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Vipera aspide: particolare dellocchio

TUTTONATURA RUBRICA DI NATURA- ECOLOGIA- ETOLOGIA LA VIPERA ASPIDE

Anche se non il solo rappresentante dei viperidi nostrani, la vipera aspide ( Vipera aspis), pi comunemente chiamata soltanto vipera, ben rappresenta tutte le specie di vipera del nostro territorio.

Cominciamo con lo sfatare un luogo comune dei pi sbagliati: laspide di Cleopatra non affatto la vipera nostrana di cui ci accingiamo a raccontare, ma un pericoloso cobra egiziano (Naja haje), lungo fino a 180 cm, quindi le iconografie che rappresentano Cleopatra con un serpentello lungo al massimo 50 cm, uscente da un cesto di fichi, potranno anche essere dei capolavori, ma dal punto di vista scientifico non hanno fondamento alcuno. Ci premesso, cominciamo con il dire che questo rettile, come del resto la gran parte di essi, rifugge luomo e gli ambienti troppo antropizzati, altrimenti potremmo trovarcela anche sotto casa, in quanto le prede preferite sono i piccoli roditori come ad esempio i topolini domestici. Laspide per preferisce gli ambienti boscosi, con molti anfratti e cavit dove potersi nascondere, preparare agguati e riprodursi con meno fastidi possibili. Questo tipo di comportamento sembra comune a molte specie potenzialmente pericolose ovvero dotate di mezzi di offesa molto evoluti ed efficaci come il veleno iniettabile proprio dei serpenti velenosi, quasi a voler proteggere le altre specie da incontri fortuiti, ma in realt per proteggere la propria specie, in quanto troppi attacchi con relativi morsi e perdite conseguenti di veleno, portano rapidamente il nostro soggetto alla totale innocuit ovvero allincapacit di procurarsi il cibo e quindi alla morte certa.

Vipera aspide in termoregolazione Alcuni tratti somatici: testa larga e appuntita con muso rivolto verso lalto, corpo massiccio e coda corta, lunghezza attorno agli 80 cm. Gli occhi presentano una pupilla verticale a losanga, tipica delle specie attive anche di notte (come ad esempio il gatto). Le squame, per niente viscide come molti credono, sono lisce e lucenti sul capo, ma carenate sul dorso, dando cos un aspetto opaco e rugoso a questo rettile. Il colore molto variabile dal bruno al grigio , ma sempre con macchie appuntite che, quando il corpo del rettile retratto, sembrano formare un disegno a ZIG ZAG, proprio

Vipera aspide che inghiotte una lucertola come quello stilizzato che disegnano i bambini quando rappresentano un serpente! Lattivit dellaspide dipende dalla temperatura ambiente ed essendo, come tutti i rettili, un animale a sangue freddo, riduce tale attivit fino al letargo quando fa molto freddo, come nel tardo autunno ed in inverno, ritirandosi in buche da solo o in compagnia di altri individui. Tale comportamento permette di innalzare la temperatura del mucchio di 1 o 2 C e quindi di resistere meglio ai rigori invernali: ma allora proprio vero che lunione fa la forza!

I primi ad uscire dalla tana invernale sono i maschi che dopo un periodo di termoregolazione si mettono subito in cerca di femmine , che sembrano decisamente in numero inferiore ai maschi, in quanto sono letteralmente assediate da pretendenti focosi che ingaggiano incruente lotte a colpi di mosse intimidatorie tipo lerezione del corpo a forma di S e lattorcigliarsi reciprocamente il collo spingendo e tirando fino a che uno dei due non cede e viene messo a terra. Tutto qui, nessuno tenta mai di mordere laltro, basta il gesto! Durante il corteggiamento il maschio si dimostra particolarmente appassionato facendo vibrare il proprio corpo , mentre si avvicina alla femmina, poi la sfiora gentilmente con il capo lungo tutto il corpo, quasi carezzandola ed infine stendendocisi sopra, cerca di arrotolare la propria coda con quella della partner, cercando di introdurre uno dei due organi copulatori (emipene) nel genitale della femmina. Se invece la femmina fugge perch non gradisce quel compagno, ebbene questi dimostra una tenacia difficilmente riscontrabile in altri animali, inseguendola per ore fino a che non la prende per sfinimento nel vero senso della parola! Il nome scientifico Vipera aspis, significa letteralmente serpente che partorisce prole vivente, ed in effetti verso linizio dellestate , trovato un luogo tranquillo e con la giusta esposizione, non di rado i rami di un arbusto come

Vipera aspide in caccia

mi personalmente capitato di vedere e di venir sfiorato dal grappolo di viperini, gi con il veleno attivo, che cadevano dal ramo reso instabile dal mio passaggio, la femmina partorisce piccoli vivi, adulti in miniatura che si mettono subito a caccia di piccoli rettili, insetti e lombrichi. Lapparato velenifero dei viperidi, quindi anche dei crotali americani, il pi perfezionato tra quello dei serpenti velenosi poich i due denti preposti a tale compito sono veri e propri aghi da iniezione, erettili e cavi allinterno e collegati alle grosse ghiandole velenifere.

Lattacco e le iniezioni durano una frazione di secondo ed in questo brevissimo lasso di tempo il serpente riesce anche a recepire lodore specifico della preda, tramite la lingua e a ritrovarla nel buio pi completo, dopo che il veleno ha agito con esiti letali sulla preda di turno. Dal punto di vista strettamente scientifico, il veleno soltanto saliva modificata in modo da predigerire la preda, quindi la morte della stessa si pu considerare un effetto secondario, in quanto la funzione digestiva permette al serpente di ingoiare intera la vittima e di metabolizzarla anche in diversi giorni senza che le tossine della decomposizione inneschino pericolosi fenomeni di putrefazione. LAspide quindi e con essa tutti i serpenti, senza zampe, senza artigli, senza apparato masticatorio e senza orecchie, dimostrano di cavarsela egregiamente nella lotta per la sopravvivenza visto che il loro numero, nonostante le cacce fatte dalluomo e dai loro nemici naturali come i ricci e i cinghiali alle nostre latitudini, non accenna a diminuire. Terminiamo col dire che il morso dellaspide per un uomo adulto ed in salute, provoca al massimo un grande dolore localizzato ,con effetti locali impressionanti, ma che, se ben curati non lasciano conseguenze. Il discorso cambia se la vittima del morso un bambino o un cane; in questi casi il rapporto quantit di veleno/peso corporeo molto elevato ed il rischio di morte di conseguenza maggiore.

Dunque durante le nostre passeggiate: prudenza e rispetto! Noi siamo gli ospiti e loro i padroni di casa , non viceversa. ombasini

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