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n certi casi, nello sport come nella vita, bisogna fermarsi e riconoscere la forza dellavversario. E quello che sta facendo un po tutto il mondo della Formula 1 nei confronti della Red Bull. Auto magnifica un anno fa, semplicemente perfetta ora. E con un pilota come Vettel che a soli 23 anni sta dimostrando una maturit incredibile. Anche in Cina si prevede il suo dominio.
Tutti dietro. La Red Bull di Vettel davanti a tutti in Malesia PERFEZIONE. In F1 parlare di macchina perfetta una sorta di bestemmia. Questo perch le disavventure sono sempre dietro langolo. I primi due gran premi della stagione 2011 hanno per messo in luce una Red Bull inarrivabile. Ci sono un paio di dati che certificano il dominio austriaco al di l delle due vittorie. La Red Bull non ha cambiato propulsore dopo lexploit in Australia e in Malesia la vettura sembrava nuova di zecca. In pi ci sono stati un paio di guai col kers che comunque non hanno pregiudicato il successo. Unaltra dimensione rispetto al resto del circus. FERRARI IN RIPRESA. Dopo il deludende esordio di Melbourne, in Malesia il Cavallino ha tirato fuori la testa dalla sabbia. Male in qualifica, ma questo era prevedibile. Meglio in gara dove sia Alonso che Massa sono stati al passo con Renault e McLaren. Peccato per che, proprio quando il podio sembrava alla portata, per entrambi sono arrivati gli errori umani. Per quanto riguarda lo spagnolo il contatto con Hamilton poteva essere evitato visto che il sorpasso era nellaria. Il brasiliano invece stato rallentato ai box. SEGNALI DAL FUTURO. La Malesia comunque alle spalle: solo una settimana di distanza ed ecco la nuova tappa in Cina. Una tappa che pu rappresentare un punto di svolta soprattutto per la Rossa. Domenicali lo ha detto chiaro e tondo: Serve uno sviluppo pi rapido del mezzo. Gi a Shanghai vedremo se le novit sono interessanti. Tradotto: se anche in Cina i miglioramenti non saranno abbastanza per ridurre sensibilmente il gap dalle Red Bull, allora si dovr mettere mano seriamente alla vettura. Un po come lanno scorso, ma con un paio di mesi danticipo. Alonso e Massa ci sperano, ma chiaro che inutile stare a guardare. MOSTRO DI REGOLARITA. Un anno fa in Cina arriv il successo di Button, un autentico mostro di regolarit. Qando vinse il Mondiale con quel missile della Brown Gp domin in avvio e poi controll in chiusura. Stavolta si messo a raccattare piazzamenti da gran calcolatore. Pu essere questa una soluzione per chi costretto ad inseguire: puntare sulla regolarit in attesa di un passo falso dei migliori. Calcoli che per esempio non ha fatto Alonso, tradito in Malesia dalla troppa foga. Un difetto che per certifica una volta di pi la determinazione del pilota asturiano che tra laltro ha dovuto fare i conti con unala mobile da buttare dopo una decina di tornate. COSA ASPETTARSI. Su un circuito variegato come quello cinese c da aspettarsi molto spettacolo. Anche a Shanghai infatti gli pneumatici saranno messi alle corde e quindi porteranno a molti rovesciamenti di fronte (proprio come aveva auspicato la Federazione). Vettel e il compagno Webber (ancora in ombra) proveranno a dettare legge in qualifica per poi scappare via in gara. Ma la Ferrari cercher di battere un colpo. Il primo. Sebastian Vettel in testa
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Intriga anche lala anteriore flessibile e resta un mistero come utilizzi il kers: forse in curva anzich sul dritto FORMULA 1 GP DELLA CINA
i i tecnici dei team rivali la studiano, pi scoprono meraviglie sulla Red Bull RB7, inavvicinabile nelle abili mani del campione del mondo Sebastian Vettel. Ala anteriore flessibile (tanto che le paratie laterali toccano i cordoli), disposizione degli scarichi, assetto a cuneo, posizionamento delle batterie del kers e, gi si ipotizza, diverso sfruttamento dello stesso rispetto quanto fatto da tutti i team: ogni volta che va in pista si scopre qualcosa di nuovo e che nessuno aveva pensato. La scelta della sospensione posteriore pull-rod (un tirante collega la parte superiore del portamozzo al bilanciere) al posto dello schema classico push-rod (dove un puntone collega la parte inferiore del portamozzo al bilanciere), invece, aveva gi fatto scuola nel campionato 2010, finendo per essere adottato anche da altri team. Lunica cosa che gli inseguitori non invidiano alla monoposto progettata da Adrian Newey il kers: a causa del posizionamento delle batterie, sotto gli scarichi, queste si surriscaldano maggiormente, facendo temere per laffidabilit del sistema. Se durante il fine settimana di Melbourne lattenzione di tutti era catalizzata dai meccanici del team, co-
stretti a riparare le paratie laterali dellala anteriore, rovinate a furia di toccare i cordoli, a Sepang tutti si sono concentrati sullassetto a cuneo, con la parte posteriore
della monoposto sollevata, secondo alcune stime, di 15/20 millimetri rispetto lanteriore. Il prossimo tema sembra essere il Kers: Alonso ha dichiarato che: Da
quello che vediamo noi, la Red Bull il kers non ce lha. O se ce lha, diverso dal nostro. Quando attiviamo il sistema, noi guadagniamo subito velocit, loro no. Il so-
spetto che la RB7 lo utilizzi in curva, per accelerarne la percorrenza, e non in rettilineo, come fanno tutti. Filippo Ronchetti
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IL PROGETTISTA
IL PROPRIETARIO
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Fernardo Alonso ai box durante il Gp della Malesia di gareggiare ad armi pari con i rivali. A parte linarrivabile Vettel. Di positivo c che Alonso, senza il pit stop supplementare per cambiare lala anteriore, aveva il podio assicurato. Ma il terzo posto poca roba per chi, come la Ferrari, dovrebbe costantemente lottare per vincere. Ecco allora che nel dopo gara Stefano Domenicali ha parlato della necessit di dare una sterzata nello sviluppo: Ci siamo dati tempo fino alla Cina per capire questo pacchetto. Altrimenti abbiamo gi pronto un cambia-
LE QUOTE
Vettel in scioltezza
Le due vittorie in altrettanti Gp hanno fatto salire le quotazioni di Vettel sia come pilota vincitore assoluto del Mondiale, sia come trionfatore in Cina. A Shanghai la vittoria del campione del mondo in carica quotata 2.50, seguono Hamilton e Webber a 5, Alonso a 5.50 e la coppia Massa-Button a 15. Per il Mondiale il successo del baby tedesco quotato 1,70. Solo Hamilton resta in scia (4,50) mentre Alonso segue a 7.
mento di linea. Non pi evolvere la monoposto ma sposare altri concetti. Quali? Quelli messi in pratica dalla Red Bull, che sembra addirittura aver incrementato lefficienza nonostante il divieto del doppio diffusore. In sostanza tutti i team stanno studiando la monoposto regina per carpirne i pregi. I tecnici indicano nellassetto a cuneo, ossia col posteriore pi alto rispetto alla parte frontale, uno dei vantaggi della RB7. Questo stratagemma permette di avere lalettone anteriore pi vicino al suolo, e quindi gli consente di lavorare meglio. Allo stesso tempo, un assetto inclinato permette di dare un angolo maggiore al diffusore. A patto di non allontanarsi troppo dal suolo, quanto maggiore langolo tra profilo estrattore e asfalto, tanto meglio il profilo lavora. Non sar facile realizzare una soluzione simile, poich bisogna intervenire su sospensioni, semiassi e attacchi del cambio, ma se anche il weekend cinese dovesse riproporre distacchi intorno al secondo dalla pole e unennesima difficile rimonta in gara, a Maranello inizieranno a pensare a come rivisitare pesantemente la 150 Italia. Filippo Ronchetti
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SPORT Maldonado alle prese con una Williams in ritardo Perez e DAmbrosio possono crescere molto
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ra il tempo di una stagione. Sono 4 i deb del 2011 e nelle prime 2 corse dellanno hanno totalizzato 2 punti e 4 ritiri. Si deve lottare, prima di tutto, per la sopravvivenza. PAUL DI RESTA (Force India). Il 24enne di Livingston stato lunico dei quattro debuttanti ad andare a punti nei primi due gran premi stagionali. Primo minibilancio in attivo. Detto che, al momento, ha certamente il sedile pi competitivo tra le matricole, va sottolineato come, al tempo stesso, abbia retto alla grande il confronto con il compagno di squadra Adrian Sutil. Due volte consecutive a punti, il britannico Di Resta gi alla seconda uscita in carriera si tolto lo sfizio di mettersi alle spalle, in qualifica ed in gara, il compagno di box: ovvero
il suo rivale numero uno alla sua prima stagione nel grande circus. PASTOR MALDONADO (Williams). Era il nome pi luccicante dei quattro, ma la scarsa affidabilit dimostrata dalla sua Williams tra Australia e Malesia gli cuce addosso un grande punto interrogativo. Il venezuelano nelle classi inferiori ha sempre mostrato piede pesante e pochi scrupoli, qualora la scuderia del vecchio sir Frank riesca a far quadrato e cancellare i guai tecnici che hanno caratterizzato i primi due weekend dellanno, state certi che il campione Gp2 in carica riuscir a togliersi delle soddisfazioni. E, dettaglio non trascurabile, dal box pu attingere esperienza da quella vecchia volpe di Rubens Barrichello. Uno stimolo,
pi che un peso. SERGIO PEREZ (Sauber). Di gran lunga il pi giovane della compagnia - classe 1990 - messicano di Guadalajara, non pu essere soddisfatto del suo avvio di carriera. A Melbourne le Sauber vennero squalificate per la posizione irregolare dellala posteriore, a Sepang Perez ha dovuto alzare bandiera bianca per un guaio allelettronica. Il campanello dallarme per il giovane messicano, cresciuto tra Formula Bmw e Gp2 Series, la paga che il compagno di team Kamui Kobayashi gli ha finora riservato. Il giapponese sempre stato nettamente davanti in qualifica e ha chiuso settimo in Malesia (tra i duellanti Alonso e Hamilton). Serve una scossa immediata.
JEROME DAMBROSIO (Virgin). Solo lHispania Racing guarda (in prova) gli scarichi della Virgin. Il fondo della graduatoria sembra costante difficile da abbandonare per il team del magnate londinese Richard Branson. Per il belga DAmbrosio si preannuncia una stagione allinsegna delle difficolt, il cui obiettivo primario rimarr sino al 27 novembre, data dellultima bandiera a scacchi a Interlagos, avvicinare e possibilmente tener testa al compagno di scuderia Timo Glock. Qualche progresso DAmbrosio lo lascia intravedere: nelle qualifiche australiane prese 1 secondo dal tedesco, in Malesia solo 4 decimi. La strada tracciata. Matteo Bursi
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