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NON GIGANTI, NEPPURE NANI

Solitamente si saliti salutarsi con uno ciao, o con una domanda, che domanda poi non , con un come va?. Prima, quando ero cittadino, quando mi affacciavo al panorama, a tale domanda replicavo, cercavo di rispondere, con un rapido, insignificante bene!. E notavo che proprio chi mi aveva rivolto la domanda stava gi oltre, se non addirittura gi salutava altri (allo stesso modo). Al tempo la cosa mi impacciava non poco, ch la domanda era di cortesia, e di te non voleva sapere assolutamente nulla; e temevo che un giorno, ad una mia non risposta, mi capitasse chi invece, come me, tale domanda la faceva sul serio e si aspettava una risposta! Sai che figura, passo per un cafone, per un politico, per uno di circostanza, per un distante. Questi pensieri giovanili erano uno stress! E quando dovevo incontrare qualcuno dinedito, speravo in un saluto pi facile, del tipo Salve, mi esponga seduta stante il Teorema di incompletezza di Gdel! Con gli anni si diventa pi navigati; (o solo pi vecchi) e ho superato il problema. Alla domanda come va?, rispondo: Bene! Non mancano i problemi, ma neppure le soluzioni. Le stiamo cercando! Non una risposta fatta a tavolino, ma il distillato della mia esperienza. L dove di problemi ne ho pieno lalbum dei ricordi, devo anche dire che sono qui...: sano, ferito, integro, maculato, ammaccato, in piedi, claudicante non importa, ci sono! Non siamo giganti, ma neppure nani! Cerco soluzioni, e che potrei fare? Contemplare i problemi, le fatiche, i dolori, i successi, le sconfitte, le solitudini, il buono di ieri? Dovrei respirare laria di ieri? Dovrei mangiare il pane di ieri? Dacci oggi il nostro pane quotidiano, preghiamo Non il pane degli altri ( sempre un po salato!), non il pane dellintera settimana della vita, ma delloggi della vita: che ogni giorno abbia la sua fatica! Allora bisogna tenersi a cuore... anche se nessuno fosse accanto a noi, per noi! Ci dobbiamo amare: la vita un comandamento! Mi scriveva Dora, amica di Napoli: Forse che nella tua storia il Signore non intervenuto? Probabilmente non hai visto il mare dividersi in due, ma hai certamente visto una via d'uscita in una situazione difficile. E la sua continua, anche se nascosta, presenza accanto a te ,che ha guidato ogni evento, che ti ha dato discernimento per le decisioni importanti, forza di perseverare e pazientare, non forse un prodigio? Oggi ci penso e lodo il Signore! Un abbraccio Potrei contemplare le macerie o i danni strutturali ad ogni sisma; magari fare un Monumento alla memoria , ma la memoria cammina come le rette della geometria iperbolica, all'infinito si incontrino. E memoria e dolore prima o poi si toccano, e nella breve vita di una persona si toccano sempre!! Ma io ho scelto di non costruire pi Monumenti al dolore! Come va? Va bene! Non mancano i problemi, ma neppure le soluzioni: le stiamo cercando, le stiamo coltivando.

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