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RIECCOCI DI NUOVO Credito Fondiario Siamo sempre i Lavoratori del SpA. Torniamo ancora una volta davanti all’ABI per denunciare la disinvolta speculazione di Morgan Stanley, con la complicita delle maggiori banche italiane ¢ la persistente stagnazione della vicenda della ns. Banca, che a distanza di tredici mesi dal proposito di cessione manifestata dall’azionista americano, non trova soluzione. La storia degli ultimi 10 anni del Fonspa @ ’emblema del cinismo con cui Morgan Stanley, una delle pit grandi banche americane, ha dapprima massimizzato i profitti ricavati dall’acquisto di Fonspa e ora, travolta dal disastroso crack finanziario mondiale, di cui é stata tra i principali artefici, cerca di fare ancora cassa senza mostrare alcun interesse per le sorti dei lavoratori. ‘Nel 2000 Morgan Stanley, con l’avallo della Banca d’ltalia, acquisté il Fonspa portato sull'orlo del fallimento (II bilancio del 1999 aveva chiuso con una perdita di circa 1.000 miliardi di lire) dalle tre banche che lo controllavano: Credito Italiano, Banca Commerciale Italiana e Banca di Roma. II cinismo di Morgan Stanley, specializzata nel fare profitti sui debiti, é stato condiviso a pieno titolo dalle tre ex Banche italiane di interesse nazionale, oggi UniCredito ¢ Intesa S, Paolo, che trovarono comodo fare del Fonspa una bara delle proprie sofferenze. Dopo aver massimizzato i profitti senza effettuare alcun serlo investimento, Morgan Stanley, prendendo a pretesto la crisi “americana” dei mutui subprime, ha ritenuto che il Fonspa non fosse pit strategico e quindi da cedere, Tale fase di vendita @ stata e viene gestita dal Management senza la minima trasparenza e in disprezzo della condivisione di percorso con le Organizzazioni Sindacali pili volte falsamente asserita, In questa situazione Noi, come lavoratori del Fonspa, ci stiamo battendo da oltre un anno per evitare divessere gli unici a pagarne fe conseguenze e chiediamo soluzioni che possano garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali non solo del Fonspa ma anche di tutte le realta creditizie medio piccole, non appartenenti a grandi gruppi bancar, ogg/ in dificolta. Chiediamo inoltre di evitare che la volonta delle banche di ottimizzare | costi con pesanti ristrutturazioni distrugga insieme ai posti di lavoro, conoscenze professionali, potenziale umano ¢ porti all mpoverimento sociale del tertitorio e in particolare di Roma, Per questi motivi siamo qui di fronte all’Associazione dei Banchieri Italiani che, se rivendicano la solidita delle banche italiane e la loro sostanziale estraneita alla crisi, a maggior ragione devono rendersi disponibili a ricercare con i sindacati una soluzione seria e strutturale che salvaguardi It diritto al lavoro e i livelli occupazionali delle banche medio — piccole pili esposte agli effetti negativi della crsi, 8 aprile 2009 ILAVORATORI DEL FONSPA IN LOTTA http://lavoratorisfonspa.myblog.it

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