Sei sulla pagina 1di 26

M?

sica

e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

Storia critica di urTidea*

Vasco Zara
Centre d'?tudes Sup?rieures de la Renaissance

1. Introduzione Narra o meglio, la LEGGENDA, la il mito, che al passaggio di Afrodite, dea desamore, insinuante sia terra riprendesse vita, e ildeserto rifiorisse sotto i suoi piedi. Quanto in un giardino, quali magie e ?ncantesimi si celino dietro ilprofumo di un poi avventurarsi un prode paladino d?lia croce corra il rischio di smarrirsi, perdersi e corne anche fiore,

attardarsi, tutto questo ? gi? stato raccontato secoli e secoli fa. Ma ? di assoluto conforto e cercare di trattenerne volgere ilproprio pensiero, all'inizio di questo viaggio, alla poesia, Teco lungo isentieri di un labirinto ove ad ogni svolta, ad ogni cambio di passo, le pi?tre si e come quello tanto rivolgono al viandante con voce suadente simile ad un canto di sir?ne non a caso se ne richiama qui la memoria, pi? affascinante e insidioso. Dice Leo Spitzer (e sue ricamando sin dal titolo sopra latraccia lasciata dalle parole), che solo l'Occidente ha elaborate una idea, l'immagine po?tica d?lia m?sica d?lie stelle, sulla qu?le ha costruito e stessa un progetto di armon?a1. L'incontro tra m?sica architettura vive della suggestione e come essa cultura In nessun'altra mondo occidentale. del ? esclusiva prerogativa po?tica,

un simile pensiero trova il suo corso. Cantano gli dei, gli uomini, gli animali, perfino le ilconcio. Misurato, ordinato e p?sate: strade e i loro sogni; ma non le pi?tre, il marmo, la storia, non ? questa la sede n? dalla mente di dio e da quella degli uomini. Tracciarne l'hanno gi? fatto. Piutto assegnato. Altri, dotati di ben altra autorit? e m?rito, sussulti. lo entusiasmi, ombre, ripensamenti, sto, seguime sguardo critico, riportandone Segnalare le direzioni e svelare, ilpi? delle volte, paure e contraddizioni. libro la prefazione alla seconda edizione del suo fortunate Anthony Blunt, scrivendo ilcompito sulle teorie zione,
*

artistiche

in Italia durante

ilRinascimento,

rileggendo

le sue proprie

righe previene

a sedici anni dalla prima pubblica il lettore e con umilt? ammette:

Questo tutt'ora

e in sede di dottorato iniziate con la tesi di laurea, proseguite saggio ? frutto delle ricerche - e tutto questo chi durante ricordare in corso. Mi sia qui permesso tempo mi ringraziare indirizzato: Franco Alberto ha seguito, Gallo, che per primo ha avuto fiducia e mi ha dato incoraggiato, e ne ha aperto in un auditorium le porte; Sergio che ha creduto interessato, Mazzoleni, ascolto; Donatella

che mi ha accolto inmaniera di consigli e di amicizia; Philippe Vendrix, disinteressata, Miceli, prodigo con una generosit? maestro di lettere e di pazienza, ed un calore perch? impagabili. E Paolo Gozza, senza furore si bussa invano aile porte d?lia letteratura. 1. L. Spitzer, pp. 307-64 Classical and Christian (tr.it.: Harmon?a del mondo. in ?Traditio?, Ideas of World Harmony, 2, 1944, pp. 409-64; II di un'idea, Bologna, Storia sem?ntica Mulino, 1967). 3, 1945,

Vasco Zara

io non mi azzarderei pi? a scrivere Oggi, un certo numero di concentrare di idee verit? che falsit?, viene o dall'ardore della

un tale

libro.

in un piccolo giovinezza,

IIpotere di fare delle vaste generalizzazioni, che esse apportino spazio, nella speranza pi? o dalla saggezza dell'et?2.

Tuna, non mi ? propria l'altra, e mi trovo forse in quel periodo da possiedo mezzo del cammin di nostra vita. Ma qualcuno, come dice Kafka, deve il tanti definite vegliare. Faro attenzione. Non 2. M?sica e Architettura o Architettura e M?sica?

La domanda maniera

non paia retorica. Perch? invertir? imembri influisce in dell'equazione determinante sul risultato. Antica deferenza letteraria o autentica eredit? architetti

di ogni tempo e luogo hanno sempre reso omaggio alia scienza musicale, ritrovando nelle sue leggi e nei suoi numeri non soltanto un principio di ordine e di armon?a: ? ilproprio posto a sedere in assise tra dei e muse, durante ilbanchetto quadriviale, di nozze tra Filolog?a e Mercurio, ilproprio ru?lo tra le discipline del sapere, la propria identit? che Architettura rivendica, invitata prima tra gli ospiti di rango e relegata poi e storici dell'arte hanno sempre tra i servi3. Di conseguenza, studiosi di architettura di studio, se non citazione quasi obbligata, il riferimento oggetto allateoria musicale (quale e corne si vedr? poi). Cambiando cambiano le reg?le famiglia, e sono del gioco. Se musici teorici si abbandonati ai pi? bizzarri esperimenti, musicanti e musicologici hanno nascosto a malapena sospetto e repulsione. Un esempio per tutti, considerate normale dedicate al mottetto Nuper rosarum flores di saggio di Charles Warren una filiazione inmaniera pi? o meno convincente, Dufay, ove si cerca di argumentare, tra struttura la isoritmica dal compositore impiegata fiammingo e le misure possibile l'ormai classico del Duomo celebra4. Poche cartelle, pagine di accorate di Firenze e della Cupola di Brunelleschi, la cui inaugurazione quel mottetto una dozzina appena, in cui ladisproporzione della risposta palesa se non fiumi di ?nchiostro, quello studio ha dato seguito a pagine e ilfastidio accademico: smentite, ripetute e insistite nel tempo5. Per non parlare delle teorie di

2.

A.

3.

in London, Clarendon Blunt, Artistic Theory in Italy -1450-1600, Press, 19562 (tr.it.: Le teorie artistiche al Manierismo, Italia: dal Rinascimento Torino, Einaudi, 1966). Ilriferimento ? al De Nuptiis Philologiae etMercurii et de Septem Artibus Liberalibus Libri Novem di Marziano

non viene presentata come dono di nozze da offrire alla sposa, Architettura perch? pensata Capella: cos? la sua condizione di arte liberale; cfr.: Liber IX.De Harmon?a, scienza terrestre, considerata perdendo v. 891 : inpraeparatis ?cui Delius Medicinam assistere, sed quoniam his mortalium suggeht Architectonicamque rerum cura terrenorumque sollertia est, nee cum aethere quicquam habent superisque confine, non incongrue, in senatu caelite reticebunt, ab ipsa deinceps discussius? si fastidio respuuntur, explorandae virgine (tr.it.: 4. a cura di I.Ramelli, Milano, M. Capella, Le nozze di Filolog?a e Mercurio, in ?The Musical Dome and Dufay's Motet, Brunelleschi's C. W. Warren, e il mottetto di Dufay, inC. De Incontrera (tr.it.: La cupola di brunelleschi Comunale 5. di Monfalcone, Bompiani, Quarterly?, (a cura), 2001). I, 1973, pp. 92-105 Viaggio in Italia, Teatro

1989, pp. 31-42). The Incommensurability Flores" and C. Brewer, Architecture: Defrosted of Dufay's "Nuper Rosarum Brunelleschi's Work for Santa Maria del Flore, comunicazione letta al Fifty-fifth Annual Meeting of the - non American Musicologial pubblicato; Arjan R. de Koomen, Dufay's Nuper Society, Austin, Texas, 1989 C. Smith, Rosarum Flores and Santa Maria del Flore: A Case of Misinterpretation s.d., non pubblicato;

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

Marius Schneider, mistificanti, marginalizzate che dalle sue

e fallad quanto si vuole, ma oggi completamente e ricusate, compromesse forse pi? dal passato personale dello studioso intuizioni6. E i nomi dei specialisti della disciplina si fermano qui. equivoche critico

3. Un approccio

due sono le discipline coinvolte. Da una parte gli specialisti dell'ar dall'altra chitettura, quelli di m?sica, reparti a tenuta non proprio stagna, vasi comuni canti ma non troppo. Perch? qui risiede, se non ilproblema, almeno il rischio: quando non una in testa ? solo bella da ai porre interdisciplinariet? parola d?pliants dei convegni, ma vero banco di verifica, la prova del nove quanto alla validit? dei propri strumenti ?I di indagine e studio. Un campo di battaglia. Non solo di questo pero si tratta. La diff?rente provenienza disciplinare ha determi e aree due due diverse di critici. differenti atteggiamenti nate, storicamente, competenza Uno, di ?mbito prevalentemente m?di?vale, che predilige la lettura musicale di un edificio e ritrova nella struttura (evidentemente: architettonica una partitura). a volte ben?ficamente altre totalmente fuori luogo. destabilizzanti, logiche-simboliche, E la preferenza espressa dai musicologi. Due: il filone degli studi d arte e d'architettura, direttamente attraverso tra le braccia dell'estetica. Che tradotto significa analizzare, sulle proporzioni, l'influenza esercitata dalla teoria musicale nel di emancipazione della disciplina architettura dall'esercizio m?di?vale al rango confluente il dibattito inconsapevoli, ma che di fatto, volenti o nolenti, la forma di un oggetto musicale corrispondente Indagine non scevra da pi? sottili implicazioni numero

In realt?, due, come

processo di arte liberale. Scelte di campo magari

Architecture Oxford,

and Eloquence, Ethics, Aesthetics, of Early Humanism: 1400-1470, New York Press, Elders, 1992, pp. 94-95; W. of University Symbolic Scores. Studies in the Music E. J. Brill, 1994, pp. 13-15; ma soprattutto: Leiden-New C. Wright, Renaissance, York-K?ln, Dufay's "Nuper rosarum flores", King Solomon's Temple, and the Veneration of the Virgin, in?Journal of the American Oxford

in the Culture

Benevolmente vedi invece: D. Fallows, dubbiosi, 1994, pp. 395-441. Musicological Society?, XLVII/3, La cons?cration de la cath?drale de J.M. Dent & Sons, 1982, pp. 45-46; e A.-M. Mathy, Dufay, London, Florence parle pape Eug?ne in B. BrumanaIV: G. Ciliberti musique, po?sie, architecture, (a cura), M?sica e immagine tra iconograf?a e mondo dell'opera: studi in onore di Massimo Firenze, Olschki, 1993, Bogianckino, pp. 87-108. Architecture 6. d?lia proposta anal?tica diWarren: M. Trachtenberg, "Nuper Rosarum Flores" and the Cathedral Reading of Dufay's of in ?Renaissance Florence, LIV/3, 2001, pp. 741-75. Quarterly?, Il personaggio ? quantomeno controverse di Hugo Wolf, dal 1932 assistente Allievo di Erich M. von come direttore di Berlino, due anni dopo gli succ?de al Phonogramm-Archiv Hombostel quando questi a causa dell'avvento lascia laGermania al potere del nazismo. Nel I'abilitazione governo '37 ?I gli nega servizio militare nel 44 si trasferisce nella Spagna di Arruolato, all'insegnamento. dopo aver prestato di Barcelona ilDipartimento di Etnomusicologia, Franco, ove fonda all'lnstituto Espa?ol de Musicolog?a and Music Reunited: A New di cui ? direttore. ? La danza de espadas y la tarantela: Una delle prime pubblicazioni sobre los ritos medicinales s.e., 1948; tr.it.: La y arqueol?gico etnogr?fico (Barcelona, e archeologico la tarantella: saggio musicol?gico, sui riti di medicina, Lecce, etnogr?fico iltracciato analisi dei movimenti della danza dei tarantati secondo dalla disegnato a sospetti e simpat?a verso di compromissione il regime. Nel ove ?nsegner? fino al '68, per chiudere dall'Universit? di Colonia, di Amsterdam. l'Universit? dopo presso ensayo musicol?gico, danza delle spade e la cui Argo, 1999), sv?stica lascia adito In un'ottica intermedia di recupero

I'abilitazione riconosc?uta '55 gli viene infine la carriera accademica due anni

Vasco Zara

si son? risolte nell'attuale m?tica. Compasso e ilRinascimento, mano in

stato di cose. Curriculum (oggi: AutoCad,

musicale?

Medio

Evo, numeri, mate

PhotoShop)? Meglio l'Umanesimo senza essere troppo rigidi. inpoi, grazie. Naturalmente, da Brunelleschi Grosso modo pero, i confini son? questi. Va da s?, approcci metodologici diversi. Una terza breccia ? stata aperta, inquesti ultimi anni, segno se non altro della fecondit? delle ArchiCad, ipotesi e delle possibilit? di ricerca, ma che ? ancora troppo presto per trame 4. Pi?tre Cluny, che cantano: Papproccio cos? pochi son? coloro indicazioni di rotta. che vi si son? applicati

musicologico

- e - me San Cugat, Gerona, Castel del Monte: il tour delle abbazie dei castelli dievali, comincia da qui, alle soglie dell'XI sec?lo, sino ad arrivare a mastro Brunelleschi e a quella che per l'architettura ? l'inizio della modernit?. Prima tappa: il sud della Francia, e le vestigia di quel che un tempo fu il pi? grande abbaziale della cristianit?, Cluny III. Cifra romana accanto, perch? di edifici ce complesso ne furono pi? duna prima della Maior Ecdesia progettata dall?bate Gunzo, architetto

ma anche musicista, pertica Ezechiele ?n mano,

psalmista praecipuus visitato in sogno dai santi Pietro e Paolo iquali, dettano lemisure della chiesa7. IIriferimento alia visione del profeta gli e alia ricostruzione del Tempio nella Gerusalemme lam celeste ? evidente, Quali le dimensioni, sono laperizia e l'amore di uno

Tintera sua vita a Kenneth J.Conant, che ha dedicate a di il fantasma ? modellata sulle diverse griglie svelare. L'intera Cluny, pianta disseppellire e i loro multipli e sottomultipli, strutturali che i numeri simbolici 7, 100 e 62 calcolati in piedi intersecandosi tra loro, creano. Una rete che al sistema dei rapporti perfetti idettami della dottrina pitagorico-platonica dei numeri sonori) (1 :i; 1:2; 2:3; 3:4; secondo unisce inmaniera del tutto naturale numero ?I d'oro, nella serie di Fibonacci (62 ? lamedia-estrema ?urea pi? tardi espressa ragione di 100)9. Di tutto ci? non resta delle ?rmate napoleoniche. Oggi, solo un la sezione lascia immaginare l'altare maggiore,

pante, e costituisce un precedente8. storico dell'architettura americano,

pi? nulla, scempio non tanto del tempo quanto tracciato che attraversa tutta la citt? ricorda l'antica imponenza e ne i capitelli che circondavano solamente lo splendore. Sopravvivono simboli delle musical

stagioni, della terra e del cosmo. ?In structure and content, a speculative treatise?, secondo gli indirizzi pi? recenti della ricerca10. M?sica mundana, humana come da definizione simb?lica il Trivo e boeziana, in un ciclo coerente di uno di questi i quattro aspetti: giullari e musici. Ma che almeno ove ogni capitello i fiumi del Paradiso, idue capitelli

e instrumentons,

? una raffigurazione quattro elementi,

il Quadrivio,

j. 8.

nationale Biblioth?que Ezechiele, 40-48.

de Paris, Manuscrit

fond

lat. 17716.

K. J.Conant, 9. 10. C. E. Scillia,

Protat Fr?res, 1968. Imprimerie Cluny. Les ?glises et lamaison du chef d'ordre, M?con, as in the Music and ?Gesta?, pp. 133-48; Metaphor, XXVII/1-2,1988, Meaning Cluny Capitals: e P. Demier, What does "Prudentia" Advise? On the Subject of the Cluny Choir Capitals, XXVII/1 in?Gesta?, 2,1988, pp. 149-73.

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

rappresentassero canto gregoriano, questo era gi? assodato da tempo, e Leo Schrade Muir Whitehill dalle ricerche diWalter

con

l'effige dei danzatori

e musicisti

gli otto modi del almeno dalla fine degli anni '20, poi riprese e sviluppate sul finir?

uno ciascuno

degli anni '50 da Kathi Meyer e in seguito da Jacques Chailley11. la sua: ?che ? da qui che parte l'indagine di Marius Schneider. Ipotesi affascinante vengono a fare nei vostri chiostri, dove i religiosi si dedicano alie sacre letture, quei mostri grotteschi, quelle straordinarie bellezze deformi e quelle belle deformit?? Cosa significano uomini??. La risposta ? sensibilmente san Bernardo di a del fondatore dell'ordine cistercense, rispetto quella padre Clairvaux. Per Schneider ogni sing?lo capitello presente sulle doppie colonne che ador nano i chiostri dei monasteri di rom?nica di San Cugat e Gerona, benedettini ?poca nel sud della Spagna, nasconde, dietro ?I s?mbolo fant?stico, rispettivamente lem?lodie diversa Quod chorus per San Cugat (di cui il santo martire ? patrono), e dell'inno alla Mater Dolorosa protettrice di Gerona12. Ogni animale un suono, scolpito a nella roccia; ?I scandire iltempo della m?sica: pi?tre che cantano. passo della preghiera dell'inno che per far quadrare iltutto Schneider arbitraria (ma ? questo l'assunto di base), ad interpretare il indiano menzionato animali secondo modello musicale Bellissimo. Peccato d.C. e nel pi? tardo basta un Evangelario a giustificare Sangita-ratnakara armeno del XII sec. o non esiti, in maniera sonoramente alquanto le raffigurazioni a San Cacufane scimmie immonde, leoni feroci, bizzarri centauri mezzi

nel Natya-sastra del IV-V sec. del XIII sec. L'intuizione ? forse geniale, ma non la successiva cer?mica spagnola produzione e non mantiene, ma ? sufficiente

1240, ancora a sud, questa un costa la corte alla di lotta I'Italia, lungo pugliese, imperatore cristiano in perenne ma col papa, amico degli arabi e del sultano che ligoverna; liberatore di Gerusalemme, munito di una guardia del corpo saracena; fondatore di universit?, che apre agli ebrei, volta ma non di chiese, natura, riformatore al contrario delle spazzate via per far posto ai suoi palazzi; curioso della IIdi Svevia, leggi e del diritto, immutator mirabilis: Federico del Monte che castello non ?, ?ndifendibile perch? senza sistema di impenetrabilmente chiuso nella sua forma ottagonale ripetuta e

le corrispondenze. Schneider promette a scartare questo per priori un'ipotesi di ricerca? Ilcaso di Castel del Monte sembra dimostrare ilcontrario.

stupor mundi. Castel difesa, ma inaccessibile,

11. W.

M. Whitehill, in ?Speculum?, L. Schrade, Die II, 1927, pp. 385-95; of Guny, Gregorian Capitals zu Cluny, in ?Deutsche der T?ne an den Kapitellen der Abteikirche f?r Darsteliungen Vierteljahrschrift und Geistesgeschichte?, Literaturwissenschaft nella 7, 1929, pp. 228-67 (???' P'u f?cilmente reperibile raccolta: Studia atque Orationes, Id., De Scientia Musicae Bern, 1967, pp. Stuttgart, Verlag Paul Haupt on K. in The Modes the ?The Art Bullettin?, XXXIV, Meyer, Gregorian Capitals, 1952, 113-151); Eight Cluny pp. 75-94; J.Chailley, Les huits tons de lamusique et l'?thos des modes en aux chapiteaux de Cluny, in ?Acta pp. 73-94. 62,1985, El origen musical de sobre

Musicologica?, 12. M. Schneider,

la mitolog?a y la escultura antiguas: ensayo de las altas culturas y su supervivencia y megal?tica nella mitolog?a e Barcelona, 1946 (tr.it.: Gli animal! simbolici e la loro origine musicale ma nelle sculture antiche, Milano, Rusconi, an drei Steine: Id., soprattutto: 1986); Singende Rhythmus-Studien katalanischen romanischen Stils, Kassel, 1955 (tr.it: Pi?tre che cantono, Milano, Arche, Kreuzg?ngen 1976). hist?rico-etnogr?fico en el folklore espa?ol, le subestructura a totem?stica

los animales-s?mbolos

Vasco Zara

a forgiarne Pi? che un palazzo un tentorium, perch? son? i ritmi astronomici un e in aritm?tico m?sica Dove la allora, l'immagine, preciso contrappunto geom?trico. II vista l'unicit? del sapere matem?tico cortile ottagonale espresso dal Quadrivio? Dentro. ossessiva. e figure, nella nuda realt? delle sue spoglio di omamenti dell'armonia delle porte e finestre, a cielo aperto, ? una grandiosa rappresentazione e ilNome di Dio attraverso i numeri che la cabbala sfere, dove pianeti angeli cantano interno di Castel del Monte, assegna al tetragramma melod?a con un proprio preciso ilterritorio cult?rale connettivo, ebraica monide tradotto Istitutione M?sica di Boezio, YHWH13. Non un'amorfa scala ascendente, ma una velata e non celata dalla pietra. IItessuto andamento, II: ilDoctor Perplexorum di Mai della corte di Federico sveva, il Liber Introductoras di Mich?le dedicate Scoto, ilDe da Fibonacci

in latino alia corte

personalmente le recenti direzio Partigiano si dira, ma a sostegno della tesi convergono all'imperatore. sonetto - alia ni di ricerca nel campo degli studi umanistici, che spiegano del l'origine corte sveva - non nella f?conda tradizione letteraria (dove non esistono forme poetiche da 14 versi di 11 sillabe), bensi in quella matem?tica invariabili composte (11 e 14 ivalori comunemente in uso nei trattati del tempo per il calc?lo del rapporte tra il cerchio e e i suoi quadrati la definizione aritm?tica della sezione ?urea)14. Forse quindi, direzione meritoria di altri approfondimenti, studi, verifiche. non mi convincono la replica al Nuper rosarum flores e alia tesi diWarren, e le posizioni critiche non ancora pubblicate che ne sono la premessa, di Craig Wright e che il suo saggio ospita15. Al di l? dell'esattezza del rilievo m?trico (l'annoso problema delle colonne o l'esterno?), a dei punti strutturali: quali e dove? ilcentro del basamento - in corretto e circostanziato - che modo peraltro sostanzialmente qu?le pro affermare ?here the biblical Temple of Jerusalem is transmogrified into the cathedral of Florence? al fine Quanto di dimostrare l'ispirazione a Dufay, bensi il b?blico tratto dal Libro dei Re ove si citano con dovizia di particolari le dimen l'architettura dell'edificio ha fornito che non

il Liber Quadratorum

passaggio sioni del Tempio di Salomone16, se non si riconosce come sia Tuno che I'altro hanno lo non respinge I'ipotesi stesso valore nella mente del m?sico? Perch? attenzione: Wright modello del rapporte anal?gico tra m?sica e architettura, piuttosto ne critica il episte minor di seduzione che forse la forma Ma potere rispetto tangibile possiede mol?gico. all'archetipo che la ispira? Possibile non si capisca che si sta parlando della stessa cosa? Inquanto prototipo originario, il Tempio di Salomone funge da modello per tutte le chiese della cristianit?. Perch? ilDio ?nico della tradizione unica e sola, modello

irripetibile, perfetto

fonda una chiesa, giudaico-cristiana e non perfettibile, senza eguali n? rivali. Poi il

13. V. Zara, ?M?sica 14. W.

L'intelletto e Storia?, Nascita

arm?nico. VIH/i, 2000,

II linguaggio

simb?lico

e musicale al tempo vedi

nell'architettura di Federico supra, n. 5.

di Castel

del Monte, Editore,

in

P?tters,

pp. 15-52. e matem?tica del sonetto. Metrica

ll, Ravenna,

Longo

1998. 15. C. Wright, "Nuper rosarum Dufay's 16. Ibid., p. 416; L/'6ro dei Re, I,5-9.

flores" cit., pp. 401-404;

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

forse autom?ticamente magari inconsciamente, imprimera alla sua e un un contesto dazio ad simb?lico ad cult?rale, che opera proprio un'epoca peculiare alio studioso spetta decrittare, scremando l'impronta iniziale dal successivo accumulo di gesto dell'artista ridondanze del testo riferito (a so o o ai della chiesa anni dell'una ai occorsi per 7 7 pilastri stegno dell'altratesi), (Warren) il Tempio e ai 7 doni dello Spirito Santo (Wright). Benissimo: ma cosa importa erigere se Dufay apre iltesto sacro o osserva attentamente ilprogetto di Brunelleschi, e magari poich? ilprimo converge nel secondo ed il il secondo rispecchia fedelmente primo? Sara importante, vedi decisivo, da un punto di ilriferirsi all'uno o all'altro implica un tale vista poietico; ma in un'ottica po?tica, davvero ribaltamento ontologico da invalidare completamente l'analisi di partenza? coincidono, Dello stesso avviso, last but not least Marvin Trachtenberg, I'ultimo inordine di tempo a comparire sulla scena del delitto cercando di r?comporre ipezzi del mosaico. Titolo del Architecture and Music al fine di riunire in Reunited, saggio: piccolo sotterfugio etimol?gico modo strategico tanto gli argomenti di Warren che quelli di nel tentativo di conci Wright, llare ilflore delle rose con ilfiore dell'architettura. music to building, and music to biblicallexegetical factors are densely interrelated?17'. I'edificio religioso, storica ed art?stica nominatasi un'esegesi ?Not two indipendent binary relationships text but a triadic nexus inwhich all three ne discute con lui, se entrambi ilqu?le Dufay articola tanto segniche. IInumero 7 attraverso si ? di volta in volta quanto la struttura musicale del mottetto, la costruzione

nella sua imprescindibile sp?cificit? testo b?blico, carico di tutta S. Maria del Fiore in Firenze, ?I

sonoro mottetto di Dufay, oggetto immaginifica allora in piena fioritura, e il e pensato all'interno di un rituale sontuoso quale quello della espressamente composto consacrazione Proposta a almeno detta di chi del scrive, corroborata, possibile dall'allargamento di alla riferimenti sem?ntico mentalit? florentina che elabora la campo dell'epoca, propria identit? civica attorno al mito di Firenze, nuova Roma e novella Gerusalemme nelle arti e e attendibile, a pi? di un sec?lo e mezzo nelle virt?, e di cui ilfelice epilogo della vicenda del Duomo, dall'inizio dei lavori, rappresenta uno dei momenti fondanti. Che poi inmancanza di un si alzi l'apostolo di turno, questo non probatorio dai banchi della maggioranza ilvalore aggiunto im stupisce e va da s?. Ma rimane intatto, non ? difficile riconoscerlo, una in ricerca ed scientemente indirizzata esclusivamente rivolta pl?cito lunga trent'anni, elemento ad un solo termine il di paragone, Nuper rosarum flores: ilpregio di ?Ilustrare, inmaniera l'evolversi i limiti certo, ma esemplare, dell'approccio interdisciplinare, stigmatizzandone evidenziandone l'?norme ricchezza prospettica. soprattutto 5. La prospettiva Si deve e est?tica degli storici tedesco, d'architettura: cresciuto accordi e dissonanze di una chiesa cattedrale, nell'occasione officiate dal Papa stesso.

ad uno storico

dell'arte

l'onore di aver dischiuso

alla scuola di Aby Warburg, l'onere i sigilli. Pi? prosaicamente, di aver sintetizzato inmaniera

17. M. Trachtenberg,

Architecture

and Music

Reunited

cit., p. 742.

Vasco Zara

lucido e coerente, appunti sparsi org?nica ed efficace, all'interno di un quadro est?tico e nozioni dimenticate. Pubblicato alia fine degli anni 40, Architectural Principles in the Age un caposcuola18. L'in of Humanism ? oggi un classico e il suo autore, Rudolf Wittkower, da quel libro si rivela talmente profonda che difficilmente, parlandone, si abusa nell'utilizzo dei superlativi: chiunque si accosti all? studio dei rapporti tra m?sica e architettura, l'ha preso tra lemani, e solo recente sia esso per diletto o per dovere, fluenza esercitata mente, ad intendersi le incondizionata, cominciano pressoch? dopo anni di devozione le proporzioni di un testo prime voci contrarie. Perch? quel testo ha assunto nel tempo non fondante, per Tintera disciplina storiografica. Nel suo ritorno aile fonti, Wittkower solo fa luce sull'influenza delle proporzioni laprospettiva architettonico.
fosse qualcosa nell'armonica

esercitata

dalla scienza musicale ma mette a fuoco,

nell'elaborazione

di una teoria

in architettura,

rifondandola, pensiero
Si

storica ed est?tica

aggiustandola, entro cui osservare lanascita del moderno

se non addirittura

corne tra accordi udibili e proporzioni visibili intender? l'analogia rinascimentale e solenne e testimoni di pi? che una speculazione della fede profonda teor?tica, struttura matem?tica di tutto il creato19.

Chiave

di volta:

e decimoquinto20, i rapporti matematici Ildescritti (rapporti semplici di numeri interi derivati dalla teoria musicale) l'espressione architettura diviene delle leggi dell'armonia c?smica. Scartata dai legislatori dell'intelletto, ri veneziani cos? la testata rinnovata delle arti e delle scienze d'angolo di un nuovo ordinamento ilparadigma musicale. del mondo. Codice di accesso: concezione figlio d'una

ladottrina pitagorico-platonica e fiorentini dei secoli decimoquarto

dei numeri sonori riletta dai commentato

idiscepoli, impossibile elencarli tutti. Si ricordano, tra gli allievi che pi? icui studi di altri si son? awicinati al tema specifico, Ren? Taylor eWolfgang Herrmann, o su Villalpando, sul circolo di Salomone I'architettura ermetica e il Tempio (il primo)21, Innumerevoli

i8.

R.Wittkower, London, 1949

Architectural London, Warburg Principles in the Age of Humanism, nell'et? dell'Umanesimo, Torino, Einaudi, (tr.it.: Principi architettonici

Institute, 1964).

University

of

19. Ibid., p. 115. : Tafuri, Discordant Harmony from Alberti to Zuccari 20. Nello Harmonie Discordante de Alberti cfr. M. specifico, e F. A. in ? Zuccari ?Architectural Gallo, pp. Design?, XLIX/5-6,1979, 36-44; inglese-francese), (bilingue a Vitruvio di Cesare Cesariano nel commento La m?sica (Como, 1521) e di Giovan Battista Caporali (Perugia, e Seicento, Atti del XII Convegno in Umbria tra Cinquecento di Studi Umbri, Gualdo 1536), inArte e m?sica - 2 di studi umbro, Centn dicembre Tadino, 30 novembre 1979, Perugia-Gubbio, 1981, pp. 89-92. Per un al di l? dell'approccio art?stico o musi di taglio pi? propriamente contributo umanistico, storiografico e architettonico della ?Harmon?a Mundi? da Francesco Giorgio // tema musicale vedi: C. Vasoli, cologico, e Storia?, VI/1,1998, e a Gioseffo Zarlino, in v?neto allAccadem?a ?M?sica Urania pp. 193-210. degli on the "Idea" of the Escorial, 21. Vedi: R. Taylor, H. in D. Fraser Architecture and Magic Considerations to in the Architecture M. J. Lewine Hibbard Wittkover, Rudolf of presented Essays History (editors), in the Society of Jesus, in Id. Hermetism Architecture and Mystical Phaidon, London, 1967, pp. 81-109; I. B. Jaffe (editors), Baroque Art: the Jesuit Contribution, New York, Fordham University e architettura m?stica nella Compagnia in R. Wittkower di Gesii, Press, 1972, pp. 63-97 (tr.it: Ermetismo e arte dei gesuiti, Milano, I. B. Jaffe (a cura), Architettura Electa, 1992, pp. 52-73); nonch? gli illumi a cargo), Dios Architecto. J. B. in: J.A. Ram?rez contenuti nanti capitoli sul medesimo soggetto (edici?n R.WittkoverVillalpando y el Templo de Salom?n, Madrid, Ediciones Siruela, 1991.

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

degli architetti della neonata Acad?mie d'Architecture il respiro trasversale il secondo)22, ben testimoniano coscritta

(in particolare Claude Perrault, per di una concezione est?tica non cir

alla sola penisola it?lica, bensi peculiare all'intero continente. Che si tratti della Venezia ridisegnata dal frate francescano Francesco chiesa di San Francesco della Vigna in su o in del monastero cistercense di Santa Maria de Alcoba?a ordine del doge23, Giorgi la lezione musicale diWittkower Portogallo24, si estende oltre i confini geografici, superando Anche devono tedesco zione: le ricerche di Otto von Simson, ? trasversale, le barriere segno di un magistero che del tempo. in un altro classico dello

sfociate

The Gothic Cathedral infatti qualcosa al suo predecessore. i si muove binari lucidati dall'illustre lungo compatriota, ilMedio e scolastico

del repertorio, storico dell'arte

de France25.

Evo plat?nico che vide a chi considera Ilrimprovero, rivolto la sopracitata dottrina impl?citamente ma non dei nurneri sonori pertinente nel pensiero predominante pitagorico-platonica il ? quello di circoscrivere ai soli architetti rinascimentali architettonico medioevale, di aver riconosciuto

pur in tutt'altra dire l'alba delle cattedrali gotiche nell7/e

nelle proporzioni musicali un valore normativo (e non solo universale, elevando e facendo cos? divenire la teor?a degli intervalli musicali mens?rale) tout court, dimenticando, di fatto senza scusanti, ilpi? antico la teor?a delle proporzioni m?rito ?se le stesse proporzioni numeriche e geometriche retaggio quadriviale. Alla domanda e nel Rinascimento?26, iltesto di von Simson ebbero ilmedesimo significato nel Medioevo le fila del pensiero risponde ricucendo speculativo greco alla luce di un'altra visione del matem?tica, teol?gica e non filos?fica. Diversamente ma pur sempre arm?nica: indi musicale. Da qui, il passaggio alla teor?a architetturale: corne immagine, specchio dell'armonia del cosmo. Presupposti le cattedrali anch'esse mondo: simb?lica non pur lodata da Wittkover, discrepanti, ma identici nella finalit?. La dissertazione, a vera istanza dell'esistenza di ?alcuna ad applicarla [la dottrina riesce per? convincerlo e a suo dire, aliarte delle proporzioni musicali all'architettura?, insormontabile, n.d.r] e non est?tica,

22. Cfr.: W.

in ?The Art Bullettin?, Antoine Desgodets and the Acad?mie Herrmann, Royale dArchitecture, in D. Fraser Id., Unknown 40, 1958, pp. 157-64; designs for the "Temple of Jerusalem" by Claude Perrault, in the History of Architecture to Rudolf Wittkower, H. Hibbard M. J. Lewine presented (editors), Essays Id.The theory of Claude Perrault, London, A. Zwemmer, London, Phaidon, 1967, pp. 143-58; ma soprattutto: 1973 IIPromemoria documento di Francesco scritto 1 aprile 1535, rappresenta ilprimo Giorgi per San Francesco della Vigna, datato e non meramente in cui si attesta da parte del progettista operativa l'applicazione o chiesa che sia - reale e teoria delle proporzioni musicali ad un edificio palazzo Foscari Torino, 2 serie, Il

23.

della speculativa ma soprattutto: A. vedi: R.Wittkower, concreto; cit., pp. 102-106:149-50; Princip? architettonici M. Tafuri, L'armonia e i conflitti: la chiesa di San Francesco della Vigna nella Venezia del $oo, Einaudi, 1983. in the Cistercian Church ofAlcoba?a, and Number in ?Arte M?di?vale?, 24. V. F. Jorge, Measurement pp. 113-20. VIII/1,1994, New York, Pantheon Books, 25. O. von SiMSON, The Gothic Cathedral, 1956 concetto m?di?vale Il di ordine, Bologna, Mulino, 1988). a Princip? architettonici dei 26. Vedi la seconda cit.: // problema appendice nella revisione al testo Rinascimento, pp. 151-53 :152, aggiunta daWittkower Editions) ed oggi I'edizione di riferimento. (tr.it.: La cattedrale

g?tica.

nel commensurabili rapporti del 1962 (London, Academy

10

Vasco Zara

che tende a proiettare entro la sua immagine una norma che mira a trarre dai fenomeni naturali che geom?trica prestabilita, lo circondano una norma m?trica?17. Visioni E opposte. incompatibili, diametralmente lo scarto tra ??'artista m?di?vale e ?'artista rinascimentale son? stati gli atteggiamenti diversi, a questo proposito, degli studiosi: se da una parte la un'analisi meticolosa, opera prima edizione americana di The Gothic Cathedral pospone di Ernst Levy, delle proporzioni della torre Sud della cattedrale di Chartres (secondo la pi? recente edizione italiana si apre quanto esplicitato da von Simson)28, al contrario con il monito di Chiara Frugoni: ?/o credo che la cattedrale, oltre che met?fora del cielo, sia centro di aggregazione sociale, specchio espressa secondo rigorose leggi geometriche, dei cittadini che nell'edificio sacro vedono riconosciuta la loro identit??29; richiamo questo in un libro che parla di tutt'altro30. quantomeno ambiguo Il fatto ? che, Honnecourt sar? per mancanza di fonti scritte (il pluricitato Cahier di Villard de a detta di molti da solo non basta, non ? sufficiente; ma questo ? un aspetto sui cui si tornera), sar? per l'indubbio fascino offerte dal tema, gli argini non si sono rivelati sempre solidi, e il soggetto ha dato adito a tutta una che non poco impregnata di esoterismo, misticismo e manicheismo, e sullo state di salute, di veridicit?, della ricerca31. Siamo lontani anni

problem?tico della disciplina

letteratura di genere discr?dite ha gettato

luce dagli studi, invece esemplari, di Carol Heitz ed Elisabeth Read Sunderland ad esem pio, sull'architettura rom?nica e carolingia32, ma sempre vivo e incombente ? rimaste il pericolo di fare di tutta un'erba un fascio e di risalire all'origine della specie fino a Ermete Forse anche per questo hanno cominciato a delinearsi posizioni pi? sfumate Trimegisto. e autonome, anche nei confronti dello stesso Wittkover. Ad esser messa in discussione non ? tanto l'analogia musicale, quanto il suo valore precipuo nell'elaborazione te?rica ed il suo peso specifico nella progettazione architettonica. Un distinguo reso necessario

27. 28.

Ibid., p. 152. E. Levy, On the Proportion cit., pp. 235-65.

of the South Tower of Chartres

Cathedral,

in O.

von

Simson,

The Gothic

Cathedral

30.

a O. von Simson, Presentazione 29. C. Frugoni, e fortemente critico nei confronti Pol?mico rei di aver

La cattedrale di von

Simson

impiegato, ben prima di Simson, ?'the Gothic C. Page, Discarding cfr. ugualmente: Images. Reflections Clarendon Press, 1993, specialmente pp. 1-42. a Fulcanelli o al Santo Graal, si cita a mo' di esempio, se non altro per lo stile (ma 31. Senza far riferimento Trac?s harmoniques, Cach?e. che si riflette poi nel contenuto): G. Jouven, LArchitecture Paris, Dervy Livres, 1979. et Architecture. et symboliques dans dimensions 32. Vedi: C. Heitz, Math?matique Proportions, syst?matiques e Arti figurative nei secoli X-XII, Atti del XIII Convegno in M?sica religieuse du Haut Moyen ?ge, et Architecture. Les 'd-. Symbolisme Todi, 1972, Todi, CSSM, 1973, pp. 167-93; 15-18 ottobre et l'architecture religieuse du Haut Moyen ?ge, in Simboli e simbologia nell'Alto Medioevo, Settimane Nombres italiano di studi sullAlto medioevo, di studio del Centro CISAM, 3-9 aprile 1975, 2 voll., Spoleto, 1976, e E. R. Sunderland, and Church Plans, in ?Journal of the Numbers I,pp. 387-427; Romanesque Symbolic l'architecture di Studi, Historians?, XVIII/3,1959, Society of Architectural inActes des journ?es d'?tudes d'histoire romanes, 1973. PP- 75-96. Id.,Nombres pp. 94-103; et d'arch?ologie, Charlieu, et plans d'?glises symboliques des Amis des Arts, Soci?t?

cit., pp. IX-XXI. Johan Huizinga, (ma anche di Erwin Panofsky, cathedral' as an ideogram for medieval culture?), on Music & Culture inMedieval France, Oxford, g?tica

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

11

dalle

e palesi contenute incongruenze manifeste su fonda cui Wittkover dei due architetti l'opera

nella speculazione, nel disegno e nel la sua proposta interpretativa: Alberti

e Palladio. E da quest'ultimo si riparte. della sua tesi, Wittkover A dimostrazione

analizza 8 dei 44 disegni di ville palladiane in cui lo stesso maestro vicentino segnala l'uso di proporzioni pitagoriche, e trasferisce del inmaniera invero tautol?gica, all'insieme del corpus progettuale i risultati ottenuti,

meno

Secondo dei Quattro Libri d'Architettura. Ilprimo a rilevare se non l'inconsistenza quanto ? Eugenio Battisti, in uno concettuale la scarsa affidabilit? di una tale operazione in cui avverte corne ?l'uso di proporzioni studio pubblicato agli inizi degli anni Settanta

pi? complesse, armoniche?33.

pari, se non superiore, a quelle quasi sempre irrazionali, ? percentualmente il lavoro svolto daWittkover, L'intente non ? quello di screditare per il ancora ad altre di semmai di ricondurre il Nostro Iode, sorgenti parole spende quale musicale. Inve estranee alla teor?a anomalie solo apparentemente pi? gen?rale rispetto non pitagoree ? sotto una lenta in?dita, l'assunzione di proporzioni stigata ed osservata ricondotta dallo storico italiano non alla sconfessione imposta dal cantiere degli intangibili invece ad una profonda esposti nei trattati, ma attribuita princip? matematico-musicali resa necessaria al fine di l'alterazione dei rapporti commensurabili esigenza espressiva, e dei contrasti in chiave anche architettonica ricomposizione quell'equilibrio riproporre

musicalmente

espresso nella massima gaffuriana ?Hamonia est discordia concors?. ? questo un capovolgimento te?rica diWittkover. totale rispetto all'impostazione di prospettiva in se fine a se stesso), Perch? non si tratta di disquisire di virgole e frazioni (esercizio ma di constatare piuttosto la perm?abilit? del mondo intelleggibile alla variet? dialettica del mondo sensibile. soggettiva), (pragm?tica, funzionale, ma soprattuto non pienamente coito da Battisti, ma che nelle mani Un ribaltamento epistemol?gico diviene un di Paul von Naredi-Rainer (oggi una delle voci pi? ascoltate e accreditate), vero e proprio manifesto programmatico contro il?dogmatismo? wittkoveriano34. Se

33-

e l'impiego E. Battisti, Un tentativo di analisi strutturale del Palladio tramite le teorie musicali del Cinquecento di Studi di Architettura Andrea in ?Bollettino del Centro Internazionale di figure rettoriche, Palladio?, in sede sperimentale XV, 1973, pp. 211-32 : 210. Lanalisi di Battisti ? stata poi confermata dall'indagine e Malcom Howard condotta da Deborah sistem?tica Longair sui 44 disegni del Secondo Libro, che ha come ?despite tone of the treatise, its pages betray non coherent under the apparently consistent M. Longair, Palladlos of design?; vedi: D. Howard principles lying system which could have governed in the of Architectural and Palladlos of Harmonic Historians?, Libri", "Quattro ?Journal Society Proportion Palladlos Theory della ricerca, vedi: B. Mitrovic, XLI/2, sviluppo 1982, pp. 116-43 : 136- Per un ulteriore in ?Journal of of the Society and the Second Book of the "Quattro Libri deli'Architettura", of Proportion mostrato

Architectural Historians?, 34. Cfr.: P. von Naredi-Rainer, nischen Werk L. B. Albertis, pp. 81-213; ma soprattutto: (Herausgeber), Wissenschaftliche Darmstadt, architettonica di Leon Battista 1994, pp. 292-99. Baukunst, F.Zaminer K?ln, DuMont

IL/3, 1990, pp. 279-92. im architekto und Zahlensymbolik Musikalische Proportionen, Zahlen?sthetik Institutes der Universit?t in ?Jahrbuch des Kunsthistorischen Graz?, XII, 1977, in der abendl?ndischen Id.Architektur und Harmonie. Zahl, Ma? und Proportion Buchverlag, Geschichte 1982; nonch? der Musiktheorie, i riassuntivi: Bd. Id.Musiktheorie und Architektur, in I. Ideen zu einer Geschichte der Musiktheorie, ?'est?tica numerabile:

e 'd-, i-a oellezza Buchgesellschaft, 1985, pp. 149-74; Leon Battista Alberti, Milano, Olivetti/Electa, Alberti, in J.Rykwert-A. Engel,

12

Vasco Zara

? molto Evo vi ? comunione di intenti (ma Naredi-Rainer in ?mbito della costruttiva m?di?vale alia sopravvivenza pratica pi? indulgente quanto con e resto di lo studioso tedesco per il cognizione rinascimentale), piglio teut?nico, causa, si attacca all'altro pilastro dell'architettura rinascimentale, per passare in rassegna per quanto riguarda il Medio iprincipali fondamenti teorici dell'ormai noto connazionale come Naredi-Rainer fa, l'impiego di rapporti Retrodatare, in anticipo non solo su Palladio ma addirittura infatti una revisione e contestarli numerici uno dopo l'altro. irrazionali all'Alberti, teor?a musi

sull'evoluzione

della stessa

cale, implica globale dei parametri di lettura dello sviluppo della ilDe disciplina architettonica (e musicale, of course) incorso nei cento anni che separano re aedificatoria dal trattato palladiano (1450-1570). La conclusione cui perviene Naredi Rainer ? che Alberti, essenzialmente bello?35. Vero orientate verso la realizzabilit? dell'edificio architettonico, ?avendo di mira l'esperienza sensualistica, rinunzia a dare un fondamento metafisico al ilriferimento alla scienza mu che ? lampante nella scrittura del florentino

sicale, ma ?egli evita di adottare integralmente per l'architettura la terminolog?a est?tica della m?sica, sfuggendo cosi al penc?lo di far apparire I'est?tica architettonica come un semplice derivato di quella musicale?. Vero che gli esempi da cui trae i rapporti numerici musicali e armonici, ma da procedimenti scaturiscono indifferentemente aritmetici, geometrici Vitruvio egli ?rinunzia a esporre le suddivisioni del tetra cordo nei modi greci [...] per lui "oscure e di difficile comprensione"? e, ci? che pi? conta, non applicabili all'architettura36. Poco importa ildato ontologico. Se la scienza musicale ?nnatura e considera come sostanziale l'intervallo regolare matem?ticamente assegnato come sminuisce ilvalore dell'intervallo frutto dell'artiflzio umano, percepito accid?ntale, contrariamente laprassi edilizia declina invece ilprincipio est?tico gen?rale, e rende invece l'aberrazione uno strumento espressivo in grado di far collimare gli opposti. Ancora pi? radicale appare poi la riflessione di Pierre Caye, fine esegeta francese, del concetto di harmon?a, concinnitas e com anch'egli pi? incline ad una differenziazione deluso? mensurabilit? rispetto al quadro di riferimenti musicali; nonch? ?personalmente lo statute ontologico da chi invece tende a mischiare delle due differenti discipline, artista o storico pozione che dir si voglia37. Ma la colpa di aver confuso e manipolato gli ingredienti della - se non Parte del dolo ? da addebitarsi al solo circolo accademico. colpa vi ? al suo mentore

3536.

Id., La bellezza Id.

numerabile

cit., pp. 293-94.

et math?matiques inH. Dufourt J.M. Fauquet L'esprit palladiennes, 37. Vedi: P. Caye, Architecture (?diteurs), et de philosophie, Essais d'esth?tique de la musique. Paris, Klincksieck, Id., Le savoir de 1992, pp. 83-97; et Politique dans la Venise du Cinquecento, Palladio. Architecture, M?taphysique Paris, Klincksieck, 1995; Id., de l'art, in P. Magnard Alberti et Ficin. De la question m?taphysique Ficin, les Platonismes (?diteur), Marsile au et "temperantia". Du mod?le musical ? la Renaissance, Paris, J. Vrin, 2001, pp. 125-38; Id., Eurythmie et et A. G. Wersinger aret?. La in F. Malhomme Mousik? mod?le architectural, musique (?diteurs), de la Sorbonne, de musicologie du Colloque international l'?thique de l'Antiquit? ? l'?ge moderne, Actes e P. F. Leon Battista Alberti. Vrin d?cembre Paris, 2003, J. 15-17 (? para?tre); Choay (?diteurs), Caye cfr.: A. Angelini, L'Art d'?difier, Paris, Seuil, 2004. Appartenente alla stessa scuola di pensiero, Sapienza di Daniele Prudenza Eroica Virtu. Il mediomondo B?rbaro, Firenze, Olschki, 1999.

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

13

suo malgrado, ad un'opera ispirata da ben altre appartiene, scritto, tra un florilegio di architetti, da un te?rico di m?sica: di Ren? Ouvrard. 6. L'architettura all'origine Scritte arm?nica di Ren? Ouvrard storico e Fran?ois

intenzioni,

il solo trattato

?Architecture Harmonique

Blondel:

di un fraintendimento autunno del

?Architecture 1679, le trenta pagine che compongono Harmonique, ou Application de la Doctrine des Proportions de laMusique ? ?Architecture, assunto al principio (nessuna fonte, valgono ben una sosta e una deroga dall'impegno sulla letteratura critica), e per pi? ragioni. La prima: ? lo sguardo diretto esclusivamente nel tardo scritto da un musicista e te?rico aU'argomento Ren? Ouvrard, della m?sica. Non un peso massimo, ma neppure uno sprovveduto: per du Palais de dal 1663 al 1679 ma?tre de musique alla Sainte-Chapelle ben sedici anni ulteriore riprova dello scarso interesse Paris38. Ma a dispetto deH'originalit? dell'oggetto, av?re orecchie pronte e ricettive, rari sono coloro i quali gli susc?tate in chi dovrebbe il solo trattato dedicate esclusivamente hanno dest?nate qualche in circolazione, linea. Si contano: se non gli articoli di Philippe Vendrix, uno dei pochi e seguir? inmaniera costante il solo, ad approfondire inserito nel continuum di il recente contributo di Paolo Gozza, dell'estetica40; infine una tesi di laurea in architettura e

musicologi l'evolversi del dibattito39; una disamina delle una dissertazione

radici musicali

se ne ? resa giustizia e non ? qui il inmusicolog?a41. Altrove dottorale sulle ragioni storiche e artistiche all'origine del trattato42. Quel che in ? invece un altro aspetto del libello che tanta parte ha questa sede preme sottolineare avuto nel successivo modo di porsi e di interpretare l'analogia tra m?sica e architettura. caso di ritornare
38. R. Ouvrard, l'Architecture, ou Application ? de la Musique de la Doctrine des Proportions Harmonique, de Paris alla Biblioth?que Nationale Paris, J. B. de la Caille, 1679. A lungo irreperibile ma oggi disponibile anche alla Biblioth?que ammette di non esser riuscito a consultarlo), Architecture

(Wittkover de Municipale deU'Universit?

e Spettacolo di M?sica la Biblioteca del Dipartimento presso Lyon (e in microfilm se ne trova qualche estratto ? l'?ge in: F. Fichet, La th?orie architecturale di Bologna), Pierre Mardaga ?diteur, 1979, pp. 175-82; in attesa critique, Bruxelles-Li?ge, classique. Essai d'anthologie a cura di P. Vendrix V. Zara. critica moderna dell'edizione

39. Cfr.

et proportions architecturales dans la th?orie P. Vendrix, inmaniera harmoniques Proportions specifica: of Music?, Review of the Aesthetics and Sociology fran?aise des XVIIe et XVIIIe si?cle, in ?International en in: Id., L'augustinisme musical anche i risultati della ricerca son? present? XX/i, 1989, pp. 3-10; ma de Musicologie?, France au XVIIe si?cle, in ?Revue LXXVIII, 2,1992, pp. 237-255; e Id.,Jubal r?habilit?? Le inM. Couvreur des H?breux, Grand Si?cle et la musique (?diteur), Athalie. Racine et la trag?die biblique, Bruxelles, P. Gozza Vedi: Le Cri, 1992, pp. 91-105. Est?tica A. Serravezza, e m?sica. 2004, pp. 59-65. L'origine di un incontro, Bologna, CLUEB, nell'architettura di Ren? Ouvrard: ?e nuove consonanze l'Architecture Harmonique 1679: a.a. di Venezia, di architettura Istituto universitario laurea in Storia dellArchitettura, e lacunosa che palesa le difficolt? di da una metodolog?a viziata purtroppo appross?mat?va La dottrina delle e Ben? mus?cal?, proporzioni Universit?

40. 41.

M. Moserle, tesi di francese,

1995-1996, un approccio assoluta. La m?sica sui generis; e V Zara, interdisciplinare dottorale inMusicolog?a dissertazione musicali di Ren? Ouvrard (1624-16?4), a.a. 2003-2004. di Bologna, 42. V Zara, Antichi in?Intersezioni? //manoscritto

e Architettura. All'origine della "Querelle des Anciens et des Modernes", e Modern! tra M?sica vedi: M. L Scalvini Per un diff?rente S. Villari, di prossima approccio, pubblicazione. in ?Aesthetica di Fran?ois Bernin de Saint-Hilarion, sulle proporzioni 42,1994. Preprint?,

Vasco Zara

il soggetto in questione da un'orizzonte e a i tradurre di musicale, leggere rapporti proporzione, specificatamente Non in termini meramente le consonanze musicali, acustici, note sul pentagramma. Ouvrard il primo ad analizzare ma il primo la dicitura greca tramandata e come era state diapason, diapente, diatesseron, secondo sino ad allora, perch? ?cogenti sono consid?r?t! i rapporti degli intervalli musicali, e non la costruzione degli intervalli stessi entro armonie musicali?43; bensl Re Fa La, addirittura la Mi triade trasposta un tono sotte, Ut Sol, dato che ?cette harmonie est plus agr?able cause ? de la Tierce Majeure?44. Se Alberti e Palladio non hanno bisogno que la precedente di questa speciflca ? perch?, corne rammenta Wittkover, ?gli artisti rinascimentali non intendevano tradurre lam?sica inarchitettura, ma, negli intervalli armonio della scala musicale, Ouvrard vedevano le prove udibili della bellezza dei rapporti dei piccoli numeri interi m:^?45. vive invece durante il sec?lo della rivoluzione dati alla realt? immanente, per dimostrare e non esclusiva personale dei numeri e ha bisogno di ancorare quei che sono veri. Vi ? l'esigenza, comune a tutti scientifica, del Nostro, sonori, difronte di inverare sperimentalmente alia svelamento di un mondo per acquisite. Per questo spazio al rintocco di una risuona in perfetta armo e vibra nelle fondamenta

non ? solo

i sapienti dell'epoca ladottrina pitagorico-platonica

alie conoscenze fisiche date sensibile che fatica a corrispondere un pilastra della chiesa metropolitana di Tours si muove nello determinata campana, e il Tempio di Salomone non solamente n?a al levarsi delle trombe dei Leviti, ma trema e si scuote fin

sono delle di ?un bourdonnement & fr?missement agr?able?46. Le architetture di Ouvrard vere e proprie macchine resi tali in virt? della ragione matem?tica sonore, dei megafoni ilrapporte tra le parti: questo ilvalore aggiunto, il "nuovo" che stabilisce correttamente E in siffatta maniera le riprende, estendo e ulteriormente ruolo delle leggi di proporzione. approfondendo dArchitecture, il medesimo concetto, nel suo monumentale Fran?ois Blondel, Cours dArchitecture, ilprimo direttore dell'Academ/e ove non si accontenta di pre

sentare al pubblico, sotto ilsuo sigillo, le tesi del ma?tre de musique della Sainte-Chapelle, ma vi aggiunge un piccolo contributo personale spingendosi un poco pi? in l?47.Non una i?nica sono piacevoli alla vista perch? producono solo le dimensioni dell'architrave al basso e la quarta in alto; o la base sesta maggiore incastonata tra la terza maggiore attica, delinea nella corrispondenza delle parti un tra gli ordini d'architettura, e in modo didatticamente pl?gale (diligentemente riportato di fianco perfetto alla figura). Ma lo zoccolo posto sotto ilplinto della base ha la stessa funzione musicale eccelsa accordo fa meglio gustare, in un irreprensibile palpito

la cui modulazione delle note di passaggio sensista, le note principal"! dell'accordo:


4344. 45. R-Wittkover, R. Ouvrard, R.Wittkover, (vedi supra, R. Ouvrard, F. Blondel,

46. 47.

cit., p. 114. Principf architettonici Architecture cit., p. 11. Harmonique cit., p. 114; che poi i rapporti non fossero basati Principf architettonici non cambia il senso dell'operazione da Ouvrard. compiuta ? 5), Architecture cit., p. 13. Harmonique dans l'Acad?mie Cours d'Architecture Royale d'Architecture, enseign?

solo

su numeri

interi

Paris,

P. Abouin lamusique

de des proportions F. Clouzier, 1675-1683, Cinqui?me Partie, 1685, Livre V, Chap. XI. Application ? l'Architecture par M. Ouvrard, pp. 756-68; Chap. XII. Suite de la m?me pens?e, pp. 758-60.

M?sica

e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

15

la scotie, on peut dire qu'il font dans TArchitecture [...] quant aux filets qui accompagnent ? faire des passagges o? elles servent font dans laMusique, les Notes "fuses" & "semi-fuses" avec plus de douceur48. des accords les Notes essentielles font go?ter leur modulation

ce que qui par

storiche. Ma quai ? state allora ilbusillis, l'equivoco epistemo Sino a qui, le premesse interpretativo, figlio di una peculiare situazione l?gico che ha imposto questo modello dei rapporti intercorrenti tra m?sica e architettura, storica, quale canone di decifrazione tra le due discipline si esaurisse, sempre e ovunque, nella traduzione non in un rapporte di proporzione bensi nelle letterale delle dimensioni architettoniche = = = resa 1:2 dei ottava do-Do? Perch? questa, alla note musicali conti, ? la diapason anche tra gli in uso, il criterio di lettura paradigm?tico, lamoneta corrente, percezione come se ?I connubio a comporre una melod?a, quando ben lo spazio equivalesse specialise ;come se misurare altra, come si spera si evinca da quanto sin qui dette, ? lanatura e la sostanza del rapporte a dar conto in una rivista anal?gico. Eppure ? cos? che Jean-Marc Bonh?te, a lungo il solo e compagni, legge leville daWittkover non irriverente ilpara si consideri troppo palladiane, lontano dagli occhi del Palladio e, gone, lungi anche dai nostri49. Ed ? purtroppo ancora cos?, a quasi trent'anni di distanza, e geometriche che George Hersey, recidivo dopo uno studio sulle griglie matematiche in uso nei palazzi rinascimentali italiani50, torna sull'architettura barocca e pitagoriche di un nume di Blondel (nonch? alia consulenza musicologica all'esposizione appoggiandosi di musicolog?a delle teorie ermeneutiche elaborate ilBaldacchino di Bernini51. Ma con quale Claude V. Palisca!) legge musicalmente un in secondo rivolto e una me accordo di Fa minore quale arbitrio gli fa corrispondere lod?a in tempo binario nella stessa tonalit?? Perch? non Re minore allora, o qualche altra al gusto (soggettivo) o alia lettura (meno bemolli in chiave)? Ma armon?a pi? confacente tutelare e travisando est?tico il senso profondo di un fen?meno l'inganno perdura, distorcendo vano e e gettandovi discr?dite. Decontestualizzando rendendo la riflessione di Ouvrard Brailoiu ancora in attesa di riconoscimento. lo sforzo di un novello Constantin 7. La terza via: Ovverosia: Dette la grammatica musicali degli ordini e modelli d'architettura nella teoria degli ordini architettonici. ad un convegno, o di una tesi di laurea. ordini

modell?

rettorici

cos?: iltitolo di un saggio, o di una relazione intravista e poi lasciata decantare. Invece, "solo" un'ipotesi di ricerca, appena vale a dire i cinque i?nico, corinzio, poi anche toscano e composite: D?rico,

iprimi tre originari dell'antica Grecia, gli altri due giunti dopo. Per iprofan i: d'architettura, e architrave; per gli addetti ai lavori ?l'expression la plus coh?rente colonna pi? basamento

48. 49.

Ibid., p. 759. in ?M?sica Disciplina?, d'une Villa de Palladio, R?sonance musicale XXV, 1971, pp. 171-78. J.-M. Bonh?te, in the Italian Renaissance, Palaces. Magic and Architecture Ithaca-London, 1976; 50. G. L. Hersey, Pythagorean nel "De re aedificatoria" // ru?lo della matem?tica alla "recidivit?", cfr.: M. Karvouni, dell'Alberti, quanto A. Engel, Leon Battista Albert! cit., pp. 282-91. in J. Rykwert 51. G. L. Hersey, Press, 2000, Architecture pp. 22-51. and Geometry in the Age of baroque, Chicago-London, The University of Chicago

i6

Vasco Zara

et la plus pouss?e du principe de la r?gle?52, perch? negli ordini d'architettura finalmente e fisse le di il Unit? di misura: decifrabili, codif?cate, rapporto tra di? leggi proporzione. e antropomorfa, metro e altezza della colonna. Ma la natura ? molteplice: matem?tica perch? Quelle una adolescente insegna Vitruvio ? ilcorpo umano a ?spirare forme e misure agli architetti. di un giovane uomo virile per l'ordine d?rico, di una matrona per lo i?nico e di corne

rettorica, perch? se la struttura formale per ilcorinzio. Ma soprattutto: implica, iscritto nel suo c?dice gen?tico, una precisa rappresentazione tipol?gica, questa ancor pi? pregnante quanto alie qualit? morali in realt? designa e veicola un messaggio Dolce, solido, delicate: non solo uno stile e una maniera del discorso ora poi ad espletare, cariche di un e di rappresentanza. Impiegati le curve del compasso e (seguendo

dell'individuo.

torio, ma precise cat?gorie del gusto che non tarderanno nuovo signif?cate sem?ntico, distinte funzioni monumentali

gli ordini quindi di volta involta intermini geometrici le linee della squadra), sociali (il d?rico si addice al pop?lo, e quindi sta in basso, mentre - e o morali (rovesciando ilcorinzio alla nobilt? di conseguenza), le ragioni precedenti: la consona e e auctoritas del d?rico alle al ciceroniane stoiche gravitas semplicit? pi? rispetto seguirne la storia, cos? corne ladipinge John Onians nel suo Bearers of Meaning The Classical Orders inAntiquity, the Middle Ages, and the Renaissance, della fine degli anni '8o53; ed avviene in maniera del tutto naturale che, pagina dopo pagina, delicate corinzio). ? affascinante la lettura anticipi lo svolgersi del racconto richiamando alia memoria quanto a suo tempo sotto gli occhi: neWHypnerotomachia appreso sul carattere dei modi musicali. Puntualmente a il di Francesco Colonna, Poliphili primo suggerire l'equivalenza tra modi musicali e ordini architettonici, l'architetto l'ordine e relazionando come un m?sico che deve intonare un edificio, scegliendone le parti (l'uso della proporzione in chiave mens?rale, lo stesso del tempo come dello spazio). O in Bramante, che rivoluziona

principio di suddivisione in chiave espressiva secondo una l?gica la scala gerarchica degli ordini, sovrapponendoli musicale mediata dalla teor?a dei modi: l'ordine d?rico sostiene gli altri ordini, cos? come ilmodo d?rico facente vece e voce di contrabasso cos? immediata, e ilcui senso si apprezza (un'associazione terminol?gica forse maggiormente nelle sfumature della non lingua

1999 David J. Buch firma uno studio sulla Rh?torique des Dieux di Dennis Gaultier, raccolta manoscritta di brani per liuto del le partiture siano intimamente XVII sec?lo, e per la prima volta illustra in quale maniera e consapevolmente che le I\ alle ethos dei modi utilizzati accompagnano, legate immagini

inglese che distingue tra Doric order e Dorian mode). Pochi per? hanno fatto propria tale lezione. Nel

52. W.

53.

Th?orie et terminologie de l'architecture ? l'?ge classique SzAMBiEN, Sym?trie Go?t Caract?re. 1550-1800, Picard, 1986, p. 36. in Antiquity, the Middle Ages, and the Renaissance, The Classical Orders Bearers J.Onians, of Meaning. ma cfr. New Princeton Id., Alberti e <?>IAAPETH. Princeton, Press, 1988; ugualmente: University Jersey, Paris,

and Courtauld A Study in Their Sources, in?Journal of the Warburg Institutes, 34,1971, Id.,On pp. 96-114; e The the Orders how to listen to High Renaissance art, in ?Art History?, Id., 411-37; pp. of 1984, System ?nJ.Guillaume Les Trait?s d'Architecture de la Renaissance, in Renaissance Architectural (?diteur), Thought, tenu ? Tours du 1 au 11 juillet 1981, Paris, Picard, 1988, pp. 169-78. Actes du Colloque

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

nella composizione

al carattere dell'ordine architettonico impiegato nella equivalente o concorso scenico54. di del decoro coincidenza fortunate rappresentazione Singolare un in concetto sul di armon?a, Yves Pauwels, volume miscellaneo idee, l'anno successivo, storico dell'architettura

di scuola francese scettico sull'effettiva pertinenza delle analisi e ont la plus part du temps d'autres soucis, beau musicali di chiese palazzi (?/es architectes ma assertore convinto dell'ascendente rettorico sui modelli teorici coup plus concrets?), successivo architettonici, lasciapassare per il richiamo musicale (?en architecure comme en musique, le choix de tel ordre, ou de tel mode, implique non seulement une construction formelle particuli?re, mais aussi un caract?re pr?cis?), si rif? proprio alla Rh?torique des ilparallelismo tra modi musicali e ordini d'architettura55. Dieux per analizzare e dimostrare del Scartata l'idea simultanea ed indipendente di due ricer plagio, dalla convergenza ambiente (e al medesimo cult?rale) reclamano la centralita del paradigma rettorico-musicale nei parit? di conclusioni, emerge piuttosto e si recuperino gli studi di Joseph C. dibattiti teorici del tempo. Si rammenti Ouvrard, Allard, Jennifer Montagu e Naomi Joy Barker suH'Academ/e de Peinture et de Sculpture e oggetto tra ipittori francesi di allora, Nicolas Poussin56. A partir? da una lettera aut?grafa del maestro, gli autori summenzionati le tracciano linee di una possibile parentela tra l'ethos dei soggetti dipinti sulla tela e lateoria dei modi musicali. Barker in particolare si spinge sino ad ipotizzare la ratio musicale quale principio sul maggiore ordinatore tra le varie parti del disegno pittorico, trascurando, al pari dei suoi compagni di strada, ci? che a prima vista appare pi? evidente e manifesto. Per una volta: ilvisibile la presenza, non fortuita, di colonne e colonnate tutt'?n rispetto all'invisibile; ovverosia torno alie raffigurazioni sacre e mitologiche. l'ordine architettonico Quale prescelto? Vi catori che alio stesso di studio

con la scena rappresentata? ? corrispondenza E se si, quale ordine di idee instaura allora ma tale relazione? Domande di che inducono a porsi, inmaniera ancora prive risposta, diversa da quanto gi? fatto, altri pregnanti interrogativi sul ru?lo effettivamente giocato dalla scienza delle proporzioni all'alba della Querelle des Anciens et des Modernes57. AI fine di non tralasciare ogni possibile pista, val la pena tornare al gi? citato saggio e ancora attuali IIcontenuti58. Per la di Battisti, visti gli spunti per la ricerca molteplici prima volta infatti, oltre alla revisione palladiana sopra descritta, si accosta in quelle pa

in a Seventeenth-Century Lute Manuscript: "La The Coordination of Text, Illustration, and Music in ?Imago Musicae?, VI, 1999, pp. 39-81. Rh?torique des Dieux", est discordia concors?: ?Harmon?a le mod?le musical dans l'architecture des temps modernes, 55- Y Pauwels, : I. inCh. Charraud A. V, 2000, pp. 313-25. Dello stesso autore Meaux L'Harmonie, Orl?ans, (?diteur), vedi: L'architecture au temps de la Pl?iade, Paris, G?rard Monfort ?diteur, 2002. 54- D- J- Buch, 56. Music in iyth-Century in ?Journal of Aesthetics and Art and Painting Mechanism, France, J. C. Allard, in the Acad?mie The Theory of the Musical Modes Criticism?, pp. 269-79; J-Montagu, XL/3,19^2, Royale de Peinture et de Sculpture, in ?Journal of the Warburg and Courtauld Institues?, LV, 1992, pp. 233-48; N. J. Barker, 'Diverse Passions': Mode, in ?Music inArt?, XXV/1-2, Interval and Affect in Poussin's Painting, 2000, pp. 5-24. e Architettura tra M?sica Antichi e Moderni cit. 57. Si rimanda a: V. Zara, del Un tentativo analisi strutturale E. di Palladio Battisti, cit., vedi supra ? 5. 58.

i8

Vasco Zara

gine

ilproblema

lo spazio esistente tra gli elementi architettonici stessi, il rapporte tra pieni e vuoti di cui vive la forma pl?stica. Ma se questi risponde ad un tempo musicale, qu?le ars oratoria e scientia bene modulandi, nell'analisi dei modello offrono allora entrambe, meccanismi 8. Omissis: della percezione il problema delle visiva? fonti

cat?gorie vale a dire

come ?fatto puramente psicol?gico?, e ci si avvale di della proporzione rettoriche al fine di esaminare non la natura degli ordini, bensl ('intercolumnio,

e negligentemente lasciato ammuffire nei piani alti Inun altro saggio, malauguratamente una allora giovane storica dell'arte italiana, Mar?a Laura degli scaffali delle biblioteche, di riferimento per gli scultori lapicidi Tomea-Gavazzoli, suggeriva quale possibile modello nell'ltalia padana bagnata operanti nell'abbazia cistercense di Chiaravalle della Colomba, e dal Lambro dal Po, igrafici delle proporzioni musicali comunemente adottati nei trattati lo schema musicale al disegno teorici dell'epoca. infatti proporzionale Sovrapponendo dei capitelli delle colonne, lemisure corrispondono. La coincidenza va fotogrammetrico in s? fine a se stessa, e l'autrice propone di consi pero al di l? della mera equipollenza, al processo creativo59. Che sia vero derare ildisegno gr?fico come supporte mnemonico ildisegno architettonico m?sico locus memoriae sia anche per il per eccellenza, questo ?, se non scontato, almeno risaputo60. Se ne richiama qui l'atten zione per due ragioni. La prima, in stretta parentela con ?'interrogativo lasciato sopra in sospeso: osservate da questo punto di vista, tecniche della memoria, leggi della m?sica ilcontrario, che e schemi m?sica non solo offrono un diverso contributo geometrico-matematici e architettura, ma soprattutto rivelano uno scorcio in?dito quanto da questa prospettiva, al connubio all'analisi del vergine ovvero

funzionamento tutto

dei processi cognitivi. Visto da esplorare e da verificare61.

un territorio

Arte cisterciense in Italia. Letture critiche e nuove linee d'indagine per la scultura 59- M. L. Tomea-Gavazzoli, e di ?n P. Zerbi del San Bernardo Atti studi, Milano, ?'Italia, architettonico, Convegno 24-26 (a cura), e leggi Claravallense, 1990, Milano, 1993, pp. 227-51; e Id., Tecniche della memoria maggio Scriptorium la IIGiornata di della Colomba, comunicazione letta durante nelle sculture di Chiaravalle della m?sica Ratio Fecit Diversum. Internazionale: San Bernardo e le arti, a cura di V Cappelletti lavori del Congresso e A. M. Roman?n?, Roma, Accademia tra gli Atti Naz?onale dei Lincei, 27-29 maggio 1991, non pubblicata 2 serie, VIII/1-2,1994. in ?Arte M?di?vale?, raccolti di S. Lorenzetti, ?La sventurata m?sica... s? veloce nel morir??. contributo 60. Vedi, tra gli altri, ?Irecente e arte della memoria tra Cinque e Seicento, tra m?sica ?n?Recercare?, XIV, 2002, pp. 3-30. Rapporti musicali ?nqualit? delle proporzioni le recenti scia si ascrivono 61. Lungo questa indagini sull'applicazione vedi: mnemotecnico nella composizione di immagini e codici miniati di epoca m?di?vale, di strumento C. Tristano, F. Mottola tra IX e X sec?lo, in G. Vit?lo dei codici dell'ltalia m?ridionale tecnico-formali e produzione documentar?a nel Mezzogiorno longobardo, Atti del Convegno (a cura), Scrittura di studio, Badia di Cava, 3-5 ottobre internazionale 1990, Badia di Cava, Edizioni 10/17, 1991, pp. 55-90 et M?sica", ?n "Geom?trica G. Filocamo ?n: Id., ?Gr?fica?, VIII, 1993, pp. (a cura), Melodie (riedito 17-46); del canto lit?rgico, Atti del Convegno, Stato delle ricerche sui manoscritti dimenticate. 2-3 ottobre Spoleto, Caratteristiche 2002, pp. 131-43; nonch?: Moyen ?ge entre ordre et d?sordre, 2004. 25 mars-27 juin 2004, Paris, Cit? de laMusique, catalogue d'exposition,

1999, Firenze, Olschki, de laMusique, Mus?e

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

19

mette

luogo, lamolteplicit? di ridefinire, o per lo meno ilconcetto di fonte. Lo scetticismo In secondo

l'analogia musica-architettura ?Mancano le fonti?, si ingiunge da pi? parti; ?Senza font!, quale liceit? assegnare ad analisi i pi?. Questo ilprincipale capo che possono essere solo frutto di suggestione??, giudicano corne in ?mbito m?di?vale, d'accusa: un'associazione di idee se giustificare, soprattutto nulla ne rende rimprovero cui destino diretta testimonianza? Lascia l'amaro in bocea constatare provenga da chi fa dell'efflmero, ? lamorte, e che la carta solo inminima Chiarito di un suono la cui natura ? poi come il silenzio e ilproprio il il

al medesimo oggetto di studio per ? tale terminolog?a), lecito utilizzare (se aggiustare nel quale si relega, per lamaggior parte del tempo, soffre ancora, spiace dirlo, di una impostazione positivistica. degli approcci

parte pu? imprigionare, di cui sopra al par? l'equivoco storico ed epistemol?gico e non non la parola, ma la torna scontato utile ricordare dare allora che 6, per grafo e e sono "cosa" tramette signif?cati, che i monumenti le opere d'arte ingrado di parlarci ?in quanto document! storici anche se privi di 'pezze d'appoggio' scritte?, per usare - volu - il corne tamente linguaggio semplice, scientifico ma non specialistico di un medievista terreno d'elezione. Giosu? ai pi? ma non agli addetti ai lavori per la sua compromissione Musca (sconosciuto con regioni del sapere normalmente lontane dalla giurisdizione di uno storico)62; quale senza riprova di una riflessione gi? in corso da tempo nelle discipline storiografiche, quest'altre D?rer cat?gorie che

sigilla le sue istru zioni sulla maniera di misurare ilcorpo umano (due uomini corne due chirurgi attorno ad un liuto per valutarne dimensioni ed effetto prospettico) possa assurgere ail'altare delle prove. Ma cosa conduce, nell'esplicazione del liuto, non solo lo strumento musicale di un'operazione sem?ntica, alla scelta proprio pi? diffuso all'epoca, ma s?mbolo c?smico per

per forza scomodare all'uopo antropologi, semiologi e tutte finiscono inG ma di cui pare essersi dimenticati. Fuor di dubbio ad esempio che l'incisione con cui Albrecht

eccellenza? Opinabile poi che ilsolitario affresco quattrocentesco di Sant'Agostino trionfante a ub?cate all'interno della chiesa di San Francesco al Prato Pistoia possa elevarsi all? stesso un centra Al ?I lato le arti liberali, cinque rispetto aile da dall'altra le santo, virt?, rango. canoniche sette; identif?cate: Grammatica, Dialettica, Rettorica e Astrologia. Chi ? allora quella dama che con ladestra sostiene una colonna con capitello flor?ale d'impostazione ilcorpo centrale d'ambedue classica e nella sinistra regge un pilone quadrate di mattoni, - re con ornato note le elementi architettonici iscrizioni delle della gamma musicale ut gli con cura dalle mani della misteriosa mi sol la, sottolineate fa damigella? Che sia M?sica? Aritm?tica agostiniano metr?a) dello piuttosto Geometr?a? sorella della M?sica, numero del tempo, spazio63? L'ignoto pittore, d'altronde, forse? O nel pensiero e quantit? (Aritm?tica) qualit? (Geo non disponeva forse gi? di precedenti E se fosse Architettura,

62. Vedi: G. Musca, Mario Adda 63. T. Ledoux, 48,1987,

Castel

del Monte, pp. 23-62. e M?sica:

il reale e l'immaginario, Sant'Agostino

inG. Saponaro

(a cura), Castel

del Monte,

Bari,

Editore, Geometr?a

e una personificazione

tardo medioevale,

in ?Prospettiva?,

pp. 75-78.

20

Vasco Zara

modelli

quel Jubal antagonista di Pitagora nel farsi attribuire ilpatron?mico raffigurato lungo tutto ilcorso del Trecento (da Niccol? di Giacomo da Bologna, da Giusto de' Menabuoi e da altri a noi sconosciuti miniatori) intento sopra un un uno martello nella mani, al flanco incudine, colonna, quand'anche due, nel fuste incise di riferimento, di inventor musicae, le note musicali64? Son? allora soltanto

senza alcun rapporte con quanto sin congetture uno in cui solo titolo quieta lo spirito studio ?I qui dette quelle raccolte da Nigel Hiscock di chi si ? perso nelle temperie medievali: The wise master builder: platonic geometry inplans tra il reale e l'immaginario, sar? una rete di of medieval abbeys and cathedrals65! Quando, relazioni a definir? non solamente 9. Conclusioni Cosa resta alia fine del viaggio? Se possibile, un altro viaggio da ricominciare. Per il let tore improvviso e improvvisato (o solamente improvvido), se giunto sin qui avr? avuto se alla medesima il proprio tempo. Per il ricercatore, la sensazione di non aver perso impressione un oggetto e a costituire sua la formulazione? ilbanco di prova di un'ipotesi di ricerca, e

i piedi aggiungeranno la voglia di continuare e la testa quella di dalla la altre considerazioni matassa, emergono pensare. Sbrogliata pi? personali visione d'insieme appena delineata: ben?vola giustizia al De Architectura Libri Decem di Vitruvio. Vero che la tradizione ne ha fatto ilcanone anche per quanto riguarda l'ap iltesto, plicazione della dottrina delle proporzioni musicali ail'architettura, ma a scorrere e non le glosse, non si trova alcun riferimento. La speculazione te?rica dell'architetto ritorno ha scopi ben pi? pratici e meno nobili: corne chiosa Battisti, ?/' reazionari sono sempre bene accetti, e Vitruvio, come molti altri, divulgo non le innovazioni, ma le censure, tramandandole corne la unica prassi possibile?66. Nel pluricitato quinto libro, l'esposizione ? tangenziale all'assunto principale: bench? musici e astro della dottrina di Aristosseno romano insieme di orbite planetari e consonanze musicali, aU'atto pratico logi possano discettare Idem per quanto riguarda le cure ciascuno si occupa del proprio settore di pertinenza67.
64. Vedi: and the Gittern in Fourteenth-Century Italy, in ?M?sica Lady Music, alla del materiale che i scelta pp. 25-65, significati apocalittici legati segnala 1984, Disciplina?, - non il pilastro p?rira al fuoco, e ci? che sar? inciso nella roccia (ci? che sar? scritto nella pietra - non und nonch?: G. Frings, Dosso Dossi la colonna soccomber? alle acque); "Allegorie der Musik" H. M. Brown, St. Augustine, XXXVIII, die Tradition

1. Nel

aile fonti, ? forse

Tora di rendere

und Renaissance, in ?Imago Musicae?, inMittelalter des "inventor musicae" IX-XII, 1992-95, e M?sica e sviluppa cit. i punti da T. Ledoux, Geometr?a lasciati in sospeso pp. 159-203, che riprende in plans of medieval and cathedrals, builder: platonic The wise master geometry abbeys 65. N. Hiscock, 2000. Aldershot, Ashgate, e recezione del del Palladlo cit., p. 216. Sulla tradizione Un tentativo di analisi strutturale 66. E. Battisti, in der die Geschichte testo vedi: G. Germann, Architekturtheorie, Darmstadt, vitruviano, Einf?hrung Wissenschaftliche zur Gegenwart, von der Antike bis der Architekturtheorie: 1980; H.-W. Kruft, Geschichte Buchgesellschaft, 2 voll., Milano-Bari, Laterza, Beck, 1985 (tr.it.: Storia delle teorie architettoniche, M?nchen, e P. N. Pagliara, in S. Settis (a cura), Memoria dell'antico nell'arte Vitruvio, da testo a canone, est disputatio [...]. Operum

Dalla tradizione all'archeologia, Einaudi, 1986, III. pp. 3-85. Liber Primus, v. 16: ?Similiter cum astrologis et musicis De Architectura Libri Decem, 67. Vitruvio, et diapente in quadratis et trigonis diatesseron communis de sympathia stellarum et symphoniarum

1987-1988); italiana, 3 voll., Torino,

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

21

del corpo e quelle dest?nate un giovane ebbro di gelosia

all'anima: bench?

sia Pitagora

semplicemente suonandogli tratta si in ritmo del sangue che esce dalle vene ? al medico ipofrigio spondaico, quando non al m?sico68. La conoscenza che si fa ricorso, degli intervalli musicali serve in primis a le corde di catapulte e altre macchine da guerra, poi all'amplificazione tendere delle voci

a placare ilfurore omicida di all'aulos una melod?a di modo

nei teatri, infine alia costruzione di strumenti idraulici. Stop: nulla sulle piante degli edifici e consimili69. Lo sposalizio, per le ragioni che sappiamo, ? contratto, almeno su carta, all'alba del Rinascimento. Tale approccio impone allora una revisione, come visto gi? in da musicale: quella atto, quanto all'appropriazione parte degli architetti dell'esperienza o sensi del corpo70? dei concerti o quella dei trattati? Vale a dire: organi dell'intelletto 2. Cerniera razione tra due epoche, il sembra essere Quattrocento te?rica della pratica architetturale. Tra il25 gennaio della Fabbrica del Duomo la chiave di volta dell'elabo 1400, giorno di Milano della virulenta tra il capitolo famosa torna

registrata negli Annali architetti lombardi e I'esperto francese Jean Mignot, culminate degli interiezione: ?Ars sine scientia nihil est?, e il 31 agosto 1434, quando nel cantiere

discussione

nell'ormai Brunelleschi

quasi ultimate di Santa Maria del Fiore (dopo undid giorni passati in carcere con l'accusa, invidiosamente rivoltagli contro dal Consiglio d'Arte de' Maestri di Pietra e e licenziatutte non di le lemaestranze reg?le della corporazione), Legname, rispettare ilgiorno dopo ad un salario pi? basso, la distanza ? ben pi? ingente e per riassumerle Inquei trent'anni si consuma la nascita dell'architet del puro lasso temporale. profonda tura moderna: dalla pratica di cantiere al progetto mentale concepito a priori. La critica si ? a lungo interrogata sul lascito m?di?vale nella pratica progettuale di Brunelleschi, ed in che modo questi l'abbia rielaborata e superata. L'apporte pi? speci il contributo ficatamente musicale ? rimaste per? sempre al margine. Invece, proprio storiografica musicologico pu? gettare nuova luce sul mutamento in atto, e spiegarlo altrimenti. In

68.

vero ingressus, qui manu ac tractationibus ad elegantiam perducuntur, ipsorum sunt qui proprie una arte ad a cura di P. Gros, 2 voll., Torino, sunt istituti? (tr.it.: Vitruvio, De Archltectura, Einaudi, 1997). faciendum id est operis effectus, Ibid., v. 15: ?Ex his autem unum proprium est eorum qui singulis rebus sunt exercitati, cum omnibus doctis, et musios alterum commune id est ratiocinatio, uti medias est de venarum rythmo et aut aegrum eripere de periculo oportuerit, non accedet musicus, ad pedes motu, at si vulnus mederi sed id opus proprium erit medid. recipiant iucunditatem?. Item in ?rgano non medicus des musicus modulabitur, ut aures suam cantionibus

69.

autem sci?t oportet, uti canonicam notam habeat, rationem et mathematlcam Ibid., vv. 8-10: ?Musicem ballistarum ?tem theatr?s vasa praeterea temperaturas scorpionum possit recte facer? [...]. catapultarum rationem conlocantur sonituum ad discrimina [...]. Hydraulicas aerea, quae in cellis sub gradibus mathematica et cetera quae sunt similia his organis, sine musicis rationibus efficere nemo poterit?. quoque machinas XLVIIe Colloque Alberti, direction: letta da Philippe Vendrix durante la IIIe Journ?e des travaux du Humanistes: Vie solitaire, vie civile: l'Humanisme de P?trarque ? d'?tudes F. La Brasca, Centre C. Trottmann de la Renaissance, d'?tudes Tours, Sup?rieures 28 juin-2 juillet 2004, dal titolo: Les oreilles d'Alberti, ove provocatoriamente ci si chiede, inmaniera ancora diversa da Naredi-Rainer di (vedi supra, ? 5), se i rimandi alla teor?a musicale present? nell'opera ? alla comunicazione Internationale non siano da intenders? nell'ordine che di una mera piuttosto speculazione per s?, non hanno valore compositivo e di un piacere di ricostruzione di una esperienza visto che gli intervalli musicali, considerati metaf?sica, (in attesa della pubblicazione degli Atti). sensibile in s? e Il riferimento

70.

Alberti

22

Vasco Zara

un saggio del 1964 (oggi nuovamente rieditato) sulle origini e l'evoluzione del concetto e di "genio musicale", Edward E. Lowinsky ricorda come per ?I Medio Evo teol?gico matem?tico ?solus Deus cr??t; nullum corpus potest creare?7\ La frattura rinascimentale anche da questo: dalla capacita dell'uomo non di creare dal nulla (attribute del divino), ma di fare qualcosa di nuovo. Nel caso specifico: I'abbandono progressivo a della pratica del cantus firmus, vale dire della composizione sopra una melod?a data. Le si riconosce implicazioni di ordine al di l? del proposito m?sica e architettura. strettamente musicale racchiuse in una affermazione simile vanno la disamina dello sguardo critico sui rapporti tra non pare fuori luogo ilparallelo che immediatamen te si impone tra una prassi musicale basata sull'utilizzo di formule prestabilite (il cantus e e una sull'adozione di schemi fondata firmus), pratica progettuale figure geometriche e m?todo ad anch'esse predeterm?nate ad quadratum (il triangulum tanto discusso nel qui dichiarato: Nondimeno, cantiere del Duomo di Milano). In che misura quindi i processi Ed ?nche modo compositivi musicali si ilconcetto di creazione

avvicinano ai processi compositivi architetturali? ex nihilo - nozione sino ad ora mai differenziata pu? delucidare sulla rivoluzione brunelleschiana architettonica, proprio nel momento gettazione

da storici deH'arte e dell'architettura e sulle

innovazioni incorse nella pro in cui si passa alla sua elaborazione te?rica? Quando Wittkover distingue tra ?l'artista m?di?vale che tende a proiettare entro norma sua una la geom?trica prestabilita, e l'artista rinascimentale che mira a immagine trarre dai fenomeni naturali che lo circondano una norma m?trica?, non si rintraccia forse lo stesso

con cui Johannes de Grocheo separa ?ordin?re materia spartiacque concettuale tenor in da conductibus totaliter de novo fit et secundum ?componere quoniam praejacens? cos? et dal dibattito incorso voluntatem artificis modificatur dur?t?, virando completamente o rinascimentale, e ponendo architettonica medioevale sulle radici della speculazione itermini della contesa72? Quale pu? essere allora ilru?lo, il anzi in una nuova prospettiva e speculativo, offerto dal campo di riferimenti musicali sussidio sem?ntico, epistemol?gico in tale contesto? 3. Nel al sec?lo Wolfgang Sch?nsleder, erudito tede 1631Volupius Decorus Musagetes, un l'arte della d? alle manuale sco, gesuita, vocale, per apprendere stampe composizione Architectonice musices universalis. Un sec?lo la consueta in compagnia dell'amico

dopo, una banale discussione barone durante Jean-Fr?d?ric de Stein, passeggiata sulle proporzioni di un palazzo della citt? di Losanna, di cui ? di?cono, fornisce l'occasione a Jean-Pierre de Crousaz per l'idea di un libro che diverr? ilprimo trattato moderno sul titolandolo:

71.

in ?The Musical Quarterly?, The Musical Genius. Evolution and Origins of a Concept, E. E. Lowinsky, in the culture of the in: B. J. Blackburn 50, 1964, pp. 321-40; 51, 1964, pp. 476-95; oggi (editor), Music of Chicago & London, The University Renaissance and other essays, 2 voll., Chicago Press, 1989, I, pp. cfr. anche: The Concept stesso autore Dello Space in the Renaissance of Physical and Musical (A 40-66. in G. Reese Papers of the American Preliminary Sketch), (editor), 1?41, American Society, 1946, pp. 57-84; anch'esso Musicological in the culture of the Renaissance Music cit., I,pp. 6-18. Musicological presente Society, Annual Meeting, in: B. J. Blackburn (editor),

72. Vedi

supra,

n. 27. ? 5,

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

23

concetto

giocato con l'altra. Se qui si accostano, ? perch? entrambi gli autori attingono, magari inconscia comune non ancora sufficientemente da un thesaurus etimol?gico mente, investigate. ancora con estrema naturalezza di ci fa ?architettura che Quello polif?nica?, oggi parlare di ?solidit? del suono?, di ?costruzione ed estensione mel?dica? sebbene o, senza voler essere di ?scala musicale?, non sia affatto

ilTrait? du Beau Essentiel, ove peraltro essenziale si rivela il ruolo dall'arte musicale. Evidentemente, le due opere non hanno nulla a che fare luna di bellezza,

trop chiaro quale po ridondanti, semplicemente ?I vocabolario della m?sica e quello sia lo spazio d'incontro sem?ntico ove si coniugano non e ma alia cui risoluzione dell'architettura. Questione impervia improba, un'esplora un contributo Pens? zione tassonomica avviata da inestimabile. tempo pu? elargire gi? al LESMU, progetto di Dizionario Storico dell'italiano della m?sica e della critica musicale in in questione CD-Rom (pi? funzionale forse al soggetto rispetto aile ricerche epistemo area tedesca da Hans Heinrich Eggrebecht che ne sono la naturale e logiche inziate in dichiarata o ancora alle architettonica)73; ricerche, soprattutto transalpine, sulle origini del dizionario dell'architettura moderna74, senza dimenticare l'oramai lunga tradizione ermeneutica coagulatasi attorno alla figura di Leon Battista Alberti: padre putativo dell'architettura certo, ma anche un umanista premessa, dati i natali italici della trattatistica e delle possibilit?, di una lingua prestata dalla letteratura dell'importanza, all'arte75. Un quesito di sostanza dunque, ehe per tutte queste ragioni interpella forse al cuore la natura del connubio tra le due discipline, intese corne pi? direttamente ben conscio espressione e linguaggio del fare umano. sia crocevia ove sostano Infine, permessa una ultima riflessione sull'interdisciplinariet?, e ripartono e ipensieri, e a cui non ? possibile, dopo tanto dire, sottrarsi. Architettura quindi, corne sponde
attorno

m?sica

di un mare

che

lambisce coste

diverse

il cui movimento

73-

di Studi di Lessicologia Musicale cfr. i tre volumi pubblicati e Paolo 1994, 1995, e 2000, tutti curati da Fiamma Nicolodi di Studio della Seminario 2002, che raccoglie Trovato; X/i, gli Atti del XXV in Europa, tra cui si segnala Fondazione Levi: La m?sica fra suono e parola: ricerche sul lessico musicale e non-musica: di F. Rossi, Tra m?sica le metafore l'intervento nel lessico musicale italiano, pp. 101-37; e a La polisemia nel lessico della trattatistica musicale in italiana cinquecentesca, latere, dello stesso autore: Sulle attivit? ruotanti al LESMU, nel da Olschki, Firenze, rispettivamente e Storia?, nonch? ?M?sica

?Studi di Lessicografia Italiana?, XII, 1994, pp. 73-121. entre les mots et l'architecture dans la seconde moiti? du XVIIe D. Rouillard, 74. Cfr: A. Guiheux ?changes si?cle ? travers les trait?s de l'art de parler, in ?Les Cahiers de la Recherche XVIII, 1985, architecturale?, P. Crossley and language. Constructing Architecture pp. 18-48; G. Clarke (editors), identity in european c. 1000 c. 1650, New York- Cambridge, architecture Press, 2000; eW. Szambien, Cambridge University cit. Sym?trie Go?t Caract?re ai gi? citati studi di Wittkover, Naredi-Rainer, 75. Oltre Caye (vedi supra, ? 5) e Onians (vedi supra, n. tra si Universal Man altri: Leon Battista Alberti: the Gadol, J. gli of segnalano, Early Renaissance, 50), of Chicago Concinnitas: Press, 1969; L. Vagnetti, London, The University riflessioni sul signifi Chicago cato di un termine albertiano, in ?Studi e documenti di architettura?, II, 1973, pp. 139-61; H. M?hlmann, Leon Battista Alberti, Bonn, R. Habelt, Theorie der Renaissance. ?sthetische 1981; C. Smith, "Della tranquillit? in ?Journal of Medieval architectural of virtue in a dialogue by Leon Battista Alberti, allegories and Renaissance in J.Rykwert Studies?, XIX/1,1989, pp. 103-22; H.-K. L?cke, Alberti, Vitruvio e Cicerone, A. Engel, Leon Battista Alberti cit., pp. 70-95, raccolto nel medesimo volume: R. Tavernor, nonch?, 0 la formulazione della bellezza, Concinnitas, pp. 300-15. dell'animo":

24

Vasco Zara

storiche e metodologiche obbliga a scambiare ed intersecare prospettive non sempre coincident. Interdisciplinarier? allora, cio? sguardo diretto sulla m?sica e e visione laterale su tutti quegli altri campi del sapere lontani dall'uno sull'archittetura, costantemente ma connessi all'altro: m?sica e matem?tica76, ne sul numero78; archeoastronomia79, pensiero musicale e arti figurative77, indagi architettura come spazio rituale80, e architettura
consistente, riguardo

76.

una riflessione testimonia avviata da tempo l'utilizzo di procedimenti matematici da parte dei compositori rinascimentali di area franco-fiamminga). Se ne scorre qui la lista in ordine cronol?gico, con gli autori non menzionati, scusandosi F. Feldman, per iquali si lascia al lettore ilpiacere della scoperta: in ?Archiv Numerorum f?r Musikwissenschaft?, Fibonacci XIV, 1957, pp. 102-129; N. W. Powell, mysteria, and the Golden Mean: Rabbits, Rumbas, and Rondeau, in?Journal of Music Theory?, XXIII, 2,1979, pp. 227 The Continuing Concept of the Platonic-Pythagorean to the 73; M. V Sandresky, System and its Application in?Music Theory Music, Analysis of Fifteenth-Century 1,1979, pp. 107-120; Id., The Golden Section Spectrum?, in Three Byzantine Motets XXV, of Dufay, in ?Journal of Music Theory?, 2,1981, pp. 291-306; A. W. Atlas, and Golden Section in Dufay's "Resvellies vous", in ?Acta Musicologica?, Gematria, Marriage Numbers, 59, Musical Evidence of Compositional Planning in the Renaissance: Josquin's "Plus 1987, pp. 111-26; C. Reynolds, in?Journal of the American pp. 53-81; J. B. Condat Nulzregretz", Musicological Society?, 40,1987, (editor), d'Or et Musique, Frankfurt am Main-Bern-New Peter Lang, 1988; A. M. Busse-Berger, York-Paris, The Origin and the Early History of Proportions Signs, in ?Journal of the American Musicological Society?, in the Late Middle Ages and Renaissance, Musical proportions and the Arithmetic Id., XLI, 3,1988, pp. 403-33; in in?M?sica Disciplina?, XLIV, 1990, pp. 89-118; L. Koehler, Pythagoreisch-platonische Werken Proportionen derars nova und ars subtilior, 2 voll., Kassel-Basel-London-NewYork, B?renreiter, 1990; M. Bent, Deception, motet Machaut's 75, in?Early Music History? X, 1991, pp. 15-27;W. Elders, exegesis and sounding number in Nombre and Rhetoric in Antoine de Bertrand's "Troisiesme Livre de Symbolic Scores cit.; J. M. Vaccaro, Geometry in ?Early Music History?, Chansons", XIII, 1994, pp. 217-248; P. Escot, The Poetics of Simple Mathematics inMusic, Cambridge-USA, di sintesi e rilando, Publ. Contact international, 1999; nonch?, momento et math?matique Les Journ?es d'?tudes: Musique P. Vendrix, Centre ? la Renaissance, direction: d'?tudes de laRenaissance, Sup?rieures B. Boccadoro, F. de Buzon, A. ma non si segnalano analoghi che alcuni) che esulano per? tra gli altri, di: A. Charrak, D. Cohen, 17-19 f?vrier 2000, (interventi, di cui si attendono Moyen C. V. Palisca...) gli Atti. Infine, si rammentano di Bach, Mozart, Wagner, studi sulla m?sica Bart?k, Berg (per non citare in questione. dal soggetto Tours,

e qualitativamente La bibliograf?a, importante e oramai consolidata per quanto (soprattutto

77.

Per gli studi di con le tematiche Donatello, sopra

il lettore alle riviste specializzate. si rimanda Per la forte affinit? iconograf?a musicale si segnala: D. Fallows, da Padova e per SantAntonio Dufay, la sua messa qui trattate, in ?Rassegna di m?sica v?neta?, ll-lll, 1986-1987, pp. 3-19; che ipotizza, sulla scia di quanto

a tra la struttura del Nuper rosarum flores, una possibile della Messa esposto parentela proposito a e da la consacrazione della chiesa di Padova le sculture dell'altare Sant'Antonio per composta Dufay di: E. M. Beck, Revisiting che ornano detto altare (cfr. altresi la replica, di segno opposto, di Donatello to Donatello's Altar of Saint Anthony of Padua, in ?Music in Dufay's Saint Anthony Mass and Its Connection 2001, pp. 5-19). Art?, XXVI/1-2, caso la bibliograf?a, in questo induce al semplice lasciando al lettore sterminata, suggerimento, 78. Anche si veda quindi, tra i classici: V F. Hopper, Medieval la scelta di proseguir? laddove gli ? pi? congeniale; and Influence on Thought and Expression, New York, Columbia Number Its Sources, Meaning Symbolism. Press, University Paris, Gallimard, dans la nature et dans les arts, L'Esth?tique des proportions 1938; nonch?: M. C. Ghyka, dans le d?veloppement de la 1927; Id., Le nombre d'or. Rites et Rythmes pytagoriciens 2 voll., Paris, Gallimard, in?Horizon?, civilisation occidentale, 1931; e Id., Frozen Music, pp. 187-194; 8,1943, II cfr. anche: E. Agazzi Mulino, 1973; per un approccio pi? sfaccettato (a cura), La simmetria, Bologna, P. Zellini, Breve storia dell'infinito, Milano, Adelphi, 1980; e Id., Gnomon. Una indagine sul numero, Milano,

79.

1999. Adelphi, Le ricerche suH'orientamento

e l'utilizzo della in chiese, simb?lica, luce, in chiave costruttiva quanto e le altre scienze il l?game tra l'astronomia del numero sottolinea palazzi ed edifici di varia natura, contesto H. M. Thomas, nel comune Sul significato di alcuni vedi, tra gli altri: G. Romano quadriviale; a di solari che si Giotto nella Padova, in?Ateneo V?neto?, 1991, pp. 213-66; fenomeni manifestano Cappella G. Romano, Archeoastronomia italiana, Padova, Cluep, 1992; M. Incerti, //disegno della luce nell'architettura

M?sica e Architettura

tra Medio

Evo e Et? moderna

25

librarsi sopra spazio ac?stico81. Per poter poi, a partir? da quest'ultima nozione, sonoro iglissandi di Xenaxis, contraltare alie matrici gli orizzonti della contemporaneit?: di V?rese e specchio rigoroso delle griglie modulari di Le Corbusier82; o elettroacustiche come utopista di Murray un altro approdo, qui neppure sfiorato, ma ilcui solo accenno ilpericolo di inopportune dispersioni, la specificit? decuplica ipunti di fuga. A scongiurare dei differenti punti di vista: storici, ermeneutici, poietici. Paesaggio ramificato dunque, solo lo sconsolato Shafer84. Evidentemente: in una visione d'insieme nella quiete recentemente ricomposto nasteri camaldolesi pi? antichi d'Italia, l'abbazia di Fonte Avellana ove si ? tenuto, tra il 17 ed il 19 ottobre 2003, ilprimo convegno m?sica e, si badi bene, (come arti dello si percepisce) offerta da uno dei mo di guidoniana memoria, dedicate ai rapporti tra ancora ritratto urbano di Berio e Maderna83, o lavisione

l'oggetto

i secoli, spazio85. Specifica dovuta perch?, nonostante senza sotterfugi, ? ancora fragile86, e la dizione permette,

Bocci, 80.

nelle abbazie di Chiaravalle della Colomba, astronomic Fontenivo e S. Martino de' Lo Scriptorium di Fonte Avellana. Opus scientiae et Cultura, 1999; e P. Rosettani, artis, Fermo, Studi e Saggi dei Quaderni dellA.S.A.F., 1998. del rito sacro e lo spazio architettonico che lo ospita, oltre Sui legami tra la struttura cerimoniale cistercense: allineamenti Certosa Firenze, agli studi di Heitz church at St-Denis (vedi

A. Walters, The reconstruction supra, n. 31), cfr. in particolare: of the abbey and with in ?Early the music architecture and ceremony politics, interplay of (1231-81): C. Wright, and the warrior: sym The maze Music History?, V, 1985, pp. 187-238; e soprattutto: Harvard bols in architecture, Mass.-London, Press, 2001. University theology and music, Cambridge, in relazione all'esecuzione si rimanda a mo' 81. Sull'influenza esercitata dallo spazio architettonico musicale, nella basilica veneziana di S. Marco; vedi: W. Mason, The spezzati in J. Pruett and the Venetian Polychoral Style: A Clarification, (editor), inMemory in the History, Style and Bibliography Studies inMusicology: of Music of Glen Haydon, Essays e I'architettura La t?cnica musicale della scuola veneziana Chapel Hill, NC, 1969, pp. 163-78; W. Malinowski, Italiana di Musicolog?a?, sacra, in?Rivista VIII, 1973, pp. 24-37; D. Bryant, The "Cori Spezzati" of St.Mark's: L. Moretti, Architectural I, 1981, pp. 165-86; e il pi? recente: Myth and Reality, in ?Early Music History, di esempio Architecture alia tradizione of St. Mark's dei cori Cathedral Spaces for Music:Jacopo Sansovino and Adrian Willaert at St.Mark's, in ?Early Music History?, XXIII, 2004, pp. 153-84. 82. Ci si riferisce,

a Metastasis ovviamente, per (Metastaseis B') di Iannis Xenakis (musicista-architetto e al Po?me ?lectronique di Edgar V?rese, antonomasia) composti peril Padiglione Philips dell'Esposizione stesso su un'idea di Le Corbusier; universale di Bruxelles del 1958, progettato da Xenakis vedi: I. Xenakis, Gen?se de l'architecture du pavillon: le pavillon Philips ? l'Exposition universelle de Bruxelles 1958, in ?Revue Id.Musique. 1, 1958, pp. 10-20; nonch?: Architecture, Tournai, Casterman, Technique Philips?, XX, uvres, ?tudes, perspectives, 1971; per una lettura critica cfr: AA. W., Var?se-Xenakis-Berio-Henry. in ?La Revue l'architecture: Musicale?, pp. 265-66, 1969 entretien avec lannis Xenakis, M. Dulac, Une autre dimension de (numero monogr?fico); in ?Architectes?, 21,1971, pp. 16-19; e E. Restagno (a cura), di Luciano Berio e Bruno radiof?nica, 1958, m?sica I.De Benedectis V. Rizzardi (a cura), Nuova M?sica della RAl di Milano Rai-Eri, 2000, CD 1954-1959, Treviso, York, 1977 // paesaggio sonoro, Milano,

83.

Xenakis, Ritratto

Torino, di citt?. libretto

EDT/Musica, 1988. Studio per una rappresentazione di Roberto Leydi; alio Studio di Fonolog?a vedi: A.

Maderna, alia Radio. al legato. R. Murray

Espe?enze Shafer,

84.

The Tuning of the World,

New

Knopf,

(tr.it.:

Ricordi/Unicopli, 1985). e Danza, curatori scientifici: D. Mazzoleni e Spazio: Architettura M?sica P.Anzani 85. Convegno: Collegium Fontis di ottobre attesa Abbazia Fonte Avellanae, Avellana, 2003 (in 17-18-19 Scriptorium degli Atti). annata 86. Solo a partir? dalla quattordicesima ha distinto, nel rendiconto 1997/98 ?Imago Musicae? voce annuale alla la "music and architecture" fine della all'interno del pi? rivista, posto bibliogr?fico lezione evidentemente ''Music and Art"; fatta onnicomprensivo Bollettino della m?sica m?di?vale?, che sin dal primo bibliogr?fico propria numero da 1998 ?Medioevo Musicale. ha indicizzato in

26

Vasco Zara

di ampliare l?game con

lamisura lemuse

dell'abbraccio. si traduce

Promotori:

Donatella

Mazzoleni,

architetto

il cui

nella novit? delle proposte poetiche operative, anche per i suoi allievi d'universit?87; e Padre Salvatore Frigerio, instancabile figura d'umanista d'altri risultato ?clatante, ma un riconoscersi

tempi88. Nessun di provenienza.

salutare, nella diversit? delle regioni Si torna quindi al punto di partenza: quale approccio? ?Convergenze parallele? pare, a chi scrive, Tunica risposta possibile. L'ossimoro, nato a mi? avv?so inmaniera n?tida ed dalle ragioni della pol?tica, restituisce immediatamente, incisiva, nella sua irr?mediabile ed irriducibile impossibilit?, il senso profondo della natura di studio. Processi cultural i, artistic!, storici, critici prism?tica e multiforme dell'oggetto paralleli e convergenti, ?la pluralit? dei linguaggi come garanzia duna ve nta non parziale. Oggi non ? pi? pensabile una totalit? che non sia Potenziale, congetturale, plurima?89. Rubo a ?taloCalvino e alie sue lezioni americane una proposta che non paia ed ermeneutici: rivolgere agli studiosi, oltre che agli scrittori; nelle sue parole i germi di un critico capace di trascender? lo scopo di origine (l'individuazione di alcuni ripensamento le discipline valori o qualit? o sp?cificit? della letteratura) per interrogare direttamente irriverente del sapere tutte, II dove ? pi? difficile e problem?tico: ilproprio statute ontologico. ?Da e non la scienza siano dalle dalle soluzioni che settoriali diffida quando spiegazioni general! e specialistiche, la grande sfida per la letteratura ? il saper tessere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mondo?90. Sostituite letteratura con ci? che siete, o che fate, o che sognate: il risultato non cambia. L'incontro architettura ne ? una testimonianza. La sfida attende di essere raccolta. tra m?sica e

Cum

autem

animadverterint

Encydios

omnes disciplinas rerum inter se coniunctionem et communicationem habere, fieri posse faciliter credent. est composita enim disciplina uti corpus unum ex his membris Vitruvio

modo

aut?nomo

e indipendente

medioevale. Die Musik affrontati

nel Sempre in Geschichte

e concentrandosi

"Architettura" tra le "Altre discipline e forme d'arte" collegate la voce "Musik und Architektur" ha curato 1997 Ulrike Steinhauser in r?pida rassegna und Gegenwart, VI, pp. 729-56, passando per? musicali del XX sec?lo. pi? sulle avanguardie 9, 1994, pp. 119-24; di Pesaro, Collegium e

alia m?sica per: MGG i terni qui

87. Vedi: D. Mazzoleni, Monastero M?sica, 88. 89. 90. Avellanae, 2003. Per un contributo I.Calvino, Ibid., p. 110.

in ?Anfione Architettura, Zeto?, M?sica, Serra SantAbbondio di Fonte Avellana

Scriptorium

e Id., Architettura Fontis

Lo Scriptorium di Fonte Avellana cit. vedi: P. Rosettani, te?rico, Sei proposte Lezioni americane. per il prossimo millennio, Milano, Garzanti,

1988, p. 113.

Potrebbero piacerti anche