Sei sulla pagina 1di 2

LA SITUAZIONE PRECARIA DEL PAESE (E DELLISTAT)

Mercoled 22 maggio sar presentato alla Camera dei Deputati il Rapporto Annuale 2013 sulla Situazione del Paese. E il momento giusto per ribadire che anche questo appuntamento reso possibile dal lavoro quotidiano dei lavoratori precari dellISTAT e per portare sotto ai palazzi della politica, che oggi ospitano anche il nostro ex-Presidente Giovannini, le nostre rivendicazioni:

Rimuovere i vincoli al turnover, finanziare la Ricerca Pubblica Bloccare la precarizzazione del lavoro negli Enti di Ricerca (no allintroduzione dellassegno di Ricerca in ISTAT) Riaprire una campagna per la stabilizzazione dei precari della Ricerca.

La nostra ricetta per la Ricerca Pubblica? Risorse Dirigenti Precari

precaristat.blogspot.it coordinamento.precari.istat@gmail.com

IN ITALIA
Chiediamo

I PRECARI

IN ISTAT

I lavoratori a termine (dipendenti a tempo determinato e collaboratori) sono il 12% degli occupati (2 milioni e 719 mila). La quota di quanti svolgono da almeno cinque anni un lavoro a termine (segnale di persistenza in una condizione di insicurezza del lavoro) ha coinvolto, nel 2011, 500.000 occupati. La percentuale di lavoratori che transitano ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato passata da un picco prossimo al 26% nel periodo 2007-2008 a valori inferiori al 22% negli anni successivi. Chi non accede a una condizione stabile prima dei 40 anni rischia di restare intrappolato in rapporti instabili. lavoratori. In Italia la percentuale di lavoratori laureati e diplomati sovraistruiti cresce ininterrottamente: da poco pi del 15% nel 2004 ad oltre il 21% nel 2010. La crisi ha ridimensionato il numero dei lavoratori a termine, (mancato rinnovo alla scadenza), ha limitato la possibilit di stabilizzare i lavoratori a termine e ha ridotto le (poche) nuove assunzioni a tempo indeterminato. Inoltre ha colpito soprattutto i giovani che entravano per la prima volta nel mercato del lavoro, per lo pi con rapporti instabili.

Il personale precario, gi selezionato con procedure concorsuali pubbliche, rappresenta circa il 20% della forza lavoro dellIstat (372 unit). Il 36% ha cambiato almeno 3 tipologie di contratti pre-Istat (il co.co.co il contratto pi diffuso).

Ad oggi sono passati a tempo indeterminato solo 47 precari (meno dell11% dei precari in forza allIstat) attraverso il superamento di un ulteriore concorso. Altri 23 precari, vincitori dello stesso concorso, sono ancora in attesa dei fondi per essere assunti. Il 78% ha almeno la laurea specialistica e il 41% anche specializzazioni post-laurea. Nonostante oltre la met abbia superato i 35 anni, il 74% non ha figli e il 33% si rivolto alla famiglia per sostegno al reddito nellultimo anno. I contratti in essere, sono stati prorogati sino al 31/12/2014, senza possibilit di ulteriore proroga e senza prevedere alcun percorso di assunzione e/o stabilizzazione. stato approvato il regolamento con cui si introducono, in Istat, gli assegni di ricerca, segnale dell'estensione delle tipologie precarie di lavoro all'interno dell'istituto e di unulteriore contrazione delle garanzie offerte ai lavoratori.
Fonte: Censimento dei precari Istat 2012 Gruppo Precari Istat

Fonte: Rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile 2013 Istat

A fronte di questi dati, che il Ministro Giovannini dovrebbe conoscere benissimo, CHIEDIAMO A QUESTO GOVERNO DI Ostacolare il ricorso ai contratti a termine che ledono la dignit delle persone e garantire la stabilizzazione del rapporto di lavoro attraverso lapplicazione di dispositivi gi in essere, come lart. 5 del CCNL degli enti di ricerca. Rimuovere i limiti imposti alle assunzioni a tempo indeterminato, primo fra tutti il blocco del turn over, visto il ruolo fondamentale che i lavoratori della PA svolgono per il presente e il futuro del nostro Paese. Scongiurare gli effetti negativi della riforma Fornero perch pi alta sar let prevista per andare in pensione, pi lento e macchinoso sar il processo di ricambio nelle posizioni lavorative. Altro che staffetta generazionale!

LA PRECARIET UN PROBLEMA, NON LA SOLUZIONE LE SCELTE ECONOMICHE SONO SCELTE POLITICHE


precaristat.blogspot.it coordinamento.precari.istat@gmail.com

Potrebbero piacerti anche