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RECENT PROGRESSI Oggi ‘oa Rischio di abuso di armi da fuoco: rassegna della letteratura e proposte di procedure mediche di prevenzione Carlo Alfredo Clerici', Angelo de’ Micheli®, Laura Veneroni', Valeria Pirro!, Cesare Albasi® Riassunto. Lobiettivo di questo lavoro @ un riesame critico delle attuali procedure di va- Iutazione dellidoneita psichiea al maneggio di armi, alla luce delle evidenze provenienti dalla letteratura scientifica sull'argomento e delle atiuali conoscenze sui processi mentali. Parole chiave. Armi da fuoco: prevenzione, idoneita psichiatrica al maneggio, Summary. Risk of firearms abuse: a review of the literature and a proposal of medical procedures for prevention. Aim of this study is a critical review of the procedures of medical and psychological evaluation for people requiring firearms certificates, on the base of evidences from the scientific literature and the current knowledge about mental processes. Key words. Firearms: prevention, risk of firearms abuse. Introduzione In Italia, oltre al personale delle Forze Armate e dei corpi di Pubblica Sieurezza, cirea 4 milioni ¢ 800 La cronaca riporta periodicamente gravi fattidi mila persone detengonc armio le utilizzano per sco- ngue ad opera di persone considerate sane di ente e in possesso di regolari autorizzazioni alla detenzione o al porto di armi da fuoco. Il possesso di armi @ legittimato da ragioni di sicurezza, svago, caccia 0 da giustificazioni di tipo professionale. Abusi violenti di armi da fuoco non sono eventi ec- cezionali, ma sono fra le prime cause di morte in piricreativi, sportivi o professionali, per un totale sti mato di 10 ~ 12 milioni di armi da fuoco, Ogni citta- dino di sufficiente salut psicofisica, non pregiudica- to od obiettore di coscienza, ha la possibilita di otte- nere un‘autorizzazione per acquistare armi e portar- le con sé, se munito di tna licenza di porto @armi. ‘Ad oggi la valutazione dell'idoneita sanitaria al tutti i paesi industrializzati. Vista la pericolosita intrinseea delle armi, esi- ste la necesita di tutela- re la collettivita e i singo- Ii, in particolare aceertan- maneggio delle armi é regolamentata in ambito ci- vile da normative specifi- che (DM 28 aprile 1998, “Requisiti psicofisiei mini- mi per il rilascio ed il rin- novo delPautorizzazione al porto di fucile per uso di caceia e al porto d’armi per [iiigeceeesedresetie ees! {2 deta lettrstura ectertiica Internazionale do che i soggetti che le Yogi ulti 20 anni sul enomeno cel abuso maneggiano siano in pos-__ermilegall ela sua prevenzione,atraverso sesso dei necessari requi- fe banche dati online Medline ¢ PsychINFO, siti di salute mentale e di Larlcerca é stata integrata dalla consultazio- uso di difesa personale”) stabilita emotiva. ne di libri, articoli e repertori bibliografici car- Di fatto, un grande nu- La valutazione e la tacei. Abbiamo organizzato la letteratura di- mero di medici civili e mi- certificazione dell’idonei- sponibile in tre ambiti: studi sul ruolo di con- litari, non specialisti nel- ta psichica in materia di dizion! psicopatologiche, sul fattor! situazio- Yambito della salute men- anni ® una procedura _‘Nalie sulfepidemiologia del fenomeniiabu- tale, si trova a esprimere particolarmente comples- ‘20. Lobiettivo di questo lavoro @ un riesame pareri sullidoneita psicofi- a, sia perché @ scarsa la crritico delle attuali procedure di valutazione, —_sieg al maneggio delle armi formazione specifica dei alla luce delle evidenze provenienti dalla let- senza avere una specifica medi, sia perché existo- ‘erature sclentiicasullargomentoedellest. Gompetenza per valutare no discordanti visioni sul- ‘Wall conoscenze sul < gli aspetti psichici dei sog- Yefficacia delle possibili ortamenticneneconseavene, | getti che richiedono queste procedure. autorizzazioni, 'Sezione di Psicologia, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche; *Cattedra di Criminologia Clinica, Uni- versita, Milano; “Dipartimento di Psicologia, Facolta di Psicologia, Universita, Torin Pervenuto il 9 luglio 2008, 476 Recenti Progressi in Medicina, 99, 10, 2008 Iruole di condizioni psicopatologiche frequente nell’opinione pubblica la percezione che Pabuso di armi da fuoco avvenga per effetto di un improvviso seompenso psichico, il cosiddetto “raptus”, che in realta risulta essere un evento dif- ficilmente riconducibile a una precisa entita della nosografia psichiatrica. {| “raptus” non ¢ definizio- ne clinica, ma un termine generico a dimostrazio ‘dell’assenza di pitt specifiche conoscenze Un filone di ricerea ha indagato la relazione fra omicidi 0 suicidi compiuti con armi da fuoco e al- cune forme di psicopatologia, fra eui le pia rilevanti sono i disturbi di personalita antisociale e narcisi- stico, il disturbo delirante, la depressione maggio- ree l'abuso di sostanze. Nell'ultima casistica italiana disponibile, rife- rita al 2003!, le malattie psichiche erano registra. te come “movente” in 1652 casi su 3361 suicidi con- dotti con ogni tipo di metodo (non solo con armi da fuoco). Questo significherebbe che in parte la di- namica alla base dei suicidi @ la disponibilita di un’arma da fuoco e la contemporanea patologia mentale. Di fatto la patologia mentale non @ sem- pre associata al suicidio ¢ le caratteristiche del fe- nomeno sono incerte per i controversi criteri di rac- colta e l'attendibilita dei dati di fonte giudiziaria, Nelle ricerche, la valutazione del rilievo della malattia psichica come fattore di rischio @ influen- zata dallorientamento teorico degli autori e dalla definizione stessa di disagio psichico. Sarebbe op- portuno avere una definizione consensuale della psicopatologia, definizione che richiede il concorso di molteplici discipline, nelle sue dimensioni di fanzionamento mentale, di personalita, comporta- ‘mentale, e che prenda in considerazione i contesti relazionali e le situazioni ambiental in cui I'indi viduo vive, si esprime, realizza o meno le sue po- tenzialita. La psicopatologia e le relative diagnosi hanno tuttavia un basso grado di consenso anche fra gli specialisti e questo contribuisce a rendere poco attendibili i dati di cui si dispone. Il ruolo di franehe condizioni psicopatologiche nel causare 'abuso di armi é segnalato nella letteratura scientifica. La casistica australiana riportata da Du- dley?, con 185% degli omicidi di tipo intrafamiliare, evidenzia un modesto ineremento nell'abuso di armi in soggetti sofferenti per un disturbo psichiatrico. ne spes: Diversi studi sottolineano il rilievo dellabuso di alcool. Crawford e collaboratori® hanno evidenziato la presenza di alcool sia negli assassini sia nelle vit- time di omieidi domestici di donne in Ontario, men- tre la presenza di droghe era definita «minima». © Uno studio di Sigurdson‘ ha evidenziato la pre- senza di elevati livelli ematiei di etanolo, indice di abuso acuto di aleoliei, nella meta dei soggetti gio- vani suicidi (84% commessi da maschi, non soltanto peri con armi da fuoeo) nella zona eanadese del Ma- nitoba. Lo studio Dansys® riporta che nella meta de- ali omicidi domestic’ del eampione risultava abuso di aleool e nell'11% dei casi unvinfluenza di sostanze stupefacenti al momento dell’omicidio. Era in terapia, per un “disturbo mentale” non meglio precisato, 11% degli omicidi familiari ripor- tati nello studio Dansys ¢ il 5% presentava un di- sturbo definito «severo>. Peruzzi* e Bailey” hanno descritto Valcool come fattore di rischio per il suicidio e Vultimo autore lo ha descritto come particolarmente rilevante nei giovani maschi Una relazione statisticamente significativa fra tassi ematici di etanolo e suicidi eon armi da fuoco @ stata descritta da Moyer e Carrington*. I suicidi (condotti mediante armi da fuoco) in stato di intos- sicazione acuta da alcool sono stati il doppio (50% vs. 26%) di quelli condotsi in condizioni di sobrieta. I dati di questo studio evidenziano una rilevante correlazione fra suicidi con armi da fuoco ¢ abuso di aleool. Non sono forniti dati sulla relazione fra abu- 80 di alcool e suicidi condotti con altri mezzi. Tra i suicidi esaminati, individui con depressione severa (21%) avevano minori probabilita di usare armi da fuoco rispetto a quelli in cui non era stata deseritta depressione (35%) o quelli con sintomi depressivi di minore gravita (45%). Nello studio mancano infor: mazioni relative a pregressi tentativi di suicidio. © Sigurdson* e Peruzzi hanno descritto come una percentuale rilevante dei suicidi riusciti avesse compiuto in precedenzz. altri tentativi. Lo stesso Sigurdson' ha pero descritto eome i suicidi riusci- ti, da soggetti che non avevano in precedenza com- piuto altri tentativi, absiano cirea il doppio della possibilita d'impiego di armi da fuoco rispetto a quelli con tentativi precedenti. ‘Da quanto sopra emerge come sia rilevan- fal te il legame fra armi ealterazioni dello sta- to di coscienza e in pa-ticolare come Pabuso al- colico sia una condiziore di pericolosita, da valu- tare attentamente. Ruolo dei fattori situazionali Diversi tudi hanne analizzato il legame fra abuso di armi da fuoco legali ed eventi vitali stres santi quali la rottura di relazioni affettive, depres sione, perdita del lavore o difficolta economiche. Le difficolta finanziarie sembrano avere un‘in- cidenza rilevante fra gli autori di omicidi eon armi legali come risulta da una rassegna di 15 studi? ¢ dallo studio Dansys® che ha evidenziato tali diffi- colta nel 48% degli accusati di omicidi domestici. © Moyer e Carrington* hanno descritto, per®, un'in- cidenza di suicidi maggiore nei soggetti che lavorano, rispetto ai disoccupati, ai pensionati ed ai titolari di pensione d’invalidita (38% contro il 24%). 1! dato non deve essere considerato come assoluto, perch¢ i la- voratori possono trovarsi maggiormente esposti a si- tuazioni critiche: ad esempio, condizioni di stress, ri schi di licenziamento e fallimento economieo. C.A. Clerici et al.: Rischio di abuso di armi da fisoeo:letteratura e proposte di procedere mediche di prevenzione ATT 1 Alcuni studi segnalano come significativa la re- lazione fra omicidi domestici e precedenti episodi di violenza. Nei 2/3 degli omicidi domestici considerati dal- lo studio Dansys' si evince che vittime e accusati erano stati coinvolti in precedenti litigi violenti no- ti ad amici e conoscenti della vittima. Nella met dei casi di uxoricidio la vittima e P'uceisore erano impegnati in una trattativa di separazione e nel 40% dei casi si era verificato un recente allontana- mento dal tetto coniugale | Moyer e Carrington* hanno selezionato informa- joni su otto eventi vitali per esaminare il ruolo del- le armi da fuoco nei suicidi in un campione nella re- gione dell’Ontario. Gli eventi indagati sono: morte di lun membro della famiglia, cambiamenti nella com- posizione della famiglia (divorzio, separazione, na- scita di figli), trasferimenti, probiemi lavorativi ed economici, problemi legali, come recenti accuse pe- nali; malattie fisiche, perdita di relazioni significati- ve. Gli autori coneludono che non é stato possibile evidenziare aleuna correlazione statisticamente si- gnificativa tra suicidi ed eventi vitali stressanti; se- gnalano tuttavia come i suicidi con uno o pid eventi stressanti gravi in anamnesi abbiano utilizzato armi da fuoco in misura maggiore rispetto alla popolazio- ne generale. La considerazione finale degli autori, rilevante per il tema qui affrontato, @ che vi sia idenza troppo tenue per giustificare una inda- molto approfondita sugli eventi stressanti in dgnirchiedente una licenza di porto di detenzione di armi da fuoeo. © Nello studio Dansys® sono stati esaminati omici- di domestici con Tuso di armi da fuoco occorsi fra il 1989 e il 1990. Meta di questi erano uxoricidi; il 15% erano omicidio del marito da parte della moglic, mentre la percentuale rimanente riguardava altri membri della famiglia, di cui, per il 6%¢, Tomicidio di un genitore da parte di un figlio. Lo studio riporta- va un certo numero di eventi vitali stressanti negli aceusati di questi omieidi: 47% aveva precedenti pe- nali, 39% era disoecupato, 25% era stato licenziato di recente, 24% aveva avuto un fallimento della pro- pria attivita o aveva debiti, 18% era coinvolto in una, situazione d'infedelta amorosa, 14% era in attesa di processo, 6% era in liberta vigilata o sottoposto a pe- ne alternative alla carcerazione. Rispetto agli omici- di domestici, lo studio Dansys? riportava che in due terzi degli omicidi la vittima e 'accusato erano stati precedentemente coinvolti in litigi violenti noti ai eo- noscenti della vittima, con una percentuale persino clevata per gli uxoricidi. Lo stesso dato ¢ stato Sescritto anche in alte! studi come quelli di Bailey?, di Crawford! e di Campbell’ © Tutty'” ha analizzato gli episodi di violenza do- mestica non letale con Yimpiego di armi da fuoco attraverso interviste qualitative con le vittime ed i soccorritori (agenti di polizia e assistenti sociali), Nella ricerea, ha evidenziato violenze domestiche continue e ripetute come fattore di rischio. A cari- co di pitt di meta degli aggressori di sesso maschi- le si sono rilevati precedenti penali per crimini vio- lenti (escluse le violenze sulla compagna). Pid di meta delle donne sopravvissute valutava che il partner avesse gravi problemi di abuso di sostan- ze e cirea un terzo degli uomini era stato sottopo- sto ad accertamenti psichiatrici 0 terapie. Circa meta degli uomini era ‘escritta sotto l'effetto di al- cool 0 droghe nel corso delle azioni violente, Gli eventi vitali stressanti che precedono | condotte violente risultano dunque dalla letteratura quali elementi significativi per la va- lutazione dell’idoneita, anche se, probabilmen- te, non sempre sono noti al medico o da lui in- dagabili. Aspetti epidemiologici Il suicidio con armi da fuoeo &, con poche ecce- zioni, una primaria causa di morte nella maggior parte delle nazioni'! Si vedano, ad esempio, i dati italiani relativi ai suicidi con armi da fuoco dal 1900 al 2003 illustrati nella figura 1 (a pagina seguente). ‘Negli Stati Uniti, nei primi anni Novanta il tas- 80 di omicidi, suicidi e morti accidentali collegati ad armi da fuoco era superiore a quello delle altre 25 nazioni sviluppate di cui erano disponibili dati epidemiologici"®. Benché negli USA dal 1993 i de- cessi provoeati da armi da fuoeo siano diminuiti, nel 2000 rimanevano la seconda causa di eventi traumatici mortali"’. Di 28.663 morti legate ad ar- mi da fuoco, una med.a di 79 al giorno, 16.586 (il 57,9%) erano suicidi, 10,801 (37,7%) omicidi, 76 (2,74) incidenti, e 500 (1,7%) erano provocati da interventi delle forze delVordine, oppure da cause indeterminate. Lineidenza degli omicidi con armi da fuoco negli USA @ di 6,24 per milione, mentre quella dei suicidi é di 7,23 per milione" Riportiamo alcuni dati sull’incidenza di omicidi e suicidi con armi da fuoco riferiti alle principali nazioni europee (tabella 1 alla pagina seguente) 3 molto problemat:co provare una correlazione fra numero di armi legali detenute nella popola- zione ed eventi violenti compiuti con questi mezzi Vari studi su questo tema™™""? presentano infatti rilevanti limiti metodologici Lanalisi comparativa dei dati epidemiologi- ci @ ostacolata dalla differente situazione normativa e dalla diversita di definizione di arma nelle diverse legislazioni e quindi nelle diverse ca- sistiche. Le raccolte di dati epidemiologici, gene- ralmente, non distinguono gli eventi colposi da quelli dolosi, né se le armi con cui omicidi e suicidi sono stati perpetrati erano detemute legalmente 0 illegalmente. Anche la distinzione tra armi corte ed armi lunghe spessonon é specificata, mentre s rebbe necessaria per distinguere, ad esempio, Tuo in azioni violente dell> armi da caccia.

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