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In Cina il campione del mondo cerca il tris e la fuga in classifica, Alonso e Massa pronti alla battaglia

Con questa Red Bull c poco da fare


Il gap nei confronti di Vettel abissale, ma la Ferrari sembra in ripresa
di Andrea Gabbi

n certi casi, nello sport come nella vita, bisogna fermarsi e riconoscere la forza dellavversario. E quello che sta facendo un po tutto il mondo della Formula 1 nei confronti della Red Bull. Auto magnifica un anno fa, semplicemente perfetta ora. E con un pilota come Vettel che a soli 23 anni sta dimostrando una maturit incredibile. Anche in Cina si prevede il suo dominio.

Tutti dietro. La Red Bull di Vettel davanti a tutti in Malesia PERFEZIONE. In F1 parlare di macchina perfetta una sorta di bestemmia. Questo perch le disavventure sono sempre dietro langolo. I primi due gran premi della stagione 2011 hanno per messo in luce una Red Bull inarrivabile. Ci sono un paio di dati che certificano il dominio austriaco al di l delle due vittorie. La Red Bull non ha cambiato propulsore dopo lexploit in Australia e in Malesia la vettura sembrava nuova di zecca. In pi ci sono stati un paio di guai col kers che comunque non hanno pregiudicato il successo. Unaltra dimensione rispetto al resto del circus. FERRARI IN RIPRESA. Dopo il deludende esordio di Melbourne, in Malesia il Cavallino ha tirato fuori la testa dalla sabbia. Male in qualifica, ma questo era prevedibile. Meglio in gara dove sia Alonso che Massa sono stati al passo con Renault e McLaren. Peccato per che, proprio quando il podio sembrava alla portata, per entrambi sono arrivati gli errori umani. Per quanto riguarda lo spagnolo il contatto con Hamilton poteva essere evitato visto che il sorpasso era nellaria. Il brasiliano invece stato rallentato ai box. SEGNALI DAL FUTURO. La Malesia comunque alle spalle: solo una settimana di distanza ed ecco la nuova tappa in Cina. Una tappa che pu rappresentare un punto di svolta soprattutto per la Rossa. Domenicali lo ha detto chiaro e tondo: Serve uno sviluppo pi rapido del mezzo. Gi a Shanghai vedremo se le novit sono interessanti. Tradotto: se anche in Cina i miglioramenti non saranno abbastanza per ridurre sensibilmente il gap dalle Red Bull, allora si dovr mettere mano seriamente alla vettura. Un po come lanno scorso, ma con un paio di mesi danticipo. Alonso e Massa ci sperano, ma chiaro che inutile stare a guardare. MOSTRO DI REGOLARITA. Un anno fa in Cina arriv il successo di Button, un autentico mostro di regolarit. Qando vinse il Mondiale con quel missile della Brown Gp domin in avvio e poi controll in chiusura. Stavolta si messo a raccattare piazzamenti da gran calcolatore. Pu essere questa una soluzione per chi costretto ad inseguire: puntare sulla regolarit in attesa di un passo falso dei migliori. Calcoli che per esempio non ha fatto Alonso, tradito in Malesia dalla troppa foga. Un difetto che per certifica una volta di pi la determinazione del pilota asturiano che tra laltro ha dovuto fare i conti con unala mobile da buttare dopo una decina di tornate. COSA ASPETTARSI. Su un circuito variegato come quello cinese c da aspettarsi molto spettacolo. Anche a Shanghai infatti gli pneumatici saranno messi alle corde e quindi porteranno a molti rovesciamenti di fronte (proprio come aveva auspicato la Federazione). Vettel e il compagno Webber (ancora in ombra) proveranno a dettare legge in qualifica per poi scappare via in gara. Ma la Ferrari cercher di battere un colpo. Il primo. Sebastian Vettel in testa
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In Malesia Rossa ok ma le qualifiche restano un problema

Tra gli outsider occhi aperti sul passista Button

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GIOVEDI 14 APRILE 2011

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Intriga anche lala anteriore flessibile e resta un mistero come utilizzi il kers: forse in curva anzich sul dritto FORMULA 1 GP DELLA CINA

Il cuneo Red Bull, segreto da spiare


Tutti i team sulle tracce dei dettagli chiave dellimprendibile austriaca
LA SORPRESA

i i tecnici dei team rivali la studiano, pi scoprono meraviglie sulla Red Bull RB7, inavvicinabile nelle abili mani del campione del mondo Sebastian Vettel. Ala anteriore flessibile (tanto che le paratie laterali toccano i cordoli), disposizione degli scarichi, assetto a cuneo, posizionamento delle batterie del kers e, gi si ipotizza, diverso sfruttamento dello stesso rispetto quanto fatto da tutti i team: ogni volta che va in pista si scopre qualcosa di nuovo e che nessuno aveva pensato. La scelta della sospensione posteriore pull-rod (un tirante collega la parte superiore del portamozzo al bilanciere) al posto dello schema classico push-rod (dove un puntone collega la parte inferiore del portamozzo al bilanciere), invece, aveva gi fatto scuola nel campionato 2010, finendo per essere adottato anche da altri team. Lunica cosa che gli inseguitori non invidiano alla monoposto progettata da Adrian Newey il kers: a causa del posizionamento delle batterie, sotto gli scarichi, queste si surriscaldano maggiormente, facendo temere per laffidabilit del sistema. Se durante il fine settimana di Melbourne lattenzione di tutti era catalizzata dai meccanici del team, co-

Due podi Renault Il team francese sa come stupire


Il team Lotus Renault la quarta forza del mondiale, 6 punti dietro la Ferrari, ma a differenza del team di Maranello nelle prime due gare riuscito a salire sul podio. La vettura progettata da James Allison ha stupito perch presenta una carrozzeria senza aperture per gli scarichi. Questi soffiano sotto limboccatura delle pance laterali, permettendo di velocizzare il flusso daria che scorre sotto la vettura e facilitando il lavoro del diffusore, che cos genera maggior carico aerodinamico. Per evitare che la R31 si sbilanci non appena il pilota solleva il piede dallacceleratore, il motore viene sempre mantenuto in tiro, in modo che il flusso dei gas di scarico che scorre nel sotto vettura sia sempre ottimale. Il rovescio della medaglia dato da un consumo di carburante maggiore, e da una perdita di potenza di una dozzina di cavalli. (f.r.)

stretti a riparare le paratie laterali dellala anteriore, rovinate a furia di toccare i cordoli, a Sepang tutti si sono concentrati sullassetto a cuneo, con la parte posteriore

della monoposto sollevata, secondo alcune stime, di 15/20 millimetri rispetto lanteriore. Il prossimo tema sembra essere il Kers: Alonso ha dichiarato che: Da

quello che vediamo noi, la Red Bull il kers non ce lha. O se ce lha, diverso dal nostro. Quando attiviamo il sistema, noi guadagniamo subito velocit, loro no. Il so-

spetto che la RB7 lo utilizzi in curva, per accelerarne la percorrenza, e non in rettilineo, come fanno tutti. Filippo Ronchetti
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IL PROGETTISTA

IL PROPRIETARIO

Newey garanzia di successo


Adrian Newey, progettista inglese, arriva in Formula 1 nel 1986 con la Leyton House, quindi nel 1990 passa alla Williams con cui collabora fino a met 1997. Segue un periodo in McLaren e infine, dal 2006, alla Red Bull. Le sue vetture hanno permesso alla Williams-Renault di vincere il titolo costruttori dal 1992 al 1994 e ancora nel biennio 1996-97. La McLaren-Mercedes se lo aggiudica solo nel 1998, quindi lanno scorso contribuisce al primo mondiale della Red Bull-Renault. Senza dubbio un numero 1. (f.r.)

Mateschitz, passione e fondi


Dietrich Mateschitz, austriaco, classe 1944, ha iniziato la sua carriera come uomo marketing della Unilever, azienda che produce dentifrici. Nel 1984 fonda la Red Bull GmbH, di cui proprietario al 49%. In F1 arriva a fine 2004, rilevando la Jaguar e rinominandola Red Bull Racing. Un anno dopo acquista la Minardi, trasformandola in Scuderia Toro Rosso. Forbes nel 2010 lha inserito al 208esimo posto nella classifica degli uomini pi ricchi della Terra. Un vero e proprio appassionato del mondo dei motori. (f.r.)

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FORMULA 1: GP DELLA CINA

Lincidente del russo in Malesia

La Ferrari pensa gi a cambiare


Ultima chance per la 150 Italia: o migliora o pronti a copiare la RB7
a stagione del Cavallino Rampante iniziata in sordina. Anzi, sembra che la strada per il successo sia sempre pi ripida. La poco invidiabile escalation parte dalle ambiziose dichiarazioni della vigilia passando per i test invernali in cui si cap, da un lato, che la 150 Italia non era allaltezza della Red Bull RB7, dallaltro che la nuova nata di Maranello era superiore al resto della concorrenza. Giunti a Melbourne per la prima gara del mondiale, la Ferrari si inaspettatamente trovata dietro non solo alla Red Bull ma anche a McLaren e Renault, beccando un secondo in qualifica che sembrato troppo brutto per essere vero. Al termine della gara si subito iniziato a parlare di mancanza di carico aerodinamico, specie allanteriore, mentre allo stesso tempo si sottolineava la natura particolare della pista australiana e la necessit di aspettare una pista vera, come Sepang, prima di trarre conclusioni. Le qualifiche malesi hanno visto nuovamente un secondo tra il capofila Vettel e la prima delle rosse, quella di Alonso, quinto. La gara, al di l del 5 posto di Massa e del 6 di Alonso, ha visto le Rosse in grado

Petrov senza volante? Nuvolari vinse cos la sua prima corsa


Limmagine di Vitaly Petrov incapace di governare la propria Renault in conseguenza della rottura del piantone dello sterzo stata associata a quella ben pi tragica dellultimo Ayrton Senna, quello che a causa del medesimo guasto si schianta contro il muro del Tamburello, il primo maggio 1994 a Imola, trovando la morte. Ma c un altro precedente analogo, che contribuisce a ingigantire il mito di Tazio Nuvolari. Anzi, due. Perch lasso di Castel dArio vince la sua prima corsa in autoVitaly Petrov dopo il ritiro mobile nel 1924, al circuito del Tigullio, tagliando il traguardo senza il volante, staccatosi in seguito a un incidente. Dirigendo la piccola Bianchi, senza pi il seggiolino e ormai sui cerchioni, con una chiave inglese che agisce sul perno del volante. Molti anni pi tardi, il 3 settembre 1946, il Mantovano Volante conclude al 13 posto la Coppa Brezzi di Torino, su Cisitalia D46. Al secondo giro gli si sfila il volante ma Nuvolari non si ferma: per dare tempo ai meccanici di prepararsi al cambio, prosegue manovrando il piantone dello sterzo. Gian Paolo Grossi

Fernardo Alonso ai box durante il Gp della Malesia di gareggiare ad armi pari con i rivali. A parte linarrivabile Vettel. Di positivo c che Alonso, senza il pit stop supplementare per cambiare lala anteriore, aveva il podio assicurato. Ma il terzo posto poca roba per chi, come la Ferrari, dovrebbe costantemente lottare per vincere. Ecco allora che nel dopo gara Stefano Domenicali ha parlato della necessit di dare una sterzata nello sviluppo: Ci siamo dati tempo fino alla Cina per capire questo pacchetto. Altrimenti abbiamo gi pronto un cambia-

LE QUOTE

Vettel in scioltezza
Le due vittorie in altrettanti Gp hanno fatto salire le quotazioni di Vettel sia come pilota vincitore assoluto del Mondiale, sia come trionfatore in Cina. A Shanghai la vittoria del campione del mondo in carica quotata 2.50, seguono Hamilton e Webber a 5, Alonso a 5.50 e la coppia Massa-Button a 15. Per il Mondiale il successo del baby tedesco quotato 1,70. Solo Hamilton resta in scia (4,50) mentre Alonso segue a 7.

mento di linea. Non pi evolvere la monoposto ma sposare altri concetti. Quali? Quelli messi in pratica dalla Red Bull, che sembra addirittura aver incrementato lefficienza nonostante il divieto del doppio diffusore. In sostanza tutti i team stanno studiando la monoposto regina per carpirne i pregi. I tecnici indicano nellassetto a cuneo, ossia col posteriore pi alto rispetto alla parte frontale, uno dei vantaggi della RB7. Questo stratagemma permette di avere lalettone anteriore pi vicino al suolo, e quindi gli consente di lavorare meglio. Allo stesso tempo, un assetto inclinato permette di dare un angolo maggiore al diffusore. A patto di non allontanarsi troppo dal suolo, quanto maggiore langolo tra profilo estrattore e asfalto, tanto meglio il profilo lavora. Non sar facile realizzare una soluzione simile, poich bisogna intervenire su sospensioni, semiassi e attacchi del cambio, ma se anche il weekend cinese dovesse riproporre distacchi intorno al secondo dalla pole e unennesima difficile rimonta in gara, a Maranello inizieranno a pensare a come rivisitare pesantemente la 150 Italia. Filippo Ronchetti

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GIOVEDI 14 APRILE 2011

SPORT Maldonado alle prese con una Williams in ritardo Perez e DAmbrosio possono crescere molto

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Di Resta subito protagonista


Tra i debuttanti il britannico il pi spregiudicato
uanto lontano il 2007. Bisogna risalire al marzo di 4 anni fa per assistere allesordio assoluto di un pilota di talento su un sedile competitivo. Lastro nascente anglocaraibico Lewis Hamilton conferm, gi dal suo primo Gp, tutte le qualit. Quarto in qualifica, podio allesordio dietro a Raikkonen (poi campione) e al compagno di box Alonso (campione in carica). Hamilton assicur una ventata di talento e glamour al circus, con i duelli (ancora vivissimi) con Fernando e la love story con la pop star Nicole Scherzinger. Quanto lontano il 2007. Ora le nuove leve partono dalle retrovie, occupando sedili scomodi, assicurando sponsor milionari, e spesso il loro peregrinare da un circuito allaltro du-

ra il tempo di una stagione. Sono 4 i deb del 2011 e nelle prime 2 corse dellanno hanno totalizzato 2 punti e 4 ritiri. Si deve lottare, prima di tutto, per la sopravvivenza. PAUL DI RESTA (Force India). Il 24enne di Livingston stato lunico dei quattro debuttanti ad andare a punti nei primi due gran premi stagionali. Primo minibilancio in attivo. Detto che, al momento, ha certamente il sedile pi competitivo tra le matricole, va sottolineato come, al tempo stesso, abbia retto alla grande il confronto con il compagno di squadra Adrian Sutil. Due volte consecutive a punti, il britannico Di Resta gi alla seconda uscita in carriera si tolto lo sfizio di mettersi alle spalle, in qualifica ed in gara, il compagno di box: ovvero

il suo rivale numero uno alla sua prima stagione nel grande circus. PASTOR MALDONADO (Williams). Era il nome pi luccicante dei quattro, ma la scarsa affidabilit dimostrata dalla sua Williams tra Australia e Malesia gli cuce addosso un grande punto interrogativo. Il venezuelano nelle classi inferiori ha sempre mostrato piede pesante e pochi scrupoli, qualora la scuderia del vecchio sir Frank riesca a far quadrato e cancellare i guai tecnici che hanno caratterizzato i primi due weekend dellanno, state certi che il campione Gp2 in carica riuscir a togliersi delle soddisfazioni. E, dettaglio non trascurabile, dal box pu attingere esperienza da quella vecchia volpe di Rubens Barrichello. Uno stimolo,

pi che un peso. SERGIO PEREZ (Sauber). Di gran lunga il pi giovane della compagnia - classe 1990 - messicano di Guadalajara, non pu essere soddisfatto del suo avvio di carriera. A Melbourne le Sauber vennero squalificate per la posizione irregolare dellala posteriore, a Sepang Perez ha dovuto alzare bandiera bianca per un guaio allelettronica. Il campanello dallarme per il giovane messicano, cresciuto tra Formula Bmw e Gp2 Series, la paga che il compagno di team Kamui Kobayashi gli ha finora riservato. Il giapponese sempre stato nettamente davanti in qualifica e ha chiuso settimo in Malesia (tra i duellanti Alonso e Hamilton). Serve una scossa immediata.

JEROME DAMBROSIO (Virgin). Solo lHispania Racing guarda (in prova) gli scarichi della Virgin. Il fondo della graduatoria sembra costante difficile da abbandonare per il team del magnate londinese Richard Branson. Per il belga DAmbrosio si preannuncia una stagione allinsegna delle difficolt, il cui obiettivo primario rimarr sino al 27 novembre, data dellultima bandiera a scacchi a Interlagos, avvicinare e possibilmente tener testa al compagno di scuderia Timo Glock. Qualche progresso DAmbrosio lo lascia intravedere: nelle qualifiche australiane prese 1 secondo dal tedesco, in Malesia solo 4 decimi. La strada tracciata. Matteo Bursi
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