATIVO Si usa con i nomi propri quando: l articolo precede un nome famoso usato per antonomasia, per indicare qualcuno del livello di, simile a,
OSSERVAZIONI Un si usa negli stessi casi dellarticolo determinativo il (un bambino, ); inoltre si usa: davanti a vocale, es.:
un amico, ;
il nome assume il valore indeterminato di un certo, un tale, es.: Conosci un tale Marco (= un certo Marco).
Una si usa negli stessi casi dell articolo determinativo la, es.: una ca-
sa, .
Un si usa solo davanti a nomi femminili, inizianti per vocale, es.:
unelica, unonda, .
partitivo si premette a un nome per indicare genere numero singolare plurale una parte di un tutto (cio di un dei , del , insieme di persone, animali o cose), maschile degli dello senza precisare la quantit,
femminile una /( un )
delle
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morfologia
USO DELLARTICOLO PARTITIVO Si usa con: nomi che indicano non un singolo oggetto bens una quantit imprecisata di qualcosa, es.: Ho portato del vino; sostantivi astratti o dal significato figurato, in espressioni come: avere dello spirito (= senso dellumorismo), avere del fegato (= coraggio), .
OSSERVAZIONI Larticolo partitivo indicato dalle forme articolate della preposizione di ( del , dello, ); al singolare assume il significato di un po di , alquanto , mentre al plurale si usa al posto dellinesistente articolo indeterminativo e significa alcuni, es.: Ho letto un libro dei
libri;.
OMISSIONE DELLARTICOLO necessario ricordare che larti-3 colo spesso viene omesso, ci 23 2accade nei seguenti casi: 4 1 89 in molte locuzioni avverbiali 8- : a 8 torto, a ragione, in sostanza , ; 78 n9 hanno nelle espressioni che b /is valore di avverbi .it qualificativi: ni iserenit con ansia, con , ; t un in diversi complementi di luo.s w w go, soprattutto se introdotti dal w la preposizione in: essere in vacanza, vivere i campagna, ; in alcune espressioni costituite da verbo + complemento oggetto: dare fastidio, provare piet, cercare lavoro, cambiare citt, ; nei costrutti introdotti dalla preposizione da: carta da lettere, sala da pranzo, ; nel complemento di materia : una scala di ferro, ; nelle locuzioni parlare italiano, parlare francese e simili; in alcune espressioni introdotte dalla preposizione senza: senza pace, senza rimorso, ;
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morfologia
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salvato, ;
con i nomi dei mesi, delle stagioni e dei giorni della settima na, es.: in agosto andr in vacanza, ; tuttavia, quando il nome accompagnato da un determinante (es.: il sabato del villaggio, ) e in espressioni con significato temporale
sottinteso, cos come si rende necessario quando il nome di stagione ha funzione di -3 soggetto o di complemento 23 2oggetto (es.: Trovo noioso lin4 1
8 Sto in alcuni titoli di libri,7es.: 89 i
verno);
8-
89
in per ragioni di tbrevit : nei teun legrammi (es.: .s Vivi auguri lieto w w il lieto evento) e ne evento = per w gli annunci della piccole pubblicit (es: Vendo casa zona periferica).
2.1.2 Il sostantivo Il sostantivo la parte variabile del discorso che serve a indicare tutto ci che esiste nella realt o che possiamo immaginare: esseri viventi, cose, fatti o azioni, concetti, sentimenti; in base al significato, al genere e al numero si possono distinguere le seguenti categorie: concreto astratto comune proprio individuale collettivo
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morfologia maschile
genere femminile secondo la forma il nome ha un numero plurale primitivo derivato alterato singolare
categorie concreto
significati/esempi
indica persone, animali o cose 23 e, in genere, esseri che 2esistono nella realt o che14 siano pensati come realmente 89 , suono, profumo, esistenti, es.: castello, cane 89 indica sentimenti, bnconcetti, qualit, modi di essere , /is esiste si pu immaginare, es.: gioia, ovvero tutto ci che t i . ni virt, amore, filosofia ti, 78 -8 3
astratto
comune
indica in modo generico esseri viventi o cose apparw w tenenti a una stessa categoria o specie, es.: isola, citt, scrittore, indica esseri viventi o cose, distinguendoli per dagli altri della medesima categoria o specie; si scrive sempre con la lettera maiuscola(3), es.: Marta, Bari, Ionio, indica una sola persona, un solo animale o una sola cosa, es.: giocatore, gatto, nave, indica un insieme di animali o cose della stessa specie, es.: flotta, gregge,
.s
un
proprio
individuale
collettivo
(3)
Oltre ai nomi propri, si scrivono con la maiuscola: soprannomi, es.: lInnominato, il Barbarossa, ; pseudonimi, es.: Pietro Metastasio (Pietro Trapassi), ; cose personificate, es.: la Luna ispir il poeta;
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singolare: nome che indica una sola persona, un solo per i nomi di animale, una sola cosa (es.: penna, porta, carta, ); persone o di animali c cor- plurale: si forma cambiando la desinenza del singorispondenza tra lare secondo il seguente schema generale: genere naturasingolare plurale esempi le e genere nomi fem-a casa/case e grammaticale , minili in sono cio: maschili i nomi -a problema/problemi nomi -i degli esseri animaschili - o palo/pali mati di sesso -e in seme/semi maschile, es.: il padre, il gatto,...; N.B. I termini ala e arma, pur essendo femm., presentano 3 :3ali, armi. femminili i nomi il plurale con la desinenza i2 2FORMAZIONE DEL PLURALE degli esseri ani4 91 mati di sesso nomi in a, generalmente -8 presentano il plurale secondo 8 -8 tuttavia, alcune categorie femminile, es.: regole della tabella precedente; 78 plurale nel modo seguente: n9 la madre, la gat- di nomi formano il b is - nomi .maschili e femminili in -ca, -ga ta, . it/
ECCEZIONI il monarca/i monarchi; Alcuni sostantilo stratega/gli strateghi, vi, come: guardia, sentinella , spia , la nuca/le nuche, se femminili in pur essendo di -che, -ghe la strega/le streghe, genere grammaticale femminile N.B. Il termine belga, abitante del Belgio, se maschile fa si riferiscono belgi, se femminile belghe. - nomi in -ca e ga (con laccento sulla ) generalmente a uomini;cos come formazione del plurale esempi ad esempio soprain -ce, -ge lallerga/le allerge, la buga/le no , contralto, , buge, la farmaca/le farmace, pur essendo di - nomi in -cia e -gia (senza laccento sulla i) genere grammatiformazione del plurale esempi cale maschile, si riferiscono a vocale + -cia, -gia in la camicia/le camicie, donne . In questi -cie e -gie la valigia/le valigie, casi, gli elementi che si riferiscola provincia/le province, consonante + -cia e no al nome (attri-gia in -ce e -ge la lancia/le lance,
esempi
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morfologia
buto,) concor- dano con esso tenendo conto del genere gram maticale , non di quello naturale,
nomi in -o, generalmente presentano il plurale in -i; tuttavia, alcune categorie di nomi formano il plurale nel modo seguente: -nomi in -co e -go
formazione del plurale esempi
asparago/asparagi, per i nomi di co- in -ci e -gi se sono pamonaco/monaci, sa lattribuzione role sdrucciole (se premedico/medici, del genere con- sentano cio laccento sulla terzultima sillavenzionale, poiba)(5) -3 ch soltanto lu23 2-entrambe le forme di pluraso ha stabilito N.B. Fra questi nomi hanno 4 1 89 che sole, fuoco, le i termini: 88 sono di gene8 termini n97 plurale re maschile e lub /is na, acqua di gechirurgo chirur ghi , chirurgi t i i. nere femminile. sarcofago sarcofaghi, sarcofagi tin n u Il genere di un intonaco intonachi, intonaci .s w nome di cosa , stomaco stomachi, stomaci w w oltre alla consultazione del voca- Come possibile osservare le eccezioni sono numerose, bolario, pu es- per cui possono essere daiuto alcune regole empiriche, sere individua- come: to mediante: i nomi in -fugo hanno sempre il plurale in -ghi (es.: callfugo callifughi, ); a. la desinenza i nomi in -logo: Sono maschili i - se riferiti a persone (es.: biologo, ) hanno il plunomi: rale in -gi (biologi, forme come biologhi sono di uso con la desipopolare); nenza -o, es.: - se riferiti a cose (es.: catalogo, ) hanno il plurale foglio, tavolo,; in -ghi (cataloghi, ). terminanti in N.B. Alcuni nomi maschili in -o al plurale diventano consonante , femminili, prendendo la desinenza -a:
(4) (5)
es.: La sentinella in -chi e -ghi se sono stata assalita dai parole piane (se presentano cio laccento rapinatori. sulla penultima La sentinella sillaba)(4) stato assalito dai rapinatori;
Fanno eccezione i termini: amico/amici, greco/greci, nemico/nemici, porco/porci. Fanno eccezione i termini: carico/carichi, catalogo/cataloghi, dialogo/dialoghi, epilogo/ epiloghi, incarico/incarichi, obbligo/obblighi, pizzico/pizzichi, profugo/profughi, prologo/ prologhi, strascico/ strascichi, valico/valichi.
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morfologia generalmente stranieri (es.: il film, lo sport,); fanno eccezio ne la gang, la holding, .
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singolare il centinaio il migliaio il miglio losso il paio il riso (il ridere) luovo
Sono femminili i nomi: con la desinenza -a, es.: mati- -nomi in -io ta, carta, ; - nomi in o (con laccento sulla ) con la desinen- formazione del plurale esempi za -i, es.: tesi, in i addo/addi, calpesti/calpesti, diagnosi, ;
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zo/zi, pendo/pendi fanno eccezio ne il brindisi, -3 - nomi in -io (senza laccento sulla i) 23 il bisturi e pa24 formazione del plurale esempi 91 role di origine -8 acciaio/acciai, aglio/agli, straniera come in -i poich perdono la 88 78 viaggio/viaggi, vizio/vizi, il bikini, il bon- i del tema e conservan9 b no solo quella della desai, ; s i / t sinenza i.i terminanti in tin n -t e in -t (es.: N.B. Alcuni nomi u in -io al plurale possono confondersi .s la novit, la vir- con i plurali w di altri sostantivi, si rende necessario perci w w t,); fa ecce- un segno distintivo, ad esempio laccento sulla sillaba zione il tut. tonica, laccento circonflesso sulla i finale, la doppia i finale, come risulta dal seguente schema: Sono sia maschili che femminili i plurale per evitare equivoci singolare nomi con la desiambiguo nenza - e , es.: il osservato- osservatori osservatori/osservator/ mese, la notte, ;
inoltre, se la -e costituisce la parte finale di un suffisso : sono maschili i nomi che terminano in: -tore, es.: il forrio (luogo per osservare) osservatore (chi osserva) solo quella della desinenza principio (inizio, conprincipi
osservatorii osservatri
nitore,;
-ore, es.: il professore,
princpi/princip/principii
20 -one, es.: lo
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morfologia
scroccone, ;
sono femminili i nomi che terminano in: -zione, es.: la
prncipi
(atto abusivo, nazione, ; -trice, es.: latprepotenza) arbitro trice, ; (chi dirige una -ite, es.: la negara sportiva) vrite, ; -itudine, es.: la omicidio gratitudine, .; b. il significato, nomi che appartengono ad alcune aree omogenee di significato generalmente tendo- no a far parte del medesimo genere grammaticale . Sono maschili i nomi di: alberi, es.: labe(assassinio, uccisione) omicida (chi uccide, assassino)
omicidi
nomi in -e sia maschili 8- che femminili al plurale prendo97 lape/ le api; il dente/ i denti, . no la desinenza -ib , nes.: s N.B. Il plurale del t/i termine bue buoi; quello di mille prei.i senta nei multipli in la terminazione -mila (duemila, tremila, t un ) .s w nomi invariabili o indeclinabili, essi sono: w w - alcuni nomi maschili in -a,
88
89
14
3 -2
-3
es.: loro, il bron- es.: la citt/le citt, la libert/le libert, il tab/i tab, ; - i nomi, per lo pi di origine straniera, terminanti in zo, ;
monti , mari , fiumi e laghi, consonante ,
es.: il bar/i bar, il film/i film, lo sport/gli sport, ; es.: lEtna, il Tirreno, il Tevere, il nomi maschili con doppia forma al plurale (in -i e in
morfologia
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Garda; fanno -a) o sovrabbondanti; generalmente i due plurali preeccezione molti sentano significato differente, come: nomi di catene singolare plurale montuose (le budello budelli (vie strette) Alpi, le Dolomiti) e le budella (gli intestini) di fiumi (la Senna, la Loira); braccio bracci (della croce, della bilancia, di un punti cardinali: fiume) il Nord, il Settenle braccia (del corpo umano) trione, il Sud, lOccidente, .; calcagno calcagni (dei piedi, delle calze, delle scarpe) Sono femminili i le calcagna (nella locuzione avere nomi di: qualcuno alle calcagna) frutti,es.: laranwww.suntini.it/isbn978-88-89142-23-3
cia, la ciliegia;
fanno eccezione molti nomi di frutti: il limone, il kiwi, ; scienze e discipline di studio, es.: la biolo-
cervello
ciglio
in nt i.i t/i
i cervelli (le intelligenze, le menti, gli in3 3gegni) 2-2 4 le cervella 91 (la materia cerebrale)
le ciglia (degli occhi) i corni (gli strumenti musicali, le estremit, le punte) le corna (degli animali) i cuoi (le pelli conciate) le cuoia (in senso figurato nella locuzione tirare le cuoia = morire) i diti (considerati distintamente luno dallaltro) le dita (viste complessivamente) i filamenti
gia, larchitettura,;
continenti, stati, regioni, citt, isole, es.:
. corno w w w
su
cuoio
dito
filamento
le filamenta filo
i fili (dellerba, della luce, del telefono) le fila (di una congiura; nella locuzione tirare le fila di qualcosa)
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morfologia
maschile il balzo (salto) il banco (tavolo) il buco (foro) il busto (parte del tronco umano) il cero (grossa candela) il gambo (stelo di un fiore) il limo (fango) il manico (impugnatura) il modo (maniera) femminile la balza (tratto scosceso di un monte) la banca (istituto di credito) la buca (fossa) la busta (involucro) la cera (materia prodotta dalle api) la gamba (arto inferiore) la lima (utensile per limare) la manica (parte del vestito) la moda (usanza), N.B. Il termine tavolo/tavola si usa sia il maschile che il femminile per indicare genericamente un mobile (es.: la tavola da pranzo, un ta-
fondamento
i fondamenti (di una scienza/disciplina) le fondamenta (di un edificio/citt) i fusi (i rocchetti per la filatura, i fusi orari) le fusa (nella locuzione riferita al gatto fare le fusa) i gesti (i movimenti) le gesta (le imprese) i ginocchi
fuso
gesto
ginocchio
le ginocchia grido
3 i gridi (soprattutto degli animali) 3-2 le grida (delluomo) 42 97 i nlabbri (di una ferita, di un vaso, di una sb i tazza) / it 8 8889 1
labbro
n su tin i.
w lenzuolo w w
i lenzuoli (due o pi lenzuoli, presi uno per uno) le lenzuola (considerate a coppia) i membri (di una famiglia/associazione, di un partito) le membra (parti del corpo umano, nel loro complesso) i muri (di una casa) le mura (di una citt/fortezza) gli ossi (degli animali macellati) le ossa (linsieme dellossatura umana) sopraccigli
membro
muro
osso
sopracciglio
le sopracciglia
morfologia
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strido gli stridi volo in noce), mensenza differenza di tre obbligatorio il significato maschile per inle strida dicare lo stesso oggetto adibito a urlo gli urli (soprattutto di animali) usi particolari (es.: le urla (delluomo) il tavolo da gioco, il tavolo anatomico). vestigio i vestigi Altri nomi, pur consenza differenza di servando la stessignificato sa forma, camle vestigia biano significato se usati al maschile o al fem- nomi con doppia forma sia al singolare sia al pluraminile; possibi- le : singolare plurale le distinguerli 3 pertanto dallartiil frutto i frutti 32 colo o dallaccorla frutta le frutte 42 1 do con aggettivi 89 8frutto/frutti designa il pro-8 o altri termini, es.: N.B. Al maschile la 8coppia 7 il capitale investi- dotto delle piantebe, n9 in senso figurato, il risultato/leffetto s i frutti del lavoro), o il profitto/il vantagdi qualcosa (es.: to, la capitale t/i i.i figli godono i frutti ). Al femminile gio (es.: i nostri francese; in t la frutta s un un nome collettivo usato per indicare i frutti essi sono: . w che si mangiano a tavola (es.: frutta di stagione, ) maschile w w il capitale (somlorecchio gli orecchi ma di denaro) lorecchia le orecchie il fine (scopo) il fronte (luogo nomi difettivi, cos chiamati perch si usano solo al dove si combatte) singolare o solo al plurale: il lama (animale) si usano generalmente al singolare: - la maggior parte dei nomi astratti: piet, coraggio, ; il radio (elemen- alcuni nomi collettivi: gente, fogliame, ; to chimico) - la maggior parte dei nomi di malattia: tifo, colera, ; femminile - i nomi degli elementi chimici e metalli: idrogeno, allula capitale (di minio, ; uno stato) - i nomi dei mesi: gennaio, .; la fine (termine) - alcuni nomi di festivit: Natale, Ramadam, ; la fronte (parte - i nomi indicanti cose uniche in natura: universo, del viso) equatore, ; - molti nomi di prodotti alimentari: latte, riso, ; la lama (oggetto - altri nomi come: fame, sete, aria, . tagliente) la radio (appa- N.B. Alcuni nomi difettivi possono essere usati al plurale recchio radio- con un significato differente o in senso figurato, es.: le genti assume il significato di popoli, ; fonico)
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morfologia
FORMAZIONE DEL FEMMINILE Il passaggio dei nomi di esseri animati dal genere maschile a quello femminile avviene secondo le seguenti regole: nomi in -o formano il femminile con la desinenza -a, es.: amico /
si usano generalmente al plurale: - i nomi indicanti oggetti costituiti da due parti uguali: forbici, cesoie, occhiali, ; - i nomi indicanti una pluralit di cose o di azioni: spezie, stoviglie, percosse, ; - alcuni nomi di origine dotta, che gi nella lingua latina difettavano del singolare: ferie, calende, idi, fasti, esequie, posteri, . PLURALE DEI NOMI COMPOSTI I nomi composti formano il plurale in modo diverso, a seconda del tipo di parole che li compongono; i pi comuni sono: nomi derivanti dallunione di nome + nome se i due sostantivi sono dello stesso genere, la formazione del plurale avviene cambiando solo la desi-3 nenza del secondo elemento, 23 es.:larcobaleno/gli arco2baleni, . 4 1 89 N.B. Il termine capogruppo presenta il plurale in capi88 gruppo, mentre pescecane ha un doppio plurale: pesce 8 97 cani o pescicane bn ; s i / se i due sostantivi sono di genere diverso, la fort i.i mazione del tin plurale avviene cambiando solo la desin (6) u nenza del .s primo elemento , es.: il capobanda / i w capibanda ; w w se i due sostantivi sono composti da nome + nome il plurale invariabile, es.: il centropagina/i centropagina, il crocevia/i crocevia, . N.B.Il termine capocollo (un tipo di salumi) al plurale presenta sia la desinenza del primo che del secondo: cap i coll i ;
nomi in -e formano il femminile in diversi modi: a. alcuni prendono la desinenza - a (es.:signore/signora, giardinie nomi derivanti dallunione di nome + aggettivo re/giardiniera,...); generalmente prendono la desinenza plurale di entrambi gli elementi (es.: lacquaforte/le acqueforti, la b.alcuni aggiuncartastraccia/le cartestracce), ma possono presentare gono al tema il anche diversi tipi di formazione del plurale: il caposalsuffisso - essa , do/ i capisaldi (o i caposaldi), la cartapesta/ le carta(6)
Quando i sostantivi costituiti da capo- sono maschili formano il plurale cambiando la desinenza del primo elemento (es.: capufficio capiufficio), invece se il composto femminile, il plurale generalmente invariato (es.: la capoclasse le capoclasse); mentre in alcuni casi si forma cambiando la desinenza del secondo elemento (es.: la capolista le capoliste).
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morfologia
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nomi in -tore nomi derivanti dallunione di aggettivo + nome : formano il fem- se il nome maschile modificano al plurale solo deminile in -trice: sinenza del secondo elemento , es.: laltoparlante/ autore/autrice, gli altoparlanti, il bassorilievo/i bassorilievi, il francoscrittore/scrittribollo/i francobolli, . ce, ; N.B. Alcuni termini, tuttavia, presentano due tipi di pluraN.B. Fa ecceziole, es.: laltoforno/gli altoforni (o gli altiforni), laltopiane dottore, il cui no/gli altopiani (o gli altipiani), il bassofondo/i bassofemminile fondi (o i bassifondi), ; dottoressa; raro se il nome femminile prendono la desinenza del il femminile in plurale entrambi gli elementi , es.: la falsariga/le -tora: impostofalserighe, la mezzaluna/le mezzelune, ; tuttavia, re/impostora, ; fanno eccezione alcuni termini come: la chiaroveggen3 nomi in -sore za/le chiaroveggenze, la 2piattaforma/le piattaforme (o 3formano il fem2le piatteforme), la mezzanotte/le mezzanotti (o le 4 91 minile aggiunmezzenotti ),; -8 88 gendo -itrice al 78 tema dellinfini- nomi derivanti dall n9 unione di aggettivo + aggettivo b s to del verbo da prende la desinenza del plurale soltanto il secondo t/i i.i il chiaroscuro/i chiaroscuri, il pianocui derivano: di elemento, tes.: in fensore(da diforte/i pianofort i, ; un .s fend-ere) difenw w w ditrice, nomi derivanti dallunione di verbo + nome N.B. Questi fem- se il nome plurale rimangono invariati, es.: laccenminili sono adisigari/gli accendisigari, il cavatappi/i cavatappi, il doperati raraguastafeste/i guastafeste, ; mente; fanno se il nome femminile singolare rimangono invaeccezione: preriati, es.: laspirapolvere/gli aspirapolvere, il portabancursore/precordiera/i portabandiera, il portacenere/i portacenere, ; ritrice e profes- se il nome maschile singolare modificano al plurale sore/professosolo desinenza del nome, es.: il battibecco/i battiressa; becchi, il parafango/i parafanghi, il passaporto, i pas nomi come il pasaporti, ; si comportano allo stesso modo i nomi dre /la madre composti formati da verbo + mano, es.:lasciugamache presentano/gli asciugamani, il baciamano/i baciamani, il corno in entrambi rimano/i corrimani, . i generi diffeN.B. Fanno eccezione i seguenti nomi che nel plurarenti radici e le rimangono invariati: il parasole/i parasole, il perdigiorno/i perdigiorno, lo spartitraffico/gli spartitraffico, il perci detti intritaghiaccio/i tritaghiaccio, il portaburro/i portaburro, dipendenti; apil portasapone/i portasapone, ; partengono a
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questo gruppo: a. nomi che in dicano rapporti di parentela, es.: fratello/sorella, marito/moglie, genero/nuora, ; b. nomi di animali, es.: montone/pecora, fuco/ ape, toro/vacca, ; nomi come il nipote / la nipote che presentano ununica forma per entrambi i generi e perci detti co- muni; essi si distinguono solo dallarticolo o dallaggettivo che li accompagna: il cantante/ la cantante, il giornalista /la giornalista, ; nomi come la rondine maschio e la rondine femmina che presentano ununica forma per entrambi i generi e perci detti promiscui, es.: la volpe, la rondine, il corvo, ; in questi casi per specificare il ge-
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morfologia nere naturale si aggiungono i termini maschio o femmina (es.: la giraffa maschio o il maschio della giraffa / la giraffa femmina o la femmina della giraffa). CASI PARTICOLARI DI FORMAZIONE DEL FEMMINILE O DEL MASCHILE Alcuni nomi al femminile assumono la forma del diminutivo maschile : eroe/ eroina, re/regina, gallo/gallina, , oppure formano il femminile in modo irregolare : abate/badessa, cane/cagna, dio/ dea, ; pi raro il caso in cui un nome femminile assume al maschile la forma dellaccrescitivo , es.: capra/ caprone, strega/ stregone, .
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.s
un
tin
t/ i.i
is
bn
78
88
-8
2 14
-2
3-
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morfologia
c. classificazione del sostantivo secondo la formazione tipo primitivo caratteristiche costituito soltanto da radice + desinenza,
alterato
w vezzeggiativi w
.s
un
-uccio, uzzo , -olo , - acchiotto - one , - accione -accio, - astro , -onzolo , -u ( n )colo, - upola, -iciattolo
accrescitivi
librone, omaccione
dispregiativi
composto
formato da due parole, le cui combinazioni possono essere: a. nome + aggettivo, es.: chiaroscuro, pianoforte, ; b. aggettivo + aggettivo o aggettivo + nome, es.: acqua
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santa, mezzaluna, ; c. verbo + nome, es.: segnalibro, posacenere, ...; d. verbo + avverbio o avverbio + verbo , es.: posa-
piano,malefatta, ; e.verbo + verbo, es.: lasciapassare, ...; f. preposizione + nome, es.: sottospecie, doposcuola, .
2.1.3 Laggettivo Laggettivo (dal latino adiectivum, da adicio = aggiungo) la parte variabile del discorso che si aggiunge al sostantivo per meglio qualificarlo o determinarlo , esempi: Oggi stata proprio una bella giornata.
Agli afosi pomeriggi estivi preferisco le fresche giornate di primavera. Questo inverno verr a trovarti.
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Nella lingua italiana gli aggettivi possono essere: 3 attributivi, quando si collegano direttamente 3- al sostantivo,
predicativi, quando si collegano al nome attraverso il verbo essere o -8 un altro verbo copulativo (sembrare , 88 divenire, credere, ), 8b variano nel genere e nel numero, t/accordandosi con il sostantivo a cui si is .i i riferiscono, tin 7 es.: Marta intelligente; Oggi il cielo n9 sembra sereno; un
4 91
2-
la camicia nuova ww w il cappello vecchio e si dividono in: a. aggettivi qualificativi (7) Funzione
.s
Genere/Numero
laggettivo qualifi- laggettivo qualificativo, concordando nel genere e nel cativo indica una numero(8)al nome cui si riferisce, presenta le seguenti modaqualit, uno sta- lit di declinazione:
(7)
(8)
Agli aggettivi qualificativi appartengono gli aggettivi di relazione, derivanti da nomi (es.: fisco fiscale, ) con i quali hanno una relazione; essi, a differenza degli agg. qualificativi: non possono essere collocati prima del nome (es.: situazione economica no economica situazione ); non ammettono il comparativo e il superlativo; non possono essere usati in funzione predicativa (es.: la situazione economica no la situazione economica). Per la formazione del genere e del numero, laggettivo segue le regole del sostantivo.
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morfologia
to, una caratteri- aggettivi con quattro desinenze stica del sostansingolare tivo che accommaschile il cappello ner-o pagna. femminile la piazza gremit-a
aggettivi con tre desinenze: a questa categoria appartengono gli aggettivi in -ista, -cida, -ita singolare maschile femminile un uomo egoist-a plurale degli uomini egoist-i
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-3 N.B. Prendono le stesse desinenze altri aggettivi, come: 23 entusiasta, analfabeta, 4iconoclasta , ipocrita, idiota. 291 8 88 aggettivi con due desinenze 87 9 plurale bnsingolare /is t i maschile ini. luomo giovan-e gli uomini giovan-i t un .s femminile le donne giovan-i w la donna giovan-e w w
aggettivi invariabili, cui appartengono le seguenti categorie: - gli aggettivi: pari, impari e dispari; - alcuni aggettivi indicanti un colore: lilla, rosa, viola, amaranto; invece marrone e arancione possono avere il plurale in -i (es.: piatti arancion-i). Generalmente restano invariati gli aggettivi composti da nome + colore + nome di un oggetto di paragone (es.: verde bottiglia,
giallo ocra, );
- alcuni termini di categorie grammaticali diverse usati occasionalmente come oggettivi, come: le locuzioni avverbiali dabbene, dappoco, perbene, ammodo (es.: delle perso ne perbene) e linfinito avvenire (es.: i tempi avvenire); - laggettivo arrosto (es.: polli arrosto); - gli aggettivi terminanti in vocale accentata e quelli di origine straniera uscenti in consonante (es.: popoli
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Inoltre, per quanto riguarda gli aggettivi composti necessario distinguere: - aggettivi composti dallunione di due aggettivi formano il femminile e il plurale modificando il secondo elemento, es.: sordomuto sordomuta sordomute
femminile plurale - aggettivi composti dal prefisso anti- variabili nella maggior parte dei casi (es.: antiaere-o antiaere-a antiaere-e antiaere-i) e invariabili (es.: antifurto, antinebbia, ) CONCORDANZA DELLAGGETTIVO QUALIFICATIVO Laggettivo qualificativo, come gi detto, concorda in genere e numero con il sostantivo -3 a cui si riferisce; se lag23 , occorre evidenziare: gettivo si riferisce a pi nomi 42 - quando i sostantivi sono 91 di genere maschile, lagget-8 8 tivo va al plurale maschile , es.: un vaso e un quadro 8
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dipinti;
- quando i sostantivi sono di genere femminile, lagget/is .it tivo va al plurale femminile , es.: una casa e una piazi n
.s - quando w i sostantivi sono di genere diverso, laggettivo w wplurale maschile, es.: una matita e un pennarello va al ti za grazios un e;
9 bn
78
ross i.
a.1 La posizione dellaggettivo qualificativo In italiano laggettivo qualificativo pu: precedere il nome a cui si riferisce funzione descrittiva, es.: Emily andr ad abitare nella vecchia casa dei suoi genitori (dove laggettivo vecchia indica una qualit aggiunta della casa; infatti, eliminandolo il significato della frase rimane invariato); seguire il nome a cui si riferisce funzione restrittiva es.: Emily andr ad abitare nella casa vecchia dei suoi genitori (dove si sottintende lesistenza di una casa nuova e laggettivo vecchia usato per identificare la casa e a distinguerla dalle altre). Quindi nella sequenza aggettivo + nome, laggettivo usato generalmente in senso figurato, mentre nella sequenza nome + aggettivo determina un cambiamento di significato:
32 aggettivo alto
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aggettivo + nome un alto funzionario (=importante) un grosso scultore (= importante) una vecchia amica (= di vecchia data) farsi una bella dormita (= lunga, considerevole) essere un buon avvocato (= bravo, esperto)
grosso
uno scultore grosso (= di dimensioni, di peso) unamica vecchia (= di et) non si pu dire Farsi una dormita bella essere un avvocato buono (= lagg. riferito alla persona, anzich alla professione) -3
42 -2 3
vecchio
bello
buono
certo
diverso
grande
i nt su . osservare unw grande quadro osservare un quadro grande w w (= di notevoli dimensioni) (= artisticamente notevole)
nuovo
comprare unauto nuova (= non usata) essere un uomo povero (= non ricco)
povero
necessario sottolineare che laggettivo deve obbligatoriamente essere collegato dopo il nome nei seguenti casi: quando il nome alterato, es.: una casetta piccolina una piccolina casetta; quando regge un complemento , es.: uno scaffale ricolmo un ricolmo scaffale; quando deriva da un participio presente o passato(9),
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Enrico;
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Il comparativo di minoranza si ottiene facendo precedere laggettivo dallavverbio meno: intelligente meno intelligente. Il secondo termine di paragone introdotto dalla preposizione di o dalla congiunzione che, secondo i criteri del comparativo di maggioranza, es.: Mattia meno intelli-
gente di Giada.
Il comparativo di uguaglianza dove laggettivo non subisce modifiche e il secondo termine di paragone pu essere introdotto da: - come o quanto, es.: La tigre feroce come/quan-
to la pantera;
- tanto: se nel secondo termine di paragone si usa quanto ,
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morfologia
il superlativo relativo si ottiene facendo precedere laggettivo dallarticolo determinativo e dallavverbio pi (o meno), es.: alto il pi alto / il meno alto. Il secondo termine di paragone introdotto: - dalla preposizione di,
(10)
Il termine assoluto deriva, infatti, dal latino absoltus, participio passato del verbo absolvere (composto di ab da e solvere sciogliere) che significa sciogliere da (ogni vincolo). (11) Nella lingua parlata i superlativi in -errimo e -entissimo sono rari, si preferisce ricorrere alle forme alternative, es.: Una condizione assai rara.
morfologia
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mente gentile;
- ricorrendo alla ripetizione dellaggettivo, es.: Anda
re svelto svelto;
- rafforzando laggettivo con tutto, es.: Sono tutto ac-
caldato;
- ricorrendo ai prefissi arci-, extra-, iper-, sovra- e sopra-, stra-, super-, es.: sovraccarico, . a.3 Comparativi e superlativi sintetici (12) Grado positivo
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Comparativo di maggioranza
Superlativo relativo
Superlativo assoluto
buono cattivo
cattivissimo/pessimo
grande
pi grande/maggiore
i.i t/i s
grandissimo/ massimo
piccolo molto
pi ww
.s
il pi
moltissimo/il pi
Inoltre, alcuni comparativi e superlativi sintetici, anchessi derivanti dal latino, non presentano il grado positivo, essi sono: comparativi anteriore significato che sta davanti/ che viene prima esempi
il lato anteriore dellauto/gli avvenimenti anteriori alla seconda guerra mondiale il lato posteriore dellauto/gli avvenimenti posteriori alla seconda guerra mondiale
posteriore
(12)
Alcuni aggettivi presentano forme sintetiche di comparativi e superlativi, derivanti dal latino costituite da un solo termine. (13) Migliore, peggiore, maggiore, costituiscono gi comparativi o superlativi, per cui le forme pi migliore, il pi peggiore, ottimissimo e simili sono da evitare; fanno eccezione i superlativi primo e ultimo che hanno una forma in -issimo, es.: primissime indiscre-
36 inferiore
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morfologia
pi basso
lo studio dentistico al piano inferiore lo studio dentistico al piano superiore un tumulto interiore
superiore
pi alto
interiore esteriore
pi esterno o, in senso figura- sembra interessata unicamente al suo aspetto esteriore/ una to, apparente/formale
gentilezza esteriore
ulteriore posto al di l o, in senso figu- Gallia ulteriore (in senso letterale si usa solo in denominarato, nuovo/aggiuntivo zioni storico-geografiche)/il
42 91 Gallia citeriore (si usa solo in 8 -
citeriore
posto al di qua
t/i n sb 8 97
-8
superlativi postumo
significato tin
i.i
un figlio postumo/una pubblicazione postuma un uomo di infime doti morali il potere supremo/il sommo grado della gerarchia biancheria intima/un intimo amico lestremo sud del continente/ possedere unestrema dialettica lanno prossimo la prima infanzia
il pi interno/il pi vicino
estremo
al di l del quale non c nulla/ che rappresenta il massimo grado di qualcosa pi vicino che costituisce linizio di qualcosa
prossimo primo
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morfologia ultimo
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b. aggettivi determinativi o pronominali Gli aggettivi determinativi servono a determinare il nome a cui si riferiscono, precisandone una caratteristica (il possessore, la posizione nello spazio, la quantit, la qualit, il numero); si definiscono anche aggettivi pronominali(14) perch, a differenza degli aggettivi qualificativi, possono avere valore di pronome. Si distinguono in: categorie aggettivi e pronomi possessivi
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caratteristiche
forma
indicano il persona singolare plurale possessore maschile femminile maschile femminile di una cosa e 1a sing. mio mia miei mie concordano 2a sing. tuo tua tuoi tue in genere e 3a sing. suo sua suoi sue numero con -3 la cosa pos1a plur. nostro-23nostra nostri nostre seduta , 2 a 4 2 plur. vostro vostra vostri vostre 91 es.: a -8 (15) loro loro loro 88 ha venduto 3 plur. loro 8 7 -il suo negozio N.B. Esistono, 9 oltre a quelli in tabella, i possesbn -la sua macchi- sivi proprio e altrui, considerati di 3a persona /is t i i. na come tin suo e loro: -le sue rendite unproprio ha funzione di rafforzativo se uni-i suoi terreni w.s to ad altri aggettivi possessivi (es.: I nostri
propri desideri); il suo uso in luogo di suo/ COLLOCAloro facoltativo, invece obbligatorio nelle ZIONE DELfrasi impersonali (es.: Troppo spesso i penLAGGETTIVO sa ai propri interessi); POSSESSIVO Generalmente - altrui (di un altro, di altri, degli altri) indica un possessore non definito e si riferisce precede il nome solo a persona (es.: I fatti altrui, la roba a cui si riferisce, altrui ). segue il nome: - quando si vuo
(14)
Gli aggettivi pronominali non presentano, come gli aggettivi qualificativi, i gradi del comparativo e del superlativo e costituiscono, inoltre, una classe chiusa, da cui non ne possono derivare nuovi attraverso neologismi e procedimenti di formazione delle parole. (15) Nella lingua italiana per la 3a persona non si distingue tra possessore maschile o femminile, es.: Andrea ha parlato a lungo con Giada a casa sua casa sua pu essere tanto la casa di lui quanto la casa di lei. Nei rari casi in cui ci determina ambiguit, per evitare equivoci si ricorre alla forma analitica del possessivo (di + pronome personale): Andrea ha parlato a lungo con Giada a casa di lui (o di lei).
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morfologia
mio!.
USO DELLAGGETTIVO POSSESSIVO In italiano laggettivo possessivo di regola prece-3 23 duto dall arti24 colo, es.: la mia 91 -8 casa, ; rifiu88 78 ta per larticon9 b lo : /is - con i nomi di ni.it i t parentela usa- un .s ti al singolare w: w padre,ma- w dre , figlio , ; fanno eccezione i termini mamma e pap; - nelle espres sioni : a mio parere e simili; - nei vocativi ,
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morfologia
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con valore sostantivale, sottintende cio un sostantivo; pu riferirsi a: - il denaro , le propriet, es.:
familiari
t/ i.i
is
bn
78
88
mia).
aggettivi e indicano permaschile femminile pronomi di- sona, animale singolare singolare plurale plurale mostrativi o cosa e ne de- questo queste questi questa finiscono i codesto codesti codesta codeste rapporti di viquella quelle quelli/ quello/ cinanza o lonquegli/ quel(16) tananza nel quei tempo e nello stesse stessi stessa spazio rispet- stesso to a chi parla o medesimo medesimi medesima medesime (tali ) ( tale ) (tali ) ( tale ) a chi ascolta. I dimostrativi fondamentali sono:questo indicante esseri o cose vicini a chi parla; (16)
Quel la forma tronca di quello.
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morfologia
- stesso eww medesimo indicanti identit che possono essere usati sia per significare uguale, identico sia come rafforzativi di un nome o un pronome (es.: egli stesso, a me medesimo); - tale considerato dimostrativo con valore di questo, quello, es.: Ho detto tali (queste o quelle) cose.
.s
(17)
Si tratta di forme indicanti persone o cose che affiancano i dimostrativi questo e quello e il loro impiego proprio della lingua formale o letteraria .
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DIMOSTRATIVI USATI SOLO (17) - codesto indiCOME PRONOMI cante esseri o maschile femminile cose vicini a chi plurale singolare singolare plurale ascolta (genequesti / / / ralmente sostiquelli / / / tuito da quello); costui costoro costei costoro - quello indicolui coloro colei coloro cante esseri o ci / / / cose lontani da chi parla e da chi ascolta; segue le regole dellarticolo determinativo: lo studente/ quello studen-3 te, 23 2gli scolari/que4 91 gli scolari -8 88 i fanciulli/quei 78 fanciulli n9 b N.B. Si apostros t/i fa sempre da- ni.i i t vanti a vocale un
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volte non ti ca- altrettanto altrettanti altrettanta altrettante pisco; sembravi altre altri altra altro alquanto stancerte certi certa certo co. certuno certuni certuna certune
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determinano questa classe di aggettivi presenta un consideil nome a cui si revole numero di forme , diverse per usi e r i f e r i s c o n o significati. specificando in maniera geneINDEFINITI USATI COME AGGETTIVI E rica e approssiCOME PRONOMI mativa una remaschile femminile lazione di singolare singolare plurale plurale quantit o qua alcune alcuni alcuna alcuno lit, es.: Certe alquanto alquanti alquanta alquante
/ / ciascuna diversi diversa diverse -3 molte molti molta 23 24 / / nessuna 1 pochi tali taluni tanti troppi tutti vari poca tale taluna tanta troppa tutta varia poche tali talune tante troppe tutte varie
INDEFINITI USATI COME AGGETTIVI Sono invariabili e si usano solo al singolare: singolare maschile / femminile ogni qualche qualsiasi qualsivoglia qualunque INDEFINITI USATI SOLO COME PRONOMI Si usano solo al singolare:
singolare maschile femminile
alcunch
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morfologia
alcunch / altri/altrui altri (altrui ) checch / checchessia / chicchessia chicchessia chiunque chiunque niente / nulla / ognuno ognuna qualcosa / qualcuno qualcuna uno una aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi si usano per INDEFINITI USATI SOLO COME PRONOMI porre una do- Si usano solo al singolare: manda , diretsingolare plurale -3 ta o indiretta , 23 femminile maschile maschile femminile sulla qualit , 42 che che che 91 che 8 quantit o iquale -88 quale quali quali dentit del no78 quanto quanta quanti quante n9 me a cui si rib chi chi chi chi s i / feriscono . t i.i in N.B. Nella lingua italiana il pronome t un interrogativo pu essere espresso con: .s w w che cosa, cosa, che w es.: che cosa che successo? cosa che cosa non so che cosa indicano una determinazione numerica precisa e si distinguono in: cardinali, esprimono una quantit numerica (es.: uno, due, ) di
} }
fare.
aggettivi numerali
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morfologia
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persone , aniPROSPETTO DEI NUMERALI mali o cose; ad cifre cardinali ordinali eccezione di arabe romane uno (femm. 1 I uno primo una ) e mille 2 I due secondo (plur. mila) i nu3 III tre terzo meri cardinali 4 IV quattro quarto sono invariabi5 V cinque quinto li; 6 VI sei sesto ordinali, esprimono la 7 VII sette settimo successione 8 VIII otto ottavo in una serie 9 IX nove nono numerica (es.: 10 X dieci decimo primo, ); 11 XI undici undicesimo moltiplicativi, 12 XII dodici dodicesimo esprimono una 13 XIII tredicesimo 3tredici quantit due , 3 14 XIV 2-2quattordici quattordicesimo tre o pi volte 4 1 15 XV quindici quindicesimo 9 maggiore di 8 16 XVI sedici sedicesimo 88 unaltra (es.: 17 978XVII diciassette diciassettesimo doppio , triplo , 18isbn XVIII diciotto diciottesimo ); / .it 19 XIX diciannove diciannovesimo i frazionari, in XX venti ventesimo esprimono una unt 20 .s 30 XXX trenta trentesimo o pi parti di un w w tutto (es.: w due 40 XL quaranta quarantesimo terzi, ); 50 L cinquanta cinquantesimo distributivi , 60 LX sessanta sessantesimo esprimono il 70 LXX settanta settantesimo modo in cui 80 LXXX ottanta ottantesimo sono distribu90 XC novanta novantesimo ite persone o 100 C cento centesimo cose (es.: a tre duecentesimo 200 CC duecento a tre, ); trecentesimo CCC trecento c o l l e t t i v i , 300 CD quattrocento quattordicesimo esprimono un 400 D cinquecento cinquecentesimo insieme nu- 500 seicentesimo DC seicento merico (es.: 600 700 DCC settecento settecentesimo dozzina, ). ottocentesimo Per quanto ri- 800 DCCC ottocento CM novecento novecentesimo guarda la clas- 900 s i f i c a z i o n e 1000 millesimo M mille grammaticale essi costituiscono una catego-
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morfologia
ria eterogenea , che comprende: -aggettivi (es.: la terza fila); -pronomi (es.: entrambi); -sostantivi (es.: il tre nel sei ci sta due volte). 2.1.4 Il pronome Il pronome la parte variabile del discorso che generalmente sostituisce il nome; si divide nelle seguenti categorie::
-3 pronomi per- sostituiscono PRONOMI PERSONALI SOGGETTO 23 sonali un nome pro21^ persona io 4 91 prio o comune 2^ persona tu -8 8 8 di persona (in 3^ persona maschile egli, lui, esso 897 alcuni casi ann femminile ella, lei, essa b che di animali o ^ /is 1 persona noi t i cose); si distin- ini. 2^ persona voi t n guono in: u 3^ persona maschile loro .s pronomi ww femminile personali w soggetto , PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO sono sempre forme toniche forme atone tonici , es.: io 1^ per. me mi leggo, tu studi, 2^ per. te ti .Spesso sono 3^ per. maschile lui, esso lo (com. sottintesi peroggetto) gli (com. ch le forme del di termine) verbo contenne femminile lei, essa la (compl. gono gi lindioggetto) cazione della le, gli persona, tutta(compl. di via, termine) devono esse1^ per. noi ci re sempre 2^ per. voi vi 3^ per. maschile essi li (com. loro , gli, espressi : loro oggetto) ne - quando manfemminile esse le (com. (compl. ca il verbo, es.: oggetto) indiretti) Chi stato?
plurale singolare plurale singolare www.suntini.it/isbn978-88-89142-23-3
categorie
caratteristiche
forma
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riflessivo singolare e plurale
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zione o prolo la li le ne posizione reme lo me la me li me le me ne lativa, es.: An- m i te lo te la te li te le te ne drea, che il pi ti 3 se lo se se li se le se ne bravo, deve aiu si 3- la 2 ce lo 42ce la ce li ce le ce ne tare i compagni ci 1 vi ve lo-89 ve la ve li ve le ve ne in difficolt; 8 8 gliela glieli gliele gliene - quando sono le/gli glielo 897 accompagnati n b s da un numera- Altre t/icombinazioni sono possibili, come: i.i in pronome atono (oggetto) + ci (avverbio le, es.: Loro tre tun di luogo o dimostrativo), es.: Ti ci vedo; si occuperanno .s w di risolvere wla - pronome atono (oggetto o compl. di terw questione; mine) + si (riflessivo, impersonale o passi- dopo il rafforvizzante), es.: Mi si offre una grande opzativo stesso , portunit.
N.B. I pronomi atoni mi, ti, ci, si, vi, quando sono seguiti da un altro pronome atono, si modificano - quando sono in me, te, ce, se, ve; inoltre, le (femm. sing.) e gli diventano glie-. Tali forme possono essere seguite accompagnati dai pronomi atoni lo, la, li, le, ne, dando origine ai da un apposi- gruppi me lo, te lo , come nel seguente schema:
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morfologia
atoni (es.: Ti ha visto). Generalmente i primi seguono il verbo (es.: Veniamo da voi), i secondi lo precedono (es.: Mi
ascolti).
I pronomi atoni sono in posizione enclitica con: - un infinito (es.: Vincerlo); - un gerundio (es.: Vedendolo); - un participio passato se usato in forma assoluta o con funzione aggettivale (es.: Il libro regalatomi interes-
sante);
- un imperativo sia affermativo (es.: Prendimi il libro), sia negativo (es.: Non ascoltatelo); - lavverbio ecco (es.: Eccomi sono arrivato). Inoltre, si possono rilevare i seguenti casi particolari: - con i verbi servili (dovere, potere, ) il pronome pu unirsi allinfinito che segue o precede il verbo servile,
- con i verbi fare e lasciare con valore causativo il pro 78 n9 nome precede il b verbo , es.: Lo faccio aiutare; s - con i verbi sembrare e parere, seguiti da un infinito, il t/i i.i pronome posposto al verbo allinfinito, es.: Semtin u brava creder .s ci. w n
es.: Non posso aiutarti/ Non ti -posso aiutare; Se il verbo 3 servile regge due infiniti, tre sono le possibilit: Ti vor23 2 rei poter aiutare/Vorrei poter 14 ti aiutare/Vorrei poter aiutar89 ti; 88
pronomi relativi
w possono sostiPRONOMI RELATIVI w tuire un nome e, maschile femminile contemporaneplurale singolare singolare plurale amente, mettere che che che che in relazione tra cui cui cui cui loro due proi quali la quale le quali posizioni , la il quale reggente e la relativa , es.: Ho incontrato Simona che mi ha parlato di te. La scelta del pronome relaticompl. compl. vo in relazione funzione soggetto oggetto indiretti alla funzione sintattica sintattica svol- pronome che/ il che/ il cui/il quata nella frase quale quale le precedusintetizzata nel ti da preposeguente schesizione ma:
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morfologia
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usati per rivol- nella lingua italiana i pronomi allocutivi sono gersi diretta- bipartiti secondo il seguente prospetto: mente, a voce o forme di forme di per iscritto, a confidenza cortesia qualcuno, es.: lei; Ella (molto tu Nel ringraziar- singolare formale) La per la Sua voi (regionale) collaborazione, voi; loro (molto voi Le porgo distin- plurale formale) ti saluti. pronomi doppi chi, quanto
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i pronomi chi e quanto si definiscono doppi perch svolgono le funzioni di due pronomi: - chi (= colui il quale, colei la quale, coloro i quali, qualcuno che) invariabile; si usa soltanto al singolare e con riferimento a esseri animati (es.: Chi studia sar premiato). -3 di due pronomi diversi: Inoltre, unisce in s la funzione 23 2-Chi (= colui il quale) non dimostrativo + relativo, es.: 4 1 daccordo lo dica; o indefinito + relativo, es.: C chi 89 88 (=qualcuno che) non 8daccordo; 97 che) invariabile. Al singolare si - quanto (= [tutto] quello bn sa i riferisce soltanto cose, es.: Per quanto (= quello / t i.i che) mi riguarda in non ho nulla da dirti; al plurale si riferit un sce sia a persone che a cose, es.: Il denaro non un .s w problema: w posso guadagnarne quanti ne (= tutti quelli che) w voglio.
2.1.5 Il verbo Nel discorso il verbo la parte variabile pi importante, senza la quale, sia espressa sia sottintesa, non possibile dare un senso compiuto alla frase; esso indica unazione, un modo di essere o uno stato del soggetto e assume diverse forme per esprimere la persona o le persone che compiono lazione, il tempo, il modo in cui essa avviene. In italiano il verbo caratterizzato di seguenti elementi: Elementi Caratteristiche/Esempi
persona indica se il soggetto chi parla (1a pers. = io scrivo, ); chi ascolta (2a pers. = tu scrivi, ); altri individui, presenti o assenti (3a pers. = egli scrive, ). Le persone del verbo sono sei, tre singolari e tre plurali, e corrispondono ai pronomi personali :
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morfologia plurale
singolare 1a persona io 2a persona tu 3a persona egli (lui), ella (lei) esso , essa numero modo
indica se il soggetto singolare o plurale. specifica il carattere dell azione : se certa o se esprime possibilit, dubbio, desiderio . I modi verbali possono essere: finiti se nei differenti tempi definiscono sempre il numero e la persona; indefiniti se non definiscono la persona a cui si riferiscono. -3 Ogni modo verbale si articola in -diversi tempi: 23
modi/caratteristiche
78 88 89 14 2
tempi passato futuro passato futuro prossimo semplice (io ho lodato) (io loder) imperfetto futuro (io lodavo) anteriore (io avr trapassato lodato) prossimo (io avevo lodato) passato remoto (io lodai) trapassato remoto (io ebbi lodato)
indicativo sbn
modi finiti
presente congiuntivo passato (che io lodi) (che io abbia esprime dubbio, desiderio, lodato) possibilit, ma anche comando, esortazione.
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futuro imperfetto semplice (che io (io loder) lodassi) futuro imperfetto (io lodavo) anteriore (io avr lodato) trapassato (che io avessi lodato)
modi finiti
condizionale presente indica generalmente unazione il (io loderei) cui compimento dipende dal verificarsi di una condizione; se usato in senso assoluto, ovvero senza dipendere da una con3 3dizione, esprime un desiderio, 2-2 4 una supposizione. 91 -8 88 imperativo 978 presente n esprime un ordine, un (loda!) sbcomani / do, un divieto, unesortazione . .it i tin un presente infinito .s w w esprime un azione genericamen (lodare) w te indicata nel tempo e indefinita nel genere, numero e per sona. participio
esprime lazione del verbo anche in funzione di attributo e, come laggettivo e il sostantivo, presenta due generi e due numeri . presente (lodante)
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modi indefiniti
passato (lodato)
presente gerundio indica unazione nel suo svol- (lodando) gersi e ne definisce il modo e le circostanze rispetto a quelle della proposizione principale.
tempo
indica la relazione cronologica tra il momento in cui si parla e quello in cui si verifica levento, pu essere:
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morfologia
presente imperfetto
passato trapassato
presente
passato
presente
passato
presente genere
passato
secondo il genere il verbo si distingue in: transitivo, quando lazione compiuta dal soggetto passa direttamente sul complemento oggetto (es.: Giulia scrive
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una lettera); i verbi transitivi possono essere usati anche in modo assoluto, senza cio il compl. oggetto (es.: Giulia scrive);
intransitivo, quando l azione espressa dal verbo si esaurisce nel soggetto (es.: Carlo arriv) o passa su un complemento indiretto (es.: Carlo arriv in citt). Alcuni verbi, generalmente intransitivi, possono essere usati transitivamente, poich presentano il cosiddetto complemento oggetto interno, costituito da un sostantivo che ha la stessa radice del verbo o ad esso legato da uno stretto rapporto di significato (es.: Vivere una vita serena). USO TRANSITIVO USO INTRANSITIVO
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La nonna ha bollito le uova. Lacqua del radiatore bolle Il prossimo anno Domani il tempo cambier. cambier citt. 3 genitori e figli non La radio ha comunicato le A volte 3-2 notizie sullattentato. 42 riescono a comunicare
forma
il verbo pu essere di: 88 8 forma attiva, quando il soggetto compie lazione espres7 n9 sa dal verbo, sb tin forma passiva, quando il soggetto subisce lazione un .s espressa dal verbo , w w colpito da Mattia. es.: Il pallonew it/ es.: Mattia colpisce ili.pallone; i 89 1
La trasformazione della frase attiva in passiva avviene secondo il seguente schema: forma attiva Mattia colpisce soggetto verbo attivo il pallone com. oggetto
forma passiva
La forma passiva si ottiene con le voci dellausiliare essere + participio passato del verbo da coniugare; il passivo, inoltre, si pu formare : - con lausiliare venire (al posto di essere) + participio passato del verbo principale, es.: Venni (= fui) richiamato dal preside. N.B. Questa forma impiegata solo nei tempi semplici; - con la particella pronominale si (si passivizzante) + la 3a
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morfologia
2. verbi transitivi un o intransitivi , che presentano anche la .s forma pronominale (es.: divide/rsi; divido il ricavato; mi w w divido da wte); forma pronominale(18), quando il verbo accompagnato dal la particella pronominale (es.: Mi lavo; ti vergogni) ed ha significato attivo. Questa coniugazione dal punto di vista formale identica a quella riflessiva; si ha con: - un gruppo di verbi intransitivi (es.: accorgersi, arrabbiarsi, ); - un gruppo di verbi transitivi (es.: abbandonare, commuovere, ) che cambiano significato e assumono valore intransitivo se accompagnati dalla particella pronominale (es.: ab bandonarsi, commuoversi, ); - un gruppo di verbi intransitivi (es.: sedere, approfittare, ) che esistono nella forma pronominale senza differenze di significato (es.: approfittare/approfittarsi di qualcuno) o con una lieve differenza di significato (es.: sedere = stare seduti, sedersi = mettersi a sedere).
(18)
Nelle coniugazioni riflessiva e pronominale le voci verbali sono accompagnate dalle particelle pronominali mi, ti, ci, si, vi.
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- persona singolare e plurale del verbo di forma attiva, es.: Si vendono (= sono vendute) auto usate; - con lausiliare andare + verbi come perdere, smarrire, spre care, distruggere, es.: Durante i bombardamenti lintero edificio and distrutto (= fu distrutto). N.B. In questa costruzione il complemento dagente o di causa efficiente non introdotto dalla preposizione da; forma riflessiva, quando lazione compiuta dal soggetto si riflette sul soggetto stesso, es.: Marta si veste. La forma riflessiva si ha con i verbi denominati: - riflessivi propri verbo transitivo - attivo + particelle pronominali (mi, ti, ci, si, vi) con funzione di complemento oggetto, es.: A volte mi giudico (= giudico me) con severit; - riflessivi apparenti verbo transitivo - attivo + particelle pronominali , che non hanno per funzione di comple mento oggetto, es.: Mi pettino spesso i capelli; -3 - riflessivi reciproci lazione 23esercitata in modo scam2-es.: Quei ragazzi si amano; bievole tra due o pi persone , 4 1 - riflessivi impropri o transitivi 89 pronominali la particella 88 pronominale non ha valore riflessivo, ma fa parte del ver78 bo; si possono distinguere n9 due categorie: b s 1. verbi che non esistono senza la particella pronominale t/i
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2.1.5.a Le coniugazioni La flessione del verbo si definisce coniugazione. -ava -erete - assi -ando -are
parl radice
desinenze
Come si pu osservare, il verbo costituito da due parti fondamentali: la radice, che invariabile (tranne in alcuni verbi irregolari) e contiene il significato del verbo; si ottiene dallinfinito togliendo la desinenza, es.: parl-are parl- parl- iamo; la desinenza, che variabile e fornisce indicazioni riguardanti il modo, il tempo, la persona o le persone che compiono lazione (es.: io parl-o/ voi parl-ate/); nella desinenza si possono distinguere: 3 - una vocale tematica, che specifica la coniugazione [-a- per la 1a coniug. 3-2 -2 e -ranno); -i- per la 3a coniug. (parl-a-vamo); -e- per la 2a coniug. (prend4 91 (part- i-remo)]; -8 88individuare le persona del verbo - una marca personale, che consente di 78 (es.: lav-o, laver-ai, ); n9 b - una marca temporale, presentet/is solo in alcuni tempi [la -v- per limperi.i fetto (cant-a-v-amo); la -r- per in il futuro semplice e il condizionale pret sente (lod-e-r-, part-i-r-ei)]. unTuttavia, questo tipo di suddivisione inter.s w applica regolarmente a tutti i modi e i tempi; na della desinenza non w si w per esempio, nella 1a persona sing. dellindicativo presente manca la vocale tematica (es.: la forma ascolt-o non presenta la -a- della 1a coniug., in prendo manca la -e- della 2a coniug., in parto manca la -i- della 3a coniug, ). In italiano il verbo presenta tre coniugazioni: gruppi di coniugazioni 1a coniugazione desinenze dellinfinito -are = am-are, particolarit i verbi in -care e -gare aggiungono alla radice una h davanti alle desinenze -i/-e, cos da mantenere un suono gutturale, es.: cercare tu cerchi, ; i verbi in -ciare, -giare, -sciare perdono la -i della radice davanti alle desinenze -i/-e, es.: mangiare tu mangi; strisciare tu strisci, ; i verbi in -iare, davanti alle desinenze che
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iniziano per -i, conservano la -i della radice, tranne davanti alle desinenze -iamo/-iate, se essa tonica alla 1a persona sing. del lindicativo presente, la perdono invece se atona: esp iare io espio che tu espii noi espiamo voi espiate studiare io studio che tu studi noi studiamo voi studiate
i verbi in -gliare perdono la -i della radice soltanto davanti alla vocale i, es.: taglia i verbi in - gnare sono regolari, conserva3 no cio la -i nelle 3- desinenze -iamo/-iate, -2 es.: regnare 1 42 noi regniamo (la 2a perso89 na plurale 8- dellindicativo presente fa re-8 voi regnate), . golarmente 8 7 2a coniugazione -ere = tem-ere,
w w w s molti t/i verbi al passato remoto presentano i.i in forme alla 1a e 3a pers. sing. e alla 3a due t un .s plurale ; bn 9
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re io taglio, tu tagli, ;
io temetti temei egli temette tem essi temettero tem erono appartengono alla 2a coniug. i verbi fare e dire, poich derivano da due verbi latini della 2a coniuga., e tutti quelli che terminano in -arre, -orre, -urre, come: trarre, porre, tradurre, condurre, ; i verbi in -cere, -gere, -scere (regolari e irregolari), con la e atona, mantengono un suono palatale davanti alle desinenze in i/e ma hanno suono gutturale davanti alle desinenze in a/o; inoltre, i verbi in -scere aggiungono una i davanti alla desinenza -uto del participio passato, es.: vincere tu vinci/che egli vinca; conoscere tu conosci/conosciuto, ; il verbo nuocere e quelli in -cere con la e tonica (piacere, giacere, ) aggiungono una es.:
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i davanti alle desinenze in a/o/u. Inoltre, se la i preceduta da una c, questultima in alcuni verbi e tempi si raddoppia, es.: nuo-
i verbi in -gnere sono regolari, conservano la i nelle desinenze -iamo/-iate, es.: spe3a coniugazione -ire = serv-ire, alcuni verbi presentano due forme di participio presente, una regolare in -ente e una in -iente. Alcuni hanno solo la forma in -iente; i casi pi comuni sono:
infinito participio capire cap iente consentire consenz iente convenire conven iente -3 iente dissentire dissenz 23 2- ubbidiente (o disobbediente) disubbidire dis 4 91 dormire -8 dorm iente esaurire 8-88 esaur iente 7 esordire esord iente n9 sb nutrire nutr iente i / t i i. partorire partor iente in t n patire paz iente u .s w sconvenire sconven iente w w ubbidire u bbidiente (o obbediente) venire ven iente molti verbi inseriscono il suffisso -isc- fra la radice e la desinenza nelle persone singolari e nella 3a plurale dellindicativo, del congiuntivo e dell imperativo presente :
indicativo presente io cap-isc-o tu cap-isc-i egli cap-isc-e noi cap-iamo voi cap-ite essi cap-sc-ono congiuntivo presente che io cap-isc-a che tu cap-isc-a che egli cap-isc-a che noi cap-iamo che voi cap-iate che essi cap-sc-ano imperativo presente / cap-isc-i tu cap-isc-a egli cap-iamo noi cap-ite voi
cap-sc-ano essi
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Seguono questa coniugazione i verbi come agire, ammonire, ; mentre altri presentano entrambe le forme con o senza suffisso,
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morfologia
2.1.5.b Verbi regolari e irregolari Forme verbali regolari Caratteristiche mantengono invariate la radice e vi aggiungono le desinenze delle coniugazioni a cui appartengono.
irregolari non seguono il modello di coniugazione a cui appartengono; l irregolarit pu consistere nel cambiamento : - della radice, es.: anda-are vad-o, ; - delle normali desinenze, es.: cad-di invece di cad-ei/cad-
etti, ;
- sia della radice sia della desinenze, es.: viv-ere ? vis-si, .(19) Nella lingua italiana hanno una coniugazione irregolare anche gli ausiliari essere e avere, cos definiti (dal latino auxlium = aiuto) perch aiutano a coniugare tutti gli altri verbi nei tempi 3 composti . 3-2 42 1 USO DELLAUSILIARE 89 8-8 8 ausiliare si usa 7 n9 b s di ausiliare serve a formare i tempi e s s e r e in funzione t/i i.i : composti in t - delun verbo essere, es.: Sono stato in montagna, .s ; w w w - di molti verbi intransitivi, es.: Siamo andati al
cinema, ;
- di tutti i verbi riflessivi (propri, apparenti, reciproci, impropri o intransitivi pronominali), es: Mi
sono pettinato; Ci siamo sentiti prima che arrivassi ; - dei verbi alla forma impersonale, es.: accaduto oggi, ;
come verbo con significato proprio indica esistere, vivere, stare, trovarsi, es.: Sono a casa,... Inoltre, il verbo essere si dice copula quando seguito da un aggettivo o nome ; per formare il passivo, es.: molto amato da tutti; con si passivante e impersonale, es.: Si ritenu-
to opportuno intervenire, .
Inoltre, ammettono entrambi gli ausiliari: - alcuni verbi intransitivi come continuare, cor(19)
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morfologia
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per un tratto;
- alcuni verbi indicanti fenomeni atmosferici come piovere, nevicare, diluviare, , es.: /ha
idea, :
- dei verbi transitivi-attivi, es.: Aveva studiato
tutto, ;
- di alcuni verbi intransitivi, es.: Hai pianto dal
dolore, ;
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come verbo con significato proprio indica: possedere, tenere, sentire/provare, es.: Hai la casa, -3 dalla preposizione da + ; inoltre, avere seguito 23 2infinito indica un obbligo , es.: Ho molto da fare 4 1
oggi, .
n9
78
88
-8
Forme verbali
.s
un
Caratteristiche
to nei modi indefiniti e nella 3a persona sing. dei tempi di modo finito; sono impersonali: - i verbi che indicano fenomeni atmosferici, come: piove, tuona, ; se usati in senso figurato diventano personali,
gna uscire, .
servili reggono direttamente, cio senza preposizione, linfinito di un altro verbo, con cui formano un unico predicato verbale; precisano il significato del verbo aggiungendo lidea del dovere, della possibilit o della volont.
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morfologia
Essi sono: dovere, potere, volere . Se usati autonomamente, tali verbi prendono lausiliare avere; quando reggono linfinito di un verbo riflessivo o pronominale usano: - lausiliare essere, se le particelle pronominali precedono il verbo servile, es.: Si dovuto preparare, ; - lausiliare avere, se le particelle pronominali sono unite allinfinito del verbo, es.: Ha dovuto prepararsi, .
fraseologici i verbi come stare , cominciare , iniziare , continuare , seguire,
finire, smettere detti fraseologici o aspettuali, se usati davanti a un altro verbo (allinfinito o al gerundio), definiscono aspetti o sfumature dellazione espressa dal verbo :
tipo di azione azione durativa
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imminenza dellazione
inizio dellazione
8stare 7per, essere 9 n in procinto di, esb /is sul punto di, sere .it i tin accingersi a, esun sere l l per .s w
cominciare a, iniziare a continuare a, seguitare a, andare avanti a smetter(la) di, finir(la) di, piantar(la) di
studiare
proseguimento dellazione
studiare
fine dellazione
studiare
difettivi
mancano di alcune voci del paradigma (modi, tempi o persone); i pi comuni, con lindicazione delle forme in uso, sono: - addirsi, essere opportuno, conveniente; indic. presente: si addice/addcono; indic. imperfetto: si addiceva / addicvano; cong. presente: si addica / addicno; cong. imperfetto: si addicesse / addicssero;
morfologia
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- aggradare, piacere, riuscire gradito; indic. presente: aggrada ; - calre, importare (di uso letterario); indic. presente: cale; - consmere, consumare/logorare (di uso letterario); indic. pass. rem.: consunsi, consunse, consunsero; participio passato: consunto; - frvere, svolgersi con impegno, con intensit; indic. presente: ferve, frvono; indic. imperfetto: ferveva, fervvano; participio presente: fervente; gerundio presente: fervendo; - ostare, essere dostacolo; indic. presente sta; indic. imperfetto: ostava; cond. presente: osterebbe; participio presente: (non ) ostante; - prdere, provocare prurito; indic. presente: prude, prdono; indic. imperfetto: prudeva, prudvano; indic. futuro: pruder, pruderanno; cong. presente: pruda, prdano; cong. imperfetto: prudesse, prudssero; cond. presente: pruderebbe, pruderbbero; gerundio presente: prudendo; -3 - solre, essere solito (di uso letterario); indic. presente: soglio, 23 2,- sgliono; indic. imperfetto: suoli, suole, sogliamo, solete 4 1 solevo, solevi, ; cong. presente: soglia, sogliamo, soglia 89 8te, sgliano; cong. imperfetto: solessi, ; participio passato: -8 8 97 solendo; slito; gerundio presente: bn ssenso - tngere, toccare in figurato, interessante (di uso i / t i.i letterario o scherzoso); indic. presente: tange; participio prein t sente: tangente ; un .s - rgere, essere w urgente; indic. presente: urge, rgono; indic. w imperfetto: w urgeva , urgvano; indic. futuro: urger, urgeranno; cong. presente: urga, rgano; cong. imperfetto: urgesse, urgssero; cond. presente: urgerebbe, urgerbbero; participio presente: urgente; gerundio presente: urgendo; - vrtere, avere per argomento, riguardare; indic. presente: verte, vertono; indic. imperfetto: verteva, vertvano; indic. pass. rem.: vert, vertrono; indic. futuro : verter, verteranno ; cong. presente: vrta, vrtano; cong. imperfetto: vertesse, vertssero; cond. presente: verterebbe, verterbbero; participio presente: vertente; gerundio presente: vertendo; - vgere, essere in vigore, avere validit; indic. presente: vige, vgono; indic. imperfetto: vigeva, vigvano; indic. futuro: viger, vigeranno; cong. presente: viga, vgano; cong. imperfetto: vigesse, vigssero; cond. presente: vigerebbe, vigerbbero; participio presente: vigente; gerundio presente: vigendo. Sono difettivi anche i verbi: comptere, concrnere, convrgere, dirmere, discrnere, divrgere, esmere, incmbere, inerire, soccmbere, splndere, sggere, transgere; tali verbi non hanno il participio passato per cui non possono formare i tempi composti .
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morfologia
sovrab- sono cos definiti alcuni verbi che possono appartenere a due bondanti coniugazioni. Alcuni di essi, nelle due forme, esprimono significati pressoch identici: adempiere e adempire empiere e empire ammansare e ammansire intorbidare e intorbidire annerare e annerire riempiere e riempire compiere e compire starnutare e starnutire. dimagrare e dimagrire Altri, cambiando coniugazione, presentano significati differenti : abbrunare, mettere il lutto e abbrunire, diventare bruno arrossare, rendere rosso e arrossire, diventare rosso fallare, sbagliare e fallire far fallimento imboscare, nascondere e rimboschire, piantare un bosco.
2 14 -2 33
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t/ i.i
is
bn
78
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-8
(21)
La particella pronominale precede il verbo nei modi finiti (escluso limperativo), segue il verbo (unendosi ad esso) nei modi indefiniti e nellimperativo presente, esclusa la 3a persona singolare e plurale. Nella forma negativa della 2a persona singolare e plurale dellimperativo presente, la particella pronominale si pu collocare sia prima che dopo il verbo, es.: non ti lavare o non lavarti, , cos come si pu scegliere tra le due collocazioni quando linfinito retto da un verbo servile: ti voglio fare un regalo o voglio farti un regalo. I tempi composti dei verbi riflessivi e pronominali si formano con lausiliare essere, per cui il participio passato concorda in genere e numero con il soggetto, es.: Giada si annoiata; Giorgio si annoiato. Inoltre, se il riflessivo accompagnato da un verbo servile, si ha: - lausiliare essere quando la particella pronominale precede il verbo, es.: Si voluto pettinare; - lausiliare avere quando la particella pronominale segue il verbo, es.: Ha voluto pettinarsi.
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morfologia
indicativo
io ho tu hai egli ha noi abbiamo voi avte essi hanno io avvo tu avvi egli avva noi avevamo voi avevate essi avvano io bbi tu avsti egli bbe noi avmmo voi avste essi bbero io avr tu avrai egli avr noi avrmo voi avrte essi avranno
congiuntivo
passato
che io bbia che io abbia che tu bbia avuto che egli bbia che tu abbia che noi avuto abbiamo che egli abbia che voi avuto abbiate che noi abbiamo pas. pros. trap. pros. trap. rem. f.anteriore che essi avuto io ho avuto io avevo avuto io ebbi avuto io avr avuto bbiano che voi abbiate tu hai avuto tu avevi avuto tu avesti avuto tu avrai avuto avuto egli ha avuto egli aveva avuto egli ebbe avuto egli avr avuto che essi abbiano noi avremo noi avemmo noi abbiamo noi avevamo avuto avuto avuto avuto avuto voi aveste avuto voi avrete avuto imperf. trapassato voi avete voi avevate essi avranno essi ebbero avuto avuto che tu avssi che io avessi avuto avuto essi hanno essi avevano che egli avuto avuto avuto avsse che tu avessi che noi avuto avssimo che egli avesse che voi avste avuto che essi che noi avessimo avssero avuto che voi aveste avuto che essi avessero avuto
io avri tu avrsti egli avrbbe noi avrmmo voi avrste essi avrbbero
avere avnte avndo / abbi tu passato passato pas. bbia egli avendo abbiamo noi avere avuto avuto avuto abbiate voi bbiano essi
passato
io avrei avuto tu avresti avuto egli avrebbe avuto noi avremmo avuto voi avreste avuto essi avrebbero avuto
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sb
n9
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indicativo
io sno tu sei egli noi siamo voi site essi sno io ro tu ri egli ra noi eravamo voi eravate essi rano io fui tu fsti egli fu noi fummo voi fste essi frono io sar tu sarai egli sar noi sarmo voi sarte essi saranno
congiuntivo
passato
che io sia stato che io sia che tu sia stato che tu sia che egli sia che egli sia stato che noi siamo che noi siamo che voi siate stati che voi siate stati che essi che essi siano sano pas. pros. trap. pros. trap. rem. f.anteriore stati io sono stato io ero stato io fui stato io sar stato imperf. trapassato tu sei stato tu eri stato tu fosti stato tu sarai stato egli stato egli era stato egli fu stato egli sar stato che io fssi che io fossi stato noi siamo noi eravamo noi saremo stati che tu fssi che tu fossi stato noi fummo stati stati voi sarete stati che egli fsse che egli fossi stati voi siete voi eravate stati voi foste stati essi saranno stato che noi stati essi erano stati essi furono stati che noi fossimo fssimo essi sono stati che voi fste stati stati che voi foste stati che essi che essi fossero fssero stati
passato passato
essere stato stato
(20)
pas.
essendo stato
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passato
io sarei stato tu saresti stato egli sarebbe stato noi saremmo stati voi sareste stati essi sarebbero stati
Il participio presente nte usato solo con valore di sostantivo; la forma essnte rarissima, si trova generalmente nella prosa filosofica.
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ESSERE
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n9
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-8 889 14 223 -3
morfologia
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morfologia
indicativo
io am-o tu am-i egli am-a noi am-iamo voi am-ate essi m-ano io am-avo tu am-avi egli am-ava noi am-avamo voi am-avate essi am-vano io am-ai tu am-asti egli am- noi am-ammo voi am-aste essi am-rono io am-er tu am-erai egli am-er noi am-ermo voi am-erte essi am-eranno
congiuntivo
passato
pas. pros.
io ho amato tu hai amato egli ha amato noi abbiamo amato voi avete amato essi hanno amato
che io am-i che io abbia che tu am-i amato che egli am-i che tu abbia amato che noi che egli abbia am-iamo amato che voi che noi abbiamo ami-ate trap. pros. trap. rem. f.anteriore che essi amato io avevo amato io ebbi amato io avr amato m-ino che voi abbiate tu avevi amato tu avesti amato tu avrai amato amato egli aveva amato egli ebbe egli avr amato che essi abbiano noi avevamo noi avremo amato amato amato amato noi avemmo voi avevate voi avrete amato imperf. trapassato amato amato essi avranno che io am-assi che io avessi voi aveste essi avevano amato amato che tu am-assi amato amato essi ebbero che tu avessi che egli amato amato am-asse che egli avesse che noi am-ssimo amato che noi avessimo che voi amato am-aste che voi aveste che essi amato am-ssero che essi avessero amato
io am-eri tu am-ersti egli am-erbbe noi am-ermmo voi am-erste essi amerbbero
am-are am-ando am-ante / am-a tu am-i egli passato passato pas. am-iamo noi avendo am-ate voi avere amato am-ato amato m-ino essi
passato
io avrei amato tu avresti amato egli avrebbe amato noi avremmo amato voi avreste amato essi avrebbero amato
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indicativo
io tem-vo io tem-o tu tem-vi tu tem-i egli tem-e egli tem-va noi tem-iamo noi tem-evamo voi tem-te voi tem-evate essi tm-ono essi tem-vano io tem-i io tem-er tu tem-sti tu tem-erai egli tem- egli tem-er noi tem-mmo noi tem-ermo voi tem-ste voi tem-erte essi tem-rono essi tem-eranno
congiuntivo
passato
pas. pros.
io ho temuto tu hai temuto egli ha temuto noi abbiamo temuto voi avete temuto essi hanno temuto
io tem-eri che io tm-a che io abbia tu tem-ersti che tu tem-a temuto che tu abbia egli tem-erbbe che egli temuto noi tem-ermmo tem-a che egli abbia voi tem-erste che noi temuto essi temerbbero tem-iamo che noi abbiamo che voi passato trap. pros. trap. rem. f.anteriore tem-iate temuto che voi abbiate io avrei temuto io avevo temuto io ebbi temuto io avr temuto che essi temuto tu avevi temuto tu avesti temuto tu avrai temuto tm-ano tu avresti temuto che essi abbiano egli avrebbe egli ebbe egli aveva egli avr temuto temuto temuto temuto noi avremo temuto noi avemmo noi avevamo temuto noi avremmo imperf. trapassato temuto temuto temuto voi avrete che io avessi voi aveste voi avevate temuto voi avreste che io temuto temuto temuto essi avranno temuto tem-ssi che tu avessi essi ebbero essi avevano temuto essi avrebbero che tu temuto temuto temuto temuto tem-ssi che egli avesse che egli temuto tem-sse che noi avessimo che noi tem-ssimo temuto che voi aveste che voi temuto tem-ste che essi avesseche essi tem-ssero ro temuto
tem-re tem-ndo / tem-nte tem-i tu tem-a egli passato passato pas. tem-iamo noi avendo tem-te voi avere temuto tem-uto temuto tm-ano essi
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morfologia
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indicativo
io srv-o tu serv-i egli serv-e noi serv-iamo voi serv-ite essi srv-ono io serv-ivo tu serv-ivi egli serv-iva noi serv-ivamo voi serv-ivate essi serv-vano io serv-ir io serv-ii tu serv-irai tu serv-isti egli serv-ir egli serv- noi serv-immo noi serv-irmo voi serv-irte voi serv-iste essi serv-rono essi serv-iranno
congiuntivo
/ che io abbia io serv-iri serv-i tu servito tu serv-irsti che tu abbia egli serv-irbbe serv-a egli servito noi serv-irmmo serv-iamo che egli abbia voi serv-irste noi servito essi servirbbero serv-ite voi srv-ano che noi abbiamo passato essi servito che voi abbiate io avrei servito servito tu avresti servito che essi abbiano egli avrebbe servito servito noi avremmo trapassato servito voi avreste che io avessi servito servito essi avrebbero che tu avessi servito servito che egli avesse servito che noi avessimo servito che voi aveste servito che essi avessero servito
serv-ire
serv-nte
serv-ndo
passato passato
avere servito serv-ito
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avendo servito
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io fui amato io sono amato io ero amato tu fosti amato tu sei amato tu eri amato egli amato egli era amato egli fu amato noi fummo noi eravamo noi siamo amati amati amati voi foste amati voi eravate voi siete essi furono amati amati amati essi erano essi sono amati amati io sar amato tu sarai amato egli sar amato noi saremo amati voi sarete amati essi saranno amati
congiuntivo
passato
che io sia stato che io sia amato amato che tu sia stato che tu sia amato amato che egli sia che egli sia stato amato amato che noi siamo che noi siamo stati amati amati che voi siate che voi siate stati amati amati che essi siano che essi siano amati stati amati
passato passato
essere stato / amato
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essendo stato amato
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passato
io sarei stato amato tu saresti stato amato egli sarebbe stato amato noi saremmo stati amati voi sareste stati amati essi sarebbero stati amati
imperf. trapassato
che io fossi che io fossi stato amato amato che tu fossi che tu fossi stato amato amato che egli fosse che egli fosse stato amato amato che noi fossi- che noi fossimo stati amati mo amati che voi foste che voi foste stati amati amati che essi fos- che essi fossero sero amati stati amati
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morfologia
indicativo
io mi lavavo io mi lavo tu ti lavavi tu ti lavi egli si lava egli si lavava noi ci laviamo noi ci lavavamo voi vi lavate voi vi lavavate essi si lavano essi si lavavano io mi lavai tu ti lavasti egli si lav noi ci lavammo voi vi lavaste essi si lavarono io mi laver tu ti laverai egli si laver noi ci laveremo voi vi laverete essi si laveranno
congiuntivo
passato
che io mi lavi che io mi sia che tu ti lavi lavato che egli si lavi che tu ti sia lavato che noi ci che egli si sia laviamo lavato che voi vi che noi ci siamo laviate che essi si lavati che voi vi siate lavino lavati f.anteriore che essi si siano lavati io mi sar lavato tu ti sarai lavato imperf. trapassato egli si sar che io mi fossi lavato che io mi lavato noi ci saremo lavassi che tu ti fossi lavati che tu ti lavato voi vi sarete lavassi lavati che egli si che egli si fosse lavato essi si saranno lavasse che noi ci lavati che noi ci fossimo lavati lavassimo che voi vi foste che voi vi lavati lavaste che essi si che essi si fossero lavati lavssero
passato passato
pas.
essendosi lavato (essendomi essendoti lavato, essendoci/ essendovi/ essendosi lavato)
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passato
io mi sarei lavato tu ti saresti lavato egli si sarebbe lavato noi ci saremmo lavati voi vi sareste lavati essi si sarebbero lavati
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2.2 LE PARTI INVARIABILI 2.2.1 Lavverbio Lavverbio la parte invariabile del discorso che serve a modificare o a determinare il significato di: - un verbo, es.: Riposare tranquillamente; - un aggettivo, es.: Quel pittore piuttosto famoso; - un nome, es.: Compra solo dolci; - un altro avverbio, es.: Parla molto liberamente; - un complemento,es.: Ci siamo preoccupati soprattutto di voi; - una frase, es.: Onestamente, non so che dirti. Formazione Classificazione
avverbi in -mente da: gli avverbi si distinguono: - aggettivi in -o forma femminile secondo il tipo di formazione in: -a + suffisso -mente = certo - semplici: presentano una forma cert-a - mente; propria, -3 non derivano cio da altre 23 - aggettivi in -e forma unica + parole, 2- es.: bene, male, poco,mol4 suffisso -mente = veloce -mente ; 9 to , 1non, mai, pi, qui, l, ; -8 composti: si formano dalla fusio88 78 ne di due o pi parole, es.: almeno avverbi in -oni da: n9 b s - nome o verbo + -oni per indica(al meno), perfino (per fino), dapt/i i.i re un modo particolare di stare pertutto (da per tutto), talvolta (tal in t o procedere, es.: ginocchio volta), ; un .s w ginocchi-oni = con le ginocchia a - derivati: hanno origine da unaltra w w terra: stare ginocchioni. parola (nome/aggettivo/verbo), trasformata in avverbio attraverso laggiunta di un suffisso, es.: forte fortemente, ; - locuzioni avverbiali, ovvero sequenze fisse di parole che, per funzione e significato, equivalgono ad avverbi, es.: allimprovviso (improvvisamente), di frequente (frequentemente), .; secondo il proprio significato in: - avverbi di modo - avverbi di luogo - avverbi di tempo - avverbi di giudizio - avverbi di quantit - avverbi interrogativi
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Caratteristiche indicano il modo in cui si svolge lazione espressa dal verbo, es.: parlare correttamente; avverbi : - la maggior parte degli avverbi in -mente e -oni; - alcuni avverbi semplici, es.: adagio, apposta, assieme, bene, cos, invano, male, perbene, ; - parole e locuzioni di origine latina o straniera, es.: gratis (senza alcuna spesa), by night (di notte), ; principali locuzioni avverbiali: allimpazzata, di buon grado, di corsa, di solito, in fretta, . indicano il luogo in cui si svolge lazione espressa dal verbo e specificano la posizione di qualcosa o qualcuno rispetto a chi parla o chi ascolta, es.: esci avverbi: accanto, addosso , -2 altrove, appresso, attorno, 42 1 9 attraverso, avanti, ci, davanti , dentro, dietro, dinanzi, do8 8vunque, dintorno, indietro -8 , gi, innanzi, intorno, laggi, 8 lass, l, lontano, ne , oltre, ovunque, quaggi, quass, 97 bn , vicino, vi, ; qui, sopra, sottot,/issu i.i principali locuzioni avverbiali: di fronte, di fuori, di tin n dietro, di qua , di l , di sopra, di sotto, in su, in gi, per di u .s w l, . qua, perwdi
w
avverbi di luogo
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fuori;
3-
avverbi di tempo
avverbi di giudizio
si usano per affermare , negare o mettere in dubbio un evento; gli avverbi di giudizio si distinguono in: - avverbi di affermazione (appunto, certamente, certo, proprio, sicuramente, sicuro); - avverbi di negazione (neppure, non, neanche, nemmeno);
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morfologia
- avverbi di dubbio ( eventualmente, forse, probabilmente, quasi); locuzioni avverbiali: di sicuro, di certo, per lappunto, neanche per idea, senza dubbio. avverbi di quantit indicano una quantit in modo non precisato, es.: la-
vora molto.
avverbi: abbastanza, alquanto, altrettanto, appena, assai, meno, molto, niente, nulla, parecchio, pi, poco, tanto, quanto, troppo. locuzioni avverbiali: pressa poco, allincirca , n pi n meno, di pi, di meno, un poco, a bizzeffe, .
avverbi frasali
t/i si usano per modificare il significato di unintera frase; i.i essi possono navere valore proprio o frasale: tin w valore proprio w sono davvero stanco pensa innanzitutto a te stesso mangia sempre pesce, per lo pi gamberi w .s u
sb
n9
valore frasale davvero non volevo offendere innanzitutto, cerca di ragionare per lo pi mangia sfogliate
2.2.1.a I gradi dellavverbio Gli avverbi, come gli aggettivi, possono avere la forma comparativa e superlativa; si distinguono in: comparativi e superlativi regolari: - avverbi di modo, fatta eccezione per quelli terminanti in oni e pochi altri come altrimenti; - avverbi di tempo: spesso, presto, tardi; - avverbi di luogo: vicino, lontano.
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avverbi interrogativi
si usano per introdurre una domanda ; possono riguardare: - il modo: come? -3 - il luogo: dove? 23 24 - il tempo: quando? 1 89 ? - la misura o il valore:8-quanto 8 - la causa: perch?,78 come mai?
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gradi comparativo pi velocemente meno velocemente velocemente come pi piano meno piano piano come pi spesso meno spesso spesso come pi presto meno presto presto come pi tardi 8-8 7 meno tardi n9 sb i tardi come / it
88
piano
spesso
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presto
4 91
2-
tardi
vicino
w
. w w meno vicino
i. tin n u pi vicino s
vicino come pi lontano meno lontano lontano come lontanissimo/il pi lontano il meno lontano
lontano
comparativi e superlativi irregolari: gradi positivo poco comparativo meno superlativo pochissimo minimamente molto poco assai poco moltissimo assai
molto
pi
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morfologia massimamente sommamente benissimo ottimamente molto bene assai bene malissimo pessimamente molto male assai male
maggiormente
meglio
peggio
2.2.1.b La posizione dellavverbio 42-2 91 La collocazione degli avverbi nella frase -8 pu essere fissa o variare a 88 seconda dei casi; possibile individuare alcune regole che determinano la posi8 97tipo di elemento a cui esso si riferisce: zione e che dipendono principalmente dal n sb - se lavverbio si riferisce a un verbo t/i , si colloca dopo di esso, es.: Enrico
i.i tin n - se lavverbio si riferisce a sun u aggettivo o a un nome, si colloca prima . w di esso, es.: Sono molto w soddisfatto del tuo lavoro; w - gli avverbi frasali generalmente hanno una collocazione libera, es.: Enri-
3-
parla molto;
;
- lavverbio di negazione non precede sempre il verbo a cui si riferisce,
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N.B. Come gli aggettivi, gli avverbi possono subire alterazioni aggiungendo alla radice le desinenze tipiche del diminutivo, accrescitivo, vezzeggiativo e peggiorativo, come: -ino/-one/-etto/-uccio/-accio, es.: pochino, malaccio, .
morfologia
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zione) per indicare rapporti di dipendenza che intercorrono tra gli elementi di una frase; esse si distinguono in: Tipo preposizioni proprie Caratteristiche svolgono solo la funzione di preposizioni, introducono molti complementi e proposizioni subordinate ; si suddividono in: preposizioni semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra; preposizioni articolate, formate dallunione delle prep. semplici (con leccezione di fra e tra(22)) + gli articoli determinativi secondo il seguente schema: prep.ni semplici
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lo
di a da in su
dello della 3 3allo 2alla 24 dallo91 dalla 8 nello nella 8-8 8 sullo sulla 7
s USO DELLE PREPOSIZIONI PROPRIE t/i i.i in introducono: Le preposizioni t n u molti complementi .s w w proposizioni subordinate: diverse w - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione di : soggettiva/ oggettiva/ finale/causale - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione a: causale/ condizionale / finale/ temporale / limitativa - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione da: consecutiva / finale - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione in : temporale - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione con : modale - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione per: finale / causale / consecutiva
preposizioni improprie
(22)
svolgono, oltre alla funzione di preposizioni, altre funzioni grammaticali (avverbi, aggettivi, verbi), come:
Alle preposizioni articolate: col, collo, colla, cogli, colle; pel, , ormai in disuso, si preferiscono le forme separate: con la, per lo, .
74
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morfologia
preposizione
in i.
n9
88
-8
traverso le tende Circa la questione, non so casa pensare Battere la testa contro il muro Siediti davanti alla porta La casa dietro alla collina
entro
Il pigiama dentro il cassetto La casa dietro la collina Verr a trovarti dopo il lavoro Mi ha chiamato durante la partita Ha chiacchierato con tutti, eccetto (che con) te Devo rientrare entro le otto
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- dopo una preposizione-avverbio, es: Ci vediamo dopo (funzione avverbiale). Faremo una pausa dopo il pranzo (funzione preposizionale ); - lungo una preposizione-aggettivo, es.: Correre lungo il viale (funzione preposizionale). Lo spettacolo stato molto lungo (funzione aggettivale ); - escluso (dal participio passato di escludere) una preposizione-verbo , es.: Il concorrente stato escluso dalla gara (funzione verbale ). Ha invitato tutti escluso me (funzione preposizionale); Alcune preposizioni improprie possono essere accompagnate da unaltra preposizione (es.: davanti a te), altre sono usate da sole (es.: sotto il tavolo) o hanno pi du-3 sopra al tetto, ); le na costruzione (es.: sopra il tetto/ 23 24 principali sono: 1
morfologia
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escluso
Uscire fuori dalla citt, Ne discuteremo insieme a loro Il corteo va intorno alle mura Vivere lontano dalla famiglia
Camminare lungo gli argini del fiume Giunsero a destinamalgrado zione, malgrado le avversit 3 3-meHo superato mediante -2 42 aiuto diante il1suo 9 Sono8partiti nonononostante -8 -8 lo sciopero stante 8 7 9 Insoldati si diresse- Oltre (in aggiunta) a queoltre b /is ro oltre (al di l) t sto volevo dirti i i. le montagne tin n u Terminer larticolo prima .s w w prima di domani w Il proiettile pass Il proiettile pass rasente rasente la casa rasente alla casa Riguardo alla tua riguardo richiesta Rispetto al problema rispetto ambientale Pu mangiare tutto, salvo salvo i dolci Secondo me, hai secondo sbagliato uscito senza senza il cappello Il libro sopra il Il libro sopra al tavolo sopra tavolo Il tappeto sotto Il tappeto sotto al sotto il tavolo tavolo Ho conosciuto te tramite tramite mio fratello
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morfologia
Puoi dirmi tutto tranne le bugie La mia bici vicino al fiume Trovarono riparo presso alcuni villaggi
locuzioni espressioni fisse costituite da pi parole che equivalpreposizionali gono a una preposizione; possono essere formate da: - locuzioni avverbiali + preposizione: in cima a al cospetto di in capo a nel mezzo di in mezzo a per causa di .. -3 - verbo o avverbio accompagnato da 23 2a partire da contrariamente a 4 1 9 a prescindere da diversamente da -8 8 -8 . 78
t/ i.i is bn 9
preposizione :
2.2.3 La congiunzione tin Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso che servono a unire tra un .s w di loro due proposizioni o w due elementi di una stessa proposizione ; w esse possono essere classificate in relazione alla loro funzione sintattica: Classificazione rispetto alla forma Caratteristiche si distinguono in: - semplici formate da una sola parola: e, o, ma, come, che, n, ; - composte formate da due o pi parole: oppure (da o + pure), neanche (da n + anche), nondimeno (da non + di + meno), .. Ad esse si aggiungono le locuzioni congiuntive, formate da pi parole scritte separatamente: anche se, ogni volta che, di modo che, dal momento che, .
rispetto alla fun- si distinguono in: zione sintattica coordinative uniscono due o pi elementi di una proposizione che hanno la stessa funzione, oppure due o pi proposizioni con lo stesso valore sintattico; esse si dividono in:
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morfologia
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- copulative: e, anche, pure, n, neanche, neppure, nemmeno, .. - disgiuntive: o, oppure, ovvero, altrimenti, - avversative: ma, per, tuttavia, nondimeno, eppure, anzi, - dichiarative o esplicative: cio, infatti, vale a dire, ossia, - conclusive: dunque, quindi, ebbene, perci, pertanto, allora, .. - correlative: ee, nn, siasia, non soloma anche, subordinative uniscono due proposizioni allinterno di uno stesso periodo , ponendo una alle dipendenze dellaltra; esse si dividono in: - dichiarative: che, cio, come (regge il congiuntivo), 3 - interrogative indirette : se ,- come, quando , perch , 23 2quanto, 4 1 89 - causali: perch, poich 8- , giacch, siccome, visto che, 8 , acciocch, che (reggono il con- finali: affinch, perch 78 n9 giuntivo), .. b /is che, tantoche, di modo/manie- consecutive:.itcos i rache, .. tin un - concessive .s : bench, seppure, sebbene, ancorch, perw w quanto ,.. w - condizionali: se, purch, qualora, a condizione che, - comparative: tantoquanto, coscome, piche, - temporali: quando, come, appena che, dopo che, allorch, - modali: come, come se, nel modo che, quasi, - avversative: quando, mentre, laddove, - esclusive, eccettuative, limitative: fuorch, tranne che, eccetto che, a meno che, senza che, per quanto, per quello, Ad esse si aggiungono le congiunzioni testuali, che possono collegare segmenti di testi pi ampi della singola frase; tale funzione pu essere svolta da elementi di diversa natura, come: congiunzioni coordinative (e, ma ), congiunzioni subordinative (perch, bench), locuzioni congiuntive (daltra parte, pi che altro, tutto sommato), avverbi (allora, altrimenti, cos, ora).
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2.2.4 Linteriezione Linteriezione o esclamazione la parte invariabile del discorso usata per esprimere unemozione (gioia, dolore, sdegno) o per formulare un ordine, un saluto, un richiamo. A differenza delle altre parole del discorso, le interiezioni non presentano legami sintattici con gli altri elementi della frase in cui si trovano, ma il loro significato deriva dal tono della voce con cui si pronunciano; esse si distinguono in: Tipo interiezioni proprie Caratteristiche svolgono soltanto la funzione di interiezione (ah!, oh!, eh!, uh!, ih!, ); la medesima interiezione pu significare sentimenti diversi, ad esempio eh! pu esprimere: esortazione (es.: Sta attento, eh!) / ironia, irritazione (es.: Eh, per chi mi hai preso?) / rammarico, rimprovero (es.: Eh,
significato esultanza dolore richiamo desiderio, implorazione, preghiera impazienza negazione, incredulit lieve minaccia incertezza, dubbio disprezzo, ripugnanza
costituite da altre parti del discorso usate con funzione di interiezione, come: sostantivi (es.: Misericordia !; Peccato!; Aiuto!; ) / aggettivi (es.: Sicuro!; Bravo!; Giusto!; ) / verbi (es.: Viva!; Salve!; ) / avverbi (es.: Bene!; Ors!, ), formate da gruppi di parole o da vere e proprie proposizioni , es.: Dio mio!; Ora basta!; Neanche per sogno!; Mi faccia il piacere!;
locuzioni interiettive
sintassi
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frasi complesse costituite da pi proposizio- Dopo aver studiato e (o periodi ) ni collegate tra loro aver svolto alcune commissioni, Mario and a cinema con gli amici.
2 1. SINTASSI DELLA PROPOSIZIONE 14 -8 Le proposizioni o frasi semplici sono dette frasi indipendenti poich sono 78 autonome dal punto di vista sintattico bdalle frasi che le precedono e da quelle n9 s in vacanza) e possono essere esache le seguono (es.: Sarebbe bello .andare t/i ii minate da diversi punti di vista secondo il seguente schema: tin w w w .s un 889 -2 33
analisi logico-grammaticale
noto
nuovo
Le frasi semplici, inoltre, possono essere classificate in relazione allintento comunicativo del parlante, come: informare su qualcosa, porre una domanda, esprimere un augurio, ; cinque sono i tipi fondamentali:
(1)
80 tipo dichiarative
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sintassi
caratteristiche/esempi comunicano un esposizione di fatti, una dichiarazione di intenzioni, la descrizione di uno stato di cose, ; si distinguono in: affermative, es.: Ho visto mio cugino. negative, es.: Non ho soldi. Le proposizioni dichiarative possono essere: costruite oltre che con il verbo coniugato nei vari tempi dellindicativo (es.: Ho comprato una macchina; capii il suo comportamento) o del condizionale (es.: Potrei uscire) anche con linfinito (narrativo o descrittivo); costituite anche da frasi nominali, es.: Molto interes-
interrogative
esprimono una richiesta di informazioni; si distinguono in: -3 23 la domanda riferita al interrogative totali, quando 24 91frase. es.: Vieni con noi?; lintero contenuto della -8 interrogative parziali 88 , quando la domanda riguarda 78 uno degli elementi n9 della frase, costituito da un avverb s bio, un pronome o dal gruppo aggettivo interrogat/i i.i tivo + nome in (chi, dove, quando, ), es.: Quando apre
w Le interrogative dirette (proposizioni indipendenti) posw w sono essere trasformate in interrogative indirette (proposizioni subordinate) senza la presenza del punto interrogativo, es.: arrivata Martina? Voglio sapere se Martina n il Museo?. su . t
arrivata.
esclamative oltre ad evidenziare che il contenuto della proposizione inatteso, esprimono, in relazione ai casi, meraviglia,stupore, gioia, rabbia, ; possono essere: prive di un elemento lessicale introduttivo, es.:
tardi!;
introdotte da un aggettivo esclamativo (es.:Che bella giornata!) o raramente da un avverbio (es.:Come
corre, Marco!).
Le esclamative spesso sono costituite da frasi nominali, come: Ancora qui!; Che bel tramonto!. imperative hanno lo scopo di indurre qualcuno a fare qualcosa; quindi possono rappresentare un ordine, un consiglio , una preghiera, unesortazione. Generalmente tali propo-
sintassi
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sizioni presentano il verbo: allimperativo (per la 2a persona singolare e plurale e per la 1a persona plurale), es.: Dammi quelle chia-
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es.: Vai via di qui! Ti ordino di andare via di qui. Studia di pi! Ti esorto a studiare di pi. Sii pi gentile con Valentina! Ti prego di essere pi gentile con Valentina.
desiderative
-2 33
/i Le desiderative ipresentano il verbo al congiuntivo im.it in perfetto per esprimere un desiderio relativo al present n u te o al futuro .s realizzabile o non realizzabile (es.: Magari w w si potessewrivivere la giovinezza!) o trapassato per esprimere un desiderio non realizzato relativo al passato (es.:
fosse Marta!).
42 esprimono un augurio, un 1 desiderio , una speranza; pos9 -8 sono essere prive di elementi introduttivi (es.: Fosse la 8 -8 da magari, almeno, se (es.: Se ci volta buona!) o introdotte 78 sb n9
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sintassi
In una frase gli elementi fondamentali sono il predicato e il soggetto; essi costituiscono i nuclei a cui si possono aggiungere eventuali altri elementi che ampliano la frase, arricchendola di precisazioni o di informazioni. Tali elementi si definiscono espansioni, alcune delle quali si legano al soggetto formando con esso il gruppo del soggetto, altre unendosi al predicato formano con esso il gruppo del predicato :
soggetto
predicato
Carlo
Frase
AMPLIAMENTO
scrive.
predicato
33
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Frase
scrive.
t/i
9 bn
Frase
Le espansioni, in relazione della parte di frase a cui si riferiscono, possono essere di tre tipi: elementi avverbiali, riferiti a una parte del nucleo (verbo o gruppo del verbo); elementi circostanziali, riferiti allintero nucleo; circostanziali di frase, tesi a modificare lintera frase.
Probabilmente, Marco sta sorseggiando una bibita, lentamente, nel giardino di casa.
CIRCOSTANZIALE DI FRASE NUCLEO AVVERBIALE CIRCOSTANZIALE
La sintassi della proposizione, a differenza della morfologia che studia ogni singola parola, analizzandone le forme e le possibili modificazioni, si occupa dei rapporti che intercorrono tra i diversi elementi che la compongono. In una proposizione ogni elemento ha un ruolo ben definito, che non dipende dalla parola in
RIDUZIONE
sintassi
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s, bens dalla funzione che svolge. Linsieme di tali rapporti risponde a una concezione che si fonda sulla logica, quindi loperazione con cui si studia la sintassi della frase semplice si definisce analisi logica. Per svolgere questo tipo di analisi necessario ordinare la frase secondo uno schema logico, individuando: il soggetto espresso o sottinteso il predicato verbale o nominale il complemento oggetto e gli altri complementi indiretti i complementi indiretti
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a chi o a che cosa si attribuisce una qualit o uno stato (con il verbo essere, i copulativi affettivi e simili, seguiti da un nome o da un aggettivo, es.: La situazione sembrava tranquilla; Cristina studiosa). Generalmente la funzione di soggetto svolta da un nome o da un pronome (es.: Marco scrive; egli corre), tuttavia qualsiasi altra parte del discorso sostantivata pu fungere da soggetto, es.: Gli ultimi ( aggettivo) saranno i primi. Non sempre il chiedere ( verbo di modo infinito) umiliante. Il proverbio dice che il troppo ( avverbio)
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Il soggetto tin pu essere completato da varie determiun appartenenti al gruppo del soggetto, nazioni, .s
es.: Il fratello
soggetto
di Martina
espansione
lavora al tribunale.
gruppo del predicato
Inoltre, il soggetto pu essere: partitivo quando introdotto da una delle forme dellarticolo partitivo o dalle espressioni un po di, alcuni, qualche (es.: Sono venuti a
sintassi
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Dice Martina se vuoi andare a studiare a casa sua; Ha preso la parola Carlo per raccontare ci che era accaduto.
1.2 IL PREDICATO Definizione elemento che indica lazione o lo stato riferiti al soggetto Caratteristiche/Esempi il predicato pu essere verbale e nominale: predicato verbale costituito da tutti i verbi, riflessivi e intransitivi, di forma attiva, passiva o riflessiva che hanno un senso compiuto, ossia non necessitano di ulteriori elementi per dare un senso al soggetto; esso fornisce uninformazione completa e pu indicare : unazione compiuta dal soggetto , es.: Il babbo legge un libro ( verbo tran-
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42
-2
97 bn s i / soggetto ipred. verbale argomenti del verbo t i. tin n u .s gruppo del predicato w w w
predicato nominale costituito generalmente da una voce del verbo essere, definita copula (dal latino copula = legame) perch unisce il soggetto alla parte nominale, + un aggettivo o un nome, detti parte nominale del predicato, le cui eventuali espansioni fanno parte del gruppo del predicato.
(2)
A completare il significato di ciascun verbo concorre un determinato numero di argomenti; infatti, esistono: verbi a zero argomenti, che da soli hanno senso compiuto, es.: nevica, piove, ; verbi con un argomento, che sono completati dalla persona del soggetto, es.: An-
drea scrive;
verbi con due argomenti, es.: Marco telefona a Francesca; verbi con tre argomenti, es.: Paolo dona un libro a Chiara; verbi con quattro argomenti, es.: Anna traduce una relazione dallinglese in
tedesco.
Dunque, il verbo e i suoi argomenti costituiscono la parte fondamentale della frase, detta nucleo.
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Il predicato nominale si ha anche con un gruppo di verbi che da soli non esprimono senso compiuto; essi sono i cosiddetti verbi copulativi (parere, sembrare, stare, rimanere, diventare, nascere, vivere, morire, ) che svolgono la stessa funzione logica del verbo essere(3), cio esercitano la funzione di copula e indicano una condizione o una qualit del soggetto ,
es.: Lo spettacolo
soggetto 78 in nt i.i t/i n sb 9 88
89
2 14
-2
3-
sembra
copula
interessante.
parte nominale
predicato nominale
1.3 LATTRIBUTO Definizione gli aggettivi che accompagnano un sostantivo e non compiono la funzione di nome del predicato in analisi logica si definiscono attributi, perch attribuiscono al nome cui si riferiscono
(3)
su
Caratteristiche/Esempi lattributo pu essere costituito da: qualsiasi tipo di aggettivo: qualificativo (es.: un bel quadro); possessivo (es.: la mia auto); dimostrativo (es.: quel ragazzo); indefinito (es.: qualche libro); numerale (es.: sei mesi); interrogativo (es.: quale canzone?); esclama tivo (es.: che bella giornata!); ; un participio, presente o passato, usato come
Il verbo essere, come tutti gli altri verbi, pu avere anche funzione di predicato verbale quando assume significato di: stare, es.: Il libro (sta) sul tavolo; esistere, es.: Dio (esiste); appartenere , es.: La macchina (appartiene) a Jacopo ; trovarsi, es.: Mio fratello era (si trovava) in citt.
88
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delle nuove inforaggettivo (es.: un film entusiasmante; un profesmazioni, dei chiarisionista impegnato). menti . Lattributo, in quanto espansione di un nome, pu riferirsi a qualsiasi elemento della frase(4); quindi pu essere lattributo: del soggetto,
1.4 LAPPOSIZIONE Definizione sostantivo che si aggiunge a un altro elemento nominale della frase per meglio precisarlo .
89 1
-2 Caratteristiche/Esempi 42 8- autonoma, dipende sempre lapposizione non -8 78legata (es.: Il poeta Virgilio scrisse dal nome cui 9 bn lEneide, poema famoso), che pu avere la funzione /is t i i. di soggetto in o di complemento; essa pu essere: t semplice , costituita solo da un nome e pu preun .s w cedere o seguire il sostantivo cui si riferisce, w w
necessario sottolineare, inoltre, che gli avverbi e alcune locuzioni anteposte allaggettivo si considerano parte integrante dellattributo, per esempio: Il mio intervento stato del tutto inutile (= assolutamente inutile); Diego un giocatore molto bravo (= bravissimo).
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Caratteristiche/Esempi
oggetto
si ha con i verbi transitivi attivi e si unisce direttamente al verbo, senza preposizioni, es.:
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con una serie di verbi copulativi, di forma passiva, suddivisi in quattro gruppi: categorie
es.: Dalle esperienze vissute stato reso insicuro. predicativo delloggetto costituisce un aggettivo o un sostantivo che completa il significato del verbo e dal punto di vista grammaticale si riferisce al complemento ogget-
(5)
I complementi predicativi, oltre ad unirsi direttamente al verbo, possono essere introdotti da preposizioni, avverbi o locuzioni preposizionali (a, da, in, per, come, quale, in qualit di, in conto di, ), es.: Il signor Mario Rossi stato assunto in qualit di
direttore amministrativo.
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to; nella forma attiva retto dalle stesse categorie di verbi che al passivo reggono il compl. predicativo del soggetto (elettivi, estimativi, ),
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es.: le imprese di Napoleone; le gesta di Car78 n9 b lo Magno . s i / t i.i Generalmente dipende da un nome (es.: una contin n u fezione di caramelle) , ma pu dipendere anche .s
w da: w w
un aggettivo
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indica il tutto di cui lelemento introduttivo costituisce una parte, complementi partitivi es.:alcuni dei libri parte tutto una parte del film parte tutto nessuno di voi parte tutto
elementi introduttivi Il compl. partitivo dipende da un elemento introduttivo che pu essere costituito da: nomi che indicano numero, quantit o misura, es.: Un gran numero di giovani; numerali, es.: Tre di loro hanno giocato; 3 3 comparativi o superlativi , es.: il pi bravo del -2
la classe;
8 pronomi interrogativi , indefiniti, es.: In que88- non c nulla di personale; chi di sta polemica 97 n voi ? sb i.i t/i 8
91
42
(6)
introdotti dalla preposizione da tin un .srispondono alle domande: da chi? (agente); w w da che cosa? (causa efficiente) w indicano lessere animato (compl. dagente) o inanimato (compl. causa efficiente) da cui compiuta lazione espressa da un verbo passivo ,
(6)
Il complemento dagente in contesti formali pu essere introdotto dalle locuzioni preposizionali: da parte di, a opera di, es.: stata aperta uninchiesta da parte della ma-
gistratura.
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Oltre a dipendere da un verbo, pu dipendere anche da un nome o da un aggettivo (es.: Marco contento per il tuo successo). compagnia e unione introdotti dalle preposizioni con, tra, o dalle locuzioni preposizionali in compagnia di, insieme con, assieme a, rispondono alle domande: insieme con chi (con che cosa)?; in compagnia di chi (di che cosa )? indicano lessere animato (compl. di compagnia) o inanimato (compl. di unione) con cui ci si trova in una determinata situazione, con cui si compie o si subisce unazione,
es.: Carolina esce con la nonna; Martina ha pranzato insieme con Andrea; Mio fratello ha ordinato una bistecca con le patate fritte.
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(7)
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stato in luogo
introdotto dalle preposizioni in, su, a, da, tra, per, di, sopra, sotto, dentro, fuori, o dalle locuzioni preposizionali accanto a, vicino a, nei pressi di, nelle vicinanze di, risponde alle domande: dove?; in quale luogo ? indica il luogo in cui si sta, si compie o si subisce lazione ,
me un movimento , ma pu dipendere anche da: sostantivi quali: partenza, arrivo, salita, discesa, , o indicanti un mezzo di trasporto ,
(7)
I complementi di luogo possono essere costituiti, oltre che da gruppi nominali, anche da avverbi o locuzioni avverbiali, come: dove vai?; ti conviene passare da qui; o dalle particelle avverbiali ne e ci (es.: Adoro Roma: ci ritornerei volentieri). Inoltre, tutti i compl. di luogo possono essere usati in senso figurato, per indicare una collocazione non in un luogo fisico concreto, bens mentale e astratto (es.: Valentina
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proviene unazione,
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introdotto generalmente dalle preposizioni e locuzioni preposizionali in, a, di, per, su, con, tra, durante, al tempo di, prima di, , ma pu trovarsi anche senza preposizione risponde alle domande: quando?; per quando?; tra quanto tempo? indica il tempo in cui avvenne, avviene o avverr lazione o la circostanza espressa dal verbo,
(8)
I complementi di tempo possono essere espressi anche da avverbi e locuzioni avverbiali , es.:Domani dovr alzarmi presto.
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risponde alle domande: quanto tempo?; per quanto tempo?; da quanto tempo? indica per quanto tempo durano lazione o la circostanza espresse dal verbo,
allontanamento o separazione
introdotto dalla preposizione da o qualcosa si allon3 indica ci da cui qualcuno 3tana, si separa, 2-2
4 78 n9 b introdotto dalle preposizione di, su e locuzio/is .it ni ipreposizionali intorno a, a proposito di ni t n indica ci di cui qualcuno o qualcosa parla, u .s w es.: Riflettere sulle stragi del mondo. w w
argomento
colpa
sintassi distributivo
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97
introdotto dalla preposizione per, a, su indica i rapporti numerici tra persone e cose,
introdotto dalle preposizioni di, a, per, da, in e dalle locuzioni preposizionali a fin di, a scopo di -3 23 si fa o avviene qualcosa, -cui indica il fine per 42
1 es.: stato fissato il termine per la presentazio89 88 ne delle domande. 8 97
limitazione
introdotto bn dalle preposizioni di, a, per, con, /is in ei.itdalle locuzioni preposizionali rispetto a, quanto a , limitatamente a tin n u .s indica il limite, lambito entro cui vale ci che si w w dice, w introdotto dalle preposizioni di, in indica la materia di cui fatta una cosa,
materia
98 qualit
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sintassi
introdotto dalle preposizioni di, a, da, con indica una qualit o una caratteristica di qualcuno o qualcosa,
stima e prezzo
3 introdotti dalle preposizioni a, per, da, su (in-2 42 dicante approssimazione) 1 89 indicano quanto stimato o quanto costa qual8-8 8 cosa, 97 bn scultura stimata trenta mila euro. es.: Quella is i.i t/
vantaggio e svantaggio
VANTAGGIO : introdotto dalle preposizioni a, per tin un .se dalle locuzioni preposizionali verso, a vanw w taggio di, in favore di; w SVANTAGGIO: introdotto dalle preposizioni per e dalle locuzioni preposizionali contro, a danno di indicano per chi o per che cosa si fa o succede qualcosa,
Leroismo dei Greci celebrato alle Termopoli. Il pi autorevole dei triumviri fu Cesare. Lisola dElba situata nel mar Tirreno.
sintassi
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Martina si nutre di frutta e di verdura. modo Le milizie giunsero di nascosto. causa I Romani si rallegrano della vittoria. argomento Si discusso daffari a lungo. materia Le colonne di marmo in San Pietro sono maestose. moto da luogo Usc di casa frettolosamente. moto per luogo Pass di l casualmente. tempo determinato Un prigioniero fugg di notte. paragone Marco pi gentile di te. qualit Era una signora di animo nobile. privazione La Chiesa era priva di ornamenti. misura Il nuovo percorso di gara di tre chilometri . 3 3origine I miei sono originari dellIn2nonni 42 ghilterra . 1 9 -8 basso di statura. limitazione Era 8 -8 Questa macchina vale di meno. 8 stima 7 n9 La mia moto costa di pi della tua. prezzo sb i / t colpa Fu accusato di furto. i.i tin pena Era stato multato di cento euro. n u et Marco un ragazzo di quindici .s w w anni. w abbondanza Un mare ricco di pesci.
mezzo N.B.: necessario ricordare che le preposizioni articolate del, dello, , possono essere articoli partitivi e introdurre anche: il soggetto, es.: Mi avvertirono dei compagni. il complemento oggetto, es.: Mi port dei libri. il nome del predicato, es.: Quelli erano dei ladri. a (semplice o articolata) termine mezzo modo causa stato in luogo moto a luogo tempo determinato qualit
Porter ai miei compagni i tuoi saluti. Silvia ha svolto il lavoro a macchina. Leggi a voce alta. Lavvocato allib alle sue parole. I miei parenti abitano a Napoli. Marco andr a Siracusa. Arriveranno a notte tarda. Paolo indossava una camicia a quadri.
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sintassi
Il prossimo ristorante a due chilometri. Luca imbattibile a scacchi. stato pagato a caro prezzo. stato condannato ai lavori forzati. Alessandro Magno mor a trentatr anni. Lho fatto a fin di bene.
N.B.: necessario ricordare che la preposizione a pu introdurre anche: il complemento predicativo del soggetto e delloggetto,
es.: Per la sua onest Marta fu scelta (o la scelsero) a tutore dei minori.
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da (semplice o articolata)
I ragazzi tremavano dallo spavento. stato in luogo Incontrai 3 Andrea dal librario. 3- tuo medico. 2 moto a luogo Vado dal 42 dal cinema. moto da luogo Vengo 91 -8 moto per luogo Passammo da Brindisi. 8 8 8- Le milizie marciavano da due giortempo 7 9 bn ni . /is t i agente Il Mos fu scolpito da Miche. i in langelo. nt u .s causa efficiente La pianura fu allagata dallalluw w vione. w qualit un quadro dalle tinte calde e morbide. allontanamento o Il nuovo arrivato stava lontano da separazione tutti. origine o provenienza Caio Mario nacque da genitori di umili origini. limitazione Carlo, dopo un grave incidente, rimase quasi cieco da un occhio. stima Fu giudicata cosa da nulla. colpa Fu assolto da ogni accusa. fine o scopo Ho comprato un cane da caccia.
causa
N.B.: necessario ricordare che la preposizione da pu introdurre anche: il complemento predicativo del soggetto, es.: Torn in citt da
vincitore;
il complemento predicativo delloggetto, es.: Lo prese con s
fin da ragazzo;
lapposizione, es.: La nonna, da giovane, era molto bella.
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mezzo modo stato in luogo moto a luogo tempo limitazione stima fine o scopo materia
Giunse a Milano in treno. Si allontan in fretta. Dimora in Toscana con la famiglia. Andammo in montagna con gli amici. In estate andremo al mare. Silvia mi super in prontezza. Marco tiene in poco conto i miei consigli. Si organizz in suo onore una gran festa. Il cancello fu realizzato in ferro battuto.
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N.B.: necessario ricordare che la preposizione in pu introdurre anche: il complemento predicativo del soggetto e delloggetto,
3 es.: In tua madre fu trovata (o trovarono) 3- unamica.
con
Mi 91fulmin con lo sguardo. -8 Ho rivisto con gioia i miei compa88 78 gni di classe. n9 b compagnia Partiremo con tuo nonno. s t/i i.i unione Mi piacciono i libri con molte illuin t n strazioni. u s causa w. Sar impossibile raggiungere la w w vetta del monte con la neve cos alta. qualit Ho incontrato un uomo con mani cos grandi da far paura. pena Fui punito con una multa. concessivo Con tante preoccupazioni, non si dimenticato di nessuno. sostituzione o Il premio fu sostituito con un altro.
mezzo modo scambio mezzo causa moto a luogo moto per luogo tempo
42
-2
per
Fui avvertito per telefono. Piango per le tue crudeli parole. Partir domani per la Spagna. Passarono per questo ruscello.
continuato Restammo in ansia determinato Fui invitato per
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sintassi
una ragazza ammirevole per la sua umilt. Ho acquistato questo libro per pochi soldi. Fu processato per corruzione. Si prodig molto per i poveri. Combatter sempre per la giustizia. Mi scambi per mia sorella.
N.B.: necessario ricordare che la preposizione per pu introdurre anche: il complemento predicativo del soggetto e delloggetto,
su (semplice o articolata)
Non ammetto discussioni su questa decisione -3 . 23 stato in luogo Sulla 2- cima del monte c molta neve. 4 91 moto a luogo Salimmo sugli alberi come scoiat-8 toli. 88 8 7 Sul far della sera inizia a sentirsi il tempo n9 sb silenzio in citt. i / t i.i et Era un ragazzo sui dieci anni. in
argomento
.s modo w w stato inwluogo moto a luogo un t
tra e fra
Rideva tra i denti. Anche il professore sar tra noi. Vengo tra voi come padre tra i figli. Errava tra gli aridi campi. Tra poco verr a farti visita. Era il pi giusto fra tutti.
sintassi
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andremo in citt.
reggente (11)
2 14 -2 33
proposizione u principale
w da due o pi proposizioni indipendenti, composto: se costituito w coordinate fra di loro, w .s
in nt
es.: La conferenza cominci alle undici del mattino e dur fino a sera.
proposizione principale
(9)
In un periodo vi sono tante proposizioni quanti sono i predicati espressi da verbi di modo finito, mentre i verbi di modo indefinito (infinito, participio, gerundio) reggono una proposizione solo quando sono trasformabili al modo finito, es.:Prima
La coordinazione, detta anche paratassi, pu avvenire per: asindeto mediante il semplice accostamento delle proposizioni, senza alcun tipo di congiunzione,
es.: Il centravanti conquist la palla, si liber di due avversari, tir in porta, fece gol;
polisindeto mediante luso di congiunzioni ripetute,
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sintassi
complesso: se costituito da una proposizione principale e da una o pi proposizioni subordinate , 1 esempio : La conferenza cominci alle undici del mattino e dur fino a sera perch prop. principale prop. coordinata alla principale
gli interventi furono numerosi dato linteresse che gli argomenti avevano suscitato.
prop. subordinata
La conferenza cominci alle undici del mattino perch il primo oratore proveniva da Londra
-3 prop. subordinata 23 24 - e - laereo era partito con 91 ritardo. -8 88 78 prop. subordinata n9 b s 2.2 LA STRUTTURA DI UN PERIODO t/i i.i in t un Alle dodici ho preso .s lautobus e sono tornato a casa, w w w
prop. principale
Proposizione principale
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proposizione grammaticalmente dipendente dalla principale e unita ad essa con congiunzioni subordinative,
es.: Alle dodici ho preso lautobus, dopo aver salutato gli amici.
subordinata di 2 grado o coordinata alla subordinata di 1 grado proposizione dipendente, avente la medesima funzione logica della subordinata di 1 grado, alla quale unita da congiunzioni coordinative ,
es.: Alle dodici ho preso lautobus, dopo aver salutato gli amici, che mi chiedevano notizie di te.
2.2.1 Le proposizioni principali indipendenti
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Tipi di proposizioni
Definizione
Modo verbale
22 3 3-
indicativo enunciative esprimono uninformazione9 ,14 -8o (o dichiara- un giudizio , unopinione 8 8 tive infor- anche una richiesta corte78 n9 mative ) se; b /is presentano sia la i.itforma af- condizionale n i t fermativa che negativa . n
w interrogati- esprimono w una domanda di- indicativo ve retta, sono contraddistinte dal condizionale punto interrogativo. Possono essere: semplici: con una sola domanda; disgiuntive:con due domande in alternativa; w .s u
reali: esprimono una domanda di cui non si conosce la risposta; retoriche: esprimono una domanda in cui implicita la risposta. dubitative esprimono un dubbio, unin- indicativo certezza; hanno il punto inter-
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sintassi Cosa dovrei pensare ? Che fare? Come sono felice! Fossi matto!
rogativo, ma non si rivolgo- condizionale no a nessun interlocutore preciso . infinito esclamative esprimono unidea di dolore, indicativo di gioia, di stupore; sono contraddistinte dal punto esclama- congiuntivo tivo. volitive (o esprimono un ordine, un co- imperativo esortative ) mando in forma positiva o negativa, un invito, unesorta- non + infinito zione, una preghiera . congiuntivo ( esortativo )
2 14 -2 33
-8 un congiuntivo desiderative esprimono un desiderio 8, 97 . n (o ottative) augurio o un rimpianto b /is Generalmente sono .it introdotte condizionale i in da espressioni come: magari, nt volesse il cielo.s , uoh, se
8-
89
concessive esprimono lammissione del- congiuntivo lesistenza o della possibilit di un fatto. Generalmente sono introdotte da espressioni come: pure, sia pure, ammettiamo che (con valore esclusivamente introduttivo).
Magari ti decidessi ! Meriteresti proprio una punizione! Parlino pure male di me. Ammettiamo pure che abbia ragione.
2.2.2 La proposizione incidentale La proposizione incidentale o parentetica quella che si inserisce nel periodo senza alcun legame sintattico con le altre proposizioni; si usa per fare unosservazione, per aggiungere un chiarimento, e per ci detta incidentale, cio accessoria, non strettamente necessaria. Dal punto di vista sintattico, la proposizione incidentale non una proposizione principale, poich non del tutto autonoma rispetto al periodo in cui inserita, n una proposizione subordinata, poich non dipende da una reggente; generalmente si trova fra parentesi (di qui la denominazione di parentetica),
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Dammi subito quel libro. Non disturbar mi! Che i colpevoli siano puniti. Facciamo presto.
sintassi
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es.: Napoleone, come tutti sanno, era di piccola statura, ma aveva un fisico assai resistente alle fatiche.
2.2.3 Le proposizioni coordinate Tipi di proposizioni (12) copulative Caratteristiche si aggiungono ad unaltra proposizione mediante le congiunzioni e, anche, pure (con valore positivo), n , neanche, neppure , nemmeno (con valore negativo). Esempi uscito dal cinema ed tornato a casa. Marco non ha visto Lucia n lha sentita.
avversative
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segnalano un contrasto fra due Mi sento meglio, ma ho proposizione ; sono introdotte deciso di stare a casa. 3 dalle congiunzioni ma, per, 2tutta3via, eppure, anzi, bens, invece 42 .
1 89 88 segnalano un alternativa tra due 78 elementi ; sono introdotte dalle n9 b /is , ovvero, congiunzioni o, oppure t i i. in nt u spiegano la conseguenza o la .s w logica di unaffermaconclusione w w
disgiuntive
conclusive
Ho perso lautobus, quindi arriver in ritarzione precedente; sono introdot- do allappuntamento. te da: quindi, dunque, pertanto, perci, sicch, ebbene,
dichiarative o spiegano o dimostrano lafferma- Ormai fa buio presto, esplicative zione che le precede; sono intro- infatti siamo quasi in dotte da: cio, infatti, ossia, autunno. correlative quando una proposizione richia- O entri o esci. ma direttamente laltra ; sono introdotte da: e e, n n, o o, sia sia, cos come, non solo ma,
(12)
Le proposizioni coordinate prendono il nome dalle congiunzioni da cui sono introdotte: copulative, disgiuntive,avversative, esplicative o dichiarative, conclusive, correlative
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sintassi
2.2.4 Le proposizioni subordinate Le proposizioni subordinate non sono autonome ma dipendono sempre da altre proposizioni; esse si distinguono in: esplicite: quando il predicato di modo finito (indicativo,congiuntivo,condizionale); implicita: quando il predicato di modo indefinito (infinito, participio, gerundio). Non esistono proposizioni subordinate aventi il verbo allimperativo; es.: subordinata esplicita subordinata implicita
dopo che ebbe terminato il lavoro, terminato il lavoro, and a cena con gli amici and a cena con gli amici
-2 Generalmente per avere una subordinata implicita necessario che il sog42 1 9 coincidano, cos ad esempio getto della reggente e quello della dipendente 8 88 la frase: 87 9 [Io] penso che [io] gli dir la verit (nsoggetto uguale) pu essere trab sformata in: Penso di dirgli la verit. /is t i i. Al contrario lespressione: tin [Io] penso che [tu] gli dirai la sverit (soggetto diverso) non pu subire un . w unanaloga trasformazione;quindi la trasformazione di una subordinata imw w plicita in esplicita sempre possibile, mentre non sempre possibile la trasformazione inversa . 33
2.2.4.a Classificazione delle subordinate Se si estende alla frase complessa la distinzione tra nucleo ed espansione utilizzata per analizzare la struttura della frase semplice, possibile suddividere le subordinate in: proposizioni argomentali che espandono uno degli argomenti della frase principale ; proposizioni non argomentali che si aggiungono alla proposizione principale per determinare, specificare , mettere in connessione altri concetti rispetto a quello in esso espresso. a. Le proposizioni argomentali Tipi di proposizioni soggettive Caratteristiche/Esempi le proposizioni subordinate soggettive svolgono la funzione di soggetto della proposizione reggen-
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La proposizione soggettiva pu dipendere da: verbi impersonali: accade, avviene, bisogna, capita, conviene, occorre, pare, risulta, sembra, ; verbi usati impersonalmente : si dice, si crede, si narra, si spera, si pensa, ; espressioni impersonali costituite dalla voce del verbo essere + aggettivo o sostantivo: ora, tempo, bene, male, . La proposizione soggettiva, inoltre, pu essere: esplicita: quando introdotta dalla congiunzione che; i modi verbali usati sono: - lindicativo, quando la reggente esprime certez-3 za , 23 2- aveva mai detto nulla; es.: Risult che non 4 1 8 - il congiuntivo , 9quando il verbo della reggente 88 esprime possibilit , dubbio, speranza, 78 es.: Sembra n9 che Martina si sposi; b s - il condizionale , quando lazione espressa dalla t/i i.i in soggettiva dipende da una condizione, t n u es.: .s Si dice che il Direttore Amministrativo sarebbe w w pronto a dimettersi dal suo incarico, se glielo perw mettessero; implicita: quando il verbo allinfinito, preceduto o meno dalla preposizione di, es.: Mi sembra di aver visto tuo fratello. oggettive le proposizioni subordinate oggettive(13) svolgono la funzione di oggetto della prop. reggente(14), es.:
La subordinata oggettiva non si pu confondere con la soggettiva perch: le soggettive sono rette da un verbo impersonale o costruito come tale; le oggettive hanno un proprio soggetto, espresso o sottinteso. Esempi: Accadde ( verbo impersonale) che allimprovviso manc la luce ( subordinata soggettiva). Martina ricorda ( soggetto espresso) che allimprovviso manc la luce ( subordinata oggettiva). (14) Si considerano oggettive anche alcune subordinate che non svolgono il ruolo di oggetto della frase reggente, ma servono a completarla. Tali subordinate hanno la
(13)
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sintassi
Tutti notarono che era assente vale a dire Tutti notarono la sua assenza subordinata oggettiva comp. oggetto
La proposizione oggettiva pu dipendere da: verbi di significato dichiarativo: affermare, annunciare, comunicare, confessare, dichiarare, dire, informare, ; verbi che indicano una percezione o un ricordo: ascoltare, dimenticare , percepire, ricordare, sentire, udire, vedere, , e locuzioni verbali di significato equivalente,come: avere limpressione, venire alla mente, ; verbi che esprimono giudizio, opinione, dubbio: credere, pensare, stimare, giudicare, sostenere, dubitare, supporre, sospettare, .., e locuzio-3 dellidea, avere la convinni verbali come: essere 23 2zione, il dubbio, il sospetto , ; 4 91 verbi che esprimono volont , desiderio, im-8 8 8 pedimento, timore : volere, desiderare, sperare 897 preferire, ordinare , comandare, permettere, conn b cedere, itvietare , impedire, , e locuzioni verbali /is i. come: inavere desiderio, paura, ; t un verbi .s che indicano un sentimento: godere, ralw legrarsi , meravigliarsi, lamentarsi, sdegnarsi, ramw w maricarsi, dolersi,,e locuzioni verbali come:essere lieto, avere piacere, rammarico, meraviglia; un nome, es.: La fretta di partire; un aggettivo, es.: Capace di ascoltare. USO DEL CONGIUNTIVO E DELLINDICATIVO (15) Richiedono il congiuntivo i verbi che indicano: volont, desiderio , aspettativa , opinione, immaginazione , timore , preghiera:
stessa forma delle vere oggettive, ma rispondono alla domanda di che cosa? e dipendono da: un verbo intransitivo, es.: Si accorto che andavi verso di lui; un verbo transitivo che ha gi il compl. oggetto, es.: Ho convinto
Marco che avrebbe dovuto rivedere i suoi piani; un aggettivo, es.: Erano ansiosi di sapere gli esiti.
(15)
Nelle proposizioni oggettive esplicite lalternanza fra indicativo e congiuntivo regolata da: 1. un criterio semantico:
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accettare disporre negare sperare aspettare domandare ordinare supporre attendere dubitare permettere temere augurare esigere preferire volere chiedere fingere pregare credere immaginare ritenere desiderare lasciare sospettare Richiedono lindicativo i verbi di giudizio o percezione : accorgersi dire promettere sentire affermare giurare ricordare sostenere confermare insegnare riflettere udire constatare intuire rispondere vedere dichiarare notare scoprire dimostrare percepire scrivere
Alcuni verbi a seconda 23del significato richiedono 2il congiuntivo o lindicativo , ad esempio: 4 1 3
ammettere /isb t i.i congiuntivo nel significato di supporre in ammettiamo che sia innocente . nt
w w w .s u
indicativo nel significato di riconosce-8 78 9 re ammetterai che non ti sei comportato bene. n
8-
89
capire
{ congiuntivo nel significato di trovare naturale capisco che tu sia preoccupato per lei.
dichiarative
le proposizioni dichiarative(16) svolgono la funzione di spiegare , chiarire o dichiarare un elemento generico contenuto nella reggente, che
Le dichiarative si possono confondere con le subordinate oggettive e soggettive, poich presentano una costruzione simile; per distinguerle occorre tener presente che: le oggettive e le soggettive si pongono rispettivamente come oggetto e come sog-
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sintassi
interrogative indirette
w le w proposizioni interrogative indirette sono delle w subordinate che esprimono una domanda o un dubbio in forma indiretta (cio senza il punto interrogativo); esempi:
.s
getto della reggente, dipendono inoltre da un verbo o da una locuzione costituita da un verbo + aggettivo e rispondono alla domanda che cosa?; le dichiarative dipendono da una reggente che gi completa in s, non dipendono inoltre dal suo predicato ma da un nome o da un pronome in essa presente. Esempi: Mi preoccupa (che cosa?) che Mauro non sia a casa ( prop. sub. soggettiva); Questo mi preoccupa: che Mauro non sia a casa ( prop. sub. dichiarativa); Sperava (che cosa?) di vincere la gara ( prop. sub. oggettiva); Nutriva la speranza di vincere la gara ( prop. sub. dichiarativa).
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La proposizione dichiarativa pu essere: esplicita: quando introdotta dalla congiunzione che; i modi verbali usati sono lindicativo, il -3 congiuntivo o il condizionale , a seconda che la 23 2- fatto come certo o reale,inreggente presenti14 il 89 certo o dubbio 8-, possibile , -8 es.: In ci si distingue da te, che pi onesto. 8 7 n9 Ho limpressione che non sia sincero. b s Non t/i si rassegnava allidea che avrebbe potuto i.i in essere lui lindagato. t n
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La proposizione interrogativa indiretta pu dipendere da: verbi che esprimono una domanda: domandare, chiedere, informarsi, ; verbi e locuzioni verbali che esprimono un dubbio: dubitare, ignorare, essere incerto, non sapere, indovinare, ; verbi di significato affermativo-dichiarativo : dire, sapere, pensare, credere, , usati generalmente al modo imperativo o con la forma negativa: dimmi se ho torto;fammi sapere che cosa devo portare; non credo che facciano in tempo. Come le interrogative dirette anche le indirette sono introdotte da: pronomi o aggettivi interrogativi: chi , quale , quanto; 3 avverbi interrogativi :- dove, da dove; 23 2 congiunzioni con14 significato dubitativo o inter9 rogativo: quando -8 , come, perch, se. 8 -8 La proposizione78 interrogativa indiretta(17) pu essere: 9 n esplicita dove i modi verbali utilizzati sono: b /is - lindicativo , quando la domanda ha un cont i i. tenuto semplicemente informativo, tin n u Dimmi che cosa ho fatto di male; es.: .s w w - il congiuntivo, quando la frase esprime vaw lore dubitativo, es.: Ignoro che cosa sia accaduto; - il condizionale, quando introdotta dalla congiunzione se , es.: Non so se accetterebbe a queste condizioni; implicita dove il verbo allinfinito, retto dagli stessi elementi della forma esplicita, e il soggetto il medesimo della reggente , es.: Non so come risolvere la questione. argomentali oblique come nella frase semplice, dove oltre al soggetto e al complemento oggetto, possono essere argomenti del verbo anche alcuni complementi indiretti, cos nella frase
(17)
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Le interrogative indirette, come quelle dirette, si dividono in: parziali introdotte da: chi, che, che cosa, come, quando, dove, perch, quando, quale, , dove il soggetto, se espresso, collocabile preferibilmente dopo il verbo, es.: Non si ricordava quando fosse partito Flavio; totali introdotte dalla congiunzione se, dove invece il soggetto si colloca generalmente prima del verbo, es.: Non si ricordava se Flavio fosse partito.
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sintassi
relative
le proposizioni relative 42 sono delle subordinate che 91 completano e chiariscono il significato della prin-8 8 -8 cipale, collegandosi ad essa mediante un prono8 97 me o un avverbio relativo. A differenza delle altre bn s i / subordinate, le relative non si riferiscono allintet i i. ra proposizione reggente, ma a un elemento notin n u minale .s contenuto in essa, definito antecedente ,
w w w
-2
3-
che mi piaciuto.
relativa
Dal punto di vista del significato, si possono distinguere due tipi di relative: tipi di relative relative determinate caratteristiche/esempi servono a limitare o a precisare il senso dellantecedente , es.: Adoro i dolci che fanno alla pasticceria in piazza (proprio quelli, non altri). forniscono unaggiunta non indispensabile alla compiutezza dell antecedente, es.: Adoro la cassata, che un dolce tipico della Sicilia.
relative oppositive
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complessa, oltre alle soggettive e alle oggettive, si hanno le proposizioni argomentali oblique, introdotte generalmente da verbi intransitivi pronominali (accorgersi, convincersi, accontentarsi , congratularsi, degnarsi, ), ma anche da alcuni verbi non pronominali (godere, pensare, dubitare, ), es.: Mi sono ricordato di telefonare al signor Rossi. Valentina si sforzata di essere allegra. Lautore ha fatto attenzione a non offendere nessuno. Le argomentali oblique presentano comunemente la forma implicita con: di + infinito es.: Mi scuso di essere scortese; a + infinito es.: Ha sofferto a vedere quello spettacolo. Rara la forma esplicita, introdotta da: che, es.: Si dimenticato che aveva chiuso il cancello.
sintassi
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Le proposizioni relative possono essere: esplicite introdotte da: - un pronome relativo (che, il quale, cui), es.: Il palazzo nel quale vivo stato costruito nel Settecento. - lavverbio relativo dove, es.: Il ristorante dove abbiamo pranzato immerso nel verde della natura. Luso dei relativi sono riassunti nel seguente schema: pronome che funzione sintattica/esempi soggetto , es.: Un risultato che va oltre le aspettative. 3 complemento oggetto , 32 2- Laereo che hai preso arries.: 4 1 89 vato in ritardo. 88 complementi indiretti , preposizione 78 es.: Il film di cui mi hai parlato; + cui bn9 /is Il tavolo su cui hai mangiato; t i i. Gli obiettivi per cui ho lavora tin n u to affannosamente. .s
w w w
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il quale
soggetto ( formale ), es.: Un risultato il quale va oltre le aspettative; Laereo il quale hai preso arrivato in ritardo complementi indiretti , es.: Il film del quale mi hai parlato; Il tavolo sul quale hai mangiato; Gli obiettivi per i quali ho lavorato affannosamente.
preposizione + il quale
La proposizione relativa ha il verbo: allindicativo quando il fatto viene presentato come reale , es.: Cerco qualcuno che d lezioni di matematica; al congiuntivo quando il fatto viene presentato
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sintassi
Le proposizioni relative si distinguono anche in: t/i i.i in che possono essere trasformate, allin proprie t n u terno .s di frasi semplici, in attributi o apposizioni, w w Luomo es.: che non ha coraggio disprezzato w
sb
n9
attributo Senna, che era un pilota di Formula Uno, mor a Imola subordinata relativa Senna, un pilota di Formula Uno, apposizione improprie solo dal punto di vista formale, poich assumono la funzione e il significato di altre subordinate (causali, finali, temporali, ). mor a Imola
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come possibile o desiderato , es.: Cerco qualcuno che dia lezioni di matematica; al condizionale quando il fatto viene presentato come ipotetico, es.: Imparare la matematica una cosa che farei volentieri; implicita che presenta due tipi di costruzione : - da + infinito nei casi diretti, es.: Ho acquistato un video da vedere (= che pu essere visto) a casa; - preposizione + cui (o quale) + verbo allinfinito, es.: Non riesco a trovare nessuno a cui (o al quale) vendere la mia macchina. Inoltre, si ricorda luso del participio passato con 3 3valore di relativa implicita , -2 2(= es.: I soldi donati che sono stati donati) alla 4 1 89 comunit serviranno per realizzare un centro di 8-8infantile. accoglienza 8 7
sintassi
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117
b. Le proposizioni non argomentali Le proposizioni non argomentali si aggiungono alla principale per specificare, determinare, mettere in connessione altri argomenti rispetto a quello in essa espresso e svolgono diverse funzioni. Tipi di proposizioni causali Caratteristiche/Esempi indicano la causa di quanto detto nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio Ti sto ascoltando non perch non abbia di meglio da fare, ma perch mi interessa ci che dici.
causali congiunzioni per- indicativo esplicite ch, poich, giac- congiunch, siccome, che tivo per esprimere u(o ch), ; 3 causa fitna 3 2 locuzioni congiun2- tizia , intro4 tive per il fatto che 91 , dotta da per-8 per il motivo che 88 , dal ch e seguimomento che 78 , dato ta generaln9 b che, visto che , con- mente da una /is altra causa.it che, . siderato i le + indicatitin n u vo; .s w condiziow w nale si pu usare nelle medesime circostanze in cui lo si avrebbe in proposizioni indipendenti tipo costruite con
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esempio contento per aver vinto il trofeo. Avendo studiato tutto il giorno, sono molto stanco.
118 finali
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sintassi
indicano il fine, lo scopo di quanto espresso nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale congiuntivo presente in dipendenza da presente o da futuro esempio Ti informo sulle condizioni atmosferiche in modo che tu non parta. Lo incoraggiarono affinch si impegnasse di pi .
tipo
8 costruite con 88 97 -8
91
esempio Lavoro per mantenermi agli studi. Mi sto preparando al fine di sostenere lesame.
finali la preposizione + bn impliciinfinito /is t i i. te(18) in nt locuzioni quali: al u .s w w fine di, allo scopo di, w in modo di + infinito
Le finali, oltre che dal verbo, possono dipendere anche da un nome o un aggettivo, es.: Gli sforzi per risolvere il problema sono stati inutili. consecutive esprimono la conseguenza di quanto detto nella reggente (es.: Sono cos assetato che berrei tutta lacqua della bottiglia); sono caratterizzate da un elemento introduttivo collocato nella principale (cos, tanto , tale, simile, ) ripreso dalla congiunzione che , presente nella subordinata (es.: Giulia cos gentile, che tutti la cercano). Le proposizioni consecutive si distinguono in:
(18)
Le proposizioni finali, a differenza della maggior parte delle subordinate, possono avere forma implicita anche quando il soggetto della reggente e quello della subordinata non coincidono, es.: Il padrone di casa invit gli ospiti a prendere posto a tavola.
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sintassi tipo
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119
costruite con
esempio Il film era cos noioso che mi sono addormentato. Leggi in modo che tutti possano capirti.
il condizionale per Sono cos stanco che mi indicare una conse- addormenterei (se potessi); guenza realizzabile soltanto a determinate condizioni
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conse- linfinito retto dalle -3 abbastanza maturo per 23 affrontare la situazione. cutive preposizioni per o 42 implicida 91 -8 te (19) 8 8 concessive
n9 indicano il fatto o la bcircostanza nonostante i quali si veri/is fica quanto detto .itnella reggente; si distinguono in: 78 -
tipo
w w
.s
t introdotte da un
in
modo verbale
esempio
w conces- congiunzioni ben- congiun- Sebbene sia sive es- ch, sebbene,quan tivo ricco, non tunque, plicite spende un soldo. locuzioni per quan to, anche se, (20)
(19)
La forma implicita si pu avere quando i soggetti della reggente e della subordinata coincidono, ma anche quando la subordinata ha un soggetto generico, es.: Emi-
Le locuzioni anche se e con tutto che reggono lindicativo (es.: Anche se tardi, non ho sonno). Inoltre, le concessive esplicite possono precedere o seguire la reggente (es.: Sebbene lasfalto fosse bagnato, le automobili hanno corso una
magnifica gara/Le automobili hanno corso una magnifica gara, sebbene lasfalto fosse bagnato).
(21)
Per esprimere la concessiva implicita duso pi raro sono le costruzioni: per + aggettivo + che + congiuntivo di essere, es.: Per gentile che fosse (= Sebbene fosse gentile) non riusciva e essere simpatico; per + infinito + che + congiuntivo di fare, es.: Per gridare che facesse (= Sebbene gridasse), nessuno lo sentiva.
120
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sintassi esempio
tipo
costruite con
concessive pur, pure o anche + Pur essendo in ritardo arriveremo alla stazione. implicite gerundio
(21)
per + infinito
nemmeno a, neppu- Non lo si convince neanche re a, neanche a, a metterlo di fronte allevimanco a + infinito, denza! se la reggente negativa
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la locuzione a co- Sar sincero, a costo di litisto + infinito del 3-3 gare con qualcuno. -2 verbo 42 1 89 lipotesi necessaria per lavcondizionali indicano la condizione, cio 8-8 8 verarsi di quanto affermato nella reggente; si distinguono 7 n9 in: b s t/i tipo introdotte da modo esempio i.i in t verbale n
w condi- w se, dalle congiun- indicativo se esprime zionali w zioni qualora, ove, una condiesplicite purch, o dalle lozione reacuzioni al posto che, ammesso che, le a condizione che congiuntivo se esprime una condizione possibile .s u
tipo
costruite con
esempio
condi- il gerundio preA lavorare (= se si lavora) sente zionali male, non c soddisfazioimplicite ne. il participio passato linfinito preceduto da, a
sintassi
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121
La proposizione condizionale e la reggente formano il periodo ipotetico, dove la condizionale si chiama prtasi (=premessa), perch costituisce la premessa da cui dipende lazione principale, e la reggente apdosi (=conseguenza), perch indica la conseguenza che dovrebbe realizzarsi di quanto affermato nella subordinata. Es.: Se uscir il sole andremo a fare un giro in bici. prtasi (prop. sub. condizionale ) apdosi ( prop. reggente )
periodo ipotetico Il periodo ipotetico, a seconda della condizione espressa, pu essere di tre tipi:
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tipo
caratteristiche/esempi
3
periodo ipoteti- dove la condizione o lipotesi ritenuta 23 24 co della realt reale, sicura ; modi verbali: 1 89 indicativo prtasi 8-8 8 imperativo apdosi 7 n9 vuoi venire con noi ( prtasi), sbrigati es.: Se b s t/i i.i ( apdosi ) . u periodo ipoteti.s dove lipotesi ritenuta possibile ma non w w co della possidel tutto certa; modi verbali: w prtasi congiuntivo imperfetto bilit apdosi condizionale es.: Se studiassi di pi (prtasi), non avresti problemi (apdosi). nt in
periodo ipoteti- dove lipotesi o la condizione richiesta apco dellirrealt pare impossibile da realizzarsi; modi verbali: se lipotesi irreale prtasi congiuntivo si riferisce imperfetto apdosi condizionale al presente
{ {
122
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sintassi
CONCORDANZA TRA I MODI E I TEMPI DELLA PRTASI (ESPLICITA) E DELLAPDOSI Quando la prtasi allindicativo, sono possibili tutti i tempi , es.: Se ti fa piacere, cucino io; Se ti far piacere, cuciner io; . Quando la prtasi al congiuntivo, la concordanza avviene secondo il seguente schema: 1. prtasi introdotta da se contemporaneit prtasi apdosi imperfetto presente congiuntivo: se avessi fame condizionale : mangerei trapassato passato condicongiuntivo: se avessi avuto fame zionale : avrei mangiato prtasi 89 8congiuntivo trapassato : -8 8 97 se avessi praticato uno n sport
t/i sb 2 anteriorit 14 -2 33
i.i 2. prtasi introdotta da altre congiunzioni o locuzioni in nt caso che, ) (qualora, u nel .s contemporaneit w w w prtasi apdosi cong. presente o imperfetto : condizionale presente : qualora tu abbia (avessi) bisogno mi chiameresti congiuntivo trapassato: condizionale passato : qualora tu avessi avuto bisogno mi avresti chiamato
anteriorit prtasi apdosi cong. passato o trapassato: condizionale presente : qualora sia (fosse) scaduto le societ calcistiche pagheil termine discrizione al rebbero una considerevole campionato multa Altre possibilit di correlazione dei modi verbali formano i periodi ipotetici misti; fra i pi comuni si distinguono: indicativo + imperativo, es.: se hai sete, bevi; indicativo imperfetto + condizionale passato (diffuso principalmente nel parlato), es.: Se seguivo il tuo consiglio, mi sarei trovato nei guai.
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sintassi temporali
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esprimono una relazione di tempo fra la subordinata e la reggente; tre sono le categorie di rapporti temporali: 1. contemporaneit quando gli eventi della reggente e della subordinata sono contemporanei; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
indicativo Q u a n d o tempo- congiunzioni , come:quando, allorviaggio in rali esch, allorquando, macchina plicite mentre, non riesco a leggere. locuzioni, come: congiunal tempo in cui, nel tivo per espri3 momento che, 3-mere unazio2 futura , 2- ne 4 91 considerata 8 88 possibile o 87 probabile n9 tipo
t/ si costruiscono con i.i t un in is b
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esempi Mangiando (=mentre mangiavo) ascoltavo la musica. Nel giocare (=mentre giocavo) a calcio, mi sono infortunato.
N.B.: Tali costruzioni sono possibili quando il soggetto della reggente e quello della subordinata coincidono, altrimenti si ricorre alla forma esplicita.
(22)
La subordinata in questo caso ha valore sia temporale che condizionale, infatti, pu significare quando se ne presenter loccasione ma anche se se ne presenter loccasione.
124
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sintassi
2. posteriorit quando levento della reggente posteriore a quello della subordinata; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
tempo- locuzioni, come: indicativo Dopo che ebdopo che, rali esbi terminaplicite congiunzioni, to(23) il prancome: quando, , zo, feci una sono impiegate per passeggiata. indicare una rapida Quando mi successione tra i vide, mi cordue avvenimenti se incontro. congiuntivo per espri3 mere unazio32 2- ne conside4 91 rata probabi-8 88 le, non sicu8 7 ra n9 Preferirei firmare il contratto dopo che siano state risolte alcune formalit.
is
infinito Dopo aver passato comprato il del verbo n e c e s s a r i o , torner a casa. Trascorsi i primi anni, ti abituerai a vivere nella nuova citt(24).
participio passato
3. anteriorit quando levento della reggente anteriore a quello della subordinata; si distinguono in:
In frasi come questa per evitare il trapassato remoto, di uso raro, si pu ricorrere al costrutto implicito: Dopo aver terminato il pranzo feci una passeggiata. (24) Anche in questa frase la forma implicita possibile solo se il soggetto della temporale coincide con quello della reggente. Inoltre, si sottolinea che la costruzione del participio passato + che + ausiliare avere o essere generalmente di uso letterario, es.: Concluso che ebbe il monologo, ricevette le congratulazioni.
(23)
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sintassi tipo
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125 esempio
introdotte da
modo verbale
tempo- locuzioni, come: prima che, rali esplicite congiunzione finch e locuzioni congiuntive fino a che, fin quando, fino a quando
congiun- Telefoniamole, prima che tivo esca di casa. indicativo Ti spedir il (quando la lo- plico, prima cuzione pri- che potr. ma che ha il significato di appena) La aspetteremo finch [non] arriver (o finch [ non ] arrivi ).
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Prima di pubblicare larticolo, i. vorrei rilegin t un gerlo. .s w w iterative esprimono unazione che si ripete Le temporali w periodicamente ; esse sono introdotte da: ogni volta che, ogni qualvolta, tutte le volte che, es.: Ogni volta che vado in montagna, trovo dei fiori stupendi. modali indicano il modo in cui si svolge unazione; le proposizioni modali possono essere: tipo introdotte da modo esempio verbale indicativo Fai ci che rimodali come , secondo la tieni opportuesplicite che, nel modo che, quando quasi che, come se, prop. esprime no. . un fatto certo, reale congiunti- Fai come se vo quando la fossi a casa prop. esprime tua. un fatto ipotetico o irreale
88
89
14
126
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sintassi esempio
tipo
si costruiscono con:
comparative stabiliscono un paragone con la reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo esempio verbale compa- congiunzione che indicativo rative di maggio- locuzioni: di quanto, di quello che, di ranza come,,mentre nel- 3 -3 congiuntivo 2 la reggente sono 24 1 condizionale presenti i correlativi 89 pi o meglio-8878 , tale, indicativo compa- come, quanto n9 b s rative di mentre/inella regt i.i sono presen uguagente in t n ti uespressioni cor glianza .s relative quali: cos, condizionale w w w tanto, tale Aurelia pi simpatica di quanto immaginavo (immaginassi / avrei immaginato). Non cos leale come dicono . Ho agito con lui come avrei fatto con te. Questa minestra peggio di quanto pensavo (pensassi/
avrei pensato)(25). Le proposizioni comparative di uguaglianza e di minoranza presentano solo la forma esplicita; quelle di maggioranza hanno anche una forma implicita, introdotta da: pi che, piuttosto che/di, es.: Pi che gustare i dolci, li divora.
(25)
compa- congiunzione che indicativo rative di mino- locuzioni: ranza di quanto , di quello che, di come,...mentre congiuntivo nella reggente sono presenti i correlativi condizionale meno o peggio
La scelta del modo verbale generalmente legata al registro: il congiuntivo prevale nei contesti pi formali; lindicativo prevale nei contesti pi colloquiali; il condizionale indica una possibilit ipotetica.
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sintassi
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avversative indicano una situazione opposta a quella espressa nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
indicativo Ha detto che avversative quando, mentre ci avrebbe esplicite (rafforzati da invecondizionale pensato lui, ce, laddove, ..) mentre ha scaricato tutto il lavoro su di te. avversative invece di, in luogo infinito implicite di, anzich, .
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esclusive
8 esprimono il mancato verificarsi di una circostanza in re8-8nella reggente; si distinguono in: 8 lazione a ci che detto 7
2 14
-2
3-
tipo
n9
modo verbale
esempio
congiun- Le hanno rubato la tivo borsa senza che se ne accorgesse. infinito Siamo partiti senza avvertire la nonna.
accentuative esprimono una circostanza che condiziona e potrebbe interferire con quanto affermato nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio Arriver alle dieci, salvo che (non) ci siano ritardi.
accen- tranne che, eccetto indicativo che, salvo che, fuor- (in particola tuative re con sen esplicite ch, nonch); congiuntivo
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accen- tranne che, eccetto infinito che, salvo che, fuortuative implicite ch,
limitative
esprimono una limitazione rispetto a ci che viene affermato nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
limitative per quanto, a indicativo Per quel che mi riquanto, per guarda ho chiuso esplicite quello che,
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limitative in quanto a (o infinito (In) quanto a stringere amicizia, non quanto a) implicite 3 3ho problemi. 2 2.2.4.b La concordanza dei tempi 897 Il tempo della proposizione subordinata n dipende: sb dal tempo della reggente i / it i.intercorre dalla relazione temporale che fra le proposizioni. tin n La concordanza dei tempi, quindi, si ha secondo il seguente schema, in cui u .s w verbo allindicativo (tab. 1) e subordinate col sono distinte le subordinate w col verbo al congiuntivo (tab.w2): 1. Proposizione subordinata col verbo allindicativo contemporaneit reggente subordinata presente indicativo: sostengo congiuntivo: [io] sostenga condizionale: sosterrei imperativo: sostieni passato indic. imperfetto: sostenevo imperfetto: che avevi ragiopass. remoto : sostenni ne pass. prossimo: ho sostenupresente: che hai ragione
88 89 14 2
to
trap. prossimo: avevo soste-
nuto
sintassi
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129
condizionale passato :
avrei sostenuto
congiuntivo trapassato : presente: che hai ragione futuro: che avrai ragione anteriorit reggente presente indicativo: sostengo congiuntivo: [io] sostenga subordinata imperfetto : che avevi ragio-
avessi sostenuto
futuro
sosterr
ne
pass. remoto: che avesti ra-
gione
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che avevi
avuto ragione
passato
897 n b trap. prossimo : indic. imperfetto: sostenevo /is avuto ragione pass. remoto : sostenni .it i n pass. prossimo :ti ho sostenun u .s to w w w
che avevi
nuto
condiz. passato: avrei soste-
nuto
cong. trapassato: avessi so-
stenuto
futuro
sosterr
ne
pass. remoto: che avesti ra-
gione
pass. prossimo : che hai
avuto ragione
trap. prossimo : che avevi
avuto ragione
130
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sintassi subordinata
posteriorit reggente presente indicativo: sostengo congiuntivo: [io] sostenga condizionale: sosterrei imperativo: sostieni passato
indic. imperfetto: sostenevo cond. passato: che avresti pass. remoto : sostenni avuto ragione pass. prossimo: ho sostenu-
to
trap. prossimo: avevo sostecondiz. passato: avrei soste-2 33
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2 14
sosterr
.s un tin
t/ i.i
is
bn
contemporaneit reggente presente indicativo: penso congiuntivo: [io] pensi condizionale: penserei imperativo: pensa passato
subordinata
gione
indic. imperfetto: pensavo imperfetto: che [tu] avessi rapass . remoto: pensai gione pass. prossimo: ho pensato trap . prossimo: avevo pen-
sato
condiz. passato: avrei pen-
sato
sintassi
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anteriorit reggente indicativo presente: penso imperativo: pensa indicativo futuro: penser indic. imperfetto: pensavo pass . remoto: pensai pass. prossimo: ho pensato trap. prossimo: avevo pensato condizionale presente: penserei
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gione
passato: che [tu] abbia avuto ragione imperfetto: che [tu] avessi ragione trapassato: che [tu] avessi avuto ra-
gione
-2 3-
condizionale passato: avrei pensato passato 42 : che [tu] abbia avuto ragione 91 imperfetto : che [tu] avessi ragione -8 8 8 trapassato : che [tu] avessi avuto ra8posteriorit tin subordinata indicativo futuro: che avrai ragione
i. is it/ 97 bn gione
reggente
w w
n su
indicativo presente: penso indicativo futuro: penser indic. imperfetto: pensavo pass . remoto: pensai pass. prossimo: ho pensato trap. prossimo: avevo pensato condizionale presente: penserei
ragione
passato: che [tu] abbia avuto ragione imperfetto: che [tu] avessi ragione trapassato: che [tu] avessi avuto ra-
gione
condizionale passato: avrei pensato passato: che [tu] abbia avuto ragione imperfetto: che [tu] avessi ragione trapassato: che [tu] avessi avuto ra-
gione
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sintassi
2.3 GLI INCISI Una frase pu essere interrotta da una sequenza di parole pi o meno lunga (sintagma , frase semplice, frase complessa ), definita inciso . Tale sequenza, che nella lingua orale si differenzia per unintonazione sospensiva rispetto alla frase principale, nelluso scritto isolata mediante: due trattini, es.: Valentina -secondo il mio parere- sa ballare molto bene; due virgole, es.: Valentina, secondo il mio parere, sa ballare molto bene; parentesi tonde, es.: Valentina (secondo il mio parere) sa ballare molto
bene.
Gli incisi possono essere delle proposizioni subordinate, dette incidentali (o parentetiche); si distinguono in: tipo incidentali primarie caratteristiche/esempi dove lelemento introduttivo della frase non espresso, es.: Marco sembra ha ottenuto un nuovo incarico (da confrontare con: A quanto3sembra, Marco ha ottenu3to un nuovo incarico). -2
-8 dove l elemento introduttivo compare, es.: Marta si 88 8-i fiori, nella parte pi interna del recava, per cogliere 97 n giardino. sb i.i t/i 91 42
incidentali secondarie
tin 2.4 LA FRASE NOMINALE(26) un .s La frase nominale priva di w predicato verbale; possono essere nominali per w esempio: w le dichiarative, es.: Eccomi a casa; le interrogative, es.: Quanto zucchero nel caff?; le esclamative, es.: Che bella giornata!; le imperative, es.: Tutti in silenzio, per favore. Il procedimento che porta una frase verbale a trasformarsi in frase nominale definito nominalizzazione e pu interessare sia una proposizione indipendente (es.: Il ministro ha fatto un appello ai suoi elettori. Lappello del ministro ai suoi elettori), che una proposizione subordinata (es.: Gli insegnanti chiesero che fosse eliminato lintervallo. Gli insegnanti chiesero leli-
minazione dellintervallo).
2.5 DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO Per riferire il pensiero o le parole di qualcuno si pu ricorrere: al discorso diretto, cosiddetto perch registra fedelmente il discorso
(26)
In un periodo quando prevalgono le frasi nominali si parla di stile nominale, utilizzato soprattutto nella lingua letteraria e nella prosa giornalistica, burocratica e scientifica, poich conferisce brevit e immediatezza al discorso.
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sintassi
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pronunciato; esso, distinto dai seguenti segni grafici: - i due punti (:) seguiti dalle virgolette ( o ); - i due punti (:) seguiti da un trattino (-), introdotto da verbi come dire, rispondere, chiedere, domandare, esclamare, , che possono essere collocati prima del discorso stesso (es.: Alber-
to disse: Ascoltami, ti prego) o al termine (es.: Spero proprio che tu abbia ragione, sospir Martina), oppure al suo interno, interrompendo il discorso (es.: Non immagini come sono contento di vederti esclam Giulio. Temevo di non rivederti.);
al discorso indiretto, che anzich riportare fedelmente le parole pronunciate le rielabora secondo il punto di vista di chi le riferisce; esso non indicato da particolari segni grafici ed retto dai verbi dire, rispondere, riferire, aggiungere, . Dal punto di vista sintattico il discorso indiretto costituito da una proposizione oggettiva o da uninterrogativa indiretta , es.: Giulio disse che non aveva voglia di giocare ( oggettiva). Quando le ho chiesto se verr al cinema3-(3 interrogativa indiretta). -2 nulla ( oggettiva). Isabella mi ha risposto che non ne sapeva 42
88 indiretto: verbi, pronomi e av2.5.1 Dal discorso diretto al discorso 87 9 verbi bn La trasformazione del discorso diretto /is in indiretto sempre possibile, purt i i. ch si osservino alcune regole in: nt i due puntini e le virgolette (o i trattini); 1. segni grafici scompaiono u .s w 2. tempi dei verbi w w a. Se il verbo della reggente presente o futuro, il passaggio dal discorso diretto a quello indiretto non comporta alcun cambiamento, -8 91
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es.: La nonna ripete spesso: Ai miei tempi i ragazzi avevano meno grilli per la testa. La nonna ripete spesso che ai suoi tempi i ragazzi avevano meno grilli per la testa.
b. Se il tempo verbale della reggente al passato, si hanno i seguenti cambiamenti: il presente indicativo pu diventare, in relazione al contesto: - imperfetto indicativo , es.: Sara disse: Non ho fame. Sara disse che non aveva fame. - imperfetto congiuntivo , es.: Sara chiese: Dove andate?. Sara chiese dove andassero. - condizionale passato , es.: Sara mi assicur: Vengo a prenderti alle nove. Sara assi-
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sintassi
prossimo ,
es.: Sara rispose: Ho studiato tutto il giorno. Sara rispose che aveva studiato tutto il giorno.
Il futuro diventa condizionale passato,
es.: Sara promise ai genitori: Da domani mi impegner a trovare un nuovo lavoro. Sara promise ai genitori che dal giorno successivo si sarebbe impegnata a trovare un nuovo lavoro.
Limperativo diventa imperfetto congiuntivo,
es.: Sara mi ordin: Restituiscimi subito il libro. Sara mi ordin che le restituissi subito il libro.
c. Quando il soggetto del verbo dichiarativo (dire, rispondere, aggiungere, ) lo stesso del discorso diretto, il discorso indiretto pu essere espresso anche in forma implicita con: la preposizione di + infinito presente3-3 se le azioni della reggente 2 e del discorso diretto sono contemporanee , 24 1 9 es.: Carla ammise: Sono felice. Carla ammise di essere felice. 8 88 87 9 passato quando lazione espressa la preposizione di + infinito bn nel discorso diretto anteriore rispetto a quella della reggen/is t i i. te , in t es.: Carla mi comunic un : Ho superato lesame di matematica. .s w Carla mi comunic di aver superato lesame di matematica. w w
d. Quando non vi identit fra il soggetto della reggente e quello del discorso diretto si pu usare la forma implicita con limperativo,
es.: Martina dice a Roberto: Io vorrei una macchina come la tua. Martina dice a Roberto che lei vorrebbe una macchina come la sua.
Altre trasformazioni possono riguardare i dimostrativi e diverse espressioni/avverbi che collocano lenunciato nel tempo e nello spazio, come:
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sintassi
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(27)
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es.: Marco pens: Ora giunto il momento di risolvere questo problema. Marco pens che allora fosse giunto il momento di risolvere quel problema.
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.s
un
tin
t/ i.i
is
bn
78
88
-8
2 14
-2
3-
(27)
La trasformazione degli indicatori temporali (ora, oggi, ) non si rende necessaria quando la frase al presente, per esempio: Tina dice: Ora me ne vado Tina
136
indicativo VERBO
andare (aus. essere)
vado vai va andiamo andate vanno andavo andavi andava andavamo andavate andvano davo davi dava davamo davate dvano facvo facvi facva facevamo facevate facvano andai andasti and andammo andaste androno didi dsti dide dmmo dste didero fci facsti fce facmmo facste fcero andr andrai andr andrmo andrte andranno dar darai dar darmo darte daranno
congiuntivo
vada vada vada andiamo andiate vadno dia dia dia diamo diate dano andassi andassi andasse andassimo andaste andssero dssi dssi dsse dssimo dste dssero
presente presente
va' (vai andate) andando
andante andato
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do dare(1) (aus. avere) dai d diamo date danno faccio fare(2) (aus. avere) (raro fo) fai fa facciamo fate fanno
dando
w w .s
/ dato
un
tin
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i.i
t/i
sb n9 78
-8
facndo
8-
89
14
facnte fatto
2-
23
-3
stando
stante stato
appendice
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appendice
indicativo VERBO
cadre(4) (aus. essere)
congiuntivo
presente presente
cadi cadte cadndo
cadnte caduto
dolndo
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mi dorri duliti ti dorrsti doltevi si dorrbbe ci dorrmmo vi dorrste si dorrbbero dovri dovrsti dovrbbe dovrmmo dovrste dovrbbero / /
dolnte doluto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8dovssi dovssi dovsse dovssimo dovste dovssero giacssi giacssi giacsse giacssimo giacste giacssero dovndo
dovre(6) dvo (aus. avere) dvi dve dobbiamo dovte dvono giacre(7) giaccio (aus. avere) giaci giace giacciamo giacte giacciono
dovr dovrai dovr dovrmo dovrte dovranno giacer giacerai giacer giacermo giacerte giaceranno
89
14
/ dovuto
2-
23
-3
giacndo
138
indicativo VERBO
godre (aus. avere)
(8)
congiuntivo
presente presente
gdi godte godndo
godi godsti godtte godmmo godste godttero parvi parsti parve parmmo parste prvero
persuasi persuadsti persuase persuadmmo persuadste persusero
godr godrai godr godrmo godrte godranno parr parrai parr parrmo parrte parranno
goda goda goda godiamo godiate godano paia paia paia paiamo paiate piano
godssi godssi godsse godssimo godste godssero parssi parssi parsse parssimo parste parssero
/ goduto
parndo
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/ /
parvnte parso
w .s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9 78
-8 8persuadssi persuadssi persuadsse persuadssimo persuadste persuadssero persuaderi persuadi persuadersti persuadte persuaderbbe persuadermmo persuaderste persuaderbbero persuadndo
persuadnte persuaso
89
14
2-
23
-3
piacndo
piacente piaciuto
appendice
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appendice
indicativo VERBO
congiuntivo
presente presente
/ / potndo
potnte potuto
rimanndo
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rimarri rimani rimarrsti rimante rimarrbbe rimarrmmo rimarrste rimarrbbero sapri saprsti saprbbe saprmmo saprste saprbbero sappi sappiate
rimannte rimasto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8sapssi sapssi sapsse sapssimo sapste sapssero sedssi sedssi sedsse sedssimo sedste sedssero sapndo
sapre(11) s (aus. avere) sai sa sappiamo sapte sanno sedre(12) (sedrsi) (aus. essere)
sido sidi side sediamo sedte sidono
sapr saprai sapr saprmo saprte sapranno sieder siederai sieder siedermo siederte siederanno
89
14
sapinte saputo
2-
23
-3
sedndo
140
indicativo VERBO
congiuntivo
presente presente
taci tacte tacndo
tacnte taciuto
tenndo
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tenre(13) tngo (aus. avere) tini tine teniamo tente tngono valre(14) (aus. essere)
valgo vali vale valiamo valte vlgono
tini tente
varr varrai varr varrmo varrte varranno vedr vedrai vedr vedrmo vedrte vedranno
w w .s
tennte tenuto
un
tin
valga valga valga valiamo valiate vlgano vda vda vda vediamo vediate vdano
i.i
t/i
sb
n9 78
-8 8valssi valssi valsse valssimo valste valssero vedssi vedsse vedsse vedssimo vedste vedssero vali valte valndo
89
14
valnte valso
2-
23
-3
vdi vedte
vedndo
vednte visto
appendice
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appendice
indicativo VERBO
congiuntivo
volnte voluto
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accndi accenderi accendte accendersti accenderbbe accendermmo accenderste accenderbbero accluderi accludersti accluderbbe accludermmo accluderste accluderbbero
mi accorgeri ti accorgersti si accorgerbbe
accendndo
accendnte accso
vi accorgerste vi accorgte vi accorgevate vi accorgste vi accorgerte vi accorgiate vi accorgste si accorgono si accorgvano si accorsero si accorgeranno si accrgano si accorgssero si accorgerbbero
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
accludi accludte
accludndo
89
accludnte accluso
14
2-
23
-3
accorgiti accorgtevi
accorgndosi
accorgntesi accrtosi
141
142
indicativo VERBO
congiuntivo
affliggnte afflitto
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alludndo
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alludnte alluso
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8annettssi annettssi annettsse annettssimo annettste annettssero appendssi appendssi appendsse appendssimo appendste appendssero annettndo
89
annettnte annsso
14
2-
23
-3
appendndo
appendnte appso
appendice
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appendice
indicativo VERBO
arsi ardsti arse ardmmo ardste rsero
asslsi assolvsti asslse assolvmmo assolvste asslsero assunsi assumsti assunse assummmo assumste assunsero
congiuntivo
presente presente
ardi ardte ardndo
ardo rdere (aus. avere ardi o essere)(26) arde ardiamo ardte ardono
asslvere(27) (aus. avere)
asslvo asslvi asslve assolviamo assolvte asslvono assumo assumi assume assumiamo assumte assmono
ardnte arso
assolvndo
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assolvi assolvte
attinsi attinger attingsti attingerai attinse attinger attingmmo attingermo attingste attingerte attinsero attingeranno
assolvnte asslto
.s un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8assumssi assumssi assumsse assumssimo assumste assumssero assumeri assumi assumersti assumte assumerbbe assumermmo assumerste assumerbbero assumndo
89
assumnte assunto
14
2-
23
-3
144
indicativo VERBO
(29)
bevvo bevvi bve bevva beviamo bevevamo bevte bevevate bvono bevvano
chiedvo chiedvi chiedva chiedevamo chiedevate chiedvano chiudvo chiudvi chiudva chiudevamo chiudevate chiudvano cingvo cingvi cingva cingevamo cingevate cingvano
bevnte bevuto
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chidere chido (aus. avere) chidi chide chiediamo chiedte chiedono chidere(30) chiudo chiudi (aus. avere) chiude chiudiamo chiudte chidono cngere(31) cingo cingi (aus. avere) cinge cingiamo cingte cngono
chiuder chiuderai chiuder chiudermo chiuderte chiuderanno cinger cingerai cinger cingermo cingerte cingeranno
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chiednte chisto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8chiudssi chiudssi chiudsse chiudssimo chiudste chiudssero cingssi cingssi cingsse cingssimo cingste cingssero
89
chiudnte chiuso
14
2-
23
-3
cingnte cinto
appendice
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appendice
indicativo VERBO
cgliere (aus. avere)
(32)
congiuntivo
coglinte clto
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comprmere(33) comprimo comprimi (aus. comprime avere) comprimiamo comprimte comprmono concdere (aus. avere)
concdo concdi concde concediamo concedte concdono
comprima comprimssi comprima comprimssi comprima comprimsse comprimiamo comprimssimo comprimiate comprimste comprmano comprimssero conceda conceda conceda concediamo concediate concedano conduca conduca conduca conduciamo conduciate conducano
comprimeri comprimi comprimndo comprimersti comprimte comprimerbbe comprimermmo comprimerste comprimerbbero concederi concdi concedersti concedte concederbbe concedermmo concederste concederbbero condurri condurrsti condurrbbe condurrmmo condurrste condurrbbero conduci conducte concedndo
comprimnte comprsso
conceder concederai conceder concedermo concederte concederanno condurr condurrai condurr condurrmo condurrte condurranno
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
concednte concsso
89
14
2-
23
-3
conducndo
conducnte condtto
145
146
indicativo VERBO
congiuntivo
conscere(35) consco (aus. avere) consci consce conosciamo conoscte conscono contndere contundo (aus. avere) contundi contunde contundiamo contundte contndono convrgere(36) convrgo convrgi (aus. convrge avere) convergiamo convergte convergono
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contundndo contunderi contundi contundersti contundte contunderbbe contundermmo contunderste contunderbbero convergndo convergeri convrgi convergersti convergte convergerbbe convergermmo convergerste convergerbbero
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
convergnte convrso
89
14
2-
23
-3
crrere (37) crro (aus. avere crri o essere) crre corriamo corrte crrono
crri corrte
corrndo
corrnte crso
appendice
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appendice
indicativo VERBO
crscere (aus. essere)
(38)
congiuntivo
crbbi crescsti crbbe crescmmo crescste crbbero cssi cuocsti csse cuocmmo cuocste cssero decisi decidsti decise decidmmo decidste decisero
devolvi devolvsti devolv devolvmmo devolvste devolvro
crescer crescerai crescer crescermo crescerte cresceranno cuocer cuocerai cuocer cuocermo cuocerte cuoceranno
crsca crsca crsca cresciamo cresciate crscano cucia cucia cucia cuociamo cuociate cuciano decida decida decida decidiamo decidiate decidano
devlva devlva devlva devolviamo devolviate devlvano
crescssi crescssi crescsse crescssimo crescste crescssero cuocssi cuocssi cuocsse cuocssimo cuocste cuocssero
crescndo cresceri crsci crescersti crescte crescerbbe crescermmo crescerste crescerbbero cuoceri cuci cuocersti cuocte cuocerbbe cuocermmo cuocerste cuocerbbero cuocndo
crescnte cresciuto
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cucere(39) cucio cuci (aus. avere) cuce cuociamo cuocte cuciono decdere(40) decido decidi (aus. avere) decide decidiamo decidte decidono
devlvere(41) devlvo devlvi (aus. devlve avere) devolviamo devolvte devlvono
cuocnte ctto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
89
decidnte deciso
14
2-
23
-3
devolvnte devoluto
147
148
indicativo VERBO
congiuntivo
presente presente
difndi difendte difendndo
difendnte difso
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dipingi dipingte
dipingndo
dipingnte dipinto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8
dirgere(42) dirigo dirigi (aus. avere) dirige dirigiamo dirigte dirgono disctere(43) discuto discuti (aus. discute avere)
discutiamo discutte discutono
8-
dirigndo
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89
14
dirignte dirtto
2-
23
-3
discutndo
discutnte discusso
appendice
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appendice
indicativo VERBO
congiuntivo
distingunte distinto
divdere(45) divido dividi (aus. avere) divide dividiamo dividte divdono eccllere eccllo ecclli (aus. avere) ecclle
eccelliamo eccellte eccllono
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dividndo
dividnte diviso
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
89
eccellnte ecclso
14
2-
23
-3
emrgi emergte
emergndo
150
indicativo VERBO
esstere (aus. essere)
(47)
congiuntivo
presente presente
esisti esistte esistndo
esistente esistito
espellndo
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esplli espellte
espellnte espulso
.s
un
tin
esploder esploderai esploder esplodermo esploderte esploderanno estinguer estinguerai estinguer estinguermo estinguerte estingueranno
esplda esplda esplda esplodiamo esplodiate espldano estingua estingua estingua estinguiamo estinguiate estnguano
i.i
t/i
sb
n9 78
89
esplodente esplso
14
2-
23
-3
estinguente estinto
appendice
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appendice
indicativo VERBO
evdere (aus. avere o essere)
evasi evadsti evase evadmmo evadste evsero fissi figgsti fisse figgmmo figgste fssero finsi fingsti finse fingmmo fingste fnsero fletti flettsti fllett flettmmo flettste flettrono
congiuntivo
evaderi evadi evadersti evadte evaderbbe evadermmo evaderste evaderbbero figgeri figgi figgersti figgte figgerbbe figgermmo figgerste figgerbbero fingeri fingi fingersti fingte fingerbbe fingermmo fingerste fingerbbero fletteri fltti flettersti flettte fletterbbe flettermmo fletterste fletterbbero
evadnte evaso
figgndo
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fggere(48) figgo figgi (aus. avere) figge figgiamo figgte fggono fingere (aus. avere)
fingo fingi finge fingiamo fingte fingono
finger fingerai finger fingermo fingerte fingeranno fletter fletterai fletter flettermo fletterte fletteranno
figgnte fitto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9 78
89
14
fingnte finto
2-
23
-3
flettndo
152
indicativo VERBO
fndere (aus. avere)
(50)
congiuntivo
fonderi fndi fondersti fondte fonderbbe fondermmo fonderste fonderbbero frangeri frangi frangersti frangte frangerbbe frangermmo frangerste frangerbbero friggeri friggi friggersti friggte friggerbbe friggermmo friggerste friggerbbero fungeri fungi fungersti fungte fungerbbe fungermmo fungerste fungerbbero
fondnte fuso
frangndo
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frngere(51) frango frangi (aus. avere) frange frangiamo frangte frngono frggere (aus. avere)
friggo friggi frigge friggiamo friggte frggono fungo fungi funge fungiamo fungte fngono
frigger friggerai frigger friggermo friggerte friggeranno funger fungerai funger fungermo fungerte fungeranno
frangnte franto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8friggssi friggssi friggsse friggssimo friggste friggssero fungssi fungssi fungsse fungssimo fungste fungssero friggndo
89
friggnte fritto
14
2-
23
-3
fungndo
fungnte funto
appendice
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appendice
indicativo VERBO
gingere (aus. essere)
(52)
congiuntivo
giungnte giunto
indlgere indulgo (aus. avere) indulgi indulge indulgiamo indulgte indlgono intrdere intrido intridi (aus. avere) intride intridiamo intridte intrdono invdere(53) invado invadi (aus. avere) invade invadiamo invadte invdono
indulsi indulgvo indulgsti indulgvi indulse indulgva indulgevamo indulgmmo indulgevate indulgste indulgvano indlsero intridvo intridvi intridva intridevamo intridevate intridvano invadvo invadvi invadva invadevamo invadevate invadvano intrisi intridsti intrise intridmmo intridste intrsero invasi invadsti invase invadmmo invadste invsero
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indulgndo indulgssi indulgeri indulgi indulgssi indulgersti indulgte indulgsse indulgerbbe indulgssimo indulgermmo indulgste indulgerste indulgssero indulgerbbero intridssi intridssi intridsse intridssimo intridste intridssero intrideri intridi intridersti intridte intriderbbe intridermmo intriderste intriderbbero intridndo
intrider intriderai intrider intridermo intriderte intrideranno invader invaderai invader invadermo invaderte invaderanno
indulgnte indulto
.s
un
tin
intrida intrida intrida intridiamo intridiate intrdano invada invada invada invadiamo invadiate invdano
i.i
t/i
sb
n9
89
intridnte intriso
14
2-
23
-3
154
indicativo VERBO
ldere (aus. avere)
lsi ledsti lse ledmmo ledste lsero lssi leggsti lsse leggmmo leggste lssero misi mettsti mise mettmmo mettste msero mrsi mordsti mrse mordmmo mordste mrsero
congiuntivo
presente presente
ldi ledte ledndo
ledente leso
leggndo
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lggere(54) lggo lggi (aus. avere) lgge leggiamo leggte lggono mttere(55) mtto mtti (aus. avere) mtte mettiamo mettte mttono mrdere mrdo mrdi (aus. avere) mrde mordiamo mordte mrdono
leggeri lggi leggersti leggte leggerbbe leggermmo leggerste leggerbbero metteri mtti mettersti mettte metterbbe mettermmo metterste metterbbero morderi mrdi mordersti mordte morderbbe mordermmo morderste morderbbero
metter metterai metter mettermo metterte metteranno morder morderai morder mordermo morderte morderanno
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leggente letto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8mettssi mettssi mettsse mettssimo mettste mettssero mordssi mordssi mordsse mordssimo mordste mordssero mettndo
89
14
mettnte msso
2-
23
-3
mordndo
mordnte mrso
appendice
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appendice
indicativo VERBO
munsi mungsti munse mungmmo mungste mnsero
congiuntivo
mungnte munto
mssi muovvo muvere(56) muvo muovsti muvi muovvi (aus. msse muovva avere) muve muoviamo muovevamo muovmmo muovte muovevate muovste muvono muovvano mssero
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movndo muovssi muoveri muvi muovssi muoversti muovte muovsse muoverbbe muovssimo muovermmo muovste muoverste muovssero muoverbbero
movnte msso
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8
8-
nascndo
89
nascnte nato
14
2-
23
-3
nascondente nascsto
155
156
indicativo VERBO
neglgere (aus. avere)
(57)
congiuntivo
presente presente
/ / negligndo
neglignte negltto
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nuocvo nuocvi nuocva nuocevamo nuocevate nuocvano perdvo perdvi perdva perdevamo perdevate perdvano piangvo piangvi piangva piangevamo piangevate piangvano
ncqui nuocsti ncque nuocmmo nuocste ncquero prsi perdsti prse perdmmo perdste prsero piansi piangsti pianse piangmmo piangste pinsero
nuccia nuocssi nuccia nuocssi nuccia nuocsse nuocciamo nuocssimo nuocciate nuocste nucciano nuocssero prda prda prda perdiamo perdiate prdano pianga pianga pianga piangiamo piangiate pingano
nuoceri nuci nuocersti nuocte nuocerbbe nuocermmo nuocerste nuocerbbero perderi prdi perdersti perdte perderbbe perdermmo perderste perderbbero piangeri piangi piangersti piangte piangerbbe piangermmo piangerste piangerbbero
nuocndo
nuocnte nuociuto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8-
prdere(58) prdo prdi (aus. avere) prde perdiamo perdte prdono pingere(59) piango piangi (aus. avere) piange piangiamo piangte pingono
perder perderai perder perdermo perderte perderanno pianger piangerai pianger piangermo piangerte piangeranno
perdssi perdssi perdsse perdssimo perdste perdssero piangssi piangssi piangsse piangssimo piangste piangssero
perdndo
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89
perdnte prso
14
2-
23
-3
piangndo
piangnte pianto
appendice
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appendice
indicativo VERBO
pivere (aus. avere o essere)
pivvi piovsti pivve piovmmo piovste pivvero prsi porgsti prse porgmmo porgste prsero psi ponsti pse ponmmo ponste psero prsi prendsti prse prendmmo prendste prsero
congiuntivo
pioveri pivi pioversti piovte pioverbbe piovermmo pioverste pioverbbero porgeri prgi porgersti porgte porgerbbe porgermmo porgerste porgerbbero porri porrsti porrbbe porrmmo porrste porrbbero pni ponte
piovnte piovuto
porgndo
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prgere(60) prgo prgi (aus. essere) prge porgiamo porgte prgono prre(61) (aus. avere)
pngo pni pne poniamo ponte prgono
porr porrai porr porrmo porrte porranno prender prenderai prender prendermo prenderte prenderanno
porgnte prto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9 78
89
14
ponnte psto
2-
23
-3
158
indicativo VERBO
congiuntivo
propendndo propenderi propndi propendersti propendte propenderbbe propendermmo propenderste propenderbbero proteggndo proteggeri protggi proteggersti proteggte proteggerbbe proteggermmo proteggerste proteggerbbero
propendnte propnso
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proteggnte prottto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8
pngere(64) pungo pungi (aus. avere) punge pungiamo pungte pngono rdere (aus. avere)
rado radi rade radiamo radte rdono
pungvo pungvi pungva pungevamo pungevate pungvano radvo radvi radva radevamo radevate radvano
punsi pungsti punse pungmmo pungste pnsero rasi radsti rase radmmo radste rsero
8-
punger pungerai punger pungermo pungerte pungeranno rader raderai rader radermo raderte raderanno
punga punga punga pungiamo pungiate pngano rada rada rada radiamo radiate rdano
pungssi pungssi pungsse pungssimo pungste pungssero radssi radssi radsse radssimo radste radssero
pungeri pungi pungersti pungte pungerbbe pungermmo pungerste pungerbbero raderi radersti raderbbe radermmo raderste raderbbero radi radte
pungndo
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89
pungnte punto
14
2-
23
-3
radndo
radnte raso
appendice
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appendice
indicativo VERBO
redgere (aus. avere)
(65)
congiuntivo
redignte redatto
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redmere redimo redimi (aus. redime avere) redimiamo redimte redmono rggere(66) rggo rggi (aus. avere) rgge reggiamo reggte rggono rndere(67) rndo rndi (aus. avere) rnde rendiamo rendte rndono
redimndo redimeri redimi redimersti redimte redimerbbe redimermmo redimerste redimerbbero reggeri rggi reggersti reggte reggerbbe reggermmo reggerste reggerbbero renderi rndi rendersti rendte renderbbe rendermmo renderste renderbbero reggndo
regger reggerai regger reggermo reggerte reggeranno render renderai render rendermo renderte renderanno
redimnte rednto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8reggssi reggssi reggsse reggssimo reggste reggssero rendssi rendssi rendsse rendssimo rendste rendssero
89
reggnte rtto
14
2-
23
-3
rendndo
160
indicativo VERBO
rdere (aus. avere)
(68)
congiuntivo
presente presente
ridi ridte ridndo
risi ridsti rise ridmmo ridste rsero rifulsi rifulgsti rifulse rifulgmmo rifulgste riflsero
rispsi rispondsti rispse rispondmmo rispondste rispsero
rider riderai rider ridermo riderte rideranno rifulger rifulgerai rifulger rifulgermo rifulgerte rifulgeranno
rida rida rida ridiamo ridiate rdano rifulga rifulga rifulga rifulgiamo rifulgiate riflgano
rispnda rispnda rispnda rispondiamo rispondiate rispndano
ridssi ridssi ridsse ridssimo ridste ridssero rifulgssi rifulgssi rifulgsse rifulgssimo rifulgste rifulgssero
ridnte riso
rifulgndo
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rifulgnte rifulso
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
rispondnte rispsto
89
14
2-
23
-3
rdi rodte
rodndo
rodnte rso
appendice
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appendice
indicativo VERBO
rmpere (aus. avere)
(71)
congiuntivo
rompnte rtto
sceglindo
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sceglinte sclto
.s
un
tin
scender scenderai scender scendermo scenderte scenderanno scinder scinderai scinder scindermo scinderte scinderanno
scnda scnda scnda scendiamo scendiate scndano scinda scinda scinda scindiamo scindiate scndano
i.i
t/i
sb
n9 78
89
scendnte scso
14
2-
23
-3
scindi scindte
scindndo
162
indicativo VERBO
congiuntivo
scioglieri scigli sciogliersti scioglite scioglierbbe sciogliermmo scioglierste scioglierbbero scriveri scriversti scriverbbe scrivermmo scriverste scriverbbero scuoteri scuotersti scuoterbbe scuotermmo scuoterste scuoterbbero sorgeri sorgersti sorgerbbe sorgermmo sorgerste sorgerbbero scrivi scrivte
scioglnte scilto
scrivndo
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scrivnte scritto
w .s
un
tin
scutere (77) scuto scuti (aus. scute avere) scuotiamo scuotte scutono srgere o srgere(78) (aus. essere)
srgo srgi srge sorgiamo sorgte srgono
scuoter scuoterai scuoter scuotermo scuoterte scuoteranno sorger sorgerai sorger sorgermo sorgerte sorgeranno
scuta scuta scuta scuotiamo scuotiate scutano srga srga srga sorgiamo sorgiate srgano
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i.i
t/i
sb
n9 78
-8 8scuotssi scuotssi scuotsse scuotssimo scuotste scuotssero sorgssi sorgssi sorgsse sorgssimo sorgste sorgssero scuti scuotte scuotndo
89
scuotnte scsso
14
2-
23
-3
srgi sorgte
sorgndo
sorgnte srto
appendice
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appendice
indicativo VERBO
congiuntivo
presente presente
spandi spandte spandndo
spandnte spanso
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spgni spegnte
spegnndo
spegnnte spnto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8-
spinger spingerai spinger spingermo spingerte spingeranno stringer stringerai stringer stringermo stringerte stringeranno
spingi spingte
spingndo
89
spingnte spinto
14
2-
23
-3
stringi stringte
stringndo
164
indicativo VERBO
congiuntivo
strggere(81) struggo struggi (aus. strugge avere) struggiamo struggte strggono succdere(82) succdo succdi (aus. succde avere) succediamo succedte succdono
struggeri struggi struggersti struggte struggerbbe struggermmo struggerste struggerbbero succdi succederi succedte succedersti succederbbe succedermmo succederste succederbbero svelleri svellersti svellerbbe svellermmo svellerste svellerbbero svlli svellte
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succedndo
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8-
svellndo
89
svellnte svlto
14
2-
23
-3
tendndo
tendnte tso
appendice
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appendice
indicativo VERBO
trgere (aus. avere)
(84)
congiuntivo
tergnte trso
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tngere(85) tingo tingi (aus. avere) tinge tingiamo tingte tngono tgliere(86) tlgo tgli (aus. avere) tglie togliamo toglite tlgono trcere(87) trco trci (aus. avere) trce torciamo torcte trcono
tingi tingte
tingndo
toglier toglierai toglier togliermo toglierte toglieranno torcer torcerai torcer torcermo torcerte torceranno
tingnte tinto
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9 78
-8 8toglissi toglissi toglisse toglissimo togliste toglissero torcssi torcssi torcsse torcssimo torcste torcssero toglieri tgli togliersti toglite toglierbbe togliermmo toglierste toglierbbero torceri trci torcersti torcte torcerbbe torcermmo torcerste torcerbbero toglindo
89
14
toglinte tlto
2-
23
-3
torcndo
166
indicativo VERBO
trarre (aus. avere)
(88)
congiuntivo
presente presente
trai trate trando
trante tratto
ungndo
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ungeri ungi ungersti ungte ungerbbe ungermmo ungerste ungerbbero vinceri vinci vincersti vincte vincerbbe vincermmo vincerste vincerbbero vivri vivrsti vivrbbe vivrmmo vivrste vivrbbero vivi vivte
ungnte unto
.s
un
tin
vncere(89) vinco vinci (aus. avere) vince vinciamo vincte vncono vvere (aus. avere o essere)(90)
vivo vivi vive viviamo vivte vvono
vincer vincerai vincer vincermo vincerte vinceranno vivr vivrai vivr vivrmo vivrte vivranno
vinca vinca vinca vinciamo vinciate vncano viva viva viva viviamo viviate vvano
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i.i
t/i
sb
n9 78
-8 8vincssi vincssi vincsse vincssimo vincste vincssero vivssi vivssi vivsse vivssimo vivste vivssero vincndo
89
14
vincnte vinto
2-
23
-3
vivndo
vivnte vissuto
appendice
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appendice
indicativo VERBO
vlgere (aus. avere)
(91)
congiuntivo
volgeri vlgi volgersti volgte volgerbbe volgermmo volgerste volgerbbero appari appariri apparte apparirsti apparirbbe apparirmmo apparirste apparirbbero apriri aprirsti aprirbbe aprirmmo aprirste aprirbbero cuciri cucirsti cucirbbe cucirmmo cucirste cucirbbero apri aprite
volgnte vlto
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apparndo
apparire(92) appaio appai (aus. essere) appae appaiamo apparite appiono aprire(93) apro apri (aus. avere) apre apriamo aprite prono cucire (aus. avere)
cucio cuci cuce cuciamo cucte cciono
aprir aprirai aprir aprirmo aprirte apriranno cucir cucirai cucir cucirmo cucirte cuciranno
apparnte apparso
.s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9
78 -8 8aprissi aprissi aprisse aprssimo apriste aprssero aprndo cucissi cucissi cucisse cucssimo cuciste cucissero
89
14
aprnte aprto
2-
23
-3
cuci cucite
cucndo
cucnte cucito
167
168
indicativo VERBO
dire (aus. avere)
(94)
congiuntivo
presente presente
di' dite dicndo
dicnte dtto
morndo
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morire(95) muio muri (aus. essere) mure moriamo morite muiono offrire(96) ffro ffri (aus. avere) ffre offriamo offrite ffrono salire (aus. essere o avere)(97)
salgo sali sale saliamo salite slgono
muri morte
offrir offrirai offrir offrirmo offrirte offriranno salir salirai salir salirmo salirte saliranno
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mornte mrto
w .s
un
tin
i.i
t/i
sb
n9 78
-8 8offrissi offrissi offrisse offrssimo offriste offrssero salissi salissi salisse salssimo saliste salssero ffri offrite offrndo
89
14
offrnte offrto
2-
23
-3
sali salite
salndo
salnte salito
appendice
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appendice
indicativo VERBO
congiuntivo
seppellnte seppellito
udivo udivi udiva udivamo udivate udvano uscivo uscivi usciva uscivamo uscivate uscvano venivo venivi veniva venivamo venivate venvano
udii udisti ud udimmo udiste udrono uscii uscisti usc uscimmo usciste uscirono vnni venisti vnne venimmo veniste vennero
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udiri udirsti udirbbe udirmmo udirste udirbbero usciri uscirsti uscirbbe uscirmmo uscirste uscirbbero verri verrsti verrbbe verrmmo verrste verrbbero
di udite
udndo
uscir uscirai uscir uscirmo uscirte usciranno verr verrai verr verrmo verrte verranno
w w .s
udnte udito
un
tin
sca sca sca usciamo usciate scano vnga vnga vnga veniamo veniate vngano
i.i
t/i
sb
n9 78
89
14
uscnte uscito
2-
23
-3
vini venite
venndo
170
(1)
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Nellindicativo il pass. remoto presenta anche le forme dtti, dtte (1a e 3a pers. sing.) e dttero (3a pers. plu.). Seguono la coniugazione di fare i verbi: contraffare, rifare, sopraffare, stupefare, tumefare, Inoltre, alcuni composti, accanto alle voci che presentano la coniugazione di fare, ne possiedono altre autonome, come disfare che nellindicativo presente ha disfo e disfa, e soddisfare, che ha le forme regolari nellindicativo presente (soddisfo), nel futuro (soddisfer) e nel congiuntivo presente (soddisfi). Seguono la coniugazione di stare i verbi: ristare, soprastare, sottostare; mentre i composti constare, contrastare, costare, prestare, restare, sostare, sovrastare presentano la coniugazione regolare. Seguono la coniugazione di cadre i verbi: accadre, decadre, scadre, . Il verbo dolre presenta anche le forme ci dogliamo (1a pers. plu. indic. e cong. pres.), vi dogliate (2a pers. plu. cong. pres.). -3 23 Il verbo dovre presenta anche le forme dbbo e dbbono (1a pers. sing. e 3a pers. plu. 24 1 indic. pres. ), dovtti (1a pers. sing. indic. pass. rem.), dbba , dbbano (1a,, 2a, 3a, pers. 9 -8 sing. e 3a pers. plu. cong. pres.). 88 78 n9 giacciamo (1a pers. plu. indic. e cong. pres.) e Il verbo giacre presenta anche le forme b is giaciate (2a pers. plu. cong. pres.). i.it/ in nt su forma godtti (1a pers. sing. indic. pass. rem.). Il verbo godre presenta anche .la w w w Segue la coniugazione di persuadre il verbo dissuadre. Seguono la coniugazione di piacre i verbi: compiacre (compiacrsi), dispiacre (dispiacrsi), spiacre (spiacrsi). Il verbo sapre presenta nellindi. pass. rem. anche le forme sppi, sppe (1a e 3a pers. sing.). e sppero (3a pers. plu.) con e tonica aperta. Il verbo sedre presenta anche le forme sggo, sggono (1a pers. sing. e 3a pers. plu. indic. pres.), sedtti, sedtte, sedttero (1a e 3a pers. sing. e 3a pers. plu. ind. pass. rem.), sgga, sggano (1a, 2a e 3a pers. sing. e 3a pers. plu. cong. pres.), nonch le forme monottongate dellindic. fut. (seder, sederai, ) e al cond. pres. (sederi, sedersti, ). Segue la coniugazione di sedre il verbo possedre. Seguono la coniugazione di tenre i verbi: appartenre, contenre, ottenre, trattenre... Seguono la coniugazione di valre i verbi: avvalrsi, equivalre, prevalre, rivalrsi. Il verbo vedre al participio pass. presenta anche la forma veduto; seguono la sua coniugazione i verbi avvedrsi, intravedre, rivedre, ravvedrsi, . Altri composti
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
(9)
(10)
(11)
(12)
(13)
(14)
(15)
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appendice
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(prevedre, provvedre, ) al futuro e al condizionale hanno forma non sincopata: preveder, provvederi, ; tra i composti, avvedrsi e ravvedrsi presentano solo il part. pass. in uto.
(16)
Seguono la coniugazione di accldere i verbi: concldere, escldere, incldere, precldere, recldere .... Segue la coniugazione di afflggere il verbo inflggere. Seguono la coniugazione di alldere i verbi: deludere, disilludere, eldere, illudere, .... Il verbo annttere presenta anche le forme con e tonica chiusa nellindic. pres. e cong. pres. (1a, 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu.), nellimperat. (2a pers. sing.) e nel part. pass.. Inoltre, seguono la sua coniugazione i verbi annttere, connttere, riannttere, riconnttere, sconnttere, tutti con la possibile variante della e tonica chiusa nei casi indicati.
(17)
(18)
(19)
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Seguono la coniugazione di appndere i verbi: dipndere, sospndere, spndere, vili-3 pndere, .... 23 24 1 (21) , escldere, incldere, preclSeguono la coniugazione di accldere i verbi: concldere 89 88 dere, recldere .... 8 97 bn (22) is inflggere. Segue la coniugazione di afflggere il tverbo / i.i in t (23) Seguono la coniugazione di alldere un i verbi: deludere, disilludere, eldere, illudere, .... .s w w (24) w le forme con e tonica chiusa nellindic. pres. e cong. Il verbo annttere presenta anche a a a a pres. (1 , 2 , 3 pers. sing. e 3 pers. plu.), nellimperat. (2a pers. sing.) e nel part. pass.. Inoltre, seguono la sua coniugazione i verbi annttere, connttere, riannttere, riconnttere, sconnttere, tutti con la possibile variante della e tonica chiusa nei casi indicati.
(25)
(20)
Seguono la coniugazione di appndere i verbi: dipndere, sospndere, spndere, vilipndere, .... Si usa lausiliare avere se il verbo transitivo (es.: Il fuoco arde la legna), essere se intransitivo (Riccardo arde di passione). Seguono la coniugazione di asslvere i verbi: dissolvere e rislvere. Seguono la coniugazione di assmere i verbi: desmere, presmere, riassmere. Il verbo bre nellindic. pass. rem. presenta anche le forme bevtti, bevtte (1a, 2a pers. sing.) e bevttero (3a pers. plu.). Seguono la coniugazione di chidere i verbi: dischidere, richidere, schidere, socchidere.
(26)
(27)
(28)
(29)
(30)
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(31)
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appendice
Seguono la coniugazione di assmere i verbi: desmere, presmere, riassmere. Seguono la coniugazione di cgliere i verbi: accgliere e raccgliere, .... Seguono la coniugazione di comprmere i verbi: deprmere, esprmere, imprmere, opprmere, reprmere, sopprmere. Seguono la coniugazione di condrre i verbi: addrre, dedrre, indrre, introdrre, prodrre, ricondrre, ridrre, riprodrre, sedrre, tradrre. Segue la coniugazione di conscere il verbo riconscere. Segue la coniugazione di convrgere il verbo divrgere, che manca del part. pass. e dei tempi composti.
(32)
(33)
(34)
(35)
(36)
(37)
(41)
Il verbo devlvere allindic. pass. rem. presenta anche le forme devolvtti, devolvtte (1a e 3a pers. sing) e devolvttero (3a pers. plu.); segue la sua coniugazione il verbo evlvere. Segue la coniugazione di dirgere il verbo ergere. Seguono la coniugazione di disctere i verbi: esctere, inctere. Seguono la coniugazione di distnguere i verbi: contraddistnguere, estnguere. Seguono la coniugazione di dividre i verbi: condividre, suddivdere. Seguono la coniugazione di emrgere i verbi: immrgere, sommrgere. Il verbo esstere allindic. pass. rem. presenta anche le forme esisttti, esisttte (1a e 3a pers. sing) e esistttero (3a pers. plu.); seguono la sua coniugazione i verbi: assstere, desstere, sussstere, .
(42)
(43)
(44)
(45)
(46)
(47)
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Seguono la coniugazione di crrere i verbi: accrrere, occrrere, percrrere, ricrrere, soccrrere, . -3 (38) 23 avere; seguono la coniuQuando il verbo usato transitivamente si ricorre allausiliare 24 gazione di crscere i verbi: accrscere, decrscere 91 , incrscere, rincrscere. 8 88 (39) 8cociamo, cocte (1a e 2a pers. Il verbo cucere presenta anche le forme monottongate 7 9 nimp.), plu. indic. pres.), cocvo, cocvi, (indic. cocsti , cocemmo, cocste (2a pers. b /is cociamo, cociate (1a e 2a pers. plu. cong. pres.), t i sing. e 1a e 2a pers. plu. indic. pass. rem.), i. in cocssi, cocssi, (cong. imp.), coceri , cocresti, (condiz. pres.), cocte (2a pers. nt u plu.), cocndo (gerundio). .s w w w (40) Seguono la coniugazione di decdere i verbi: circoncdere, coincdere, incdere, recdere, uccdere.
appendice
(48)
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173
Seguono la coniugazione di fggere i verbi: afflggere, configgere, crocfggere, infggere, prefggere, sconfiggere, trafiggere; tuttavia, affggere, crocfiggere, infggere e prefggere al part. pass. presentano la terminazione in isso (affisso, crocifisso, ). Il verbo flttere allindic. pass. rem. presenta anche le forme flssi, fltte (1a e 3a pers. sing) e flssero (3a pers. plu.); seguono la sua coniugazione i verbi: deflttere, genuflttere, riflttere; tuttavia, questultimo verbo al part. pass. presenta la doppia forma riflsso e riflettuto, con diverso significato. Seguono la coniugazione di fndere i verbi: confndere, diffndere, infndere, . Segue la coniugazione di frngere il verbo infrngere. Seguono la coniugazione di gingere i verbi: aggingere, congingere, raggingere, .... Seguono la coniugazione di invdere i verbi: evdere, prevdere.
(49)
(50)
(51)
(52)
(53)
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-3 Seguono la coniugazione di lggere i verbi: elggere 23, rilggere. 24 1 (55) , commttere, compromttere, diSeguono la coniugazione di mttere i verbi: ammttere 89 88 mttere, omttere, permttere, promttere, scommttere , smttere, sottomttere, trasmttere... 8 7 n9 (56) sbmonottongate moviamo, movte (1a e 2a pers. i Il verbo muvere presenta anche le forme / t i.i plu. indic. pres.), movvo, movvi, i(indic. imp.), movsti, movmmo, movste (2a pers. tn n a a sing. e 1 e 2 pers. plu. indic. pass. rem.), mover , moverai, ... (indic. futu.), moviamo, u .s w moviate (1a e 2a pers. plu. cong. pres.), movssi, movssi, (cong. imp.), moveri, movresti, w (condiz. pres.), movte (2aw pers. plu.), movndo (gerundio). Seguono la sua coniugazione i verbi: commuvere, promuvere, smuvere, ....
(54) (57)
Il verbo neglgere presenta anche le forme monottongate nccio, nociano, nocte, ncciono (1a pers. sing. e 1a , 2a, 3a pers. plu. indic. pres.), nocvo, nocvi, (indic. imp.), nocsti, nocmmo, nocste (2a pers. sing. e 1a e 2a pers. plu. indic. pass. rem.), nocer, nocerai, ... (indic. futu.), noccia, (cong. pres.), nocssi, (cong. imp.), noceri, nocresti, (condiz. pres.), nocte (2a pers. plu.), nocndo (gerundio), nocnte e nociuto (part. pres. e pass.). Il verbo prdere allindic. pass. rem. presenta anche le forme perdtti, perdtte (1a e 3a pers. sing.) e perdttero (3a pers. plu.). Inoltre, si ha la forma perduto al partic. pass.; seguono la sua coniugazione i verbi: disprdere, sprdere. Seguono la coniugazione di pingere i verbi: compingere, rimpingere. Segue la coniugazione di prgere il verbo sprgere. Seguono la coniugazione di prre i verbi: anteprre, comprre, deprre, opprre, sottoprre, supprre .
(58)
(59)
(60)
(61)
174
(62)
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appendice
Seguono la coniugazione di prndere i verbi: apprndere, comprndere, intraprndere, sorprndere, . Il verbo prpendere allindic. pass. rem. presenta anche le forme propsi, propse (1a e 3a pers. sing.) e propsero (3a pers. plu.). Seguono la coniugazione di pngere i verbi: compngere, espngere, interpngere, trapngere. Il verbo redgere allindic. pass. rem. presenta anche le forme redigtti, redigtte (1a e 3a pers. sing.) e redigttero (3a pers. plu.). Seguono la coniugazione di rggere i verbi: corrggere, sorrggere. Segue la coniugazione di rndere il verbo arrndersi.
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Seguono la coniugazione di rdere i verbi: arrdere, derdere, irrdere, sorrdere. -3 (69) 23 . Segue la coniugazione di rispndere il verbo corrispndere 24 91 8 (70) . Segue la coniugazione di rdere il verbo corrdere 88 87 9 (71) Seguono la coniugazione di rmpere i verbi bn : corrmpere, interrmpere, irrmpere, /is t i prormpere. i. in nt u (72) i verbi: prescgliere, trascgliere. Seguono la coniugazione di scgliere .s w w w (73) Si usa lausilare avere quando il verbo scndere transitivo, essere quando intransi tivo; inoltre, esistono anche le forme con e tonica aperta: scndo, scnde, scndono (1a, 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu. indic. pres.), scnda, scnda, scnda, scndano (1a , 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu. cong. pres), scndi (2a pers. sing. imper.). Seguono la sua coniugazione i verbi: scndere, accondiscndere, ascndere, discndere, scoscndere, trascndere, ; tutti con la possibile variante della e tonica aperta nei casi indicati.
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Segue la coniugazione di scndere il verbo rescndere. Seguono la coniugazione di scigliere i verbi: discigliere, proscigliere. Seguono la coniugazione di scrvere i verbi: ascrvere, circoscrvere, descrvere, iscrvere, prescrvere, proscrvere, sottoscrvere. Il verbo scutere presenta anche le forme monottongate scotiamo, scotte (1a e 2a pers. plu. indic. pres.), scotvo, scotvi, (indic. imp.), scotsti, scotmmo, scotste (2a pers. sing. e 1a e 2a pers. plu. indic. pass. rem.), scoter, scoterai, ... (indic. futu.), scotiamo, scotiate (1a e 2a pers. plu. cong. pres.), scotssi, (cong. imp.), scoteri, scotresti, (condiz. pres.), scotte (2a pers. plu.), scotndo (gerundio), scotnte (part. pres.). Seguono la coniugazione di scutere i verbi: percutere, riscutere.
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Il verbo srgere presenta anche le forme con o tonica aperta: srgo, srgi, srge, srgono (1a , 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu. indic. pres.), srsi, srse, srsero (1a e 3a pers. sing. e 3a pers. plu. indi. pass. rem.), srga, srga, srga, (1a , 2a, 3a pers. sing. cong. pres), srgi (2a pers. sing. imper.), srto (part. pass.). Seguono la sua coniugazione i verbi insrgere e risrgere, entrambi con la possibile variante della o tonica aperta nei casi indicati. Il verbo spndere allindic. pass. rem. presenta le forme spansi, spanse (1a e 3a pers. sing.) e spnsero (3a pers. plu.); segue la sua coniugazione il verbo espndere. Seguono la coniugazione di strngere i verbi: astrngere, costrngere, restrngere, ristringere. Segue la coniugazione di strggere il verbo distrggere.
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Il verbo succdere presenta allindic. pass. rem. anche le forme forti succssi, succsse (1a e 3a per. sing.), succssero (3a pers. plu.) e del part. pass. succsso. Generalmente si tende a usare le forme deboli del pass. rem. e del 3 part. pass. (succdette, succeduto) quando il verbo assume il significato di subentrare , le forme forti (succsse, 23 42 accadere. succsso) quando il verbo assume il significato 1 di 89 8(83) -8 e svlgono (1a pers. sing. e 3a pers. plu. Il verbo svllere presenta anche le forme svlgo 8 7 a indic. pres.), svlga e svlgano (1a pers. sing. n9 e 3 pers. plu. cong. pres.); segue la sua sb coniugazione il verbo divllere. i / t i.i tin (84) n Seguono la coniugazione di trgere i verbi: astrgere, detrgere. u .s w w (85) w tngere i verbi: intngere, ritngere, stngere. Seguono la coniugazione di Segue la coniugazione di tgliere il verbo distgliere. Seguono la coniugazione di trcere i verbi: attrcere, contrcere, distrcere, estrcere, ritrcere, strcere. Seguono la coniugazione di trarre i verbi: astrarre, attrarre, contrarre, detrarre, distrar re, estrarre, protrarre, ritrarre, sottrarre. Seguono la coniugazione di vncere i verbi: avvncere, convncere, stravncere. Si usa lausiliare avere quando il verbo transitivo, essere quando intransitivo; seguono la coniugazione di vvere i verbi: convvere, rivvere, sopravvvere. Seguono la coniugazione di vlgere i verbi: avvlgere, coinvlgere, rivlgere, sconvlgere, svlgere, travlgere, . Seguono la coniugazione di apparire i verbi: comparire, riapparire, ricomparire, scompa rire, trasparire; tuttavia, di questultimo al partic. pass. pi comune la forma trasparito che trasparso.
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Il verbo aprire presenta allindic. pass. rem. anche le forme aprsi, aprse (1a e 3a pers. sing.) e aprsero (3a pers. plu.); seguono la sua coniugazione i verbi: coprire, riaprire, ricoprire, riscoprire, scoprire. Seguono la coniugazione di dire i verbi: benedire, contraddire, disdire, maledire, predire, ridire; tuttavia, limperativo sing. di questi verbi (tranne di ridire) presenta la forma in dici (disdici, maledici, ). Il verbo morire presenta le forme sincopate morr, morrai, (indic. fut.) e morrei, morresti, (cond. pres.). Il verbo offrire presenta allindic. pass. rem. anche le forme offrsi, offrse (1a e 3a pers. sing.) e offrsero (3a pers. plu.). Il verbo salire assume lausiliare avere quando usato transitivamente.
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Il verbo udire presenta anche le forme sincopate udr, udrai, (indic. fut.) e udri, udrsti, (condiz. pres.). -3 23 24 (99) Il verbo venire presenta allindic. pass. rem. anche 91 le forme con e tonica aperta vnni, -8 vnne (1a e 3a pers. sing.) e vnnero (3a pers. plu.); 88 seguono la sua coniugazione i verbi: avvenire, convenire, divenire, intervenire, provenire , svenire, . 78 n9 b s i / t i.i tin n u .s w w w
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