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:: ancora morte a Pizzocalvo ::

:: Loris Gennelli

la storia di Loris e Mario

Loris nato a Bologna nel luglio del 1914, i suoi genitori hanno nomi belli e austeri: Severo e Onesta. Loris ha conseguito la licenza elementare e poi diventato manovale ferroviere. Tra i ferrovieri era forte lo spirito antifascista, e lui decide di entrare nella Resistenza: il mese di giugno del 1944, Loris contatta i partigiani di Rastignano, a Pianoro, e fa il grande salto: con altri quattro compagni si nasconde a Monte Calvo, aspettando con ansia di essere trasferito in zona operativa e fare la sua parte. Ma un delatore li denuncia o un rastrellamento scopre il loro rifugio, forse non lo sapremo mai, in ogni caso nella notte del 14 agosto le brigate nere lo catturano. Subito lo portano a Pizzocalvo, nelle campagne di San Lazzaro, con altri partigiani catturati. L langoscia ancora nellaria: poco pi di un mese prima le brigate nere fasciste e i nazisti hanno portato via otto uomini dalle loro case, senza spiegazioni e senza motivo apparente e di loro le famiglie non sanno pi nulla. Dopo la guerra sapranno che sono stati uccisi e sepolti a pochi passi da l. Due giorni dopo fascisti e tedeschi sono tornati coi camion ed hanno portato via tutto a quelle famiglie: "avevamo dei pulcini piccolini, hanno preso anche quelli". Ed ancora a Pizzocalvo che altro sangue scorre: Loris e gli altri vengono fucilati, la sua lotta di liberazione finita prima ancora di cominciare.

Mario di Pianoro, il fatidico 8 settembre 1943 compie ventanni. Anche lui ha la licenza elementare e fa loperaio meccanico. partigiano nella 62a brigata Camicie Rosse, dedicata al nome del partigiano Pampurio, caduto in combattimento. La brigata combatte sullAppennino tra la Toscana e lEmilia. Anche lui cade nelle mani dei fascisti quello stesso 14 agosto ed con Loris nel gruppo che viene portato a Pizzocalvo. Probabilmente non si conoscevano, Loris e Mario, ma credevano nelle stesse cose, avevano scelto di combattere per le stesse idee; sono saliti insieme a Pizzocalvo, sotto la minaccia dei fucili fascisti, forse conoscendo la sorte che li attendeva, e insieme quel 15 agosto del 1944 sono stati ammazzati.

ricerca, editing, gra ca: viviana verna

:: Mario Rocca
Bologna Anpi San Donato Casali - Romagnoli

il lo rosso della memoria

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